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Una città sumera
La ziggurat di Ur fu edificata alla fine del III millennio a.C. circa ed era dedicata alla divinità protettrice della città: è alta 21 metri ed è a base rettangolare a gradini, la forma tipica delle ziggurat della Mesopotamia meridionale.
I commerci erano molto fiorenti tra le città-stato sumere: nel mercato, oltre ai prodotti agricoli, si vendevano e acquistavano pregiati prodotti artigianali.
Le città erano protette da mura oltre le quali si trovavano i campi e vivevano i contadini.
La ziggurat, costruita con mattoni di argilla, era costituita da più edifici sovrapposti: in basso si trovavano magazzini e granai in cui i contadini consegnavano le loro merci, sopra c’era il tempio e in cima l’osservatorio astronomico.
Le città erano percorse anche da un canale navigabile.
FOTOGALLERY Sacerdoti e scrittori
Tra i compiti dei sacerdoti c’era la registrazione delle merci della ziggurat. Quando le città si ingrandirono essi cominciarono a “prendere degli appunti” su tavolette di argilla tracciando con uno strumento appuntito dei disegni. Nasceva così oltre 3000 anni a.C. una prima forma di scrittura, detta cuneiforme, che permise di indicare concetti e azioni oltre che oggetti. Alcune statue rappresentano sacerdoti-funzionari (spesso raffigurati in preghiera) e divinità.
▶ Tavoletta con pittogrammi sulla quantità di birra conservata.
◀ Statuetta rappresentante un sacerdote.
▼ Inanna (o Ishtar), divinità della Terra Madre e protettrice della città di Uruk.