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agli SDGs a livello locale
from Venice city Solutions | Creare cittadinanza: gli SDGs come opportunità per tutti ed. 2019
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4.3 Business. In che modo gli attori sociali ed economici possono contribuire agli SDGs a livello locale
Il terzo tavolo di lavoro è stato moderato da Lucy Slack, Vicesegretario generale del Commonwealth Local Government Forum (CLGF)5, e ha riguardato il ruolo degli attori sociali ed economici nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile a livello locale. Come ricordato da Slack, stakeholder con interessi diversi possono intraprendere iniziative congiunte per realizzare obiettivi comuni coerenti con l’Agenda 2030, favorendo così una genuina e concreta localizzazione degli SDG. Il ruolo dei parternariati e delle reti è dunque indispensabile per garantire la piena soddisfazione delle tre aree della sostenibilità economica, ambientale e sociale e inaugurare un nuovo rapporto con la cittadinanza, di cui il primo intervento rappresenta una buona pratica.
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Yolanda Martinez, Segretario per lo Sviluppo sociale del Governo di Oaxaca ha raccontato le modalità con cui è stata promossa la partecipazione dei cittadini e degli stakeholder del territorio rispetto alle tematiche oggetto dell’Agenda 2030. La sperimentazione intendeva affrontare tre problematiche specifiche: la scarsa conoscenza degli SDG da parte dei cittadini, i frequenti rinnovi nei governi delle amministrazioni locali, che non garantivano continuità alla programmazione delle politiche, e la volontà del governo di Oaxaca di impegnarsi per promuovere una cittadinanza più attiva e responsabile sugli aspetti dello sviluppo sostenibile. Per rispondere a queste esigenze è stato istituito il Consiglio per l’attuazione
5 Il Commonwealth Local Government Forum è una organizzazione globale che riunisce le autorità locali, le loro associazioni nazionali ed i ministeri responsabili del governo locale dei Paesi membri del Commonwealth. degli SDGs, un organismo politico presieduto dal Governatore dello Stato, a cui partecipano i membri del Gabinetto, i segretari, gli attori sociali ed economici del territorio e i cittadini, suddivisi in tre gruppi di lavoro dedicati all’inclusione sociale, alla crescita economica e alla sostenibilità. L’obiettivo finale era quello di promuovere politiche pubbliche migliori e diffondere consapevolezza sull’Agenda 2030 presso tutte le comunità dello Stato di Oaxaca. Anche il Madagascar fa parte di quei Paesi che hanno integrato gli SDGs nella visione e nella programmazione del proprio modello di sviluppo.
Hanitra Rasamison, Direttore generale del Fondo di Sviluppo Comunale del Madagascar, è intervenuta nella sessione evidenziando la progressiva tendenza del Governo nazionale a promuovere il decentramento amministrativo e la responsabilizzazione dei governi locali rispetto all’Agenda 2030, con il duplice obiettivo di fornire servizi di base ai cittadini e favorire forme di partecipazione pubblica. Gli attori socio-economici del territorio sono stati coinvolti anche attraverso l’istituzione del Fondo Nazionale di Perequazione, che contribuisce a ridurre le disparità tra le varie aree del Paese e promuove la solidarietà e la coesione sociale. Il secondo strumento messo in campo per coinvolgere i diversi stakeholder nel percorso di sviluppo intrapreso è il “gioco economico locale”, che intende sostenere la creazione di infrastrutture, aprire spazi per il dialogo con il settore privato nell’ambito di eventi di natura economica e avviare partenariati pubblico-privati6. Il dialogo tra Comuni ed operatori economici è risultato positivo perché le pubbliche amministrazioni sono state stimolate a portare avanti gli investimenti, mentre gli investitori hanno potuto ricevere informazioni e assistenza sulle procedure necessarie per avviare
La seconda parte della sessione ha riguardato il ruolo della finanza, che appare sempre più determinante nel raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, basi pensare alla finanza di impatto che vincola gli investimenti alle ricadute sociali di un progetto o di una iniziativa. A tal proposito, Mitra Anderson-Oliver, Responsabile Progettazione e Strategia Urbana, Impact Investment Group (Australia) ha affermato che è necessario dimostrare che la finanza può rafforzare il bene comune e creare un percorso verso un significativo e positivo impatto ambientale e sociale. Il rapporto che lega le comunità, intese come gruppi di persone legate da rapporti di reciprocità, al “mercato della moneta” e quindi alla finanza è stato al centro dell’intervento di Riccardo Moro, Global Co-Chair di Global Call to Action Against Poverty (GCAP)7. Riprendendo le tematiche affrontate da Massimo Renno di Botteghe nel mondo nel tavolo di lavoro dedicato alla relazione tra cittadini e amministratori locali, Moro ha affermato che sebbene sia difficile immaginare un mondo privo di scambi monetari, le degenerazioni del sistema finanziario contribuiscono a creare disuguaglianze e povertà. Il commercio equo e solidale, a suo avviso, rappresenta la “vera” economia, il modello di scambio che contribuisce a realizzare gli Obiettivi dell’Agenda 2030.
7 Global Call to Action Against Poverty (GCAP) è una rete di oltre 11.000 organizzazioni della società civile organizzate in 58 coalizioni nazionali e in gruppi elettorali di donne, giovani e persone socialmente escluse e che ha come obiettivo, tra gli altri, quello di sostenere le persone nelle loro lotte per la giustizia.