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100 ANNI DI DOLCEZZA
Giovanni Battista Ambrosoli era talmente ghiotto di miele che ogni anno ne acquistava in Svizzera, per sé e la sua famiglia, una latta da 40 chili. Tutto comincia agli inizi del ’900 quando, a seguito dello scoppio del primo conflitto mondiale, la chiusura dei confini blocca le forniture di miele dalla Svizzera. Un amico apicoltore dona ad Ambrosoli alcune arnie: «Così, signor Ambrosoli, il miele se lo produce lei da solo e ne ha per tutto l’anno». Il giovane Giovanni Battista, che ai tempi gestiva la vecchia fattoria di famiglia a Ronago, in provincia di Como, riesce a coniugare gli studi da perito chimico e la sua grande passione. Così nasce l’apicoltura nomade in Italia: Ambrosoli si procura un camion per metterci le arnie e inizia a portare le api da Piacenza e da Milano, fino ai monti. Il raccolto aumenta. Inizialmente Giovanni Battista decide di regalare tutto il miele che avanza; poi realizza l’idea di conservare il prodotto in un vasetto per lanciarlo sul mercato con un’etichetta personalizzata. Nel 1923 nasce ufficialmente l’azienda che, cento anni più tardi si trova ancora a Ronago, nella via che oggi porta proprio il nome del fondatore
G.B. Ambrosoli e uno dei figli, Alessandro, ne è il Presidente. L’Azienda decolla a partire dagli anni ’30, che vedono un boom di richieste di prodotti a base di miele e inizia a selezionare i migliori fornitori in Italia e all’estero, inaugurando così un modello di business che ancora oggi rappresenta la chiave del suo successo. Ambrosoli però non produce solo miele: nel 1931 viene lanciata la Cera Ambra (dalla cera d’api), per pavimenti e mobili. L’anno dopo tocca alle caramelle Ambrosoli, che inizialmente vengono incartate a mano, dall’idea sempre di Giovanni Battista di avere “il miele a portata di mano”. Ambrosoli non si ferma neanche quando la II Guerra Mondiale spazza via le sue 5mila arnie. Inizia a guardare all’estero e comincia ad affidarsi a produttori attivi in alcune delle zone con l’aria più pulita del mondo, come le pianure incontaminate dell’Argentina e le remote praterie di Ungheria e Moldavia. Aree scarsamente popolate, il cui miele si distingue per la sua unicità, miele che viene poi lavorato in Italia, dove si crea la miscela perfetta per i consumatori. «Vi lascio piena libertà di conduzione dell’azienda, ma ricordate una cosa sola, la più importante: al miele non dovrete mai aggiungere nulla». Non esistono parole migliori del lascito ai figli di Giovanni Battista Ambrosoli - fondatore dell’omonima Azienda che da 100 anni si identifica con il miele - per descrivere lo spirito e la missione di un’azienda familiare che ha superato la prova del tempo e cresce ancora oggi solo e sempre attraverso “la dolcezza”.
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