Io imparo facile - Storia e Geografia 4

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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o a­ ltrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G ­ RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

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INTRODUZIONE IO IMPARO FACILE è rivolto agli alunni della Scuola Primaria e in particolare a tutti coloro che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES). Con questa espressione ci riferiamo a quanto è già stato descritto dalla Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 in cui si fa riferimento a tre grandi sottocategorie ascrivibili ai BES: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. Tra i Disturbi Evolutivi Specifici ricordiamo i disturbi specifici dell’apprendimento, i disturbi del linguaggio e delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e della iperattività oltre ad alcune forme di funzionamento cognitivo limite in cui non risultano soddisfatti i criteri previsti dalle leggi 104 o 170. Anche alcune forme lievi di disturbo dello spettro autistico, purché senza disabilità intellettiva, possono rientrare tra i BES, pertanto ci è sembrato doveroso fornire all’insegnante quante più risorse possibili per rispondere in modo appropriato alle molteplici esigenze di questi alunni. Il materiale si compone di schede operative altamente specifiche in grado di avviare il bambino, in modo graduale, all’apprendimento delle discipline. Lo scopo è quello di permettere agli alunni che mostrano difficoltà nella comprensione del testo, di accostarsi con più serenità a tutte le discipline scolastiche, facilitando l’approccio ai contenuti grazie all’utilizzo di materiali ad alta comprensibilità. I testi ripresi dal sussidiario di classe rendono il materiale affine a quello utilizzato dagli altri compagni, ricorrendo all’uso di parole ad alta frequenza d’uso, elevato grado di immaginabilità e trasparenza a livello fonologico oltre ad una ridotta complessità morfosintattica. Il testo è stato corredato da numerose immagini di supporto al fine di facilitare i processi di apprendimento, di aiutare la costruzione di modelli mentali, di supportare l’attenzione e di alleggerire il lavoro cognitivo.

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Tali accorgimenti hanno permesso la realizzazione di materiale pronto per essere utilizzato dall’insegnante che può così intervenire in modo mirato nei confronti di alunni con difficoltà di apprendimento, alunni stranieri e alunni con difficoltà cognitive di tipo lieve, parallelamente al lavoro proposto all’intera classe, senza dover ricorrere ad adattamenti o ulteriori rielaborazioni.

d-b a-o p-q t-l

A cura di: Alessandra Spreafico ha curato la parte di storia, geografia e scienze. È insegnante di sostegno specializzata di Scuola Primaria, laureata in Lingue e Letterature Straniere (ad indirizzo glottodidattico) e Scienze della Formazione Primaria all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Ha conseguito, oltre alla certificazione CEDILS di facilitatore linguistico, il Master di II livello in Didattica e Metodologie della lingua italiana per Stranieri. Attualmente è Funzione Strumentale per l’Integrazione presso un Istituto Comprensivo di Brescia.

ABCDEFGHIJKLMNOPQ RSTUVWXYZabcdefghijklmn op qrstuvwxyz1234567890

Emanuele Gagliardini ha curato la parte di matematica. Dopo la laurea in psicologia ha conseguito specializzazioni in psicoterapia dell’età evolutiva, nei disturbi del linguaggio e dell’apprendimento oltre che in analisi applicata del comportamento (ABA) presso l’Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano. Cofondatore del Centro “Liberamente” di Jesi, svolge attività di formazione per il Centro Studi Erickson di Trento e numerosi incarichi di docenza e consulenza psicopedagogica per insegnanti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado. È autore di numerose pubblicazioni in tema di disturbi dell’apprendimento della lettura, scrittura e calcolo, oltre che di strategie didattiche e psicoeducative.

Con la collaborazione di: Giovanna Marchegiani, Genny Corti, Maria Agnese Falappa, Sabrina Nocelli

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© 2016 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it -info@grupporaffaello.it

Coordinamento redazionale: Emilia Agostini Redazione: Corrado Cartuccia Grafica e impaginazione: Enzo Bocchini, Alessia Polenti Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

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Alcuni testi d’Autore sono stati ridotti e/o adattati per esigenze didattiche e/o redazionali. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo è rispondente al codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.


INDICE STORIA LE CIVILTÀ DELLA MESOPOTAMIA......... 2 I popoli della Mesopotamia

..........................................

I SUMERI

2

3

.................................................................................. Il territorio dei Sumeri ..................................................... 3 Una florida agricoltura .................................................... 4 Le prime città ........................................................................... 5 Le case dei Sumeri ............................................................... 5 Le città-stato ............................................................................. 6 Il commercio ............................................................................. 6 La scrittura ................................................................................. 7 La scuola sumera ................................................................... 7 La religione ................................................................................ 8 La ziqqurat ................................................................................. 8 Verifica .......................................................................................... 9

I BABILONESI

10

GLI ASSIRI

13

................................................................. .................................................................................... Babilonia 10 Le leggi di Hammurabi ..................................................... 11 L’organizzazione sociale ............................................... 12 .......................................................................... La società degli Assiri ..................................................... I fabbri ........................................................................................... Il re Assurbanipal ................................................................ Quadro di civiltà - La Mesopotamia ....................

GLI EGIZI

13 14 14 15

16

............................................................................. Il faraone, un dio in terra ............................................ 16 La vita lungo il fiume ....................................................... 17 La società egizia .................................................................. 18 Una scrittura complicata ............................................. 20 La religione .............................................................................. 21 Il culto dei morti ................................................................. 21 Verifica ....................................................................................... 22 Quadro di civiltà - Gli Egizi ....................................... 23

LA CIVILTÀ DELL’INDO

24

.................................... . . ..................................................... Città ben organizzate Contadini, artigiani e mercanti .............................. La religione .............................................................................

LA CIVILTÀ CINESE

26

............................................... Una società ordinata ....................................................... La religione .............................................................................. Invenzioni geniali ...............................................................

I FENICI

26 27 27

28

................................................................................ Abili artigiani ........................................................................ Navigatori e commercianti ........................................

GLI EBREI

24 25 25

..........................................................................

28 29

30

I CRETESI ............................................................................ 31 I MICENEI .......................................................................... 32 Città come fortezze ........................................................... 32 La società micenea ............................................................. 33 Dei ed eroi ................................................................................ 33 La guerra di Troia .............................................................. 34 Quadro di civiltà - I Micenei ..................................... 35 Ecco i concetti chiave… in sintesi ...................... 36

GEOGRAFIA GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA.... 37

Le carte geografiche ........................................................ 37 L’orientamento ...................................................................... 38 Verifica ........................................................................................ 39 Le coordinate geografiche ........................................... 40 Paralleli e meridiani ....................................................... 40 Latitudine e longitudine ................................................. 41 Il clima ........................................................................................ 42 I fattori climatici locali ................................................ 43 Verifica ........................................................................................ 44

I PAESAGGI ....................................................................... 45 I RILIEVI ............................................................................... 46

Il paesaggio di montagna: le Alpi ......................... 46 L’origine e la forma delle Alpi ................................. 47 Il paesaggio di montagna: gli Appennini ........ 48 Vivere e lavorare in montagna ............................... 49 La collina .................................................................................. 50 Vivere e lavorare in collina ...................................... 50 I rilievi in Europa e nel mondo .............................. 51

LA PIANURA E LE CITTÀ

................................ ................................................................................ La pianura L’origine delle pianure ................................................... La Pianura Padana ............................................................. Vivere e lavorare in pianura .................................... Le città ........................................................................................ Verifica .......................................................................................

52

LE ACQUE

58

52 52 53 54 55 56 Le pianure e le città in Europa e nel mondo. 57 ........................................................................... Il fiume Po e i fiumi alpini ........................................ I fiumi appenninici ........................................................... I laghi ........................................................................................... Le coste .......................................................................................

58 58 59 60

Vivere e lavorare vicino ai fiumi, ai laghi, al mare ................................................................... 61 Verifica ....................................................................................... 62 Acque in Europa e nel mondo ................................. 63 Ecco i concetti chiave… in sintesi ...................... 64


Storia

LE CIVILTÀ DELLA MESOPOTAMIA

Molto tempo fa, gli antichi chiamano il territorio che si trova tra il fiume Tigri e il fiume Eufrate Mesopotamia che vuol dire «terra tra i due fiumi». Grazie ai suoi due fiumi, la terra della Mesopotamia è ricca di acqua ed è molto fertile.

I POPOLI DELLA MESOPOTAMIA Intorno al 4000 a.C., dei gruppi di uomini arrivano dal deserto e dalle montagne vicine e cominciano a coltivare la terra della Mesopotamia. Questi gruppi decidono di costruire in questo territorio i loro villaggi e diventano sedentari. I primi popoli che occupano la Mesopotamia sono i Sumeri, poi arrivano i Babilonesi e infine gli Assiri. 2

Sedentari che abitano in un posto e da quel posto non si spostano più.


I SUMERI Intorno al 3 600 a.C., nella zona meridionale della Mesopotamia, troviamo la civiltà dei Sumeri. Meridionale

ARGINE

a sud. POZZO

IL TERRITORIO DEI SUMERI

CANALE

I Sumeri chiamano il territorio dove vivono Sumer, che vuol dire terra coltivata. Questa terra viene spesso ricoperta dalle acque dei fiumi, così i Sumeri costruiscono: - argini per fermare le piene; - c anali e pozzi per conservare l’acqua che poi utilizzano per bagnare i campi; -d ighe che usano per regolare la quantità di acqua nei canali. 3


Storia

UNA FLORIDA AGRICOLTURA Gli agricoltori sumeri coltivano il grano e l’orzo per produrre birre e focacce.

SPIGHE DI GRANO

SPIGHE D’ORZO

I Sumeri coltivano anche ortaggi, palma da datteri, lino e canapa (questi ultimi servono per produrre le stoffe).

PIANTE DI LINO

I Sumeri allevano: le mucche, i buoi, i maiali, gli asini e le capre.

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GRAPPOLI DI DATTERI CHE PENDONO DALLA PALMA


I Sumeri

LE PRIME CITTÀ I Sumeri costruiscono numerose città. Le città sumere più importanti sono: Ur, Uruk, Nippur e Lagash. Per difendersi meglio, i Sumeri costruiscono alte mura intorno alla città. Dentro le mura troviamo le case dei mercanti e degli artigiani. I contadini abitano nei villaggi fuori dalle mura.

LE CASE DEI SUMERI Le città dei Sumeri sono costruite con mattoni di argilla, mescolata con paglia e fango.

Argilla

un tipo di terra.

Le case dei Sumeri hanno una porta che si apre sulla strada e le finestre piccole. Sul tetto, le case hanno un’apertura per fare entrare la luce e fare uscire il fumo del focolare.

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Storia

LE CITTÀ-STATO Ogni città sumera controlla il territorio che le sta vicino. Ogni città ha un re, un esercito, delle leggi. Le città sumere sono delle città-stato. Spesso le città sono in lotta tra di loro perché vogliono controllare i canali. I canali sono importantissimi perché permettono gli scambi commerciali.

IL COMMERCIO I commercianti Sumeri vendono i loro prodotti anche in terre lontane. I Sumeri barattano i loro prodotti (cereali, stoffe e sale) con metalli, legname, spezie e profumi. Barattano/barattare scambiare; io do una cosa a te, tu ne dai una a me.

6


I Sumeri

LA SCRITTURA Intorno al 5 000 a.C., nella città di Uruk, nasce la prima forma di scrittura. La scrittura si chiama cuneiforme perché è fatta di tanti segni a forma di cuneo.

SULLA TAVOLETTA DI ARGILLA SONO INCISI I SEGNI A FORMA DI CUNEO

La scrittura dei Sumeri è incisa su tavolette di argilla. Per scrivere sull’argilla fresca, i Sumeri usano uno stilo di legno. Le tavolette poi vengono fatte seccare al sole.

LA SCUOLA SUMERA La scuola sumera si chiama edubba che significa “casa delle tavolette”. Solo i figli delle famiglie più ricche vanno a scuola.

A scuola si insegna la scrittura cuneiforme, la matematica e quello che è utile per il commercio.

7


Storia

LA RELIGIONE I Sumeri sono politeisti, cioè credono in tanti dei. Gli dei Sumeri hanno sembianze umane, cioè sembrano uomini. Questi dei rappresentano le forze della natura. Anu il dio del cielo Enlil il dio del vento Ishtar la dea madre Enki il dio dell’acqua I Sumeri temono gli dei. I sacerdoti Sumeri pregano e fanno offerte agli dei.

LA ZIQQURAT La ziqqurat è una costruzione in mattoni, al centro della città, dedicata a un dio (tempio). La ziqqurat è una torre altissima costruita a gradoni. Delle lunghe scalinate permettono di salire i piani della ziqqurat. In ogni piano c’è un luogo con una funzione diversa: in basso ci sono i magazzini di cereali, in alto, la scuola per gli scribi. All’ultimo piano, c’è il tempio per il dio e l’osservatorio degli astri. Astri 8

stelle e pianeti.


VERIFICA 1. Vero o falso? Segna con una X la risposta giusta. V • Mesopotamia significa “terra fertile”. • I fiumi della mesopotamia si chiamano Tigri ed Eufrate. V V • In Mesopotamia si sviluppa una sola civiltà.

F

• La prima civiltà è quella sumera. • Sumer vuol dire “terra coltivata”.

V

F

V

F

• I Sumeri coltivano mais e orzo. • I Sumeri usano il baratto.

V

F

V

F

F F

2. Rispondi alle domande. a. Con quale materiale sono fatte le case dei Sumeri? .................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................

b. Quali sono le città sumere più importanti? .................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................

c. Perché le città sumere lottano spesso tra di loro? .................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................

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Storia

I BABILONESI Attorno al 2 000 a.C. dei nomadi guerrieri scendono dalle montagne del nord e invadono il territorio dei Sumeri: sono i Babilonesi. Questo popolo prende il nome dalla sua città più importante, Babilonia.

Nomadi senza un posto fisso dove abitare.

BABILONIA I Babilonesi costruiscono una bellissima città: Babilonia. Babilonia è famosa per i suoi giardini pensili: giardini costruiti su terrazze o sui tetti di grandi edifici. I monumenti più importanti sono decorati con mattonelle dai colori vivaci. Al centro della città di Babilonia c’è una grande ziqqurat per il dio Marduk (dio protettore della città).

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I Babilonesi

LE LEGGI DI HAMMURABI Un re babilonese molto importante è Hammurabi. Le leggi, fino a ora, sono state tramandate solo oralmente, cioè a voce.

IL RE HAMMURABI DECIDE DI FAR SCRIVERE TUTTE LE LEGGI DEI BABILONESI.

Nel 1 750 a.C. le leggi vengono così incise in scrittura cuneiforme su una lastra di pietra. Hammurabi fa scrivere le leggi per riuscire ad amministrare meglio il regno. Con le leggi scritte le persone non possono più interpretare le leggi come vogliono. Le leggi, per i Babilonesi, non sono uguali per tutti: hanno pene più pesanti per i poveri e gli schiavi e più leggere per i ricchi. STELE CON LE LEGGI DI HAMMURABI

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Storia

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE La società babilonese è divisa in classi sociali distinte e separate tra loro. A capo della società c’è il re, che comanda sugli uomini e sulle terre. Sotto il re ci sono gli uomini liberi. Gli uomini liberi sono:

• • • • •

proprietari terrieri; sacerdoti; funzionari (scribi); ufficiali dell’esercito; commercianti.

Dopo i liberi ci sono i semiliberi, che sono a metà tra gli uomini liberi e gli schiavi. I semiliberi sono:

• contadini; • artigiani; • operai.

In fondo a tutti ci sono gli schiavi, che di solito sono prigionieri di guerra. Gli schiavi svolgono i lavori più umili.

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Gli Assiri

GLI ASSIRI Impero assiro Impero babilonese Territorio dei Sumeri

Attorno al 1 100 a.C. gli Assiri invadono e conquistano la Mesopotamia. Gli Assiri sono un popolo di guerrieri molto forti che arrivano dalle montagne attorno al fiume Tigri. A capo della società c’è il re. Il re ha potere su tutti. Il re fa le leggi, guida l’esercito e dichiara guerra agli altri popoli.

GLI ASSIRI COMBATTONO CON ARMI DI FERRO E CON CARRI A DUE RUOTE.

LA SOCIETÀ DEGLI ASSIRI Gli Assiri non sono soltanto abili guerrieri. Gli Assiri, quando non combattono, si dedicano all’agricoltura, all’allevamento e all’artigianato.

Bovini mucche (ma anche bufali). Ovini pecore.

Gli Assiri coltivano soprattutto: cereali, frutta, olivi e cotone ( gli Assiri usano il cotone per fare i tessuti). Gli Assiri allevano: bovini, ovini e cammelli. Gli Assiri allevano anche i cavalli. I cavalli sono molto importanti perché sono usati in battaglia. 13


Storia

I FABBRI I fabbri assiri sono bravissimi a lavorare il ferro. Con il ferro fanno frecce, lance, spade ma anche oggetti per lavorare.

IL RE ASSURBANIPAL Assurbanipal è il re più importante degli Assiri. Assurbanipal è un re guerriero che ama la cultura. Assurbanipal fa scrivere infatti tutte le conoscenze, fino a quel momento raggiunte, su migliaia di tavolette. Assurbanipal fa conservare tutte queste tavolette in un enorme palazzo nella città di Ninive.

ASSURBANIPAL COSTRUISCE COSÌ LA PRIMA BIBLIOTECA DELLA STORIA.

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Gli Assiri

QUADRO DI CIVILTÀ LE CIVILTÀ DELLA MESOPOTAMIA Dove si sono sviluppate Nella Mesopotamia, la terra tra i fiumi Tigri ed Eufrate.

Quando si sono sviluppate Per circa 4 000 anni prima della nascita di Cristo.

Di quali popoli si parla Sumeri

Cosa sanno fare

Babilonesi

Controllano le acque dei fiumi e sviluppano l’agricoltura.

Assiri

Costruiscono città. Usano i metalli.

Quali lavori svolgono Contadini Artigiani

Inventano e usano la scrittura (i Sumeri). Per primi scrivono le leggi (Babilonesi).

Allevatori Commercianti Chi comanda Comanda il re. Com’è la loro religione Credono in molti dei: sono politeisti.

Gli uomini non sono tutti uguali: ci sono uomini liberi, ma anche schiavi.

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Storia

GLI EGIZI L’Egitto si trova nel Nord Africa. L’Egitto ha un territorio quasi completamente occupato dal deserto. In Egitto c’è però una striscia di terra che si può coltivare ed è fertile, è la terra che si trova sulle sponde del fiume Nilo. Il fiume Nilo attraversa tutto l’Egitto e sfocia nel mar Mediterraneo. Tra il 4 000 e il 3 300 a.C. lungo il Nilo si formano due regni: - il Basso Egitto, cioè la zona dove il Nilo sfocia nel mare (si trova a nord); - l’Alto Egitto, che occupa tutto il resto del territorio.

NEL 3 000 a.C. IL BASSO EGITTO E L’ALTO EGITTO DIVENTANO UN UNICO REGNO.

IL FARAONE, UN DIO IN TERRA In Egitto la persona più importante è il faraone. Il faraone è come un dio, il figlio del sole. Egli ha tutti i poteri e decide della vita e della morte dei cittadini. Ogni cosa è del faraone. sfociare l’azione che compie il fiume quando si getta nel mare.

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Gli Egizi

LA VITA LUNGO IL FIUME Il fiume Nilo è importantissimo per la civiltà degli Egizi. Grazie al Nilo, gli Egizi possono coltivare le terre. Per usare al meglio le acque del Nilo, gli Egizi costruiscono dighe, canali e argini. In estate, infatti, il Nilo si riempie di acqua, esce dai suoi margini e allaga la pianura circostante.

Margini i lati del fiume. Circostante vicino.

A settembre il Nilo torna nel proprio letto e lascia sul terreno un fango scuro: il limo.

Il limo è ricco di sali minerali e rende la terra fertile e adatta all’agricoltura.

Gli Egizi considerano perciò il Nilo come un dio.

I CAMPI RICOPERTI DI LIMO SONO PRONTI PER ESSERE COLTIVATI

17


Storia

LA SOCIETÀ EGIZIA La società egizia è organizzata in caste, cioè in gruppi di persone che svolgono lo stesso lavoro. Non si può passare da una casta all’altra. LA PERSONA PIÙ IMPORTANTE È IL FARAONE CON LA REGINA. I NOBILI DEVONO AMMINISTRARE IL PAESE E I SACERDOTI CELEBRANO I RITI. GLI SCRIBI SCRIVONO TUTTI I DOCUMENTI. I GUERRIERI DIFENDONO IL PAESE. I MERCANTI E GLI ARTIGIANI. GLI AGRICOLTORI E GLI ALLEVATORI.

GLI SCHIAVI.

Dopo il faraone, che è il padrone di tutto, ci sono i nobili (cioè uomini ricchi) e i sacerdoti. I nobili hanno il compito di amministrare, cioè di occuparsi del regno, e aiutano il faraone a governare. 18


Gli Egizi I sacerdoti si occupano della religione. I sacerdoti sono molto ricchi e sanno tante cose. Gli scribi sono molto importanti. Gli scribi sanno scrivere, leggere e contare. Gli scribi scrivono tutto ciò che succede nel regno e amministrano le ricchezze dei templi. I guerrieri hanno una vita molto dura. I guerrieri devono combattere per difendere il regno. I guerrieri, quando non sono impegnati a combattere, si esercitano. Gli artigiani dell’antico Egitto sono bravissimi sia a costruire oggetti di uso quotidiano, come vasi, cesti, stoffe, sia a costruire oggetti di lusso, come i gioielli. Gli Egizi sono per la maggior parte contadini. I contadini egizi coltivano: • il frumento (che usano per fare il pane); • l’orzo (che usano per fare la birra); • i legumi; la verdura; la vite; i fichi; i datteri; • il lino (che usano per fare le stoffe dei loro abiti); • il papiro (che usano per fare i fogli per scrivere). Gli Egizi sono anche allevatori. Gli Egizi allevano: • i buoi, le pecore; • i cavalli, gli asini, ma anche animali da cortile e api ( per il miele).

Dopo gli agricoltori e gli allevatori, in fondo alla società egizia, si trovano gli schiavi. Agli schiavi toccano i lavori più umili e pesanti. 19


Storia

UNA SCRITTURA COMPLICATA Nell’antico Egitto è davvero difficile leggere e scrivere. Per scrivere, infatti, gli Egizi usano i geroglifici. I geroglifici sono segni che rappresentano piante, animali, oggetti… I geroglifici sono tantissimi. I geroglifici sono stati trovati scolpiti o dipinti sui muri dei monumenti, su pietre, ma gli scribi scrivono anche sul papiro, uno speciale tipo di carta.

Nel papiro che vedi disegnato è rappresentata una scuola egizia. DUE ALUNNI APRONO UN FOGLIO DI PAPIRO

DUE ALUNNI SCRIVONO CON IL PENNELLO 20


Gli Egizi

LA RELIGIONE Gli Egizi sono politeisti, cioè credono in molti dei. Alcuni dei egizi hanno la forma umana, altri hanno la forma di animali e alcuni hanno la forma sia di uomini che di animali. Le divinità egizie sono molte, eccone alcune: AMMON-RA DEL SOLE.

DIO

THOT DIO DELLA SCRITTURA.

HORUS DIO CHE PROTEGGE IL FARAONE.

OSIRIDE DIO DELL’OLTRETOMBA.

ANUBI DIO GUARDIANO DEI MORTI.

ISIDE DIO DONNA CHE PROTEGGE MAMME E BAMBINI.

IL CULTO DEI MORTI Secondo gli Egizi, l’uomo dopo la morte può vivere una nuova vita solo se il suo corpo resta intatto. Per permettere al corpo di restare intatto, gli Egizi seppelliscono i morti dopo averli imbalsamati, con un complicato procedimento.

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VERIFICA 1. Rispondi alle domande. • Quale fiume bagna l’Egitto? ....................................................................................................................................................................................................................................

• Ricordi dove sfocia il fiume Nilo? ....................................................................................................................................................................................................................................

• Perché gli Egizi costruiscono dighe, canali e argini? ....................................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa lascia il Nilo sul terreno quando ritorna negli argini? ....................................................................................................................................................................................................................................

2. Segna la risposta giusta. • Chi scrive nell’antico Egitto? Il faraone. I sacerdoti. Lo scriba. • Come si chiamano i caratteri della scrittura degli Egizi? Lettere. Ideogrammi. Geroglifici. • Dove scrivono gli scribi? Solo su fogli di papiro. Su fogli di papiro e incidono sui monumenti. Su carta.

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Gli Egizi

QUADRO DI CIVILTÀ LA CIVILTÀ DEGLI EGIZI Dove si è sviluppata Nella valle del fiume Nilo.

Quando si è sviluppata Per circa 4 000 anni prima della nascita di Cristo.

Di quale popolo si parla Egizi Che cosa sanno fare Quali lavori svolgono Funzionari

Contadini

Controllano le acque dei fiumi e sviluppano l’agricoltura.

Sacerdoti

Artigiani

Costruiscono le piramidi.

Scribi

Allevatori

Guerrieri

Commercianti

Per scrivere usano i geroglifici e scrivono sui fogli di papiro.

Com’è la religione Credono in molti dei: sono politeisti. Alcuni dei hanno la forma di uomini, altri di animali, altri ancora sia di uomini che di animali. Credono che la vita continui dopo la morte e per mantenere intatti i corpi li imbalsamano, fanno cioè le mummie.

I sacerdoti sono anche scienziati e sanno molte cose.

Chi comanda Comanda il faraone con l’aiuto dei nobili. Gli uomini non sono tutti uguali: ci sono uomini liberi, ma anche schiavi. Gli schiavi sono di proprietà dei padroni.

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Storia

LA CIVILTÀ DELL’INDO Attorno al 4 000 a.C. alcuni gruppi di uomini si stabiliscono nella valle percorsa dal fiume Indo. L’Indo è il fiume che dà il nome al grande paese nel quale scorre: l’India. Nella valle dell’Indo il clima è caldo e la terra è fertile. L’Indo ogni anno esce dai suoi argini e quando ritorna nel suo letto lascia sulla terra il limo (come succede in Egitto con il Nilo). La terra diventa così molto fertile e produce molti raccolti. La ricchezza dei raccolti fa aumentare la popolazione. Così, intorno al 2 500 a.C., i villaggi diventano vere e proprie città, molto grandi e ben organizzate. La civiltà dell’Indo scompare intorno al 1 500 a.C. Non sappiamo esattamente perché la civiltà dell’Indo scompare.

CITTÀ BEN ORGANIZZATE Le due città più importanti degli Indi sono: Harappa e Mohenjo-Daro. Le città hanno una struttura a scacchiera. Le città, inoltre, sono divise in due parti: una parte bassa e una parte alta. La città ha una rete stradale precisa, semplici abitazioni e granai. La città è costruita su alture per difendersi dalle piene del fiume. 24


La civiltà dell’Indo

CONTADINI, ARTIGIANI E MERCANTI Anche gli Indi costruiscono dighe, canali e argini ( come fanno i Sumeri e gli Egizi), così riescono a utilizzare al meglio le acque del fiume Indo. Gli Indi vivono di agricoltura e allevamento. Gli Indi coltivano: il grano, l’orzo, i legumi e il riso. Gli Indi sono tra i primi a coltivare il cotone. Gli Indi imparano a filare e tessere il cotone, per fare i vestiti. Gli Indi allevano: le mucche, i buoi, i bufali, le pecore e gli elefanti. Gli Indi sono ottimi artigiani. I commercianti vendono gli oggetti prodotti dagli artigiani. I prodotti degli Indi raggiungono anche le terre lontane, come quelle della Mesopotamia o dell’Egitto.

LA RELIGIONE Nel 1 500 a.C. il popolo degli Arii invade i territori delle civiltà dell’Indo. Gli Arii sono politeisti. La religione degli Arii è l’Induismo. Nell’Induismo il dio più importante è Brama (il dio che ha creato il mondo), poi ci sono Visnu (il dio che protegge il mondo) e Shiva (il dio che distrugge il mondo). 25


Storia

LA CIVILTÀ CINESE Attorno al 3000 a.C. in Cina nascono importanti civiltà sulle sponde del Fiume Giallo e del Fiume Azzurro. Verso il 1 500 a.C. si formano i primi grandi regni. A capo di questi regni c’è una serie di dinastie, cioè di famiglie reali. Nella società cinese, la figura più importante è quella dell’imperatore. I vari regni spesso si scontrano tra loro e per questo sono chiamati “Regni combattenti”. Nel 221 a.C. il principe Qin della dinastia Chin (da qui deriva il nome Cina) sconfigge gli altri regni e diventa il primo imperatore della Cina. L’impero cinese dura dal 221 a.C. fino al 1921.

UNA SOCIETÀ ORDINATA La società cinese è organizzata in modo molto rigido. FUNZIONARI Lavorano per amministrare l’impero. SCRIBI E MESSAGGERI Comunicano gli ordini del re.

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IMPERATORE Viene venerato come un dio. Non viene mai a contatto con il popolo. ARTIGIANI Sono abilissimi nella lavorazione di ogni materiale.

MERCANTI Sono un po’ anche esploratori, sempre alla ricerca di nuove vie per i commerci.

CONTADINI E ALLEVATORI Sono la maggior parte della popolazione. Sono pronti a combattere per l’imperatore.


La civiltà Cinese

LA RELIGIONE Nel 500 a.C. in Cina vive un grande pensatore: Confucio. Confucio vuole trasmettere la saggezza degli antichi, per far diventare la società migliore e ben organizzata. Quando Confucio muore, i Cinesi lo considerano come un dio e tramandano i suoi insegnamenti. Nasce una nuova religione: il Confucianesimo.

STATUA DI CONFUCIO

INVENZIONI GENIALI I Cinesi fanno tante scoperte molto utili per l’umanità. Alcuni degli oggetti più importanti che i Cinesi inventano sono: • • • • • • •

la bussola; • la cariola; il timone; • l’aquilone; la seta; • i fuochi d’artificio. la carta; la polvere da sparo; la porcellana; l’ombrello;

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Storia

I FENICI La Terra di Canaan è un stretta striscia di terra poco fertile, ma è un passaggio molto importante per raggiungere il mare. Nel 2 000 a.C. i Fenici occupano questa terra e sfruttano le risorse.

DEL MARE diventano esperti navigatori.

ABILI ARTIGIANI I Fenici sono abilissimi artigiani. Gli artigiani fenici sanno: • lavorare i metalli (oro, argento, bronzo, pietre preziose e avorio) e fare preziosi oggetti di ogni tipo; • fabbricare il vetro; • tingere le stoffe con la porpora. La porpora è una sostanza rossa prodotta da un piccolo mollusco di mare. Le stoffe rosse sono molto preziose. 28

DELLA MONTAGNA usano il legno dei boschi di cedri per costruire navi sempre più robuste e veloci.


I Fenici

NAVIGATORI E COMMERCIANTI Osserva l’immagine che ti racconta che cosa succede in un porto fenicio. I Fenici creano nuovi porti lungo le coste del Mar Mediterraneo. Nei porti costruiscono gli empori, grandi magazzini dove conservano le merci. I mercanti fenici debbono annotare velocemente le merci che comprano e vendono. Inventano un alfabeto, un sistema di scrittura molto rapido composto di soli 22 segni.

Per i mercanti fenici il baratto non è comodo: non possono portarsi dietro mandrie di animali o interi raccolti di grano da scambiare. Cominciano a usare le monete, molto più comode da tenere in un sacchetto! Grazie ai Fenici in tutto il Mediterraneo si diffondono la scrittura con le lettere dell’alfabeto e l’uso delle monete al posto del baratto. Nell’814 a.C. i Fenici fondano sulla costa africana la città di Cartagine. Cartagine diventa una città ricca e molto potente. 29


Storia

GLI EBREI 1 900 a.C.

Gli Ebrei sono tribù di pastori nomadi e provengono dalla Mesopotamia. Gli Ebrei, guidati da Abramo, si stabiliscono nella Terra di Canaan. 1 700 a.C. A causa di una grave carestia, cioè mancanza di cibo, gli Ebrei si spostano in Egitto dove, alla fine, diventano schiavi.

1 250 a.C. Mosè riconduce gli Ebrei nella Terra di Canaan. Gli Ebrei sono divisi in dodici tribù. Per combattere contro altri popoli, gli Ebrei si uniscono in un solo popolo. Nasce il Regno di Israele. Il re Salomone ingrandisce Gerusalemme e fa costruire un grande tempio. 70 d.C. I Romani costringono gli Ebrei a lasciare la loro terra. Inizia la diaspora, cioè la dispersione degli Ebrei nel mondo.

GLI EBREI SONO IMPORTANTI PERCHÉ, PER PRIMI, CREDONO IN UN SOLO DIO CREATORE. SONO MONOTEISTI. 30


I Cretesi

I CRETESI Perché l’isola di Creta si trova in una posizione molto favorevole? L’isola di Creta è situata nel Mar Mediterraneo ed è a metà strada tra Grecia, Oriente ed Egitto. Quando ha inizio la civiltà cretese? Intorno al 2 500 a.C. Perché si chiama anche minoica? La parola minoica deriva dal nome del re Minosse. Dove vive il re? I re cretesi vivono in immensi e magnifici palazzi. Il più famoso è quello di Cnosso.

Quali sono le caratteristiche principali di questa civiltà? I Cretesi sono un popolo pacifico e raffinato. Sono abili artigiani e i contadini coltivano ulivi, viti e cereali; però, soprattutto, sono marinai e commercianti. In che cosa credono? I Cretesi adorano divinità dalla forma umana, ma anche elementi naturali come rocce, alberi e animali. Quando ha fine la civiltà minoica? Verso il 1 450 a.C. la civiltà minoica scompare per cause ancora sconosciute, probabilmente in seguito a una grande eruzione vulcanica in un’isola vicina. 31


Storia

I MICENEI è una penisola è una terra aspra La Grecia

ha coste alte e frastagliate ha molte isole

Verso il 2 000 a.C. in Grecia si stabiliscono tribù di guerrieri e pastori. Intorno al 1 600 a.C. gli Achei, una di queste tribù, fonda diverse città-fortezza. La più importante è Micene. Dalla città di Micene viene il nome di civiltà micenea. Verso il 1 450 a.C. i Micenei estendono la loro dominazione su altre terre. Intorno al 1 250 a.C. altri popoli invadono la Grecia e inizia la decadenza dei Micenei.

CITTÀ COME FORTEZZE La foto dall’alto mostra i resti della città di Micene. Le città-fortezza micenee sono costruite su alture da cui si può controllare il territorio circostante. Le città sono protette da una cinta di mura costruita con enormi blocchi di pietra. Si può entrare in città solo attraverso porte che, in caso di pericolo, vengono bloccate con lastre di pietra. 32


I Micenei

LA SOCIETÀ MICENEA Le città-fortezza micenee sono governate da re ricchi e potenti. In caso di guerra i re diventano combattenti. I MARINAI e i COMMERCIANTI, con le loro navi, raggiungono i posti più lontani dove vendono le loro merci.

I NOBILI-GUERRIERI consigliano il re e lo aiutano a governare la città.

Le DONNE sono amate e rispettate e prendono le decisioni insieme al marito. Sono abili nel tessere.

I CONTADINI vivono fuori dalle mura della città e lavorano le terre dei nobili.

Gli ARTIGIANI modellano vasi con l’argilla, ma soprattutto lavorano i metalli e producono molte armi.

DEI ED EROI I Micenei adorano molti dei: Zeus, padre degli dei; Poseidone, dio del mare;

Era, moglie di Zeus; Demetra, dea della terra.

I Micenei hanno il culto dei morti: seppelliscono i re con una maschera d’oro sul volto (come questa di Agamennone) in grandi tombe circolari. I guerrieri più coraggiosi sono considerati eroi. 33


Storia

LA GUERRA DI TROIA Omero è il più grande poeta dell’antichità compone

L’ILIADE un poema che racconta la guerra tra la città-fortezza di Troia e i Greci.

L’ODISSEA un poema che racconta il viaggio di ritorno di Ulisse, re dell’isola di Itaca, al termine della guerra di Troia.

Questi poemi hanno una parte di realtà e una di fantasia. Attraverso le vicende narrate abbiamo conosciuto abitudini, usi e costumi dei Micenei. Per molto tempo si è creduto che Troia non fosse mai esistita. Nel 1871, seguendo le descrizioni di Omero, sono stati ritrovati i resti della città. Che cosa è successo secondo Omero? Paride, figlio del re di Troia, rapisce Elena, moglie del re di Sparta. Tutti i re greci si uniscono e formano un unico esercito contro Troia. La guerra dura dieci anni. La guerra finisce quando i Greci, con un tranello, fingono di arrendersi: lasciano sulla spiaggia un cavallo di legno e si allontanano. I Troiani portano il cavallo dentro la città, ma durante la notte dal ventre del cavallo escono i guerrieri greci che aprono le porte al resto dell’esercito. Troia è distrutta. 34


I Micenei

QUADRO DI CIVILTÀ I MICENEI Dove si sono sviluppati Nella penisola della Grecia.

Quando si è sviluppata Dal 2 000 al 1 250 a.C.

Di quali popoli si parla Achei, chiamati Micenei dal nome della città-fortezza più importante, Micene.

Quali lavori svolgono Guerrieri

Contadini

Marinai

Artigiani

Commercianti

Allevatori Che cosa sanno fare Costruiscono città fortificate, ognuna governata da un re. Sanno combattere, ma sanno anche commerciare e navigare.

Com’è la religione Credono in molti dei: sono politeisti.

Chi comanda Comanda il re. I nobili-guerrieri aiutano il re nel governo della città.

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Pagina esemplificativa ECCO I CONCETTI CHIAVE… IN SINTESI Le civiltà che hai studiato fino a questo momento si sono sviluppate tutte prima della nascita di Cristo, lungo il corso dei fiumi e sulle sponde del Mar Mediterraneo.

Questi popoli: • hanno capito che l’acqua è un elemento indispensabile per lo sviluppo della vita; • si sono spostati da un posto all’altro alla ricerca dell’acqua finché non hanno trovato il luogo migliore in cui stabilirsi; • durante questi spostamenti hanno incontrato altri popoli con i quali spesso si sono scontrati in guerre di conquista o di liberazione; • hanno imparato a sfruttare le risorse del territorio.

Tutte queste civiltà hanno in comune: • lo sfruttamento delle acque; • la costruzione di templi e città; • la scrittura; • l’uso dei metalli; • la divisione del lavoro; • lo sviluppo dell’artigianato e del commercio; • il culto dei morti.

LA COMUNICAZIONE E LO SCAMBIO DI ESPERIENZE, ANCHE SE AVVENUTE CON DIFFICOLTÀ, FACILITANO LO SVILUPPO E IL PROGRESSO DELL’UMANITÀ. 36


Geografia

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA LE CARTE GEOGRAFICHE Il cartografo disegna la carta geografica.

LA CARTA GEOGRAFICA È UN DISEGNO DELLA TERRA O DI UNA PARTE DI ESSA SU UN FOGLIO. – I territori sulla carta sono più piccoli che nella realtà (ridotti). – La carta non è del tutto precisa (approssimata). – Sulla carta i vari elementi del territorio sono indicati con dei simboli (simbolica). Il cartografo riduce il territorio in scala. Se per esempio il cartografo riduce il territorio di 10 000 volte, cioè fa diventare il territorio 10 000 volte più piccolo che nella realtà, il cartografo sulla carta scrive:

1 : 10 000 (SI LEGGE “UNO A DIECIMILA”).

scala 1 : 10000 000

che significa proprio che il disegno rappresenta un territorio rimpicciolito di 10 000 volte. 37


Geografia

L’ORIENTAMENTO Per permettere a chi usa le carte di orientarsi, cioè di scegliere la strada da fare, si è deciso di rappresentare i territori mettendo il Nord in alto (rispetto a chi legge la carta).

Su ogni carta avremo: NORD

OVEST

EST

NORD, SUD, EST E OVEST sono i PUNTI CARDINALI.

SUD Per orientarti puoi usare uno strumento che si chiama bussola. L’ago della bussola indica sempre il Nord. 38


VERIFICA 1. Unisci l’immagine della carta al suo nome.

PIANTA

MAPPA

CARTA GEOGRAFICA

PLANISFERO

2. Colora, ogni volta, il nome della carta. Piacenza

Parma

ia

bb

Utilizzo del suolo

Tre

Colture e Allevamento

zone improduttive

bovini

ortaggi

boschi e foreste

suini

barbabietola da zucchero

pascoli e prati

viticoltura

industria alimentare

colture

frutteti

prodotti principali

Po

Po

Ferrara Reggio nell’Emilia Modena Bologna

Reno

Valli di Comacchio Marina di Ravenna

Ravenna Cesenatico

Forlì Cesena

no

Re

risicoltura

Piacenza Rimini ia

bb

Utilizzo del suolo

Tre

Colture e Allevamento

zone improduttive

bovini

ortaggi

boschi e foreste

suini

barbabietola da zucchero

pascoli e prati

viticoltura

industria alimentare

colture

frutteti

prodotti principali

Po

Po

Parma

Ferrara Reggio nell’Emilia Modena Bologna

no

Re

Reno

Valli di Comacchio Marina di Ravenna

Ravenna Forlì Cesena

Cesenatico

Rimini

risicoltura

Carta fisica Carta politica Carta tematica

Carta fisica Carta politica Carta tematica

Carta fisica Carta politica Carta tematica

2. Rispondi alle domande. a) Dove hanno deciso di mettere il Nord sulle carte? ....................................................................................................................................................................................................................................

b) Quali sono gli altri punti cardinali? ....................................................................................................................................................................................................................................

c) Cosa puoi usare per orientare bene una carta? ....................................................................................................................................................................................................................................

d) Quale punto cardinale indica l’ago della bussola? ....................................................................................................................................................................................................................................

39


Geografia

LE COORDINATE GEOGRAFICHE Se un amico ci vuole far sapere in quale punto della Terra si trova, non basta conoscere i punti cardinali. Per trovare un qualsiasi punto sulla superficie della Terra, i cartografi hanno tracciato sulla superficie terrestre delle linee immaginarie orizzontali e verticali che si incrociano.

PARALLELI E MERIDIANI Le linee immaginarie si chiamano paralleli e meridiani. I paralleli sono circonferenze orizzontali parallele all’Equatore. L’Equatore è il parallelo zero. I paralleli diventano sempre più piccoli man mano che si avvicinano al polo. I paralleli sono 180.

I meridiani sono circonferenze verticali che passano per i poli.

Polo Nord 90° 75° 60° 45° 30° 15° Equatore (parallelo 0)

Emisfero Nord

Emisfero Sud

15° 30° 45° 60°

75° Polo Sud 90°

Polo Nord

Il meridiano da dove si parte (il meridiano zero) è il Meridiano di Greenwich, una città vicino Londra.

Meridiano 0

I meridiani sono 360.

10°

20° 40°

Polo Sud

40

60°


Gli strumenti della Geografia

LATITUDINE E LONGITUDINE I meridiani e i paralleli si incrociano e formano una specie di rete che si chiama reticolo geografico. IL RETICOLO GEOGRAFICO PERMETTE DI STABILIRE LA POSIZIONE ESATTA DI UN PUNTO SULLA SUPERFICIE TERRESTRE. Disneyland, la famosa città di divertimenti, vicina a Parigi, si trova a 48°N; 145° E. Il primo numero (48) è quello del parallelo che passa in quel punto o vicino a esso. Indica la distanza del punto dall’Equatore: è la latitudine. La lettera vicina (N) specifica se la località si trova a nord o a sud dell’Equatore. Il secondo numero è quello del meridiano che passa in quel punto o vicino a esso e indica la distanza del punto dal meridiano di Greenwich: è la longitudine. La lettera vicina (E) specifica se la località si trova a est o a ovest del meridiano di Greenwich. Latitudine e longitudine si misurano in gradi (°). Meridiano 0° 180°

165°

150°

135°

120°

105°

90°

75°

60°

45°

30°

15°

15°

30°

45°

60°

75°

90°

105°

120°

135°

80°

LATITUDINE NORD

70°

165°

180° 80°

Oceano Artico

Oceano Artico

Circolo Polare Artico

66°33'38"

150°

70°

Circolo Polare Artico

66°33'38"

60°

60°

50°

Greenwich

America del Nord

Oceano Pacifico

50° Europa

Oceano Atlantico

Asia

40°

40°

Oceano Pacifico

30°

Tropico del Cancro

23°27' 20°

30°

Tropico del Cancro

23°27' 20°

Africa

10°

10°

Equatore

Parallelo 0°

Equatore

10°

10°

America del Sud

20° 23°27'

LATITUDINE SUD

Parallelo 0°

20° 23°27'

Tropico del Capricorno

Tropico del Capricorno

Oceania

30° Oceano Atlantico

40°

30°

Oceano Indiano

40°

Oceano Pacifico

50°

60°

50°

Circolo Polare Antartico

66°33'38"

60°

Circolo Polare Antartico

66°33'38"

70°

70°

80°

80°

180°

165°

150°

135°

120°

105°

90°

75°

LONGITUDINE OVEST

60°

45°

30°

15°

15°

Meridiano 0°

30°

45°

60°

75°

90°

105°

120°

135°

150°

LONGITUDINE EST

165°

180°

41


Geografia

IL CLIMA Che cos’è il clima? Il clima è l’insieme delle condizioni meteorologiche di una determinata zona, in particolare della piovosità e della temperatura.

Condizioni meteorologiche di una zona: che tempo fa di solito in quel posto.

Da che cosa dipende il clima di una zona? Il clima di una zona dipende da molti fattori. Prima di tutto dalla forza con cui i raggi del Sole colpiscono la Terra. Perché? All’Equatore i raggi sono perpendicolari quindi sono più forti. Man mano che ci si allontana dall’Equatore, i raggi arrivano sulla Terra obliqui, quasi di sfuggita, e sono quindi meno forti. E allora, che cosa succede? La zona dell’Equatore è la più calda di tutta la Terra. Quando ci si allontana dall’Equatore, sia a nord che a sud, è più freddo, fino ad arrivare ai Poli dove è freddissimo.

Le zone polari sono le più fredde.

Circolo Polare Artico

Zona polare artica

Nelle zone temperate si alternano la stagione calda e quella fredda.

Zona temperata boreale Tropico del Cancro

Equatore

Zona torrida

Tropico del Capricorno Zona temperata australe Circolo Polare Antartico Zona polare antartica

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La zona torrida è la più calda.


Il clima

I FATTORI CLIMATICI LOCALI All’interno di ogni zona ci sono altri fattori che fanno cambiare il clima.

I FATTORI CLIMATICI LOCALI SONO Altitudine Quando si sale in montagna la temperatura scende. La temperatura si abbassa di un grado ogni 200 m.

Le catene montuose

Mare Durante l’estate l’acqua del mare assorbe il calore del sole e lo rilascia lentamente durante l’inverno. Nelle zone di mare quindi il clima è mite.

Le montagne sono come barriere che riparano dalle correnti calde e da quelle fredde.

Vegetazione Dove ci sono boschi e foreste il clima è più fresco.

Correnti marine Le correnti marine sono fiumi di acqua calda o fredda che scorrono dentro il mare o dentro l’oceano. Le correnti marine modificano il clima delle zone che toccano.

43


VERIFICA 1. P aolo fa molti viaggi. Collega le localitĂ cerchiate con le cose che ogni volta Paolo metterĂ in valigia.

2. O sserva le immagini e colora i quadratini: di rosso le zone piĂš calde, di azzurro quelle fredde e di verde quelle temperate.

44


I paesaggi

I PAESAGGI Dove ci sono soprattutto montagne, il paesaggio è montuoso.

Dove ci sono tante colline, il paesaggio è collinare.

Dove c’è molta pianura, il paesaggio è di pianura.

C’è poi il paesaggio costiero, che si trova lungo la costa.

I paesaggi geografici cambiano in continuazione. I fenomeni naturali e l’intervento dell’uomo cambiano il paesaggio. MONTAGNA oltre i 600 m

PIANURA da 0 m a 200 m

COLLINA da 200 m a 600 m

MARE a0m

L’altezza del suolo si inizia a misurare a partire dal livello del mare. 45


Geografia

I RILIEVI Catena montuosa: è un gruppo di montagne, una vicina all’altra.

IL PAESAGGIO DI MONTAGNA: LE ALPI In Italia, a nord, troviamo la catena montuosa delle Alpi. Le Alpi formano un arco che va da ovest a est per circa 1300 km.

LE ALPI SONO LA CATENA MONTUOSA PIÙ IMPORTANTE D’EUROPA. Le Alpi si dividono in tre gruppi: Alpi Occidentali

Alpi Centrali

Le Alpi Occidentali e le Alpi Centrali ospitano le montagne più alte d’Europa: Il Monte Bianco (4 807 m); Il Monte Rosa (4 633 m); Il Cervino (4 478 m). 46

Alpi Orientali


I rilievi

L’ORIGINE E LA FORMA DELLE ALPI Le Alpi si sono formate, dallo scontro tra le masse dei continenti e dal sollevamento del fondo marino. L’origine delle Alpi è abbastanza recente, cioè non si sono formate tantissimo tempo fa. Gli agenti atmosferici non hanno consumato molto le Alpi. Per questo motivo, le cime hanno forme aguzze (cioè a punta).

Sopra i 3 000 m, sulle Alpi si trovano ghiacciai perenni (cioè dei ghiacciai che non si sciolgono mai).

Le Dolomiti si trovano nelle Alpi Orientali e presentano paesaggi spettacolari.

47


Geografia

IL PAESAGGIO DI MONTAGNA: GLI APPENNINI La catena montuosa degli Appennini percorre tutta l’Italia, da nord a sud. La catena degli Appennini è lunga 1350 km. Le montagne appenniniche sono meno elevate di quelle delle Alpi.

·

cimone

Gli Appennini si dividono in: Appennini settentrionali;

·

gran sasso maiella

O IN E NN AL PE TR AP EN C

Appennini centrali;

SET APPE TEN NN TR INO ION AL E

·

Appennini meridionali.

·

pollino

INO NN NALE PE AP IDIO R ME

Le cime più alte negli Appennini sono: il Gran Sasso (2912 m); la Maiella (2795 m); il Monte Pollino (2248 m). il Monte Cimone (2165 m); 48


I rilievi

VIVERE E LAVORARE IN MONTAGNA Gli uomini, fin dall’antichità, hanno imparato a sfruttare le risorse della montagna. In montagna, nelle valli, l’uomo può coltivare ortaggi, vigneti e alberi da frutto.

In montagna sono presenti pascoli naturali sempre verdi, l’uomo quindi pratica l’allevamento di bovini (soprattutto sulle Alpi) e di ovini (soprattutto sugli Appennini).

In montagna non ci sono molte industrie. In montagna però ci sono segherie e laboratori artigianali, dove gli uomini lavorano il legno.

Un’importante attività della montagna è il turismo, sia invernale che estivo.

Gli uomini sfruttano la forza delle acque per produrre energia elettrica. 49


Geografia

LA COLLINA Le colline occupano la maggior parte del territorio d’Italia (il 42%). Le colline hanno profili dolci e forme arrotondate. Il terreno può avere caratteristiche molto diverse. In alcune zone d’Italia le colline sono ricoperte da boschi, altre colline invece sono aride e senza vegetazione.

Aride/Arido: un terreno è arido quando è secco e non produce frutti.

VIVERE E LAVORARE IN COLLINA In collina sono importanti l’agricoltura, l’allevamento e l’artigianato. In particolare, in collina troviamo coltivazioni di ulivi, viti e frutteti. Anche in collina, come in montagna, troviamo il turismo. Una forma particolare di turismo offerta soprattutto in collina è l’agriturismo.

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I rilievi

I RILIEVI IN EUROPA E NEL MONDO Ecco cosa devi sapere... 1. D ove si trovano i monti più alti in Europa? Segnalo con una X. Al Nord. Al Sud. Al Centro. 2. Q uali sono i monti più alti? Cerchiane due, poi indicali sulla cartina. Ben Nevis, Alpi Selva Boema, Pirenei. 3. R ispondi alla seguente domanda. Dove si è stabilita la maggior parte della popolazione europea? ....................................................................................................................................................................................................................................

4. C olora le affermazioni corrette. L a posizione delle montagne e dei vulcani nel mondo è determinata dai movimenti delle placche. Esistono montagne sulla superficie terrestre e sui fondali sottomarini. Tutte le montagne del mondo sono abitate nello stesso modo. Tutte le montagne del mondo hanno la stessa flora e la stessa fauna. 51


Geografia

LA PIANURA E LE CITTÀ LA PIANURA

23% pianura

In Italia le pianure rappresentano circa un quarto del territorio.

35% montagna

42% collina

La Pianura Padana è la pianura più grande e più importante del nostro paese. Altre importanti pianure sono: la Pianura Veneto-Friulana, la Maremma, la Pianura Campana, la Piana di Catania e il Tavoliere delle Puglie. Le pianure sono fortemente antropizzate. Antropizzate/antropotizzato: un paesaggio dove ci sono soprattutto elementi costruiti dall’uomo (elementi antropici).

L’ORIGINE DELLE PIANURE Le pianure italiane hanno origini diverse.

ALLUVIONALI Sono state formate dai detriti trasportati dai fiumi. PIANURA PADANA MAREMMA AGRO ROMANO 52

DI SOLLEVAMENTO Sono state formate dal sollevamento dei fondali marini.

VULCANICHE Sono state formate dai detriti delle eruzioni vulcaniche.

TAVOLIERE DELLE PUGLIE

PIANURA CAMPANA PIANA DI CATANIA


La pianura e le città

LA PIANURA PADANA La Pianura Padana è di origine alluvionale, cioè è stata creata dai detriti trasportati dal fiume Po e dai suoi affluenti. Il terreno della Pianura Padana non ha però, dovunque, la stessa composizione. Ai piedi delle Alpi, cioè vicino ai monti, il terreno è formato da rocce e sassi, quindi

Lontano dai monti, intorno al Po, il terreno è formato da sabbia e argilla, quindi

questa zona è poco fertile,

questa zona è molto fertile,

quindi

quindi

ci sono soprattutto industrie.

c’è molta agricoltura.

Questo territorio si chiama

Questo territorio si chiama

ALTA PIANURA

BASSA PIANURA

53


Geografia

VIVERE E LAVORARE IN PIANURA Nelle pianure si concentra la maggior parte delle attività economiche di tutto il Paese. Fertilizzanti: prodotti chimici che servono per rendere il terreno più fertile.

L’abbondanza di acqua, l’uso di macchinari moderni e di fertilizzanti, permette all’uomo di coltivare in modo intensivo i campi, raccogliendo moltissimi prodotti.

Intensivo: che viene fatto in continuazione. Si usano al massimo le proprietà della terra.

Nella Pianura Padana vengono coltivati maggiormente: • mais; • frumento; • foraggio (i campi servono per produrre fieno, cioè erba essicata). Nelle pianure del centro Italia o del Sud, si coltivano: • viti; • agrumi (limoni, arance e mandarini); • frutta e ortaggi. In pianura si pratica moltissimo l’allevamento. L’allevamento più praticato è quello di bovini e suini. Anche l’industria è molto sviluppata in pianura. Le maggiori industrie si trovano nella Pianura Padana. In pianura troviamo industrie che lavorano i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento, ma anche industrie siderurgiche (che lavorano il ferro), industrie meccaniche e industrie tessili.

LE PIANURE SONO GLI AMBIENTI PIÙ ABITATI E SVILUPPATI D’ITALIA.

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La pianura e le città

LE CITTÀ Le città più grandi e importanti sorgono nelle pianure italiane come in quelle di tutto il mondo. Il terreno su cui sorge una città, infatti ha queste caratteristiche: • è coltivabile; • permette la costruzione di vie di comunicazione (strade, ferrovie, aereoporti); • favorisce la nascita delle industrie dove possono lavorare tante persone. Le città più grandi si chiamano METROPOLI. Per permettere a tante persone di vivere insieme, ogni città deve avere:

ABITAZIONI PER TUTTI Case, palazzi, condomini, ville, ...

SERVIZI ADEGUATI Trasporti, scuole, ospedali, biblioteche, negozi, ...

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VERIFICA 1. O sserva i due grafici e riconosci qual è quello delle Alpi e quale quello degli Appennini. Scrivilo sui puntini.

..........................................................................

..........................................................................

2. Vero o falso? Segna con una X la risposta giusta. • In montagna l’agricoltura è molto diffusa.

V

F

• Nelle Alpi si allevano i bovini.

V

F

• Nelle Alpi è molto diffuso il turismo.

V

F

• Le colline raggiungono i 400 m di altitudine.

V

F

• Le colline hanno forme arrotondate.

V

F

• In collina si coltivano ulivi e viti.

V

F

• In collina non c’è turismo.

V

F

• La pianura più importante d’Italia è la Maremma.

V

F

• La pianura è un paesaggio prevalentemente antropico.

V

F

• In pianura non c’è allevamento.

V

F

• In pianura si usano fertilizzanti.

V

F

56


La pianura e le città

LE PIANURE E LE CITTÀ IN EUROPA E NEL MONDO Ecco cosa devi sapere... 1. S crivi nei cartellini i nomi delle più estese pianure europee:

................................................

Bassopiano Sarmatico Bassopiano Francese Bassopiano Germanico

................................................

................................................

2. C ompleta. Le più grandi città europee si trovano sulla ......................................... dei grandi fiumi, nelle vicinanze dei ......................................................... Negli ultimi anni si sono ingrandite e nate nuove ..................................................., in base allo sviluppo industriale della zona.

3. C ancella le città non europee. Milano • New York • Londra • Parigi • Madrid • Shanghai • Los Angeles 4. Rispondi alle domande. a) Quando uno Stato può dirsi ricco? .................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................

b) Quali sono le maggiori potenze del mondo? ....................................................................................................................................................................................................................................

57


Geografia

LE ACQUE IL FIUME PO E I FIUMI ALPINI In Italia ci sono molti fiumi. Il fiume più lungo è il Po, lungo 652 km. Il Po è un fiume alpino, cioè un fiume che nasce dalle Alpi. Il Po nasce dal monte Monviso. Molti fiumi alpini sono affluenti del Po.

Affluente: corso d’acqua secondario che finisce nel corso d’acqua principale.

Gli affluenti più importanti del Po sono: l’Adda, l’Oglio, il Ticino. Altri fiumi alpini importanti come il Piave e l’Adige finiscono direttamente nel Mare Adriatico.

I FIUMI APPENNINICI Gli Appennini sono più vicini al mare rispetto alle Alpi. Il percorso dei fiumi appenninici è, quindi, più breve di quello dei fiumi alpini. Il più importante fiume appenninico è il Tevere che attraversa Roma. Altri fiumi importanti sono: l’Arno, il Secchia e l’Ombrone. 58


Le acque

I LAGHI I laghi hanno forme, dimensioni e profondità diverse in base a come si sono formati. LAGHI ALPINI

LAGHI COSTIERI

• s ono alimentati (prendono acqua) dalle acque dei ghiacciai; • hanno la forma allungata; • si sono formati nelle conche scavate dai ghiacciai; • hanno acque fredde e limpide; • sono i laghi più grandi d’Italia.

• s i trovano sulle coste; • si sono formati perché una striscia di sabbia ha intrappolato una parte di mare; • hanno acqua salata; • sono poco profondi. LESINA, VARANO

MAGGIORE, ISEO, COMO, GARDA

I LAGHI POSSONO ESSERE

LAGHI VULCANICI

LAGHI ARTIFICIALI

• s i sono formati nei crateri degli antichi vulcani spenti; • hanno forma circolare (rotonda).

• s ono laghi fatti dall’uomo; • le loro acque servono per irrigare e produrre energia; • si trovano in tutta Italia.

BOLSENA, BRACCIANO, VICO, NEMI

AGNEL 59


Geografia

LE COSTE L’Italia è una penisola, cioè è una terra circondata dal mare su tre dei suoi lati. L’Italia è bagnata dal Mar Mediterraneo. Le acque del Mar Mediterraneo sono poco profonde, tranquille e non molto fredde. Le coste italiane sono lunghe quasi 8000 km.

Le coste italiane non sono tutte uguali. Le coste italiane possono essere: basse e sabbiose

Nei mari italiani si trovano molte isole. Le isole più grandi sono la Sicilia e la Sardegna. Le isole più piccole sono riunite in arcipelaghi. 60

alte e rocciose

Arcipelago: tante isole vicine formano un arcipelago.


Le acque

VIVERE E LAVORARE VICINO AI FIUMI, AI LAGHI, AL MARE I fiumi e i laghi sono molto importanti per l’uomo perché permettono all’uomo di lavorare e divertirsi.

L’acqua dei fiumi e dei laghi serve all’uomo per irrigare i campi.

La sabbia e la ghiaia dei fiumi o dei laghi sono usate come materiali da costruzione.

Vicino ai laghi c’è molto turismo. Sui laghi e sui fiumi si possono praticare molti sport acquatici. Sulle coste italiane abita molta gente perché ci sono molte possibilità di lavoro. Lungo le coste e sulle colline vicine al mare troviamo la coltivazione di viti, ulivi e agrumi. Il mare dà all’uomo una risorsa economica molto importante: la pesca. Dal mare l’uomo ricava anche il sale. Sulle coste si trovano anche industrie. Il mare dà un’altra risorsa molto importante: il turismo. Tutta la fascia costiera è ricca di strade, autostrade, ferrovie, ma la via di comunicazione importante è il mare. 61


VERIFICA 1. Rispondi alle domande. 1. Come si chiama il fiume più lungo d’Italia? 2. Ricordi da quale monte nasce?

.....................................................................................................

.........................................................................................................................................

2. Segna la risposta giusta. • I laghi alpini sono: di forma allungata; di forma arrotondata. • I laghi vulcanici si formano: nei crateri dei vulcani spenti; nei crateri dei vulcani attivi. • I laghi costieri si formano: nelle conche scavate dai ghiacciai; s ulle coste, sono strisce di sabbia che hanno intrappolato un po’ d’acqua di mare. • I laghi artificiali sono: costruiti dall’uomo; fatti dalla natura.

3. Vero o falso? Segna con una X la risposta giusta. • Sulle coste l’uomo può coltivare.

V

F

• Sulle coste l’uomo pesca.

V

F

• Sulle coste non ci sono industrie.

V

F

• Sulle coste non c’è turismo.

V

F

62


Le acque

ACQUE IN EUROPA E NEL MONDO Ecco cosa devi sapere... 1. Scrivi nei cartellini: Mar Mediterraneo Oceano Atlantico Mare del Nord

................................................

................................................

2. Completa. La vita sul mare e la grande presenza di coste hanno da sempre reso gli ................................................ europei abili ......................................, capaci di affrontare il ...................................... aperto e di entrare in contatto con altri ...................................... .

3. Vero o falso? Segna con una X la risposta giusta. • I fiumi europei più lunghi attraversano vasti territori prima di sfociare nel mare.

V

F

• Il fiume europeo più lungo è il Volga.

V

F

• In Europa ci sono circa 80000 laghi.

V

F

• Il fiume più lungo del mondo è il Nilo.

V

F

4. Scrivi nei cartellini: Oceano Atlantico Oceano Indiano Oceano Pacifico

................................................

................................................ ................................................

63


Pagina esemplificativa ECCO I CONCETTI CHIAVE… IN SINTESI Lo studio della Geografia di quest’anno ti ha insegnato ad orientarti sulle carte geografiche e nel mondo reale che ti circonda: hai conosciuto le caratteristiche del clima, hai osservato e confrontato paesaggi vicini e lontani e hai scoperto come l’uomo vive in essi.

Ora sai che: •d a sempre, sulla Terra, tutto è in trasformazione: il clima cambia, i paesaggi cambiano, la presenza dell’uomo cambia; • i cambiamenti sono provocati da azioni della natura (terremoti, erosione,...) e dall’uomo (costruzione di città, coltivazione dei campi, inquinamento,...); • i l clima, il paesaggio e la presenza dell’uomo sono sempre in relazione uno con l’altro.

Al termine di questo percorso di Geografia sei consapevole del fatto che il clima, i paesaggi e l’uomo con il suo lavoro formano una catena i cui anelli sono strettamente legati tra loro. Per non spezzare questa catena è necessario che l’uomo compia azioni rispettose dell’ambiente.

64


INTRODUZIONE IO IMPARO FACILE è rivolto agli alunni della Scuola Primaria e in particolare a tutti coloro che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES). Con questa espressione ci riferiamo a quanto è già stato descritto dalla Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 in cui si fa riferimento a tre grandi sottocategorie ascrivibili ai BES: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. Tra i Disturbi Evolutivi Specifici ricordiamo i disturbi specifici dell’apprendimento, i disturbi del linguaggio e delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e della iperattività oltre ad alcune forme di funzionamento cognitivo limite in cui non risultano soddisfatti i criteri previsti dalle leggi 104 o 170. Anche alcune forme lievi di disturbo dello spettro autistico, purché senza disabilità intellettiva, possono rientrare tra i BES, pertanto ci è sembrato doveroso fornire all’insegnante quante più risorse possibili per rispondere in modo appropriato alle molteplici esigenze di questi alunni. Il materiale si compone di schede operative altamente specifiche in grado di avviare il bambino, in modo graduale, all’apprendimento delle discipline. Lo scopo è quello di permettere agli alunni che mostrano difficoltà nella comprensione del testo, di accostarsi con più serenità a tutte le discipline scolastiche, facilitando l’approccio ai contenuti grazie all’utilizzo di materiali ad alta comprensibilità. I testi ripresi dal sussidiario di classe rendono il materiale affine a quello utilizzato dagli altri compagni, ricorrendo all’uso di parole ad alta frequenza d’uso, elevato grado di immaginabilità e trasparenza a livello fonologico oltre ad una ridotta complessità morfosintattica. Il testo è stato corredato da numerose immagini di supporto al fine di facilitare i processi di apprendimento, di aiutare la costruzione di modelli mentali, di supportare l’attenzione e di alleggerire il lavoro cognitivo.

una font facile facile:

leggimi!

Tali accorgimenti hanno permesso la realizzazione di materiale pronto per essere utilizzato dall’insegnante che può così intervenire in modo mirato nei confronti di alunni con difficoltà di apprendimento, alunni stranieri e alunni con difficoltà cognitive di tipo lieve, parallelamente al lavoro proposto all’intera classe, senza dover ricorrere ad adattamenti o ulteriori rielaborazioni.

d-b a-o p-q t-l

A cura di: Alessandra Spreafico ha curato la parte di storia, geografia e scienze. È insegnante di sostegno specializzata di Scuola Primaria, laureata in Lingue e Letterature Straniere (ad indirizzo glottodidattico) e Scienze della Formazione Primaria all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Ha conseguito, oltre alla certificazione CEDILS di facilitatore linguistico, il Master di II livello in Didattica e Metodologie della lingua italiana per Stranieri. Attualmente è Funzione Strumentale per l’Integrazione presso un Istituto Comprensivo di Brescia.

ABCDEFGHIJKLMNOPQ RSTUVWXYZabcdefghijklmn op qrstuvwxyz1234567890

Emanuele Gagliardini ha curato la parte di matematica. Dopo la laurea in psicologia ha conseguito specializzazioni in psicoterapia dell’età evolutiva, nei disturbi del linguaggio e dell’apprendimento oltre che in analisi applicata del comportamento (ABA) presso l’Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano. Cofondatore del Centro “Liberamente” di Jesi, svolge attività di formazione per il Centro Studi Erickson di Trento e numerosi incarichi di docenza e consulenza psicopedagogica per insegnanti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado. È autore di numerose pubblicazioni in tema di disturbi dell’apprendimento della lettura, scrittura e calcolo, oltre che di strategie didattiche e psicoeducative.

Con la collaborazione di: Giovanna Marchegiani, Genny Corti, Maria Agnese Falappa, Sabrina Nocelli

visita il sito: www.sinnos.org

© 2016 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it -info@grupporaffaello.it

Coordinamento redazionale: Emilia Agostini Redazione: Corrado Cartuccia Grafica e impaginazione: Enzo Bocchini, Alessia Polenti Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

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Alcuni testi d’Autore sono stati ridotti e/o adattati per esigenze didattiche e/o redazionali. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo è rispondente al codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.


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