CRISI ECONOMICA e T-DAYS: I commercianti, le loro famiglie e i loro dipendenti meritano rispetto Lettera aperta del Presidente di Confcommercio Ascom Bologna
A fine agosto, la nostra Associazione aveva pubblicato un appello rivolto all’Amministrazione Comunale per chiedere di fare una scelta responsabile sui T-days. Questo appello partiva dalla considerazione che la crisi profonda dell’economia sta mettendo in seria difficoltà il nostro territorio, senza prospettive di facile ed immediata soluzione. Alla Giunta Comunale chiedevamo di unire le forze, di fare sistema e di rispondere insieme Istituzioni, Associazioni datoriali ed Organizzazioni Sindacali dei lavoratori dipendenti - alle sfide che ci stanno davanti. Poiché il quadro non si è modificato e le imprese saranno chiamate nei prossimi mesi a fronteggiare una situazione dei consumi gravemente compromessa proprio nel periodo di massimo fatturato, ribadiamo oggi che è in discussione il nostro futuro, quello delle imprese, dei lavoratori e delle nostre famiglie. Ribadiamo che non c’è tempo, e questo non è il momento, per fare una battaglia ideologica sul centro storico. La città, prima ancora di spaccarsi nel giudizio, non la capisce, non la giustifica e la ritiene inutile perché le priorità sulle quali lavorare sono altre e di più ampio effetto sulla vita di tutti noi. Riteniamo inoltre che quanto è accaduto lo scorso week-end con gli accertamenti compiuti dalla Polizia Municipale a carico di operatori economici che non erano stati informati dal Comune del termine della sperimentalità della concessione gratuita di suolo pubblico, sia l’ennesimo segnale che la Giunta Comunale dovrebbe cogliere per affrontare il tema dei T-days con un atteggiamento diverso perché 10 mesi di ostinatezza e di forzature sul tema dell’accessibilità sono già troppi per una città che ha bisogno di salvaguardare l’occupazione e mantenere intatto il suo tessuto imprenditoriale fatto di piccole e medie imprese. La Giunta Comunale ha il dovere di chiudere definitivamente la vicenda dei T-days abbandonando la strada delle sperimentazioni poiché è evidente che così si provoca solo un danno ulteriore alla città e alle aziende, trascurando la vera riqualificazione dell’ambiente in cui operano. Non sarà certo la nuova Navetta a risolvere il problema dell’accessibilità al centro storico ed a costituire una modalità rapida di movimento alternativa ai 10.000 mezzi privati falcidiati dall’accensione di Sirio al sabato e alla soppressione, durante i T-days, del servizio di trasporto pubblico nelle vie Rizzoli, Ugo Bassi e Indipendenza. Rinnoviamo quindi al Sindaco la richiesta di affrontare rapidamente la questione dei T-days e di una finestra di accesso alla ZTL di sabato convocando un incontro con le Associazioni di categoria per trovare una soluzione che sappia contemperare le esigenze delle imprese con quelle della pedonalità. Enrico Postacchini