Anno 4 - Aprile 2017
Duomo di San Giorgio - Modica
Cultura del territorio, Turismo e Benessere
Personaggio
CORINNA E MANUELA LE SORELLE VOLANTI
Scopri l’Italia
PROFUMI DI SICILIA TRA BAROCCO E CERASUOLO
[ STILE
ITALIANO
]
ELETTO PRODOTTO DELL’ANNO 2017
Aprile 2017
indice
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[ PERSONAGGIO] 6
Intervista a Corinna e Manuela Gostner
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Profumi di Sicilia tra Barocco e Cerasuolo
[ SCOPRI L’ITALIA]
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10 Umbria da gustare: Terni e dintorni
12 Alla scoperta dei Colli Euganei
[ STILE ITALIANO]
14 Italia - Kazakistan: grandi opportunità B2B
17 Eletto prodotto dell’anno 2017
[ SALUTE E BENESSERE] 18 Aprile dolce dormire?
[ LIBRI]
20 David Yarrow: Nella Natura Selvaggia
21 Le nostre recensioni
[ AGENDA ITALIA]
22 Weekend di primavera Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Francesca Bastoni Ranuccio Bastoni Valerio Consonni Francesco Garosci aprile 2017
22 Carlo Kauffmann Luca Medici Sandro Nobili Alessia Placchi Momi Symon Media Partner
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[ editor iale ]
Care Lettrici e Cari Lettori,
troverete alcune interessanti
troverete in questo nuovo numero
informazioni sulle opportunità che
altri “angoli da gustare” tra le tante
questo ricco Paese a cavallo tra
meraviglie del nostro territorio
l’Europa e l’Asia può offrire alle
indubbiamente unico al mondo. So
nostre imprese. E poi ancora troverete
che avete apprezzato molto i nostri
lo chef stellato e le pagine di salute e
itinerari lungo le regioni italiane alla
benessere dove si parlerà di “dolce
scoperta di suggestioni nuove o poco
dormire”. L’agenda Italia di questo
note. Il Piemonte delle Abbazie ha
mese vi suggerisce tre mete alla
riscosso davvero un consenso che ci
scoperta delle meravigliose fioriture
ha molto gratificato. In questo
di primavera e tre originali “gite”
numero di aprile vi porteremo in
pasquali. Insomma abbiamo cercato
Sicilia alla scoperta di una terra bella
di confezionarvi una nuova tappa
da impazzire e non mancherà una
intrigante alla scoperta di questa
“traccia” del nostro passaggio in
nostra affascinante Italia da gustare.
Veneto per parlare di percorsi fra vini e vigneti alla scoperta di profumi e
Buona lettura a tutti! Evelina Flachi
tradizioni, proprio nel mese in cui Verona ospita il Vinitaly, una delle fiere più prestigiose al mondo dedicate al vino. In occasione di Astana Expo 2017, dedicato all’Energia, che si svolgerà in Kazakistan da giugno a settembre
Mercoledì 13 aprile uscirà il mio nuovo libro. Vi aspetto! aprile 2017
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[ per s onaggi ]
CORINNA E MANUELA GOSTNER LE “SORELLE VOLANTI” AL 25° FERRARI CHALLENGE TROFEO PIRELLI
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Saranno a Monza, per scatenarsi sul circuito dell’autodromo più famoso del mondo, le “sorelle volanti”, le mamme da corsa Corinna e Manuela Gostner di Bolzano, che gareggeranno nel “Ferrari Challenge Trofeo Pirelli” con le loro Ferrari rosa confetto. Le prove e le gare si svolgeranno infatti dal 9 all’11 giugno prossimo. Il campionato “challenge”, su 18 piste in tre continenti, per il 25° anno del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli, avrà nella 488
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Challenge la grande novità della stagione. Le sorelle Gostner debutteranno dal 19 al 21 maggio sulla pista di Valencia, in Spagna. Il secondo appuntamento sarà quindi quello di Monza dal 9 all’11 giugno. E come al solito le sorelle arriveranno accompagnate da tutto il seguito famigliare: il padre Thomas e il fratello David, ambedue in gara sempre con la loro Ferrari, ed i figlioletti di Corinna e Manuela con le loro tutine rosse col marchio Ferrari.
Tre generazioni in tuta rossa… Siete una “famiglia da corsa”!
In famiglia corriamo tutti, da mio padre al fratello - sorride Corinna. Lui però è il più bravo, anche se qualche volta gli abbiamo dato del filo da torcere. Tutta la famiglia gareggia per il Team MP Racing, di Massimo Pepe di Bolzano. (Interviene Manuela, la più grande del gruppetto) La gente è sempre incuriosita da questo nostro poker di licenze da corsa. aprile 2017
Foto di Claudio Pezzoli – New Reporter Press Milano
Intervista a cura di Ranuccio Bastoni
A sinistra: Corinna e Manuela; a destra: le sorelle con il papà Thomas e il fratello David; sotto: Corinna con i figli Daniel e Alex, Manuela con Maia e Laura
Beh (riprende Corinna), non è facile trovare una famiglia di corridori come la nostra: il papà, Thomas Gostner, 57 anni e con un passato motoristico vissuto a bordo dei kart tra Bolzano e Lana. David Gostner, 28 anni, il primo dei fratelli ad essere stato avviato alle corse da papà Thomas. Poi Manuela Gostner 31 anni, mamma di due splendide bimbe Maia e Laura, che ha debuttato l’anno scorso nel Ferrari Challenge. Ed infine io, Corinna Gostner, 29 anni, mamma di Daniel e Alex.
Ma come è nata in famiglia questa insolita passione per la velocità? David è stato il primo a cominciare a correre (spiega Manuela). Lui era già appassionato, ha provato il kart e poi si è iscritto ad alcune gare. Papà lo seguiva sempre da bordo pista, e la loro passione è prose-
guita oltre i kartodromo. Allora, affascinati dal rombo dei motori, insieme sono andati a fare delle prove con una Ferrari 430 Scuderia. Grazie a Massimo Pepe della MP Racing si sono buttati nell’avventura del Ferrari Challenge con la 458. Per me e Corinna, invece, l’occasione si presentò nel 2014, quando sia David che Thomas impegnati altrove per lavoro non potevano partecipare ad una gara. Ci chiesero di sostituirli... Ci presentammo a Cremona, nello stupore generale, per testare la macchina. Fummo brave, prendemmo la licenza e arrivammo a Brno per la nostra prima gara. Di sicuro è successo tutto molto in fretta. (Thomas Gostner non è un corridore professionista ma è titolare della FRI-EL Green Power di Bolzano, una fiorente società che realizza parchi eolici, annoverata fra le più importanti in Europa - ndr).
Manuela e Corinna, ma siete veramente due sorelle così terribili?
Sì. Certo!… (risponde con un sorriso malizioso Corinna). Soprattutto quando ci troviamo alla guida di due Ferrari. (Interviene Manuela) Non ci possiamo fare niente. È la nostra natura. Non siamo due discole ma la gara, la battaglia… ci viene tutto spontaneo. In effetti affrontiamo ogni cosa con spirito positivo sia quando siamo sulla linea di partenaprile 2017
za che in ogni aspetto della vita.
Qual è il messaggio che vorreste portare in pista durante le vostre gare?
Che ci vorrebbero più donne pilota! (esclama Manuela) Noi donne possiamo fare la giusta concorrenza agli uomini anche a bordo di una macchina da corsa!
E quando si accende il semaforo verde qual è il vostro primo pensiero?
(Le due sorelle scoppiano in una gran risata. Risponde Corinna…). Sperare di non andare addosso a nessuno! Scherzi a parte il momento della partenza è difficile ma è anche quello più bello e coinvolgente perché ci regala tante straordinarie emozioni. Ma non c’è tempo per perdersi nel panorama. Bisogna stare concentratissime e pensare a dove ci troviamo ed alla gara che stiamo facendo. Nella stessa categoria delle sorelline volanti corre anche il padre, Thomas Gostner, ma lui ha una Ferrari di colore diverso... Non c’è il collegamento radio diretto fra i piloti e così in gara si sbracciano e si scambiano battutine e messaggi.
E che cosa dice il papà quando incrocia in pista le sue bambine? Papà ci dice di non sorpassarlo (ammicca Corinna) sennò, la sua minaccia, appena arriviamo al traguardo ci ritira la licenza!
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[ s copr i l’italia ]
PROFUMI DI SICILIA TRA BAROCCO E CERASUOLO A cura di di Sandro Nobili
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Dalle città barocche del Val di Noto, patrimonio dell’UNESCO, fino al mare, lungo le coste più belle dell’isola, passando dall’eleganza del liberty della città di Vittoria: viaggiare nel cuore dell’unica dogc di Sicilia, il Cerasuolo di Vittoria, significa scoprire non solo un grande vino, ma anche archeologia, storia, arte, natura, cultura, natura. Questo “nettare degli dei” viene prodotto in un’ampia area territoriale della Sicilia sud orientale, tra le province di Ragusa, Catania e Caltanissetta, utilizzando le uve autoctone di Nero d’Avola (o “calaurisi”) dal 50 al 70%) e Frappato (o “rrappato”) dal 30 al 50%. Gli itinerari che qui si possono effettuare hanno un incredibile valore culturale: il nostro breve viaggio da un week-end ci porta da Caltagirone a Modica passando da Vittoria e Ragusa.
Caltagirone ha origini antichissime e un patrimonio archeologico, artistico e architettonico tra i più rilevanti del Mediterraneo. È famosa al mondo per la produzione artigianale della ceramica che ancora oggi impegna numerosi artigiani, detti “cannatari”, per creare dai piatti alle maioliche, dalle mattonelle ai vasi (utilizzati per la conservazione del miele, prodotto tipico della zona) agli originali stampi per la
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mostarda, altro dolce della tradizione siciliana, a base di mosto di vino cotto e aromatizzato. Città d’arte, è ricca di monumenti e palazzi sontuosi, come il Palazzo Gravina e la Basilica normanna di San Giacomo, che si affacciano sulle due vie principali del centro storico, Corso Vittorio Emanuele e Via Roma. Da qui è possibile accedere al Museo Regionale della Ceramica. Di grande richiamo turistico è la scenografica scalinata del ‘600 composta da 142 gradini che collegano la città alta alla città bassa.
Vittoria è situata sulle pendici meridionali dei monti Iblei. La sua economia è basata prevalentemente sulla produzione di ottimo vino e sulle industrie ad essa connesse. Vittoria, così chiamata dal nome della fondatrice, fu appunto fondata nel 1607 dalla contessa Vittoria Colonna Enriquez. La città reca tracce di insediamenti preistorici, dell’età del Bronzo, del passaggio delle popolazioni greche, romane e bizantine rintracciate nei pressi del Castello, ma non mancano seri indizi dell’importanza della zona in epoca medievale, un vero e proprio crocevia di strade che faceva di Grotte Alte il punto di risalita delle trazzere che dalla valle si dirigevano lungo il pianoro, verso Terranova. Vittoria, nata per il vino, rispettò aprile 2017
CATANIA Caltagirone
Vittoria Ragusa Modica
Nell’altra pagina da sinistra: un vigneto a Vittoria; la famosa scalinata di Caltagirone; il Duomo di Ragusa e il cioccolato della più antica fabbrica di cioccolato della Sicilia, l’Antica Dolceria Bonajuto di Modica dal 1880
per quasi tre secoli questa sua vocazione, producendo diverse qualità di “vino nero” riconosciuto come assai pregiato già negli anni Settanta del ‘700. Negli ultimi anni Vittoria è diventata famosa per la produzione del “Cerasuolo”.
Ragusa è una meta turistica di grande attrazione, grazie al suo fascino barocco incastonato nella parte antica della città (Ragusa Ibla), alle bellissime spiagge della costa e ad altri numerosi motivi d’interesse sparsi in tutta la provincia. L’edificio più imponente di Ragusa Ibla, indiscusso gioiello del barocco siciliano della fine del ‘700, è il Duomo di San Giorgio, che domina Piazza Duomo. Meritano una visita anche la Cattedrale (1760), in Piazza San Giovanni, e Santa Maria delle Scale (XIV secolo). Lascia senza fiato la veduta che si gode sulla città antica. La discesa in auto verso Ragusa Ibla, soprattutto di sera, è uno spettacolo unico nel suo genere: con le luci che illuminano le piccole strade e le case addossate l’una con l’altra sul fianco della collina, a molti sembrerà di essere davanti ad un vero e proprio presepe a grandezza d’uomo. Il percorso, grazie all’antica strada che la collega alla città superiore, si può effettuare anche a piedi, ma con scarpe comode: ci aprile 2017
sono ben 340 gradini da percorrere. Numerosi sono i locali in cui si può bere qualcosa, ottimi i ristoranti, le gelaterie e le botteghe artigiane che commercializzano prodotti locali.
Modica. Per raggiungere da Ragusa questa perla del famoso barocco siciliano si passa su viadotti altissimi e panoramici che sovrastano le gole. Offre un clima mite tutto l’anno, bellissimo mare, meravigliosi monumenti e una squisita gastronomia regionale. La gastronomia locale vanta i tipici "pastizzi", dei pasticcini di carne tritata di agnello, conditi con pepe, formaggio e uova oppure le "scacce", sottili foglie di pasta di farina, farcite con spinaci o ricotta o broccoli o pomodoro, melanzane. Altra prelibatezza sono i formaggi, tra cui il caciocavallo, le ricotte e le provole e, dalla pasticceria, i cannoli di ricotta, i biscotti di mandorla, le cassate alla siciliana, le torte alla frutta ed agli agrumi. Famoso è il cioccolato di Modica, lavorato come facevano gli Atzechi al tempo dei conquistadores spagnoli: i semi di cacao vengono triturati su una pietra in modo da far sprigionare il burro di cacao e ottenere una pasta granulosa. Per non dimenticare il Cerasuolo di Vittoria e altri vini rossi.
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[ s copri l’ita lia ] In basso: il borgo medievale Penna in Teverina; a destra: Amelia
UMBRIA DA GUSTARE TERNI E DINTORNI
Tra Lazio ed Umbria in visita a quelle località dove l’olio extravergine di oliva è il filo… verde che le accomuna A cura di Riccardo Lagorio
Carsulae San Gemini Cesi Amelia TERNI
Penna in Teverina
Otricoli
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Olio! Che altro potrebbe rappresentare una regione in cui il 6% del PIL deriva dall’olivicoltura? Così il nostro viaggio inizia all’uscita del casello autostradale di Attigliano, sulla A1, tra Lazio ed Umbria in visita a quelle località dove l’olio extravergine di oliva è il filo… verde che le accomuna. La prima tappa è Penna in Teverina, borgo dall’impianto medievale con una magnifica vista sul Tevere che si gode da Porta Novella. Domina l’abitato Palazzo Orsini, che possiede un notevole Giardino all’italiana, ma soprattutto durante l’intero corso dell’anno funziona un presepe animato unico, con 70 statue in movimento ed altre 50 immobili. Conferiscono ritmo gli effetti luminosi, il sorgere del sole e le luci che si accendono nelle case. Anche Amelia, su un colle in fortunata posizione, conserva gran parte dell’aspetto e del fascino medievali. Si distinguono chiaramente i resti delle mura etrusche (purtroppo parzialmente crollate nel 2006) sulle quali furono alzate quelle romane e medievali ed ha grande fascino la torre comunale dell’XI secolo, dalla cui base si diparaprile 2017
[ s copr i Dall’alto: uno scorcio di San Gemini; arco di San Damiano a Carsulae; il dispensario farmaceutico di Cesi; il Duomo di Terni e il centro storico di Otricoli
tivano le famose vie segrete e sotterranee per le sortite durante gli assedi. Nel locale museo archeologico è conservata in ottimo stato la statua bronzea di Germanico ed altri interessanti ritrovamenti come are, cippi, iscrizioni sepolcrali. Un tempo il territorio era ricco di prugneti di varietà Verdacchia, che si prestava bene alla lavorazione essiccata ed imbottita e che, a partire dagli anni Settanta, è presente solo in alcuni poderi od orti amatoriali. Oltrepassando Narni e virando a nord si incrocia San Gemini, celebre per le terme e l’omonima acqua minerale, ma anche per l’attrattiva del borgo medievale. Spiccano la chiesa di San Giovanni, del XII secolo, con il magnifico portale in marmi policromi intarsiati; la chiesa di San Nicolò, che conserva una pregevole Madonna di fine Duecento, opera di Rogerino da Todi; e quella di San Francesco, quattrocentesca, dal pregevole portale gotico ed affreschi coevi di maestri umbri. Ma San Gemini possiede anche un laboratorio sperimentale per la divulgazione delle scienze della terra, il Geolab, che si pone l’obiettivo di comunicare il funzionamento del nostro pianeta. L’area archeologica di Carsulae dista pochi chilometri ed è una delle soste obbligate del percorso per le sue fondazioni romane ed incursioni longobarde. Accanto è Cesi, frazione di Terni, arroccata a qualcosa più di 400 metri, dove ammirare la chiesa di Sant’Erasmo, fondata dai benedettini in stile romanico, che cattura per la semplicità delle linee. È proprio da qui che, dicono alcuni, provengono alcuni dei migliori oli extravergini d’Italia. E in basso il capoluogo - Terni - sulle rive del fiume Nera, dove sono notevoli le chiese di San Salvatore (su costruzione a pianta circolare, un corpo rettangolare del XII secolo con affreschi di scuola umbro-senese), di San Francesco (gotica, che conserva affreschi del Quattrocento con motivi d’ispirazione dantesca) e di San Valentino (del Seicento e dedicata al vescovo patrono della città). Meritano visita i musei (quelli archeologico nell’ex fabbrica chimica Siri e delle armi), i monumenti di archeologia industriale (la centrale idroelettrica di Galleto e la pressa in Piazza Dante), le aree naturalistiche (la Cascata delle Marmore e i monti Martani). Distanti dalla città: a Piediluco il campanile romanico della chiesa di Santa Maria, a Collescipoli il portale della chiesa pure dedicata a Santa Maria, la Valserra con incantati ed incantevoli borghi. Nelle pasticcerie, dolce d’obbligo il pampepato. Di notevole rinomanza i forni di Stroncone per il pane, di forma bassa e quasi rettangolare con mollica compatta e sciapo al gusto. Immersa nel verde in stato di triste degrado l’abbazia di San Benedetto in Fundis, del XII secolo, a pianta basilicale a tre navate. Di angosciante bellezza le tre absidi semicircolari aperte da monofore. Attraversando boschi di querce e uliveti verso ovest si raggiunge Otricoli, suggestivo borgo dall’aspetto antico. Molti dei resti della romana Ocriculum, che sorgeva sulle rive del Tevere, sono stati trasportati ai Musei vaticani: la testa di Giove, i mosaici delle terme, la statua eroica di Augusto. L’A1 è poco distante, il casello questa volta d’ingresso quello di Magliano Sabina. aprile 2017
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ALLA SCOPERTA DEI COLLI EUGANEI
ARCHEOLOGIA, NATURA, BENESSERE E BUONA TAVOLA
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A poche decine di chilometri da una delle città italiane più conosciute al mondo, Venezia, il Parco Regionale dei Colli Euganei, nel Padovano, conserva luoghi naturali e di interesse storico ancora poco noti. Ma soprattutto su questi colli di origine vulcanica si è accresciuta negli ultimi anni una serie di artigiani di prodotti tipici con uno spiccato senso per la naturalità. In linea peraltro con lo sviluppo di luoghi dell’accoglienza, tanto da rendere l’area una delle prossime frontiere da esplorare da parte di chi ama il turismo gastronomico. Partendo per esempio dall’Abbazia di Praglia, che deve il no-
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A cura di Riccardo Lagorio
me ai vasti prati che circondano il monastero. Nel corso del Medioevo il centro ecclesiastico fu un caposaldo dell’ordine dei Benedettini e oggi la sua struttura si articola in una serie di chiostri quadrangolari ai quali si affiancano i refettori, la basilica e la prestigiosa biblioteca che fu costruita in seguito alla riedificazione del monastero nel Quattrocento. In primavera intorno all’Abbazia si possono vedere numerosi appezzamenti di terra destinati alla produzione di marasche, le ciliegie amare da cui a Torreglia la famiglia Luxardo trae la materia prima per la produzione di maraschino, liquore perlopiù og-
gi esportato. Sono ormai sette le generazioni dedite a elaborare bevande alcoliche, prima a Zara e oggi in Veneto. Marco Dainese (che ha dato nome alla sua piccola attività di Terra dei Livii in onore di Tito Livio) coltiva invece la passione dell’allevamento delle api. Sui Colli Euganei il suo miele di castagno si distingue per la piacevole vena amarognola. A Galzignano Terme il Museo dei Colli Euganei racconta l’ambiente e la natura circostanti, organizzato in sezioni tematiche, suddivise tra archeologia e parte naturalistica. Nella vicina frazione di Valsanzibio merita una visita il giardino storico di aprile 2017
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Nella pafina a fianco da sinistra: l’Abbazia di Praglia; Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani; il lago della Costa e uno scorcio di Arquà Petrarca
familiari vivevano nella parte inferiore e la servitù in quella superiore. Il Poeta riorganizzò gli spazi dell’edificio, rialzando una parte del primo piano e facendo decorare lo studiolo.
Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani, realizzato nella seconda metà del Seicento dal nobile veneziano Antonio Barbarigo, fratello di San Gregorio. Si tratta di uno dei giardini all’italiana più importanti in Italia, sia per dimensioni (circa 150mila mq), sia per l’aspetto architettonico. A Galzignano Terme Massimiliano Minelle ha adottato da anni la tecnica del sovescio per la produzione di uva, che vinifica e imbottiglia al calar di luna. Minelle non utilizza nessun tipo di lieviti selezionati; tuttavia ottiene vini rossi adatti a lunghi invecchiamenti, sapidi e personali. E fa bene all’ambiente… SULLE TRACCE DEL PETRARCA Lungo la strada che porta ad Arquà Petrarca si incontra il lago della Costa, sito di grande interesse naturalistico-ecologico. È il più ampio bacino d’acqua naturale dei Colli Euganei ed è alimentato dalle acque di sorgenti termali. L’acqua sgorga in polle anche ben visibili sulla superficie, alla temperatura di 45°C, consentendo al lago di non scendere mai nemmeno in inverno sotto i 17°C. Il lago è importante per la qualità elevata dei fanghi in esso contenuti e usati a scoaprile 2017
pi terapeutici, che ne fanno la sede principale per l’estrazione degli stessi e il loro utilizzo negli stabilimenti del complesso termale euganeo, ma anche un episodio delle ‘Ultime lettere di Jacopo Ortis’ è ambientato proprio in questo luogo poiché viene descritta una passeggiata di Jacopo e Teresa lungo la riva di un fiumicello sino al lago de’ cinque fonti. Non è distante il laboratorio di Alessandro e Alberto Callegaro, in arte Scarpon, dove si producono una miriade di prodotti utilizzando le giuggiole, recuperate dal nonno e ora diventate uno dei simboli di Arquà Petrarca, borgo medievale che conserva immutato il fascino di un tempo. Acquistò importanza dopo che Francesco Petrarca desiderò trascorrere gli ultimi anni della sua vita nella caratteristica quiete del luogo. Il paese ne conserva la casa e la tomba con le spoglie. Il richiamo alla memoria del poeta favorì nei secoli successivi il sorgere di case e ville di molte famiglie venete, che costituiscono oggi un patrimonio artistico ed architettonico degno di essere visitato. La casa di Petrarca fu costruita unendo due preesistenti edifici. Secondo studi recenti nella casa (datata intorno al 1369) il poeta con i propri
TRA VEGRI, OLIO E VINI ELABORATI Dal borgo si prende la strada per Cinto Euganeo percorrendo la zona meridionale dei Colli. Molto importanti dal punto di vista naturalistico in questa zona sono i prati aridi, o “vegri”. A Cornoleda Matteo Zanarica conduce l’azienda agricola Zemola per la produzione di vino Cabernet e Merlot. L’annata 2011 di Merlot ci ha colpito per il profumo sulfureo e speziato. A Valnogaredo si trova l’omonimo oleificio, dalle fondamenta contigue all’antico frantoio di Villa Contarini. La varietà Rasara è quella caratteristica dei luoghi, che offre sentori di mandorla amara. Grazie a Franco Zanovello di Cà Lustra questa zona è cresciuta con la sensibilità di sviluppare vini elaborati con attenzione all’ambiente. Anche i suoi vini si prestano a lunghi invecchiamenti. Passando per Vo si raggiunge Zovon dove anche Alfonso Soranzo applica metodi di allevamento naturali per la sua produzione di vini, Monteforche. A Teolo si possono ammirare 200 opere di nomi famosi della storia dell’arte presso il Museo d’Arte Contemporaneo Dino Formaggio. In località Monteortone si trova uno dei pochi hotel medicali, che coniuga perfettamente benessere e salute, l’Hotel Ermitage, ottimo punto di partenza per conoscere i Colli Euganei.
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ITALIA - KAZAKISTAN: GRANDI OPPORTUNITÀ B2B In questa pagina: imprenditori in visita alla fabbrica Locomotive Plant Alstom; nell’altra pagina in senso orario: Central Downtown di Astana; una sfilata di moda; il padiglione del Kazakistan di Expo 2017 e in basso l’intervento di Savino Corsari al Quanta Club
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Oltre 90 imprenditori hanno partecipato, il mese scorso, all’incontro “Kazakhstan-Italy: B2B Meeting” organizzato presso il Quanta Club di Milano Affori dal Fiduciario della Camera Internazionale del Commercio del Kazakistan (C.I.C.K.) Savino Corsari - Presidente della società Itakastana - in collaborazione con alcune Rappresentanze Diplomatiche del Paese centro-asiatico. Un’importante occasione per presentare alla comunità imprenditoriale italiana le nuove opportunità di investimento in Kazakistan, un Paese oggi politicamente stabile e in grande espansione. È intervenuto il Primo Segretario degli Affari Commerciali Esteri del Kazakistan, Almasbek Zhumadilov, seguito da due ospiti d’eccezione: Riccardo Valentini membro dell’Intergovernmental Panel On Climate Change (IPCC il comitato per i mutamenti clima-
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tici delle Nazioni Unite) e Premio Nobel per la Pace 2007, e Andrea Tasciotti - Ambasciatore delle Organizzazioni Intergovernative. Dal 2005 il Kazakistan attrae investimenti diretti dall’Italia, ma il potenziale di crescita è ancora elevatissimo. Sono tanti i motivi di interesse degli imprenditori italiani ad approfondire la cooperazione con il Paese, dai settori del commercio e dell’industria, dal petrolio al gas, dall’agricoltura alla moda. Grazie ai consolidati rapporti di fiducia con il Governo kazako, l’Ambasciata e altre rappresentanze diplomatiche del Kazakistan in Italia, Itakastana è in grado di offrire opportunità esclusive alle imprese di svariati settori di mercato, fornendo tutto l’aiuto e il sostegno necessario alle imprese che intendano portare i propri prodotti o investire con successo in un Paese in forte espansione come il Kazakhstan.
CRESCE LA DOMANDA DI MADE IN ITALY Sono in costante aumento le aziende che importano prevalentemente made in Italy sul mercato kazako. I rapporti commerciali con l’Italia sono fortissimi soprattutto per via del ‘settore energia’: il Kazakistan è il Paese con la più alta ricchezza pro-capite al mondo di materie prime e tra queste spiccano gas, carbone e petrolio, ma anche uranio. Tra i settori del ‘Sistema Moda persona’ (la seconda voce del nostro export in Kazakhstan, dopo la meccanica), l’export di gioielleria cresce in modo molto sostenuto. Tra i partner commerciali, l’Italia è al secondo posto dal 2016 con un volume di affari di 8,3 miliardi di dollari, dopo la Russia con i suoi 12,63 mld, seguita dalla Cina con 7,88 mld. Nei primi 9 mesi del 2016 l’Italia ha investito in Kazakistan circa 403 milioni di dollari (+26,6% rispetto aprile 2017
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ai 318,1 mln del 2015), mentre nello stesso periodo l’investimento del Kazakistan in Italia ha superato i 240 mln di dollari (+5,3% rispetto ai 228,1 mln del 2015). Nove mesi del 2016 in cui i flussi di capitale lordo dall’Italia al Kazakistan ammontano a 5,73 miliardi di dollari in totale. INVESTIRE IN KAZAKISTAN «La prima necessità di investimenti per il Kazakistan - afferma Almasbek Zhumadilov - è l’accelerazione dell’innovazione tecnologica, un efficace fattore di traino dell’economia del Paese. Bisogna incrementare l’utilizzo delle tecnologie, dei servizi digitali e di mobile banking in ogni settore di mercato, compresa la Sanità e l’Educazione, e incentivare l’avvio di startup tecnologiche IT, lo sviluppo dell’agricoltura, dei trasporti e della logistica, delle costruzioni. Il nostro principale obiettivo è un significativo aumento dell’esportazione, non legata al petrolio, entro il 2025». «Gli incentivi offerti per gli investimenti nel nostro Paese comprendono l’abolizione per 10 anni delle tasse di importazione e per 8 anni delle tasse di proprietà, e il rimborso del 30% dei costi di realizzazione, istallazione e acquisto delle apparecchiature», sottolinea il Primo Segretario degli Affari Commerciali Esteri del Kazakistan. aprile 2017
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EXPO 2017: UN’OCCASIONE DA NON PERDERE L’Italia parteciperà con un padiglione di 895,3 mq all’Expo di Astana che si svolgerà dal 10 giugno al 10 settembre. Un evento per raccogliere e far conoscere le tecnologie e le politiche più innovative in tema di efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2. È prevista la partecipazione di oltre 110 Paesi provenienti da tutto il mondo e di 5 milioni di visitatori da ogni parte del Pianeta (13% UE, 20% Cina e 55% CIS). Il sito di Expo 2017 occuperà ben 174 ettari, uno spazio più grande dei 110 ettari di superficie espositiva di Milano Expo 2015. Il simbolo dell’esposizione che si aprirà a giugno sarà il padiglione del Kazakistan: la più grande struttura sferica mai costruita al mondo, con ben 80 metri di diametro, tutta in acciaio e vetro, il centro fisico e simbolico dell’area.
Itakastana dispone di oltre 2.000 mq di uffici permanenti all’interno di un Palazzo storico che si erge nel centro di Astana, di fianco ai Ministeri del Paese, che verrà utilizzato come spazio “Fuori Expo” per spettacoli, eventi e manifestazioni culturali, seminari, convegni e incontri tra imprese e buyer. INFORMAZIONI info-le-roy.it
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In alto a sinistra: il pubblico in sala; sopra le aziende premiate; a sinistra: Dobora Villa con Simonetta Flores durante la premiazione di alcuni marchi
“ELETTO PRODOTTO DELL’ANNO 2017” ECCO LE SCELTE DEI CONSUMATORI ITALIANI
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A cura di Dario Bordet
Un’edizione da record quella che si è svolta il mese scorso di Milano nella elegante cornice dell’Alcatraz: la 12a edizione della serata di premiazione di “Eletto prodotto dell’anno 2017”, che ha coinvolto oltre 500 personalità del mondo dell’industria, della distribuzione, nonché della stampa e della comunicazione. 50 le categorie, per altrettanti Prodotti Eletti, con un sorprendente ingresso di 28 nuove aziende. Ha introdotto la serata l’Amministratore unico di Marketing e Innovazione Italia Simonetta Flores, ideatrice del progetto, prima di lasciare il microfono alla brillante attrice comica Deborah Villa, che ha condotto l’evento con la consueta frizzante simpatia. Basato esclusivamente sul voto dei consumatori, “Eletto Prodotto dell’Anno” è il riconoscimento che certifica il valore e l’innovazione dei prodotti venduti sul mercato italiano. Sono più di aprile 2017
12mila i consumatori che hanno eletto i Prodotti dell’Anno attraverso la più importante ricerca di mercato sull’innovazione in Italia. Ecco i dati dell’indagine online condotta da IRI - istituto indipendente e leader mondiale nella gestione di informazioni di mercato, analisi e insight – e basata su un panel rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra i 15 e i 65 anni. Il Food si conferma il settore più rappresentato, con il 48% del totale, seguito dal Personal Care (al 21%). Il “Non Food” tocca il 17%: si va dalle pile alle finestre, l’Elettronica si attesta all’8%, mentre la Parafarmaceutica è al 3%. Anche i Servizi (tra i nuovi ingressi) hanno toccato il 3% e hanno visto l’affermazione di un’App per il pagamento. Un segno evidente di come le aziende del settore stiano cercando di avvicinarsi ai consumatori attraverso dei prodotti.
Sopra: Simonetta Flores; sotto: le targhe per la premiazione del Prodotto dell’anno 2017
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APRILE DOLCE DORMIRE? A cura di Evelina Flachi
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Si sa, nei proverbi risiedono grandi verità, una preziosa eredità per chi si affida spesso ai consigli della nonna. In effetti, quando i primi caldi primaverili si fanno sentire è normale avvertire una sensazione di sonnolenza e stanchezza diffusa, soprattutto in aprile. Ma soffermandoci sulle parole “dolce dormire”. Il sonno è un bisogno vitale come bere e mangiare, anzi può essere considerato uno degli alimenti per il nostro cervello; è stato a lungo un grande mistero per la scienza e ancora oggi sono
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molti i quesiti in cerca di risposte. Dormire è fondamentale per la nostra salute e diversi studi sottolineano come avere un buon sonno permetta di mantenere in salute la nostra mente, la memoria, il sistema cardiovascolare ed anche quello immunitario. D'altra parte i disturbi del sonno hanno una stretta correlazione con molte patologie e hanno quindi delle conseguenze di natura medico-sanitaria ma anche sociali, come incidenti stradali, sul lavoro, diminuita produttività. aprile 2017
CI SI ADDORMENTA DIFFICILMENTE A DIGIUNO O COMUNQUE NON SAZI, MA LO STESSO ACCADE NEI CASI DI ECCESSI ALIMENTARI, IN PARTICOLARE CON CIBI PESANTI O CON SOSTANZE ECCITANTI L’ALIMENTAZIONE UN ALLEATO CONTRO I DISTURBI DEL SONNO I disturbi del sonno sono purtroppo sempre più diffusi, anche in Italia: la buona notizia è che (a meno che non si tratti di un disturbo cronico, per il quale è necessario rivolgersi ad uno specialista di questa patologia) l’alimentazione è un’ottima nostra alleata per sconfiggerli. Essa è in stretto rapporto con il sonno: i cibi giocano infatti un ruolo di primaria importanza, perché la quantità, la qualità e il metabolismo degli alimenti che consumiamo sono legati al rilassamento muscolare e alla produzione di quei neurotrasmettitori che favoriscono rilassamento e sonno (come la serotonina). La premessa per un buon sonno è una buona digestione: ci si addormenta difficilmente a stomaco vuoto o comunque non sazi, ma lo stesso accade nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti (soprattutto i grassi, più elaborati da digerire) o con sostanze eccitanti. Bisogna scegliere gli alimenti giusti e seguire alcune sane regole. I soggetti sensibili a teina e caffeina in genere devono evitare la sera cioccolato, cacao, caffè e tè per la presenza di stimolanti. Anche i superalcolici vanno eliminati la sera se inducono un sonno di pessima qualità, ma meno noti sono gli effetti di altre sostanze contenute nei cibi generalmente consumati a cena. Sono preferibili alimenti che contengono triptofano, aminoacido precursore della serotonina, neurotrasmettitore che con la melatonina regola l’umore e il ritmo del sonno, e ha un’azione calmante. A stilare la classifica dei cibi ‘SI’ e di quelli ‘NO’ è invece la Coldiretti assieme ad AIMS (Associazione Ita-
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& benes s er e ]
Ecco una indicazione di alimenti adatti a favorire un buon sonno e quelli da evitare
CIBI AMICI Pasta, Pane, Riso Orzo Lattuga Radicchio rosso Cipolla, Aglio Zucca Rape, Cavolo Formaggi freschi Yogurt Uova bollite Miele in infusi caldi Latte caldo Frutta dolce
CIBI CATTIVI Patatine in sacchetto Piatti con dado da cucina Cioccolato Cacao Caffè Tè Curry Pepe Paprika Superalcolici Salatini Alimenti in scatola Alimenti sotto sale (Fonte: Coldiretti)
liana di Medicina del Sonno) che dichiara che sono almeno 12 milioni gli italiani che soffrono di disturbi del sonno all'origine anche di depressione, stanchezza diurna e pessima qualità della vita. D'altra parte l'insonnia è considerata un'autentica malattia sociale che, come prima accennato, influisce non poco nei rapporti di lavoro, familiari e personali e che, peraltro, amplifica anche altre malattie indotte dallo stato di ansia come gastrite, ulcera, meteorismo, malattie della cute e delle mucose. Non mi resta che augurarvi “dolci dormite”, e non solo ad Aprile!
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LIBRI
NELLA NATURA SELVAGGIA
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INCONTRI RAVVICINATI CON ANIMALI E PAESAGGI DA SALVARE A cura di Valerio Consonni
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David Yarrow, scozzese, ha esordito giovanissimo e consolidato negli anni una reputazione mondiale come fotografo naturalista. È il più importante fotografo al mondo di scatti ‘Fine Art’ dell’Africa, in una natura incontaminata con i suoi animali feroci ripresi frontalmente da vicino. Le sue opere sono esposte nei musei più famosi, come il Perot Museum di Dallas o Bührle Museum di Zurigo, o anche in prestigiose gallerie d’America e d’Europa. In Italia è rappresentato dalla gallerista Paola Colombari. Il suo libro “ Wilde Encounters” edito da Rizzoli N.Y. ha vinto il premio di migliore qualità e vendita con Rizzoli New York e con Amazon. Esce in questi giorni nelle librerie la nuova versione italiana “Nella natura selvaggia” edito da Rizzoli Italia. Ispirato da una profonda e pluridecennale passione e dal desiderio di condividere e preservare le ultime grandi specie selvagge e le culture tribali e indigene che ancora sopravvivono nei vari continenti, Yarrow non solo è un grande fotoreporter, ma anche un animalista appassionato e un artista unico al mondo. Il volume è una selezione di foto dai più spettacolari reportage realizzati da lui negli ultimi 5 anni, in Africa - il continente che gli è più caro e congeniale - e in altre destinazioni remote sparse fra Giappone, Alaska e Antartide. Le trasposizioni in bianco e nero delle sue immagini, che sembrano uscite da un libro di magia, mostrano la ferina e statuaria bellez-
za di leoni, tigri, leopardi, rinoceronti, orsi grizzly, elefanti. Guardando queste foto sembra di entrare in contatto con gli animali fino a diventare tutt’uno con essi; una misteriosa energia avvolge ritratti selvatici che ci parlano, che attirano i nostri sguardi come magneti, che fanno quasi paura. Ogni corpo ferino è scolpito in movimento nei suoi ambienti climatici, dalle tundre alle giungle amate da Salgari, osservato da una prospettiva che ci permette di stabilire un legame viscerale e antico con l’animale. A volte si ha l’impressione di sentire gli odori, di toccare i loro mantelli di pelliccia. Gli straordinari scatti in bianco e nero, costruiti nei minimi dettagli, ci restituiscono una natura regale e solenne, ma anche sexy: un corpo a corpo con predatori feroci, da vicinissimo, in luoghi estremi e spesso avversi. Un Michelangelo nel regno animale. Le oltre 150 magnifiche immagini sono accompagnate dai diari di viaggio di Yarrow, che ci racconta di volta in volta storia e backstage di ogni foto, i trucchi utilizzati - non senza correre un po’ di rischi - per trasformare ogni pagina in un’avventura. Il volume è promosso da Tusk, una charity non profit patrocinata dal principe William d’Inghilterra, che da 25 anni opera per la tutela, la salvaguardia e lo sviluppo delle comunità africane, degli habitat naturali e delle specie animali che li abitano. Un libro fantastico da divorare con gli occhi! aprile 2017
[ libri ] LA BUONA STRADA
Vagabondaggi in città e nelle campagne lombarde guidati dalla penna curiosa e impertinente del critico d’arte, alla ricerca di tesori d’arte e di cultura da vedere almeno una volta nella vita. Nuove mete si aggiungono all’edizione 2015: dalla Fondazione Prada di Milano a San Gottardo in Corte, da Villa Arconati ai Musei di Sant’Angelo Lodigiano, dal Castello di Soncino alla Certosa di Pavia. Philippe Daverio (Rizzoli)
CATTOLICO DI VENTRE EBREO Ricordi d’infanzia che affiorano, segreti e silenzi senza nome, un ramo della famiglia cancellato. Un uomo ormai adulto si muove tra memorie che non quadrano alla ricerca delle sue radici ebraiche che la famiglia ha scelto di cancellare per sopravvivere al nazismo. Un dialogo immaginario con i genitori per ricostruire un’identità mutilata e negata quella di un cattolico nato da ventre ebreo. Roberto Carusi (Mursia)
A CANTARE FU IL CANE Vitali ritorna nei suoi luoghi natali, a Bellano, sul lago di Como. «Al ladro! Al ladro!» urla la signora Emerita Diachini: in una notte di luglio del ‘37 e il “balordo” visto da Emerita, un certo Serafino Caiazzi, viene rocambolescamente acciuffato dalla guardia notturna. Il maresciallo Maccadò ha bisogno di prove e decide di far visita alla signora, ma al campanello “risponde” solo il bastardino di casa, ringhioso ed aggressivo. Andrea Vitali (Garzanti)
EPPURE CADIAMO FELICI
Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi altrui Gioia, 17 anni, non potrebbe essere più diversa. A scuola si sente come un’estranea perché lei non è come i suoi compagni: non ha interesse per le mode, le feste, l’appartenenza a un gruppo. Ha invece una passione segreta: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo. Poi all’improvviso arriva ‘Lo’ e scoppia l’amore. Ma Lo un giorno scompare. Enrico Galiano (Garzanti) aprile 2017
L’ASCOLTO GENTILE
Le storie di 6 donne diverse ma accumunate da una stessa malinconia e da un identico sforzo per ritrovare la speranza e vivere di nuovo il futuro. Uno dei più importanti psichiatri italiani ci racconta la sua esperienza, una vita dedicata alla conciliazione fra le parole e il silenzio, all’attenzione per le fragilità e alla cura di emozioni e sentimenti. Sempre con umanità, fiducia e gentilezza.
Eugenio Borgna (Einaudi)
LA NOTTE HA LA MIA VOCE
Con questo romanzo l’autrice ci rivela il desiderio di vita che c’è in ognuno di noi aldilà dei limiti del corpo. Racconta la storia di una giovane che a causa di un incidente perde l’uso delle gambe. Qui comincia la sua sfida per affrontare la vita di tutti i giorni per restare al passo con il resto del mondo. L’aiuta un alter ego - “la donna gatto” - che le insegna a vivere senza “la terra sotto i piedi”.
Alessandra Sarchi (Einaudi)
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WEEKEND DI PRIMAVERA Eccovi alcune “annotazioni” per visite primaverili di grande interesse soprattutto per gli amanti dii fiori ed alberi che la fanno da padroni in tutta Italia. Ma aprile è anche il mese nel quale si festeggia la Pasqua, per questo vi suggeriamo alcune località dove trascorrere il weekend pasquale con amici e familiari
CENTRO BOTANICO MOUTAN DI VITORCHIANO (VT) Uno spettacolo da non perdere, vi lascerà senza parole la fioritura di decine di migliaia di peonie. Si tratta della collezione, di questo esemplare di fiore, più vasta al mondo. Nei mesi di Aprile e Maggio è possibile visitare il Giardino delle Peonie alla scoperta di questi magnifici fiori che danno vita ad un parco unico.
CASTELLO DI PRALORMO (TO) Siamo all’edizione numero 18 del tradizionale incontro con la rassegna di “Messer Tulipano, e gli alberi raccontano”. Dal 1° aprile al 1° maggio l’emozione sarà sempre la stessa della prima volta, davanti alla straordinaria fioritura di oltre 75 mila tulipani e narcisi presentati con un piantamento totalmente rinnovato rispetto alla scorsa edizione.
VILLA DELLA PERGOLA DI ALASSIO (SV) Hanno riaperto a fine marzo i giardini di questa magnifica Villa della Pergola, per permettere ai visitatori di poter ammirare la inebriante fioritura di 28 varietà di glicine che saranno in fiore da marzo alla fine di maggio quando sarà la volta della fioritura dellei 400 varietà agapanti, una chicca del parco e una collezione unica in Europa.
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SCANNO (PE) Un lungo weekend pasquale nel cuore dei Monti Marsicani in Abruzzo, da trascorrere nell’antico borgo
di Scanno. Sarà una esperienza da ricordare per la bellezza dei luoghi e per i riti della Pasqua ai quali potrete assistere come il corteo degli incappucciati della confraternita della Madonna delle Grazie. Enogastronomia eccezionale e paesaggi naturali splendidi vi aspettano.
ADRANO (CT) Dal Settecento ad Adrano comune del catanese dal bellissimo centro storico, arrivano i “Diavulazzi di Pasqua” una rappresentazione sacra nella quale i diavoli cercano, senza riuscirvi, di avere la meglio sull’umanità. Aldilà di questa manifestazione, avrete l’occasione per vedere da vicino il castello normanno di uno dei paesi più grandi del parco dell’Etna.
BUONCONVENTO (SI) Provate a vivere un lungo fine settimana di Pasqua scoprendo nel senese lo straordinario borgo di Buonconvento perfettamente conservato dal Trecento ai giorni nostri. Una visita è d’obbligo al museo di arte sacra della Val d’Arbia e alle botteghe artigiane. Quasi superfluo segnalarvi le tante bontà che vi aspetteranno a tavola dove non avrete che l’imbarazzo della scelta. aprile 2017