RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
foto da Raiplay.it - FIGC
Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997
numero 28 - anno 90 12 luglio 2021
GRAZIE RAGAZZI SPECIALE CIAO RAFFAELLA
Nelle librerie e store digitali
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TV RADIO
OCORRIERE
Nelle librerie e store digitali
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Nelle librerie e store digitali
GRAZIE RAGAZZI
E così dopo Parigi, Madrid, Berlino anche a Londra siamo andati ad alzare un trofeo. Rivincita nazionale? No! Dimostrazione che gli italiani quando vogliono, quando sono una squadra compatta, granitica, diventano insuperabili. Siamo ripartiti, finalmente, anche se il percorso è ancora lungo e tortuoso. Siamo tornati a sorridere. Ci serviva una impresa sportiva emotivamente qualcosa di importante.
per
restituirci
Ci voleva un 2021 in fiducia, con un passo diverso, con segnali positivi che possono farci ritrovare quello spirito di grande unità di cui abbiamo bisogno. Ci serviva questa vittoria, come quella spagnola nel 1982. Avevamo necessità di tornare a guardare al futuro con occhi diversi, con quell’ottimismo che da troppo tempo avevamo dimenticato. Una gioia incontenibile da nord a sud. Una vittoria di tutti gli italiani, anche di quelli che sono all’estero. Una vittoria per dimostrare che quando si vuole, si può. E adesso che la festa abbia inizio: abbiamo alzato la coppa a Wembley. Siamo noi sul tetto d’Europa. Grazie azzurri.
Fabrizio Casinelli
Vita da strada
Siamo sul tetto d’Europa. Un successo bello, perché inaspettato. Costruito come solo noi italiani sappiamo fare.
SOMMARIO N. 28 12 LUGLIO 2021
VITA DA STRADA 5
SPORT
PIERO ANGELA
SETTESTORIE
La Nazionale dal ritrovato appeal
Intervista al decano dei divulgatori, ideatore e conduttore di “SuperQuark”: «Non sono uno che dà risposte, sono uno che trasferisce al pubblico le risposte degli scienziati»
Da lunedì 12 luglio, in seconda serata su Rai1, torna nella versione estiva il programma d’approfondimento di Monica Maggioni
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EURO2020
SUPERQUARK
DILETTA PARLANGELI
VIVI E LASCIA VIVERE
Sul tetto d’Europa. Gli Azzurri riconquistano il titolo dopo 53 anni espugnando l’Inghilterra a Wembley
Ritorna su Rai1 lo spettacolo della scienza e della natura. Da mercoledì 14 luglio in prima serata
Il RadiocorriereTv incontra la conduttrice di “Play Digital”, magazine interamente dedicato alla tecnologia
Su Rai1 la serie di Pappi Corsicato con Elena Sofia Ricci. Da domenica 18 luglio in prima serata
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RADIOCORRIERETV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Numero 28 - anno 90 12 luglio 2021
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RadiocorriereTv
Capo redattore Simonetta Faverio In redazione Cinzia Geromino Antonella Colombo Ivan Gabrielli Tiziana Iannarelli
radiocorrieretv
Grafica Vanessa Penelope Somalvico
MARVEL’S JESSICA JONES
PLOT MACHINE Anteprima della puntata
Nel pomeriggio di Rai4 la terza e ultima stagione delle avventure della supereroina creata da Brian Michael Bendis
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RAGAZZI Tutte le novità del palinsesto Rai dedicato ai più piccoli 40
CINEMA IN TV Una selezione dei film in programma sulle reti Rai 48
DONNE IN PRIMA LINEA La divisa è una missione. Intervista al Questore Alessandra Simone, Ispettore Generale della Polizia di Stato
ALMANACCO Le storiche copertine del RadiocorriereTv 50
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BASTA UN PLAY
CULTURA
La Rai si racconta in digitale
L'arte, la musica, la storia, la danza, il teatro, i libri, la bellezza raccontati dai canali Rai
LE CLASSIFICHE DI RADIO MONITOR
SPECIALE “CIAO RAFFAELLA”
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Tutto il meglio della musica nazionale e internazionale nelle classifiche di AirPlay
MUSICA
ZECCHINO D’ORO
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Le 500 canzoni dell’estate degli italiani dagli anni ’60 a oggi raccontate nel libro di Enzo Gentile “Onda su Onda”
Le canzoni e gli interpreti della 64esima edizione della manifestazione
La Carrà raccontata attraverso le copertine e le pagine del RadiocorriereTv. Un viaggio carico di ricordi, sorrisi ed emozioni. La discografia, il cordoglio, il ricordo di Cristiano Malgioglio e di Vincenzo Mollica
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TUTTI I PROGRAMMI SONO DISPONIBILI SU
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foto da Raiplay.it - FIGC
EURO 2020
SUL TETTO D’EU 8
TV RADIO
UROPA
OCORRIERE
Gli Azzurri riconquistano il titolo dopo 53 anni espugnando a Wembley un’Inghilterra agguerrita. Il Ct: «Siamo felici per tutti gli italiani». Il presidente della Repubblica Mattarella: «Grande riconoscenza a Mancini e ai nostri giocatori, hanno ben rappresentato l’Italia e reso onore allo sport»
U
n sogno divenuto realtà, l’Italia è campione d’Europa. Un 4-3 ai calci di rigore sotto il cielo di Wembley che consegna gli Azzurri di Mancini alla leggenda. Una gioia esplosiva nell’estate della ripartenza, che ha portato sulle strade e nelle piazze, nella notte della vittoria, centinaia di migliaia di italiani festanti. Una squadra che ha saputo divertirsi e divertire, rinascendo dalle ceneri dei mancati mondiali di Russia, e che contro gli inglesi di Gareth Southgate ha combattuto strenuamente. Se al secondo minuto del primo tempo Shaw e compagni hanno freddato gli azzurri, portando il match sull’0-1, la gara ha visto i ragazzi di capitan Chiellini reagire di fronte a un pubblico schierato con i padroni di casa. Il pareggio di Bonucci, al 67°, cambia le sorti di una partita che lascia gli italiani con il fiato sospeso fino ai rigori, quando Gigio Donnarumma dà prova, per l’ennesima volta, delle proprie immense qualità, fino al 4-3. Mentre mestamente i tifosi inglesi abbandonano lo stadio londinese, i sostenitori degli Azzurri portano in trionfo la squadra per un titolo che l’Italia conquistò solo nel lontano 1968. Primo a gioire, di fronte alle telecamere, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Grande riconoscenza a Roberto Mancini e ai nostri giocatori – afferma – hanno ben rappresentato l'Italia e hanno reso onore allo sport». Incontenibile la gioia del tandem Mancini-Vialli che ha guidato il gruppo alla vittoria. «Vincere l’Europeo era una cosa impossibile anche da pensare, i ragazzi sono stati straordinari, non ho parole, è un gruppo meraviglioso – dice il Ct – Questa partita per come si era messa era difficilissima, ma l'abbiamo dominata, dispiace per gli inglesi. La squadra è cresciuta tantissimo, siamo felicissimi per tutti gli italiani». Piene di entusiasmo anche le parole del capitano azzurro Chiellini: «Abbiamo vinto meritatamente, c'era nell'aria qualcosa di magico e ci meritiamo questo trionfo come se lo merita tutta l'Italia. Voglio ringraziare tutti i compagni a casa che hanno fatto parte di questo gruppo. Ora godiamocela. Abbiamo sempre giocato a calcio, abbiamo sempre voluto comandare la partita, subendo un solo tiro in porta e abbiamo fatto la storia. E siamo passati da Gigi (Buffon) a Gigio (Donnarumma)». Un successo, quello di Euro 2020, condiviso da tutta la Rai, protagonista assoluta nel racconto del Campionato in televisione, in radio e su RaiPlay, con le telecronache, gli approfondimenti, le trasmissioni di commento. A vedere Italia-Inghilterra su Rai1 sono stati ben 18 milioni 172 mila spettatori, per uno share medio del 73,68 per cento e una punta del 79,58 per cento sul finire del match (18 milioni 746 mila spettatori). 9
SPORT
AVANTI CON LA NUOVA GENERAZIONE
G
ià dal nome, Euro 2020, disputato nel 2021, si evince tutta l’anomalia della massima manifestazione calcistica continentale appena conclusa. C’era un enorme bisogno di tornare alla normalità, di respirare un po' di aria buona, di compattarsi attorno a qualcosa. Ancora una volta è stato merito del tanto vituperato calcio, proprio quando non si sono ancora spenti gli echi negativi della Superlega che ha minacciato seriamente, seppur per poche ore, di rompere un giocattolo che è e resta di tutti, oltre ad essere autenticamente popolare, come dimostrano i caroselli per le piazze italiane. Anche la Nazionale, prima dell’avvento di Roberto Mancini, non aveva più l’appeal di un tempo, ma ora possiamo tirare un sospiro di sollievo: non serve rimpiangere Totti, Baggio, Del Piero. Ora ci sono Chiesa, Insigne, Donnarumma, Locatel-
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li, Spinazzola, guidati dai senatori Bonucci e Chiellini e dagli ex giovani gemelli del gol Mancini e Vialli (ma non dimentichiamo nemmeno Chicco Evani e Lele Oriali) che hanno portato in azzurro quella ventata di freschezza che la loro Sampdoria regalò all’intero movimento trent’anni orsono. I semi sono germogliati e una nuova generazione è maturata e pronta anche per i prossimi mondiali. Questi ragazzi vanno doppiamente ringraziati, anche dal punto di vista sociale. Da sempre, con buona pace di chi non ha mai amato il pallone, la sociologia di questo Paese è strettamente interconnessa con il calcio, ma non quello di Superleghe e miliardi della TV, quello che ha pochi e semplici ingredienti: spalti, bandiere, tifo e 11 giovani che corrono dietro a una palla. Non serve molto altro.
(M.F.)
TV RADIO
OCORRIERE
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SUPERQUARK
Un viaggio entusiasmante condotto da Piero Angela, con i contributi di Alberto Angela e degli inviati ed esperti del programma. Da mercoledì 14 luglio alle 21.25 in prima serata su Rai1
Lo spettacolo della sc
“B
uona sera e ben ritrovati a ‘Superquark’, dopo un periodo così difficile per tutti. La pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere e di lavorare, ma speriamo ora di riprendere
dolo da vicino, si vede bene che ogni parte, ogni “pezzo”, per
piano piano una sospirata normalità. Eccoci perciò qui pun-
zionale di Napoli per visitare un’importante e affascinante
tualmente per una nuova serie. Saranno 7 puntate, realizzate
mostra sui Gladiatori, poi ci racconterà della recentissima
con la nostra formula tradizionale: i servizi, le grafiche, le
scoperta di 9 crani di Neanderthal nella grotta del Circeo. E
rubriche, gli ospiti e un filmato naturalistico di alta qualità
ancora saremo tra le meraviglie archeologiche di Ostia an-
d’apertura.” Con queste parole Piero Angela aprirà la prima
tica. Gli inviati del programma ci spiegheranno tante cose
puntata della nuova edizione di “Superquark”, il più popola-
ancora sui virus, ma anche sugli anticorpi monoclonali e sui
re magazine televisivo di scienza, natura e tecnologia, che
vaccini. Ma ci parleranno anche di droni, oggetti che all’i-
comincerà mercoledì 14 luglio e ci terrà compagnia per 7
nizio sembravano quasi dei giocattoli e che oggi possono
settimane. Anche quest’anno non mancherà una grande se-
costituire una minaccia, un problema di sicurezza militare
rie realizzata dalla BBC nei quattro angoli della terra, con
da affrontare con speciali armi elettroniche. Quindi spazio
l’obiettivo di mostrare come “funziona” il nostro pianeta. Il ti-
alla “transizione ecologica”, cioè un deciso cambiamento che
tolo è significativo: “Un pianeta perfetto”. E infatti, osservan-
permette di evitare le gravi conseguenze ambientali e clima-
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così dire, è collegato perfettamente a ogni altro in un equilibrio dinamico quasi miracoloso. In questa nuova stagione Alberto Angela ci accompagnerà al Museo Archeologico Na-
TV RADIO
@Barbara Ledda
cienza e della natura tiche dovute dall’attuale tipo di crescita. E poi la scienza in cucina, 7 pillole e 7 servizi sulla scienza della alimentazione fondimenti in studio, dalla rubrica sulla sessualità con il professor Emmanuele Jannini a “Dietro le quinte della storia”, con il professor Alessandro Barbero. Quindi l’appuntamento con Paco Lanciano per gli esperimenti scientifici. Poi, qua e là, le pillole “Giro del mondo”, per le notizie flash dal mondo scientifico internazionale; “Numeri”, pesi, distanze, misure e percentuali, che mostrano in maniera significativa, quali e quanti sono i cambiamenti che sta attraversando la nostra epoca; “Idee”, tutti i libri di divulgazione scientifica usciti in quest’anno. E ancora la pillola “Da dove viene?”, con tante piccole storie di come e perché nasce un ‘innovazione, e in
SUPERQUARK NATURA
O
gni settimana, in seconda serata, Piero Angela lancerà un documentario completo della spettacolare serie della BBC “Sette Continenti un solo Pianeta”, tutto quello che c’è da sapere e da vedere di meraviglioso, dei mari, degli oceani, gli abissi e delle coste che ci circondano.
@SaraGalimberti
della dottoressa Elisabetta Bernardi. Immancabili gli appro-
fine la storica “domanda&risposta”.
OCORRIERE
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PIERO ANGELA
L’amato giornalista divulgatore torna in Tv con una delle sue creature di maggior successo, “Superquark”. Sette puntate per leggere la vita attraverso il sapere: «Credo che il pubblico oggi abbia capito che per avere delle fonti certe si deve rivolgere agli scienziati, per questo è importante che ci sia una divulgazione fatta bene»
Nel segno della scienz
C
ontro il covid la scienza ha dimostrato di sapere giungere, in poco tempo, a importanti risultati. Cosa dice ai detrattori della ricerca? È una vecchia questione, esistono da sempre per-
pandemia? C’è una frase di Confucio che secondo me è molto profonda, anche se potrebbe sembrare apparentemente banale, che dice: “La scienza è quello che si sa, e non è quello che non si
sone che preferiscono affidarsi a prodotti e a terapie non va-
sa”. Nel caso della pandemia le cose che non si sanno sono
lidati. Il nostro compito è quello di fare un’informazione cor-
di più di quelle che si sanno. Quelle che si sanno sono quel-
retta, spiegare a queste persone che se vogliono avere cure
le che gli scienziati conoscono e condividono. Poi c’è tutta
efficaci devono rivolgersi alla comunità scientifica, a profes-
una parte di punti interrogativi sulla quale non ci sono an-
sionisti seri e a terapie validate. Fondamentale è informare
cora risposte. Quindi è evidente che i ricercatori, gli esperti,
nel modo migliore, pacato e ragionevole, se poi qualcuno
i virologi, i medici, gli epidemiologi possono avere idee di-
non vuole assolutamente sentire ragione e continua a pra-
verse. D’altra parte, nella ricerca è così, mica tutti seguono
ticare le sue terapie, a volte non controllate, non possiamo farci niente, ognuno può fare ciò che vuole. Nell’obiettivo di promuovere un’informazione corretta in passato fondai l’associazione Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze.
la stessa strada. La ricerca apre tante strade differenti, chi azzecca quella giusta magari vince il premio Nobel. Nella fase di ricerca non ancora validata ci sono certamente contraddizioni, ma sono sempre a livello di pareri, di opinioni, non di scienza che è “quello che si sa”, che è stato controllato e condiviso. Errori ne possono commettere tutti, quando le
La comunicazione ha un ruolo sempre più centrale nella no-
cose sono molto incerte è facile, con il senno di poi, dire
stra vita. Sono stati commessi degli errori nel comunicare la
“avevo ragione io”.
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TV RADIO
C’è una domanda, una curiosità postale da un giovane spettatore, alla quale Piero Angela non è riuscito a dare risposta? Non sono uno che dà risposte, sono uno che trasferisce al pubblico le risposte degli scienziati. Non sono una fonte, ma un intermediario. La gente pensa che io sappia tutto, non è così (sorride), so le cose di cui mi occupo. Faccio sempre riferimento alle ricerche validate. Quale futuro auspica per la divulgazione nei media? Credo che il pubblico oggi abbia capito che per avere delle fonti certe si deve rivolgere agli scienziati e per questo è importante che ci sia una divulgazione fatta bene. E c’è già sia sui giornali che sui media, al tempo stesso c’è anche tanta fake news, con fonti non attendibili. Questo è sempre accaduto, in passato anche di più. Oggi però ci sono strumenti come il web che hanno una potenza di diffusione delle false notizie molto più grande. Sono sempre stato ottimista in questo, pia-
UN RACCONTO lungo settant’anni
I
n Rai dal 1954, prima al Giornale Radio poi al Telegiornale, del quale è anche conduttore, Piero Angela è da subito attratto dai grandi temi della scienza e dalla divulgazione. Nel 1980 realizza “Nel cosmo alla ricerca della vita”, nel 1983 “Quark”, nel 1984 “Il mondo di Quark”. Del 1990 è invece “La macchina meravigliosa”, programma dedicato al corpo umano, del 1993 “Il pianeta dei dinosauri”. Nel 1995 dà vita a “Superquark”, nel 1998 “Viaggio nel cosmo”. Autore di 39 volumi è stato insignito di undici lauree honoris causa. Motto di Piero Angela è “ludendo docere” (insegnare divertendo).
@SaraGalimberti
za
no piano qualcosa siamo riusciti a migliorare. Però bisogna che ognuno faccia la sua parte.
OCORRIERE
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DILETTA PARLANGELI
La tecnologia siamo noi
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TV RADIO
OCORRIERE
Format originale della piattaforma digitale Rai, “Play Digital” è un magazine interamente dedicato alla tecnologia, ma soprattutto alle persone che la usano: «A volte la fantascienza somiglia molto alla realtà e i confini sono sfumati, difficili da capire, ma credo che siamo di fronte a un nuovo umanesimo nella tecnologia» racconta la conduttrice al RadiocorriereTv
C
on quali obiettivi è nato “Play Digital”? Questo magazine è come un figlio per me, ed è sempre bello quando a volergli bene non sei solo tu. Nasce con l’idea di rivolgersi a un pubblico
innanzitutto molto giovane, la Generazione Z di cui, ahimè, non faccio più parte, sono una Millennial della generazione di Zuckerberg. In questa seconda edizione di “Play Digital” ci divertiamo a interfacciarci con loro, con i loro miti e proviamo a sfatare alcuni stereotipi che hanno accompagnato la rete fin dai suoi esordi. Il primo fra tutti la convinzione che creare qualcosa online sia facile e “leggero”. Per avere successo non basta mettersi in rete, un progetto ha valore e regge nel tempo se accompagnato da uno sguardo editoriale, anche quando si tratta di puro intrattenimento. Fare bene le cose richiede molto lavoro. Come viene articolato il racconto? Diamo spazio anche alla storia della rete, attingendo a piene mani dall’archivio Rai, un patrimonio nazionale. Con la rubrica “Il popolo della rete”, nome ironico con il quale gli utenti del web si sono classificati all’inizio, come se fossero un popolo indistinto, degli alieni, siamo andati a ripescare il modo in cui la tecnologia è stata raccontata nel tempo, dai primi anni di Facebook a MySpace, fino anche all’arrivo del bancomat. La tecnologia ormai è tutto, parte fondante delle nostre vite. Con “Il mio lavoro spiegato a mia nonna”, invece, ci rivolgiamo a chi la tecnologia la vede come un mostro, come qualcosa di inaccessibile. Riuscita nell’impresa di spiegare “il tuo lavoro alle nonne d’Italia?” Il mio siamo sul confine (ride), gli altri mestieri assolutamente sì. Abbiamo incontrato persone molto carine e sveglie, che forse hanno avuto l’opportunità di spiegare le proprie professioni, spesso indicate con nomi internazionali, perché il mercato digitale si muove fuori dai confini. Dietro la tecnologia, però, ci sono sempre le persone, non bisogna dimenticarselo. A volte la fantascienza somiglia molto alla realtà e i confini sono sfumati, difficili da capire, ma credo che siamo di fronte a un nuovo umanesimo nella tecnologia. Un tempo di racconto molto serrato nel quale è fondamenta17
le il linguaggio… Abbiamo dato molta importanza al linguaggio visivo, con grafiche anche nella parte dedicata alle news, che rappresenta quanto di più tradizionale ci sia. Nella scelta degli argomenti affrontiamo quanti più temi possibili, offriamo punti di vista diversi, in modo che tutti possano trovare qualcosa di interessante. Confezioniamo i servizi con molta cura, sono tutti realizzati in esterna, sono brevi e manca l’approfondimento verticale. È una scelta molto ragionata, proviamo a far vedere quello che c’è dietro, di avvicinare certamente le persone alla tecnologia, ma anche al lavoro che facciamo e di come lavoriamo come squadra. È un modo anche questo per abbattere le distanze, che poi è quello che la rete avrebbe dovuto fare fin dall’inizio. C’è una grande attenzione ai contenuti, la più trasversale possibile, con un linguaggio non solo verbale, spero sufficientemente comprensibile. Il tentativo è non commettere l’errore di alcune forme di giornalismo, quello di mettersi in cattedra. Qual è l’impatto della tecnologia sulle nostre vite? Assolutamente positivo, ma non del tutto consapevole. La grande spada di Damocle che pende sulla tecnologia e sull’innovazione è che la rivoluzione digitale è stata la rivoluzione industriale più veloce e dirompente che abbiamo visto. L’uomo, però, ha bisogno di tempo, le cose non sono mai facili, e questo tempo la tecnologia ha dato l’impressione di non richiederlo. Questo è il grande fraintendimento che ha prodotto spaesamento, basta pensare anche alla legislazione in materia, che è sempre dovuta arrivare un attimo dopo. Dagli anni ’90 a oggi il digitale ha dato una accelerata umanamente difficile da digerire, è un mondo fatto di luci e di ombre, anche perché in campo c’è anche la politica. Quando la fantascienza sarà una realtà, dove ci spingeremo oltre? Non lo so, ma in alcuni casi un freno qualcuno lo sta mettendo, gli stessi fondatori dei social hanno riconosciuto di aver sottovalutato alcuni aspetti, di cui però ci si rende conto solo in corsa. Alla fine, gli utenti siamo noi e non tutto può essere previsto. Ci sono delle derive, ma non basta solo riconoscerlo, servono azioni. A livello europeo siamo un po’ più garantiti, culturalmente c’è un approccio diverso, il Garante della Privacy sta facendo un ottimo lavoro, le antenne sono dritte. Quando abbiamo intervistato una coppia di attori che lavora nell’industria dell’intrattenimento per gli adulti, ci hanno detto che sono stati i primi a subire una “censura” sui social, anche su contenuti “innocui” perché su di loro c’è una attenzione maggiore rispetto ad altri utenti che, magari, fanno anche di peggio, ma l’algoritmo non li pesca. In che modo i social possono combattere gli stereotipi? 18
TV RADIO
OCORRIERE
La realtà è ovviamente complessa, noi ci siamo affacciati laddove non si crede che la tecnologia abbia preso particolarmente piede. Abbiamo intervistato Ridwan Moshood, un cartoonist della nuova scuola nigeriana, Daan Roosegaarde, architetto olandese che fa progetti solo di sostenibilità ambientale che uniscono architettura e design. Figure di questo tipo ne abbiamo anche in Italia, ma ci è piaciuto guardare all’estero, in quei Paesi che non sono gli Stati Uniti della Silycon Valley. Particolarmente interessante l’incontro con due rappresentanti della fashion modest, Halima Louhmadi e Tasnim Ali, due influencer con il velo che, aderendo alla loro cultura, al loro modo di vivere, rappresentano modi diversi di interpretare l’uso dei social. Halima viene da Padova e ha una famiglia alla Ferragnez, ma solo con altri canoni. Tasnim ci ha invece raccontato delle difficoltà riscontrate per la sua scelta di indossare il velo. C’è una storia che più di altre ti ha colpito? Mi interessa sempre quello che c’è dietro una storia, anche quando raccontiamo personaggi che sono sulla cresta dell’onda, come nel caso di Khaby Lame, un ragazzo che non si è arreso. Ha sfruttato la tecnologia ed ha avuto successo. Abbiamo parlato con Susan Bennet, la prima assistente vocale al mondo. Nel 2005 ha registrato delle voci, senza minimante sapere che sarebbe diventata per tutti Siri, un’opportunità che le ha permesso di fare panel in tutto il mondo, ma anche di perdere lavoro nel doppiaggio perché lei è Siri. Un’altra bellissima storia è quella di Jorit, lo street artist di fama internazionale che a Napoli ha realizzato un murales dedicato a Luana D’Orazio, ora impegnato a Giugliano nella realizzazione di un’opera sul tetto di un palazzo, sfruttando i droni. Il suo lavoro diventerà un grande gioco dell’oca per i ragazzi della zona. Tutto si compenetra, basta solo spiegarlo. Seguendo il motto di Piero Angela, “ludendo docere”, come ti senti nel ruolo di divulgatore digitale? Molto onorata, soprattutto perché è un ruolo che non appartiene a una persona sola, ma a un gruppo che lavora condividendo gli stessi obiettivi. Mi sento molto fortunata, con me ci sono persone molto appassionate, non è un dettaglio. Provo sempre a sentirmi quella che sono, lo faccio anche quando scrivo. Vorrei che le cose fossero semplici, ecco perché ripeto sempre: “spiegalo come se fossi tua nonna, fammelo capire, altrimenti diventa difficile da comunicare”. Quando torna “Play Digital”? A settembre, forse, chissà, anche con un passaggio in chiaro, e sarebbe un grande onore. 19
@Imagoeconomica
SETTESTORIE
I personaggi e le storie del nostro tempo Da lunedì 12 luglio in seconda serata su Rai1 torna
del Mediterraneo, dal destino del popolo curdo che è stato
nella versione estiva il programma d’approfondi-
in prima linea nella guerra contro l'Isis alla ricerca, in tempo
S
mento di Monica Maggioni
di pandemia, di un nuovo equilibrio tra salute umana, benessere animale e dell'intero ecosistema. E, infine, un viaggio
olo poche settimane di vacanza e “Settestorie”, il programma di Monica Maggioni, torna in onda nella sua edizione estiva. L’appuntamento è per lunedì 12 luglio, sempre su Rai1. Protagonisti, ancora una
in Italia, dal nord al sud, attraverso le grandi fiction Rai che
volta, i personaggi e le storie del nostro tempo: dai viaggi
sonaggi che più hanno caratterizzato questo anno con il
del futuro su Marte e le frontiere dello spazio alle vite dei
racconto della loro vita e del loro sguardo sulla realtà del
migranti in viaggio verso l'Europa sulle rotte dei Balcani e
nostro tempo.
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ci hanno fatto conoscere e amare i luoghi più belli, ma anche talvolta meno conosciuti, del nostro Paese.“Settestorie” proporrà, inoltre, cinque puntate di Conversazioni con i per-
TV RADIO
OCORRIERE
TELEVIDEO Lu 14 Ott
11:25:35
ULTIM' ORA LA GUIDA COMPLETA AI PROGRAMMI RAI LA TROVATE ALLA PAGINA 501 DEL TELEVIDEO E ALLA PAGINA 482 DEL TELEVIDEO TUTTE LE ANTICIPAZIONI DEL RADIOCORRIERE TV
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SERIE TV
Vivi e lascia vivere Da domenica 18 luglio Rai1 ripropone in prima serata la
le è sposata da vent’anni e che suona a bordo delle navi
fiction trasmessa con grande successo nella primavera del
da crociera. Una vita apparentemente come tante fino al
2020. La regia è di Pappi Corsicato, protagonista è Elena
giorno in cui Laura, di ritorno da un misterioso viaggio,
Sofia Ricci. Al suo fianco Massimo Ghini, Antonio Gerardi,
convoca i figli per comunicare loro una terribile notizia:
Iaia Forte, Bianca Nappi, Teresa Saponangelo
il padre non c’è più. Di sosta con la nave a Tenerife, Rena-
O
to Ruggero è morto in un incendio, di lui non è rimasto che cenere. Ed è da quella cenere, dal mistero di quella
gni famiglia ha i suoi segreti: è questo l’incipit della storia raccontata in “Vivi e lascia vivere”, che Rai1 ritrasmette da domenica 18 luglio in prima serata. E la famiglia Ruggero ne ha uno
morte, che la vita di Laura riprende, cambia, cresce, fino
enorme, di cui solo Laura Ruggero, la protagonista, è al
al quale iniziare una nuova vita. Dal nulla Laura crea un
corrente. È lei ad averlo ideato e a custodirlo gelosamente.
nuovo lavoro, che trasforma in una vera e propria impresa
Laura, cinquant’anni portati con sfrontatezza, lavora come
al femminile, mentre il suo passato misterioso e insospet-
cuoca all’interno di una mensa; ha due figli adolescen-
tabile si riallinea al suo presente. Un suo grande amore
ti, un’altra figlia più grande con la quale ha un rapporto
mai vissuto, un uomo affascinante, ma ambiguo, implicato
complicato e conflittuale, e un marito, Renato, con il qua-
in affari poco puliti, compare a stravolgere il fragile equili-
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a diventare qualcosa di completamente diverso. Laura si reinventa e con lei tutta la sua famiglia. Ciascuno scopre una parte di sé nascosta, un talento inconfessato grazie
TV RADIO
brio riportando nella vita di Laura l’amore, ma anche la diffidenza, la paura e, infine, mettendo concretamente in pericolo lei e anche i suoi figli. Il segreto custodito con tenacia da Laura verrà scoperto suo malgrado, e il terremoto emotivo che ne segue rischia di spazzare via lei e la sua famiglia come in una tempesta perfetta. Nel cast della serie diretta da Pappi Corsicato, anche Massimo Ghini, Antonio Gerardi, Silvia Mazzieri, Carlotta Antonelli, Giampiero De Concilio, Iaia Forte, Bianca Nappi, Teresa Saponangelo. Di seguito uno stralcio dell’intervista a Elena Sofia Ricci pubblicata nel numero 13-2020 del RadiocorriereTv.
Come è entrata nel suo personaggio?
Chi è la sua Laura? Una donna che subisce uno tsunami nella propria vita e perde tutto. Le possibilità sono due: o annega o si rialza, e lei è una donna e si rialza. Laura è una persona ruvida, pragmatica, non è una mamma dolce e affettuosa, non è una “madre coraggio”, è anche una opportunista, una donna scevra da buonismi di qualsiasi genere. Laura è apparentemente anaffettiva, in realtà ama profondamente i figli e la vita, è molto diversa da Lucia, la mamma de “I Cesaroni”, e da Suor Angela, anche se come accade per Angela, il fine giustifica spesso i mezzi.
re nella vita?
OCORRIERE
Non è stato semplicissimo, fino a quando non vedo un personaggio come qualcosa di altro da me non riesco a interpretarlo, è come se fossi un’imitatrice, devo visualizzare. A causa dei cambiamenti che la sceneggiatura subiva ho avuto anche un momento di smarrimento, poi, grazie alle letture a tavolino fatte con il regista Pappi Corsicato, sono riuscita a mettere Laura a fuoco: come avrebbe camminato, come avrebbe guardato, con quale energia si sarebbe messa in campo. Laura è travolta dal cambiamento, quanto è difficile cambiaLei è costretta a cambiare per non morire di fame. Deve inventarsi un lavoro, un mestiere, lo farà con lo street food. Proprio come Laura molti personaggi nella serie custodiscono un segreto. Quando le verità emergono, provocano dei terremoti interiori, nelle famiglie, nelle relazioni tra le persone, che non sono necessariamente negativi. In un primo momento ti ritrovi in mezzo alle macerie della tua esistenza, poi sei costretto a rivedere l’assetto e a ricostruire. È ciò che accadrà a Laura e a tutte le persone che le sono vicine. 23
@David Giesbrecht/Netflix
SERIE TV
Marvel’s Jessica Jones
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TV RADIO
OCORRIERE
Dal 19 luglio in seconda serata la terza e ultima stagione in prima
A
visione su Rai4
rriva dall’universo fumettistico Marvel la supereroina “Jessica Jones” che, a partire dal 19 luglio in seconda serata, accompagnerà
con un episodio a sera i lunedì estivi di Rai4 con la terza e ultima stagione in prima visione. La tormentata supereroina dei fumetti Marvel, creata da Brian Michael Bendis nel 2001 e disegnata da Michael Gaydos, torna in azione per un’ultima stagione che mette la coraggiosa detective dotata di superforza di fronte a una nemesi inaspettata. Dopo gli eventi della seconda, fondamentale, stagione, il rapporto tra Jessica e la sua migliore amica Trish si è incrinato e, per di più, l’ex reporter è ora dotata di poteri sovrumani che vorrebbe utilizzare per combattere il crimine di New York. Ma Trish è per la linea dura, non si fa scrupoli e con i suoi modi poco ortodossi rischia di passare facilmente dalla parte del torto; nel frattempo la città è terrorizzata dall’azione di uno scaltro serial killer moralista, privo di poteri ma letale come pochi altri avversari di Jessica Jones sono stati. Decisa nel mettere la protagonista faccia a faccia con le sue fragilità destrutturando intelligentemente l’immagine canonica del supereroe, la terza stagione di “Marvel’s Jessica Jones” porta a un gradino successivo il personaggio ideato per la tv da Melissa Rosenberg e interpretato con grande efficacia da Krysten Ritter. Nel cast, oltre alla Ritter, ritroviamo Rachael Taylor, Eka Darville, Carrie-Anne Moss e Mike Colter che torna a vestire i panni di Luke Cage, ai quali si aggiunge Jeremy Bobb nel ruolo di Greg Salinger, ovvero il temibile Foolkiller. “Marvel’s Jessica Jones” vanta la vittoria di un Emmy nel 2016 e la candidatura a innumerevoli riconoscimenti, tra cui tre candidature ai Saturn Awards e ai prestigiosi People’s Choice Awards e Critic’s Choice Awards. Inoltre, la serie è riuscita a guadagnare il 92 per cento di gradimento sull’aggregatore di critiche professionali Rotten Tomatoes e un voto di 81 su 100 su Metacritic. 25
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LA PIATTAFORMA RAI
L'ALBATROSS
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n gruppo di giovani studenti della Ocean Academy si imbarca su un veliero dove, oltre la vita di mare, dovrà ottenere i voti necessari per passare l'ultimo anno scolastico alla severa scuola di navigazione. Un anno a bordo dell’Albatross sotto il comando del burbero e inflessibile capitano Christopher Sheldon. Durante il viaggio di ritorno dai Caraibi, una tempesta mette in grave pericolo tutto l'equipaggio e provoca tragiche conseguenze, di cui sarà accusato lo skipper. La storia racconta fatti realmente accaduti e si basa sul libro "The Last Voyage of the Albatross" di Charles Gieg e Felix Sutton. Gran parte del film è stata girata nei Caraibi. La regia è di Ridley Scott.
LE MERAVIGLIE
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l film di Alice Rohrwacher racconta l'adolescenza inquieta di Gelsomina che, nella campagna umbra, vive tra le faccende familiari, le "meraviglie" promesse da una esotica conduttrice tv e la conoscenza di un ragazzo sulla strada del reinserimento per condanne penali. La pellicola entra nella vita di una famiglia di apicoltori, composta dal padre Wolfgang, dalla madre Angelica e dalle loro quattro figlie: Gelsomina, la maggiore, Marinella e le piccole Caterina e Luna. La loro quotidianità è scandita dai ritmi lenti di quel mondo agricolo i cui tempi sono regolati dal succedersi delle stagioni delle api mellifere, dalla cura dell'orto e dall'allevamento di un piccolo gregge di pecore. Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 2014, gli interpreti sono Alba Rohrwacher, Maria Alexandra Lungu, Sam Louwyck, Sabine Timoteo, Monica Bellucci.
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TV RADIO
asta un Play! INFINITO HACK
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na intensa opera sperimentale dove il racconto sempre entusiasmante e appassionato di Margherita Hack è intervallato dall'elemento coreografico e da immagini cosmiche e stellari che, secondo lo stile inconfondibile del regista Fabio Massimo Iaquone, contribuiscono a creare una sinfonia psichedelica che restituisce, ad alcuni anni dalla sua scomparsa, vivido il ricordo di una figura indimenticabile della cultura, oltre che della scienza, italiana. Margherita Hack è stata un'astrofisica, accademica, divulgatrice scientifica e attivista italiana scomparsa il 29 giugno 2013.
OCORRIERE
LA PROFEZIA DELL'ARMADILLO
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ero è un giovane disegnatore che vive nel quartiere romano di Rebibbia. In mancanza di un lavoro fisso si arrangia con i lavori più disparati. La sua vita scorre tra le giornate in periferia, le peripezie con l'amico d'infanzia Secco e le visite alla madre. Quando torna a casa lo aspetta la sua coscienza critica: un armadillo con cui si avventura in irreali conversazioni. La notizia della morte di Camille, una compagna di scuola e suo primo amore, lo costringe a prendere in pugno la sua vita, fatta di dubbi e incertezze tipiche della sua generazione di "emarginati". A dirigere il film è Emanuele Scaringi. Nel cast Simone Liberati, Valerio Aprea, Pietro Castellitto, Laura Morante, Claudia Pandolfi.
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MUSICA
CANZONI SOTTO I 500 brani dell’estate degli italiani, con l’evoluzione
In questi sessant’anni sono cambiati sicuramente i gusti
dei gusti, delle mode e dei suoni delle hit dagli anni ’60
degli italiani nell’acquisire una canzone, è cambiata anche
a oggi, raccontati dal giornalista e critico musicale Enzo
la velocità nell’assimilarle. Quando c’era un juke-box, ad
Gentile nel libro “Onda su Onda”. «Si tratta di canzoni che
esempio, si sceglieva la canzone con una monetina, cioè si
hanno accompagnato le nostre vacanze – afferma l’autore –
pagava per ascoltare quella preferita e quindi si radicava
come una colonna sonora popolare e condivisa,
il gradimento. Con l’avvento della televisione, e poi della
con la magica capacità di illustrare storie e passioni,
tecnologia, è diventato più breve il tempo in cui si rimane
sapori e ritualità della società italiana»
sintonizzati e con lo skip si va avanti. Oggi il numero di
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contatti di una canzone non è detto che sia relativo a un ome ha selezionato le canzoni dell’estate degli italiani? È stato un lavoro oggettivo, nel senso che nell’arco di tempo 1960-2020 sono andato a cercare le
classifiche ufficiali di vendita. Ho scelto solo le hit dell’estate. Qualcuna arrivava anche da Sanremo o dalla primavera, ma perché aveva una gittata molto lunga e ha resistito.
ascolto attento. Le classifiche, che si compongono anche di questi dati, sono imprecise e non testimoniano il legame di chi ascolta con il brano. Dagli anni ’60 a oggi, sono cambiati i gusti, le mode, i suoni delle hit estive. C’è qualcosa che invece non è cambiato? Il piacere di ballare e di ascoltare una musica gioiosa e allegra. Vediamo i brani di Edoardo Vianello o “Allegria” di
Un racconto che va da “Sei diventata nera” a “Figli delle stel-
Jovanotti e Morandi. C’è un tratto comune che punta alla
le”, da “Vamos a la playa” a “50 special” passando per “Sei
comunicativa, al sorriso e al dinamismo, e questo non è
nell'anima”, fino ad arrivare alla più recente “Roma-Ban-
cambiato. Ma sono cambiati i modi per arrivarci. Ad esem-
gkok”. Cosa è cambiato?
pio, Orietta Berti era prima nel ’65 e oggi si presenta con un
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TV RADIO
L’OMBRELLONE brano che si candida ad essere un tormentone. Alcune cose rimangono e il nostro è un mercato stravagante. Le canzoni estive, quelle che spesso definiamo anche tormentoni, in un certo senso ci raccontano di parte delle nostre vite e ci riportano a passioni e sapori… Ho voluto intersecare in questo modo le canzoni anno per anno, raccontando anche la storia. Alcuni successi dell’estate sono commentati, altri citati e per approfondirli ho incrociato, ad esempio, le voci dei protagonisti, tra artisti e produttori, che raccontano il proprio rapporto con quella canzone, con quel periodo, con quella classifica o manifestazione. Tutto questo viene incrociato con una ulteriore fase, quella dell’inquadratura storica. Se descrivo una canzone che in un certo anno vince il Festivalbar, spiego anche cosa accade in quella società: il prezzo del latte, la nascita della metropolitana e dell’A1, quanto costa un’automobile. Alcune canzoni estive sono rimaste nella storia della musica italiana… Ci sono alcuni classici che secondo me hanno mantenuto forza e non sono invecchiate. Qualche volta anche grazie
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a un testo molto preciso, semplice e azzeccato, altre volte per un arrangiamento che ha una chimica o un’atmosfera che si legano a chi ascolta. Un brano come “Sapore di sale” di Gino Paoli o “Una rotonda sul mare” di Fred Bongusto o “Estate” di Bruno Martino sono dei piccoli capolavori che portano la canzone italiana negli anni ‘60 a un livello di eccellenza che viene riconosciuto all’estero. Non si tratta di brani frivoli ma di testi che hanno una loro solidità, legati alla stagione estiva. I tormentoni non esistevano come status, ma si può dire che iniziano in quegli anni. Oggi congegnare una canzone per concorrere al torneo dei tormentoni estivi significa fare altri calcoli. Quali? Lo abbiamo visto lo scorso anno e succede anche quest’anno. Esiste il product placement come al cinema. In piena pandemia, quando ancora non si sapeva cosa avremmo potuto fare, sono arrivate canzoni che si sono candidate a essere tormentoni, come ad esempio quella di Chiara Ferragni e Baby K, che in una canzone mettono il prodotto per i capelli di cui sono poi testimonial e quel ritornello va a finire in uno spot pubblicitario. Altri marchi sono presenti 29
comunicativa. L’inserto con le foto va a completare il resto del libro. Come mai le prefazioni di Claudio Bisio ed Enrico Vanzina? Sono entrambi stati pensati. Bisio nell’estate del ’91 era primo in classifica con una canzone, l’unica mai registrata, ed è un brano nato per gioco che poi ha preso una piega inattesa. Lui racconta come fare un tormentone estivo senza rendersene conto nemmeno. Vanzina, invece, insieme al fratello, è tra gli artefici di un recupero di questo materiale. Nell’83 esce infatti “Sapore di mare” che contiene singoli, musica e repertorio anni ’60. Il racconto di Vanzina va proprio a quegli anni, a quelle scelte. Le due testimonianze sono in presa diretta sul fenomeno dei tormentoni estivi. Parla e scrive di musica e dintorni dalla metà degli anni Settanta. Com’è nata questa passione? Ho iniziato a fare il lavoro di giornalista parlando di musica già dalla metà degli anni ’70, ho avuto la fortuna di trovare spazi e di incontrare persone che mi hanno insegnato. Poi in casa, d’estate, quando ero bambino. Iniziavo a comprare i primi 45 giri e sceglievo cose che non erano di interesse dei miei coetanei. Ho creato gusti e memoria, canzoni che non si tolgono più di dosso. Come vive il rock di oggi, i gruppi giovani ed emergenti o anche i Maneskin, che stanno portando la nostra musica in nelle canzoni, con un messaggio che non è più subliminale e neanche troppo nascosto. Dato che non si vendono più gli album, la canzone deve diventare il veicolo per un’altra cosa. Il marketing se ne è accorto brillantemente. Non è né da stupirsi né da condannare, ne prendiamo atto. La canzone ha anche altri scopi. Come si diventa meteore nella musica estiva italiana? Non so se ci sia un metodo, ma sicuramente ci sono riscontri ufficiali. Il fatto di avere una sola canzone che però rimane nel tempo, ti rende una meteora tuo malgrado, ma sicuramente con la gratificazione di aver potuto lasciare un segno. “Tre parole” di Valeria Rossi sicuramente ne è un esempio. Nel libro anche un inserto fotografico con immagini rare o inedite. Di che scatti si tratta?
tutto il mondo? Con molta sorpresa, con tanti dubbi e con molta riserva. C’è una stagione per tutti. Credo che la musica di oggi non sia destinata a essere tramandata. Questo perché non ha lo spirito del classico, dopodiché, ogni qualvolta il successo viene tributato dal pubblico, è sempre qualcosa di giusto e rispettabile. All'Università Cattolica di Milano, tiene il corso di Storia della musica pop-rock. Cosa insegna ai suoi studenti? Racconto i primi vent’anni della stagione del rock perché per i tempi più vicini hanno tutti gli strumenti per conoscere chi è Madonna o chi è Ariana Grande. Questo non può essere materia di studio. Mentre andare alle radici del rock, come nascono Beatles o Rolling Stones o come arriva Bob Dylan sulla scena discografica, è invece molto importante per gli studenti. Alle mie lezioni porto anche un contributo
Ho scelto di mettere una cinquantina di foto in bianco ne-
ampio di filmati che loro non hanno mai visto.
ro che arrivano fino agli anni ’70, sono di un collezionista
La sua canzone sotto l’ombrellone?
che si chiama Italo Gnocchi che ha molto materiale che mi
Ne avrei diverse, ma una canzone è “Estate” di Bruno Marti-
ha messo generosamente a disposizione. Queste foto sem-
no, sentita e con molta classe. Più divertente, direi “La pelle
bra parlino, con immagini di manifestazioni che sono state
nera” di Nino Ferrer, con quello spirito che nelle canzoni
il vettore di questa musica. Foto esplicite che mettono in
dell’estate era dominante. Questi due pezzi molto diversi
campo il piacere di un’immagine spensierata e di grande
tra loro, possono riassumere quell’anima.
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RADIO1 PLOT MACHINE
“Dimenticò le visioni di acqua e di terra”
È
questo l’incipit della puntata di lunedì 12 luglio alle 23.05 con Vito Cioce e Daniela Mecenate. Ospiti Emiliano Bozzelli, sindaco di San Vito Chietino, e la scrittrice Valentina Evangelista. L’acqua come fonte di storie già scritte e da scrivere nelle puntate di luglio. Scrivi subito il tuo Miniplot con un commento al post che trovi in alto sulla pagina Facebook Radio1 Plot Machine oppure invialo dalle 23 di stasera al numero 335/6992949. I Miniplot più originali saranno letti durante la trasmissione. Il programma del Concorso Rai dei Racconti. Acquista il nuovo e-book di Rai Libri “Radio1 Plot Machine, 7. Edizione” e leggi i Racconti vincitori della stagione 2020-21 con la prefazione di Simona Sala, direttrice di Radio1 e del Giornale Radio.
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PASSATO E PRESENTE
LA PRESA DELLA BASTIGLIA Il 14 luglio 1789 la rivolta diventa rivoluzione e
sa dal professor Gilles Pécout e da Paolo Mieli a “Passato e
trionfa sul potere assoluto. Mercoledì 14 luglio alle
Presente”. Annientata l'ultima resistenza delle guardie del
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13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia
comandante De Launay, la Bastiglia è presto conquistata da migliaia di rivoltosi. Luigi XVI, sconvolto, decide di riassume-
n un contesto di forte malcontento popolare dovuto ad anni di crisi economica, la destituzione del ministro delle Finanze Jacques Necker da parte del sovrano Luigi XVI, è per il popolo di Parigi la prova inconfutabile della con-
re Jacques Necker, confidando in una tregua, ma la protesta è
giura aristocratica. Così, la mattina del 14 luglio 1789, gli
Con la presa della Bastiglia e il martirio dei parigini uccisi
abitanti del quartiere di Saint Antoine, si armano per insor-
per la libertà, si accende la prima scintilla della Rivoluzione,
gere. Di lì a poco i parigini assedieranno la prigione della
un colpo violento che sarà il primo di una lunga serie. Da
capitale, la Bastiglia; anche se al momento dell’insurrezio-
quel 14 luglio 1789, la rivolta, divenuta rivoluzione, trionfe-
ne ospita solo 7 prigionieri, la tetra fortezza carceraria è il
rà sul potere assoluto, delineando le sorti della Nazione. Per
simbolo dell’Ancien Régime. Una pagina di storia ripercor-
la Francia, niente sarà più come prima.
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ormai dilagata nelle maggiori città del Paese e anche nelle campagne. A dare adito all’insurrezione è la rabbia accumulata, la carestia e la disperazione della popolazione francese.
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La settimana di Rai Storia
Cronache dall’Impero Adriano: i due volti dell’imperatore Per gli antichi Adriano era una figura ambigua, capace di slanci generosi e al tempo stesso di gesti crudeli. Da Villa Adriana il racconto di Cristoforo Gorno Lunedì 12 luglio 21.10
Nei secoli fedele Il doc racconta una storia lunga duecentosette anni: quella dell’Arma dei Carabinieri che comincia il 13 luglio del 1814, a Torino, grazie a Vittorio Emanuele I di Savoia Martedì 13 luglio ore 21.10
a.C.d.C Révolution!
Seconda Guerra Mondiale Guerriglia sotto i mari
Con l’introduzione di Alessandro Barbero, la Rivoluzione Francese ricostruita come un documentario filmato tra il 1789 e il 1795 Giovedì 15 luglio ore 21.10
Gennaio 1945. Dotato di lanciarazzi, il sommergibile USS Barb semina il terrore lungo la costa giapponese Venerdì 16 luglio ore 21.10
La guerra segreta La spia di Churchill Celebre sarto e stilista del dopoguerra e icona della moda, Hardy Amies è stato uno degli agenti segreti più improbabili della Seconda Guerra Mondiale Mercoledì 14 luglio ore 22.35
Cinema Italia Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada Il Ministro degli Interni rimane bloccato nella sua auto, una vettura tecnologicamente avanzata progettata per essere impenetrabile. Un film di Lina Wertmüller con Ugo Tognazzi Sabato 17 luglio ore 21.10
Gli “Italiani” di Rai Storia Gino Bartali Dagli esordi alla consacrazione. Il ciclista toscano è il protagonista del documentario realizzato da Rai Cultura. Domenica 18 luglio ore 9.30
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NUOVO CINEMA ITALIA
LUCANIA In prima visione assoluta il film di Gigi Roccati,
reagire a un'aggressione ammazza uno dei suoi uomini, si
lunedì 12 luglio alle 22.15 su Rai5
trova costretto a fuggire a piedi per le montagne cercando
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n mondo magico e inaccessibile, racchiuso tra le montagne e il mare, dove niente è come sembra. Qui vivono Rocco e Lucia, un padre severo, legato alla terra come un albero, che lotta per difender-
la fino all'estremo sacrificio, ed una ragazza selvatica, muta dalla morte della madre Argenzia, che ha il dono di vedere e sentirne l'anima. Il padre che la vede parlare al vento, la crede pazza e disperato la sottopone ai riti di guarigione di
di salvare la figlia. Comincia così il viaggio di espiazione di Rocco e il viaggio di formazione di Lucia. Un lungo cammino attraverso la bellezza di una natura rigogliosa, e poi la durezza di una terra morente, dove la ragazza dovrà̀ abbandonare il ricordo della madre per aiutare il padre aggravato dal fardello della colpa, diventando donna. Storia antica dei giorni nostri, in un mondo dei vinti in cui si accende una luce di speranza, incarnata da una giovane muta che ritrova la voce e assiste allo scontro fatale tra suo padre contadino e chi ne avvelena i campi, in un viaggio
una maga contadina. Ma quando Rocco respinge l'offerta
commovente intriso di magia e redenzione. Regia di Gigi
di Carmine, un autotrasportatore che gli offre di seppellire
Roccati. Con Giovanni Capalbo, Angela Fontana, Pippo Del-
rifiuti tossici nella propria terra in cambio di denaro, e per
bono, Maia Morgenstern, Christo Jivkov.
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La settimana di Rai 5
Città Segrete - Baku Crocevia tra Oriente e Occidente, sull'antica Via della Seta, offre un mix tra l’antico e il moderno. Janina Ramirez e Alastair Sooke vanno alla scoperta della capitale dell’Azerbaijan Lunedì 12 luglio ore 20.20
Sinfonica Jakub Hrusa e Sergey Khachatryan con l'orchestra di Santa Cecilia In programma il popolarissimo Concerto per violino di Brahms e la Sinfonia n. 8 di Dvořák
Classic Albums Peter Gabriel - So
Lirica Giovanna d’Arco
La genesi dell'album pubblicato nel 1986, il cantautore racconta la nascita dell’album considerato il suo lavoro più riuscito Martedì 13 luglio ore 24.25
L’opera che ha inaugurato la stagione della Scala di Milano nel 2015, dopo un’assenza dal teatro milanese durata 150 anni. Dirige Riccardo Chailly Mercoledì 14 luglio ore 21.15
Art Night Da Sabbionara a Predaia
Il bello di Salemme La gente vuole ridere… ancora
Alla ricerca dei luoghi d’arte meno conosciuti. Andrea Angelucci, giovane archeologo, guida turistica e travel designer ci porta in Trentino Venerdì 16 luglio ore 21.15
Nuovo appuntamento dedicato alla comicità di uno dei più amati rappresentanti della risata partenopea Sabato 17 luglio ore 21.15
Giovedì 15 luglio ore 21.15
Immensa Africa Viaggio in Botswana Il Delta dell'Okavango è tra i più monumentali paesaggi selvaggi del continente africano. Un paradiso dal doppio volto che rinasce ciclicamente. Domenica 18 luglio alle 21.15
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64° ZECCHINO D’ORO
LE CANZONI E GLI INTERPRETI Quattordici brani in gara interpretati da 17 piccoli solisti
hanno avuto la possibilità di cantare dal vivo. Uno “Zecchino”
provenienti da 9 regioni d’Italia, un trio e un duetto: sono i
che strizza l’occhio alle nuove generazioni anche nelle tema-
numeri della prossima edizione della manifestazione in onda
tiche: il riciclo e l’attenzione all’ambiente, i giochi di parole
a dicembre su Rai1 con la direzione artistica di Carlo Conti
e le filastrocche, irresistibili balli con animaletti divertenti
S
e anche contenuti che fanno riflettere. Di seguito i brani e i
taforma dedicata ai Casting di Zecchino, che per il secondo
“AUTO ROSA” (Testo di Dario Lombardi e Duccio Caponi - Mu-
anno si sono svolti online a causa della situazione sanitaria.
sica di Dario Lombardi e Marco Vittiglio) cantata da Michele,
È stata, invece, come di consueto in presenza, la fase finale:
8 anni, di Melicucco (RC)
celte tra 550 proposte arrivate all’Antoniano di Bologna in risposta al bando autori, le canzoni del 64° “Zecchino d’Oro” saranno interpretare da 17 piccoli solisti, scelti tra i circa 3000 bambini che da tutta
Italia hanno inviato le proprie video-esibizioni sulla piat-
nomi dei rispettivi interpreti che canteranno insieme al Coro dell’Antoniano, diretto da Sabrina Simoni. “ALI DI CARTA” (Testo e Musica di Stefano Rigamonti) cantata da Sara, 10 anni, di Faenza (RA)
una grande festa, in piena sicurezza, nella quale i 42 finalisti
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TV RADIO
“BARTOLO IL BARATTOLO” (Testo di Carmine Spera e Flavio Careddu – Musica di Giuseppe De Rosa) cantata da Walter, 6
“LA FILASTROCCA DELLE VOCALI” (Testo di Vincenzo Incen-
anni, di Firenze
zo – Musica di Flavio Premoli) cantata da Simona, 7 anni, di
“CI SARÀ UN PO’ DI VOI” (Testo di Maria Francesca Polli – Musica di Claudio Baglioni) cantata da Veronica, 9 anni, di Gorle (BG) “CLAP CLAP” (Testo di Mario Gardini – Musica di Marco Iardella) cantata da Giulia, 8 anni, di Guidonia (RM) “IL BALLO DEL CIUAUA” (Testo e Musica di Antos Zarrillo
Terrasini (PA) “NG NEW GENERATION” (Testo di Luca Mascini – Musica di Valerio Baggio e Walter Buonanno) cantata da Stefano, 8 anni, di Milano “POTEVO NASCERE GATTINO” (Testo e Musica di Lodovico Saccol) cantata da Vittoria, 6 anni, di Pergine Valsugana (TN)
Maietta e Giovanni Caccamo) cantata da Camilla, 7 anni, di Viareggio (LU), Francesco Paolo, 10 anni, di Salsomaggiore Terme (PR) ed Elisa, 9 anni, di Roma “IL REGGAETONNO” (Testo e Musica di Andrea Casamento, Gianfranco Grottoli e Andrea Vaschetti) Irene, 8 anni, di Fondi (LT) e Giuseppe, 7 anni, di Perfugas (SS)
“RI-CER-CA-TO” (Testo di Alberto Pellai – Musica di Paolo d’Errico) cantata da Davide, 6 anni, di Parma “SUPERBABBO” (Testo e Musica di Marco Masini, Emiliano Cecere e Veronica Rauccio) cantata da Zoe, 9 anni, di Impruneta (FI)
“IL RICCIO CAPRICCIO” (Testo di Antonio Buldini e Fasano Fasano – Musica di Franco Fasano) cantata da Giuseppe Karol,
“UNA PANCIA” (Testo e Musica di Antonio Iammarino e Valen-
4 anni, di Messina
tina Farinaccio) cantata da Leonardo, 6 anni, di Mele (GE).
OCORRIERE
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RAGAZZI
DIARIO DELLE VACANZE
IN MONTAGNA Da lunedì 12 luglio su Rai Yoyo
in completa sicurezza, bambini e famiglie andranno alla
c’è la versione estiva di “Diario di casa”,
scoperta della natura e delle tradizioni locali. Impareran-
il programma ideato e condotto da Armando Traverso, che ha accompagnato bambini e famiglie lungo tutto il periodo della pandemia
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no tutto sulle api, ad arrampicare in parete, semineranno direttamente dalla seggiovia, faranno rafting sul torrente, cavalcheranno e passeggeranno, sempre accompagnati da un ricco parterre di esperti, guide alpine, geologi, biologi, botanici, pronti a rispondere a qualsiasi domanda e a dare
n appuntamento atteso da tutta la famiglia. Dal 12 luglio, su Rai Yoyo, Armando Traverso conduce “Diario delle vacanze in montagna”, dodici puntate, in onda dal lunedì al sabato alle 18.30,
indicazioni utili a vivere la montagna nel modo più ade-
dedicate alla montagna, ambientate nella prima settima-
del programma. “Diario delle vacanze in montagna”, è un
na tra la Val di Fiemme e la Val Rendena, nella seconda
programma della direzione Rai Ragazzi, scritto da Arman-
in provincia di Bolzano. Nonostante l’attenzione sia an-
do Traverso con Martina Forti, e diretto da Marco Lorenzo
cora alta e le precauzioni contro il virus indispensabili,
Maiello. Il programma è disponibile anche su RaiPlay.
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guato e responsabile. Non mancheranno i video mandati dai bambini a casa, le strampalate incursioni dei pupazzi, beniamini dei più piccoli e i consigli dei consueti esperti
TV RADIO
OCORRIERE
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DONNE IN PRIMA LINEA Cuore, grinta, orgoglio e coraggio sono le caratteristiche indiscusse del Questore Alessandra Simone, Ispettore Generale della Polizia di Stato
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n percorso professionale brillante: in prima linea contro la criminalità organizzata in Calabria poi dalla parte delle donne e dei minori senza se e senza ma. È lei l’ideatrice del Protocollo Zeus uno
strumento di prevenzione contro la violenza sulle donne. “Repressione vuol dire intervenire quando già tutto è accaduto, invece bisogna agire prima”, afferma Alessandra Simone. Laureata in giurisprudenza, elegante, sicura di sé, ribadisce che il suo lavoro in Polizia ha due ingredienti fondamentali: passione e senso del dovere. Viso dolcissimo, che trasmet-
te energia ed entusiasmo per il proprio lavoro, valorizza il lavoro di squadra e rappresenta pienamente il pensiero di Alda Merini: “Una donna deve essere due cose, elegante e straordinaria”. Perché ha scelto di indossare la divisa della Polizia di Stato? È stata una scelta casuale per rendermi indipendente, avere un’indipendenza economica, cosa che si è poi tramutata in passione e missione. Il mio primo incarico è stato a Gioia Tauro, in una provincia della Calabria abbastanza “calda” da un punto di vista criminale, e ho avuto modo di formarmi e crescere amando sempre più il mio lavoro Qual è l’incarico che le è rimasto maggiormente nel cuore? Da poco sono stata promossa Questore, il mio incarico attuale è quello di Ispettore Generale della Polizia di Stato a Roma. Tutti gli incarichi restano nel cuore: dalla prima destinazione come Capo della Squadra Mobile di Gioia Tauro (che oggi non c’è piu’) a quello alla Squadra Mobile di Reggio Calabria impegnandomi con tutta me stessa, ho diretto la Sezione Omicidi della Squadra Mobile, poi la Sezione Criminalita’ Organizzata. Ho Diretto la IV Sezione della Squadra Mobile di Milano, che si occupa di omicidi e violenza sessuale, reati su minori. Mi sono sempre occupata di criminalità organizzata, ma ho deciso di studiare e specializzarmi con un master presso l’Università Cattolica “Violenza all’infanzia e psicologia del Trauma”. Tengo a sottolineare che gli ultimi 4 anni sono stati intensi e importanti per la mia formazione professionale parlo anche dell’incarico presso la Divisone Anticrimine Questura Milano. Come fa ad affrontare da donna i reati e i problemi connessi
LA DIV UNA MI
a questi reati? 42
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VISA È ISSIONE
OCORRIERE
Si affrontano con l’urgenza di dare una risposta a chi subisce questi reati. Le donne che subiscono violenza sessuale hanno ferite profonde nel corpo e nell’anima. Molto spesso sono donne che sono isolate, non hanno una rete relazionale, sono troppo sole e quando interagiamo con questa tipologia di vittima ci rendiamo conto che quello che possiamo fare noi è dare una risposta, dobbiamo essere tempestivi. Se si tratta di violenza sessuale ad opera di sconosciuti dobbiamo individuare al più presto il responsabile del reato, se si tratta di maltrattamenti in famiglia, cessare, interrompere il famoso ciclo della violenza che le vede protagoniste inermi. Comprendere senza mai compatire, con la volontà di intraprendere un percorso, anche investigativo, che per questa donna coincida con la possibilità di un nuovo inizio C’è qualche caso che le è rimasto nel cuore? I casi sono tutti importanti e tutti entrano nel cuore. È rimasto un mio cruccio l’omicidio di una donna molto sfortunata, avvenuto in un parco a Milano. Nonostante un’attività investigativa intensa non siamo riusciti a risolvere il caso. Io sono subentrata nella seconda parte dell’inchiesta, ma è qualcosa che senti sulla pelle a prescindere il non poter rendere giustizia a questa donna. Protocollo Zeus, da dove e perché nasce questo strumento? Io ho maturato nel settore della violenza di genere un’esperienza su due fronti: prima sotto il profilo della repressione, quando ho diretto la sezione della Squadra Mobile che di occupa di violenza sessuale e reati su minori, ma la repressione non basta, non appaga un operatore di polizia che lavora come missione e siamo in tanti…. Bisogna arrivare prima per evitare che ci siano morti annunciate. Bisogna fare in modo che i femminicidi non accadano e alzare al massimo la leva della prevenzione. L’ammonimento è una sorta di cartellino giallo. Naturalmente stiamo parlando di una violenza che è solo all’inizio, non di casi gravi. Però è vero, non basta: è per questo che a Milano, dal 2018, abbiamo istituito un altro protocollo, “Zeus”, che adesso stiamo esportando in tutta Italia. Quando il Questore “ammonisce”, l’uomo viene invitato a fare un percorso trattamentale. Non parlo di psicoterapia me di un percorso, attraverso un’equipe di personale specializzato. Lì gli uomini maltrattanti cominciano ad acquisire consapevolezza del disvalore della propria condotta. Il recupero del maltrattante è un momento fondamentale e deve avvenire quando la spirale della violenza non si è incancrenita, perché più si va avanti in atti di vessazione psicologica e violenza, più il soggetto che non viene fermato si sente impunito e alza il tiro. Se invece lo fermiamo quando ancora deve creare questo circolo vizioso, questo deve creare un’efficacia nella riduzione della recidiva, e il maltrattante non commetterà più queste condotte. I numeri del protocollo Zeus ci hanno 43
dimostrato che chi si sottopone a questo percorso non reite-
Usciamo da un momento difficilissimo come il lock-down,
ra il proprio comportamento.
siamo in una fase delicata della nostra epoca: com’e cambia-
Vogliamo rivolgere un appello alle donne vittime di violenza a denunciare? Io dico alle donne che devono denunciare: la Polizia di Stato ci ha messo la faccia da 20 anni con la specializzazione degli operatori front office sia con il personale delle sezioni
ta la geografia del crimine? La geografia del crimine è cambiata perché c’è stata una sospensione dei reati su strada ma non sono rimasti in sospeso i reati di violenza domestica. Oggi noto maggiore aggressività soprattutto tra i giovani, che commettono anche reati,
specializzate. La fiducia è una cosa seria che noi ci siamo
bisogna capire se questo momento di pandemia, di grande
conquistati con un percorso serissimo e non sottovalutere-
chiusura, ha provocato queste situazioni. Bisogna anche qui
mo mai quello che loro verranno a dirci, non sono affari di
creare un lavoro di squadra con una rete che vada a studiare
famiglia, non avranno questa seconda vittimizzazione con la
cosa avviene e punti al recupero di queste persone.
frase andate a “casa e fate pace” chiedo che ci venga data fiducia, è un atto di coraggio La denuncia è l’unica strada percorribile per mettere fine alla violenza.
Un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere un percorso in Polizia… Ai giovani dico che devono avere grande determinazione e
Cosa è per lei la paura?
considerare il lavoro in Polizia come una missione. Bisogna
È qualcosa che non considero. Più che paura di qualcosa che
credere in quello che si fa, non accettare mai compromessi.
può accadere nel quotidiano, ho paura delle malattie ma non
Noi agiamo per la giustizia e la parola giustizia ha un signi-
di quello che affronto tutti i giorni con il mio lavoro.
ficato profondo.
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TV RADIO
OCORRIERE
Nelle librerie e store digitali
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CLASSIFICHE AIRPLAY per Radiocorriere TV IT - All Radio (Tutte le emittenti) Airplay Fri 02 - Thu 08 Jul 2021 Compared with Fri 25 Jun - Thu 01 Jul 2021
generale
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2 3 1 5 11 4 9 16 18 7
1 2 1 4 5 4 7 8 9 6
9 3 8 3 2 5 3 1 1 7
Coldplay Fedez & Achille Lauro .. Martin Garrix feat. Bo.. Marco Mengoni Kungs Justin Wellington feat.. Bob Sinclar feat. Moll.. Boomdabash & Baby K Ed Sheeran OneRepublic
Higher Power WMG 3,770 3,701 91.2 Mille SME/WMG 4,479 4,244 89.0 We Are The People SME/UMG 4,119 3,939 85.7 Ma stasera SME 3,767 3,532 82.3 Never Going Home UMG 3,498 3,363 75.9 Iko Iko (My Bestie) SME 3,795 3,571 71.2 We Could Be Dancing Ind. 3,469 3,294 71.2 Mohicani UMG 3,420 3,170 68.3 IT - Artisti Italiani WMG Bad Habits 2,794 1,791 68.1 Jul 2021 3,100 Compared3,097 with Fri 25 Run Airplay Fri 02 - Thu 08 UMG 67.7
italiani
indipendenti
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1 1 3 2 5 5 4 8 8 9
6 8 5 11 6 4 9 1 3 5
Bob Sinclar feat. Moll.. Sangiovanni Madame Dotan Cassette Gazzelle & Mara Sattei LP Dj Katch feat. Sean Ki.. Gigi D’Agostino & LA V.. Duran Duran
We Could Be Dancing Malibu Marea Mercy My Way Tuttecose One Last Time One By One In & Out IT - Radio Airplay INVISIBLE
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1 1 1 4 Fedez & Achille Lauro .. Mille 2 2 2 3 Marco Mengoni Ma stasera 3 8 3 3 Boomdabash & Baby K Mohicani 4 4 1 8 Samuel, Francesca Mich.. Cinema 5 3 1 5 Takagi & Ketra feat. G.. Shimmy Shimmy 6 5 5 5 Madame Marea 7 12 7 1 Fabio Rovazzi feat. Er.. La mia felicità IT -8Indipendenti 7 3 (per6passaggi) J-Ax feat. Jake La Furia Salsa Airplay Compared with Fri 25 JunMalibu - Thu 01 Jul 2021 9 Fri602 - Thu 6 08 Jul 5 2021 Sangiovanni 10 9 8 4 Annalisa feat. Federic.. Movimento lento
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emergenti
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Ind. 3,469 3,294 Ind. 2,977 2,812 Ind. 2,698 2,583 Ind. 1,495 1,773 Ind. 1,155 1,032 Ind. 1,070 1,043 Ind. 943 1,029 Ind. 860 488 Ind. 753 790 (Artisti Emergenti) Ind. 564 605
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71.2 52.8 64.2 26.3 11.2 10.0 2.89 11.0 7.43 2.07
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Sangiovanni Aka 7even Cedraux Deddy Tancredi Deddy Matteo Faustini Mara Sattei Lo Zio Pop Matteo Bonini
Malibu Loca Goodbye! La prima estate Las Vegas 0 Passi 1+1 Scusa Aria di mare Il lato positivo
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GB - All Radio Airplay Fri 02 - Thu 08 Jul 2021 Compared with Fri 25 Jun - Thu 01 Jul 2021
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Ed Sheeran Galantis, David Guetta.. Calvin Harris feat. To.. Mabel Sigrid Coldplay Anne-Marie & Niall Horan Marshmello x Jonas Bro.. KSI RAYE
Bad Habits WMG 5,922 5,129 221 88 Heartbreak Anthem WMG 5,942 5,978 214 61 By Your Side SME 4,567 4,283 220 59 Let Them Know UMG 3,194 2,664 173 52 Mirror UMG 2,904 2,202 179 51 Higher Power WMG 4,346 4,347 228 41 Our Song WMG 4,182 4,061 203 38 Leave Before You Love Me UMG 3,237 3,199 193 37 US - All Radio Holiday WMG 2,025 1,704 158 35 2021 Compared Fri 25 Call On Me Airplay Fri 02 - Wed UMG 07 Jul 2,386 1,896 with 170 35
stati uniti
europa
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Justin Wellington feat.. Weeknd, The Martin Garrix feat. Bo.. Ed Sheeran Coldplay Pink + Willow Sage Hart Imagine Dragons ATB x Topic x A7S Dua Lipa OneRepublic
america latina
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1 2 23 Dua Lipa Levitating WMG 2 1 11 Justin Bieber feat. Da.. Peaches UMG 3 3 14 Silk Sonic (Bruno Mars.. Leave The Door Open WMG 4 4 5 Lil Nas X MONTERO (Call Me By Yo.. SME 5 6 2 Olivia Rodrigo good 4 u UMG 6 5 4 Doja Cat feat. SZA Kiss Me More SME 7 7 12 Weeknd, The Save Your Tears UMG IN -8Europe 8 10 Kid LAROI, The WITHOUT YOU SME Airplay 02 - Wed 07Ed JulSheeran 2021 Compared with Fri 25Habits Jun - Thu 01 Jul 2021WMG 9 Fri11 Bad 10 10 1 Giveon Heartbreak Anniversary SME
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Iko Iko (My Bestie) Ind. 16,411 17,218 958 551 Save Your Tears UMG 17,830 22,387 1527 420 We Are The People SME/UMG 14,966 16,969 1183 420 Bad Habits WMG 18,448 14,684 1332 416 Higher Power WMG 19,694 21,750 1467 416 Cover Me In Sunshine SME 11,531 13,756 836 368 Follow You UMG 11,243 13,660 929 335 Your Love (9PM) UMG 15,586 18,540 1048 299 Love AgainIN - Latin America WMG 10,639 11,837 832 253 Run UMG 9,388 10,669 86325 249 Airplay Fri 02 - Thu 08 Jul 2021 Compared with Fri Jun
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Rauw Alejandro Sebastián Yatra & Myke.. BTS Justin Bieber feat. Da.. Los Legendarios, Wisin.. Weeknd, The Natti Natasha & Becky G Silk Sonic (Bruno Mars.. Bad Bunny Doja Cat feat. SZA
Todo De Ti Pareja Del Año Butter Peaches Fiel Save Your Tears Ram Pam Pam Leave The Door Open Yonaguni Kiss Me More
SME UMG SME UMG Ind. UMG SME WMG Ind. SME
5 3 2 2 2 2 2 2 2 2
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I FILM DELLA SETTIMANA
CINEMA IN TV Il film racconta l’incontro tra la studentessa di giurisprudenza Neila Salah, cresciuta nelle multietniche banlieu parigine, e il professor Pierre Mazard, conservatore, dai modi rudi e provocatori. Neïla tiene testa a Mazard, che a causa dei suoi atteggiamenti razzisti rischia il licenziamento. Per scongiurare l’allontanamento dall’ateneo, Mazard si offrirà di preparare Neila per il torneo nazionale di retorica. Una sfida che porterà entrambi a mettere in discussione e a rivedere i propri atteggiamenti. Nel cast Daniel Auteil, Camélia Jordana, Yasin Houicha.
“THE HELP” – MARTEDI’ 13 LUGLIO ORE 21.25 RAI1 ANNO 2011 – REGIA DI TATE TAYLOR
È il 1963. Skeeter è un’aspirante scrittrice che vive in una ricca famiglia bianca del Mississippi. La giovane si avvicina alla scrittura collaborando come giornalista con un quotidiano cittadino, sulle cui pagine racconta le storie di alcune donne di colore che trascorrono la loro vita lavorando come domestiche nelle famiglie benestanti crescendo i figli dei bianchi. Skeeter fotografa una società razzista, che manifesta nella quotidianità atteggiamenti umilianti e discriminatori. Il film è stato girato nella città di Greenwood (Mississippi). Nel cast Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer, Jessica Chastain. “QUASI NEMICI” – GIOVEDI’ 15 LUGLIO ORE 21.20 ANNO 2017 – REGIA DI YVAN ATTAL
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TV RADIO
Gli amici Ben, Arthur e Joe, ospiti di una comunità per anziani della Florida, fruiscono segretamente della piscina di una villa sfitta della zona. Entrando inavvertitamente in contatto con alcuni bozzoli di origine aliena (i cocoon), depositati sul fondo della vasca, giorno dopo giorno ritrovano l’energia di una giovinezza da tempo dimenticata. Ma un giorno qualcuno affitterà la villa e il segreto di quell’energia sarà svelato. Il film interpretato tra gli altri da Wilford Brimley, Don Ameche, Hume Cronynè e Brian Dennehy è vincitore di due premi Oscar.
“RED JOAN” – VENERDI’ 16 LUGLIO ORE 21.20 ANNO 2018 – REGIA DI TREVOR NUNN
La pellicola racconta la storia di Joan Stanley, scienziata britannica in pensione che dedica le proprie giornate alla cura dei nipoti e al giardinaggio. La donna viene però improvvisamente arrestata con l’accusa di tradimento della Corona. L’avvincente spy story, con protagonista Judi Dench, è un viaggio tra presente e passato. I fashback ci riportano agli anni in cui Joan, studentessa di fisica a Cambridge, per amore del comunista Leo Galich, tradì la propria patria. Nel cast anche Sophie Cookson, Tom Hughes, Tereza Srbova.
OCORRIERE
“COCOON – L’ENERGIA DELL’UNIVERSO”- SABATO 17 LUGLIO ORE 15 - ANNO 1985 – REGIA DI RON HOWARD
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ALMANACCO DE 1931
1941
1971
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TV RADIO
EL RADIOCORRIERE
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1951
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Nelle librerie e store digitali
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TV RADIO
RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997
EDIZIONE SPECIALE 9 luglio 2021
Ciao Raffaella
OCORRIERE
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RADIOCORRIERETV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 EDIZIONE SPECIALE 9 luglio 2021
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DIRETTORE RESPONSABILE FABRIZIO CASINELLI Redazione - Rai Via Umberto Novaro 18 00195 ROMA Tel. 0633178213
RadiocorriereTv
www.radiocorrieretv.rai.it www.raicom.rai.it www.ufficiostampa.rai.it
RadiocorriereTv
Capo redattore Simonetta Faverio In redazione Cinzia Geromino Antonella Colombo Ivan Gabrielli Tiziana Iannarelli
radiocorrieretv
Grafica Vanessa Penelope Somalvico
TV RADIO
GIA’ CI MANCHI Ciao Raffaella. Ciao icona della nostra televisione. Quanto ci mancheranno quel caschetto biondo e quel sorriso rimasti immutati per cinquant’anni. Innovatrice in un piccolo schermo troppo chiuso e stereotipato. Poliedrica, intelligente, libera, compagna viaggiando con la fantasia da Trieste in giù e cercando di prendere la linea per indovinare il numero dei fagioli in quello scrigno diventato il più prezioso del Paese. Hai regalato pagine straordinarie ad un pubblico che ti ha sempre amato, come artista prima, ma soprattutto come donna. Esattamente, una grande donna, moderna, che ha dato forza a milioni di italiane. Una vera diva abile, però, nel ritagliarsi uno spazio tutto suo. Capace di esportare il talento e la bellezza nostrana in ogni parte del mondo, con semplicità e amore. Raffaella ha raccontato storie, ha fatto emozionare generazioni, ma è uscita di scena senza fare rumore. O meglio, il rumore è stato talmente tanto grande, inaspettato che si è tramutato immediatamente in lacrime e commozione da parte di tutti. “E ritornare al tempo che c'eri tu. Per abbracciarti e non pensarci più su. Ma ritornare, ritornare perché”.
OCORRIERE
Vita da strada
di tanti italiani cresciuti ammirando un tuca tuca,
Fabrizio Casinelli
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RAFFAELLA
a t i v a n U
o l o c a t t e p s o l r e p
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TV RADIO
OCORRIERE
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RAFFAELLA
La Carrà raccontata attraverso le copertine e le pagine del RadiocorriereTv. Un viaggio carico di ricordi, sorrisi ed emozioni
È l’8 settembre 1963 quando Raffaella Carrà, appena ventenne, conquista la sua prima copertina sul RadiocorriereTv. Diplomata al Centro sperimentale di cinematografia nel 1960, Raffaella ha già all’attivo una decina di film. In televisione prende parte al programma “Il paroliere, questo sconosciuto” sul Secondo Canale.
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Tanto sple
Rumor
Il viso acqua e sapone della giovane Raffaella è già popolare tra il pubblico televisivo. Il 3 marzo 1967 è tra i protagonisti di “Tutto per bene”, commedia di Luigi Pirandello trasmessa dal piccolo schermo.
TV RADIO
endido
re
“Canzonissima 70” consacra Raffaella protagonista della gara canora del sabato sera al fianco di Corrado. La sigla del programma è “Ma che musica maestro”. Il pubblico riconosce in Raffaella un astro nascente della Tv. A seguire il programma oltre 24 milioni di spettatori a puntata.
Nella primavera del 1970 Raffaella è reginetta del varietà del sabato sera “Io, Agata e tu” sul Programma Nazionale insieme a Nino Ferrer e a Nino Taranto.
OCORRIERE
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RAFFAELLA
Torna “Canzonissima” edizione 1971. Raffaella è ancora alla guida della trasmissione insieme a Corrado. Altra sigla di successo, la Carrà balla e canta “Chissà se va”.
Nel marzo del 1974 Raffaella è con Mina a “Milleluci”, varietà diretto da Antonello Falqui.
60
TV RADIO
Raffaella balla, canta, intrattiene gli ospiti. La showgirl bolognese è la padrona di casa di “Canzonissima 1974”. E al RadiocorriereTv dichiara: «Arrivata io? Per carità. Una come me non arriva mai, la mia è una ricerca continua. Ho la sicurezza di poter dare molto di più».
OCORRIERE
“Ma che sera!”, i telespettatori vedono la Carrà a colori. Lo show è scritto da Gianni Boncompagni e si ispira al radiofonico “Gran Varietà”. Raffaella interpreta “Tanti Auguri”, sigla della trasmissione. Il programma viene trasmesso anche in altri paesi.
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RAFFAELLA
Autunno 1982, al via “Fantastico Tre” dove Raffaella ritrova Corrado. Al RadiocorriereTv dichiara: «Riprendo il dialogo con il mio pubblico. Sono stata a lungo lontana dall’Italia e anche se il successo è sempre stato strepitoso le mie radici mi hanno sempre riportata qui». «Ho avuto tantissimo, così tanto che non avrei mai potuto immaginarlo… Importante è non perdere di vista i valori essenziali e, al momento giusto, saper fare delle scelte». La puntata finale di “Fantastico Tre” raggiunge l’ascolto record di oltre 27 milioni di persone. Sul RadiocorriereTv gli auguri di Raffaella e Corrado per il nuovo anno.
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TV RADIO
È il 1983. Il RadiocorriereTv saluta l’arrivo di “Pronto, Raffaella?” nella fascia meridiana di Rai1 con un ritratto della conduttrice.
OCORRIERE
I sondaggi della trasmissione di Rai2 “Mixer” indicano la Carrà tra i personaggi più amati. Insieme a lei il Presidente della Repubblica Sandro Pertini e Papa Wojtyla.
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RAFFAELLA
“Pronto, Raffaella?” torna nel 1984 per la seconda stagione e conquista un pubblico ancora più ampio grazie agli ospiti, ai giochi al telefono, ai balletti e alle canzoni della Carrà.
64
TV RADIO
Per il RadiocorriereTv e per “Buonasera Raffaella”, la Carrà incontra e intervista grandi personaggi della politica e dell’attualità. Si comincia con il Ministro degli Esteri Giulio Andreotti.
OCORRIERE
Estate 1988, Raffaella è passata alla televisione commerciale. In riva al mare, parla con il giornalista del passare del tempo. «Sono senza trucco, ma mi guardo ogni mattina, sai, e vedo che la faccia regge. Quando non reggerà cambierò gioco. Ma niente plastica, ho paura anche di un ago».
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RAFFAELLA
Nell’inverno del 1989 la Carrà festeggia il suo ritorno alla Rai. Lo fa da Rai2, con “Ricomincio da due” in una fascia a lei congeniale, quella di mezzogiorno, ma del fine settimana.
È l’autunno del 1991. Raffaella torna a essere la regina del sabato sera, con lei Johnny Dorelli. Il programma è “Fantastico 12”. 66
TV RADIO
A Natale del 1995 per la Raffa nazionale ha inizio una nuova era, quella di “Carramba che sorpresa” e “Carramba che fortuna”, che alternandosi proseguiranno con grande successo fino al 2009.
Altri successi hanno segnato l’ultimo decennio televisivo di Raffaella, da “The Voice” (Rai2), nel quale si è calata nei panni della coach, al talent “Forte Forte Forte” (Rai1), al più recente “A raccontare comincia tu”, in onda per due edizioni su Rai3.
OCORRIERE
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RAFFAELLA
a c i s u m Ma che ! o r t s e ma
Sessanta milioni di album e singoli venduti in Italia e in altri 37 paesi del mondo, 22 i dischi di platino e d’oro assegnati. Da “Forte forte forte” a “Fiesta” a “Ballo ballo” miliardi di persone negli ultimi cinquant’anni hanno cantato e ballato la Carrà
L
e hit di Raffaella Carrà hanno conquistato il mondo intero. Dal 1974, anno di pubblicazione di “Felicità tà tà” in terra iberica, seguita nel 1975 da “Rumore”, la popolarità dell’artista è stata via via crescente. Album e singoli sono stati pubblicati in 37 nazioni, dagli Stati Uniti all’Unione Sovietica, dalla Turchia al Sudafrica, fino alla Nuova Zelanda, all’Australia. Ma è stato il mondo ispanico a tributare a Raffaella successi clamorosi, discografici e televisivi. In Argentina come in Venezuela, Colombia, Bolivia, Perù, Messico, e ovviamente in Spagna, “Rafaela” ha ricevuto consensi mai riservati prima ad altri artisti italiani. Ad accogliere sempre con grande affetto la Carrà e le sue pubblicazioni discografiche, le comunità italiane nel mondo, negli Stati Uniti e in Canada in primis. Di seguito gli album di inediti, pietre miliari della discografia dell'artista. 1970 “Raffaella” Scritto da Gianni Boncompagni, arrangiato da Franco Pisano, contiene “Ma che musica maestro”, sigla del programma “Canzonissima 1970”.
1972 “Raffaella… Senzarespiro” Scritto da Gianni Boncompagni, arrangiato da Paolo Ormi, contiene il brano “Ma che sera”. 1973 “Scatola a sorpresa” Scritto da Gianni Boncompagni, arrangiato da Paolo Ormi, l’album contiene numerose cover. 1974 “Milleluci” L’album include il brano “Din Don Dan” (Lerici-Ferrio), sigla del programma “Milleluci”. 1974 “Felicità tà tà” Numerosi gli autori del disco arrangiato da Paolo Ormi e Andrea Lo Vecchio, da Gianni Boncompagni a Dino Verde a Shel Shapiro. Il brano che dà il titolo all’album è sigla di “Canzonissima 1974”. Tra le tracce “Rumore” (Ferilli-Lo Vecchio). 1976 “Forte Forte Forte” Numerosi gli autori del disco arrangiato da Franco Bracardi, da Cristiano Malgioglio, a cui si deve il testo di “Forte Forte Forte” a Daniele Pace, autore di “A far l’amore comincia tu”. 1977 “Fiesta” Scritto da Gianni Boncompagni e arrangiato da Franco Bracardi e Paolo Ormi.
1971 “Raffaella Carrà” Scritto da Gianni Boncompagni, arrangiato da Franco Pisano, contiene “Tuca Tuca” e "Chissà se va", la sigla del programma “Canzonissima 1971” (Castellano e Pipolo- Pisano).
1978 “Raffaella” Scritto da Gianni Boncompagni insieme a Colline e a Pace, è arrangiato da Franco Bracardi e Paolo Ormi. L’album contiene “Tanti auguri”, sigla del programma televisivo “Ma che sera”.
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1979 “Applauso” Tra gli autori del disco Gianni Boncompagni e Cristiano Malgioglio, gli arrangiamenti sono di Franco Bracardi. 1980 “Mi spendo tutto” Scritto da Gianni Boncompagni e arrangiato da Franco Bracardi e Paolo Ormi, contiene “Mi spendo tutto”, sigla del programma televisivo “Millemilioni”. 1982 “Raffaella Carrà 1982" Tra gli autori del disco Gianni Boncompagni e Giancarlo Magalli, gli arrangiamenti sono di Franco Bracardi e Danilo Vaona. L’album include “Ballo, ballo”, sigla del programma “Fantastico Tre” e “Che dolor”. 1983 “Fatalità” Tra gli autori del disco Gianni Boncompagni, Giancarlo Magalli, Cristiano Malgioglio, arrangiamenti di Franco Bracardi e Danilo Vaona. L’album contiene “Fatalità” sigla del programma “Pronto, Raffaella?”. 1985 “Fidati!” Nell’album, arrangiato da Danilo Vaona, “Fidati!” e “Bellissimo” (Boccuzzi-Vaona), sigle del programma “Buonasera Raffaella”. 1986 “Curiosità” L’album, arrangiato da Franco Bracardi, include “Curiosità” (Testa-Bracardi) sigla del programma “Domenica In”. 1988 “Raffaella” L’album, arrangiato da Danilo Vaona, contiene “1,2,3,4 dancing”, sigla del programma “Raffaella Carrà Show”. 1990 “Inviato Speciale” L’album contiene i brani “Inviato Speciale” e “Ballando Soca Dance” (Maskva-Yokar-Deja) sigle del programma “Ricomincio da 2”. 1991 “Raffaella Carrà” L’album contiene il brano “Scranda la mela” (Lo Vecchio-Maskva-Vaona). 1996 “Carramba che rumba!” L’album contiene il brano “Carramba, che sorpresa” (TestaDall’Ora). 2018 “Ogni volta che è Natale” L’album contiene nove cover natalizie e l’inedito “Chi l’ha detto” (Daniele Magro).
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RAFFAELLA
i e t s e i r T “Da per semp
Da Pippo Baudo a Sophia Loren, da Renzo Arbore a Maria De
studiato ballo, era diventata anche una grande ballerina.
Filippi. Nelle parole dei personaggi dello spettacolo l’affetto e
Quando fece coppia con Mina, c'era un'asimmetria notevole
la stima per la showgirl
tra le due, perché Mina è più alta di lei, eppure lei annullava questa asimmetria. Raffaella è una delle poche soubrette italiane, forse l'unica, che ha avuto successo nei paesi ispanici.
Sergio Mattarella Presidente della Repubblica
Era la bella “burdela” romagnola, la guappa, aveva una voce
«Profondamente colpito dalla scomparsa di Raffaella Carrà,
forte che faceva impazzire tutti. Il suo modo di essere faceva
artista popolare amata da generazioni di telespettatori in
pensare a ogni ragazza di poter diventare Raffaella Carrà,
Italia e all’estero. Volto televisivo per eccellenza ha trasmes-
invece non era vero. Ci voleva solo il suo talento per essere
so con la sua bravura e simpatia un messaggio di eleganza,
Raffaella Carrà. È stata l'ultima vera grande soubrette».
gentilezza e ottimismo».
Renzo Arbore Pippo Baudo
«Gli storici parleranno della fine della bella époque del pic-
«È stata un'artista eccezionale, un'autodidatta straordinaria,
colo schermo. Provo un grande dolore per aver perso un'a-
io la conosco dagli inizi della sua carriera, ma non sono riu-
mica e una collega. Ho tanti ricordi che mi legano a lei, alle
scito mai a fare un programma con lei, era l'unico rimprovero
giornate trascorse in piscina insieme con Gianni Boncompa-
che le facevo sempre, il mio grandissimo rimpianto. Aveva
gni e Mario Marenco. Ricordo con grande affetto un concerto
72
TV RADIO
, e r t l o e ” in giù pre Carrà di Aretha Franklin che abbiamo visto insieme alla Bussola,
lavoratrice, simpatica, arrivava proprio al cuore della gente.
anche con Gianni. O gite in campagna nell'aretino. Ricordo
Raffaella rimarrà sempre nel cuore di tutti con la sua risata,
con commozione quando l'ho ospitata alla mia trasmissione
la sua voce, il suo caschetto biondo».
“No non è la Bbc” quando mi ha parlato del suo amore con Gianni. Era una vera romagnola, brava in tutto, allegra, sim-
Amadeus e Giovanna
patica».
«Questo fiore è per te Raffaella… La Rosa gialla era un fio-
Carlo Conti «Raffa, questa volta la sorpresa ce l’hai fatta tu, è una sorpresa triste, ma la tua immensa stella, la tua immensa professionalità, continueranno a rispendere. Una stella nel firmamento dello spettacolo che non si spegnerà mai».
Antonella Clerici
re che amavi molto, un fiore elegante che esprime entusiasmo, solarità, buonumore, vivacità, tutte caratteristiche che ti appartengono e ti hanno resa UNICA. Oggi è un giorno di lutto, si è spenta una grande Stella che continuerà a brillare, perché Raffaella Carrá ha scritto pagine straordinarie ed indimenticabili della storia dello spettacolo! Ti ameremo sempre».
«Per tutte le conduttrici della mia generazione Raffaella Car-
Tiziano Ferro
rà è stata un’icona, tutte ci siamo ispirate a lei. In tutte le
«Mi sono svegliato stamattina e mi fa stare male pensare
cose che faceva era talentuosa, perfetta, bravissima, una gran
all’ultima volta che abbiamo riso come matti. Ho tante, tante
OCORRIERE
73
foto con te, miliardi di ricordi bellissimi, ma non ne pubbli-
ingoia e si riprova. Era una grande professionista e una don-
cherò neanche uno perché nessuna di quelle foto sarà mai
na meravigliosa, aveva fatto spettacoli bellissimi eppure si
abbastanza per esprimere quello che provo, e il mondo inte-
stupiva ancora ed era entusiasta. Aveva passato la vita nello
ro con me. Ciao Raffaella con tutto l’amore possibile».
spettacolo ed era diventata universalmente la Carrà. Non è
Lorella Cuccarini «A casa nostra sei sempre stata un mito, un punto di riferimento artistico intoccabile insieme a Carla Fracci. In sole sei settimane ho dovuto salutarvi con immenso dolore. Se non ci fossi stata non sarebbe esistita la televisione del varietà e dell’intrattenimento. La più amata eri e resterai per sempre tu. “Ballo, ballo, ballo senza respiro”».
Piero Chiambretti «Raffaella era come un’azienda dell’elettricità, trasmetteva energia. Era una grande artista, si capiva che era nata per fare questo mestiere, non poteva fare altro. Aveva una tale passione che il lavoro non era mai un peso ma un piacere».
Mara Venier «Raffaella ci sarà sempre, rimarrà per sempre. Perché Raffaella tu sei la più brava: sempre dalla parte delle donne, una donna libera, una donna giusta, che ha amato il suo pubblico. I ricordi sono tanti, rimarrai nel cuore di tutti quanti noi».
Flavio Insinna
un traguardo qualunque. Pochissimi possono dire a ragione di essere arrivati al top».
Ermal Meta «Alcuni muoiono, altri cambiano solo l’indirizzo cosmico».
Laura Pausini «Il mio idolo da sempre e per sempre. Non dimenticherò la lettera che ci siamo scritte anni fa e le parole che ci siamo confidate. Sei nel cuore per sempre».
Fabio Fazio «Ciao mia regina del sabato sera, sei stata una magnifica parte della vita di tutti noi… Non potrò mai dimenticare la prima volta che l’ho vista. Era come vedere la televisione tutta in una volta. Una apparizione».
Loredana Bertè «Che tristezza. Sono rimasta incredula. Credo che nessuno se l’aspettasse. Buon viaggio all’ICONA per antonomasia della TV e dello spettacolo».
«Riesco a dire solo una parola, grazie, con tutto il cuore.
Maria De Filippi
Grazie per tutto quello che ci hai regalato e insegnato».
«Raccontava storie e continuerà a farlo, faceva emozionare e continuerà a farlo, sapeva cantare e continuerà a farlo,
Sophia Loren
sapeva ballare e continuerà a farlo, sapeva intrattenere e
«Devi lavorare con amore e dedizione, se non ci credi tu per
continuerà a farlo. Lei è e sempre sarà la televisione con la
prima è finita. Bisogna avere fiducia in sé stessi e lei l'aveva,
T maiuscola, quella a cui tutti ambiscono».
e così ti prepari per realizzare i tuoi sogni. E se si cade, si 74
TV RADIO
Adriano Celentano e Claudia Mori
Alessandro Del Piero
«Raffaella, insieme a te è volato in cielo, un pezzo della no-
«Un mito irraggiungibile che rimarrà per sempre nei nostri
stra vita. La più gioiosa. Continueremo ad amarti incessan-
cuori. Attrice, cantante, ballerina, presentatrice con il tuo mo-
temente».
do elegante di intrattenere il pubblico ci hai fatto divertite
Piero Pelù
per anni in tv. Con te abbiamo sognato, cantato e ballato. In Italia e nel mondo. E non dimenticherò mai quella sera a
«Raffa, Raffina... ci hai lasciati a bocca aperta ancora una vol-
“Carramba” quando mi hai insegnato il “Tuca Tuca”. Con la tua
ta».
energia, la tua vivace intelligenza nel saper mettermi a mio
Noemi «Sei e rimarrai un'icona per tutti ma per me sei stata anche insegnante, amica, guida e faro nella notte».
Gianna Nannini «Raffaella grazie per sempre della gioia di vivere che hai dato al mondo. Mi manchi e ci mancherai da morire, nessuna come te, sei insostituibile! Un abbraccio in alto».
Marco Mengoni «Raffaella Carrà ha cambiato e stravolto tutto, compreso le nostre vite. I nonni ci raccontavano di quell'ombelico che faceva discutere... e in fondo in fondo ballare. Per i nostri genitori era un faro di libertà. Per noi una regina indiscussa, un pezzo di storia che vivrà sempre!».
Alberto Angela «Raffaella Carrà è, e resterà, molto più di un'icona: ha accompagnato il cambiamento culturale del nostro Paese dandogli forma e sorriso, illuminando l'immagine di un'Italia viva, dinamica e aperta. Con lei se ne va una grande artista e un pezzo della nostra vita. Ciao Raffaella».
OCORRIERE
agio nel tuo mondo. Ciao Raffaella».
Roberto Bolle «Sei entrata nei cuori e nelle case di milioni di italiani col tuo stile solare, ironico e anche irriverente. Icona assoluta e indimenticabile per tutti noi. Ci mancherai».
Il ricordo della Rai «Una donna che ha dato al mondo dello spettacolo e alla Rai – al cui ricordo l’Azienda resterà sempre legata - passione, entusiasmo, allegria, creatività e, insieme, un profondo rigore professionale, un amore per i dettagli, un’attenzione continua e un rispetto profondo per il pubblico. A lei va il grazie della Rai per aver scritto pagine fondamentali della storia del servizio pubblico. Raffaella è stata e continuerà a essere un modello al quale ispirarsi, anche per le giovani generazioni, per la sua capacità di parlare a tutti, di innovare e, in molti casi, di precorrere i tempi. Un’artista straordinaria, che resterà impressa nella storia della televisione e che continuerà a essere viva nella memoria collettiva di tutti gli italiani». (Il Presidente della Rai Marcello Foa e l’Amministratore delegato Fabrizio Salini) 75
RAFFAELLA
, o i l g o i g l a Cristiano M
e t r o f , e t r o f , e t un pensiero For
Il cantautore racconta il suo rapporto con la Carrà
scrissi quella canzone pensai alla storia d’amore tra lei e Ser-
per la quale ha scritto brani indimenticabili:
gio Japino. È venuto fuori un brano bellissimo, con la musica
«Era come un vulcano potente»
di Roberto Carlos, grande cantautore brasiliano. Poi per Raffa
R
ho fatto altre cose. L’ultima canzone che ho scritto per lei è icordare Raffaella non è facile… È stata certamente la più grande, la più brava, la più straordinaria. Ma mi piacerebbe parlare del mio rapporto di lavoro con lei, bellissimo, grazie
stata “Il lupo”, un testo anche in questo caso molto sensuale. Dopo averlo letto Raffaella mi disse: “sei birichino!”. Un’eredità di emozioni da custodire quella lasciata dalla Carrà…
al quale ho avuto la fortuna di incontrare il mito. Vederla
Rimane e rimarrà la leggenda. Le sue canzoni sono la no-
lavorare per me era una gioia. Raffaella era come un vulcano
stra grande colonna sonora, non hanno niente da invidia-
potente.
re a quelle degli Abba. Riascoltando in questi giorni tutti i
Per Raffaella lei ha scritto delle canzoni bellissime… Canzoni d’amore, quella che ricordo in modo particolare è “Forte, Forte, Forte”, il primo brano d’amore che Raffaella ab-
successi che hanno reso celebre Raffaella ho pensato che si sarebbero sposati alla perfezione con un film come “Mamma Mia!”.
bia cantato. Un testo davvero sensuale che lei ha interpre-
Se Raffaella potesse sentirla, in questo momento cosa le di-
tato in modo divino. Fu la sigla del programma radiofonico
rebbe?
“Gran Varietà”, poi ne sono venute altre, come “Innamorata”.
Troppo difficile rispondere. Forse semplicemente un “ti vo-
Raffaella mi aveva chiesto un testo originale così quando
glio bene”, non ti dimenticherò mai.
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TV RADIO
Artista e narratrice
Il ricordo di Vincenzo Mollica: «Innamorata dell’avventura
Il sentimento di un lutto collettivo dà la misura di quante
umana al punto da volerla raccontare fino in fondo»
persone abbiano voluto bene a Raffaella, lascia un senti-
C
mento di grandissimo affetto. Lei ha regalato alle persone osa ha reso Raffaella tanto amata e popolare? La sua solarità, la sua arte, il suo carattere, la sua eleganza, la sua grazia nell’entrare nelle nostre case come un’amica, una persona di famiglia, un’ar-
simpatia, allegria, riflessioni. Ha regalato la sua visione del mondo, che non è poco quando c’è un artista di mezzo. Qual è il brano che più racconta Raffaella? Tutte le sue canzoni sono nate dalla sua collaborazione con
tista vera. Mi piace sottolineare come Raffaella Carrà abbia
Gianni Boncompagni, dentro c’era tanto. Forse “Come è bello
mostrato, attraversato la televisione italiana, in particolare la
far l’amore da Trieste in giù” (Tanti Auguri) rimane sempre una
Rai, ma anche su quella spagnola e internazionale, di essere
specie di manifesto che dice bene anche come Raffaella la
una grande artista, che sapeva cantare, ballare, recitare. Era
pensasse.
in grado di fare tutto. Ha vissuto la sua arte con la curiosità di una vera narratrice, innamorata dell’avventura umana al punto da volerla raccontare fino in fondo, come ha fatto fino alla fine della sua carriera con interviste memorabili fatte a Fiorello, Sophia Loren, Riccardo Muti, Luciana Littizzetto. Quale eredità ci lascia?
OCORRIERE
Un tuo ricordo personale di Raffaella? Quando sono andato in pensione Mara Venier mi ha invitato a “Domenica In” dove ci sono state alcune persone che mi hanno voluto salutare. Una di queste, facendo un video appositamente, è stata Raffaella, e questo non lo potrò mai, mai, dimenticare. 77
Si ringraziano le Teche Rai per il materiale fotografico