RadiocorriereTV n.48 - Anno 88

Page 1

RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA

photocredit: Marco Rossi

Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997

numero 48 anno 88 2 dicembre 2019

Lucia Ocone

STO IMPARANDO

ad amarmi



TELEVIDEO Lu 14 Ott

11:25:35

ULTIM' ORA LA GUIDA COMPLETA AI PROGRAMMI RAI LA TROVATE ALLA PAGINA 501 DEL TELEVIDEO E ALLA PAGINA 482 DEL TELEVIDEO TUTTE LE ANTICIPAZIONI DEL RADIOCORRIERE TV



Che bello era essere bambini in questo periodo. Si aspettava il Natale e s'iniziava a pensare a quando realizzare l'albero e il presepe. A casa mia la data deputata era l'otto dicembre. Ma la preparazione iniziava già nelle settimane precedenti. Con mio padre si andava in campagna alla ricerca del muschio, delle foglie secche, dei piccoli legnetti, insomma, si predisponeva tutto il materiale per poi costruire un fantastico villaggio corredato di montagne di cartapesta, di laghetti realizzati con piccole vaschette in plastica riempite d'acqua. Ma la cosa più bella erano le casette. Tutte in cartone pressato o in sughero. Mio padre le costruiva e io le dipingevo. Chiaramente toccava poi a lui risistemarle, ma era comunque meraviglioso il gioco di squadra che si creava tra di noi. Era un modo per stare insieme, per parlare, per rafforzare il rapporto tra padre e figlio. Attimi di vita difficili da dimenticare. Momenti ai quali ripenso soprattutto quando lo scorrere inesorabile del tempo ti offre un'immagine diversa dei tuoi genitori. E così quegli istanti trascorsi insieme diventano nella mia mente pagine indelebili, atti unici e irripetibili di una commedia che è la nostra vita familiare. E oggi che mia figlia mi chiede con insistenza di realizzare in casa il presepe, mi sento come un Luca Cupiello al contrario, che riceve la fatidica domanda da suo figlio Tommasino:"Te piace ‘o Presebbio?" Che rappresentazione straordinaria della famiglia ci ha regalato Eduardo De Filippo in "Natale in casa Cupiello". Il rapporto tra padre e figlio, il dramma di una vita difficile, la solitudine metafora, a volte, dell'incomprensione tra gli uomini. Tempi lontani, ma storie che sembrano dei nostri giorni. I giovani che remano contro la tradizione, contro quei valori morali e sociali, contro la centralità della famiglia. Quella latente ipocrisia che viene meno quando ci si rende conto che il legame con il passato e con le proprie radici rischia di venire meno. E allora all'ennesima richiesta "Tommasì, te piace o presebbio?", la risposta non può che essere che affermativa: "Sì". Buona settimana a tutti.

Fabrizio Casinelli

Vita da strada

NON TOCCATECI IL PRESEPE


SOMMARIO N. 48 2 DICEMBRE 2019

VITA DA STRADA 3

I MEDICI

LA SCALA Il 7 dicembre, dalle 17.45, la diretta da Milano in Televisione, alla Radio e su RaiPlay dell'evento culturale più importante dell'anno 12

Da lunedì 2 dicembre, in prima serata su Rai 1, la terza stagione della serie tv diretta da Christian Duguay

20 ANNI CHE SIAMO ITALIANI

24

Vanessa Incontrada e Gigi D'Alessio conducono lo show del venerdì sera su Rai1

LUCIA OCONE In Tv con "Stati Generali" di Serena Dandini il giovedì sera su Rai3, l'attrice si racconta al RadiocorriereTv

L'attrice è il "pezzo unico" più giovane della serie, una ragazza curiosa, amante dell'arte e della letteratura, che guarda al futuro con serenità

20

LO ZECCHINO D'ORO

CAROLINA SALA

Mercoledì 4 dicembre su Rai1 e RaiPlay torna lo "Zecchino d'Oro" con Antonella Clerici in diretta dall'Antoniano di Bologna

28

16

8

RADIOCORRIERETV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Numero 48 - anno 88 2 dicembre 2019

DIRETTORE RESPONSABILE FABRIZIO CASINELLI Redazione - Rai Via Umberto Novaro 18 00195 ROMA Tel. 0633178213

RadiocorriereTv

www.radiocorrieretv.rai.it www.rai-com.com www.ufficiostampa.rai.it

RadiocorriereTv

Capo redattore Simonetta Faverio In redazione Cinzia Geromino Antonella Colombo Ivan Gabrielli

radiocorrieretv

Grafica Claudia Tore Vanessa Somalvico


LORENZO DE MOOR

PETROLIO

Il RadiocorriereTv incontra il giovane protagonista della serie "Pezzi Unici" diretta da Cinzia Th Torrini

Dal 6 dicembre "Petrolio" di Duilio Giammaria conquista la prima serata di Rai2. Tre puntate nel mese di dicembre, altre tredici a partire dalla metà di febbraio

30

34

RADIO1 PLOT MACHINE Anteprima della puntata 36

SPORT La Coppa Intercontinentale 42

CINEMA IN TV Una selezione dei film in programma sulle reti Rai 46

CULTURA L'arte, la musica, la storia, la danza, il teatro, i libri, la bellezza raccontati dai canali Rai 37

ROBERTO FARNESI L'attore è Umberto Guarnieri ne "Il Paradiso delle Signore", uno dei personaggi più amati della serietv di Rai1

RADIO2 È Biagio Antonacci Day! 38

32

RAGAZZI Tutte le novità del palinsesto Rai dedicato ai più piccoli 40

TUTTI I PROGRAMMI SONO DISPONIBILI SU

ALMANACCO LE CLASSIFICHE DI RADIO MONITOR Tutto il meglio della musica nazionale e internazionale nelle classifiche di AirPlay 44

Le storiche copertine del RadiocorriereTv 48


LUCIA OCONE

Amo

LA MIA VITA photocredit: Marco Rossi

POP Lucia Ocone, in Tv con "Stati Generali" di Serena Dandini il giovedì sera su Rai3, si racconta al RadiocorriereTv. Gli esordi e la popolarità, l'amore per Anna Marchesini, per la satira e per il suo cane Fiona

8

TV RADIO


OCORRIERE

9


C

ome sta vivendo questo suo ritorno in Tv con la grande famiglia di Serena Dandini? Benissimo, era da tanto che volevo tornare a fare i miei personaggi, a fare la Tv. Sono felice di averlo fatto in un super programma, un

programma con la "P" maiuscola, con una grande della comicità come Serena Dandini. Vorrei che "Stati Generali" durasse tutto l'anno, ma le puntate sono solamente sei. Cercherò di stare sull'attualità, spero che succeda qualcosa di forte da potere parodiare. Con quali occhi osserva ogni giorno la realtà, sfogliando i giornali, guardando i tg o navigando in rete? Ogni giorno sfoglio i quotidiani, guardo il web e trovo sempre qualcosa che cattura la mia attenzione. Io e il mio autore Ennio Meloni siamo abituati ad attingere dai fatti, cosa che oltre a essere una paraculata è anche la più divertente (ride). Ho proposto personaggi per tanti anni, prima con "Mai dire gol" poi con "Quelli che il calcio" e so bene che portare in puntata gli argomenti dell'attualità aiuta a conquistare il pubblico. Quando non sto facendo un programma e trovo qualcosa che mi piacerebbe portare in scena "rosico" molto. Penso ad esempio alla sanità e all'infermiera Mimma, che avrebbe sempre qualcosa da dire. La Tv di Serena Dandini, così come la sua, è una televisione che nasce dalla penna degli autori. Un ritorno al passato che appare oggi quasi come una rivoluzione… Questo programma è una boccata d'aria, una comicità scritta, pensata, che ti fa sorridere ma spesso con amarezza. La risata è anche uno strumento per fare arrivare qualche messaggio che fotografa uno stato attuale spesso molto triste. Spazio dalla satira a cose più trash, come la televenditrice Veronica, una vera e propria cialtrona, ma si tratta in entrambi i casi di personaggi costruiti con grande attenzione. I suoi esordi sono legati a Gianni Boncompagni e ad alcuni suoi programmi cult. Cosa ricorda di quegli anni? Devo tutto a Gianni. L'intuizione che io potessi avere un lato comico la ebbe lui. Andai a fare "Non è la Rai" che ero molto piccola, non avendo affatto mire televisive. Ero ingenua, uscita dal paese, andavo lì come se fossi in campeggio, a cantare e a ballare con le amiche. Un giorno Boncompagni mi vide fare l'imitazione di Anna Marchesini e capì che c'era dell'altro. Imitazione dopo imitazione cominciai a divertirmi e andai a fare una scuola di recitazione. Qualche anno dopo mi chiamò per "Macao", una vera e propria palestra che mi permise di imparare i tempi televisivi. Ricordo che durante la registrazione gli autori mi chiedevano di tagliare o di allungare i miei interventi, quando mi si avvicinava Alba Parietti per farmi intervenire avevo il panico. Come è cambiata Lucia negli anni? Sto imparando ad amarmi un po' di più e con grande fatica sono diventata molto più sicura di me, e ci stiamo ancora lavorando, l'autostima non è proprio a mille (sorride)! Quando scrivo un personaggio con il mio autore e quando registro sono una macchina da guerra. So cosa voglio, so quando sbaglio, ho sviluppato una buona intuizione su cosa fa ridere o meno, su cosa va asciugato, su cosa va tolto. Sono contenta perché a 45 anni mi sento una professionista, pur essendo rimasta in me l'umanità di sempre che spero di non perdere mai.

10

TV RADIO


OCORRIERE

Come vive la popolarità? Credo di avere una popolarità media, che non mi impedisce di camminare tranquillamente per la strada. Negli anni vengo riconosciuta sempre di più, ma prendo la metro tranquillamente, ho una vita normalissima. Mi sento molto vicina alla gente, sono una del popolo, vengo da Albano e vivo al Quadraro (quartiere popolare di Roma), per cui chiacchiero con chiunque. Gli abbracci delle persone che ti fermano sono delle botte d'amore. I complimenti fanno piacere, sono una conferma del fatto che il mio lavoro raggiunge l'obiettivo, ma poi mi metto a parlare di tutto, cani in primis, vedendo che sono una canara. Ci parla della sua Fiona? Il mio cane è un bulldog francese di tre anni, che viene dopo due gatti dai quali è stata bullizzata tremendamente. L'ho chiamata Fiona, come la moglie di Shrek, perché è grassa, russa e fa le scoregge. Lei è il mio amore, un amore che non si può descrivere. La mia passione per i cani è totale, vado anche per canili e con un amico realizzo video per facilitare le adozioni degli animali abbandonati. Il sogno della mia vita è quello di trasferirmi in campagna, avere una casa con un ampio terreno e ospitare i cani meno fortunati. Quando andrò in pensione lo farò. La pensione è ancora lontana, quando la rivedremo al cinema e cosa le piacerebbe fare? Sul set non lo so ancora, ma spero presto in qualche commedia. Mi piacerebbe fare un film con un cast di tutte donne, con una comicità anche politicamente scorretta. Attraverso l'ironia e il cinismo i messaggi seri arrivano meglio. A "Stati Generali" ha portato in scena una cavernicola. Una sottolineatura dell'imbarbarimento della società? Viviamo in un'epoca tremenda, stiamo diventando davvero dei cavernicoli. Se tu sei una persona normale, dotata di un minimo di educazione e senso civico, di umanità e di empatia verso persone uguali a te, vieni additata come buonista, come radical chic, ed è una follia. Che uso fa dei social? Sono felicissima di avere vissuto la mia adolescenza in un periodo in cui non c'erano i social e gli smartphone. Con gli amici ci si ritrovava al muretto, si facevano le "vasche" al paese per adocchiare i ragazzi bellocci. Sui social ci sono, metto le immagini del mio lavoro, dei cani, ma sempre mantenendo un certo distacco. Le persone che stanno troppo attaccate al telefonino mi fanno molta paura. Cosa la fa ridere nella vita? Il cinismo, la comicità di pancia come quella di Anna Marchesini. I suoi personaggi erano scritti ma messi in scena con grande spontaneità, con cazzeggio. Tra i tanti personaggi che ha creato nel corso degli anni ce n'è uno che butterebbe dalla torre? Almeno una decina. In quasi sette anni di "Quelli che il calcio" io e il mio autore abbiamo fatto anche molte cavolate, inventando di tanto in tanto anche personaggi molto brutti, orrendi (ride sonoramente), mentre salverei Veronica su tutte insieme all'infermiera Mimma. Veronica è parte della mia vita, mando anche messaggi vocali con la sua voce. Non mi dispiacerebbe fare un film su di lei, Veronica esiste.  11


TOSCA

RAI, IN ES

la Prima d

Il 7 dicembre, dalle 17,45, la diretta da Milano dell'evento culturale piĂš importante dell'anno. L nelle sale cinematografiche e all'estero. Per la arricchita dall'audiodescrizio

12

TV RADIO


Š Teatro alla Scala / Brescia - Amisano

SCLUSIVA

della Scala

o in Televisione, alla Radio e su RaiPlay Le immagini del servizio pubblico anche a prima volta la trasmissione dell'Opera one per i non vedenti

OCORRIERE

13


È

la "Tosca" di Giacomo Puccini a inaugurare, sabato 7 dicembre, la stagione della Scala di Milano. E, come sempre, è la Rai a dare la possibilità a tutti gli amanti dell'opera

telecamere in alta definizione, quaranta microfoni nella

di seguire in diretta l'evento culturale più importante

con audio surround per le sale cinematografiche e per la

dell'anno. Rai Cultura, infatti, proporrà a partire dalle

tv. Sono cinquanta persone, tra cameraman, microfonisti,

17.45, in esclusiva su Rai1 (su Rai1 HD canale 501 e

tecnici audio e video ad essere impegnati per la diret-

online sul portale RaiPlay, dove resterà visibile on de-

ta, con la regia televisiva di Patrizia Carmine, che con

mand per quattordici giorni), lo spettacolo che avrà come

il suo staff sta seguendo la messa in scena dell'opera

protagonisti sul palco, oltre a uno dei più grandi com-

fin dalle prime prove. Come di consueto, la Rai non si

positori di tutti i tempi, il direttore d'orchestra Riccar-

limiterà a trasmettere lo spettacolo, ma racconterà an-

do Chailly, il regista Davide Livermore e le grandi voci

che ciò che accade attorno all'evento più atteso della

di Anna Netrebko, Francesco Meli e Luca Salsi. I tre atti

stagione a cui, quest'anno, assisterà anche il Presidente

dell'opera lirica, completi di sottotitoli, entreranno dun-

della Repubblica Sergio Mattarella. A condurre la diretta

que nelle case degli italiani, perché la grande musica è

su Rai1, Antonio Di Bella e Milly Carlucci, coadiuvati con

di tutti, come hanno dimostrato i quasi due milioni di

i collegamenti dal foyer da Stefania Battistini: saranno

telespettatori che il 7 dicembre 2018 hanno seguito l'a-

loro a incontrare, prima dell'inizio e durante gli interval-

pertura della scorsa stagione. Le oltre tre ore di trasmis-

li, i protagonisti e gli ospiti presenti. Su Radio3, invece,

sione previste in diretta comportano un grande impe-

saranno le voci di Gaia Varon e Nicola Pedone a raccon-

gno per il Centro di produzione Tv Rai di Milano. Grande

tare quello che sta accadendo. Naturalmente, saranno

attenzione, infatti, è stata riservata alle riprese audio e

coinvolte anche le diverse testate giornalistiche della

video dello spettacolo, che saranno garantite con tredici

Rai con dirette, servizi e approfondimenti. Per la prima

14

buca d'orchestra e in palcoscenico, venti radiomicrofoni dedicati ai solisti e al coro. Ciò per consentire la trasmissione stereofonica e la radiocronaca in diretta su Radio3,

TV RADIO


© Teatro alla Scala / Brescia - Amisano

volta poi, quest'anno, la trasmissione di un'opera sarà corredata dall'audiodescrizione in diretta, grazie alla quale anche le persone non vedenti potranno avvalersi di tutte le informazioni non trasmesse verbalmente: dai costumi all'aspetto e alla mimica dei personaggi, dalle azioni non parlate alle location, scenografia e luci. Il servizio, realizzato da Rai Pubblica Utilità-Accessibilità, sarà esteso anche a tutto ciò che accadrà intorno allo spettacolo. L'audiodescrizione è attivabile dal televisore sul canale audio dedicato e fa parte del percorso di inclusione intrapreso con impegno e determinazione dalla Rai, con l'obiettivo di rendere sempre più concreta e ampia l'offerta di vero servizio pubblico. Si avvarranno delle riprese in Alta Definizione diffuse dalla Rai anche le circa quaranta sedi coinvolte nell'iniziativa "Prima Diffusa" del Comune di Milano, compreso il maxischermo collocato nell'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II. Sarà invece Rai Com a distribuire la Tosca in diretta nelle sale cinematografiche. Sono più di trenta i cinema italiani coinvolti e l'evento sarà disponibile anche in quelli di Spagna, Norvegia, Finlandia, Svizzera, Polonia, Olanda e Gran Bretagna. L'opera verrà invece replicata in differita nelle sale di Australia,

OCORRIERE

Sud America, Russia, Belgio e Francia. Ulteriori repliche, poi, sono previste nei prossimi mesi in molti cinema europei. La prima del Teatro milanese potrà essere seguita anche sui canali televisivi Arte (Francia), ZDF (Germania), RPT (Portogallo), RSI (Svizzera), CESKA TELEVIZE (Repubblica Ceca), ACTION 24 ( Grecia) e MTVA ( Ungheria) e in differita in Giappone sulla tv pubblica NHK, in Corea su IL MEDIA e in Russia su TV Kultura. Per il mercato dell'audiovisivo, infine, è prevista nel 2020 l'uscita di un DVD della Tosca. Un impegno enorme, dunque, per la Rai che si ripete da più di novant'anni: era infatti il 1928 quando, per la prima volta, l'opera inaugurale della stagione della Scala, anche allora la "Tosca" di Puccini, venne trasmessa in diretta radio grazie all'Eiar, diventata poi Rai. Da allora il cammino comune tra servizio pubblico radiotelevisivo italiano e uno dei Teatri più famosi del mondo è proseguito e si è arricchito grazie ai nuovi mezzi a disposizione. Non resta dunque che aspettare sabato prossimo per assistere al grande spettacolo che Milano e il suo Teatro mettono in scena nel giorno del Patrono della città, Sant'Ambrogio.  15


LO ZECCHINO D'ORO Mercoledì 4 dicembre su Rai1 e RaiPlay torna il Festival della canzone per bambini in diretta dall'Antoniano di Bologna. Fino a venerdì 6 l'appuntamento è alle 16.50, con la conduzione di Antonella Clerici che, per la finalissima di sabato 7, in prima serata, vedremo in coppia con Carlo Conti

Uno ZECCHINO se 16

TV RADIO


empre più D'ORO

OCORRIERE

17


D

odici canzoni in gara interpretate da 16 giovanissimi cantanti provenienti da 11 regioni e dal Piccolo Coro dell'Antoniano di Bologna diretto da Sabrina Simoni. È lo "Zecchino d'Oro", il festival più amato della canzone per bambini, che spegne quest'anno 62 candeline. Un'edizione a dir poco speciale, quella che sta per andare in scena su Rai1 e RaiPlay, che vede il ritorno in prima serata dell'amata manifestazione in occasione della finale di sabato 7 dicembre, eccezionalmente in onda dall'arena di Casalecchio di Reno. A condurre la grande festa dello "Zecchino", il 4, il 5 e il 6 dicembre, è Antonella Clerici: "Cerco di guardare il mondo con gli occhi di una bambina, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e penso che dovremmo tornare tutti a quel mondo lì perché è il più puro che ci sia, poi avendo una bambina di dieci anni mi è più facile – afferma la conduttrice – Lo ‘Zecchino d'Oro' è la storia dell'Italia, le sue canzoni sono delle pietre miliari. Ho anche seguito la fiction trasmessa da Rai1 dedicata a Mariele Ventre, che evidenzia il significato sociale della manifestazione". Sul grande palco di Casalecchio, insieme ad Antonella Clerici, salirà Carlo Conti che dello "Zecchino" è direttore artistico. In gara, come vuole il regolamento, le canzoni e non i piccoli cantanti solisti. Sono 22 gli autori dei brani scelti da una giuria composta da personalità del mondo del giornalismo, della musica e dello spettacolo, tra cui il Maestro Peppe Vessicchio, direttore musicale della manifestazione. A decretare la canzone vincitrice sarà una doppia giuria. La prima, composta da ospiti d'eccezione quali Giovanni Allevi, Luciana Littizzetto, Ficarra e Picone, Laura Chiatti e Benji e Fede, affiancherà la tradizionale giuria di bambini tra gli 8 e i 12 anni. Ospiti del programma anche Lampo, Milady, Pilou e Polpetta, ovvero i Buffycats, protagonisti della serie animata "44 Gatti", prodotta dalla Rainbow in collaborazione con l'Antoniano Bologna e Rai Ragazzi e in onda su Rai Yoyo. In occasione dello "Zecchino", l'Antoniano di Bologna ha lanciato la campagna ''Operazione PanÈ', attiva dal 17 novembre al 14 dicembre 2019, finalizzata al sostegno di 15 mense francescane per garantire 150 mila pasti da gennaio a dicembre 2020, pari a un terzo dei pasti complessivamente erogati in un anno dalle mense che accolgono e aiutano le famiglie in condizioni di grave disagio. È possibile sostenere le mense francescane donando un pasto a chi non ha da mangiare. L'Antoniano è attivo anche ad Aleppo, in Siria, per garantire pasti, ascolto e aiuto alle famiglie che hanno subito il trauma della guerra e che adesso non hanno più nulla. Per offrire un contributo, basta inviare un sms o telefonare da rete fissa al numero solidale 45588. 

18

TV RADIO


OCORRIERE

LE 12 CANZONI IN GARA ACCA di Flavio Careddu, Irene Menna, Alessandro Visintainer SKODINZOLO di Gianfranco Grottoli, Andrea Vaschetti, Gianfranco Fasano, Giuseppe De Rosa IL BOMBO di Alberto Pellai, Angelo Ceriani, Paolo D'Errico TOSSE di Antos Zarrillo Maietta I PESCI PARLANO di Valerio Ciprì, Valerio Baggio NON CAPISCI UN TUBO di Flavio Careddu, Carmine Spera, Giuseppe De Rosa UN PRINCIPE BLU di Flavio Careddu, Carmine Spera METTICI LA SALSA! di Francesca Negri, Stefano Fumagalli, Federica Spreafico SONO FELICE di Maria Elena Rosati, Lorenzo Tozzi O TUCANO GOLEADOR di Luca Tozzi, Nadia Borgognoni L'INNO DEL GIRINO di Silvestro Longo, Fagit LA MEMORIA di Alessandro Visintainer, Irene Menna

LE CANZONI ANIMATE SU RAIPLAY

L

e canzoni in gara al 62° Zecchino d'Oro sono già diventate cartoons e sono disponibili dal 30 novembre su RaiPlay. All'interno della sezione dedicata sono visibili anche i brani in animazione delle ultime quattro edizioni (dal 2015 al 2018) con successi che vanno da ''Meraviglioso è'' a ''La banda della pastasciutta'', da ''Un nuovo giorno'' a ''Canzone scanzonata'', da ''Choof the train'' a ''Quel bulletto del carciofo''. Ma le sorprese di RaiPlay non finiscono qui, la sezione ''Zecchino Memories'', presenta una raccolta delle canzoni d'oro nelle interpretazioni originali dei piccoli cantanti che hanno animato lo storico appuntamento.

19


20 ANNI CHE SIAMO ITALIANI Vanessa Incontrada e Gigi D'Alessio, artisti versatili e molto amati dal pubblico, alla guida del nuovo varietà di Rai1, il venerdì in prima serata, per divertire, emozionare e stupire

S

ono diventati inseparabili. Vanessa Incontrada e Gigi D'Alessio, reduci dallo straordinario successo della prima puntata di "20 anni che siamo italiani", decidono di rispondere alle domande del Radiocorriere insieme perché, dicono, "ci sembra di essere amici da sempre".

Allora, com'è lavorare insieme? D'Alessio – Il nostro rapporto è meraviglioso. Con Vanessa mi sembra di aver fatto le elementari! L'amicizia prevale sulla parte professionale e questo è importante. Vanessa è una con cui ti puoi sedere sulle scale a mangiare un panino con la mortadella, una "compagna di merende", insomma (ride). Sul palco mi dimentico che lei è Vanessa Incontrada, per me è solo un'amica Incontrada – Sì, è vero. È incredibile la complicità che si è creata tra noi e credo che questo si veda durante lo spettacolo. Basta guardarci e ci capiamo. Improvvisiamo molto, anche perché in questo show si può. Ci divertiamo, ci emozioniamo. Il nostro, poi, è un gruppo super affiatato. Se penso che siamo vicini da sole tre settimane… Qual è l'aspetto del vostro partner che vi ha sorpreso di più? Incontrada – Ho scoperto in Gigi un grande comico. La sua comicità è enorme e non me l'aspettavo, anche perché non è da tutti. È ironico ed autoironico. Penso per esempio a come si pone di fronte al ballo: non sa ballare, eppure ci prova. Nella prima puntata ha fatto due passi e nella seconda, vedrete, ne farà di più… D'Alessio – Ho sempre ammirato la semplicità, la normalità di questa donna straordinaria. È sempre sorridente e spontanea. In questo ci assomigliamo: non abbiamo due facce, quello che siamo a casa siamo sul palco. Cerchiamo di portare la nostra semplicità, la nostra normalità in televisione. A proposito, Vanessa, lei ha portato nel mondo dello spettacolo un modello di donna un po' diversa dalle altre. Quanto è importante questa sua scelta? Incontrada – Tanto, penso, tanto perché il mondo è vario, ci sono forme, colori, aspetti differenti. Credo che la televisione sia un mezzo di comunicazione molto forte, dove spero di riuscire a fare passare proprio questo messaggio: il mondo è bello perché è vario! "20 anni che siamo italiani": da cosa nasce il titolo del programma? D'Alessio – Io nasco napoletano e poi divento italiano. Mi spiego: ero famosissimo

La

a Napoli, la mia città, ma al di fuori non mi conosceva nessuno. Poi, nel 2000, ho partecipato al Festival di Sanremo e, improvvisamente, sono diventato italiano, sono diventato popolare in tutto il Paese (ride). In realtà sono italiano dalla nascita, solo che sono stato "sdoganato" dopo Sanremo. Prima ero una realtà prettamente locale: prima rionale, poi cittadina, poi regionale e poi meridionale… Pensi che ho fatto un concerto prima a Sidney e solo dopo a Milano (ride ancora) Incontrada – Anch'io, come Gigi, sono italiana da sempre. Tutti pensano che Incontrada sia un cognome spagnolo, in realtà è napoletano. Da parte di papà, dunque, so20

TV RADIO


photocredit: Cosimo Bucculieri

a strana coppia DI AMICI

OCORRIERE

21


22

TV RADIO

photocredit: Cosimo Bucculieri


no italiana e da parte di mamma spagnola, di Barcellona. Vent'anni fa però ho cominciato a vivere e lavorare stabilmente in Italia. Qui si è giocato con la mia "spagnolità" che a me piace tanto, in realtà però sono molto più italiana che spagnola…

D'Alessio – E adesso è in fissa con le mie canzoni… (ridono) A proposito di canzoni, D'Alessio, quella che ha presentato a Sanremo quando è stato sdoganato si intitolava "Non dirgli mai". C'è qualcosa che ha detto a qualcuno di cui si è pentito? D'Alessio – Onestamente io ho sempre parlato con il cuore

Vanessa, spagnola o catalana?

in mano. Se ho fatto male a qualcuno, l'ho fatto in buo-

Incontrada - Parlo sia il catalano sia il castigliano, però,

na fede, non sono proprio predisposto alla cattiveria. In

sono un po' arrabbiata con il mio Paese da questo pun-

un'altra mia canzone ho scritto "odiare è un sentimento

to di vista. Io sono catalana, ma la Catalunya è dentro la

che non ho". Sono felice e contento. Alla sera dormo, anche

Spagna. Non sono a favore dell'indipendenza, però è giu-

solo cinque ore se non ho tempo, ma dormo. Non credo

sto che un Paese, una regione lotti per quello che vuole.

di aver fatto male a qualcuno, forse ho ricevuto del male,

Tuttavia non ho amato e non amo il modo in cui si lotta.

però sono sempre quello che perdona, perché a me vivere

D'Alessio – Io di catalano amo l'aragosta (ridono tutti e due)

con rancore, con invidia non piace. Poi ho una fortuna:

Qual è la cosa che vi piace di più dell'Italia? In coro – Mangiare! (ridono) Incontrada – Non solo il cibo, che non ha eguali nel mondo, ma anche il sedersi a tavola, il condividere, lo stare insieme D'Alessio – A me piace tutto, a partire dalla bandiera che mi ricorda la pizza margherita, inventata a Napoli con i colori della nostra bandiera per omaggiare la Regina: il

ogni tanto mi giro indietro per apprezzare quello che ho ed essere grato. Quali sono i vostri impegni futuri dopo questo programma? Incontrada – Ci sarà teatro, televisione e cinema. A teatro una commedia dal titolo "Scusa ma sono in riunione… ti posso richiamare?" e in tv la fiction "Angela" in gennaio su Rai 1 e poi un'altra in aprile. Al cinema, poi, ci sarà un altro film, ma non posso anticipare nulla al proposito, se no mi

rosso del pomodoro, il bianco della mozzarella il verde del

picchiano … (ride)

basilico. Battute a parte, siamo davvero fortunati ad esse-

Lei ha anche appena scritto un libro …

re italiani. È bello tutto nel nostro Paese! E sono proprio contento che, grazie a Rai Italia, il nostro Show farà il giro del mondo. È importante esportare l'italianità. E quella che vi piace meno?

Incontrada - Sì, è il secondo, sempre a quattro mani con mia mamma. Si intitola "Le bugie uccidono", è un romanzo, un thriller che abbiamo inventato. Ci abbiamo messo quasi due anni e mezzo a scriverlo e il mio prossimo scopo è

D'Alessio - Di problemi ce ne sono in tutte le parti del

farlo diventare un film

mondo! Noi poi abbiamo avuto tutto, io e Vanessa siamo

D'Alessio, e il suo futuro?

stati fortunati. Magari ci sono persone più brave di noi che non hanno avuto il nostro successo, quindi non lamentia-

D'Alessio - Finito il programma farò una serie di concerti insieme ad un altro napoletano, Nino D'Angelo, a Napoli,

moci…

Milano e Roma. Poi partirò per una tournée mondiale, con

Incontrada – L'Italia è un Paese difficile per molti aspet-

tappe in Canada, negli Usa, in Sud America, in Europa, in

ti, difficile da gestire, da governare, perché ci sono molte

Cina, in Giappone e in Australia. Dopo la prossima estate

complessità. E questo da sempre. Andando avanti con il

vedremo quello che succederà…

tempo, però, mi sembra che sia tutto il mondo ad essere

Incontrada – Mi permetto di aggiungere, a nome di tutti e

in grande difficoltà…

due, che faremo anche i genitori, perché io ho un marito

Vanessa, qual è il suo rapporto con la musica? Incontrada – Io nasco con la musica. Il mio primo pro-

e un figlio… D'Alessio – Pensa che io ne ho quattro di figli…

gramma, avevo 19 anni, si chiamava "Super Classifica

Un ultima domanda: qual è il ricordo più bello che avete di

Show". Poi ho lavorato tanti anni in radio, quindi la musi-

questi "20 anni che siete italiani"?

ca mi appartiene. Ascolto tutto, non ho preferenze. Penso

D'Alessio – Io rispetto tutto quello che ho fatto, perché se

che la musica sia anche un momento di vita, un'emozio-

sono qui è proprio grazie a questi 20 anni passati

ne. Quindi, quando sono triste ascolto un tipo di musica,

Incontrada – Sicuramente la nascita di mio figlio, undici

quando sono felice un altro, quando ho bisogno di energia

anni fa. Ho partorito in Spagna e quando aveva solo 12

un altro ancora. Insomma, mi piace tutta…

giorni l'ho portato in Italia. 

OCORRIERE

23


©Fabio Lovino

I MEDICI

LORE la passione 24

TV RADIO


Si conclude la saga de "I Medici" coproduzione internazionale venduta in oltre cento Paesi. La terza stagione della serie in onda su Rai1, RaiPlay e Rai4K da lunedĂŹ 2 dicembre in prima serata

ENZO, e e il potere

OCORRIERE

25


I

l Rinascimento e la più nota famiglia fiorentina di sempre tornano protagonisti della prima serata di Rai1 con "I Medici – Nel nome della famiglia", coproduzione internazionale diretta da Christian Duguay, realizzata da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, Big Light Productions e Altice Group e distribuita da Beta Film. Da lunedì 2 dicembre per quattro serate (3, 9, 10 dicembre) Daniel Sharman torna a interpretare il Magnifico. Accanto a lui Alessandra Mastronardi (Lucrezia Donati), Synnøve Karlsen, (Clarice Orsini), Aurora Ruffino (Bianca dÈ Medici). ''In questa stagione andiamo più a fondo nella storia. Il desiderio di vendetta si è sedimentato in Lorenzo – afferma Sharman –. C'è la perdita della giovinezza, il Magnifico si è consolidato come uomo in grado di gestire il potere. Penso che la sua umanità si possa osservare soprattutto attraverso gli occhi della famiglia. Vedere Lorenzo rischiare di perdere il proprio potere è la cosa più affascinante". Per il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta la serie "I Medici" ha aperto un percorso strategico per la fiction di Viale Mazzini, "che ha accresciuto l'autorevolezza e la credibilità della nostra produzione al livello più alto del mercato internazionale. La terza serie chiude la saga della famiglia iniziata con Cosimo e proseguita con la giovinezza di Lorenzo il Magnifico". Un lavoro complesso, articolato, teso alla continua ricerca della qualità. "Abbiamo trasformato la grande storia in un prodotto seriale capace di coinvolgere il pubblico globale. Una sfida giocata a partire da uno dei capitoli più importanti del nostro passato, nel contesto di un periodo che ha segnato un'epoca nel cammino verso la modernità, il Rinascimento. Un'esperienza innovativa e preziosa per Rai Fiction e per il servizio pubblico, caratterizzata dalle ambizioni di qualità che hanno coinvolto tanto talento italiano e internazionale". Nel cast della terza stagione anche Francesco Montanari, che sarà il monaco benedettino Girolamo Savonarola. "Insieme al regista siamo partiti da una domanda – dice l'attore –. Come fa un uomo ad avere così tanti follower se non ha Instagram? Abbiamo iniziato a lavorare su quel perché, abbiamo fatto scendere il concetto di predicatore dal piedistallo, per raccontare un essere umano che crede nell'umanità e in Dio come salvezza prima terrena e poi spirituale. Questi personaggi sono come degli archetipi universali, che si pongono domande che ci riguardano tutti. Ognuno cerca il proprio equilibrio e indirizzo. Nella società attuale, Savonarola sarebbe come una Greta di oggi? Potrebbe, perché no". A dare il volto a Papa Innocenzo VIII sarà invece Neri Marcorè. "L'Italia è diventata famosa nel mondo come terra dell'arte, della bellezza, della fantasia e della creatività grazie al Rinascimento, nel quale la produzione artistica è stata enorme – afferma Marcoré –. Ribadire questi concetti a noi stessi e all'esterno, anche attraverso una serie, è molto importante". "I Medici – Nel nome della famiglia" sarà disponibile in streaming e on demand su RaiPlay e tramesso anche in Ultra HD su Rai 4K al tasto 210 del telecomando di TivùSat. 

26

TV RADIO


OCORRIERE

©Fabio Lovino

LA PRIMA PUNTATA

A

pochi mesi dalla Congiura dei Pazzi, Lorenzo è ancora animato dallo spirito di vendetta. Si consuma uno scontro a distanza con Papa Sisto IV; di questo conflitto tenta di approfittare il crudele conte Riario, l'ultimo dei congiurati rimasto in vita, che cerca di far scoppiare la guerra tra Firenze e Roma. Mentre la famiglia Medici viene a sapere dell'esistenza di Giulio, figlio illegittimo del defunto Giuliano, a Firenze giunge un frate domenicano che sembra capace di leggere nel cuore di Lorenzo: Girolamo Savonarola. L'entrata in campo del Regno di Napoli accanto alle truppe papali rischia di segnare la fine di Firenze. Tra i Priori c'è chi dubita di Lorenzo, ma il Magnifico, deciso a non lasciare che la città cada in mano ai nemici, trova uno stratagemma per esautorare i Priori sostituendoli con il Consiglio dei Dieci, composto da uomini a lui fedeli. Quando Clarice, incinta, viene mandata in campagna con i bambini, la famiglia subisce un attacco da parte degli uomini di Riario. Di fronte all'approssimarsi della minaccia militare sulla città, Lorenzo decide di partire alla volta di Napoli con il suo nuovo consigliere Bruno Bernardi, per cercare di spezzare l'accerchiamento e riportare la pace.  27


CAROLINA SALA

photocredit: Anna Camerlingo

PEZZI UNICI

Carolina Sala è il "pezzo unico" più giovane della serie, una ragazza curiosa, amante dell'arte e della letteratura, che guarda al futuro con serenità: «Non ho la smania di arrivare subito, voglio studiare, formarmi e diventare brava, continuare a lavorare. Questo mi dà felicità. Fare l'attore non è solo un lavoro, è qualcosa che ti coinvolge completamente»

La bellezza

IN UN DETTAGLIO 28

TV RADIO


C

arolina, giovanissima, in un progetto così importante. Rivedersi in tv l'ha emozionata? Ho provato un'emozione grandissima. Sono la più giovane del gruppo e, da quando è iniziata questa avventura, sono stata catapultata in un mondo nuovo senza sapere troppo bene come muovermi. Si è formato un bel gruppo di amici, Cinzia è stata una guida per tutti noi e Sergio Castellitto un maestro. È stata una scuola, sei mesi bellissimi. La prima puntata di "Pezzi Unici" abbiamo voluto vederla tutti insieme attori, regista, produttori – perché era importante condividere le nostre sensazioni. Le altre, però, le ho guardate con la mia famiglia. Una soddisfazione. Che reazioni hanno avuto i suoi familiari? Le mie sorelline, che hanno sei e otto anni, erano abbastanza sotto shock perché stavano sedute accanto a me e contemporaneamente mi vedevano in tv. Come è arrivata a Pezzi Unici? Studio recitazione da quando avevo quindici anni all'Accademia Da Ponte di Vittorio Veneto. Un giorno, durante la rappresentazione di "Romeo e Giulietta", quello che è diventato ora il mio agente, è venuto a teatro e mi ha proposto di entrare nella sua agenzia. Così, dall'ultimo anno di liceo, ho iniziato a fare su e giù dal Veneto a Roma per i provini e, tra questi, quello di "Pezzi Unici". Quando ho saputo di essere stata scelta da Cinzia Th Torrini per il ruolo di Valentina, nonostante la mia giovane età e la poca esperienza, sono scoppiata di gioia. È una grandissima opportunità. Come ha vissuto l'esperienza davanti all'occhio vigile e al tempo stesso silente della macchina da presa? Il teatro e il cinema partono dalla stessa sensibilità, ma si esprimono con modalità diverse. Una macchina da presa costringe l'attore a una maggiore attenzione, a usare il proprio corpo e la propria voce in modo più minimale. Chi fa questo mestiere deve sapersi adattare, cambiare sempre. Quel che funziona a teatro, dal vivo, non è detto valga per la televisione e il cinema. Mi piace passare dal palco del teatro, dalla sensazione del contatto diretto con lo spettatore, alla recitazione davanti a una macchina da presa. Sono emozioni diverse, ma sempre emozioni. Cosa unisce, o divide, Carolina al suo personaggio? Valentina ha avuto una vita complicata, fatta di abusi e traumi. Sotto questo aspetto, ovviamente, non mi sento vicina a lei. Entrambe abbiamo però le nostre insicurezze. Il set di "Pezzi Unici" è stato la mia prima esperienza televisiva e al perso-

OCORRIERE

naggio, che lo richiedeva, ho cercato di trasferire tutte le mie titubanze, timori. Questo sentimento è stato il nostro primo punto di contatto, ben visibile nel rapporto di Valentina con Vanni, nella sua scoperta dell'amore, nell'incontro con la vita. In fase di studio, per avvicinarmi a lei, immedesimarmi, mi sono documentata con una zia psicologa. Il tentativo era cercare di capire cosa prova una persona con un passato difficile, quale sia la ricerca di colmare quel vuoto d'amore. C'è però una cosa in comune, il parlare troppo, soprattutto quando siamo nervose (ride). Valentina però nella serie conosce un po' di amore… Sì, ha la fortuna di incontrare Lapo, uno dei "pezzi unici" che la sostiene, la protegge. È un incontro che le dà forza e le permette di iniziare un percorso di rinascita. C'è un aggettivo che la descrive più di altri? Curiosa. La curiosità, soprattutto per un attore, è fondamentale. Ti sprona alla ricerca di nuove realtà, alla scoperta di altri mondi, ti costringe a scavare nel personaggio. Essere curiosi spinge una persona sempre un po' più avanti, la nutre. Nella vita cosa la incuriosisce? Tutte le novità, recitare, la storia dell'arte e la letteratura, passioni che ora sono materia di studio all'Università di Economia e Gestione dei beni e delle attività culturali di Ca' Foscari, a Venezia, e che incastro con l'Accademia. Cosa ha provato nel vedere Venezia messa a dura prova dal mal tempo? È stato difficile. Alcuni amici dell'università hanno dato un aiuto per pulire la città, c'erano pezzi di ponti divelti, situazioni drammatiche. È triste vedere un luogo così bello, unico, sgretolarsi piano piano. Venezia, come Roma, ha qualcosa di speciale nell'aria, comunica magia e vederla così fragile, a rischio, fa male. Una vita e una carriera tutte da costruire. Come guarda il futuro? Con serenità. Sono giovane, molto contenta delle opportunità e dei risultati avuti fino a questo momento. Non ho la smania di arrivare subito, voglio studiare, formarmi e diventare brava, continuare a lavorare. Questo mi dà felicità. Fare l'attore non è solo un lavoro, è qualcosa che ti coinvolge completamente. Cosa la emoziona? La bellezza, quella più profonda. In questo momento, mentre faccio l'intervista, sono su una terrazza da dove ho la fortuna di ammirare un tramonto rosa sulle montagne. Una cosa semplice, ma è nei dettagli che si esprime l'arte. 

29


LORENZO DE MOOR

P

ezzi Unici sta riscontrando il gradimento del pubblico, una serie molto amata… Sono molto contento perché è un progetto a cui tutti teniamo molto. La prima puntata l'abbiamo voluta guardare insieme a casa di Cinzia (la regista) per condividere un momento speciale. Capire che il pubblico sta apprezzando il nostro lavoro è un'emozione unica.

PEZZI UNICI

Ci racconta il suo provino per la serie? Ho saputo dei provini per la serie mentre lavoravo per un film a Volterra. Non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di partecipare a una selezione per una fiction ambientata in Toscana e recitata nel mio dialetto. Sono andato a Roma per sostenere il provino per Elia, il musicista di Pezzi Unici, e ho ottenuto la parte di Lorenzo, il figlio di Vanni. È stata Cinzia Th Torrini a chiedermi di provare a mettermi in gioco con questo personaggio. Dopo il secondo provino, uscendo dalla stanza la regista chiese a Sergio Castellitto: "Che te ne pare lui come figlio?" Lui mi ha guardato, mi ha detto: "Mettiti un attimo di profilo… il naso è giusto. Mi piace". Lavorare con una regista come Cinzia Th Torrini, un'opportunità importante per un giovane attore? È stata una grande scuola. Cinzia è una professionista unica, che conosce profondamente cosa vuole il pubblico e che sa come portarglielo. Ha sempre tutto sotto controllo e sa cogliere ogni sfumatura delle storie e dei personaggi. Cosa rende speciale una storia come "Pezzi Unici"? La capacità di far immedesimare il pubblico nelle storie dei suoi protagonisti.

photocredit: Anna Camerlingo

La sua esperienza con Sergio Castellitto? Nella serie Sergio interpreta Vanni Bandinelli, un artigiano eccezionale che ha però fallito come padre, non è riuscito a capire e ad aiutare suo figlio. Nei suoi "pezzi unici" trova dunque la possibilità di ricostruirsi come persona. Lavorare con un attore come lui è forse una delle esperienze più formative della mia carriera. Ho incontrato un maestro e vederlo al lavoro ti lascia senza parole. Per un attore giovane come me è una fortuna misurarsi con chi è più bravo e ha più esperienza. Sergio è una persona che ti sorprende sempre, non ci si annoia mai perché riesce a catturare l'attenzione delle persone. È un grande giocatore. Ci parla del suo incontro con Lorenzo, il personaggio che interpreta nella serie? Nelle prime puntate capiamo subito che Lorenzo è morto ed è solo grazie a continui flashback che lo spettatore si fa un'idea della sua storia. Mi sono avvicinato a Lorenzo dimenticandomi del fatto che fosse morto e mi sono concentrato sulle ragioni che lo hanno portato a morire. L'ho studiato nei minimi particolari, l'ho messo in connessione con gli altri personaggi e ho cercato di "vivere" quel rapporto mancato con il padre. Di Lorenzo mi ha affascinato il suo carisma, la voglia di "ritrovarsi" attraverso gli altri e, nonostante tutti i problemi, l'attaccamento alla vita. Quando ha capito che avrebbe voluto fare l'attore? È un mondo che mi ha sempre affascinato quello dello spettacolo, anche perché la mia è una famiglia di artisti: mia mamma faceva la costumista e mio padre l'attore. A tredici anni ho avuto la fortuna di incontrare Cristina Pezzoli, una regista di teatro, che a Prato aveva fondato Spazio Compost per avvicinare l'arte alle problematiche sociali. Feci la mia prima esperienza sul quel palco e, anche se per gioco, confrontarmi con attori professionisti mi convinse che recitare sarebbe stato il mio mestiere. 30

L'A

è come un

TV RADIO


«Credo non ci sia niente di più bello di sentirsi parte attiva di una creazione. Recitare non è solo una passione, un lavoro, è uno strumento che mi costringe a scoprire qualcosa in più di me». Il RadiocorriereTv incontra il giovane Lorenzo De Moor, protagonista della serie "Pezzi Unici" diretta da Cinzia Th Torrini

ATTORE

n equilibrista…

OCORRIERE

Non mi ero mai sentito così vivo. A diciotto anni, dopo il liceo, sono partito per gli Stati Uniti e ho frequentato la Stella Adler Studio of Acting di New York. Alla fine degli studi e con un bagaglio più pensante di esperienza sono ritornato in Italia. Teatro, cinema, tv. Tre palcoscenici diversi, tre modalità differenti di presentarsi al pubblico… Mondi diversi per struttura e per regole, ma che di base hanno in comune lo stesso ingrediente: il gioco. Un attore si mette in gioco e regala al pubblico ogni parte di sé, diventa un giocoliere che cerca l'equilibrio di tutto quello che ha dentro per donarlo agli altri. Su un palco, o davanti alla telecamera, ci si deve concedere con piacere. Esiste un modo diverso di vivere il mestiere dell'attore in Italia e in America? Un attore lo è ovunque, quel che conta è quanta passione ha. Forse il mercato americano è più competitivo. A New York o a Los Angeles, dove tutti sono o vogliono essere attori, c'è una guerra spietata e sei costretto a imparare subito a diventare imprenditore di te stesso e a prenderti cura di te. In Europa c'è una maggiore umanità. Alla fine, però, il linguaggio creativo è lo stesso in ogni parte del mondo. Forse all'estero si ha il coraggio di sperimentare di più? Forse. Quello che ho notato fuori dall'Italia è una grande fame. Quando decidi di fare un lavoro artistico, attore, cantante, regista, ti chiedono se hai un piano "B". Penso che se ci credi veramente, devi avere il coraggio di buttarti senza paura, senza pensare a un piano di salvataggio. La tv dà molta popolarità. Come vive questa opportunità? Quando succederà le saprò dire (ride). Mi ha stupito molto l'impatto, forte e immediato, che la televisione ha sulla gente. Si entra nelle case delle persone, nella loro quotidianità con un gesto semplice: accendere la tv. Ho lavorato al cinema e a teatro, per me è la prima volta che mi confronto con questo mezzo. La popolarità va gestita con intelligenza, è facile diventarne schiavi. Se il tuo mestiere ti porta molta visibilità, è bene usarla per qualcosa di importante. La tv entra nelle case, le piattaforme digitali come RaiPlay ti seguono ovunque. Che spettatore è Lorenzo De Moor? È incredibile quanta scelta abbiano oggi gli spettatori. Ti viene la labirintite se non stai attento. In questo momento sono in una fase di ritorno e, dopo una lunga overdose di serialità, ho riscoperto il piacere di guardare un bel film e andare alla ricerca di qualcosa che non sia necessariamente alla portata di tutti. Dove la vedremo prossimante? Al cinema con "Dolce fine giornata", un film diretto da Jacek Borcuch con Kasia Smutniak, molto apprezzato al Sundance Film Festival. È stato venduto in tutto il mondo e in primavera arriverà in Italia.  31


IL PARADISO DAILY Roberto Farnesi è Umberto Guarnieri ne "Il Paradiso delle Signore", uno dei personaggi più amati. Il RadiocorriereTv incontra l'attore toscano: "Sono un uomo soddisfatto, mi piace ciò che mi è successo fino a oggi". E sulla serie di Rai1 afferma: "Con il nostro daily raccontiamo l'Italia del boom economico, il risultato è davvero spettacolare"

R

oberto, come sta dopo il recente infortunio domestico? Molto meglio. È stata una leggerezza, mi sono arrampicato sull'armadio per prendere alcuni abiti pesanti, ho appoggiato il piede sulla mensola che è caduta. Ho avuto una frattura composta a una costola ma sono in pista, si lavora senza tregua (sorride). Sono sciocchezze che possono avere conseguenze serie, questa volta mi è andata bene… "Il Paradiso delle Signore" vive una seconda stagione di successi. Soddisfatto del risultato? Moltissimo, ho sposato questo progetto con entusiasmo sin dall'inizio. "Il Paradiso delle Signore - Daily" poteva non sembrare una novità, invece lo è stato per molti motivi. Innanzitutto è un quotidiano ed è anche un ibrido tra una fiction e una soap. E poi è un prodotto che funziona benissimo, oltre che su Rai1, anche su RaiPlay, dove occupa i primi posti per numero di visualizzazioni. La piattaforma della Rai proietta "Il Paradiso" nel futuro e la cosa è entusiasmante. Altra sfida vinta è quella dalla macchina produttiva, che va a pieni giri. Realizzare quasi 40 minuti al giorno, che è la durata di un episodio, poteva sembrare un'utopia, ma ci siamo riusciti. Anche per questo motivo ero rimasto sbalordito, perplesso, in merito alle voci della chiusura del progetto la primavera scorsa. Raccontiamo l'Italia del boom economico, recitiamo in costume, le nostre sartorie fanno dei miracoli cucendo i vestiti anche di notte. Il risultato è davvero spettacolare. Mettiamo in scena una storia tutta italiana, che racconta il nostro passato recente con una certa fedeltà, è veramente una gran figata. Dopo tante puntate cosa ha capito di più degli anni Sessanta? Si stava meglio quando si stava peggio? Vivo in Toscana da sempre e la mia casa si trova nelle campagne di Viareggio, a pochi passi dal mare. Negli anni Sessanta la Versilia era una cosa pazzesca, tanto da invidiare un po' chi l'ha vissuta. C'erano "La Bussola", Califano, Mina, Patty Pravo, Fred Bongusto, c'era tanto entusiasmo. Sono stati anni certamente

Una bel SCOMMES

favolosi, ma attenzione, il boom economico seguì la Seconda guerra mondiale, momento storico in cui era tutto da rifare e da ricostruire. Dico quindi, non lamentiamoci troppo, è vero che la 32

TV RADIO


llissima SSA VINTA

OCORRIERE

crisi che stiamo vivendo dura da 11 anni, ma meglio una crisi economica che un conflitto. Cosa la unisce al suo Umberto? Umberto Guarnieri è un banchiere. Io, come secondo lavoro, faccio l'imprenditore. Ci accomuna la voglia di fare, di costruire, anche se a livelli diversi i concetti basilari sono gli stessi. Ho aperto una locanda che è per me grande motivo d'orgoglio, ci lavora una ventina di giovani, c'è qualcuno che grazie a quell'impiego è riuscito a farsi una famiglia, qualcun altro si è comprato la macchina. Sono felice di avere contribuito a dare

photocredit: Assunta Servello

una prospettiva ad alcuni giovani. A proposito di giovani, sono in molti quelli che seguono "Il Paradiso"… È una serie trasversale. Sui social, così come su RaiPlay, siamo seguiti anche da un pubblico giovane. A guardarci ci sono persone di ogni tipo, per età e stato sociale. Come si trova sul set? Si tende forse a banalizzare, a pensare che quello che svolgiamo sia un lavoro quasi impiegatizio, ma non è per nulla così. Personalmente mi diverto moltissimo, non leggo mai il copione, se non le mie battute, per vivere la storia work in progress, quasi come se fosse la mia vera vita. Tutto questo mi ricorda un po' i primi sceneggiati trasmessi in diretta televisiva dalla Rai tanti anni fa. Giriamo con due mesi d'anticipo rispetto alla messa in onda e abbiamo molti vincoli da rispettare, a partire dal minutaggio da realizzare ogni giorno. Non possiamo assolutamente perdere il ritmo. Ci capita di girare anche dieci scene diverse con dialoghi molto impegnativi. Quando trova il tempo per studiarli? Dobbiamo arrivare sul set preparati per calarci nel nostro personaggio, al quale cerchiamo di dare colore per non farlo appiattire. Nel week-end leggo e studio le scene per la settimana successiva. A fine giornata cosa fa? Mi riposo, non ho più voglia di andare in giro a fare casino, ne ho fatto abbastanza in passato (sorride), quindi non vedo l'ora di fare la mia "divanata". Stasera, ad esempio, guardo "X factor" di cui sono grande fan. Roberto Farnesi è un uomo felice? Sono un uomo soddisfatto. Mi piace ciò che mi è successo fino a oggi, ma la felicità è cosa rara, difficile, è un fotogramma che poi passa. Ambisco alla serenità. Cosa pensa del domani? Che è già passata tanta strada, il domani mi piace perché non sai mai cosa ti riserva. C'è ancora tanto da fare e non solo in ambito lavorativo. Ho sempre la speranza di essere stupito, di trovare nuovi stimoli e nuove occasioni.  33


PETROLIO Dal 6 dicembre il programma di Duilio Giammaria conquista la prima serata di Rai2. Tre puntate nel mese di dicembre, altre tredici a partire dalla metà di febbraio. Si comincia con un viaggio nel mondo di Amazon

I

l 6 dicembre "Petrolio" debutta in prima serata su Rai2, dove ci porterete? Nella prima puntata andremo alla scoperta di Amazon, il gigante americano dell'e-commerce, che non è semplicemente una grande azienda di consegne a domicilio, ma un vero e proprio sistema di vita che sta colonizzando il mondo intero. Analizzeremo i suoi segreti e ci troveremo di fronte a una realtà veramente sorprendente. Nel giro di vent'anni Amazon è diventata una delle società più potenti del mondo, con il maggior numero di clienti in assoluto, il cui proprietario, Jeff Bezos, si può permettere di avere un programma spaziale proprio. Tutto è avvenuto in poco tempo sotto i nostri occhi, vogliamo capire che effetto ha tutto questo sulla nostra vita. Visto che Amazon sa molte cose di noi, cercheremo di sapere molte cose di lei. E nelle settimane successive? Racconteremo come la vita degli animali selvatici è arrivata ai confini delle nostre città. Una grande avventura naturalistica attraverso la quale andremo a scoprire gli angoli più reconditi del Paese, cercando anche di capire come il cambiamento climatico sta impattando su di noi. Ci occuperemo quindi di ricerca scientifica e di come questa sta rivoluzionando il mondo delle cure delle malattie più serie. La società si trasforma rapidamente e così "Petrolio" racconta l'evoluzione scientifica, tecnologica e naturalistica. Il metodo è quello, rigorosissimo, del giornalismo d'inchiesta, che si unisce a un racconto attento della realtà. Quali sono le novità di questa stagione? Abbiamo inventato dei personaggi in stile Muppet, che verranno a trovarci nel corso delle puntate per disturbare il racconto. Sono gli "Haters", gli odiatori, diventati ormai uno stereotipo della nostra società. Sono quelli che non credono mai a niente, che vedono tutto nero, che sono sempre in disaccordo qualunque cosa tu dica. Interagiremo scherzosamente con loro. Avremo anche una nuova rubrica che si chiama "Black Mirror", un particolare faccia a faccia attraverso un sistema molto sofisticato che rimanda le immagini sul volto della persona intervistata, mettendo in rapporto l'elemento psicologico dell'intervista classica a quello tecnologico. Pronti alla sfida del prime time? Fare informazione in prima serata è difficile ma bello al tempo stesso. Bisogna costruire un'abitudine a un certo tipo di linguaggio in una rete che aveva rinunciato a questo.

FA per r

A chi si rivolge "Petrolio"? A tutti, a un larghissimo pubblico, a partire proprio dai più giovani che spesso non sono più abituati a guardare la televisione. Le nostre puntate si possono rivedere su RaiPlay. Oggi la Tv va oltre il flusso lineare, la puoi fruire seguendo le tue abitudini, le tue necessità. La piattaforma ci dà la possibilità di mantenere vivo un contenuto più a lungo. Oggi cosa riesce a incuriosire Duilio Giammaria? Tutto ciò che ha a che fare con l'evoluzione tecnologica, con il cambiamento. La scorsa settimana sono andato a Seattle, città laboratorio del futuro del mondo, una realtà di soli 700 mila abitanti che ospita aziende come Amazon, Microsoft, Starbucks e altre ancora. Una città di provincia che ci aiuta a capire in quale direzione stiamo andando. 

34

TV RADIO


ACCIAMO INCHIESTA raccontare il cambiamento

OCORRIERE

35


RADIO1 PLOT MACHINE

"La verità è nel fondo di un pozzo... È

questo l'incipit della puntata di lunedì 2 dicembre alle 23.05 su Radio1 con Vito Cioce, Marcella Sullo e Luigi Gallo, presidente della Commissione Cultura della Camera che ha promosso la Legge sul libro. Scrivi subito il tuo Miniplot come commento al post che trovi in alto sulla pagina Facebook Radio1 Plot Machine. Per il Concorso dei Racconti invia al sito plot.rai.it la tua opera inedita in 1500 caratteri sul tema LA STRADA. In gara per essere ascoltato su Radio1 ed essere pubblicato poi nell'e-book di Rai Libri. 

36

TV RADIO


Domenica all'opera NUOVO CICLO

CULTURA

Omaggio al balletto classico GISELLE (2015) Con Svetlana Zakharova e Roberto Bolle Cinque appuntamenti con grandi classici del balletto, dal "Giselle" interpretato nel 2015 alla Scala dalle étoiles Svetlana Zakharova e Roberto Bolle al "Marco Spada ovvero La figlia del bandito" che nel 1982 vide Rudolf Nureyev nel ruolo del protagonista all'Opera di Roma, fino alle fiabe classiche del Natale come "Lo schiaccianoci" messo in scena nel 2012 al Teatro La Fenice e "Gli stivaletti" allestito al Teatro Lirico di Cagliari nel 2014. È l'omaggio che Rai Cultura dedica al balletto classico nel mese di dicembre, in onda ogni domenica alle 10.00 circa su Rai5, che si concluderà con la prima tv del balletto "La bella addormentata nel bosco", messo in scena al Teatro alla Scala nel giugno 2019 con Polina Semionova e Timofej Andrijashenko, con cui Rai5 festeggerà l'ultimo dell'anno martedì 31 dicembre alle 21.15. Si comincia domenica 8 dicembre alle 10.00 su Rai5 con il balletto romantico per eccellenza: "Giselle", proposto nella storica coreografia di Jean Coralli e Jules Perrot messa

OCORRIERE

in scena alla Scala nel 2015. Considerato l'emblema del "balletto perfetto", lo spettacolo vede nei ruoli principali, la coppia star della danza internazionale Roberto Bolle e Svetlana Zakharova. Al loro fianco Vittorio D'amato (Hilarion), Francisco Sedeňo (Duca di Courland), Flavia Vallone (Principessa Bathilde) Annalisa Masciocchi (madre di Giselle), Sophie Sarrote e Antonino Sutera nel passo a due (contadini). Sul podio David Coleman. Scene e costumi di Aleksandr Benois. Regia televisiva Tina Protasoni. Nello spettacolo, variazioni in scena, costruzioni coreografiche e l'intenso struggente passo a due finale ripercorrono la storia d'amore, tradimento e redenzione in cui Giselle torna in vita, muore d'amore e salva il suo amante fedifrago. Gli appuntamenti con il balletto proseguiranno a dicembre con "Marco Spada ovvero La figlia del bandito" (domenica 15), "Lo schiaccianoci" (domenica 22), "Gli stivaletti" (domenica 29), per finire la sera dell'ultimo dell'anno con "La bella addormentata nel bosco (martedì 31 alle 21.15).

GHIACCIO BOLLENTE Discovering Music – Elton John Tra i più grandi interpreti del rock contemporaneo, Elton John è considerato la massima espressione del movimento piano-rock. Il documentario della serie "Discovering music", in onda mercoledì 11 dicembre alle 22.25 su Rai5, ripercorre la carriera stratosferica del ‘Rocket Man' che nei panni di pianista è diventato una rock star. Il documentario segue il suo viaggio da cantautore in erba fino all'apice della sua carriera, negli anni '70. Artista e performer estroso, con i suoi abiti sgargianti e la sua ironia Elton John è uno dei pochissimi musicisti ad essere ancora nelle posizioni più alte delle music charts dopo 40 anni di carriera.  37


RADIO2

SU RAI RADIO2,

È BIAGIO ANTONACCI DAY!

P

roseguono con successo le giornate di Rai Radio2 dedicate ai big della musica, così lunedì 9 dicembre sarà il "Biagio Antonacci Day". In occasione del lancio del nuovo singolo, "Ci siamo capiti male", che anticipa il ritorno dell'artista con l'album "Chiaramente visibili dallo spazio", Biagio Antonacci sarà protagonista di una vera e propria maratona radiofonica targata Radio2. Si parte con Luca Barbarossa e Andrea Perroni in diretta dalle 10.30, dalla nuova Sala B di Via Asiago, per una puntata speciale di "Radio2 Social Club": a loro il compito di raccontare la parte più propriamente artistica del cantautore, con il taglio sempre ironico che contraddistingue il programma e con il sostegno musicale della Social Band. Alle 12 sarà la volta

38

di "Non è un paese per giovani", con Giovanni Veronesi e Max Cervelli, e il loro modo dissacrante di affrontare qualsiasi tematica; alle 16 Antonacci sarà ospite di Mauro Casciari e del duo comico Corrado Nuzzo e Maria Di Biase che gli apriranno le porte di "Numeri Uni". Il Biagio Day si concluderà con la partecipazione "notturna" al programma di Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini "I Lunatici", in onda dalle 00.30 alle 6. Per partecipare allo speciale "Biagio Antonacci Day" di Radio2 Social Club è possibile scrivere a socialclub@rai.it e attendere conferma. L'evento sarà anche in streaming su RaiPlayRadio.it/Radio2, sulla app RaiPlay Radio e con contenuti speciali e dirette sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter di @RaiRadio2. 


TELEVIDEO Lu 14 Ott

11:25:35

ULTIM' ORA LA GUIDA COMPLETA AI PROGRAMMI RAI LA TROVATE ALLA PAGINA 501 DEL TELEVIDEO E ALLA PAGINA 482 DEL TELEVIDEO TUTTE LE ANTICIPAZIONI DEL RADIOCORRIERE TV


photo credit: Angelo D'Aloisio

RAGAZZI

SU

Natal è gia

40

TV RADIO


le

OCORRIERE

"Il Calendario dell'Avvento", tutti i giorni alle 13.15 e alle 16.20, per scoprire le più belle tradizioni regionali italiane

S

u Rai Gulp è già Natale. Da lunedì 1 dicembre arriva "Il Calendario dell'Avvento": 24 giorni alla scoperta della festività più bella dell'anno, la più amata dalle famiglie e dai ragazzi. La trasmissione va in onda tutti i giorni alle ore 13.15 e alle ore 16.20 su Rai Gulp fino al 24 dicembre. Le puntate saranno inoltre disponibili su RaiPlay. Nei giorni che precedono il 25 dicembre, in ogni Regione d'Italia, si moltiplicano i preparativi: scuole, famiglie, comunità si ritrovano per realizzare oggetti, decorazioni, ricette spesso legate ad antichissime tradizioni. Nel corso di 24 puntate alcuni ragazzi delle varie regioni italiane faranno conoscere il loro Natale. Al magico passaggio di una stella cometa, spalancheremo la casella del giorno ed entreremo di volta in volta in un luogo diverso: dalla Val d'Aosta alla Sicilia, dal Trentino Alto Adige alla Puglia, tra eventi spettacolari ed emozionanti tradizioni. La casella del primo dicembre si è aperta sulla via dei presepi più famosa d'Italia, via San Gregorio Armeno, a Napoli. Nell'affascinante cornice di un laboratorio d'arte presepiale, tra minuscoli zampognari, angeli e pastori, tre giovanissimi protagonisti costruiranno il loro personalissimo presepe. Alla scuola primaria di San Gavino, in Sardegna, invece, si prepara il concerto di Natale, si intonano famose melodie e tradizionali canzoni in lingua sarda. Vicino alla spiaggia di Lignano Sabbiadoro, in Friuli Venezia Giulia, c'è un presepe davvero insolito: i personaggi, le case, gli animali, ogni particolare è fatto di sabbia. A Roma, nel quartiere di Trastevere, scopriamo il pangiallo e le antiche leggende legate a questo dolce laziale, tipico del periodo natalizio. In Emilia Romagna invece c'è il "Natale negli abissi", con protagonista un gruppo di squali. Nelle Marche la finestra dell'Avvento si apre su un borgo medioevale, mentre in Abruzzo "Il Calendario dell'Avvento" è a Rivisondoli (L'Aquila) per scoprire i preparativi del famoso "Presepe Vivente", in programma il 5 gennaio 2020, che è caratterizzato dalla partecipazione di tanti bambini e ragazzi. In Molise, invece, il programma mostra la "Ndocciata", evento tradizionale che si svolge l'8 dicembre e il 24 dicembre ad Agnone (Isernia), costituito da una sfilata di enormi fiaccole (costruite artigianalmente con tronchi d'abete), lungo il corso del paese.  41


SPORT

La coppa del Mondo per Club

42

TV RADIO


Q

uando nacque, nel 1960, la Coppa Intercontinentale dei Club Campioni, che opponeva i vincitori dell'europea Coppa dei Campioni a quelli della sudamericana Coppa Libertadores, ebbe un immediato e crescente successo. Il titolo di campione del mondo per club fu subito ambitissimo, soprattutto oltreoceano. La linea di demarcazione tra un prima e un dopo, tra la fortuna e il declino, fu l'edizione disputata cinquant'anni fa esatti, nel 1969, quando il Milan di Nereo Rocco e Gianni Rivera, prima di sollevare la coppa, dovette subire ogni tipo di angheria, comprese pallonate, falli e caffè bollente dagli spalti, durante la finale di ritorno contro gli argentini dell'Estudiantes, disputata a Buenos Aires, al termine della quale il centravanti rossonero Nestor Combin, nato in Argentina ma con passaporto francese, venne addirittura arrestato per renitenza alla leva. Da allora molti club europei rinunciarono alle trasferte in America Latina e negli anni '70 la coppa sembrò tramontare. Per la rinascita occorrerà attendere il 1980, quando la Toyota rilevò i diritti di commercializzazione del torneo inglobandolo in un appuntamento annuale da disputarsi

OCORRIERE

in gara unica in Giappone, a Tokyo e poi a Yokoama, durante il mese di dicembre. Le squadre italiane, ferme ancora al successo del Milan nel'69, impiegarono anni per tornare ad imporsi, riuscendovi solamente nel 1985 con la Juventus, in una gara terminata ai rigori contro l'Argentinos Juniors, celebre anche per un meraviglioso goal di Michel Platini annullato dall'arbitro. La protesta del fuoriclasse francese lo portò a sdraiarsi sul campo, in un'immagine ormai celebre. I bianconeri divennero campioni del mondo una seconda e ultima volta nel 1996, battendo 1-0 il River Plate grazie a una prodezza di Alessandro Del Piero. In mezzo a questo arco di tempo da ricordare anche la doppietta del Milan di Sacchi, che sollevò la coppa al cielo di Tokyo nel 1989 e nel 1990 sconfiggendo, rispettivamente, i colombiani dell'Atletico Medellin e i paraguaiani dell'Olimpia. Nel 2004 fu deciso di abolire la Coppa Intercontinentale in favore della Coppa del mondo per club FIFA, riservata ai sei club vincitori dei tornei continentali delle sei confederazioni calcistiche.(M.F.) 

43


CLASSIFICHE AIRPLAY per RadiocorriereTV

generale

italiani

indipendenti

emergenti

44

TV RADIO


uk

stati uniti

europa

OCORRIERE

america latina

45


I FILM DELLA SETTIMANA

CINEMA IN TV Proposto in prima visione Rai, "Come di ammazzo il Bodyguard" è interpretato, tra gli altri, da Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson, Gary Oldman, Elodie Yung e Salma Hayek. La carriera di Michael Bryce, una delle più brave guardie del corpo sulla piazza, è stata stravolta da una tragico "incidente sul lavoro". Un suo cliente giapponese, infatti, è morto mentre era sotto la sua protezione e da quel momento Bryce non ha più accettato incarichi ad alto rischio. Un giorno però viene contattato dalla sua ex Amelia Roussel, un'agente dell'Interpol che gli chiede aiuto per far arrivare vivo al Tribunale dell'Aia un teste chiave del processo contro un sanguinario dittatore della Bielorussia ora deposto. Il testimone è uno spietato killer con un codice morale molto personale, che accetta di partecipare al dibattimento in cambio dell'assoluzione della sua compagna. Tutti i potenziali testimoni contro l'ex presidente genocida sono stati fino ad ora eliminati, ma per Bryce l'incarico è ancora più complicato perché colui che deve proteggere, nel passato, ha più volte cercato di ammazzarlo.

LUNEDÌ 2 ORE 22,10 - ANNO 2002 REGIA DI MICHELE PLACIDO

Coppa Volpi a Stefano Accorsi per la miglior interpretazione maschile e candidatura al Leone d'Oro per Michele Placido per questo film biografico che racconta la profonda e tormentata storia d'amore tra la scrittrice Sibilla Aleramo e il poeta Dino Campana. Nel 1916 Sibilla Aleramo (Laura Morante ndr), pseudonimo di Rina Faccio, è una giovane scrittrice affascinante, colta e indipendente, che ha conquistato la sua condizione a prezzo di duri sacrifici. La sua adolescenza è stata infelice, con una mamma depressa e dalla manie suicide, poi ricoverata in manicomio. Sibilla ha anche alle spalle un matrimonio fallito, con un marito che l'ha prima violentata e poi sposata. Con questo passato e con un presente fatto di rapporti sentimentali tanto intensi quanto fugaci, conosce il poeta Dino Campana a cui è già stata diagnosticata la malattia mentale. I due sono molto diversi, lei mondana e frequentatrice di salotti, lui schivo e solitario. Il loro sarà un rapporto intenso, distruttivo, fatto di sesso e poesia, che arriverà anche alla violenza fisica.

46

MARTEDÌ 3 DICEMBRE ORE 21,20 - ANNO 2017 REGIA DI PATRICK HUGHES

TV RADIO


Selezionato tra i cento film italiani da salvare, "Poveri ma belli" è proposto da Rai Storia per il ciclo Cinema Italia. Amici da sempre, cresciuti l'uno di fianco all'altro nello stesso palazzo al centro di Roma, Romolo e Salvatore, sono due giovanotti del popolo belli, solari e assai sensibili al fascino femminile. Una mattina, mentre vanno al lavoro, conoscono insieme Giovanna, una gran bella ragazza, che fa girare la testa ad entrambi, e lavora nel negozio di sartoria per uomini del padre. La lotta per conquistare il suo cuore li renderà rivali. Un mix di neorealismo, sentimentalismo e comicità che fu poco capito dalla critica del tempo, ma che riscosse un clamoroso successo al botteghino, rendendo immediatamente famosi i protagonisti del film, sin lì pressoché sconosciuti. Soggetto di Dino Risi. Sceneggiatura dello stesso Risi con Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa, fotografia di Tonino Delli Colli. Nel cast, tra gli altri, Marisa Allasio, Maurizio Arena, Renato Salvatori, Ettore Manni, Memmo Carotenuto e Lorella De Luca.

MARTEDÌ 3 DICEMBRE ORE 22,45 - ANNO 2012 REGIA DI FERZAN OZPETEK

Otto candidature ai David di Donatello e nove ai Nastri d'Argento per questo film del 2012, da alcuni considerato il migliore del regista Ferzan Ozpetek. Pietro è un giovane pasticcere gay che ha lasciato la Sicilia per trasferirsi a Roma perchè ha un sogno: quello di diventare attore. Tra provini e delusioni, divide l'appartamento con la cugina Maria, in una quotidianità che fa scintille. Quando finalmente riesce ad andare a vivere in una casa tutta sua, si accorge presto che nel nuovo appartamento d'epoca non è solo. Con le presenze che lo circondano, dopo un'iniziale fase di terrore, Pietro impara a convivere, instaurando addirittura un rapporto di amicizia. I fantasmi lo aiuteranno a superare la sua profonda solitudine e ad affrontare i momenti difficili. Un gioco di specchi tra passato e presente, tra realtà e finzione, ricco di citazioni cinematografiche, che si ispira liberamente a Pirandello. Nel cast, tra gli altri, Giuseppe Fiorello, Margherita Buy, Elio Germano, Anna Proclemer, Vittoria Puccini e Paola Minaccioni.

OCORRIERE

SABATO 7 DICEMBRE ORE 21,10 - ANNO 1957 REGIA DI DINO RISI

47


ALMANACCO DE 1929

novembre dicembre

48

1939

1969

TV RADIO


EL RADIOCORRIERE

9

1949

1959

9

1979

1989

OCORRIERE

49


50


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.