Fateme Karimi Portfolio

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parvanc26ir@gmail.com

Indirizzo via

Mclarancio no 3

Telefono

+39 339 3913412


Contenuti

04 Abita Waterloo

16 Chiesa

28 Gestione di Progetti


FATEMEH KARIMI

Data di nascita 11-05-1980

L’architettura per me è come un triangolo

che evoca l’amore e la filosofia del secondo e del terzo vertice, e tutti gli altri concetti di vita nella creazione di un’opera architettonic a sono in qualche modo legati a questi due”. Come lo spirito del fascino è stato infuso nella creazione dell’intero universo, così l’architetto ha acquisito questo attributo nella creazione dell’architettura e trasmette l’elisir dell’amore per la creazione all’esistenza dell’opera. Se questo spirito è ricevuto dal pubblico allo stesso tempo e l’entità di questa percezione dipende anche dalla sua eccellenza spirituale, che porta a sorpresa e fascino.


Esperienza

Tehran. Iran Febbraio 2004 - Orrobre 2008 Director Manager Assistant Pailkar. civil engineer Co. Firenze. Italia Agosro 2014 - Marzo 2021 Sales Manager Raffaello

Istruzione

Florence. Italo Ottobre 2010 - Dicembre 2018 Advance Master of Architecture università degli studi di firenze (unifi) Corso di laurea Magistrale a ciclo unico Garmsar. lran Febbraio 2001 - Settembre 2004 Undergraduate Teaching English Azad university of Iran

Job related skils

Microsoft office Photoshop

Communication skills

Possess entrepreneurial spirit

Lingue

Persian

Software Skills

Mother tongue(s)

Autodesk Revit

Italian

English

Autodesk Autocad

Competitive attitude

Lumion 10



Abita Waterloo



Waterloo è una cittadina situata al centro del Belgio, sede di una delle battaglie più importanti della storia

europea. La battaglia di Waterloo occupa in particolare un posto speciale nella cultura britannica. La cittadina è situata a pochi chilometri di distanza da Bruxelles, nel suo immediato hinterland, collegata dalle strade N5 e 110. E’ in particolare abitata da persone di nazionalità estera, ivi residenti e impiegati nelle grandi istituzioni europee della capitale. La popolazione di Waterloo è al momento di circa 30.000 abitanti. La battaglia di Waterloo pose fine a decenni di guerre e disordini in Europa continentale, a cominciare dalle guerre rivoluzionarie francesi del 1792 e continuando con le guerre napoleoniche del 1803. Ci fu una pausa di quasi un anno, quando Napoleone fu costretto ad abdicare e tu esiliato all›isola d›Elba nel 1814. Come la storia insegna, egli riuscì a fuggire, tornò a Parigi nel marzo 1815 e prese il potere ancora una volta. Una rinnovata alleanza dichiarò guerra contro di lui. Wellington, che aveva combattuto in diverse batt glie contro i francesi, prese il comando dell›esercito. La battaglia durò tutto il 18 giugno 1815 nelle campagne di Waterloo, a sud di Bruxelles, e terminò in una trionfale sconfitta dell›esercito francese. Ad oggi, W terloo ospita diverse attrazioni all›interno del centro storico, per lo più incentrate a memoria della sua celebre storia. La Chiesa di San Giuseppe è il principale tempio religioso della città; si dice essere il luogo dove il duca di Wellington andò a pregare prima di combattere contro i francesi nella famosa battaglia. Il monumento sulla collina, chiamato La Butte du Lion, è raggiungibile tramite una lunga scalinata (260 gradini). Il museo Wellington si trova nel centro di Waterloo ed è un luogo dedicato al famoso duca e alla battaglia che ha reso questa zona conosciuta in tutto il mondo. All›interno c›è una grande collezione di reperti, documenti relativi al nobile inglese ed i piani strategici messi in atto per assicurarsi la vittoria militare. Valgono la visita anche il Centro Culturale di Genva, sede delle arti con una vasta gamma di strutture dove i visitatori possono godere di esperienze interessanti. Mette a disposizione una galleria per gli artisti che possono esibire i loro lavori ai visitatori. Il Museo dell›acqua è un luogo interessante da visitare. Waterloo dista solo 15 km da Bruxelles ed è separata dalla grande Foresta di Soignes, che nella capitale continua diventando il parco di Bois de la Cambre.



TECNOLOGIA XLAM

Costruire un edificio con struttura in legno è una sceltalungimirante. Significa, realizzare ambienti sostenibili, confortevoli, sicuri ed energicamente efficienti, creare estetiche piacevoli e altamente flessibili nelle diverse possibilità realizzative: dal residenziale a progetti di social housing fino a soluzioni abitative multipiano. Significa avere un approccio fortemente orientato alla salvaguardia dell›ambiente utilizzando materiale ad impatto zero e ecosostenibile pur mantenendo un ottimo rapporto qualità/prezzo. Il sistema costruttivo X-Lam si basa sull›utilizzo di elementi piani portanti di pannelli in legno massiccio a strati incrociati che assumono, in base alle condizioni di carico, funzione di piastre e/o lastre. I pannelli in X-Lam presentano stabilità dimensionale con rigonfiamento e ritiro trascurabili, possibilità di mantenere a vista il lato interno del pannello delle pareti e possibilità di realizzare con grande rigidezza. Il sistema costruttivo X-Lam, insieme al sistema a telaio, ha trovato grande impiego nell›ambito della riqualificazione urbana per la realizzazione di sopraelevazioni e ampliamenti: con 11X-lam è infatti possibile realizzare strutture portanti leggere ma energeticamente performanti.


Project Summary

Location and Weather Project Address Calculation Time Report Type Latitude Longitude Summer Dry Bulb Summer Wet Bulb Winter Dry Bulb Mean Daily Range

Friday, Jan 5:48 2019 ,25 pm Standard 50.73 4.35 85 F 71 F 18 F 15 F

Building Summary (LUX)

Input

6000 4036

Building Type Area (SF) Volume (CF)

Dormitory 7,550 73,538

2071 107

0

Lighting Ix: 1/6 clear sky 9am


3D Energy Model

Calculated Results Peak Cooling Total Load (Btu/h) Peak Cooling Month and Hour Peak Cooling Sensible Load (Btu/h) Peak Cooling Latent Load (Btu/h) Maximum cooling Capacity (Btu/h) Peak Cooling Airflow (CFM) Peak Heating Load (Btu/h) Peak Heating Airflow (CFM)

Checksum Cooling Load Density (Btu/(hxft^2) Cooling Flow Density (CFM/SF) Cooling Flow / Load (CFM/ton) Cooling Area / Load (SF/ton) Heating Load Density (Btu/(hxft^2) Heating Flow Density (CFM/SF)

327,017.0 Aug. 10:00 am 314,442.0 12,575.0 335,799.2 10,754 167,285.8 3,501

43.31 1.42 394.61 277.05 22.16 0.46





Chiesa



Storia Il più antico insediamento umano nella piana fiorentina risale al Mesolitico (circa 9.000 anni or sono), ma solo nel Neolitico (da 6.100 a 5.000 anni fa circa) si hanno evidenze archeologiche di un diffuso popolamento, con villaggi ove si praticavano attività agricole e pastorali. E attestato altresì un impianto con le più antiche fornaci per la cottura della ceramica. Un incremento demografico risale alla fine del III millennio a.C.; ad esso corrisponde un forte impatto tra uomo e ambiente, con opere di disboscamento per ricavare spazi utili. Il maggiore popolamento umano sembra essere collegato anche alla presenza, in zone limtrofe di rame nativo, utilizzato dalle comunità dell›età del Rame e della successiva età del Bronzo. Durante la media età del Bronzo (metà del II millennio a.C.) le comunità iniziano ad impiantare insediamenti non solo nella piana, ma anche sui rilievi circostanti. Intorno al VII secolo a.C. iniziò la presenza del popolo etrusco, che in zona si dedicò molto alle bonifiche della piana circostante. A quel periodo risalgono la Tomba della Montagnola e la Tomba della Mula. Il primo nucleo abitativo avvenne in epoca romana lungo l›antica via consolare verso Pistoia e Lucca al Sextus ab urbe lapis; di quell›epoca sono ancora evidenti la centuriazione della campagna Che il luogo fosse frequentato si capisce anche dai toponimi della zona: Terzolle, Quarto, Quinto, Sesto e Settimello. Al Basso Medioevo risalgono le prime chiese, fra le quali acquistò subito importanza la Pieve di San Martino. Il territorio di Sesto fu feudo dei Vescovi fiorentini, ai quali il popolo sestese si rifiutò di pagare le esose gabelle e fu pertanto scomunicato Successivament e fu parte della Repubblica fiorentina nella quale era capoluogo di una delle leghe del contado. Maggiore sviluppo si ebbe nel Rinascimento per effetto delle bonifiche della piana. La bonifica della piana riprese in epoca fascista, con decreto ministeriale del 12 luglio 1930. Nel secondo dopoguerra ii territorio di Sesto Fiorentino è stato oggetto di una veloce espansione urbanistica e di un notevole sviluppo economico.






Geogràfip fisica Sesto Fiorentino si trova nel Nord-Ovest della piana fiorentina {intesa come provincia di Firenze, escludendo le zone pratesi e pistoiesi), il suo territorio è preValentemente pianeggiante, ma si estende anche su rilievi come Monte Morello che è la montagna principale dgll›area fiorentina, e grazie alla sua altezza domina il paesaggio di Sesto Fiorentino. 7t presente un torrente di piccole dirdenio›ni, il torrente, Zambra,


lfimentato soprattutto dalle piogge. ll torrente attraversa le zone di: Le Cave, Palastreto e Quinto Alto, dove passa nelle vicinanze del cimitero. L›altezza di Sesto Fiorentino è dí 55 m s.I.r ma arriva anche›a921 m grazie alla presenza dei rilievi ootné Monte Morello. Nel territorio sestese sono presenti anche dei boschi, percorribili attraverso i sentieri. Questi boschi solo contenuti nel territorio di Monte Morello.



Gestione di Progetti



Il carico di pianificazione e di lavoro richiesto per gestire e portare

a termine un progetto può sembrare all’inizio insormontabile. Invece che buttarvi dalla finestra dell’ufficio, approcciate il progetto suddividendolo in porzioni facili da gestire e organizzate gli sforzi richiesti in passaggi chiari. Lasciate che vi spieghiamo in che modo. La maggior parte dei progetti si sviluppa in 5 fasi: avvio, definizione e pianificazione, esecuzione, implementazione, controllo e conclusione. Ognuna di queste fasi contiene attività specifiche che ci aiuteranno e raggiungere i vostri obiettivi di progetto.


1. Progetto, descritto con riferimento a: a. Localizzazione e rapporti con il regime delle tutele e vincoli b. Caratteristiche fisiche, comprensive delle esi genze di utilizzo del suolo durante la fase di costruzione e di funzionamento c. Caratteristiche di funzionamento e connessi utilizzi di materie / risorse naturali, in termini di energia e risorse naturali d. Caratteristiche realizzative / di funzionamento e connesse produzioni, in termini di emissioni in aria, acqua e suolo, rumore e vi brazioni, radiazioni, rifiuti e. Tecniche prescelte al fine di ridurre l’utilizzo delle risorse naturali e di prevenire le emissioni



L’ articolazione 2. Alternative, intese come alternativa zero ed alternative localizzative, dimensionali, di configurazione, etc., descritte con riferimento alle ragioni della scelta sotto il profilo dell’impatto ambientale

3. Aspetti pertinenti dell’ambiente, descritti con riferimento allo stato attuale (scenario di base) ed alla sua possibile evoluzione in caso di mancata attuazione del progetto


4. Attori potenzialmente soggetti ad impatti ambientali ge erati dal progetto, così come identificati all’art. 5 co. 1 lett. c) del DLgs 152/2006 e smi: • Popolazione e salute umana • Biodiversità e specie ed habitat protetti in forza delle direttiva 92/43/CEE e della direttiva 2009/147/CE • Territorio, suolo, acqua, aria e clima • Beni materiali e patrimonio culturale così come definito ai sensi dell’articolo 2 del DLgs 42/2004 e smi, e paesaggio

5. Probabili impatti ambientali rilevanti del progetto proposto, connessi a: • Costruzione ed esercizio del progetto • Utilizzazione delle risorse naturali • Emissione di inquinanti, rumori e vibrazioni, radiazioni, smaltimento di rifiuti • Emissione di gas ad effetto serra e connessi impatti sul clima • Tecnologie e sostanze utilizzate • Cumulo con gli effetti derivanti da altri progetti esistenti e/o approvati




6. Metodi utilizzati per l’individuazione e la valutazione degli impatti. 7. Misure previste per evitare, prevenire, ridurre o, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi e negativi identificati del progetto e, ove pertinenti, delle eventuali disposizioni di monitoraggio, descritte con riferimento alla fase di costruzione e di funzionamento, e nella misura in cui dette misure riescono ad evitare, prevenire, ridurre o compensare gli impatti 8. Elementi e beni culturali e paesaggistici, descritti con riferimento alla presenza, all’impat to determinato dall’opera in progetto ed misure di mitigazione e compensazione conseg uentemente necessarie 9. Impatti ambientali significativi e negativi del progetto, derivanti dalla vulnerabilità del pro getto ai rischi di gravi incidenti e/o calamità che sono pertinenti per il progetto in questione, descritti con riferimento anche alle misure previste per evitare o mitigare gli impatti ambi entali significativi e negativi di tali eventi, nonché dettagli riguardanti la preparazione a tali emergenze e la risposta proposta





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Fatemeh Karimi


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