Io imparo facile - Spirito libero 5

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LETTURE

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spirito libero

Percorsi facilitati e semplificati

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IO IMPARO FACILE

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INTRODUZIONE IO IMPARO FACILE è rivolto agli alunni della Scuola Primaria e in particolare a tutti coloro che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES). Con questa espressione ci riferiamo a quanto è già stato descritto dalla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 in cui si fa riferimento a tre grandi sottocategorie ascrivibili ai BES: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. Tra i disturbi evolutivi specifici ricordiamo i disturbi specifici dell’apprendimento, i disturbi del linguaggio e delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e della iperattività oltre ad alcune forme di funzionamento cognitivo limite in cui non risultano soddisfatti i criteri previsti dalle leggi 104 o 170. Anche alcune forme lievi di disturbo dello spettro autistico, purché senza disabilità intellettiva, possono rientrare tra i BES, pertanto ci è sembrato doveroso fornire all’insegnante quante più risorse possibili per rispondere in modo appropriato alle molteplici esigenze di questi alunni.

mento, alunni stranieri e alunni con difficoltà cognitive di tipo lieve, parallelamente al lavoro proposto all’intera classe, senza dover ricorrere ad adattamenti o ulteriori rielaborazioni. A cura di: Emanuele Gagliardini, dopo la laurea in psicologia, ha conseguito specializzazioni in psicoterapia dell’età evolutiva, nei disturbi del linguaggio e dell’apprendimento oltre che in analisi applicata del comportamento (ABA) presso l’Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano. Cofondatore del Centro “Liberamente” di Jesi, svolge attività di formazione per il Centro Studi Erickson di Trento e numerosi incarichi di docenza e consulenza psicopedagogica per insegnanti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado. È autore di numerose pubblicazioni in tema di disturbi dell’apprendimento della lettura, scrittura e calcolo, oltre che di strategie didattiche e psicoeducative.

Il materiale si compone di schede operative altamente specifiche in grado di avviare il bambino, in modo graduale, alla comprensione del testo, mantenendo i contenuti affini a quelli del sussidiario utilizzato dagli altri compagni di classe. La revisione semplificata dei testi è stata mirata alla riduzione dei livelli di complessità di tipo lessicale e morfosintattico e all’utilizzo di parole ad alta frequenza d’uso ed elevato grado di immaginabilità, al fine di favorire i processi di analisi e comprensione dei testi stessi. Tali accorgimenti hanno permesso la realizzazione di materiale pronto per essere utilizzato dall’insegnante, che può così intervenire nei confronti di alunni con difficoltà di apprendi-

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L’esame di quinta All’inizio dell’anno scolastico i bambini dicono con gioia: – Siamo in quinta e per fortuna l’esame che più ci spaventa è stato abolito. – Così andremo alla Scuola Secondaria senza superare alcuna prova. Ma la maestra Cin è determinata, non cambia idea e dice: – Senza l’esame di quinta voi non potete fare il grande passo, perciò ecco quale sarà il vostro esame: andrete in una classe prima e ognuno di voi racconterà una storia ai bambini. I vostri esaminatori saranno i bambini piccoli. Siamo riamasti un po’ stupiti, poi tutti abbiamo pensato che era un’idea bellissima. Sappiamo che l’esame andrà bene se i bambini piccoli non si annoieranno mentre ascoltano le nostre storie. Così da quel momento, per essere promossi e fare il grande passo, ci siamo messi alla ricerca di belle storie. La maestra Cin ci ripete sempre: – Quando siete davanti ai bambini, dovete farli innamorare delle vostre storie. Non dovete aver paura di sbagliare. Come i giocolieri del circo, siate pronti a rifare tante volte l’esercizio, finché non sarà perfetto. Il vero esame di classe quinta è anche capire che nella vita si vince e si perde, ma bisogna sempre essere pronti a riprovare. E. Nava, Tutti giù dal tram, Piemme

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 16

abolito = l’esame è stato cancellato. fare il grande passo = passare alla Scuola Secondaria. esaminatore = chi giudica l’esame e dà il voto finale.


Segna con una X il completamento corretto. Il racconto che hai letto è: realistico fantastico Perché: i fatti narrati possono accadere davvero perché i personaggi sono fantastici parla della scuola Gli alunni andranno alla Scuola Secondaria senza fare l’esame perché: lo dice la maestra Cin hanno paura è stato abolito La maestra Cin assegna ai suoi studenti la prova di: raccontare delle storie a bambini più piccoli ascoltare delle storie correggere le storie scritte da bambini più piccoli Collega in modo giusto. Bambini di quinta

giudicano l’esame

Bambini di prima

affrontano l’esame

Colora il consiglio che la maestra dà agli alunni. Non bisogna mai sbagliare.

Bisogna riprovare tante volte.

Nelle righe sottolineate nel testo la maestra dice che i bambini di quinta devono far innamorare gli alunni di prima delle storie. Prova a spiegare con parole tue queste parole della maestra. Tu “sei innamorato” di qualche storia? Quale?

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 16

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Una pazza mozzarella A Lorenzo accade spesso di avere fame di notte. Una volta a mezzanotte scende dal letto per andare in cucina a mangiare qualcosa. In cucina accende la luce e appena apre il frigorifero salta fuori una mozzarella gigantesca. È un’enorme palla di formaggio molle e ha un’espressione cattiva. La mozzarella insegue Lorenzo per la cucina. Lorenzo si mette a correre intorno al tavolo gridando: – Aiuto! Mamma, papà, aiuto! Le luci si accendono, mamma e papà entrano in cucina. Quando vedono la mozzarella gigante attaccano il mostro con padelle e forchette. Anche Lorenzo si arma di forchetta e si fa scudo con il coperchio di una pentola e affronta la mozzarella. La mozzarella si nasconde sotto al tavolo, ma è attaccata da più parti e in poco tempo è sconfitta. La mamma usa la mozzarella per preparare una pizza buonissima. Dopo averla mangiata, tornano tutti a dormire. S. Bordiglioni, Storie sotto il letto, Einaudi Ragazzi

Come ti immagini la mozzarella uscita dal frigo? Disegnala nell’illustrazione qui a fianco.

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 17


Segna con una X la risposta corretta. Perché questo testo è un racconto fantastico? Perché è molto bello. Perché narra fatti impossibili. Perché tutti i personaggi sono fantastici. Cosa accade spesso a Lorenzo durante la notte? Di avere sonno. Di avere fame. Di avere sete. Cosa salta fuori dal frigorifero? Una palla gigantesca. Una mozzarella enorme. Una pizza gigantesca. Come reagisce Lorenzo? Insegue la mozzarella per la cucina e se la mangia. Corre intorno al tavolo e grida aiuto. Si nasconde sotto il tavolo. Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Lorenzo si sveglia spesso di notte. V F Dal frigorifero esce fuori una mozzarella gigante. V F Lorenzo è felice di vedere la mozzarella.

V F

Con la mozzarella il papà prepara la pasta.

V F

Colora i riquadri con le armi usate per sconfiggere la mozzarellona. Poi completa. scopa mestolo

padelle coltello

Sono tutti oggetti che si trovano in

forchette coperchio

......................................................................................................................

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 17

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Il brigante Patakrash In un paese lontano c’era un brigante di nome Patakrash che andava in giro su un mulo nero. Si fermava per le case e gridava: – Datemi i vostri soldi oppure Patakrash! Se la gente non gli dava i soldi, lui con un lungo martello rompeva tutti i loro oggetti in vetro e poi se ne ritornava nel suo castello di pietra. Un giorno Patakrash incontra un piccolo uomo, vestito di verde, che beveva da una lunga bottiglia di vetro rosa. Patakrash gli urla subito di dargli i soldi, ma l’ometto si rifiuta. Così Patakrash, con il suo martello, gli frantuma la bottiglia. Il piccolo uomo, dopo aver osservato il brigante pronuncia strane parole: – Vetro che si rompe, vetro che si fa. Il brigante non capisce quelle strane parole, ma la sera stessa Patakrash torna nel suo castello e trova che tutto il castello di pietra è diventato di cristallo. Era stato l’incantesimo dell’omino verde. Il brigante dentro il palazzo di cristallo si muove con attenzione e cerca di nascondersi perché tutti da fuori lo guardano e ridono. Alla fine Patakrash, stanco e arrabbiato, inciampa e cade, così il castello si rompe in mille pezzi. Il brigante scappa dal paese e non si fa più rivedere. R. Piumini, Poco prima della notte, Einaudi Ragazzi

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SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 28-29


Completa con le informazioni del testo.

In un paese c’era

......................................................................................................................................

gridava a tutti di dargli i loro ..................................................................................

o

...................................................

. Se la gente non gli dava i soldi, lui con un

lungo martello rompeva tutti se ne ritornava

.................................................................

che

e poi

............................................................................................................

........................................................................................................................................................

Un giorno Patakrash incontra un

. ,

..................................................................................................................

con una lunga bottiglia di .................................................................................................................. . Patakrash gli urla subito di dargli i soldi, ma l’ometto si rifiuta. Così Patakrash, con il suo martello, gli

.

...........................................................................................

Il piccolo uomo fa un incantesimo e trasforma il in pietra di Patakrash in un

.................................................................

...................................................................................................................................

.

Il brigante dentro il palazzo di cristallo cerca di nascondersi perché tutti da fuori lo

..............................................................................................................................................................................

Patakrash stanco e arrabbiato .............................................................................................

....................................................................................

. Il brigante

e il castello

..............................................................................................

e non si fa più rivedere. Segna con una X la risposta corretta. Chi è il protagonista del racconto? Il piccolo uomo. Il brigante Patakrash. È un personaggio: realistico

fantastico

Unisci il personaggio con gli aggettivi che lo descrivono. prepotente furbo violento vendicativo SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 28-29

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Come una lattina vuota

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.......................

Ciao a tutti, sono King, il re di questo canile. Si sta bene qui. Di giorno c’è acqua e cibo a volontà. Di notte infilo il muso tra le sbarre del recinto e premo il bottone che apre il chiavistello del cancello. Libero i miei amici dalle gabbia, ce ne andiamo in giro e ci divertiamo. Però mi manca l’affetto dei miei padroni. Tempo fa anche io avevo una famiglia, ma prima delle vacanze ha deciso di abbandonarmi per strada e poi è scappata via in macchina. Io ho provato a seguire i miei padroni, ma erano troppo veloci per me. Ho vagato a lungo per le strade e per le campagne cercando qualcosa da mangiare. Poi per fortuna qualcuno mi ha raccolto e mi ha portato in questo canile. Allora Amici mi raccomando, quando comprate o regalate un cane pensateci bene, un cane non è un giocattolo. Parola di King. D. De Mico

a volontà = in abbondanza.

ho vagato-vagare = andare di qua e di là senza avere una destinazione.

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SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 32

recinto con chiavistello


Segna con una X la risposta corretta. Secondo te, chi è King? Un bambino. Un cane. Un adulto. Perché King si trova nel canile? È stato rubato dal padrone del canile. I suoi padroni lo hanno abbandonato. Si è perso e non ritrova la strada di casa. Quali sentimenti prova King? Antipatia per gli altri cani. Nostalgia dei suoi padroni. Rabbia verso i suoi padroni. Numera i fatti da 1 a 5 secondo l’ordine temporale in cui sono avvenuti nella realtà (ordine cronologico). La famiglia abbandona King per strada. King vive bene nel canile, ma gli manca l’affetto dei padroni. Qualcuno porta King al canile.

1 King ha una famiglia. Il cane vaga per le strade e per le campagne. Scrivi nei riquadri a lato del testo al posto giusto:

PRIMA DOPO

se i fatti sono accaduti prima nella realtà. se i fatti sono accaduti dopo nella realtà.

Colora il messaggio che King vuole mandare ai lettori. I cani sono come dei giocattoli.

I cani hanno bisogno di cure e affetto.

SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 32

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Nico Nico era più veloce di me, io lo seguivo con fatica. Saltava i cespugli con un balzo. Io non ci riuscivo così facevo il giro più lungo per evitare i cespugli. Anche se era fresco, io sudavo perché mi affaticavo: non ero abituato. Poi Nico ha trovato un leccio gigantesco e mi ha gridato: – Tu aspetta sotto. Nico si è infilato la scure nella cintura dei pantaloni e si è arrampicato sul tronco agile come un gatto. È salito in alto e ha iniziato a camminare sopra un grosso ramo. Io intanto lo guardavo meravigliato e preoccupato che cadesse. Cosa avrei fatto se fosse caduto? Da solo non sarei riuscito a tornare indietro: tra un’ora sarebbe scesa la notte. Io sarei rimasto solo nel bosco buio. Sarebbero venuti gli animali feroci o i mostri. Avrei vagato piangendo oppure avrei trovato una fata o un orco? Così impaurito e preoccupato ho detto a Nico: – Cerca di non cadere, dai scendi! S. Strati, Terra di emigranti, Salani

leccio = specie di albero.

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SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 33

scure


Quanti sono i personaggi che compaiono nel testo? 1

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3

Chi sono? ........................................................................................................................................................................................................................................................................

Collega ogni personaggio alle azioni che compie. salta i cespugli suda NICO

fa giri più lunghi per evitare i cespugli

IL BAMBINO CHE RACCONTA LA STORIA

salta i cespugli con un balzo si arrampica sull’albero cammina su un ramo

Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Il bambino che racconta è agile quanto Nico.

V F

Tutti e due i bambini si arrampicano sull’albero.

V F

Nico invita l’altro bambino a salire sul ramo.

V F

Il bambino teme che Nico possa cadere dall’albero.

V F

Il bambino è contento se Nico resta a lungo sull’albero.

V F

SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 33

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Lampi e tuoni 1

Era una calda sera d’estate, piena di zanzare. Il cielo era nero, senza nemmeno una stella.

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Mio padre era in viaggio per lavoro e io ero in giardino con mia madre.

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All’improvviso si alzò un forte vento e la mamma gridò: – Presto, corriamo a casa! – Cosa sta succedendo? – Si prepara un temporale estivo – disse la mamma – fai in fretta, sta arrivando la pioggia!

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Io ero incantato da quello spettacolo. Non avevo mai visto un temporale di notte. Lampi, tuoni, vento, acqua in grande quantità e grandine che picchiava sui tetti.

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Questo temporale era bello ma anche pauroso. Non avevo proprio paura, ma mi sentivo piccolo davanti alla forza della natura. Mi domandavo: da dove viene questa forza della natura? Chi manda il vento? Dove stava prima tutta quell’acqua? Chi l’ha portata in cielo? E chi fa i lampi?

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Quando papà tornò, io ero a letto, il temporale era finito e parlammo un po’. Mi spiegò tante cose sui temporali, ma io non le capivo. Allora papà con voce calma mi disse: – Anche i popoli antichi non capivano come nascevano fenomeni naturali, così hanno inventato i miti, cioè racconti. I miti narrano che un dio manda tuoni e fulmini sulla Terra quando si arrabbia.

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Le parole del papà mi tranquillizzarono, così mi addormentai profondamente. Fuori continuava a piovere. M. Lodi, Il cielo che si muove, Editoriale Scienza

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SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 34-35


Il testo è diviso in parti che si chiamano sequenze: - le parti che narrano le azioni della storia, sono sequenze narrative; - le parti che descrivono gli ambienti della storia, sono sequenze descrittive; - le parti che riportano i dialoghi dei personaggi, sono sequenze dialogiche; - le parti che riportano i pensieri dei personaggi, sono sequenze riflessive.

Collega ogni parte del testo al tipo di sequenza La prima sequenza descrive la calda sera d’estate. La seconda sequenza narra che il papà è in viaggio per lavoro e il bambino è in giardino con la mamma.

sequenza narrativa

Nella terza sequenza c’è il dialogo tra la mamma e il bambino. sequenza riflessiva La quarta sequenza descrive il temporale. sequenza descrittiva Nella quinta sequenza il bambino si pone tante domande sul temporale. La sesta sequenza narra il ritorno del papà.

sequenza dialogica

Nella settima sequenza il bambino si addormenta sereno.

SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 34-35

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Il nuovo amico di Simona Oggi abbiamo sentito la mamma urlare in bagno. Papà, mia sorella Simona e io siamo corsi da lei. Si nascondeva dietro il cesto della biancheria sporca e si lamentava: – Renato, uccidi quello schifo! Un ragno peloso correva dentro la vasca da bagno. Mentre papà stava per schiacciare il mostro con la pantofola, Simona gli ha gridato: – Fermati, non voglio che l’ammazzi, è anche lui un essere vivente! Poi è scoppiata a piangere e ha detto che non si possono uccidere animali innocenti. – Hai ragione – ha detto papà – non si deve uccidere nessun animale! Simona ha deciso di occuparsi del ragno. La mamma ha accettato a condizione che il ragno non uscisse dalla vasca. Così per fare il bagno siamo tutti dovuti andare a casa dei vicini. Il giorno dopo Annamaria e Clara sono venute a farci visita. La mamma ha preparato il caffè con i biscotti. A un certo punto Annamaria è andata in bagno. Subito dopo abbiamo sentito un urlo e poi: Paff! Annamaria esce dal bagno con un sorriso: – Ho ucciso un ragno gigante! Simona ha urlato: – No! Il nostro ragno! La mamma ha piegato la testa, quando ha alzato lo sguardo i suoi occhi brillavano di gioia. Quando il papà è tornato dal lavoro e ha saputo che il ragno era morto, è stato molto contento. Quella sera ho fatto un bagno caldo nella mia vasca e ho giocato con le barchette sull’acqua. Mi sono divertito di più di quando mi lavavo dai vicini. da M. Farrè, Simona la burlona, Emme Edizioni

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SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 36-37

occuparsi = Simona si prende cura del ragno.


Segna con una X la risposta corretta. Chi racconta la storia? Simona.

La mamma.

Quale animale c’è nel bagno? Una mosca. Un gatto.

Il fratello di Simona. Un ragno.

Che cosa fa la mamma quando lo vede? Schiaccia il ragno con la pantofola. Urla. Scoppia a piangere. Perché Simona scoppia a piangere? Ha paura del ragno. Non vuole che il papà lo ammazzi. Non vuole fare il bagno. Rispondi con parole tue alla seguente domanda. Che cosa decide di fare Simona? .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Sottolinea le affermazioni vere. – La mamma grida di gioia alla vista del ragno. – La mamma vuole che il ragno venga ucciso. – Sono tutti d’accordo che il ragno venga ucciso. – Il bambino si prenderà cura del ragno. – I l ragno resta nella vasca da bagno, così la famiglia deve andare a lavarsi nella casa dei vicini. – Solo Simona è dispiaciuta che il ragno è stato ucciso. Riscrivi in forma corretta le affermazioni non vere: sono tre. 1. ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................ 2. ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................ 3. ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................ SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 36-37

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Metto a fuoco...

LA BIOGRAFIA Le mie domande COSA racconta un racconto biografico?

DOVE si svolgono i fatti narrati?

QUANDO si svolgono i fatti narrati?

CHI sono i personaggi della biografia?

COME è scritto un

Il grande Amadeus A Salisburgo il 27 gennaio 1756 Leopold Mozart e Anna Maria mettono al mondo il loro settimo figlio: un maschietto che decidono di chiamare Amadeus. Amadeus un era bambino vivace e allegro. Correva, saltava, inseguiva la sorellina Marianna, rincorreva il suo cane e combinava scherzi alla cuoca. Non stava mai fermo, gli piaceva parlare in modo buffo e cantare canzoni strane. Solo la musica aveva il potere di calmarlo. Infatti ogni volta che il padre dava lezioni di musica a Marianna, lui stava in un angolo zitto e fermo ad ascoltare. La mamma era contenta. Un giorno Amadeus si arrampica sullo sgabello del pianoforte e suona benissimo con le sue piccole dita una canzone che prima il babbo aveva insegnato alla sorella. Il papà capisce che Amadeus ha un grande talento per la musica così decide di affidarlo a un maestro. Il maestro appena sente suonare Amadeus, esclama: – Sei bravissimo. Non hai bisogno di maestri. J. Lepscky, Amadeus, Emme Edizioni

racconto biografico?

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 38


Le risposte

COSA

La biografia che hai letto racconta la vita di AMDEUS MOZART, che è stato un grande musicista.

DOVE

I fatti si svolgo in LUOGHI REALI, come la casa in cui è vissuto il protagonista con la sua famiglia.

QUANDO

I fatti avvengono nel TEMPO PASSATO, perché sono stati già vissuti dal protagonista.

CHI

COME

Il PROTAGONISTA è Mozart, famoso musicista del passato. Gli altri PERSONAGGI SECONDARI sono le persone che hanno vissuto con il protagonista: i genitori, la sorella, il suo maestro.

Chi racconta (l’autore) scrive in TERZA PERSONA e usa un LINGUAGGIO ACCURATO.

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 39

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Vincent van Gogh Vincent van Gogh è nato nel 1853 in Olanda. Suo padre è pastore protestante. Vincent ha un fratello minore di quattro anni, Theo a cui è molto legato. Theo ha aiutato Vincent per tutta la vita e i due fratelli si sono sempre scritti lettere. Vincent ha lavorato all’inizio come impiegato in una galleria d’arte, poi nel 1873 è andato a Londra e nel 1874 a Parigi. Vincent da giovane soffre per amore e diventa irascibile, si chiude in se stesso e litiga con i suoi datori di lavoro. Decide di diventare pastore protestante come il padre per dedicarsi ai poveri, ma le autorità religiose non glielo permettono. Nel 1888 Vincent si trasferisce ad Arles, qui arriva anche il suo amico Gauguin, ma i due litigano violentemente. Vincent si ammala e viene ricoverato in un ospedale per malati mentali dove resta un anno. Van Gogh durante la sua vita ha sempre dipinto: per questo alcuni suoi quadri trasmettono felicità, altri invece sofferenza, in base ai momenti belli o brutti della sua vita. Nella sua vita Vincent vende solo un quadro. Nel 1890 la sua salute peggiora ed egli si toglie la vita sparandosi. H. Bernard, in Dada, n 1

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pastore protestante = è la persona a capo delle comunità religiose cristiano protestanti.

irascibile = rabbioso.


Chi è Vincent van Gogh? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Segna con una X il completamento corretto. Questo testo riporta: fatti realmente accaduti a van Gogh fatti della vita van Gogh immaginati dall’autore Il testo che hai letto è stato scritto da: Vincent van Gogh un autore che si chiama Bernard Il testo è scritto in: terza persona prima persona Collega ogni personaggio della biografia al suo ruolo. VINCENT

amico del protagonista

THEO

protagonista

GAUGUIN

fratello del protagonista

Numera i fatti da 1 a 5 secondo l’ordine temporale in cui avvengono. Vincent si ricovera in ospedale. Vincent van Gogh nasce in Olanda. Il suo stato di salute peggiora e si spara. Vincent lavora come impiegato in una galleria d’arte. Cerca di diventare pastore protestante.

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 40

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Catturare la luce delle stelle C’era una volta, nel 1865 in Olanda, un ragazzino di dodici anni di nome Vincent van Gogh, aveva fatto un capriccio e così la nonna lo aveva rimproverato. Vincent era scappato di casa. Nessuno era riuscito a trovarlo e dopo un’ora nessuno pensava più a lui. Solo suo fratello Theo di otto anni era preoccupato. Theo adorava Vincent, lo seguiva dappertutto, ascoltava tutto quello che diceva e cercava di imitarlo il più possibile. Quando Theo vide che diventava notte e che Vincent non era ancora tornato a casa, divenne sempre più preoccupato. Cercò se Vincent avesse lasciato una lettera e trovò sul tavolo un disegno non finito di una capanna in mezzo al bosco. Theo riconobbe la radura dove andavano spesso insieme e la capanna che avevano costruito con il padre. Theo capì che Vincent si trovava là. Allora mise gli stivali, la giacca e andò nel bosco anche se aveva paura del buio. Nella notte Theo trovò il fratello seduto nella radura che disegnava le stelle. Vincent aveva infilato nel suo cappello di paglia alcune candele per illuminare e con un pezzo disegnava le stelle sul quaderno sopra le ginocchia. L’attenzione di Theo fu attirata soprattutto dal cappello luminoso del fratello. Le candele potevano bruciare il cappello, ma Vincent non aveva pensato per niente a questo pericolo; a lui importava solo dipingere. P. Ravella, in Dada n. 21

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radura = spazio senza alberi in mezzo a un bosco.


Questo racconto narra: fatti realmente accaduti a Vincent van Gogh fatti della vita van Gogh immaginati dall’autore Completa con i nomi dei due personaggi al posto giusto.

Vincent - Theo I personaggi del racconto sono un ragazzino di dodici anni che si chiama ...........................................................

e suo fratello minore che si chiama

...............................................................

. ..................

.................................................................................

fugge da casa perché la nonna lo ha rimproverato.

..................................................................................

adora suo fratello maggiore ed è molto

preoccupato che

..................................................................................

non torna a casa.

Nella notte .................................................................................. trova ................................................................................. seduto su una radura con un cappello illuminato da candele. ..................................................................................

disegna le stelle.

Se confrontiamo i due testi su Vincent van Gogh notiamo che il primo testo è una biografia realistica, perché ci dà informazioni precise sulla vita di questo grande pittore: sappiamo che Vincent era molto legato a suo fratello minore, infatti sono rimaste le lettere che loro si scrivevano. Il secondo testo, invece, è una biografia romanzata di van Gogh: l’autore racconta la vita di van Gogh aggiungendo fatti nuovi inventati dalla sua fantasia.

Prova a disegnare il cappello che si era costruito van Gogh.

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 41

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Metto a fuoco...

IL RACCONTO UMORISTICO

Le mie domande

La strada sbagliata COSA narra un racconto umoristico?

DOVE si svolgono i fatti narrati?

QUANDO si svolgono i fatti narrati?

CHI sono i personaggi?

COME è strutturato un racconto umoristico? Quali soluzioni usa per far ridere il lettore?

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Inizio Il professor Grammaticus per tornare a casa si ritrova in una strada sbagliata. Svolgimento Dopo pochi passi nota l’insegna di un negozio con la scritta: “Cugine Economiche”. – Strani parenti – pensa il professore – Chissà se vendono solo cugine o anche zie e nipoti. È davvero una strada strana. In questa strada c’è un calzolaio con l’insegna: “Scarpe fatte a nano”; un tabaccaio con l’insegna “Pale e tabacchi”. Da lì escono persone che hanno comprato una pala per il giardino e un pacchetto di sigari. Nella via sbagliata c’è un fornaio che si chiama “Pane e basta” e una “Panca”. Quando il professore passa davanti alla Panca ride tanto forte. Conclusione Il professore si è divertito moltissimo, così ripercorre di nuovo quella strada sbagliata. G. Rodari, I cinque libri, Einaudi

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 52


Le risposte

COSA

Il racconto umoristico che hai letto narra l’episodio divertente capitato al professor Grammaticus, per far ridere chi legge.

DOVE

Il fatto si svolge in un LUOGO FANTASTICO. L’autore ha inventato una strada sbagliata, ma storie comiche possono accadere anche in luoghi reali.

QUANDO

I fatti avvengono nel TEMPO PRESENTE. Una storia divertente può accedere anche nel passato o nel futuro.

CHI

Il PROTAGONISTA è una persona comune che si trova in una situazione buffa.

COME

La STRUTTURA del racconto umoristico è formata da TRE PARTI. 1. INIZIO 2. SVOLGIMENTO 3. CONCLUSIONE In questo racconto l’autore, per far ridere chi legge, ha usato SCAMBI DI PAROLE.

Quali sono le insegne che legge il professore? Sottolineale nel testo. Hai riconosciuto di quali insegne si tratta? Riscrivile nel modo corretto. .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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La restringite Il signor Sporcelli decide di fare uno scherzo alla moglie per vendicarsi perché alcuni giorni prima lei gli aveva messo i vermi dentro gli spaghetti. Così una notte mentre la signora Sporcelli dorme, il signor Sporcelli scende dal letto in punta di piedi, prende il bastone della moglie e incolla un piccolissimo tondino di legno sotto la punta del bastone. Il bastone diventa di pochissimo più alto e la signora la mattina dopo non se ne accorge. Ogni notte il marito aggiunge un altro pezzettino così lentamente, lentissimamente, il bastone della signora Sporcelli diventa sempre più lungo. Un giorno il signor Sporcelli dice alla moglie: – Quel bastone è troppo lungo per te! La signora risponde: – È vero! Mi sembrava che qualcosa non andava! Il bastone si è allungato all’improvviso! – Il bastone non si può allungare perché è un pezzo di ghigno = sorriso legno. Sei tu che ti stai rimpicciolendo, hai la malattia malvagio. della restringite! – dice con un ghigno il marito. La signora Sporcelli trema per la paura della restringite. Il marito spiega: – Con la restringite la testa si rimpiccolisce e rientra nel collo, il collo si restringe e rientra nel corpo, il corpo si restringe e rientra nelle gambe e le gambe si restringono e rientrano nei piedi. implora-implorare = Alla fine della persona rimane solo un paio di pregare. scarpe e un fagotto di vecchi vestiti! La signora Sporcelli impaurita implora: – Che cosa devo fare per guarire? Sono pronta a tutto! Lui risponde: – Puoi fare solo una cosa: ti devi stirare! R. Dahl, Gli Sporcelli, Salani

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SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 54-55


Segna con una X il completamento corretto. Questo testo fa ridere perché: ci sono scambi di parole racconta uno scherzo racconta uno sbaglio Il luogo in cui si svolge la storia è: realistico fantastico I personaggi sono: realistici

fantastici

I fatti durano: un solo giorno più giorni un anno

Sottolinea nel testo la parte che ti fa capire quanto dura la storia. Colora l’aggettivo adatto a ogni personaggio.

affettuoso

dispettoso

saggio

prepotente

impaurita

stanca

SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 54-55

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Metto a fuoco...

IL RACCONTO DI FANTASCIENZA

Le mie domande COSA narra un racconto di fantascienza?

DOVE si svolgono i fatti narrati?

QUANDO si svolgono i fatti narrati?

CHI sono i personaggi?

COME è scritto un racconto di fantascienza? Quale linguaggio usa?

L’astronabus di Deneb Caterina, mentre si lava i denti, vede dalla finestra l’astronabus di Deneb che atterra sul campo di calcio. Caterina guarda con interesse l’astronabus perché il suo arrivo è un evento eccezionale. Il viaggio tra la Terra e la stella di Deneb avviene ogni dieci anni e questa volta l’astronabus è atterrata vicino casa sua. Caterina ne parla con suo fratello Andrea. – Secondo me, l’astronabus si è fermato nella nostra città per far scendere il ragazzo di Deneb che gli zii hanno invitato a casa loro. Deneb è una stella che dista dodici anni luce dalla Terra, una distanza abbastanza breve per l’astronabus spaziale, che riesce a percorrerla in ventidue ore. Probabilmente due abitanti di Deneb hanno accompagnato il loro figlio sulla Terra che sarà ospite di una famiglia del luogo per qualche anno. Da poco tempo dall’IRTD (Istituto per i Rapporti Terra-Deneb) aveva organizzato uno scambio reciproco di ospitalità fra i ragazzi di Denab e i ragazzi della Terra. Il giovane viaggiatore che era sbarcato dall’astronabus, era forse uno dei primi ad affrontare questa nuova esperienza sulla Terra. B. Pitzorno, Extraterrestre alla pari, La Sorgente

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 62


Le risposte

COSA

Il racconto di fantascienza che hai letto narra l’atterraggio di un astronabus spaziale dalla stella di Deneb sulla Terra.

DOVE

Il fatto si svolge nella città di Caterina, un LUOGO DEL PIANETA TERRA però diverso da come è nella realtà, perché l’autore lo immagina nel futuro.

QUANDO

Il fatto avviene nel TEMPO FUTURO. L’autore immagina che nel futuro la Terra sarà in contatto con la stella di Deneb, distante dodici anni luce.

CHI

Il PERSONAGGI sono: - Caterina e Andrea, persone comuni; - una famiglia di extraterrestri giunti da Deneb, personaggi fantastici.

COME

Nel racconto di fantascienza ci sono parole scientifiche e tecnologiche, come “astronabus”. SPIRITO LIBERO 5 PAG. 63

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Un viaggio allucinante Duval si guarda attorno e dice: – Pensate, siamo dentro un corpo umano! Dentro un’arteria! Owen spegne le luci di bordo, ma resta il riflesso dei fari del sommergibile. Grant si gira verso il finestrino del sommergibile: la parete dell’arteria sembra lontana un chilometro, è di colore ambra e ci sono oggetti che passano fluttuando vicino allo scafo. Sembra di stare dentro un acquario esotico dove passano non pesci, ma oggetti strani. La maggior parte somigliano a camere d’aria di colore arancione e grandi più del doppio del nostro sommergibile. – Sembrano palloni mezzi sgonfi – dice Grant. – Sono i globuli rossi che partono dal cuore e portano l’ossigeno al cervello. Guardi quello – spiega Micheals. Grant vede una massa enorme, granulosa, di colore bianco, con una zona al centro molto scura, che in un attimo sparisce oltrepassando la parete dell’arteria. – Che cosa è? – chiede Grant. – È un globulo bianco, sono meno numerosi rispetto ai globuli rossi, però sono più grandi e vengono chiamati gli “spazzini dell’organismo”. Noi abbiamo la stessa grandezza di un batterio. Speriamo che i globuli bianchi non ci scambino per un batterio e non ci attacchino – dice Michaels. I. Asimov, Viaggio allucinante, Mondadori

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SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 64-65

colore ambra

a forma di camera d’aria

fluttuando - fluttuare = muoversi a onde. arteria = vaso sanguigno. globulo bianco = cellula che difende l’organismo dalle infezioni.


Rispondi alle seguenti domande.

A bordo di quale mezzo si trovano i protagonisti? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Dove stanno viaggiando? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Si tratta di: un viaggio possibile un viaggio immaginario

Sottolinea tutti i termini specifici che trovi nel testo. Arteria, globuli rossi, globuli bianchi, batterio, sono termini appartenenti al linguaggio: delle scienze della storia

della geografia della medicina

Disponi in ordine di grandezza dal più grande al più piccolo.

Batterio

Globulo rosso

Globulo bianco

Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). I personaggi sono quattro.

V F

Tra i personaggi c’è una bambina.

V F

Essi sono all’interno del corpo umano.

V F

Nel viaggio si incontrano globuli rossi e globuli bianchi.

V F

I globuli rossi sembrano palloni mezzi sgonfi.

V F

Il sommergibile è grande come un batterio.

V F

SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 64-65

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Metto a fuoco...

IL RACCONTO FANTASY

Le mie domande COSA narra narra un racconto fantasy?

DOVE si svolgono i fatti narrati?

QUANDO si svolgono i fatti narrati?

CHI sono i personaggi?

Leone Aslan Il Leone Aslan dice alla bambina: – In una terra molto lontana da qui, che si chiama Narnia, abita un vecchio re molto triste, perché il suo unico figlio maschio è stato rapito. Nessuno a Narnia sa dove si trovi il principe. Io ti affido il compito di cercare il figlio del re e di riportarlo a Narnia. La bambina chiede al leone come deve fare, allora il leone dà precise istruzioni: – Questi Segni ti guideranno nella tua missione – dice il leone – Per prima cosa appena arriverai a Narnia dì al tuo amico Eustachio di salutare il suo vecchio amico, così vi aiuterà. Seconda cosa: lasciate Narnia e andate verso nord fino all’Antica Città dei Giganti. Terza cosa: nella Città dei Giganti troverete una pietra con delle scritte, leggetele e fate ciò che vi indica. Quarta cosa: quando troverete il figlio del re, lo riconoscerete perché sarà l’unica persona che vi chiederà di fare qualcosa nel nome del leone Aslan. La bambina domanda: – Come faccio ad arrivare a Narnia? – Volerai sul mio respiro! Vieni qui davanti a me sull’orlo del precipizio – risponde il leone. C.S. Lewis, La sedia d’argento, Mondadori

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 72


Le risposte

COSA

Il racconto fantasy che hai letto narra la storia fantastica del leone che affida alla bambina il compito di ritrovare il principe rapito di una terra lontana. Questa storia ricorda il mondo delle fiabe.

DOVE

Questa storia si svolge in un LUOGO MAGICO, pieno di MISTERO: la lontana Terra di Narnia, dove si trova l’antica Città dei Giganti.

QUANDO

Il fatto avviene nel TEMPO INDEFINITO, sembra che il tempo non scorra come nella realtà, ma si sia fermato.

CHI

I PERSONAGGI sono: - la bambina, quindi una persona comune; - il grande leone di Aslan, quindi una creatura fantastica.

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 73

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Il potere dell’unicorno Jared e Mellory proseguono nella loro coraggiosa impresa alla ricerca dell’Ampolla del Bene. Durante il loro cammino giungono nella Foresta Assoluta dove incontrano l’Elfa dagli occhi verdi che indica loro la fitta boscaglia. Jared osserva e vede che tutt’intorno agli alberi ci sono elfi, fate e folletti, fatine e spiritelli. I loro occhi scuri brillano, le ali ronzano e le bocche si muovono, ma nessuno oltrepassa il fitto intreccio di rami e foglie. Poi dai fitti rami esce una nuova creatura: è bianca, grande quasi come un cervo, ha la pelliccia color avorio, una lunga criniera e un corno al centro della fronte. L’unicorno fiuta l’aria. Mentre si avvicina, tutto intorno si calma. Mellory fa un passo avanti e tende la mano verso la creatura. Suo fratello Jared cerca di trattenerla, ma lei sta già accarezzando il fianco vellutato dell’unicorno, poi tocca la criniera soffice come una nuvola. In quel momento il corno della creatura tocca la fronte di Mellory e lei chiude gli occhi come se stesse sognando. Poi la ragazza si inginocchia a terra sotto il potere dell’unicorno. T. DiTerlizzi - B. Holly, Spiderwick, Mondadori

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 74


Rispondi alle seguenti domande.

Chi sono i protagonisti della storia? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Cosa stanno cercando? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Chi incontrano nella Foresta Assoluta? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Indica con una X gli elementi caratteristici del racconto fantasy che ritrovi in questo testo: animale immaginario oggetto magico missione pericolosa luogo misterioso

personaggi fantastici luoghi reali ricerca del Bene

Collega gli elementi tipici del racconto fantasy ai corrispondenti nel testo. ANIMALE MAGICO

LUOGO MISTERIOSO

OGGETTO MAGICO

Ampolla del Bene

Foresta Assoluta

Unicorno

Numera i fatti da 1 a 7 secondo l’ordine seguito dalla storia. Dai fitti rami esce una nuova creatura. Incontrano l’Elfa dagli occhi verdi. Il corno tocca la fronte di Mellory. Jared vede tra gli alberi elfi, fate e folletti, fatine e spiritelli. Jared e Mellory giungono nella Foresta Assoluta. Mallory si avvicina e accarezza l’unicorno. La bambina si inginocchia a terra. SPIRITO LIBERO 5 PAG. 74

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Metto a fuoco...

IL RACCONTO GIALLO

Le mie domande COSA narra un racconto giallo?

DOVE si svolgono i fatti narrati?

QUANDO si svolgono i fatti narrati?

CHI sono i personaggi?

La giacca rossa Venerdì 1 settembre alle le 23.40 la Signora Mercallier si trova a casa da sola, senza il marito. Prende un libro e va a letto. Alle ore 0.12 la signora sente un rumore, vede un movimento della maniglia della porta, vuole urlare ma non ci riesce per la grande paura. La porta si apre; un uomo con giacca rossa, pantaloni chiari, con una pistola in mano, entra nella camera. Il volto è coperto da una maschera di gomma. L’uomo con voce chiara ordina alla signora di dargli soldi e gioielli. Alle 2:40 il commissario Calderoni e l’ispettore Piletto interrogano Enrico Tuzzi: – Due ore fa è avvenuto un furto a casa Mercallier. La signora ha riconosciuto che il ladro è lei. Tuzzi domanda offeso: – Come ha fatto la signora a riconoscermi? – Perché nella sua giacca mancavano due bottoni. Allora il signor Tuzzi arrabbiato dice: – Va bene, cercate a casa mia, ma non troverete nessuna giacca rossa, non ne ho mai posseduta una! Il commissario sorride poi afferma: – Signor Tuzzi, la dichiaro in arresto, si è tradito da solo! W. Ecke, La casa dei 99 fantasmi, Edizioni Elle

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 84


Le risposte

COSA

Il racconto giallo che hai letto narra l’indagine per risolvere un caso poliziesco: nella casa della signora Mercallier è avvenuto un furto, il commissario indaga e scopre chi è il ladro.

DOVE

Il fatto si svolge nella casa della signora, quindi in un LUOGO REALE.

QUANDO

Il furto è avvenuto in un TEMPO PASSATO da poco, le indagini del commissario si svolgono nel TEMPO PRESENTE.

CHI

Il PROTAGONISTA è l’INVESTIGATORE, il commissario che indaga e trova il ladro. Gli altri PERSONAGGI sono: - la signora Mercallier, la VITTIMA, che ha subito il furto; - il signor Tuzzi, il COLPEVOLE cioè il ladro.

Il commissario mentre interroga il signor Tuzzi, capisce che lui è il ladro e lo arresta. Tu hai capito perché? Rileggi attentamente le parti evidenziate nel testo e prova a fare un’ipotesi. Poi leggi la soluzione capovolta e verifica se hai indovinato. Il signor Tuzzi sapeva che la gicacca senza i due bottoni era rossa, senza che il commissiario gliel’avesse detto. SPIRITO LIBERO 5 PAG. 85

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I gioielli scomparsi L’ispettore Roller riassume il caso, rivolgendosi alla signora Manzi: – Dunque, signora lei era fuori casa per fare la spesa e, quando è tornata, si è accorta che la finestra della stanza da letto era aperta. Dalla stanza è stata rubata una cassetta con gioielli e denaro. È così? La signora fa cenno di sì. L’ispettore trova sul pavimento della stanza un pezzetto di legno con dello stucco e chiede alla signora: – Avete avuto artigiani in casa in questi giorni? Nella stanza c’è odore di stucco: il ladro, o i ladri, devono avere a che fare in qualche modo con stucco e legno. La signora risponde: – No. Ma qui vicino c’è la vetreria del signor Moser. L’ispettore si reca nella vetreria. – Signor Moser, credo che in questa vetreria ci sia un ladro. Da una casa qui vicino è stata rubata una cassetta con del denaro. Poco dopo la cassetta viene ritrovata sotto il sedile del furgone della vetreria. Il signor Moser arrabbiato, si precipita nella bottega-laboratorio, dove due apprendisti stanno lavorando. L’ispettore li interroga: – Signor Visani cosa faceva tra le 10 e le 10.20? – Ero dal medico. apprendista = persona – E lei, signor Costa, che cosa faceva? che sta imparando un – Ero qui nel laboratorio. mestiere. Il vetraio Moser chiede all’ispettore: – Ha già stabilito se il denaro e i gioielli si trovano ancora tutti nella cassetta? L’ispettore lo guarda e risponde: – Grazie signor Moser, di sicuro c’è ancora tutto. E io ho scoperto chi è il ladro. W. Ecke, L’uomo in nero, Edizioni Elle

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SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 86-87


Segna con una X il completamento corretto. Il caso da risolvere è: un rapimento

un furto

Il reato è avvenuto in: una vetreria

un appartamento

È un luogo: realistico

fantastico

Il tempo della storia è: ben definito

indefinito

Il reato avviene: di giorno

di notte

un omicidio

Collega gli elementi tipici del racconto giallo ai corrispondenti nel testo. INVESTIGATORE

Roller

VITTIMA

Un pezzetto di legno con dello stucco

INDIZIO

Signor Moser

COLPEVOLE

Signora Manzi

Completa colorando il completamento corretto. L’ispettore scopre che il ladro è Moser perché

confessa di aver rubato la cassetta.

sapeva che nella cassetta c’erano anche i gioielli insieme al denaro, senza che il commissiario gliel’avesse detto.

SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 86-87

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Metto a fuoco...

IL RACCONTO STORICO Alessandro Magno Le mie domande COSA narra un racconto storico?

DOVE si svolgono i fatti narrati?

QUANDO si svolgono i fatti narrati?

CHI sono i personaggi?

COME è strutturato un racconto storico?

Inizio Alessandro Magno mentre era alla conquista dell’Egitto, decide di andare a visitare il più importante tempio di Amon-Ra. I suoi soldati erano stupiti. Svolgimento Questa notizia stupisce anche gli Egizi. Per gli Egizi la decisione di Alessandro è un segno divino: se Alessandro che è un re straniero affronta un viaggio difficile nel deserto per andare dal dio egizio Amon-Ra, significa che è ben voluto dal dio e quindi lo sarà anche dagli Egizi. Alessandro dice al suo esercito: – Se riusciremo nell’impresa di attraversare il deserto, gli Egizi ci ammireranno e forse ci aiuteranno anche, perché per loro è molto importante la religione. Così il giorno dopo Alessandro Magno parte con cento uomini, due elefanti e altri animali, verso il deserto. Durante il viaggio alcuni soldati muoiono, ma quando mancano ancora due giorni di cammino e l’acqua è quasi finita, soffiò un vento fortissimo e iniziò a piovere. Conclusione Questo fu considerato da Alessandro Magno un segno di apprezzamento degli dei per la sua spedizione, così li ringraziò per questo dono meraviglioso. M. Menghi, Alessandro, faraone d’Egitto, Mondadori

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 100


Le risposte

COSA

DOVE

QUANDO

CHI

COME

Il racconto storico che hai letto narra un episodio della vita di Alesssandro Magno inventato dall’autore, ma basato su fatti realmente accaduti nella storia. Storia: Alessandro Magno fu re della Macedonia dal 336 a.C. al 323 a.C. e conquistò la Fenicia, la Palestina e l’Egitto.

Il fatto si svolge in un LUOGO STORICO: l’Egitto, presentato dall’autore come era nella realtà del tempo.

I fatti avvengono al TEMPO PASSATO ben preciso: l’epoca delle conquiste di Alessandro Magno.

Il PROTAGONISTA è Alessandro Magno, un grande re della Macedonia, realmente esistito nella Storia.

La STRUTTURA del racconto storico è formata da TRE PARTI. 1. INIZIO 2. SVOLGIMENTO 3. CONCLUSIONE SPIRITO LIBERO 5 PAG. 101

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Diamo inizio ai giochi Oggi è un giorno speciale perché c’è l’apertura dei giochi del circo e Fortunato vuole mostrarli a suo figlio Marco. Marco resta a bocca aperta per la meraviglia: l’arena è piena di luci e colori. Un solenne corteo di persone entra dall’ingresso principale e comincia a sfilare davanti al pubblico ritto sulle gradinate. Alcuni uomini trasportano le statue degli dei e degli imperatori. A un tratto dalle gradinate si sente un urlo e le tribune tremano: tutti battono i piedi a terra per l’entusiasmo. Nell’arena entrano i cavalli e gli aurighi pronti per la gara. Dall’alto della tribuna il magistrato che presiede i giochi alza la mano che tiene un fazzoletto bianco e lo lascia cadere come segnale d’inizio. I cavalli scattono veloci veloci. La folla urla. L’arena è di forma ovale, al centro è attraversata da un muretto adornato di statue, colonne e sette delfini di bronzo che vengono rivoltati a ogni giro di pista da parte dei carri. Al quarto giro dei carri, un grasso signore, seduto vicino a Marco, inizia a urlare: – Corri, Artemidoro! Corri! Ma il carro di Artemidoro resta indietro mentre quello degli Azzurri fila verso la vittoria. Il grasso signore dice sconsolato alla fine: – Ho scommesso su di te la paga di un mese! Proprio oggi hai deciso di perdere! N. Vittori, Tre cuccioli imperiali, Raffaello

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SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 104-105

arena = spazio al centro di un antico circo o stadio romano. solenne corteo = importante sfilata. gradinata e tribuna = spazi da dove il pubblico assiste allo spettacolo. auriga = persona che conduce i carri.


Numera i fatti da 1 a 4 secondo l’ordine seguito dal racconto. Un uomo grasso scommette su Artemidoro. Artemidoro perde la gara. Fortunato porta il figlio Marco ai giochi del circo. L’uomo grasso è disperato perché ha perso il suo denaro. Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). I giochi del circo erano presieduti da un magistrato.

V F

Il fatto narrato può essere accaduto realmente nel passato.

V F

Nell’arena si svolgevano corse dei cavalli.

V F

Non era permesso scommettere sui cavalli.

V F

Il fatto narrato si riferisce alla vita nell’Impero romano.

V F

Dove si svolge la vicenda? In una città del presente. In una città del passato. Quale di queste immagini rappresenta l’arena antica? Cerchiala.

SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 104-105

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Metto a fuoco...

LA DESCRIZIONE Giacca e cravatta Le mie domande Quali sono i SOGGETTI della descrizione? In quale MODO può essere descritto un soggetto? Quali DATI si usano nella descrizione di un soggetto? Quale ORDINE segue la descrizione di un soggetto?

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Mi ero addormentato in un angolo del castello. Forse il silenzio mi ha svegliato. La pioggia aveva smesso di battere sulle tegole. La luna risplendeva nel cielo libero di nubi, sulla natura tornata tranquilla. Su tutto regnava la pace, tanto profonda, che per non far rumore non ho osato mettermi le scarpe, ma sono uscito a guardare il panorama solo con i calzini. Ho raggiunto la torre piÚ alta del castello. Nella delicata luce delle luna ho visto il paesaggio maestoso: sotto di me, in basso i giardini finivano sul lago circondato dalle montagne, che formavano come una corona. Ho visto la Stella Polare, quindi ho capito che la facciata del castello che dava sul lago, era volta a nord. A est si vedevano i monti Grampians e qualche villaggio in mezzo ai verdi prati illuminati dalla luna. Dalla cima della torre vedevo l’intera contea! Mi sentivo il padrone del mondo. H. Monteilhet, Di professione fantasma, Piemme

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 142


Le risposte

SOGGETTI

La descrizione presenta con le parole le caratteristiche e le qualità di soggetti diversi, che possono essere: - PERSONE - ANIMALI - LUOGHI INTRENI o ESTERNI Nel brano che hai letto l’autore descrive il paesaggio che osserva dalla torre più alta del castello.

MODO

Ogni soggetto può essere descritto: - in MODO SOGGETTIVO, quando chi descrive esprime i propri sentimenti e i propri giudizi; - in MODO OGGETTIVO, cioè in modo preciso e tecnico, senza opinioni personali. L’autore descrive il paesaggio in modo soggettivo, esprimendo le sue sensazioni.

DATI

Per descrivere in modo completo come un soggetto è percepito attraverso i cinque sensi, si usano i DATI SENSORIALI (visivi, uditivi, tattili, olfattivi, gustativi). L’autore descrive il paesaggio intorno al castello attraverso la vista e l’udito: - luce della luna, il cielo libero dalle nuvole, i verdi prato illuminati dalla luna; - il silenzio.

ORDINE

Il paesaggio è descritto secondo un ORDINE SPAZIALE: dal vicino al lontano e dal basso verso l’alto. SPIRITO LIBERO 5 PAG. 143

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Estate nei campi La primavera lentamente lascia il posto alle calde e assolate giornate dell’estate accompagnate dal canto delle cicale stridule ed eccitate. Nei campi il granoturco comincia a maturare, sulle viti pendono piccoli grappoli d’uva, mentre gli ulivi si piegano al peso dei loro frutti. Negli aranceti le arance iniziano a colorirsi tra le foglie scure e lucenti. Sulle colline, tra gli scuri cipressi, sciami di farfalle volano come coriandoli spinti dal vento, e si fermano ogni tanto su una foglia per deporre le uova. Locuste e cavallette emettono versi acuti e volano con le loro ali scintillanti al sole. Verso sera, quando l’aria inizia a rinfrescarsi, le cicale smettono di cantare e sono sostituite dai grilli bruni e dalle raganelle sulle foglie dei limoni vicino al pozzo. Quando il sole cala, c’è un breve crepuscolo e l’aria diventa più fresca e si riempie dei profumi della sera. Il mare è liscio, caldo e scuro come velluto nero, senza nessuna increspatura sulla superficie. G. Durrel, La mia famiglia e gli altri animali, Bompiani

assolata = illuminata dal sole. stridulo = che produce un suono acuto. velluto = tessuto ricoperto da uno strato morbido. increspatura = onda. 44

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 144


Indica con una X la risposta corretta. L’ambiente descritto è: interno Viene descritto in modo: oggettivo

esterno soggettivo

Con quali sensi l’autore descrive il paesaggio?

Cerchia gli elementi descritti nel testo.

Completa la tabella con gli aggettivi usati per descrivere i vari elementi. cicale

................................................................................................................................................................

grappoli d’uva

................................................................................................................................................................

foglie

................................................................................................................................................................

cipressi

................................................................................................................................................................

mare

................................................................................................................................................................

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 144

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Il mondo di Amacem

C’è un mondo lassù che si chiama Amacem. È diverso dal nostro pianeta. Su Amacem le sorgenti sono in basso, i fiumi salgono, le montagne sono di mare e vi nuotano i pesci che possono anche volare perché le pinne sono anche ali. Tra i fiumi si estendono boschi e prati. Gli alberi sono senza tronco, stanno sospesi a dieci metri dal suolo e non perdono mai le foglie, perché, mano a mano che le vecchie cadono, ne nascono di nuove. Quando su Amacem soffia il vento, gli alberi rotolano in cielo e fanno più volte il giro del mondo. Qualche volta gli alberi si uniscono fra loro in gruppi di due, quattro, al massimo dieci e sembrano dei villaggi volanti. Sotto, sui prati verdissimi ci sono fiori di fuoco profumato che brillano di notte e si spengono quando spunta il sole bianco. Fra i rami degli alberi vivono gli Amacemi: sono più magri di noi, leggeri e chiari. Alcuni hanno la pelle azzurrognola, altri rosa, altri arancione, a seconda del tipo dei frutti e fiori che mangiano, anche la loro pelle cambia colore. Gli Amacemi al posto dei capelli hanno una piccola nuvola mobile rossa che è la loro mente. Quando due di loro vogliono parlare o giocare, si avvicinano fino a mescolare le nuvole in una sola, più grande e rossa. Gli Amacemi sanno parlare, usano la voce per dire le cose poco importanti, per raccontare quelle importanti invece mescolano le menti. Si spostano da un albero all’altro volando, si scambiano pensieri e si fanno feste e compagnia. R. Piumini, Seme di Amacem, Einaudi Ragazzi

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SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 146-147


Segna con una X il completamento corretto. Il testo: descrive il mondo di Amacem racconta una storia che avviene ad Amacem Amacem è un mondo: reale

fantastico

Colora la parola giusta. Nella riga sottolineata il mondo di Amacem è descritto in generale particolare . Poi il testo continua a descrivere i particolari del mondo di Amacem. La descrizione segue quindi un ordine logico temporale . Numera gli elementi nell’ordine in cui compaiono nel brano.

fiori

sorgenti montagne

fiumi alberi

Amacemi pesci

Collega i nomi alle rispettive azioni. pesci

brillano di notte e si spengono quando sorge il sole

fiori

mescolano le menti per parlare e giocare

alberi

stanno sospesi in alto e rotolano in cielo

fiumi volano Amacemi

salgono in alto

Come sono gli Amacemi? Sottolinea nel testo la descrizione dell’aspetto fisico degli Amacemi.

SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 146-147

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La donnola La donnola ha la coda corta, che non si capisce a cosa serva, le orecchie larghe e mozze, che c’è da vergognarsi a portarle, ma essa si crede bellissima e padrona del mondo. La donnola vive nei boschi, negli sterpeti e nelle sodaglie. Ha il pelo giallo e rossiccio. Con questo colore bruno si mimetizza, cioè si confonde con il colore del terreno, delle pietre e dell’erba secca. In questo modo può aggredire le sue prede senza essere vista. Stamattina ha distrutto due nidi di uccelli divorandone i piccini implumi. Ma eccola che viene a gran salti, sicuramente ha visto quel leprotto tra l’erba. Salvati leprotto, salvati! Ahi, poveretto! Con un balzo improvviso gli è arrivata addosso e se il leprotto non fosse fuggito, lo avrebbe ucciso! Questo è il suo modo di cacciare: aggredire alle spalle e mordere alla nuca. Così può vantarsi di uccidere bestiole molto più grosse di lei. Dovrebbe mangiare piccoli animaletti come topi e arvicole, invece lei non si accontenta e vuole uccelli, galline, leprotti e scoiattoli. E non è mai sazia. E se arriva l’uomo, non mostra paura, ma si rivolta e si difende anche contro di lui. P. Reynaudo, Lo scricciolo tra le nevi, Giunti

sterpeto = luogo pieno di arbusti secchi e spinosi. sodaglia = terreno incolto. implume = senza piume. arvicola = piccolo roditore.

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 149


Segna con una X il completamento corretto. Il soggetto della descrizione è: un animale una persona

un ambiente

Il soggetto è descritto in modo: soggettivo oggettivo Collega gli aspetti fisici dell’animale all’aggettivo corrispondente. corta coda

mozze

pelo

larghe

orecchie

bruno

Colora gli aggettivi riferiti al carattere della donnola. audace

vanitosa

insaziabile

timida

superba

Riordina con i numeri da 1 a 3 le azioni che la donnola compie per cacciare le prede. Morde alla nuca la preda. Si mimetizza con il colore del terreno. Aggredisce alle spalle la preda che le passa vicino. Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). La donnola vive nei boschi tra arbusti secchi e spinosi. V F La donnola caccia solo i topi. V F Non è mai sazia. V F Quando incontra l’uomo si nasconde spaventata tra i cespugli. V F SPIRITO LIBERO 5 PAG. 149

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Benedetto corvo Io sono Anita e questo che vedete è Nerone, ha gli occhi luminosi come piccole braci. Appena nato, quando era un piccolissimo batuffolo di piume, è caduto dal nido e la zia lo ha raccolto. Da allora Nerone vive in casa, ma ne combina di tutti i colori. Nerone adora i sacchetti dell’immondizia: li becca, tira fuori la spazzatura dai buchi e la sparge in tutte le parti della casa. Becca la coda del cane mentre dorme. Se trova il tubetto del dentifricio, lo riempie di buchi, così il dentifricio esce da tutte le parti. Quando mette il becco nel giornale dello zio, lo fa a brandelli poi nasconde i pezzetti di carta negli angoli della casa. Ma la cosa peggiore sono le cacche che lascia cadere dove gli capita e lo zio brontola. Nerone adora la zia, con saltelli la segue per tutta la casa. Quando la zia si siede sulla poltrona, Nerone vola sulle sue ginocchia e aspetta le coccole. La zia gli accarezza le piume con un dito, lui gongola beato con gli occhi socchiusi. Nerone è molto tenero e affettuoso, così si fa perdonare qualunque marachella. J. Kelly, L’evoluzione di Calpurnia, Salani

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 150


Segna con una X il completamento corretto. Il soggetto della descrizione è: un corvo la zia lo zio la casa della zia Il testo descrive: l’aspetto fisico di Nerone il comportamento di Nerone

Sottolinea nel testo i verbi riferiti a Nerone. Questi verbi indicano: movimento e azione quiete e immobilità Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Nerone è il nome del cane della zia. V F La zia ha preso Nerone quando era ancora piccolo. V F Nerone vola via dalla casa della zia. V F La zia ha un cane. V F Nerone buca i sacchi della spazzatura. V F Nerone sale sulle ginocchia della zia quando è stanco. V F Nerone adora lo zio. V F La zia perdona sempre le marachelle di Nerone. V F Osserva bene un animale se ne hai la possibilità, descrivi le sue abitudini e quello che fa. .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 150

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La rubamamma Certi giorni mi va tutto storto. Succede quando arriva lei: la strega che ogni tanto trascina la mamma al cinema o a fare le compere lasciando a casa con papà una bambina, cioè me, furibonda e con il muso lungo. La rubamamma è alta, con i capelli neri, lunghi e ricci. Ha i cerchi d’oro alle orecchie. Gli occhi sono colorati di celeste o viola. Non è come le altre signore che incontro, lei indossa abiti speciali: gonne molto corte, golfini molto stretti e giacche di pelle nera. D’inverno porta un cappotto rosso o un impermeabile che sembra d’oro, ma è di plastica luccicante. Porta sempre i capelli sciolti. A me le donne truccate non piacciono. La super mamma si trucca sempre con un rossetto scuro e la riga intorno agli occhi. Ho notato che mette sempre le scarpe con i tacchi alti e la punta aguzza, d’estate i sandali aperti, così lascia vedere le unghie rossissime. Appena quella arriva a casa nostra, la mia mamma va in bagno e quando esce è tutta allegra. Anche la mamma è truccata: ha la bocca rossa rossa, gli occhi colorati di verde e rosa. Mette gli orecchini che luccicano, prende la borsa e la giacca e l’insopportabile rubamamma se la porta via. P. Zannoner, La rubamamma, Mondadori

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 152

muso lungo = espressione triste.


Segna con una X il completamento corretto. La rabamamma è: una signora che rapisce le mamme un’amica della mamma una signora che trucca la mamma La rabamamma è descritta: dalla mamma dalla bambina La rubamamma è descritta in modo: soggettivo oggettivo Della rubamamma sono descritti: il carattere l’aspetto fisico gli stati d’animo l’abbigliamento

dal papà

Scrivi com’è ogni indumento indossato dalla rubamamma. gonna

........................................................................................................................................................................................

golfini

......................................................................................................................................................................................

giacca

.......................................................................................................................................................................................

cappotto

................................................................................................................................................................................

impermeabile scarpe sandali

...............................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................

Completa colorando la parola giusta. Alla bambina la rubamamma piace la definisce una

strega

fata

non piace e

perché porta via la mamma.

Sottolinea nel testo le espressioni che ti fanno capire cosa prova la bambina nei confronti della rubamamma.

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 152

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Rodolfo Mia sorella ha quattordici anni e non dice una cosa gentile da quando ne aveva sei. Io preferisco Rodolfo perché non mi rompe mai le scatole, invece mia sorella sempre. La stanza di Rodolfo è sempre fantastica perché c’è un grande disordine (e deve rimanere così, sennò lui non trova più nulla) e ci sono foto sul muro: da una parte la foto di una band rock, dall’altra parte la foto di alcuni monaci vestiti di rosso in un posto chiamato Tibet. Rodolfo sembra un attore: ha lo sguardo scintillante e la mascella quadrata. Indossa jeans molto vecchi e un giubbotto di finta pelle nera, perché lui è animalista, cioè difende gli animali ed è anche antivivisezionista cioè una di quelli persone che non ammazzano gli animali per realizzare scarpe e giacche. Gira con una biciletta tutta rotta e io lo vedo poco perché esce sempre. Dice che studia dagli amici, nessuno capisce bene cosa studi, perché all’università non si è mai iscritto. S. Fabri, Adesso che sono grande, Giunti

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 153


Segna con una X il completamento corretto. Il brano è scritto: in prima persona

in terza persona.

È scritto: da Rodolfo dal fratello di Rodolfo dalla sorella maggiore Rispondi alle seguenti domande con parole tue. Che cosa pensa l’autore di sua sorella? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Perché l’autore preferisce Rodolfo alla sorella? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Quali caratteristiche fisiche fanno somigliare Rodolfo a un attore? .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). L’autore ha solo un fratello. V F La sorella dell’autore non è gentile. V F Rodolfo è un rompiscatole. V F La stanza di Rodolfo è sempre molto disordinata. V F Rodolfo ha paura degli animali. V F Rodolfo frequenta l’università. V F

Collega gli elementi descritti nel testo agli aggettivi corrispondenti. stanza

mascella

sguardo

jeans

bicicletta

scintillante

vecchi

disordinata

quadrata

rotta

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 153

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Dormire dormire Perché dormiamo? Il nostro cervello ci obbliga a dormire per alcune ragioni. 1. Per riposare. Durante il sonno alcuni organi rallentano la loro attività, mentre altri si attivano. Ad esempio nei bambini e negli adolescenti durante il sonno il loro corpo produce maggior quantità di ormone della crescita. 2. Per eliminare lo stress. Di notte i nostri muscoli e la nostra mente si rilassano dalle fatiche della giornata. 3. Ricordare meglio ciò che si è appreso durante il giorno. Infatti quando gli studenti leggono la lezione un’ultima volta prima di addormentarsi, la mattina dopo la ricordano meglio. Notturno o mattiniero? Si può scegliere se andare a letto presto o a letto tardi, se svegliarsi presto o svegliarsi tardi? Tutte le persone hanno nel cervello un “orologio biologico” che quando viene la notte fa addormentare la persona, la mattina la fa svegliare quando ha dormito il tempo giusto. Alcune persone hanno un “orologio che va avanti”: sono sensibili al cambiamento di luce tra giorno e notte così preferiscono andar a dormire presto e si svegliano presto. Queste persone sono mattiniere. I notturni, invece, hanno un “orologio che va indietro”: vanno a letto più tardi e la mattina si svegliano più tardi. Ogni persona deve rispettare i ritmi del proprio orologio biologico.

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 168


Il testo che hai letto è un testo informativo perché dà notizie o spiegazioni sull’argomento indicato dal titolo. Il testo informativo è diviso in parti: sono i paragrafi. Ogni paragrafo spiega un aspetto dell’argomento. Solitamente ogni paragrafo ha un titoletto, chiamato sottotitolo. Osserva come funziona il testo che hai letto. Poi completa le frasi con le seguenti parole. sottotitolo

paragrafi

titolo

Il ....................................................................... del brano annuncia l’argomento di cui si parla. Il testo è diviso in due Ogni paragrafo ha un

.

.......................................................................

.

.......................................................................

Cerchia nel testo i sottotitoli e riscrivili vicino al paragrafo giusto. Primo paragrafo Secondo paragrafo

............................................................................................................................................................. ......................................................................................................................................................

Collega ogni paragrafo al suo contenuto.

Primo paragrafo

Secondo paragrafo

Nel cervello c’è un “orologio biologico” che quando viene la notte fa addormentare la persona, la mattina la fa svegliare, dopo che ha dormito il tempo giusto. Il cervello ci obbliga a dormire per riposarci, eliminare lo stress e ricordare meglio ciò che abbiamo imparato durante il giorno.

Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Dormire serve a eliminare lo stress. Se si dorme troppo si dimenticano le cose. Ogni persona dorme come vuole il suo orologio biologico. I notturni sono coloro che vanno a dormire tardi e si svegliano tardi. I mattinieri sono coloro che vanno a dormire presto e si svegliano presto. SPIRITO LIBERO 5 PAG. 168

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V V V V V

F F F F F


La mano, un organo fondamentale Darsi la mano è un saluto comune a molte civiltà. Nell’antichità con questo gesto si dimostrava di non nascondere armi e che, quindi, si veniva in pace. La stretta di mano è antichissima, è raffigurata anche nei geroglifici egizi. Ma la mano è uno degli organi fondamentali del corpo umano: con la mano, più di ogni altro organo, noi entriamo in contatto con il mondo che ci circonda. Nella mano ci sono ventisette ossa: quattordici di queste si trovano nelle dita. La mano ha il pollice opponibile che può afferrare oggetti e maneggiarli. Oltre a noi esseri umani, anche le scimmie, i lemuri del Madagascar e i tarsi hanno i pollici opponibili. In ogni mano ci sono circa ventimila recettori tattili che si trovano sul palmo e sulla punta delle dita. Le dita della mano sono lunghe e sottili. La mano è attaccata all’avambraccio da lunghi tendini. I muscoli dell’avambraccio muovono la mano come i fili di una marionetta. Le unghie crescono fino a quattro millimetri al mese, un po’ più di giorno che di notte, e più d’estate che d’inverno. Le unghie crescono più velocemente nella mano che si usa di più, perché i muscoli sono più attivi e allora circola più sangue. da www.focusjunior.it

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 170

geroglifico = piccolo disegno che forma la scrittura degli antichi Egizi.

tarsio = piccola scimmia con grandi occhi, che vive nelle Filippine. recettore tattile = parte dei nervi che sente gli stimoli esterni e li trasmette al cervello. Quelli della mano ricevano le sensazioni dal tatto.


Segna con una X la risposta corretta. Perché la mano è uno degli organi fondamentali del corpo umano? Perché con la mano possiamo salutare. Perché con la mano entriamo in contatto con il mondo che ci circonda. Perché la mano è attaccata all’avambraccio. Perché con la mano riusciamo ad afferrare oggetti e utensili? Perché nella mano ci sono ventimila recettori tattili. Perché nella mano ci sono le dita. Perché nella mano c’è il pollice opponibile. Quante ossa ci sono nella mano? Cinque. Ventisette.

Quattordici.

Quanti recettori tattili ci sono nella mano? Circa ventimila. Diecimila.

Non si sa.

Inserisci i nomi negli spazi indicati dalle frecce. .................................................................

unghie .................................................................

pollice opponibile tendini

.................................................................

recettori tattili .................................................................

Rispondi alle seguenti domande.

Tu usi di più la mano destra o la mano sinistra? ....................................................................... . Quindi in quale mano ti si allungano un po’ di più le unghie?

.

.......................................................

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 170

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La Grande Barriera Corallina La Grande Barriera Corallina è un vasto raggruppamento di formazioni coralline che si trova nell’Oceano Pacifico lungo la costa orientale dell’Australia. È lunga più di ventimila chilometri e forma una barriera tra le acque della costa e il mare aperto. È composta da isole e atolli: coperti da piante tropicali e spiagge bianchissime e circondate da acque cristalline. Conformazione della barriera corallina I coralli non sono rocce ma animali: quindi la Grande Barriera Corallina è la più grande struttura vivente sulla Terra. I coralli sono composti da minuscoli animaletti colorati chiamati polipi. Il polipo corallino ha il corpo molle, racchiuso in uno scheletro calcareo che lo protegge. Nel corpo dei polipi corallini vivono alghe minuscole che producono nutrimento per se stesse e per i coralli, ma solo se c’è la luce del sole. Per questo motivo le barriere coralline crescono nelle acque basse che lasciano passare la luce del sole. La Grande Barriera Corallina ospita quattrocento specie diverse di coralli per colore, forme e dimensioni. Un delicato equilibrio Nella Grande Barriera Corallina vivono più di millequattrocento specie di pesci, calamari, polipi, e migliaia di specie di molluschi. Tutte le forme di vita animale e vegetale che vivono nella Grande Barriera Corallina formano un ecosistema molto delicato che può essere sconvolto con molta facilità. 60

SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 172-173

atollo = isola a forma di anello circolare o ovale intorno a un pezzo di oceano.


Segna con una X il completamento corretto. La Grande Barriera Corallina si trova nell’Oceano: Indiano, lungo la costa orientale dell’Australia Pacifico, lungo la costa orientale dell’Australia Pacifico, lungo la costa occidentale dell’Australia I coralli sono: rocce

animali

I coralli ricevono nutrimento: dai pesci piccoli dall’ acqua dalle alghe minuscole Nella Grande Barriera Corallina vivono: solo i coralli coralli, tantissime specie di pesci e di molluschi pesci e coralli Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). La Grande Barriera Corallina: è una struttura vivente V F ha un ecosistema molto delicato V F ospita poche specie di pesci V F Collega con una freccia ogni nome alle immagini corrispondenti.

barriera corallina

atollo

isola

SPIRITO LIBERO 5 PAGG. 172-173

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Metto a fuoco...

LA CRONACA GIORNALISTICA Come si presenta il TITOLO ?

UN DIFFICILE MA GRATIFICANTE SALVATAGGIO occhiello titolo principale sommario

Le mie domande

COSA tratta un articolo di cronaca?

Con quale STRUTTURA sono narrati i fatti?

Balena spiaggiata in Cile, città si mobilita per salvarla Pescatori, bagnanti, polizia e marina hanno impiegato tre ore per trainare il cetaceo in mare aperto. Grande l’emozione per la balena che è riuscita a salvarsi. IQUIQUE, 30 dicembre 2015 Nel nord del Cile un’intera città si è mobilitata per salvare una balenottera azzurra lunga circa venti metri che si era andata a spiaggiare lungo la riva della città di Iquique. Il salvataggio è durata circa tre ore. Nei video che si trovano online si vedono bagnanti, surfisti, pescatori, agenti di polizia e della marina che spingono il cetaceo verso il mare aperto. I pescatori con l’aiuto di corde e di una imbarcazione sono riusciti a trainare la balena in acqua per cinque chilometri per poi liberarla. Subito dopo l’animale è stato visto nuotare tranquillamente al largo. Il responsabile della marina di Iquique si è congratulato per lo sforzo compiuto insieme da autorità, pescatori e popolazione: hanno mostrato come è possibile raggiungere importanti obiettivi unendo le forze. da La Repubblica, 30 dicembre 2015

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SPIRITO LIBERO 5 PAG. 174


Le risposte

COSA

La cronaca che hai letto è un articolo di giornale che racconta il difficile salvataggio di una balenottera in una spiaggia del Cile, per far conoscere questo fatto ai lettori.

STRUTTURA

Il fatto di cronaca è narrato seguendo la regola delle 5W, cioè il giornalista (colui che scrive) risponde a cinque domande: -W HAT? = CHE COSA? spiega cosa è accaduto (è stata salvata una balena) -W HO? = CHI? indica le persone che hanno partecipato al salvataggio -W HERE? = DOVE? indica in quale luogo è avvenuto (una spiaggia nel nord del Cile) -W HEN? = QUANDO? indica in quale momento è avvenuto (il 30 dicembre 2015) - WHY? = PERCHÉ? narra per quale motivo è successo (la balena era finita sulla spiaggia)

TITOLO

Il TITOLO indica il contenuto dell’articolo. Di solito è formato da tre parti: -O CCHIELLO introduce l’argomento - T ITOLO PRINCIPALE indica la notizia - S OMMARIO riassume il contenuto dell’articolo

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 175

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TURISTA RISCHIA DI ANNEGARE

Il coraggio di due giovani salva una ragazzina NUMANA - Ieri una quindicenne ha rischiato di annegare a Numana ma è stata salvata. La ragazzina, di origini russe, si trovava in vacanza nella Riviera del Conero e stava giocando in spiaggia davanti allo stabilimento balneare insieme ai suoi amici. Ieri mattina il mare era molto mosso, ma la ragazza si è tuffata lo stesso, rimanendo sempre nelle vicinanze. Non si è accorta però che la corrente la stava trasportando verso sud. Erano circa le 10.15 quando un’onda ha travolto la ragazza e l’ha spinta sotto. La quindicenne ha bevuto molta acqua e sabbia, tanto da rischiare di soffocare, e non riusciva a riemergere. Due giovani bagnini l’hanno vista mentre stava affogando, agitava un braccio alzato per segnalare la sua presenza. Subito si sono buttati in acqua per salvarla. I bagnini sono Andrea Cardellini e Alessia Gava, entrambi studenti universitari. Essi hanno trascinato la ragazza a riva. La ragazza è stata caricata su un’ambulanza e portata all’ospedale di Ancona. Ora non è più in pericolo di vita. da Il Resto del Carlino, 1 agosto 2015

64

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 176


Collega ogni domanda alla corrispondente W. Dove sono avvenuti i fatti?

Why?

Quando?

Where?

Chi è il protagonista?

When?

Che cosa è successo?

Who?

Perché?

What?

Rispondi alle domande.

Dove sono avvenuti i fatti? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Quando? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Chi è il protagonista? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Che cosa è successo? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Perché? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Numera da 1 a 6 i fatti nell’ordine in cui sono avvenuti. Due bagnini vedono la ragazzina che sta per annegare. La ragazzina viene portata in ospedale. Il mare è mosso, ma la ragazzina si tuffa lo stesso. Una ragazzina russa gioca con i suoi amici in spiaggia a Numana. I due bagnini trascinano a riva la ragazzina. Un’onda la spinge sott’acqua. SPIRITO LIBERO 5 PAG. 176

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Meglio essere ottimista o pessimista? Molti bambini hanno di fronte alle difficoltà un atteggiamento ottimista e pensano che tutto andrà bene. Ma è giusto essere sempre ottimisti? Alcuni studiosi pensano di sì e dicono che l’ottimismo aiuta a vivere bene. Infatti se l’ottimista fallisce un compito, non si scoraggia perché è certo che la volta dopo andrà meglio. Se vive una brutta esperienza non diventa triste, ma sorride e pensa “Poteva andare peggio”. Ma non tutti la pensano così: secondo altri studiosi troppo ottimismo può essere dannoso. Infatti la persona ottimista nelle difficoltà può facilmente incontrare delusioni. Invece il pessimista se le cose gli vanno bene è contento, se gli vanno male è più preparato ad accettarle. E allora è giusto essere ottimisti o pessimisti? Dobbiamo essere intelligenti: essere ottimisti, cercando gli aspetti positivi anche nelle situazioni più difficili, ma non bisogna dimenticare di fare molta attenzione e di impegnarsi. G. Limentani, L’altra biblioteca, Lattes

66

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 192


Colora per ogni espressione la definizione giusta. Essere convinti che tutto andrà sempre bene. ESSERE OTTIMISTA

Aver paura di incontrare difficoltà e di sbagliare.

Fallire spesso nei compiti. ESSERE PESSIMISTA Pensare che le cose potrebbero andare male.

Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Se l’ottimista fallisce un compito, non si scoraggia.

V F

Se l’ottimista vive una brutta esperienza piange disperato.

V F

L’ottimista potrebbe andare più facilmente incontro a delusioni.

V F

Il pessimista è meno preparato ad accettare le delusioni.

V F

Il pessimista se le cose gli vanno male è contento.

V F

Colora il consiglio che dà l’autore. Bisogna essere ottimisti, cercando gli aspetti positivi anche nelle situazioni più difficili, ma bisogna sempre fare molta attenzione e impegnarsi. Bisogna essere pessimisti così non si avranno delusioni nelle situazioni difficili.

Tu sei ottimista o pessimista? Cosa pensi quando devi svolgere un compito difficile? Se lo sbagli, sei triste e scoraggiato o pensi che la prossima volta andrà meglio? .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

SPIRITO LIBERO 5 PAG. 192

67


Il nome

NOME

CONCRETO (AMICO)

PROPRIO (ROMA)

INDIVIDUALE (ALUNNO)

ASTRATTO (AMICIZIA)

COMUNE (CITTÀ) PLURALE (DADI)

SINGOLARE (DADO)

FEMMINILE (BAMBINA)

MASCHILE (BAMBINO)

FORMA

COLLETTIVO (CLASSE)

DI ANIMALE (GATTO)

SIGNIFICATO

DI PERSONA (RAGAZZO)

DI COSA (STRADA)

STRUTTURA

PRIMITIVO DERIVATO (STRADA) (STRADARIO)

COMPOSTO (AUTOSTRADA)

DIMINUTIVO (STRADINA)

DISPREGIATIVO (STRADACCIA)

VEZZEGGIATIVO (STRADETTA)

ALTERATO

ACCRESCITIVO (STRADONA)

68


L’aggettivo qualificativo L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO INDICA LA QUALITÀ DEL NOME A CUI SI RIFERISCE E ANCHE L’INTENSITÀ (IL GRADO) CON CUI LA QUALITÀ È POSSEDUTA.

GRADO POSITIVO Esprime una qualità senza confronti (bello). GRADO COMPARATIVO Fa un confronto tra due termini: COMPARATIVO DI MINORANZA (meno bello di...); COMPARATIVO DI UGUAGLIANZA (bello come...); COMPARATIVO DI MAGGIORANZA (più bello di...). GRADO SUPERLATIVO Esprime la qualità al massimo livello: rispetto a un insieme di persone o cose SUPERLATIVO RELATIVO (il più bello della città); non facendo alcun tipo di confronto SUPERLATIVO ASSOLUTO (bellissimo). 69


Gli altri aggettivi GLI AGGETTIVI DETERMINATIVI PRECISANO IL SIGNIFICATO DEL NOME A CUI SI RIFERISCONO. SI DISTINGUONO IN: POSSESSIVI

MIO, MIA, MIE, MIEI TUO, TUA, TUE, TUOI SUO, SUA, SUE, SUOI NOSTRO, NOSTRA, NOSTRE, NOSTRI VOSTRO, VOSTRA, VOSTRE, VOSTRI LORO

ESCLAMATIVI

CHE! QUALE! QUANTO! 70

INDEFINITI

QUALCHE OGNI CERTI TALI MOLTI

TUTTI TANTI PARECCHI ALCUNI POCHI

INTERROGATIVI

CHE? QUALE? QUANTO?

DIMOSTRATIVI

QUESTO, QUESTA, QUESTI, QUESTE QUELLO, QUELLA, QUELLI, QUELLE CODESTO, CODESTA, CODESTI, CODESTE

NUMERALI

UNO, DUE, TRE... PRIMO, SECONDO, TERZO...


Il pronome I PRONOMI SONO PAROLE CHE SOSTITUISCONO IL NOME. SI DISTINGUONO IN: PERSONALI SOGGETTO IO TU EGLI, ELLA, ESSO, ESSA, LUI, LEI NOI VOI ESSI, ESSE, LORO COMPLEMENTO ME, MI TE, TI LA, LE, LO, GLI CE, CI VE, VI SE, SI

POSSESSIVI MIO TUO SUO NOSTRO VOSTRO LORO PROPRIO

DIMOSTRATIVI

NUMERALI

QUESTO, QUESTA, UNO QUESTI, QUESTE DUE TRE... QUELLO, QUELLA, QUELLI, QUELLE PRIMO SECONDO COLUI, COLEI, TERZO... COLORO DOPPIO COSTUI, COSTEI, TRIPLO... COSTORO

INDEFINITI QUALCUNO OGNUNO CERTUNI TALUNI CHIUNQUE QUALCOSA NULLA NESSUNO

CIÃ’

ESCLAMATIVI INTERROGATIVI CHI! CHE! QUALE! QUALI! QUANTO! QUANTA! QUANTI! QUANTE!

CHI? CHE? QUALE? QUALI? QUANTA? QUANTI? QUANTE?

RELATIVI CHE IL QUALE LA QUALE I QUALI LE QUALI CUI

71


I modi del verbo VERBO MODI FINITI

MODI INDEFINISTI

MODO INDICATIVO

-

tempi semplici

tempi composti

presente imperfetto passato remoto futuro sempl.

-

pass. prossimo trap. prossimo trap. remoto fut. anteriore

MODO INFINITO

tempi semplici tempi composti presente

passato

MODO PARTICIPIO MODO CONGIUNTIVO

tempi semplici tempi composti - presente - imperfetto

tempi semplici tempi composti presente

passato

- passato - trapassato

MODO CONDIZIONALE

MODO GERUNDIO

tempi semplici tempi composti

tempi semplici tempi composti

presente

passato

MODO IMPERATIVO

presente 72

presente

passato


Che cosa fa? SORRIDE

SORRIDE È UN VERBO INTRANSITIVO PERCHÉ NON PUÒ AVERE UN COMPLEMENTO OGGETTO.

La frase ha un significato completo.

Chi compie l’azione? MARCO

MARCO SORRIDE

Che cosa fa? ACCENDE

ACCENDE È UN VERBO TRANSITIVO PERCHÉ L’AZIONE PASSA DAL SOGGETTO AL COMPLEMENTO OGGETTO.

Luca accende (che cosa?) IL COMPUTER.

La frase non ha un significato completo.

Chi compie l’azione? LUCA

LUCA ACCENDE

La funzione del verbo

73


La forma dei verbi VERBI TRANSITIVI HANNO FORMA

FRASE PASSIVA

FRASE ATTIVA

ATTIVA IL SOGGETTO COMPIE L’AZIONE.

PASSIVA IL SOGGETTO SUBISCE L’AZIONE.

RIFLESSIVA IL SOGGETTO COMPIE L’AZIONE CHE SI RIFLETTE SU DI LUI.

soggetto

predicato verbale

compl. oggetto

La luna

illumina

il cielo

Il cielo

è illuminato

dalla luna

soggetto

predicato verbale

compl. di causa efficiente

VERBI INTRANSITIVI HANNO SOLO FORMA ATTIVA: IL SOGGETTO COMPIE L’AZIONE. 74


LUOGO QUI QUA SOTTO SOPRA DAVANTI DIETRO ACCANTO LONTANO VICINO DOVUNQUE

MODO

BENE MALE VOLENTIERI VELOCEMENTE LENTAMENTE ( ...e tanti altri che terminano in MENTE)

TEMPO

ADESSO SUBITO ORA IERI OGGI DOMANI PRIMA PRESTO TARDI POI SEMPRE MAI

TANTO POCO PARECCHIO PIÙ MENO TROPPO ASSAI APPENA QUASI

QUANTITÀ PROBABILMENTE FORSE CHISSÀ EVENTUALMENTE MAGARI CIRCA

DUBBIO

PUÒ ESSERE DI:

CERTO SICURO CERTAMENTE APPUNTO DAVVERO

NO NEPPURE NON NEMMENO

AFFERMAZIONE NEGAZIONE

L’AVVERBIO PRECISA IL SIGNIFICATO DEL NOME A CUI SI RIFERISCE.

L’avverbio

75


Le preposizioni LE PREPOSIZIONI COLLEGANO LE PAROLE ALL’INTERNO DI UNA FRASE. POSSONO ESSERE SEMPLICI DI - A - DA - IN - CON - SU - PER - TRA - FRA ARTICOLATE preposiz. semplici

articoli determinativi

+

IL

LO

LA

I

GLI

LE

DI

del

dello

della

dei

degli

delle

A

al

allo

alla

ai

agli

alle

DA

dal

dallo

dalla

dai

dagli

dalle

IN

nel

nello

nella

nei

negli

nelle

CON

col

coi

SU

sul

sullo

sulla

sui

sugli

sulle

RICORDA: LE PREPOSIZIONI SEMPLICI PER, TRA, FRA NON FORMANO MAI PREPOSIZIONI ARTICOLATE. 76


La frase COMPL. di SPECIFICAZIONE

QU AN D

O?

CHI COMPIE L’AZIONE?

CHI? PREDICATO VERBALE CHE COSA?

? ME

COMPL. di LUOGO

COMPL. OGGETTO

CO

DO VE?

SOGGETTO

COMPL. di TERMINE AC A HE CH CO I? SA ?

DI CHI? DI CHE COSA?

COMPL. di TEMPO

COMPL. di MODO

77


I complementi indiretti COMPLEMENTO DI MEZZO COME? GRAZIE A COSA? PER MEZZO DI COSA?

Con il treno

Con la matita

COMPLEMENTO DI SPECIFICAZIONE DI CHI? DI CHE COSA?

Di Sofia

Della scuola

A Natale

Dalle 8:00

COMPLEMENTO DI TEMPO QUANDO? DA QUANTO TEMPO? TRA QUANTO TEMPO? PER QUANTO TEMPO?

COMPLEMENTO DI CAUSA PER QUALE MOTIVO? A CAUSA DI CHE COSA? 78


COMPLEMENTO DI LUOGO DOVE? VERSO DOVE? PER DOVE? DA DOVE?

In montagna

A Roma

Con le amiche

Con il cane

Lentamente

Con forza

Ai bambini

Alla pasta

COMPLEMENTO DI COMPAGNIA

CON CHI? INSIEME A CHI?

COMPLEMENTO DI MODO

COME? IN CHE MODO?

COMPLEMENTO DI TERMINE

A CHI? A CHE COSA?

79


INDICE 2 L’esame di quinta 4 Una pazza mozzarella 6 Il brigante Patakrash 8 Come una lattina vuota 10 Nico 12 Lampi e tuoni 14 Il nuovo amico di Simona 16 Metto a fuoco LA BIOGRAFIA 18 Vincent van Gogh 20 Catturare la luce delle stelle 22 Metto a fuoco IL RACCONTO UMORISTICO 24 La restringite 26 Metto a fuoco IL RACCONTO DI FANTASCIENZA 28 Un viaggio allucinante 30 Metto a fuoco IL RACCONTO FANTASY 32 Il potere dell’unicorno 34 Metto a fuoco IL RACCONTO GIALLO 36 I gioielli scomparsi 38 40 42 44 46 48

Metto a fuoco IL RACCONTO STORICO Diamo inizio ai giochi Metto a fuoco LA DESCRIZIONE Estate nei campi Il mondo di Amacem La donnola

80

50 Benedetto corvo 52 La rubamamma 54 Rodolfo 56 IL TESTO INFORMATIVO Dormire dormire 58 La mano, un organo fondamentale 60 La Grande Barriera Corallina 62 Metto a fuoco LA CRONACA GIORNALISTICA 64 Il coraggio di due giovani salva una ragazzina 66 Meglio essere ottimista o pessimista? GRAMMATICA 68 Il nome 69 L’aggettivo qualificativo 70 Gli altri aggettivi 71 Il pronome 72 I modi del verbo 73 La funzione del verbo 74 La forma del verbo 75 L’avverbio 76 Le preposizioni 77 La frase 78 I complementi indiretti


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