Letteraautoritaenergia

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Spett. Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico Alla c.a. del Presidente Guido Bortoni SEDE

Roma, 22 settembre 2015

Oggetto: Riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica

Gentile Presidente, con la presente desideriamo indicarle alcuni rischi insiti nella proposta di riforma delle tariffe in oggetto che auspichiamo vengano evitati nella sua formulazione definitiva. La riforma proposta sembra incentivare il ricorso all’energia elettrica anche per usi termici. Una soluzione che può favorire un uso meno efficiente e delle risorse e che, pur considerando la variazione recente del mix della produzione elettrica nel nostro Paese con l’impetuoso incremento delle rinnovabili, incoraggiando il consumo di energia elettrica prelevata dalla rete avrebbe come conseguenza un aumento della produzione termoelettrica e delle relative emissioni. Tale risultato sarebbe in contraddizione con gli impegni di riduzione delle emissioni che il nostro Paese ha preso a livello internazionale in ambito UE e che sono state oggetto della recente risoluzione approvata dalla Camera dei Deputati alla vigilia della COP21 di Parigi. Inoltre per quanto riguarda le fonti rinnovabili, la riforma proposta – eliminando la progressività per gli oneri di rete e di sistema e con lo spostamento, quasi totale, degli oneri dalla componente variabile a quella fissa - sembra ridurre drasticamente la convenienza degli impianti di autoconsumo, una scelta che appare contraddittoria con l’esigenza più volte ribadita – anche a livello comunitario – di incrementare il ricorso alle rinnovabili da una parte, e di ridurre gli incentivi diretti alle stesse dall’altra, e di incrementare l’efficienza energetica con particolare riferimento a quella in edilizia. Con questa proposta invece verrebbe di fatto abrogato l’incentivo all’autoconsumo elettrico e agli interventi di efficienza e, paradossalmente, verrebbe premiato chi consuma di più in quanto gli oneri di rete sarebbero indipendenti dal consumo stesso.

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Peraltro anche la Commissione Europea ha recentemente evidenziato che le modifiche nelle strutture tariffarie devono comunque assicurare la convenienza economica dei sistemi di autoconsumo da fonte rinnovabile e degli interventi di efficienza energetica senza compromettere investimenti già effettuati. La Commissione ha infatti rilevato che “se i consumatori producono la propria energia elettrica grazie a sistemi locali di energia rinnovabile, consumano meno energia elettrica fornita dalla rete […] le tariffe di rete dovranno essere strutturate in modo da rispecchiare i costi in maniera equa, sostenendo nel contempo l’efficienza energetica e gli obiettivi in materia di energie rinnovabili”. Infine andrebbe valutato con maggiore attenzione l’impatto della riforma sull’aumento dei costi della bolletta elettrica per le famiglie più povere. Ricordiamo che con Articolo 11 comma 3 del D. Lgs. 102/2014 è stato stabilito che “con riferimento ai clienti domestici, l’Autorità per l’energia Elettrica e il Gas adegua le componenti della tariffa elettrica dalla stessa definite con l’obbiettivo di superare la struttura progressiva rispetto ai consumi, adeguare le predette componenti ai costi del relativo servizio” specificando che ciò deve avvenire “secondo criteri di gradualità” e che “L’adeguamento della struttura tariffaria deve essere tale da stimolare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, favorire il conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica e non determina impatti sulle categorie di utenti con struttura tariffaria non progressiva”. Capiamo le ragioni alla base delle modifiche tariffarie proposte ma riteniamo necessario che vengano messe in relazione con politiche energetiche in linea con gli obiettivi che verranno discussi anche alla COP 21 di Parigi. La preghiamo quindi di formulare ipotesi e scenari, da mettere a disposizione del Parlamento, che tengano conto degli interessi generali del Paese. Cordialmente, On. Ermete Realacci Presidente VIII Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici - Camera dei Deputati Sen. Giuseppe Francesco Maria Marinello Presidente XIII Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali – Senato della Repubblica PS: per comodità Le accludiamo un appunto con alcune considerazioni tecniche

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