So P. C IS rp ecc BN r ar 97 esa elli 8- ! 4 - L 88 - . V -4 Le ec 72 t ci -2 tu 49 re 19 Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
4 letture
Grammatica
• Pagine di accoglienza • Percorsi per tipologie testuali • Verifica delle competenze • Percorso e prove modello INVALSI • Laboratori di ascolto • Laboratori del lessico • Percorsi di Cittadinanza • Pagine per imparare facile
• Mappe di sintesi • Verifica delle competenze • Giochi linguistici • Tavole dei verbi • Prove modello INVALSI • Eserciziario
Scrittura Linguaggi espressivi • Mappe-guida per la scrittura • Percorsi di produzione scritta per tipologie testuali • Spunti per la scrittura creativa • L’arte e la musica per scoprire le stagioni
patrizia ceccarelli - livia vecci
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e inoltre... Le regole di italiano 4-5 Un fascicolo con le regole base per aiutare gli alunni a svolgere i compiti in autonomia
Io imparo facile
SE
• Breve guida “A scuola con un sorriso” con spunti di riflessione e suggerimenti pratici per la gestione del gruppo-classe • Guida al testo con programmazione, schede operative, suggerimenti ecc. •V ademecum BES con consigli, normative, schede operative ecc. • 3 cartelloni sulle tipologie testuali • 1 poster attivo di grammatica
I volumi sono in versione digitale M.I.O. BO OK, scaricabil i on-line e archivia bili su USB
IN DOTAZIONE CON LA GUIDA: il M.I.O. BOOK docente con la guida al testo, i percorsi multidisciplinari per la LIM spiegati passo passo, esercizi interattivi di italiano e di tutte le discipline, tante schede in PDF il M.I.O. BOOK studente
letture
PER L’INSEGNANTE E LA CLAS
A richiesta i volumi con i percorsi semplificati, di 4a e 5a per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line
letture Percorsi di Cittadinanza e Costituzione Mappe sulle tipologie testuali
I DVD si possono installare senza connessione a Internet
CD audio in formato MP3 con la versione audio di tutto il libro letto da speaker professionisti I S B N 978-88-472-2489-6
I S B N 978-88-472-2491-9
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È l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali).
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È “aperto” perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • la possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe.
Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti.
È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi.
Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.
È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare la font trasformandola in MAIUSCOLO. Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.
Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Francesca Bolognini, Carmen Referza Consulenza didattica: Tiziana Bartolucci, Maria Luisa Gagliardini, Paola Papalini (percorso di lettura); Raffaela Maggi (sezione Insieme per imparare facile) Grafica e impaginazione: Mauro Aquilanti Illustrazioni: Valentina Belloni, Chiara Bordoni, Funnybooks, Mariagrazia Orlandini, Elisabetta Travet Copertina: Mauro Aquilanti Illustrazione di copertina: Mariagrazia Orlandini Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, 123rf, Fotolia, Thinkstock Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
Bicicletta, che passione! INIZIO È SABATO, GIORNO DI VACANZA: PROPRIO LA GIORNATA IDEALE PER FARE ACROBAZIE IN BICICLETTA E CURVE SPERICOLATE. DA OGGI LINUS HA UN AUTENTICO MANUBRIO DA CORRIDORE SULLA BICICLETTA, GLIEL’ HA MONTATO SUO FRATELLO STEFAN, HA SOLO UN POCHETTINO DI RUGGINE. – È UN MANUBRIO DA PROFESSIONISTA – HA SPIEGATO STEFAN – E VA ANCHE BENE. CON UN MANUBRIO COME QUELLO, LINUS POTRÀ PIEGARSI TUTTO IN AVANTI, COME FANNO I CORRIDORI ALLA TELEVISIONE. MITICO!
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patrizia ceccarelli - livia vecci
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indice
stare bene a scuola
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STARE BENE A SCUOLA 6
Io Il maestro 7 Mamma e papà... e anche la scuola 8 Voglio una scuola 9 Che bell’aula 10 Tutti amici 12 Il gioco di imparare
Sorprenditi con
IL RACCONTO
24 Bicicletta, che passione! 26 La rivolta delle sorpresine 28 L’anatra ferita 30 METTO A FUOCO il racconto realistico Storia di Stack 32 Il diverso 34 Capriole e batticuore 36 Il rifugio segreto 37 Arrivano i pompieri 38 IMPARO AD ASCOLTARE L’INSEGNANTE LEGGE
IO SO GIÀ CHE... 13 14 15 16 17 18 19 20 21
Attori o fantasmi? Storia del naso che fiorì L’airone incontentabile Pollicino La pelle del rinoceronte Filippa della metropolitana La gallina intelligente Invenzioni... trasparenti Germogli di patata americana
39 LABORATORIO DEL LESSICO 40 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Colpo di fulmine 42 METTO A FUOCO il racconto d’avventura L’arco di Robin 44 Capitano Achab 46 Survival 48 Una sfida pericolosa 50 EVVIVA I CLASSICI Gulliver a Lilliput 52 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Roy e gli orsi 54 METTO A FUOCO il racconto di paura Una bianca figura 56 Un bosco spaventoso 57 Spaventapasseri viventi 58 Una visione orripilante 59 LABORATORIO DEL LESSICO
2
indice 60 EVVIVA I CLASSICI La mummia vivente 62 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE La casa del mistero 64 METTO A FUOCO il racconto autobiografico Ricordo l’India 66 Ho scelto di fare l’astrofisica 68 Un aquilone spettacolare 69 IMPARO AD ASCOLTARE L’INSEGNANTE LEGGE 70 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Sono Malala A... come AUTOSTIMA 72 Se fossi... 73 Io mi piaccio! 74 METTO A FUOCO il diario Le mie bacchette speciali 76 Acquisti! 77 Un diario in regalo! 78 Mina vs-50 79 Attraversando l’Africa 80 EVVIVA I CLASSICI Gian Burrasca prestigiatore 82 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE A lezione di judo 84 METTO A FUOCO la lettera Lettera dalle vacanze 86 Lettera per un figlio 87 Lettera al Ministro 88 Mia sorella Melania 89 LABORATORIO DEL LESSICO
90 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Parlare al muro 92 METTO A FUOCO il racconto fantastico Il tappetino volante 94 Le uova di Cocca 96 La bambina di piume 97 Il fabbricatore di animali 98 La casa sull’albero 100 IMPARO AD ASCOLTARE L’INSEGNANTE LEGGE 101 LABORATORIO DEL LESSICO 102 EVVIVA I CLASSICI L’Isola Che Non C’è 104 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Nella cucina del castello 106 METTO A FUOCO il mito Il mito di Prometeo 108 L’arcobaleno 110 La nascita della speranza 111 Mito di Alcione 112 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Due nuove costellazioni 114 In viaggio da solo
verso l’invalsi
3
indice
120
Sorprenditi con
LA POESIA
122 METTO A FUOCO la filastrocca Le parole tiritere Uno, due, tre... 124 Filastrocca, dove sei? Porta 125 Rima smascherata Tesoro 126 Una giovane matita Il melone Il signor Filiberto 127 Per sciogliere la lingua Per giocare o... ...per dormire 128 METTO A FUOCO la poesia Ofelia la gatta 130 Parole di mare 131 Sulla spiaggia Nel bosco 132 Capelli Vestiti 133 La luna Il sole 134 Io sono tutti gli uomini Per Malala Yousafzai 135 LABORATORIO DEL LESSICO 136 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Girotondo Profumo di legna S... come SOLIDARIETÀ 138 Il clown in ospedale 140 Sapevo che saresti venuto 141 Nessun uomo è un’isola
4
142
Sorprenditi con
LA DESCRIZIONE
144 145 146 147 148
Kolloval, l’elfo dell’allegria Cuore puro e corpo leggero Il pastore maremmano Baffo, il mio primo cane Due super nonne
150 METTO A FUOCO la descrizione di animali Qui-quak 152 Polly permaloso 153 Lucertole 154 METTO A FUOCO la descrizione di ambienti Vita nella palude 156 Un giardino di frutta 157 La casa più bella 158 METTO A FUOCO la descrizione di persone Aurora e Marcel 160 Ondina 161 Umberto non è un genio 162 La principessa del calcio 163 LABORATORIO DEL LESSICO 164 Ecco gli hobbit! 165 IMPARO AD ASCOLTARE L’INSEGNANTE LEGGE 166 EVVIVA I CLASSICI Il vecchio lupo di mare 168 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Viaggio in Sicilia!
indice 198 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Dov’è il trucco? Per uno stile di vita sano
Sorprenditi con
170
L’INFORMAZIONE
172 METTO A FUOCO il testo informativo Abitudini alimentari 174 La navigazione presso i Fenici 176 Le previsioni meteorologiche 178 Le galassie 179 Il volo 180 Appuntamento in città 181 IMPARO AD ASCOLTARE L’INSEGNANTE LEGGE 182 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE La regina Cleopatra 184 Ma gli animali imparano?
verso l’invalsi
R... come RISPETTO 186 Tutti diversi, tutti uguali 187 Uguali per lo Stato Figli del mondo 188 Tu rispetti la natura? 190 Io sono “nobile” 190
Sorprenditi con
R... come RESPONSABILITÀ 200 La leggenda del colibrì 201 La storia siamo noi 202 Soldi
Insieme per
IMPARARE FACILE
205 Il racconto realistico 206 Il racconto d’avventura 207 Il racconto di paura 208 Il racconto autobiografico 209 Il diario 210 La lettera 211 Il racconto fantastico 212 Il mito 213 Il testo poetico 214 La descrizione 215 Il testo informativo 216 Il testo regolativo
LE REGOLE
192 METTO A FUOCO il testo regolativo Il dolce di albicocche 194 Bowling fai-da-te 195 Istruzioni per studiare 196 Star bene con i fratelli 197 Regolamento Montagna pulita
SC ARIC A ,S E CLICCFAOGLIA !!!
Questo li
bro
versione è anche in digitale M.I.O. BO OK Divertit
i e im i video, g para con le attività li ascolti e multimed iali
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stare bene a scuola stare bene a scuola
Io
Il maestro
Vado a scuola come a una festa con tante idee dentro la testa:
Maestro portami dove imparare è gioia dove trovarsi al mattino è sorpresa è abbraccio è riparo.
idee nuove da pionieri per tracciare grandi pensieri idee forti da guerriero per conquistare il mondo intero e se una cosa oggi va storta a me che importa? Proverò domani con un’idea di scorta.
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Tornano a scuola i bambini, ma anche i maestri e le maestre e un po’… anche i genitori.
In guida A scuola con un sorriso
Maestro portami dentro le tue parole falle volare lontano: sul mare tempestoso tra i ghiacci polari negli occhi dell’Oriente. Maestro guidami con i tuoi passi leggeri per sentieri di scoperta poi lasciami piano che resti attento il cuore.
ti! t u t a la o u c s e c li Fe
stare bene a scuola
Mamma e papà... Anche le mamme e i papà sono emozionati alla riapertura della scuola. Attendono in gruppo davanti ai cancelli e pensano già al duro impegno che li aspetta: al mattino svegliare i bambini che dormono come sassi, correre nel traffico per arrivare puntuali al suono della campanella e non dimenticare di mettere nello zaino una merenda sana e nutriente... Al pomeriggio invece ci sono i compiti da controllare e alla sera bisogna convincere i piccoli ad andare a letto presto... Poveri genitori, ce la faranno a essere promossi?
...e anche la scuola Anche la scuola riapre i battenti: spalanca finestre e cancelli, leva la polvere su cattedre e banchi, riaccende computer e lavagne luminose, fa rombare il motore dei pulmini. È un pianeta che si risveglia, il pianeta della scuola! Insegnanti, custodi, autisti, cuochi e direttori sono pronti e ti aspettano. Tu sei pronto?
• Leggi i brani e le poesie, poi disegna il dono che vorresti fare o scrivi una dedica alle persone del tuo “pianeta scuola”, per augurare loro un felice anno scolastico.
COMPAGNI
INSEGNANTI
GENITORI
In guida A scuola con un sorriso
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stare bene a scuola
Voglio una scuola Voglio una scuola che parla ai bambini come la rondine ai rondinini che insegna a volare aprendo le ali e sa che i voli non sono mai uguali. Voglio una scuola che scavalca muretti e accoglie disegni che non sono perfetti che guarda avanti e traccia sentieri senza scordarsi di quelli di ieri. Voglio una scuola con dentro il sole che toglie polvere alle parole con porte aperte, grandi finestre e bimbi che ridono con le maestre. da J. Carioli, Poesie a righe e a quadretti, Giunti Kids
• La tua scuola com’è? Scegli tra le qualità proposte. divertente interessante impegnativa
stimolante
accogliente
• E tu come la vorresti? Collega ognuna di queste espressioni al suo significato.
UNA SCUOLA - che parla ai bambini - che insegna a volare - che scavalca muretti - con dentro il sole
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In guida A scuola con un sorriso
- che arricchisce la fantasia - che supera le barriere - piena di vita e calore - che si rivolge direttamente ai bambini
stare bene a scuola
Che bell’aula Sono così contenta quando entro in classe perché la mia aula mi piace proprio! Le pareti, tutte tappezzate di cartelloni, sono colorate di un verde tenero e la porta che dà sul cortile è azzurra: sembrano terra e mare. Anche i banchi sono colorati e non hanno mai una posizione fissa, perché li spostiamo a seconda delle attività: li mettiamo in cerchio quando vogliamo commentare insieme ciò che abbiamo scritto, accoppiati quando ci serve una superficie più ampia per disegnare. Ma più bello di tutti è quando i banchi li togliamo proprio di mezzo, lasciamo un largo spazio libero al centro della stanza e ci improvvisiamo attori per drammatizzare un racconto che abbiamo letto, oppure ci rilassiamo con qualche esercizio a suon di musica. Certo che spostare i banchi faceva sempre un gran rumore! – Così ci rompiamo i timpani! – diceva il maestro. Allora abbiamo trovato tutti insieme un trucco eccezionale: abbiamo infilato in fondo a ciascuna gamba della sedia una pallina da tennis tagliata a metà, così i nostri spostamenti sono diventati quasi silenziosi!
facciamo
SQUADRA
•C onfrontate le vostre idee ed esprimete il valore che attribuite a queste affermazioni con un voto da 5 a 10. - È molto importante che l’aula sia uno spazio accogliente, pulito e sicuro. - È bene che ogni bambino abbia uno spazio personale in cui tenere i suoi oggetti. - I cartelloni alle pareti, con le regole di comportamento e le materie di studio, sono molto utili. - In aula devono esserci tanti libri sempre pronti da consultare. - I banchi devono essere disposti in modo da lasciare un passaggio libero.
In guida A scuola con un sorriso
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stare bene a scuola
Tutti amici Va bene, lo ammetto, ho fatto la cosa sbagliata. Ho perso la pazienza, ho esagerato. Però non potevo sapere che la carta geografica era appesa al muro con uno sputo di chiodo, che bastava un soffio a farla cadere, e nemmeno potevo sapere che l’asticciola di legno che la reggeva fosse così pesante. Avevo sempre immaginato che fosse una bacchetta di plastica. Perciò mi prendo la responsabilità di aver spintonato Marco, d’accordo. Ma se la carta geografica si è staccata dal muro, e se l’asta di legno gli è caduta in testa e gli ha fatto un bernoccolo grosso come un’albicocca, che c’entro io? E comunque avevo le mie ragioni e un bernoccolo Marco se lo meritava e come! Invece a Marco nessuno ha detto niente e io, una settimana senza tv: ecco che cosa ci ho ricavato. E poi le prediche di mamma, della maestra Enrica, della maestra Paola... Perfino Davide e Claudia, che sono i miei migliori amici, me ne hanno dette di tutti i colori. E ora non c’è giorno che mamma non mi ripeta che bisogna essere amici di tutti. Come se fosse possibile essere amici di tutti. No, davvero non credo che sia possibile. Non si può essere amici di tutti. E questa cosa la ripeto sempre a mamma, ma sembra che lei non voglia capire. Ogni volta insiste: - Edo, non ci sono scuse (io mi chiamo Edoardo), con i compagni di classe bisogna andare d’accordo, essere amici di tutti. Vorrei vedere lei, nella mia classe, tutti i giorni, mattina dopo mattina, se riuscirebbe a essere amica di tutti. da G. Quarzo, Tutti amici, Coccole e caccole
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In guida A scuola con un sorriso
stare bene a scuola
• Rispondi sul quaderno alle domande. • Quali tra i seguenti suggerimenti ti sembrano più importanti per diventare amico di tutti? - Che cosa è successo a Marco? - Chi è stato a procurargli un bernoccolo in testa? S ottolineare i pregi e le virtù dei compagni - Come è stato punito? tralasciando i difetti. - Si è pentito di ciò che ha fatto? Non prendere in giro un compagno per qualche - Edoardo pensa che sia facile essere amico di tutti? aspetto del suo fisico o del carattere. - E tu come la pensi? Riesci a essere amico di tutti i tuoi Condividere le cose e aiutare chi è in difficoltà. compagni di classe? • Aggiungi nel cuore altre parole dell’amicizia.
SORRISO .................................................... RISPETTO
COMPRENSIONE
....................................................
..................................................... AFFETTO
origine e le abitudini più. di e es Pa il , ia or st la e er Conosc prezzarli di ap ad à er ut ai ti , se as cl di dei tuoi compagni
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stare bene a scuola
Il gioco di imparare – Stamattina ho fatto matematica – dice Alice. – Ti sei annoiata? – le chiede il papà, perché a lui i numeri non sono mai piaciuti. – Mi sono divertita tantissimo! – risponde Alice, e racconta – Avevamo appena preso il quaderno coi quadretti quando... Toc! Toc! Qualcuno bussa alla porta. “Avanti” dice la maestra. La porta si apre ed entra un clown. “È qui che si fa matematica?” ci ha chiesto. “È proprio qui” abbiamo risposto. “Ah, bene. Credevo di aver sbagliato aula. Noi clown facciamo sempre pasticci”. Ha tirato fuori tante palle colorate e si è messo a lanciarle e a riprenderle. “Quante sono?” ci ha chiesto. “Sono sette” ha detto Paolo. Poi ha tirato fuori dalle tasche altre palle colorate e le ha distribuite. “Adesso lanciatele voi” ha detto e ci ha insegnato come si fa. Io riesco a lanciarne due, Giulia tre e la maestra Ursula, che è grande, quattro. – Tu quante ne lanci? – chiede Alice al suo papà. – Neanche una – le risponde il papà – Ai miei tempi a scuola c’erano altri sistemi per imparare la matematica. – Quali sistemi, papà? – chiede Alice – Secondo me non ci sono modi migliori di imparare dei giochi e le sorprese che inventa ogni giorno la maestra Ursula. da M. Vago, La scuola delle sorprese, Piemme
• Completa. La maestra Ursula ha fatto entrare in classe un ................................................... per insegnare ai bambini la .................................................... • In generale per te imparare è: faticoso noioso impegnativo divertente • Ti è capitato di imparare una cosa attraverso un gioco? Racconta.
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In guida A scuola con un sorriso
io so già che...
Attori o fantasmi? Finalmente è arrivato il giorno dello spettacolo! Alle 15 le maestre Silvia e Lorenza ci hanno chiamato per la prova. La sala era già preparata per lo spettacolo, con tutte le sedie in fila per le nostre famiglie. Siamo saliti sul palco. Cra croc crac... – E se si rompe come facciamo? – ho chiesto preoccupato. – Alla peggio cadremo di sotto! – mi ha risposto Silvia ridendo. La prova è cominciata e all’improvviso abbiamo sentito un suono di tromba. A un tratto ho visto il custode Valdemaro con un foglio scritto a lettere grandi: DOVETE SCAPPARE C’È LA PROVA. Ma che c’entrava lui con la nostra prova? – Viaaaa! È l’allarme antincendio! Svelti, usciamo di qua! – ha urlato Lorenza. Per primo è partito Mattia, il nostro capofila, e a uno a uno ci siamo presi per mano come abbiamo deciso all’inizio dell’anno. Fuori dalla porta, via, di corsa, verso il giardino, fin sotto l’ulivo, il nostro punto di raccolta. Le altre classi erano già lì, e quando ci hanno visto arrivare combinati in quel modo hanno cominciato a urlare: “I fantasmi!”. Renatino di prima ha chiesto: – È la prova contro i fantasmi? Quando finalmente è tornato un po’ di ordine abbiamo capito cos’era successo: avevano deciso di fare la prova di emergenza antincendio e non potevano certo sapere che noi stavamo facendo altre prove... quelle della recita. da B. Pumhösel, A. Sarfatti, Fughe e fantasmi, Giralangolo
ripasso • Numera i fatti raccontati secondo l’ordine in cui avvengono. I bambini sono scappati verso il punto di raccolta. Alle 15 sono iniziate le prove generali dello spettacolo. È suonato l’allarme antincendio. I bambini delle altre classi hanno gridato: – I fantasmi! • Questi fatti sono: possibili nella realtà
fantastici
• Nel testo c’è una parola che potrebbe far pensare a un testo narrativo fantastico. Qual è? Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO NARRATIVO
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io so già che...
Storia del naso che fiorì C’era una volta un ragazzo proprio bravo. Non si insudiciava mai, non diceva mai brutte parole e le sue unghie erano sempre pulite. Aveva deciso di essere il ragazzo migliore del mondo. Non si metteva le dita nel naso neppure di nascosto. Naturalmente aveva delle porcherie anche lui nel naso, come tutta la gente. E siccome non si era mai messo le dita nel naso, c’era una quantità di porcherie molto maggiore nel naso suo che nei nasi delle altre persone. Un giorno d’estate fiori ed erbe spuntarono dal naso del ragazzo come da un vaso da fiori capovolto. Il ragazzo era molto fiero del suo naso fiorito. Ma i bambini lo prendevano in giro e la gente diceva: – Ohibò! Come mai non si pulisce il naso? Il ragazzo, dato che non riusciva a capire, scosse la testa e i fiori e l’erba gli fecero un tale solletico che gli venne voglia di starnutire. E, starnutendo, tutti i fiori e l’erba gli uscirono dal naso. I bambini e la gente si misero a ridere e rise anche il bambino con il naso liberato. da U. Wölfel, Storie per ridere, Nuove Edizioni Romane
ripasso • Segna con una x il fatto che non può accadere nella realtà. Il ragazzo non si insudiciava mai. Il ragazzo non si metteva le dita nel naso. Dal naso del ragazzo spuntarono fiori. Il ragazzo starnutì. • Questo brano allora è: un racconto realistico un racconto fantastico • Completa. All’inizio del racconto il ragazzo ............................ ......................................................................................... Poi accade che nel suo naso .................................. ......................................................................................... Alla fine il ragazzo ...................................................... .........................................................................................
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Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO NARRATIVO
io so già che...
L’airone incontentabile Un airone se ne andava gironzolando sulle sue gambe snelle lungo la riva del fiume. Dapprima vide passare una carpa, poi un luccio. Avrebbe potuto catturarli senza fatica, ma decise di aspettare: in fondo non aveva poi così fame. Dopo un po’ vide avvicinarsi alcune tinche, ma non gli piacevano granché. Esclamò con sdegno: – Io mangiare delle tinche? Non è cibo degno di un ripasso airone! Meglio aspettare ancora: voglio mangiare solo qualcosa di veramente buono. • Il protagonista di questa storia è: Trascorse l’intera giornata senza vedere passare altri un animale una persona pesci. L’airone cominciò ad avere fame. • Lo scopo di questo testo è: Scese la sera. Decise così di incamminarsi verso i campi divertire il lettore alla ricerca di qualcosa da mangiare. insegnare una morale Trovò un grosso pezzo di pane raffermo e, malvolentieri, se lo mangiò, pentito di aver fatto lo schizzinoso • Si tratta allora di: quando aveva la possibilità di scegliere. una fiaba una favola da AA. VV., 365 storie, Classica Licorne Edizioni Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO NARRATIVO
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io so già che...
Pollicino C’era una volta un taglialegna talmente povero che non sapeva come sfamare i suoi sette bambini. Una sera disse alla moglie: – Domani li abbandonerò nella foresta: non c’è altra soluzione! Ma il più piccolo dei sette fratelli aveva sentito tutto: si chiamava Pollicino perché era venuto al mondo così piccolo da non superare la lunghezza del dito pollice, ma era molto intelligente. Così si riempì le tasche di sassolini e, quando il giorno dopo i bambini si ritrovarono soli nella foresta, Pollicino, che aveva disseminato i sassolini lungo tutto il tragitto, li ricondusse a casa. Alcuni giorni dopo, però, il povero taglialegna li fece smarrire di nuovo. Questa volta Pollicino aveva lasciato lungo la strada delle briciole di pane e gli uccellini se l’erano mangiate; i bambini così non poterono tornare a casa. Vagarono per il bosco finché giunsero davanti a un immenso castello in cui viveva un orco con le sue sette figlie. L’orco ospitò i bambini per la notte con l’intenzione di mangiarseli a colazione il mattino dopo. Le sette figlie dell’orco dormivano in un grande letto e portavano ognuna una corona d’oro in testa, nel letto accanto invece dormivano i sette fratellini. Durante la notte, Pollicino tolse le corone alle bambine e le posò sulla sua testa e su quella dei fratelli. L’orco, nel buio, sfiorò la testa di Pollicino e dei suoi fratelli, ma, sentendo sotto le dita le corone d’oro, fece un salto indietro: “Stavo per farne una bella!” pensò. Quindi, ignaro dello stratagemma di Pollicino, divorò senza esitare le proprie figlie, poi si addormentò russando. Allora Pollicino e i suoi fratelli svelti svelti fuggirono e portarono alla famiglia il tesoro dell’orco. da AA. VV., 365 storie, Classica Licorne Edizioni
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Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO NARRATIVO
ripasso • Rispondi sul tuo quaderno in modo completo alle domande. - Chi è il protagonista? - Quale antagonista deve affrontare? - Quale stratagemma usa? - La storia si conclude con un lieto fine? - Ha gli ingredienti tipici della fiaba?
io so già che...
La pelle del rinoceronte Sulla riva di una spiaggia, un uomo si era preparato un bel pesce alla brace, ma un rinoceronte, che all’epoca aveva una pelle lucida e tirata, passò di lì e, con una cornata, buttò il pesce sulla sabbia. Cinque settimane dopo, ci fu una terribile ondata di caldo: la temperatura si alzò talmente che tutti si toglievano i vestiti che avevano addosso. Il rinoceronte non sopportava quel caldo: si tolse allora la pelle e scese alla spiaggia per farsi il bagno. Arrivò l’uomo, trovò la pelle e fece un sorriso larghissimo: aveva l’occasione per vendicarsi. Di nascosto, la riempì così tanto di prugne secche, vecchie briciole rafferme e uvette bruciacchiate che più piena di così non si poteva. Si arrampicò in cima alla palma e aspettò che il rinoceronte uscisse dall’acqua e se la rimettesse. Il rinoceronte fece così. Si infilò la pelle e quella cominciò a fargli il solletico come quando ci sono delle briciole nel letto. Cercò di grattarsi, ma fu peggio; si sdraiò sulla sabbia e si rotolò... ma, ogni volta che si rotolava, le briciole di torta gli prudevano di più, sempre di più. Così corse verso la palma e si sfregò, si sfregò... Si sfregò tanto e così forte che gli si formò una grossa piega sulla spalla, e un’altra piega sulla pancia, e altre pieghe sulle zampe. Andò allora a casa arrabbiatissimo e tutto scorticato. Da quel giorno tutti i rinoceronti hanno grandi pieghe sulla pelle e un pessimo carattere; tutta colpa delle briciole! da R. Kipling, Storie proprio così, Editrice Piccoli
ripasso • Quale elemento della realtà vuole spiegare questa leggenda? Le pieghe sulla pelle del rinoceronte. Il corno sulla fronte del rinoceronte. • Qual è il fatto che non può accadere nella realtà? Il rinoceronte scende alla spiaggia. Il rinoceronte si toglie la pelle. • Sottolinea la definizione più giusta di “leggenda”. - La leggenda è la spiegazione fantastica di un aspetto della realtà. - La leggenda è una storia fantastica di animali.
Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO NARRATIVO
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io so già che...
Filippa della metropolitana Al piano 4, porta di sinistra, sta Filippa della metropolitana. La chiamiamo così perché lavora nell’impresa che pulisce le stazioni della metro: spesso esce di casa la sera e lavora di notte, oppure si alza quando è ancora buio e prende la prima corsa del 117, per andare a spazzare le scale, i corridoi e le banchine dove si aspettano i treni. Tutte le notti raccoglie sacchi e sacchi di cartacce e giornali spiegazzati, lattine, tacchi di scarpe e ombrelli rotti, lettere strappate di innamorati abbandonati, biglietti vecchi e bucce d’arancia. È una vecchia signora, la Filippa, sempre un po’ goffa quando non indossa la tuta arancione dell’impresa di pulizie. Ha pochi denti in bocca, ma solo una volta è scesa dal dottor Scaracchia, perché le si era gonfiata una gengiva e non riusciva più a dormire per il dolore. Il dentista, però, le aveva cavato un molare - uno dei pochi rimasti - e le aveva chiesto come compenso mezzo stipendio. – Ma come? Ti sei già preso il mio dente, e vuoi anche i miei soldi? – e se ne era andata sbattendo la porta. Il dottor Scaracchia, che in fondo non è cattivo, aveva lasciato perdere. Sembra un’orsa, Filippa della metropolitana. Ma a me sta simpatica e poi vuole bene a noi ragazzi; talvolta ci porta in dono le cose più strane che trova nelle stazioni della metro: una radiolina scassata, una bambola senza un occhio, un cavatappi, un sacchetto di noci, una coperta, libri scritti in tutte le lingue del mondo. Mi piace proprio Filippa della metropolitana! da F. Signoracci, Le macchine fantastiche di Bubus, Edizioni Paoline
ripasso • Secondo te, si tratta di un testo: informativo descrittivo • Il tono di questo brano ti sembra: colorito e personale distaccato e impersonale • Completa. Filippa della metropolitana ha questo soprannome perché .............................. ............................................................................................................................................... Ogni notte raccoglie ....................................................................................................... Quando lavora indossa .................................................................................................. Vuole bene .............................................. e porta loro ..................................................
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Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO DESCRITTIVO
io so già che...
La gallina intelligente No, non ci sto con quelli che dicono ci verresti a fare il bagno in piscina e ti ritrovi nel brodo il tuo, di gallina vorrei una vita varia estetista segretaria tabaccaria gelataria hostess ballerina ma non gallina non potete capire c’è una parte di me che è piena di angoscia (e voi mi chiedete se è l’ala o la coscia!) Coccodè? Fallo te! Il cervello piccino ce l’hai tu, tacchino! Vita nuova mai più uova! Voglio far la mia vita ed esser felice non voglio far la gallina voglio far l’attrice. da S. Benni, Stranalandia, Feltrinelli
ripasso • La gallina intelligente è una poesia o una filastrocca? Segna le informazioni che te lo fanno capire: gioca con le parole è divertente i versi sono liberi molte parole sono in rima esprime emozioni
Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO POETICO
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Invenzioni... trasparenti Il vetro
Il vetro è un materiale utile, economico e prezioso: è prodotto con la sabbia, materia diffusa e a buon mercato. Quando è caldo prende qualsiasi forma, è resistente, protegge dal caldo e dal freddo pur lasciando passare la luce. Sembra che a scoprire il vetro siano stati alcuni mercanti fenici che, circa nel 500 a.C., accesero un falò sopra una spiaggia ricca di un minerale chiamato “silicio”; per effetto del calore il silicio si fuse in vetro.
Le finestre
Il vetro anticamente era piuttosto opaco perché conteneva impurità e la sua superficie era irregolare. Dal XVII secolo si pensò di utilizzare grosse lastre di vetro per le finestre, che prima erano coperte con panni e teli pesanti: questi non facevano passare il freddo ma neppure la luce.
Gli occhiali
Con il vetro nacquero anche le lenti: dischetti rotondi e lisci che ingrandivano o rimpicciolivano gli oggetti, una proprietà conosciuta già dagli antichi Greci e Romani. Furono però gli Arabi, nel secolo XI, a iniziare gli studi di ottica. Sembra che i primi occhiali siano stati inventati nel XIV secolo, in Olanda, anche se stentarono a diffondersi: la loro capacità di correggere i difetti della vista era considerata, infatti, stregoneria!
ripasso
da G. Bartalozzi, Il libro di invenzioni e scoperte, Giunti Junior
• Secondo te, si tratta di un testo: informativo regolativo • Rispondi indicando con una x Sì o No. Il testo fornisce...
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- ...informazioni riguardo all’utilizzo del vetro presso gli gli uomini primitivi?
Sì
No
- ...informazioni riguardo la scoperta del vetro nell’antichità?
Sì
No
- ...informazioni riguardo l’invenzione delle finestre e degli occhiali ?
Sì
No
Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO INFORMATIVO
io so già che...
Germogli di patata americana È conosciuta come batata, patata dolce o americana ed è buonissima cotta in forno. Se però non la cuoci ma la fai germogliare, nascerà una bella pianta da appartamento con tante foglie.
1 P rendi una patata e mettila in un vaso di vetro, con la parte più grossa rivolta verso l’alto. Per non farla scivolare in fondo al vaso, bloccala con tre stecchini infilati nella polpa.
2 Versa l’acqua nel vaso: deve bagnare solo la parte inferiore della patata.
3 M etti il vaso alla luce e mantieni costante il livello dell’acqua. Dopo pochi giorni spunteranno le radici e i primi germogli.
ripasso • Questo testo ha lo scopo di: descrivere i germogli di patata americana raccontare le origini della patata americana dare istruzioni per far germogliare una patata americana
4 S istema il vaso su uno scaffale alto così, quando le ramificazioni si allungheranno, avranno uno spazio sufficiente.
da E. Contri, Il mio giardino, Giunti Junior
Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO REGOLATIVO
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