Storica National Geographic - Maggio 2022

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LA CORTE DEL GRAN FARAONE D’EGITTO

20159

I PRIMI ABITANTI D’EUROPA

LA SCRITTURA DELLA BIBBIA

ASSASSINI

UNA SETTA MEDIEVALE

NELL’ANTICA GRECIA

- esce il 15/04/2022 - poste italiane s.p.a spedizione in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n° 46) 1 comma 1 - lo/mi. germania 13,70 € - svizzera c. ticino 12,20 chf - svizzera 12,50 chf - belgio 11,80 €

GUERRA CHIMICA

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ATAPUERCA

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periodicità mensile

RAMSES II

N. 159 • MAGGIO 2022 • 5,90 E

storicang.it

GIORDANO BRUNO

PROCESSO A UN VISIONARIO




Licenciataria de NATIONAL GEOGRAPHIC SOCIETY, NATIONAL GEOGRAPHIC TELEVISION

storicang.it

GIORDANO BRUNO PROCESSO A UN VISIONARIO

Pubblicazione periodica mensile - Anno XIV - n. 159

I PRIMI ABITANTI D’EUROPA

LA SCRITTURA DELLA BIBBIA ASSASSINI UNA SETTA MEDIEVALE

GUERRA CHIMICA

NELL’ANTICA GRECIA

RAMSES II LA CORTE DEL GRAN FARAONE D’EGITTO

TESTA DEL COLOSSO DISTESO DI RAMSES II A MENFI, CON IL NEMES E L’UREO REALE SUL CAPO. FOTO: DEA / SCALA, FIRENZE

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ATAPUERCA

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Errata corrige • Storica 158 (aprile 2022): In una didascalia dell’articolo Il templo Mayor, a pagina 111, indichiamo che la divinità rappresentata nell’immagine è il potente Huitzilopochtli. In realtà si tratta di Xipe Totec, un’altra divinità.

4 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC

INTERNATIONAL PUBLISHING

Senior Vice President: YULIA PETROSSIAN BOYLE, ALLISON BRADSHAW, ARIEL DEIACO-LOHR, KELLY HOOVER, DIANA JAKSIC, JENNIFER JONES, LEANNA LAKERAM, ROSSANA STELLA


GERMANICO RECUPERA I RESTI DEI LEGIONARI CADUTI A TEUTOBURGO E GLI STENDARDI ROMANI PERDUTI.

24 Ramses II, il faraone longevo Nei suoi oltre 60 anni di regno Ramses II ebbe una famiglia numerosissima, composta da centinaia di figli. DI MAITE MASCORT

36 Atapuerca, i primi europei I resti rinvenuti a Gran Dolina rivelano le abitudini dell’homo antecessor, il più antico del continente. DI ANTONIO RODRÍGUEZ-HIDALGO

54 Come fu scritta la Bibbia? Secondo gli studiosi i primi cinque libri furono scritti da diversi autori e in varie fasi, tra il IX e il V secolo a.C. DI JAVIER ALONSO LÓPEZ

68 Guerra chimica e biologica nell’antichità Frecce avvelenate, acqua contaminata, sabbia incandescente: i greci furono i precursori della guerra biochimica. DI ADRIENNE MAYOR

82 La morte di Germanico, idolo del popolo Considerato l’erede di Tiberio, morì in Oriente in circostanze misteriose. DI JUAN MANUEL CORTÉS COPETE

96 La setta degli assassini Durante le crociate gli hashashin divennero noti per gli omicidi selettivi dei rivali. DI JAVIER ALBARRÁN IRUELA

108 Giordano Bruno, l’eretico visionario Noto per le sue idee rivoluzionarie, Giordano Bruno fu condannato al rogo dall’Inquisizione. DI JÚLIA BENAVENT

6 ATTUALITÀ 8 PERSONAGGI STRAORDINARI Carlotta del Messico

L’imperatrice, figlia di Leopoldo I, fu colpita da demenza dopo l’esecuzione di suo marito Massimiliano d’Asburgo.

14 EVENTO STORICO

Lo scandalo dei bambini rapiti Nella Parigi del 1750 l’arresto di decine di minorenni accusati di essere dei criminali provocò le ire del popolo francese.

18 VITA QUOTIDIANA

Donne travestite

Nel XIX secolo diverse donne decisero d’indossare abiti maschili per godere di una maggiore libertà.

120 STORIA VISUALE

Ucraina, un secolo tragico

Sotto il dominio dell’Unione Sovietica il Paese soffrì guerre, carestie e finanche un disastro nucleare.

128 LIBRI E MOSTRE

AMULETO DJED, SIMBOLO DI STABILITÀ. STAATLICHE MUSEEN, BERLINO. STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC

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AT T UA L I T À

RILIEVO che mostra

JOSÉ MIGUEL BARRIOS MUFREGE

Nisemro, l’uomo di origine nubiana cui appartiene la tomba, davanti a una tavola di offerte.

FONDAZIONE PALARQ

Gli archeologi hanno ricostruito il letto funebre che si trovava nel sepolcro

D

al 2012 la Missione archeologica dell’Università di La Laguna (Spagna) sta effettuando degli scavi a Luxor, in Egitto, nell’ambito del progetto Due zero nove. Qui gli archeologi hanno riscoperto la tomba TT 209 (da cui deriva il nome del progetto), già localizzata all’inizio del XX secolo, ma di cui in seguito si erano perse le tracce. Risalente alla famosa XXV dinastia (722-655 a.C.), quella dei faraoni neri, apparteneva a un uomo di nome Nisemro, che deteneva

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il titolo di sovrintendente del sigillo. Nisemro d’altronde non era egizio, bensì nativo della Nubia, nell’attuale Sudan. Ciò rende questo ipogeo una preziosa testimonianza dell’epoca in cui il regno nubiano di Napata conquistò l’Egitto e i suoi re diventarono faraoni. La tomba, che segue i modelli egizi e venne riutilizzata nel corso dei secoli, è stata studiata con tecnologie di punta, come i sistemi informativi geografici e i programmi di documentazione fotogrammetrica.

gli archeologi hanno ricevuto una grande sorpresa. Spazzando il pavimento della camera sepolcrale, hanno trovato i fori per inserire le quattro gambe di un letto. Utilizzando tecnologie di archeologia virtuale e basandosi sui reperti di letti nubiani, il team è stato in grado di eseguire un’ipotetica ricostruzione del letto che aveva occupato la camera. Questo dimostra che Nisemro volle essere sepolto come i suoi antenati.

1. FORI SCAVATI NELLA ROCCIA PER INSERIRVI IL LETTO. 2. RICOSTRUZIONE DEL LETTO FUNEBRE.

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1: ORTOFOTOGRAFIA SERGIO POU HERNÁNDEZ / 2: IMMAGINE 3D RAQUEL AGRÁS FLORES

Una tomba nubiana a Luxor

L’ULTIMO GIORNO di campagna del 2018


La più antica Commedia miniata PALATINO 313 Dante Poggiali Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

Tiratura limitata

E’ decorato da 37 miniature di ispirazione giottesca e da preziose iniziali istoriate, realizzate nella bottega di Pacino di Buonaguida nel XIV secolo. Contiene gran parte del Commento AUTOGRAFO di “Jacopo”, figlio di Dante. Quasi ogni chiosa è segnata dalla sigla: “Ja”, Jacopo Alighieri. Noto come “Dante Poggiali” dal nome dell’editore e bibliofilo Gaetano Poggiali che lo acquistò per utilizzarlo nella sua edizione della Commedia del 1807. Per informazioni può contattarci al numero 0541.384859 oppure via email: info@imagosrl.eu Con il Patrocinio di:

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PERSONAGGI STRAORDINARI

Carlotta, la sfortunata imperatrice del Messico Massimiliano d’Austria e la moglie Carlotta, due principi senza trono, divennero imperatori del Messico. Il primo morì fucilato, la seconda sprofondò nella demenza

Sovrana tra due mondi 1857 A 17 anni Carlotta del Belgio, figlia di Leopoldo I, sposa l’arciduca Massimiliano d’Austria, maggiore di otto anni.

1863 L’esercito francese occupa Città del Messico. Massimiliano e Carlotta vengono nominati imperatori del Paese.

1866 Carlotta si reca in Europa per chiedere l’aiuto di Napoleone III. Compaiono i primi segni dello squilibrio mentale.

1867 I ribelli messicani uccidono Massimiliano. Carlotta viene rinchiusa nel castello di Tervuren dal fratello Leopoldo II.

C

ome ogni giovane di famiglia nobile del XIX secolo, Marie Charlotte, figlia minore del re Leopoldo I del Belgio, fu educata per sposarsi con l’erede di una casata reale. Carlotta, o Charlotte, però, respinse tutti i pretendenti, tra cui i sovrani Pietro V del Portogallo e Giorgio di Sassonia. Alla fine s’innamorò perdutamente del fratello dell’imperatore austriaco Francesco Giuseppe, l’arciduca Massimiliano, quando quest’ultimo visitò il Belgio. Dopo alcune trattative Carlotta ottenne il favore del padre e le nozze si celebrarono nel 1857, quando lei aveva diciassette anni e lui venticinque. L’unione soddisfaceva pienamente gli interessi politici di Leopoldo I, mentre Massimiliano aveva piuttosto finalità economiche che miravano al patrimonio del padre di Carlotta, senza dubbio uno degli uomini più ricchi dell’epoca. Nei calcoli dell’arciduca la dote della futura moglie l’avrebbe aiutato a saldare gli ingenti debiti generati dalla costruzione del lussuoso castello di Miramare, a Trieste. Fu lì che i coniugi andarono a vivere nel 1860, dopo aver trascorso due anni a Milano in qua-

1927

Imperatori del Messico Proprio nelle Americhe ebbe luogo un evento che avrebbe cambiato drammaticamente la vita della coppia. Nel 1863 la Spagna, la Francia e la Gran Bretagna mandarono in Messi-

Carlotta spinse il marito ad accettare il titolo d’imperatore del Messico

Affetta da una grave demenza, Carlotta muore di polmonite a 86 anni. BRIDGEMAN / ACI

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lità di reggenti della Lombardia e del Veneto, nell’ultima fase del dominio austriaco su questi territori. Alla corte austriaca le malelingue cercarono di creare una rivalità tra Carlotta e Sissi, moglie dell’imperatore dal 1854. Massimiliano aveva con lei un ottimo rapporto, e questo non faceva che alimentare la gelosia della moglie. Come se non bastasse, Sissi aveva dato alla luce tre figli mentre Carlotta non riusciva a rimanere incinta. Il maggior problema per l’arciduchessa, tuttavia, non era né la cognata né la mancata gravidanza, quanto piuttosto il fatto che il marito conducesse la stessa vita dissoluta di prima del matrimonio e si assentasse spesso dal palazzo per frequentare bordelli. Senza discendenti e senza cariche, i due man mano si allontanarono, in particolare all’indomani di un viaggio di Massimiliano in Brasile in cui, a quanto pare, l’arciduca contrasse la sifilide.

VENTAGLIO REGALATO DA MASSIMILIANO ALLA MOGLIE CARLOTTA.


NOZZE DAI CATTIVI PRESAGI di Massimiliano e Carlotta, celebrato il 27 luglio 1857, avvenne sotto auspici nefasti. Almeno così ricordò Leopoldo II, fratello della sposa: «Le persone superstiziose avrebbero notato che non era piovuto per tutto il giorno, Carlotta aveva perso il mazzolino alla cintura, nella messa la sua sedia era caduta e la mia croce di Santo Stefano si era rotta». Malgrado ciò non tutto fu negativo: i primi due anni da marito e moglie, trascorsi in Italia come viceré del Lombardo-Veneto, territorio allora dell’Austria, furono i più felici della coppia. RUE DES ARCHIVES / ALBUM

IL MATRIMONIO

MASSIMILIANO E CARLOTTA IN UNA FOTO SCATTATA INTORNO AL 1863, QUANDO GLI FU OFFERTO IL TRONO MESSICANO.

co alcuni contingenti per costringere il governo liberale di Benito Juárez, che aveva deciso di non pagare più i suoi debiti, a rispettare gli accordi finanziari presi con l’Europa. Alla fine spagnoli e britannici giunsero a un accordo con i messicani e scelsero di ritirare le truppe, mentre l’imperatore francese Napoleone III decise di portare avanti le operazioni militari. A giugno il suo esercito occupò la capitale del Messico. Una volta deposto Juárez, con il favore della Francia i conservatori messicani s’interrogarono sulla

possibilità di trasformare il Paese in un impero governato da un principe europeo. Tra i vari candidati la scelta ricadde su Massimiliano. Insoddisfatta della vita a Miramare, Carlotta spinse l’arciduca a dare il suo consenso e ad accettare l’impero che gli veniva offerto. La coppia salpò da Trieste il 14 aprile 1864 e dopo un mese e mezzo di traversata giunse con il suo seguito al porto di Veracruz. L’accoglienza fu probabilmente un presagio di quanto li aspettava nel nuovo Paese: nessuno andò a ricevere i nuovi regnanti. Al

contrario l’ingresso nella capitale, avvenuto il 12 giugno, fu un bagno di folla: i sudditi accorsi a rendere omaggio a Massimiliano e Carlotta li accompagnarono fino alla cattedrale e al Palacio nacional, sede del potere amministrativo del Paese.

Una posizione debole I nuovi imperatori stabilirono la propria residenza nel castello di Chapultepec, allora subito fuori Città del Messico. Dalla loro nuova dimora provarono a promuovere riforme liberali a sostegno del popolo, ma una STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC

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PERSONAGGI STRAORDINARI

IL CASTELLO di Miramare,

ANDREA PAVAN / FOTOTECA 9X12

a Trieste, fu la residenza degli arciduchi Massimiliano e Carlotta prima della partenza per il Messico.

simile scelta, invece che rafforzare la loro posizione, la indebolì sensibilmente. I liberali non vedevano di buon occhio l’essere governati da un monarca e premevano per eliminare l’imperatore; dal canto loro, conservatori e cattolici non appoggiavano la coppia imperiale a causa delle loro idee troppo progressiste.

Intanto Carlotta era sempre più infelice. Il marito continuava a esserle infedele e i tanto desiderati figli ancora non arrivavano. L’imperatrice si chiuse sempre più in sé stessa, diventando irritabile. A malapena toccava cibo e il suo stato fisico destava preoccupazione. Il marito la convinse a ritirarsi per un periodo

GERMI DI FOLLIA? i motivi alla base del disturbo mentale di Carlotta. Secondo alcuni studiosi, dipese dall’assunzione di un fungo, il teyhuinti o teonanácatl, che la sovrana aveva comprato da una guaritrice messicana per contrastare la sterilità e che in dosi elevate nuoceva alla salute mentale. Questa ipotesi non è mai stata confermata. SONO IGNOTI

FUNGHI MAGICI. IMMAGINE DI UN FUNGO DALL’AZIONE ALLUCINOGENA. TED KINSMAN / AGE FOTOSTOCK

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a Cuernavaca, a circa ottantacinque chilometri a sud della capitale, per prendersi cura della sua salute. Nel frattempo la situazione politica in Messico andava complicandosi. Nel 1886 il Belgio e la Francia annunciarono il ritiro delle truppe, e il nuovo re belga, Leopoldo II, fratello di Carlotta, consigliò a Massimiliano di abdicare. Carlotta decise di recarsi in Europa in cerca di aiuto. Giunta in Francia, l’imperatrice si rese conto che il governo di Napoleone III era restio a supportare Massimiliano, ma non si perse d’animo e riuscì a farsi ricevere dal monarca francese e dalla moglie. Si trattò di un incontro privato e non ci sono testimonianze su quanto si dissero, ma Carlotta ne uscì convinta di aver subito un tentativo di avvelenamento ed ebbe una crisi che la costrinse a rimanere a letto. Per due giorni non parlò e non mangiò. Dopo poco fu


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PERSONAGGI STRAORDINARI

FUCILARE UN IMPERATORE QUANDO PORFIRIO DÍAZ prese Querétaro, Massimiliano trascorse 35 giorni in una cella, dove patì un attacco acuto di dissenteria. D’altra parte rimase sereno e lucido perfino quando gli fu letta la sentenza di morte. Una volta venuto a conoscenza della condanna, scrisse a Benito Juárez per supplicarlo invano di concedere la grazia ai generali Miramón e Mejía, condannati a morte insieme a lui. Chiese pure che il suo corpo venisse consegnato al dottor Basch, il suo medico, perché lo portasse in Europa, e distribuì quanto gli rimaneva tra i soldati che l’avrebbero fucilato con la richiesta di non mirare al volto.

fratello Filippo, conte delle Fiandre, la convinse a tornare a Miramare, dove fu visitata dal dottor Riedel, direttore del manicomio di Vienna. Riedel le diagnosticò una demenza incurabile. Segni di squilibrio Nel frattempo Massimiliano era Senza alternative o speranze, Car- stato messo all’angolo dalle truppe di lotta si diresse a Miramare, dove Benito Juárez. Nel maggio 1867 venne iniziarono a giungerle tragiche no- fatto prigioniero a Querétaro e, dopo tizie dal Messico. Per cercare di darle trentacinque giorni di reclusione, fu conforto il papa Pio IX la ricevette giustiziato dal plotone di esecuzioin udienza. Durante il colloquio, la ne il 19 giugno 1867. Era arrivato in donna non smetteva d’infilarsi le Messico poco più di tre anni prima. dita in bocca cercando di sputare il La notizia della morte del marito veleno che secondo lei le aveva dato giunse a Carlotta mentre si trovava a Napoleone. Di ritorno in hotel non Tervuren, a est di Bruxelles, dove il volle mangiare e, quando aveva sete, fratello Leopoldo II l’aveva fatta trascendeva in strada a bere dalle fon- sferire. La donna piangeva affranta, tane pubbliche perché pensava che ma continuava a credere che il conpure i bicchieri dell’albergo fossero sorte fosse vivo, e certe volte afferstati contaminati. Dopo una notte mava perfino di parlare con lui. Nel insonne tornò in Vaticano e si rin- 1879 il castello andò a fuoco per una chiuse nella biblioteca per sfuggire disattenzione della servitù. Mena presunti avvelenatori. Alla fine il tre tutti fuggivano, Carlotta rimase congedata da Napoleone con una missiva in cui il sovrano raccomandava a Massimiliano di rinunciare al potere al più presto.

12 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC

AURIMAGES

FUCILAZIONE DI MASSIMILIANO A QUERÉTARO, EVOCATA DA ODILÓN RÍOS.

seduta sul letto a osservare come le fiamme divoravano tutti i suoi averi e fu tratta in salvo da alcuni servitori. Dopo l’incidente fu condotta nel castello di Bouchout, a nord di Bruxelles. Ormai non ragionava più, soffriva di schizofrenia con episodi di aggressività e manie persecutorie. Morì di polmonite in quello stesso luogo il 19 gennaio 1927, a 86 anni. Fu l’ultima imperatrice del Messico. Durante la sua lunga degenza, attorno a lei crollarono cinque imperi: Francia, Brasile, Austria, Russia e Germania. Le sue ultime parole furono: «È tutto finito, e senza successo». ISABEL HERNÁNDEZ UNIVERSITÀ COMPLUTENSE DI MADRID

Per saperne di più

SAGGI

Il trono del Messico Richard O’Connor. Odoya, Bologna, 2018. Lo scettro spezzato Principe Felix Zu Salm Salm. Il cerchio, Rimini, 2006.


Prossimo numero MICHELANGELO, IL GENIO TORMENTATO

FINE ART / ALBUM

NEL 1535, quando aveva 60 anni, Michelangelo si trasferì definitivamente a Roma. La sua sensazionale carriera di scultore, pittore e architetto lo aveva reso un uomo ricco, ma l’artista continuava a vivere con estrema austerità. Con a fianco il giovane Tommaso de’ Cavalieri e l’amica Vittoria Colonna, Michelangelo intraprese opere magnifiche, come il Giudizio universale della Cappella Sistina.

Api, il dio toro d’Egitto

I RE ETRUSCHI DELL’ANTICA ROMA

Associato alla fecondità del faraone e della terra, il toro sacro Api veniva omaggiato in vita e, da morto, mummificato e sepolto nella necropoli di Saqqara.

TRA IL VII e l’VIII secolo a.C. tre monarchi

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Città sommerse dell’antichità I cambiamenti del livello del mare nel corso della storia hanno sommerso importanti giacimenti archeologici del Mediterraneo.

La corte di Gengis Khan Mercanti, sacerdoti, amministratori e guerrieri gravitavano attorno alla corte di Gengis Khan, molto simile a un accampamento militare.

Federico da Montefeltro Sei secoli fa nasceva uno dei personaggi più complessi del Rinascimento. Guerriero, statista, intellettuale, il duca di Urbino tramanda un’eredità sensazionale.

Ucraina, terra di frontiera AKG / ALBUM

etruschi si successero al comando della neonata Roma. Oltre a renderla una grande città, i tre sovrani – Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo – si lasciarono alle spalle una lunga scia di congiure, abusi e crimini. Quando il figlio di Tarquinio il Superbo, Sesto Tarquinio, stuprò Lucrezia, la moglie del cugino, l’ultimo re di Roma perse il comando della città. Iniziava la repubblica romana, un periodo cui avrebbe posto fine Giulio Cesare solo cinque secoli più tardi.

Dai cosacchi del XVI secolo al dominio zarista del XIX fino alla repressione del regime stalinista, l’Ucraina ha subito per secoli il dominio straniero.


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