Premio Mascagni, la Sipla

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BOLOGNA ECONOMIA

MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2013

CRESPELLANO Daniele Nanetti, dirigente della Società italiana programmazione lavorazione assemblaggi meccanici

Daniele Nanetti, responsabile commerciale

di SIMONE ARMINIO

SE LA MIGLIOR difesa è l’attacco, la ricetta anticrisi è crescere. Quando la famiglia Nanetti l’ha attuata, il mercato mondiale era già in affanno, ma la Sipla srl di Crespellano si era appena ‘triplicata’: era nato il Sipla Group... Daniele Nanetti, l’azienda nasce nel 1996, ma le radici sono più profonde. Vuole spiegarci?

«Dietro la Sipla c’è la 4M, un’azienda meccanica per conto terzi che mio padre Ezio fondò nel 1977 insieme ad alcuni soci. Quando mio fratello Luca e io l’affiancammo, tutta la parte di montaggio era stata venduta. Rimaneva la classica ditta di indotto». Non vi bastava?

«Avevamo capito che per crescere occorreva trasformarsi da fornitori a partner dei propri clienti. Se non l’avessimo fatto saremmo rimasti dei gregari interscambiabili in qualsiasi momento, all’arrivo di un concorrente che offriva prezzi più vantaggiosi». Questa la teoria. E la pratica?

«Abbiamo cominciato col ricreare una piccola officina di montaggio. La svolta è arrivata, però, nel 1999, quando in azienda si presentò un gruppo di giovani tecnici e ingegneri...».

Cercavano lavoro?

«Volevano mettersi in proprio e sviluppare la loro creatività. Noi, viceversa, avevamo bisogno di progettualità. Così ci siamo uniti ed è nata la Prosgm. Per ultima è arrivata la Promek, il nostro braccio produttivo». Costituito il gruppo, cosa manca?

«I clienti. Cui offrire non più solo una

«Il packaging ha retto bene, ma una contrazione degli affari c’è stata». Come l’avete affrontata?

«Puntando sulla crescita. Nel 2007 avevamo aperto uno stabilimento in Serbia, un anno prima di Marchionne e della crisi. Alla quale abbiamo reagito crescendo e rafforzandoci: dal 2010 a oggi la parte tecnica è praticamente raddoppiata, la produzione più che triplicata». Che vantaggio ne avete tratto?

PACKAGING «Dal 2010 a oggi la parte tecnica è raddoppiata, la produzione più che triplicata»

«Ampliarsi quando tutti si restringono vuol dire dimostrare al mercato di essere solidi e desiderosi di fare. I clienti l’hanno capito e ci hanno scelto come partner, affidandoci parti intere delle loro produzioni. Il risultato è che abbiamo continuato a crescere».

fornitura, ma la co-progettazione e realizzazione di macchine automatiche».

Qualcuno penserà che siete scappati all’estero per risparmiare.

Non avrete fatto fatica, siete nati nel bel mezzo del triangolo del packaging.

«La nostra posizione geografica, a Crespellano, è anche la ragione per cui esportiamo così poco. Il 90% dei nostri prodotti finisce in un raggio di pochi chilometri da qui, da clienti come Ima, Coesia, Tetra Pack...». Un’isola felice? O la crisi è arrivata anche qui?

«Il risparmio c’è, è ovvio. Ma oggi la produzione in Serbia rappresenta il 10% del nostro totale. Testa e braccia restano qui. E da qui, anzi, è appena partito il terzo step». Cioè?

«Si chiama Biostile. Progettiamo, produciamo e vendiamo arredi per esterni ecologici: rastrelliere, arredi per parchi e bidoni per la raccolta differenziata, pannelli solari e pale eoliche di alto design. Il futuro è lì».

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IL FUTURO

Biostile, ecoarredi per esterni di alto design

SOLIDITÀ Due operai al lavoro

«La ricetta anticrisi della Sipla? Investire e moltiplicarsi»

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I NUMERI DEL GRUPPO

2

le sedi Lo stabilimento di Crespellano e la ‘filiale’ in Serbia

108

i dipendenti Settantatrè nella ‘casa madre’ e 35 al di là dell’Adriatico

14

milioni di euro Il fatturato 2012, con un aumento del 16,5% rispetto al 2011

IL MERCATO di riferimento della Sipla Srl di Crespellano è costituito dai grossi produttori di macchine automatiche per il packaging. Nomi come Ima, Coesia o Tetra Pack. A questi grandi gruppi da qualche anno Sipla si propone non più come anonimo fornitore ma come partner di coprogettazione, realizzazione e collaudo. «Il cosiddetto servizio ‘chiavi in mano’ — spiega Daniele Nanetti, responsabile commerciale —, oggi molto apprezzato anche nell’industria». Sipla è anche un gruppo, che si chiama SiplaProSgm ed è costituito, oltre che dalla capofila, anche dalla Prosgm, cui spetta la parte progettuale, e la Promek, che invece si occupa di produzione. DUE le sedi. Quella principale, a Crespellano, è uno stabilimento di 5.400 mq dove lavorano 73 dipendenti. La seconda è in Serbia, in uno stabilimento di 2.000 mq dove la Promek nel 2007 ha trasferito il 10% della produzione e dove lavorano in 35. Il 9% del fatturato proveniente dall’estero viene perciò, comprensibilmente, dai Balcani, ma anche da Spagna, Svezia e Usa. Sipla Group ha chiuso il 2012 con un fatturato di 14 milioni, con una crescita non indifferente in tempi di congiuntura: +16,5% rispetto al 2011. Da qualche anno è partito a Crespellano il progetto Biostile, che progetta, produce e commercializza oggetti di design e arredi per esterni in modalità green. Pale eoliche, pannelli solari, panchine, giochi per bambini, rastrelliere, bidoni per la raccolta differenziata. Il tutto, ovviamente, ecosostenibile. «Biostile, nato tutto all’interno dei nostri uffici di progettazione — spiega Nanetti — è frutto di quel 6% di fatturato che ogni anno investiamo in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti». s. arm.


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