Italia Da Gustare Aprile 2019

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Anno 7 - Aprile 2019

Santuario di S. Cataldo - Cottanello - Rieti

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

IL PERSONAGGIO CLAUDIO SADLER LA MIA IDEA DI CUCINA

SCOPRI L’ITALIA

SCOPRIAMO LA SABINA SULLE ORME DI FRANCESCO

[STILE ITALIANO]

IL VARO DI MSC BELLISSIMA



Aprile 2019

indice

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[ PERSONAGGIO] 6

Claudio Sadler «la mia idea di cucina»

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Gli appuntamenti di primavera

[ AGENDA ITALIA]

[ SCOPRI L’ITALIA]

12 Sulle orme di Francesco. Scopriamo la Sabina

14 Riparte dall’Ariston la tournée di “Sanremo musical”

[ STILE ITALIANO]

15 MSC Bellissima: taglio del nastro per la nuova ammiraglia

16 Addio a Joseph Nissim

[ TV DA GUSTARE]

17 Le nostre recensioni

[ SALUTE & BENESSERE]

18 Aprile dolce dormire, la tavola del “buon sonno”

[ LIBRI]

20 Alberoni e Cattaneo: Amore mio come sei cambiato

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21 Le nostre recensioni

[ BUONE NOTIZIE]

20 Tratte dal Corriere della Sera Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Valerio Consonni Edmondo Conti Elena Fossati Francesco Garosci Carlo Kauffmann Sandro Nobili Aprile 2019

Alessia Placchi Momi Symon Edizioni Le Roy srl Milano, Viale Brianza, 24 redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Telefono: 377.4695715 Promozione & PR Anna Nannini, Dante Colombo, Carlo Kauffmann info@le-roy.it Pubblicità & Advertising Team Entertainment - Milano Via Melchiorre Gioia, 72 info@teamentertainment.eu Telefono: 02.89412141

Stampa La Serigrafica Arti Grafiche Via Toscanelli 26 - Buccinasco Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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LA TUA CASA…

ANZI, MOLTO DI PIÙ!!

Esistono luoghi dove si sogna di poter vivere, posti dove la propria vita ed il proprio lavoro diventano un sogno realizzabile. La propria casa è il luogo centrale della vita quotidiana, il proprio microcosmo, il proprio nido, nella propria casa si trascorrono i momenti più belli, ci si rinfranca dallo stress quotidiano. L’importanza di vivere in una casa che ci rappresenti è forse pari al vivere in una casa che ci dia benessere e al tempo stesso rispetti l’ambiente facendoci anche risparmiare. Immaginate ora la gioia di veder nascere in poco tempo tutto questo.

www.casebio.it


A P R I L E

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Cari lettori, finalmente è arrivata la primavera! Le giornate continuano ad allungarsi e si ha più voglia di stare all’aperto soprattutto dopo le ore passate al lavoro e al chiuso. Molti di noi, dopo essersi lasciati alle spalle un difficile inverno, saranno costretti a fare i conti con uno stato di maggior stanchezza e di sonnolenza diurna proprio perché il nostro organismo si deve adeguare al nuovo andamento stagionale. Inoltre anche per l’aumento delle ore di luce si può dormire di meno e avere un sonno più disturbato. Per questo non perdetevi il mio articolo con i consigli utili per favorire un buon sonno. Nelle nostre pagine, sarete in compagnia del noto chef stellato Claudio Sadler, firma della cucina milanese da oltre 30 anni, che è stato insignito dal comune di Milano dell’Ambrogino d’oro 2018. Viaggeremo insieme alla scoperta dei borghi della Sabina, uno splendido e incontaminato territorio italiano per molti sconosciuto ma ricco di storia e tradizioni, oltre che di un’inestimabile valore paesaggistico e naturalistico. Poi ancora troverete il battesimo della straordinaria nuova nave della flotta MSC; il ricordo del fondatore della Bolton Joseph Nissim - da poco scomparso; i programmi TV segnalati da Edmondo Conti; i libri scelti per voi e gli immancabili appuntamenti della nostra Agenda Italia. Buona lettura!

SCARICALO ORA! Hai il nostro numero precedente? Se non ce l’hai, non preoccuparti, puoi scaricarlo gratuitamente tramite il nostro sito: www.24orenews.it Aprile 2019

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CLAUDIO SADLER

«LA MIA IDEA DI CUCINA» Intervista a cura di Dario Bordet

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Dal padre trentino ha ereditato la precisione, la disciplina, l’amore per il dettaglio. Alla madre mantovana deve la passione per il buono e bello. A Milano, città dove vive da sempre, la mentalità cosmopolita. Parliamo dello chef milanese Claudio Sadler (classe 1956, nato a Sesto San Giovanni), un personaggio poliedrico e instancabile. Due ristoranti a Milano, due stelle Michelin, la cucina non è l’unica attività a cui si dedica. Dalla formazione alla ristorazione, dai libri alle associazioni di categoria, da sempre è impegnato nel divulgare la sua idea di cucina e nella valo-

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rizzazione della “cucina italiana”. La sua è una cucina creativa e accurata, classica e al tempo stesso moderna, spesso reinventata e ispirata dalla sua personalità e amore per l’innovazione. Una innovazione che ritroviamo anche nei metodi e le strumentazioni, sempre all’avanguardia, che utilizza in cucina. Il 7 Dicembre 2018 ha ricevuto l’Ambrogino D’Oro dal Comune di Milano.

Com’è nato l’amore per questo mestiere?

Sin da ragazzino ho desiderato fare questo mestiere, che non è più Aprile 2019


[ per s ona ggio ]

solo un lavoro ma la mia vita. Sono praticamente cresciuto all’interno dei ristoranti. La cucina poteva darmi l’occasione di uscire dalla realtà di Sesto San Giovanni che è una città industriale. Non volevo avere un lavoro nell’industria e ho scelto la cucina come strada da seguire per poter diventare quello che sono oggi.

Un momento di grande emozione, nella tua carriera.

Quando ho ricevuto la prima stella Michelin. È stata un’emozione fortissima, un’emozione unica, indimenticabile. Non me l’aspettavo, un pomeriggio per caso mi è arrivato un telegramma ed è stato un fulmine a ciel sereno.

Con quale filosofia gestisci i tuoi ristoranti?

Cerco di dare ai miei clienti serenità ed emozione con un ambiente bello e accogliente, personale gentile, educato e professionale, una buona scelta di vini e con una cucina attenta alle esigenze di tutti. Voglio dare un’emozione che possa permettere di stare bene con se stessi, in armonia con l’ambiente e la cucina.

In questo momento sfrutto molto il sottovuoto e le basse temperature perché trovo che siano rispettose di tutte quelle che sono le proprietà organolettiche dei prodotti: permettono una cucina salutare senza snaturare gli ingredienti.

Come scegli i prodotti, gli ingredienti dei tuoi menu?

La premessa è che non esistono ingredienti nuovi, la terra ci dà i suoi prodotti da milioni di anni. Io spesso esploro materie prime e prodotti di buona qualità, legati al territorio, facilmente utilizzabili e convenienti dal punto di vista economico. Amo molto cucinare il pesce, però il prodotto che io uso in senso larghissimo nella mia cucina è l’olio extra vergine di oliva, che trovo sia un identificativo di salubrità e di gusto.

Cosa ispira un tuo nuovo piatto? Dipende. Mi adeguo molto ai prodotti stagionali e freschi, penso in anticipo il menu per il mese suc-

cessivo e vedo piatti che mi piacciono su internet o su libri di altri colleghi. Spesso prendo anche dei miei piatti e li ripropongo in una versione più attuale.

Come concili la “vita da chef” con la tua vita privata?

È molto complicato, io praticamente vivo più nel ristorante che non a casa. Quando ho la possibilità di stare a casa mia è un momento sacro perché è l’unico in cui mi concedo di non pensare al lavoro e in cui mi dedico alla mia famiglia, alla mia casa e ai miei hobby.

Un consiglio ai giovani che intendono diventare chef.

Quello di farlo per passione. Fare lo chef oggi è percepito come una professione ‘glamour’. Per me non è stato così, questo mestiere l’ho scelto per passione. Oggi la televisione ha dato agli chef una visibilità e un valore che ai miei tempi non esisteva. La cucina però è una disciplina a cui ti devi avvicinare se senti la passione per essa.

Come unisci la tradizione e l’innovazione nella tua cucina?

“Buono, bello, moderno e leggero” sono gli aggettivi che ispirano la mia cucina e la mia mia creatività. Mi piace definire la mia cucina ‘moderna in evoluzione’, perché la considero un contributo al rinnovamento. Tradizione e modernità sono due estremi che, se sapientemente dosati con estro e sensibilità artistica, possono regalare gusti unici e innovativi pur mantenendo il rispetto per la tradizione.

Ci sveli qualche tecnica, dei piccoli “segreti” della tua cucina? Aprile 2019

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[ a genda italia ] Ecco per voi i primi appuntamenti di questa primavera: eventi unici, a volte curiosi, da vivere con la famiglia o con gli amici. Come sempre vi suggeriamo di fare un giro per le cittadine segnalate alla scoperta dei tesori culturali, artistici ed enogastronomici del nostro Belpaese, troppo spesso nascosti.

38° FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AQUILONE | CERVIA (RA)

Dal 1981 a Cervia i migliori maestri aquilonisti alzano in cielo le proprie coloratissime creazioni per la gioia di adulti e bambini. Un evento multietnico per eccellenza, che vedrà dal 20 aprile al 1° maggio più di duecento ospiti provenienti da trenta Paesi del mondo, con oltre mille aquilonisti accreditati. Da non perdere le sorprendenti esibizioni di volo acrobatico, kite Surf, volo sincronizzato a tempo di musica, voli notturni e tanto altro!

AROMATICA 2019 | DIANO MARINA (IM)

Volete sorprendervi con i gusti profumati della macchia mediterranea? Non perdetevi questa 6a edizione che si svolgerà dal 25 al 28 aprile con stand, showcooking, presentazione di libri, conferenze, street food, menù a tema nei ristoranti. Numerose sono le iniziative in cartellone nel lungo ponte del 25 aprile in tutto il Golfo Dianese: visite guidate alla scoperta dei borghi più caratteristici e dell’entroterra, escursioni e passeggiate, menù a tema nei ristoranti, spettacoli e molto altro. COSE D’ALTRI TEMPI | TREVISO

Domenica 28 aprile torna nella città veneta un mercatino da non perdere di oggetti da collezione e di tanti oggetti d’antiquariato. Si tratta di una “lunga passeggiata” in Borgo Cavour e in via Canova in una atmosfera fatta di ricordi del passato che rivivono sui banchi del mercatino davvero unico. È anche l’occasione per scoprire le bellezze di Treviso e le straordinarie bontà enogastronomiche del suo territorio.

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APRILE IN ALTA QUOTA COURMAYEUR (AO)

Il mese si apre con il Cheese Market, il 13 e il 14 aprile nel centro di Courmayeur in piazza Abbé Henry: un weekend dedicato alle eccellenze casearie locali e transfrontaliere francesi e svizzere. Imperdibile, a Pasquetta, l’appuntamento con la “Foire de la Paquerette”: la fiera dell’artigianato di Courmayeur Mont Blanc che riempie le strade del centro con oltre 300 bancarelle che mostrano il meglio dell’artigianato locale. Ricordiamo agli appassionati dello sci che tutti gli impianti sono aperti fino al 22 aprile. FIORI NELLA ROCCA LONATO DEL GARDA (BS)

Un weekend da programmare tra Il fascino di piante e fiori rari unito a quello di storia ed arte: è la fortunata formula alla base di questa 12a edizione della mostra mercato ospitata dal 12 al 14 aprile nell’imponente Rocca di Lonato del Garda. Saranno presenti i più importanti vivaisti, coltivatori e ricercatori di essenze rare italiani e tanti gazebo con arredi per esterno, cosmetici naturali, olii ed essenze profumate, mieli e prodotti dell’alveare.

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SULLE ORME DI FRANCESCO SCOPRIAMO LA SABINA

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A prima vista, guardando queste immagini, molti di voi faranno commenti del tipo “che belle foto, posto bellissimo, ma dove si trova?” “Che cosa è la Sabina?”. La Sabina, infatti, non è molto conosciuta in Italia. La sua estensione geografica è oggi riconducibile per il 66% alla provincia di Rieti, mentre la restante parte occupa alcune zone della provincia di Roma, alcune zone dell’Umbria e, infine, la Valle dell’Aterno, situata a nord della provincia de L’Aquila, in Abruzzo. La popolazione sabina, decantata da storici e scrittori come Marco Porcio Catone e Plinio il Vecchio, viene considerata per molti aspetti “mater” di quella romana, persino nella leggenda, dove spicca il celebre “Ratto”, che di fatto fuse i Sabini con la nascente città di Roma, originando la nuova civiltà. Le tracce del glorioso passato sabino sono visibili lungo l’intero territorio. Le tranquille strade della Sabina offrono un ininterrotto susseguirsi di scorci “medievali”, che in alcuni punti rendono il paesaggio simile ad un grande affresco dell’Età di Mezzo.

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Rieti, antica capitale della Sabi-

na, si porta dietro la fama di ombelico d’Italia, per la sua posizione equidistante rispetto al resto della penisola. Circondata dai monti Reatini e sovrastata dalla cima del Terminillo, è il punto di partenza ideale per escursioni e visite a un territorio ricco, come pochi altri, di oasi naturalistiche protette, castelli, rocche e santuari francescani. Il legame tra la città e San Francesco d’Assisi lo si ritrova nella “Valle Sacra” sulla quale è costruita la città. I san-

tuari dedicati al santo sono 4, e per visitarli è stato istituito quello che viene detto il Cammino di Francesco, della lunghezza complessiva di 80 km, che passa nella parte centrale della città. Rieti è circondata per un intero lato dalle antiche mura medioevali, tra le meglio conservate del Lazio e d’Italia, che comprendono numerose torri e portali. Uno dei simboli culturali della città è il Teatro Flavio Vespasiano, piccolo gioiello d’acustica la cui cupola è totalmente ricoperta dal dipinto con il trionfo di Vespasiano e Tito dopo la presa di Gerusalemme. Da non perdere anche il Monumento alla Lira. L’opera, realizzata con la fusione di 2.2 milioni di monete da 200 Lire, rappresenta l’Italia turrita che sostiene una grande moneta da una Lira, mentre su uno dei tanti drappi che l’avvolgono è impressa la scritta “L’Italia per la Lira”. Merita una visita anche la Cattedrale di Santa Maria che presenta, oltre a diverse cappelle di stile barocco, la cripta e il Museo diocesiano di Rieti. Concludiamo con il Museo Civico di Rieti, una delle istituzioni museali più antiche del Lazio, che possiede due sezioni distinte, la prima storico artistica, la seconda archeologica. Entrambi conservano collezioni molto interessanti. Aprile 2019


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l’ita lia ]

Nella pagina a fianco: Rieti; a sinistra: Cottanello e sopra: il Teatro Flavio Vespasiano

Ci spostiamo a Sud per giungere a Cottanello, un paesino di origine romana arroccato come una sentinella bonaria a baluardo delle vallata circostante. Da lontano sembra uno dei tanti paesini semiabbandonati che punteggiano le montagne dell’appennino del Centro Italia. Attraverso la Porta del Regno (così chiamata perché esposta a nord, in direzione del Regno di Napoli) accediamo al centro storico. L’atmosfera è surreale, lungo i vicoli acciottolati ci fanno compagnia case e scale antiche. Anche i muri raccontano la storia di Cottanello: un angolo del sarcofago funebre di Emilio Paolo Orsini, bimbo della famiglia proprietaria del feudo sporge dal muro della chiesa di S. Andrea… una fontana recuperata da un anAprile 2019

tico bacile e adornata da capitelli marmorei fa bella mostra di sé nella piazza principale… mentre i vicoli si dipanano pian piano come filo di una matassa preziosa e fanno scoprire, ad ogni angolo, nuove prospettive e panorami… A circa 4 km dal paese, si trovano le famose cave di “Marmo di Cottanello”, utilizzato nel ‘600 per molte realizzazioni del Barocco Romano (comprese le colonne interne della Basilica di San Pietro).

Il territorio di Torri in Sabina, grazioso paese nel cuore dei Monti Sabini, è ricco di testimonianze storiche. Questa abbondanza è dovuta al fatto che Torri in epoca romana era un importante municipium (Forum Novum). Qui, inoltre, secondo un’antica leggenda

avrebbe soggiornato e predicato San Pietro. Da segnalare nel centro storico la Collegiata di San Giovanni Battista che conserva al suo interno un prezioso fonte battesimale risalente al VII secolo e alcune pregevoli tele. Un’altra importante chiesa è quella dedicata a San Nicola di Bari, che custodisce rilevanti opere artistiche. Altro monumento importante a Torri in Sabina è il castello, munito di un grande sistema difensivo. La fondazione del maniero risalirebbe intorno alla metà del XIII secolo. Da visitare è inoltre il Museo Territoriale Agro Foronovano. A proposito di piatti tipici è da ricordare il “Fallone” di Torri. Nato dalla povera cucina contadina, è diventato ora un piatto semplice e gustoso da consumare in ogni occasione. Proseguiamo per Rocchette, un grazioso paesino circondato da boschi, campi, uliveti e un silenzio quasi totale, se non fosse per

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COCCOLE PER IL PALATO

Sopra: Rocchettine; a destra: le Fregnacce alla reatina

l’ammaliante suono delle limpide acque del Torrente Aia. Di fronte a noi si innalza un colle boscoso su cui si adagiano i resti imponenti di un antico maniero. È il borgo-castello di Rocchettine, paese “fratello” di Rocchette che però, a differenza di quest’ultimo, non risulta da molto tempo ormai nemmeno più riportato sulle cartine stradali. Purtroppo sta subendo un progressivo degrado: se il castello è facilmente visitabile, le abitazioni sono purtroppo invase dalla vegetazione e soggette a crolli. Ad ogni modo a Rocchettine la “voce del passato” è molto forte e l’effetto scenografico è davvero notevole. Nell’estrema solitudine del luogo sembra di essere tornati indietro non tanto al Medioevo, ovviamente, date le condizioni del castello e del borgo, ma almeno ad un secolo fa. Una situazione non rara nella Sabina, ma qui accentuata dalla quasi totale mancanza di elementi che ricordino la modernità.

chezze inestimabili sotto il profilo ecclesiale, storico, archeologico e artistico. All’interno dell’abbazia sono ospitati un cofanetto d’oro donato da Carlo Magno, due croci che conservano reliquie della Croce di Cristo, una croce adornata da preziose gemme e quattro sigilli sempre in oro. Tra gli eventi da segnalare dal 22 al 28 luglio va in scena la 13a edizione del Fara Music Festival, tra le realtà musicali legate al mondo del jazz più interessanti del panorama internazionale. Nello stesso periodo è organizzata a Fara la Summer School 2019, tra gli eventi didattici più attesi del nostro Paese: 7 giorni di seminari full time, concerti, jam sassion, con un corpo insegnanti davvero unico e alcuni tra gli artisti più quotati a livello internazionale.

La cucina locale è ricca di sapore, piatti originali e ricette tradizionali. Tipiche della zona sono le Fregnacce alla reatina, un particolare tipo di pasta a forma di rombo servita con un gustoso sugo di lardo battuto, sedano, cipolla, pomodoro a pezzi, sale e peperoncino, anche se spesso sono servite con del sugo di carne semplice con una spolverata di pecorino locale. Altri piatti tipici sono i Pizzicotti, conditi con una salsa di pomodoro piccante e i cosiddetti Sardamirelli, ricavati dalle budella del maiale, lasciate essiccare, speziate e poi cotte alla griglia. Da segnalare, tra i dolci locali, i terzetti alla reatina, la copeta (noci e miele tra foglie di lauro) e la pizza di Pasqua.

Fara in Sabina, abbazia di Farfa

Concludiamo il nostro viaggio con l’ultima tappa a Fara in Sabina, un borgo raccolto sulla sommità del colle Buzio, tra i monti Sabini e la valle del Tevere. Deve parte della sua notorietà alla storica abbazia benedettina di Farfa, un vero e proprio tesoro monumentale che conserva al suo interno ricAprile 2019

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RIPARTE DALL’ARISTON LA TOURNÉE DI “SANREMO MUSICAL” A cura di Dario Bordet

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Lo spettacolo teatrale che celebra il Festival della Canzone italiana sarà in programmazione ad aprile al Teatro Ariston dal 19 al 21 e al Teatro Manzoni di Milano dal 26 al 30. L’idea, nata in un camerino dell’Ariston, negli anni ha preso forma diventando realtà: questa nuova versione rappresenta un’evoluzione dell’edizione che debuttò a maggio del 2018 al Teatro Nuovo di Milano. “Otto giovani aspiranti cantanti e attori, 4 uomini e 4 donne, con storie ed estrazioni sociali diverse ma accomunati da un grande amore per il Festival di Sanremo, si ritrovano al Teatro Ariston per sostenere un provino. Obiettivo, entrare a far parte del cast di un musical sul Festival della Canzone italiana. Ma non è un provino qualsiasi, c’è qualcosa di magico, di surreale in questo invito: i giovani artisti non sanno neppure chi li abbia esattamente convocati. I giovani artisti si ritrovano apparentemente soli nel teatro del Festival che è a loro completa disposizione. In realtà sono controllati, studiati e giudicati, in una sorta di “grande fratello”, da due personaggi che, magicamente, sono gli stessi che hanno ideato e fortemente voluto il Festival di Sanremo a partire dalla prima edizione. Alla fine il loro sogno si avvererà, perché saranno considerati tutti all’altezza di poter andare in scena per il musical. E il finale sarà, appunto, il loro inizio artistico”. È questa la trama di Sanremo Musical, un progetto nato dalla collaborazione tra Casinò Spa e Sanremo Musical Srl, di cui CEO è il patron dell’Ariston Walter Vacchino. Il cast di artisti è composto da 8 cantanti che eseguono alcuni brani del repertorio del Festival di Sanremo, completamente riarrangiati con sonorità moderne senza però stravolgere la riconoscibilità delle canzoni. La scelta dei brani riguarda artisti intramontabili della storia della nostra musica (Dalla, Tenco, Mia Martini) e musiche tra le più conosciute al mondo

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(‘Volare’ ‘Con te partirò’ ‘La solitudine’ e tante altre). Gli otto cantanti sono accompagnati da sei ballerini e da altri due attori che hanno una doppia funzione di “angeli” e “direttori”. Questi in realtà, come in un “Grande Fratello”, sono a controllare che i ragazzi non si distraggano troppo e possano raggiungere l’obiettivo prefissato. La scenografia è animata con immagini che raccontano il passare dei tempi della storia del Festival di Sanremo e come è cambiata l’Italia dagli anni ‘50 ad oggi. «Sanremo è un nome magico, che racchiude tutta una serie di eventi e riesce ad evocare emozioni e sogni. Il brand ‘Sanremo’ è tra i primi 5 in Italia. La paura è tanta, come la responsabilità: le accettiamo e ci buttiamo, senza rete», queste furono le parole di Vacchino prima del debutto l’anno scorso a Milano. Aprile 2019 Marzo


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MSC BELLISSIMA

TAGLIO DEL NASTRO PER LA NUOVA AMMIRAGLIA A cura di Elena Fossati

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Festa anglo italiana a Southampton nel segno di MSC Crociere. La sera di sabato 2 marzo la compagnia di Gianluigi Aponte ha tenuto a battesimo, nel porto inglese a sud di Londra, “MSC Bellissima”, quarta nave di un programma di investimenti da quasi 14 miliardi di euro che porterà entro il 2027 la flotta MSC a 29 unità. Come da tradizione, ha fatto da madrina all’evento l’icona di Hollywood Sophia Loren che (per la 14a volta consecutiva) ha tagliato il nastro per la nuova ammiraglia di MSC Crociere. Per l’occasione è stata organizzata una serata-spettacolo condotta dalla star della tv inglese Holly Willoghby. Numerose le celebrities gli ospiti della serata insieme ai vertici di MSC Crociere e del Gruppo MSC, tra cui Nile Rodgers, stella della Rock and Roll Hall of Fame e tre volte vincitore del Grammy Award, che ha suonato alcune delle sue hit più famose insieme alla sua band, gli Chic. Sul palco anche il famoso tenore Andrea Bocelli - come sempre accompagnato dalla moglie Veronica Berti - insieme al figlio Matteo. Durante l’evento, MSC Crociere ha anche annunciato la nuova partnership con uno dei migliori chef al mondo, Raymond Blanc, insigniAprile 2019

to del riconoscimento dell’Ordine dell’Impero Britannico: lo chef creerà i piatti del menù dell’Elegant Dinner, la cena di gala di bordo offerta a tutti i passeggeri di MSC Bellissima. L’intrattenimento

a bordo offrirà ogni sera spettacoli teatrali in puro stile West-End, oltre a deliziare gli ospiti con due nuovissimi spettacoli creati in esclusiva per MSC dai leaders mondiali dell’intrattenimento de Le Cirque du Soleil. E non finisce qui, perché la passeggiata a due ponti di MSC Bellissima presenta la più lunga e fantasmagorica cupola a LED che si possa trovare a bordo di una nave da crociera: 80 metri di vetrine e negozi dove fare shopping, mangiare, bere e soddisfare ogni tipo di desiderio. MSC Bellissima è la seconda nave della classe Meraviglia ad entrare in servizio. Si tratta di navi progettate per navigare in tutte le stagioni e ricche di funzionalità per i passeggeri, incluse le ultime tecnologie pensate per il confort degli ospiti, come ZOE, la prima assistente di bordo virtuale del settore crociere. Informazioni: www.msccrociere.it

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ADDIO A JOSEPH NISSIM

IL RISERVATO RE DEI MARCHI “BOLTON” A cura di Carlo Kauffmann

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Lo scorso mese di marzo si è spento all’età di 100 anni, a Milano, Joseph Nissim. Molti si chiederanno chi era e perché lo ricordiamo in queste pagine di “Stile Italiano”. Questo anziano signore era un ebreo nato a Salonicco nel 1919 sfuggito alle deportazioni e combattente con i parà inglesi a El Alamein. Dopo la guerra decide di stabilirsi in Italia e qui fonda la Bolton. Per anni questo vecchio signore ha saputo mantenere un’assoluta riservatezza sulla sua vita, sulla sua famiglia, persino sulla sua azienda che cresceva sempre di più con il passare degli anni fino a superare i 2 miliardi di fatturato. Lui del resto diceva sempre: «nella mia azienda deve contare solo il prodotto, che deve entrare nelle case con il supporto di slogan facili e comprensibili da Torino a Catania». E così è stato

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in tutti questi anni nel corso dei quali ha diretto la Bolton fino al giorno della sua scomparsa. Un’azienda che annovera 50 marchi di prodotti che tutti noi abbiamo acquistato e continuiamo ad acquistare, dalla Simmenthal al Tonno Rio Mare, dal Bostik al Neutro Roberts, a Collistar a Vetril, per citare solo alcune delle oltre 50 marche oggi presenti in Bolton. Noi vogliamo sottolineare che molte di queste marche sono leader internazionali e quotidianamente oltre 100 milioni di famiglie in 139 Paesi del mondo acquistano prodotti Bolton, dove oggi lavorano più di 5 mila dipendenti. Nissim aveva già predisposto i tempi e i modi della sua successione. La figlia del “patron” già da alcuni anni è presidente dell’azienda, mentre il figlio Gabriele attualmente si dedica all’organizzazione e dire-

zione di Gariwo - Giardino dei Giusti, una onlus di cui è uno dei fondatori, che ha lo scopo, fra l’altro, di promuovere la riconciliazione fra i popoli attraverso l’esempio dei giusti, donne e uomini capaci di sacrificarsi per la difesa della dignità umana. Ricordiamo che pochi giorni fa, nel Duomo di Milano in occasione di un concerto per la giornata dei Giusti dell’Umanità, giornata dovuta alla sua instancabile attività, Gabriele Nissim, pochi giorni prima della morte del padre, aveva detto: «Sono stato fortunato ad avere un padre come lui, che fu uno dei primi ad avvertire il pericolo del nazismo e a combattere per la libertà. Lo vorrei ricordare oggi, perché ha appena compiuto cento anni e mi ha insegnato il gusto della libertà e della responsabilità, ad avere coraggio e determinazione». Aprile 2019


[ tv da gus ta re ] A cura di Edmondo Conti

Ormai la primavera è entrata nel vivo e anche in tv non mancano motivi per trascorrere piacevoli momenti di svago, magari dopo un happy hour tra amici. Domenica 31 marzo ha debuttato su Canale 5 una nuovissima fiction che segna il ritorno sulle scene di un’apprezzata attrice, Sabrina Ferilli, madre coraggio in L’amore strappato. In questa serie in 3 puntate, diretta da Ricky Tognazzi e da Simona Izzo, l’attrice interpreterà una donna che si batte per riavere la figlia di 7 anni che le è stata portata via dalla sua stessa famiglia a causa di un errore giudiziario. Accanto alla Ferilli troveremo Enzo De Caro in questa avvincente vicenda tratta da una storia vera. Il 21 aprile in preserale, sempre su Canale 5, Gerry Scotti tornerà con Caduta libera col super campione Nicolò Scalfi che ha già al suo attivo 21 vittorie conquistando fino alla scorsa edizione oltre 200mila euro. A complicare le sfide tra il campione e i suoi avversari, una nuova appassionante manche - Che coppia! - in cui i concorrenti dovranno abbinare 8 elementi ad altrettanti argomenti. Lunedì 15 aprile alle 3 di notte, in contemporanea con gli Stati Uniti e in lingua originale, partirà su Sky Atlantic l’ottava stagione de Il Trono di Spade. Stavolta sarà l’ultima e si preannuncia come la più indimenticabile di tutte, infatti oltre a dare un senso a molti eventi accaduti negli episodi precedenti, potremo finalmente scoprire il destino dei nostri personaggi più amati. Da lunedì 22 aprile naturalmente sarà possibile vedere anche la versione doppiata in italiano, stavolta alle 21.15 sempre su Sky Atlantic.

Infine segnalo a tutti voi lettori che possedete l’abbonamento a Netflix, e siete sempre di più, una nuova serie che troverete proprio da questo mese in visione esclusiva: Chambers. Con la partecipazione speciale di Uma Thurman, questa serie racconta la storia di una giovane donna sopravvissuta ad un infarto e ossessionata dal mistero che circonda il cuore che le è stato donato e le ha salvato la vita. Più si avvicina a scoprire la verità sulla morte improvvisa della sua donatrice, più inizia ad assumere le caratteristiche di quest’ultima, alcune delle quali pericolosamente sinistre.

Spero dunque di avervi dato tanti interessanti stimoli per continuare ad amare e a gustare la nostra tv. Ci rivediamo il mese prossimo per tante altre gustose anticipazioni. Aprile 2019

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[ s alute & benes s er e ]

APRILE DOLCE DORMIRE LA TAVOLA “DEL BUON SONNO” A cura di Evelina Flachi

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Siamo in Primavera ma… da troppo poco… e non ci siamo ancora ben adattati al clima, ancora variabile, e all’ora legale che può influenzare un buon addormentamento e soprattutto il nostro sonno. Dormire poco e male può nel tempo portarci ad avere alcuni disturbi come ansia, depressione o anche semplicemente stanchezza che dura tutto il giorno. Dovremmo dormire almeno 7/8 ore per favorire un sano risveglio e il benessere dell’organismo, con l’ener-

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gia giusta per affrontare la giornata. Esistono studi che evidenziano il rapporto tra insonnia, sistema ormonale ed i ritmi circadiani scanditi dall’alternarsi di luce e buio. E ci sono anche molte ricerche che documentano come l’alimentazione e un sano stile di vita siano in stretto rapporto con il sonno. Andiamo a scoprire come l’alimentazione può aiutarci a ritrovare il giusto ritmo e quindi a favorire un sonno rigenerante. Aprile 2019


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Vediamo innanzitutto quali cibi evitare per aiutare il nostro corpo a riposare la notte e, di conseguenza, ad essere più carico durante la giornata.

Evitare superalcolici, cibi salati, piccanti e troppo grassi

I cibi salati e piccanti inducono sete e quindi portano al risveglio notturno, interrompendo così il nostro sonno. I cibi troppo grassi allungano il tempo di digestione, fattore anche questo che disturba il sonno. Così come l’uso di superalcolici se da una parte favorisce la sonnolenza iniziale, poi però favorisce l’insonnia. E ora vediamo quali alimenti consumare ma con molta moderazione per aiutarci a riposare bene, senza soffrire di insonnie notturne.

Cacao, caffè e tè contengono sostanze eccitanti e nervine che, assunte verso sera, possono creare difficoltà nell’addormentarsi. Inoltre bisogna evitare un’intensa attività fisica e mentale, soprattutto nelle ore che precedono il sonno.

Cacao, caffè e tè… con moderazione

Infine scopriamo quali sono i cibi che invece ci aiutano a recuperare un buon sonno e quindi a farci sentire più riposati alla mattina.

Via libera a: • pasta e riso integrali • latticini • lattuga, radicchio rosso • centrifugati e infusi rilassanti

Soprattutto alla sera vi consiglio la pasta e il riso, meglio se integrali, cucinati con verdura o legumi. I cerali integrali infatti forniscono magnesio e ‘triptofano’, un amminoacido che favorisce la sintesi della serotonina, che è il neurotrasmettitore che predispone al rilassamento. La serotonina viene utilizzata dalla ghiandola pineale per produrre melatonina che è un regolatore del ciclo sonno/veglia.

Pasta e riso integrali

Aprile 2019

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Latte, yogurt e formaggi sono le fonti privilegiate di triptofano. Inoltre i latticini contengono calcio e magnesio, preziosissimi per contrastare nervosismo ed insonnia. Quindi vi consiglio un bicchiere di latte tiepido prima di dormire. Se siete intolleranti al lattosio potete optare per un bicchiere di latte di soia, anch’esso fonte naturale di magnesio e triptofano.

Latticini

La lattuga risulta benefica nel trattamento dell’insonnia grazie al ‘lactucario’ che ha un effetto sedativo. Inoltre è ricca di antiossidanti, vitamina C, calcio, ferro, magnesio e potassio che hanno proprietà calmanti, sedative. Anche il radicchio contiene triptofano che contrasta i disturbi dell’insonnia, inoltre è ricco di antociani (antiossidanti) con proprietà depurative per fibre e principi amari che favoriscono la digestione. Contiene ferro e calcio che hanno un’azione calmante e rilassante, come documentato dagli studi dell’Università di Urbino. Quindi è utile nel pasto serale introdurre un’insalata di radicchio rosso e lattuga.

Lattuga e radicchio rosso

Possiamo utilizzare, insieme alle suddette verdure, la mela e la banana che contengono melatonina, quindi ci aiutano a goderci il sonno e le ore di riposo (in particolare la sera vi consiglio una mela cotta): • radicchio rosso (la parte interna) • lattuga (qualche foglia) • 1 mela • 1 banana

Centrifugato a base di frutta e verdura

E prima di andare a letto naturalmente può starci bene un bell’infuso di valeriana, passiflora e fiori di tigli, o comunque un infuso rilassante.

Infusi rilassanti

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LIBRI A cura di Valerio Consonni

AMORE MIO COME SEI CAMBIATO di Alberoni e Cattaneo Edizioni Piemme 2019

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AMORE MIO COME SEI CAMBIATO

Esattamente 40 anni dopo il successo internazionale di “Innamoramento e amore” è uscito questo nuovo libro di Francesco Alberoni - scritto a quattro mani con la psicologa pavese Cristina Cattaneo - che descrive le problematiche delle relazioni di coppia nel mondo contemporaneo, instabile sia dal punto di vista sociale, politico ed economico. Le relazioni tradizionali fra gli uomini e le donne sono molto cambiate negli ultimi quarant’anni. I mutamenti economici, l’emancipazione femminile, la liberazione sessuale, la rivoluzione comunicativa di Internet e dei social, come hanno modificato i processi dell’innamoramento? Attraverso storie molto coinvolgenti, Alberoni e la Cattaneo ci portano nelle pieghe più profonde di questo tema misterioso. Molti coni d’ombra devono ancora essere illuminati da una visione libera da preconcetti ideologici e allo stesso tempo attenta alla peculiarità di uomini e donne. Infatti il testo inizia da un’analisi delle differenze fra uomini e donne, identici per capacità e intelligenza, ma diversi soprattutto nel campo della sensibilità sociale e dell’erotismo. L’innamoramento viene qui considerato come un vero e proprio movimento collettivo formato da due sole persone ma che fa scaturire una straordinaria energia di solidarietà. L’innamoramento non è scomparso, esiste ancora anche se indebolito, incontra tante difficoltà nel suo sviluppo. Il libro esprime una vera e propria teoria unitaria dell’innamoramento: non è solo un’opera che descrive l’amore, è un saggio di filosofia dell’amore. Già Platone ne parlava nei suoi libri di questo grande e terribile mistero che avvolge uomini e donne quando un dio prende possesso dell’animo umano. Gli autori si collocano su tale percorso dal punto di vista sociologico e psicologico, ci fanno comprendere quanto il processo amoroso sia complesso e difficile da percorrere nei suoi diversi sviluppi: nella gelosia, nella relazione erotica, nel dolore, nell’amicizia, nella coppia. Quest’opera non nasce come un manuale per risolvere le difficoltà che incontriamo in amore, ma fornisce gli strumenti per la sua comprensione. Diventa una guida perché è in grado di insegnare e riflettere sulle nostre esperienze. Il libro si conclude con una storia bellissima sull’amore, un amore dal quale scaturisce la voglia di lottare contro un nemico milioni di volte più forte e che ci fa capire che si è al mondo per renderlo migliore, che l’amore - se lo si comprende e lo si vive interamente e veramente - rappresenta la resistenza del bene contro il male, ma alla fine ci rende liberi. Due pagine finali che ci aiutano a vivere per e verso il bene. L’amore è alato! Così gli antichi scrivevano. Aprile 2019


[ libri ] LA GUARIGIONE DEL CUORE

L’uomo è stato creato per la felicità, ma non sempre la trova, perché spesso è disorientato e indebolito dalle ferite della vita che nessuna medicina può sanare. Questo libro offre una traccia alla riflessione sulle grandi domande di senso che minacciano costantemente la felicità dell’uomo, e riscopre il potere della confessione sacramentale e della fede come terapia per la guarigione del cuore.

VETRINA

Chiara Amirante (Piemme)

LA VERSIONE DI FENOGLIO

Pietro Fenoglio, un vecchio carabiniere che ha visto di tutto, e Giulio, un ventenne intelligentissimo, diventano amici. I loro incontri si dipanano fra confidenze personali e il racconto di una formidabile esperienza investigativa, che a poco a poco si trasforma in riflessione sui concetti sfuggenti di verità e menzogna, sull’idea stessa del potere. Gianrico Carofiglio (Einaudi)

ANIMALI COME NOI

Questo libro è un atto d’amore per gli animali randagi, rottami, come li definisce l’autrice. Qui descrive la vita “restituita” a “Palla” nome dato ad una pitbull resa irriconoscibile dall’uomo. Michela Murgia definisce le “storie di Monica Pais, una porta magica che si apre su un mondo in cui uomini e animali si riconoscono per ciò che sono, esseri viventi uniti dalla loro capacità di amare”. Monica Pais (Longanesi)

TACCUINO DI UN ALLEGRO UBRIACONE

Il rituale di scrittura di Charles Bukowski prevede radio sintonizzata sulla stazione di musica classica, birra e pacchetto di sigarette. Oltre, ovviamente, all’eterno monito: mai mettersi alla macchina da scrivere se non si ha nulla da dire. E a giudicare da questa raccolta, inedita in Italia l’autore ne ha ancora per tutti. Corrosivo, ironico, in questi testi Bukowski si dedica ai suoi temi più cari, diventati ormai un feticcio: le donne, il sesso, l’alcol, gli incontri di pugilato. Charles Bukowski (Guanda)

IL PRIMO ISTANTE CON TE

Dopo il successo planetario della trilogia “Uno splendido disastro”, Jamie McGuire sorprende i lettori con un romanzo inatteso e toccante sulla forza del primo amore. Quello che resta attaccato addosso e segna nel profondo, regalando emozioni irripetibili e la sensazione che non ci sia nient’altro di così perfetto al mondo.

IL TUO CUORE È COME IL MARE

Bianca Guaccero ha coltivato fin da piccola la passione di scrivere, sulle cose della vita, le emozioni. Troppe erano le domande e poche le risposte. Aveva cominciato un libro, da bambina, ma si era fermata dopo poche pagine pensando «lo finirò a 40 anni, quando avrò vissuto abbastanza per raccontare qualcosa di più di me». In questo dialogo aperto con la piccola Alice ha voluto mettere nero su bianco la parte più vulnerabile e umana di sé, «perché ho imparato che per essere liberi, nella vita, bisogna amare le parti più forti di noi, ma anche quelle fragili». Bianca Guaccero (Rai Libri)

Jamie McGuire (Garzanti) Aprile 2019

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BUONENOTIZIE Nel numero del settimanale del Corriere della Sera il giornalista Gabriele Principato ha intervistato la Chef stellata Antonia Klugmann che ha raccontato la sua ricetta per una cucina creativa e sostenibile tesa ad evitare “scarti”, il vero male del nostro mondo. Vi proponiamo i passaggi più interessanti.

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«GLI SCARTI SONO UNA VOLGARITÀ DEL NOSTRO TEMPO»

Sapori di stagione, programmazione e fantasia per non creare ‘scarti’. «Sono le regole di una cucina “sostenibile” sia a casa che a ristorante», racconta Antonia Klugmann, classe 1979, chef de “L’Argine a Vencò” a Dolegna del Collio, in provincia di Gorizia, a pochi chilometri dal confine con la Slovenia e che ha conquistato una stella Michelin in meno di un anno. La cuoca triestina - nota al grande pubblico per essere stata giudice della penultima edizione di MasterChef, sostituendo Carlo Cracco e affiancando Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo - è uno dei massimi esempi italiani di sostenibilità in cucina, sin da quando ha iniziato questo mestiere a 25 anni. Nei suoi piatti si trova una selezione rigorosissima di prodotti locali, il meglio del territorio del Collio: «Usare ingredienti di stagione consente di mettere nel piatto prodotti sempre freschi, all’apice del loro gusto e spesso economici», spiega Antonia. «In questo periodo dell’anno ci sono, ad esempio, la verza, il cavolo rapa e la rapa rossa, adatte alle preparazioni più svariate». Le prime possono essere trasformate in una crema, oppure rese in chips con la cottura al

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forno o, ancora, spadellate come contorno. Il cavolo rapa, invece, è ottimo sia per la preparazione di un antipasto - basta tagliarlo a fette, unirlo a una salsa a base di latte e tè earl grey e servirlo con della verza in due consistenze: crema e insalata - che per un tortino dolce con la polpa avanzata, della granella di mandorle e del succo di bergamotto. «Basta un po’ di fantasia - dice la chef - e la consapevolezza che non c’è nulla di male a utilizzare lo stesso ingrediente per più piatti in un menù». La rapa rossa può essere centrifugata per realizzare un succo. E la polpa, invece, trasformata in un primo piatto. «Ogni parte di un ingrediente può trovare un utilizzo. Gli scarti non esistono, esiste invece lo spreco, una delle peggiori volgarità del nostro tempo». Dunque, se il succo può essere bevuto o utilizzato in qualche preparazione, lo ‘scarto’ (la polpa) è perfetto per fare gli gnocchi. Da decorare e insaporire con la buccia, dal gusto terroso, essiccata e ridotta in polvere della stessa rapa rossa. «Imparare a gestire gli avanzi e riciclarli è necessario, ma la regola basilare è comprare solo quello che si consuma. Bisogna imparare a conoscere le proprie esigenze quotidiane». Aprile 2019




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