Everest 4 - Antropologico

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Giovanna Marchegiani, Sabrina Nocelli

Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G ­ RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

e inoltre... Le regole di matematica 4-5

Classe 4

Storia, Geografia, Scienze, Tecnologia, Matematica, Cittadinanza e Costituzione

Un fascicolo con le regole base per aiutare gli alunni a svolgere i compiti in autonomia

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• Guida al testo con programmazione, schede operative, suggerimenti ecc. •V ademecum BES con consigli, normative, schede operative ecc. • 3 linee del tempo attive • 3 poster di Scienze • 2 poster di Matematica • 2 geomemory

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È “aperto” perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • la possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe.

Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti.

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3 Coordinamento redazionale: Emilia Agostini Redazione: Corrado Cartuccia, Francesca Rimondi Grafica e impaginazione: Giacomo Paolini, ABC zone, Astarte Illustrazioni e colore: Daniele Festa Liborio, Maurizia Rubino, Ivan Stalio, Elena Patrone, Michele Bizzi Copertina: Mauro Aquilanti Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, Fotolia, Thinkstock, iStockphoto, Scala Archives, Corbis, Marka Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Le civiltà dei fiumi CIRCA 5000 ANNI FA, IN DIVERSE ZONE DELLA TERRA LONTANISSIME TRA LORO, MA TUTTE ATTRAVERSATE DA GRANDI FIUMI, SI STABILIRONO ALCUNI POPOLI FORTI E BEN ORGANIZZATI. AVEVANO ABITUDINI, LINGUA, LEGGI, RELIGIONI COMPLETAMENTE DIVERSE, MA TUTTI IMPARARONO A SFRUTTARE AL MEGLIO IL TERRENO PER PRATICARE L’AGRICOLTURA, A CONTROLLARE E INCANALARE LE ACQUE DEI FIUMI, A COSTRUIRE CITTÀ. LE PRIME CIVILTÀ SI SVILUPPARONO IN UNA VASTA ZONA CHIAMATA DAGLI STORICI “MEZZALUNA FERTILE” CHE COMPRENDEVA

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Storia 2 - La Storia 3 - Perché si studia la Storia? 4 - Le fonti storiche 5 - La collocazione nel tempo... e nello spazio 6 - Dalla Preistoria... 7 - ...alle prime civiltà 8 - Come studiare una civiltà 9 - Il tuo metodo di studio 10 - Le civiltà dei fiumi 12 - V ivi la Storia - Ieri: la Mesopotamia - Oggi: Iraq 14 - I Sumeri 15 - L’agricoltura 16 - Le città 17 - Le invenzioni 18 - La nascita della scrittura 19 - La religione 20 - L avoro sui documenti - Lo Stendardo di Ur 22 - I Babilonesi 23 - La città di Babilonia 24 - Le prime leggi scritte 25 - C ittadini oggi - Le nostre leggi 26 - La società 27 - La vita quotidiana 28 - Gli Assiri 29 - Un popolo di guerrieri 30 - CONOSCENZE IN SINTESI 31 - COMPETENZE IN ATTO 32 - V ivi la Storia - Ieri: la valle del Nilo - Oggi: Egitto 34 - Gli Egizi 35 - Il faraone 36 - La vita lungo il fiume 38 - Città e case 39 - La vita quotidiana 40 - Le caste sociali 41 - L avoro sui documenti - Una tomba racconta 42 - La scrittura

43 - Il papiro 44 - La religione 46 - CONOSCENZE IN SINTESI 47 - COMPETENZE IN ATTO 48 - V ivi la Storia - Ieri: il lontano Oriente Oggi: Pakistan, India e Cina 50 - La civiltà dell’Indo 51 - Contadini, artigiani e mercanti 52 - Città ben organizzate 53 - L’Induismo - Il Buddhismo 54 - La civiltà cinese 55 - L’organizzazione della società - La religione 56 - Invenzioni geniali 57 - CONOSCENZE IN SINTESI 58 - Le civiltà del mare 60 - V ivi la Storia - Ieri: la Terra di Canaan Oggi: Libano - Oggi: Israele e Palestina 62 - I Fenici 63 - Abili artigiani 64 - Navigatori e commercianti 66 - Gli Ebrei 67 - In Egitto 68 - Il regno di Israele 69 - Un solo Dio 70 - C ittadini oggi - La persecuzione degli Ebrei 71 - C ittadini oggi - Liberi di credere 72 - CONOSCENZE IN SINTESI 73 - COMPETENZE IN ATTO 74 - V ivi la Storia - Ieri: la civiltà minoica - Oggi: Creta 76 - I Cretesi 77 - Un popolo ricco e pacifico 78 - L avoro sui documenti - Una città in un palazzo 80 - V ivi la Storia - Ieri: la civiltà micenea Oggi: Grecia 82 - I Micenei 84 - Dei ed eroi 85 - L avoro sui documenti - L’arte dei Micenei 86 - La guerra di Troia 88 - CONOSCENZE IN SINTESI 89 - COMPETENZE IN ATTO


La Storia Che cos’è? La Storia è la narrazione dei fatti del passato, di vicende vissute dagli uomini in tempi anche molto lontani. La Storia è una scienza perché non inventa niente ma basa il suo racconto sulla ricerca di prove e sui documenti. La parola Storia deriva dal greco “hystoria” che significa “ricerca”.

Chi ricostruisce la Storia? Lo studioso che ricostruisce e narra la Storia è lo storico. Lo storico, con molta pazienza, cerca, analizza e interpreta i documenti e le fonti storiche, cioè le “prove” di tutto ciò che riguarda il periodo che sta esaminando. Più si va indietro nel tempo, più questa ricerca diventa difficile: le fonti, per lo più materiali, sono scarse, a volte incomplete e sono difficili da ricomporre e da interpretare. Per questo lo storico si avvale della collaborazione di altri studiosi.

L’archeologo organizza gli scavi per recuperare resti che vengono datati e interpretati.

Il paleontologo studia i primi esseri sepolti e fossilizzati negli strati della Terra.

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Storia

L’antropologo studia l’organizzazione delle società umane.

Il chimico stabilisce l’età precisa di ogni oggetto ritrovato.

Il geologo studia la formazione dei diversi strati del terreno, ne stabilisce l’età e fornisce informazioni utili per la datazione dei reperti.


Il lavoro dello storico

Perché si studia la Storia? Lo studio della Storia ci aiuta a:

• riconoscere i segni del passato nell’ambiente di vita.

La città di Lucca è circondata da possenti mura: probabilmente, nel passato, avrà avuto la necessità di difendersi da attacchi nemici. Sarà stata una città ricca o povera?

• mettere in relazione la storia dei popoli e le caratteristi-

che degli ambienti in cui sono vissuti. Il bassorilievo, conservato nel Museo Archeologico di Beirut, rappresenta una nave fenicia. Quali caratteristiche avrà avuto l’ambiente in cui i Fenici sono vissuti?

• capire che il progresso nasce dalle risposte che

gli uomini danno ai loro bisogni. L’uomo, nel tempo, ha costruito tante diverse abitazioni per rispondere al bisogno di avere un riparo. Dalle palafitte ai più moderni grattacieli c’è stato un grandissimo progresso nell’uso di materiali e nelle conoscenze scientifiche. Quali sono gli altri bisogni dell’uomo? È progredito nel tempo il modo di rispondere a essi?

Storia

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Il lavoro dello storico

Le fonti storiche Le fonti storiche o i documenti sono tutto ciò che ci permette di ottenere informazioni sul passato. Sono di diverso tipo. I fossili Sono resti di organismi vissuti milioni di anni fa che si sono pietrificati e conservati fino a noi o che hanno lasciato la loro impronta sulle rocce. Documentano l’esistenza di animali e piante oggi scomparsi.

I reperti archeologici Sono tutti gli oggetti o i frammenti che vengono alla luce durante gli scavi: anfore, stoviglie, arnesi da lavoro, armi, utensili di ogni tipo che testimoniano la vita quotidiana degli uomini in epoche anche molto lontane.

I documenti scritti Le iscrizioni incise su pietre, tavolette di argilla, lastre di metallo e papiri ci danno informazioni sul tipo di scrittura usato e sui fatti accaduti. Sono documenti importanti e ci permettono di conoscere vicende politiche o private, usi, tradizioni, testi letterari, leggi.

Le monete Sono documenti preziosi: il metallo usato ci parla del livello di ricchezza di un popolo, degli scambi commerciali; le immagini raffigurate ci indicano i re o le personalità più importanti di un’epoca.

COMPITO DI REALTÀ Competenze in atto Riconosci i segni del passato. Le nostre città o i nostri paesi sono ricchissimi di testimonianze storiche. Andando in giro fa’ attenzione ai segni del passato: un’ iscrizione particolare, un monumento, un rudere, una pietra antica incastonata in un edificio. Osservali con attenzione e cerca di scoprire con l’aiuto di un adulto il loro significato.

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Storia

L’analisi delle fonti Spesso nella ricerca delle fonti, lo storico riesce a reperire soltanto dei resti incompleti, che con un lavoro molto paziente cerca di ricostruire e di interpretare. Perché la fonte risulti utile, egli deve capire che cos’è, a quando risale e da dove proviene. Per questo, mette la fonte a confronto con altre simili, provenienti dallo stesso sito o da altri lontani, ne coglie differenze e somiglianze e ne verifica l’autenticità. Infine ricava i dati che sembrano certi e verifica le ipotesi che aveva formulato in precedenza. Solo allora può narrare l’evento storico. Quaderno

pagg. 2-5


Il lavoro dello storico

La collocazione nel tempo... Per narrare ordinatamente lo svolgersi delle vicende, gli storici hanno collocato gli avvenimenti in una immaginaria linea del tempo. Per far questo, hanno dovuto stabilire dei punti di riferimento, cioè delle date legate a eventi che hanno segnato una svolta nella storia dell’umanità. Nella civiltà occidentale si contano gli anni prendendo come punto di riferimento la nascita di Cristo che viene indicata come l’anno 0. Gli anni che la precedono sono indicati con la sigla a.C. (avanti Cristo) e si contano all’indietro, quelli che seguono con la sigla d.C. (dopo Cristo) e si contano in avanti. < avanti Cristo

250 a.C.

Nascita di Cristo

200 a.C.

150 a.C.

100 a.C.

50 a.C.

Anno 0

50 d.C.

dopo Cristo >

100 d.C. 150 d.C. 200 d.C. 250 d.C.

La linea del tempo ci permette di stabilire: la cronologia, cioè la successione degli eventi; la contemporaneità, cioè quali eventi sono accaduti o quali popoli sono vissuti o si sono sviluppati nello stesso periodo; la durata, cioè l’inizio e la fine di un evento o di un periodo storico.

...e nello spazio Per collocare gli avvenimenti nello spazio, gli storici, in collaborazione con i geografi, hanno realizzato le carte geostoriche. Queste sono molto utili per individuare i luoghi dove si sono sviluppate determinate civiltà, per seguire le migrazioni di popoli, per conoscere il susseguirsi di dominazioni diverse in uno stesso territorio. Per utilizzare la carta geostorica nel migliore dei modi devi sempre leggere: il titolo: indica che cosa rappresenta; Odesso la legenda: spiega il significato dei MAR LE COLONIE GRECHE Apollonia NERO colori e dei simboli usati. Bisanzio Napoli Poseidonia

Taranto Otranto

MAGNA GRECIA

Metaponto Crotone

Imera Messina Reggio Selinunte Naxos Agrigento Catania Gela Siracusa

Calcide Delfi

MAR EGEO Atene

Olimpia Micene Sparta

Troia Smirne Efeso Samo

Lavoro sulla carta Leggi la cartina geostorica. • Che cosa rappresenta?

Mileto

MAR MEDITERRANEO Terre greche intorno al IX secolo a.C. Zone colonizzate dai Greci tra il IX e l’VIII secolo a.C. Zone colonizzate dai Greci tra l’VIII e il VI secolo a.C.

METODO DI STUDIO

• Quale parte dell’Italia fu colonizzata dai Greci? • Come veniva chiamata?

NORD

• Quando avvenne questa colonizzazione? Quaderno

pagg. 6-7

Storia

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Verso la Storia

Dalla Preistoria... Gli uomini impararono a scheggiare la pietra, in particolare la selce, per costruire utensili rudimentali.

L’Homo erectus, circa 500 000 anni fa scoprì l’utilità del fuoco e imparò a conservarlo e ad accenderlo.

Lo scorso anno hai studiato il lungo periodo della Preistoria e hai potuto scoprire come l’uomo, grazie alla sua intelligenza, abbia imparato ad adattarsi all’ambiente in cui viveva e a utilizzare e modificare ciò che esso gli offriva. Nei primissimi tempi, durante il Paleolitico, i gruppi umani non si erano stabiliti in un luogo, ma erano in continuo movimento alla ricerca di spazi dove essi potessero soddisfare i propri bisogni materiali. Solo quando trovavano le condizioni ideali si fermavano. Pian piano, essi scoprirono le risorse della natura, impararono a coltivare la terra e ad allevare gli animali. Con la nascita dell’agricoltura, gli uomini abbandonarono la vita nomade e divennero stanziali. Lasciarono le caverne, impararono a costruire le capanne e formarono i primi villaggi vicino ai corsi d’acqua.

Intorno al 9000 a.C. si affermò l’agricoltura e gli uomini costruirono arnesi funzionali al lavoro, in particolare zappe e falci per la semina e la raccolta dei prodotti agricoli. Nacquero i villaggi, in cui ognuno, uomo o donna, aveva un compito da svolgere.

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Storia


Verso la Storia

...alle prime civiltà

Dopo la pietra, l’uomo imparò a lavorare anche i metalli.

Le parole della Storia Cultura: insieme delle conoscenze sulla vita materiale, artistica, sociale e spirituale di un gruppo di persone o di un popolo. Civiltà: insieme di tutti gli aspetti materiali, spirituali, culturali e sociali di un gruppo o di un popolo in un determinato periodo storico.

METODO DI STUDIO

Giorno dopo giorno gli uomini acquisivano nuove conoscenze: impararono a levigare la pietra, a cuocere e a conservare i cibi, a essiccare i pesci. Man mano che si affinavano le tecniche per soddisfare i bisogni materiali primari, si cercava di appagare anche i bisogni spirituali tipici dell’uomo: comunicare, esprimere la bellezza, credere in un essere superiore, seppellire i morti. Durante il Neolitico, l’uomo sentì il bisogno di vivere in società, di organizzare il lavoro e di scambiare le merci. Le famiglie organizzate in tribù si unirono ad altre tribù e i villaggi divennero sempre più grandi fino a diventare città, guidate dal capotribù più autorevole. Gli abitanti delle città avevano lo stesso modo di vivere, le stesse conoscenze e le stesse credenze religiose. Si formavano così dei popoli legati a un territorio che sviluppavano una propria cultura e una propria civiltà. L’invenzione della scrittura, avvenuta circa 4 000 anni prima della nascita di Cristo, permise di trasmettere nel tempo le conoscenze dei popoli. Con l’invenzione della scrittura termina il lungo periodo della Preistoria e inizia la Storia.

Organizzo le conoscenze

Collega ogni attività al tipo di bisogno che soddisfa. • cercare acqua da bere • difendersi da un nemico

• costruire una capanna bisogno materiale

• raccontare un’esperienza • coltivare il grano • costruire una tomba

• ascoltare una storia • scolpire una statua

bisogno spiriturale

• pregare una divinità • dipingere

Storia

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Quadro di civiltà

Come studiare una civiltà Nel corso di questo anno scolastico studierai i popoli che hanno sviluppato le prime grandi civiltà del mondo. Studiare una civiltà significa scoprire il tempo in cui è nata, individuare i luoghi sulle carte geografiche, conoscere i modi di vivere delle persone, le attività che svolgevano e in che cosa credevano, ricostruire gli eventi e collocarli sulla linea del tempo. Dovrai imparare a porti delle domande: dove?, quando?, come?, perché? Poi dovrai cercare delle risposte esaurienti. Utilizza tutto ciò che il libro ti mette a disposizione: testo scritto, documenti, cartine, immagini, linee del tempo. A conclusione del tuo lavoro, sarai in grado di realizzare un quadro di civiltà del popolo studiato.

Quadro di civiltà Il periodo storico Quando? • Quando è cominciata la civiltà? • Quando ha raggiunto il massimo splendore? • Quando è cominciata la sua decadenza? La vita quotidiana Come si viveva? • Come venivano organizzate le giornate? • Quali abitudini c’erano? • Quali cibi si consumavano? L’organizzazione sociale Com’era organizzata la società? • Quali regole erano state stabilite? • Come venivano rispettate? • Come ci si difendeva? L’arte Esistevano forme d’arte? • Sono state lasciate testimonianze artistiche? • In quali forme? • Che significato avevano?

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Storia

Il territorio Dove? • In quale luogo si era insediata? • Da dove proveniva? • Quali elementi hanno favorito l’insediamento? • Come è avvenuto l’adattamento all’ambiente? • Come è stato modificato? Il lavoro Quali attività venivano svolte? • Quali erano i lavori più importanti? • Come era diviso il lavoro? • Quali strumenti venivano utilizzati? L’organizzazione politica Com’era organizzato lo Stato? • Da chi e come era governato? • Perché alcuni Stati presero il sopravvento su altri? • Perché altri furono sottomessi? La religione Esistevano forme di religiosità? • Come venivano espressi i bisogni spirituali? • Quali divinità venivano adorate? • Quali credenze venivano adottate?


Il metodo di studio

Il tuo metodo di studio Ogni persona ha il proprio metodo di studio: ormai sei in quarta e lo sai perché hai già cominciato a studiare lo scorso anno. Sai che lo studio si compone di diverse fasi, all’interno delle quali ci sono delle strategie da applicare. Prima fase Comincia con una lettura globale: leggi tutto il testo soffermandoti sui titoli, sui sottotitoli, sulle parole in grassetto e sulle immagini. Leggi più volte: una lettura sola non può bastare! Seconda fase Rileggi il testo e sottolinea le informazioni che ti vengono richieste. Puoi sottolineare con la matita o con colori diversi. Per trovare subito le informazioni che hai selezionato puoi fare, a fianco del testo, un disegno che ne richiami il contenuto. Terza fase Metti in ordine le informazioni: puoi usare schemi, tabelle, mappe. Mettere in ordine aiuta a memorizzare e recuperare le informazioni quando servono. Puoi imparare a fare mappe sempre più organizzate. Quarta fase In questa ultima fase devi “ricapitolare” le informazioni che hai selezionato e organizzato per controllare di possederle con sicurezza. Il modo migliore è ripetere, riferire a te stesso o ad altri quanto hai studiato. Se non riesci bene a organizzare il discorso, puoi riscrivere brevemente le informazioni una dopo l’altra, collegandole opportunamente e facendo il riassunto di quanto studiato. Il tuo libro ti accompagna ad acquisire il metodo di studio aiutandoti a selezionare, organizzare e riferire in tanti modi diversi le informazioni. Una cosa che il libro non può darti, ma che è necessaria a chi studia, è il controllo del tempo. Decidi sempre quanto tempo ti servirà per studiare o per fare i compiti in generale e non lasciare che il tempo passi, senza che tu abbia portato a termine quello che avevi deciso. Quaderno

pag. 28

Storia

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Le civiltà dei fiumi Chi

Circa 5000 anni fa, in diverse zone della Terra lontanissime tra loro, ma tutte attraversate da grandi fiumi, si stabilirono alcuni popoli forti e ben organizzati. Avevano abitudini, lingua, leggi, religioni completamente diverse, ma tutti impararono a sfruttare al meglio il terreno per praticare l’agricoltura, a controllare e incanalare le acque dei fiumi, a costruire città. Le prime civiltà si svilupparono in una vasta zona chiamata dagli storici “mezzaluna fertile” che comprendeva il territorio attraversato dai fiumi Tigri ed Eufrate e la valle del fiume Nilo. Molto più lontano, alcuni secoli più tardi, sorsero delle fiorenti civiltà nelle valli del fiume Indo, del fiume Giallo e del fiume Azzurro.

Quando 4000 a.C.

3000 a.C.

2000 a.C.

SUMERI

1000 a.C.

BABILONESI

EGIZI

INDIANI

CINESI

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Storia

ASSIRI

Anno 0

1000 d.C.

2000 d.C.


Storia

Dove ASIA EUROPA

Italia

CIVILTÀ MESOPOTAMICHE

Anatolia Grecia

CIVILTÀ DELL’INDO

Mesopotamia

Mar M

editerr aneo

Babilonia

Ur

Menfi

AFRICA

Fium

Cina

India

Arabia

Egitto

Nilo

OCEANO INDIANO

In questo percorso ...conoscerai • le civiltà della Mesopotamia: Sumeri, Babilonesi e Assiri; • gli Egizi; • le civiltà del lontano Oriente: Indi e Cinesi.

...capirai che

Quaderno

pagg. 8-9

Atlante

pagg. 60-61

o zurr

e Az

Fium

Indo Mohenjo-Daro

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CIVILTÀ EGIZIA

allo

e Gi

Xi’an

Harappa

Tigri

Eufrate

Anyang

CIVILTÀ CINESE

• l’acqua è l’elemento indispensabile per la vita dell’uomo; • gli uomini si sono sempre spostati alla ricerca di luoghi in cui vivere meglio; • la ricerca di un luogo in cui stabilirsi ha portato gli uomini a incontrarsi e a scontrarsi; • quando un popolo si stabilisce in un territorio favorevole, l’organizzazione sociale progredisce.

Storia

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Le civiltà dei fiumi

Vi vi la Stor ia

Ieri: la Mesopotamia In un vasto territorio del Medio Oriente, a nord del Golfo Persico, scorrono due grandi fiumi: il Tigri e l’Eufrate. Questa regione fu chiamata dagli antichi Greci Mesopotamia, cioè “terra tra i due fiumi”. Il terreno era costituito quasi completamente da ghiaia, sabbia e soprattutto argilla. Il clima era caldo e secco e il vento infuocato spesso spazzava via ogni cosa. I due fiumi, però, ogni anno straripavano e rendevano queste terre umide e fertili, ricoperte di canneti, palmeti e alberi da frutto. In questo ambiente vivevano molti animali selvatici che costituivano un’ottima selvaggina e altri che, addomesticati, potevano diventare animali da lavoro. Le acque dei fiumi erano popolate di pesci e offrivano cibo in abbondanza. In questi luoghi giunsero alcune tribù nomadi, vi si stabilirono e diedero il via alla civiltà. Nel corso dei secoli, attratti da queste fertili terre, si susseguirono e si contrapposero diversi popoli. I Sumeri, i Babilonesi e gli Assiri furono i più importanti. Veduta del fiume Eufrate

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Storia


Vivi la Storia

Oggi: Iraq

Pozzo petrolifero

Oggi l’antica Mesopotamia fa parte di una grande regione chiamata Medio Oriente. È quasi completamente occupata dall’Iraq, uno stato grande una volta e mezza l’Italia. La capitale è Bagdad, una città con più di 5 milioni di abitanti. Il territorio è prevalentemente desertico, ma il sottosuolo è molto ricco di petrolio che è fonte di grande ricchezza. Negli ultimi decenni, in Iraq sono state combattute guerre sanguinose che hanno portato miseria e distruzione e danneggiato gravemente i molti siti archeologici sparsi sul territorio. Antica moschea nella città di Kufa

Moschea e quartiere residenziale di Bagdad

Entrata del museo di Bagdad

e le guerre a Bagdad Monumento dedicato ai caduti di tutt

Storia

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I Sumeri

Le civiltà dei fiumi

Intorno al 4000 a.C., alcuni uomini piccoli e robusti si stabilirono in una zona fertile della Mesopotamia chiamata Sumer, cioè “terra coltivata”. Erano i Sumeri, un popolo di pacifici agricoltori, allevatori e mercanti. La loro origine è ancora poco nota. Non si sa con precisione da dove fossero venuti, probabilmente da Est, da qualche regione dell’Asia Centrale, come testimoniano certe forme della loro lingua e alcuni caratteri dell’aspetto fisico. Essi organizzarono la società in modo ordinato dando a ogni uomo il proprio compito da svolgere. La loro fu una civiltà molto importante e rappresentò il punto di partenza per tutte le popolazioni che poi dominarono la Mesopotamia. Questa testa di toro dorata decorava un’arpa ritrovata presso la città di Ur.

Le rovine restaurate della ziqqurat di Ur, l’importante città sumera, si trovano oggi in Iraq.

METODO DI STUDIO

Lavoro sulla linea del tempo

Individua l’inizio e la fine della civiltà sumerica, poi rispondi. 1 Quanti secoli è durata la civiltà dei Sumeri? Quanti millenni? .................................................................................................................... . 2 Quando hanno inventato la scrittura? ....................................................................................................................................................................... . Primi stanziamenti

4000 a.C.

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Storia

3500 a.C.

Conquista da parte dei Babilonesi

Invenzione della scrittura

2000 a.C.

Anno 0


I Sumeri

L’agricoltura I Sumeri furono abilissimi agricoltori. Essi scoprirono che la pianura diventava fertile se veniva bagnata regolarmente. Quindi si potevano avere buoni raccolti solo modificando il territorio. Impararono allora a: alzare gli argini lungo i fiumi per evitare piene disastrose; scavare canali per portare l’acqua nei campi più lontani; costruire dighe e bacini di raccolta per contenere l’acqua in eccesso nei periodi di piena; l’acqua veniva poi utilizzata nei periodi di siccità. Coltivavano in questo modo cereali, come frumento, orzo, sesamo; legumi, come lenticchie e fave; alberi da frutto, come datteri, fichi, meli, melograni, ciliegi, peschi, olivi e viti; piante tessili, come lino e canapa. Allevavano buoi, mucche, capre, maiali dai quali ricavavano pelli, lana, carne e latte, e gli onagri, piccoli asini selvatici, che venivano utilizzati per trainare i carri. Per facilitare il lavoro nei campi, impararono a costruire con il legno o con la pietra diversi attrezzi da lavoro come falci, zappe, aratri. Il perfezionamento delle tecniche di coltivazione fece aumentare la produzione e permise ai Sumeri di avere cibo in abbondanza. I prodotti in esubero, cioè quelli che non venivano consumati subito, erano conservati nei magazzini delle città e costituivano delle riserve per affrontare i periodi di carestia. Quaderno

pag. 10

METODO DI STUDIO Seleziono informazioni in base a un obiettivo Collega. I Sumeri costruirono: argini lungo i fiumi canali bacini di raccolta attrezzi di legno e pietra

portare l’acqua lontano PER

facilitare il lavoro evitare piene disastrose conservare l’acqua

Storia

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Le civiltà dei fiumi

Le città

Quaderno Atlante

pagg. 11-12

pagg. 62-63

Le parole della Storia Commercio: attività economica basata sullo scambio di prodotti in natura o in cambio di denaro. Baratto: dare o ricevere una cosa in cambio di un’altra.

METODO DI STUDIO

I primi villaggi agricoli dei Sumeri si ingrandirono sempre più fino a diventare delle città vere e proprie. Alcune come Uruk, Mari, Nippur, Lagash divennero molto grandi. La più importante, Ur, aveva più di 50 000 abitanti. Ogni città era circondata da mura e aveva abitazioni, edifici pubblici, il tempio per venerare gli dei, i magazzini per conservare gli abbondanti raccolti, le botteghe degli artigiani, la piazza del mercato. Le case erano costruite in mattoni ed erano addossate le une alle altre. Avevano il tetto piatto e porte e finestre piccole per ripararsi sia dal caldo estivo che dal freddo invernale. Nelle città gli uomini si specializzarono sempre di più in una sola attività e capirono che ognuno aveva bisogno del lavoro dell’altro. Fabbri, artigiani, mercanti, costruttori, medici, scribi scambiavano i loro prodotti e servizi, mentre i contadini e i pastori che vivevano nelle campagne fornivano il cibo per tutti. Ogni città era capeggiata da un re sacerdote che riuniva in sé il potere politico, religioso e militare. Ogni città era perciò come un piccolo stato, una città-stato. Il terreno pianeggiante offriva ai Sumeri poche materie prime: argilla, roccia tenera, legno di bambù. Per costruire i loro utensili, essi avevano bisogno di materiali pregiati come metalli, pietre dure, legno resistente che si trovavano a nord del paese, sulle montagne o in altre terre anche lontane. Fu in questo modo che iniziò e si sviluppò il commercio: i prodotti dell’agricoltura e i manufatti cha abbondavano al Sud venivano scambiati con le materie prime che si estraevano a Nord. I fiumi Tigri ed Eufrate erano delle ottime vie di comunicazione. I commerci, basati sul baratto, si intensificarono e si formarono molti percorsi attraversati dai mercanti con le loro carovane di animali e merci.

Seleziono informazioni in base a un obiettivo

1 Leggi più volte il testo, poi rispondi alle domande. • Quali erano le principali città sumere? • Come era ogni città? • Come erano le case? • Chi era a capo della città? 2 Completa con informazioni sul lavoro e sul commercio. Infine leggi più volte e ripeti. Nelle città sumere gli uomini si ....................................................................... sempre più in una sola attività e si ....................................... prodotti e servizi. Il commercio iniziò con lo ................................. dei manufatti del Sud con le ....................................... del Nord.

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Storia


I Sumeri

Le invenzioni I Sumeri erano un popolo ingegnoso. Inventarono molti utensili fin dai tempi più remoti utilizzando la pietra, il legno o l’osso. Verso il 3000 a.C. scoprirono il rame che permetteva di costruire arnesi più raffinati e più funzionali. In seguito impararono a fondere insieme il rame e lo stagno per ricavarne il bronzo, un metallo molto più resistente. Le loro invenzioni resero più facile il lavoro degli uomini e alcune di esse, anche se in forme diverse, sono giunte fino a noi. La ruota I Sumeri furono i primi a usare la ruota: inizialmente la costruivano unendo più pezzi di legno a forma di disco. Il carro con le ruote permise il trasporto di carichi pesanti che gli uomini altrimenti non sarebbero riusciti a spostare. I mattoni In Mesopotamia mancava la pietra da costruzione, ma l’argilla era presente in abbondanza. I Sumeri ci impastarono mattoni con i quali costruirono le loro città. L’aratro L’aratro di legno, trainato dai buoi, facilitò e rese più rapido il lavoro dei contadini per dissodare e seminare il terreno.

Il chiodo I Sumeri impiegavano pezzi di legno a forma di cuneo per mettere insieme assi di legno. Erano i primi chiodi da falegname.

La barca I Sumeri, per muoversi sul fiume, avevano bisogno di mezzi adatti alla navigazione, perciò impararono a costruire le prime imbarcazioni. Le più antiche erano tondeggianti, simili a ceste. Erano fatte con rami tenuti insieme da chiodi su cui erano distese pelli di animali. Erano guidate da due marinai in piedi mediante lunghi pali che facevano presa sul fondo del fiume. Quaderno

METODO DI STUDIO

pag. 13

Seleziono informazioni

Collega ogni invenzione alla sua funzione. aratro trasportare carichi

ruota

dissodare la terra

barca

mattoni

unire assi di legno

chiodo costruire edifici

spostarsi in acqua

Storia

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Le civiltà dei fiumi METODO DI STUDIO Seleziono informazioni in base a un obiettivo 1 Cerca e sottolinea nel testo come possono essere completate queste frasi sulla scrittura. - I Sumeri furono i primi a usare la scrittura, infatti .................................................... ....................................................................................... ..................................................................................... . - La scrittura si chiama cuneiforme perché ...................................................................... ....................................................................................... ..................................................................................... . - La scrittura nacque per motivi pratici perché ...................................................................... ....................................................................................... ..................................................................................... . 2 Colora la casella con le informazioni esatte sulla scuola dei Sumeri. La scuola dei Sumeri, l’edubba, era frequentata solo da bambini maschi ricchi. Imparare a scrivere era molto difficile e chi lo sapeva fare, come gli scribi, era considerato molto importante. Presso i Sumeri tutti frequentavano la scuola. La scrittura era formata da più di 600 segni diversi, di facile utilizzo. 3 Leggi più volte e ripeti.

La nascita della scrittura Una delle forme più antiche di scrittura è stata ritrovata nella città di Uruk, in una tavoletta di terracotta risalente a più di 5000 anni fa. I Sumeri furono, perciò, i primi a usare la scrittura. Con una cannuccia appuntita incidevano tanti segni simili a piccoli cunei su tavolette di argilla fresca che poi facevano essiccare al sole. Proprio per la forma di quei segni la loro scrittura fu chiamata cuneiforme. La scrittura nacque per motivi pratici. Nei magazzini del tempio, venivano accumulate enormi quantità di merci e si dovevano registrare le entrate e le uscite: quanto orzo, quanti legumi, quanta lana venivano portati al tempio e quanti poi ne venivano distribuiti. Man mano che contavano, gli amministratori appuntavano le quantità incidendo dei segnetti sulla tavoletta di argilla fresca. Più tardi, si cominciò a scrivere anche per divertimento e per piacere: nacque così la prima forma di letteratura.

La scuola

La scrittura cuneiforme era formata da più di 600 segni diversi. Era perciò difficilissimo impararla e gli scribi, cioè coloro che sapevano scrivere, erano persone privilegiate e molto importanti. I bambini destinati a diventare scribi, dovevano frequentare fin dall’età di 6 anni la scuola chiamata edubba, “la casa delle tavolette”. Il corso di studio durava fino a 18 anni e i ragazzi, oltre alla scrittura e alla lettura, imparavano la matematica e la geometria, la zoologia, la botanica e tutte le discipline utili al commercio. Le scuole erano molto costose ed erano frequentate solo dai bambini maschi, nati nelle famiglie più ricche e potenti.

Arricchisco le conoscenze Le prime biblioteche Le tavolette scritte dai Sumeri, essendo di argilla, hanno resistito al logorio del tempo e migliaia di esse sono giunte fino a noi: raccolte insieme, costituiscono delle vere e proprie biblioteche.

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Storia


Statuetta raffigurante un sacerdote sumero, risalente al 2500 a.C.

I Sumeri

La religione La religione sumera, come quella di altri popoli della Mesopotamia, era politeista. La vita degli uomini era governata dal volere degli dei, che erano moltissimi e si credeva impersonassero forze e fenomeni naturali. I più importanti erano Anu, il dio del cielo, Enlil, il dio del vento e della terra, Enki, il dio dell’acqua dei fiumi e dei mari, considerato anche il dio della sapienza, Ishtar, la dea madre, Shamash, il dio del sole e della giustizia. Molte divinità proteggevano il lavoro dei campi e i raccolti. Gli dei erano invisibili agli occhi umani, ma avevano delle leggi immutabili alle quali tutti dovevano sottostare. I Sumeri temevano gli dei, li adoravano e cercavano di ottenere la loro benevolenza con preghiere e offerte.

La ziqqurat Secondo i Sumeri gli dei vivevano in cielo, ma ogni tanto scendevano sulla terra e stavano un po’ con gli uomini. Per questo ogni città era dotata di un enorme edificio: la ziqqurat. Era un tempio grandioso, a base quadrata, costruito a gradoni, in piani sovrapposti. Una scalinata esterna collegava un piano all’altro. Alcune erano molto alte e si innalzavano nel cielo come grandi torri. Sulla sommità dell’edificio, nella stanza più piccola, si trovava il tempio vero e proprio. Era considerato la casa del dio e vi potevano accedere solo i sacerdoti per celebrare cerimonie al fine di ottenere i favori e la protezione del dio. Nei piani inferiori si trovavano stanze adibite a usi diversi: in alcune vivevano i sacerdoti, altre ospitavano tribunali, scuole, magazzini o erano usate come mercato per lo scambio delle merci.

È PIÙ FACILE SE...

Le parole della Storia Politeista: colui che crede in molti dei. • I Sumeri perciò erano ...................................................

segui una traccia

Completa le frasi e riferisci oralmente. I Sumeri adoravano ............................................. . Gli dei erano ............................................... , ................................................. agli occhi umani e impersonavano ................................................ e ................................................. naturali. Sulla terra la casa degli dei era la .............................................. . In questo tempio non solo si pregava, ma ................................................................................................................................................................................................................... .

Storia

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Lavoro sui documenti

Lo Stendardo di Ur Nel British Museum di Londra è conservato lo“Stendardo di Ur”, un importante reperto storico ritrovato in una tomba regale di quella città, risalente a circa cinquemila anni fa. È formato da due tavole rettangolari completamente decorate e unite fra di loro, alte 20 cm e larghe 48 cm. Ingresso del British Museum

PANNELLO A

OSSERVA IL PANNELLO A • Chi potrebbero essere gli uomini seduti che guardano il re? .................................................................................................... . • Che cosa fanno? ......................................................................................................................................................................................... . • Che cosa fanno le ultime due figure? ..................................................................................................................................... . • Che cosa fanno le figure al centro in basso? .................................................................................................................... . • Chi potrebbero essere? ................................................................................................................................................................. . • Questo pannello rappresenta:

una scena di guerra

una scena di pace

Cerca nel pannello A: il suonatore, tre montoni, l’uomo senza testa, gli schiavi con il carico più pesante.

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Storia


Lavoro sui documenti Gli artisti del tempo, con una straordinaria bravura, hanno incastonato su uno strato di catrame, spalmato sopra il legno, lapislazzuli, conchiglie, pietre di calcare rosso, madreperle bianche, formando un mosaico che descrive con grande raffinatezza e ricchezza di particolari scene di pace, da una parte, e scene di guerra dall’altra. Non si sa con precisione che cosa fosse e a che cosa servisse, ma lo Stendardo di Ur ci offre molte informazioni sui Sumeri.

PANNELLO B

OSSERVA IL PANNELLO B • Che cosa hanno in mano le figure dietro al re? ................................................................................................. . • Chi sono? ......................................................................................................................................................................................... . • Chi potrebbero essere le figure davanti al re? .............................................................................................................. . • Da chi sono trainati i carri? ...................................................................................................................................................... . • Come sono le ruote dei carri? ................................................................................................................................................... . • Questo pannello rappresenta:

una scena di guerra

una scena di pace

Cerca nel pannello B: il soldato a piedi dietro il carro, il nemico che sta per essere schiacciato dall’onagro, il soldato che sguaina la spada.

Storia

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I Babilonesi

Le civiltà dei fiumi

Impero babilonese Territorio dei Sumeri

Un re babilonese impartisce ordini ai suoi dignitari.

Le terre ricche della Mesopotamia avevano attirato, da sempre, le popolazioni nomadi provenienti dai deserti circostanti. Le città-stato dei Sumeri non erano in grado di organizzarsi per affrontare grandi invasioni e allo stesso tempo difendersi dai nemici. Verso il 2000 a.C., alcune tribù guerriere presero il sopravvento sui Sumeri, conquistarono le loro città e crearono un unico Stato con a capo un re. Assorbirono col tempo la civiltà dei vinti, dando vita a un nuovo popolo, e presero il nome di Babilonesi. Intorno al 1800 a.C., il re Hammurabi formò un vero e proprio impero, con una nuova capitale, Babilonia, e portò la civiltà babilonese al massimo splendore. Intorno al 1000 a.C., l’impero babilonese subì le invasioni degli Ittiti prima e degli Assiri poi. Nel 612 a.C., i Babilonesi ripresero il potere e formarono un secondo impero. Sotto la guida del re Nabucodonosor la città di Babilonia rifiorì e divenne ancora più bella. Nel 538 a.C., i Babilonesi furono conquistati dai Persiani. Questa statuetta in bronzo dorato raffigura il re Hammurabi inginocchiato durante una cerimonia sacra.

METODO DI STUDIO

Lavoro sulla linea del tempo

Sulla linea del tempo segna: • con un trattino rosso l’inizio dell’impero di Hammurabi; • con un trattino blu le invasioni degli Ittiti; • con un trattino verde l’inizio del secondo impero babilonese.

4000 a.C.

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Storia

3000 a.C.

2000 a.C.

1000 a.C.

Anno 0


I Babilonesi

La città di Babilonia

Ricostruzione della porta di Ishtar nelle mura di Babilonia

Hammurabi fece costruire molte opere pubbliche e canali per irrigare campi e giardini o per fornire acqua alla città. Babilonia era costruita su una verdeggiante oasi, vicino alla riva sinistra del fiume Eufrate ed era circondata da una possente cinta di mura su cui si aprivano cento porte di bronzo. Un grande ponte attraversava il fiume. Nella città, c’erano case anche di tre o quattro piani e strade in terra battuta. C’erano cinquantaquattro templi decorati con mattonelle in terracotta smaltate. Durante il secondo impero dei Babilonesi, il re Nabucodonosor rese la città unica per la sua bellezza. Fece adornare il palazzo del re e le case più ricche con giardini pensili, cioè situati sui piani più alti, addirittura sui tetti. Fece portare le piante e i fiori più rari da altre regioni, anche lontane. I giardini di Babilonia erano talmente belli che venivano considerati una delle sette meraviglie del mondo. Quaderno

METODO DI STUDIO

pag. 14

Seleziono e organizzo informazioni

Cerca nel testo e completa. Infine leggi e ripeti più volte. Hammurabi fece costruire ............................................................................... . Babilonia era .................................................................................... . Nabucodonosor fece adornare ........................................................................................................................................................................................... . I giardini di Babilonia erano ................................................................................................................................................................................................... .

Canale Giardini pensili Cinta muraria Tempio di Marduk

Palazzo reale

Eufrate

Porta di Ishtar


Le civiltà dei fiumi

Le prime leggi scritte

Hammurabi

Shamash

Hammurabi fece scrivere su una stele di pietra alta 2,25 metri le leggi che dovevano essere osservate dai suoi sudditi, raccolte nel cosiddetto Codice di Hammurabi. Esso comprendeva 282 norme che riguardavano ogni aspetto della vita sociale. Nella parte superiore un bassorilievo rappresenta il re, in piedi, che riceve da Shamash, il dio del sole e della giustizia, l’anello e il bastone, simboli del potere regale. In basso sono incise, a caratteri cuneiformi, le leggi. Erano le prime leggi scritte della storia e furono molto importanti perché fino ad allora esse venivano tramandate oralmente, cioè a voce, e potevano essere cambiate in ogni momento. E cco alcune leggi del Codice di Hammurabi. Leggile e rifletti. S e un nobile cava un occhio a un nobile, per punizione gli venga tolto un occhio. Se un nobile cava un occhio a un povero, dovrà pagare una multa. S e uno schiavo colpisce la guancia del figlio di un libero, gli si dovrà tagliare un orecchio. S e un nobile dà il suo orto a un contadino perché lo coltivi, il contadino dovrà due terzi del suo raccolto al padrone e un terzo lo terrà per lui. S e durante un intervento chirurgico un uomo muore o perde un occhio, il chirurgo sia condannato al taglio della mano. S e un architetto ha costruito una casa senza farla solida e la casa cade, l’architetto è passibile di morte.

METODO DI STUDIO

Organizzo informazioni

Ricopia queste frasi su dei post-it, poi attaccali sul tuo tavolo e prova a ripetere il contenuto. Puoi attaccare i post-it in un ordine diverso, ma fai attenzione a mantenere la logica del discorso.

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Codice di Hammurabi

282 norme

Erano le prime leggi scritte

Le leggi non potevano essere cambiate

I nobili e ricchi contavano di più dei poveri e degli schiavi

Le leggi non erano uguali per tutti

Storia


Cittadini oggi

Le nostre leggi Anche il nostro Paese, l’Italia, è regolato da leggi scritte che tutti noi dobbiamo seguire. La raccolta delle leggi italiane si chiama Costituzione. La Costituzione comprende 139 articoli di legge uguali per tutti. Essi sono suddivisi in tre parti: Principi Fondamentali, Diritti e Doveri dei cittadini, Ordinamento della Repubblica. Ecco alcuni articoli di legge. Art. 1 - L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art. 3 - Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione. Art. 4 - La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere un’attività che concorra al progresso della società. Art. 13 - La libertà personale è inviolabile. È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone. Art. 27 - Non è ammessa la pena di morte. Art. 34 - La scuola è aperta a tutti. L’istruzione impartita per almeno otto anni è obbligatoria e gratuita. 1 Confronta le leggi del Codice di Hammurabi con quelle della nostra Costituzione e rispondi.

Codice di Hammurabi Sì

No

Costituzione Sì

No

3 Colora di verde i quadratini che si riferiscono ai diritti, di rosso quelli che si riferiscono ai doveri.

Sono scritte?

Avere un nome e una cittadinanza.

Sono uguali per tutti?

Circolare liberamente per il Paese. Rispettare le regole della strada.

Considerano tutti i cittadini uguali?

Frequentare regolarmente la scuola.

Ammettono le violenze sulle persone?

Eseguire i compiti assegnati.

Prevedono la pena di morte?

Professare la propria fede religiosa.

2 Collega ogni termine alla sua spiegazione. DOVERE

possibilità di fare qualcosa garantita dalla legge

DIRITTO

ciò che si fa per rispettare le leggi

Rispettare i luoghi di culto. Pagare le tasse. Rispettare la Costituzione e ubbidire alle leggi.

Storia

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Le civiltà dei fiumi

La società Presso i Babilonesi il re era anche il sommo sacerdote. Rappresentava sia il potere divino che quello terreno. Il suo compito principale era garantire il benessere dei sudditi: controllava i lavori di canalizzazione delle acque, amministrava la giustizia, organizzava le spedizioni militari e le carovane dei mercanti. La società era divisa in uomini liberi, semiliberi e schiavi. Erano uomini liberi i sacerdoti, i funzionari, gli scribi, gli ufficiali dell’esercito, i proprietari terrieri. Erano uomini semiliberi i contadini, gli artigiani, i mercanti, gli operai. 1 - A fianco del re c’erano i funzionari di corte, uomini liberi che lo aiutavano a organizzare lo Stato. 2 - I sacerdoti pregavano gli dei, compivano i sacrifici e accudivano i templi. Controllavano anche che tutta la popolazione portasse i prodotti al tempio. 3 - I guerrieri difendevano le città e combattevano guerre di conquista. 4 - Gli artigiani manipolavano l’argilla per fare vasi, utensili e mattoni; tessevano le stoffe, preparavano colori e tinture; lavoravano i metalli per costruire utensili e armi. Vivevano e svolgevano i loro lavori nelle città. 5 - I contadini vivevano nelle campagne, eseguivano i lavori dei campi e consegnavano i loro prodotti al tempio. I pastori accudivano le greggi e allevavano gli animali.

METODO DI STUDIO Seleziono informazioni Sottolinea in ogni parte del testo, con colori diversi, di chi si parla e quali sono le sue funzioni.

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Storia

6 - Gli schiavi erano prigionieri di guerra o contadini poveri o nomadi che non riuscivano a vivere del loro lavoro e si vendevano a ricchi proprietari in cambio di un riparo e di un po’ di cibo. Erano costretti a fare i lavori più umili e faticosi. Quaderno

pag. 15


I Babilonesi

La vita quotidiana In campagna i contadini si alzavano all’alba e ognuno riprendeva il lavoro: chi controllava le dighe e i canali, chi arava, chi seminava, chi accudiva il bestiame. La città si svegliava molto presto. Gli artigiani aprivano le loro botteghe fin dalle prime ore del giorno e subito si intrecciavano le attività più svariate: chi lavorava l’argilla per fare vasi, utensili, mattoni; chi costruiva case e palazzi; chi tesseva; chi preparava colori e tinture. I sacerdoti riaprivano i templi e si preparavano ad accogliere i contadini e i mercanti che portavano le loro merci nei magazzini e al mercato. Gli scribi preparavano le tavolette di argilla per annotare ogni cosa, mentre i bambini più ricchi si avviavano verso la scuola. Ovunque lavoravano gli schiavi al servizio dei loro padroni. A tavola i pasti dei Babilonesi erano semplici. I cibi principali erano il pane d’orzo e il pesce, ma abbondavano anche le cipolle, i legumi, i datteri e il miele. I cibi venivano conditi con olio di sesamo. Solo i guerrieri mangiavano la carne con le loro truppe. La bevanda principale era la birra. Si bevevano anche il vino di palma e il latte fornito dalle pecore.

Storia - Tecnologia Intrecci disciplinari La lavorazione dei mattoni Moltissimi operai e schiavi erano impiegati nella lavorazione dei mattoni.

Si raccoglieva l’argilla dai fiumi.

Si mescolava l’argilla con la paglia.

Si metteva l’impasto negli stampi.

Si lasciavano i mattoni essiccare al sole.

Storia

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Gli Assiri

Le civiltà dei fiumi

Impero assiro Impero babilonese Territorio dei Sumeri

Gli Assiri vivevano sulle montagne a nord della Mesopotamia. Praticavano l’agricoltura, la pastorizia ma soprattutto il commercio. Il loro territorio era poco fertile, il clima era secco e asciutto, con sbalzi di temperatura e forti venti. In condizioni ambientali così difficili, gli Assiri divennero forti, resistenti e aggressivi. Intorno al 1100 a.C. invasero e occuparono Babilonia. In breve tempo, conquistarono e sottomisero tutta la Mesopotamia, e raggiunsero il mar Mediterraneo e l’Egitto settentrionale. Formarono così un impero ancora più grande di quello babilonese e stabilirono la loro capitale prima ad Assur, poi a Ninive. A capo dell’impero, c’era un unico re che aveva potere assoluto su tutti. Intorno al 600 a.C., l’impero assiro fu invaso da altre popolazioni e, infine, riconquistato dai Babilonesi. Cavalieri assiri a cavallo con lancia e arco

Soldato assiro

METODO DI STUDIO

Lavoro sulla linea del tempo

Con due trattini segna sulla linea del tempo l’inizio e la fine della dominazione degli Assiri, poi colora. È durata secoli o millenni? Quanti?

4000 a.C.

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Storia

3000 a.C.

2000 a.C.

1000 a.C.

Anno 0


Gli Assiri

Un popolo di guerrieri Gli Assiri erano abili e terribili guerrieri, temuti da tutti. Avevano organizzato un esercito molto forte, formato da truppe ben addestrate. Facevano parte dell’esercito guerrieri ricchi e nobili, contadini poveri, ma anche soldati mercenari che combattevano in cambio di una paga. Usavano armi di ferro molto più efficaci e resistenti di quelle di bronzo dei loro nemici. Avevano imparato a costruire anche macchine da guerra come gli arieti per abbattere le porte delle città assediate, e piattaforme mobili che venivano sistemate sotto le mura, dalle quali gli arcieri lanciavano le loro frecce all’interno della città. Usavano veloci carri con due ruote di ferro a raggi, trainati dai cavalli. Dai bottini di guerra e dalle invasioni dei territori vicini, gli Assiri ricavavano moltissime ricchezze e un gran numero di prigionieri che poi diventavano loro schiavi. Gli Assiri costruirono grandi città. Ninive, la capitale, aveva oltre 100 000 abitanti ed era protetta da una cinta di mura lunga 12 chilometri. Era più splendida di Babilonia, città che essi avevano conquistato e distrutto. Il re Assurbanipal, crudele e sanguinario in guerra, aveva gusti molto raffinati. Fece costruire nella capitale numerosi templi e abbellì il suo palazzo con sculture e bassorilievi delle sue imprese. Ordinò, inoltre, di raccogliere tutto il materiale scritto fino ad allora in Mesopotamia nel suo palazzo, perché fosse conservato lì. Nacque così la prima biblioteca della storia. Era anche la più grande dell’antichità: conteneva 25 000 tavolette di argilla incise con caratteri cuneiformi. Quaderno

pagg. 16-17

Ricostruzione della città di Ninive. Nel VI secolo a.C. arrivò a contare tra i 100 e 150 000 abitanti.

METODO DI STUDIO Lavoro sul documento

1 Osserva questo particolare dell’obelisco di Salmanassar III e trova: • il re assiro e i suoi funzionari; • il re israelita Jen sconfitto e in ginocchio; • i tributi portati dagli Egizi agli Assiri. 2 Questo documento testimonia che: gli Assiri erano amici degli altri popoli; gli Assiri sconfiggevano e sottomettevano altri popoli.


Conoscenze in sintesi SELEZIONO INFORMAZIONI / CONTROLLO LE CONOSCENZE Completa il quadro di civiltà con le parole giuste.

Le civiltà della Mesopotamia Localizzazione geografica

Periodo storico

Le prime civiltà sono nate e si sono sviluppate

Sono iniziate nel ......................................................................

nella ............................................................................................

......................................................... e si sono concluse nel

tra i fiumi ........................................ e .................................. .

............................................................................................................ .

Popolazioni interessate

Organizzazione politica

Nella Mesopotamia si sono succeduti ..................

Ogni città dei Sumeri era governata da un re.

........................................................................................................

I Babilonesi formarono un ............................................

...................................................................................................... .

con a capo un re. Gli Assiri conquistarono i popoli vicini e i loro territori.

Organizzazione sociale Gli uomini non erano tutti uguali, ma erano suddivisi tra: • ..................................................................................................... • ..................................................................................................... • .....................................................................................................

Lavoro I popoli della Mesopotamia erano abili ............... ....................................... , impararono a controllare le ............................................................ . Costruivano i loro edifici con ................................................. , impararono a usare anche i .................................................................. .

Arte, cultura e tecnologia Nelle città costruirono grandi templi, le .............. ...................................... . I palazzi erano decorati con ............................................................. che riportavano le imprese dei .......................................................................... .

Religione I popoli della Mesopotamia erano .......................... ........................................... . Adoravano molte divinità legate ai ................................................................................. .

A Ninive è stata ritrovata la più grande ................ ......................................................................... dell’antichità. Fecero grandi invenzioni e scoperte. Le più importanti furono la ........................................................ e la ............................................................................................ .

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Verifica

ziqqurat - semiliberi - schiavi - metalli Tigri - Eufrate - scrittura - acque - Mesopotamia ruota - 4000 a.C. - Sumeri - Assiri - Babilonesi agricoltori - impero - politeisti - mattoni bassorilievi - 538 a.C. - scene - re - biblioteca fenomeni naturali - liberi


Competenze in atto USO LA LINEA DEL TEMPO 1 Sulla linea del tempo colora di verde il periodo dei Sumeri, di giallo quello dei Babilonesi, di blu quello degli Assiri (Attenzione! I Babilonesi hanno formato un secondo impero), poi rispondi alle domande.

4000 a.C.

3000 a.C.

2000 a.C.

1000 a.C.

Anno 0

Quale civiltà è durata più a lungo? .................................................................................................................................................................................. Quale è stata la più breve? ................................................................................................................................................................................................... Perché si sono succedute tante civiltà sullo stesso territorio? ....................................................................................................................... LEGGO UN DOCUMENTO 2 Osserva bene le due fonti, confronta, poi rispondi.

A

B

A chi appartiene il carro A? ...........................................................

Quale più veloce? ...............................................................................

A chi il carro B? .....................................................................................

Per che cosa veniva usato il carro A? ......................................

Da che cosa lo capisci? ....................................................................

E il carro B? ..............................................................................................

Quale ti sembra più leggero? ......................................................

Da che cosa lo capisci? ....................................................................

USO LE MIE CONOSCENZE PER RISOLVERE UN PROBLEMA REALE 3 La scrittura rivoluzionò la storia dell’uomo. Perché i Sumeri la inventarono? Avevano bisogno di un sistema veloce per registrare le merci. Volevano raccontare le loro esperienze. 4 Oggi, quale di queste invenzioni, secondo te, risponde allo stesso bisogno degli uomini? Il computer, Internet e la posta elettronica. I sofisticati macchinari per diagnosticare le malattie. Perché? ........................................................................................................................................................................................................................................

Verifica

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Le civiltà dei fiumi

Vi vi la Stor ia

Ieri: la valle del Nilo

Nella regione nordorientale dell’Africa scorre il Nilo. Questo fiume è il più lungo del mondo: nasce nell’Africa centrale, percorre 6 650 chilometri e sfocia nel mar Mediterraneo con un grande delta simile a un ventaglio. Scava nel deserto una stretta valle che si allarga man mano che si avvicina al mare. Nelle terre vicine al Nilo si stabilirono, fin dai tempi più lontani della Preistoria, dei popoli provenienti dalle regioni interne dell’Africa. Essi chiamavano se stessi “genti della terra nera“. Più tardi, i Greci li chiamarono Egizi. Il Nilo forniva acqua, pesce e cacciagione in abbondanza e un terreno fertile da coltivare; era anche navigabile e permetteva spostamenti più rapidi rispetto alle vie di terra. Ben presto gli Egizi costruirono i loro villaggi vicino al fiume, impararono a coltivare la terra, a scavare canali per regolare le piene e cominciarono a organizzare la vita sociale. Nel corso dei secoli svilupparono una importante e raffinata civiltà.

La piramide di Cheope e la Sfinge

METODO DI STUDIO

Seleziono e organizzo informazioni

Perché le antiche popolazioni si stabilirono vicino al fiume Nilo? Cerca e sottolinea le risposte sul testo, poi completa. Il Nilo fornisce ............................................................ , pesce, .............................................................. e un ....................................................................... . È anche ................................................................ , perciò permette ........................................................ facili e rapidi.

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Storia


Vivi la Storia

Oggi: Egitto

Il Cairo

Oggi la valle del Nilo è occupata dall’Egitto, uno dei più importanti stati dell’Africa settentrionale. Come nell’antichità, la maggior parte della popolazione vive lungo le rive del Nilo, perché vaste aree del territorio fanno parte del deserto del Sahara e sono disabitate. La capitale, Il Cairo, è la città più popolosa dell’Africa: ha più di sette milioni e mezzo di abitanti. Quartieri moderni ed eleganti si mescolano ad altri molto antichi, poveri e affollatissimi. La grande ricchezza di reperti archeologici lungo le rive del Nilo e il grande museo egizio del Cairo attirano ogni anno milioni di turisti. Il museo egizio al Cairo

Il fiume Nilo

Storia

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Gli Egizi

Le civiltà dei fiumi

In origine gli Egizi avevano formato due regni, il Basso Egitto nella regione del delta del Nilo e l’Alto Egitto lungo il medio corso del Nilo, ognuno guidato da un re. Intorno al 3000 a.C., il re Menes unificò tutto il terrirorio sotto il suo potere divenendo l’unico sovrano. Prese il nome di faraone e regnò per tutta la vita. Alla sua morte, gli successe il figlio che rafforzò lo stato e fondò la città di Menfi, la futura capitale. Iniziò così la prima dinastia. Per più di duemila anni si succedettero trentuno dinastie di faraoni. La storia degli Egizi è stata suddivisa in tre fasi: l’ antico regno con capitale Menfi, lunghissimo e di grande splendore, in cui si sono avvicendati i grandi faraoni Cheope, Chefren e Micerino; il medio regno in cui l’Egitto estese il suo territorio, ma dovette affrontare anche guerre; il nuovo regno in cui il paese ritrovò l’antico splendore. Gli Egizi mantennero la loro indipendenza fino al 600 a.C., quando furono invasi, prima dagli Assiri, poi dai Persiani e, infine, dai Romani che posero fine alla loro storia nel 30 a.C.

Le parole della Storia Faraone: titolo dato al re dell’antico Egitto. Dinastia: successione di re che appartengono alla stessa famiglia. La tavoletta di Narmer (o Menes) rappresenta l’unificazione dell’Alto e Basso Egitto effettuata da re Menes. Su un lato il re viene raffigurato con la corona bianca a bulbo dell’Alto Egitto, e sull’altro lato il re, a capo di una processione, indossa la corona rossa piatta del Basso Egitto.

METODO DI STUDIO

Lavoro sulla linea del tempo

Completa la linea del tempo, scrivendo nei cartellini gli avvenimenti. Inizio civiltà

..............................................

2065 a.C.

ANTICO REGNO

4500 a.C.

34

3000 a.C.

Storia

2649 a.C.

2152 a.C.

..............................................

1781 a.C. MEDIO REGNO

NUOVO REGNO

1550 a.C.

1070 a.C.

30 a.C.

Anno 0


Gli Egizi

Il faraone cobra corona

frusta

Il faraone Seti I dipinto nella sua tomba

Il faraone era considerato il figlio di Ra, il dio Sole, perciò era egli stesso un dio in terra. Era il padrone di tutte le cose e poteva decidere della vita o della morte di ognuno. Amministrava lo Stato come una sua proprietà. Aveva il controllo delle acque e curava la costruzione di nuovi canali, organizzava i lavori da compiere nei campi, decideva il tempo della semina e della mietitura e stabiliva la parte del raccolto che doveva essere consegnata allo Stato. Il faraone, inoltre, forniva gli strumenti e gli attrezzi agli artigiani e organizzava il loro lavoro. Viveva con la sua famiglia in splendidi palazzi, fra enormi ricchezze e circondato da funzionari di corte e sacerdoti. Anche la regina era considerata divina. Il faraone era rappresentato con vari simboli del suo potere. Teneva nelle mani una frusta con tre frange che indicavano il suo potere sulla terra, sulle acque e sugli uomini, e un bastone ricurvo, simbolo della sua saggezza. Portava un copricapo su cui era scolpito un cobra che rappresentava il rispetto e il timore che i sudditi dovevano provare verso il sovrano.

È PIÙ FACILE SE... sottolinei le informazioni

Statua di Ramses II nel tempio di Abu Simbel

Cerca e sottolinea nel testo le risposte alle seguenti domande: - Come era considerato il faraone dagli Egizi? - Quali poteri aveva? - Quali erano i suoi compiti? Ripeti con parole tue le parti sottolineate.

Arricchisco le conoscenze Il faraone Ramses II Tra i moltissimi faraoni che si sono succeduti in Egitto, un posto speciale è occupato da Ramses II, il faraone trionfante. Questo sovrano ebbe una vita eccezionale. Regnò per 67 anni, dal 1279 al 1212 a.C.; ebbe numerose mogli e 150 figli. Fece costruire templi grandiosi a Karnak, a Luxor, ad Abido, ad Abu Simbel, tutti dedicati a se stesso con enormi statue che lo rappresentavano. Con il suo esercito imponente mosse guerra contro gli Ittiti, un popolo allora molto potente che voleva prendere il controllo delle vie commerciali tra l’Egitto e la Mesopotamia. Dopo una durissima battaglia, gli Egizi ebbero la meglio e si giunse a un trattato di pace, uno dei primi della Storia.

Storia

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Le civiltà dei fiumi

La vita lungo il fiume Il fiume Nilo, con le sue piene, regolava e scandiva il tempo e le attività degli uomini che vivevano e lavoravano lungo le sue rive.

Gli agricoltori

Ogni anno, all’inizio dell’estate, ingrossato dalle piogge che cadevano abbondanti sugli altopiani dove hanno origine i suoi affluenti, il Nilo straripava e allagava i terreni intorno per parecchi chilometri. L’acqua ristagnava nei campi, per tutta l’estate, formando enormi paludi. In autunno, il fiume si ritirava lasciando un fango scuro, il limo, che rendeva fertile la terra. I contadini, allora, si affrettavano a seminare prima che il sole asciugasse troppo il terreno e, per essere sicuri che i semi affondassero bene nel suolo, liberavano mandrie di montoni che calpestavano la terra e la rendevano più compatta. In primavera, il grano era già maturo e si procedeva alla mietitura: si tagliavano le spighe con la falce e si separavano i chicchi dalla paglia. I chicchi venivano poi raccolti in grandi cesti. Infine il grano veniva portato nei magazzini dove era conservato con cura. Gli Egizi coltivavano, oltre al grano, anche orzo, farro, sesamo, fave, lenticchie, cipolle, fichi, datteri, melagrane e uva.

METODO DI STUDIO Lavoro sull’immagine Osserva, poi sistema i numeri corrispondenti alle attività che si svolgevano sul Nilo: 1 - misurazione dei campi; 2 - semina; 3 - zappatura; 4 - caccia.

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Storia

.......

....... .......


Gli Egizi

Gli allevatori e i pescatori Gli Egizi usavano attrezzi molto semplici: l’aratro per rimuovere la terra, la zappa per frantumare e raffinare le zolle e la falce per tagliare le spighe. Gli Egizi allevavano asini e mucche, che venivano utilizzati nel lavoro dei campi, capre da cui ricavavano latte, maiali, galline, anatre e piccioni per la loro carne. Per dolcificare i cibi usavano il miele delle api. Nelle zone paludose vivevano cacciatori e pescatori. Questi, come i contadini, abitavano in capanne con muri di canna e di fango costituite da una sola stanza e prive di ogni comodità.

Soluzioni ingegnose

Storia - Tecnologia Intrecci disciplinari Lo shaduf Ancora oggi, per prelevare l’acqua del fiume, gli Egizi utilizzano lo shaduf, una specie di bilanciere, formato da un palo di legno conficcato nel terreno e sormontato da un’asta alle cui estremità sono agganciati un masso e un secchio che permette di sollevare con poco sforzo pesanti secchi di acqua.

Il Nilo non era solo fonte di vita, ma stimolava anche l’ingegno dell’uomo. Le piene del fiume andavano regolate, dopo le inondazioni bisognava ridisegnare i confini di ogni campo e misurare i terreni per assegnarli di nuovo ai vecchi proprietari. Così, per la necessità di sopravvivere, gli Egizi ampliarono sempre di più le loro conoscenze e svilupparono vere e proprie scienze: l’ingegneria idraulica per domare le piene dei fiumi e costruire Quaderno pag. 14 argini e dighe; la geometria per eseguire misurazioni; l’astronomia per calcolare l’avvicendarsi delle stagioni. Quaderno

pag. 18

METODO DI STUDIO Organizzo informazioni Completa le frasi, scegliendo tra le parole evidenziate nel testo. • Gli Egizi coltivavano ............................................ ........................................................................................... . • Allevavano ................................................................ ........................................................................................... . • Contadini, cacciatori e pescatori abitavano ................................................................... . .......

• Per regolare le piene del Nilo gli Egizi ........................................................................................... .

Storia

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Le civiltà dei fiumi

Città e case Gli Egizi credevano che il percorso della vita dell’uomo fosse simile a quello del Sole: nasceva a est e si concludeva a ovest. Per questo costruivano i villaggi e le città sulla riva destra del Nilo, regno della vita, mentre sulla sponda occidentale, regno della morte, seppellivano i loro morti. Le città non erano molte, le più importanti erano Tebe, Menfi, Giza, Tanis. Nelle città vivevano le persone più ricche e importanti, ma anche mercanti, artigiani e operai. Lungo le vie si aprivano case piuttosto basse, costruite con mattoni di fango e paglia e coperte da tetti di foglie e paglia. L’ abitazione del faraone era splendida, con le pareti e i soffitti decorati con oro e pietre preziose. Di forma rettangolare, si sviluppava su un unico piano e comprendeva moltissime stanze: le camere del re e dei suoi familiari, la sala del trono, quella delle udienze, le stanze di tutti i funzionari di corte e i locali per i servitori, i medici, gli artigiani e le guardie. Anche le abitazioni dei nobili e delle persone ricche erano grandi. Tutte avevano un giardino interno con fon Abitazione di una ricca famiglia tane e piante di ogni tipo: palme da datteri, sicomori, papiri, acacie, fichi, fiori di loto. Le case degli artigiani e delle persone più povere erano, invece, molto più semplici: di forma quadrata, avevano il tetto piatto a terrazza e le finestre molto piccole.

METODO DI STUDIO

Seleziono informazioni usando le parole chiave Sottolinea con colori diversi le parti di testo che riguardano: le città

dove sorgevano quali erano come erano le case

forme l’abitazione del faraone decorazioni stanze le abitazioni dei nobili giardino forma le case degli artigiani tetto finestre Riferisci le parti sottolineate.

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Storia

Abitazioni popolari


Gli Egizi

La vita quotidiana L’abbigliamento degli Egizi era piuttosto semplice: gli uomini indossavano corti gonnellini di lino, le donne delle tuniche lunghe fino ai piedi. Entrambi calzavano sandali di pelle o di fibre vegetali intrecciate e si adornavano con gioielli preziosi e raffinati. Curavano molto il proprio corpo, usavano unguenti e profumi e amavano truccarsi, soprattutto gli occhi. I ricchi dedicavano gran parte del loro tempo alla caccia o alla pesca, oppure si divertivano giocando a dama, ai birilli o alle biglie. Amavano anche organizzare feste. In queste occasioni veniva preparato un ricco banchetto. Su tavole elegantemente apparecchiate, con vasi e ciotole preziose, venivano servite portate di pesce o di carne, soprattutto selvaggina, accompagnate da una grande varietà di verdure come porri, carciofi e insalate. Non mancavano mai datteri, fichi o dolci fatti con il miele. Si beveva vino o birra. Danzatori e musicisti allietavano gli ospiti. Le signore che partecipavano ai banchetti erano circondate da ancelle che porgevano cibi e bevande e le accudivano in ogni particolare. L’alimentazione dei ceti piÚ poveri era, invece, molto diversa: si basava, sul pane fatto con farina di farro o di orzo, legumi, cipolle e birra.

METODO DI STUDIO Seleziono e organizzo informazioni Completa le tabelle. Uomini

Donne

Ricchi

Poveri

Abbigliamento Calzature Gioielli

Divertimenti Cibi Riferisci a voce il contenuto delle tabelle. Quaderno

pag. 19

Storia

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Le civiltà dei fiumi

Le caste sociali La società egizia era organizzata in modo molto rigido. Tutto il popolo era diviso in caste, cioè in gruppi di persone che svolgevano lo stesso lavoro e avevano gli stessi doveri o gli stessi privilegi. Per tutta la vita, genitori e figli facevano parte della stessa casta. Al di sopra di tutti c’era il faraone, unico e indiscusso sovrano.

I funzionari erano gli stretti collaboratori del faraone e lo aiutavano a governare lo Stato.

stronomia e la matematica. Erano molto potenti.

Gli scribi conoscevano la scrittura, annotavano le terre affidate ai contadini, registravano i prodotti che entravano nei magazzini e riscuotevano le tasse.

I guerrieri provenivano da famiglie ricche e potenti, avevano il compito di mantenere la pace e di difendere il territorio.

Gli artigiani erano tessitori, tintori, vasai, intagliatori di pietre, orafi. Producevano tutti gli utensili necessari per la vita quotidiana.

I mercanti viaggiavano per tutto l’Egitto e in Oriente per vendere, scambiare i diversi prodotti e procurare le materie prime. Erano benestanti, ma non potevano accedere alle cariche dello Stato.

I contadini e gli operai erano la casta più numerosa e più povera. Dovevano pagare le tasse e lavorare gratuitamente per il faraone. Lo Stato, inoltre, ritirava gran parte del loro raccolto.

I sacerdoti celebravano i riti religiosi. Amministravano i templi e le ricchezze. Studiavano le scienze, l’a-

Gli schiavi erano i prigionieri di guerra. Privi di ogni libertà, erano costretti ai lavori più umili e potevano essere venduti o comprati.

METODO DI STUDIO

Seleziono informazioni e controllo le conoscenze

1 Sottolinea le caratteristiche di ogni casta sociale. Riferisci a voce. Producono oggetti

........................................................

Procurano materie prime ........................................................ Riscuotono le tasse

........................................................

2 Completa la tabella.

Sono i più numerosi

........................................................

Collaborano con il faraone

........................................................

Difendono il territorio

........................................................

Sono privi di ogni libertà ........................................................ Custodiscono templi e ricchezze ........................................................

40

Storia

Quaderno

pag. 20


Lavoro sui documenti

Una tomba racconta I reperti rinvenuti nella tomba di Nebamon ci raccontano molto di quest’uomo e della sua vita. Egli fu un nobile scriba e visse intorno al 1380 a.C. tra gli agi e la ricchezza. Le decorazioni della sua tomba, capolavori di raffinatezza, ci mostrano come Nebamon conduceva le sue giornate e quali attività lavorative venivano svolte nelle sue terre.

Nebamon è a caccia sul fiume insieme alla moglie e alla figlia. Qual è una e qual è l’altra? .................................................. Censimento dei bovini: riesci a contare quanti sono?

................................................................................................................ .

..................................................................................................................................... .

Censimento delle oche. Qual è lo scriba? ..................................................... ........................................................................................... .

Che cosa fanno gli altri uomini? ............................................................................................. ............................................................................................. ........................................................................................... . Segna con una X la frase giusta. Dalla lettura di queste immagini puoi ipotizzare che: Nebamon amava cacciare;

tutti i nobili si divertivano cacciando;

chi era ricco aveva tanto denaro;

chi era ricco possedeva campi e bestiame;

i nobili avevano tanti servitori;

i nobili accudivano personalmente i propri animali;

i servitori si inchinavano ai propri padroni;

servitori e padroni erano alla pari.

Storia

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Le civiltà dei fiumi METODO DI STUDIO Lavoro sul documento Osserva con attenzione un dettaglio dell’obelisco egizio che si trova in piazza San Giovanni a Roma. Cerchia l’ovale (cartiglio) che contiene il nome del faraone Thutmose III. Ecco le trascrizioni e la traduzione dei geroglifici che compongono il nome del faraone. Il dio Thot Thut mosis ms nefer kheper

bello di forme

Obelisco in piazza San Giovanni

La scrittura Già nel 3000 a.C., gli Egizi avevano inventato una scrittura formata da tanti piccoli disegni particolari che venivano chiamati geroglifici, che in greco significa “scrittura sacra”. Ogni disegno rappresentava un oggetto, una persona o un animale, ma anche un’idea, un pensiero o un’azione. Per esempio, il disco che rappresentava il Sole poteva significare il giorno, ma anche il re oppure l’oro che era l’ornamento del re; l’occhio voleva dire guardare, il segno dell’acqua indicava lo scorrere della vita. La scrittura geroglifica veniva usata per le iscrizioni sulla pietra, sui bassorilievi o sui monumenti per celebrare la gloria e le imprese del faraone, perciò era considerata una scrittura sacra. I geroglifici erano tantissimi e molto elaborati, per cui imparare a scrivere era difficilissimo. Gli scribi godevano di tanti privilegi e il loro mestiere era tenuto in grande considerazione. Con il passare del tempo, gli Egizi inventarono un tipo di scrittura più semplice e veloce che veniva usata soprattutto per scopi pratici.

Il paniere indicava il possesso.

L’uomo con la mano alla bocca indicava il mangiare o il bere.

L’acqua indicava lo scorrere della vita.

Arricchisco le conoscenze La stele di Rosetta Per molti secoli la scrittura egizia rimase un mistero, fino a quando nel 1799, nella città di Rosetta, sul delta del Nilo, fu trovata una stele sulla quale era inciso lo stesso testo con tre scritture diverse: due egizie e una greca. Il testo greco era di facile comprensione perché trattava dell’incoronazione del re Tolomeo e si poteva quindi supporre che il testo egizio dicesse le stesse cose. Fu l’archeologo e egittologo francese Jean-François Champollion (1790-1832) a decifrare per primo il testo, facendo corrispondere i geroglifici all’alfabeto greco.


Gli Egizi

Il papiro Gli Egizi scrivevano su una specie di carta ricavata dal papiro, una pianta acquatica che cresceva in abbondanza sul delta del Nilo. I fogli di papiro erano morbidi, si arrotolavano facilmente e si conservavano molto a lungo. Erano considerati preziosi e venivano usati per copiare testi importanti. Il papiro era una pianta molto preziosa per gli Egizi perchĂŠ poteva essere utilizzata in molti modi. Le barche erano costruite con fasci di papiro legati insieme e incurvati. Gli steli piĂš sottili, intrecciati, servivano per fabbricare corde, cestini, panieri, stuoie, gabbie. Fasci di papiro legati insieme e rinforzati da un rivestimento di fango costituivano le colonne delle abitazioni.

I cestini erano fatti con papiri intrecciati.

Imbarcazioni costruite con fasci di papiro tenuti insieme da cavi e corde, anche essi di papiro. Erano di piccole dimensioni e utilizzate per la navigazione fluviale.

Storia - Tecnologia Intrecci disciplinari La lavorazione del papiro Per rendere sottili i fogli di papiro serviva molto lavoro.

1

Gli operai, dopo aver tolto la corteccia, tagliavano il fusto in tante lamelle sottili e le appiattivano con una mazza.

2

Le strisce venivano immerse nell’acqua e ammorbidite, quindi venivano allineate in modo da formare uno strato.

3

Su questo strato ne veniva posto un altro con le strisce allineate in senso opposto.

4

Il foglio era poi bagnato, pressato e lasciato asciugare al sole.

5

PiĂš fogli incollati insieme formavano lunghe strisce, che venivano arrotolate.

Storia

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Le civiltà dei fiumi

La religione

Amon-Ra

Thot

Osiride

Iside

Anubi

Horus

METODO DI STUDIO Organizzo le informazioni Numera le informazioni secondo l’ordine che vuoi dare al discorso.

Gli Egizi erano politeisti. Gli dei egizi avevano forme umane, di animale, di uomo e animale insieme.

Gli Egizi adoravano gli elementi della natura e gli animali che favorivano la coltivazione e la conservazione dei prodotti.

Gli dei più importanti erano Amon-Ra, Iside, Osiride, Horus, Anubi, Thot. Ripeti aggiungendo dove vuoi altre informazioni.

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Storia

Gli Egizi erano politeisti. Tra le molte divinità che adoravano alcune erano rappresentate in forma umana, altre in forma animale, altre ancora con il corpo umano e la testa di animale o viceversa. Le divinità più importanti erano: Amon-Ra, il dio Sole. Era il più potente di tutti, da lui sono derivati gli uomini e tutte le cose. Ogni giorno attraversava il cielo con la sua barca da est a ovest, verso il regno delle tenebre. Osiride, il dio della fecondità. Regolava la vita e la morte, era il signore dell’oltretomba. Iside, sposa di Osiride, dea della natura e della fecondità. Proteggeva le mamme e i bambini. Horus, figlio di Iside e Osiride. Aveva la testa di falco, era il dio del cielo e il protettore dei faraoni. Anubi, il dio dei morti, rappresentato con la testa di sciacallo. Thot, dio della scrittura, con la testa di ibis. Anche alcuni animali erano adorati come dei: l’ibis che mangiava i serpenti, il coccodrillo che annunciava le piene del Nilo, lo sciacallo che eliminava le carogne, il gatto che dava la caccia ai topi che divoravano il grano e ancora il falco, il toro, lo scarabeo.

I templi Per onorare i loro dei, gli Egizi costruirono molti templi dove, in una stanza nascosta, veniva custodita la statua del dio. Qui i sacerdoti celebravano segreti e complicati riti religiosi. La gente comune non poteva assistere a tali funzioni; soltanto durante le festività più importanti poteva entrare nel tempio e sfilare davanti alla statua del dio. Per ottenere il favore degli dei, i fedeli portavano al tempio doni di ogni genere che andavano poi a formare il tesoro del dio. Per questo motivo i sacerdoti diventavano molto ricchi.


Gli Egizi

Il culto dei morti

METODO DI STUDIO

Gli Egizi credevano che dopo la morte iniziasse una nuova vita, perciò il corpo del defunto doveva conservarsi intatto più a lungo possibile. Così fin dal 3000 a.C., avevano imparato a imbalsamare i morti. Gli imbalsamatori estraevano dal corpo le viscere e tutti gli organi interni, tranne il cuore, che venivano riposti in appositi vasi detti canopi. Il corpo veniva poi ripulito con il vino, cosparso di profumi e unguenti e immerso nel natron, un sale particolare che ne favoriva l’essiccazione. Dopo circa settanta giorni, lo si avvolgeva in lunghe bende di lino imbevute di resine che le rendevano impermeabili. Il corpo così imbalsamato, chiamato mummia, veniva riposto in un sarcofago di legno e rinchiuso nella tomba. L’imbalsamazione e il rito della sepoltura erano costosissimi, perciò erano riservati solo ai faraoni, ai loro familiari, ai dignitari di corte e ai sacerdoti. I poveri venivano sepolti in una fossa nel terreno o affidati alle acque del Nilo. Accanto al sarcofago, venivano messi nella tomba una infinità di oggetti che si pensava dovessero servire per la vita oltre la morte: statuette di pietra, legno o argilla raffiguranti i familiari e i servi del morto, oggetti personali utili per la vita quotidiana, ma anche i gioielli, l’occorrente per il trucco, il cibo e perfino gli animali, soprattutto i gatti, anch’essi imbalsamati. Nelle tombe dei bambini c’erano anche i loro giocattoli. Grazie a questi oggetti ritrovati nelle tombe regali, gli archeologi hanno potuto ricostruire molti aspetti della vita degli Egizi. Organizzo le informazioni

Osserva l’immagine e inserisci nelle caselle al posto giusto le seguenti diciture: • vasi canopi con le viscere • il dio Anubi • mummia ......................................................

........................................

.................................................................................

Controllo le conoscenze Vero o falso?

Riordina, numerandole, le fasi di imbalsamazione dei cadaveri.

Lavoro sull’immagine

V F

Gli Egizi:

Dopo circa settanta giorni, il corpo è fasciato con le bende.

• credevano nell’aldilà

Il corpo viene ripulito e profumato. La salma viene immersa nel natron.

• bruciavano i cadaveri

• imbalsamavano i morti

• seppellivano le mummie nel terreno

• mettevano tanti oggetti nella tomba

• seppellivano tutti allo stesso modo

Le viscere e gli organi interni, tranne il cuore, sono estratti dal corpo. La mummia viene riposta nel sarcofago. Quaderno

pag. 21

Atlante

pagg. 64-65

Maschera funebre di Tutankamon, il faraone bambino.

Storia

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Conoscenze in sintesi SELEZIONO INFORMAZIONI / CONTROLLO LE CONOSCENZE Completa il quadro di civiltà con le parole giuste.

La civiltà degli Egizi Localizzazione geografica

Periodo storico

La civiltà degli Egizi si sviluppò lungo il

La civiltà degli Egizi iniziò intorno al .....................

.................................................................................................... .

..................... e si concluse nel ......................................... .

Popolazioni interessate

Organizzazione politica

I primi popoli che si stanziarono in Egitto pro-

L’Egitto era governato dal .......................................... ,

venivano dall’interno dell’ .......................................... .

considerato un .................................................. in terra.

Organizzazione sociale

Lavoro

Nell’antico Egitto gli uomini erano suddivisi in

Gli Egizi impararono a controllare le ......................

....................................................... . A capo di tutti c’era il faraone, seguivano i .................................................... ,

...................................... Costruivano le loro case con

i .............................................. , gli ............................................ ,

e i templi con ........................................... . Gli artigiani

i .............................................. , gli .............................................

producevano .................................................... raffinati;

e i ............................................ , i ...............................................

i mercanti scambiavano prodotti in Egitto e

e gli ........................................ , gli ........................................ .

in ............................... . I contadini erano impegnati

Arte, cultura e tecnologia

............................................................................ , le piramidi

nell’ ............................................ e gli schiavi facevano i lavori più faticosi.

Gli Egizi usavano la scrittura ..................................... . Scrivevano su fogli di .................................................... . Avevano moltissime conoscenze tecniche e scientifiche di architettura, ........................................ , ingegneria idraulica e matematica.

Religione Gli Egizi erano .................................................................... . Gli dei venivano rappresentati sotto forma di ................................................. e di .......................................... .

geroglifica - papiro - oggetti - acque - faraone - Nilo - caste - uomini - animali - sacerdoti - scribi Africa - astronomia - 4 500 a.C. - 30 a.C. - dio - politeisti - funzionari - guerrieri - mercanti mattoni di fango e paglia - Oriente - pietra - agricoltura - artigiani - contadini - operai - schiavi

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Verifica


Competenze in atto USO LA LINEA DEL TEMPO 1 Leggi la linea del tempo. Rispondi alle domande poi verbalizza. Inizio civiltà

2065 a.C.

............................................ ANTICO REGNO

4500 a.C.

3000 a.C.

1781 a.C. MEDIO REGNO

2649 a.C. 2152 a.C.

............................................ NUOVO REGNO

1070 a.C. 1550 a.C.

30 a.C. Anno 0

Quando è iniziata la civiltà egizia? .................................................................................................................................................................................. Quando si formarono due regni? .................................................................................................................................................................................... Durante quale regno vennero costruite le piramidi? .......................................................................................................................................... Quando l’Egitto estese il suo territorio? ...................................................................................................................................................................... Quando il paese tornò all’antico splendore? ........................................................................................................................................................... RICAVO INFORMAZIONI DA UN DOCUMENTO 2 Il seguente documento è stato scritto circa 5000 anni fa. Leggilo e poi rispondi. A chi è rivolto questo inno? ....................................................................

“Salute a te che sei uscito dalla terra, che sei venuto per far vivere l’Egitto! Sei stato creato dal dio per irrigare i campi, per nutrire il bestiame. Tu disseti il deserto, riempi i magazzini e i granai, fai crescere gli alberi”.

....................................................................................................................................... Chi ha creato il fiume? ................................................................................ ....................................................................................................................................... Perché? ................................................................................................................. ....................................................................................................................................... Questo inno è importante perché ci fa capire che: il fiume era un elemento fondamentale per la vita di tutti. gli Egizi erano abili costruttori.

SELEZIONO LE INFORMAZIONI 3 C ancella il completamento sbagliato. Gli Egizi: erano nomadi / stanziali.

erano monoteisti / politeisti.

la loro attività principale era l’agricoltura / la pastorizia.

c redevano che dopo la morte la vita continuasse / tutto finisse.

coltivavano solo il grano / cereali e alberi da frutta. c onsideravano il faraone una vera divinità / un uomo come gli altri.

Verifica

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Le civiltà dei fiumi

Vi vi la Stor ia Ieri: il lontano Oriente

Tratto iniziale del Fiume Giallo

Mentre nascevano, si organizzavano e si sviluppavano le prime civiltà nella Mesopotamia e sulle sponde del fiume Nilo, molto più lontano, in Oriente, altre popolazioni si stanziavano lungo il corso del fiume Indo e del Fiume Giallo. Esse impararono a controllare le acque, costruendo dighe e bacini e a utilizzare la corrente del fiume come una veloce via di comunicazione e di scambi commerciali. Nel tempo, diedero vita a importanti civiltà, per molti aspetti simili a quelle che hai già studiato, per altri molto diverse, ma ognuna con caratteristiche proprie: la civiltà dell’Indo e la civiltà della Cina. Anche questi popoli, con le loro scoperte e invenzioni, hanno segnato una tappa nel lungo cammino verso il progresso dell’umanità.

METODO DI STUDIO Lavoro sulla carta 1 Segui il percorso del fiume Indo. • Nasce: ..................................................................................... • Sfocia: ..................................................................................... • Dove si trova rispetto all’India? ........................................................................................................ 2 Segui il percorso del Fiume Giallo. • Nasce: .................................................................................... • Sfocia: .....................................................................................

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Storia


Vivi la Storia

Oggi: Pakistan

, India

La valle del fiume Indo oggi fa parte del Pakistan, una repubblica di religione musulmana con capitale Islamabad, divenuta indipendente solo nel 1947. Fino ad allora era una regione dell’India. L’India è un paese molto grande e popoloso: ha un miliardo e duecento milioni di abitanti. È una repubblica con capitale Nuova Delhi. Nel suo territorio convivono tradizione e modernità, grande povertà e ricchezza. Parte della popolazione è ancora divisa in caste. Negli ultimi decenni, si sono sviluppate molte industrie e si è avviato un processo di sviluppo e di crescita economica. Le città più importanti sono Nuova Delhi, Calcutta, Bombay che sono diventate delle grandi metropoli vivaci e moderne. La Cina, oggi Repubblica Popolare Cinese, è il paese più popoloso del mondo: ha un miliardo e trecento milioni di abitanti. La maggior parte della popolazione, soprattutto nelle regioni più interne, vive di agricoltura, ma negli ultimi decenni i Cinesi hanno sviluppato un efficiente sistema industriale, producendo merci di ogni tipo, esportate poi in tutto il mondo a basso costo. La capitale, Pechino, e le altre città più importanti come Hong Kong, Shanghai e Nanchino sono diventate metropoli internazionali.

e Cina

Moschea di Badshahi a Lahore, Pakistan

Taj Mahal, in India

Pechino

Storia

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Le civiltà dei fiumi

La civiltà dell’Indo Il fiume Indo fin dall’antichità, a causa dello scioglimento delle nevi, straripava e inondava le pianure circostanti rendendole fertili. In quelle pianure, intorno al 4000 a.C., si stabilirono alcune tribù che iniziarono a praticare l’agricoltura e ad allevare gli animali. Col tempo, si organizzarono sempre meglio e costruirono villaggi. A partire dal 2500 a.C., i villaggi cominciarono a ingrandirsi fino a diventare delle città sempre più popolose e attive. Si formò così una civiltà molto fiorente, la civiltà dell’Indo. Intorno al 1800 a.C. per ragioni ancora sconosciute, iniziò un periodo di decadenza: la popolazione diminuì e ritornò a vivere nelle campagne, gli edifici caddero in rovina e quella splendida civiltà scomparve.

Il fiume Indo

Resti della città di Mohenjo-daro

METODO DI STUDIO

Lavoro sulla linea del tempo

Leggi attentamente il testo, cerchia le date che trovi, poi scrivi nei cartellini che cosa indicano. ..............................................................

4000 a.C.

50

Storia

..............................................................

2500 a.C.

..............................................................

1800 a.C.

Anno 0


La civiltà dell’Indo

Contadini, artigiani e mercanti Nei villaggi i contadini coltivavano grano, riso, orzo, legumi e datteri. Furono i primi a scoprire le qualità del cotone, perciò iniziarono a coltivarlo e impararono a filarlo e a tesserlo per ricavarne tessuti. Nel tempo allevarono mucche, zebù, una specie di bue con una gobba sul dorso, asini, bufali ed elefanti che venivano poi usati nei lavori dei campi. Nelle città, gli artigiani costruivano con l’argilla depositata dal fiume mattoni tutti uguali che facevano essiccare al sole o cuocere in grandi forni; realizzavano anche oggetti in ceramica, vasi e grandi recipienti per conservare i cereali. Sapevano lavorare il legno, i metalli, le conchiglie e le pietre dure, con cui producevano oggetti e gioielli molto raffinati. I mercanti vendevano le merci prodotte anche negli altri Paesi, fino alla Mesopotamia, e importavano le materie prime come il bronzo e lo stagno che nella valle dell’Indo scarseggiavano. Come mezzi di trasporto usavano, sulle vie di terra, robusti carri trainati da buoi o da bufali e, sulle vie d’acqua, imbarcazioni con il fondo piatto spinte da vele.

Collana di pietre dure

Busto di un re sacerdote

Gioco da tavolo con pedine

Carro trainato dai buoi

È PIÙ FACILE SE... segui una traccia Leggi attentamente il testo, sottolinea le informazioni più importanti, poi completa. I contadini furono i primi a .................................................................................................................................................................................. ; allevarono .................................................................................................. per .................................................................................................................. . Gli artigiani usavano l’argilla del fiume per ..................................................................................................................................... ; costruivano oggetti raffinati con .................................................................................................................................................................... . I mercanti vennero in contatto con ............................................................................................................................................................. ; trasportavano le merci con ..................................................................................................................................................................... e con ................................................................................................................................................................................................................................................................. . Leggi più volte e ripeti.

Storia

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Le civiltà dei fiumi

Città ben organizzate Gli scavi archeologici hanno portato alla luce resti di due città che hanno permesso di ricostruire l’antica civiltà dell’Indo: Harappa, situata nel nord della regione, e Mohenjo-daro che si trova in cima a una collinetta circa cinquecento chilometri più a sud. Le città erano molto grandi e sorprendenti per la loro organizzazione quasi moderna. Nella parte più alta, si trovavano gli edifici pubblici riservati alle riunioni e alle assemblee, i granai, una grande vasca per la raccolta di acqua e delle piscine, forse utilizzate per i riti religiosi. Nella parte più bassa, si snodavano le vie principali e secondarie tutte abbastanza larghe, diritte e perpendicolari fra loro. Le abitazioni, allineate lungo le vie, erano piuttosto basse e costruite con mattoni. Le pareti avevano piccole finestre, per riparare dal troppo caldo o dal troppo freddo. Si accedeva all’interno attraverso porticine situate nelle vie più piccole e laterali. Ogni casa aveva un cortile che dava aria e luce e dove, solo in quelle più ricche, era situato un pozzo per l’acqua. Altrimenti c’erano dei pozzi comuni. Una rete di scoli e fognature portava via le acque sporche.

METODO DI STUDIO Lavoro sul documento I sigilli Durante gli scavi sono venute alla luce piccole lastre di pietra su cui erano incise figure, in genere di animali, sormontate da strani segni. Erano i sigilli con cui i mercanti accompagnavano le loro merci. I segni non sono ancora stati decifrati, probabilmente erano una forma di scrittura. Sigilli simili sono stati ritrovati anche in Mesopotamia.

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Storia

Quali informazioni possiamo trarre dai sigilli? Segna quelle che ritieni possibili. • Gli abitanti della valle dell’Indo provenivano dal Nord. erano abili incisori. coltivavano il riso. conoscevano o allevavano animali. c ommerciavano con popoli anche molto lontani. erano alti di statura.


La civiltà dell’Indo

L’Induismo Verso il 1500 a.C., gli Arii occuparono la valle dell’Indo fino alle pianure del fiume Gange e diedero vita a una diversa civiltà e a una nuova religione, l’Induismo. La loro società era divisa in quattro caste: i sacerdoti, i guerrieri, i contadini e i servi. Non si poteva passare da una casta all’altra. Al di sotto di tutti, c’erano i paria, cioè gli “oppressi”: mendicanti o uomini che facevano lavori considerati sporchi, come il becchino, il macellaio o il boia. Gli dei più importanti erano Brahma, creatore del mondo, Vishnu, conservatore del mondo, e Shiva, distruttore del mondo. Gli induisti credono nella reincarnazione: chi, durante la vita, non si è comportato bene e non ha onorato gli dei, dopo la morte torna a vivere in un altro corpo per scontare le colpe commesse. Gli induisti costruirono templi grandi e sfarzosi, ricchi di statue e bassorilievi, che ancora oggi si possono ammirare in tutta la loro bellezza.

Il Buddhismo Molti secoli più tardi, tra il VI e il V secolo a.C., in India nacque una nuova religione, il Buddhismo. Fu fondata da un ricco principe, Siddharta, che a 22 anni abbandonò lussi e ricchezze e divenne mendicante. Si ritirò poi a meditare in solitudine fino a raggiungere la massima illuminazione dello spirito. Prese il nome di Buddha, cioè l’Illuminato, e iniziò a predicare la sua dottrina. Insegnò che l’uomo può raggiungere pace e serenità solo rinunciando ai piaceri della vita e abbandonando ogni desiderio. Tempio induista

METODO DI STUDIO Controllo le conoscenze 1 Numera in ordine cronologico le diverse fasi della civiltà dell’Indo.

Nei villaggi si pratica l’agricoltura e l’allevamento. Verso il 4000 a.C. alcune tribù si stabilirono in villaggi nelle pianure rese fertili dal fiume Indo.

La civiltà dell’Indo scompare per cause sconosciute, verso il 1800 a.C. Si sviluppa anche l’artigianato e il commercio.

Con il tempo alcuni villaggi diventano città grandi e ben organizzate. 2 Attribuisci a ogni religione le rispettive caratteristiche. Collega. Brahma Ricerca di pace INDUISMO Reincarnazione

Buddha Illuminazione BUDDHISMO Distacco dai piaceri

Shiva

Vishnu

3 Riferisci i contenuti che hai ordinato, arricchendoli con altre informazioni che ricordi.

IERI E OGGI L’Induismo e il Buddhismo, nel corso dei secoli, sono diventate due grandi religioni e oggi sono praticate da milioni e milioni di fedeli. Il sistema delle caste, invece, ha regolato la società indiana fino al 1950, quando è stato ufficialmente abolito dallo Stato.

Storia

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La civiltà cinese

Le civiltà dei fiumi

Le terre della Cina settentrionale erano ricoperte di uno strato di sabbia gialla finissima che durante la stagione delle piogge diventava fango e scivolava nel letto del Fiume Giallo rendendo gialle le sue acque. Le periodiche inondazioni depositavano sulle pianure circostanti quel fango ricco di sali minerali. In quelle terre, intorno al 3000 a.C., sorsero i primi villaggi di agricoltori e di allevatori. Spesso i villaggi erano in lotta fra loro e i più forti sottomettevano i più deboli. Così si formarono tanti regni. Intorno al 1100 a.C. i vari re avevano esteso i loro domini fino al fiume Azzurro. Per molti secoli i diversi regni combatterono fra loro, fino a quando, nel 221 a.C., il re Qin Shi Huang unificò tutto il territorio cinese e creò un unico immenso impero. Concentrò tutto il potere nelle sue mani e realizzò una serie di riforme che resero il suo Stato forte e ben organizzato. La Grande Muraglia era un’unica linea difensiva, lunga più di 6000 chilometri.

METODO DI STUDIO

Lavoro sulla linea del tempo

Segna sulla linea le date evidenziate nel testo. Scrivi nei cartellini che cosa indicano e collega le date agli eventi. ..........................................................

4000 a.C.

54

Storia

3500 a.C.

3000 a.C.

..........................................................

2500 a.C.

2000 a.C.

1500 a.C.

..........................................................

1000 a.C.

500 a.C.

Anno 0


L’organizzazione della società

risaia

contadini

La società cinese era organizzata in modo molto rigido. A capo di tutti c’era l’imperatore, che veniva venerato come un dio. Viveva nei suoi magnifici palazzi, circondato dai familiari, dai collaboratori più fedeli, dai funzionari sacerdoti e da uno stuolo di servitori. Non veniva mai a contatto diretto con il popolo ed emanava le leggi che tutti dovevano rispettare. mercanti I funzionari avevano il compito di controllare che la popolazione seguisse le leggi. Scribi e messaggeri comunicavano gli ordini del re. Gli artigiani usavano tecniche raffinatissime ed erano particolarmente bravi nel lavorare metalli e pietre preziose METODO DI STUDIO e nel produrre oggetti di ceramica e tessuti. Seleziono e organizzo informazioni I mercanti erano anche un po’ esploratori: attraversavano Completa lo schema. deserti e montagne con le loro carovane sempre in cerca di nuove vie per i loro commerci. LA SOCIETÀ CINESE I contadini costituivano la maggior parte della popolazione. Coltivavano ortaggi, frumento, miglio, ma soprattutto riso. ....................................................................... Allevavano buoi, cavalli, maiali e bachi da seta. Al momenemana le leggi. to del loro matrimonio, il re donava ai contadini un piccolo appezzamento di terreno. In questo modo, egli si assicurava ....................................................................... la loro fedeltà: avrebbero pagato sempre le tasse e, in caso controllano le leggi. di guerra, sarebbero stati pronti a combattere.

La religione Tra il VI e il V secolo a.C. visse in Cina un grande pensatore, Confucio. Egli sosteneva che gli uomini dovevano diventare leali, sinceri e benevoli, così anche la società sarebbe stata migliore e meglio organizzata. Dopo la sua morte, Confucio venne divinizzato, le sue idee divennero una religione, il Confucianesimo, e cambiarono profondamente i Cinesi, rendendoli rispettosi del dovere, delle regole, del potere dell’imperatore e delle tradizioni popolari.

....................................................................... comunicano gli ordini. ....................................................................... producono oggetti raffinati. ....................................................................... sono come esploratori. ....................................................................... sono i più numerosi.

Storia

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Storia - Tecnologia Intrecci disciplinari La lavorazione della seta Ecco alla rinfusa le fasi della lavorazione della seta. Ordinale numerandole dalla prima all’ultima.

I bachi si chiudono nei bozzoli.

S i nutrono i bachi con foglie di gelso.

S i srotolano i fili dei bozzoli e si filano.

Invenzioni geniali I Cinesi furono anche grandi inventori. Furono i primi a inventare la bussola e il timone, strumenti che permisero ai naviganti di viaggiare anche di notte e di governare con più sicurezza la rotta delle navi. Per misurare il tempo, idearono la clessidra. Intorno al 700 d.C., inventarono la polvere da sparo e, successivamente, i fuochi d’artificio. Nel 1500 a.C., i Cinesi sapevano scrivere. Usavano una scrittura ideografica, cioè attraverso un segno rappresentavano un’idea o un oggetto. Era una scrittura molto fantasiosa e complicata, formata da più di diecimila segni, che si usa ancora oggi in Cina. I Cinesi furono i primi a usare la carta che ricavavano da stracci di seta macerati a lungo nell’acqua e pressati. Essi scoprirono che dal bozzolo prodotto dalla larva di un insetto, il baco, si poteva ricavare un filo sottilissimo, lucente e molto resistente, la seta. Impararono, perciò, ad allevare i bachi da seta, a srotolare il lunghissimo filo e a tesserlo per ricavarne stoffe leggere e preziose. Il sistema di lavorazione della seta rimase segreto per moltissimi secoli. L’uso della carta si diffuse dalla Cina al Giappone, poi presso gli Arabi e in Europa.

mettono i bozzoli nell’acqua Si bollente. La bussola fu inventata prima dell’anno Mille.

METODO DI STUDIO on i telai si tessono i filati e C si ottengono le stoffe.

Seleziono informazioni in base a un obiettivo Sottolinea le caratteristiche principali di ogni invenzione dei Cinesi. Riferisci il testo che ricavi dalle parole evidenziate e da quelle sottolineate.

Si tingono i filati.

Atlante

pagg. 66-67


Conoscenze in sintesi USO LA LINEA DEL TEMPO 1 Sottolinea di rosso gli avvenimenti relativi alla civiltà indiana, di verde quelli relativi alla civiltà cinese. Poi completa la linea del tempo inserendo nei cerchietti i numeri corrispondenti ai fatti avvenuti nelle date indicate. Usa il rosso per la civiltà indiana, il verde per quella cinese. .....

.....

4000 a.C.

3000 a.C.

.....

.....

.....

2000 a.C.

1 - Primi stanziamenti sulle rive dell’Indo (4000 a.C.). 2 - Nascita e sviluppo delle prime città (2500 a.C.). 3 - Inizio della decadenza (1800 a.C.). 4 - Nascita dei primi villaggi sul Fiume Giallo (3000 a.C.).

1000 a.C.

.....

Anno 0

5 - I re cinesi estendono il loro dominio fino al Fiume Azzurro (1100 a.C.). 6 - Unificazione dei vari regni e nascita dell’impero (221 a.C.).

SELEZIONO LE MIE CONOSCENZE 2 Leggi le informazioni e collegale al popolo a cui si riferiscono. Furono i primi a coltivare il cotone. Costruirono città grandi e regolari. Coltivavano il riso. Allevavano i bachi per ricavare la seta. Costruivano mattoni con l’argilla.

INDIANI CINESI

Inventarono la carta. Erano suddivisi in tanti regni in lotta tra loro. Usavano sigilli per contrassegnare le merci. Avevano inventato una scrittura ideografica. La loro scrittura non è stata ancora decifrata.

USO LE MIE CONOSCENZE 3 Completa i due brani con le parole mancanti, poi scrivi nei puntini di chi si parla. agricoltori - città - inventori - caste - impero - paria - reincarnazione - regni .................................................. Si stabilirono lungo il fiume Indo e costruirono grandi .......................................... . Furono conquistati dagli Arii che posero fine alla loro civiltà e imposero la propria. Erano politeisti e credevano nella ............................................................. . La società era rigorosamente divisa in ............................................................. e non si poteva passare da una all’altra. I più poveri erano i ............................................................. , cioè gli “oppressi”. .................................................. Costruirono i loro villaggi lungo il Fiume Giallo. Erano soprattutto .............................................................................. , ma anche abili artigiani e ingegnosi ................................................................. . Erano divisi in .................................................................. sempre in guerra fra loro. Infine il re Qin Shi Huang formò un unico grande ............................................................. che fu il più duraturo della storia.

Verifica

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Le civiltà del mare Chi

Mentre le civiltà dei fiumi raggiungevano il loro massimo splendore, alcuni popoli che vivevano sulle coste del mar Mediterraneo o sulle isole iniziarono a formare nuove civiltà: alcune si svilupparono sulla terraferma, altre sfruttarono le risorse del mare. Noi le ricordiamo come le civiltà del mare. Il Mediterraneo è ricco di isole e penisole ed è circondato da tante terre che lo chiudono quasi fosse un enorme lago. In molti tratti, le coste sono alte, rocciose e frastagliate. L’entroterra è aspro e montuoso con profonde vallate e pianure poco estese. Le insenature, le baie della costa e le numerose isole costituivano facili approdi per le imbarcazioni. Le popolazioni che abitavano quelle terre non riuscivano a ricavare di che vivere dall’agricoltura e dalla pastorizia, perciò si dedicarono alle attività legate al mare: la pesca e la navigazione. Gli uomini impararono a costruire navi sempre più grandi e sicure, capaci di trasportare merci di ogni tipo. Il mar Mediterraneo divenne così un’importante via di comunicazione e una fonte di ricchezza. Si intensificarono i commerci: i popoli si scambiavano i prodotti della terra, le materie prime e i manufatti, ma anche idee, invenzioni e conoscenze. Tra il II e il I millennio a.C. nell’area del Mediterraneo orientale svilupparono la loro civiltà i Fenici, gli Ebrei, i Cretesi, i Micenei e i Greci. Ognuno ha portato il proprio contributo al progresso dell’umanità.

Quando 32500 000 a.C. a.C.

22000 000 a.C. a.C.

SUMERI

11500 000 a.C. a.C.

BABILONESI

EGIZI

MICENEI CINESI

Storia

ASSIRI FENICI

EBREI

CRETESI INDIANI

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1000 Annoa.C. 0

1500 000a.C. d.C.

2Anno 000 d.C. 0


Storia

Dove EUROPA Danubio

Oceano Atlantico

Po M

ar

Corsica

Ad r

Mar Nero

ia

Italia

tic o

Macedonia

Spagna

Palma Ibiza

Isole Baleari

Cadice

Tharros

Sardegna Mar Cagliari Tirreno Palermo

Magna Grecia Mar Ionio

Cartagine

Grecia Itaca Tebe

Sicilia

CIVILTÀ MICENEA

Mar M

editerr aneo

Mar Egeo

Troia

Asia Minore

Efeso Atene Micene Santorini Mileto Pilo Cnosso Creta

Festo

Cirene

CIVILTÀ MINOICA

AFRICA Egitto

Cipro

ASIA

CIVILTÀ FENICIA

Babilonia Tigri Biblo Tiro Fenicia Mesopotamia Gerusalemme Giordano Terra Eufrate di Canaan CIVILTÀ Nilo

EBRAICA

In questo percorso ...conoscerai • i Fenici; • gli Ebrei; • i Cretesi; • i Micenei.

...capirai che • gli uomini affinano il propro ingegno per utilizzare le risorse che l’ambiente offre loro; • il mare è un’importante risorsa per l’uomo; • i mari e gli oceani separano le terre, ma allo stesso tempo favoriscono gli scambi e la comunicazone fra i popoli. Quaderno

pagg. 22-23

Atlante

pagg. 68-69

Storia

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Le civiltà del mare

Vi vi la Stor ia

Ieri: la Terra di Canaan Sulla costa orientale del mar Mediterraneo, fra l’Egitto e la Mesopotamia, si affaccia una stretta striscia di terra, costituita da colline e montagne che scendono fino al mare. I popoli antichi la chiamavano Terra di Canaan, dal nome dei suoi più antichi abitanti, i Cananei. Era una terra poco fertile perché povera di acqua, ma costituiva un passaggio molto importante per raggiungere il mare ed era attraversata dalle vie carovaniere dei mercanti che provenivano dalla Mesopotamia e dal lontano Oriente. Per questi motivi era una terra contesa dai grandi regni di allora e vi si combatterono molte guerre. Dalla Mesopotamia gli Ittiti, gli Assiri e i Babilonesi cercavano uno sbocco sul mare verso Occidente e si scontrarono più volte con gli Egizi che volevano controllare il passaggio delle merci e imporre dei dazi. In quei territori passarono e si fermarono tribù e popoli diversi, ma quelli che hanno lasciato testimonianze importanti e hanno dato un contributo significativo allo sviluppo dell’umanità sono stati i Fenici e gli Ebrei. Tratto costiero del Libano

60

Storia


Vivi la Storia Edificio governativo della città di Beirut

Oggi: Libano Oggi l’antica terra di Canaan comprende il Libano, lo Stato di Israele e la Palestina. Il Libano è una repubblica presidenziale, abitata perlopiù da arabi. Ha circa tre milioni e mezzo di abitanti. La capitale, Beirut, è una grande e bella città moderna con più di un milione di abitanti. Negli ultimi decenni il Paese è stato sconvolto da guerre devastanti, scoppiate nei Paesi vicini, che hanno lasciato ferite profonde. Nonostante tutto questo, gli abitanti sono energici, vitali e aperti, tanto che Beirut può definirsi una città multiculturale. Sulla bandiera campeggia l’immagine del cedro, in ricordo delle antiche foreste che ricoprivano le montagne e che oggi sono quasi scomparse.

Oggi: Israele e Palestina Lo Stato di Israele è stato istituito nel 1948, alla fine della Seconda guerra mondiale, per dare una terra agli Ebrei sopravvissuti alla Shoah, lo sterminio voluto dal regime nazista. In quelle zone, nello Stato di Palestina, vivevano gli Arabi che hanno lingua, religione, abitudini e tradizioni molto diverse da quelle degli Ebrei. Essi hanno dovuto cedere parte della loro terra per permettere la costituzione del nuovo Stato. Per questo la convivenza tra i due popoli si è rivelata difficile ed è nato fin da subito un conflitto che dura da moltissimi anni e che ancora non è stato risolto.

La città vecchia di Gerusalemme

Tel Aviv, importante città israeliana

Storia

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I Fenici

Le civiltà del mare

I Fenici si erano insediati intorno al 2000 a.C. a nord della Terra di Canaan. Nei pochi terreni pianeggianti, assolati e aridi, si potevano coltivare solo cereali, viti, ulivi e palme da datteri. Perciò i Fenici impararono a sfruttare le risorse del mare e della montagna: le montagne erano ricoperte di foreste di cedri, alberi enormi dal legno molto duro e resistente, ottimo per costruire navi. Il mare offriva infinite vie di navigazione. Divennero, così, esperti navigatori e abili commercianti. I Fenici non formarono mai uno Stato unitario. Ogni città era uno Stato indipendente dagli altri, aveva un proprio re che governava con un consiglio formato dagli anziani e dagli uomini più ricchi. Le città erano circondate da alte cinta di mura per essere meglio difese da eventuali assalti nemici. Le più importanti furono Sidone, Tiro e Biblo, tutte situate sulla costa. Nel VI secolo a.C., le città fenicie persero la loro indipendenza passando prima sotto il dominio babilonese, poi sotto quello persiano.

METODO DI STUDIO

Lavoro sulla linea del tempo

Dopo aver studiato la storia dei Fenici, ritorna sulla linea del tempo e collega gli avvenimenti alle date. Primi stanziamenti

4000 a.C.

62

Storia

Fondazione di Cartagine

3000 a.C.

2000 a.C.

Circumnavigazione dell’Africa

1000 a.C.

Anno 0


I Fenici

Abili artigiani I Fenici erano abili artigiani. Con il legno dei cedri impararono a costruire navi sempre più robuste, agili e veloci. Per renderle più stabili e resistenti usavano la chiglia, una lunga trave di legno posta sotto lo scafo che univa un capo all’altro della nave; per governarle al meglio perfezionarono il timone e inventarono l’ancora. Costruivano due tipi di navi: commerciali e da guerra. Le prime erano alte e robuste, con una enorme stiva per contenere le merci e una grande vela quadrata per sfruttare al meglio la forza del vento. Le seconde erano basse e lunghe, più agili e veloci, dotate di una doppia fila di remi. I Fenici sapevano lavorare minerali come l’oro, l’argento, il bronzo, pietre preziose e avorio. Ne ricavavano piatti, coppe, pettini, scatole, tutti oggetti molto pregiati. Producevano anche anfore e vasi di ogni tipo, maschere e amuleti. Impararono, forse per caso, a fabbricare il vetro: preparando un fuoco sulla sabbia ricca di un minerale, il nitro, si accorsero del formarsi di una pasta fluida e modellabile che, man mano che si raffreddava, si induriva e diventava trasparente. Perfezionarono così la tecnica di lavorazione del vetro fino a ottenere oggetti raffinatissimi. I Fenici impararono anche a tingere le stoffe con la porpora, una sostanza di colore rosso intenso, prodotta da un piccolo mollusco di mare, il murice. Le stoffe colorate furono una grande novità, erano molto pregiate, costose e richiestissime in tutti i mercati del Mediterraneo. Quaderno

timone

pag. 24

Atlante

METODO DI STUDIO Seleziono e sintetizzo informazioni Completa lo schema. I FENICI erano abili ............................................... lavoravano ........................................

vetro

........................................ ........................................ Riferisci lo schema arricchendolo con altre informazioni. Lavoro sull’immagine Scrivi al posto giusto il nome delle parti della nave commerciale. albero

vela

chiglia

pagg. 72-73

............................................

............................................

............................................

Storia

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Le civiltà del mare

Navigatori e commercianti I Fenici erano esperti navigatori: viaggiavano in alto mare e navigavano anche di notte. Per orientarsi di giorno osservavano la posizione del Sole nel cielo e di notte seguivano la costellazione dell’Orsa Maggiore e la Stella Polare. Col tempo divennero commercianti e si spinsero sempre più lontano, fino all’oceano Atlantico e alle isole britanniche. Intorno al 600 a.C., con un viaggio durato tre anni, fecero la circumnavigazione dell’Africa: partirono dal Mar Rosso e rientrarono attraverso le colonne d’Ercole. I commercianti fenici compravano a buon mercato stagno, oro, rame e schiavi che poi rivendevano, a prezzi più alti.

Le colonie

Rovine di Cartagine

Le parole della Storia Madrepatria: la città fondatrice di una colonia.

Lungo le coste del Mediterraneo i Fenici crearono nuovi porti e costruirono magazzini per raccogliere le merci, gli empori, dove le popolazioni del luogo giungevano anche da lontano per acquistare e vendere i prodotti più svariati. In Sicilia, Sardegna, Corsica e nella penisola iberica, dove c’erano giacimenti di argento e di stagno, fondarono anche delle vere e proprie città, le colonie. Una di queste, Cartagine, sorta nell’814 a.C. sulla costa africana, divenne una delle più potenti e ricche città del Mediterraneo. Le colonie fenicie inizialmente mantennero rapporti stretti con la madrepatria, ma col passare del tempo si resero autonome e indipendenti.

METODO DI STUDIO Lavoro sulla carta Osserva la cartina delle rotte fenicie e rispondi alle domande. • Quali colonie fondarono i Fenici? ................................................................................... ................................................................................... ................................................................................... • Quali isole toccarono? ................................................................................... ................................................................................... • Navigarono solo dentro i confini del Mediteraneo? ..........................................

64

Storia

Atlante

pagg. 72-73


I Fenici

L’alfabeto I mercanti fenici nei loro commerci dovevano annotare molti dati: il tipo e la qualità delle merci vendute e acquistate, gli incassi e i guadagni. Essi perciò avevano bisogno di una scrittura rapida e alla portata di tutti. I Fenici scoprirono che tutte le parole sono formate da un piccolo numero di suoni e abbinarono a ogni suono un segno rapido da scrivere. Così inventarono un loro sistema di scrittura. Idearono 22 segni che, combinati insieme, potevano scrivere tutte le parole: erano le lettere dell’alfabeto. L’alfabeto fenicio, per la sua semplicità, si diffuse rapidamente presso tutti i popoli del Mediterraneo.

Le monete

Iscrizione su una tomba fenicia

Monete fenicie in argento e oro

La moneta era già stata inventata dagli Ittiti, ma furono i Fenici a diffonderne l’uso in tutto il bacino del Mediterraneo. Fino ad allora, per i commerci ci si serviva del baratto, ma per i Fenici, che intraprendevano lunghi viaggi e commerciavano con popoli anche molto lontani, questo non era praticabile: era molto più comodo tenere le monete in un sacchetto, piuttosto che portarsi dietro mandrie di animali o interi raccolti di grano da barattare. Furono coniate monete dello stesso peso, dapprima in oro e argento, poi anche in ferro e rame.

Le divinità I Fenici adoravano molti dèi che rappresentavano le forze della natura. El era il dio creatore di tutte le cose, Baal, il più venerato, era il dio della pioggia e del vento, Astarte era la dea della maternità e della fertilità della terra. Le cerimonie religiose si svolgevano all’aperto, in un recinto sacro con al centro una pietra su cui si facevano i sacrifici agli dèi. I Fenici seppellivano i morti in grandi cimiteri, le necropoli. Dea Astarte

METODO DI STUDIO Seleziono e organizzo informazioni

..........................................................

Completa lo schema.

inventarono

.......................................

perché

I Fenici Verbalizza lo schema.

.......................................................... ..........................................................

usavano

.......................................

perché

..........................................................

Storia

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Gli Ebrei

Le civiltà del mare

Gli Ebrei erano dei pastori nomadi che nei tempi più lontani vivevano nella Mesopotamia, sulle rive del fiume Eufrate nei pressi della città di Ur. Si spostavano in continuazione in cerca di pascoli per le loro greggi. Vivevano in accampamenti provvisori, in tende fatte di pelle di capra montate su strutture di legno, facili da smontare e da trasportare. Intorno al 1900 a.C. il patriarca Abramo, un pastore riconosciuto come capo indiscusso, sentì la voce del suo dio, Jahvè, che gli ordinava di lasciare quelle terre e di cercare un altro luogo per sé e per i suoi discendenti. Egli, allora, radunò tutto il suo popolo e partì in cerca della terra promessa da Dio. Dopo lunghe peregrinazioni, gli Ebrei giunsero nella Terra di Canaan, in una stretta striscia di terreno pianeggiante attraversata dal fiume Giordano sulle cui rive la vegetazione era rigogliosa. Vi si stabilirono per circa due secoli. Erano divisi in dodici tribù guidate dagli anziani patriarchi. Oltre alla pastorizia e all’allevamento di animali, cominciarono a praticare anche l’agricoltura. Coltivavano viti, ulivi, alberi da frutto, cereali e legumi. La fertile valle del fiume Giordano

METODO DI STUDIO

Lavoro sulla linea del tempo

Dopo aver studiato la storia degli Ebrei, ritorna sulla linea del tempo e colloca su di essa Abramo, Mosè e Saul. ............................................

4000 a.C.

3000 a.C.

1250 a.C.

1900 a.C. ............................................

66

Storia

............................................

1000 a.C.

Anno 0


Gli Ebrei

In Egitto Nel 1700 a.C., la Palestina fu colpita da una grave carestia e gli Ebrei furono costretti a emigrare di nuovo. Con le loro greggi raggiunsero l’Egitto e vi restarono per più di cinquecento anni. All’inizio, furono accolti benevolmente dagli Egizi ed essi poterono vivere tranquillamente praticando la pastorizia e l’agricoltura. Dopo alcuni secoli, quando salì al trono il faraone Ramses II, la loro condizione iniziò a peggiorare, soprattutto perché vennero sempre più utilizzati come manodopera nella produzione di mattoni, necessari alle grandi opere edili egizie.

Mosè e la partenza dall’Egitto

Intorno al 1250 a.C., sotto la guida di Mosè, gli Ebrei organizzarono la partenza dall’Egitto (esodo), cercando di raggiungere di nuovo la Terra di Canaan. Riuscirono ad attraversare il Mar Rosso e trascorsero diversi anni nel deserto arabico. Nei periodi di carestia si nutrivano di manna, una sostanza bianca dal sapore dolciastro, prodotta da particolari piante. Finalmente, dopo circa quarant’anni, raggiunsero la Terra di Canaan. Mosè, il grande patriarca che li aveva guidati, invece morì poco prima di raggiungerla. Secondo diversi studiosi la figura di Mosè e l’avvenimento dell’esodo, così come ci sono stati tramandati dalla Bibbia, non possiedono alcun rilievo storico e vanno considerati esclusivamente come un racconto religioso.

METODO DI STUDIO

Il Monte Sinai fu una delle tappe degli Ebrei durante il viaggio di ritorno dall’Egitto.

Le parole della Storia Esodo: emigrazione volontaria di una comunità a causa di persecuzioni per motivi religiosi, morali o politici.

Lavoro sulla carta Osserva la cartina e completa. Viaggio dalla ............................................................................... alla ............................................................................................ sotto la guida di ....................................................................................... . Spostamento dalla ................................................................. all’........................................................................................... a causa ................................................................................................................ . Partenza dall’................................................................................ verso la ................................................................................................ sotto la guida di .......................................................................... .

Storia

67


Le civiltà del mare

Il regno di Israele

La costruzione del tempio di Salomone.

Giunti di nuovo in Palestina, gli Ebrei vi si insediarono definitivamente. Le dodici tribù si riorganizzarono e per circa due secoli vissero pacificamente guidate ognuna dal proprio patriarca. Solo in caso di estrema necessità o per far fronte a un grave pericolo eleggevano un capo comune. Intorno all’anno 1000 a.C., costrette a lottare contro i popoli vicini, le tribù si unirono in un solo popolo, si diedero delle leggi comuni e costituirono uno stato unitario sotto la guida di un re, Saul. Nacque così il regno di Israele. Sotto David, il secondo re, fu conquistata la città di Gerusalemme che divenne capitale del regno. Il re Salomone, figlio di David, fu molto saggio e divenne famoso per il suo spirito di giustizia. Durante il suo regno, Israele raggiunse il massimo splendore. Egli ingrandì la città di Gerusalemme, vi fece costruire un grande tempio, che divenne poi il centro della religione ebraica.

La fine del regno

Il re Salomone per rendere florido il commercio e costruire i magnifici edifici di Gerusalemme aveva affrontato notevoli spese e perciò aveva gravato il popolo di pesanti tasse, creando molto scontento. Alla sua morte, le tribù del Nord entrarono in conflitto con quelle del Sud e il regno ebraico si divise in due: il regno di Giuda e il regno di Israele. Così divisi, gli Ebrei divennero più deboli e furono facilmente conquistati, prima dagli Assiri, poi dai Babilonesi. Questi, sotto la guida del re Nabucodonosor, distrussero Gerusalemme e deportarono gli Ebrei a Babilonia. Fu poi la volta dei Persiani e infine dei Romani. Nel 70 d.C., in seguito a una rivolta, i Romani costrinsero gli Ebrei a lasciare la Palestina. Da allora iniziò la diaspora, cioè la loro dispersione nel mondo.

METODO DI STUDIO

Gli Ebrei furono deportati dai soldati a Babilonia.

Seleziono e organizzo informazioni

Completa gli schemi. Infine verbalizzali e collegali in un unico discorso. • Il regno di Israele nacque

• Si formarono due regni

• Gli Ebrei divisi erano più deboli

• I Romani cacciarono gli Ebrei

perché

perché

quindi

quindi

....................................................

....................................................

....................................................

....................................................

....................................................

....................................................

....................................................

....................................................

68

Storia


Gli Ebrei

Un solo Dio Gli Ebrei non furono un popolo potente, non fecero scoperte e invenzioni significative, non edificarono grandi monumenti, ma furono ugualmente importanti. Essi per primi credettero che tutta la natura, compreso l’uomo, fosse opera di un unico creatore, un dio che si trova ovunque, che parla al suo popolo, lo guida e lo protegge: quello degli Ebrei fu il primo popolo monoteista. Il dio degli Ebrei era un dio universale che chiede all’uomo bontà, purezza di costumi e fratellanza con i propri simili. Quella degli Ebrei era una nuova e più alta religione, perché riconosceva e onorava la divinità non nei fenomeni e nelle forze della natura, ma nell’animo dell’uomo. La fede nel loro unico dio, Jahvè, ha permesso agli Ebrei di restare sempre uniti e fedeli alle tradizioni e di conservare la propria identità, anche quando sono stati sottomessi e dispersi da popoli più forti di loro. Ancora oggi, gli Ebrei professano la loro fede seguendo molti antichi rituali. Quaderno

pag. 25

Il rilievo mostra il bottino riportato dai Romani dopo la conquista di Gerusalemme. Si nota la menorah, il candelabro a sette braccia.

Le parole della Storia Collega le parole alle definizioni corrispondenti:

La Bibbia ebraica (Torah) è scritta su un rotolo.

LA BIBBIA IERI E OGGI

Religione che adora un dio solo

Dispersione di un popolo

POLITEISMO MONOTEISMO

Le vicende degli Ebrei sono raccontate nella Bibbia, il loro libro sacro. Il testo è diviso in due parti principali: il Vecchio e il Nuovo Testamento. Nel Vecchio Testamento ci sono una serie di libri che contengono la storia, le preghiere, le leggi e le usanze religiose del popolo ebraico. Nel Nuovo Testamento si parla di Gesù e del nuovo patto stretto da Dio con gli uomini. La Bibbia è, quindi, un libro sacro per gli Ebrei, ma lo è anche per i cristiani.

DIASPORA ESODO Migrazione di un intero popolo

Religione che adora più dei

Storia

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Cittadini oggi

La persecuzione degli Ebrei

Famiglie di ebrei deportati

Le parole della Storia Shoah: nella lingua ebraica significa “distruzione”. Oggi definisce lo sterminio di massa del popolo ebraico da parte dei nazisti. Olocausto: nella religione greca ed ebraica indicava il “sacrificio alla divinità in cui veniva bruciata una vittima”, in genere un agnello. Oggi viene usata per ricordare tutti gli Ebrei uccisi.

Dopo la diaspora gli Ebrei, nel corso dei secoli, si stabilirono in diversi Paesi europei; qui cominciarono a lavorare, a studiare e parteciparono alla vita sociale come tutti gli altri. Praticavano la loro religione e si riunivano a pregare nelle sinagoghe, secondo gli antichi rituali. Questo li rendeva “diversi” dagli altri, così venivano guardati con diffidenza e a volte anche perseguitati. In molte città, furono costretti a vivere in zone riservate a loro chiamate ghetti. Nel 1935 in Germania, dove vigeva il regime nazista, furono promulgate le leggi razziali che discriminavano gli Ebrei, privandoli di ogni diritto: veniva tolta loro la cittadinanza, non potevano più lavorare, andare a scuola, entrare nei negozi. Nel 1938 anche in Italia, alleata della Germania, furono promulgate le leggi razziali. Tra il 1939 e il 1945, durante la Seconda guerra mondiale, milioni di Ebrei di ogni parte d’Europa furono deportati nei campi di concentramento nazisti dove vivevano e lavoravano in condizioni disumane prima di essere sterminati. Furono uccisi così più di sei milioni di Ebrei insieme ad altri considerati diversi: zingari, portatori di handicap, omosessuali. Il 27 gennaio 1945 i soldati russi entrarono e liberarono il campo di sterminio di Auschwitz, scoprendo così le atrocità subite dai prigionieri ebrei.

Ingresso del campo di concentramento di Auschwitz

PER NON DIMENTIC ARE Il 27 gennaio nel mondo si celebra la Giornata della Memoria per ricordare la Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebreo. Non si deve dimenticare mai che tutti gli uomini sono uguali, qualunque sia la loro razza, la religione, le loro capacità fisiche o psichiche, o il modo di vivere.

70

Storia


Cittadini oggi

Liberi di credere La nostra Costituzione è un documento prezioso, perché contiene, oltre alle leggi che regolano lo Stato e la vita dei cittadini, i princìpi sui quali si fonda la nostra Repubblica democratica. Alla base di tutto c’è il principio di uguaglianza: tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge e hanno gli stessi diritti e doveri. 1 Commenta insieme ai tuoi compagni i seguenti articoli:

Art. 3 - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Art. 19 - Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne[...] il culto. Art. 20 - Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione o istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di gravami fiscali per la sua costituzione. 2 Cerca di dare una risposta alle seguenti domande poi confronta le tue esperienze con quelle dei tuoi compagni di classe. • Perché è stato necessario fare degli articoli di legge per sancire un principio naturale come l’uguaglianza tra le persone? • Conosci il significato delle parole: razzismo, pregiudizio e discriminazione?

3 Completa le definizioni. Senza distinzione di... ...sesso? Sono uguali i maschi e le ................................................ .......................................................................................................................... . ...razza? Non conta ................................................................................. .......................................................................................................................... . ...lingua? Non importa se si parla l’italiano, ............................. .......................................................................................................................... .

• Hai mai assistito a un episodio di razzismo o di discriminazione?

...religione? Si può essere cattolici,

• Ti è mai capitato di giudicare una persona prima di conoscerla? Il tuo giudizio è rimasto lo stesso dopo che l’hai conosciuta?

...opinioni politiche? Ognuno può avere le proprie .............

.......................................................................................................................... . .......................................................................................................................... . ...condizioni personali? Non ci sono differenze fra ............... giovani e .......................................... , ricchi e ..................................... .

Storia

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Conoscenze in sintesi SINTETIZZO 1 Completa il quadro di civiltà dei Fenici con le informazioni giuste.

I Fenici Localizzazione geografica

Periodo storico

I Fenici si insediarono nella ..........................................

La civiltà fenicia iniziò nel ............................................... ,

e si diffusero in tutto il Mediterraneo sulle cui

le città persero l’indipendenza nel ............................

coste fondarono le loro ................................................ .

........................................................................................................ . Lavoro

Organizzazione sociale I Fenici vivevano in città- ................................................

I Fenici erano abili artigiani, ........................................

governate da un ................................................................ .

e ..................................................................... . Costruirono ..................................................................... agili e robuste.

Arte, cultura e tecnologia

Scoprirono il ..................................................................... e

I Fenici realizzarono raffinati oggetti in ..................

la ................................................................................................ .

..................................... e ............................................................. . La loro invenzione più importante fu l’ ..................

Religione

.......................................................... formato da 22 segni.

I Fenici erano ....................................................................... .

politeisti - Terra di Canaan - stato - navi - alfabeto - navigatori - 2000 a.C. VI sec. a.C. - colonie - re - metallo - vetro - commercianti - porpora - pietre preziose

Gli Ebrei 2 Per ogni frase cancella la definizione sbagliata, poi leggi il testo: avrai il quadro di civiltà degli Ebrei. • Possono essere definiti un popolo

in movimento.

stabile.

• Cercavano la Terra Promessa che era

la Mesopotamia.

la Terra di Canaan.

• Le loro attività principali erano

la navigazione.

la pastorizia e l’agricoltura.

• Nei tempi più antichi erano

un unico popolo.

formati da dodici tribù.

• Furono unificati in un unico regno

dal re Saul.

dal re Salomone.

• Adoravano

le forze della natura.

un solo Dio creatore.

• Furono il primo popolo

monoteista.

politeista.

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Verifica


Competenze in atto USO LA LINEA DEL TEMPO 1 Osserva le linee del tempo, ricorda ciò che hai studiato e completa il testo. FENICI 4000 a.C.

2000 a.C.

3000 a.C.

1000 a.C. 500 a.C. Anno 0

1000 d.C.

2000 d.C.

1000 d.C.

2000 d.C.

EBREI 4000 a.C.

3000 a.C. 2000 a.C. 1900 a.C. 1000 a.C. Anno 0 70 d.C.

Gli Ebrei verso il ..................................................... vennero condotti in Palestina da ................................................... . Circa nel 1700 a. C., si spostarono in ......................................... dove vissero per ......................................... anni in condizione di ................................................. . Nel 1250 a. C., guidati da ..................................................... , fuggirono dall’..................................................... . Nel ..................................................... i Romani costrinsero gli Ebrei ad abbandonare la loro terra e a disperdersi nel mondo. I Fenici persero l’indipendenza nel ..................................................... . Sia i Fenici che gli Ebrei furono conquistati dai ..................................................... e dai ...................................................................................... . RICONOSCO I DOCUMENTI 2 Scrivi sotto a ogni immagine il nome della civiltà a cui si riferisce.

..............................................

..............................................

..............................................

..............................................

SELEZIONO LE INFORMAZIONI 3 Colora le affermazioni giuste. La Fenicia era

fertile e coltivabile.

stretta e montuosa.

I Fenici divennero

navigatori e commercianti.

pastori e agricoltori.

Nei loro viaggi, i Fenici

attraversarono i deserti.

fondarono colonie.

Per scrivere più facilmente inventarono

l’alfabeto di 22 segni.

l’alfabeto di 32 segni.

Per facilitare il commercio diffusero

l’uso del baratto.

l’uso della moneta.

Verifica

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Le civiltà del mare

Vi vi la Stor ia

Ieri: la civiltà minoica

L’isola di Creta è situata nel mar Mediterraneo, in una posizione molto favorevole perché è a metà strada tra il Vicino Oriente, l’Egitto e la Grecia. Di forma allungata, è piuttosto estesa con coste alte e rocciose, a tratti molto frastagliate, dove si aprono ampie baie e insenature adatte agli approdi delle navi. Intorno al 2500 a.C., gli abitanti di quest’isola diedero vita a una civiltà molto progredita e raffinata. Per moltissimi secoli la civiltà dei Cretesi, detta anche minoica dal nome del leggendario re Minosse, rimase completamente sconosciuta. Si avevano notizie del re Minosse solo attraverso i miti e le leggende tramandate dagli scrittori greci, perciò si credeva che fosse una civiltà leggendaria, mai esistita nella realtà. All’inizio del 1900, l’archeologo inglese Arthur Evans scoprì le rovine del palazzo di Cnosso, il famoso “labirinto” che secondo il mito racchiudeva un mostro: il minotauro. Solo allora si ebbe la certezza che la civiltà cretese non solo fosse esistita realmente, ma che fosse stata anche molto avanzata. In seguito, gli scavi riportarono alla luce resti di altri palazzi e delle città di Festo e Mallia. Quaderno

Particolare di una stanza del palazzo reale di Cnosso Rovine di Cnosso

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Storia

pag. 26


Vivi la Storia

Oggi: Creta Creta, oggi, fa parte della Repubblica greca. È l’isola più grande di questo Stato e una delle più importanti. È collegata alla terraferma da navi e traghetti e da due aeroporti internazionali. I suoi abitanti praticano prevalentemente l’agricoltura e le attività legate al turismo. Il capoluogo dell’isola, Heraklion, con il suo ricco museo archeologico e le strade cittadine bianche e dritte ricorda la dominazione veneziana. I suggestivi e pittoreschi paesini dell’interno e della costa riportano indietro nel tempo. La bellezza delle spiagge, l’acqua pulita e trasparente del mare, il clima mite tutto l’anno e i numerosi siti archeologici fanno di Creta una delle più frequentate mete turistiche del Mediterraneo. Porto vecchio di Heraklion

Veduta di Heraklion

Ingresso al Museo archeologico di Heraklion

Storia

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I Cretesi

Le civiltà del mare

Sala del palazzo di Cnosso

L’isola di Creta gode di un clima mediterraneo ventilato e asciutto con una temperatura mite. Il suolo, aspro e roccioso, è montuoso e collinare con piccole pianure che possono essere coltivate; il sottosuolo è ricco di rame. I primi abitanti di Creta erano prevalentemente agricoltori: nelle poche aree pianeggianti coltivavano ulivi, viti e cereali e allevavano ovini, caprini e bovini. Con il tempo, impararono a sfruttare al meglio le risorse dell’isola: i boschi delle montagne fornivano ottimo legname per costruire le navi; le coste offrivano attracchi e protezioni alle imbarcazioni. Così divennero navigatori e commercianti, solcarono il Mediterraneo in ogni direzione e vennero in contatto con gli altri popoli con i quali scambiavano merci e conoscenze. Verso il 1450 a.C. si perse ogni traccia della civiltà cretese per cause ancora sconosciute. Probabilmente una spaventosa eruzione vulcanica avvenuta nella vicina isola di Thera, oggi Santorini, distrusse gran parte dell’isola con i suoi stupendi palazzi.

Affresco minoico con navi proveniente dall’isola di Thera (Santorini)

METODO DI STUDIO

Lavoro sulla linea del tempo

Colloca sulla linea del tempo l’inizio e la fine della civiltà cretese e colorane la durata.

4000 a.C.

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Storia

3000 a.C.

2000 a.C.

1000 a.C.

Anno 0


I Cretesi

Un popolo ricco e pacifico Gli artigiani erano abilissimi nel lavorare la ceramica, i metalli e le pietre preziose: realizzavano con le proprie mani gioielli, armi in bronzo, stoffe, vasi. I contadini producevano vino e oli pregiati che, chiusi in vasi e in grandi otri di terracotta, venivano trasportati sulle navi e venduti in Egitto, Asia Minore, Grecia e Sicilia. I marinai, con le loro imbarcazioni dotate di robusti remi e di grandi vele quadrate capaci di sfruttare la forza del vento, assicuravano i commerci e proteggevano l’isola dalle incursioni dei popoli vicini. Portarono per tutto il Mediterraneo l’olio e il vino, il rame, oggetti di metallo, gioielli e ceramiche. I Cretesi conoscevano anche la scrittura. Negli scavi sono stati ritrovati due tipi di scrittura che gli archeologi hanno chiamato lineare A, la più antica, e lineare B, la più recente. La prima comprendeva 90 segni riuniti in piccoli gruppi separati da lineette e punti, e non è stata ancora decifrata. La seconda era composta da segni più semplici che forse rappresentavano le sillabe, è stata decifrata e riconosciuta come una forma di greco antico.

La religione

I Cretesi adoravano diverse divinità antropomorfe, cioè dalla forma umana, ma anche molti elementi naturali come rocce, alberi e animali. La divinità più importante era la Dea Madre che proteggeva la natura e assicurava la riproduzione di tutti gli esseri viventi. Un culto particolare era riservato al toro che era simbolo di forza e di vitalità. Durante le cerimonie religiose, si praticavano giochi acrobatici. Tra questi era molto diffusa la taurocatapsia: giovani acrobati, maschi o femmine, dovevano saltare in groppa a un toro in corsa, afferrarlo per le corna e fare una capriola sul suo dorso.

Disco di terracotta del 1700 a.C. Su entrambi i lati presenta i segni della scrittura lineare non ancora decifrata.

METODO DI STUDIO Seleziono e organizzo informazioni Cerca e sottolinea le informazioni nel testo. Completa le frasi e ripeti. Creta era un’isola fortunata perché: • il clima era ....................................................... ; • le coste avevano ......................................... ; • i contadini producevano ......................... ................................................................................... ; • gli artigiani creavano .................................. ................................................................................... ; • i marinai con le loro imbarcazioni....... ................................................................................... .

Nel magazzino del palazzo di Cnosso venivano conservati grandi vasi che contenevano vino e olio. L’affresco mostra una scena di sacrificio alla Dea Madre.

Storia

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Lavoro sui documenti

Una città in un palazzo Il palazzo di Cnosso era stato costruito su un’altura di fronte al mare e non era protetto da mura. Aveva più di mille stanze comunicanti tra loro e disposte su più piani in modo assai complicato: appartamenti regali con la sala del trono, terrazze, loggiati, corridoi, laboratori artigiani, magazzini. Sono state ritrovate condutture dell’acqua in terracotta, vasche da bagno, statue e pitture.

Il Principe dei Gigli, così chiamato per i fiori sullo sfondo, rappresenta un giovane minoico.

I delfini dipinti sulle pareti testimoniano lo stretto legame tra i Cretesi e il mare.

L’importanza delle donne a Creta è testimoniata anche dalla loro presenza negli affreschi. Qui sono raffigurate riccamente vestite e con capigliature elaborate.

Le scene di taurocatapsia, affrescate con molti particolari, ci mostrano la pericolosità del gioco, l’abilità e il coraggio degli atleti.

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Storia


Lavoro sui documenti I raffinati affreschi dai colori vivaci che decorano le pareti rappresentano svariate figure umane, uccelli, animali terrestri e marini e ci fanno comprendere molti aspetti della vita a Creta: il modo di vestire e di mangiare, l’amore per il mare e per la natura, le feste religiose, le gare e i giochi che si facevano durante il loro svolgimento. La mancanza di mura di protezione, la ricchezza delle vesti, la cura del corpo, la vivacità e il movimento che emergono nelle scene rappresentate ci fanno pensare a un popolo pacifico e gioioso.

I minoici praticavano vari sport, tra cui il pugilato, con guantoni simili a quelli moderni. La sala del trono a Cnosso. Qui il sovrano riceveva le persone della sua corte e i dignitari stranieri che giungevano a Creta.

1 Osserva gli affreschi del palazzo di Cnosso e rispondi. • Quali colori prediligevano i Cretesi?.............................................................................................................................................................................. . • Come sono pettinate e vestite le donne? ................................................................................................................................................................. . • Che cosa fanno le persone nell’affresco del toro?................................................................................................................................................ . • A che cosa ti fanno pensare? ............................................................................................................................................................................................ . • Sono raffigurate armi? ...........................................................................................................................................................................................Perché? ................................................................................................................................................................................................................................................................. . • Quali elementi della natura sono rappresentati? ................................................................................................................................................. . 2 Segna con una X gli aggettivi con cui potresti descrivere questi affreschi. allegri spaventosi vivaci confusi raffinati chiari scuri festosi

Teseo uccide il Minotauro.

3 Completa. Da questi affreschi si può capire che la vita a Cnosso era ................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................................................. . Atlante

pagg. 70-71

Storia

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Le civiltà del mare

Vi vi la Stor ia Ieri: la civiltà micenea

La Grecia è una penisola protesa tra il mar Egeo e il mar Mediterraneo. È una terra aspra con montagne ripide che emergono direttamente dalle acque e che, all’interno, sono attraversate da strette vallate. Le coste sono alte e frastagliate, con profonde insenature. Una miriade di isole facilitano la navigazione: è più facile spostarsi per mare da un’isola all’altra che attraversare monti e valli. Verso il 2 000 a.C., si stanziarono in questi territori alcune tribù di popolazioni diverse. Erano guerrieri e pastori. Nelle strette pianure coltivavano cereali, viti, ulivi e raccoglievano il miele. Intorno al 1600 a.C., una di queste popolazioni, gli Achei, fondò diverse città-fortezza: Argo, Tirinto, Pilo e Micene. Dalla città di Micene prese il nome la civiltà micenea.

Le rovine della città di Micene

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Storia


Vivi la Storia

Oggi: Grecia Dell’antica città di Micene oggi è rimasto un sito archeologico su una collinetta a circa 12 chilometri dal mare, non molto distante dalla città di Argo. Fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Si trova in Grecia, una Repubblica democratica, membro dell’Unione Europea. Questo Stato comprende la penisola greca, Creta e tutte le isole del mare Egeo. La Grecia per la natura del suo territorio non ha grandi industrie e l’agricoltura si basa soprattutto sulla coltivazione della vite e dell’ulivo. È molto sviluppato il turismo. Ogni anno milioni di turisti visitano la Grecia, attratti dalla bellezza delle isole e del mare, ma soprattutto dagli interessantissimi siti archeologici e dai ricchi musei diffusi in tutto il territorio.

La Porta dei Leoni sulle mura di Micene. L’isola di Santorini

Atene

Storia

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Le civiltà del mare

I Micenei Gli Achei provenivano dall’Asia centrale, erano guerrieri e pastori, ma ben presto impararono a sfruttare le risorse offerte dal mare, dedicandosi alla navigazione e al commercio. Divennero ricchi e potenti proprio grazie ai loro commerci con gli altri popoli del Mediterraneo. Intorno al 1450 a.C. estesero la loro dominazione sull’isola di Creta, fino alle coste dell’Asia Minore e dell’Italia meridionale. Intorno al 1200 a.C. altri popoli invasero la Grecia e iniziò il declino dei Micenei.

Città come fortezze

palazzo reale

case caserma sepolture

Porta dei Leoni cinta di mura Ricostruzione del Palazzo di Micene

METODO DI STUDIO

Ogni palazzo era come una città fortificata e costituiva un piccolo regno. I Micenei costruivano le loro città sulle alture da cui si poteva controllare tutta la pianura circostante fino al mare. Erano circondate da imponenti mura costruite con enormi blocchi di pietra incastrati gli uni con gli altri. Si poteva entrare solo attraverso porte che, all’occorrenza, venivano bloccate con lastre di pietra. Al centro della città, sulla parte più alta chiamata acropoli, erano situati il palazzo del re e gli edifici più importanti. Il palazzo reale aveva molte stanze che si snodavano intorno a una grande sala, il megaron, dove il re prendeva le sue decisioni, intratteneva gli ospiti e organizzava le feste. Più in basso, intorno al palazzo, erano raggruppate le abitazioni del popolo.

Lavoro sulla linea del tempo

Collega ogni evento alla data corrispondente. Primi stanziamenti

4000 a.C.

82

Storia

3000 a.C.

Dominio sull’isola di Creta

2000 a.C.

Declino dei Micenei

1000 a.C.

Anno 0


I Micenei

L’organizzazione della società

Le città dei Micenei erano governate da re ricchi, forti e potenti. I re possedevano molte terre, amministravano la giustizia e, in caso di guerra, guidavano l’esercito e diventavano combattenti. A fianco del re, c’erano dei nobili guerrieri, che lo consigliavano e lo aiutavano nel governo della città, e i sacerdoti, che si occupavano del culto del dio protettore. Erano considerati importanti anche i ricchi proprietari terrieri. Gli artigiani lavoravano l’oro, l’argento, il rame e il bronzo e si dedicavano soprattutto alla fabbricazione di armi. Con l’argilla modellavano vasi e anfore. I contadini vivevano fuori dalle mura della città. Lavoravano le terre dei nobili e coltivavano grano, orzo, miglio, viti, olivi e lino. I marinai e i commercianti raggiungevano le coste più lontane dell’Africa, della Spagna, dell’Italia e dell’Asia Minore. Vendevano oggetti in rame e in bronzo e tessuti, compravano rame e stagno. Nei loro viaggi, i commercianti conobbero e impararono la scrittura dei Cretesi, che poi rielaborarono e trasformarono, rendendola più semplice. Nella società micenea, le donne erano amate e rispettate: curavano la famiglia e affiancavano il marito nelle conversazioni e nel prendere le decisioni più importanti. Erano abili nel tessere e filare: i tessuti di lana venivano utilizzati per gli abiti, quelli di lino per le vele delle navi e le corde.

METODO DI STUDIO Seleziono e sintetizzo informazioni Scrivi le principali caratteristiche di ogni parola-chiave. • Re ................................................................................... ............................................................................................. • Nobili guerrieri .................................................... ............................................................................................. • Sacerdoti .................................................................. ............................................................................................. • Artigiani .................................................................... ............................................................................................. • Contadini ................................................................. ............................................................................................. • Marinai e commercianti................................ ............................................................................................. • Donne ......................................................................... ............................................................................................. Leggi e ripeti il testo così ottenuto.

Quaderno

pag. 27

Storia

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Dei ed eroi

Guerriero miceneo armato di lancia e protetto da elmo, corazza, schinieri e da uno scudo sulle spalle

I Micenei adoravano molte divinità: immaginate in forme umane, esse rappresentavano le forze della natura e molti vizi e virtù degli uomini. Zeus era il padre degli dei e degli uomini. Era, moglie di Zeus, era la regina degli dei, Poseidone era il dio del mare, Demetra la dea della terra. Gli dei proteggevano le città, i raccolti e gli uomini. Per ottenere la loro benevolenza, i sacerdoti sacrificavano su altari di pietra, costruiti all’aperto, animali come capretti, vitelli, buoi e offrivano i migliori prodotti della terra. I Micenei erano un popolo guerriero. Andare in guerra era considerato un onore. I soldati si lanciavano sui nemici con grande coraggio. I più valorosi erano considerati eroi, ricevevano grandi onori e venivano ricompensati dal re con doni preziosi. Era credenza che anche gli dei partecipassero alle battaglie e parteggiassero ora per l’uno, ora per l’altro popolo.

Il culto dei morti

I Micenei avevano un profondo culto per i morti. I defunti venivano sepolti in modi diversi a seconda del ruolo sociale. Le tombe dei re, dei guerrieri e delle persone più ricche erano grandi costruzioni circolari con il soffitto a cupola, detto a thòlos. Un corridoio conduceva alla camera sepolcrale dove veniva deposto il corpo insieme agli oggetti che gli erano appartenuti in vita. I re venivano sepolti con il volto ricoperto da una maschera d’oro che ne riproduceva i lineamenti e con le ricche armi che aveva usato per combattere. L’ingresso della cosiddetta tomba di Agamennone

È PIÙ FACILE SE...

trovo le parole chiave

Indica la parola giusta, poi I Micenei: • erano • sacrificavano agli dei • erano un popolo • in guerra erano • seppellivano i morti

84

Storia

fai una breve sintesi orale. politeisti. fiori. pacifico. eroici. fuori le mura.

monoteisti. animali. guerriero. paurosi. dentro la città. Maschera funebre in oro


Lavoro sui documenti

L’arte dei Micenei I Micenei sono spesso descritti e immaginati come un popolo severo, rude e forte, di guerrieri bravi nell’uso delle armi e nella guerra, a differenza dei Cretesi pieni di gioia di vivere, amanti del divertimento e del lusso. In realtà, anche i Micenei espressero nella lavorazione dei metalli, nella ceramica e nella pittura murale la loro arte dal gusto raffinato. Osserva i seguenti reperti e completa le didascalie con le parole scritte in basso.

I gioielli e le suppellettili finemente cesellate ritrovate

Il “suonatore di lira” esprime grazia e armonia.

nelle tombe fanno capire che i Micenei erano ....................

Fa pensare che i Micenei amavano la ........................................

.......................................................................................................................... .

.......................................................................................................................... .

L’ acconciatura della donna è raffinata ed elaborata,

Le figure in oro e in argento incise nei due foderi di

simile a quelle delle donne cretesi. Ciò denota che le

pugnale rappresentano scene di ...............................................

donne micenee prestavano attenzione alla ..........................

..................................................................... e mostrano una grande

........................................................................................................................... .

abilità nella lavorazione dei ........................................................... .

cura del corpo - caccia al leone - raffinati - metalli - musica

Storia

85


Le civiltà del mare

La guerra di Troia Omero, un cantore greco vissuto nell’VIII secolo a.C. considerato uno dei più grandi poeti dell’antichità, scrisse due straordinari poemi epici, cioè componimenti in versi, l’Iliade e l’Odissea. Il primo narra la guerra di Troia, il secondo l’avventuroso viaggio di ritorno di Ulisse, re di Itaca, al termine della guerra stessa. Il racconto si snoda tra mito e realtà, ma attraverso le fantasiose vicende di re ed eroi micenei e troiani abbiamo potuto conoscere abitudini, usi e costumi dei Micenei. Dietro al mito, infatti, si intravedono diverse ragioni storiche che condussero alla guerra: prima su tutte la posizione strategica di Troia, che permetteva il controllo sui traffici commerciali tra l’Egeo e il Mar Nero.

Combattimento tra Achei e Troiani

Il mito Paride, il figlio del re di Troia Priamo, rapì Elena, la moglie del re di Sparta, Menelao. I re di tutte le città della Grecia si unirono in un grande esercito, capeggiato da Agamennone, re di Micene, e mossero guerra a Troia. Con le loro navi raggiunsero la città e la cinsero d’assedio. Per dieci lunghi anni, Achei e Troiani combatterono sanguinosamente. Soltanto usando uno stratagemma i Greci riuscirono a vincere la guerra. Essi, infatti, lasciarono sulla spiaggia un grande cavallo di legno e finsero di abbandonare i combattimenti. I Troiani introdussero il cavallo dentro le mura della città in segno di vittoria. Durante la notte i guerrieri greci uscirono dal ventre del cavallo dove si erano nascosti, aprirono le porte della città e fecero entrare il resto dell’esercito. I Troiani, sorpresi nel sonno, non furono capaci di reagire e Troia fu completamente distrutta. Quaderno

METODO DI STUDIO

pag. 27

Lavoro sul documento

Gli episodi della guerra di Troia sono stati rappresentati in molti modi dagli artisti greci. Osserva l’immagine a fianco e rispondi. • Di chi sono le teste che spuntano dal cavallo? • Chi sono i soldati all’esterno del cavallo? • Che cosa stanno facendo?

86

Storia


I Micenei

Gli scavi Per moltissimi anni, gli storici hanno creduto che la guerra di Troia fosse stata solo il frutto della fantasia dei cantori greci, ma nel 1871 Heinrich Schliemann, un ricco commerciante tedesco amante dell’archeologia, decise di cercare l’antica città. Basandosi sulle descrizioni di Omero, egli iniziò a cercare i resti di Troia, scavando su una collina dell’antica Asia Minore, oggi Turchia. Portò alla luce le rovine di un’antica città che poteva essere stata distrutta dal fuoco e che corrispondeva alla descrizione dell’Iliade. Nei mesi successivi, scavando sempre sullo stesso luogo, trovò un ricchissimo tesoro che egli chiamò “il tesoro di Priamo”: centinaia di collane, diademi, bracciali, anelli, orecchini, tutti in oro. Questa scoperta lo convinse che Troia era veramente esistita, anche se molti archeologi del tempo non accettarono la sua ipotesi.

I resti della città di Troia oggi. Le possenti mura e le abitazioni sono emerse sia grazie agli scavi di Schliemann sia grazie a quelli eseguiti in anni successivi.

COMPITO DI REALTÀ

Uso le conoscenze per risolvere un problema reale

Dopo il ritrovamento dei resti della città di Troia, si formularono nuove ipotesi sulle cause che scatenarono la guerra fra Micenei e Troiani. Segna con una X quelle che ritieni probabili. Osserva la cartina a pag. 82. La volontà dei Micenei di creare un vasto impero. Il rapimento della principessa micenea Elena da parte di Paride, principe di Troia. La volontà dei Micenei di commerciare liberamente sul Mar Nero, senza sottostare al controllo di Troia. Un contrasto tra il re di Micene e il re di Troia.

Storia

87


Conoscenze in sintesi SINTETIZZO Cerca di ricordare quanto hai studiato nelle pagine precedenti e completa il quadro di civiltà con le parole giuste.

Cretesi e Micenei Localizzazione geografica

Periodo storico

Cretesi: nell’isola di .......................................................... .

Cretesi: la civiltà iniziò nel ........................................... ,

Micenei: nella penisola della ..................................... .

si concluse nel ..................................................................... . Micenei: la civiltà iniziò nel ......................................... ,

Organizzazione sociale

si concluse nel ..................................................................... .

Cretesi: erano un popolo ricco e .............................. ............................. . Vivevano in ..............................................

Lavoro

grandi come città.

Cretesi: erano soprattutto ...................................... e

Micenei: erano un popolo di ..................................... .

................................................... . Gli artigiani sapevano

Vivevano in ................................................... circondate

lavorare la ...................................... , i ...................................

da ............................................. .

e le ............................................................................................ . Micenei: erano ...................................................................

Organizzazione politica

e .................................................................................................. .

Cretesi: erano governati da un ................................. .

Gli artigiani lavoravano soprattutto i .....................

Il più famoso fu .................................................................... .

...................................................................................................... .

Micenei: ogni città era governata da un ............. . Arte, cultura e tecnologia

Religione Cretesi: erano ...................................................................... .

Cretesi: erano colti e ........................................................ .

La dea più importante era la ...................................... .

Conoscevano la ................................................................... .

Micenei: erano ................................................................... .

Micenei: impararono la scrittura dei .......................

Gli dei più importanti erano .........................................

................................................ e la resero più semplice.

....................................................................................................... .

metalli - politeisti - Dea Madre - Zeus - Era - Poseidone - politeisti metalli - pastori - guerrieri - navigatori - 2500a.C. - commercianti Creta - pacifico - mura - re - Cretesi - Grecia - palazzi - guerrieri - raffinati - 1450 a.C. - città - Minosse - re - scrittura - 2000 a.C. ceramica - 1200 a.C. - pietre preziose - re

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Verifica


Competenze in atto USO LA LINEA DEL TEMPO 1 Leggi, completa e colora le linee del tempo, poi rispondi. CRETESI

2000 a.C.

..........................................................

4000 a.C.

Massimo sviluppo

2500 a.C.

MICENEI

..........................................................

2000 a.C. 1450 a.C.

4000 a.C.

..........................................................

Anno 0

1450 a.C. Invasione dei Dori

1200 a.C.

Anno 0

Nascita delle città degli Achei Quando è nata la civiltà cretese? .............................................. . Quando è finita? .............................................. . Quando è nata la civiltà micenea? .............................................. . Quando è finita? .............................................. . Qual è la più antica? .............................................. . Quale quella più vicina a noi? .............................................. . Quale è durata di più? .............................................. . Di quanti anni? .............................................. . Per quanti anni le due civiltà sono state contemporanee? .......................................... . Per quanti secoli? .................................... . È possibile che i Micenei abbiano imparato la scrittura dai Cretesi? .............................................. . RICAVO INFORMAZIONI DAI DOCUMENTI 2 Di quale popolo si parla nei seguenti documenti? Scrivilo sui puntini. ..........................................................................................................

.............................................................................................................................

Minosse fu il più antico che si procurò una flotta e dominò sulla maggior parte del mare greco: estese il suo potere sulle isole Cicladi e ne colonizzò la maggior parte. (Tucidide, storico greco)

Essi si trovavano già in una forma di vita superiore quando mossero alla conquista di Troia. Il re Agamennone riuscì a mettere insieme una grande flotta perché primeggiava per potenza. (Tucidide, storico greco)

SELEZIONO LE INFORMAZIONI 3 Di quale popolo si parla nei seguenti documenti? Collega. Era un popolo pacifico e gioioso. Aveva le città cinte da mura.

Erano forti guerrieri. CRETESI

La città più importante sorgeva su un’altura. Due leoni erano a guardia della loro città. Adoravano molti dei antropomorfi.

La città più importante era Cnosso. Consideravano il toro come un dio.

MICENEI

Erano abili nel lavorare rame e bronzo. La loro scrittura non è stata decifrata.

Verifica

89


Competenze in atto

Il progresso dell’umanità A conclusione del tuo percorso di studio della storia, hai capito che nelle terre intorno al bacino del Mediterraneo e lungo il corso dei fiumi, in luoghi anche molto lontani, si svilupparono contemporaneamente civiltà molto diverse. Tutte erano legate da conoscenze comuni: la scrittura, le tecniche di costruzione dei templi e delle città, l’uso dei metalli, lo sfruttamento delle acque, la suddivisione del lavoro, lo sviluppo dell’artigianato e del commercio, il culto dei morti. Le notizie e lo scambio di esperienze, anche se con difficoltà, facilitarono lo sviluppo e il progresso dell’umanità. Collega ogni immagine al popolo a cui si riferisce.

SUMERI

ASSIRI

BABILONESI

EGIZI

INDI

CINESI

FENICI

EBREI

CRETESI

MICENEI

90

Verifica


Geograf ia 92 - La Geografia 93 - Perché si studia la Geografia? 94 - Le carte geografiche 95 - La riduzione in scala 96 - Diversi tipi di carte 97 - Due carte particolari 98 - Carte fisiche e politiche 99 - Le carte tematiche 100 - L’ orientamento nello spazio 102 - Le coordinate geografiche 103 - Vivi la Geografia - Impara a orientarti 104 - I grafici e le tabelle 105 - CONOSCENZE IN SINTESI 106 - Il clima 107 - Le zone climatiche 108 - I fattori climatici 109 - Il clima determina gli ambienti Le zone tropicali 110 - Le zone temperate 111 - Le zone polari 112 - Il clima in Europa 113 - Il clima in Italia 114 - CONOSCENZE IN SINTESI 115 - COMPETENZE IN ATTO 116 - I paesaggi 117 - I paesaggi si trasformano 118 - I cambiamenti dell’Italia 119 - L’Italia fisica 120 - Le Alpi 121 - La vita sulle Alpi 122 - Gli Appennini 123 - La vita sugli Appennini 124 - Le colline

125 - La vita sulle colline 126 - I vulcani 127 - CONOSCENZE IN SINTESI 128 - Le montange in Europa 129 - Montagne giovani e antiche 130 - I rilievi nel mondo 131 - C ittadini oggi - La salvaguardia dei rilievi 132 - V ivi la Geografia La vita sulle montagne del mondo 134 - CONOSCENZE IN SINTESI 135 - COMPETENZE IN ATTO 136 - Le pianure in Italia 137 - La pianura Padano-Veneta 138 - La vita in pianura e in città 139 - C ittadini oggi - Un equilibrio compromesso 140 - Le pianure e le città in Italia 141 - Le grandi città europee 142 - V ivi la Geografia La vita nelle pianure e nelle città del mondo 144 - CONOSCENZE IN SINTESI 145 - COMPETENZE IN ATTO 146 - I fiumi italiani 148 - I laghi 149 - I mari e le coste 150 - Vivere vicino alle acque 152 - C ittadini oggi - La tutela delle acque 153 - CONOSCENZE IN SINTESI 154 - Le acque in Europa 156 - Le acque del mondo 158 - V ivi la Geografia La vita vicino alle acque del mondo 160 - CONOSCENZE IN SINTESI 161 - COMPETENZE IN ATTO 162 - Il lavoro degli italiani 163 - Il settore primario 164 - Il settore secondario 165 - Il settore terziario 166 - V ivi la Geografia L’Italia, Patrimonio dell’Umanità 167 - CONOSCENZE IN SINTESI 168 - COMPETENZE IN ATTO


La Geografia Che cos’è? Il termine Geografia deriva dalla lingua greca e significa “descrizione della terra”, infatti “geo” vuol dire terra e “grafia” scrittura. Questa scienza descrive quindi le caratteristiche degli ambienti della Terra e le trasformazioni che l’uomo compie su di essi. Quasi tutti gli ambienti possono essere definiti antropici o umanizzati perché l’uomo li ha trasformati secondo i propri bisogni; gli ambienti naturali incontaminati sono ormai molto pochi.

Chi descrive la Terra? Lo studioso che si occupa di descrivere la Terra si chiama geografo. Il suo lavoro è molto complesso perché un ambiente va studiato e analizzato in tutte le sue parti: il geografo deve conoscere la conformazione del suolo e del sottosuolo, la distribuzione di animali e piante, la presenza dell’uomo, l’importanza del clima. Per fare tutto ciò il geografo si avvale della collaborazione di altri scienziati.

Il geologo studia la conformazione del suolo e del sottosuolo.

Il botanico studia le piante e la loro distribuzione.

92

Geografia

Il climatologo studia le caratteristiche e le variazioni del clima.

Lo zoologo studia gli animali.

Il cartografo riproduce le terre e i mari sulle carte geografiche.

L’antropologo studia l’uomo e i suoi comportamenti.


Il lavoro del geografo

Perché si studia la Geografia? La Geografia è una scienza che vive insieme a noi e il suo studio ci aiuta a: • orientarci nello spazio e leggere le carte geografiche.

Castel Sant’Angelo

Durante la sua gita a Roma, Marco vuole visitare i più importanti monumenti della città. Consultando questa mappa del centro storico, riuscirà a organizzare un tragitto completo, senza giri inutili e perdite di tempo. Per andare da Castel Sant’Angelo a Piazza Navona dovrà attraversare il fiume Tevere? Piazza Navona

• c onoscere e confrontare paesaggi vicini e lontani.

Tommaso vive a Manarola, un paese sulla costa del Mar Ligure. Deve trasferirsi in Valle d’Aosta, a Courmayeur. Come cambierà la sua vita?

• c ogliere le trasformazioni operate dall’uomo sugli ambienti per soddisfare i propri bisogni.

L’immagine rappresenta il Traforo del Gran Sasso. Quali modifiche ha portato l’uomo all’ambiente? Per soddisfare quali bisogni? Che cosa bisognava fare prima della costruzione del traforo?

Geografia

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Gli strumenti della Geografia Ecco come veniva rappresentata l’Italia nel XIV secolo.

Le carte geografiche Le carte geografiche che abbiamo oggi a disposizione riproducono il territorio con grande precisione e ci danno tutte le informazioni per muoverci da un posto all’altro. Le prime carte, invece, erano disegni molto rudimentali basati sulle conoscenze dirette o sui racconti dei viaggiatori. Perciò erano molto imprecise. Nel tempo, con lo sviluppo della navigazione e delle nuove scoperte geografiche, venivano rappresentati territori più vasti e le carte diventavano più complete, ma si basavano sempre sul racconto degli esploratori. I cartografi di oggi, invece, utilizzano strumenti molto sofisticati e un metodo di lavoro ben preciso: osservano e studiano le fotografie scattate da un aereo o da un satellite; disegnano tutti gli elementi e li rimpiccioliscono secondo precisi criteri; usano dei simboli e dei colori convenzionali; spiegano il significato dei simboli attraverso una legenda.

Geografia - Storia Intrecci disciplinari

I cartografi realizzano così delle carte chiare, complete e comprensibili che sono una rappresentazione ridotta, simbolica, approssimata della realtà. Le carte sono approssimate perché il cartografo, quando deve trasferire una superficie curva su un piano, incontra delle difficoltà. Se il territorio da rappresentare è poco esteso come quello di un comune o di una regione, la carta è abbastanza precisa, ma nel caso di un continente o dell’intero pianeta la rappresentazione è meno dettagliata.

1 Leggi il testo e sottolinea: di rosso le caratteristiche delle carte di oggi; di verde le caratteristiche delle carte antiche. 2 Completa. • Le carte di oggi si basano su ............................................................................................................................................................................................... , • Le carte antiche si basavano su ........................................................................................................................................................................................ .

94

Geografia


Le carte geografiche

La riduzione in scala Il cartografo nel rappresentare un territorio sulla carta non può rispettare le dimensioni reali, ma deve necessariamente ridurle. Più grande è il territorio da rappresentare, più deve essere rimpicciolito sulla carta. Perché il disegno sulla carta corrisponda alla realtà, si devono rispettare le proporzioni e tutte le parti devono essere ridotte lo stesso numero di volte: si deve cioè fare una riduzione in scala. Il cartografo misura o ricerca le dimensioni reali del territorio da rappresentare e le riduce 10, 100, 1000 o milioni di volte, fino a che possa riportarle sul suo foglio. Quando ha ultimato il suo lavoro, il cartografo scrive sulla carta la scala di riduzione, che può essere numerica o grafica. La scala numerica è espressa con una divisione, 1 : 100 000. Si legge “uno a centomila” e significa che le misure reali sono state rimpicciolite 100 000 volte. Questo vuol dire che 1 centimetro sulla carta corrisponde a 100 000 centimetri, cioè a 1 000 metri nella realtà. Nella scala numerica l’unità 1 corrisponde sempre a un centimetro. La scala grafica è un segmento diviso in parti uguali che corrispondono alla lunghezza indicata sulla carta stessa.

Golfo di Gela

Numerica: 1: 100 1 cm sulla carta corrisponde a 100 cm nella realtà.

0

100

200 km

Grafica: 1 trattino sulla carta corrisponde a 100 km nella realtà.

Geografia - Matematica Intrecci disciplinari 1 Cerca e sottolinea nel testo che cosa significa riduzione in scala. 2 Leggi la scala, completa e rispondi. • 1 cm sulla carta equivale a ............................................. nella realtà. • Con un righello misura la distanza fra le città di Rovigo e Venezia. Quanti cm sono sulla carta? ................................................. . • Qual è la distanza reale fra le due città? .......................................... .

Scala 1: 1 000 000

Geografia

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Gli strumenti della Geografia

Diversi tipi di carte Esistono vari tipi di carte che prendono il nome in base alla scala di riduzione.

1 : 5 000 1 : 20 000

Le piante e le mappe rappresentano spazi poco estesi: case, giardini, parchi, quartieri di cittĂ , piccoli paesi. Con simboli di facile comprensione mettono in evidenza dettagli e particolari come chiese, monumenti, strade, parcheggi. Hanno una scala di riduzione che va da 1 : 10 a 1 : 10 000.

1 : 200 000

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Geografia

Le carte topografiche rappresentano con grande ricchezza di particolari territori piÚ estesi: un comune, una provincia. Evidenziano i centri abitati, le vie di comunicazione, i rilievi, i corsi d’acqua. Hanno una scala di riduzione che va da 1 : 10 000 a 1 : 100 000.

Le carte geografiche rappresentano territori molto vasti come regioni, Stati, continenti, o tutta la Terra. Hanno una scala di riduzione che va da 1 : 100 000 fino a 1 : 30, 40 o piĂš milioni.


Le carte geografiche

Due carte particolari Due carte geografiche particolari sono il mappamondo e il planisfero, che rappresentano in modi diversi tutta la superficie della Terra. Il mappamondo o globo è la rappresentazione grafica della Terra su una sfera. Esistono vari tipi di globi che riportano caratteristiche diverse. Per la sua forma sferica il mappamondo è la rappresentazione più realistica della Terra. Il globo gira intorno a un perno che rappresenta l’asse terrestre.

Il planisfero è la carta geografica che rappresenta tutta la superficie terrestre su una superficie piana. È una carta molto ridotta: la scala di riduzione parte da 1 : 30 000 000; è anche molto approssimata soprattutto ai Poli, dove le terre sono più deformate.

METODO DI STUDIO

Seleziono informazioni

A quale carta si riferiscono le informazioni? Collega. rappresenta tutta la Terra ha forma sferica

MAPPAMONDO PLANISFERO

è molto impreciso è la rappresentazione più realistica

Geografia

97


Gli strumenti della Geografia

Carte fisiche e politiche In base alle informazioni che ci danno, le carte geografiche possono essere fisiche o politiche. In queste carte gli elementi sono rappresentati attraverso colori e simboli universali, che hanno cioè un significato preciso riconosciuto e utilizzato in ogni parte del mondo. Osserva come viene rappresentata l’Italia secondo questa distinzione.

Carta fisica

Carta politica 0

100

200 km

0

100

200 km

• Rappresenta gli aspetti fisici e naturali: monti, fiumi, laghi, pianure, colline. • Usa colori che richiamano quelli della natura: montagne

pianure

colline

mare / fiumi / laghi

La maggiore o minore intensità del colore indica la maggiore o minore altezza e profondità.

• Rappresenta gli elementi antropici, cioè costruiti dall’uomo: Stati, regioni, città, paesi, linee di confine. • Usa colori e simboli: confine di Stato

capoluogo

confine di regione

altre città

città capitale di Stato Golfo di Gela

Quaderno

98

Geografia

pagg. 30-31

Atlante

pagg. 112-113


Le carte geografiche

Le carte tematiche Le carte tematiche rappresentano un aspetto particolare (un tema) di un territorio: la produzione agricola, l’allevamento, il clima, la distribuzione della popolazione, le risorse minerarie. Le carte tematiche sono sempre accompagnate da una legenda che spiega il significato dei simboli. La carta della densità di popolazione è una carta tematica che rappresenta, con gradazioni di colori diverse, quante persone abitano in una determinata area.

La carta tematica dell’utilizzo del suolo mostra le colture e l’allevamento della regione Sardegna. La Maddalena

Trento Trieste Milano

Torino

Venezia Bologna

Genova Firenze

Ancona

Utilizzo del suolo

zone2 improduttive Abitanti per km oltre 500boschi e foreste da 200 a pascoli 500 e prati da 100 a colture 200 fino a 100

Sassari

Colture e allevamento viticoltura

L'Aquila Roma

ortaggi

Bari

Sanluri

olive Napoli

Tortolì Lanusei

Oristano

frutteti

Campobasso

Nuoro

Lago Omodeo

ovini

Perugia

Olbia Tempio Pausania

Porto Torres

Tir so

Aosta

Potenza industria alimentare

porti principali I. di S. Pietro

Utilizzo del suolo Villacidro Cam pid Iglesias ano zone improduttive Carbonia boschi e foreste Cagliari pascoli e prati

S. Antioco

Cagliari

colture

Catanzaro

Utilizzo del suolo Palermo

Colture e allevamento

zone improduttive

ovini

boschi e foreste

viticoltura

pascoli e prati

frutteti

colture

ortaggi

Colture e allevamento ovini

Quaderno

COMPITO DI REALTÀ

Competenze in atto

Leggi e completa con i nomi delle diverse carte.

pag. 32

viticoltura

Porto Torres

Temp

Sassari

olive industria alimentare

Lago Omodeo

porti principali

Oristano

frutteti ortaggi

Sanlur

olive industria alimentare porti principali

• Devi visitare la città di Roma e vuoi trovare i suoi monumenti. Porti con te la ............................................................ della città.

I. di S. Pietro

Villacidro Cam pid Iglesias ano Carbonia

• Devi fare una ricerca e trovare i maggiori parchi di divertimento in Italia. Ti procuri una ............................................................ . S. Antioco • Vuoi sapere velocemente quali sono le più estese pianure italiane. Consulti una ........................................................................... . • Vuoi sapere se l’Italia confina con la Francia, dove vive un tuo amico. Hai bisogno di una ........................................................ .

Geografia

99


Gli strumenti della Geografia

L’orientamento nello spazio Nel passato...

Stella Polare

Orsa Minore

È PIÙ FACILE SE...

Fin dai tempi più lontani, gli uomini affrontavano viaggi anche molto lunghi per terra e per mare. Essi non avevano le carte geografiche, perciò dovevano cercare dei punti di riferimento che servissero da guida. Gli unici punti certi erano il Sole di giorno e le stelle di notte, così impararono a trovare la strada osservando il cielo. Essi chiamarono EST o oriente il punto in cui sorge il Sole, OVEST o occidente quello in cui tramonta, SUD o meridione quello, alto nel cielo, in cui si trova il Sole a mezzogiorno e NORD o settentrione il punto opposto. Questi sono i punti cardinali, gli stessi in ogni parte della Terra, e ci permettono di “orientarci”, cioè di trovare l’Oriente. Durante la notte gli uomini antichi prendevano come punto di riferimento la Stella Polare: è l’ultima stella del timone della costellazione dell’Orsa Minore e indica sempre il Nord. La bussola I Cinesi, già prima dell’anno Mille, inventarono la bussola, uno strumento molto semplice che permetteva di orientarsi anche quando il cielo era nuvoloso. La bussola è formata da un ago con la punta calamitata, libero di ruotare sopra un quadrante dove sono segnati i punti cardinali. La punta dell’ago si posiziona sempre verso Nord. Basta far ruotare la bussola in modo che l’ago coincida con il Nord segnato dallo strumento per trovare gli altri punti cardinali.

sottolineo le informazioni

1 Leggi, cerca e sottolinea le informazioni utili, poi completa. Il Sole sorge a ................................................... , tramonta a .................................................... , a mezzogiorno si trova a ................................................ e non batte mai a ................................................ . 2 Leggi il testo relativo alla bussola e sottolinea di rosso le informazioni storiche; di verde le informazioni sul funzionamento, poi fai una breve esposizione orale.

100

Geografia


L’orientamento

...e oggi I punti cardinali sono sempre gli stessi, ma oggi non dobbiamo guardare il Sole o le stelle per orientarci con velocità e sicurezza. Sopra di noi, altissimi nel cielo, girano migliaia di satelliti che ci indicano la posizione di luoghi, oggetti e persone sulla Terra.

Esistono poi i navigatori satellitari, degli strumenti elettronici di cui sono dotate molte automobili e smartphone, capaci di fornirci l’esatta posizione in cui ci troviamo e di suggerire il percorso da seguire per raggiungere un determinato luogo.

La diffusione di Internet ci facilita sempre di più. Alcuni siti come Google Maps ci permettono di vedere, nel computer di casa nostra, qualsiasi territorio di ogni parte del mondo con tutti i particolari. Così organizzare percorsi ed escursioni è quasi un gioco. Se cerchi la mappa del tuo paese o della tua città, potrai riconoscere anche la tua casa e la tua scuola!

COMPITO DI REALTÀ

Competenze in atto

Partecipa a un Geoblog! Partecipare a un Geoblog è un modo divertente di studiare la Geografia e di comunicare e condividere con gli altri le proprie idee su un preciso territorio. Il Geoblog è un incrocio tra una carta geografica come quella di Google Maps e un blog, cioè un luogo del web dove è possibile esprimere le proprie opinioni. Se qualcuno ha già costruito il Geoblog del tuo quartiere o del tuo paese, puoi divertirti a partecipare, inserendo dei marker, cioè dei segnaposto, nei quali puoi scrivere quello che vuoi. Puoi raccontare perché quel posto ti piace così tanto ( ) o perché preferisci non frequentarlo ( )... Puoi “geobloggarti” insieme ai tuoi compagni di classe: cliccando sopra i marker scoprirai quello che è stato raccontato, potrai confrontare le tue idee e le tue emozioni con quelle degli altri. Così la Geografia diventa VIVA!!!

Geografia

101


Gli strumenti della Geografia

18 0

me ridia

50° 40° 20° p 90

li lle ara

Meridiano di Greenwich

90 p ara ll

eli

Polo Nord

ni

parallelo

Una volta costruita una carta geografica è necessario trovare il modo di individuare ogni suo punto sulla Terra. 90° Per questo la superficie è stata ricoperta da linee immaginarie orizzontali e verticali, che vengono ri80° portate sulle carte geografiche e formano il reticolo 60° geografico. La prima linea immaginaria che è stata tracciata è 40° orizzontale e si chiama Equatore: essa divide la 180 meridiani 70° Terra in due emisferi. Parallele all’Equatore sono state 60° 20° tracciate altre 90 linee a Nord (in alto) e 90 a Sud (in 50° 40° 0° 20° basso): sono i paralleli. Equatore La distanza di un punto qualsiasi della superficie terre20° stre dall’Equatore si chiama latitudine. L’altra linea, invece, è 40° verticale e si è immaginato che passi nella cittadina inglese Polo Sud meridiano di Greenwich: questo è il meridiano fondamentale detto anche meridiano 0 o di Greenwich. A est di questo meridiano, sono state tracciate altre 180 linee immaginarie e altrettante a ovest: sono chiamati meridiani e in tutto sono 360. La distanza di un punto qualsiasi della suL’Osservatorio perficie terrestre dal meridiano fondi Greenwich damentale si chiama longitudine. I paralleli e i meridiani formano un intreccio e servono per trovare le coordinate geografiche, cioè la posizione di un punto, come si fa nel gioco della battaglia navale.

METODO DI STUDIO

Applico le conoscenze

Scrivi le coordinate dei seguenti punti: a = lat. 10° N,

long. 10° O

b = lat. ............... , long. ............... c = lat. ............... , long. ............... d = lat. ............... , long. ............... Quaderno

102

Le coordinate geografiche

pagg. 33-34

Geografia


Vi vi la Geografia

Impara a orientarti

Impara a leggere i segni nel cielo come gli uomini antichi.

N

Trova i punti cardinali

A mezzogiorno vai nel cortile. Gira le spalle al Sole e guarda la tua ombra. Traccia una freccia sopra di essa in direzione della testa: la punta della freccia indica il Nord. Dalla parte opposta hai il Sud. Apri le braccia: a destra hai l’Est e a sinistra l’Ovest.

Orsa Minore

Cerca la Stella Polare

La Stella Polare è l’ultima della costellazione dell’Orsa Minore o Piccolo Carro, che però è difficile da trovare, perciò cerca l’Orsa Maggiore o Grande Carro. Partendo dalle due ruote posteriori, alza lo sguardo verso la volta del cielo, calcola una distanza sette volte maggiore di quella tra le due ruote: vedrai la Stella Polare che è piccolina e poco luminosa, ma sta proprio sopra il Polo Nord.

Stella Polare Orsa Maggiore

Orienta una carta

I geografi hanno stabilito che nelle carte il Nord è sempre in alto, il Sud in basso, l’Est a destra, l’Ovest a sinistra. Se vuoi trovare la posizione di un luogo rispetto a te: • disponi la carta su un piano; • appoggiaci sopra una bussola; • a ppena l’ago si ferma ruota la carta in modo che la parte superiore coincida con il Nord terrestre indicato dall’ago; • individuato il Nord, trova gli altri punti cardinali. Se la città che cerchi si trova a destra, è a .............................................................. .

Geografia

103


Gli strumenti della Geografia

I grafici e le tabelle Per descrivere un ambiente il geografo usa anche i grafici e le tabelle. Questi strumenti permettono di visualizzare, quantificare, confrontare e comprendere fatti e fenomeni legati al territorio e alla popolazione. Gli areogrammi rappresentano i dati come una fetta di torta. Mostrano in percentuale la distribuzione di un fenomeno su un territorio.

Le tabelle riportano i dati in modo ordinato. Permettono di fare velocemente collegamenti e confronti. traforo

Altre regioni 43,6% Puglia 16% Sicilia 15,6% Veneto 12,7% Emilia-Romagna 12,1% La produzione del vino in Italia.

lunghezza

collegamenti

Fréjus

13,6 / 12,8 km

Piemonte-Francia

San Gottardo

15 / 16,9 km

Lombardia-Svizzera

Sempione

19,8 km

Piemonte-Svizzera

Gran S. Bernardo

5,8 km

Valle d’Aosta-Svizzera

Monte Bianco

11,6 km

Valle d’Aosta-Francia

I trafori alpini.

Gli istogrammi rappresentano i dati con colonne verticali o orizzontali. Permettono di fare confronti immediati tra fenomeni simili. 5.000

Gran Paradiso

4.000

Cervino

3.000 2.000

Monte Rosa

1.000

Monte Bianco

0

Monte Bianco

Monte Rosa

Cervino

Gran Paradiso

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

Geografia - Matematica Intrecci disciplinari 1 Osserva l’areogramma del territorio italiano e completa. Collina 42%

2 Un areogramma può essere anche formato da un quadrato diviso in 100 quadratini. Riporta i dati dell’areogramma a fianco nel reticolo usando gli stessi colori.

Montagna 35%

Pianura 23%

Legenda In Italia le ........................................ occupano il 42% del

.............................................

territorio. Le montagne occupano il .................................... .

.............................................

Le ........................................ occupano il .......................................... .

.............................................

Il territorio italiano è prevalentemente .............................. .

104

Geografia


Conoscenze in sintesi ORGANIZZO LE INFORMAZIONI PER COMPLETARE UN TESTO Completa il racconto di quello che hai studiato fino a ora scegliendo le parole che mancano fra quelle scritte in basso.

COMe si rappresenta la terra? QUANTI TIPI DI CARTE ESISTONO?

Ogni spazio può essere rappresentato sulle .......................................... che sono rappresentazioni ridotte perché ........................................ , approssimate perché

....................................... e ....................................... perché vengono usati dei simboli.

In base alla scala di riduzione le carte si dividono in: .............................................. mappe, ................................................... e carte geografiche. In base agli elementi rappresentati possono essere fisiche, .......................................... , tematiche.

Per spostarsi nello spazio seguendo la giusta direzione, cioè per orientarsi,

COMe CI SI ORIENTA SULla terra?

gli uomini antichi guardavano le ................................................................... di notte e il .................................................... di giorno. Osservando il percorso del Sole gli uomini fissarono i punti ........................................................................... che sono Est,

....................................... , Nord, ....................................... . Oggi è sempre più facile orientarsi grazie alle nuove tecnologie.

COME SI TROVA LA POSIZIONE DI DI UNA LOCaLITà sulla TERRa?

La Terra è ricoperta di linee immaginarie orizzontali, i .......................................... , e verticali, i meridiani. Il parallelo 0 è l’Equatore; il meridiano 0 è il meridiano di Greenwich. Calcolando la distanza di un punto dall’Equatore o dal meridiano di Greenwich si trovano la .......................................... e la longitudine, cioè le .......................................................................................................................................... .

Ovest - simboliche - carte - stelle - Sud - rimpicciolite - Sole - poco precise - latitudine - piante politiche - carte topografiche - coordinate geografiche - cardinali - paralleli

Verifica

105


Il clima Con il termine clima si intende la successione delle condizioni meteorologiche di una determinata zona. Il clima è influenzato dagli elementi meteorologici che sono: • la temperatura; • la piovosità; • la presenza di venti; • il tasso di umidità. Il clima condiziona da sempre la nascita e lo sviluppo della vita sulla Terra: la flora, la fauna e la vita dell’uomo dipendono soprattutto dal clima. Nel tempo il clima è cambiato per cause naturali. Negli ultimi centocinquanta anni, però, è stato l’uomo a provocare dei cambiamenti climatici, producendo grandi quantità di sostanze che hanno riscaldato eccessivamente l’aria e l’acqua degli oceani.

In questo percorso... ...conoscerai • che cos’è il clima; • il clima in Italia; • il clima in Europa; • i climi e gli ambienti nel mondo.

...capirai che

Quaderno

106

Geografia

pagg. 35-36-37

• il clima di un ambiente è importantissimo per la vita vegetale, animale e umana; • il clima è cambiato nel tempo e continua a cambiare; • anche le attività umane alterano il clima.

R s


Polo No rd

Le zone climatiche

Le zone climatiche o Tr

Raggi solari

pi

o Tr

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co

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lC an cro

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de lC ap rico r

no

Polo Sud

METODO DI STUDIO Espongo le informazioni Cerca e sottolinea nel testo le risposte alle domande, poi esponi oralmente. • Da che cosa è determinato principalmente il clima? • Com’è la posizione della Terra rispetto al Sole? • Quante e quali sono le fasce climatiche?

Il clima è determinato innanzitutto dalla posizione della Terra rispetto al Sole. La Terra ruota su se stessa e intorno al Sole. Durante questi movimenti il nostro pianeta mantiene una posizione inclinata, quindi i raggi del Sole ne colpiscono la superficie in maniera sempre più obliqua. All’Equatore i raggi del Sole sono perpendicolari alla Terra e il calore è più forte; man mano che ci si allontana dall’Equatore e ci si avvicina ai Poli, i raggi colpiscono la Terra in modo più obliquo, riscaldando quindi superfici più estese, ma con minore intensità. La latitudine è perciò la caratteristica più importante che incide sul clima di una determinata zona. Possiamo individuare sulla Terra cinque fasce climatiche. Due zone polari, artica e antartica, che si trovano oltre i Circoli Polari e sono le più fredde. Due zone temperate, boreale e australe, che sono comprese fra i Tropici e i Circoli Polari. Sono le zone in cui si alternano la stagione calda e quella fredda. La zona tropicale compresa fra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno, con al centro l’Equatore. È la più calda.

Geografia

107


I fattori climatici La catena delle Alpi

All’interno di ogni zona, il clima può variare non solo a causa della latitudine, ma anche per l’influenza di altri fattori climatici locali. L’altitudine Man mano che si sale di quota, la temperatura scende di circa 1 °C ogni 200 m; inoltre, in montagna vi sono più precipitazioni che in pianura, perché il vapore acqueo che forma le nuvole si condensa e scende sotto forma di pioggia. Le catene montuose Le montagne possono comportarsi come una barriera e riparare una regione dalle correnti fredde e umide o dalle correnti calde.

Vegetazione di un bosco

La vegetazione Gli alberi sono una notevole riserva di ossigeno e di umidità, per cui un territorio alberato gode di un clima più fresco e salubre. La vicinanza al mare Il mare regola il clima delle zone vicine: in estate l’acqua assorbe il calore dei raggi solari, si riscalda e rende l’aria più fresca; in inverno l’acqua, mentre lentamente si raffredda, cede il calore accumulato durante l’estate e rende più miti le temperature.

Vegetazione sulla costa

È PIÙ FACILE SE...

• • • • •

Le correnti marine Sono come fiumi che scorrono all’interno delle acque marine e possono essere calde e fredde; modificano il clima delle zone che lambiscono. Atlante

pagg. 2-4

seguo una traccia

Completa l’azione che ogni fattore climatico compie. L’altitudine abbassa .................................................................................................................................................................................................... . Le catene montuose formano ........................................................................................................................................................................... . La vegetazione fornisce ......................................................................................................................................................................................... . Il mare assorbe e .......................................................................................................................................................................................................... . Le correnti marine riscaldano ....................................................................................................................................................................... .

108

Geografia


Le zone climatiche

Il clima determina gli ambienti

La foresta pluviale è ricca di vegetazione.

Dalle zone equatoriali a quelle polari, verso nord o verso sud, gli ambienti naturali si modificano progressivamente sia per quanto riguarda la natura del terreno, sia per la fauna e la flora che in essi vivono. In questi ambienti l’uomo si è insediato in modi molto diversi. Circolo Polare Artico

Tropico del Cancro Equatore Tropico del Capricorno

Le zone tropicali

Sono le zone del grande caldo, quasi spopolate. Nelle foreste vivono ancora, isolati, piccoli gruppi di indigeni, che si nutrono di caccia e pesca. Al loro interno si possono distinguere tre ambienti diversi.

Le foreste pluviali Circolo Polare Antartico Nelle vicinanze dell’Equatore le temperature sono sempre alte, in media circa 26 °C, e le foresta pluviale savana deserto piogge abbondanti e molto frequenti. La vegetazione, quindi, è molto rigogliosa: è la zona delle grandi Giraffa e gazzelle nella savana foreste equatoriali e pluviali dove vivono serpenti, pappagalli, scimmie e numerosi insetti. La savana Allontanandosi dall’Equatore, andando sia a nord che a sud, le piogge sono concentrate in una breve stagione che si alterna a una stagione secca. Il paesaggio cambia aspetto e diventa arido nei periodi di siccità e verde nei periodi delle piogge. La foresta si dirada e diventa una vasta prateria, la savana. Questa è il regno di grandi animali erbivori, come elefanti, rinoceronti, giraffe, zebre, e dei carnivori come i leoni, i ghepardi, le iene, gli sciacalli e gli avvoltoi. I deserti Avvicinandoci ai Tropici, troviamo ambienti aridi, caratterizzati da alte temperature e piogge rarissime: sono i deserti. La vegetazione è quasi completamente assente e vi sopravvivono cactus e piccoli arbusti; vi resistono solo i cammelli, i dromedari e alcuni rettili. Nelle oasi, zone in cui l’acqua riaffiora dal sottosuolo e rende possibile la vita, crescono rigogliose le palme da dattero.

Dromedari nel deserto

Geografia

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Il clima Circolo Polare Artico

Tropico del Cancro Equatore Tropico del Capricorno

Circolo Polare Antartico

macchia mediterranea foresta temperata

prateria e steppe

L’oleandro, tipico della macchia mediterranea

Cavalli nella prateria

METODO DI STUDIO

Le zone temperate In questa fascia si concentra la maggior parte della popolazione mondiale e sorgono le più grandi città. Nelle zone temperate si alternano le quattro stagioni, il clima è complessivamente mite e si possono distinguere tre diversi ambienti. La macchia mediterranea Vicino al mare, nelle zone temperate, cresce la macchia mediterranea: pini marittimi, querce, oleandri, lecci, ginestre, rosmarino. La fauna selvatica è costituita da cinghiali, lepri, conigli mentre quella domestica da pecore e capre. Le foreste temperate Nelle zone più interne crescono foreste di latifoglie: faggi, querce e pioppi. Con l’aumentare della latitudine e dell’altitudine, troviamo le foreste di conifere: abeti, pini, aceri. È l’habitat di cervi, lupi e volpi. Le praterie e le steppe Proseguendo verso i Circoli Polari, la vegetazione è esclusivamente erbacea: sono le grandi praterie. Nelle zone interne, dove il clima è continentale, la vegetazione diventa più arida: è la steppa dove vivono bisonti, cavalli e pecore.

Seleziono le informazioni

Collega ogni essere vivente al suo ambiente. MACCHIA MEDITERRANEA

FORESTE TEMPERATE

PRATERIE E STEPPE

oleandri

bisonti

lupi

cinghiali

abeti

lecci

cervi

aceri

vegetazione erbacea

110

Geografia


Le zone climatiche Circolo Polare Artico

Tropico del Cancro

Le zone polari Le fasce polari occupano le zone del grande freddo. Sono scarsamente popolate. Vi si possono distinguere tre diversi ambienti.

Equatore Tropico del Capricorno

Circolo Polare Antartico

taiga

tundra

calotte polari

La taiga Nelle vicinanze dei Circoli Polari gli inverni sono lunghi e rigidi e le estati brevi e fresche. Betulle e conifere coprono il terreno e formano la taiga, dove vivono lupi, alci, renne, volpi, castori e marmotte.

La tundra Proseguendo verso Nord, le temperature si fanno sempre più rigide e il terreno, quasi sempre ghiacciato, si copre di muschi e licheni: è la tundra (pianura senza alberi). Qui vivono orsi, alci, lupi, volpi bianche.

Alce

Volpe rossa

Le calotte polari Attorno ai Poli troviamo immense distese di ghiaccio perenne, le calotte polari. Al Polo Nord esse galleggiano sul mare, mentre al Polo Sud ricoprono il continente dell’Antartide. In questo clima sempre freddissimo si sono adattati a vivere l’orso bianco, le foche e, solo al Polo Sud, i pinguini. Orso bianco sul ghiaccio del Polo Nord

METODO DI STUDIO

Organizzo le conoscenze

Completa la tabella, inserendo le informazioni giuste. AMBIENTE

FLORA

FAUNA

Taiga

.................................................................................................... ....................................................................................................

Tundra

.................................................................................................... ....................................................................................................

Calotte polari

.................................................................................................... ....................................................................................................

Geografia

111


M

e Artico lacial are G

Il clima in Europa

Mare di Barents Asia

L’Europa, il continente nel quale viviamo, si trova quasi completamente nella zona temperata dell’emisfero boreale, per cui è possibile osservare l’alternarsi della stagione calda e di quella fredda. Ci sono, però, altri fattori che incidono sul clima e ce ne fanno distinguere cinque tipi diversi.

Atlan ti co

Mare di Norvegia

Oceano

Mare del Nord

Ma rC a

Africa

Mar

Medite

Zone climatiche clima mediterraneo clima continentale clima polare

rraneo

clima atlantico clima alpino

ima atlantico ima mediterraneo ima alpino

io

Mar Nero

sp

ima subartico ima continentale

Il clima

Il clima mediterraneo Le terre che si affacciano sul Mar Mediterraneo godono di un clima mite, con estati calde ma ventilate, inverni brevi e piogge, soprattutto in autunno e in inverno. Il clima atlantico Nelle zone bagnate dall’Oceano Atlantico si hanno venti umidi provenienti dal mare e frequenti piogge. La temperatura, soprattutto quella invernale, è mitigata dalla Corrente del Golfo, grande come un immenso fiume che porta acqua calda dal Golfo del Messico fino alle coste dell’Europa nord-occidentale. Il clima continentale Nelle zone interne dell’Europa si hanno temperature molto rigide e piogge abbondanti in inverno; le estati sono calde e afose. Il clima alpino Nelle zone dove si innalzano le montagne più alte, gli inverni sono rigidi e le estati fresche e brevi.

La costa dell’Irlanda ha un clima continentale.

METODO DI STUDIO

Il clima polare Nella parte più settentrionale dell’Europa, quella più lontana dall’Equatore, gli inverni sono lunghissimi, rigidi e molto nevosi. Il terreno si copre di uno spesso strato di ghiaccio che durante le brevi estati riesce a sciogliersi solo in parte. Quaderno pag. 39

Uso le parole chiave

Esponi oralmente il testo e descrivi i diversi climi usando le parole chiave evidenziate.

112

Geografia


Il clima

Il clima in Italia

Zone climatiche zona mediterranea

L’Italia è una penisola stretta e lunga che si protende nel Mar Mediterraneo; è un territorio ricco di boschi e montagne, con alcune vaste zone pianeggianti. Per questi motivi e sulla base dei fattori climatici, in Italia possiamo distinguere sei zone climatiche.

zona ligure-tirrenica zona adriatica zona padana zona alpina zona appenninica

La zona alpina ha il clima caratteristico dei monti, cioè inverni lunghi e rigidi, estati brevi e fresche. Le piogge sono frequenti. La zona padana ha un clima continentale, cioè non influenzato dal mare. Gli inverni sono freddi e umidi, le estati calde e afose. Frequente è la nebbia. Le piogge cadono spesso in primavera e in autunno. La zona appenninica ha inverni freddi e nevosi ed estati calde. Le piogge si concentrano in primavera e in autunno. La zona ligure-tirrenica ha inverni miti, estati calde e ventilate. Le piogge sono concentrate in autunno. La zona adriatica ha inverni freddi ed estati calde. Le piogge cadono soprattutto in estate e in inverno. La zona mediterranea ha inverni miti ed estati calde. Le piogge sono concentrate in inverno.

COMPITO DI REALTÀ

Aosta Torino Bologna

Perugia

Competenze in atto

Pescara

Confronta la cartina fisica dell’Italia con quella tematica del clima, poi rispondi. È il 2 agosto. Dove è più caldo? A Bologna o a Pescara? ................................................. Perché?

................................................................................................................... Ad Aosta o a Perugia? .................................................... Perché?

Catania

................................................................................................................... Golfo di Gela

A Torino o a Catania? ..................................................... Perché?

................................................................................................................... Quaderno

pag. 38

Atlante

pagg. 14-15

Geografia

113


Conoscenze in sintesi RECUPERO E UTILIZZO LE CONOSCENZE 1 C ompleta la mappa inserendo i seguenti termini: artica - vegetazione - catene montuose - australe correnti marine - equatoriale.

Il clima è

è determinato dalla

è influenzato da

la successione di fenomeni meteorologici

latitudine

fattori climatici locali

che sono

che delinea

che sono

• la temperatura

• 5 fasce climatiche

• altitudine

• la piovosità

• ......................................................................

• i venti

• ......................................................................

• l’umidità

• vicinanza al mare • ......................................................................

che sono

zona temperata boreale

zona ..........................................

zona polare antartica

zona temperata

zona polare

......................................................

......................................................

2 Completa. In ........................................................................... si possono individuare .......................................................................... zone climatiche: alpina, padana, appenninica, ligure-tirrenica, ........................................................................................ e ................................................................................ . In ................................................................................ ci sono ................................................................................ diversi tipi di clima: mediterraneo, atlantico, continentale, alpino e ................................................................................ .

114

Verifica


Competenze in atto USO LE MIE CONOSCENZE PER RISOLVERE SITUAZIONI PROBLEMATICHE REALI 1 Leggi con attenzione il testo, scegli e spiega la tua scelta. Alcune ricerche scientifiche dimostrano che negli ultimi trent’anni la velocità del vento, nell’emisfero settentrionale, è diminuita e probabilmente continuerà a farlo. Gli studiosi ritengono che le cause di questo fenomeno possano essere la maggiore presenza di città, di boschi e i cambiamenti del clima. Se questi studi continueranno a essere confermati, sarà necessario: continuare a costruire centrali eoliche; ripensare la costruzione delle centrali eoliche. Perché? ..........................................................................................................

Le centrali eoliche sfruttano la forza del vento per

........................................................................................................................... .

produrre ........................................................................................... .

2 Osserva i grafici, leggi il testo, scegli e spiega il perché della tua scelta.

temperatura media mensile (°C) temperatura media mensile (°C) temperatura media mensile (°C)

precipitazione mensile (mm) precipitazione mensile (mm) precipitazione mensile (mm)

temperatura media mensile (°C) temperatura media mensile (°C) temperatura media mensile (°C)

precipitazione mensile (mm) precipitazione mensile (mm) precipitazione mensile (mm)

precipitazione mensile (mm) precipitazione mensile (mm) precipitazione mensile (mm)

temperatura media mensile (°C) temperatura media mensile (°C) temperatura media mensile (°C)

La linea rossa rappresenta la temperatura, i quadretti azzurri la piovosità, le lettere in basso sono le iniziali dei mesi dell’anno.

G GF GFM FMA M AM A MG M GL GLA LAS ASO SON OND ND D

G GF GFM FMA M AM A MG M GL GLA LAS ASO SON OND ND D

G GF GFM FMA M AM A MG M GL GLA LAS ASO SON OND ND D

mesi mesi mesi dell’anno dell’anno dell’anno

mesi mesi mesi dell’anno dell’anno dell’anno

mesi mesi mesi dell’anno dell’anno dell’anno

città 1

città 2

città 3

Marco vuole andare a lavorare all’estero e preferisce una località in cui piova poco nel corso di tutto l’anno, soprattutto in estate, e in cui la temperatura non sia mai troppo elevata. Secondo te, in quale città si trasferirà? Perché? A quale zona corrisponde il grafico scelto? E gli altri due? Marco si trasferirà nella ..................................................................................... perché si trova ..................................................................................... . Gli altri grafici corrispondono ................................................................................................................................................................................................ .

Verifica

115


I paesaggi L’uomo ha raggiunto quasi ogni luogo della Terra. Ha scalato le vette più alte, esplorato le profondità marine, si è stabilito lungo il corso dei fiumi, sulle rive dei laghi ed è partito dalle coste dei mari per raggiungere nuove terre. L’uomo ha conosciuto tutti i paesaggi della Terra e la conoscenza gli ha permesso di sfruttare i vantaggi ed evitare i pericoli di ogni ambiente. Egli si è stabilito nei diversi territori e ha continuato a trasformarli. In questa conquista di spazi sempre più vasti l’uomo si è confrontato con la natura che da sempre, con le sue forze (agenti atmosferici, terremoti, eruzioni...) crea e modifica i paesaggi della Terra.

In questo percorso... ...conoscerai • i rilievi, le pianure e le città in Italia, in Europa e nel mondo.

...capirai che • i paesaggi cambiano per cause naturali e per l’intervento dell’uomo; • i paesaggi del mondo si possono confrontare per cogliere ciò che hanno di diverso e di simile; • in ambienti simili, anche in luoghi lontani, gli uomini organizzano la propria vita e le attività quasi allo stesso modo.

116

Geografia


I paesaggi

I paesaggi si trasformano

In Trentino-Alto Adige, le piramidi di terra di Segonzano si sono formate in tempi lunghissimi per l’erosione operata da acqua e ghiaccio.

L’aspetto attuale della Terra è il risultato di un’evoluzione lenta e lunga miliardi di anni. Durante questo periodo sono emerse le terre, è comparsa la vegetazione e si sono sviluppate tutte le forme di vita, compreso l’uomo. Nel passato del nostro pianeta ci sono stati quindi grandi cambiamenti che hanno determinato le caratteristiche che oggi i paesaggi hanno; anche nel presente, i paesaggi continuano a trasformarsi per opera dell’uomo e della natura. I cambiamenti della natura possono avvenire improvvisamente e in tempi brevissimi quando sono scatenati dalle forze interne della Terra (eruzioni vulcaniche e terremoti); in tempi infinitamente lunghi se sono causati da agenti esterni come pioggia, vento e ghiaccio.

Il 26 dicembre 2004 nell’Oceano Indiano si è verificato un terremoto che ha causato un maremoto. Le onde hanno colpito le coste di molti Paesi e, in un tempo brevissimo, ne hanno cambiato l’aspetto e hanno provocato la morte di molte persone.

METODO DI STUDIO

Utilizzo le informazioni per fare collegamenti

Collega ogni cambiamento dei paesaggi ai tempi in cui è avvenuto.

TEMPI BREVISSIMI

TEMPI LUNGHISSIMI La pioggia, la neve, il ghiaccio hanno arrotondato la punta della montagna.

Una frana ha cambiato il profilo di una collina.

Geografia

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I paesaggi

I cambiamenti dell’Italia Il territorio italiano, riconoscibile dalla caratteristica forma di stivale, non ha sempre avuto questo aspetto. Milioni di anni fa, quando l’uomo ancora non c’era, lo spazio dove ora si estende l’Italia era occupato dal mare.

Circa sessantacinque milioni di anni fa emersero dal mare le cime più alte delle Alpi, degli Appennini e i rilievi sardi.

Poi i fondali marini si sollevarono dando origine a gran parte della catena appenninica.

Circa due milioni di anni fa la temperatura aumentò, i ghiacciai si sciolsero e l’acqua portò detriti che andarono a formare la Pianura Padana.

L’aspetto attuale dell’Italia è il risultato di trasformazioni lentissime avvenute in milioni di anni.

L’Italia fisica Oggi l’Italia è ricca di tanti paesaggi diversi. Il nostro territorio è prevalentemente montuoso e collinare. Le montagne, articolate nelle catene delle Alpi e degli Appennini, occupano il 35% del territorio, le colline il 42%. Il 23% del territorio italiano è pianeggiante. Anticamente le pianure erano ricoperte di foreste e paludi popolate da animali selvatici. Gli uomini hanno tagliato le foreste, prosciugato le paludi, reso coltivabile il terreno. L’Italia è una penisola, circondata per due terzi dal mare; al suo interno è percorsa da fiumi e torrenti; ci sono anche diversi laghi di varie dimensioni e profondità.

118

Geografia

Le montagne e le colline, insieme ai vulcani, costituiscono i rilievi.

Nelle pianure italiane sorgono le principali città.

Sin dall’antichità, la presenza d’acqua ha favorito nel nostro Paese gli insediamenti degli uomini e ha facilitato loro la vita.


L’Italia fisica

Geografia

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I paesaggi

Le Alpi Le Alpi sono una catena montuosa che si estende ad arco per circa 1300 km nel nord dell’Italia, formando una specie di confine naturale. Le Alpi sono suddivise in tre settori: occidentali (Marittime, Cozie, Graie); centrali (Pennine, Lepontine, Retiche); orientali (Atesine, Carniche, Giulie). Le Alpi occidentali sono molto alte, formate da rocce dure che si erodono molto lentamente. Quelle centrali e orientali, invece, sono formate da rocce che si erodono più facilmente e quindi hanno cime meno elevate. Degradano dolcemente verso la pianura con le Prealpi, che sono catene più basse, con contorni dolci, coperte di boschi e pascoli. Sulle cime più alte dei monti, oltre i 2800-3000 metri, le nevi perenni formano i ghiacciai. Le Alpi sono ricche di valli, che, per la loro ampiezza e la scarsa altitudine, offrono condizioni ambientali favorevoli agli insediamenti umani. I collegamenti stradali e ferroviari con i Paesi confinanti sono resi possibili da numerosi passaggi naturali, detti passi o valichi e dai trafori: gallerie scavate dagli uomini all’interno delle montagne. I monti principali delle Alpi sono il Monte Bianco (4 810 m), il Monte Rosa (4 618 m), il Cervino (4 478 m), il Gran Paradiso (4 061 m), il Bernina (4 050 m), l’Ortles (3 905 m) e il Monviso (3 841 m).

Le Dolomiti Nelle Alpi Orientali si innalzano le Dolomiti, montagne formate principalmente dalla dolomia, una roccia calcarea che il vento, la pioggia e la neve erodono facilmente. Grazie alla composizione della dolomia, costituita da coralli fossili e di colore rosato, le Dolomiti offrono paesaggi talmente spettacolari che nel 2009 sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Cima delle Dolomiti in Trentino-Alto Adige


I rilievi Mucche al pascolo in alta montagna

Diga

La vita sulle Alpi La vita sulle Alpi è piuttosto difficile, sia per il territorio aspro, roccioso e poco fertile, sia per il clima rigido. Gli uomini, però, fin dai tempi più lontani, hanno imparato a sfruttare le risorse della montagna e hanno costruito i loro paesi nelle vallate alpine. Una delle risorse più sfruttate è il legname dei boschi, che viene lavorato nelle segherie e nei laboratori artigianali. L’abbondanza di pascoli ha favorito l’allevamento, soprattutto di bovini, mentre nelle valli più riparate si pratica un’agricoltura specializzata nella coltivazione di prodotti particolari come uva, mele e frutti di bosco. Un’altra risorsa che gli uomini hanno imparato a sfruttare è l’acqua, che scorre impetuosa in fiumi e ruscelli: vengono costruite dighe e centrali idroelettriche che ne utilizzano la forza per produrre energia elettrica. La bellezza dei paesaggi favorisce il turismo sia invernale che estivo. Per accogliere turisti e sportivi sono stati costruiti numerosi alberghi, rifugi e impianti di risalita. Le difficoltà di comunicazione determinate dal territorio montuoso sono state superate con la costruzione di viadotti e gallerie.

Traforo stradale sulle Alpi

METODO DI STUDIO

Cerco e sintetizzo le informazioni

Le risorse della montagna sono state evidenziate nel testo e riportate nella tabella. Sottolinea le attività collegate alle risorse e completa la tabella: usa poi le informazioni per costruire un semplice discorso. RISORSE Legname

ATTIVITÀ Lavorazione del legno in segherie e laboratori artigianali.

Abbondanza di pascoli

...............................................................................................................................................................................................

Valli riparate

...............................................................................................................................................................................................

Acqua di ruscelli e fiumi

...............................................................................................................................................................................................

Bellezza dei paesaggi

...............................................................................................................................................................................................

Geografia

121


Gli Appennini

Le parole della Geografia Frana: distacco improvviso di masse di terra o di roccia da un monte o da una collina. Smottamento: scivolamento verso il basso di una massa dovuto a un’infiltrazione d’acqua.

Gli Appennini percorrono tutta l’Italia da Nord a Sud per circa 1350 km; si estendono dal Colle di Cadibona, in Liguria, fino alla punta meridionale costituita dai rilievi dell’Aspromonte, in Calabria e proseguono poi in Sicilia, oltre lo Stretto di Messina. Gli Appennini sono suddivisi in settentrionali, centrali e meridionali. Hanno altitudini inferiori a quelle alpine (in genere al di sotto dei 2000 m), cime meno aguzze e profili più arrotondati, tranne qualche eccezione come il Gran Sasso, che raggiunge i 2912 metri, dove si trova l’unico ghiacciaio appenninico, il Calderone. Le rocce appenniniche sono in gran parte argillose e poco compatte. Il terreno è arido, spesso esposto al rischio di frane e smottamenti in caso di piogge abbondanti. Spesso i versanti sono solcati da canaloni profondi e senza vegetazione: i calanchi. In altre zone le rocce sono calcaree e gli agenti atmosferici le erodono facilmente. L’acqua scava delle conche circolari, le doline, e si inoltra nel sottosuolo formando grotte e fiumi sotterranei. Questo fenomeno si chiama carsismo ed è diffuso in Puglia, nell’Appennino centrale e in Friuli-Venezia Giulia, nella zona del Carso, da cui ha preso il nome. Sul versante tirrenico e su quello adriatico il sistema appenninico è affiancato da rilievi più bassi che digradano verso la costa: l’Antiappennino. Quaderno

COMPITO DI REALTÀ Competenze in atto Leggi il testo, recupera le conoscenze che hai sui fattori climatici, rifletti e rispondi. Gli Appennini dividono l’Italia in due versanti: il versante occidentale o tirrenico e il versante orientale o adriatico. Immagina che stia arrivando una perturbazione da Ovest e che comincerà a piovere per alcuni giorni. Potendo scegliere, andrai al mare a Rimini che si trova sull’Adriatico o a Capri, un’isola del Tirreno? Perché? ....................................................................................................................................... .......................................................................................................................................

122

Geografia

pag. 40


I rilievi

La vita sugli Appennini

Coltivazioni di ulivi

Terrazzamenti

METODO DI STUDIO

Gli Appennini presentano aspetti diversi a seconda dell’altitudine. I rilievi più alti, al di sopra degli 800-900 metri, sono quasi completamente disabitati perché poco adatti alla vita umana, soprattutto per la mancanza di risorse da sfruttare. I più consistenti insediamenti umani sono avvenuti quindi tra le catene montuose, dove si trovano fasce collinari e conche pianeggianti adatte alle coltivazioni. Nelle zone più fertili i contadini, spesso uniti in cooperative, hanno cercato di potenziare l’agricoltura praticando delle monoculture specializzate: frutta, ortaggi, girasoli, viti. Per coltivare anche sui pendii più ripidi sono stati ricavati dei terrazzamenti sostenuti da muretti. Questo fenomeno è diffuso in modo particolare sull’Appennino ligure, dove la montagna cade a picco sul mare. I paesaggi delle zone più alte hanno subìto meno modifiche poiché in essi si pratica soprattutto l’allevamento, in particolare di ovini e caprini. L’ambiente degli Appennini con la bellezza dei paesaggi, la ricchezza delle tradizioni anche enogastronomiche, la presenza di borghi e piccole città d’arte ha reso possibile lo sviluppo del turismo anche negli agriturismi, dove è possibile godere di pace e silenzio a contatto con la natura. Inoltre vaste zone degli Appennini sono tutelate dalla presenza di parchi naturali, nei quali è possibile conoscere numerose specie animali e vegetali protette.

Organizzo un discorso rispondendo a domande

Sottolinea con colori diversi le risposte alle seguenti domande, poi riferisci a voce osservando sempre meno la pagina del libro.

Castelluccio di Norcia

• Perché i rilievi appenninici superiori agli 800-900 metri sono quasi disabitati? • Dove si è stabilita la maggioranza della popolazione? • Che cosa si coltiva? • Che cosa sono i terrazzamenti? • Che cosa si alleva nelle zone più alte? • Quali risorse rendono possibile lo sviluppo del turismo sugli Appennini?

Geografia

123


I paesaggi

Le colline Gli Appennini digradano in colline, che costituiscono quasi la continuazione delle montagne e che nell’Italia peninsulare giungono spesso fino al mare. Le colline sono rilievi molto arrotondati, hanno un’altitudine che va da pochi metri fino ai 600 e occupano poco meno della metà del territorio italiano. Il terreno è di consistenza spesso diversa, per cui ci troviamo di fronte a una notevole varietà di paesaggi. Alcune colline sono ricoperte di boschi e vegetazione spontanea, mentre altre sono aride e brulle. Anche l’origine delle colline può essere molto diversa. Alcune colline sono antichi vulcani spenti: i Colli Euganei, le colline metallifere, i Colli Albani e i Monti Berici. Anche i colli su cui sorge Roma sono di origine vulcanica. Altre colline, come le Murge, le Langhe e il Monferrato sono di origine tettonica, cioè sono emerse dal mare quando i fondali marini, a causa di terremoti, si sono sollevati e piegati. Le colline di origine morenica si sono formate ai piedi delle montagne per il deposito di terre e ciottoli (morene) lasciati da antichi ghiacciai. Si trovano tra le Alpi e la Pianura Padana: in Lombardia la Brianza, in Piemonte la Sella d’Ivrea, il Canavese e le colline del Garda. Le colline di origine strutturale, come le colline del Chianti in Toscana e quelle dell’Umbria, sono antiche montagne consumate nel corso dei millenni dagli agenti atmosferici. Le colline delle Langhe, con le Alpi sullo sfondo.

È PIÙ FACILE SE...

seguo una traccia

Individua le informazioni seguendo le indicazioni, poi organizza un breve discorso. Che cosa sono le colline I diversi paesaggi collinari Le diverse origini (vulcanica, tettonica, morenica, strutturale)

124

Geografia


I rilievi

La vita sulle colline Fin dall’antichità, l’uomo ha costruito villaggi e città sulla cima delle colline, sia perché poteva dominare le zone circostanti sia perché il clima era più salubre che in pianura. Con il passare del tempo i paesi sorti sulle colline più alte sono stati progressivamente abbandonati a vantaggio di nuovi insediamenti a fondovalle, nelle conche e lungo il corso dei fiumi, dove sono sorte le industrie. Dove si è stabilito, l’uomo ha modificato l’ambiente per adattarlo alle sue esigenze: lungo i fianchi delle colline, ha ricavato terrazzamenti, ha trasformato numerose zone boschive in campi. Le principali coltivazioni collinari, tipicamente italiane, sono l’ulivo e la vite. Le colline venete, quelle toscane del Chianti, le Langhe e il Monferrato in Piemonte sono ricche di vigneti che producono vini di grande qualità. Si coltivano poi alberi da frutto, cereali, ortaggi e girasoli. Abbastanza diffuso è l’allevamento di ovini e bovini e anche degli animali da cortile. Negli ultimi anni, in molte zone collinari, si è sviluppato il turismo che ha valorizzato il patrimonio artistico, storico, naturale e le tradizioni di queste zone. Quaderno

METODO DI STUDIO

pag. 41

Ricavo e sintetizzo le informazioni

Completa le frasi utilizzando e selezionando le parole evidenziate. Riferisci oralmente il testo così riassunto. • L’uomo si è stabilito in collina perché ............................................................................................................................................................................ . • L’uomo ha abbandonato le colline più alte per ....................................................................................................................................................... . • L’uomo ha modificato le colline per ............................................................................................................................................................................... . • Si coltivano ..................................................................................................................................................................................................................................... . • Si allevano ....................................................................................................................................................................................................................................... . • Il turismo sfrutta e valorizza ................................................................................................................................................................................................. .

Geografia

125


Campi Flegrei Ischia

Vesuvio 1 281

I vulcani Stromboli Lipari Vulcano

Etna 3 323 Isola Ferdinandea

Pantelleria

cani attivi

Sulla superficie terrestre ci sono più di cinquecento vulcani ancora in attività. Anche l’Italia è una terra ricca di vulcani, che, con le loro eruzioni, hanno contribuito a formare colline e pianure. Molti sono spenti e i loro crateri, riempitisi d’acqua, sono diventati laghi, altri sono ancora attivi, ogni tanto si risvegliano e provocano delle eruzioni spettacolari. L’Etna, con i suoi 3350 metri, è il vulcano più alto d’Europa e tra i più attivi del mondo, con frequenti eruzioni che, fortunatamente, lasciano sempre il tempo all’uomo di mettersi in salvo, visto che non sono violente ed improvvise.

e di vulcani estinti ma eruzione più di 10 000 anni fa)

Il Vesuvio ha eruttato per l’ultima volta nel 1944 provocando la morte di ventisei persone. Molto più catastrofica fu l’eruzione del 79 d.C. quando sotto la sua lava scomparvero le ricche città romane di Pompei, che contava più di ventimila abitanti, Ercolano e Stabia.

Lo Stromboli emerge dal mare e ha la caratteristica forma di cono, ma quello che si vede è solo una parte del vulcano che ha la base a duemila metri di profondità. Questo vulcano è molto attivo e produce di solito tre o quattro piccole esplosioni ogni ora. Quaderno

Arricchisco le conoscenze

pag. 42-43 lapilli

Geografia

cratere

cono

Una montagna di lava Il magma è una massa di roccia fusa che si trova in profondità nella crosta terrestre. A causa della pressione e dei movimenti delle placche terrestri, il magma può risalire in superficie e fuoriuscire da una spaccatura della crosta: il vulcano. Il magma poi si raffredda e solidifica diventando lava. Gli strati di lava che si accumulano nel corso dei millenni formano il cono vulcanico che può raggiungere anche migliaia di metri di altezza.

126

cenere

serbatoio magmatico

disegno

camino vulcanico

colata lavica


Conoscenze in sintesi RECUPERO E UTILIZZO LE CONOSCENZE Completa la mappa inserendo i termini scritti sotto, poi verbalizza. Appennini - alpeggi e pascoli - clima rigido - agricoltura - risorse

I rilievi italiani presentano

offrono

ostacoli

......................................

sono

Alpi

che sono

......................... colline

terreno poco fertile

......................... vulcani

......................... che sono

acqua

legname

valli riparate

bellezze naturali e artistiche

consentono

consente

consente

consentono

consentono

allevamento

costruzione di centrali idroelettriche

artigianato

......................................

turismo

...................................... ......................................

Verifica

127


I paesaggi

Le montagne in Europa Molti milioni di anni fa l’Europa non si presentava come oggi la possiamo osservare sulla carta geografica. Monti, pianure, fiumi e laghi si sono formati con il passare dei millenni e solo circa un milione di anni fa il nostro continente ha assunto la forma attuale. Il territorio europeo può essere diviso in quattro fasce: i rilievi settentrionali, le grandi pianure, i rilievi centrali, i rilievi meridionali.

128

Geografia


I rilievi

Montagne giovani e antiche

1 2 3

Rilievi settentrionali

Ecco un’ immagine del Ben Nevis 1 : con i suoi 1344 m è il monte più alto della Gran Bretagna. Le cime sono state arrotondate, nel corso dei millenni, dagli agenti atmosferici.

Rilievi centrali

Osserva un panorama della Selva Boema 2 nella Repubblica Ceca. Sono i monti di origine più antica, dalle cime arrotondate, non eccessivamente alti, che solo raramente si innalzano oltre i 1000 m.

Rilievi meridionali

I Pirenei 3 sono la catena montuosa che si estende tra Francia e Spagna. Sono montagne giovani, perciò di notevole altitudine, di aspetto aspro e imponente, non ancora erose dagli agenti atmosferici.

È PIÙ FACILE SE...

distinguo e colloco informazioni

Completa la tabella, poi usala per riferire oralmente il contenuto. Collocazione

Origine e forma

Ben Nevis

.................................................................................................... ....................................................................................................

Selva Boema

.................................................................................................... ....................................................................................................

Pirenei

.................................................................................................... ....................................................................................................

Geografia

129


I paesaggi

I rilievi nel mondo Sulla Terra le montagne si innalzano in catene montuose sulla superficie e nei fondali oceanici. La montagna sottomarina più alta si trova nell’Oceano Pacifico e arriva a 8690 metri. Sulla superficie terrestre le zone montagnose più estese si trovano: sulla costa occidentale del continente americano, a ridosso dell’Oceano Pacifico: una linea lunga 14 000 km che parte dai rilievi dell’Alaska, prosegue con le Montagne Rocciose e la Cordigliera delle Ande; nelle regioni sudoccidentali dell’Europa: dai Pirenei alle Alpi, proseguendo con i Carpazi, i Balcani, il Caucaso, i monti dell’Anatolia e dell’Iran, fino ad arrivare all’Himalaya dove si elevano le montagne più giovani e alte del mondo: l’Everest con i suoi 8 848 metri e il K2 che raggiunge 8 611 metri di altezza.

Carpazi Alpi Pirenei Balcani Caucaso Anatolia Montagne Rocciose Cordigliera delle Ande

La formazione delle montagne

Iran Himalaya

Atlante

pag. 2

Lo strato superiore della Terra è spezzettato in placche rigide che si muovono. I movimenti delle placche hanno provocato la nascita delle montagne cioè l’orogenesi. Le montagne infatti si trovano in gran numero nelle zone in cui le placche si sono scontrate. Anche la gran parte dei vulcani si trova lungo i confini delle placche: essi sono come delle aperture da cui fuoriescono il calore e il magma fuso dall’interno del pianeta.

Le parole della Geografia Orogenesi: insieme dei fenomeni che hanno portato alla formazione delle catene montuose.

130

Geografia

Confini delle placche


Cittadini oggi

La salvaguardia dei rilievi Quando l’uomo interviene su un territorio per adattarlo ai suoi bisogni e per potersi stabilire in esso, può comportarsi in due modi: rispettare l’ambiente cercando di mantenere l’equilibrio tra ciò che gli serve e ciò che la natura gli offre, oppure sfruttare le risorse solo a suo vantaggio. Un esempio ci è dato dall’eccessivo disboscamento che gli uomini hanno compiuto per procurarsi legname o maggiori spazi per le coltivazioni in vastissime zone delle Stelvio montagne e delle colline. Val Grande Dolomiti Questa azione ha rotto l’equilibrio naturale, provocanBellunesi do l’estinzione di molte specie animali e vegetali, Gran Paradiso pericolose frane e smottamenti. Appennino Tosco-Emiliano Anche le cave per l’estrazione della pietra hanForeste Casentinesi Monte Falterona e Campigna Cinque Terre no modificato l’aspetto dei rilievi; inoltre, ogni estate, numerosi incendi, spesso provocati Monti Sibillini dagli uomini, distruggono interi boschi. Arcipelago Gran Sasso e Monti della Laga Toscano Majella Negli ultimi anni si è cercato di rimediare Gargano creando parchi e aree protette e attivanAbruzzo, Lazio e Molise Arcipelago Alta Murgia Circeo de La Maddalena do campagne di educazione ambientale in Vesuvio Asinara Italia e in Europa. Gennargentu e Golfo di Orosei

Cilento e Vallo di Diano Val d’Agri e Lagonegrese Pollino

Quaderno

pag. 29

Sila

Mappa dei parchi e delle riserve naturali d’Italia

Il Parco nazionale del Gran Paradiso Aspromonte

Osserva i seguenti slogan: quali ti sembrano più adatti per una campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia dei rilievi? Perché? Quali iniziative proporresti per lo stesso scopo?

e...StateNeiParchi

Vivere in armonia con la natura

Rispetti la natura e rispetti te stesso

Le magie dell’acqua

Geografia

131


Vi vi la Geografia

Gli Sherpa, popolazione himalayana, possiedono polmoni adatti a vivere sopra i 3 000 m, dove l’ossigeno nell’aria è rarefatto.

La vita sulle montagne del mondo L’insediamento dell’uomo sulle montagne è condizionato non solo dall’altitudine, ma anche da altri fattori, tra cui la latitudine e la lontananza dal mare. Così, sulla Terra, troviamo una grande varietà di montagne diverse per flora e fauna, ma soprattutto per la presenza o l’assenza dell’uomo. 3 4

1 2

La regione montuosa dell’Himalaya 1 , nella quale si innalzano le vette più alte del mondo, è disabitata per il clima rigidissimo. Solo a fondovalle e sulle pendici più basse si trovano villaggi di pastori. La catena montuosa dell’Himalaya

Il Kilimangiaro svetta nel mezzo della savana africana.

132

Geografia

Il Kilimangiaro 2 , insieme al Kenia e al Ruwenzori, si innalza nella parte orientale del continente africano. Questi massicci sono in realtà coni vulcanici e sono dei veri e propri condensatori di umidità, visto che, per esempio, la vetta del Kilimangiaro è sempre innevata. Le regioni circostanti sono perciò bagnate da piogge abbondanti, con grande vantaggio di tutte le coltivazioni agricole e degli insediamenti umani.


Vivi la Geografia

Gli Appalachi 3 si trovano nella parte orientale degli Stati Uniti d’America e sono montagne ricche di risorse. Esse contengono i maggiori giacimenti di ferro e di carbone del continente e sono attraversate da grandi fiumi che, nella loro corsa verso il mare, danno origine a cascate sfruttate per produrre energia elettrica. Negli ultimi decenni c’è stato quindi un forte aumento della popolazione in alcune zone degli Appalachi.

La città di Quito: si vedono le Ande sullo sfondo.

METODO DI STUDIO

Alcuni territori dell’America Meridionale, pur essendo attraversati dall’Equatore, hanno il clima mitigato dall’altitudine. Le strette conche situate tra i monti della Cordigliera delle Ande 4 sono molto popolate, sia perché il clima è mite, sia perché il terreno, di origine lavica, è molto fertile. La capitale dell’Ecuador, Quito, si trova a 3000 m di altezza.

Seleziono le informazioni

Completa lo schema scrivendo il nome dei monti.

LE montagne

offrono risorse minerarie

........................................................................................................

mitigano il clima

........................................................................................................

portano umidità e piogge

........................................................................................................

sono inospitali

........................................................................................................

Geografia

133


Conoscenze in sintesi DISTINGUO E RECUPERO CONOSCENZE Segna le frasi errate e riscrivile correttamente. Le Alpi sono una catena montuosa situata nella parte settentrionale dell’Italia e formano un confine naturale; si estendono per 1300 km da Nord a Sud e si dividono in occidentali, centrali e orientali. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ Gli Appennini sono una catena montuosa che percorre l’Italia da Est a Ovest per circa 1350 km; si dividono in settentrionali, centrali e meridionali. Hanno altitudini che superano quelle delle Alpi e il monte meno alto è il Gran Sasso. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ Le colline raggiungono i 600 m di altezza e occupano il 20% del territorio italiano. Tutte le colline sono antichi vulcani spenti, tranne quelle su cui sorge Roma che sono di origine glaciale. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................

Sulla Terra ci sono più di cinquecento vulcani. Tutti i vulcani sono spenti. L’Etna è il vulcano più alto d’Europa. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................

Nella zona alpina il clima è caratterizzato da inverni lunghi e rigidi ed estati afose. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................

La zona appenninica ha inverni freddi e nevosi ed estati calde. Non piove mai. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................

134

Verifica


Competenze in atto USO LE MIE CONOSCENZE PER RISOLVERE SITUAZIONI PROBLEMATICHE REALI 1 Giovanni vuole fare un viaggio alla scoperta degli animali che abitano le montagne italiane ed europee. Aiutalo a collegare ogni animale ai luoghi in cui può trovarlo in libertà. ALPI

oltre 3 000 m

APPENNINI 3 000 m

PIRENEI 2 000 m

BEN NEVIS

1 000 m

GRAN SASSO

0m

SELVA BOEMA

2 Osserva la carta tematica della popolazione in Europa. La legenda ti dice, attraverso i colori e i simboli, quante persone vivono in un chilometro quadrato e dove sorgono le principali città italiane ed europee. Confronta la carta tematica con quella fisica e segna se le affermazioni sono vere o false. • Le zone più popolate sono montuose. V F Reykjavik

Oslo Helsinki San Pietroburgo Stoccolma Tallinn Riga Mosca Vilnius Minsk Amsterdam Londra Berlino Varsavia Bruxelles Lussemburgo Kiev Parigi Praga Dnepropetrovsk Chisinau Doneck Vienna Berna Odessa Zagabria Budapest Belgrado Milano Bucarest Sarajevo Pristina Madrid Roma Sofia Tirana

Dublino

Lisbona

Copenaghen

Atene

• Nelle zone ricche di rilievi non ci sono molte grandi città. V F • Sulle Alpi e sugli Appennini vivono più di 200 persone in un chilometro quadrato. V F

Abitanti per kmq

Città

oltre 200

oltre 3 000 000 di abitanti

da 100 a 200

da 1 000 000 a 3 000 000 di ab.

da 50 a 100

da 500 000 a 1 000 000 di ab.

da 10 a 50

meno di 500 000 abitanti

meno di 10

Verifica

135


I paesaggi

Le pianure in Italia Pianura Veneta

Il paesaggio della pianura, cioè quello privo di rilievi, è il meno diffuso in Italia poiché occupa meno di un quarto dell’intero territorio nazionale. Le pianure sono concentrate lungo le coste e i fiumi più grandi. La pianura più estesa è la Padano-Veneta che si trova a Nord, tra le Alpi e gli Appennini settentrionali, percorsa dal Po e dai suoi affluenti. Tavoliere delle Puglie Le pianure italiane hanno origini diverse:

Polesine Pianura Padana

Valdarno

M a m em ar Agro Romano Agro Pontino

Pianura Campana

Piana di Sibari

o

an

id mp

Ca

alcune sono alluvionali, cioè formate dai detriti (sabbia e argilla) trasportati dai fiumi nel corso di milioni di anni: la Pianura Padano-Veneta, il Campidano, il Valdarno, la Maremma, l’Agro Romano; altre sono vulcaniche, cioè formate dall’accumulo dei detriti delle eruzioni vulcaniche: la Piana di Catania, la Pianura Campana;

Conca d’Oro Piana di Catania

altre, infine, sono di sollevamento, cioè formate dal sollevamento dei fondali marini, come il Tavoliere delle Puglie. Il clima delle pianure è influenzato dalla presenza del mare che rende gli inverni più miti e le estati ventilate; nelle pianure lontane dal mare l’inverno è molto freddo e l’estate è afosa. La Maremma toscana

È PIÙ FACILE SE...

• • • •

seguo una traccia

Riscrivi brevemente le informazioni necessarie, poi riferisci oralmente. Che cosa sono le pianure: ...................................................................................................................................................................................... Dove si trovano in Italia: ...................................................................................................................................................................................... Le diverse origini: .......................................................................................................................................................................................................... - alluvionali: ............................................................................................................................................................................................................. - vulcaniche: .............................................................................................................................................................................................................. - di sollevamento: ............................................................................................................................................................................................... Il clima ........................................................................................................................................................................................................................................

136

Geografia


Le pianure

La pianura Padano-Veneta

Precipitazioni

Corso d’acqua Risorgiva Falde acquifere sotterranee

METODO DI STUDIO

La Pianura Padano-Veneta è di origine alluvionale: il fiume Po e i suoi affluenti hanno cominciato a trasportare a valle ciottoli, sabbia e argilla e pian piano l’accumulo di questi detriti ha formato la pianura com’è oggi. È la più vasta pianura italiana e vi possiamo distinguere tre zone molto diverse tra loro: l’alta pianura, vicino ai monti, è formata da detriti più pesanti, come rocce e sassi, perciò ha un terreno permeabile; la zona delle risorgive o dei fontanili è costituita da materiali più fini; qui le acque, penetrate nel sottosuolo dell’alta pianura e mantenutesi tiepide, riaffiorano perché trovano un terreno impermeabile; è molto fertile e ha abbondanza di acqua; la bassa pianura, cioè il territorio intorno al Po, è formata da sabbia e argilla; ha numerosi canali di irrigazione ed è molto fertile. La Pianura Padano-Veneta è una delle zone più popolate d’Italia. L’agricoltura, praticata in modo intensivo, produce foraggi, cereali, grano, granoturco, riso, ortaggi e alberi da frutto. Le industrie, sorte un tempo nell’alta pianura poco adatta alle coltivazioni, oggi sono dislocate ovunque. Numerosi paesi e le maggiori città italiane si trovano qui e sono collegati da strade, autostrade e ferrovie.

Individuo e colloco informazioni

Completa il testo e poi ripeti. La Pianura Padano-Veneta si trova .......................................................................... ; è di origine alluvionale, infatti è stata creata dal .................................................................. e dai .................................................................. . Il territorio si distingue in ...................................................... fasce; due sono molto fertili e ricche d’acque e in esse si è sviluppata .............................................................................. ; nella zona meno fertile sono nate numerose ..................................................... che nel tempo si sono dislocate ..................................................... . I paesi e le città sono collegati da ........................................................................................................................................................................................ .

Geografia

137


La vita in pianura e in città La pianura è l’ambiente che ha subito maggiori cambiamenti nel corso del tempo poiché è il più adatto all’agricoltura, la prima attività praticata dall’uomo. Per ricavare campi coltivabili gli uomini hanno disboscato vasti territori, come nella Pianura Padano-Veneta, oppure hanno bonificato zone paludose e malsane come la Maremma Toscana e l’Agro Pontino. Nelle pianure del nord, più ricche di acqua, si coltivano in particolare i cereali, tra cui il riso e il foraggio; quest’ultima coltivazione ha dato notevole sviluppo all’allevamento. Nelle pianure del centro-sud si producono agrumi, frutta e ortaggi. In pianura sono sorti paesi, città e importanti industrie del nostro Paese. Con l’arrivo degli operai impiegati nelle industrie, molte città si sono ingrandite e alcune sono diventate vere e proprie metropoli, come nel caso di Milano. Negli anni sempre più persone hanno lasciato campagna e montagna per trasferirsi in città alla ricerca di un lavoro in fabbrica, negli uffici o nel commercio e sono diventati necessari abitazioni e servizi adeguati. Le vie di comunicazione sono strategiche: i più grandi aeroporti internazionali (Fiumicino, Malpensa, Ciampino) si trovano in pianura e la maggior parte di strade, autostrade e ferrovie si snoda in pianura e permette collegamenti sempre più rapidi.

METODO DI STUDIO

Quaderno

pagg. 44-45

Collego informazioni

Consulta la carta delle pianure (pag. 136), confrontala con questa carta politica e fai gli opportuni collegamenti. Si trova nell’Agro Pontino. È stata fondata nel 1932 dopo la bonifica delle paludi. È una delle città d’arte più visitate al mondo. Sorge nel Valdarno. Si trova al centro della Pianura Padana. È un importantissimo snodo delle vie di comunicazione per l’Italia del Nord e del Sud. Sorge nella pianura ai piedi del vulcano più alto d’Europa.

138

Geografia

BOLOGNA FIRENZE LATINA CATANIA


Cittadini oggi

Un equilibrio compromesso L’intervento dell’uomo ha causato gravi danni all’equilibrio naturale della pianura: molte specie animali e vegetali sono scomparse e l’ambiente ha subito un forte inquinamento. Le industrie, che spesso producono sostanze nocive che possono diffondersi nell’aria, nell’acqua e nel suolo, sono responsabili dell’inquinamento, così come l’agricoltura che, per difendere le coltivazioni dagli insetti, ha impiegato diserbanti e antiparassitari chimici che finiscono prima nei cibi che mangiamo e poi, trascinati dalle piogge, nei fiumi e nei mari. Anche le città, che si sono ingrandite nel tempo, contribuiscono ad accrescere l’inquinamento, soprattutto con i problemi legati al traffico e ai rifiuti.

Queste due locandine pubblicizzano delle manifestazioni di sensibilizzazione contro particolari forme di inquinamento. - Quali? - A chi sono rivolte? - Da che cosa lo capisci? - Quali comportamenti suggeriscono di adottare? - E tu come ti comporti rispetto a questi problemi?

Geografia

139


I paesaggi

Le pianure e le città in Europa

Svealand

as pic a

Götaland

Bassopiano Francese Pianura Padana Pianura Andalusa

ion eC

Bassopiano Germanico

Pianura Ungherese Valacchia

De pr es s

Jutland

Le pianure europee sono assai estese e coprono una superficie maggiore rispetto a quella occupata dai monti. A est si nota il vasto Bassopiano SarBassopiano matico, un’immensa pianura che conSarmatico tinua verso ovest con il Bassopiano Germanico e il Bassopiano Francese. Altre pianure si estendono lungo il corso dei grandi fiumi, come la Pianura Ungherese, attraversata dal Danubio, e la Pianura Padana attraversata dal fiume Po. A nord le pianure mantengono l’aspetto di vasti terreni erbosi, le praterie, e in essi si pratica soprattutto l’allevamento. A ovest, a ridosso dell’Oceano Atlantico, le pianure erano originariamente coperte da boschi che sono stati tagliati per far posto alle coltivazioni e alle città. Il Bassopiano Sarmatico

Nel Bassopiano Francese, nella zona di Bordeaux, si coltiva la vite del celebre vino rosso.

140

Geografia

La Pianura Ungherese è chiamata anche “puszta”.

Quaderno

pag. 44


Le città

Le grandi città europee Oggi, circa il 70% della popolazione europea, attratta dalle offerte di lavoro e dalla piena disponibilità dei servizi essenziali, vive nelle città. Molte città importanti dal punto di vista industriale e commerciale sono ubicate alle foci dei grandi fiumi o nelle vicinanze dei porti, in punti strategici per gli scambi commerciali. Dispongono di una fitta rete di vie di comunicazione che garantisce la mobilità delle merci, delle persone e delle informazioni. Negli ultimi decenni molte di queste città si sono ampliate enormemente, come pure ne sono sorte di nuove, in base soprattutto allo sviluppo industriale e commerciale. Sono nate così numerose metropoli, dove si concentrano le maggiori attività produttive, finanziarie e gli scambi commerciali. Molte città europee, soprattutto quelle di più antica origine, hanno un centro storico che conserva monumenti del passato e richiama ogni anno un gran numero di turisti. Le maggiori metropoli nelle quali si concentra gran parte della popolazione europea sono: Parigi, Mosca, Londra, Berlino, Roma, Madrid. Atlante

METODO DI STUDIO

pag. 16

Lavoro sull’immagine

Osserva le immagini di tre metropoli europee: Londra, Parigi, Milano. Le riconosci? Da che cosa? Com’è il territorio su cui queste città sono sorte e si sono ampliate?

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Vi vi la Geografia

La vita nelle pianure e nelle città del mondo Le più antiche civiltà e le prime città sono sorte nelle pianure dell’Asia e, ancora oggi, nelle zone pianeggianti e nelle città si concentra la maggior parte della popolazione mondiale. È il caso degli Stati Uniti d’America 1 e della Cina 2 . 2

La città di New York sorge in un’area pianeggiante alla foce del fiume Hudson, sulle coste dell’Oceano Atlantico.

Le grandi opportunità... ...della Cina

Le pianure della Cina 1 sono percorse da imponenti corsi d’acqua. A nord sono ricche di foreste; a sud sono adatte all’allevamento, all’agricoltura e all’industria. Si tratta di un territorio fittamente popolato dove sorgono le città più grandi. Shanghai è la più popolosa città della Cina e del mondo: in essa vivono 18 580 000 abitanti. Altri 17 milioni si sono stabiliti nell’area metropolitana, superando così i 30 milioni di abitanti.

142

Geografia

1


Vivi la Geografia

…...e degli Stati Uniti d’America Negli Stati Uniti c’è una grande pianura centrale 2 dove si pratica la coltivazione di foraggi, cereali, cotone e tabacco in forma estensiva; il sottosuolo è ricco di petrolio e per questo vi sono sorte industrie di ogni genere, non solo petrolifere. Numerose sono le città.

Estrazione del petrolio in una pianura americana. Los Angeles è una metropoli sterminata che non ha un centro storico e che si estende per 12 chilometri quadrati: è la città più estesa del mondo.

Dunque, grazie anche alla possibilità di sviluppo e alle risorse che le grandi pianure offrono, gli Stati Uniti e la Cina sono oggi le maggiori potenze economiche del mondo. Infatti bisogna ricordare che quando uno Stato ha terreni pianeggianti e ben irrigati, può dirsi ricco. Atlante

pag. 4

I gravi problemi In Cina, lo sviluppo economico di questi ultimi anni ha causato un forte inquinamento atmosferico e cambiamenti dell’equilibrio naturale. Sono state costruite immense dighe e le campagne sono state abbandonate, favorendo così l’erosione del suolo e le alluvioni. Le città, sempre più popolate, sono soffocate dall’inquinamento, fino a poco tempo fa sconosciuto. Come in Cina e nel resto del mondo, anche molte città americane sono alle prese con questo problema. Nel 90% delle città cinesi i limiti di inquinamento sono pericolosamente superati.

Geografia

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Conoscenze in sintesi RECUPERO E UTILIZZO CONOSCENZE / CONFRONTO PAESAGGI 1 Completa il testo. Una pianura è una distesa ....................................................................................................................................................................................................... . In Italia, le pianure rappresentano il ............................................................. del territorio ....................................................................................... . La pianura italiana più estesa è ................................................................ che è di origine ............................................................................ ed è anche una delle zone più ............................................................. e ricche d’Italia. Nelle pianure con suolo fertile e ricchezza d’acqua si pratica ............................................................................................................................ . In pianura si è sviluppata anche ........................................................................................................................................................................................... . In pianura sorgono le maggiori ............................................................. che offrono possibilità di ................................................................... negli uffici, nelle fabbriche, nel commercio e nel turismo. Numerose sono le ............................................................. : strade, autostrade, ferrovie, aeroporti. 2 Descrivi cosa vedi nelle immagini.

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3 Vero o falso. • Il Bassopiano Sarmatico, il Bassopiano Germanico e il Bassopiano Francese non si trovano in Europa. V

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• Nelle pianure europee e del resto del mondo sono sorte città e metropoli.

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• I n Cina e negli Stati Uniti d’America ci sono pochi territori pianeggianti.

V

F

• Uno Stato ricco di territori pianeggianti e di acqua può dirsi uno Stato ricco.

V

F

• In pianura non c’è inquinamento.

V

F

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Verifica


Competenze in atto USO LE MIE CONOSCENZE PER RISOLVERE UNA SITUAZIONE PROBLEMATICA REALE Leggi bene il testo, osserva le carte tematiche e rispondi. Il signor Giovanni vuole aprire un pastificio, una fabbrica che trasformi la farina in tanti tipi di pasta. Ha bisogno di: • materia prima, la farina prodotta dal frumento, e non vuole che provenga da posti lontani; • territorio pianeggiante: in pianura tutto è più facile; •v ie di comunicazione, autostrade e aeroporti in particolare e, per vendere i suoi prodotti anche in luoghi vicini, non vuole essere lontano dalle più grandi città. In quale zona, secondo te, il signor Giovanni potrebbe impiantare la sua industria? Cerchiala sulla carta politica e motiva la tua scelta.

Principali coltivazioni di frumento

Milano Verona

Bergamo

Trieste

Aosta

Venezia

Torino

Bologna Firenze

Genova Livorno

Ancona

Pisa

L'Aquila

Civitavecchia Roma

Bari

Brindisi Lecce

Napoli

Olbia

Taranto

Cagliari

Messina Trapani

Autostrade Aeroporti maggiori

Palermo

Reggio Calabria Catania Siracusa

Verifica

145


Isa

L’Italia è percorsa da numerosi fiumi, cioè corsi d’acqua che hanno quasi sempre la loro sorgente sulle montagne e che si immettono nel mare, in un lago o in un altro fiume con una parte terminale chiamata foce. I fiumi italiani presentano caratteristiche diverse per quanto riguarda la lunro tau Mar Me ino Adriatico ghezza e la portata, cioè la quantità d’acqua Es nti e i Ch trasportata, a seconda che abbiano origine nto Tro a ar sulle Alpi o sugli Appennini. sc Pe

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I fiumi italiani

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I paesaggi

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I fiumi che nascono dalle Alpi sono generalmente lunghi, sono i più numerosi e ricchi d’acqua e hanno una portata regolare, perché sono Mar Ionio alimentati dalle piogge, dalle nevi e dai ghiacciai e, quindi, non si prosciugano mai. Il più grande fiume alpino Sim eto è il Po, altri importanti fiumi alpini sono l’Adige, lungo 410 km e secondo fiume italiano per lunghezza, il Brenta, il Piave, il Tagliamento e l’Isonzo. Questi nascono tutti nelle Alpi centro-orientali, attraversano la Pianura Padana e sfociano nel Mar Adriatico. Bra

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Il fiume Po nei pressi di Torino in Piemonte

Il Po

Il Po nasce dal Monviso, in Piemonte, attraversa da ovest a est tutta la Pianura Padana con un percorso di 652 km, riceve le acque di molti affluenti, sia da destra che da sinistra, e si getta nel Mar Adriatico con una foce a delta. Il Po costituisce un’importante risorsa economica per le terre che attraversa: le sue acque vengono utilizzate per l’agricoltura e per produrre energia elettrica. È l’unico fiume italiano largamente navigabile ed è ricco di parchi, riserve e corsi naturali. Sulle sue rive si concentrano un terzo della produzione agricola e industriale e più di metà degli allevamenti italiani. È quindi assolutamente necessario “avere cura” del Po consolidandone gli argini per evitare inondazioni.

146

Geografia

Quaderno

pag. 46


Le acque

I fiumi appenninici

I fiumi che nascono dagli Appennini hanno una portata irregolare perché sono alimentati solo dalle piogge e, qualche volta, dalle nevi che si sciolgono, per cui alternano periodi di piena e periodi di secca. Generalmente hanno percorsi brevi perché le montagne da cui nascono non sono molto distanti dal mare. Tutti si gettano nel mare con una foce a estuario. I più importanti sono il Tevere, terzo fiume più lungo d’Italia (405 km), l’Arno (241 km), il Reno (211 km), l’Ombrone (161 km), il Garigliano (158 km), il Volturno (175 km). Al Sud, soprattutto in Calabria, Basilicata e Sicilia, i fiumi sono impetuosi come torrenti durante le piogge, ma diventano distese di sassi e ghiaia nei periodi di siccità. Sono le fiumare.

Il Tevere e l’Arno

Lungo i due maggiori fiumi appenninici sono sorte Roma e Firenze, città d’arte e di storia che il mondo intero ci invidia. Sul Tevere è sorta Roma che con i suoi scavi archeologici, i suoi monumenti, i suoi palazzi e le sue chiese ci narra più di duemila anni di storia. Sulle rive dell’Arno si specchia Firenze, che racchiude in sé i capolavori dei più grandi artisti di tutti i tempi. Il Tevere nasce dal Monte Fumaiolo; l’Arno ha la sua sorgente sul Monte Falterona e dopo Firenze bagna la città di Pisa. Il Tevere e l’Arno sfociano nel Mar Tirreno. ROMA

METODO DI STUDIO

FIRENZE

Utilizzo le informazioni

Completa la mappa con i termini: minore - maggiore - regolare - irregolare. lunghezza .............................................. sulle Alpi I fiumi italiani

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nascono lunghezza .............................................. sugli Appennini

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Geografia

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I paesaggi Lago di Misurina

Isa

Lago d’Iseo

Tagliamen

I laghi

Nel territorio italiano vi sono oltre mille laghi, di dimensioni, forme e origini diverse. I laghi sono distese d’acqua dolce che ocOg lio Adige cupano conche del terreno e che possono essere alimentate Po o Po ar o r T Ren na da sorgenti, dalle piogge o da fiumi che vi immettoo Ta no le loro acque (immissari); in alcuni casi le acque ro tau Mar Me Arno Mar o in Adriatico escono dal lago attraverso un fiume (emissaEs Ligure ti n e i Ch rio). A seconda della loro origine possiamo Lago nto Trasimeno Tro a ar classificare i laghi italiani in alpini, prealsc Lago di Pe Lago di Ve Lesina lin Varano o Lago di Bolsena pini, vulcanici, costieri e artificiali. Lago di Vico Lago di o I laghi alpini sono poco estesi e nt Bracciano fa O o Lago Bra turn hanno acque limpide. Si trovano di Nemi Vol dan Lago di o Coghinas Lago Se di Sabaudia le Agri sulle Alpi e occupano le conche Mar Tirreno originate da antichi ghiacciai. I più Fl um importanti sono il lago Blu (vicino al en Mar do sa Ionio Cervino), il lago di Tovel (in Trentino), il lago di Misurina (sulle Dolomiti). I laghi prealpini sono di origine il ce Sim Be latani glaciale, hanno forma allungata e sono eto P profondi. Sono il Lago Maggiore, d’Iseo, di Como e di Garda. I laghi vulcanici occupano i crateri di antichi vulcani spenti. Sono di forma circolare, profondi e si trovano nell’Italia centrale e meridionale. I più noti sono i laghi di Bolsena, di Bracciano, di Vico e di Nemi. Il lago Trasimeno è un lago particolare perché, pur avendo forma circolare, è di origine alluvionale e tettonica. I laghi costieri, dalle acque salmastre, sono di forma allungata, separati dal mare da una striscia di terra e sabbia. Famosi sono i laghi di Lesina, di Varano e di Sabaudia. Il lago di Como I laghi artificiali sono creati dagli uomini sbarrando il corso di fiumi; l’acqua è utilizzata per l’irrigazione o per produrre energia elettrica. Il Quaderno pag. 46 lago Omodeo, in Sardegna, è il bacino artificiale più grande d’Europa. av

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È PIÙ FACILE SE...

seguo una traccia

Evidenzia nel testo le informazioni richieste, poi organizza un breve discorso. Quanti laghi ci sono in Italia Che cos’è un lago Le diverse origini dei laghi Le caratteristiche dei laghi

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Geografia


Le acque

I mari e le coste Il nostro paese è una penisola e si protende nel mar Mediterraneo che, lungo le coste, assume nomi diversi: Ligure, Tirreno, Ionio, Adriatico. Le coste si sviluppano per circa 8 000 km con una grande varietà di aspetti: dove le montagne scendono a picco sul mare sono alte e rocciose, con insenature e golfi, dove si estende la pianura sono basse e sabbiose. Partendo da nord-ovest troviamo il mar Ligure, che è poco esteso ma piuttosto profondo; le sue coste sono alte, frastagliate e con tante piccole insenature. Il mar Tirreno si estende a ovest dell’Italia ed è il più vasto dei nostri mari. Le coste centro-settentrionali sono basse e sabbiose, le coste meridionali sono alte e rocciose con grandi golfi. A sud-est la nostra penisola è bagnata dal mar Ionio, il più profondo dei mari italiani. Le coste ioniche sono alte e rocciose. Il mare Adriatico si trova a est dell’Italia, è lungo, stretto e poco profondo; la sua costa è prevalentemente bassa e sabbiosa. A nord, oltre il delta del Po, sono presenti molti tratti lagunari, cioè specchi d’acqua salata racchiusi da cordoni di sabbia. La laguna più famosa è quella di Venezia.

Le isole I mari italiani sono punteggiati da molte isole. Le più grandi sono la Sicilia, la Sardegna e l’Elba che hanno Costa alta e rocciosa sul promontorio origine continentale, cioè si sono formate in seguito al dell’Argentario in Toscana distaccamento di parti di crosta terrestre. Vicino alle coste si trovano molti arcipelaghi, alcuni dei quali sono di origine Costa bassa e sabbiosa sul litorale adriatico in Romagna vulcanica come le Eolie e le isole Ponziane. Nel mare Adriatico si trova l’arcipelago delle Tremiti, probabilmente formatosi, come fa pensare il nome, in seguito a un terremoto che staccò una parte del terreno del Gargano. Quaderno

Geografia

pag. 47

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I paesaggi

La vita vicino alle acque I fiumi, con le loro acque dolci, portano vita in ogni ambiente che attraversano; i laghi, con la loro grande massa d’acqua, riescono a immagazzinare durante l’estate il calore del sole, che poi si diffonde nell’ambiente a poco a poco, rendendo il clima mite in ogni stagione; i mari offrono una grande quantità e varietà di cibo attraverso la pesca e sono un’ottima via di comunicazione che facilita il commercio e lo scambio tra i popoli. Anche oggi gli Italiani godono dei vantaggi portati loro dalla presenza delle acque. Le città più fiorenti sono attraversate da fiumi. Un esempio è Torino, sorta sulle rive del fiume Po.

Alcuni tratti del fiume Po e di altri grandi fiumi sono utilizzati come vie di comunicazione per il trasporto di merci pesanti.

Intorno ai laghi si è molto sviluppato il turismo. Sono stati costruiti alberghi e impianti sportivi. Si organizzano escursioni e si disputano gare sportive di canottaggio, windsurf e kitesurfing.

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Geografia


Le acque

Vicino alle sorgenti termali di acque calde e ricche di proprietà terapeutiche sono sorti centri di salute e di benessere come Saturnia in Toscana.

Molte città di mare hanno potenziato la flotta di pescherecci e sono diventati centri molto importanti per il mercato del pesce.

I porti hanno migliorato le loro strutture per far attraccare anche navi molto grandi. Spesso si tratta di navi da crociera: i turisti che sbarcano oltre a visitare le città di mare, si spingono spesso verso le zone più interne, a vantaggio delle economie locali. Lungo le coste si sono sviluppate città turistiche, industriali e commerciali come Ancona, nelle Marche.

COMPITO DI REALTÀ

Competenze in atto

Collega le attività scritte nei bigliettini alle opportunità offerte dalle acque.

“Dal porto di Ancona ogni giorno collegamenti con la Croazia.”

“Mazara del Vallo, la pesca del gambero non conosce crisi.”

VIA DI COMUNICAZIONE RISORSA PER IL TURISMO RISERVA ALIMENTARE

“Armonia e benessere con le acque termali di Salsomaggiore.”

“Vai vela: scuola e. di vela e noleggio barch Lago di Garda.”

FONTE DI LAVORO

Geografia

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Cittadini oggi

La tutela delle acque

Il litorale laziale nei pressi del Circeo

Lungo il corso dei fiumi e intorno ai laghi cresce una vegetazione rigogliosa; nelle acque dolci dei torrenti, dei fiumi e dei laghi e in quelle salate del mare prospera una grandissima varietà di pesci e crostacei. La flora e la fauna dell’ambiente naturale, però, sopravvivono solo in poche zone protette, come il Parco del Circeo, nel Lazio, o in alcune oasi di protezione come quelle della zona di Comacchio, in Emilia-Romagna. Infatti, il crescente sviluppo del turismo, accompagnato dal fenomeno della cementificazione, cioè della costruzione senza regole di alberghi e abitazioni, ha modificato profondamente il nostro paesaggio costiero, così come l’azione scriteriata di molte persone ha provocato un forte inquinamento delle acque. Nei mari e nei fiumi si riversano gli scarichi delle fogne delle città, i rifiuti industriali e i prodotti usati nell’agricoltura. I fiumi, a loro volta, portano le acque in mare. Talvolta, a causa di incidenti, le petroliere perdono il petrolio trasportato in mare, creando gravi problemi all’equilibrio dell’ambiente. Ci sono delle azioni che solo gli adulti e le persone potenti possono compiere per salvare l’ambiente in cui viviamo: l’uso dei depuratori da parte delle fabbriche che scaricano liquidi inquinanti e un severo controllo potrebbero attenuare il problema dell’inquinamento idrico.

Anche noi possiamo un po’ cambiare il mondo! Anche ognuno di noi, però, può acquis ire dei comportamenti corretti verso l’acqua: possiamo risparmiarla quando la usiamo, possiamo conoscere la bellezza degli ambienti e quindi rispettarli attraverso la visi ta a oasi protette, leggendo libri e riviste sul tema o naviga ndo in Internet. Bambini in visita a un’oasi protetta del WWF

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Geografia


Conoscenze in sintesi RECUPERO E USO CONOSCENZE 1 Costruisci il grafico della lunghezza dei fiumi utilizzando i dati seguenti e inserendo quelli mancanti. 50 km FIUME • Po 652 km

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• Oglio 280 km

2 Completa la mappa inserendo i termini al posto giusto. acque salmastre e forma allungata - forma allungata e grande profondità poca estensione e acque limpide - forma circolare e poca profondità

I laghi italiani a seconda dell’origine sono

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3 Completa il testo con: commerciali - turismo - clima - comunicazioni - pesca. L’influenza del mare sull’Italia è notevole perché esso mitiga il ........................................................................... , permette all’uomo di svolgere attività come la .................................................................................... e il ........................................................................................ , facilita le ....................................................................... e gli scambi ....................................................................... .

Verifica

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Mar Glaciale Artico

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Mar di Norvegia

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Le acque in Europa

Mar Nero

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Penisola balcanica Penisola italica

L’Europa, il nostro Continente, ha tre dei quattro confini delimitati dalle acque: a nord confina con il Mar Glaciale Artico; a ovest con l’oceano Atlantico; a sud con il mar Mediterraneo. Le acque circondano le tre grandi isole europee: l’Islanda, l’Irlanda e la Gran Bretagna e nel mare si protendono quattro grandi penisole: scandinava, iberica, italica e balcanica. La grande presenza di coste e la vita sul mare hanno reso da sempre gli europei abili navigatori, capaci di affrontare il mare aperto e l’oceano per entrare in contatto con altri popoli e raggiungere nuove terre.

Mar Mediterraneo

Le coste Le parole della Geografia Fiordo: stretta insenatura della costa, allungata e profonda. Duna: rilievo di sabbia a forma di collina.

La costa irlandese che si affaccia sull’oceano Atlantico è alta e rocciosa.

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Geografia

Le coste europee hanno un aspetto vario. Le coste atlantiche, in alcune zone, sono alte e rocciose con scogliere e fiordi, altre basse e sabbiose con dune e acquitrini. Le coste che si affacciano sul Mar Glaciale Artico sono spesso ghiacciate, soprattutto nel periodo invernale. Anche le coste del Mediterraneo presentano paesaggi differenti, a seconda che il territorio che si affaccia sul mare sia montuoso o pianeggiante. Atlante pag. 14


I fiumi

Nelle vaste zone pianeggianti dell’Europa orientale scorrono fiumi molto lunghi. Alcuni sfociano nei mari del Nord, altri nel Mar Caspio o nel Mar Nero. Il fiume più lungo è il Volga nella Russia europea; il secondo fiume per lunghezza è il Danubio che nasce in Germania. I fiumi che scorrono nell’Europa occidentale sono brevi, perché le montagne da cui nascono sono più vicine al mare. Molti fiumi europei sono navigabili e costituiscono un’importante via di comunicazione.

Il magnifico palazzo del Parlamento sulla riva del Danubio, nella città di Budapest in Ungheria.

I laghi L’Europa è ricchissima di laghi, circa 80 000. I più estesi sono il lago di Ladoga, quello di Onega, entrambi nella Russia europea e il Mar Caspio. Quest’ultimo è molto particolare: si trova a 27 metri sotto il livello del mare ed è un lago, anche se ha l’acqua salata. Il lago di Ladoga, in Russia, circondato da una grande foresta di conifere. La città di Baku si trova sul Mar Caspio.

METODO DI STUDIO

Lavoro sulla carta

Osserva la cartina a pag. 154 e completa la tabella secondo quanto indicato. Tre fiumi che sfociano nell’Atlantico:

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Tre fiumi che sfociano nel Mar Nero:

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Isola più vasta:

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Penisola più settentrionale:

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Lago più esteso:

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Dove sfocia il Volga:

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Dove sfocia la Vistola:

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Geografia

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Le acque del mondo Mari e oceani Nelle fotografie scattate dallo spazio il nostro pianeta è di colore azzurro poiché le acque degli oceani e dei mari occupano il 70% dell’intera superficie terrestre. Questa grande presenza d’acqua è molto importante per la vita degli uomini, perché i mari e gli oceani: costituiscono un’importante riserva alimentare poiché sono popolati da animali e vegetali (pesci, alghe, sale); sono un immenso giacimento di materie prime, come il petrolio; regolano il clima; sono una via per le comunicazioni e i trasporti, oggi più per le merci che per le persone. Le acque oceaniche sono tutte in collegamento tra loro e solo per convenzione si distinguono i tre grandi oceani e i mari, bacini di minore estensione e con acque meno profonde. L ’oceano più vasto è il Pacifico, poi l’Atlantico e infine l’oceano Indiano. Il mare più esteso è il Mar Glaciale Artico.

Il Mar Glaciale Artico bagna le coste norvegesi.

Il Mare Glaciale Artico bagna le coste norvegesi.

Nave in navigazione nell’Oceano Atlantico. Nave porta-container

Atlante

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Oceano Pacifico Lago Vittoria Lago Malawi

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Mar Glaciale Antartico (Oceano Antartico)

Geografia

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Rio delle Amazzoni

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Oceano Atlantico

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Gran Lago degli Schiavi Lago Lago Superiore Michigan nzo ore nL a S

Oceano Pacifico

pag. 2

Mar Glaciale Artico (Oceano Artico)

Gran Lago degli Orsi

Oceano Indiano

Sottolinea: di blu la parte del testo che ti dà informazioni sulla presenza dell’acqua sulla Terra; di arancione la parte relativa all’importanza dei mari e degli oceani; di verde la parte che fornisce i nomi dei mari e degli oceani.


Le acque

Fiumi e laghi

Il Rio delle Amazzoni attraversa la Foresta Amazzonica, il polmone verde del mondo.

La distribuzione dei laghi e dei fiumi nei continenti non è omogenea: l’acqua si trova in quantità equilibrata solo nella zona temperata dove, anche per questo motivo, si concentra la massima densità di popolazione. In America, i fiumi più lunghi sono quelli che sfociano nell’oceano Atlantico, perché attraversano territori immensi. Il Rio delle Amazzoni, nell’America del Sud, è il primo fiume del mondo per portata d’acqua e il terzo per lunghezza; il Missouri-Mississipi, che scorre in America del Nord, è il secondo per lunghezza. Nell’America Settentrionale ci sono numerosi e immensi laghi, che testimoniamo la presenza di antichi ghiacciai.

In Africa scorre il Nilo che, con i suoi 6 671 km, è il fiume più lungo del mondo. Numerosi sono i laghi nell’Africa orientale. Il Nilo rende rigogliose e fertili le terre del deserto su cui scorre.

Il lago Eyre in Australia si prosciuga in mancanza di piogge, per poi riempirsi nuovamente. Il suo livello è molto variabile.

METODO DI STUDIO

Lavoro sulla carta

Trova sul planisfero i fiumi-gemelli asiatici.

In Australia ci sono pochi fiumi e anche i laghi sono delle distese salmastre, quasi completamente asciutte d’estate. Data la vicinanza delle catene montuose agli oceani, l’Asia, nonostante la sua estensione, non ha i fiumi più lunghi del mondo; ha però i fiumi-gemelli, cioè coppie di fiumi che hanno la sorgente vicina, la lunghezza del corso quasi uguale, la foce vicina o addirittura la stessa.

Geografia

157


Vi vi la Geografia

La vita vicino alle acque nel mondo Gli uomini, per stabilirsi in un territorio, hanno sempre dovuto cercare e sfruttare la risorsa più preziosa: l’acqua. Talvolta sono stati costretti a dominarla; altre volte l’hanno considerata così importante da adorarla come un dio; sempre l’hanno utilizzata come via di comunicazione.

1 3 2

L’ Olanda: un mare da dominare

Il territorio dell’Olanda 1 è completamente pianeggiante. Per circa il 40% è costituito da terre poste sotto il livello del mare. Gli olandesi hanno costruito dighe imponenti e impiantato enormi pompe che mantengono le terre asciutte e le rendono coltivabili. Le dighe, però, vanno controllate in continuazione perché anche una piccola fessura potrebbe causare un disastro. Gli olandesi sono un popolo tenace e attento, che è riuscito a sottrarre le terre al mare e che continua a combattere per avere un posto in cui vivere.

La diga di Afsluitdijk è lunga ben 32 km ed è percorsa da un’autostrada.

Le terre rese disponibili per l’agricoltura ospitano molte piantagioni di fiori di ogni genere, dei quali l’Olanda è tra i primi produttori al mondo.

La diga di Maeslantkering è uno sbarramento mobile, esempio dell’ingegno degli olandesi.

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Geografia


Vivi la Geografia

L’ Arcipelago Indiano: mare per comunicare

L’Insulindia o Arcipelago Indiano 2 comprende isole, penisole, arcipelaghi sparsi in un vastissimo spazio marittimo tra l’oceano Indiano e l’oceano Pacifico. Le terre sono collegate da canali e bracci di mare, attraversabili anche con piccole imbarcazioni. Da sempre, quindi, il mare ha unito e mai diviso le varie popolazioni che hanno avuto fittissimi rapporti economici e culturali. Gli studiosi paragonano questa zona al nostro mar Mediterraneo dove, allo stesso modo, tante civiltà diverse sono venute a contatto.

Piccole imbarcazioni collegano anche grandi metropoli. Atlante

pag. 4

Mercato galleggiante sui canali di Bangkok in Thailandia.

Gange: un fiume da venerare

Il fiume Gange 3 è considerato dagli indiani sacro perché dona vita e ricchezza, è adorato come una “madre” e rappresentato con una figura in parte donna e in parte pesce. In alcuni mesi dell’anno, immense folle si recano a Varanasi (Benares), uno dei più grandi luoghi di pellegrinaggio della Terra, e si immergono, con preghiere e offerte, nelle acque del fiume. Le rive del Gange sono tra le zone più popolate del mondo. Pellegrini sulle rive del Gange compiono bagni rituali nelle sue acque.

Geografia

159


Conoscenze in sintesi RECUPERO LE CONOSCENZE / CONFRONTO PAESAGGI 1 Verbalizza la mappa.

I fiumi, i laghi e i mari costituiscono

le acque permettono

rendono

favoriscono

consentono

facilitano

l’irrigazione

il clima favorevole

gli insediamenti umani

pesca, agricoltura, commercio, turismo e industria

le comunicazioni

2 Segna l’informazione che completa correttamente la frase. • Sono più lunghi i fiumi che nascono da montagne:

vicine al mare lontane dal mare

• In ordine crescente di lunghezza abbiamo:

i fiumi appenninici, alpini, asiatici, americani i fiumi alpini, appenninici, asiatici, americani

• Tutti i fiumi scorrono:

da nord a sud in tutte le direzioni

• I laghi hanno:

origini e profondità diverse tutti la stessa origine ma profondità diverse

• In ogni parte del mondo i laghi di una certa dimensione:

sono utilizzati per l’irrigazione mitigano il clima

• Le acque dei mari e degli oceani:

sono diverse sono in comunicazione tra loro

• I popoli, come gli europei, che vivono in terre circondate dal mare:

sono abili navigatori, commercianti e sfruttano tutte le risorse del mare si dedicano all’agricoltura

160

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Competenze in atto SELEZIONO LE CONOSCENZE Durante questo percorso alla scoperta degli ambienti nel tuo Paese e nel mondo, hai avuto modo di acquisire tante nuove conoscenze e, attraverso esse, formarti delle idee. Scegli, per ogni idea, due conoscenze da esporre e scarta quella che non ritieni pertinente.

Idea

Montagne giovani e antiche pag. 129

Idea

Olanda: un mare da dominare pag. 158

Idea

Le acque in Europa pag. 154

Quaderno

I paesaggi cambiano in continuazione per l’azione della natura: l’erosione provocata dagli agenti atmosferici, le devastazioni portate dai terremoti, dalle eruzioni, ma anche l’azione del mare sulla costa.

L’eruzione del Vesuvio pag. 126

Le grandi città europee pag. 141

L’uomo per vivere cerca gli ambienti più favorevoli, pianeggianti, ricchi d’acqua e con il clima mite, ma si stabilisce anche in zone meno ospitali, cercando di modificarne gli aspetti più ostili.

I rilievi nel mondo pag. 130

La vita sugli Appennini pag. 123

L’intervento dell’uomo sull’ambiente spesso è dannoso perché va a modificare l’equilibrio naturale. È necessario acquisire comportamenti corretti.

Un equilibrio compromesso pag. 139

La tutela delle acque pag. 152

pagg. 48-49

Verifica

161


Il lavoro degli italiani L’uomo si stabilisce in un territorio quando trova delle risorse da sfruttare, cioè quando in quel territorio può lavorare. Il lavoro è poi organizzato e diviso tra le persone, ma l’attività di ogni singolo è concatenata a quella degli altri e tutti insieme portano a un miglioramento delle condizioni di vita. Le attività lavorative sono molte e diverse, ma possono essere raggruppate in tre settori, che insieme formano l’economia di un Paese.

Il settore primario è il primo anello della catena. Comprende tutti i lavori che sono direttamente legati alla terra, come l’estrazione di materie prime e la coltivazione di prodotti necessari per soddisfare i bisogni dell’uomo. Il settore secondario è il secondo anello della catena perché comprende tutte le attività legate alla lavorazione e alla trasformazione dei prodotti della terra e delle materie prime. Il settore terziario è il terzo anello della catena. Comprende le attività legate alla diffusione e alla vendita dei prodotti industriali e artigianali e anche tutte le attività che forniscono servizi ai cittadini. Gli italiani che lavorano sono distribuiti nei tre settori secondo le seguenti percentuali: settore primario 4 % settore secondario 28 % settore terziario 68 %

162

Geografia

In questo percorso ...conoscerai • le caratteristiche dei tre settori produttivi; • la distribuzione dei settori lavorativi in Italia.

...capirai che • le attività lavorative dell’uomo sono strettamente collegate all’ambiente perché ne sfruttano le risorse; • le attività lavorative cambiano nel tempo.

Quaderno

pag. 50


I settori lavorativi

Il settore primario Il settore primario comprende diverse attività lavorative: l’agricoltura, l’allevamento, le attività boschive, la pesca e le attività estrattive. L’agricoltura in Italia ha avuto in passato un ruolo molto importante. Negli ultimi anni gli addetti sono diminuiti per l’utilizzo di macchine agricole e di prodotti chimici come i fertilizzanti e i pesticidi, che hanno ridotto notevolmente la necessità di manodopera. Nella Pianura Padano-Veneta e nelle altre zone pianeggianti gli agricoltori hanno organizzato grandi aziende agricole che, riunite in cooperative, raggiungono livelli molto alti di produzione. Ovunque si coltivano cereali, ortaggi e frutta nelle regioni collinari predominano l’olivo e la vite. Nelle regioni meridionali è tipica la coltivazione degli agrumi. L’allevamento viene praticato un po’ ovunque. Al Nord, in grandi stalle moderne e funzionali, si allevano soprattutto bovini e suini: i primi per il latte e la carne, i secondi per la produzione di insaccati e salumi. Al Centro, al Sud e in Sardegna, prevale l’allevamento degli ovini. Molto diffusi un po’ ovunque sono gli allevamenti di polli e conigli. Le attività boschive sono praticate sulle montagne, sono legate allo sfruttamento del legname, ma anche alla cura e al mantenimento dei boschi. La pesca viene praticata nelle zone costiere e da alcuni porti partono molti pescherecci. I mari più pescosi sono l’Adriatico e il Canale di Sicilia. Tipico delle nostre acque è il pesce azzurro. Oggi sono molto diffusi gli allevamenti di pesci e molluschi, sia in acqua dolce che salata. L’Italia non è ricca di minerali, per cui le attività estrattive si limitano a cave di pietra, di marmo e di ghiaia.

METODO DI STUDIO

allevamento bovini suini ovini pesca

agricoltura frutteti viticoltura ortaggi patate cereali tabacco olive fioricoltura

Lavoro sulla carta

Osserva la carta e completa. L’allevamento dei bovini è praticato soprattutto .............................. ; quello dei suini .......................................................................................................... e quello degli ovini ................................................................................................. . Il mare più pescoso è .............................................................................................. . Il tabacco si coltiva ....................................................................................................... . Quaderno

pagg. 51-52-53

Geografia

163


Il settore secondario Il settore secondario comprende tutte le attività legate all’industria e all’artigianato. Nelle industrie si fabbricano su larga scala prodotti alimentari, capi di abbigliamento, utensili, mobili, mezzi di trasporto, elettrodomestici, strumenti elettronici e tutti i beni materiali che troviamo sul mercato. L’Italia è uno dei Paesi più industrializzati del mondo. Vi sono grandi, medie e piccole imprese dislocate in tutto il territorio, ma più concentrate nelle zone pianeggianti del Nord e del Centro, vicino alle grandi vie di comunicazione. Esistono tante industrie diverse fra loro. Esse prendono il nome dal tipo di prodotto che elaborano: alimentari, tessili, chimiche, meccaniche, dell’abbigliamento, del mobile, farmaceutiche. Negli ultimi anni, in seguito alla crisi economica, alcune fabbriche hanno dovuto chiudere o ridurre il personale. È necessario investire in ricerca e innovazione per competere con le altre nazioni. Gli artigiani ricavano oggetti finiti da materie prime usando le proprie mani e attrezzature semplici. Sono presenti in tutto il territorio nazionale. Lavorano in diversi settori seguendo antiche tradizioni. I prodotti dell’artigianato italiano, gioielli, oggetti in vetro, ceramiche, articoli di pelletteria sono molto apprezzati anche all’estero per la loro originalità e raffinatezza.

industrie in Italia industrie metalmeccaniche industrie siderurgiche industrie tessili e calzaturiere industrie chimiche industrie alimentari

Installatore di pannelli fotovoltaici

COMPITO DI REALTÀ

Competenze in atto

1 Nella regione in cui abiti ci sono industrie? Quali? 2 Fai una ricerca, leggi le etichette (o ricerca in Internet) e scopri dove vengono realizzati: lavatrice, automobile, frullatore, detersivo, gelato, mozzarella, scarpe. Secondo te, scoprirai che:

164

Geografia

viene prodotto tutto in Italia

non tutto è prodotto in Italia Quaderno

pag. 54


I settori lavorativi

Il settore terziario Il settore terziario comprende tutte le attività legate al commercio, alla comunicazione, ai servizi alla persona, alla cultura, al turismo e allo spettacolo. Negli ultimi anni in Europa e in molte parti del mondo è aumentato il numero degli addetti del settore terziario soprattutto nei servizi. In Italia è il settore che occupa la maggior parte della popolazione attiva. Il commercio è un’attività fondamentale perché ogni prodotto dell’agricoltura e dell’industria possa essere diffuso e acquistato. Si svolge in due fasi: all’ingrosso: quando grandi quantità di prodotti vengono acquistati direttamente dai produttori (agricoltori, allevatori, fabbriche) e raccolti in centri appositi; al minuto: nel caso in cui i prodotti vengono distribuiti nei punti vendita (negozi, supermercati, centri commerciali) dove sono acquistati dai consumatori. Tutte le attività commerciali sono strettamente legate ai mezzi di trasporto (treni, autotreni, navi, aerei) perché ogni prodotto possa essere sul banco vendita nel minor tempo possibile. Il commercio si sviluppa anche a livello internazionale: ogni Stato importa i prodotti che gli mancano ed esporta quelli che ha in abbondanza. I servizi alla persona sono tutte le attività legate al benessere dei cittadini. Sono offerti dallo Stato, dalle Regioni o dai Comuni e riguardano la salute (ospedali, ambulatori, farmacie), la sicurezza (vigili urbani, carabinieri...), la pulizia (nettezza urbana), l’istruzione (scuole, biblioteche). Negli ultimi decenni si è molto sviluppato il settore delle comunicazioni, chiamato anche terziario avanzato e che raccoglie tutte le attività legate alle nuove tecnologie.

COMPITO DI REALTÀ

Competenze in atto

1 Svolgi un’indagine fra i tuoi compagni di classe. • Quante sono le automobili italiane?

• Quante quelle importate da altri Paesi?

2 Su molti prodotti è indicato il Paese di fabbricazione con l’etichetta “Made in Italy”, “Made in...”. Leggi l’etichetta di alcuni oggetti o alimenti. Da dove provengono? Quaderno

pag. 55

Geografia

165


Vi vi la Geografia

L’Italia, Patrimonio dell’Umanità

Le Cinque Terre

L’Italia possiede un patrimonio culturale, artistico e paesaggistico tra i più ricchi del mondo e si colloca al primo posto per il numero dei siti iscritti come “Patrimonio dell’Umanità” dell’Unesco. Ogni anno arrivano nel nostro Paese milioni di turisti stranieri per visitare le città d’arte, i siti archeologici, i musei, o per godere del clima mite e della bellezza delle coste e del mare. Per questo negli ultimi decenni in Italia è aumentato il numero degli addetti al turismo, sempre più specializzati nei diversi settori. Le zone particolarmente interessanti sono ricche di alberghi, campeggi, villaggi turistici, ristoranti e luoghi di divertimento destinati a ospitare turisti italiani e stranieri e a rendere piacevole e confortevole il loro soggiorno. Molte agenzie di viaggio e siti internet specializzati organizzano viaggi, percorsi, visite guidate, soggiorni estivi e invernali nelle località di montagna, in collina, al mare o nei pressi dei laghi.

I Sassi di Matera

METODO DI STUDIO

I trulli di Alberobello

Comprendo il testo

Osserva la carta tematica. • C’è un sito proclamato “Patrimonio dell’Umanità” vicino al posto in cui abiti? • Confronta questa carta con quella politica dell’Italia: dov’è concentrato il maggior numero di siti? • Ti è capitato di visitare uno di questi luoghi? • Ti è piaciuto? • Perché?

166

Geografia

Siti culturali Unesco


Conoscenze in sintesi SELEZIONO LE INFORMAZIONI In ogni testo segna con una X l’informazione errata. L’allevamento

L’agricoltura • appartiene al settore primario ; • negli ultimi anni gli addetti sono aumentati ; • è maggiormente sviluppata nelle pianure ; • varia a seconda della fascia climatica in cui si trovano i terreni .

L’industria • appartiene al settore secondario ; • l’Italia è uno dei Paesi più industrializzati del mondo ; • le più grandi industrie sono in montagna • le industrie fabbricano prodotti su larga scala .

Il commercio • appartiene al settore primario ; • può essere all’ingrosso e al minuto ; ; • ha bisogno di mezzi di trasporto • può essere internazionale .

• si effettua solo nella Pianura Padana ; • bovini e suini si allevano soprattutto al Nord • molti ovini si allevano in Sardegna ; • gli allevamenti di pollame sono un po’ ovunque .

;

L’artigianato

;

• appartiene al settore secondario ; • gli artigiani lavorano a mano usando strumenti semplici ; • i prodotti artigianali italiani sono apprezzati per la loro raffinatezza e originalità ; • gli oggetti di artigianato sono prodotti su larga scala .

Il turismo • il turismo fa parte del settore primario ; • in Italia gli addetti al turismo sono aumentati negli ultimi anni ; • l’Italia è al primo posto al mondo per il patrimonio culturale ; • ogni anno arrivano in Italia milioni di turisti stranieri .

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Competenze in atto USO LE CONOSCENZE PER ORIENTARMI SULLA CARTA Individua l’Italia sul planisfero e cerchiala, poi segna le affermazioni giuste.

• L’Italia si trova: - a nord dell’Equatore ; - a sud dell’Equatore ; - a est dell’Equatore ; - a ovest dell’Equatore ;

- a nord del meridiano fondamentale ; - a sud del meridiano fondamentale ; - a est del meridiano fondamentale ; - a ovest del meridiano fondamentale ;

- nella zona equatoriale ; - nella zona temperata australe - nella zona temperata boreale - nella zona polare artica .

; ;

USO LE CONOSCENZE PER SCOPRIRE LA MIA REALTÀ TERRITORIALE Il lavoro nel mio territorio. • Definisci gli aspetti del paesaggio e del clima. Il luogo in cui abito si trova ..................................................................................................................................................................................................... . Gli inverni sono ............................................................................................., le estati sono ................................................................................................ . • Raccogli informazioni sulle principali attività lavorative. La maggior parte delle persone è occupata ................................................................................................................................................................ . Altre attività importanti sono ............................................................................................................................................................................................... . • Ricerca com’è cambiato il lavoro nel tempo. Spiega quali cambiamenti sono avvenuti e perché. In passato le persone erano prevalentemente impiegate ................................................................................................................................. . Poi ............................................................................................................................................................................................................................................................ perché ................................................................................................................................................................................................................................................. . • Documenta la tua ricerca con immagini di oggi e foto d’epoca.

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Il M.I.O. BOOK è Multimediale, Interattivo, Open

1

È l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali).

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È “aperto” perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • la possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe.

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3 Coordinamento redazionale: Emilia Agostini Redazione: Corrado Cartuccia, Francesca Rimondi Grafica e impaginazione: Giacomo Paolini, ABC zone, Astarte Illustrazioni e colore: Daniele Festa Liborio, Maurizia Rubino, Ivan Stalio, Elena Patrone, Michele Bizzi Copertina: Mauro Aquilanti Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, Fotolia, Thinkstock, iStockphoto, Scala Archives, Corbis, Marka Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Le civiltà dei fiumi CIRCA 5000 ANNI FA, IN DIVERSE ZONE DELLA TERRA LONTANISSIME TRA LORO, MA TUTTE ATTRAVERSATE DA GRANDI FIUMI, SI STABILIRONO ALCUNI POPOLI FORTI E BEN ORGANIZZATI. AVEVANO ABITUDINI, LINGUA, LEGGI, RELIGIONI COMPLETAMENTE DIVERSE, MA TUTTI IMPARARONO A SFRUTTARE AL MEGLIO IL TERRENO PER PRATICARE L’AGRICOLTURA, A CONTROLLARE E INCANALARE LE ACQUE DEI FIUMI, A COSTRUIRE CITTÀ. LE PRIME CIVILTÀ SI SVILUPPARONO IN UNA VASTA ZONA CHIAMATA DAGLI STORICI “MEZZALUNA FERTILE” CHE COMPRENDEVA

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