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LAURA la
ce", come lei stessa amava dire. Nata da una famiglia di esuli istriani, profughi in giro per l’Italia nell’immediato Dopoguerra, grazie anche a una bellezza indiscutibile, approda a Roma all’inizio degli anni 60 e insegna educazione fisica, una professione piuttosto inusuale per una ragazza dell’epoca. Arrivano le pubblicità televisive, i primi fotoromanzi e alcuni piccoli ruoli cinematografici in una successione di commediole osées. Sono gli Anni di Piombo. Sul versante cinematografico si assiste alla progressiva affermazione della cosiddetta “commedia erotica all’italiana”, fatta di leggerezza, ironia, e un pizzico di volgarità. Laura Antonelli aveva già recitato in diverse pellicole, che spaziavano dal road-movie intellettual erotico italo-tedesco, “Venere in Pelliccia» di Massimo Dellamano, al racconto epico francese “Gli Sposi dell’Anno Secondo”, di Jean-Paul Rappeneau. Nel 1972 sceglie il ruolo che la caratterizzerà per la vita intera: quello di Angela La Barbera nel film “Malizia” di Salvatore Samperi. Il produttore Silvio Clementelli avrebbe voluto come protagonista Mariangela Melato, ma il regista volle Laura Antonelli, che aveva appena girato “Il merlo maschio”, nel quale l’attrice si mostrava in generosi e ironici nudi. Da quel momento la sua vita personale e artistica non sarà più la stessa. “Mali-
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