Gramma MAP
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Usa le parole-chiave Memorizza Costruisci categorie mentali
Impara a studiare
Metti in relazione
Potenzia le tue abilitĂ
Crea legami logici
Collega concetti
Come usare le mappe Negli ultimi decenni sono state fatte grandi scoperte sul funzionamento del cervello e della memoria e di conseguenza sono state individuate nuove metodologie di studio e di apprendimento. L’utilizzo di mappe cognitive è un metodo efficace per memorizzare le informazioni ed esporre le proprie idee. Questo progetto propone l’analisi di alcune difficoltà ortografiche e delle principali tappe della morfologia e della sintassi attraverso mappe già completate per guidare l’alunno all’acquisizione delle nuove conoscenze grammaticali e aiutarlo a organizzare le informazioni in una visione d’insieme. Il percorso è di straordinaria utilità per i bambini, per acquisire quelle metodologie adeguate con cui affrontare quotidianamente lo studio della lingua italiana, che rappresenta la massima espressione del nostro essere e la chiave attraverso la quale ottenere il “sapere”. Oltre che per gli alunni, il percorso risulta essere utilissimo anche ai docenti, poiché introduce un importante e innovativo strumento di lavoro durante le lezioni in classe, realizzando un maggiore coinvolgimento da parte degli alunni e anche una maggiore facilità di apprendimento. Esiste una grande differenza tra la struttura delle informazioni che si leggono o si ascoltano e quella che si forma nella mente con l’apprendimento, perciò si possono ottenere risultati migliori nell’apprendimento presentando le informazioni con strutture adeguate al criterio di assimilazione. Uno dei sistemi più adatti allo scopo è proprio quello dello schema organizzativo delle informazioni, la mappa, che evidenzia i rapporti tra i vari argomenti. Rispetto ai tradizionali sistemi di sintesi basati su criteri lineari, le mappe presentano diversi vantaggi: • l’idea principale è nettamente distinta dalle altre informazioni, perciò anche un fugace colpo d’occhio è in grado di assicurare un corretto richiamo mnemonico; • i rapporti tra i vari concetti sono palesi e percepibili visivamente; • le fasi di stesura di una mappa obbligano la mente dell’alunno a un’analisi dell’argomento consentendo uno studio attivo e critico; • sono efficaci nella verifica e nell’esposizione di ciò che si è studiato, perché aiutano a recuperare le idee e a rielaborare le informazioni.
Le autrici 1
se davanti c’è una VOCALE diventano -CIE -GIE camicia - camicie magia - magie
se davanti c’è una CONSONANTE diventano -CE -GE arancia - arance pioggia - piogge
il PLURALE delle parole che terminano in -CIA e -GIA
suono DURO ca - co - cu chi - che c + consonante
suono DOLCE ce - ci cia - cie - cio - ciu
suono DURO ga - go - gu ghi - ghe g + consonante
C
suono DOLCE ge - gi gia - gie - gio - giu
G
LE DIFFICOLTÀ ORTOGRAFICHE SCE
sempre senza I
GN
sempre senza I
con I solo in: - coscienza e derivati - scienza e derivati - scie - usciere
con I solo in: - compagnia - insegniamo, disegniamo...
QU
si usa CU se la U è seguita da consonante: cuscino, curva... fanno eccezione le parole come: scuola, cuoio, cuore...
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raddoppia in CQU, fa eccezione: soqquadro
se il verbo AVERE significa POSSEDERE Ho il pigiama nuovo
se il verbo AVERE significa SENTIRE/PROVARE Ho sonno
se il verbo AVERE indica un’AZIONE al passato Ho sbadigliato
si usa: HO-HA-HAI-HANNO
H se O significa OPPURE
non si usa: O-A-AI-ANNO
si usa nelle esclamazioni: AH-OH-AHI-EH-BAH
se indica l’ANNO del calendario
se risponde alle domande: • quando? A settembre • dove? Ai giardini - A Torino • come? A piedi • come? A Luigi - Ai miei amici
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PLURALE ragazzi/ragazze
SINGOLARE ragazzo/ragazza
SOVRABBONDANTE bracci/braccia
DIFETTIVO forbici
NUMERO
COMUNE fiume
FEMMINILE ragazza
MASCHILE ragazzo
IL NOME GENERE
può essere di: persona, cosa animale
COLLETTIVO classe
PRIMITIVO pesce
ASTRATTO allegria
COMPOSTO pescecane
STRUTTURA
DERIVATO
CONCRETO pane
SIGNIFICATO
MASCHILE E FEMMINILE nipote
ALTERATO
peschereccio diminutivo pesciolino
accrescitivo pescione
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PROPRIO Adige
dispregiativo pesciaccio
vezzeggiativo pescetto
di MINORANZA meno alto di di MAGGIORANZA più alto di
di UGUAGLIANZA alto come
grado COMPARATIVO ASSOLUTO altissimo grado POSITIVO alto
QUALIFICATIVO
grado SUPERLATIVO RELATIVO il più alto di
L’AGGETTIVO POSSESSIVO mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio...
DETERMINATIVO
INDEFINITO alcuno, ciascuno, nessuno, certo, poco, parecchio...
INTERROGATIVO quale...? quanto...? che...?
DIMOSTRATIVO questo, quello, stesso, medesimo, codesto
ESCLAMATIVO quanto...! quale...! che...!
NUMERALE
moltiplicativo singolo, doppio, triplo...
cardinale uno, due, tre...
ordinale primo, secondo, terzo...
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COMPLEMENTO me, mi, te, ti, lui, lei, sé, si, lo, la, gli, le, noi, ci, voi, vi, loro, esse, essi, li, ne
SOGGETTO io, tu, egli, ella, esso, essa, noi, voi, essi, esse, loro
PERSONALE
che, il quale, la quale, i quali, le quali, chi
IL PRONOME
RELATIVO
DETERMINATIVO POSSESSIVO mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio...
INDEFINITO alcuno, ciascuno, nessuno, certo, poco, parecchio...
INTERROGATIVO quale? quanto? che? chi? che cosa? cosa?
DIMOSTRATIVO questo, quello, stesso, medesimo, codesto
ESCLAMATIVO quanto! quale! che! chi! che cosa! cosa!
NUMERALE
moltiplicativo singolo, doppio, triplo...
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cardinale uno, due, tre... ordinale primo, secondo, terzo...
PROPRIA • essere • avere
1a -are
2a -ere
3a -ire
CONIUGAZIONE
3 SINGOLARI io tu egli
COMPOSTI
IL VERBO
PERSONA
TEMPO
3 PLURALI noi voi essi
SEMPLICI
MODO
FINITI
indicativo
congiuntivo
INDEFINITI
condizionale
imperativo
participio
infinito
gerundio
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ESPLICITO espresso con chiarezza
SOTTINTESO c’è ma è nascosto
VERBALE che cosa fa il soggetto
NOMINALE chi è/che cosa è o come è il soggetto
PREDICATO che cosa si dice del soggetto
SOGGETTO di chi si parla
LA FRASE
ESPANSIONI o COMPLEMENTI informazioni che arricchiscono la frase
COMPLEMENTO DIRETTO o OGGETTO chi? che cosa?
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COMPLEMENTI INDIRETTI dove? quando? con chi? come?...
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Prodotto omaggio