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CARTELLONE CERVIA

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CARTELLONE RUSSI

CARTELLONE RUSSI

L’uomo dal fiore in bocca

di Luigi Pirandello regia di Francesco Zecca con Lucrezia Lante della Rovere produzione Infinito, Argot Produzioni

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Lo spettacolo, dall’atto unico di Luigi Pirandello, affronta da vicino il tema della morte imminente e ha come protagonista una figura femminile, la donna vestita di nero, che nell’opera pirandelliana rimane in secondo piano. Il testo del maestro siciliano mette al centro il dramma di un uomo che decide di allontanarsi dalla vita e anche dalla moglie che rappresenta il passato, i ricordi, la vita stessa. Lucrezia Lante della Rovere dà voce alla donna muta che Pirandello ha solo fatto intravedere, una donna a cui l’unica cosa rimasta è quella di “attaccarsi con l’immaginazione alla vita” cercando di non lasciar andare il marito.

In scena l’1 e il 2 febbraio

Lucrezia Forever!

scritto e diretto da Francesco Niccolini con Amanda Sandrelli produzione Accademia Perduta

Uno spettacolo surreale, comico, poetico, struggente: in scena quattro attori, tre dei quali digitali, la quarta in carne e ossa ma con riflessi a fumetti. Sì perché tutto nasce da un personaggio a fumetti, Lucrezia, generato dalla fervida mente e dall’ancor più fervida mano di Silvia Ziche, disegnatrice vicentina che da anni dà vita a questa single piena di complessi, tic e manie.

In scena l’8 e il 9 marzo. Anche a Bagnacavallo il 26 e il 27 febbraio e a Faenza l’1 marzo

Il bacio della vedova

di Israel Horovitz (traduzione di Mariella Minozzi) regia di Teresa Ludovico spazio scenico e luci Vincent Longuemare produzione Teatri di Bari / Teatro Kismet

Un testo spiazzante per lo spettatore che, dopo un inizio leggero, si ritrova tra le mani una storia attuale, cruda, di violenza sulle donne, come tante di quelle che riempiono le cronache dei giornali. Scrive la regista: «I dialoghi pungenti di Israel Horovitz, le grottesche e vibranti partiture fisiche degli attori, e le livide scansioni luminose e sonore dello spazio scenico accompagneranno lo spettatore in quel “cono d’ombra che ci abita».

In scena il 22 e il 23 marzo

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