Insegnare.Lim - Italiano 2

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Italiano

nella Scuola Primaria

Guida didattica mista
Eva Pigliapoco e Ivan Sciapeconi

Il progetto

Insegnare.LIM è una Guida Didattica che si caratterizza per:

1. una metodologia basata sullo sviluppo delle competenze; 2. percorsi integrati con la Lavagna Interattiva Multimediale; 3. una scansione mensile delle attività.

Dicembre

L’impostazione della Guida: la scansione mensile

I materiali presenti in Insegnare.LIM sono stati organizzati su base mensile, per consentire al docente di controllare in ogni momento dell’anno l’andamento della programmazione didattica. Ovviamente le singole schede, o un percorso più articolato, sono utilizzabili indipendentemente dalla collocazione pensata dagli autori.

Proprio per questo motivo i materiali forniti sul CD-Rom, presentati nelle prossime pagine, sono stati organizzati in modo da consentire la massima flessibilità

Ciascun mese è introdotto da una breve descrizione delle attività proposte e degli obiettivi da raggiungere. È particolarmente importante, al di là dei materiali presentati, che il docente condivida l’impostazione di fondo del lavoro.

Le pagine introduttive hanno lo scopo di fornire una mappa con la quale orientarsi tra le schede e le indicazioni operative.

Un percorso integrato

La complessità sempre crescente della gestione dei gruppi-classe necessita di una particolare attenzione. Un percorso integrato e multidisciplinare può fornire il presupposto per una maggiore flessibilità anche nella gestione delle dinamiche di classe. Nel volume sono presenti attività che possono svolgersi anche in coperative learning per facilitare apprendimenti e relazioni.

Le vacanze e i compiti

In alcuni momenti dell’anno è particolarmente utile, per il docente, avere dei materiali riepilogativi del lavoro svolto. Normalmente, questi momenti coincidono con le vacanze di Natale e Pasqua. Il periodo di chiusura delle scuole, infatti, può essere causa di un rallentamento anche significativo degli apprendimenti degli alunni. Con l’obiettivo di consolidare quanto appreso nei mesi precedenti, i docenti suggeriscono ai bambini del lavoro da svolgere a casa.

All’interno di Insegnare.LIM sono previste due diverse sezioni relative ai compiti di Natale e Pasqua, che il docente potrà fotocopiare, in tutto o in parte, e distribuire ai bambini.

I materiali per la verifica e la valutazione

Un altro importante strumento di lavoro, presente in Insegnare.LIM, è rappresentato dai materiali per la verifica e la valutazione delle competenze.

Al termine del primo e del secondo quadrimestre, vengono fornite:

• pagine per la verifica delle attività svolte;

• pagine per la registrazione e la sintesi dei dati;

• pagine per la compilazione delle schede di valutazione.

Anche in questo caso, il docente deciderà se utilizzare i materiali proposti in modo integrale, oppure se utilizzarli come punto di partenza e personalizzarli.

È importante, per quanti vorranno seguire in modo significativo le proposte didattiche presenti nella Guida, che le attività e le procedure di verifica siano connesse in modo significativo. Per sottolineare questo aspetto, abbiamo voluto fornire una valutazione di fine quadrimestre e di fine anno fortemente integrate al percorso di Insegnare.LIM.

Il materiale digitale

Negli ultimi anni, i materiali didattici tradizionali sono stati accompagnati da prodotti digitali: principalmente CD-Rom e risorse online. Nel caso di Insegnare.LIM la scelta è stata quella, ancora una volta, di un percorso integrato. Nel CD-Rom non sono stati inseriti materiali digitali genericamente aggiuntivi rispetto al percorso didattico delineato nella Guida: il Web è pieno di risorse digitali che, in questo senso, possono supportare il lavoro del docente.

I materiali messi a disposizione sono, invece, funzionali alla conduzione di vere e proprie lezioni con la Lavagna Interattiva Multimediale o con un normale videoproiettore.

Una descrizione più accurata di questa distinzione, tutt’altro che sottile, viene articolata nelle pagine seguenti.

Gli strumenti digitali

Negli ultimi tempi, le proposte di strumenti didattici digitali sono aumentate notevolmente. È importante, però, saper riconoscere cosa realmente è utile alla didattica.

Ultimamente, ad un uso sempre più intensivo del personal computer nella didattica, si è affiancata la diffusione di un nuovo strumento: la Lavagna Interattiva Multimediale.

Dietro questo cambiamento, apparentemente tutto informatico, si riescono ad intravedere possibilità metodologiche piuttosto interessanti.

Sul versante delle opportunità metodologiche, Insegnare.LIM propone una soluzione integrata tra materiale cartaceo e digitale. A supporto di questa scelta c’è la convinzione che le risorse per la LIM, da sole, non possono innovare la didattica o fornire aiuti sostanziali agli apprendimenti dei bambini.

Per questo motivo, non verranno proposti giochi animati, prodotti multimediali o software dedicati. Ai docenti verrà fornito qualcosa di tecnologicamente molto più semplice, ma enormemente più interessante e produttivo sotto il profilo del rapporto di insegnamento e apprendimento: idee e strategie didattiche.

È utile ricordare che tutte le soluzioni proposte possono essere utilizzate, rinunciando ad una pur significativa interattività, con un videoproiettore collegato ad un computer.

Cosa aspettarsi dalla LIM

Indubbiamente, la Lavagna Interattiva Multimediale rappresenta una innovazione significativa nel panorama delle tecnologie per la didattica.

A differenza di altri strumenti precedentemente sperimentati, le LIM sono espressamente pensate per essere introdotte nelle aule scolastiche e si basano su un’idea, tutto sommato, semplice: espandere le funzioni della lavagna collegandola al computer.

Malgrado questo, però, è fondamentale che i docenti sappiano cosa aspettarsi da questa, come da qualsiasi altra innovazione.

Appiattire la didattica su un versante tutto incentrato sugli aspetti ludici e multimediali potrebbe non essere una prospettiva condivisibile, per molti docenti.

Gran parte dei prodotti software attualmente in circolazione e destinati alla LIM si possono dividere in due grandi categorie:

• gli Edutainment, ovvero i programmi che coniugano insegnamento e intrattenimento (Education ed Entertainment). Sono i software che, sotto un’impostazione molto simile a quella dei videogiochi, nascondono degli intenti didattici;

• i Learning Object, ovvero percorsi di apprendimento strutturati. Sono un insieme di istruzioni e verifiche che dovrebbero consentire agli alunni, autonomamente, di costruire i propri apprendimenti.

I materiali contenuti in Insegnare.LIM partono da tutt’altro punto di vista ed hanno ambizioni ben diverse.

I materiali di Insegnare.LIM: i Teaching Object

Insegnare.LIM è un progetto che si basa in modo sostanziale sul potenziamento della relazione di insegnamento-apprendimento. Le risorse didattiche non sono pensate per intrattenere i bambini o per catturare genericamente la loro attenzione. Esse sono, piuttosto, costruite intorno alla necessità del docente di strutturare una lezione completa ed efficace.

Dovendo anticipare la loro descrizione con un nome, si potrebbero definire Teaching Object: oggetti utili al docente per fare lezione.

Contrariamente ai Learning Object, espressamente pensati per far lavorare gli alunni in modo autonomo (con il rischio, spesso, di perdere i più deboli o i meno motivati), i Teaching Object di Insegnare.LIM sono pensati come risorse per condurre la lezione, per attivare tutti gli alunni, per scandire le tappe del lavoro.

Per questo, prima di utilizzare i materiali digitali contenuti nel CD-Rom, si consiglia un’attenta lettura delle indicazioni metodologiche.

Le risorse allegate alla Guida possono essere utilizzate solo in abbinamento alle schede e alle procedure descritte nelle pagine seguenti. Diversamente, non sarebbero di alcuna utilità.

L’organizzazione

Per una maggior chiarezza espositiva, le lezioni con la LIM sono state raggruppate alla fine di ogni quadrimestre. Questa scansione non è l’unica possibile, tanto più che il docente potrà proporre le

attività con gli strumenti digitali in qualsiasi periodo dell’anno e gestirle con la dovuta flessibilità. In realtà, la scansione quadrimestrale serve solo per consentire una facile consultazione, in base alla programmazione mensile delle attività.

Da un punto di vista tecnico, le attività digitali richiedono competenze informatiche minime. Tutte le risorse multimediali (immagini, suoni, animazioni) sono già contenute nei singoli file. Sarà sufficiente lanciare lo strumento digitale desiderato per essere immediatamente operativi.

Le risorse digitali presenti nel CD-Rom

Il CD-Rom allegato a Insegnare.LIM contiene una serie di risorse digitali facilmente identificabili nella schermata principale del CD-Rom:

• Prove nazionali: prove INVALSI in formato PDF.

• Libro sfogliabile: è un vero e proprio libro digitale, sfogliabile tramite l’apposito player.

• Materiale per LIM: sono i materiali digitali sicuramente più interessanti. I materiali interattivi consentono di integrare le normali attività di classe con strumenti digitali di approfondimento o consolidamento. All’interno del menu, sono presenti anche:

– le schede in formato PDF. Le pagine operative di Insegnare.LIM sono presentate anche in forma digitale, per essere proiettate sulla LIM. In questo modo risulterà agevolata, ad esempio, la spiegazione dell’esercizio o la correzione collettiva dei lavori. Le schede in formato PDF possono essere gestite con il software caratteristico del modello di LIM in dotazione (ad esempio per sottolineare, scrivere o cancellare).

– attività digitali divise tra I e II quadrimestre. Si tratta di attività che possono essere condotte con l’aiuto di risorse presenti nel CD-Rom allegato, pensate in stretto collegamento con le attività del primo e del secondo quadrimestre, utilizzabili con la LIM o con un videoproiettore.

Per accedere alle risorse di ciascuna lezione è sufficiente cliccare sull’argomento desiderato.

Anche nel

CD-Rom, i materiali interattivi sono organizzati con la stessa scansione della Guida.

Come già accennato nelle pagine precedenti, tutte le attività con la LIM fanno riferimento e si integrano alle soluzioni proposte in cartaceo.

Per questo motivo, le descrizioni delle attività digitali faranno costante riferimento al contenuto della Guida e alle schede operative.

Tutte le schede operative, inoltre, sono accompagnate da un sistema di icone che segnala la presenza di risorse aggiuntive sul CD-Rom.

Icona digitale: la scheda fa parte di uno dei percorsi legati alla LIM ed è accompagnata da risorse digitali. Per sapere come utilizzare la scheda in abbinamento all’attività per la LIM, si può fare riferimento alle pagine di descrizione dell’attività, raccolte al termine di ogni trimestre.

Icona ascolto: la scheda fa parte di uno dei percorsi legati alla LIM ed è accompagnata da risorse digitali e audio.

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

Periodo dell’anno Disciplina Competenze/abilità

Verificare i prerequisiti e creare un buon clima di classe.

Ascoltare e comprendere.

Leggere.

Settembre Ottobre

Scrivere.

Italiano

Riflettere sulla lingua.

Obiettivi specifici d’apprendimento Pagine

Giocare in modo cooperativo, ascoltare attentamente, comunicare oralmente, leggere a voce alta e silenziosamente, scrivere frasi e brevi testi, riflettere sulla lingua: prove e tabulazioni.

Novembre

Ascoltare.

Da 13 a 26

Ascoltare e cogliere dati. 27, 29, 31, 32,

Ascoltare e memorizzare. 28, 30

Esplorare velocemente il testo. 33, 34

Rispettare la punteggiatura. 35, 36, 37

Leggere silenziosamente e cogliere informazioni. 38

Comprendere le sequenze di una storia. 39, 45

Scrivere una breve descrizione d’oggetto con aiuto lessicale. 22

Discriminare e utilizzare correttamente suoni simili. 40, 41

Scrivere correttamente parole con la consonante doppia. 42, 43, 44

Scrivere informazioni ricavate da un testo letto. 47

Individuare i nomi di cosa, di animale e di persona. 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 57, 58,

Conoscere iponimi e iperonimi. 55, 56

Ascoltare e comprendere comunicazioni diverse, stati d’animo e intenzioni comunicative. 61, 62, 63, 64, 65, 66

Individuare gli elementi essenziali di un testo ascoltato. 67, 68, 69, 72, 73

Ascoltare e riordinare sequenze narrative. 70, 71

Comunicare. Individuare frasi adeguate e toni giusti in base alle intenzioni comunicative. 66

Scrivere una breve descrizione d’oggetto con aiuto lessicale. 74

Scrivere.

Discriminare suoni consonantici duri e dolci. 78, 79, 80, 81,

Leggere. Leggere e comprendere. 75, 76, 77

Conoscere i nomi comuni e propri. 82, 83

Riflettere sulla lingua.

Distinguere il genere e il numero dei nomi. 84, 85, 86, 87, 88

Dicembre

Ascoltare.

Comunicare.

Scrivere.

Leggere.

Italiano

Riflettere sulla lingua.

Ascoltare in modo selettivo. 91, 94

Ascoltare e comprendere consegne. 92

Conoscere gli elementi della comunicazione. 93

Recitare a memoria una poesia. 119

Inventare e raccontare storie. 120

Scrivere una breva descrizione seguendo una traccia. 95

Scrivere didascalie. 115

Scrivere una lettera. 122

Scrivere parole in modo corretto. 96

Scrivere parole in rima. 98

Utilizzare l’apostrofo e l’accento. Da 103 a 113

Leggere a voce alta in modo espressivo. 97

Leggere e comprendere.

114, 116, 117, 118, 119, 121

Conoscere gli articoli determinativi. 99, 100

Conoscere gli articoli indeterminativi. 101, 102

Lessico. Individuare parole specifiche di un argomento. 145

Scrivere parole in modo corretto.

Scrivere.

Gennaio

Comunicare.

139, 140, 142, 143, 147, 148, 149, 150, 165

Scrivere didascalie. 141, 155

Conoscere e rispettare i segni di interpunzione.

156, 157, 158, 159, 160

Descrivere oralmente col supporto visivo. 144

Anticipare lo sviluppo di una storia ascoltata. 154

Riflettere sulla lingua. Conoscere la derivazione del nome. 146

Ascoltare e comprendere testi narrativi e il possibile inizio di una storia. 151, 152, 153

Ascoltare.

Ascoltare e comprendere elementi di una storia e caratteristiche dei personaggi. 161, 162

Marzo

Italiano

Ascoltare.

Comunicare.

Ascoltare e comprendere l’argomento di cui si parla e riconoscere ruoli e contesti. 185, 201

Ascoltare una serie di domande e rispondere con coerenza. 186

Ascoltare una storia e individuare elementi intrusi. 187

Raccontare una favola illustrata con una sequenza di immagini. 188

Raccontare storie per ridere. 192, 193

Individuare gli elementi della comunicazione. 194, 195

Leggere. Leggere in modo espressivo. 189, 190

Scrivere un invito. 191

Scrivere.

Riflettere sulla lingua.

Utilizzare il discorso diretto e indiretto. 196, 197, 198, 199, 200

Conoscere l’ordine alfabetico. 202, 203, 204, 205,

Scrivere parole in modo corretto. 206, 207, 208

Conoscere gli omonimi. 209, 210

Conoscere i nomi primitivi e derivati, composti e alterati. 211, 212, 213

Lessico. Giocare con la lingua e arricchire il lessico. 214

Ascoltare.

Leggere.

Lessico.

Scrivere.

Riflettere sulla lingua.

Ascoltare e individuare la conclusione logica di una storia. 217

Leggere silenziosamente e comprendere un testo. 218

Leggere e individuare incongruenze. 219, 220

Leggere e individuare parole nascoste. 221

Leggere e comprendere un testo. 222

Leggere e comprendere poesie. 240

Comprendere espressioni idiomatiche e modi di dire. 223

Scrivere un testo descrittivo sulla base di una traccia data. 224

Scrivere brevi testi per delineare finali di storie lette. 234, 235

Scrivere parole in modo corretto.

236, 237, 238, 239,

Conoscere gli aggettivi qualificativi. 225, 226, 227

Conoscere i verbi, le persone dei verbi e il tempo presente. Da 228 a 233

Febbraio

Aprile

Ascoltare. Ascoltare e comprendere un testo informativo.

Recitare dialoghi. 251

249, 250 Comunicare.

Rispondere a domande usando nessi logici. 262

Raccontare esperienze e vissuti personali. 263

Riferire un testo informativo. 264

Leggere e comprendere una descrizione. 252, 253, 254

Maggio Giugno

Italiano

Leggere.

Scrivere.

Riflettere sulla lingua.

Leggere e comprendere poesie. 255

Dividere le parole in sillabe. 256, 257

Scrivere una storia in modo chiaro e coerente, anche con facilitazioni.

Descrivere persone.

Conoscere il tempo passato e il futuro dei verbi.

265, 266, 267, 268,

269, 270, 271

258, 259

Conoscere i verbi essere e avere. 260, 261

Lessico. Giocare con la lingua e arricchire il lessico. Da 272 a 278

Ascoltare. Ascoltare un testo descrittivo e ricordare gli elementi essenziali.

Leggere.

Leggere.

Scrivere.

281, 282

Leggere e comprendere una fiaba. 283

Leggere e comprendere un testo narrativo.

284, 285, 286, 287, 288, 289,

Leggere e comprendere descrizioni. 290, 291

Scrivere un testo descrittivo.

292, 293, 294, 295, Scrivere regole. 297

Comunicare. Spiegare con chiarezza un gioco. 296

Riflettere sulla lingua. Conoscere la frase minima e la frase espansa.

298, 299, 300, 301, 302

Settembre Ottobre

Nei primi giorni di scuola è importante dedicare tempo all’accoglienza, in modo da creare le condizioni per un buon clima di classe.

Per questo si consigliano alcuni giochi cooperativi, che faciliteranno anche l’osservazione delle dinamiche del gruppo.

Contemporaneamente, sarà utile proporre delle prove d’ingresso, per orientarsi meglio sulle scelte didattiche da compiere.

piedi: userà dunque le mani e l’altro piede per “toccare” gli altri.

Osserviamo e descriviamo bambini si disporranno a coppie e si siederanno uno di fronte all’altro. Quindi saranno invitati a osservarsi attentamente per circa 20 secondi. Poi dovranno voltarsi e posizionarsi uno di spalle all’altro e dovranno elencare tutto ciò che hanno osservato nel compagno: il colore degli occhi, dei capelli, la forma del naso, ecc. Obiettivo è riuscire a dire dieci caratteristiche, ovviamente corrette. Il bambino che completerà lo step riceverà dall’insegnante un cartellino giallo, con il quale potrà andare a cercare un altro compagno, anch’es-

Presentazione

Nei primi giorni di scuola sarà utile proporre alla classe attività volte prevalentemente a un duplice scopo:

1. accogliere i bambini in modo da ricostruire, dopo le vacanze estive, un buon clima generale e promuovere lo star bene insieme a scuola (fig. 1);

2. verificare i livelli di apprendimento in ingresso, per poter progettare eventuali recuperi, prima di avviare il percorso della seconda classe (fig. 2).

La valutazione della situazione generale della classe, infatti, sia dal punto di vista cognitivo che da quello relazionale-affettivo, è fondamentale per articolare un processo di insegnamento-apprendimento efficace e significativo.

Per questo, dunque, si propongono per il primo periodo dell’anno attività per l’accoglienza, attività di verifica iniziale, attività di recupero, per riprendere le conoscenze acquisite lo scorso anno, le prove di comprensione e le prove di scrittura e riflessione linguistica.

Le tabelle presenti di seguito alla batteria di prove potranno essere utili per tabulare i risultati ottenuti dai bambini (fig. 3).

I mesi di settembre e ottobre sono stati accorpati, così da lasciare la possibilità all’insegnante di valutare se utilizzare settembre per le prove di ingresso e ottobre per la ripresa delle attività, o se invece alternare le proposte nell’arco del bimestre.

Le attività alla LIM descritte a fine quadrimestre potranno essere presentate fin dai primi periodi dell’anno, in base al percorso programmato. Sono state inserite a metà anno solo per una scelta di impaginazione: è evidente che le proposte dovranno essere introdotte man mano durante tutto l’anno, fin dai primi giorni di scuola.

Alcune proposte digitali, presenti nel secondo quadrimestre, sono ugualmente proponibili fin dall’inizio. L’immersione e il continuo utilizzo di conoscenze e abilità differenti conduce, infatti, alla costruzione di maggiori competenze linguistiche.

ATTIVITÀ SETTEMBRE OTTOBRE

Giochi cooperativi

Si propongono di seguito dei giochi funzionali a ricostruire il gruppo, dopo la pausa estiva. Si tratta di giochi cooperativi, in cui non c’è agonismo, non ci sono vinti e vincitori, proprio perché hanno lo scopo di rinforzare i legami tra i bambini, rendendoli interdipendenti. Vengono presentati a inizio anno, per i motivi suddetti, ma possono essere riproposti anche durante l’anno, per valutare i miglioramenti delle abilità sociali della classe.

I legami

I bambini sono invitati a camminare liberamente nell’aula (se si preferisce andare in palestra si può chiedere anche di correre), con un sottofondo musicale. Allo stop della musica, ogni bambino dovrà mettersi in contatto con quante più persone possibili, tenendo fermo uno dei due piedi: userà dunque le mani e l’altro piede per “toccare” gli altri.

Osserviamo e descriviamo

I bambini si disporranno a coppie e si siederanno uno di fronte all’altro. Quindi saranno invitati a osservarsi attentamente per circa 20 secondi. Poi dovranno voltarsi e posizionarsi uno di spalle all’altro e dovranno elencare tutto ciò che hanno osservato nel compagno: il colore degli occhi, dei capelli, la forma del naso, ecc.

Obiettivo è riuscire a dire dieci caratteristiche, ovviamente corrette. Il bambino che completerà lo step riceverà dall’insegnante un cartellino giallo, con il quale potrà andare a cercare un altro compagno, anch’esso con il cartellino giallo, quindi procedere con una nuova osservazione. L’insegnante deciderà quanti step far fare alla classe, evidenziando ciascuno di essi con un cartellino di colore diverso: rosso per il secondo, verde per il terzo, e così via.

Il gioco del cieco

I bambini vengono disposti in coppie. A ciascuno di essi verrà assegnato un ruolo: da “guida” o da “cieco”. I bambini “ciechi” saranno bendati, o comunque invitati a stare con gli occhi chiusi. I bambini “guida” dovranno guidare, appunto, il compagno “cieco” nell’ambiente in cui ci si trova, tenendogli le mani. Delle varianti possono essere quelle di far guidare con una sola mano, poi tenendo le spalle, infine solo con la voce. Ovviamente i ruoli andranno invertiti, così come si cambieranno le coppie ad ogni step di gioco.

Sono io!

Ogni bambino viene invitato a descriversi su un biglietto anonimo, utilizzando categorie come: animali, fiori, sport, strumenti musicali, personaggi di fumetti, cartoon, fiabe…

Tutti i biglietti vengono poi messi in una scatola ed estratti uno alla volta dall’insegnante, che chiederà alla classe chi può essersi presentato in quel modo.

Il bambino individuato dovrà confermare o smentire. Sono consentiti al massimo cinque errori, dopo i quali l’interessato dovrà autodichiararsi.

PROVA DI ASCOLTO

L’insegnante legge la seguente storia, fermandosi ad ogni stop e proponendo le attività abbinate nella scheda seguente. Poi rilegge l’intero brano, chiedendo ai bambini di completare il disegno dei due elfi e di colorarlo in base a come sono stati descritti nel racconto.

Nel bosco della Terra Lontana

Nel bosco della Terra Lontana, dove vivono da sempre gli elfi, le sveglie hanno ogni giorno un suono diverso.

SSSH! Fa la sveglia della domenica.

Un forte DLANG DLANG batte il lunedì.

Il martedì, invece, tutti gli elfi del bosco vengono svegliati dal picchio Dodi: TAC TAC, TAC TAC. Sarà per questo che Toby e Mila il martedì fanno fatica ad alzarsi: il picchio Dodi è troppo lontano dalla loro stanza.

Stop: esercizio n. 1

Ma questa volta, anche se era martedì, i due piccoli gemelli si svegliarono al primo TAC, anzi, a essere sinceri, si erano svegliati un attimo prima. Non avevano dormito granché, tanta era l’agitazione. Era un giorno speciale: il primo giorno di scuola!

Stop: esercizio n. 2

Mila spalancò i suoi occhioni verdi, Toby strizzò i suoi occhietti azzurri. La mamma aveva già preparato la colazione: una mela e un bel bicchiere di latte. Il papà aveva preparato gli zainetti con tutto l’occorrente, e forse più: erano pienissimi.

– Chissà cosa avrà messo dentro? Non c’era tempo per guardare, bisognava fare in fretta, la scuola stava per iniziare.

Stop: esercizio n. 3

Il nonno si avvicinò ai suoi nipotini, con lo sguardo delle grandi occasioni, per indicare loro la strada:

– Dovrete affrontare un bel cammino, per andare a scuola. Dovrete seguire l’arcobaleno, fino in fondo. Là vedrete la cascata incantata. Dietro la cascata c’è la porta della scuola. Non potete sbagliare: seguite l’arcobaleno!

Stop: esercizio n. 4

La nonna, infine, accarezzò i morbidi capelli scuri di Mila e i ricci capelli biondi di Toby, diede loro un bacio sulla fronte, come ogni mattina, poi sfoderò un grandissimo sorriso. Tutto era pronto. Toby e Mila fecero un gran respiro, salutarono timidamente con la mano, quindi uscirono di casa.

– Dov’è l’arcobaleno? – chiese Toby.

– Lassù, eccolo! Non lo senti? – rispose Mila.

– No, lo vedo semmai, ora, ma non lo sento. Comunque sembra facile arrivare fino alla fine. Gli elfi, si sa, hanno le orecchie lunghe e a punta: per questo Mila pensava che tutto potesse essere ascoltato. Mila si sistemò lo scamiciato rosa, che la mamma le aveva cucito per il primo giorno di scuola. “È molto bello”, pensò. “Sta benissimo con questa sottogonna a pois verdi”. Poi guardò Toby: anche la casacca gialla di suo fratello era proprio elegante e i calzoni arancioni gli stavano a pennello. Era una bella giornata di sole, gli amici uccellini cinguettavano, l’aria era fresca: il viaggio poteva cominciare.

Stop: esercizio n. 5

NEL BOSCO DELLA TERRA LONTANA

Associa ogni suono alla sveglia corrispondente.

Colora il riquadro contenente la risposta giusta.

Perché Mila e Tobi non avevano dormito granchè?

Disegna sul tavolo la colazione preparata dalla mamma.

Dove si trova la scuola? Indicalo con una crocetta.

Chi manca?

Scrivi chi manca nella famiglia:

Completa il disegno di Mila e Tobi, poi colora.

PUNTI: /10

PROVA DI COMUNICAZIONE ORALE

L’insegnante legge un altro brano della storia di Mila e Tobi, dopo aver spiegato ai bambini che alla fine dovranno rispondere a delle domande orali per parlare anche di sé.

L’estate aveva lasciato il passo all’autunno: il panorama che si presentava agli occhi dei due giovani elfi era veramente incantevole. Arrivati in cima alla collina che li separava dal bosco, Mila si lasciò sfuggire un sospiro di ammirazione: – Il verde sta sbiadendo e tutto sembra giallo, rosso e arancio: un tripudio di colori, è bellissimo!

Scesero dalla collina e si addentrarono nel bosco. – Il sentiero deve essere questo! – esclamò Toby – Le istruzioni del nonno sono chiare, ce le ha ripetute tante volte: “Superata la collina e attraversato il ponticello di legno, prendere il sentiero che costeggia i cespugli di more. Arrivati alla grande quercia, girare a sinistra e seguire la siepe di rosa canina, fino ad arrivare alla radura dei pini, ecc. ecc. ecc.”

Mentre camminavano, Mila riempiva il cestino della merenda di more e ogni tanto ne mangiava qualcuna: troppo buone le more! Avevano ancora il sapore dell’estate.

L’insegnante dispone i bambini in cerchio, in modo che la conversazione avvenga in modo significativo tra tutti. Richiama poi le regole della conversazione (turno di parola, ascolto, ecc.), quindi rivolge alla classe le seguenti domande:

1. Quali colori notano Mila e Tobi? Perché?

2. Quali colori vi piacciono? Perché?

3. Quale tragitto devono compiere i due elfi? Provate a ricordare le istruzioni del nonno.

4. Quale tragitto fate voi, al mattino, per arrivare a scuola?

5. Di cosa riempie il cestino Mila?

6. Quali sono i vostri frutti preferiti?

Questa attività implica una molteplicità di piani di “lettura”, ecco i principali:

• verificare la comprensione di un brano ascoltato;

• verificare le competenze sintattiche per esprimere un’idea;

• verificare le competenze sociali legate alla comunicazione (guardare chi parla, ascoltarlo, parlare rispettando il turno di parola, parlare guardando gli altri, ecc.).

Mentre i bambini si esprimono, l’insegnante prende nota nella tabella allegata in fondo alle prove, in modo da avere un’osservazione il più oggettiva possibile.

PUNTI: /10

L’insegnante consegna la seguente scheda ai bambini, invitandoli a leggere silenziosamente e a sottolineare la parola “scuola” tutte le volte che la incontreranno (sette volte).

PROVA DI LETTURA 1

Leggi in silenzio il brano e sottolinea la parola scuola tutte le volte che la incontri.

Dopo pochi minuti sentirono strani rumori dietro il cespuglio.

– Forse c’è qualcuno! – esclamò Mila.

– Andiamo a vedere, – aggiunse Toby – magari sta andando a scuola e ci aiuterà a trovare la strada!

Era un piccolo folletto dai ricci capelli verdi e il naso a patata.

– Ciao! Cosa stai facendo di bello? – chiese gentilmente il piccolo elfo.

– Sto aiutando questo vecchio albero a prepararsi per l’inverno, – rispose con voce sottile il folletto – se non sistemo queste foglie per bene, i miei amici animali non sapranno come costruire la loro tana e moriranno di freddo. A proposito, io mi chiamo Ely e voi?

– Io sono Toby e questa è mia sorella Mila. Stiamo andando a scuola. Sai per caso indicarci la strada?

– Come siete fortunati! La scuola... deve essere un luogo bellissimo!

– L’hanno detto anche a noi. Veramente non ci siamo mai stati, a scuola.

– Che elfi fortunati! – aggiunse sospirando Ely – imparare tante cose nuove deve essere una vera emozione!

– Perché non vieni a scuola con noi? – suggerì Mila – Sono sicura che a scuola ci sarà un posto anche per te.

– Sicuro! – aggiunse Toby – Il nonno ci dice sempre che la scuola è un luogo aperto a tutti quelli che vogliono imparare e tu mi sembri proprio uno che vuole imparare! Dài, unisciti a noi!

– Grazie amici, vengo con piacere!

PUNTI: /10

PROVA DI LETTURA 2

Nel testo seguente mancano delle parole. Completa il brano scrivendo le parole mancanti, scegliendole tra quelle in elenco:

Stavano camminando tutti e tre a passo spedito, quando a un certo incontrarono un personaggio dalla testa a punta.

I tre rimasero un po’ sorpresi e si avvicinarono a piccoli passi.

– Chi ? – chiese timidamente Mila.

– Io la vocale A e di solito dico “Alt!”. Ma stavolta dico “Avanti!”, perché voi tre mi siete simpatici. Vi interessa scoprire le mie opere di magia?

– Sicuro! – disse Toby – molto curiosi.

– Allora, guardate!

La A, allegra allegrissima, si avvicinò ad un grande albero e cominciò a spruzzare un liquido dai dell’arcobaleno. E spruzza e spruzza e spruzza... In un battibaleno dalle foglie uscirono mille e mille piccole A, che saltarono giù per e si misero a correre verso la foresta.

Ora rileggi il testo e segna con una ✗ le risposte giuste.

• Chi incontrarono i tre amici per strada?

Uno scoiattolo.

Una consonante con la testa a punta.

Una vocale.

• Cosa aveva i colori dell’arcobaleno?

La vocale.

L’albero.

Il liquido spruzzato.

PUNTI: /10

PROVA DI SCRITTURA 1

Come si chiamano i personaggi della storia fin qui incontrati? Scrivi i loro nomi nelle etichette.

Completa le frasi per descrivere i personaggi.

• Mila ha gli verdi.

• Tobi ha gli occhietti .

• Ely ha i ricci e verdi.

• La ha la testa a punta.

PUNTI: /10

PROVA DI SCRITTURA 2

Che cosa c’è, secondo te, negli zainetti di Mila e Tobi? Elenca tutti gli oggetti che potrebbero esserci.

E il tuo zaino, com’è? Disegnalo, poi descrivilo, aiutandoti con le parole riportate.

piccolo • grande • nuovo • vecchio • rosso • bianco • verde • blu • nero rosa • di tanti colori • pesante • leggero • con tasche • di tela • di plastica trolley • chiusure • pulito • sporco

PROVA DI RIFLESSIONE LINGUISTICA

Leggi le frasi e separa con una barra le parole, poi riscrivi le frasi in modo corretto.

• MILAETOBYSONODUEELFI.

• IDUEGEMELLIDEVONOFAREUNLUNGOTRAGITTOPERANDAREASCUOLA.

• INCONTRANOUNFOLLETTODINOMEELY.

• POIINCONTRANOANCHELAVOCALEA.

Correggi gli errori e riscrivi le parole in modo corretto.

• ELFFO ...........................................................................

• MAMA

• FOCALE ......................................................................

• ZANETTO

• CESPUGLO ..............................................................

• BOSCIO

• FOLETO ......................................................................

• GEMELI

• SQUOLA ....................................................................

• OCCI

PUNTI: /10

COME VALUTARE LE PROVE DI INGRESSO

Suggerimenti operativi

PROVA DI ASCOLTO: la prova consiste in 5 esercizi e in un sesto composto da due disegni da completare. In totale 7 punti.

• 7 esercizi corretti: 10

• 6 esercizi corretti: 9

• 5 esercizi corretti: 8

• 4 esercizi corretti: 7

• 3 esercizi corretti: 5/6

• 1 o 2 esercizi corretti: 5

PROVA DI COMUNICAZIONE ORALE: la prova andrà valutata con una attenta osservazione delle dinamiche messe in atto nella conversazione di classe. In particolare, l’insegnante prende nota delle sue osservazioni nella tabella seguente.

Legenda:

• 0 = no

• 1 = così così

• 2 = sì

CORRETTEZZA ESPOSITIVA

RISPETTA I TURNI DI PAROLA

GLI ALTRI INTERVENTI

GUARDA CHI PARLA TOTALE (IN DECIMI)

ASCOLTA

PROVA DI LETTURA 1: la prova prevede la ricerca di una parola che compare sette volte. Dunque 7 punti, che saranno valutati in decimi come nella prova di ascolto.

PROVA DI LETTURA 2: la prova consiste nell’inserire 8 parole in un testo con parole mancanti e nel rispondere a 2 domande a scelta multipla. In totale 10 punti, che corrisponderanno alla valutazione in decimi.

PROVA DI SCRITTURA 1: la prova consiste nella scrittura di 8 parole. I punti saranno così valutati:

• 8 parole esatte: 10

• 7 parole esatte: 9

• 6 parole esatte: 8

• 5 parole esatte: 7

• 4 parole esatte: 6

• 0-3 parole esatte: 5

PROVA DI SCRITTURA 2: la prova andrà valutata in modo più “soggettivo”. In generale, si può considerare di assegnare un punto per ogni parola corretta e coerente, per il primo esercizio, e 10 punti complessivi per una descrizione dello zaino che ne metta in risalto almeno 3 caratteristiche, attraverso un periodo o più frasi scritte in modo corretto anche sintatticamente.

PROVA DI RIFLESSIONE LINGUISTICA: la prova associa 8 punti (due per ogni frase) del primo esercizio ai 10 punti del secondo esercizio. In totale 18.

• 18 punti: 10

• 16-17 punti: 9

• 13-15 punti: 8

• 11-12 punti: 7

• 9-10 punti: 6

• 0-8 punti: 5

IMPORTANTE: questi suggerimenti hanno lo scopo di facilitare la tabulazione dei risultati, per questo presentano anche la voce insufficiente

Sarà cura del docente comunicare al bambino in modo adeguato gli esiti delle prove, per evitare frustrazioni e senso di inadeguatezza fin dai primi giorni di scuola. Scopo delle prove di ingresso resta sempre quello di valutare il livello di partenza della classe e dei singoli bambini, per poter calibrare la programmazione didattica.

GRIGLIA PER LE PROVE DI INGRESSO

INDOVINA L’ALBERO GIUSTO

Colora l’albero che viene descritto dall’insegnante.

Lettura dell’insegnante

L’insegnante legge una sola volta la seguente descrizione, dopo aver spiegato ai bambini che dovranno prestare molta attenzione e cercare di ricordare le informazioni utili per individuare l’albero giusto.

OCCHIO AL PERCORSO!

Per andare a trovare il nonno di Mila e Tobi, Ely segue le loro indicazioni. Aiutalo ad arrivare. Ascolta le indicazioni e segna il percorso con la penna.

Lettura dell’insegnante

L’insegnante legge il percorso una sola volta, dopo aver chiesto ai bambini di memorizzare le indicazioni.

CI VUOLE ORECCHIO!

Ascolta attentamente ed esegui ciò che ti viene chiesto.

Indicazioni per l’insegnante

L’insegnante invita i bambini ad ascoltare con attenzione le consegne, poi a eseguire ciò che viene richiesto, riquadro dopo riquadro, lasciando il tempo opportuno tra una richiesta e l’altra.

FILASTROCCHE PER TUTTI I GUSTI

L’insegnante legge più volte la filastrocca, fino a che i bambini non l’avranno memorizzata.

Poi chiederà loro di recitarla tutti insieme, oppure pronunciando un verso ciascuno, a coppie o in un grande cerchio. Solo alla fine detterà la filastrocca, o ne distribuirà la fotocopia, per farla copiare (dettato muto).

Autunno

Quando la terra comincia a dormire sotto una coperta di foglie leggere, quando gli uccelli non cantano niente. Quando di ombrelli fiorisce la gente, quando si sente tossire qualcuno, quando un bambino diventa un alunno. Ecco l’autunno!

Suggerimento per l’insegnante Al termine dell’attività, l’insegnante potrà chiedere ai bambini quali siano stati gli elementi della filastrocca che li hanno aiutati a ricordarla meglio. Probabilmente emergeranno elementi sui quali il docente potrà avviare una prima forma di analisi del testo poetico: le rime, la ripetizione di alcune parole (quando), le immagini che cambiano ogni due versi, facilmente rappresentabili anche con dei disegni.

CHI SONO?

L’insegnante legge le seguenti filastrocche ai bambini, che dovranno cogliere di chi si parla. Per questo, ovviamente, si eviterà di leggere il titolo delle filastrocche.

Il ragno

La mia tela non è un trabocchetto pronto a ingoiare ogni animaletto.

La mia tela è una arazzo lucente contro il sole, è un gioco ad incastro, un ghirigoro di parole.

La mia tela è un’amaca in cui ti puoi cullare e solo qualche volta un abbraccio da cui è difficile tornare.

Il lombrico

Nessuno mi parla, nessuno mi fa guerra perché – dicono –sono brutto e striscio per terra.

Ma io non invidio chi vola o chi cammina, perché è la terra la mia sposa e solo lei sento vicina.

Che sia fredda o calda o dura

o profumata io vivo

nel suo grembo e non l’ho mai lasciata.

Conosco tutti

i suoi segreti e lei mi accoglie e mi nutre con amore e se mi sgrida lo fa senza rancore.

E quando un uccello in picchiata su di me sta per volare, lei nel suo abbraccio mi salva, facendomi sprofondare.

La formica

Bimbo che mi osservi, fammi salire sul palmo della mano e, se non ti peso, conducimi lontano.

Fammi vedere il mondo da lassù, che io comprenda ciò che provi tu.

Dammi una briciola di pane: mi farai contenta, avrò cibo tutto il giorno e non dovrò stare attenta o perdere tempo a cercare ciò che in un attimo tu mi puoi dare.

Mi sentirò protetta e finalmente mi potrò fermare, sedermi su un sasso e guardarti giocare.

La cicala

Luce, sole, il mondo è addormentato nelle ore più calde di un pomeriggio assolato.

Nessun suono: anche il vento lascia il posto a me e al mio canto nascosto.

A me, che canto e canto, perché la gioia mi fa vibrare.

L’OCCHIO DEL DETECTIVE

Per imparare a leggere con velocità, devi addestrare l’occhio a cogliere i segni grafici che sono sul foglio. Esercitati a trovare velocemente i simboli identici e cerchiali con colori uguali.

Trova velocemente e cerchia con il colore rosso la parola AMICO nascosta fra le altre. Devi trovarne sei.

AIUOLA ARCO ALBA AIA AMICO ORSO UOMO AMICO

UNO SEI OSSO AMICO CASA SERA AMICO ARIDO AIA

OTTO UVA ISOLA ERBA AMICO TOPO ORCO AMICO IO

Ora in verticale, nel primo quadrato, trova e cerchia con il colore rosso la parola OCA (6). Nel secondo riquadro in orizzontale cerca la parola UOMO (6).

A O E I A O A U

O C R S L C S V

C A O A O A S A

A O C O C S E O

U V A C A E I C

I E R I U I O A

A U O M O P A

O O U O M O R

U O M O A U Z

U M O U O M O

M O U O M O E

O E R U O M O

L’OCCHIO CORRE E VEDE

Fai correre velocemente l’occhio lungo la riga e cerchia la parola CANE (8).

Ogni volta che un cane incontra un altro cane per strada lo annusa, anzi si annusano a vicenda, muovono la coda, si inseguono.

Alla fine un cane inizia a giocare seguito dall’altro cane che finge di fare baruffa. Uno avvicina il muso all’altro cane e sembra che si parlino. Comunicano fra loro. Se un cane alza la coda ci dice che si sente padrone, ma se un cane tiene la coda bassa ci dice che è sottomesso. E se scodinzola?

Il cane è felice e ci fa le feste!

Le parole sono unite a due a due. Prova a leggerle, distaccandole con una barretta. Fallo il più velocemente possibile.

casarosa • amicocaro • isolasola • panesecco • bruttacaduta • ocabianca uvamatura • giallobecco • rossopomodoro • acerbemele • verdebottiglia frescovento • mareprofondo • cavalloagile • pallidaluna • giallooro pescerosso • casagrande • macchinanuova • palloncinoverde

Leggi velocemente le parole che iniziano allo stesso modo, fissando con gli occhi la parte evidenziata.

acquario • acquedotto • acquerello • acquazzone • acquerugiola • acqueo

Ora leggi come hai fatto sopra le parole che terminano allo stesso modo.

autista • dentista • barista • pianista • fiorista • giornalista • estetista

LEGGERE BENE

Leggi i fumetti e usa il tono di voce giusto.

Oggi piove.

Questo pomeriggio vado con il papà al cinema. Vieni con me?

Oh, che bella bici!

IL TONO È SEMPRE UGUALE IL TONO SALE IL TONO SCENDE

Metti la freccia solo dove il tono si alza, poi leggi le frasi usando il giusto tono.

• Elena mi ha regalato un taccuino.

• Che stupendo paesaggio!

• Hai paura del mio gatto?

• Che giornata meravigliosa!

• Vuoi un po’ di tè?

• A me piacciono le caramelle.

Leggi facendo attenzione alle pause indicate con le lineette. Esse servono per prendere respiro e per capire meglio ciò che leggi. / pausa brevissima // pausa breve /// pausa lunga

Emma e Matteo escono dal bar / si dirigono verso una panchina / si siedono a mangiare il gelato /// Ma ecco / si sente un piccolo tonfo // il gelato di Emma è a terra /// Il suo volto è diventato triste / ma Matteo le compra un altro gelato ///

FACCIAMO UNA PAUSA?

Osserva cosa ti dicono i segni di punteggiatura.

Sono una pausa brevissima!

Noi siamo

una pausa breve!

Sono una pausa lunga!

VIRGOLA DUE PUNTI PUNTO E VIRGOLA PUNTO

Nelle seguenti frasi, segna con le barrette le pause brevissime (/), brevi (//), e lunghe (///). Infine leggi.

• Il mio cane abbaia, ( ) ma non fa male a nessuno. ( )

• A me piacciono le caramelle di ogni tipo, ( ) il cioccolato, ( ) il gelato e i pasticcini. ( ) Mio fratello invece non ama i dolci. ( )

• Il postino è arrivato al portone, ( ) ha suonato alla porta: ( ) nessuno ha aperto. ( )

• Nel prato, ( ) vicino alla casa dei nonni, ( ) c’è una chioccia con i suoi pulcini: ( ) uno è nero, ( ) tre sono rossastri e gli altri sono bianchi. ( )

Leggi, rispettando le pause indicate dai segni di punteggiatura.

Ieri sera, la mia mamma ha preparato l’impasto per la pizza. Nella ciotola, sotto un telo bianco, si era gonfiato: sembrava un pallone. Ne ha dato un pezzetto anche a me, poi insieme abbiamo “tirato” la pizza. Come è stato divertente!

Io ne ho fatta una piccola per Luna, la cagnolina del nonno.

LA CICALA E LA FORMICA

Leggete la favola a tre voci: una per il narratore, una per la formica e una per la cicala. Fate attenzione: rispettate la punteggiatura e le pause.

In una calda estate, un’allegra cicala cantava sul ramo di un albero, mentre sotto di lei una lunga fila di formiche faticava per trasportare chicchi di grano. Fra una pausa e l’altra del canto, la cicala si rivolge alle formiche:

– Ma perché lavorate tanto, venite qui all’ombra a ripararvi dal sole, potremo cantare insieme!

Ma le formiche senza fermarsi continuavano il loro lavoro:

– Non possiamo! Dobbiamo preparare le provviste per l’inverno! Quando verrà il freddo e la neve coprirà la terra, non troveremo più niente da mangiare e solo se avremo le dispense piene potremo sopravvivere!

– L’estate è ancora lunga e c’è tempo per fare provviste prima che arrivi l’inverno! Io preferisco cantare! Con questo sole e questo caldo, è impossibile lavorare!

Per tutta l’estate la cicala continuò a cantare e le formiche a lavorare.

Ma i giorni passavano veloci, poi le settimane e i mesi. Arrivò l’autunno, gli alberi cominciarono a perdere le foglie e la cicala scese dall’albero ormai spoglio.

Una mattina, la cicala si svegliò tutta infreddolita: era arrivato l’inverno.

Venne la neve e la cicala non trovò più niente da mangiare: affamata e tremante di freddo, pensava con rimpianto al caldo e ai canti dell’estate. Una sera vide una lucina lontana e si avvicinò affondando nella neve:

– Aprite! Aprite, per favore! Sto morendo di fame! Datemi qualcosa da mangiare!

La finestra si aprì e la formica si affacciò:

– Chi è? Chi è che bussa?

– Sono io, la cicala! Ho fame, freddo e sono senza casa!

– La cicala?! Ah! Mi ricordo di te! Cosa hai fatto durante l’estate, mentre noi faticavamo per prepararci all’inverno?

– Io? Cantavo e riempivo del mio canto cielo e terra!

– Hai cantato? – replicò la formica – Adesso balla!

LUPOROSSO AL PARCO

Questo è il titolo del racconto che leggerai. Secondo te Luporosso è:

un bambino

un lupacchiotto una guardia

Leggi silenziosamente, verifica chi è realmente Luporosso, poi colora di rosso i quadratini che sono a fianco dei comportamenti scorretti di Luporosso.

Luporosso va spesso al parco.

Corre, salta, si sente libero come un lupo selvaggio e, a volte, si comporta proprio come un selvaggio.

Si arrampica sulle recinzioni, incide la corteccia degli alberi, grida a squarciagola, vuole lo scivolo solo per sé, calcia la palla in tutte le direzioni, insegue i gatti e i cani, abbandona le cartacce sull’erba, corre sulle aiuole. Non fare come Luporosso. Con un po’ di rispetto, nel parco ci si può divertire senza rovinare niente. Così anche in futuro, il parco sarà un bel posto dove bambini e animali potranno giocare liberamente in mezzo al verde.

M. Gomboli, Ecogalateo, Fabbri Editori

• Luporosso al parco…

... si siede sulla panchina. ... corre lungo i sentieri.

... incide la corteccia degli alberi. ... non grida.

... mette le cartacce nel cestino. ... corre sulle aiuole.

... tira la palla in tutte le direzioni. ... insegue cani e gatti. ... lascia andare sullo scivolo anche gli altri. ... si arrampica sulle recinzioni.

L’ORSO E IL LEONE

Su di un foglio, illustra con un disegno ogni fase della storia. Fai vedere le 5 vignette ordinate a un amico che non conosce il racconto e chiedigli di ricostruirne lo svolgimento.

L’astuta bestia addentò la carne e fuggì. 1 2 3 4 5

Un orso e un leone trovarono un pezzo di carne.

I due animali litigarono ferocemente per impossessarsene.

Il leone e l’orso, alla fine della lunga lotta, caddero a terra privi di forze.

Una volpe, nascosta lì vicino, vide che i due, distrutti dalla lotta, avevano abbandonato il pezzo di carne.

LA CONSONANTE GIUSTA

Completa con l o r.

Completa con s o z.

Completa con t o d.

Completa con p o b. lam o olle u azzo allerina alla

Completa con ss o zz.

SUONI SIMILI

O GE ETTO PI A PIA A

Completa con s – ss o z – zz.

• È me _ _ogiorno, fra poco termina la mattinata di le_ione.

• È era, in cielo è già puntata la luna.

• Il gatto è opra la poltrona.

• Il gatto si muove ilen ioso.

• Un improvviso acqua one ha bagnato Li a e Ale andro.

Completa il nome con m o n e collegalo al disegno giusto.

ca panile or a

ta buro telefo o o tagna ca ta te a tello tro ba

PETTIRO

DOPPIE IN GIOCO

Completa le parole con le consonanti semplici o doppie.

B / BB

ga ia sa ia li ro C / CC mu a luma a ta o

C / CC do ia ba io D / DD bu ino chio o fre o

F / FF gira a ba i

Be ana G / GG a o te ola la o

G / GG ma iore fa iolo spia___ia L / LL co ore carte a ga o

M / MM

ma a sala e go a N / NN pa a sapo e fari a P / PP pa a ta o vi era R / RR teso o bu one to one

S / SS ta o ri o sa o T / TT di o ga o la e V / VV uo o la oro a entura Z / ZZ pala___o ta___a deli___ia

CONSONANTI DOPPIE

Scrivi nelle caselle, accanto ai numeri corrispondenti, il nome degli animali.

1. Corre con il fantino.

2. Miagola sul divano.

3. Cinguetta sul ramo.

4. Fa cri cri in campagna.

5. Di notte emana una luce intermittente.

6. Dorme nel pollaio.

7. Ha il collo lungo lungo.

8. Sa ripetere le parole.

9. Vola di fiore in fiore.

10. È il figlio della mucca.

Completa z o zz, ma, attenzione, zio – zia – zie non vogliono doppie!

sta ione • dire ione • pala o • amici ia • pu a • raga o pi a • pa ienza • addi ione • fa oletto • pupa o leti ia • ma o • a ione • ra o • po o • ta a • pa o

Completa con le consonanti.

CACCIA AGLI ERRORI

Leggi con attenzione e sottolinea le parole scritte in modo sbagliato. Riscrivile in modo corretto, a fianco.

– Dotore, se scrivo ho terore, paura, ......................................................................................................

per gli erori che facio esiste una cura? ............................................................................................

Preferisco non scrivere o scrivere poco,

per me la scritura, non è certo un bel gioco!

Scrivere dicono è come un bel viaggio, ci vuole cervelo, ci vuole coragio... .....................................................................................................

– Rifletta un momento, rifletta per bene, ..........................................................................................

le doppie Sofia, dove le tiene?

Dove le lascia, dove le mette?

Se rilegge di doppie ne mancano sette! .........................................................................................

Si faccia coraggio e impugni la biro, ..................................................................................................

per metter le doppie al prossimo giro!

Monica Colli, Grazia Mauri, Saviem, Gli aGlieni nell’orto...grafia, Erickson

C’ERA UNA VOLTA UN GALLO RE

Leggi la filastrocca, metti in ordine le sequenze, numerandole, poi riempi i fumetti scrivendo le parole dette dai diversi personaggi.

C’era una volta un gallo re che voleva andare a Roma a comprare la corona e va… e va…

Incontra una gallina regina: – Dove vai?

– Vado a Roma a comprare la corona!

– Vengo anch’io!

– Va bene, andiam!

Gallo re, gallina regina e van… e van…

Trovano un topo roco: – Dove andate?

– Andiamo a Roma a comprare la corona!

– Vengo anch’io!

– Va bene, andiam!

Gallo re, gallina regina, topo roco e van… e van…

Trovano un gatto matto: – Dove andate?

– Andiamo a Roma a comprare la corona!

– Vengo anch’io!

– Va bene, andiam!

Gallo re, gallina regina, topo roco, gatto matto e van… e van…

Trovano un can guardian: – Dove andate?

– Andiamo a Roma a comprare la corona!

– Vengo anch’io!

– Va bene, andiam!

Gallo re, gallina regina, topo roco, gatto matto, can guardian

e van…. e van…

Trovano un caprone barbone: – Dove andate?

– Andiamo a Roma a comprare la corona!

– Vengo anch’io!

– Va bene, andiam!

Gallo re, gallina regina, topo roco, gatto matto, can guardian, caprone barbone e van… e van…

Trovano un lupo cupo:

– Dove andate?

– Andiamo a Roma a comprare la corona!

– Vengo anch’io!

– NO… TU NO!

Da L. Gandini, Chicchirichì le tre formiche, Einaudi Ragazzi

IL LUPO E L’AGNELLO

Leggi con attenzione la favola.

Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, erano venuti allo stesso ruscello.

Il lupo stava a monte, più a valle l’agnello.

Come il lupo cattivo lo vide, morso dalla fame, inventò un pretesto per litigare.

– Perché sporchi l’acqua che bevo?

E l’agnello sbigottito:

– Come posso, scusa, fare ciò di cui ti lamenti, lupo? L’acqua scorre da te alle mie labbra.

Contrariato dalla giusta risposta, il lupo ribatté:

– Sei mesi fa hai sparlato di me.

– Ma se non ero ancora nato! – rispose l’agnello.

– Allora è stato tuo padre che ha detto male di me.

E così dicendo lo afferrò e lo sbranò ingiustamente.

Adatt. da Fedro

Scrivi nei fumetti le parole che si dicono i due personaggi ricavandole dal testo.

IN UN MONDO DI NOMI

Osserva il disegno e scrivi nella colonna a fianco il numero maggiore di nomi per indicare tutto quello che vedi.

PERSONE, ANIMALI O COSE?

Colora i riquadri contenenti i nomi di persona con il rosso, quelli di animale con il verde e quelli di cosa con il blu. Poi, riscrivi i nomi nell’insieme giusto.

UN QUADRETTO FAMILIARE

Leggi una frase alla volta e osserva il disegno per individuare le parole nome. Poi cerchia con il rosso i nomi di cosa, con il verde i nomi di animale, con il blu i nomi di persona. Infine riscrivili.

• Sul tappeto dorme il gatto acciambellato.

• La mamma, seduta in poltrona, ricama una maglietta.

• Il babbo ascolta la musica, mentre legge il giornale.

• Il loro bambino gioca sul tappeto con le costruzioni: vuole costruire una casa.

In ogni riga cancella con una ✗ le due parole intruse, cioè quelle che non sono parole nome.

CHI È CHE FA QUESTA AZIONE?

Leggi la filastrocca e scrivi i nomi delle persone che compiono le azioni. Se ti trovi in difficoltà, cerca il loro nome nei foglietti svolazzanti.

C’è chi semina il grano,

c’è chi impara a far la guerra, chi ripara le auto guaste e chi sforna gnocchi e paste.

C’è chi vende l’acqua e il vino, chi ripara il lavandino, c’è chi pesca nel torrente e magari prende niente.

C’è chi guida il treno diretto e chi a casa rifà il letto, chi nel circo fa capriole e chi insegna nelle scuole.

C’è chi recita, chi balla e chi spazza nella stalla.

Così varia è questa vita che la storia è mai finita.

C. Lodi e M. Lodi, Esperienze, EIT

contadino

maestro contadino

ballerina stalliere mamma pagliaccio

macchinista attore

soldato meccanico cuoco oste idraulico pescatore

In ogni riga cancella con una ✗ le due parole intruse, cioè quelle che non sono nomi di persone.

taxista • fiorista • gatto

barista

dentista

pista giornalaio

benzinaio

vigile

operaio

lana • infermiere

pillola

medico

paglia

ora

magliaia

muratore

zio

NON CI SONO ANIMALI CATTIVI

Leggi la poesia e cerchia tutti i nomi di animali con il colore verde, poi riscrivili.

Hai paura del leone?

È solo un gatto capellone.

Ti atterrisce il rinoceronte?

È una mucca col corno sulla fronte.

Del coccodrillo hai soggezione?

Non è che un grosso lucertolone.

Forse del lupo ti sgomenti?

Ma è un cagnetto tutto denti!

E che dire del cinghiale?

È un porcello, uguale uguale.

Poi, la balena guarda un momento:

è un pesciolino all’ingrandimento.

Per le bestie forse stravedo, ma a quelle cattive io non ci credo.

R. Guarnieri, L. Martini, L’omino delle filastrocche, AMZ

• Qual è la parola nome che contiene tutti gli animali e che si trova nel penultimo verso? Rispondi.

UN ALBERO VANITOSO

Leggi e scrivi, accanto ai disegni, i nomi delle cose rappresentate.

C’era una volta un molto giovane, che viveva in una grande . L’ viveva in un piccolo , in mezzo a tante alte e grigie. Era Primavera, e il piccolo era felice. Ogni giorno gli spuntava una nuova . Ma l’ non faceva avvicinare nessuno: aveva paura di rovinarsi le . Gli uccellini erano arrabbiati, anche i gatti erano offesi. D’estate le del piccolo erano diventate splendide. Poi arrivò l’Autunno, con le sue e il suo , e le diventarono tutte gialle. Si seccarono e cominciarono a cadere. Il piccolo era disperato. Passò di là Ada, la cornacchia, che gli spiegò che le sarebbero tornate, in Primavera.

Allora l’ fece una promessa e quando tornò Primavera, con le sue e i suoi , tutti gli animali del quartiere furono invitati ad una .

Adattato da N. Costa, Albero vanitoso, Emme Edizioni

IL PICCHIO

Nel testo tutti i nomi sono evidenziati. Riscrivili nella tabella al posto giusto.

Nel bosco si sente uno strano rumore: tap… tap… tap…

Due bambini, con la loro mamma e il loro papà, si fermano incuriositi. Chi sarà mai?

È un picchio che si arrampica come uno scoiattolo lungo il tronco di una quercia, dando ogni tanto robusti colpi di becco.

– Perché fora il tronco di quel povero albero? – chiede il fratello maggiore.

Il babbo sta per rispondere, ma arriva un guardiaboschi che risponde per lui:

– Quel picchio sta cercando un po’ di cibo che si nasconde sotto la corteccia del tronco: bachi, vermetti, formiche, ragni… è quindi un uccello utile, perché libera l’albero da animaletti fastidiosi. NOMI DI PERSONA NOMI DI ANIMALI NOMI DI COSE

AL MERCATO

Leggi e sottolinea di verde i nomi degli ortaggi e di rosso i nomi dei frutti. Scrivili poi nell’insieme di appartenenza.

Donne, donne che volete mangiare sano correte, è arrivato dal colle l’ortolano! Ha una bella insalatina, fresca e ricciolina, ha la cipolla e la profumata cipollina, ha le zucche, le carote e gli zucchini, cetrioli, carciofi, fagioli e fagiolini. Ha melanzane e colorati peperoni, finocchi, erbette e dolci meloni; non mancano cocomeri e pomodori, radicchi, rape e bianchi cavolfiori.

Comprate ciliege, fragole profumate e un sacco di novelle patate. Ha persino un cestino di banane e mele bianche, verdi, rosse e sane.

Comprate, i miei prodotti sono buoni crudi e cotti.

Comprate, comprate qualcosa e farete una pietanza gustosa. Tornerete a comprare da me per preparare cibo da re.

M.R. Montini, in Gps, Raffaello

ORTAGGI

FRUTTI

NOMI “LARGHI” E NOMI “STRETTI”

I nomi scritti nei cartellini sono nomi “larghi”, cioè nomi generici. Un nome generico comprende tanti nomi specifici. Per ogni nome generico completa con nomi specifici.

Fiori: tulipano, ............................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................. .

Alberi: abete, ................................................................................................................................................................................ .

Indumenti: pantaloni, .

Bevande: tè, .............................................................................................................................................

Completa con il nome generico che comprende tutti quelli specifici scritti.

• crostata, bignè, ciambella, budino, torta, crema: sono

• passerotto, rondine, merlo, corvo, fringuello: sono

• violino, chitarra, tromba, flauto, pianoforte: sono ..............................................................

• armadio, sedia, tavola, cassettone, cassettiera: sono .........................................................

Cancella l’intruso.

Quadrupedi: cavallo, pecora, mucca, gallo, maiale, asino.

Insetti: coccinella, mosca, zanzara, lumaca, formica, farfalla.

Pesci: trota, luccio, merluzzo, sogliola, carpa, branzino, lucertola.

Contenitori: piatto, tazza, bicchiere, bottiglia, vino, vaso, ciotola.

GIOCHIAMO CON I NOMI!

L’insegnante consegna la fotocopia della tabella sottostante, poi spiega il gioco. A turno, un bambino dice una lettera e gli altri avranno cinque minuti di tempo per scrivere il maggior numero possibile di nomi che iniziano con quella lettera, dividendoli in nomi di cosa, nomi di animale, nomi di persona.

Vincerà chi avrà scritto il numero maggiore di parole esatte.

Attenzione: le parole scritte con errori ortografici… saranno considerate sbagliate!

NOMI LEGATI

L’insegnate dà inizio al gioco pronunciando un nome di animale, di cosa o di persona.

Il bambino che segue, deve trovare un nome di animale, di cosa o di persona che inizi con la sillaba finale del nome pronunciato dall’insegnante.

Il gioco prosegue allo stesso modo, fino a che tutti i bambini non avranno pronunciato un nome.

Variante

Il gioco può essere reso più difficoltoso rendendo validi, ad ogni turno di gioco, soltanto i nomi di cosa, oppure solo quelli di persona, oppure solo quelli di animale.

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