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Cirò Rosso D.O.C

A cura di ANNA LISA ZITTI

Gli appassionati di vino lo sanno: settembre è il mese dell’anno dedicato alla vendemmia. È anche il mese in cui fa capolino l’autunno con i suoi meravigliosi colori e in cui si fanno grandi progetti per il nuovo anno lavorativo. Oggi vi condurrò in Calabria, dove il vino che voglio presentarvi è il famoso Cirò rosso D.O.C., il primo della regione ad aver ottenuto nel 1969 questo riconoscimento importante. La sua zona di produzione si trova a nord di Crotone, nella parte orientale della Calabria, e si sviluppa lungo il litorale della costa Ionica e nel suo entroterra collinare, spingendosi fino alle pendici della Sila. La vicinanza al mare, ai rilievi montuosi che garantiscono protezione dai venti freddi e orografia prevalentemente collinare, dove si concentra gran parte dei vigneti, genera un terroir (territorio ben delimitato e caratteristico) assai favorevole alla viticoltura. In passato, questo vino era definito la bevanda degli atleti che vincevano le Olimpiadi, oggi, grazie alle nuove generazioni, sta vivendo una vera e propria rinascita, anche nella versione rosè. I vini rossi Cirò D.O.C. devono essere ottenuti prevalentemente dal Gaglioppo, il vitigno a bacca nera più importante e diffuso in Calabria, che deve rappresentare almeno l’80% della base ampelografica. Per il restante 20% possono contribuire altri vitigni a bacca nera coltivati in Calabria. Oltre che nella versione base, possono essere prodotti anche in altre 5 versioni: “classico”, “classico superiore”, “classico superiore riserva”, “superiore” e “superiore riserva”. I vini Cirò rosso che si vogliono fregiare della menzione “classico” possono essere prodotti soltanto all’interno dei comuni di Cirò e Cirò Marina, la zona “classica”, “tipica” e originaria della D.O.C. La degustazione del Cirò va fatta facendo respirare il vino, aprendo la bottiglia almeno un’ora prima. Diverse ore prima invece se il vino è invecchiato per diversi anni in cantina. Il Vinile che abbiamo abbinato a questo vino corposo e inebriante è “Storia di un minuto”, il primo album del 1971 della PFM (Premiata Forneria Marconi)”. Un album ricchissimo di sonorità progressive, in cui all’epoca fu utilizzato il sintetizzatore Moog. “Impressioni di Settembre” è la canzone che traina l’intero album e fu scritta da Mogol in collaborazione con Mauro Pagani (violinista). L’album contiene 7 tracce tra cui la bellissima “La Carrozza di Hans”. Un album per intenditori, come del resto lo è il vino Cirò da accompagnare all’ascolto, sorseggiandolo piano piano.

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C.I. CIRÒ ROSSO D.O.C. Colore: rosso rubino intenso Gusto: secco, corposo, caldo, armonico Bicchiere: da rosso strutturato (Balloon) Temperatura: tra 18 e 20 gradi Abbinamenti: primi al sugo di carne, arrosti, selvaggina

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