U na gelida notte di dicembre del 1916 Grigórij Efímoviˇc Raspútin fu colpito da tre proiettili, uno dei quali lo raggiunse in mezzo alla fronte. Il contadino siberiano in cui lo zar Nicola II e la moglie Aleksandra vedevano un uomo di Dio, e che molti russi – soprattutto tra l’aristocrazia –consideravano non solo un impostore, ma anche una delle cause del collasso della Russia, era rimasto vittima di un complotto orchestrato nella cerchia più stretta della famiglia reale. La scoperta del suo corpo fu accompagnata da celebrazioni pubbliche in tutto l’impero russo. Samuel Hoare, il capo dello spionaggio britannico a San Pietroburgo – allora capitale della Russia, dove fu compiuto l’omicidio – comunicò al suo governo che in tutto il Paese la morte di Rasputin veniva celebrata come la più grande delle vittorie sul campo di battaglia. Ma una dama dell’alta società che lavorava come volontaria in un ospedale militare rimase molto sorpresa nel constatare che i suoi pazienti delle classi più umili non erano contenti dell’accaduto. Quando provò a spiegare cosa secondo lei rappresentasse la morte di Rasputin, un soldato replicò: «Sì! Un contadino arriva fino allo zar e i nobili lo uccidono!». Un aristocratico di Kostroma invece riporta che i braccianti di quella regione del Volga pensavano che Rasputin fosse un martire. Secondo diverse testimonianze non furono pochi coloro che affermarono che Rasputin «fece sentire allo zar la voce del popolo e difese il popolo a corte, per questo lo hanno ucciso». Questo senso d’impotenza nei confronti di un’élite insensibile alle sofferenze della gente era il sordo rumore che precedeva lo scoppio della rivoluzione.
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8 ATTUALITÀ
12 PERSONAGGI STRAORDINARI
Il primo detective
Nel 1852 il bottaio scozzese Allan Pinkerton fondò a Chicago la prima agenzia d’investigatori privati.
16 EVENTO STORICO
1619: nasce la schiavitù negli Stati Uniti Una ventina di africani catturati in Angola e venduti in Virginia furono i primi schiavi in USA.
108 GRANDI SCOPERTE
La grotta di Tiberio
Nel 1957 a Sperlonga furono rinvenuti quattro straordinari gruppi scultorei che rappresentavano altrettanti episodi delle avventure di Ulisse.
114 STORIA VISUALE
Hitler al potere Il 30 gennaio 1933 Adolf Hitler prestò giuramento come cancelliere tedesco.
128 LIBRI E MOSTRE
22 Cleopatra, l’ultima regina d’Egitto
Nel debilitato regno egizio, minacciato da Roma e da conflitti interni, Cleopatra mise in atto un’abile strategia di propaganda che la presentava come erede di Alessandro Magno e al tempo stesso degli antichi faraoni. DI VANESSA PUYADAS
36 La Babilonia del re Hammurabi
Iscrizioni cuneiformi su migliaia di tavolette raccontano di come vivevano i babilonesi del II millennio a.C.: come intendevano la famiglia, che mestieri facevano ma anche quali erano i loro passatempi e che rituali praticavano. DI DANIEL JUSTEL
46 La caduta di Masada
Nel 73 d.C. gli uomini, le donne e i bambini che ancora resistevano all’assedio romano nella fortezza di Masada decisero di suicidarsi piuttosto che arrendersi. Ma quanto c’è di vero nel celebre episodio narrato da Flavio Giuseppe? DI ARTURO SÁNCHEZ SANZ
92 L’omicidio di Rasputin
In un momento di piena decadenza dell’autocrazia zarista e in un clima prerivoluzionario un complotto pose fine alla vita di Rasputin, il contadino siberiano diventato il consigliere spirituale dello zar Nicola II e di sua moglie Aleksandra. DI HELEN RAPPAPORT
74 CARLO GOLDONI E LA RIVOLUZIONE DELLA COMMEDIA DELL’ARTE
Nella Venezia del XVIII secolo un avvocato con la passione per il teatro riformò con le sue opere il panorama letterario.
Carlo Goldoni, morto 230 anni fa, visse a cavallo tra due vite: quella fuori e quella dentro i teatri. Le sue commedie non avevano scopi rivoluzionari, ma la morale nascosta dietro a ogni personaggio, l’assoluta novità dei dialoghi ben costruiti e un umore studiato e misurato consegnarono le sue opere a una fama internazionale. DI PIA BRUGNATELLI
Ilminuetto. Olio di Giovanni Domenico Tiepolo. 1756. Museu Nacional d’Art de Catalunya, Barcellona.
62 Giovanni, il peggior re d’Inghiterra
Successore di Riccardo Cuor di Leone, Giovanni Senzaterra fu un re crudele e spietato. Quando ascese al trono d’Inghilterra perse molti territori della dinastia in Francia, fu scomunicato e si vide obbligato a firmare la Magna Charta, un documento costituzionale che ne limitava il potere.
DI JULIO RUBÉN VALDÉS MIYARES
Stampo del timbro reale di Enrico II, padre di Giovanni e Riccardo.
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