Sir Cat - Guida - ESTRATTO

Page 1

Michelle Slattery Marta Bartolucci

Teacher’s book Corso per l’insegnamento della LINGUA INGLESE nella Scuola dell’Infanzia

Storie audiolette Canzoni Video

Progettazione per UNIT Metodologie Storytelling CLIL T.P.R. Compito autentico

LIBRO DIGITALE

English Corner Sir Cat e la sua casetta


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Michelle Slattery Marta Bartolucci

Teacher’s book Corso per l’insegnamento della LINGUA INGLESE nella Scuola dell’Infanzia

LIBRO DIGITALE


TEAM GRAFICO Nicoletta Moroni

© 2021

COPERTINA Mauro Aquilanti

Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it

COORDINAMENTO Marta Bartolucci REDAZIONE Giulia Eusebi ILLUSTRAZIONI Monica Bauleo, Agnieszka Ulatowska, Daniela Massironi STAMPA Gruppo Editoriale Raffaello

Ristampa: 5 4 3 2 2026

2025

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0

2024

2023

2022

2021

Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dal titolare del copyright. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.


INTRO

CARTA D’IDENTITÀ DEL PROGETTO SIR CAT PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA Sir Cat è un nuovo corso per l’insegnamento della lingua inglese nella Scuola dell’Infanzia incentrato sullo storytelling, in linea con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo e con le nuove Raccomandazioni Europee. Il corso è strutturato per Unit e organizzato in modo tale da seguire lo sviluppo cognitivo del bambino, il mondo esperienziale e la sua progressiva acquisizione di abilità pratiche. Il corso, attraverso l’utilizzo di un personaggio guida, è incentrato sul vissuto del bambino e permette l’insegnamento della lingua inglese in maniera ludica e destrutturata.

CHI È SIR CAT? Sir Cat è un simpatico micio che accompagna i bambini nel mondo della lingua inglese e permette la facile realizzazione, da parte dell’insegnante, di un angolo di lingua inglese attraverso i materiali messi a disposizione nella guida e tramite proposte ben calibrate e con struttura fissa. La strutturazione per routine consente al bambino, in questa fascia d’età, di comprendere immediatamente la finalità di una proposta, di riconoscerne la valenza e di attuare, quindi, i comportamenti corretti in quel determinato contesto. Ecco perciò che i bambini, in quel preciso momento, sapranno che il mezzo linguistico è differente e parleranno in lingua inglese, proprio come Sir Cat.

Name: Sir Cat Age: 5 Colour: orange Eyes: green Signature:

3


Sir Cat è un corso per l’insegnamento della lingua inglese nella Scuola dell’Infanzia incentrato sullo storytelling : storie in lingua, per sviluppare le abilità linguistiche in modo naturale e attraverso il coinvolgimento dei vari stili di apprendimento.

CARATTERISTICHE DEL CORSO È strutturato per Unit e segue lo sviluppo cognitivo del bambino. basato sul personaggio guida Sir Cat, che accompagna i bambini nel mondo delÈ la lingua inglese. i basa su una struttura fissa delle proposte che consente la comprensione immeS diata, il riconoscimento della valenza e l’attuazione del comportamento più consono: in questo momento si parla inglese.

METODOLOGIE DIDATTICHE METODOLOGIA COMPITO AUTENTICO

COMPITO AUTENTICO

ESPERIENZA IN INVERNO words

Winter Inverno Tree Albero

Snow Neve

Attività a contatto con la realtà e tramite l’esperienza diretta

METODOLOGIA T.P.R.

you need

Giardino

Cold Freddo

Neve

Tempere

LET’S MOVE

Pennelli

Cartellone bianco

ANIMALS

LET’S MOVE

1

METODOLOGIA CLIL

LET’S START

METODOLOGIA

COMPITO AUTENTICO

LET'S MAKE COLOURS

Fate sedere in cerchio i bambini nell’angolo adibito alla lingua inglese e cantate insieme la canzone Sir Cat (track 01). PAG. 45 Un bambino a turno ha il compito di prendere il personaggio da dentro la sua casetta e di porlo al centro del cerchio. words Nel periodo invernale è possibile proporre ai bambini differenti compiti autentici LET’S MAKE COLOURS Snake Serpente Giraffe Giraffa Rana da realizzare attraverso brevi uscite in giardino oppure inFrog sezione. Move che Muoversi Proponiamo di seguito un’idea potrebbe permettere ai bambini di toccare MOVE LIKE THE ANIMALS. COLOUR AND SAY THEM IN ENGLISH.

Mima le andature degli animali mimati dai bambini. Colora e di’ il loro nome in inglese. IN GUIDA

Metodologia: T.P.R. a p. 174

T.P.R.

45

COLOURS

con mano le caratteristiche di questa stagione. In questo contesto la lingua inglese diviene il mezzo linguistico privilegiato e, anneedlinguistiche più complesse, i bambini saranno che se verranno proposte you strutture in grado di comprenderle, Bambini aiutati dalle compiute nella realtà. dellaazioni sezione

La lingua inglese attraverso il movimento e il linguaggio del corpo

MIX THE TWO COLOURS AND DISCOVER THE NEW COLOUR. WHAT IS IT? Dipingi unendo i due colori e scopri che colore si forma, poi nominalo in inglese. IN GUIDA

Metodologia: CLIL a p. 78

11

PAG. 11

96

1

LET’S START

METODOLOGIA words

T.P.R.

Fate sedere in cerchio i bambini nell’angolo adibito alla lingua e cantate Red Rosso Blue inglese Blu insieme la canzone Sir CatOrange (track 01). Arancione Green Verde Un bambino a turno ha il compito di prendere il personaggio da dentro la sua casetta e di porlo al centro del cerchio. Impariamo insieme a muovere il corpo e a coordinare i movimenti grosso-motori, you need giocando al gioco dei mimi, e nominiamo insieme ogni animale anche in lingua Tempere Contenitori trasparenti Cartoncini bianchi inglese. Centrifuga per insalata Acqua

174

1

LET’S START

METODOLOGIA

Yellow Giallo Purple Viola

Carta da casa

CLIL

Fate sedere in cerchio i bambini nell’angolo adibito alla lingua inglese e cantate insieme la canzone Sir Cat (track 01). Un bambino a turno ha il compito di prendere il personaggio da dentro la sua casetta e di porlo al centro del cerchio. Scopriamo insieme i colori secondari, mescolando in modi diversi i tre colori primari e impariamo a nominarli in lingua inglese.

78

4

CLIL Apprendimento integrato di contenuti disciplinari


FOR THE CHILD Workbook SIR CAT • •Craft activity per le feste e il Sir Cat Pointer Storie, canzoni, chant e video

FOR THE TEACHER Guida al testo SIR CAT per il docente • • Con 40 flashcard • CD Audio con storie audiolette, canzoni e chant inediti Video delle storie e della cultura inglese Costruisci il tuo ENGLISH CORNER • • Sir Cat e la sua casetta da costruire Poster English Corner

ENGLISH CORNER 13

19IG036

UNDERGROUND

5


INDICE

INDICE GENERALE SPECIAL

UNIT ROUTINES

I bambini acquisiscono la consapevolezza della ripetitività degli eventi, ciò dà loro sicurezza e facilita la memorizzazione della successione temporale, perciò l’associazione tra lingua inglese e routine è un punto di aggancio e di stimolo costante. NELLA GUIDA

Da p. 40 a p. 57

NEL QUADERNO

4 • 5 • 16 • 17 • 28 29 • 38 • 39 • 46 • 47

AUDIO

3 •4 •5 6 •7

UNIT AUTUMN Viene affrontato il tema della stagione autunnale, con la scoperta dell’ambiente circostante e delle sue caratteristiche tramite un’attenzione e una cura che partono dall’osservazione per arrivare all’acquisizione di un nuovo linguaggio. NELLA GUIDA

Da p. 58 a p. 65

NEL QUADERNO

6 •7

AUDIO

8 •9

METODOLOGIE

COMPITO AUTENTICO

UNIT COLOURS Attraverso una storia semplice viene affrontato il tema dei colori in lingua inglese in modo tale che i bambini assimilino un lessico nuovo attraverso la curiosità e la scoperta. NELLA GUIDA

Da p. 66 a p. 79

6

NEL QUADERNO

8 • 9 • 10 • 11

AUDIO

10 • 11

METODOLOGIE

CLIL

VIDEO

QR Code p. 68


In occasione della festa di Halloween è importante presentare il lessico correlato attraverso una storia, una canzone da mimare e cantare insieme, e un lavoretto da realizzare per mettere in collegamento la scuola con la famiglia. NELLA GUIDA

Da p. 80 a p. 89

NEL QUADERNO

14 • 15 • 51 • 52

INTRO

UNIT HALLOWEEN

AUDIO

12 • 13 • 14

UNIT WINTER Viene affrontato il tema della stagione invernale, con la scoperta dell’ambiente circostante e delle sue caratteristiche tramite un’attenzione e una cura che partono dall’osservazione per arrivare all’acquisizione di un nuovo linguaggio. NELLA GUIDA

Da p. 90 a p. 97

NEL QUADERNO

18 • 19

AUDIO

15 • 16

METODOLOGIE

COMPITO AUTENTICO

UNIT TOYS Attraverso una storia semplice viene affrontato il tema dei giocattoli in lingua inglese in modo tale che i bambini assimilino un lessico nuovo attraverso la curiosità e la scoperta. NELLA GUIDA

Da p. 98 a p. 111

NEL QUADERNO

20 • 21 • 22 • 23

AUDIO

17 • 18

METODOLOGIE

T.P.R.

VIDEO

QR Code p. 100

UNIT CHRISTMAS In occasione della festa di Natale è importante presentare il lessico correlato attraverso una storia, una canzone da mimare e cantare insieme, e un lavoretto da realizzare per mettere in collegamento la scuola con la famiglia. NELLA GUIDA

Da p. 112 a p. 121

NEL QUADERNO

24 • 25 • 53 • 54

AUDIO

19 • 20 • 21

7


UNIT SPRING Viene affrontato il tema della stagione primaverile, con la scoperta dell’ambiente circostante e delle sue caratteristiche tramite un’attenzione e una cura che partono dall’osservazione per arrivare all’acquisizione di un nuovo linguaggio. NELLA GUIDA

Da p. 122 a p. 129

NEL QUADERNO

30 • 31

AUDIO

22 • 23

METODOLOGIE

COMPITO AUTENTICO

UNIT NUMBERS Attraverso una storia semplice viene affrontato il tema dei numeri e della capacità di contare in lingua inglese in modo tale che i bambini assimilino un lessico nuovo attraverso la curiosità e la scoperta. NELLA GUIDA

Da p. 130 a p. 143

NEL QUADERNO

32 • 33 • 34 • 35

AUDIO

24 • 25

METODOLOGIE

CLIL

VIDEO

QR Code p. 132

UNIT EASTER In occasione della festa di Pasqua è importante presentare il lessico correlato attraverso una storia, una canzone da mimare e cantare insieme, e un lavoretto da realizzare per mettere in collegamento la scuola con la famiglia. NELLA GUIDA

Da p. 144 a p. 153

NEL QUADERNO

36 • 37 • 55 • 56

AUDIO

26 • 27 • 28

UNIT SUMMER Viene affrontato il tema della stagione estiva, con la scoperta dell’ambiente circostante e delle sue caratteristiche tramite un’attenzione e una cura che partono dall’osservazione per arrivare all’acquisizione di un nuovo linguaggio. NELLA GUIDA

8

Da p. 154 a p. 161

NEL QUADERNO

40 • 41

AUDIO

29 • 30

METODOLOGIE

COMPITO AUTENTICO


Attraverso una storia semplice e giochi di interpretazione corporea viene affrontato il tema degli animali in lingua inglese in modo tale che i bambini assimilino un lessico nuovo attraverso la curiosità e la scoperta. NELLA GUIDA

Da p. 162 a p. 175

SPECIAL

NEL QUADERNO

42 • 43 • 44 • 45

AUDIO

31 • 32

METODOLOGIE

T.P.R.

INTRO

UNIT ANIMALS

VIDEO

QR Code p. 164

UNIT CULTURE

Con immagini semplici e facilmente riconoscibili si presentano alcuni argomenti della cultura inglese per farli apprendere ai bambini in modo divertente. NELLA GUIDA

Da p. 176 a p. 192

NEL QUADERNO

12 • 13 • 26 • 27

ROU NU

MB

ERS

LS A A N IM

AUDIO

33 • 34 35 • 36

VIDEO

QR Code pp. 183-186 189 • 192

TI N ES WI N

R E T

CU

UR

LT

E 9


PERCHÉ LAVORARE PER UNIT Una Unit – Unità di Apprendimento – è una possibilità didattica che parte dalla complessità del sapere e non dal semplice passaggio di nozioni. Il bambino è il fulcro stesso dell’unità didattica, la quale concorre alla formazione completa dell’individuo, dando la possibilità di sviluppare competenze disciplinari e trasversali con l’uso della didattica laboratoriale. Si può parlare, quindi, di personalizzazione dell’apprendimento. Nella stesura di una Unit occorre partire dalla conoscenza e dalla presa in considerazione di stili di apprendimento differenti, dalle tecnologie e dagli strumenti disponibili e dalle metodologie didattiche a disposizione degli insegnanti. Tutto ciò rende possibile una progettazione per Unit, nuclei flessibili e rimodellabili in itinere, in base alle differenti opportunità di apprendimento che si potrebbero venire a creare.

COME PROGETTARE PER UNIT 1) ANALISI DELLA SITUAZIONE IL CONTESTO SCOLASTICO SU CUI PROGETTARE LA UNIT

2) S CELTA DEL TEMA COINVOLGIMENTO DIRETTO DEL BAMBINO E PARTECIPAZIONE ATTIVA

3) ASPETTI ORGANIZZATIVI PERSONE, SPAZI E TEMPI

4) S ITUAZIONE DI PARTENZA 10


L’utilizzo delle storie in lingua, calibrate secondo l’età e audiolette da una persona madrelingua, offre svariati vantaggi nella didattica. Difatti, mediante le storie i bambini hanno modo di apprendere la lingua inglese in maniera divertente e di sviluppare le abilità linguistiche in modo naturale e attraverso il coinvolgimento dei vari stili di apprendimento.

INTRO

LE STORIE E LO STORYTELLING

Le storie: • i ncrementano le capacità di ascolto e di concentrazione nel bambino, il quale coglie il senso generale della storia, anticipa gli eventi, formula ipotesi e fa previsioni; •s timolano la creatività del bambino e la

sua capacità di sviluppare in modo costante la propria fantasia;

• f avoriscono l’acquisizione del lessico e

delle strutture in modo naturale, inoltre il linguaggio ripetitivo e di facile acquisizione agevola la loro memorizzazione;

• f avoriscono l’acquisizione dei suoni e dei ritmi in modo naturale, il bambino così

familiarizza con la lingua nel processo di ascolto e riesce a riprodurne in maniera autonoma suoni e ritmi linguistici;

• f avoriscono l’acquisizione di una pronuncia corretta mediante le ripetute attivi-

tà di ascolto e di esposizione alla lingua autentica, e il bambino si abitua a utilizzare una pronuncia corretta;

• f avoriscono la socialità all’interno del gruppo-sezione attraverso la condivisio-

ne sociale dell’attività di ascolto e la narrazione, in questo modo il bambino si mette in relazione con l’intero gruppo-sezione rafforzandone il legame coesivo.

11


MAPPA PER LA PROGETTAZIONE ANNUALE

12

1

PRIME CONOSCENZE DI LINGUA INGLESE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA CON SIR CAT Età: dai 3 ai 6 anni. Tempi: un’ora a settimana, da ottobre a maggio. Spazi: angolo di lingua inglese, giardino, salone.

2

INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012 I bambini vivono spesso in ambienti plurilingue e, se opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana, diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità, significati diversi.

3

INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI 2018 L’apprendimento di più lingue permette di porre le basi per la costruzione di conoscenze e facilita il confronto tra culture diverse.

4

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.


INTRO

5

OBIETTIVI DIDATTICI •C omprendere l’importanza di nuovi linguaggi per entrare in relazione con l’altro; •a scoltare e comprendere nuove forme linguistiche; •a rricchire il lessico, ascoltare brevi storie in lingua; •m igliorare la capacità grafica e motoria; •c omprendere la successione temporale di alcuni eventi; •a ssociare elementi al corrispettivo lessico inglese.

13


TABELLE DI PROGETTAZIONE UNIT

CONOSCENZE

ABILITÀ

Lessico

Hello, hi, stand up, play, come in, sit down, stop, line up, tidy up, everybody, everyone, boys, girls, wash, hands, face

Listening

Comprendere il lessico relativo alle

routine quotidiane.

Comprendere ed

eseguire comandi semplici.

ROUTINES Strutture Let’s…

Speaking

I wash my hands / face

Nominare le azioni di routine compiute a scuola tutti i giorni.

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese. Riconosce parole e frasi familiari semplici.

Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

Speaking

Usa in modo conciso espressioni semplici per descrivere le azioni quotidiane.

Ripetere un chant semplice in coro.

UNIT

CONOSCENZE Lessico

Autumn, tree, tree house, leaf, acorn, cloud, see, white, brown, small

ABILITÀ Listening

Comprendere il lessico relativo alla stagione autunnale. Comprendere una domanda semplice.

AUTUMN

Strutture

What’s this? It’s a…

Speaking

Nominare gli elementi autunnali.

Ripetere una canzone semplice in coro.

14

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici. Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

Speaking

Risponde in modo conciso a domande semplici sugli elementi autunnali.


CONOSCENZE Lessico

Red, yellow, blue, green, orange, purple, colours, apple, lemon, blueberries, bird, come back, play, run

ABILITÀ Listening

Comprendere il lessico relativo ad alcuni colori.

Comprendere una domanda semplice.

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto.

INTRO

UNIT

Ascolta una storia semplice e ne comprende il senso globale con l’aiuto di espressioni, gesti e azioni. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici.

COLOURS

Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

Strutture

What’s this? It’s…

hat colour is it? W It’s…

UNIT

CONOSCENZE Lessico

Halloween, black, spider, fat, night, pumpkin, vampire, teeth, bat, fly, orange, purple high, low, here, there, cut, stick.

Speaking

Nominare alcuni colori. Nominare alcuni oggetti.

ABILITÀ Listening

Comprendere il lessico relativo ad alcuni colori e alla festa di Halloween.

Ascoltare e scegliere l’immagine corretta. Comprendere una domanda semplice.

Speaking

Risponde in modo conciso a domande semplici sui colori e sugli oggetti.

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto.

Ascolta una storia semplice e ne comprende il senso globale con l’aiuto di espressioni, gesti e azioni. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici. Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

HALLOWEEN

Strutture

What’s this? It’s…

hat colour is it? W It’s…

Speaking

Nominare alcuni colori e i personaggi di Halloween. Rispondere alle domande dell’insegnante.

Ripetere una canzone semplice in coro.

Speaking

Risponde in modo conciso a domande semplici sugli elementi di Halloween. Utilizza il lessico della festa di Halloween e dei colori per interagire in contesti ludici.

15


UNIT

CONOSCENZE Lessico

Winter, snow, tree, snowflake, snowman, cold, white, see, tall

ABILITÀ Listening

Comprendere il lessico relativo alla stagione invernale.

Comprendere una domanda semplice.

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici. Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

WINTER

Strutture

What’s this? It’s…

What colour is it? Is it…? Yes/No

UNIT

CONOSCENZE Lessico

Ball, plane, dinosaur, fun, sack, big, small, tower, short, wide, tall, thin

Speaking

Nominare gli elementi invernali.

Ripetere una canzone semplice in coro.

ABILITÀ Listening

Ascoltare e riconoscere i nomi di alcuni giocattoli.

Comprendere una domanda semplice.

Risponde in modo conciso a domande semplici sugli elementi invernali.

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto.

Ascolta una storia semplice e ne comprende il senso globale con l’aiuto di espressioni, gesti e azioni. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici.

TOYS

Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

Strutture

What’s this? It’s… Is it…? Yes/No There is…

16

Speaking

Speaking

Nominare alcuni giocattoli.

Speaking

Risponde in modo conciso a domande semplici sui giocattoli. Utilizza il lessico dei giocattoli per agire in contesti ludici.


CONOSCENZE Lessico

Christmas, sack, Father Christmas, reindeer, sleigh, toys, ball, plane, dinosaur, day, roof, clap, hands, stamp, feet, dance, around, now, fun, merry, joy

ABILITÀ Listening

Comprendere il lessico relativo alla festa di Natale.

Ascoltare e scegliere l’immagine corretta.

Comprendere una domanda semplice.

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto.

INTRO

UNIT

Ascolta una storia semplice e ne comprende il senso globale con l’aiuto di espressioni, gesti e azioni. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici. Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

CHRISTMAS Strutture

What’s this? It’s…

Speaking

Nominare alcuni personaggi/elementi del Natale e i giocattoli della Unit Toys. Rispondere alle domande dell’insegnante.

Speaking

Risponde in modo conciso a domande semplici su cose e oggetti.

Utilizza il lessico della festa di Natale e dei giocattoli per interagire in contesti ludici.

Ripetere una canzone semplice in coro.

17


UNIT

CONOSCENZE Lessico

Spring, tree, rain, rainbow, flower, pretty, wet, bright, see, leaf

ABILITÀ Listening

Comprendere il lessico relativo alla stagione primaverile.

Comprendere una domanda semplice.

SPRING

Strutture

What’s this? It’s…

Speaking

Nominare gli elementi primaverili.

Ripetere una canzone semplice in coro.

UNIT

CONOSCENZE Lessico

Number, one, two, three, four, five, six, seven, eight, nine, ten, count, cakes, run, ice-creams, lollipops

ABILITÀ Listening

Comprendere i numeri da 1 a 10.

Comprendere una domanda semplice.

Listening

Acquisisce abilità di ascolto. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici. Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

Speaking

Risponde in modo conciso a domande semplici sugli elementi primaverili.

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto.

Ascolta una storia semplice e ne comprende il senso globale con l’aiuto di espressioni, gesti e azioni. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici.

NUMBERS

Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

Strutture

What’s this? It’s…

hat number is it? W It’s… ow many numH bers are there?

18

VERSO LE COMPETENZE

Speaking

Contare fino a 10.

Speaking

Risponde in modo conciso a domande semplici sui numeri.


CONOSCENZE Lessico

Easter, bunny, egg, hen, chick, hello, hop, high, low, fast, slow, mummy

ABILITÀ Listening

Comprendere il lessico relativo alla festa della Pasqua.

Ascoltare e scegliere l’immagine corretta. Comprendere una domanda semplice.

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto.

INTRO

UNIT

Ascolta una storia semplice e ne comprende il senso globale con l’aiuto di espressioni, gesti e azioni. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici. Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

EASTER

Strutture

What’s this? It’s… I’m…

Speaking

Nominare gli elementi della Pasqua. Rispondere alle domande dell’insegnante.

Ripetere una canzone semplice in coro.

Speaking

Risponde in modo conciso a domande semplici sugli elementi della Pasqua.

Utilizza il lessico della festa della Pasqua per interagire in contesti ludici.

19


UNIT

CONOSCENZE Lessico

Summer, tree, cherry, bee, sun, hot, sweet, buzzy, water

ABILITÀ Listening

Comprendere il lessico relativo alla stagione estiva.

Comprendere una domanda semplice.

SUMMER

Strutture

What’s this? It’s… Is it in? Yes/No

UNIT

CONOSCENZE Lessico

Dog, pig, sheep, animal, horse, hen, cow, wool, friend, play, farmer, pink, giraffe, frog, snake, move

Speaking

Nominare gli elementi estivi.

Ripetere una canzone semplice in coro.

ABILITÀ Listening

Comprendere il lessico relativo ad alcuni animali.

Comprendere una domanda semplice.

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici. Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

Speaking

Risponde in modo conciso a domande semplici sugli elementi estivi.

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto.

Ascolta una storia semplice e ne comprende il senso globale con l’aiuto di espressioni, gesti e azioni. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici.

ANIMALS

Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

Strutture

What’s this? It’s…

hat colour is it? W It’s…

Let’s move like a…

20

Speaking

Nominare alcuni animali. Nominare alcuni colori.

Speaking

Risponde in modo conciso a domande semplici sugli animali.


CONOSCENZE Lessico

CULTURE

London, bus, big, red, upstairs, downstairs, driver, hop on, hop off, bell, tall, clock, chimes, Guard, Queen, uniform, palace, black, hat, cup, tea, stir, drink, teapot, pour, sugar, add, slowly, biscuit, delicious, look, count, in front, listen

Strutture

What’s this? It’s… There is…

How many?

ABILITÀ Listening

Comprendere il lessico relativo agli elementi della cultura britannica.

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto.

INTRO

UNIT

Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese.

Riconosce parole e frasi familiari semplici.

Comprende e associa parole e immagini.

Speaking

Nominare alcuni elementi tipici della cultura britannica. Ripetere un chant semplice in coro.

Speaking

Risponde in modo conciso a domande semplici sulla cultura britannica.

21


ENGLISH CORNER Per insegnare – e imparare – con la guida e il quaderno operativo SIR CAT, proponiamo la realizzazione dell’angolo di lingua inglese, dove può essere svolta la lezione di lingua con cadenza settimanale. I materiali messi a disposizione nella guida danno l’opportunità di allestire l’angolo in maniera veloce e senza dover realizzare ulteriore materiale. È possibile scegliere un angolo della sezione con una piccola scaffalatura a parete dove riporre le flashcard e i materiali utili alle varie attività. È opportuno caratterizzare l’angolo con il poster English Corner e sistemare la casetta con dentro Sir Cat in un ripiano in alto, ben visibile ma non accessibile se non nel momento della lezione di lingua. Inoltre, è importante prevedere uno spazio sulla parete dove appendere le flashcard, così da poter svolgere le attività di “Listen and point” nel migliore dei modi. Per immergersi nella lingua, poi, è importante avere la possibilità di ascoltare storie lette da un madrelingua: per far questo basta munire l’angolo di un apparecchio stereo e utilizzare il cd fornito nella guida, oppure, se si vuole usufruire del materiale digitale messo a disposizione, prevedere un computer o un tablet per la visione dei video e delle immagini.

22


INTRO

READ ME! La pedagogia e la didattica di oggi partono da una visione incentrata sull’apprendimento e non più su ciò che si deve insegnare, passando così a una prospettiva che si concentra sul bambino e quindi sui processi che attivano e stimolano questa capacità. In questo modo l’ambiente diviene un facilitatore, e quindi è importante prestare particolare attenzione alla costruzione del contesto, che si trasforma in supporto all’apprendimento. La parola "ambiente" deriva dal latino ambire, cioè “andare intorno”, “circondare”, per questo motivo la costruzione di un ambiente che circondi il bambino e lo coinvolga non solo fisicamente ma anche mentalmente sembra essere un ottimo punto di partenza per l’apprendimento. L’ambiente di apprendimento, quindi, è un contesto di attività strutturate, predisposte dall’insegnante in modo intenzionale, dove il processo di apprendimento viene organizzato affinché avvenga secondo le modalità attese. In questo modo l’ambiente si trasforma in uno spazio d’azione creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti. In questo luogo, vengono a formarsi relazioni e interazioni tra bambini, tra bambini e docenti, e tra bambini ed elementi dell’ambiente stesso. I bambini fanno cioè esperienze emotive, relazionali e cognitive, e proprio attraverso di esse si gettano le basi per la conoscenza.

23


MODELLO DI LEZIONE 1

LET’S START Per iniziare ogni lezione con una routine che dà sicurezza ai bambini e li aiuta a concentrarsi. SIR CAT 01

LISTEN AND POINT

2

La percezione di sonorità differenti e la capacità di associare nuovi termini a immagini in un gioco divertente.

3

ALL TOGETHER Il momento dell’attività pratica, dei giochi mimati, dei percorsi motori, delle realizzazioni creative, come rinforzo del lessico appena scoperto.

4

JUST ME

Il momento di lasciare traccia sul foglio, sul proprio workbook, per verificare gli apprendimenti, le conoscenze e le competenze.

5 24

TIME TO GO

Per concludere ogni lezione con una routine che dà valore e importanza a ciò che si è fatto. 02

BYE BYE SIR CAT


INTRO

SIR CAT ello Sir Cat, H [Saluta con la mano.] Hello Sir Cat, hello Sir Cat, Please PLAY with me. [Batti le mani.] ello Sir Cat, H [Saluta con la mano.] Hello Sir Cat, hello Sir Cat, Please SING with me. [Allarga il braccio destro a mo’ di cantare.] ello Sir Cat, H [Saluta con la mano.] Hello Sir Cat, hello Sir Cat, Please JUMP with me. [Salta.] Hello Sir Cat, [Saluta con la mano.] Hello Sir Cat, hello Sir Cat, Please CLIMB with me. [Mima un’arrampicata.] Hello Sir Cat, [Saluta con la mano.] Hello Sir Cat, hello Sir Cat, Please SPEAK ENGLISH with me! [Batti le mani.]

traduzione

01

SIR CAT Ciao Sir Cat, ciao Sir Cat, ciao Sir Cat, per favore, GIOCA con me. Ciao Sir Cat, ciao Sir Cat, ciao Sir Cat, per favore, CANTA con me. Ciao Sir Cat, ciao Sir Cat, ciao Sir Cat, per favore, SALTA con me. Ciao Sir Cat, ciao Sir Cat, ciao Sir Cat, per favore, ARRAMPICATI con me. Ciao Sir Cat, ciao Sir Cat, ciao Sir Cat, per favore, PARLA INGLESE con me!

25


BYE BYE SIR CAT Bye bye Sir Cat, bye bye, Bye bye Sir Cat bye bye, Bye bye Sir Cat, Bye bye Sir Cat, Bye bye Sir Cat, bye bye, THANK YOU! [Tutti devono camminare in un cerchio battendo le mani due volte. Alla parola “Thank you” si fa un piccolo inchino.]

26

traduzione

02

ARRIVEDERCI SIR CAT Arrivederci Sir Cat, arrivederci, arrivederci Sir Cat, arrivederci, arrivederci Sir Cat, arrivederci Sir Cat, arrivederci Sir Cat, arrivederci, GRAZIE!


Dopo aver realizzato con il materiale allegato alla guida la casetta dove riporre Sir Cat, all’inizio di ogni lezione un bambino a turno deve prendere il personaggio e porlo al centro del cerchio per dare il via a una nuova lezione di lingua inglese, poi al momento della conclusione un altro bambino ha il compito di porlo nella casetta per farlo riposare fino alla prossima lezione, secondo un preciso rituale di inizio e di chiusura.

INTRO

SIR CAT E LA SUA CASETTA

27


SIR CAT POINTER Il progetto di lingua inglese propone l’utilizzo del Sir Cat Pointer. La possibilità di realizzare il personaggio guida e di utilizzarlo direttamente consente al bambino un coinvolgimento diretto nell’attività didattica. Mariano Dolci – “un burattinaio prestato alla pedagogia”, come lui stesso si è definito – sostiene che: “Il burattino è una grande possibilità di espressione e comunicazione nella Scuola dell’Infanzia”. Partendo da ciò è nata l’idea di creare un Sir Cat Pointer, come guida per il bambino nel nuovo mondo della lingua inglese, di cui Sir Cat è l’immaginario custode che ne possiede la chiave. Il Sir Cat Pointer, o indicatore, è una riproduzione del nostro protagonista su cartoncino da realizzare come burattino a bastone, a cui dare voce e vita attraverso la lingua inglese. L’insegnante può usare l’indicatore per mostrare parole e immagini nei poster e nei quaderni operativi, oppure per segnalare oggetti della sezione o del giardino, in caso di uscite. La finalità didattica è duplice: da un lato il bambino si abitua all’ascolto di nuovi suoni e di un nuovo lessico; dall’altro, dopo aver costruito il proprio Sir Cat Pointer, potrà cimentarsi nell’uso della nuova lingua in un primo approccio di produzione verbale. Nella produzione verbale è importante non sottolineare l’errore o la difficoltà riscontrata nella pronuncia, ma gratificare il bambino che ha provato e ripetere subito dopo all’intero gruppo-sezione la pronuncia corretta per facilitarne l’acquisizione.

28


modello Sir Cat Pointer

INTRO

29


LA NORMATIVA Dalle Indicazioni Nazionali 2012, ai Nuovi Scenari 2018 fino alla Raccomandazione dell’Unione Europea 2018 Nelle Indicazioni Nazionali 2012 non è previsto l’insegnamento di una lingua straniera nella Scuola dell’Infanzia, ma sono presenti diversi riferimenti all’importanza di un’esposizione a più lingue. Si trova scritto: «La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine […]. I bambini vivono spesso in ambienti plurilingue e, se opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana, diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità, significati diversi». Si evince che possono essere strutturate attività di insegnamento con vere e proprie “lezioni” in una sola lingua straniera, secondo un approccio trasversale ai diversi campi di esperienza; e attività di esposizione a più lingue e culture. Già nel D.Lgs. 59 del 2004 parlando di Scuola dell’Infanzia compare la frase: «[…] anche promuovendo il plurilinguismo attraverso l’acquisizione dei primi elementi della lingua inglese».

30


INTRO

Nel 2018 il Ministero ha pubblicato Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari, dove si parla delle lingue come perni fondamentali per la comunicazione e per la costruzione delle conoscenze. Si legge: «L’apprendimento di più lingue permette di porre le basi per la costruzione delle conoscenze e facilita il confronto tra culture diverse. La capacità di utilizzare più lingue garantisce la possibilità di comunicare efficacemente, per capire e farsi capire nei registri adeguati al contesto, ai destinatari e agli scopi». Nella Raccomandazione dell’Unione Europea del 22 maggio 2018, un documento di estrema rilevanza per la scuola di oggi, si parla di valorizzare «l’insegnamento delle lingue, di importanza sempre maggiore per le società moderne, la comprensione interculturale e la cooperazione»; e si invita ad «aumentare il livello delle competenze linguistiche sia nelle lingue ufficiali che nelle altre lingue, e fornire sostegno ai discenti nell’apprendimento di lingue diverse che siano utili nella vita lavorativa e personale e in grado di contribuire alla comunicazione e alla mobilità». Nella parte in cui viene presentata la competenza multilinguistica, poi, essa viene definita come «la capacità di utilizzare diverse lingue in modo appropriato ed efficace allo scopo di comunicare. In linea di massima essa condivide le abilità principali con la competenza alfabetica: si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale che scritta in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali a seconda dei desideri o delle esigenze individuali».

31


READ ME!

Il progetto IBI/BEI IBI e BEI sono acronimi, rispettivamente di Insegnamento Bilingue Italia e di Bilingual Education Italy, e indicano un progetto organizzato dall’USR per la Lombardia grazie ad un Protocollo d’Intesa siglato con il MIUR e il British Council, Ente culturale del Governo britannico per la diffusione della lingua e cultura inglese. Il progetto, attivato a partire dall’a.s. 2010-11 in sei scuole della Lombardia, promuove l’insegnamento-apprendimento bilingue: recenti ricerche hanno dimostrato che con tale metodo i bambini possono acquisire vantaggi evidenti in termini di sviluppo linguistico, interculturale, sociale, cognitivo e personale, senza compromettere l’apprendimento della loro lingua madre o di discipline chiave.

usr.istruzione.lombardia.gov.it/aree-tematiche/lingue-straniere-e-relazioni-internazionali/ibibei/

Rapporto di monitoraggio sulle esperienze di insegnamento/sensibilizzazione alle lingue straniere nella scuola dell’infanzia Il rapporto è stato presentato in anteprima a Reggio Emilia nel dicembre 2014, durante la Conferenza internazionale ECEC & ELL (Early Childhood Education and Care & Early Language Learning), nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, e pubblicato nella sua versione integrale nel sito del MIUR. Da tale rapporto si può evincere che: le scuole dell’infanzia italiane, dunque, sono sempre più attente alle lingue straniere e negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative di insegnamento precoce e di sensibilizzazione degli alunni più piccoli, sebbene tali materie non siano previste a livello ordinamentale. La maggior parte delle attività viene realizzata nelle sezioni dai 5 di età in su. Nel 49,4% dei casi il docente di riferimento per le lingue straniere è un insegnante interno all’istituto. Una scelta bilanciata quasi del tutto dalla presenza, nel 49,1% degli istituti, di insegnanti esterni. In entrambi i casi, si tratta di docenti in possesso di una laurea abilitante o di una laurea in lingue o di diploma magistrale, tutti qualificati per l’insegnamento delle lingue straniere. Le attività si svolgono, nella maggior parte delle scuole, una volta a settimana per una durata media di più di 30 minuti e sono quasi sempre di carattere ludico (giochi di ruolo, giochi in lingua, filastrocche, attività con musica, canti, balli, forme di drammatizzazione, attività mimico, gestuali, lavori manuali, forme narrative, fiabe...).

32

hubmiur.pubblica.istruzione.it


INTRO

INSEGNARE INGLESE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA PERCHÉ: • i bambini sono più recettivi da un punto di vista neurologico; • i documenti ministeriali attestano l’importanza di fornire la

possibilità di imparare una seconda lingua; • l a realtà multiculturale impone l’utilizzo della lingua inglese come mezzo comunicativo; • l a lingua inglese può essere in alcuni casi il canale comunicativo per favorire l’inclusione.

INSEGNARE INGLESE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA CON: • l ’approccio ludico;

• l ’approccio comunicativo-esperienziale; • i l Total Phisical Response (T.P.R.);

• i l Content Language Integrated Learning (CLIL); • i l compito autentico;

•b ilinguismo precoce con il 50% di esperienze proposte in lin-

gua italiana e il 50% in lingua inglese con docenti di madrelingua a formazione pedagogica.

33


METODOLOGIE NEL PROGETTO SIR CAT METODOLOGIA CLIL Il CLIL (Content Language Integrated Learning) è una metodologia didattica che vuole attivare un apprendimento integrato. La traduzione italiana di questo acronimo inglese è “insegnamento veicolare”, cioè insegnamento di contenuti disciplinari attraverso una lingua seconda o straniera in modo integrato. Dal 2005 il CLIL è stato definito una «metodologia, un approccio pedagogico, educativo, una pratica educativa innovativa in un contesto, o semplicemente un particolare progetto interdisciplinare di educazione bilingue di natura integrata». Introdotto in molte scuole europee, il CLIL unisce l’apprendimento di un contenuto con quello di una lingua straniera come l’inglese, agevolando così il successo di entrambi gli insegnamenti. La lingua inglese, perciò, viene acquisita e appresa attraverso un’altra disciplina, e questo diviene fonte di stimolo e di rinforzo. Un importante aspetto dell’approccio CLIL è lo sviluppo di abilità cognitive più duttili e più flessibili che aiutano gli studenti, fin dai primi passi nel mondo della scuola, nella costruzione di collegamenti mentali veloci e di mappe mentali. La società odierna si basa sulla globalizzazione e proprio per questo motivo spinge sempre di più la scuola a formare studenti con capacità multilinguistiche forti, che permettano loro di affrontare la società in continuo movimento in cui siamo immersi e di poter essere quindi cittadini attivi nel mondo. Il CLIL ha la finalità di rendere la lingua inglese come substrato delle normali attività. Difatti, esso espone i bambini a esperienze di apprendimento utili, innovative e ricche di significato. Ci sono anche vantaggi cognitivi e linguistici nell’approccio CLIL: gli studenti imparano a pensare e apprendere in una lingua straniera e a usare l’inglese per la comunicazione di nuovi argomenti di apprendimento.

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La Legge 107 pone l’attenzione sull’insegnamento delle lingue straniere e per potenziarne l’offerta formativa parla proprio dell’uso di tale metodologia, già a partire dai primi anni di scuola. Il Quadro Comune Europeo di Riferimento mette in evidenza l’importanza della conoscenza delle lingue straniere, si parla infatti di competenza chiave in riferimento proprio alla loro conoscenza.


INTRO Il CLIL viene indicato come una delle metodologie utili a facilitare la competenza plurilingue e interculturale, ma non sostituisce le normali lezioni d’inglese, bensì le affianca. Si viene quindi a creare una maggiore esposizione alla lingua straniera e un ambiente d’apprendimento meno artificiale e più legato alla vita reale della sezione. È una risposta adeguata alla proposta di un apprendimento naturale della lingua straniera nella Scuola dell’Infanzia, perché struttura l’ambiente d’apprendimento linguistico come un ambiente spontaneo. Nel CLIL lingua, contenuto ed esperienza sono integrati e connessi. Nella Scuola dell’Infanzia ciò è ancora più facile che in altri ordini di scuola, poiché non c’è una scissione netta tra le varie discipline e la lingua inglese può e deve essere utilizzata in svariati momenti della giornata scolastica per permetterne un’acquisizione precoce e proficua.

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METODOLOGIA

T.P.R.

Il T.P.R. (Total Physical Response) è stato elaborato dallo psicologo americano James Asher negli anni Settanta con l’obiettivo di semplificare l’acquisizione delle lingue straniere. È un metodo basato sulla comprensione e sull’ascolto. Si struttura in semplici passaggi: •a scoltare il docente; • r ispondere con il linguaggio del corpo, senza l’utilizzo del linguaggio verbale. Permette due risultati immediati e valutabili: • f issa le strutture del linguaggio; •d à la possibilità al docente di valutare la comprensione immediatamente, senza aspettare la comparsa del linguaggio verbale, che risulta essere uno step successivo. Il T.P.R. nasce dall’osservazione dell’interazione e del rapporto naturale tra madre e bambino. Prima di utilizzare il linguaggio, il bambino si rapporta tramite i gesti e Asher sostiene che anche nell’acquisizione della lingua madre il bambino parte dall’ascolto per poi produrre solo successivamente le prime parole. La relazione giocosa mamma-bambino diventa il modello della lezione con la metodologia T.P.R.

36


INTRO

Insegnare la lingua inglese attraverso il movimento è il concetto alla base del T.P.R. Esprimersi fisicamente permette a tutti i bambini di partecipare alle attività in modo autonomo. Secondo Asher, l’acquisizione dell’inglese con il metodo T.P.R. si realizza grazie a condizioni simili a quelle che attivano l’acquisizione della lingua materna: •b iological program – implica che la lingua materna venga acquisita all’interno di interazioni affettive, è una forma di conversazione tra adulto e bambino, che Asher chiama language-body conversations, dove il bambino non deve parlare, ma risponde fisicamente; • l a lateralizzazione – implica che nell’emisfero destro avviene la comprensione del linguaggio e in quello sinistro risiede l’osservazione. Solo in un secondo momento avviene la comparsa della parola, evento naturale e spontaneo; • l ’attivazione della memoria a lungo termine – la lingua si fissa nel bambino grazie alla sensibilità cinestesica, così il linguaggio si conserva nella memoria a lungo termine perché è stato attivato da una risposta muscolare; • l a mancanza di stress – permette al bambino di sviluppare il linguaggio con i suoi tempi e senza ansie. Questo procedimento, secondo Asher, dovrebbe essere riportato nell’insegnamento della seconda lingua per poter ottenere risultati definitivi e solidi.

READ ME!

Il Silent Period tappa cruciale dell’apprendimento linguistico Si tratta del primissimo periodo in cui una persona, a qualunque età, viene a contatto con una lingua. In tale prima fase si assiste alla quasi totale assenza di produzione linguistica, perché il cervello è impegnato nell’ascolto, nella “registrazione” e nell’attribuzione di significati alle parole. Questo avviene anche per la lingua madre nel corso del primo anno di vita, durante il quale siamo esposti quotidianamente e per molte ore alla nostra prima lingua, ma acquisiamo la capacità di produrre solo intorno al dodicesimo mese di vita e oltre. Inoltre, è evidente nei bambini di due anni: essi comprendono molto di più di quanto non siano in grado di esprimere in lingua madre.

www.torinobimbi.it/articoli/il-silent-period-tappa-cruciale-dellapprendimento-linguistico.html

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METODOLOGIA

COMPITO AUTENTICO

Nelle Linee Guida della Circolare del MIUR n. 3 del 13/02/2015 si legge che, a partire dalla Scuola dell’Infanzia e per l’intero percorso scolastico, gli alunni sono chiamati a utilizzare competenze e saperi, contestualizzati in esperienze che si potrebbero presentare nella vita reale. La ricerca pedagogica ha dimostrato che l’apprendimento non è dato dall’accumulo di nozioni, ma dalla capacità di trasferire e di utilizzare la conoscenza in contesti reali. Infatti la competenza si definisce come sapere agito, come la “capacità di saper fare qualcosa”. Per arrivare a ciò deve essere creato un contesto d’apprendimento in cui gli alunni siano messi nella condizione tale di svolgere un compito autentico, che preveda cioè l’utilizzo di tutte le conoscenze, abilità e capacità proprie di ogni singolo soggetto. In contemporanea si richiede anche che vengano messe in moto nuove capacità e nuove conoscenze utili alla soluzione del compito stesso. In questo contesto di discussione pedagogica e didattica, il compito significativo rappresenta uno spazio di autonomia e responsabilità di ogni alunno. La parte di lavoro e le modalità di svolgimento richieste a ognuno devono collocarsi nella zona di sviluppo prossimale di ciascuno, in cui non si “conosce ancora bene” la situazione ma si possiedono tutti gli strumenti cognitivi per affrontarla e risolverla.

L’alunno alle prese con un compito autentico si trova a: • valutare e utilizzare le risorse che ha a disposizione; • discutere in maniera collaborativa sul da farsi; • utilizzare la ricerca come mezzo di conoscenza; • proporre itinerari e idee in maniera collaborativa; • arrivare a un risultato, a un prodotto, a un manufatto, a un’idea; • riflettere su ciò che si è ottenuto, o osservato; • correggere eventuali errori e proseguire nella scoperta.

38


INTRO Nel contesto della Scuola dell’Infanzia risulta facile mettere alla prova i bambini con compiti significativi perché, proprio dalla conoscenza e interpretazione della realtà, i bambini nella fascia d’età dai tre ai sei anni cominciano a formare le proprie competenze. Perciò il compito diviene lo sfondo significativo e motivante per imparare qualcosa di nuovo. Il contatto diretto con la realtà, inoltre, permette al bambino che non ha ancora raggiunto il grado dell’astrazione di poter fissare al meglio le nuove conoscenze, dopo averle sperimentate con le proprie mani. Una pedagogia “con le mani in pasta”, viene spesso definita quella di Loris Malaguzzi, fondatore del Reggio Children Approach, perché pone al centro il bambino come essere in grado di imparare facendo e come soggetto perfettamente capace di auto-costruirsi ed evolversi giorno per giorno, attraverso l’uso dei suoi “cento linguaggi”. La Scuola dell’Infanzia perciò deve diventare il luogo di costruzione di continui compiti autentici, dove ogni bambino si trovi a contatto diretto con la realtà e i suoi piccoli, ma grandi, problemi e misteri da risolvere.

39


ROUTINES

UNIT ROUTINES

CONOSCENZE Lessico

Hello, hi, stand up, play, come in, sit down, stop, line up, tidy up, everybody, everyone, boys, girls, wash, hands, face

Strutture Let’s…

I wash my hands / face

ABILITÀ Listening

Comprendere il lessico relativo alle

routine quotidiane.

Comprendere ed

eseguire comandi semplici.

Speaking

Nominare le azioni di routine compiute a scuola tutti i giorni. Ripetere un chant semplice in coro.

40

VERSO LE COMPETENZE Listening

Acquisisce abilità di ascolto. Riconosce e riproduce suoni tipici della lingua inglese. Riconosce parole e frasi familiari semplici.

Comprende brevi e semplici istruzioni per eseguire facili movimenti e giochi.

Speaking

Usa in modo conciso espressioni semplici per descrivere le azioni quotidiane.


di Marta Bartolucci

Le routine sottolineano la scansione temporale della giornata scolastica, sono momenti che si ripetono in maniera regolare e costante, caratterizzati da attenzione e interesse verso l’altro con la finalità primaria di porre al centro il bambino, il suo benessere e la sua innata capacità di divenire autonomo. Vanno a soddisfare bisogni primari che il bambino ha, come usare il bagno, essere pulito, bere, mangiare, riposare, ecc. Soprattutto, però, consentono al bambino di muoversi per la prima volta nel tempo e di iniziare a comprenderne il significato attraverso una scansione regolare e costante che lo accompagna ogni giorno. Il bambino acquisisce una prima valenza di orientamento temporale collegato al succedersi dei vari momenti della giornata scolastica e questa ripetizione costante lo aiuta a comprendere, memorizzare e quindi a raggiungere un buon livello di serenità in riferimento a ciò che sta per accadere, a ciò che accadrà dopo. Le routine vanno inoltre a sviluppare competenze personali, sociali, di comunicazione e di espressione, oltre che cognitive. Le azioni routinanti, infatti, facilitano la memorizzazione di script mentali, dove con il termine script s’intende la rappresentazione di eventi organizzati in termini spazio-temporali e causali e si costruisce sulla base dell’esperienza reale, attraverso una successione ordinata di azioni coerenti in un particolare contesto, finalizzate a realizzare uno scopo, individuale o socio-culturale (Schank e Abelson, 1977). Sono, perciò, semplici sequenze di azioni comuni che rendono il bambino partecipe alla vita sociale che lo circonda, aiutandolo a superare la fase dell’egocentrismo e, nello stesso tempo, insegnandogli a vivere in contesti sociali caratterizzati da regole, tempi e spazi condivisi.

ROUTINES

L’IMPORTANZA DELLE ROUTINE A SCUOLA

41


Un quadro spazio-temporale comprensibile e prevedibile costituisce il primo passo per poter impostare un lavoro educativo con i bambini nel periodo della Scuola dell’Infanzia. La strutturazione tuttavia non deve significare rigidità, ma deve essere flessibile, costruita in funzione dei bisogni e dei livelli di sviluppo del singolo bambino e soggetta a modifiche in ogni momento; né deve essere fine a se stessa, ma rappresentare un mezzo per aiutare ogni bambino con le proprie caratteristiche. Strutturare il tempo del bambino significa rispondere ad alcune domande: - Quando? - Per quanto tempo? Il passare del tempo, come sostiene la dottoressa Donata Pagetti Vivanti, è una nozione difficile da apprendere, perché si appoggia su dati non visibili. Per questo è importante strutturare la giornata attraverso una organizzazione del tempo che informi, ogni momento, il bambino su ciò che sta accadendo, ciò che è accaduto e ciò che accadrà. Se ben organizzate, le routine vengono vissute con piacere dai bambini che vi trovano un aggancio contro le loro insicurezze e risposte alle loro domande. Si parla di regolarità e non di rigidità, poiché la scansione deve seguire anche le richieste dei piccoli interlocutori e la flessibilità oraria è alla base della gestione della giornata scolastica. Sarà a discrezione del team docente dilatare o meno alcuni momenti affinché essi siano sempre a misura di bambino. Nelle attività di routine i bambini acquisiscono autonomia e capacità di gestione personale e sociale, tanto che i più grandi possono assumere la funzione di tutor dei più piccoli, acquisendo perciò anche un ruolo di responsabilità rispetto al gruppo. Ogni routine può modificarsi nel corso dell’anno in funzione delle capacità di crescita dei bambini stessi, oppure rimanere invariata per tempi molto lunghi perché funzionale all’intero gruppo sezione. Anche in questi specifici momenti della giornata scolastica, il team docente deve avere la capacità di osservare in maniera regolare e sistematica il gruppo sezione e il singolo bambino per poter poi calibrare le modifiche da apportare e per valutare le effettive conquiste raggiunte.

42


LESSON 1 ROUTINES

HELLO! xx

xx

AUTUMN

03

HI

HELLO

ROUTINES

HELLO

LISTEN AND POINT

TREE

COLOUR THE CHILDREN AND MATCH TO THE RIGHT TRAFFIC LIGHT.

6

Colora i bambini, osserva i semafori e collegali all’azione corrispondente. IN GUIDA

a pag. XXX

4

ACORN

LEAF

CLOUD

COLOUR IN THE CHILDREN. WHAT ARE THEY DOING? SAY HELLO AND HI.

7

Colora i bambini. Che cosa stanno facendo? Impara come ci si saluta. IN GUIDA

Hello! a p. 43

5

PAG. 4 - 5 words

Hello Ciao

Hi Ciao

Come in Entrare

you need

Stereo

1

Cd audio

LET’S START Fate sedere in cerchio i bambini nell’angolo adibito alla lingua inglese e cantate insieme la canzone Sir Cat (track 01). Un bambino a turno ha il compito di prendere il personaggio da dentro la sua casetta e di porlo al centro del cerchio. Per introdurre l’argomento della routine che riguarda il saluto quando si arriva a scuola, invitate i bambini a ripetere il chant (track 03) alternando la voce al battito delle mani.

43


03

HELLO! HI!

traduzione

Hello, hello! Hello, hello, hello! Hi, hi! Hi, hi, hi! Hello, hello! Hello, hello, hello! Hi, hi! Hi, hi, hi!

44

CIAO! CIAO! Ciao, ciao! Ciao, ciao, ciao! Ciao, ciao! Ciao, ciao, ciao! Ciao, ciao! Ciao, ciao, ciao! Ciao, ciao! Ciao, ciao, ciao!


ALL TOGETHER

ROUTINES

2

GROUP GAME

1

Invitate due bambini alla volta a uscire dalla sezione. Spiegate loro che devono bussare alla porta cosicché gli altri bambini possano dire “Come in!” per invitarli a entrare. 3

2

Una volta entrati, i bambini devono salutare con la mano e dire “Hello! Hi!”.

JUST ME Fate svolgere a ogni bambino le attività alle pagine 4 e 5 del proprio quaderno operativo, dicendo “Open your book at pages 4 and 5 and complete”.

4

TIME TO GO Fate sedere in cerchio i bambini nell’angolo adibito alla lingua inglese e salutate insieme Sir Cat cantando la canzone Bye bye Sir Cat (track 02); poi, un bambino a turno ha il compito di prendere il personaggio e di riporlo nella sua casetta.

45


LESSON 2

SIT DOWN AND STAND UP xx

xx

AUTUMN

04

ROUTINES

STAND UP

SIT DOWN

LISTEN AND POINT

TREE

COLOUR THE CHILDREN AND MATCH TO THE RIGHT TRAFFIC LIGHT.

6

Colora i bambini, osserva i semafori e collegali all’azione corrispondente. IN GUIDA

a pag. XXX

ACORN

16

LEAF

CLOUD

WHAT ARE THE CHILDREN DOING? DRAW YOURSELF SITTING DOWN AND THEN STANDING UP.

7

Che cosa stanno facendo i bambini? Disegnati prima seduto e poi in piedi. IN GUIDA

Sit down and stand up a p. 46

17

PAG. 16 - 17 words

Sit down Sedersi Stand up Alzarsi in piedi

Boys Maschi Girls Femmine

Everybody Tutti

you need

Stereo

1

Cd audio

LET’S START Fate sedere in cerchio i bambini nell’angolo adibito alla lingua inglese e cantate insieme la canzone Sir Cat (track 01). Un bambino a turno ha il compito di prendere il personaggio da dentro la sua casetta e di porlo al centro del cerchio. Per introdurre l’argomento delle routine che riguardano quando ci si deve sedere e quando ci si deve alzare, invitate i bambini a ripetere il chant (track 04) alternando la voce al battito delle mani.

46


ROUTINES

04

SIT DOWN AND STAND UP

traduzione

Sit down, stand up. Sit down, stand up. Sit down, sit down, sit down. Stand up, stand up, stand up.

SIEDITI E ALZATI Siediti, alzati. Siediti, alzati. Siediti, siediti, siediti. Alzati, alzati, alzati.

47


2

ALL TOGETHER GROUP GAME Fate sedere in cerchio tutti i bambini e invitateli a eseguire i seguenti comandi:

1

“Everybody, stand up!” Tutti in piedi! “Boys, stand up!” Maschi, in piedi! “Girls, stand up!” Femmine, in piedi!

“Everybody, sit down!” Tutti seduti! “Boys, sit down!” Maschi, seduti! “Girls, sit down!” Femmine, sedute!

Una volta che i bambini hanno afferrato la differenza fra i vari comandi, date dei comandi in ordine casuale. Dopo aver giocato diverse volte, invitate un bambino a dare i comandi ai compagni. 3

JUST ME Fate svolgere a ogni bambino le attività alle pagine 16 e 17 del proprio quaderno operativo, dicendo “Open your book at pages 16 and 17 and complete”.

4

48

TIME TO GO Fate sedere in cerchio i bambini nell’angolo adibito alla lingua inglese e salutate insieme Sir Cat cantando la canzone Bye bye Sir Cat (track 02); poi, un bambino a turno ha il compito di prendere il personaggio e di riporlo nella sua casetta.



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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G ­ RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

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