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Yoga risata
YOGA RISATA: COS'È E I SUOI BENEFICI
Regalati una pausa di gioia e benessere riscoprendo il valore terapeutico della risata. La redazione
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La risata è un toccasana per il corpo e la mente e quest'anno lo yoga della risata (Hasyayoga) compie ben 25 anni che saranno celebrati con la Conferenza Mondiale di novembre. Si pratica nelle aziende, nelle scuole e nelle famiglie, fino ai contesti socio-sanitari, coinvolgendo, ad esempio anziani, malati di Alzheimer, disabili, pazienti oncologici, utenti psichiatrici e detenuti. È questo l'enorme valore di benessere individuale, relazionale e terapeutico dello yoga della risata, pratica in cui si ride per scelta: è una disciplina rivoluzionaria, semplice ed economica, che si può fare anche da soli ma la cui forza è appunto nel gruppo. COS'È? Lo yoga della risata, inventato dal medico indiano Madan Kataria e da sua moglie Madhuri, è una disciplina che oggi coinvolge più di tre milioni di persone in oltre 106 Paesi: si porta il proprio corpo a ridere, impattando di conseguenza sulla mente e rappresentando la via più semplice ed economica ai fini del benessere e della salute. È un metodo efficace per ridere senza motivo, facendo emergere la gioia in chi lo pratica e quindi una felicità assoluta che non ha bisogno di stimoli esterni. L'idea rivoluzionaria di fondo è quella di potersi concedere una risata anche quando non se ne ha voglia, per fare bene al corpo, alla mente e allo spirito. Si parte dal principio che se si immagina un'emozione, la si produce attivamente e si fa credere alla mente che si sta bene e che ci si sta divertendo. È stato infatti scientificamente provato che il cervello non distingue una risata vera da una autoindotta, per cui dopo 10-15 minuti si producono gli stessi innumerevoli benefici. Inoltre, per l'effetto contagio dei neuroni specchio dovuti al contatto visivo e della giocosità sperimentata durante la sessione, la risata finisce per divenire liberatoria, spontanea e contagiosa. Sono oltre 30 le ricerche scientifiche che in tutto il mondo ne provano i benefici. Lo yoga della risata è nato la mattina del 13 marzo del 1995, giorno in cui il Dott. Kataria convinse sua moglie ed altre tre persone a ridere con lui in un parco pubblico di Mumbai. Kataria si è fatto inoltre portavoce di un importante messaggio pacifista: "Ridere non conosce confini, non fa distinzioni di razza, credo religioso o colore ed è un linguaggio universale che può unificare il mondo". Per tale motivo, nel 1998 ha istituzionalizzato la Giornata Mondiale della Risata (World Laughter Day), che si celebra ogni anno la prima domenica di maggio. È anche il fondatore e il presidente del Laughter Club International e della Laughter Yoga University. Dall'intuizione unica che si può ridere senza l'ausilio di comicità, lo yoga della risata combina esercizi di risate diaframmatiche a tecniche di respirazione profonda proprie dello yoga.
I BENEFICI • Rilassa il corpo — Agendo sul diaframma che è collegato con il sistema nervoso parasimpatico. Se si è più rilassati naturalmente, anche la nostra mente lo è e gli effetti sull'umore sono immediati.
• Abbassamento dello stress e aumento dell'autoefficacia sul po-
sto di lavoro — Riduzione del cortisolo, l'ormone dello stress, dopo una sola sessione.
• la respirazione aumenta e, di conseguenza, l'ossigeno che ar-
riva ai tessuti e l'energia — Ciò risulta utile sia per rendere più forte il nostro sistema respiratorio, sia per mantenere in buona salute i tessuti organici nel tempo.
• Rinforza le difese immunitarie; • mette di buon umore e, stimolando gli addominali, oltre che il
diaframma, aiuta a mantenersi in
forma — Favorisce anche la produzione di ormoni del benessere come la serotonina, oltre che le endorfine. Previene, come accennato, l'invecchiamento e migliora le condizioni di salute degli anziani, contrastando la depressione geriatrica, al pari dell'esercizio fisico, mentre, nella popolazione attiva, è una terapia aggiuntiva. • Regolarizza la pressione — Contribuisce dunque al buon funzionamento del cuore.
• Riduce il dolore, anche quello
cronico — Perché influisce sulla respirazione e rilascia endorfine che riducono il malessere.
• Contribuisce a eliminare rabbia e depressione e aiuta a prevenir-
le nei soggetti a rischio — Migliora anche le condizioni psicologiche delle persone malate di cancro, anche prima di sottoporsi a chemioterapia.
• Potenzia la resilienza e l'intelligenza emotiva che è il più efficace
connettore sociale — Lo yoga della risata nasce come tecnica di gruppo e quindi contribuisce a migliorare le relazioni ed insegna a prendersi cura degli altri. Infine, l'"Harvard Business Review" valuta l'intelligenza emotiva come la qualità imprescindibile per la leadership. In conclusione: i benefici ottenuti sono talmente numerosi che questa disciplina può essere usata come terapia, come dimostrano le numerose pratiche di successo e ricerche al riguardo.
COME PRATICARLO? Questo tipo di yoga, come tutti gli altri stili, va praticato costantemente per provare benefici. Si articola in sessioni di 10-15 minuti l'una e le lezioni di 45 minuti al massimo. I gruppi è meglio non siano eccessivamente affollati per evitare che venga meno la concentrazione. Tutto sta poi nella nostra capacità di usare lo yoga della risata come stimolo per migliorare la nostra vita, applicando quello che si impara anche nella quotidianità. Cosa serve per iniziare? La volontà di farlo, insomma, attivando consapevolmente la risata senza nessuna ragione. La risata è qualcosa di immediato e universalmente accettato, che si può fare tutti i giorni e molti si avvicinano con più facilità a questa pratica piuttosto che allo yoga tradizionale.
Le tre fasi La prima consiste nel lasciarsi andare: si può iniziare parlando in maniera "random" oppure battendo le mani tutti insieme per trovare un ritmo di gruppo. Spesso le due attività vengono praticate insieme ma la prima richiede che il gruppo sia già abbastanza formato altrimenti si rischia che i partecipanti non riescano a sentirsi connessi. La seconda fase è la vera e propria induzione della risata che varia da insegnante a insegnante. Viene sempre seguita da esercizi di yoga vero e proprio che permettono al corpo di distendersi e allontanarsi dai pensieri quotidiani. Così da beneficiare al meglio della risata condivisa. La terza ed ultima fase, la meditazione o rilassamento, non differisce da quella che si pratica alla fine di ogni sessione di yoga classico, ma viene sempre chiusa da una frase motivazionale che ricorda quanto sia bello ridere ed essere felici.
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