Stefania Fiorucci
Un grande amore
Corso IRC per la Scuola
• UDA - Percorsi Multidisciplinari
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Stefania Fiorucci
Un grande amore
Corso IRC per la Scuola Primaria
LA GIOIA DI SENTIRSI
AMATI
3 Un cuore con tanti perché
4 Siamo tutti... grandi talenti!
5 STORIE CHE SCALDANO IL CUORE
DAI IL MEGLIO DI TE!
6 La “voce” del mondo
I SEGNI DELLA RELIGIONE
7 La Religione
8 Segni di antiche religioni
9 Nell’Egitto dei faraoni
10 Il tempio e l’aldilà degli Egizi
11 Gli dei dell’antica Grecia
12 La bibbia: traccia scritta...
13 ... Di una storia di salvezza
14 Verso l’anno zero
GESÙ, VERO UOMO E IL SUO TEMPO
15 Gesù nella storia
16 Arte e immagine - LA FESTA DEL NATALE
17 Il cuore del Cristianesimo
18 Quattro autori per Gesù
19 Come nascono i Vangeli?
20 La vita di Gesù
22 Le fonti storiche su Gesù
24 Dov’è vissuto Gesù?
NEL PAESE DI GESÙ
26 Il potere al tempo di Gesù
28 In Palestina, al tempo di Gesù
30 Una fede viva: ieri e oggi
32 Il tempio di Erode
34 Gruppi sociali e religiosi
36 La Palestina oggi
IL MESSAGGIO DI GESÙ
38 Un uomo che fa bene al cuore
39 Le parole di Gesù
40 STORIE CHE SCALDANO IL CUORE EDITH STEIN
41 Marta e Maria
42 Gesù e lo straniero
43 Arte e immagine - LA FESTA DEL PASQUA
GESÙ,
VERO DIO, VINCE LA MORTE
44 L’ultima settimana di Gesù
46 Il mistero della sindone
47 La Settimana Santa
48 ANDIAMO A... GERUSALEMME
50 Dalla Pasqua alla chiesa
ESERCIZIARIO
51 Io sono
52 Zaino, ascolta!
53 I luoghi delle antiche religioni
54 La religione in Mesopotamia
55 A caccia degli dei Egizi
56 Il tribunale di Osiride
57 Iside e Osiride
58 Io imparo facile
59 Le divinità greche
60 Tracce di antiche religioni
62 Il Natale
62 Il viaggio del quarto re
63 I Vangeli sinottici
64 Verso le competenze
65 La Palestina al tempo di Gesù
66 Le feste ebraiche
67 Io imparo facile
68 La società ebraica
69 Il Santuario
70 Le beatitudini
71 Una straniera tra gli Ebrei
72 Io imparo facile
73 I luoghi della passione di Gesù
74 I processi subiti da Gesù
75 La Pasqua di Gesù
76 L’apparizione a Tommaso
77 L’ascensione
78 La pentecoste
79 Verifico ciò che so • 1° quadrimestre
80 Verifico ciò che so • 2° quadrimestre
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
81 I FRUTTI DELLA TERRA
82 Il pane dell’amicizia
84 La storia del pane
88 Il giro d’Italia con il pane
90 Dalla vite al vino
91 La vendemmia
92 La fermentazione
93 Cruci-vino
94 La storia del vino
96 Rappiamo
98 I segni del pane e del vino
99 Il miracolo dei pani e dei pesci
100 Le nozze di Cana
102 CLIL Il pane e l’ora del thè
103 Compito di realtà
UN CUORE CON TANTI PERCHÉ
Come vedi siamo arrivati in classe quarta, stai crescendo! Dopo il riposo dell’estate ricomincia la scuola e insieme cercheremo le risposte a tante nuove domande, perché le domande non finiscono mai!
Tu vivi. Un giorno sei nato. Nessuno ti ha chiesto se volevi vivere. Ma ora vivi.
Talvolta è bello. Talvolta invece sei triste. Molte cose ancora non le comprendi. Vivi, ma perché?
Con le tue mani devi aiutare ad ordinare il mondo. Con il tuo intelletto devi cercare di distinguere il bene dal male.
Con il tuo cuore devi amare gli uomini e aiutarli quando puoi. Sono tanti i compiti che ti attendono.
Che attendono le tue mani, il tuo intelletto, il tuo cuore.
H. May
1 Prova a rispondere alle domande che seguono, poi confrontati con i tuoi compagni.
• Che cos’è per te il bene?
• Che cos’è per te il male?
• Quali sono le cose che ti fanno soffrire?
• Che cosa ti rende felice?
SIAMO TUTTI... GRANDI TALENTI!
Un giorno Gesù raccontò questa parabola:
Un uomo ricco partì per un lungo viaggio e decise di lasciare le sue ricchezze a tre servi. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro. Dopo molto tempo il padrone tornò e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti ne presentò altri cinque. “Bene, servo buono e fedele” gli disse, “sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto”. Venuto chi aveva ricevuto un solo talento, disse: “Signore per paura andai a nascondere il talento sottoterra: ecco qui il tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio, avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritrovato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento e datelo a chi ha dieci talenti”.
Gesù vuole far capire che i talenti sono i doni che Dio ha affidato agli uomini, le doti e le qualità di ognuno. Noi abbiamo la responsabilità di curarli per farli crescere. Chi saprà amministrare bene la propria “ricchezza” (che non sono i soldi), potrà condividere la gioia e la felicità con il padrone, cioè con Dio. Chi, invece, per paura, non ne avrà cura, si vedrà togliere quello che ha ricevuto.
1 Osserva le immagini e scrivi sotto a ognuna quale sarà il comportamento del servo.
2 E tu, hai delle capacità? Hai compreso che cosa sono i talenti nominati da Gesù?
DAI IL MEGLIO DI TE!
Nel 1910 a Skopje, in Macedonia, nasce una bambina.
Si chiamerà Agnes.
Qualche anno dopo...
STORIE CHE SCALDANO IL CUORE
Voglio diventare suora!
Teresa, andrai a insegnare in India, hanno bisogno di te!
In India Madre Teresa incontra tanti poveri.
Ora il mio nome è Madre Teresa.
Capisce finalmente la sua vocazione.
Madre, ho tanta sete.
Vivrò aiutando i più poveri e vivendo tra loro.
Nasce così la famiglia dei Missionari della Carità, uomini e donne che scelgono di essere a fianco dei più poveri, senza aspettarsi niente in cambio. Non sempre, infatti, si viene ricompensati per il bene che si fa, tanto che Madre Teresa amava dire: “Da’ al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci, ma non importa, dai il meglio di te!”.
LE MISSIONARIE DELLA CARITÀ VESTONO UN SARI (ABITO TIPICO DELLE DONNE INDIANE) BIANCO. IL BIANCO, IN ORIENTE, È IL COLORE DEL LUTTO E LO USANO LE DONNE CHE NON HANNO PIÙ NIENTE, PERCHÉ HANNO PERSO IL MARITO.
1 Secondo te, perché è importante dare il meglio di sé?
MADRE TERESA HA AGGIUNTO 4 STRISCE AZZURRE, CHE INDICANO I “4 VOTI” DELLE MISSIONARIE: POVERTÀ, CASTITÀ, OBBEDIENZA E VIVERE DA POVERE CON I POVERI. IL COLORE AZZURRO RICORDA LA PROTEZIONE DI MARIA.
LA “VOCE” DEL MONDO
Ognuno di noi è in grado di leggere la realtà che ci circonda a vari livelli:
UN ASTRONOMO, STUDIOSO DEI CORPI CELESTI, OSSERVANDO UN CIELO STELLATO, POTRÀ RIVELARCI LE SUE ORIGINI E LA SUA EVOLUZIONE.
UN ASTRONAUTA, GUARDANDO
LO STESSO CIELO, VEDRÀ IN ESSO LA POSSIBILITÀ DI NUOVE SCOPERTE.
L’uomo credente saprà leggere nella bellezza della natura anche la presenza di Dio Per coloro che hanno uno “sguardo di fede”, ogni realtà è come se parlasse, portando in sé un grande messaggio.
Per i Cristiani ogni cosa “parla” della presenza del Creatore, ma per riconoscerla bisogna farsi aiutare e sviluppare la capacità di sentire con il cuore e di capire con la mente.
UN GEOLOGO, ESPERTO NELLO STUDIO DELLA TERRA, OSSERVANDO UN LAGO TRA LE MONTAGNE, POTRÀ PARLARE DELLA SUA COMPOSIZIONE FISICA.
UN PASTORE, OSSERVANDO
LO STESSO PAESAGGIO, POTREBBE VEDERCI LA POSSIBILITÀ
DI PASCOLI BUONI PER LE PECORE IN ESTATE.
1 Ognuna delle persone citate osserva le cose in modo diverso. Secondo te, perché? La differenza è nelle cose o negli occhi di chi guarda?
RELIGIONE: tutti quegli elementi che “legano” un gruppo di uomini a una particolare idea di Dio.
LA RELIGIONE
Osservare con meraviglia il mondo che ci circonda e farsi delle domande è sicuramente segno di intelligenza e di sensibilità. Lo stupore è il punto di partenza per la conoscenza, aiuta a scendere in profondità e a non accontentarsi di quello che si vede. L’uomo fin dalle origini, affascinato dai segreti della natura, della vita e della morte, ha cercato di intravedere il mistero di Dio. Così, lentamente, i diversi sentimenti religiosi hanno portato alla nascita delle religioni. Ogni religione è caratterizzata da diversi elementi: luoghi sacri, regole, libri sacri, miti, tempi sacri, feste, riti, preghiere, idea dell’aldilà e guide religiose.
In seguito alla formazione delle prime civiltà del passato, accanto a un’organizzazione sociale ed economica sempre più complessa, iniziò a strutturarsi anche il pensiero religioso e l’idea di Dio. Le prime religioni della storia umana si definiscono politeiste, mentre solo con la Rivelazione di Dio al popolo di Israele, si comincerà a parlare di religioni monoteiste
IL TERMINE POLITEISMO SIGNIFICA “MOLTI DEI” E INDICA LE RELIGIONI CHE CREDONO IN MOLTE DIVINITÀ.
IL TERMINE MONOTEISMO SIGNIFICA “UN SOLO DIO” E INDICA LE RELIGIONI CHE CREDONO IN UN SOLO DIO, DETTE ANCHE RIVELATE.
Le prime civiltà si svilupparono in Mesopotamia (che corrisponde in gran parte all’attuale Iraq), dove per più di 3000 anni si stanziarono i Sumeri, i Babilonesi e gli Assiri. Queste popolazioni credevano in un numero molto elevato di divinità che rappresentavano elementi o fenomeni naturali. Gli dei erano immaginati con un corpo simile a quello degli esseri umani ed erano venerati con timore per non ricevere punizioni.
1 Cerca delle notizie sulle divinità dell’antica Mesopotamia.
SEGNI DI ANTICHE RELIGIONI
Un segno dell’antica religiosità dei popoli mesopotamici è rappresentato dal tempio: la Ziqqurat
Aveva la forma di una grande torre fatta “a gradoni”, costruita con mattoni di argilla essiccati al sole. Vi si accedeva grazie a lunghe rampe di scale.
In cima sorgeva la parte più sacra, cioè l’abitazione terrena del dio. Si pensava infatti che la divinità, quando scendeva sulla terra, dimorasse in questa stanza.
Dall’antica Mesopotamia è giunto fino a noi un mito della creazione del mondo e dell’uomo, chiamato “Enuma Elish”. Narra di una lotta tra gli dei che si conclude con la vittoria del potente Marduk contro il mostro Tiamat, il cui corpo sarà utilizzato per fare il cielo e la terra. Solo più tardi Marduk deciderà di creare l’uomo dicendo: “Voglio condensare del sangue, costituire un’ossatura e creare così un prototipo umano che si chiamerà uomo! Questo prototipo, questo Uomo, voglio crearlo perché gli siano imposte le servitù degli dei. Affinché essi abbiano tempo libero”.
E. Van Wolde - Racconti dell’inizio
Nella parte bassa si trovavano i magazzini per le scorte alimentari, nei piani centrali c’erano le abitazioni dei sacerdoti, la scuola e le biblioteche.
1 Cancella con una ✘ le parole che esprimono il legame degli uomini con la divinità, nell’antica Mesopotamia.
PAURA - FIDUCIA - TIMORE
2 Che cos’è la Ziqqurat?
3 Secondo l’Enuma Elish perché è stato creato l’uomo?
NELL’EGITTO DEI FARAONI
LE DIVINITÀ EGIZIE
La civiltà e la religione egiziana si sono sviluppate lungo le rive del grande fiume Nilo. Gli Egizi credevano nell’esistenza di molti dei, il più importante dei quali era Amon-Ra, il dio sole. Tra le divinità alcune, dette antropomorfe, venivano rappresentate in forma umana, altre, dette zoomorfe, avevano il corpo umano e la testa di animale. Tra le divinità antropomorfe c’erano Osiride, dio dell’agricoltura e dell’oltretomba, sua moglie Iside, dea della maternità, e Maat, dea della verità e della giustizia, raffigurata con una piuma in testa. Tra le divinità zoomorfe c’erano Horus, dio-falco del cielo e della legge, Thoth, dio della sapienza, con la testa di ibis, un uccello dal lungo becco, Anubi, il dio-sciacallo, guardiano dei defunti, Seth, dio della sventura e del male, identificabile per l’ “animale di Seth” dalla testa allungata, e Bastet, la dea-gatta dell’amore.
IL FARAONE, RE-DIO
In Egitto il potere del re era immenso, tanto che egli era considerato un dio. Anche il suo nome era sacro e non veniva pronunciato, per questo si usava la parola faraone, che vuol dire “grande casa”. Il faraone aveva diversi simboli e copricapi, che ne identificavano il potere:
• la doppia corona rossa e bianca, per ricordare l’unità del Regno;
• la corona blu, con il cobra, che era un elmo di guerra;
• il copricapo di forma rettangolare, di lino oro e turchese, che scendeva ai lati del viso fino alle spalle richiamando le ali di un falco;
• il bastone ricurvo del pastore, simbolo del suo ruolo di guida del popolo;
• la frusta per mietere il grano, simbolo della fertilità dell’Egitto.
1 Cerca nel testo i nomi delle divinità zoomorfe e completa l’esercizio.
2 Cerchia nel guardaroba alcuni dei simboli del potere del faraone.
IL TEMPIO E L’ALDILÀ DEGLI EGIZI
Il tempio egizio si caratterizza per la struttura che è detta “a cannocchiale” (o a imbuto) perché gli ambienti si “restringono progressivamente” per mezzo dell’innalzamento del pavimento, l’abbassamento del soffitto e il restringimento delle pareti.
L’ultima stanza, in cui era conservata la statua della divinità, era la più buia e protetta e ci potevano entrare solo il gran sacerdote e il faraone.
1 Realizza insieme ai tuoi compagni una mappa concettuale con i termini-chiave della religione egizia.
All’ingresso c’erano due grossi muri di pietra, che permettevano di entrare in un cortile a cielo aperto, con un altare.
Davanti, come motivi ornamentali, venivano messi gli obelischi, sottili pilastri di pietra a sezione quadrata, ricchi di decorazioni.
Fuori dalle mura del tempio si trovavano le abitazioni dei sacerdoti, la scuola per gli scribi e le botteghe.
I templi egizi non erano luoghi di preghiera, ma venivano considerati l’abitazione terrena degli dei, il luogo in cui potevano riposarsi e nutrirsi dopo la grande fatica necessaria a mantenere l’ordine del mondo.
Gli Egizi credevano che la vita continuasse nell’aldilà e che l’anima, separata dal corpo nel momento della morte, potesse farci ritorno per vivere in eterno solo se il corpo si fosse mantenuto nel miglior modo possibile. Per questo motivo cercarono di conservare intatto il corpo dei defunti con la mummificazione e curavano molto la costruzione delle tombe, come le piramidi dei faraoni, considerate vere e proprie case per la nuova vita, con mobili, cibi e oggetti di vario genere.
GLI DEI DELL’ANTICA GRECIA
I Greci adoravano numerosi dei, ai quali attribuivano i pregi e i difetti degli uomini. Nell’aspetto erano simili ai mortali e si comportavano allo stesso modo: litigavano, si ingannavano, amavano, odiavano, gioivano, tradivano, si vendicavano e soffrivano, ma erano immortali.
Abitavano in cima al monte Olimpo, la montagna più alta della Grecia, avevano poteri enormi e si nutrivano di nettare e ambrosia, un tipo di pianta che nei miti indica a volte il cibo, a volte una bevanda.
Secondo la mitologia, i tre dei figli di Cronos, dio del tempo, dopo aver sconfitto il padre, si divisero il governo del mondo: erano Zeus, signore del cielo, Poseidone, dio del mare e Ades, dio degli inferi, il mondo dell’aldilà.
I Greci dedicarono molti templi ai loro dei. Il tempio generalmente sorgeva sull’acropoli, la parte più alta della città. Era considerato l’abitazione della divinità e solo i sacerdoti potevano entrare nella stanza più interna, la cella (detta naos) dove era conservata la statua del dio. Una caratteristica del tempio greco sono le imponenti colonne e il frontone, l’elemento triangolare posto a coronamento della facciata dell’edificio.
Un altro importante luogo di culto erano i santuari, indipendenti dalle città e amministrati dai sacerdoti: qui ci si recava per avere risposte dagli dei su particolari problemi. La divinità dava la risposta, detta oracolo, attraverso la voce di un sacerdote o di una sacerdotessa. La risposta era sempre oscura e andava interpretata
Il santuario di Apollo a Delfi
1 Spiega sul tuo quaderno la differenza tra il tempio e il santuario.
LA BIBBIA: TRACCIA SCRITTA...
La Bibbia racconta la storia dell’amicizia di Dio con il popolo ebraico. È come un grande album di famiglia, attraverso il quale si possono ripercorrere gli avvenimenti più importanti della Storia della Salvezza, cioè della Rivelazione di Dio agli Ebrei. Per i Cristiani essa è stata completata dopo la venuta di Gesù, diventando anche la storia della comunità cristiana.
1 Osserva i disegni, riordina gli avvenimenti con i numeri da 1 a 10, poi collegali ai periodi indicati sulla linea del tempo.
Dio si rivela ad Abramo e stringe un’alleanza con lui e con la sua discendenza.
Mosè guida gli Ebrei alla libertà: le acque del mar Rosso si aprono e fanno passare il popolo eletto.
1850 a.C.
PATRIARCHI
Dio mette alla prova Abramo chiedendogli la vita del figlio Isacco.
1750 a.C.
Giacobbe lotta con Dio che gli cambia il nome in Israele.
1300 a.C.
EBREI IN EGITTO
Giuseppe perdona i suoi fratelli e grazie a lui gli Ebrei vengono accolti in Egitto.
MOSÈ E L’ESODO
Mosè riceve da Dio le Tavole della Legge.
... DI UNA STORIA DI SALVEZZA
Davide, re giusto, coraggioso e pieno di fede, riesce a dare unità e stabilità al Regno.
Giosuè guida gli Ebrei nella Terra promessa da Dio ad Abramo.
Il re Salomone, ricordato per la sua saggezza, costruisce il Tempio di Gerusalemme.
GIOSUÈ E I GIUDICI IL TEMPO DEI RE I PROFETI
Alla morte di Salomone, intorno al 930 a.C., il Regno si indebolisce e si divide in due stati:
1. IL REGNO DI ISRAELE A NORD, con capitale Samaria.
2. IL REGNO DI GIUDA A SUD, con capitale Gerusalemme.
Questo periodo viene definito il tempo dei profeti, uomini chiamati da Dio per parlare al popolo. Essi tengono viva l’attesa del popolo annunciando la venuta del Messia con parole di rimprovero, di speranza e di consolazione.
VERSO L’ANNO ZERO
Dalla divisione del Regno, dopo la morte del re Salomone, la Palestina fu oggetto di molte invasioni da parte di popoli conquistatori e gli Ebrei subirono nuove ondate di violenza.
Nel 722 a.C. gli Assiri conquistarono il regno di Israele, a nord, molto più esposto ai culti pagani.
Il regno di Giuda, a sud, crollò per mano dei Babilonesi nel 587 a.C. , quando la capitale venne attaccata e distrutta insieme al suo Tempio e il popolo venne deportato a Babilonia.
Nel 539 a.C. il re persiano Ciro conquistò Babilonia e tutte le terre dell’impero fino all’Egitto. Con un decreto permise agli Israeliti di tornare in Palestina e di ricostruire il Tempio.
Nel 333 a.C. Alessandro Magno conquistò la Palestina, dando inizio alla dominazione greca.
L’Impero Romano conquistò tutta l’Europa e si espanse nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo, compresa la Palestina, che venne occupata nel di questa nuova Provincia romana venne affidato nel 40 a.C. a Erode il Grande.
1 Cerca nella Bibbia, insieme all’insegnante, il salmo 137 e spiega, secondo te, a quale periodo si riferisce.
GESÙ NELLA STORIA
La nascita di Gesù è di fondamentale importanza, non solo da un punto di vista religioso, ma anche storico. Infatti, per collocare nel tempo qualunque evento, si prende come punto di riferimento la sua nascita. Egli è stato posto al centro del tempo, come se la sua venuta avesse spezzato in due il corso della storia. Le date che precedono l’anno zero sono affiancate dalla sigla a.C., cioè avanti Cristo, mentre quelle successive dalla sigla d.C., cioè dopo Cristo.
Morte di Erode il Grande
Passione, morte e Risurrezione di Gesù
Nascita di Gesù
Non abbiamo fonti che ci dicano quale sia la vera data della nascita di Gesù. Nel IV secolo la Chiesa scelse come data il 25 dicembre perché in quel giorno i Romani celebravano la festa del sole “invictus”, cioè invincibile. Da quella data infatti, che giunge quattro giorni dopo il solstizio d’inverno (il giorno più buio dell’anno), le ore del giorno vanno aumentando sempre di più: per i Romani era la vittoria della luce sulle tenebre. I Cristiani mantennero la data, ma ne cambiarono il significato, perché credevano che Gesù fosse il vero sole, la vera luce che è venuta a illuminare il cuore di tutti gli uomini.
UN ERRORE DI DATAZIONE
Fu il monaco Dionigi il Piccolo a introdurre l’usanza di contare gli anni a partire dalla nascita di Gesù, che egli calcolò nell’anno 753 dalla fondazione di Roma. Sappiamo che Erode il Grande morì intorno al 4 a.C. e che Gesù nacque sotto il suo regno. Questo significa che Gesù è nato qualche tempo prima della morte di Erode, in un arco di tempo compreso tra il 7 e il 5 a.C.
1 Ricostruisci la frase sostituendo ai numeri le lettere corrispondenti dell’alfabeto. Troverai una frase che sintetizza quello che hai letto.
7-5-17-19
4-5-10 3-5-12-18-16-13
18-5-11-14-13
LA FESTA DEL NATALE
LA FESTA DI PASQUA
La festa del Natale nella tradizione cristiana ricorda il grande mistero dell’incarnazione, cioè dell’assunzione della natura umana da parte del Figlio di Dio, Gesù Cristo. Con la sua nascita, “la luce è venuta nel mondo”, dice l’Evangelista Giovanni nel suo Vangelo. Questa espressione sembra aver ispirato il pittore di questo quadro, che pone al centro della scena il piccolo Gesù, il cui corpo è splendore irradiante che illumina ogni cosa. La luce divina, infatti, si espande e sembra dar vita a tutti i personaggi.
Correggio, La Notte
Osserva il dipinto e rispondi.
• Il titolo del quadro è accompagnato anche da un’altra frase. Secondo te, qual è?
L’adorazione dei pastori
• Spiega perché.
La visita dei Magi
• Che cosa sembra fare con la mano la donna di fronte alla mangiatoia? Perché?
• Secondo te, che cosa sembra dire il pastore giovane a quello anziano?
Inginocchiati davanti a questo mistero. Che cosa sta succedendo?
• Chi è l’unica persona che riesce a guardare la luce proveniente da Gesù? Secondo te, perché?
IL CUORE DEL CRISTIANESIMO
Durante gli anni della sua vita terrena, Gesù non ha lasciato ai Cristiani nulla di scritto per tramandare il suo pensiero e i suoi insegnamenti. Sono stati alcuni di coloro che lo seguivano che, avendo ben chiaro nel cuore e nella mente il suo ricordo, decisero di tramandarlo nei secoli.
I testi che riportano il “lieto messaggio” di Gesù sono i Vangeli. La parola “Vangelo” deriva dal greco “ euanghélion ” e significa appunto “buona notizia”.
CHE COSA NARRANO I VANGELI?
I suoi insegnamenti
La sua Passione, morte e Risurrezione
Le sue parole: discorsi e parabole.
I suoi incontri che cambiano la vita della gente.
I suoi miracoli: gesti straordinari.
QUATTRO AUTORI PER GESÙ
Anche se il Vangelo è uno solo, il lieto annuncio si è diffuso per mezzo di quattro Evangelisti. Ogni Evangelista offre un “ritratto” personale di Gesù, pur raccontando tutto della sua vita.
MARCO
Non ha conosciuto direttamente
Gesù, ma ha seguito l’Apostolo Pietro nelle sue predicazioni. Il suo Vangelo, scritto intorno al 60 d.C., è rivolto ai Romani convertiti per far capire loro che Gesù è veramente il Figlio di Dio
MATTEO
Prima di diventare uno dei Dodici, era un esattore delle tasse. Ha scritto il suo Vangelo intorno al 70 d.C. per far capire agli Ebrei che Gesù è veramente il Messia atteso, discendente del re Davide.
LUCA
Ha conosciuto l’Apostolo Paolo ed è stato suo compagno in molti viaggi. Ha scritto intorno all’ 80 d.C. per far capire a tutti che Gesù è l’unico Salvatore, sempre pronto a perdonare l’uomo.
GIOVANNI
Era l’apostolo più giovane di Gesù, l’unico presente sotto la sua croce. Ha scritto per ultimo, intorno al 100 d.C., per far capire agli uomini che Gesù, Figlio di Dio, è via, verità e vita.
1 Qualcuno ha strappato i fogli delle spiegazioni. Osserva le immagini e scrivi a quale Evangelista è riferito ogni frammento.
Il suo simbolo è il leone, perché inizia il racconto con la predicazione di Giovanni Battista nel deserto, dove c’erano animali selvaggi.
Il suo simbolo è il bue, perché inizia il suo Vangelo con Zaccaria al Tempio, dove si sacrificavano animali a Dio.
Il suo simbolo è l’uomo alato, perché inizia il racconto con l’elenco degli antenati di Gesù, mettendo in risalto la sua umanità.
Il suo simbolo è l’aquila, perché il suo Vangelo è quello più spirituale e, come l’aquila, vola più in alto.
È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare il font (tra cui leggimi © Sinnos editrice, appositamente studiato per i DSA) trasformandolo in MAIUSCOLO.
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UNA FESTA SI AVVICINA
STRADE E VETRINE PIENE
DI LUCI E DECORAZIONI CI DICONO CHE... C’È ARIA DI FESTA.
TUTTI SI SCAMBIANO REGALI PER RICORDARE IL GRANDE
DONO CHE DIO HA FATTO
AGLI UOMINI: LA NASCITA DI SUO FIGLIO GESÙ.
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Si ringrazia Maria Luisa Domenichini per le schede operative
Coordinamento: Emilia Agostini
Redazione: Francesca Bolognini, Carmen Referza, Nicoletta Baldini per Equilibri servizi editoriali
Grafica e impaginazione: Barbara Cherici per Equilibri servizi editoriali
Illustrazioni: Laura Crema, Monica Fucini e Susanna Teodoro (Storie che scaldano il cuore)
Copertina: Mauro Aquilanti
Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, iStock
Coordinamento
M.I.O. Book: Paolo Giuliani
Redazione multimedia: Sara Ortenzi
Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani
Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
NULLA OSTA
Conferenza Episcopale Italiana
Angelo Card. Bagnasco, Presidente Roma, 25 gennaio 2016 Prot. 43/2016
Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti Alcune parti sono facilitate, cioè sono audioletture lente e scandite.
È possibile aggiungere dei collegamenti a risorse multimediali esterne al libro (documenti, immagini, video, audio, web link).
Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata. Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.
IMPRIMATUR L’ordinario diocesano
Mons. Francesco Manenti, Vescovo di Senigallia Senigallia, 19 febbraio 2016 Prot. 1/16/V
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Classe 1a - 2a - 3a
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PER L’INSEGNANTE E LA CLASSE
Guide al testo con:
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I poster di 1a - 2a - 3a :
• Nasce il Redentore
• Passione, morte e risurrezione
• La Palestina al tempo di Gesù
• Il popolo eletto
• Audiolibro integrale a cura di speaker professionisti
• Alta leggibilità (formato ePub) con testo modificabile
• Servizio di traduzione e dizionario di italiano integrato
• Intercultura
• Lavoretti e Lapbook
I poster di 4a - 5a :
• I miracoli di Gesù
• L’anno liturgico
• L’arte racconta la vita di Gesù
• Intercultura
• Lavoretti e Lapbook
• Vangelo da leggere e ascoltare
• La vita di Gesù nell'arte
il M.I.O. BOOK docente
CD audiolibro
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Codice per l’adozione Un grande amore - Pack 4a 5a ISBN 978-88-472-3353-9 www.raffaellodigitale.it www.raffaelloscuola.it