NATIONAL GEOGRAPHIC MUMMIE TOLEMAICHE MARINAI FENICI I GIOCHI OLIMPICI MARCO GIUNIO BRUTO TORNEI MEDIEVALI LE STREGHE DI SALEM NUMERO
I PRIMI ATLETI DELLA STORIA N. 186 • AGOSTO 2024 • 5,90 € 9 7 7 2 0 3 5 8 7 8 0 0 8 4 0 1 8 6 periodicità mensileesce il 20/07/2024poste italiane s p a spedizione in abbonamento postale d l . 353/2003 ( conv in l 27/02/2004 n º46) aut mbpa / lono /063/ a p ./2018 art . 1 comma 1lo / mi germania 13,70 €svizzera c ticino 12,90 chfsvizzera 12,90 chfbelgio 11,80 € I TORNEI MEDIEVALI LA MORTE DI BRUTO L’UCCISORE DI CESARE CACCIA ALLE STREGHE DI SALEM FENICI I SIGNORI DEL MEDITERRANEO storicang.it
GLORIA OLIMPICA
Il rapporto tra gare sportive e guerra è sempre stato ambiguo. Da una parte, il carattere spiccatamente marziale di certe competizioni è evidente: nell’antica Grecia, per esempio, i giochi olimpici prevedevano la corsa con armatura, mentre nel Medioevo i tornei nacquero con l’ intento di tenere i cavalieri addestrati alla battaglia anche in tempo di pace. Presto però lo sport assunse un valore esplicitamente alternativo al conflitto armato: se nell’Ellade venne istituita la “tregua olimpica”, un accordo di pace che non metteva fine agli scontri ma permetteva quantomeno agli atleti di attraversare in sicurezza i territori nemici per raggiungere Olimpia e gareggiare, in epoca medievale alcuni regnanti si videro costretti a vietare i tornei per incoraggiare i cavalieri a partecipare alle guerre, come nel caso della crociata del 1278. Entrambi questi esempi dimostrano che comunque in passato la guerra aveva la precedenza sullo sport, e l’onore della vittoria non era altro che un surrogato della gloria che gli uomini potevano guadagnarsi sul campo di battaglia. Oggi la mentalità si è rovesciata: per una civiltà che ritiene la pace preferibile alla guerra, il valore dello sport è proprio quello di avvicinare atleti e atlete rivali. Così avvenne durante la Guerra fredda fra statunitensi e sovietici, che diedero vita a una competizione rispettosa, o meglio, “sportiva”. Resta però il fatto che in età contemporanea a essere sospesi non furono i due conflitti mondiali, ma piuttosto le edizioni olimpiche che avrebbero dovuto svolgersi in quegli anni; e che nemmeno quest’anno la “tregua olimpica” che si auspica per i giochi di Parigi sarà sufficiente a porre fine alle guerre in corso. Forse non ci siamo allontanati poi tanto dall’antichità e dal Medioevo.
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EDITORIALE
8 ATTUALITÀ
12 PERSONAGGI STRAORDINARI
Maria Montessori
Il suo metodo rivoluzionario insegna ai bambini attraverso il gioco.
18 EVENTO STORICO
Il fiore della libertà
In Brasile la camelia divenne un simbolo contro la schiavitù.
24 VITA QUOTIDIANA
La vecchiaia in Grecia
Venerati a Sparta, ad Atene gli anziani erano oggetto di scherno.
114 GRANDI SCOPERTE
Qaryat al-Faw
80 anni fa venne scoperta in Arabia una città preislamica cosmopolita.
120 STORIA VISUALE
Rivalità olimpiche
I giochi tra tensioni internazionali e la capacità dello sport di unire.
128 LIBRI E MOSTRE
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82 TORNEI, IL PIÙ GRANDE SPETTACOLO DEL MEDIOEVO
Nati inizialmente come addestramenti alla battaglia, i tornei medievali divennero presto spettacoli capaci di suscitare grandi emozioni. I cavalieri di tutta l’Europa cristiana si affrontavano all’interno delle giostre caricandosi vicendevolmente a cavallo con lunghe lance di legno, con le quali bisognava colpire l’avversario. I tornei permettevano agli sfidanti di dimostrare le proprie capacità sul campo di battaglia, nonché di fare colpo sulle dame che corteggiavano.
DI JOSÉ MANUEL RODRÍGUEZ GARCÍA
Scena di un torneo svoltosi nel 1390 a Saint-Inglevert, in Normandia.
28
Le mummie dell’Egitto ellenistico
Sotto la dinastia dei Tolomei, gli egizi continuarono a seppellire i propri morti seguendo la tradizione ancestrale della mummificazione e accompagnando il defunto con amuleti che lo assistevano nel suo viaggio nell’aldilà. DI MAITE MASCORT
54 I giochi olimpici nel mondo antico
Ogni quattro anni i migliori atleti della Grecia si recavano a Olimpia per gareggiare nella corsa, nella lotta o nel pentathlon. I vincitori venivano celebrati con tutti gli onori nelle rispettive città d’origine. DI DIEGO CHAPINAL-HERAS
68 Bruto, la fine dell’eroe repubblicano
A capo della cospirazione che mise fine alla vita di Giulio Cesare, Marco Bruto divenne uno dei principali fautori della restaurazione dell’antica repubblica romana, ma finì per essere sconfitto e si suicidò. DI PEDRO ÁNGEL FERNÁNDEZ VEGA
96 La caccia alle streghe di Salem
Nel 1692, in una piccola località vicino a Boston, alcune ragazze furono additate come possedute dal demonio. I vicini e le autorità accusarono diverse persone di stregoneria, e 19 di queste vennero impiccate. DI ALICE MARKHAM-CANTOR
42 I navigatori fenici
Agli inizi del I millennio a.C. i fenici solcavano il mar Mediterraneo a bordo delle loro eccellenti imbarcazioni in legno di cedro, nelle quali trasportavano prodotti di ogni tipo. Esperti nell’arte della navigazione, fondarono colonie anche in luoghi assai distanti, come la Sicilia, Cartagine o Cadice.
DI FERNANDO PRADOS MARTÍNEZ
Maschera in pasta di vetro proveniente da Cartagine.
GLORIA OLIMPICA
DISCOBOLO. COPIA ROMANA DA ORIGINALE IN BRONZO RISALENTE AL V SECOLO A.C. DELLO SCULTORE GRECO MIRONE. BRITISH MUSEUM, LONDRA.
FOTO: BRITISH MUSEUM / SCALA, FIRENZE
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Coordinatrici editoriali: ELENA BILONI; PIA BRUGNATELLI
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JOSEP MARIA CASALS (Direttore, rivista Historia) IÑAKI DE LA FUENTE (Direttore artistico, Historia)
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6 STORICA NATIONAL GEOGRAPHIC
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periodica mensile - Anno XVI - n. 186
ANA
JOAN
Prossimo numero
I re sumeri
GEROGLIFICI,
LA SCRITTURA SACRA
SVILUPPATASI oltre cinquemila anni fa e utilizzata per più di tre millenni, la scrittura geroglifica dell’antico Egitto fu molto più che un sistema impiegato al fine di registrare informazioni.
Gli egizi credevano infatti che i simboli dei geroglifici possedessero un potere sacro intrinseco, e questa convinzione li spinse a ricoprire di testi attentamente incisi tutti i loro monumenti, in particolare i templi. Anche le statue e le stele finirono per fare da supporto ai geroglifici, così come i papiri, che a volte venivano usati come amuleti difensivi personali.
SPARTACO, IL MITO CONTRO LA SCHIAVITÙ
DOPO essere fuggito dalla scuola per gladiatori di Capua con i compagni, Spartaco si mise a capo di una rivolta alla quale si sarebbero unite decine di migliaia di schiavi fuggitivi provenienti da tutta Italia e uomini liberi impoveriti. Il suo esercito mise sotto scacco la repubblica e riuscì ad assediare Roma. Secoli dopo la sua sconfitta, il gladiatore tracio divenne il simbolo della lotta contro la schiavitù e dell’emancipazione delle classi oppresse.
I sovrani delle città di Sumer sostenevano di essere stati scelti dagli dei e che alla loro morte sarebbero tornati al cielo, da dove provenivano.
Epicuro, il filosofo edonista
A cavallo dei secoli IV e III a.C. il filosofo Epicuro promosse una scuola di pensiero che dava priorità alla ricerca della felicità piuttosto che alla saggezza.
Il sacco di Costantinopoli
Nel 1204 un grande esercito crociato conquistò Costantinopoli, la capitale dell’impero bizantino, sottoponendola a un devastante saccheggio.
Ivan il Terribile
Collerico e imprevedibile, lo zar Ivan IV fece leva sul terrore per consolidare un regime autocratico che finì per macchiare la Russia di sangue.
GEORGE PONCET / RMN-GRAND PALAIS THIERRY OLILVIER RMN-GRAND PALAIS