24orenews Milano maggio2011

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24orenews.it Milano n. 1 . Maggio 2011 Periodico d’informazione e cultura



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UN PETTIROSSO A MILANO, impossibile vero penserete tutti voi, cari lettori, che per la prima volta sfoglierete le pagine di questo nuovo giornale, ma è tutto vero perché chi vi scrive e ha deciso di partecipare con altri ben più importanti amici alla realizzazione di 24orenews Milano, ha scelto di firmarsi proprio “pettirosso”. Chi lo conosce sa che parliamo di una creatura deliziosa, chi non lo conosce non sa neppure le sue straordinarie caratteristiche. Milano, la mia città ormai forse troppo grande, ma ricca di una quantità infinita di angoli deliziosi, con una vita che i più giudicano solo stressante e adatta solo per lavorare. Milano merita invece di essere scoperta e bene lo sanno tutti coloro che passano da qui per vivere le emozioni forti delle settimane della moda, dell’incredibile Salone del Mobile, della straordinaria BIT, borsa del mercato dei viaggi, che consente a decine di migliaia di persone di sognare. Milano è la vita delle sue fiere internazionali, ma è soprattutto la scoperta continua di “atmosfere” regalate al cuore di chi sa guardare palazzi e grattaceli, parchi, strade e stradine, i corsi d’acqua dei navigli con le loro rive punteggiate da “botteghe”che ricordano antichi mestieri e arti mai dimenticate. Una magia tutta da raccontare che noi vogliamo incominciare a trasmettervi da questo primo numero di 24orenews Milano. Inutile dire, un numero con tutti i difetti, quasi inevitabili, che contraddistinguono ogni primo numero di giornale. Ma ogni mese vedrete una Milano da scoprire, la Città dei teatri, delle gallerie d’arte, delle grandi istituzioni culturali che parlano di noi (italiani in genere e non Solo milanesi) al mondo intero. Vi faremo scoprire, senza inutili emotività, cosa vuol dire per Milano la parola accoglienza, la parola assistenza, la parola salute, la parola anziani, la parola bimbi… E perché no la parola animali, quelli che ci vivono intorno in casa, ma anche quelli che come tutti noi esseri umani, hanno deciso di vivere a Milano, proprio, come il vostro nuovo Amico “PETTIROSSO” che da queste pagine vi aspetterà ogni mese dell’anno, per raccontarvi dal suo nido la sua Milano. Pettirosso

SOMMARIO Educare ad amarsi Don Giovanni’, Abbado e Vasco: la Scala alla conquista dei giovani Liederìadi WOW spazio fumetto Il cinema “portafortuna” per Milano Il cinema… una grande opportunità per i giovani Milano Summer School: formazione professionale, spettacoli e attività culturali Un orto per guarire i bimbi in ospedale Un sorriso lungo un caffè Sneaker T-Shoes Abito nuovo, stessa elegante bellezza Un rimedio che può essere utile a tutti, Il lifting del mezzogiorno PHR-Key: il fascicolo sanitario personale in una chiavetta USB A tutto golf in Milano e dintorini Hockey Milano Erbe del Casaro 201

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IL PERSONAGGIO DEL MESE

EDUCARE AD AMARSI La seduzione nei giovani è molto cambiata, di tutte le tecniche tradizionali della seduzione, come i fiori o la sigaretta offerta o chiesta per attaccare il discorso… rimane solo il cane, un intermediario della seduzione

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uscito in tutte le librerie italiane il nuovo libro di Willy Pasini, noto sessuologo, psicoterapeuta e scrittore milanese. “La seduzione è un’arma divina” si aggiunge ai suoi diciassette libri tradotti in dieci lingue, tra cui gli ultimi nove best seller. Prendendo spunto dal tema centrale del libro, abbiamo fatto una chiacchierata con il Prof. Pasini, attento osservatore dei cambiamenti in questi ultimi decenni della coppia e del rapporto tra sentimenti e sesso, soprattutto nei giovani. 24oreNews

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Professor Pasini, nel suo ultimo libro parla della seduzione, un aspetto che riguarda tutti gli uomini indipendentemente dal sesso, età ed epoca: ma nell’era della liberalizzazione sessuale, qual è il rapporto tra sesso e sentimenti, soprattutto nei giovani? L’educazione sessuale dei giovani è fatta oggi in modo sbagliato perché non avviene attraverso gli insegnamenti delle scuole, come in altri paesi europei, ma attraverso canali privati, come ad esempio la pornografia e internet. I giovani adolescenti imparano quindi molto presto una sessualità” tecnica” , dal momento che l’informazione sulla rete non si può bloccare o controllare in modo adeguato. Ne ho un riscontro sul mio sito, dai giovani che mi domandano cosa fare la prima vol-

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ta che hanno un rapporto, o se bisogna presto praticare la “sodomia”, come in quelle scene che si vedono in certi film in televisione o al cinema o su internet. Quindi dal punto di vista sessuale le cose sono molto cambiate nei giovani rispetto a qualche tempo fa, anche perché questo sesso è molto staccato dai sentimenti. Viene affrontato in modo più leggero e superficiale di quanto pensino gli adulti: molte volte viene consumato come fosse un buon pasto, o come si può godere un bel vestito… La seduzione di ieri e quella di oggi? Che cosa è cambiato? La seduzione dei giovani oggi è molto cambiata, intanto perché di tutte le vecchie tecniche come ad esempio il dono dei fiori o la sigaretta offerta per attaccare il discorso … rimane solo il cane,

un intermediario della seduzione. Il tempo del flirt si è molto ridotto perché oggi bisogna fare ogni cosa in fretta; è molto cambiata la seduzione nel ballo, perché prima si ballava a due, sfiorandosi e sussurrando all’altro parole dolci e sensuali mentre oggi si balla in gruppo, immersi in un grande e assordante frastuono … Ricordo che ballando noi uomini capivamo se la donna una brava amante o se era impacciata (se pestava i piedi o appariva rigida come una scopa... Riducendosi il tempo del flirt scompare un aspetto molto piacevole della seduzione e della sensualità, e viene eliminato un importante mezzo, nella coppia, per conoscere l’altro. Andare direttamente al sesso spesso causa il sorgere di molti malintesi … molti giovani si scambiano il nome per sms solo il giorno dopo il


A fianco le protagoniste di Sex and the City: da sinistra, Kristin Davis, Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kim Cattrall

primo rapporto. Un altro cambiamento che riguarda i giovani d’oggi è la seduzione attraverso i messaggi sms: è una seduzione banale e inefficace, perché lo stesso messaggio viene spesso mandato a tante persone allo stesso tempo, mentre quello che conta nella seduzione è avere l’impressione di essere unici per l’altro, di essere il principe oppure la principessa. In questa banalizzazione del flirt si banalizza anche uno spazio della seduzione... Quali sono le nuove tecniche? Innanzitutto c’è una seduzione via internet, effettuata con tecniche nuove (come i social network o le chat…) che rendono più facile conoscere tante persone ma più difficile conoscerle bene. Poi ci sono delle altre nuove tecniche,

come ad esempio lo “speed date”: un social game inventato nel 1998 a Beverly Hills che ha avuto una espansione mondiale, anche a Milano e in altre città italiane. Si gioca in un sala a pagamento con un numero pari di uomini e donne. Le donne prendono posto su dei tavolini e non si sposteranno fino a quando non avranno potuto conversare per qualche minuto con tutti gli uomini partecipanti. Ognuno ha un numero identificativo e sulla scheda di gradimento che viene consegnata all’inizio del gioco, basterà segnare il numero della persona che incontriamo e segnare sì o no. Quando il sì è reciproco attraverso lo scambio degli indirizzi e-mail o dei numeri di cellulare si ha la possibilità di prendere contatti con le persone scelte. Facile e divertente! I tradizionali modelli del “maschio” e della “femmina” so-

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no oramai superati? L’esibizionismo prima era una tipica perversione maschile, le donne si limitavano allo streep tees e adesso in questa era di internet (webcam, social network, video cellulari ecc.) si è estesa molto anche al femminile. C’è una sorta di difficoltà nei giovani di trovare un nuovo “regolamento” perché prima l’uomo era predatore e la donna preda - e nel nostro cervello primitivo siamo ancora così … - da qualche tempo le ragazze sono sempre meno timide e più predatrici. Poi assistiamo anche a dei cambiamenti d’identità, ad esempio del modello “uomo macho” che viene rifiutato, o del modello femminile “verginella con gli occhi bassi che arrossisce quando si parla di sesso”, spesso bocciato. La timidezza è tra l’altro passata dalla donna all’uomo, come modello sentimentale. Per queste ragioni i giovani sono alla ricerca di nuovi modelli e talvolta li trovano tra quelli cattolici o asiatici oppure filosofici. C’è poi il modello della “castità”, che rappresenta il 3% degli italiani tra cui molti giovani. Queste persone che si definiscono “asessuali”, al di là delle ragioni cattoliche non fanno sesso perché il sesso crea dei problemi agli altri sentimenti e alla loro vita, creano una sorta di confusione e quindi stanno lontani. Le ragazze parlano molto più di sesso. Quali sono le conseguenze? La donna è spinta a trovare nuo8

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vi modi di seduzione per vincere la competizione delle altre donne e riuscire ad attivare il desiderio maschile che oggi è in crisi, mentre ieri ad essere in crisi era il desiderio delle donne. Questo emerge in tutte le consultazioni di sessuologia. Le ragazze oggi parlano di più di sesso, sia delle donne che degli uomini che quindi si sentono giudicati, e questo causa una certa ansia da prestazione. L'ansia che deriva dalle prestazioni sessuali è un problema molto diffuso nella società moderna; la sempre maggiore competizione oltre alla pressione mediatica riguardante il sesso in tutti i suoi aspetti, spesso risulta nella paura della prestazione, il timore di non piacere, di non essere all'altezza del proprio partner. La paura dell'eventuale insuccesso pone il soggetto in una condizione di difficoltà nello svolgere l'atto sessuale, e quindi i giovani vengono talvolta a chiederci delle pillole contro la disfunzione erettile,che poi tengono solo in tasca, cioè non le usano: c’è come una specie di meccanismo antifobico. Questo è un altro fondamentale cambiamento, perché qualche tempo fa i giovani non si rivolgevano al medico per questi problemi. C’è bisogno di un nuovo modello di educazione sessuale? In Italia c’è un modello di educazione sessuale che è, teoricamente, il più avanzato in Europa, ma è anche poco applicabile. Ogni professore dovrebbe insegnare la sessualità nell’ambito della propria materia – ad es. il prof. di filosofia insegnare l’amore platonico, quello di biologia ovuli e spermatozoi, cioè la riproduzione etc.). Questo è un modello integrato di educazione sessuale che in teoria è molto interessante ma non tiene conto della realtà: gli insegnanti sono impegnati con il pro-

gramma scolastico e non ricavano alcun vantaggio (in termini economici o di specializzazione) dall’educazione sessuale, che viene inevitabilmente relegata in secondo piano. Sono stato molte volte nelle commissioni italiane di educazione sessuale, costatando che i politici non sono interessati al sesso dei giovani ma ai loro voti e quindi l’educazione sessuale serve alla politica, non è che la politica serve al sesso. Comunque penso che le maggiori difficoltà oggi riguardino i sentimenti, perché nessuno li insegna. L’educazione sessuale, seppure sbagliata e incompleta c’è, quello che manca è un’educazione sentimentale. Un‘ ultima considerazione, prima di lasciarci… Sono abbastanza ottimista su questi giovani, perché hanno molta energia, hanno molti stimoli rispetto alle generazioni precedenti, devono canalizzarli in argini come per la corrente di un fiume, che dipende dalla sorgente e dagli argini, senza i quali diventa palude. La sorgente c’è ed è molto più abbondante di prima, adesso bisogna mettere gli argini: ma nell’attuale modello nessuno vuol più fare gli argini dei giovani, né i genitori né i maestri di scuola … finiscono per essere come i giudici del tribunale dei minorenni che dicono di si o di no mentre dovrebbero occuparsi dei casi più gravi … ed il problema adesso è mettere gli argini, non una diga, perché questo sesso liberato è una bella cosa della vita anche dei giovani, che però va in un certo senso canalizzato altrimenti porta anche i giovani alla noia. Mi sembra che questi giovani siano fortunati perché hanno molti stimoli e i mezzi per soddisfarli. Sono più competitivi tra di loro e quindi devono avere un’angoscia creativa per emergere.


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ARTE E CULTURA

‘Don Giovanni’, Abbado e Vasco: la Scala alla conquista dei giovani

CONFERENZA PRIMA DELLE PRIME "Prima delle Prime" è il ciclo di incontri che la Scala offre al pubblico come invito e preparazione agli spettacoli in cartellone. Pochi giorni prima del debutto di ogni titolo, sia d'opera sia di balletto, nel Foyer "Arturo Toscanini", studiosi e specialisti conversano attorno all'opera pronta ad andare in scena, offrendo spunti e idee per conoscere i titoli meno noti e approfondire i più conosciuti. "Prima delle Prime" è un ciclo ideato e reso possibile dagli Amici della Scala, Associazione senza scopo di lucro, impegnata nel sostenere diverse attività collaterali del Teatro alla Scala. Sotto il titolo "Prima delle Prime" rientrano anche gli appuntamenti che, con l'ausilio di video, il Corpo di Ballo organizza nello stesso Foyer, alla stessa ora e con eguali regole di accesso, in presentazione dei titoli di danza della stagione. L'accesso al Foyer "Toscanini" non richiede biglietto: basta presentarsi all'ingresso principale del Teatro con un certo anticipo. L'accesso è regolato dalle maschere e si ferma al raggiungimento della capienza consentita dalle norme di sicurezza per il Ridotto (150 posti a sedere).

GIOVANI E STUDENTI ALLA SCALA Per i giovani e gli studenti che desiderano assistere a uno spettacolo, il Teatro alla Scala offre diverse interessanti possibilità: • il Progetto LaScala UNDER30 offre ai giovani fino a 30 anni numerosi vantaggi: oltre a promozioni speciali sugli spettacoli della Stagione, offre l’opportunità di assistere alle prove e di conoscere il suggestivo mondo del dietro le quinte; • gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori hanno la possibilità di accedere agli spettacoli a condizioni particolarmente agevolate; • il programma La Scala in Famiglia offre ai ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni la possibilità di entrare gratis a Teatro se accompagnati da un adulto che paga il biglietto; • i giovani under18 e gli studenti fino ai 26 anni possono acquistare i biglietti di platea e palco a prezzo ridotto; • inoltre, l’Accademia del Teatro alla Scala offre numerosi progetti e percorsi didattici che ai giovani interessati ad avvicinarsi alle arti e ai mestieri del teatro e dello spettacolo. Da dieci anni l'Accademia opera nel campo della formazione per lo spettacolo dal vivo sviluppando e perfezionando le competenze di giovani artisti e tecnici, nella convinzione che solo la più qualificata e accurata preparazione possa far emergere il talento.


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l ritorno del maestro Claudio Abbado e il 'debutto' di Vasco Rossi in una stagione che promette attenzione al pubblico giovane e un impegno rinnovato nella rivisitazione del patrimonio italiano. La stagione 2011-2012 del teatro alla Scala di Milano sarà aperta dal Don Giovanni di Mozart nella tradizionale serata di Sant'Ambrogio, il 7 dicembre, e arriverà a novembre 2012 con 19 spettacoli, di cui 13 di opera e sei di balletto. Nuove produzioni, riprese e spettacoli ospiti. La novità assoluta è rappresentata da Vasco Rossi: il cantante emiliano curerà musiche e drammaturgia per la nuova produzione L'altra metà del cielo, spettacolo sul mondo femminile dedicato ai giovani. I pezzi scelti saranno quelli che il cantautore ha dedicato nei suoi anni di lavoro alle donne. "Il ballo - ha spiegato Lissner - soffre di una mancanza di ricambio nel pubblico e questa è una proposta per aprire il teatro, e in particolare il balletto, ai giovani". Sempre per i giovani, circa 76mila sui 450mila spettatori previsti nel 2011 e 76mila500 nelle stime per il 2012, il teatro riproporrà l'anteprima dell'opera inaugurale il 4 dicembre e il programma 'La Scala under 30'. "Sono convinto - aggiunge Lissner - che si troverà anche il modo di fare per loro una prova aperta o una 'riepilogativa' anche del concerto diretto da Abbado, che è molto attento ai giovani".

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Presentata la stagione 2011-2012, che si aprirà col capolavoro mozartiano nella tradizionale serata di San’Ambrogio. La rockstar Vasco Rossi firma musiche e drammaturgia per “L’altra metà del cielo”


LA SCALAUNDER30 Il progetto si articola in quattro parti: il Pass, gli Abbonamenti OperaUNDER30 e BallettoUNDER30, le Anteprime riservate e La Scala in Famiglia. PASSUNDER30 Riservato a chi ha fino a trent’anni compiuti, il PassUNDER30 consente al giovane di entrare nella Community UNDER30, essere sempre informato sulle novità e le iniziative del teatro dedicate agli UNDER30 e poter approfittare di tutte le offerte in esclusiva. Con il PassUNDER30 si è parte del mondo Scala: costa 10 € ed è valido per una intera stagione. I vantaggi per i membri della community • Promozioni speciali sugli spettacoli della stagione. • Visite organizzate in esclusiva al Teatro, al Museo Teatrale e ai Laboratori Ansaldo. • Possibilità di assistere gratuitamente a 5 prove d'insieme d'opera e di balletto Prossimo appuntamento: Roméo et Juliette - venerdì 27 maggio 2011 - dalle 19 alle 22 • Riduzione del 50% sui biglietti per i concerti dell'Accademia. • Riduzione del 50% sui biglietti al museo Teatrale. • Scala Shop Card in omaggio. ABBONAMENTI UNDER30 Due pacchetti distinti per assistere a 3 opere o 3 balletti quasi al prezzo di uno. Una scelta di titoli "mirati" e, prima di ogni rappresentazione, un happy hour in Teatro con artisti e addetti ai lavori. In omaggio, il Pass. ANTEPRIMA Dieci euro per assistere all’Anteprima riservata dell’opera inaugurale della stagione.

che propone spettacoli in cui i ragazzi tra i 6 e i 18 anni, accompagnati da un adulto con il biglietto, entrano gratis. Ad ogni appuntamento, in omaggio per tutti i bambini viene offerta una guida all’ascolto pensata per loro. Le guide saranno anche scaricabili sul sito. Il prossimo appuntamento (“domenica alla Scala”): domenica 29 maggio 2011, ore 16 concerto. Solisti dell’Accademia di Perfezionamento per Cantanti lirici del Teatro alla Scala - Coro di Voci Bianche del Teatro alla Scala e del Conservatorio “G. Verdi” di Milano Il Piccolo Spazzacamino di B. Britten – Direttore Bruno Casoni. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: www.lascalaunder30.org.

Calendario - Giugno 2011 Orchestra Filarmonica della Scala 5, 12, 14, 15 ore 20.00

Roméo et Juliette 6, 9, 11, 13, 16, 21, 23 - ore 20.00

LA SCALA IN FAMIGLIA Cinque concerti di Domenica alla Scala, più 1 opera e 1 balletto. La Scala in Famiglia è una iniziativa della Scala

SIPARIO

Attila 20, 22, 24 - ore 20.00

prossimi spettacoli

Roméo et Juliette Dal 6 al 23 Giugno 2011 Nuovo Allestimento Cantato in francese con videolibretti in italiano, inglese, francese Conferenza Prima delle Prime: “Shakespeare all’Opéra” - 26 maggio, ore 17.00 In questa occasione Andrea Malvano parlerà, con l'ausilio di ascolti e pianoforte, di Roméo et Juliette di Charles Gounod, in scena dal 6 giugno. Prima: 6 giugno ore 20.00 Durata spettacolo: 3 ore e 05 minuti L’opera in breve (in poche righe…) Da Shakespeare a Gounod, la più famosa storia d’amore di ogni tempo esalta le sue inclinazioni elegiache e malinconiche. Roméo et Juliette torna dopo molti anni alla Scala, nell’allestimento di Bartlett Sher presentato al Festival di Salisburgo, con un cast di giovani, a cominciare dal direttore, che segna il debutto scaligero del franco-canadese Yannick Nezet-Seguin, successore di Gergiev alla Rotterdam Philharmonic. I già affermati Nino Machaidze e Vittorio Grigolo cantano gli innamorati di Verona declinati alla francese.


ARTE E CULTURA

Liederìadi

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un artista versatile, intelligente e generoso, perché il suo modo di proporsi al pubblico è lontano mille miglia dal narcisismo che purtroppo caratterizza tanti suoi colleghi, mentre è invece improntato alla massima sincerità e donazione di sé allo scopo di diffondere e far amare sempre di più la musica, tutta la musica, non solo il grande repertorio più popolare. E così Mirko ha deciso di andare oltre l’attività di interprete, e di dedicarsi anche, in un certo senso, all’educazione del pubblico italiano all’ascolto di generi musicali meno frequentati. Da tre anni, infatti, è l’animatore delle Liederìadi, una manifestazione che una volta al mese raccoglie un numeroso e attento pubblico nella splendida cornice della sagrestia di San Marco a Milano. Lo abbiamo incontrato, reduce da una serie di rappresentazioni a Seattle dell’Orfeo di Monteverdi – per la cui incisione discografica ha vinto il Grammy Awards, il premio Choc du Monde e il premio dell’anno Amadeus – e gli abbiamo chiesto, in particolare, di parlarci di questa sua bella iniziativa. Perché le Liederìadi? La realizzazione di una stagione dedicata alla musica vocale da came14

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Un salotto musicale tutto Milanese alla sagrestia di San Marco ra e al Lied in particolare era il mio sogno da anni, ma non riuscivo a trovare l’occasione e lo spunto per concretizzarlo. A un certo punto ho capito che non potevo aspettare che qualcun altro lo facesse per me, e così mi sono deciso ad agire e sono nate le Liederìadi, che da quattro anni hanno sede presso la sagrestia bramantesca di Santa Maria delle Grazie, ma che hanno avuto origine ancor prima nel salotto culturale di Franca Romè, vicepresidente dell’associazione che intorno alle Liederìadi si è formata. Un salotto culturale? Che bello! Il desiderio di tornare a un modo di vivere la cultura che riporti al periodo romantico è profondamente radicato in me. Amo riunire artisti di alto livello insieme ad amici di tutti i tipi, per fare musica e brin-

dare tutti insieme in onore della più eccelsa delle arti. La sagrestia è il nostro puntodi forza, il luogo della nostra esposizione al grande pubblico, il salotto invece è rimasto una nicchia per pochi amici intimi e superselezionati, in cui portiamo a termine prove generali, oppure sperimentiamo nuovi repertori. Che posto occupa il Lied nel suo modo di essere artista? Attraverso il Lied riesco a fare scaturire dalla mia anima tutto ciò che provo e che non avrei mai il coraggio di esprimere a parole; cantando i Lieder provo l’emozione di mille emissioni che corrispondono a mille sentimenti. Qualcuno, dopo avermi ascoltato, ha osservato come sia evidentissimo che attraverso il mio canto si esplica tutta la mia interiorità.


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WOW SPAZIO FUMETTO Viale Campania 12 Milano Info: 02 49524744 www.museowow.it A sinistra: l’Assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory

Il museo del fumetto di Milano

WOW SPAZIO FUMETTO Inaugurato venerdì 1° aprile 2011 alla presenza del Sindaco Letizia Moratti e dell’Assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, WOW SPAZIO FUMETTO è il museo del fumetto di Milano. Promosso dal Comune di Milano e affidato in concessione alla Fondazione Franco Fossati, il nuovo spazio dedicato alla Nona Arte è in viale Campania 12, in un prestigioso stabile interamente ristrutturato, ex deposito ATM e storica fabbrica 16

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Motta, esempio di riqualificazione delle ex aree industriali cittadine. WOW Spazio Fumetto è una “casa” aperta a tutta la città, una sede museale atipica che ospiterà a rotazione mostre ed eventi dedicati alle diverse declinazioni del fumetto, del cinema d’animazione, dell’illustrazione e della letteratura di genere. Compito della Fondazione Franco Fossati, realtà culturale da anni impegnata nell’organizzazione di eventi, mostre e convegni de-

dicati proprio a questi mondi, è di creare in città un luogo riservato a chi voglia scoprire, approfondire e studiare la Nona Arte, un mezzo narrativo ed espressivo che proprio a Milano, dal 1908 a oggi, ha trovato il terreno culturale e imprenditoriale per nascere e crescere, ospitando le più significative produzioni editoriali e gli artisti più fecondi. Forte del suo archivio, che conta oltre mezzo milione di pezzi, e della credibilità guadagnata sul campo con la curatela di mostre per appuntamenti importanti, nazionali e internazionali, quali Cartoomics (Salone del fumetto, dei cartoons, del collezionismo e dei videogames a Fieramilanocity), Slowcomics (Salone del fumetto di qualità, all’Autodromo Nazionale di Monza) e La Ghignata (Rassegna di satira, umorismo e fumetto, a Monza e in Brianza), la Fondazione Franco Fossati si è impegnata con slancio ed entusiasmo ad accogliere questa nuova sfida e creare, in collaborazione con le istituzioni, un nuovo percorso culturale che la città aspetta da anni.



ARTE E CULTURA

Il cinema “portafortuna” per Milano

Onelio Onofrio Francioso

Purtroppo la classe politica milanese non ha saputo o voluto tener testa al successivo nascere del cinema romano, concentrato poi sulla Capitale, poiché la cinematografia fu astutamente molto considerata dal regime fascista di Simona Tomaselli 18

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n nuovo mensile che parla di Milano e della sua realtà quotidiana fa pensare che questa è una città che sicuramente è amata da chi realizza questa nuova pubblicazione. La direzione editoriale è affidata a lei che oltre ad occuparsi di giornalismo e della docenza di “Diritto dell’informazione e della comunicazione” è anche docente universitario di “Economia e Diritto cinematografico” nonché produttore cinetelevisivo. Le chiedo: la nostra Milano ha nella sua storia qualche legame col mondo del Cinema? Certo! I fratelli Lumiére realizzarono la prima proie-


MILANO RICORDI DI GLORIA Affascinante realtà storica. Ma si può fare qualcosa oggi per non lasciare tutto nel dimenticatoio della memoria? Sì, ma deve volerlo soprattutto la classe politica locale, riportando i fasti iniziali con iniziative concrete. E pensare che nel 1945 nacque Cinelandia a Cologno Monzese. Nel 1950 si avviò il MIFED (mercato internazionale film e documentario). Nel 1953 il museo Nazionale della Scienza e della Tecnica attivò “Le proiezioni del lunedì”. Nel 1958 nasce il premio “Cinema d’Essai” al Cinema Arti con 500 posti. Il premio “Nastri d’Argento” assegnato dalla critica e istituito nel 1946, viene trasferito a Milano nel 1961, come riconoscimento della Città simbolo dello sviluppo industriale. Forse il Cinema era un portafortuna per la nostra Milano? Forse se “ritornasse” a Milano si riavvierebbe il nuovo necessario sviluppo e ripresa del lavoro nazionale? Anche a me a volte balenano delle domande.

zione pubblica il 28 dicembre 1895 a Parigi al “Salon Indien del Gran Café sul boulevard des Capucines. Due anni dopo a Milano si inventa il “cinegiornalismo” con proiezione delle corse di San Siro al “Cinematografo Centrale” che era esattamente in Galleria del Duomo al numero civico 23. Precursionismo milanese! Quindi con queste proiezioni Milano è stata la sede/culla che ha visto nascere l’arte cinematografica applicata alla comunicazione sportiva. Ma esistevano in quel tempo case di Produzione? Tra fine ottocento e inizio novecento Milano era molto operativa anche in questo nuovo settore, con tutta la capacità di intraprendenza che ha sempre caratterizzato i milanesi. Il primo studio cinematografico è stato ubicato in via Serbelloni, angolo Corso Venezia, poi trasferito in zona Greco. Nasceva una Hollywood? Sì, anzi pochi sanno che la primissima “Hollywood” è meneghina. In realtà è stata un’idea milanese. I primi grandi stabilimenti di produzione furono realizzati in zona Bovisa su 10.000 ettari, iniziando un’attività documentaristica di ispirazione culturale, ma non c’era ancora Piero Angela! Siamo in una città dove non sono mai mancate le intuizioni commerciali. Ci sono notevoli fermenti commerciali già ad

inizio secolo? Iniziano anche ad emergere quelle caratteristiche milanesi di capacità organizzative applicate in ogni settore. Già nel 1907 il mercato è in espansione. Il 2 luglio di quell’anno il Prefetto di Milano emanò un’ordinanza speciale con norme obbligatorie per i gestori dei cinema. Regolamentò un formulario con norme sulla sicurezza pubblica delle sale di proiezione, a causa degli affollamenti. Considerando anche sicurezza igienica e antincendio. Ma oggi si parla poco di questi esordi del cinema nella nostra Città. Questi aspetti storici occorre divulgarli. Per quali altri argomenti Milano ha il primato in questo settore? In quegli anni sorsero associazioni di categoria: nel 1907 l’Unione Noleggiatori, una Società per la fabbricazione di pellicole e film italiani. Nel 1913 nasce “Associazione Milanese” la prima associazione dei produttori. Ma la vera genialità che ha permesso alla cinematografia di diventare industria è l’invenzione della sala posa con illuminazione artificiale. L’autore dell’ingegnosità si chiamava Montuori. Una vera rivoluzione cinematografica, nata da una apparente banale esigenza. Milano è stata sempre caratterizzata da un clima particolare, dove girare scene con nebbia e pioggia sarebbe stato impossibile lavorare tutti i giorni. La luce del sole era limita24oreNews

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Sotto: Mario Milani. Italia 1954, b/n, 57’. Nel 1954 l’Amministrazione del Sindaco Virgilio Ferrari commissionò al regista Mario Milani la produzione di questo documentario sull’attività e la vita dell’Amministrazione comunale. Sarà il primo filmato documentario promozionale di un ente pubblico in Italia. Attraverso i suoi fotogrammi in bianco e nero, Milano vive ci offre uno spaccato significativo della città negli anni del boom economico.

Sopra: Benedetto Croce, a destra Matilde Serao

ta nell’arco delle giornate e poi con questa idea si inventarono gli studios dove anche di notte si possono realizzare riprese “a giorno”. Ma questa notevole operosità milanese indusse qualche risvolto culturale di settore? Sicuramente, grazie all’apporto dei capitali della nobiltà milanese dell’epoca si poterono realizzare molte opere e iniziarono a proliferare anche iniziative prettamente culturali come ad esempio la prima rivista di cinema nel 1908 in 35.000 copie distribuite. Nel 1909 la prima manifestazione Nazionale Cinematografica e un Concorso Internazionale. Il 21 marzo 1911 fu presentato nella sala dei Filodrammatici il primo “Colossal” internazionale con effetti speciali, con la regia di Franco Bartolini. Un film intitolato “Inferno” riduzione cinematografica della Divina Commedia di Dante Alighieri. Fu il primo Colossal che ebbe successo internazionale. Girato in 1.400 metri di pellicola, qui farei notare che a quei tempi la lunghezza massima di pellicola proiettata non superava mai i 200 metri. La commedia era suddivisa in tre parti con 45 episodi. Le “location” furono gli splendidi luoghi tra Mandello, Carimate e Arenzano. Inoltre fu costituito anche il primo “cineclub” ubicato in via Senato nel ’26. Quindi il cinema nasceva con finalità davvero come strumento divulgatore di cultura. Certamente e si può aggiungere che nacquero diversi generi di argomentazione varia, tanto che già allora la composizione del pubblico fu vasto e settoriale, con fruitori di elevatissima cultura. 20

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Ci furono personaggi di cultura che si avvicinarono al Cinema? Dobbiamo citare personalità di spicco nella nostra storia della filosofia e della letteratura, basti citare il grande Benedetto Croce e l’illustre scrittrice Matilde Serao. Alcuni ritengono che sia Torino la capitale del Cinema. Secondo lei? Secondo me Torino ebbe la fama soltanto perché si presentavano proiezioni a favore dei Reali d’Italia. Proiezioni riservate alla famiglia Reale che lì aveva la base monarchica. E il Piemonte aveva più tradizioni Sabaude, dove pur realizzando l’Unità d’Italia si commisero scelleratezze, fatte emergere oggi anche cinematograficamente nel film del nostro M° di regia: Pasquale Squitieri nel film storico del 1999 “Li chiamarono briganti!” Nel tempo, recentemente, Milano ha perso questo primato? Purtroppo la classe politica milanese non ha saputo o voluto tener testa al successivo nascere del cinema romano, concentrato poi sulla Capitale, poiché la cinematografia fu astutamente molto considerata dal regime fascista. E la sede del potere era a Roma. Forse la cultura della classe dirigente non era all’altezza di capire l’attualità di mantenere vivo il rispetto delle tradizioni e identità culturali anche attraverso questo strumento magico che è il cinema. Ma senza Milano l’industria cinematografica non sarebbe mai esistita.


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IL CINEMA… UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI

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l cinema italiano è senza dubbio famoso e apprezzato in tutto il mondo. Registi ineguagliabili come Fellini, Antonioni, Comencini, Bellocchio, Salvatores, Tornatore… attori come Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Monica Vitti, Totò, Marcello Mastroianni, Giancarlo Giannini, solo per citarne alcuni degli interminabili elenchi, e innumerevoli film rimarranno icone scolpite nella storia del cinema di tutti i tempi. Il Cinema ci fa pensare a Hollywood e a Cinecittà, ma non tutti sanno che è nato a Milano: per questo è proprio a Milano che inizia il nostro viaggio in questo meraviglioso mondo del Cinema italiano: vogliamo raccontare cose che, speriamo, faranno piacere a tutti i nostri lettori, appassionati o no del grande schermo.

La cultura del cinema inizia da Milano. Passione lavoro per la pellicola 22

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LA PASSIONE “DIETRO LE QUINTE” Abbiamo fatto un chiacchierata con Renato Ostuni, un protagonista “dietro le quinte” del nostro cinema degli ultimi cinquant’anni. Inizia a lavorare nel ’59 con lo staff dei cinegiornali della Rai, a cui collaborava il noto e amatissimo presentatore Corrado, all’epoca “la voce” ufficiale della Radio. In poco tempo con la sua passione per il lavoro Renato conquista il ruolo di direttore della fotografia. Viene assunto nel ’62 nella sede Rai di Milano e, spinto da una crescente passione per il cinema, nel ‘68 decide di aprire a Milano una cooperativa di cinema dal nome U.P.C. (Unione professionisti Cinematografici). Oggi quella cooperativa, attraversando un pezzo di storia del cinema, è di-


Renato Ostuni

ventata un importante centro cinematografico, dotato di 3 teatri di posa, 5 camion più un gran camion di regia mobile, con un parco macchine molto grande e all’avanguardia. Da anni in questi teatri si girano spot pubblicitari e speciali per documentari, attualità, eventi sportivi, telegiornali e trasmissioni TV come “Porta a Porta”, “Anno Zero”, “Le Iene” (o “DriveIn”, per citarne una del passato…). Il centro mette a diposizione per le riprese dei Clienti - Rai, Mediaset, Sky … - gli spazi dei 3 teatri e tutto il proprio staff degli operatori cinematografici. Un vera scuola per molti giovani che oggi sono diventati professionisti più che affermati; vi sono passati molti importanti personaggi, registi, attori, cantanti e artisti vari ma anche direttori di fotografia e tanti tecnici, macchinisti, elettricisti, montaggisti ecc. . UNA SCUOLA PER I GIOVANI 4 anni fa l’idea di avviare all’interno del Centro una scuola di formazione delle professioni tecniche del Cinema, nata soprattutto per la volontà di trasferire ai giovani, oltre alla tecnica, soprattutto la passione di chi è vecchio del mestiere, lo vive e lo ama da sempre. Si insegnano ai giovani professioni quali registi, cameraman, fonici, montatori, elettricisti e macchinisti. La

scuola si preoccupa anche di aiutare i giovani studenti, soprattutto coloro che dimostrano capacità e passione, ad inserirsi nel mondo del lavoro. Tutti i lavori eseguiti durante i corsi vengono registrati e trasferiti su un Dvd, in modo da poter dimostrare a ciascun giovane ciò che ha imparato: la prova finale è una vera e propria trasmissione che dura almeno un’ora. Nella realtà spesso questo è un mestiere non facile, ci ha spiegato Renato Ostuni. Ad esempio la registrazione di uno spot televisivo di 30 secondi richiede alle volte anche 3 o 4 giorni di lavorazione: si ripetono scene attimo per attimo sino alla perfezione, alla noia e se non si ama davvero questo lavoro, può diventare molto duro e stancante. Conclude Ostuni: “La Nostra scuola è una grande palestra. Noi aiutiamo moltissimo questi ragazzi, insegniamo loro la professione, le tecniche d’avanguardia ma anche un po’ di tradizione e la cultura del lavoro, oggi importantissima per avviarsi e farsi strada. Ci definiamo la “BOTTEGA” del lavoro… Non vogliamo avere troppi studenti in un corso. La nostra scuola vuole formare bene i giovani, anche perché qui si ha a che fare con macchine di broadcast di alto livello: la bellezza della nostra scuola è che i ragazzi lavorano con le apparecchiature che usano le grandi Televisioni.” 24oreNews

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MILANO SUMMER SCHOOL: FORMAZIONE PROFESSIONALE, SPETTACOLI E ATTIVITÀ CULTURALI

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orna quest’anno Milano Summer School, giunto alla 3a edizione. 130 corsi di diversi livelli per soddisfare tutte le esigenze, 26 scuole e università tra le più rappresentative del sistema formativo milanese, 10 ambiti tematici tra cui scegliere: moda, design, teatro, musica, danza, cinema, ambiente, scienze, medicina e chirurgia, cultura e lingua italiana, studi sociali e 2 Business games rivolti a tutti coloro che intendono lanciare un nuovo business oltre ad una community cosmopolita on line. Questi i numeri dell’edizione 2011: da giugno a settembre un'imperdibile occasione formativa per passare il tempo libero in modo divertente e professionalizzante. Il

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Comune di Milano promuove corsi speciali per italiani e stranieri, organizzati dalle principali scuole e università della città, che consentono ai giovani di affinare le proprie capacità professionali per l'avviamento al mondo lavoro. 10 ambiti tematici tra cui scegliere: teatro, cinema, musica, moda, design, arte, cultura e lingua italiana, medicina e chirurgia, artigianato, turismo e relazioni internazionali. Il programma prevede anche 2 business game per chiunque sia intenzionato a lanciare una nuova attività di business ed una community per diplomati, universitari e neolaureati provenienti da tutto il mondo. Milano Summer School non è solo formazione ma anche una gran-

de community cui far parte, una grande occasione di aggregazione, divertimento e socialità. Infatti tutti gli iscritti potranno godere di un ricco programma di attività culturali e ricreative. Ogni settimana, prenderà vita un divertente Welcome party per consentire ai nuovi e vecchi arrivati di incontrarsi e conoscersi oltre a prendere i primi contatti con la città. Tante altre saranno le occasioni di socializzazione attraverso i vari happy hours in programma in Triennale, al Museo Diocesano, di Storia Naturale oltre a interessanti dopo cena nei luoghi del design e della movida milanese come l’Old Fashion. Spazio anche all’Arte, alla Musica e agli Eventi grazie ad ingressi agevolati,


convenzioni e visite guidate, di cui i partecipanti ai corsi potranno usufruire, spaziando da Brera al Castello Sforzesco, Palazzo Reale, al Cenacolo Vinciano sino al nuovo Museo del’900 oltre alle tante manifestazioni e iniziative che compongono la Bella Estate di Milano: eventi, spettacoli teatrali, concerti e incontri. “Milano lancia un'idea nuova di estate per promuovere a livello internazione la città. L'estate di Milano oggi è anche turismo, arte e cultura. Con Milano Summer School il capoluogo lombardo diventa anche un grande laboratorio formativo, un'occasione unica per i giovani del mondo” ha spiegato l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità - Alessandro Morelli - intervenendo alla presentazione ufficiale dell’edizione di quest’anno. “Apriamo ai talenti creativi di ogni Paese le nostre eccellenze di stile, di ricerca, di cultura – continua Morelli - una proposta che nasce dalla sinergia tra il Comune di Milano e le migliori realtà formative della Città. Milano Summer School è il simbolo di una Milano che c'è, che cresce, che attira i giovani. Una città che si piace e che piace al mondo, anche in estate che si appresta a divenire in vista di Expo 2015 la fucina formativa dei giovani talenti che dal mondo si incontrano a Milano.”

CAPAC: NUOVI LABORATORI PER I GIOVANI lL CAPAC (Centro d’Addestramento e Perfezionamento degli Addetti al Commercio), meglio conosciuto a Milano come Politecnico del Commercio, rappresenta da anni un punto di riferimento per quel che riguarda la formazione professionale nei settori del commercio, del turismo e dei servizi. Quest’anno, per festeggiare i suoi 50 anni di attività, ha inaugurato insieme al sindaco Letizia Moratti la rinnovata struttura con nuovi laboratori di formazione. Sono stati allestiti nuovi spazi e laboratori per gli allievi: panetteria, pizzeria, pasticceria, gastronomia, gelateria, cucine, bar caffetteria. I nuovi laboratori mettono a disposizione dei giovani un ambiente all’avanguardia, moderno e attrezzato, dove affinare le proprie capacità professionali e acquisire competenze di grande valore nel mercato del lavoro. Non c’è solo food & beverage nell’offerta formativa, ma vere e proprie scuole d’eccellenza come, ad esempio, la Scuola di orologeria in collaborazione con Assorologi e la formazione per il settore benessere (come i corsi d’estetisti)”. Il Capac-Politecnico del Commercio (fanno parte della Fondazione Capac: Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, Fondazione Cariplo, Fondazione Fiera e Unione Confcommercio Milano cui è affidata la gestione) è un’eccellenza formativa milanese. Costituito infatti nel 1961,oggi svolge – in viale Murillo e nelle altre tre sedi accreditate (a Milano in via Amoretti, a Lodi e a Varese) – circa 800 corsi all’anno per quasi 11.000 allievi e più di 1.200 aziende coinvolte. Nello stesso complesso di viale Murillo, di fronte al Capac, si svolgono le attività formative della Scuola Superiore del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni che, con il Capac, completa l’offerta del polo formativo di Unione Confcommercio Milano.


IL PROGETTO “ONE DREAM ONE CITY” E LA CARTA GIOVANI Lo scorso febbraio, a Palazzo Marino, è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa per estendere la rete degli enti e delle istituzioni coinvolte nel progetto “One Dream One City”. Grazie a questo protocollo, la Provincia di Milano affiancherà il Comune nell’accoglienza dei giovani talenti che aderiranno a questo progetto mettendo a disposizione vari servizi. IL Progetto. Avviato nel 2007, ONE DREAM ONE CITY mira ad attrarre a Milano giovani talenti da tutto il mondo (studenti, ricercatori e manager) per completare la propria formazione e perfezionare le proprie competenze professionali presso differenti attori ed istituzioni della realtà milanese (università, associazioni, aziende e fondazioni). I giovani, ospitati a Milano, hanno la possibilità di specializzarsi in diversi settori quali moda, design, sport, turismo, attraverso un’offerta articolata di servizi: master universitari, corsi intensivi di apprendimento della lingua italiana, dottorati di ricerca e stage aziendali, assieme ad attività ricreative ed incontri con le realtà economiche e turistiche della città. Grazie a questa

importante iniziativa, questi giovani potranno contribuire a sviluppare rapporti istituzionali, commerciali ed economici e a promuovere il Sistema Milano e il Made in Italy nel mondo, diventando i nostri più convinti “ambasciatori” nei loro Paesi d’origine. In questi anni sono state attivate partnership con oltre 40 realtà culturali, formative e imprenditoriali della città per fare di Milano un polo attrattivo per i migliori giovani talenti di tutto il mondo. Oltre ai master, dottorati di ricerca e stage, i giovani stranieri, anche grazie al contributo della Provincia di Milano, avranno la possibilità di prendere parte a diverse attività culturali, sportive, ricreative e di usufruire di numerosi servizi,

ACCADEMIA DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO POLITICO “ITALIA MERITA”: un laboratorio permanente per i giovani che vogliono fare politica in maniera pulita e onesta

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scoprendo Milano e il suo immenso patrimonio di storia e di cultura, divenendone a loro volta promotori nel mondo”. LA “Carta Giovani” e il Concorso Fotografico. La Provincia di Milano mette a disposizione di tutti i giovani che arriveranno sul nostro territorio la Carta Giovani. Grazie alla card i ragazzi potranno accedere a sconti, servizi e facilitazioni nei settori della cultura, dello sport, dei trasporti, dei viaggi e del tempo libero non solo nei 117 Comuni della Provincia di Milano, ma anche in 41 Paesi europei. Quest’anno i giovani hanno un’opportunità in più: quella di partecipare al concorso fotografico ‘Io nel mio mondo’. Attraverso una foto i ragazzi di Milano e provincia potranno raccontarsi e partecipare alla mostra che sarà realizzata con i 26 migliori scatti. Una giuria di esperti premierà le 6 immagini migliori”. La Carta Giovani della Provincia darà diritto a una serie di sconti e di agevolazioni in diversi settori d’interesse giovanile: dalla formazione (scuole di lingua, scuole guida, scuole professionali), alla cultura (musei teatri, mostre cinema festival), allo sport.

Abbiamo chiesto a Francesco Vivacqua, coordinatore e responsabile dei rapporti con le Istituzioni Pubbliche e Private dell’Accademia “Italia Merita”, fondata quest’anno a Milano, cosa è e come intende procedere l’Accademia. “oltre il 30% degli italiani non è andato a votare” – osserva Francesco Vivacqua. “Un dato impressionante che fa riflettere se la politica è ancora lo strumento essenziale per far vivere e crescere la nostra democrazia e la conseguente pacifica convivenza. Un dato che segnala una scissione tra chi gestisce il potere e la società civile che rimane sempre più distante, remota e spettatrice passiva di un vissuto alimentato da slogan, settarismi, faziosità, semplificazioni, ed iniziative spesso utili a premiare gruppi o clan”. Non a caso la “Passione per la politica” è il primo progetto che intende realizzare l’Accademia “Italia Merita”. Attraverso una indagine volta a scoprire se e quanto la passione della politica sia rimasta nella testa e nel cuore degli italiani e come questa potrebbe essere declinata all’insegna di un rinnovamento che collochi, valori individuali, merito, ideali e determinazione a riappropriarsi dei valori e del merito.



che arriverà

Un orto per guarire i bimbi in ospedale Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. All’Expo i Grandi Problemi dello Sviluppo Sostenibile Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita è il tema scelto per la Esposizione Universale di Milano 2015. Questa scelta vuole trattare delle tecnologie, dell’innovazione, della cultura, delle tradizioni e della creatività legati al settore dell’alimentazione e del cibo. Riprendendo tematiche già sviluppate in precedenti edizioni della manifestazione (come ad esempio il tema dell'acqua dell’Expo 2008 di Saragozza) le si vuole riproporre alla luce dei nuovi scenari globali e dei nuovi problemi, focalizzandosi sull’asse principale del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra.

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Curare l’orto per alleggerire il soggiorno in ospedale. È l’idea pensata per i piccoli ricoverati nel Reparto di pediatria dell’ospedale Sacco di Milano. “L’orto dei sogni”, un’iniziativa dell’assessorato comunale alle Aree cittadine e consigli di zona, in collaborazione con Missione Sogni Onlus, è stato inaugurato venerdì

scorso. Il progetto prende spunto dal tema di Expo 2015 Nutrire il pianeta, energia per la vita, e offre la possibilità ai bambini della Pediatria, autorizzati dalla struttura, di dedicarsi alla cura dell’orto per rendere meno duro il soggiorno in ospedale e per incentivarli alla guarigione attraverso la cura delle piante. Lo

spazio, allestito e curato da ortisti volontari del Comune di Milano, verrà messo a disposizione dei bambini due volte alla settimana per due ore al giorno. Per i bambini l’orto sarà un incentivo ad uscire dalla stanza per godere dell’aria aperta, motivandoli ulteriormente nel loro processo di guarigione. Dal punto di vista ambientale, l’area è situata in prossimità di numerosi parchi urbani: Parco delle Groane, Oasi del Wwf di VanzagoParco Sud e Parco dei Fontanili, oltre a quelli dell’area Nord-occidentale – Parco delle cave, Parco di Trenno, Monte Stella e stadio e impianti sportivi di San Siro



MILANO UNDERGROUND

Un sorriso lungo un caffè

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niziamo questa mattina il nostro viaggio nella Milano da bere e da scoprire, in uno dei percorsi frequentati ogni giorno da tantissime persone ma dove non batte mai il sole: parliamo della metropolitana. Partendo da una delle più belle e conosciute piazze d’Italia, piazza del Duomo di Milano, dopo aver schivato a malapena uno stormo di piccioni affamati, prendiamo la linea rossa e scendiamo alla fermata MM1di Bande Nere. Ci fermiamo a bere un caffè al primo bar, il Caffè Underground dove ci accolgono subito con un sorriso due ragazze, Regina e Daniela, le titolari del bar e ordiniamo un cappuccino. Fin da subito ci colpisce la grande simpatia, ospitalità e famigliarità nel loro modo di accogliere i clienti. Non passa un minuto ed ecco arrivare al nostro tavolo Regina che ci porta il cappuccino e le rubiamo un pò di tempo, per chiacchierare con lei.

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CAFFE UNDERGROUND METRO MM1 Bande Nere

Viaggi in metro


Regina, entrando nel vostro locale si respira subito un’atmosfera piacevole, che mette a proprio agio. Qual è il segreto? In un ambiente a conduzione familiare, offriamo un caffè con un sorriso e qualche battuta con la nostra semplicità e questo forse è ciò che piace alla gente: oggi le persone hanno sempre più bisogno di parlare, magari anche solo nel tempo di un caffè o ‘marocchino’ e qui trovano chi li ascolta. Lavorate insieme ai vostri Genitori? Si. La nostra famiglia ha origini Napoletane ma vive e lavora a Milano da più di 35 anni. Dal luglio del 2007 prendemmo tutti insieme la decisione di rilevare il Caffè Underground. Avete molti clienti affezionati? E Milanesi? C’è un gran passaggio. Certo, abbiamo molti abituè ma in metropolitana, si sa, gran parte dei clienti sono occasionali e capita di tutto. Ci vorrebbe una telecamera per registrare: ne vedremmo delle belle…

Clienti Milanesi? Qualcuno. Il vero Milanese non si trova più”. “Abbiamo cercato nel tempo di migliorare la nostra clientela: si lavora tanto per la colazione, la pausa pranzo, curiamo molto la qualità dei prodotti e selezioniamo prodotti tipici di tutta la tradizione italiana” - ci spiega Daniela raggiungendo il nostro tavolo. “La giornata che inizia alle 6 del mattino si conclude alle 8 di sera tra caffè, colazioni, aperitivi e pranzi: in media serviamo circa 500 caffè al giorno e un centinaio di pasti. Si instaura un rapporto conviviale anche tra vicini di tavolo. Una cliente abituale seduta al tavolino accanto al nostro, sorridendo ci confida: “non è che mi pagano la bolletta, ma mi confortano con una battuta un sorriso, uno scherzo, mi sento come in famiglia, che in questi tempi di vita frenetica non è poco, anzi è impagabile”. Esiste un’aria familiare che in certi momenti ricorda persino le scene di un vecchio film napoletano. Diamo una sbirciata alla cucina, dove tra i fornelli vediamo mamma Anna… sentiamo un intenso profumo di aromi di basilico, origano, salvia, e rosmarino che giunge dalla classica tazza piena di erbe aromatiche dell’orto, come si usa nel Sud. E poi arriva il papà, che con fare guardingo controlla tutto il movimento del locale: è lui “il comandante” ci dicono Regina e Daniela. Poi Daniela ci dice: “scusate, devo andare, sta arrivando un cliente che chiede sempre un marocchino, vedo che ha fretta, gli ho sentito dire di essere in un tremendo ritardo”. La osserviamo mentre prepara e gli serve il marocchino, notando con un pò di stupore che hanno iniziato a parlare e che nonostante la gran fretta il cliente si intrattiene con lei per più di 10 minuti… Cosa pensate dei giovani, dei vostri coetanei? “Ci sono problemi importanti da risolvere: ai primi posti il lavoro, la casa, le incertezze del futuro. Bisogna dare ai giovani una mano oggi e una ragionevole certezza per il futuro, incoraggiando e non indebolendo la grande energia che hanno dentro. Per concludere la nostra simpatica chiacchierata, volete lasciare un messaggio ai nostri lettori? Un messaggio ai vostri lettori milanesi? Il nostro “Sole”, soprattutto quaggiù all’UNDERGROUND, è nel vostro sorriso, nei tanti colori della vostra pelle che ci raccontano storie di mondi lontani. Pensiamo che un buon consiglio sia “rallentare” vivere la vita con un pizzico di allegria e cercare di pensare positivo senza smettere di lottare quando serve. Noi possiamo solo lasciarvi il nostro sorriso…lungo quanto un caffè. 24oreNews

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Sembra l’Uovo di Colombo, ma come sempre le invenzioni più efficaci sono anche le più semplici. Con il TRS vengono invertite le proporzioni delle calzature tradizionali, che hanno circa 1/3 della propria suola nella parte del taco, e 2/3 nella parte anteriore, con un “dead spot” , un punto morto all’altezza dell’arco plantare.

LA SCARPA ORGOGLIOSA DI ESSERE UNA SCARPA Grazie al nuovo sistema TRS (Tecnica Rolling System) sviluppato per un uso performante nelle scarpe sprotive più evolute del marchio Tecnica, T-Shoes rende anche la camminata fluida, leggera e confortevole in ogni situazione. Invertendo le tradizionali proporzioni della suola, disegnandola con un “rockering” accentuato ( la forma arcuata che agevola la rullata) e con uno speciale sottopiede interno che rende il movimento fluente, risparmiando energia e migliorando l’azione dinamica del piede, anche la sneaker da città diventa – oltre che bella e trendy –un progetto di bioingegneria


SNEAKER T-SHOES Un progetto di bioingegneria applicato alla Strolling Sport Il sistema TRS (Tecnica Rolling System) sviluppato per un uso performante nelle scarpe sportive più evolute del marchio Tecnica, viene oggi applicato anche ai modelli T-Shoes, le scarpe dei viaggiatori metropolitani. Così anche la sneaker da città diventa, oltre che bella e trendy, un progetto di bioingegneria. TRS® è un sistema unico ed innovativo, che combina una eccezionale ammortizzazione con una incomparabile capacità di trasferire l’energia del movimento in avanti. Sembra l’uovo di Colombo: nel TRS le proporzioni tra parte posteriore ( destinata all’ammortizzazione) e parte anteriore ( destinata al trasferimento di energia) vengono invertite rispetto alle suole tradizionali. La parte posteriore della suola occupa 2/3 della lunghezza della scarpa e grazie alla combinazione del nuovo profilo posteriore della suola (T-Spot), e ai materiali super-ammortizzanti (T-Cube Cushioning), crea la Oversize Rolling Zone, che consente alla suola di essere costantemente e completamente a contatto con il terreno (+300% in fase di rullata rispetto alle suole tradizionali) garantendo un appoggio più confortevole ed una rullata più fluida. La parte anteriore della suola occupa 1/3 dell’intera lunghezza con il Rolling Rocker, progettato per trasferire l’energia dinamica in avanti più velocemente e più efficacemente, e che incrementa la fase di spinta ( il triplo rispetto alle suole tradizionali). Il Tecnica Rolling System®, consente di correre e camminare in modo più fluido, più efficace e più a lungo. Grazie all’aumento della superficie a contatto del terreno in ogni fase della rullata, offre un grip maggiore delle suole tradizionali, ed una maggior sicurezza. Il sistema TRS è stato applicato al modello STROLLING SPORT: Ispirate alle linee vintage delle sneakers anni 70, in pelle scamosciata, proposte in quattro varianti colore: grigio e blu royal, piombo, blu notte, grigio chiaro e bianco. 24oreNews

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ABITO NUOVO, STESSA ELEGANTE BELLEZZA Con Sì SposaItalia Collezioni a Milano protagonista il bridal fashion: una conferma che si tinge di importanti novità dal 17 al 20 giugno 2011

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orna Sì SposaItalia Collezioni. L’appuntamento only trade con le collezioni 2012 più atteso andrà in scena a Milano dal 17 al 20 giugno 2011 con una nuova immagine, che conferma la cifra stilistica che lo ha reso così apprezzato tra gli operatori. Così, dopo aver chiuso la scorsa edizione accogliendo 6.187 buyer (+12% rispetto al 2009) Sì SposaItalia Collezioni, salone internazionale organizzato da Fiera Milano e dedicato al bridal fashion, si conferma spot light privilegiato sul mondo degli abiti da sposa, da cerimonia e sul corredo di indispensabili accessori per il giorno del sì. Non c’è solo la bellezza o la qualità preziosa in un abito da sposa, ma la cultura di chi lo ha creato, il concept a cui è ispirato, i sentimenti che accende in chi lo indossa. Tutto questo deve essere racchiuso nello stile dell’abito, uno stile che pochi designer di moda sanno interpretare, creando quell’alchimia unica tra tradizione e capacità di innovare che trasforma l’abito stesso in un oggetto di emozione, in un sogno realizzato. Sono proprio questi maestri di stile cui SposaItalia da sempre dedica i propri spazi, offrendo loro un momento unico di incontro con i buyer internazionali, ma anche un palcoscenico per valorizzare la loro cultura. Per raccontare i maestri italiani dello stile, quell’italian touch che sa parlare a tutto il mondo, Sì SposaItalia Collezioni sceglie anche quest’anno di affidare l’immagine all’agenzia Creo Italia, con la direzione creativa di Daniele Cipriani: il bianco, colore dominante nell’immaginario della sposa, diventa l’aura da cui emerge il panneggio di un abito minimalista ma di classicissima ispirazione, indossato da una modella la cui bellezza è perfettamente fusa con esso. Un’immagine che diventa sogno premonitore della manifestazione, anche quest’anno centrata sull’abito vivo, indossato, animato e mosso durante le sfilate: proprio sulla passerella abiti e accessori si incontreranno tra loro, consentendo agli operatori di saggiare preziose miscele di stili, di confrontare idee, di trarre ispirazione per nuove proposte per il cliente finale. Intorno, gli stand offriranno ai visitatori la completa visione delle ultime tendenze, in un gioco di rimandi, di suggestioni e di concept originali. Con Sì SposaItalia Collezioni il trade riscopre la sua dimensione più viva ed esclusiva: internazionalità degli operatori, i migliori rappresentanti del bridal fashion tra gli espositori, sfilate e momenti di incontro. Lo stile italiano non ha mai trovato sposa più fedele.


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MILANO COME STAI?

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i scrive un’omeopata costituzionale. Non sono in grado di dare consigli generici che possano essere utili ai miei lettori, perché l’omeopatia costituzionale o unicista è in grado di curare ogni persona singolarmente in base alle sue caratteristiche fisiche, mentali e psicologiche. Posso parlarvi di un rimedio che può essere utile a tutti indistintamente, adulti, bambini e anche animali. Questo rimedio è ARNICA MONTANA. Si prepara partendo dalla pianta che cresce sopra i 700 metri di altezza ed è una pianta protetta. Il suo uso omeopatico,in gocce o granuli ha la possibilità di intervenire molto positivamente in qualsiasi trauma, contusione, ferita, contusione-abrasione, scottatura ecc., bloccando la reazione dell’organismo al trauma, che è salutare fino ad un certo punto ma che è sempre eccessiva rispetto alla sua entità. Il suo uso è consigliato anche in previsione di un intervento chirurgico, estrazione dentale, parto ecc. Si trova in commercio in granuli, in tubo dose, in gocce, in gel e in pomata. Per esempio l’ARNICA MONTANA 30 CH dovrebbe essere sempre a portata di mano, pronta all’uso immediato in caso di necessità. Si dice che Arnica debba essere somministrata o assunta ancora prima di dire ahi! Ciò vuol dire che tanto più il suo uso è tempestivo, tanto più è efficace. È impressionante vedere un bambino che piange, urla e strepita perché ha subito o si è procurato un trauma, e non appena si riesce a mettergli in bocca qualche granulo o qualche goccia di Arnica, smette di piangere, di sanguinare, un ematoma in via di formazione si blocca e dopo un po’ il bambino traumatizzato non si ricorda più della sua brutta esperienza. Tutti i miei pazienti ricevono istruzioni dettagliate oltre che sull’omeopatia in generale, unicista in particolare anche sull’uso di Arnica nelle varie circostanze traumatiche che si incontrano nella vita. Anche un trauma psicologico, una brutta notizia, un’arrabbiatura, una delusione, possono trarre beneficio dall’uso di questo meraviglioso rimedio. Questo è un piccolo esempio di come può funzionare l’omeopatia negli umani e negli animali, Le malattie croniche o acute trattate con il rimedio giusto, si risolvono più o meno velocemente ma in modo dolce ed elegante senza la comparsa degli effetti secondari che sono propri delle medicine allopatiche. Se si può è bene usare l’omeopatia naturalmente consigliata e studiata per il singolo individuo e la singola circostanza.

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Un rimedio che può essere utile a tutti, adulti, bambini e anche animali Dr.ssa Angela Minutillo Bertanza


Scrivete al Dr. Tisbo bisturi13@yahoo.it

Salute

Una pausa per togliersi qualche ruga

IL LIFTING DEL MEZZOGIORNO

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erché non togliersi qualche ruga che ci da fastidio quando ci guardiamo allo specchio? Quei piccoli segni che cominciano a comparire qua e là e che un po’ ci intristiscono il viso oggi in moltissimi casi non sono più un problema. Svariate sono le tecniche dai filler al botux fino al lifting chirurgico, ma spesso ci troviamo nel caso in cui la chirurgia è troppo e non fare è poco. Oggi vogliamo parlare con il dr Tisbo Raimondo delle tecniche di ringiovanimento cutaneo non invasive. “La tecnica di ringiovanimento cutaneo non invasiva in uso più diffusa è quella basata sull’uso della radiofrequenza, quella che gli americani usano chiamare lifting della pausa pranzo in quanto la metodica è di rapida esecuzione 20minuti circa per il volto senza presentare poi segni post-trattamento. L’uso della radiofrequenza è utilizzata anche per collo,mani, braccia,addome e cosce. Chiaramente il paziente va valutato caso per caso, in quanto i risultati possono variare a seconda dell’età,della texture cutanea ecc. Sicuramente possiamo dire che la radiofrequenza comporta diversi vantaggi: • Contrazione e stimolazione del sottocutaneo • Miglioramento texture cutanea

• Aumento elasticità cutanea • Effetto micro-lifting Inoltre bisogna sottolineare che non si tratta di una metodica ablativa come i laser CO2 ed Erbium e quindi non distrugge l’integrita cutanea e il paziente può fin da subito riprendere la propria vita di relazione.I risuldiati sono immediati e visibili già alla fine del trattamento con chiara soddisfazione del paziente, La metodica risulta semplice ed efficace con costi contenuti dai 300 agli 800 euro a seconda delle parti trattate, Non presenta particolari controindicazioni e non richiede particolari attenzioni post trattamento. Il trattamento è eseguibile in tutte le zone del viso oltre alle Palpebre e al Contorno Occhi, con risultati di grande efficacia per quanto riguarda FRONTE LABBRA MENTO COLLO Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che questa metodica è assolutamente complementare all’utilizzo dei filler del botux e con la chirurgia tradizionale Possiamo concludere nel dire : • Metodica efficace, facilmente riproducibile, ben tollerata e apprezzata dai pazienti. • Tecnica facile a bassissimo rischio d’esecuzione • Procedura a basso costo 24oreNews

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MILANO COME STAI?

PHR-KEY: IL FASCICOLO SANITARIO PERSONALE IN UNA CHIAVETTA USB Il tema del libretto sanitario personale è dibattuto su tutti i tavoli, a livello regionale, di Ministero della Salute e di Comunità Europea nell’ambito dei programmi eHealth. Tutte le organizzazioni coinvolte convengono sulla importanza di poter dematerializzare la carta relativa a referti, cartelle cliniche, prescrizioni, ecc, in modo da rendere trasportabile e visibile a qualunque operatore autorizzato la infor-

mazione sanitaria del pazienti, ossia creando quello che in gergo clinico internazionale è il “Personal Health Record” (PHR) Per un cittadino italiano non esiste un modo unico di poter ricevere e memorizzare dati clinici in formato elettronico se le prestazioni sono erogate in più regioni e da più enti. Ancor più complesso è per un cittadino Europeo. Sulla base delle esperienze di una

azienda francese che ha realizzato e venduto con successo in Francia, una soluzione di Fascicolo Sanitario su CD-ROM, abbiamo realizzato con la loro collaborazione la versione italiana su chiavetta USB. Il software utilizzato per la gestione delle immagini è stato riconosciuto come “Dispositivo Medicale” ed ha ottenuto il marchio CE. La filosofia è quella di consentire al paziente di caricare il documento clinico prelevandolo dai sistemi regionali, dai sistemi di distribuzione elettronica dei referti dei laboratori, dai CD/DVD dei referti radiologici, dal medico o semplicemente con uno scanner: esattamente come farebbe per un raccoglitore cartaceo. La soluzione permette di memorizzare i documenti, creare un indice, comprimere le immagini mantenendo la valenza diagnostica (così si usa poco spazio di memoria) e rivederli anche con il proprio medico. Non è richiesta alcuna installazione di software; per visualizzare le informazioni e le immagini può essere utilizzato da qualunque operatore sanitario, su qualunque PC o Mac e senza lasciare dati o applicazioni sul sistema ospite. PHR-KEY è un chiavetta USB a forma di chiave, da portare sempre con se, semplice da usare e da gestire. E’ disponibile oggi a partire da 4GB di spazio di memoria (oltre 20.000 radiografie al torace) e con servizi opzionali fra cui il backup dei dati contenuti su un server sicuro, per garantire il ripristino delle informazioni anche in caso di smarrimento della chiavetta.

Per maggiori informazioni commerciali, di natura tecnica o per avere informazioni su specifiche personalizzazioni contattare info@healthbook.it

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Cosa potrebbe fermarti? Classe A con 5.000 km di carburante in omaggio. Il 7 e 8 maggio.

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BELLEZZA ALIMENTAZIONE E TEMPO LIBERO

A pochi passi da Milano il circuito di gare dedicato agli amanti della disciplina più ecologica che c’è, organizzato dal portale www.golfmilano.it “Quello che le altre persone possono trovare in una poesia o in un museo d’arte, io lo trovo nella pallina in volo dopo un buon drive…” - sono le parole del Re del golf, Arnold Palmer – “ è il più bel gioco - che il genere umano abbia mai inventato”. Non è certo facile accontentare il popolo del green. Principianti e fan agguerriti sono alla ricerca sì di attrezzatissimi prati verdi su cui “marcare palla”, ma anche luoghi dove trascorrere piacevoli week-end di comodità, relax, atmosfere calde e confortevoli e benessere a tutto tondo che permetta loro di fare il pieno di buonumore ed energie da spendere nella loro più grande passione. Una bella idea che suggeriamo ai nostri lettori è stata quella di organizzare - attraverso il por40

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a TUTTO GOLF in Milano e dintorini


tale internet www.golfmilano.it - un circuito di gare presso le numerose strutture di golf club nelle vicinanze di Milano. Il sito raccoglie tutte le gare di golf dei Circoli di Milano, Brianza fino al Lago di Como e sta dando ottimi risultati. I giocatori possono scegliere comodamente da casa la gara di golf da disputare nel prossimo week end oppure ricercare quel particolare evento che da tempo stiamo aspettando; potersi iscrivere on-line rende tutto più veloce e comodo. Sempre sulla velocità si è puntato per il circuito di gare di golf: infatti la formula è di 9 buche stabford, 2 categorie, da disputarsi infrasettiamalmente. Le prime due tappe si sono svolte sul percorso del Golf Brianza Country Club. La prima tappa è stata già un successo con più di 80 partecipanti. La seconda tappa ha superato questi numeri, e si è arrivati a 99 iscritti, che divisi nelle due caegorie, si sono cimentati sulle prime nove buche del Golf Brianza Country Club. Ottimi i risultati ottenuti in campo. Numerosi i premi messi in palio dagli Sponsor: oltre a ibloom organizzatore dell’evento e al Golf Asiago e Meltar Resort che mettono in palio un ulteriore soggiorno ad estra-

zione ad ogni tappa, anche tutti i Circoli menzionati sul sito, quali: Ambrosiano, Barlassina, Brianza, Camuzzago, Carimate, Green Club, La Pinetina, Le Robinie, Le Rovedine, Milano, Molinetto, Monticello, Tolcinasco, Villa d’Este, Villa Paradiso, Zoate, omaggiano i giocatori con green fee gratuiti presso i loro percorsi di golf. Ogni tappa, inoltre, prevede ulteriori premi dagli sponsor tecnici. E non è finita qui... Al termine di ogni tappa del Circuito, RIGONI di Asiago è presente con i propri prodotti tipici dell’ Altopiano per offrire gadgets a tutti i partecipanti. Se non si è certi di vincere per abilità golfistiche, magari la fortuna può dare una mano! In palio, oltre ai soggiorni presso il Golf Asiago, green fee, stampanti, prodotti tipici dell’altopiano, accessori golf, e molto altro ancora. Per conoscere tutti gli appuntamenti golfistici di Milano, Brianza e Lago di Como, consultate il sito internet!

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Hockey Milano L

a storia dell’hockey su ghiaccio in Italia inizia il 10 marzo 1924 con la nascita dell’Hockey Club Milano. Un giorno fondamentale per generazioni di giovani milanesi cresciuti a ‘dischi e bastoni’ sulle vecchie tribune del glorioso Palazzo del Ghiaccio di Via Piranesi. Un amore per la propria squadra di hockey che non si è mai assopito con il passare degli anni e, al contrario, si è rinforzato vittoria dopo vittoria (29 Scudetti, 3 Coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane e alcuni indimenticabili trionfi a livello internazionale). Una storia ricca di successi ed emozioni che pro-

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segue ancora oggi con l’Hockey Milano Rossoblu. Società presieduta dall’architetto Ico Migliore che ha raccolto il testimone nell’estate del 2008 impostando un progetto pluriennale con il duplice obiettivo di consolidare ed incrementare l’attività del Settore Giovanile, considerato vero patrimonio della società in grado di assicurare un futuro solido e ricco di soddisfazioni, e mantenere l’eccellenza con la Prima Squadra. Un progetto societario e tecnico in costante crescita basato su un Settore Giovanile ben strutturato ed organizzato con oltre 130 ragazzi iscritti e sei formazioni partecipan-

ti ai vari campionati di categoria e su una Prima Squadra basata su un gruppo di giocatori nati e cresciuti a Milano in grado di qualificarsi al terzo posto nel Campionato Italiano di Serie A2 nella stagione sportiva 2010/2011. La storia e la tradizione dell’hockey su ghiaccio all’ombra della Madonnina sono destinate a proseguire ancora a lungo con l’Hockey Milano Rossoblu sul ghiaccio e con i giovani milanesi sulle tribune dello Stadio Agorà per sostenere la propria squadra e la propria città. Per info: www.hockeymilano.it info@hockeymilano.it


A sinistra un’azione di gioco durante un incontro del settore giovanile. Qui sotto la squadra del settore giovanile, in basso una vittoria della prima squadra. Nell’altra pagina, l’Hockey Milano mette a segno un bellissimo gol.

Un progetto basato su un Settore Giovanile ben strutturato ed organizzato con oltre 130 ragazzi iscritti


ANDATA E RITORNO

ERBE DEL CASARO 2011 Appuntamento con Erbe spontanee e Formaggi tipici della Valle Brembana

ALTA VALLE BREMBANA, 28 - 29 MAGGIO 4 - 5 GIUGNO

A

ppuntamento con Erbe Spontanee e Formaggi Tipici della Valle Brembana. Escursioni, visite alle realtà locali, degustazioni guidate e assaggi, esposizioni e mercatini di artigianato, laboratori e animazioni per grandi e piccini… un calendario ricco di attività per mettere in mostra natura, cultura e gastronomia dell’Alta Valle Brembana, una montagna autentica e ricca di tra-

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dizioni. E per permettervi di apprezzare tutta la squisitezza e la qualità di erbe spontanee e formaggi brembani, durante l’iniziativa i ristoranti locali proporranno ottimi menu a prezzi di promozione. Due fine settimana, 28-29 maggio e 4-5 giugno, per scoprire segreti e proprietà delle erbe spontanee dei pascoli di montagna e apprezzare sapori e profumi dei formaggi brembani presentati direttamente


dai loro produttori che con passione e dedizione continuano a mantenere viva la tradizione casearia locale. Le erbe spontanee, gustose in cucina e preziose per le loro proprietà curative, sono da sempre presenti nelle case della Valle Brembana, per preparare e insaporire i piatti tipici locali e per la cura delle malattie delle genti brembane. La Valle Brembana è anche terra di grande tradizione casearia, a testimoniarlo ci sono ancora oggi i numerosi prodotti garantiti da vari marchi di tutela: il Formai de Mut D.O.P., il Formaggio Tipico Branzi, il Taleggio D.O.P., lo Strachitunt, i caprini e i nuovi presidi Slowfood quali gli Agrì di Valtorta e lo Stracchino delle Valli orobiche. All’iniziativa “Erbe del Casaro” è legato il concorso fotografico “Lo scatto fuggente” che premierà i migliori scatti che sapranno rendere l’idea dell’attimo che fugge e che va colto; il regolamento completo e tutte le informazioni sul concorso sono disponibili sul sito www.altobrembo.it. Nel corso dei due week-end di “Erbe del Casaro” parteciperanno attivamente alcune importanti associazioni provinciali e nazionali quali Slow Food, ONAF (Organizzazio-

ne Nazionale Assaggiatori Formaggi), Flora Alpina Bergamasca, Parco delle Orobie, Club Alpino Italiano e l’Orto Botanico Lorenzo Rota di Bergamo. “Erbe del Casaro” ha inoltre ottenuto i patrocini di Parco delle Orobie, Comunità Montana Valle Brembana, Provincia di Bergamo e Regione Lombardia. Il calendario completo dell’iniziativa insieme a tutti i menu dei ristoranti aderenti saranno presto disponibili sul sito ufficiale di “Erbe del Casaro”: www.erbedelcasaro.it. I Comuni di Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Santa Brigida e Valtorta, in Alta Valle Brembana, in collaborazione con operatori e piccole aziende locali, hanno avviato da qualche anno un processo volto alla promozione di un turismo sostenibile mediante la valorizzazione delle importanti risorse naturali disponibili, di prodotti tipici e gastronomia così come di cultura e tradizioni del territorio. A questo scopo è nato “Altobrembo”, istituzione che riunisce attori pubblici e privati accomunati da questo obiettivo di sviluppo territoriale nel rispetto delle risorse disponibili in Alta Valle Brembana.

PER IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE:

www.erbedelcasaro.it

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