Italiadagustare milano 24orenews marzo 2015

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Anno 2 - Marzo 2015

ALL’INTERNO

MILANO 24ORENEWS Expo che verrà Salotto in cucina

I TOCCHI ITALIANI: LA SOCIETà CIvILE

LUCA BARBARESCHI: IL TEATRO NEL CUORE

[SPECIALE SANREMO]

Padiglione Zero, curato da Davide Rampello

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

CARLO CONTI: «SANREMO È LA MIA TERZA CASA»



Marzo 2015

indice

In copertIna: padiglione Zero, curato da Davide rampello, progetto Michele De Lucchi. Le varietà vegetali e gli animali esistenti al mondo simboleggiano le principali fonti di energia per la vita. www.expocantiere.expo2015.org

[ pERSONAggIO] 6 9

Intervista a Carlo Conti Sanremo è sempre Sanremo

[ EXpO CHE vERRà ]

13 I tocchi italiani 14 Il Vivaio Scuole di Padiglione Italia

[ IL RISO ]

[ EXpLORANDO ]

pag. 16

16 Le vie del riso 18 In bici nel Delta del Po 20 Sua maestà il riso

[ TAvOLI TEMATICI]

22 Educazione alimentare: un investimento per il futuro

[ HI-TECH]

34 Le novità elettroniche

[ gOURMET ]

24 Ristorante Ambasciata di Quistello 25 Vino e dintorni: Toscana DOC

[ LIBRI]

[ SALOTTO IN CUCINA ]

[ AMICI A 4 ZAMpE]

[ ERBARIO MAgICO]

[ AgENDA ITALIA]

[ STILE NATURALE ]

[ vIAggI]

27 Intervista a Luca Barbareschi 30 Ginseng: la pianta “a forma di uomo” 32 Emotional Living

35 Scelti per voi 36 Quel fastidioso prurito 37 Eventi di marzo 38 L’Avana: el alma de Cuba

Direttore responsabile Dario Bordet Direttore editoriale Evelina Flachi ViceDirettore editoriale Alessandro Trani art Director Patrizia Colombo progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Giacomo Biraghi Mauro Caldera Patrizia Galeazzo Carlo Kauffmann Riccardo Lagorio Alessandra Matteucci marzo 2015

Gloria Mauri Luca Medici Alessandro Miani Alessia Placchi Richard Seebach Alberto Zonna Media partner pubblicità, promozione & pr Le Roy Advertising - Milano edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor iale ]

Care lettrici e cari lettori,

del mondo che si

mancano poco meno di due

confronteranno su quanto sin

mesi all’inaugurazione di

qui fatto per migliorare,

Expo Milano 2015. Nel luogo

attraverso il cibo, le

espositivo si lavora 24 ore al

condizioni di vita dei propri

giorno per arrivare al fatidico

cittadini e le realtà dei loro

1 maggio, pronti ad accendere

territori. Possiamo, con un

i riflettori su Milano e

pizzico di orgoglio, affermare

sull’Italia intera. Polemiche,

che non si tratterà di sole

discussioni forse inutili,

chiacchere perché, alla

preoccupazioni certamente

chiusura di Expo 2015, sarà

motivate, contrasti politici,

consegnata alle Nazioni Unite

tutto nella norma per noi

la “Carta di Milano”, un

italiani che però al momento

documento che impegnerà

di presentarci davanti al

tutti i firmatari a prendere

mondo sappiamo strappare

coscienza del problema della

segnali di compiacimento per

nutrizione nel mondo e

quanto fatto. Abbiamo già

soprattutto evidenzierà tempi

vinto la nostra scommessa sul

e modi, suggerimenti ed

valore dell’esposizione,

esperienze già fatte per

organizzando un grandissimo

combattere un “nemico per

evento dedicato al tema

troppi”, la fame, che affligge

straordinario

tante aree del mondo. Meno

dell’Alimentazione “Nutrire il

60 al via di Expo, ma ci

Pianeta. Energia per la Vita”.

sembra di avere già lasciato

Attorno a questa ideale

un buon segno per tutti.

“tavolata” si siederanno i rappresentanti di 147 Paesi marzo 2015

Evelina Flachi

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[ per s onaggio ]

Conti Bis…? Leone voleva dire Conti bischero! A cura di Mauro Caldera

65° SANREMO UN GRANDE SUCCESSO U

Un festival che ha regalato agli italiani delle belle canzoni che si ascoltano in radio, in tv e su tutte le piattaforme web: l’obiettivo Sanremo è stato raggiunto! Carlo Conti, reduce dalla sua prima sfida sanremese è soddisfatto, così come l’Italia che l’ha seguito e sostenuto. Un conduttore delle e per le famiglie che con grande professionalità ha trasformato l’evento dell’anno in una festa aperta a tutti. Le aspettative e i sogni? Dichiara: «Come mi piacerebbe, tra due

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mesi, prendere un taxi e sentire il tassista che canticchia le canzoni di Sanremo».

Qual è il tuo ricordo legato alla città del festival?

con il mio 127 arancione e il registratorino per intervistare i cantanti. Mi ero messo in testa che volevo intervistare i Duran Duran o gli Spandau Ballet. Naturalmente, ripresi la mia macchinina e ritornai a Firenze, inviato dalla mia radio, senza nessuna intervista. Dopo trent’anni mi sono voluto prendere la soddisfazione di invitare i grandi Spandau Ballet: grande soddisfazione personale.

Correva l’anno 1985, quando venni a Sanremo per la prima volta

Quanto Sanremo, oggi, si fa condizionare dai commenti del

Sanremo per te è… Dopo Firenze e dopo Roma, Sanremo è la mia terza casa: l’ho vissuto con 30 prime serate e con le mitiche edizioni di Canzonissima. Quel camerino lo conosco bene… e mi fa sentire in famiglia!

marzo 2015


[ per s ona ggio ] In apertura: Carlo Conti; a sinistra il presentatore con Rocío Muñoz, Emma Marrone e Arisa

re a fare l’Eredità. Gli italiani mi devono vedere come il conduttore di tutti i giorni: non voglio passare dalla parte dei grandi. Non mi dispiacerebbe tornare come direttore artistico. Il cambio arricchisce e rafforza. Entro giugno si sveleranno gli altarini e scopriremo il conduttore della prossima edizione. Le foto del servizio sono di Marco Piraccini

Che rapporto hai con le moderne tecnologie? web e dei social?

questo Festival?

Una delle belle novità di questa evoluzione è quella del commento in tempo reale; personalmente non seguo quanto viene detto sui social, non per mancanza di rispetto ma per non essere influenzato da quanto viene scritto. Sono passati i tempi in cui le canzoni si commentavano il giorno dopo al bar.

Sono felice: lo spirito di questo festival si è trasformato in programma televisivo. È stato un festival dedicato alla gente, per la gente, e sono onorato che il pubblico lo abbia apprezzato.

A Sanremo con la famiglia al completo: quanto è stata importante in questa tua tappa professionale? È stata la mia ricarica. Il mio figliolo, tra l’altro, proprio durante Sanremo ha compiuto un anno.

Quanto della tua esperienza radiofonica c’è stata in questo Festival? Ho cercato di farlo esclusivamente con quel criterio. La mia formazione è radiofonica e quando ho iniziato, nel lontano ‘76, ho fatto la più bella gavetta della mia vita. Ogni canzone scelta l’ho selezionata con quell’orecchio radiofonico dei miei esordi assieme alla sensibilità e all’esperienza degli anni, in cui ho vissuto anche il mondo della televisione. Il vecchio direttore artistico della radio è venuto fuori nella scelta delle canzoni: spero di aver fatto un buon lavoro!

Se dovessi tirare le somme di marzo 2015

Come hai vissuto il tuo gruppo di lavoro? Sono orgoglioso delle mie compagne di viaggio che nell’ultima serata mi hanno commosso con la loro letterina: anche se non l’ho dato a vedere mi sono commosso e mi hanno riempito il cuore di gioia. Un ringraziamento speciale va a Maurizio Pagnussat assieme a Riccardo Bocchini, Marco Lucarelli e al Maestro Pirazzoli: siamo una squadra fortissima! Senza dimenticare gli autori, molti di loro, storici - da quando lavoravo ai tempi di Big.

Stai già pensando alla 66ma edizione? Credo sia prematuro parlare di Sanremo 2016. Ne parleremo tra un mese: orientativamente dico di no perché per me è difficile riproporre questi numeri. Non mi dispiacerebbe ritornare tra qualche anno.

Il Carlo Conti nazionalpopolare non ha account Twitter: tutti quelli esistenti non corrispondono all’originale: non avrei materialmente il tempo di mettermi a scrivere e non ne sento la necessità.

Hanno detto di te che sei il nuovo Pippo Baudo: cosa ne pensi? Quale taglio hai voluto dare? Molti mi hanno definito come il prolungamento di Pippo Baudo o Fabio Fazio: il taglio è “alla Carlo Conti” e al mio mondo nazionalpopolare; ho approfittato di questa cassa di risonanza per dare dei piccoli spunti. Tutti cantano Sanremo, voleva essere espediente per invitare degli amici a Sanremo (microidee venute naturalmente).

Qual è stato il tuo brano preferito di questa edizione? Sicuramente quello di Raf: la musica è soggettiva.

Cosa ne pensi della vittoria de Il Volo? Il Volo ci darà delle soddisfazioni all’Eurofestival e farà il giro del mondo: il bel canto e la bella musica della canzone italiana si faranno strada.

Qual è la ricetta segreta di questo successo?

Una cosa di cui sei particolarmente soddisfatto?

Ci sono tanti fattori! L’unica cosa che avevo chiesto, quando ho accettato la sfida, era quella di torna-

Sono felice di aver portato i giovani in primissima serata: una scommessa che siamo riusciti a vincere.

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[ mus ica ]

SANREMO È SEMPRE SANREMO

S

Si sono da poco spenti i riflettori di Sanremo, il prestigioso Festival della Canzone Italiana: è stato un successo. La sessantacinquesima edizione, condotta da Carlo Conti, ha fatto registrare nella serata finale su Rai1 una media di poco meno di 12 milioni di spettatori, con un incremento di 2,5 milioni rispetto alla finale di un anno fa. È stata l’edizione più vista dal 2005. Ottimo il riscontro anche nel target, infatti il festival ha avuto tra gli spettatori una significativa presenza di marzo 2015

giovani nella fascia di età compresa tra i 15 e i 25 anni. «Questo è un Festival per la gente, per il pubblico. E soprattutto è un Festival pensato per la famiglia. Per questo sono molto contento del risultato e continueremo a lavorare in questa direzione», era stato il commento di Carlo Conti dopo la prima serata. Il brillante conduttore, che ne ha anche curato la direzione artistica, è stato affiancato dalle cantanti Emma e Arisa (rispettivamente vincitrici delle edizioni 2012 e

2014) e dalla conduttrice televisiva e attrice spagnola Rocío Muñoz Morales, fidanzata di Raul Bova. Venti i big in gara: Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, Lara Fabian, Anna Tatangelo, Raf, Bianca Atzei, Dear Jack, Irene Grandi, Alex Britti, Moreno, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, Annalisa, Nina Zilli, Nesli, Gianluca Grignani, Marco Masini, Chiara, Il Volo, Nek, Malika Ayane e Lorenzo Fragola. Ha vinto il trio Il Volo (erano tra i più favoriti) con la canzone “Grande amore”, batten-

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[ mus ica ]

In questa pagina in senso orario: Irene Grandi, Chiara, Nek e Malika Ayane. Nella pagina accanto: Tiziano Ferro; Arisa, Rocío Muñoz e Emma Marrone

do in finale Nek (Fatti avanti amore) e Malika Ayane (Adesso e qui); Il Volo parteciperà all’Eurovision Song Contest che si svolgerà a maggio a Vienna. «Abbiamo avuto tante esperienze all’estero - sono state a caldo le parole del trio lanciato sei anni fa da Antonella Clerici grazie al programma RAI “Ti lascio una canzone” - ma da italiani questo è un sogno che diventa realtà. Ringraziamo tutti gli italiani, non ce lo aspettavamo». Comunque soddisfatti, nonostante il mancato primo gradino del podio, anche Nek, il più acclamato in sala stampa («Ho visto bellissime scene di entusiasmo che mai avrei immaginato dopo 18 anni») e Malika («Io sono incredibilmente senza parole. Anche le bacchettate mi sono servite a crescere un po’»). Nella sezione Nuove Proposte, battendo in finale i Kutso, ha vinto il siciliano Giovanni Caccamo con la canzone “Ritornerò da te”: il giovane di Modica, scoperto da Battiato, ha ricevuto anche il premio della Critica e quello della Sala Stampa. Otto erano i giovani artisti in gara: Amara, Chanty, Rakele, Enrico Nigiotti,

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Serena Brancale, Kaligola, KuTso e Giovanni Caccamo. I SUPEROSPITI Tantissimi i superospiti che si sono susseguiti sul palco dell’Ariston dal 10 al 14 febbraio. Tra gli italiani Tiziano Ferro, Gianna Nannini, Biagio Antonacci, oltre al grande ritorno di Al Bano e Romina. Enrico Ruggeri ha cantato “Tre signori”, dedicato a Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Giorgio Faletti. Sul palco anche Giovanni Allevi ed Elena Sofia Ricci. Tra gli stranieri Spandau Ballet, Imagine Dragons, Conchita Wurst e il giovane 23enne Ed Sheeran, nuovo idolo dei giovani che amano la musica pop. Dal mondo della tv Vittoria Puccini, grande interprete della fiction dedicata a Oriana Fallaci, andata in onda in due puntate su Rai1 il 16 e 17 febbraio. Due le superstar di Hollywood, Will Smith e la bellissima Charlize Theron e due sportivi d’eccezione: il ct della nazionale Antonio Conte e il vincitore del Tour de France Vincenzo Nibali. Humor garantito invece con Alessandro Siani, Gabriele Cirilli, Virginia Raffaele, Giorgio Panariello e Angelo Pintus. marzo 2015


[ mus ica ]

I COMMENTI A CALDO DI ARISA, EMMA E ROCIO Arisa: «Non mi sono rivista e non so come sono stata. Ho cercato di essere il meglio che potevo. Una cosa per me nuova, sempre fuori di testa. Carlo è stato molto attento alla parte musicale: è un uomo che ti mette in tranquillità. È coerente. Se il vincitore rifiuta l’Eurosong… vado io: e ci voglio andare perché, ho 32 anni e «sto per andare in menopausa». Vorrei avere la possibilità di aprire il mio mercato, ma di base, un Festival internazionale potrebbe aprirmi nuovi orizzonti. Non vengo da un talent ma dall’Accademia di Sanremo: un po’ di pregiudizio l’ho avuto anch’io anche se poi, a vedere gli artisti che da lì arrivano mi sono ricreduta». Emma: «Ero impacciata, di legno, emozionata al punto di non riuscire a dire buonasera al pubblico, ma coerente. È un palco che mette paura, mette ansia e regala emozioni che non riesco ad esprimere. Mi sono sentita una principessa e credo di essere stata equilibrata, mai fuori luogo. Stamattina mio padre ha detto di aver visto la donna più bella del mondo… e lì ho vinto! Il duetto con Arisa è stato molto emozionante: non avevamo marzo 2015

mai cantato assieme. L’impasto delle due voci, di due colori diversi è stato naturale e bello». Rocio: «Non ho avuto molto tem-

po per leggere tutti i commenti, ho visto solo quelli delle persone che mi vogliono bene. La più critica forse sono proprio io, troppo esigente ma in questo Sanremo ho voluto divertirmi e imparare, aprendo occhi e orecchie. C’erano tante persone da cui imparare. Con me c’era mia madre che una sera, in albergo, mi ha fatto notare che non parlo più spagnolo. Ho 26 anni, Carlo mi ha fatto il bellissimo regalo di essere al suo fianco sul palco di Sanremo. Sono felice e voglio godermi questa indimenticabile esperienza e non voglio dar spazio alle “chiacchiere” e alle cose non giuste».

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[ EX PO che ver rà ] ello scorso articolo abbiamo visto il primo tocco italiano per l’Expo Milano 2015. Al suo interno Expo avrà inoltre padiglioni con esposizioni e esperienze di edutainment per turisti e famiglie, oltre a un centro e alcune strutture all’aperto animate da un calendario di spettacoli fissi e eventi dal vivo durante i sei mesi. Che cosa rende questa esposizione così innovativa ed apprezzata in tutto il mondo? Oltre alla grande innovazione dei Cluster ce ne sono altre due che hanno già entusiasmato e entusiasmeranno ancora di più tutti i visitatori dal primo maggio. Vediamo assieme gli altri due tocchi italiani.

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CARDO E DECUMANO. Un’Expo democratica. Un reticolo ortogonale con due direttrici, sul modello delle antiche città romane. Il Cardo ospiterà gli

*Digital PR Expo 2015 S.p.A. spazi curati dall’Italia, mentre le nazioni partecipanti costruiranno i loro padiglioni lungo il Decumano: un unico viale per tutti i Paesi, così da garantire a ognuno la stessa visibilità indipendentemente dalla forza economica. La possibilità egualitaria di affacciarsi sulla passeggiata principale, la World Avenue, senza aree di serie B ma disponendosi in ordine alfabetico, ha convinto molte nazioni a partecipare e investire. Evitato il rischio di finire in piccionaia, la platea si è riempita con il record di Paesi partecipanti con propri padiglioni.

LA SOCIETà CIvILE. Riservare uno spazio alla società civile. Associazioni locali e italiane avranno il loro quartier generale nella Cascina Triulza, unica costruzione preesistente sull’area del sito. Dopo la ristrutturazione da parte di Expo 2015, il Comune di Milano ha affidato la gestione della cascina alla Fondazione Triulza, una rete formata da 58 organizzazioni di estrazione diversa (laica, cattolica, profit, non profit, ecc.), unite appositamente per partecipare al bando come realtà unica. La fondazione gestirà la cascina per i prossimi 30 anni. Come non essere Expottimisti? Nell’immagine, in rosa, i Padiglioni Self-Built che si affacciano sul Decumano. I padiglioni espositivi si affacceranno lungo la camminata di 1km e mezzo del Decumano. La superficie dei lotti varierà dai 500 ai 5.000 metri quadri.

I TOCCHI ITALIANI A cura di Giacomo Biraghi*

“Expottimisti” - Biraghi G., De Sanctis A. e Ballarini L. (2014) marzo 2015

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[ EX PO che verr à ]

Dr.ssa Patrizia Galeazzo Responsabile Progetto Scuola di Padiglione Italia p.galeazzo@paditexpo2015.com

IL VIVAIO SCUOLE

DI PADIGLIONE ITALIA

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Il “Progetto Scuola” è la piattaforma di riflessione e condivisione che Expo Milano 2015 dedica alle iniziative rivolte a tutto il sistema formativo: dalle scuole dell’infanzia alle Università. La visione e i valori della Scuola sono determinanti per diffondere i contenuti e garantire l’eredità della manifestazione; per questo docenti e studenti sono stati invitati a partecipare alla prossima Esposizione Universale attraverso specifici percorsi formativi e didattici che li preparerà alla visita dove sono state organizzate tantissime iniziative. La sfida di Expo Milano 2015 si basa, tra l’altro, sul presupposto di offrire alle nuove generazioni di confrontarsi sul Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e far sì che il patrimonio generato all’interno delle aule scolastiche di tutti i Paesi sia condiviso con la collettività. Un grande impegno, quindi, rivolto ai 10 milioni di cittadini che appartengono direttamente al sistema scolastico italiano. Sul sito www.progettoScuola.expo2015.org si possono trovare tutte le informazioni che accompagnano e illustrano la visita ad Expo da maggio a ottobre 2015. Padiglione Italia che, con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed Expo 2015 S.p.A., ha firmato un accordo per contribuire a valorizzare l’eccellenza formativa del nostro Paese, ha preso l’impegno di concorrere alla riuscita del pro-

La Scuola che aggrega i contenuti dell’Educazione ha sollecitato docenti e studenti a elaborare progetti che hanno al centro l’Educazione Alimentare, l’Educazione all’Ambiente, la Promozione della Salute, l’Intercultura e la Cooperazione, la Sostenibilità e la Biodiversità. I migliori progetti delle scuole e degli istituti di formazione, selezionati attraverso i bandi, saranno presentati in Padiglione Italia nel periodo dell’Esposizione Universale. In Palazzo Italia si svolgeranno 736 presentazioni digitali, 4 al giorno per 184 giorni, che avranno come protagonisti i giovani con i loro docenti ed educatori. Inoltre vi saranno 26 laboratori interattivi promossi da partner e sponsor. getto. Declinando il concept del ‘Vivaio’ che rappresenta il filo conduttore scelto da Padiglione Italia, la Scuola e la Formazione sono stati affrontati come un contenuto che sarà motivo di orgoglio da presentare ai visitatori e spunto indispensabile per la crescita del nostro Paese.

• La Scuola, capace di ‘mobilitare competenze’, costruisce sinergie con i soggetti del territorio. • La Scuola in grado di ‘connettere sentimenti’, costruisce e coltiva la coscienza sociale e civile del Paese. • La qualità del sistema scolastico e formativo contribuisce a determinare la capacità di ‘risolvere problemi specifici’ e migliorare l’adattabilità delle specie.

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[ explorando ]

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Riso, riso, riso. All’onda o in bianco? Per minestra o per supplì? Di riso sempre si tratta, ma quanti immaginerebbero che l’Italia semina (e raccoglie) all’incirca 200 varietà diverse di riso? E chi si aspetterebbe che il nostro Paese produce qualcosa più della metà del riso che ha origine nell’Unione europea, garantendo un surplus di bilancia commerciale che pochi altri prodotti agricoli assicurano? Tutto ebbe inizio, pare, quando gli Arabi introdussero la coltivazione del cereale in Spagna, bene accolto dagli agricoltori per il fatto che attecchisse anche in terreni incolti e sterili. In Lombardia e Piemonte il riso non tardò ad acclimatarsi perfettamente nelle paludi e nei terreni resi umidi dalle esondazioni dei fiumi. In verità Vercelli, Pavia e Novara sono le province dove la cultura del riso è più radicata, con vaste aree di terreno marcite sommerse grazie ad una fitta rete di canali, ideali per la crescita delle pannocchie. Ma non tutto il riso è uguale. Per una legge datata 1958, le numerose varietà di riso vengono classificate in base al rapporto tra quanto misura in lunghezza e larghezza il chicco in: comune, semifino, fino e superfino. Ma quando andiamo a fare la spesa e compriamo un pacchetto dove si trova indicata la categoria di appartenenza, la marca commerciale e l’indicazione della varietà, non è detto che il contenuto coincida

esattamente con quanto dichiarato. Nel caso specifico, al sottogruppo del Carnaroli (che appartiene al gruppo Superfino), tra le più note sul mercato, per un recente Decreto Ministeriale (febbraio 2013), vengono assimilate altre varietà come il Carnise, il Poseidone ed il Karnak, ottenuta da successivi incroci partendo dal Carnaroli. Alla cottura però uno si squaglia facilmente e l’altro rimane perfettamente al dente. Inoltre in campo la pianta del Carnaroli è alta oltre un metro e con il vento si piega facilmente e se ne producono 50 quintali per ettaro. Il Karnak è alto 65 cm, resiste alle intemperie e arriva a 65 quintali per ettaro. Allo

stesso modo circa il 90% di quello che si acquista con il nome Arborio è in realtà Volano. Ancora più misterioso è il contenuto delle scatole dove si cita l’utilizzo finale suggerito del prodotto, come nel caso del generico “riso per risotti”… Quanto detto esclude i risi che hanno ottenuto i riconoscimenti comunitari (Baraggia Biellese e Vercellese DOP, Vialone nano veronese IGP, Riso del Delta del Po IGP), che necessitano di una puntuale dizione della varietà che si trova all’interno della confezione. Le coltivazioni di tali risi insistono su circa 10mila ettari. Poca cosa rispetto all’intera superficie nazionale (circa 235mila ettari).

LE VIE DEL RISO A cura di Riccardo Lagorio

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[ explor a ndo ]

C’È QUELLO COLORATO E PROFUMATO… ma anche la birra di riso e la pasta

C

Colore e fantasia dei piatti sono elementi fondamentali della cucina italiana. Così non poteva mancare chi è riuscito a riprodurre delle varietà di riso colorato. Claudio Cirio durante i suoi numerosi viaggi in Cina aveva potuto apprezzare varietà di riso nero. Dalla regione dello Huang Xu Reng si fece arrivare semenza di riso nero da piantare nei terreni della sua Cascina Falasco a Casalbeltrame (telefono 0321838238), terra di Novara. Dopo numerosi incroci con il riso locale, anche grazie al contributo di SAPISE (Sardo Piemontese Sementi, con sede a Vercelli), il riso Venere si iscrisse nel 1997 al registro nazionale e venne lanciato sul mercato nel 2000. Si tratta di un riso aromatico (cioè contraddistinto da un particolare profumo, come i risi di origine orientale), dal pericarpo nero con il chicco arrotondato. La naturale colorazione nera è conferita dalla

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presenza di antociani, che appartengono alla famiglia degli antiossidanti. È un riso venduto integrale e se ne apprezza la versatilità in cucina. Ma se ne fanno anche gallette, bianche, poiché il colore nero si trova esclusivamente nel pericarpo del chicco e farina di riso,

adatta per la panificazione ed in ristorazione (una idea concreta la fornisce il Ristorante Convento di Trino, VC, telefono 0161801325, con il suo Uovo morbido in crosta di Venere con asparagi e fonduta leggera). Il riso Venere è coltivato da quattro aziende in Italia su una superficie di 450 ettari. Dal colore nero ma con il chicco più allungato è l’Artemide, nato dall’incrocio di riso Venere ed una varietà di riso orientale ed affusolato, mentre Ermes è il riso rosso naturale, privo di glutine e ricco di fibre, sali minerali e proteine. Sono risi a lunga

cottura, dai 35 ai 40 minuti, accattivanti in cucina per la loro nota vegetale e il caratteristico aspetto esotico. Nella patria del riso il Birrificio Sant’Andrea di Vercelli (telefono 01611740266) propone anche una birra lussureggiante di aromi ed alcol. Nell’ottobre 2013, nel centro di Vercelli, è stato aperto un elegante spaccio di pasta di riso (anzi, “Riso di pasta” come recita la loro insegna promozionale) da parte della riseria Viazzo (telefono 0161970115) per accondiscendere alle richieste di chi soffre di celiachia. Penne, fusilli, tortiglioni di solo riso parboiled per non far perdere a nessuno il gusto tutto italiano della pasta.

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[ explorando ]

NON SOLO RISO… In bici nel Delta del Po

Il delicato equilibrio tra terra e mare dove il Po e l’Adige sfociano è anche un ambiente unico per la fertilità del terreno. Nel settembre del 2012 sono state immesse sul mercato le prime confezioni di Riso del Delta del Po IGP e a dicembre ne è stato costituito il Consorzio di tutela per la relativa valorizzazione. Le varietà che si possono coltivare e denominare sono il Carnaroli, il Baldo, che è molto richiesto all’estero, l’Arborio ed il Volano, in parte simili tra loro e commercialmente aventi le medesime caratteristiche. Il clima marino che si ha nel Rodigino facilita le caratteristiche positive del riso in quanto si hanno poche giornate di rugiada. I terreni calcarei e salini sono inoltre perfetti per varietà come il Carnaroli.

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Il respiro dei due fiumi si fa lento, reso pesante dal lungo cammino che li ha portati dalle Alpi fin qui. Pare abbiano persino perso la voce. L’acqua del mare che li inghiotte pigramente lascia trasparire di tanto in tanto brandelli di terra, estremo gesto dell’Adige e del Po per testimoniare la propria presenza. Il loro scorrere, le panoramiche strade arginali che si innalzano sopra la campagna e il Delta, ideali per passeggiate con la bicicletta o a cavallo, e il patrimonio artistico che compone questa terra chiamata Polesine offrono frammenti di storia, tradizioni e palcoscenici naturali da vivere con rilassatezza. Ma la maniera migliore per coglierne i segreti è la navigazione. Il Po offre un’immagine di lussureggiante vitalità: ai-

roni in volo, anatre che si alzano al passaggio di barche, richiami e canti che provengono dal folto della vegetazione. Ci si può imbarcare a Bergantino, di cui va visitato il Museo della Giostra, unico nel suo genere al mondo. Celebrativa invece dei fasti delle ville venete è Polesella. Ne rappresentano illustri esempi residenze nobiliari come Villa Rosetta, del tardo Seicento, con porticati e logge, Villa Armellini, Villa Selmi e Villa Morosini, di forme palladiane e preceduta da una opulenta scalinata. Scenografica è anche la piazza Fetonte di Crespino, cinta dal Palazzo Municipale e dalla parrocchiale dei Santi Martino e Severo. Lasciato il Po, non distante è Adria, dove il Museo Archeologico Nazionale conserva la tomba della Biga, una sepoltura di un guerriero veneto del III secolo a.C. L’antico rango di città si legge nello scenario del bacino del Canalbianco, sul quale prospettano chiese e dimore signorili. Proseguendo fino a Taglio di Po ecco una delle più magnificenti ville venete: Ca’ Zen, frequentata da lord Byron. Da qui si può raggiungere in bicicletta Loreo, con la sua piazza del Duomo sulla quale prospetta la chiesa dell’Assunta. È qui che fu costruito il canale che collega Adige e Po. Rosolina dista pochi chilometri pianeggianti: le sue spiagge di finissima sabbia possono rappresentare una gradevole fuga in attesa della primavera. marzo 2015



[ explorando ]

SUA MAESTÀ

IL RISO

Fa bene alla salute e… alla linea!

A cura di Evelina Flachi*

È

È un alimento ipoallergenico, facilmente digeribile e ad alto valore biologico: le proteine contenute nel riso, infatti, sono assimilabili e quindi “biodisponibili” all’86%. A differenza di altri alimenti non causa la formazione di amminoacidi non assorbiti a livello intestinale: quindi può essere utile contro gonfiori e mal di pancia. Ecco perché il riso rientra sempre nella classica “dieta in bianco” quando si ha l’influenza, gastrite o dissenteria. Non contiene poi glutine ed è indicato quindi anche per il regime alimentare dei celiaci. Ma soprattutto il riso è un prezioso alleato per perdere peso, una vera manna dal cielo quando si segue una dieta, perché sazia quattro volte più del pane, dà energia e carica mentale per buona parte della giornata. Non solo, può essere anche più digeribile della pasta e il potassio, di cui è ricco, favorisce la diuresi e può combattere la ritenzione idrica. La sua straordinaria digeribilità fa sì che venga completamente as-

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similato in un periodo di tempo fra i sessanta e i cento minuti, molto meno di quanto necessario per digerire tutti gli altri cereali, tra i quali è uno dei più ricchi di amidi (oltre il 75%) e poveri di proteine (6-7%). Le proteine del riso hanno un discreto valore biologico, il contenuto di lipidi è molto basso (inferiore all’1%), come quello in vitamine e sali minerali, contenuti negli strati esterni che vengono asportati con la lavorazione. IL RISO INTEGRALE Il riso integrale è un alimento dalle tante proprietà nutrizionali, nonché dietetico, infatti apporta solamente 112 kcal per 100 gr (il riso bianco ha 358kcal). Viene generalmente consigliato a chi ha particolari al-

lergie e intolleranze alimentari, in quanto rinvigorisce prevenendo probabili infiammazioni digestive. Non solo, questo alimento viene utilizzato anche per contrastare il colesterolo, la colite e le fermentazioni intestinali. Non ultimo, le fibre contenute nel riso favoriscono il benessere dell’intestino. Dobbiamo alternare al consumo di riso bianco con quello integrale perché consumare riso bianco (raffinato) vuol dire aver perso buona parte del patrimonio nutritivo del riso. Basti pensare che la percentuale dei sali minerali nel riso bianco, rispetto a quello integrale, si abbassa fino al 70%, come pure l’amido, le vitamine e le proteine si riducono drasticamente; per non parlare della fibra, che scompare del tutto. marzo 2015


[ explor a ndo ]

ALCUNI TIPI DI RISO Riso basmati. Tra tutte le varietà di riso è quella che contiene meno grassi. È ideale come contorno, al posto del pane e può essere anche più digeribile. Riso bianco classico. È ricco di amido, che lo rende astringente, aiuta a combattere diarree e fermentazioni intestinali, ma povero di vitamine e minerali. Riso integrale. Può aumentare il senso di sazietà quando si desidera perdere peso ed è utile in caso di stitichezza. Riso nero selvatico. Ha un altissimo contenuto proteico (doppio di quello del riso comune), ricco di fibre e minerali. Riso parboiled. Ha un contenuto di vitamine del gruppo B e di ferro da 2 a 4 volte superiore rispetto al riso brillato. Riso rosso. Favorisce la riduzione del colesterolo cattivo e per questo può essere il riso ideale per chi vuole mantenere pulite le arterie. IL RISO NERO INTEGRALE ARTEMIDE È un riso integrale nero di tipo lungo, nato da un incrocio tra l’ormai noto riso Venere ed un riso di tipo basmati. Il Riso Buono Artemide è oggi tra i risi più sani che si possono trovare sul mercato perché è ricco di Vitamine del gruppo B, di Minerali quali Calcio, Selenio, Zinco, Magnesio e Ferro e di Antiossidanti chiamati ‘Antociani’, addirittura in maggiore quantità rispetto alla frutta rossa. Infatti: 1) gli Antiossidanti esercitano un effetto purificatore: tramite il colore rosso scuro come quello dei mirtilli hanno effetti benefici sul nostro corpo; 2) riduce i segni dell’ invecchiamarzo 2015

mento grazie non soltanto agli antiossidanti ma anche alle vitamine del gruppo B e ai minerali, in particolare il Selenio, presenti nel riso nero in grande quantità e che rallentano, appunto, l’invecchiamento cellulare del nostro organismo; 3) previene molte malattie - scioglie il grasso nel sangue e diminuisce il colesterolo; - riduce le possibilità del morbo di Alzheimer negli anziani; - è consigliato per i diabetici perché riduce gradualmente gli zuccheri nel sangue facilitandone l’assimilazione in modo corretto; - previene il cancro in generale e, in particolare, quello del colon e dell’intestino essendo un

naturale antinfiammatorio; - abbassa la pressione arteriosa riducendo l’ipertensione; - grazie al calcio combatte l’osteoporosi; 4) indicato nelle diete perché contribuisce a ridurre la massa grassa grazie al Selenio, è indicato per il buon funzionamento della tiroide e per facilitare l’assimilazione dello iodio; 5) migliora la Vista e la capacità di memorizzare grazie alla vitamina B2; 6) è molto indicato per gli sportivi perché ne riduce la stanchezza fisica e mentale grazie al magnesio. www.evelinaflachi.it www.foodedu.it

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[ tavoli tematici ]

EDUCAZIONE ALIMENTARE: UN INVESTIMENTO PER IL FUTURO

I

Il 7 Febbraio scorso, organizzato dal Governo italiano, si è tenuto a Milano, presso l’Hangar Bicocca, l’evento dal titolo “Le idee di Expo 2015 - Verso la Carta di Milano”. Oltre 500 relatori, suddivisi in 42 tavoli tematici, hanno avuto modo di discutere, riflettere, raccogliere idee, programmare obiettivi e azioni concrete nell’ambito del tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, tratteggiando inoltre gli impegni da assumere con la “Carta di Milano”. Tra i tavoli tematici, “Educazione Alimentare: un Investimento per il Futuro”, coordinato dalla Dott.ssa Giovanna Boda, Direttore Generale della D.G. per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione del Di-

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partimento per il Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione - Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”: c’è il nutrimento fisico, indispensabile per la sopravvivenza, ma c’è anche un nutrimento culturale, non meno utile, soprattutto se legato alla conoscenza del cibo, la lotta agli sprechi alimentari e dell’acqua, al rispetto delle diversità dei consumi e dell’ambiente. Tutto questo è Educazione Alimentare: la conoscenza aiuta a scegliere meglio, non solo nel cibo. Tutto questo è il principale obiettivo di Expo Milano 2015 e della “Carta di Milano” per il Millennio. Il Tavolo ha considerato la necessità di convenzionarsi con

chiarezza su alcune “Parole Chiave”, declinate con particolare riferimento all’ambito giovanile e dunque Scolastico e Universitario, che costituiscono la base per la definizione di azioni efficaci alle quali far corrispondere nel tempo precisi impegni. Tratteremo l’argomento nel prossimo articolo. L’IMPEGNO DEL MIUR L’Italia è uno dei Paesi riconosciuti dall’UNESCO per la Dieta Mediterranea. Parlando di “dieta” non dobbiamo inadeguatamente sottolinearne valenze restrittive o proibitive, ma favorire invece la conoscenza delle proprietà degli alimenti del nostro territorio, consentendo di sviluppare corretti stili di marzo 2015


[ ta voli

tema tici ]

Le immagini del servizio sono di www.albumitalia.it

A sinstra: Giovanna Boda; a destra in alto: Andrea Mascaretti, Evelina Flachi e Riccardo Garosci; sotto: Diana Bracco e Maurizio Martina

vita, usare bene le materie prime, fare attività motoria, conoscendo e imparando la cultura e i valori da sempre legati alle nostre tradizioni. Fare Educazione Alimentare, educando al corretto uso degli alimenti nella giornata e in rapporto alle proprie necessità energetiche, significa anche conoscere i problemi causati da eccessi o carenze alimentari per poter prevenire le varie patologie correlate, nonché i disturbi del comportamento alimentare. La Scuola può fare molto, già a partire dalle classi primarie, per informare i ragazzi sulle conseguenze di poco, troppo o cattivo cibo, nonché dell’importanza dell’attività motoria e sportiva per il raggiungimento e il mantenimento della “Condizione di Benessere” che, come è noto, non è da intendersi come mera assenza di patologie. È un format italiano che può marzo 2015

dialogare con il mondo. È un impegno del MIUR e dell’intero Sistema di Istruzione, da assumersi ugualmente in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e con il Ministero della Salute: un grande lascito immateriale, che resterà anche quando Expo Milano 2015 sarà terminata. Tra gli impegni prioritari della Scuola: • assumersi la responsabilità dell’Educazione Alimentare lungo tutto l’arco del percorso formativo, con una particolare attenzione alle dimensioni valoriali del cibo; • formare le giovani generazioni all’uso e al consumo consapevole del cibo; • stabilire alleanze positive con le famiglie e con la propria comunità, per favorire senso di appartenenza alla vita della Scuola,

condividendo le strategie educative alimentari; • dare attenzione costante alla dimensione della territorialità, come espressione di un patrimonio valoriale legato localmente al rapporto uomo-ambiente; • conservare il passato della tradizione alimentare, formando all’innovazione, in particolare attraverso percorsi formativi a carattere tecnico e professionale, in raccordo con il mondo produttivo agroalimentare, con il sistema delle imprese e dei servizi, con le diverse realtà associative che operano nel nostro Paese; • favorire una cultura della legalità che, informando i comportamenti dei singoli, dia forza alla collettività, rendendola capace di esprimere un consumo consapevole tale da contrastare l’illegalità all’origine.

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[ gourmet ]

L’AMBASCIATA DI QUISTELLO Sapori d’altri tempi…

RISOTTO CON LUMACHE, ERBETTE E FUNGHI BARTOLANE

A cura di Richard Seebach

Ingredienti per 6 persone 500 gr di riso Vialone nano 3 scalogni 36 lumache ben pulite 150 gr di grasso di maiale 50 gr di burro 200 gr di bartolane 200 gr di catalogna 4 spicchi d’aglio sedano prezzemolo basilico vino bianco Parmigiano Reggiano DOP sale e pepe Si mettano in una casseruola il grasso di maiale, il burro, lo scalogno a pezzetti, le erbe aromatiche, il sale e fare appassire per qualche minuto. Si aggiungano poi le lumache ed il vino bianco, facendo cuocere per 20 minuti. Poi si aggiungano la catalogna ed i funghi bartolane a pezzi riprendendo la cottura per altri 20 minuti. Si versi il riso e si bagni con brodo vegetale e dopo pochi minuti 6 cucchiai di stufato di lumache portando a cottura, mantecando con Parmigiano Reggiano DOP. Nel piatto si dispone il riso, condendo intorno con lumache e funghi bartolane.

Ristorante Ambasciata Piazzetta Ambasciatori del gusto, 1 Quistello (MN) Telefono 0376619169 24

A

A chi vi entra per la prima volta il ristorante Ambasciata pare, secondo la definizione che ne diede Lucio Dalla, il bar di Guerre Stellari: uno sfarzoso anfiteatro fatto di mazzi di fiori, zuppiere e tortiere d’argento, libri. Un fasto quasi maniacale che non perde però nemmeno per un istante l’eleganza. E una volta seduti è come fare un viaggio nel tempo con Francesco Tamani che accoglie chiunque con spesse fette del salame all’aglio maturato a Quingentole, scaglie di Parmigiano Reggiano di Quistello e ciccioli di maiale. Dalla cucina a vista Romano non perde mai d’occhio la sala. Alcuni dei loro piatti hanno segnato un’epoca della gastronomia italiana: la faraona del Vicariato di Quistello con uva, arancia e mostarda di mele con melograno e menta; l’anatra croccante al forno con patate e salsa di ciliegie, spettacolare realizzazione agrodolce. Ormai entrato negli annali lo zabaione tirato davanti agli ospiti in una piccola

casseruola di rame. Innovazione? La si vada a cercare altrove: i piatti sono opulenti per materia prima e traboccano di storia, ma soprattutto l’Ambasciata racconta l’autenticità della tradizione (che in campagna coincide spesso con l’attività di raccolta libera come per i funghi e le lumache) e rappresenta il miglior luogo per leggere il cibo come cultura. Qui più che altrove si respirano i fasti rinascimentali che fecero grande il ducato di Mantova, su nessun tavolo sono passate più teste coronate e personaggi dello spettacolo, dello sport, della Cultura quella appunto della ‘C’ maiuscola. E l’Ambasciata è ancora così: con i suoi eccessi, i suoi onirici arredamenti, il desiderio sempre esaudito di rendere unica un’occasione, un momento da ricordare. Fuori, a pochi passi, c’è l’argine del Secchia e il paesino ferito dal terremoto del 2013. Purtroppo qualcosa simile a Guerre stellari pare sia accaduto per davvero… marzo 2015


[ gourmet ]

VINO E DINTORNI: TOSCANA DOC A cura di Riccardo Lagorio

C

Cultura che fa turismo, buon cibo che marita buon vino. La Toscana è autentico scrigno di emozioni dove il modello di scoperta culturale ha sposato da decenni la rivelazione dei prodotti tipici. E soprattutto del vino: dalla evocativa e plurisecolare storia del Chianti Classico ai Supertuscan, che hanno caratterizzato due decenni a fine del XX secolo. Canoni enologici conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo al pari degli Uffizi e di Ponte Vecchio, della Torre Pendente e degli onirici paesaggi delle colline senesi. Insomma, anche l’offerta enologica non smette di stupire. Per la prima volta ospitata nell’ex Manifattura tabacchi, prezioso esempio di edificio costruito in periodo di razionalismo architettonico a Firenze, a metà febbraio Anteprime di Toscana ha riunito tutti i territori regionali predisposti alla viticoltura per essere illustrati a stampa ed acquirenti all’ingrosso. Toscana: terra dove i dettagli sono molto importanti. Come Chianti, nome di un territorio delimitato nel 1716 che comprende 9 comuni fra le province di Firenze e Siena, Chianti nome di vino prodotto in quasi tutta la Toscana e non nella zona geografica chiamata Chianti, dove il vino si denomina Chianti Classico ed è associato allo marzo 2015

storico marchio del Gallo Nero (di conseguenza assai diverso anche sotto l’aspetto produttivo). Tra i Chianti presenti ci hanno colpito la Riserva Castelrotto 2010 di Giacomo Mori (giacomomori.it) per il bel colore rubino, il profumo speziato e di liquirizia e l’intensa bocca vinosa. Ci ha invece regalato complessi profumi di vegetali balsamici ed una piacevole bocca di zafferano finale il Fabbrica di San Martino (dell’omonima fattoria) 2011, una DOC Colline Lucchesi prodotta da agricoltura biodinamica. Anche Tenuta di Valgiano (e l’omonimo vino) si affida agli insegnamenti di Rudolf Steiner per la cura dei campi: se ne ricava un liquido purpureo dai fragranti aromi di frutta matura, note speziate e minerali al naso, trama fitta e morbida in bocca con lunga persistenza. Occhio intenso

e bluastro, un filo di dattero maturo al naso preceduto da note assai speziate, segue una bocca larga e morbida: ecco i parametri con i quali si distingue l’Arnth de La Calonica (lacalonica.com), Cortona DOC, da uve di Shiraz; impressionante l’annata 2009 La Regola dell’omonimo Podere (laregola.com): colore impenetrabile, pepe e chiodi di garofano al naso, abboccato di razza che spazia dalla susina matura alla pera confit, dando spazio ad una piacevole astringenza finale. L’azienda aderisce ai Grandi Cru della Costa Toscana, un’associazione senza scopo di lucro in un territorio compreso tra le province di Massa a nord e Grosseto a meridione: un’area che gode la fondamentale influenza del mar Tirreno. Già: perché la Toscana è anche mare e natura…

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[ s alotto in cucina ]

Q

Questo mese, l’ospite del nostro “Salotto” è Luca Barbareschi, che in questi giorni è a Milano al Teatro Manzoni dove è in scena con successo lo spettacolo “Cercando segnali d’amore nell’universo”, per la regia di Chiara Noschese. Una conversazione a tutto campo nel corso della quale, insieme alla sua innata passione per il teatro, abbiamo scoperto le passioni culinarie dell’attore che si definisce “un buon cuoco” con un vero amore per il cibo e per la tavola. Leggendo questa sua intervista scoprirete la vita intensa, divisa fra Italia e Stati Uniti, di un attore poliedrico amante del teatro, ma con all’attivo oltre trenta film e una serie davvero numerosa di fiction televisive di grande successo.

Attore, regista, produttore. C’è una preferenza? Io volevo fare l’attore ma in realtà partivo dall’essere un musicista perché suono la chitarra e il pianoforte, come potrete vedere nel mio spettacolo al Manzoni. La mia formazione americana dove già dalle scuole ti insegnano che puoi fare l’imprenditore, mi ha permesso di essere rapidamente un buon imprenditore nel campo della cultura. Ho fatto l’attore a 19 anni ho vinto a Venezia con il mio primo film, “Summertime”. Poi 30 anni fa ho aperto una società di produzione la “Casanova multimedia”. In realtà mentre il lavoro di attore soprattutto di teatro, per me la comarzo 2015

IL TEATRO NEL CUORE Intervista di Carlo Kauffmann sa più importante - ogni anno faccio volentieri 130/140 date - il resto è fare l’operatore culturale. Posso godere nella stessa maniera a produrre “Olivetti” anche se non faccio l’attore e avere invece un ruolo di interprete in “Mennea”, che andrà in onda su RAI1 il 23 e 24 marzo. Mi arricchisce il contatto

con sceneggiatori, creativi di vario tipo, poi ho avuto il privilegio e la fortuna - un po’ me la sono guadagnata - di lavorare con delle eccellenze sia italiane che straniere.

Lei è anche un formidabile “provocatore” televisivo… Se penso al mio più grande successo televisivo, insieme a “Il gran-

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[ s alotto in cucina ] Alcune immagini di Luca Barbareschi durante gli spettacoli teatrale e nell’ultima fiction dedicata a Pietro Mennea con Michele Riondino, Ricky Tognazzi e Nicole Grimaudo

grato italiano fondatore di “Bank of America”, che è stato, ma molti non lo sanno, il finanziatore di Disney e di Frank Capra.

Luca Barbareschi ama la buona tavola?

de bluff, è stato “C’eravamo tanto amati”, è nato un po’ da una battuta allo stadio con Berlusconi mentre stavamo guardando MilanSteaua. Io facevo solo cinema e teatro e lui mi disse «fai televisione!». Ma quella roba lì… si fidanzano, si innamorano… Per cui dissi «ma io li faccio litigare!» e lui rispose «Bene, C’eravamo tanto amati, questo è il format». L’ho venduto in America e poi l’ho fatto là in altre 150 puntate… La vita è strana. Le provocazioni secondo me sono parte integrante del lavoro di un artista che deve provocare reazioni, innovare, cambiare, spiazzare…

Come sta andando lo spettacolo al Manzoni di Milano: lo porterà in altre città? Sta andando molto bene. “Cercando segnali d’amore nell’universo” è un ‘one-man show’ ironico, divertente, pieno di energia e di musica dal vivo. Sarà a Milano fino all’8 marzo. Lo porteremo in tutt’Italia: in Sicilia, a Napoli, a Roma. L’idea è nata perché stavo preparando un libro, una mia biografia, ma poi ho deciso di trasformarlo in uno spettacolo in chiave comica. I momenti

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di divertimento si alternano ad intensi e commoventi racconti, in cui il teatro è sempre la chiave di volta.

Ha appena prodotto per RAI 1 la storia di Pietro Mennea con la regia di Ricky Tognazzi, dove lei interpreterà la parte dell’allenatore di Mennea. Cosa dovremo aspettarci? È parte di una trilogia di progetti per me importanti. Uno era ‘Olivetti’, che parlava di Capitalismo sociale. Poi volevo raccontare lo sport “pulito”, perché penso che i ragazzi abbiano diritto di sognare attraverso lo sport - che deve essere una sfida con se stessi, non una sfida per i soldi - e di godere per una partita di calcio senza pensare che possa essere truccata. Mennea è stato un simbolo importante. Mi è piaciuto raccontare il percorso di un uomo che ha combattuto contro se stesso, che non aveva un fisico felice per fare lo scattista…, e interpretare Carlo Vittori, il suo allenatore, uomo straordinario apparentemente non simpatico, un po’ burbero. Infine c’è una terza cosa che riguarda Peter Amedeo Giannini, un immi-

Per me la buona cucina è da un lato cucinare - sono un buon cuoco e mia moglie è “un genio” della cucina - ma è anche la piacevolezza di andare al mercato a scegliere le materie prime più sane. Poi la tavola è anche un momento altamente culturale, un rito quasi di meditazione, un momento di convivialità, di condivisione.

Sa fare qualche cosa anche ai fornelli? I risotti sono una mia specialità, mio padre era milanese. Li puoi declinare con il vino rosso e bianco, in mille modi: il risotto giallo, con il midollo, con la luganega, con i frutti di mare, saltato. Poi c’è la classica nostra cotoletta, gli ossibuchi o i carpacci estivi, il vitello tonnato… mi piace soprattutto diversificare. La gente si è disabituata a pensare in maniera fantasiosa al cibo. Oggi la vera tragedia è che mangiar bene è diventato un lusso, se vuoi alimentarti sano devi spendere molto, e molta gente è costretta ad “avvelenarsi” perché le catene industriali hanno monopolizzato il nostro sistema. La stagionalità è importante: si parla tanto di cibo a km 0 ma poi ci mandano i mandarini dall’Israele, il latte dalla Germania, le ciliegie dal Cile a dicembre. Ho insegnato ai miei figli che i mandarini si mangiano solo a Natale, che è tra l’altro una tradizione familiare… un insegnamento saggio che arriva da mio padre. marzo 2015


[ s a lotto

Un consiglio ai giovani… Credo che innanzitutto bisogna smettere di pensare che questo non è un momento facile. Pensiamo ai racconti dei nostri nonni e genitori, che hanno vissuto guerre con sofferenza, bombardamenti, chilometri in bicicletta con 50 chili di riso, quando si mangiava polenta con un pezzo solo di maiale. Non erano racconti di “depressi”, non si suicidava nessuno, non si drogavano, c’era grande responsabilità e soprattutto c’era grande forza di volontà, voglia, entusiasmo. È vero, oggi si fa fatica a trovar lavoro, ma una volta si faceva fatica a mangiare. Secondo me c’è una generazione un po’ di bamboccioni, di giovani che hanno avuto il “sederino caldo” per tanti anni. Quando a 18 anni ho detto a mio padre che facevo l’attore mi ha detto: «Buona fortuna. Di soldi non ce n’è, buon lavoro e… mi faccia sapere come si mantiene da domani». Mi ha buttato fuori casa e io dall’età di 18 anni ho guadagnato e costruito tanto. Per fortuna, perché se lui mi avesse tenuto a lamentarmi in casa

in cucina ]

per 10 anni non avrei combinato nulla. Ho fatto un sacco di cose, l’informatico, ho studiato… Nonostante la gran fatica per tutto quello che mi sono conquistato, sono di buon umore. Secondo me i ragazzi devono ritrovale la semplicità della passione di quello che hanno. Il problema di quest’epoca un po’ edonista è che il danaro è diventato il fine. Il danaro è il mezzo, non il fine. Me ne sono sempre fregato dei soldi: li ho avuti, li ho persi, li ho riguadagnati, ma soprattutto ho investito nelle mie passioni. Nonostante la crisi, c’è tanta gente che “si rimbocca le maniche”… la cosa importante è “la dignità del lavoro”. In America ho fatto il cameriere, il tassista, qualsiasi cosa per guadagnare, ma non mi sono mai sentito umiliato per quello che facevo, obbligavo il mio interlocutore a guardarmi e avere rispetto per quello che facevo. Il mio consiglio ai ragazzi è “Studiate educazione civica”. C’è un detto vittoriano molto semplice che dice “Sostieni le tradizioni perché le tradizioni ti sosterranno”.

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[ erba r io magico ]

N GINSENG A cura di Marica De Bonis

Non ha bisogno di presentazioni, poiché è la pianta “energizzante” probabilmente più nota e usata al mondo. Ginseng è il nome comune dell’erba perenne Panax ginseng (dal cinese jen-shen «pianta-uomo», per l’aspetto umano che talvolta assume la radice) e della droga che se ne ricava. Originaria dell’Asia Nord-orientale (dov’è chiamata “la pozione della longevità”) e usata fin dall’antichità nella Medicina tradizionale cinese, questa pianta è un vero e proprio concentrato di proprietà benefiche per il nostro organismo, tra cui si annoverano quella antiossidante, antipiretica, adattogena, immunostimolante, antistress e antidepressiva. Grazie alla sua azione ipocolesterolemizzante, ipotensiva e vasodilatatrice, è perfetta per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e i valori della pressione sanguigna. Anche se il suo nome botanico latino suggerisce una abilità da panacea, la moderna farmacologia riconosce soprattutto un’azione tonica e corroborante. Infatti, grazie alla sua combinazione unica di componenti e principi attivi agisce su una vasta gamma di funzioni come l’assorbimento del glucosio, la funzione cerebrale, la respirazione e le ghiandole endocrine. La radice è usata come tonico per invigorire e combattere la fatica, la ridotta capacità sul la-

voro, la concentrazione, e nella convalescenza. Secondo la medicina Ayurvedica, il Panax ginseng è una delle piante maggiormente toniche e ringiovanenti, rivitalizza il corpo e la mente. È in grado di aiutare il nostro organismo a sostenere un’intensa attività fisica e mentale. Nostro grande alleato durante l’attività e la fatica fisica, aiuta a contenere la produzione nei muscoli di acido lattico e di acido piruvico (che possono provocare la comparsa dei fastidiosi crampi). Inoltre, favorisce la benefica ossigenazione del sangue, ne riduce i livelli di tossine e incrementa la funzionalità respiratoria, migliorando di conseguenza le performance fisiche e sportive. Come alleato della mente, il ginseng favorisce una migliore capacità di apprendimento e reattività della memoria, la soglia di attenzione e l’umore. Potenzia le difese immunitarie e aumenta la capacità di resistenza a stress e tensioni, grazie alla capacità di stimolare il rilascio di cortisolo nell’organismo. Il ginseng fa anche parte degli alleati naturali afrodisiaci. Alla sua capacità di combattere efficacemente lo stress, si collega infatti quella di intervenire positivamente nella risoluzione di alcuni problemi sessuali, come l’impotenza, la frigidità e la mancanza di desiderio. Ginseng, la panacea di tutti i mali? No, ma quasi: certamente un toccasana per la salute e il nostro benessere!

LA PIANTA “A FORMA DI UOMO” 30

marzo 2015



[ s tile na tur ale ]

«

Il genio abita al piano di sopra della follia

» EMOTIONAL LIvING Arthur Schopenhauer

Il Prof. Alessandro Miani, due lauree, Docente alla Statale di Milano, è la voce più autorevole del Marketing Sensoriale in Italia. Autore di numerose monografie e pubblicazioni scientifiche, è Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale e Responsabile Nazionale Salute e Qualità della Vita di FareAmbiente. Ha all’attivo anche docenze allo IED e al CdL in Scienze della Comunicazione dell’Università Vita-Salute San Raffaele. Parallelamente all’attività accademica ricopre incarichi di direzione, amministrazione e controllo presso diverse società.

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A cura di Alessandro Miani

L

La casa si fa sempre più rifugio quotidiano, assumendo nuove dimensioni emozionali e sensoriali. Ed ecco che una ricca schiera di architetti in tutto il mondo si cimentano nel realizzare case che conquistano, che vivono, che amano, che cambiano, attraverso l’introduzione di elementi che si rifanno all’uomo e alla natura. Ma qual è la nostra casa ideale? Un recente studio condotto su 200 architetti e su un campione di consumatori, ha evidenziato che la casa simboleggia un contenitore molto ricco

sul piano emotivo, uno scrigno in cui riporre valori, sentimenti, espressioni di chi lo abita. La casa è espressività, il luogo in cui sperimentare le proprie attitudini e applicare il proprio gusto estetico. Gli interni si evolvono con chi li vive e sono lo specchio dello stile personale di ciascuno. L’habitat è strettamente legato a diverse sensazioni: l’intimità, ossia lo stare bene con se stessi; la comodità, ossia il piacere di sentirsi a proprio agio; la protezione, ossia la ricerca di sicurezza. Sulla base dei significati psicologici emersi dallo studio, hanno preso forma otto tipologie di casa: la casa “4 salti in padella” è abitata da giovani, dinamici e rumorosi. È un luogo in cui l’assenza di vincoli e costrizioni si esprime anche attraverso l’assenza di ordine. È colorata, arredata in modo semplice e ricca di oggetti d’uso quotidiano; la casa “museo delle cere” è piena di ricordi, di ‘pezzi’ rari che vengono collezionati e messi in mostra, espressione di ricchezza e di competenza. Un ambiente pieno di regole, che esprimarzo 2015


[ s tile

na tur a le ]

mono la necessità di tenere le emozioni sotto controllo; la casa “Mulino Bianco” è il luogo della crescita, il nido. La cucina ne è il centro. La vive una coppia con tanti bambini ed animali domestici; la casa “bio-postprimitiva” è immersa nella natura, è autonoma e non inquinante, recupera i valori ancestrali ed è, come i suoi abitanti, propensa alla riflessione e alla contemplazione; la casa “cybertech” è un luogo iper-tecnologico in cui single o coppie lasciano libero sfogo al loro lato ludico ed infantile; la casa “Beauty Farm” si richiama alla filosofia zen ma sfrutta tutti i benefici offerti dalla tecnologia; la casa “Casanova” è pensata per abbandonarsi completamente ai sensi. Tra le sue pareti si parla di trasgressione e chi la abita, single o coppie benestanti, sono persone ‘aperte’ ad ogni esperienza; infine la casa “Transformer”, composta da moduli che possono essere anche trasportati altrove per soddisfare il bisogno di nomadismo dei suoi abitanti, spesso giovani con bambini piccoli. marzo 2015

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[ hi-tech ] A cura di di Alberto Zonna

bIkE SENSE

È in fase di studio il “salva ciclisti” di Jaguar Land Rover, in grado di innescare una risposta istintiva del pilota dell’auto e salvare la pelle a chi viaggia su due ruote, grazie a una serie di innovativi sistemi di allarme che avvisano il guidatore dell’avvicinarsi di un ciclista o un motociclista. Ad esempio, il sistema vi segnalerà l’arrivo di una bicicletta a lato della vettura con un colpetto alla spalla attraverso la spalla alta del sedile, o facendo vibrare il pedale dell’acceleratore, così da farvi rallentare, o bloccare la portiera, per evitarvi di aprirla in faccia a chi vi sta sorpassando. Speriamo che funzioni anche sulle nostre auto!

LG G FLEx 2

Ridefinisce il concetto di smartphone grazie al raffinato design curvo, che lo rende unico nel suo genere. Display da 5.5’’, risoluzione 1920x1080 pixel (attualmente la più alta), ottima batteria ed eccellenti performance di trasferimento dati e navigazione in internet. Non male la fotocamera da 13 megapixel che permette di scattare foto con una risoluzione di 4160x3120 pixel e di registrare video in 4K alla sorprendente risoluzione di 3840x2160 pixel.

CITyGLANCE AUTObUS METRO TRAM

Nella metro di Milano e Roma hai visto una persona che ti interessa e non riesci a fare il primo passo? Quante volte è scattato il colpo di fulmine sull’autobus, in metro o in tram ma hai perso l’occasione per presentarti? Cityglance connette le persone sui mezzi pubblici come metro, autobus e tram, a Milano e Roma. Incontri e informazioni sui tuoi percorsi quotidiani diventeranno realtà grazie a Cityglance, che ti permetterà di scoprire chi viaggia con te sui mezzi pubblici.

WhAzzO IPAD MINI 3

Piccolo, veloce, ha capacità eccezionali. Grazie alla sua rivoluzionaria tecnologia, Touch ID riconosce la tua impronta digitale per garantirti una sicurezza senza precedenti. Questo mini iPad ha già le app che ti servono a fare tutto quel che fai ogni giorno: navigare, controllare le email, modificare foto e video, prendere appunti o leggere un libro.

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È la prima app gratuita che racchiude in un’unica piattaforma l’intero universo degli eventi della città: cinema, teatro, mostre, concerti, sport, discoteche... Permette all’utente di consultare gli eventi all’interno di un database esaustivo, informarsi sull’evento, comprarne il biglietto, organizzare gli spostamenti e condividere tutto con i propri amici. Loggarsi con Facebook e organizzare le proprie serate con gli amici, un primo appuntamento ad effetto, un cinema dopo il lavoro: le possibilità sono infinite e tutte a portata di mano. Whazzo è live a Roma e presto anche a Milano. marzo 2015


[ libr i ] FORMA MENTIS

È l’ultimo lavoro di Eleonora Buiatti, Docente di Ergonomia Cognitiva presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Un testo ricco di esempi, tecniche strumentali e cognitive da applicare alle proprie idee per progettare e comunicare il futuro. Obiettivo del volume è quello di accompagnare il processo ideativo della fase progettuale sia attraverso le conoscenze teoriche relative alle modalità sensoriali che influenzano l’agire umano nel suo relazionarsi con gli oggetti e gli ambienti che lo circondano, sia, grazie alle applicazioni pratiche che possono aiutare i creativi, i comunicatori, i designer o i progettisti, a comprendere i vincoli ed i percorsi nella generazione delle idee e nello sviluppo dell’innovazione. Eleonora Buiatti, (Franco Angeli)

IL MUSEO DEI NUMERI

Sono i numeri i compagni di una vita del Prof. Odifreddi e lui ne parla in questa sua ultima fatica editoriale con straordinaria semplicità sempre con un senso di rispettosa ammirazione. Il “museo dei numeri” può permetterci di fare pace con le complessità e le difficoltà che da sempre i numeri hanno creato all’uomo. Piergiorgio Odifreddi, (Rizzoli)

CRUEL

Roma. Marta Luci, studentessa universitaria, è stata trovata morta. L’assassino le ha squarciato la gola, messo il corpo a testa in giù lo ha svuotato di tutto il sangue. Alcuni tagli disegnano sul ventre una croce rovesciata. Sulle tracce dell’assassino si mette anche Mauro Colesani, inviato del magazine crime “Cruel”, Mauro ha un grande talento e un motivo speciale per scoprire la verità. Salvo Sottile trasforma in un thriller appassionante questo libro da leggere tutto d’un fiato. Salvo Sottile, (Mondadori)

AMERICAN SNIPER

Questa è la storia autobiografica che il soldato americano Chris Kyle ha scritto quando si è congedato dopo anni di guerra in Iraq dove si è guadagnato il titolo di “leggenda” da parte dei suoi commilitoni per la sua precisione micidiale. Da questo libro è nato il film di Clint Eastwood “Snyper”. Un grande successo che ha portato questo libro in testa alle classifiche di tutto il mondo. Chris Kyle, Scott Mc Ewan e Jim De Felice, (Mondadori)

IL MALEDETTO

Princeton, New Jersey, all’inizio del XX secolo. Vampiri e fantasmi popolano senza tregua i sogni degli innocenti. Una potente maledizione si abbatte sull’élite delle famiglie di Princeton: le loro figlie iniziano a scomparire. E nella foresta di pini al confine della città, si apre un seducente e terrificante mondo degli inferi… Un grande affresco storico di inizio ‘900: gli scrittori, i politici, le grandi famiglie che hanno fondato il prestigio e la grandezza degli Stati Uniti d’America, raccontati con l’ispirazione più felice. Joyce Carol Oates, (Mondadori)

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[ a mici a 4 z a mpe ]

Una pulce vista al microscopio

QUEL FASTIDIOSO PRURITO A cura di Gloria Mauri

C

Caldo, freddo, pioggia, sole. Con un inverno così strano, molti nostri amici a quattro zampe sono stati molestati da pulci fuori stagione. Nei mesi freddi, di norma, questi piccoli parassiti danno un po’ di tregua ai nostri animali domestici: invece quest’anno le pulci sono tornate o addirittura non sono mai andate via. Un inverno umido e poco freddo crea le condizioni ideali per gli sgraditi ospiti: per di più in questo periodo molti abbassano la guardia e smettono di usare qualsiasi tipo di prevenzione antiparassitaria. Così gli ambienti domestici, con i termosifoni accesi, diventano il posto ideale per le pulci. Questi piccoli insetti privi di ali si nutrono di sangue, possono saltare diverse decine di centimetri di altezza e si annidano nel pelo degli animali. Sono parassiti così comuni che cani e gatti non sottoposti a trattamenti antiparassitari sono quasi certamente infestati, a volte anche se non escono mai di casa. Le pulci sono piccole e velocissime e scappano rapidamente quando si scosta il pelo, pertanto sono difficili da vedere. Ciò che però si può osservare con una certa facilità sono le loro feci, che appaiono come puntini neri, simili a granelli di sabbia, tra il pelo. Quello che molti non sanno è che il malessere non è di per sé pro-

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vocato dalla pulce ma dalle tossine che si trovano nella saliva dell’insetto. In presenza delle pulci, l’animale si gratta e si mordicchia con insistenza. I sintomi più comuni sono prurito, leccamento, lesioni alla pelle, irritazione cutanea, perdita di pelo. Inoltre, in caso di forte infestazione, questi minuscoli parassiti possono causare una grave anemia, soprattutto in cuccioli e gattini. Le pulci sono in grado di infestare le persone e pungerle per succhiarne il sangue, ma preferiscono, se ne hanno la possibilità, infestare cani e gatti. Ci sono in commercio numerosi prodotti efficaci per il trattamento e la prevenzione di questi parassiti. A causa della loro grande variabilità, per la scelta dei prodotti e la frequenza di applicazione è consigliabile seguire i consigli di un veterinario. I collari, le polveri e gli shampoo antiparassitari non sono tra i prodotti più efficaci, (molti incoraggiano solo i parassiti “a scendere” ma non uccidono gli insetti o le uova) al contrario degli spray o spot on (piccole gocce da mettere fra le scapole) da somministrare una volta ogni 3/4 settimane. È importante, per ottenere il massimo successo, trattare tutti gli animali di casa, e fare i trattamenti tutto l’anno!

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Marzo

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PARMA febbraio

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CARTOOMICS Con ben 21 edizioni alle spalle, Cartoomics si è ormai imposto all’attenzione del pubblico e dei media come uno degli appuntamenti più importanti del calendario fumettistico italiano. Un appuntamento che si evolve, arricchendosi di novità e “contaminazioni” con settori che fumetto non sono, ma che dal mondo dei comics hanno tratto e traggono linfa vitale (cinema, gadget, fantasy e fantascienza, cosplay). Un week end lungo denso di appuntamenti, eventi e iniziative a Milano Rho Fiera.

MILANO

13-15 marzo 2015

[ a genda italia ]

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FIRENZE MERCANTEINFIERA Dal prossimo 28 febbraio fino all’8 marzo torna alla Fiera di Parma l’ormai tradizionale appuntamento con “Mercanteinfiera Primavera”. L’area fieristica accoglierà centinaia di espositori e di operatori provenienti da tutta Europa trasformandosi in una vera e propria città antiquaria. Questa 34esima edizione è arricchita da diversi eventi collaterali da non perdere. “Circolare nel Tempo: a passeggio tra design, arredo, quotidianità” Quattro ambientazioni di salotti, curate dallo studio Berni, raccontano magicamente cinquant’anni di costume del nostro Paese. Sarà come sfogliare un proprio album dei ricordi.

TASTE Pitti Immagine ha scelto la Stazione Leopolda per festeggiare il 10° compleanno di Taste, salone dedicato alle eccellenze del gusto, del lifestyle e del design della tavola. Nel Taste Shop potrete acquistare ogni specialità italiana gastronomica italiana, e nel Taste Tools oggetti di design per la tavola e la cucina, abbigliamento e attrezzature professionali. Come sempre uno spazio sarà dedicato ai gastro-libri mentre il Taste Ring sarà l’arena ove il Gastronauta Davide Paolini (ideatore della manifestazione) condurrà dibattiti su tematiche che più che mai attuali: allergie e intolleranze a tavola, calo dei consumi nel vino, impresa e artigianalità nell’agroalimentare.

CORTINA D’AMPEZZO

18-22

CORTINAMETRAggIO Torna Cortinametraggio, festa del cinema in corto ad alta quota, giunta alla 10a edizione. Come sempre, i migliori, selezionati su centinaia di lavori, si contenderanno il primo premio: 12 film di qualità animeranno le serate cortinesi con proiezioni, ospiti ed eventi speciali. Quest’anno il concorso è stato aperto non solo alla commedia, ma anche ad altri generi: dall’horror alla fantascienza, fino al poliziesco. L’importante è che ci sia uno sguardo ironico sulla realtà ed i personaggi rappresentati. In giuria, come ogni anno, vedremo i migliori nomi del nostro cinema, attori, registi, produttori.

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[ via ggi ]

L’AVANA

EL ALMA DE CUBA

A cura di Elena Fossati Per Ernest Hemingway solamente Venezia e Parigi la superano in bellezza: l’Avana, capitale di Cuba, è infatti una delle città più affascinanti del mondo, la destinazione per eccellenza nell’Isola più grande delle Antille. È una città molto viva e piena di colore, marittima, allegra, spregiudicata. La città è suddivisa in tre parti: L’Avana Vieja, il Centro con il Prado ed il Vedado con la Plaza. L’Habana Vieja, cuore della città, è il più significativo

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esempio di insediamento urbano coloniale delle Americhe arrivato intatto ai giorni nostri, dichiarato Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1982. La zona, che risale al XVI secolo, consta di un insieme di piazze e strade pittoresche attorno alle quali vennero costruiti non solo maestosi edifici, ma anche un poderoso sistema difensivo dove risaltano tra gli elementi più importanti il Castello de la Real Fuerza, il Castello dei Tres

Reyes del Morro e la Fortezza di San Carlos de la Cabaiia, che conservano la loro antica imponenza. Dominata dalla barocca Catedral de La Habana, Plaza de la Catedral è la piazza più famosa dell’Avana e una delle più ricche di storia e di arte. Qui in passato sono state conservate le ceneri di Cristoforo Colombo, successivamente riportare in Spagna quando Cuba vinse la guerra d’indipendenza nel 1899. Un’altra piazza rinomata, dove un tempo risiedeva la ricca borghesia, è Plaza Vieja. Vicinissima a questa, nei pressi del porto, vi è una delle piazze più animate della città vecchia, che prende il nome dalla Basilica di San Francesco di Assisi (1591), sede dei francescani. Il principale valore patrimoniale dell’Avana risiede nel fatto che le sue costruzioni comprendono un ventaglio di stili architettonici, creati in cinque secoli, che vanno dal preBarocco al Barocco, con tratti di Neogotico, al Neoclassico, l’Eclettismo, l’art Nuveau e l’art Déco sino al movimento moderno. La parte più moderna, invece, è quella del quartiere Vedado, dove si concentrano abitazioni di prestigio, musei, ristoranti, alberghi. Qui si trova Plaza de la Revolución, dove si erge la statua dedicata all’eroe nazionale José Martì, mentre sulla parete del Ministero degli Interni domina un enorme ritratto di Che Guevara con la scritta “Hasta la victoria siempre”. L’Avana si vive anche a tavola: nel cuore del Vedado c’è il Paladar Amor, un appartamento con pavimento a scacchi bianchi e neri e mobili antichi. Qui si trovano i piatti della cucina criolla. Grazie alla sua storia ricchissima, una grande cultura e profonde tradizioni la capitale di Cuba è oggi una delle località più visitate al mondo. marzo 2015




MILANO Anno 5 - Marzo 2015 • Periodico di Cultura e Società

Città del Monòpoli MARINA MAZZOLARI

Il profumo della Seduzione LUCA BARBARESCHI

Cercando segnali d’amore nell’universo



LEGGENDE

MILANO A cura di PAOLO MINOTTI

l 7 marzo 1933 un meccanico di automobili di Philadelphia di nome Charles Brace Darrow costruiva il prototipo di un gioco che di lì a poco sarebbe apparso nei negozi con un nome destinato a diventare famoso nel mondo: Monopoly. Darrow usò materiali che aveva in casa: un pezzo della tela cerata che copriva un tavolo (il tabellone), dei pezzi di legno presi da una cornice (le case e gli hotel) e i ciondoli di un braccialetto di sua moglie (le pedine). Nella sua versione i nomi delle strade erano quelli di Atlantic City, la città dove passava le vacanze da bambino. Due anni dopo, nel 1935, il grande Arnoldo Mondadori ricevette dagli Stati Uniti una scatola di Monopoly che era diventato uno dei giochi da tavolo più di moda nel Paese. La mostrò ad alcuni traduttori della sua casa editrice, tra cui il giovane milanese Emilio Ceretti (29enne), dicendo che di non essere interessato a pubblicare giochi ma che avrebbe sostenuto una eventuale loro iniziativa. Ceretti, giornalista, critico cinematografico (amico di Indro Montanelli) e imprenditore milanese, aveva da poco fondato con un gruppo di amici una nuova casa editrice: Editrice Giochi. La società era intenzionata a commercializzare il gioco nella sua veste originale, ma le leggi dell’epoca (in pieno regime fascista) proibivano l’utilizzo di nomi inglesi. Così il marchio venne italianizzato, pur mantenendo la pronuncia all’inglese: il gioco divenne quindi Monòpoli e non Monopòli (come sarebbe stato più corretto da un punto di vista linguistico) e per molti anni - proprio per evitare errori di pronun-

I

CITTÀ DEL MONOPOLI cia - venne commercializzato con l’accento sulla seconda ‘o’. Ceretti nello scegliere le vie del Monopoli si ispirò alla sua città, Milano (viale Gran Sasso, viale Monte Rosa, via Verdi, via Dante, corso Vittorio Emanuele, corso Cristoforo Colombo, Stazione Ferrovie Nord, largo Augusto, via dei Giardini e Parco della Vittoria (Parco Indro Montanelli così era chiamato negli anni Trenta), ma dopo la caduta di Mussolini alcuni nomi, come Via del Fascio, vennero sostituiti con altri più ‘neutrali’. Editrice Giochi che ha gestito il marchio per oltre 70 anni, dal 2009 ha purtroppo ceduto la proprietà alla francese Hasbro. Quanti pomeriggi indimenticabili abbiamo passato (giocando a Monopoli) grazie a Emilio Ceretti!

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Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 5 - No. 3 Marzo 2015

16 ARTE E CULTURA

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Marzo: i teatri Teatro alla Scala: Cello Suites; Carmen Marzo: i concerti Marzo: le mostre Arte Lombarda a Palazzo Reale

FASHION

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Emilio Pucci: Moda Donna P/E 2015 I consigli di Marina Mazzolari

LUXURY & CAR

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Land Rover Discovery Sport

MILANO INCONTRA

17

Buon compleanno Urbano!

GOURMET

19

Le torte di Camilla

IL SESSUOLOGO

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Il dolore intimo femminile

COME STAI?

21 22 4

Postura e dolore I rimedi dell’omeopatia

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In copertina: Luca Barbareschi

EXPO CAMBIA MILANO

Marzo Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Roberto Bernorio Stefano De Angelis Jaquelin Lendorf Polanco Paolo Mariconti Marina Mazzolari Luca Medici Paolo Minotti Angela Minutillo Bertanza Sergio Noviello Camila Rodrigues Media Partner

Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Carlo Kauffmann Edizioni Le Roy srl - Milano, via Vitruvio 43 telefono: 02.83660842 e-mail: redazione@le-roy.it redazione@24orenews.it online: www.24orenews.it Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati - MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

Cari lettori, è sotto gli occhi di tutti, la nostra città sta subendo da tempo un grande cambiamento e l’ormai imminente apertura di Expo (1 maggio) trasformerà ancora di più la vita di Milano. Milioni di visitatori sono attesi durante i sei mesi dell’Esposizione Universale. Una infinità di manifestazioni caratterizzeranno la vita cittadina, mostre, concerti, feste, presentazioni di novità di ogni tipo, grandi eventi, incontri internazionali (147 sono infatti i Paesi presenti ad Expo 2015). Milano 24 ore news non poteva restare insensibile a questo cambiamento, così abbiamo deciso di “inserirlo” temporaneamente all’interno del nostro progetto editoriale più vasto che va sotto il nome di “Italia da Gustare” rivista di cultura del territorio. Nelle pagine di Milano troverete così sempre più notizie sulla nostra città e soprattutto in questi mesi di Expo molte più informazioni sulla Milano da vedere e da vivere. Per questo dal prossimo numero questa pagina cambierà, un piccolo significativo contributo alla straordinaria Esposizione Universale milanese che torna dopo oltre 100 anni. Carlo Kauffmann

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CARTELLONE TEATRI CERCANDO SEGNALI D'AMORE NELL’UNIVERSO Di e con Luca Barbareschi Regia: Chiara Noschese Luca Barbareschi torna in teatro con uno spettacolo emozionante, commovente e al tempo stesso ironico e divertente, che racconta le tappe fondamentali del suo percorso artistico e umano, prendendo a prestito le parole di autori famosi (da Eschilo a Shakespeare, a Leopardi…) e l’accompagnamento di grandissimi autori musicali. Lo show è arricchito dalla band musicale di Marco Zurzolo, musicista e amico con cui ha condiviso tante avventure artistiche. Fino all'8 marzo: Manzoni di Milano ASSASSINIO SUL NILO Di Agatha Christie Con Viviana Toniolo Il testo, datato 1946, è l’adattamento teatrale del romanzo “Death on the Nile” scritto nel 1937. Curiosamente, la Christie decise di eliminare Poirot dal copione ritenendo che, una volta trasferito dalla pagina al palcoscenico, il personaggio non avrebbe funzionato. 01 Mar: Carcano di Milano 09 Mar: Civico di La Spezia 10 Mar: Puccini di Firenze 12-13 Mar: Circus Visioni di Pescara 21 Mar: Nuovo Giovanni da Udine di Udine ERANO TUTTI MIEI FIGLI Di Arthur Miller Con Mariano Rigillo La vicenda è infatti incentrata sulla figura di un ricco e spregiudicato uomo d’affari, Joe Keller, il cui patrimonio è costituito dai profitti ottenuti dalla vendita durante la Seconda Guerra Mondiale di aeroplani costruiti con materiali difettosi. 04-15 Mar: Carcano di Milano 17-22 Mar: Della Corte di Genova 25-29 Mar: Verdi di Padova

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ALLA STESSA ORA IL PROSSIMO ANNO Di Bernard Slade Con Marco Columbro e Gaia De Laurentiis Prodotta per la prima volta nel 1975, è forse la più famosa ed amata commedia romantica del XX secolo, tra le migliori a due personaggi sulle scene di Broadway e una delle commedie più prodotte nella storia dello spettacolo. 06-15 Mar: San Babila di Milano 27-29 Mar: Dehon di Bologna IL GIUOCO DELLE PARTI Di Luigi Pirandello Con Umberto Orsini Le parti si mescolano e Roberto Valerio firma la regia e sceglie per il ruolo di Leone Gala il grande, Umberto Orsini. La trama è nota: un classico triangolo amoroso, il marito, la moglie, il migliore amico di lui che è l’amante di lei. 03-05 Mar: Nuovo Giovanni da Udine di Udine 10-22 Mar: Piccolo Teatro Strehler di Milano 24-25 Mar: Sociale di Como 27-29 Mar: Duse di Bologna SIGNORI… LE PATÈ DE LA MAISON Con Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli Una cena che ha tutti i presupposti per essere la cena modello, con amici di infanzia e parenti stretti, e a causa di una piccola discussione che infiamma gli animi si crea un grande pasticcio... le paté. Una commedia brillante, a tratti grottesca e dai risvolti amari. 01 Mar: Coccia di Novara 12-29 Mar: Manzoni di Milano LA VOCE DEL SILENZIO – THE SHOW Racconto in danza di Anna Rita Larghi per la colonna sonora di Paolo Limiti. Chicago, Marzo 1963, nel quartiere residenziale “The Groves” la vita scorre apparentemente tranquilla, ma dentro i muri di casa le storie dei 10 personaggi si intrecciano tra amori, passioni e tradimenti, sconvolgendo la loro vita e conducendoli a grandi cambiamenti. 15 Mar: Elfo Puccini di Milano


ARTE E CULTURA

CELLO SUITES (Balletto) (In den Winden im Nichts)

I

n den Winden Im Nichts (che significa letteralmente Vento nel nulla) è un balletto astratto, senza alcun legame narrativo, in cui la musica è guida e protagonista. Danza pura quindi, interpretata da solisti, coppie o gruppi più numerosi, e musica pura, affidata al violoncello solo. Spoerli dispiega il suo stile “neoclassico e musicale” ispirandosi alla musica barocca, alle Suites di Bach. Lo spazio intorno è riempito solo da un grande anello, illuminato da luci colorate tra un fumo leggero, che da quasi l’illusione di trovarsi nell’immensità dello spazio nel momento della nascita del mondo.

Heinz Spoerli Musica Johann Sebastian Bach Coreografia Heinz Spoerli Dal 5 al 19 Marzo 2015 Durata spettacolo: 1 ora e 10 minuti

CELLO SUITES: APPUNTAMENTI

3 Marzo:

5, 6, 7[1], 8, 10, 13, 19 - ore 20:00; 7 - ore 14:30; 19 - ore 15:00

CARMEN (Opera)

A

ndò in scena all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875: l’opera che rompeva la tradizione del genere trovò un pubblico alquanto impreparato. Il soggetto fu giudicato immorale: quell’insuccesso fu un duro colpo per Bizet (apprezzato e lodato in passato dai più illustri musicisti francesi), e probabilmente contribuì alla sua morte, avvenuta tre mesi dopo il debutto di Carmen. Alla prima del 2009 lo spettacolo di Emma Dante aveva scandalizzato parte dei loggionisti e habitué della Scala e subì dure critiche del Maestro Franco Zeffirelli.

Georges Bizet Direttore Massimo Zanetti Regia Emma Dante Dal 22 Marzo al 16 Giugno 2015 Durata spettacolo: 3 ore e 21 minuti incluso intervalli

AIDA: APPUNTAMENTI

3 Marzo: 22, 24, 28 - ore 20:00 3 Giugno: 4, 6, 9, 13, 20 - ore 20:00

ALTRI APPUNTAMENTI DI MARZO 3 1 - ore 11:00; 11 - ore 20:00; 15 ore 17:00 | Opera: ‘Aida’ | Giuseppe Verdi 3 2, 16, 18, 21, 30 - ore 20:00 | Concerto | Filarmonica della Scala 3 3 - ore 18:00 | ‘Cello Suites’ - Prima delle prime | Elisa Vaccarino: “Bach, per danzare moderno” 3 3 , 12, 14,17 - ore 20:00 | Opera ‘Lucio Silla’ | Wolfgang Amadeus Mozart 3 4 - ore 18:00 | ‘Carmen’ - Prima delle prime | Emilio Sala “Un peu de réalisme, maintenant!” 3 5 - ore 17:00 | Ensemble ‘Giorgio Bernasconi’ dell’Accademia Teatro alla Scala 3 8, 29 - ore 16:00; 26, 27 - ore 11:00 | ‘La Cenerentola per i bambini’ | Gioachino Rossini 3 12 - ore 17:00 | Solisti dell’Accademia di perfezionamento per Cantanti Lirici e Bolshoi Young Artist Opera Program 3 25 - ore 20:00 | Concerto | Coro e Orchestra del Teatro alla Scala 3 31 - ore 18:00 | ‘Giselle’ - Prima delle prime | Francesca Pedroni: “Tra candore e vendetta, il destino delle Willi” [1]

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ScalAperta: biglietto sconto 50%

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LIGABUE

J AX

CARTELLONE CONCERTI

PAUL SIMON & STING

FRANCESCO DE GREGORI

ENNIO MORRICONE

MARZO

ENNIO MORRICONE Scorrendo la lista delle colonne sonore a cui Ennio Morricone ha lavorato nei suoi 53 anni di carriera c’è sul serio di che rimanere impressionati e non tanto per la quantità - oltre 500 - quanto piuttosto per la qualità. Il concerto ripercorrerà l’inimitabile carriera del Maestro e non mancheranno le sue struggenti composizioni, dai classici western dei film di Sergio Leone alle indimenticabili atmosfere di “Mission”. 07 - Assago (Milano) – Mediolanum Forum J AX ll ritorno live di Alessandro Aleotti, alias JAx, in cui l’amatissimo artista e rapper milanese canterà, tra gli altri, i brani del suo nuovo album “Il bello d’esser brutti”, uscito a gennaio. In venti tracce inedite, l’autore contamina più generi, tra rap, rock, reggae e punk. Fitta la collaborazione con altri artisti: da Nina Zilli a Fedez, da Neffa a Max Pezzali ed Enrico Silvestrin. 12, 13, 14 - Roma - Atlantico Live 17, 18, 19 - Milano - Alcatraz LIGABUE Dopo gli acclamatissimi concerti alla Royal Albert Hall di Londra, Ligabue ritorna dal vivo in Italia, mentre cresce l’attesa per il nuovo album d’inediti a cui sta lavorando e che uscira’ a novembre. 13 - Padova - Arena Spettacoli 17 - Assago (Milano) - Mediolanum Forum 21, 22 - Rimini - 105 Stadium 24 - Ancona - Palarossini 27, 28 - Livorno - Modigliani Forum 30, 31 - Genova - 105 Stadium

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THE SCRIPT A inizio settembre han fatto uscire “#3”, terzo lavoro della loro discografia, anticipato dal singolo “Hall of Fame” che vede la partecipazione di will.i.am 19, 28 - Assago (Milano) - Mediolanum Forum FRANCESCO DE GREGORI “Sulla strada” è il titolo del suo ventesimo album d’inediti (novembre 2012), uscito a 4 anni di distanza da “Per brevità chiamato artista”. 20 - Roma - PalaLottomatica 23 - Assago (Milano) - Mediolanum Forum ROYAL BLOOD La band, composta dal bassista/cantante Mike Kerr e dal batterista Ben Thatcher, si è formata nel 2013 a Brighton. Il sound della band spazia tra garage rock e blues rock. 29 - Milano - Alcatraz PAUL SIMON & STING In quanto amici di vecchia data, il concetto per il tour “On Stage Together” è nato in occasione dell’evento di beneficenza della Robin Hood Foundation del 2013, in cui si sono esibiti insieme per la prima volta. Lo spettacolo presenterà i brani più famosi di entrambi i cantautori. 30 - Assago (Milano) - Mediolanum Forum CAPAREZZA Michele Salvemini è un visionario dall’ispirazione complessa, uno che riesce sempre a sorprenderti. Nell’ultimo lavoro, Museica, uscito quasi un anno fa, visita un museo immaginario, passa in rassegna quadri o imprese artistiche liberando l’immaginazione. Un lavoro non facile, che a sorpresa è stato al vertice della Top 10 e gli ha guadagnato attenzioni consolanti nell’era della musica popolare spiaggiata sui talent show. 06 - Firenze - Nelson Mandela Forum 07 - Perugia - PalaEvangelisti 14 - Rimini - 105 Stadium 28 - Torino - Pala Alpitour 31 - Assago (Milano) - Mediolanum Forum



CARTELLONE MOSTRE MARZO SILVIA VIGANÒ. TRACCE DI MASCARA Galleria Virgilio Guidi Piazza delle Arti 7, San Donato Orari: lun-sab 9.30-12.30/14.30-18.30; dom 10.00-12.30/16.30-19.00 Dal 21 marzo al 12 aprile Spazio Seicentro Via Savona 99, Milano Orari: lun-ven 9.00-18.00; sabato e domenica 10.00-19.00 Dal 21 aprile al 4 maggio Il pop-surrealismo è un mix di ispirazioni, dalla fiaba sino ai margini dell’horror. Ma soprattutto è uno dei tanti specchi della contemporaneità che l’artista Silvia Viganò ha deciso di attraversare con questo progetto espositivo itinerante a cura di Mariella Casile. Per Silvia i nomi di riferimento sono Mark Ryden, Camille Rose Garcia, Ana Bagayan, Nicoletta Ceccoli. Al centro dei suoi racconti c’è sempre l’irrazionale universo femminile, circondato da una serie di animali fortemente allegorici come civette, scoiattoli, puzzole o cervi. Decisamente nuovo il supporto pittorico a sostituzione della tela, ovvero tronchetti d’albero levigati che danno forma e diventano parti integranti di racconti visivi. MEDARDO ROSSO. LA LUCE E LA MATERIA GAM Milano Via Palestro 16, Milano Orari: mar-dom 9.00-17.30 Straordinariamente moderno, artista di richiamo internazionale capace come pochi altri di trasformare il linguaggio scultoreo, Medardo Rosso è stato figura di spicco tra ‘800 e ‘900. Torinese di nascita ma meneghino d’adozione, a lui il capoluogo lombardo dedica una grande retrospettiva a cura di Paola Zatti, conservatrice della galleria d’Arte Moderna di Milano. In tutto 30 sculture tra le quali “L’enfant juif”, le due versioni in gesso e bronzo della “Ruffiana” e “Madame X”, lavoro simbolo di Medardo Rosso del 1896, oltre a 50 fotografie, testimonianza fondamentale dell’incessante lavoro dell’artista sulla materia e sulla luce. Fino al 31 maggio 10

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ALBERTO GHINZANI. UNA LINEA LOMBARDA Castelgrande Bellinzona Sala Arsenale e Corte interna Orari: lun-dom 10.00-18.00 Un progetto espositivo triennale tra Bellinzona e Milano, per documentare i principali movimenti artistici tra Lombardia e Canton Ticino dalla fine dell’Ottocento a tutto il Novecento. Si inizia il 19 marzo da Castelgrande con un’antologica sull’arte di uno dei protagonisti della scultura italiana e internazionale contemporanea, Alberto Ghinzani, con oltre sessanta opere esposte. La mostra, a cura di Elena Pontiggia, ripercorre il cammino espressivo dell’artista, mettendo in luce il rapporto artistico con grandi maestri come Medardo Rosso e Giacometti, e documentando in particolare alcune stagioni della sua produzione meno note, ma di intenso fascino e rilevanza linguistica. Fino al 21 giugno ITALIA INSIDE OUT Palazzo della Ragione Fotografia Piazza Mercanti 1, Milano Orari: mar-mer, ven, dom 9.30-20.30; gio-sab 9.30-22.30 La più grande mostra di fotografia mai realizzata dedicata all’Italia in oltre 600 scatti. Curata da Giovanna Calvenzi e impreziosita dall’allestimento di Peter Bottazzi, l’esposizione è scandita in due momenti, dal 21 marzo sino al 21 giugno con i fotografi italiani per poi proseguire sino al 27 settembre con i fotografi di tutto il mondo. Un viaggio nel tempo, riflessione attenta su quello che l’Italia e gli italiani sono e sono stati. Isabel Muñoz, Gianni Berengo Gardin, Silvia Camporesi, Henri Cartier-Bresson, Massimo Vitali, David Seymour, Gabriele Basilico, Alexei Titarenko, Mario Giacomelli, Bernard Plossu, Letizia Battaglia e molti altri ancora: il loro un atto d’amore verso i paesaggi, le città e gli abitanti del Paese più criticato e amato nel mondo. Fino al 27 settembre


ARTE E CULTURA Da sinistra: Bernardino Butinone Madonna in trono con il Bambino e santi Giustina e Giovanni Battista (1483-86 ca.) tempera mista su tavola; 42,7 x 29,7 cm Collezione privata Bernardo Zenale Circoncisione (1510 circa) olio su tavola, 116 x 89 cm Genève, PKB Sotto: Scultore lombardo Francesco Sforza marmo; d 45 cm spessore 11,5 cm Milano, Civiche Raccolte d’Arte

ARTE LOMBARDA DAI VISCONTI AGLI SFORZA Milano al centro dell’Europa Milano, Palazzo Reale 12 marzo - 28 giugno 2015

QUANDO L’ARTE METTEVA MILANO AL CENTRO DELL’EUROPA A cura di STEFANO DE ANGELIS

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l bello delle mostre è che a volte ritornano. Con riletture moderne e in parte inedite. Questa volta accade a cinquantasei anni di distanza. La sede espositiva è sempre la stessa, Palazzo Reale, e anche il periodo in mostra è il medesimo, ovvero i secoli dal primo Trecento al primo Cinquecento, tutta la signoria dei Visconti, quindi degli Sforza, fino alla frattura costituita dall’arrivo dei Francesi. E come allora, correva l’anno 1958 e il curatore era Roberto Longhi, in “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza”, punto di arrivo di una florida stagione di riscoperte e studi programmatici, i protagonisti sono Milano e la Lombardia, fondamentali per l’intera cultura europea. E diversamente non potrebbe essere. Perché i due secoli circa su cui scorre la mostra sono tra i più stupefacenti della storia milanese e lombarda, e segnano di fatto il primo momento di compiuta realizzazione di una

civiltà di corte dal respiro europeo. Ecco perché l’esposizione che rimarrà aperta al pubblico dal 12 marzo al 28 giugno, curata a quattro mani da Mauro Natale e Serena Romano, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e coprodotta da Palazzo Reale e Skira Editore, che ha dato alle stampa anche il catalogo, si presenta col sottotitolo “Milano al centro dell’Europa”. Duecentocinquanta opere da perdere la testa, dalla pittura alla scultura, dall’oreficeria all’arte dell’affresco, dai manoscritti agli arazzi. Un percorso in cinque tappe attraverso capolavori assoluti, magnificenze d’eccellenza artigiana che aiutano a una rilettura della storia artistica lombarda: il celebre manoscritto mai esposto “Ore all’uso degli Umiliati” con iconografia da Bergognone, dalla British Library di Londra; “Libro d’Ore Bodmer” della Morgan Libray, prestito eccezionale che non fu concesso nel 1958; l’eccezionale “Libro d’Ore”

di Michelino da Avignone; i “Santi Stefano e Ambrogio” di Donato de Bardi; le splendide tavole di Vincenzo Foppa da Pisa e dalla Pinacoteca di Brera; la bella tavola “Madonna con il Bambino”, “Santa Dorotea e Caterina”, “Angeli” dal Petit Palais di Parigi; vetrate dal Duomo di Milano e alcune tavole di Foppa, tra cui la mirabile “Annunciazione” (1500 circa) dal Palazzo Borromeo all’Isola Bella (Stresa) e la “Madonna in trono con il Bambino e angeli” dal Musée des Beaux-Arts di Digione; la splendida “Madonna e il Salvator Mundi” di Bergognone dalla collezione Borromeo. 24oreNews

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COLLEZIONE DONNA

A cura di CAMILA RODRIGUES

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un’esplosione cromatica, un inno all’estate, la collezione Primavera Estate della maison Emilio Pucci. Una donna sempre elegante, ad ogni ora del giorno e in ogni occasione, dal viaggio al cocktail sulla spiaggia, all’esclusivo Galà. Preziosissimi ricami di perline applicate su mini e maxi abiti, capi che rimandano la mente agli Anni’ 70, interpretati però in chiave assolutamente attuale traslando i codici dell’epoca in un nuovo concetto di stile iper glam. L’atelier dell’aristocratico stilista fiorentino si distingue per il suo stile informale, la portabilità e semplicità dei modelli, ma anche per la rifinitura artigiana del dettaglio e la vivacità di colore dei tessuti stampati. Maxi borse, sandali alla schiava e stivali in suede illuminati da macro borchie specchiate completano il lussuoso look della donna Pucci.

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FASHION

PRIMAVERA/ESTATE 2015 24oreNews

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Prodotto e distribuito da Simona Milano Sas

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SENSAZIONI DI PRIMAVERA Manca poco all’arrivo della Primavera: la natura pian piano si risveglia e ci regala l’imperdibile sensazione del timido sole sulla pelle o del profumo dei fiori appena sbocciati. Così, anche le fragranze cambiano, diventando più fresche, frizzanti e floreali; si vestono con le loro note più sensuali e provocanti, per risvegliare il nostro lato più audace. Non solo romanticismo, quindi, perché il tuo profumo può anche essere una intrigante arma di seduzione.

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ASCOLTA MARINA… IMPERIAL CREAM Dai nostri laboratori una crema completa studiata per le epidermidi più bisognose di rigenerazione, idratazione, elasticità. Ricca e morbida, crema con intensa azione restitutiva, previene e contrasta efficacemente il processo d’invecchiamento cutaneo. Riunisce in sè principi biologici di altissima qualità importanti nelle formulazioni cosmetologiche.

“BREZZA” MAZZOLARI Deodorante naturale - allume di rocca Il deodorante naturale Mazzolari con sali minerali che aiutano a prevenire per 24 ore la formazione del cattivo odore, senza alterare il processo di sudorazione. Formulato per ridurre il rischio di allergie, non contiene cloridrato d’alluminio nocivo, sodio Lauril Solfato, nè alcool e parabeni, e viene arricchito di glicerina naturale e idratante. Studiato per il rispetto della fisiologicità della pelle a tutela dei consumatori.

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LUXURY & CAR

LAND ROVER DISCOVERY SPORT Tradizione e design 4x4 A cura di LUCA MEDICI*

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uando si dice Discovery la mente viaggia veloce nel passato, sì, un passato che diventa presente poiché il modello Discovery vanta anni e anni di esperienza nel mondo delle 4x4. Questa nuovissima e inedita automobile ricorda da vicino la sorella Evoque, però è più grande, sia dentro che fuori. Capacità di carico e sette posti dimostrano che la Suv inglese è pronta per rilanciare il marchio in questo affollato settore! Lo fa con tutte le carte in regola, a partire da un look moderno e accattivante, ma non solo, infatti il design chic non compromette la praticità, anzi, l’ampio spazio interno e i suoi 4,60 metri bastano per consentire una configurazione (optional) per 7 comodi posti e tanto spazio per stivare qualsiasi og-

getto. Le poltrone posteriori scorrevoli, sedili dotati di un meccanismo di ribaltamento veloce e una capacità di carico che va da 600 a 1.698 litri la dicono lunga sulle doti di carico di questa vettura, ma la Discovery offre anche tanto altro, a partire dai nuovi numerosi sistemi di sicurezza. Prima di tutto si sta seduti in alto, come nella maggior parte delle Suv in circolazione, questa caratteristica è pratica soprattutto nel traffico poiché la visuale risulta molto buona, poi, grazie alle regolazioni del volante e del sedile, si trova subito la propria posizione di guida, in un abitacolo ampio, luminoso ed elegante, oltre che ben rifinito e personalizzabile al

100%. Ricca la dotazione di serie, ma anche la lista degli optional. Le sospensioni posteriori multilink di nuova generazione, un nuovo cambio aggiornato, sterzo e freni rivisti, creano un confort di guida e una piacevolezza d’insieme molto equilibrati. Il cambio automatico è il noto 9 marce già montato sulla Evoque, dal funzionamento fluido e silenzioso; il contatto con la strada è eccellente grazie ad un grip notevole in ogni circostanza. La trazione integrale, cavallo di battaglia di questa Discovery, spicca per l’elettronica, che controlla l’ormai famoso Terrain Response, un sistema completo per poter affrontare qualsiasi tipo di terreno, azionabile tramite una comoda rotella posta sul tunnel centrale. Praticamente si deve solo selezionare uno degli appositi simboli che caratterizzano il tipo di strada/terreno e l’elettronica farà tutto il resto. La versione 2.2 SD4, con un turbodiesel da 190 CV, percorre 15,9 km/litro e scatta da o100 km/h in 8,9 secondi. L’auto, già in vendita, parte da un listino di poco inferiore i 36mila euro e sicuramente sarà un altro successo di questo famoso brand! *luca@my-home.biz

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MILANO SI RACCONTA

Nelle foto: alcuni momenti della serata; in alto a sinistra: Urbano Alessio con la moglie Silvana; al centro: Silvana Fiolini, Daniela Cuzzolin e suo figlio Arturo

Tutte le foto del servizio sono di Canio Romaniello

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na serata fantastica, quella che si è svolta qualche settimana fa a Palazzo Parigi, a Milano. Così, il Cavalier Urbano Alessio, accompagnato dalla sempre elegantissima moglie Silvana, ha voluto festeggiare il suo compleanno, all’insegna del sorriso e del puro divertimento. Tantissimi gli invitati che hanno accolto con entusiasmo e calore l’invito dei due simpatici ospiti, tra cui molti VIP, giornalisti, stilisti, imprenditori e personalità del jet-set milanese. Dame in abito lungo, uomini un rigoroso abito scuro. Super raffinato il menù preparato dallo chef dell’Hotel, Luigi Taglienti: ‘capesante alla griglia con sedanorapa e caffè’, ‘risotto alla radice fresca di curcuma e polvere di alloro’, ‘cannoli mignon alla ricotta’, ‘petto e coscia di faraona alla ligure’, per

finire con una deliziosa ‘tarte de saison’. Il tutto accompagnato da una selezione di ottimi vini italiani. La serata è stata allietata dalla musica di Mario Pinna; terminata la cena, Silvana e Urbano si sono lanciati in pista in un romantico e avvincente tango argentino, aprendo così le danze. Luci spente per il tradizionale “spegnimento delle candeline” mentre la mitica telegiornalista Rai Daniela Cuzzolin (in abito bianco e nero) incitava il festeggiato al doveroso discorso. A sorpresa Daniela si è poi esibita, in una veste del tutto inedita, accompagnata alla chitarra dal suo piccolo Arturo, di otto anni: cantando Mina, ha stupito tutti con la sua bella e intonatissima voce, proprio nulla da invidiare ad alcuni cantanti di professione!

BUON COMPLEANNO URBANO! Musica, danze sfrenate, bollicine e… canti a sorpresa all’Hotel Parigi A cura di ALESSANDRO TRANI 24oreNews

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GOURMET

PRENDERE PER LA GOLA

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amilla, milanese, poco più che trentenne, è mamma di due splendidi bambini. È un’ottima cuoca ma in fatto di torte è diventata maestra. E i suoi piccoli adorano i dolci e le torte. Spinta dalla sua forte passione per la cucina, ma soprattutto per rendere felici i suoi bimbi in ogni occasione, qualche anno fa ha deciso di seguire corsi di ‘cake design’, per scoprire “i segreti dell’arte pasticcera”. È ormai diventata una vera artista delle dolci golosità da gustare anche con gli occhi: dalle torte ai biscotti, dalle brioche ai pasticcini di ogni tipo. Grazie a questa passione e la voglia di creare, al pari di ogni artista nel proprio campo, ha pensato di render felici anche altri bambini, a iniziare dai i figlioli degli amici, parenti e vicini. Non vi nascondiamo che molti di questi, rimasti “contagiati”, ora non possono più a fare a meno di avere il proprio “personal chef and cake designer”, un vero e proprio “pasticciere a domicilio”, e preparare torte per ogni occasione, per grandi e piccini, è diventato quasi un lavoro. Per ora le abbiamo “rubato” una gustosa ricetta, e vi lasciamo la sua e-mail casomai ne doveste aver bisogno: letortedicamilla@gmail.com

TORTA DI CAROTE CON GLASSA AL FORMAGGIO Ingredienti - 4 uova - 250 ml di olio vegetale - 300 gr di zucchero di canna - 250 gr di farina bianca - 1 busta di lievito per dolci - 2 cucchiaini di cannella - 250 gr di carote grattugiate finemente - un pizzico di sale - un cucchiaino del mio piccolo segreto - 120 gr di noci sgusciate

Per la glassa - 250 gr di Philadelphia - 250 gr di mascarpone - 150 gr di zucchero a velo - la buccia grattugiata di un limone bio Procedimento Sbattere con una frusta elettrica in una ciotola capiente o nella planetaria, le uova con lo zucchero di canna e l’olio, fino a che il composto non sia bello chiaro e spumoso. Unire la farina e il lievito setacciati, e poi le spezie. Aggiungere le carote grattugiate e le noci spezzettate grossolanamente. Versare il composto in una teglia foderata con carta forno, a 180° per 50 minuti, e poi fare la prova con lo stuzzicadenti. È una torta che rimane abbastanza umida.

La glassa Montate il Philadelphia con il mascarpone e lo zucchero a velo fino a quando non risulterà una crema soda da poter essere spalmata. Aggiungere la scorza di limone. Una volta raffreddata la torta, si può semplicemente ricoprire con la glassa, oppure tagliarla in tre strati uguali e farcirla con la crema al formaggio. Sicuramente la seconda opzione sarà più apprezzata dagli ospiti invitati, mentre ai piccoli sicuramente piacerà di più la prima.

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IL SESSUOLOGO

Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta - Sessuologo clinico www.robertobernorio.it • robernorio@aispa.it

IL DOLORE INTIMO FEMMINILE

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er alcune donne la sessualità può diventare difficile, se non impossibile, per la comparsa di un intenso dolore ai genitali esterni. Ma qual è il motivo principale di questa anomala situazione? Lo abbiamo chiesto al Dr. Roberto Bernorio, ginecologo psicoterapeuta e sessuologo clinico, che da anni si occupa del problema. ‘La causa più frequente - spiega Bernorio - è la vulvodinia, ovvero una sindrome dolorosa della vulva che può manifestarsi attraverso sintomi che compaiono spontaneamente nel corso della giornata, oppure attraverso sintomi che si manifestano durante i rapporti penetrativi vaginali. Può essere presente una contrattura involontaria dei muscoli che circondano l’introito vaginale. Si stima che circa il 10% delle donne ne soffra’. È vero che è un disturbo psicosomatico? ‘Le cause di questo problema non sono ancora ben conosciute: sembra comunque che ci sia una componente genetica predisponente. Fattori scatenanti possono essere traumi fisici (come un parto difficile), infezioni vaginali o uretrali ripetute, assunzione di pillole contraccettive a basso contenuto ormonale. È comunque un problema che ha una base neurologica. I nervi diventano ipersensibili, e aumentano i recettori del dolore: il risultato è che in alcuni punti un semplice contatto, che dovrebbe essere avvertito come piacevole o neutro, scatena la sofferenza. Non una patologia psicosomatica, ma somatopsichica: ovvero la psiche viene coinvolta in conseguenza al problema organico e contribuisce al mantenimento del problema attraverso meccanismi di catastrofismo e attenzione ossessiva ai sintomi’. Come mai spesso i medici sottovalutano il problema? ‘La diagnosi è molto semplice: si fa con il Q-tip test, ovvero una serie di compressioni mirate con la punta di un cotton fioc su punti particolari della vulva. Molti

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ginecologi non diagnosticano il problema perchè non conoscono la vulvodinia; quasi nessuno la insegna nei corsi di specializzazione’. Ma esistono rimedi efficaci per questo problema? ‘Non esiste una cura unica per la vulvodinia: gli interventi terapeutici vanno calibrati sulla singola paziente, sino a trovare quello che va bene per lei. Poiché però la malattia è su tre livelli (ipersensibilità della mucosa, contrattura muscolare, aspetto psicosessuologico), anche la terapia dovrà occuparsi di tutti e tre gli aspetti. È quindi importante un approccio multidisciplinare. I trattamenti medici utilizzano farmaci di tipo neurologico (amitriptilina, gabapentina, pregabalin), applicazione di estrogeni o anestetici locali, infiltrazioni di cortisone o botulino’. Cosa consigliare a una donna che si riconosce in questo problema? ‘Di non demoralizzarsi ,di essere fiduciosa e di fare riferimento a reti di supporto. Segnalo a tal proposito VIVA, una associazione fatta da donne per aiutare chi soffre di vulvodinia’. www.associazioneviva.org


COME STAI?

Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

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i sono voluti venti milioni di anni perché l’uomo passasse dalla posizione di quadrupede a quella di homo erectus. È grazie alla stazione eretta che possiamo svolgere la maggior parte delle occupazioni che ci impegnano nel corso della giornata. La stazione eretta ha permesso all’uomo di entrare in relazione con gli altri, e dalla sua corretta gestione dipende il nostro benessere. Con il termine “postura” si intende il modo di stare in equilibrio del corpo umano, cioè la capacità di acquisire e mantenere senza sforzo le nostre posizioni abituali. Camminare, salire le scale e calciare, sono azioni che necessitano di un buon controllo statico e contemporaneamente della capacità di muoversi mantenendo una coordinazione adeguata. La postura è corretta quando esiste un giusto rapporto tra le forze esterne, come la forza di gravità, e le forze interne intese come carichi e tensioni muscolari che, in caso di dolore cronico, sono la principale causa di atteggiamenti scorretti. Il sistema di controllo posturale è regolato da un continuo scambio di informazioni tra cervello e sistema muscolo-scheletrico attraverso una complessa rete di interconnessioni. Nei processi di stabilizzazione posturale vengono integrate le informazioni che provengono da tutti i sistemi sensoriali che lavorano in combina-

zione. Anche se il mantenimento di una postura corretta può sembrare un traguardo ormai acquisito da tempo dal genere umano, in situazioni di dolore cronico non lo è affatto. Si adottano posture che sembrano sollevarci dal carico che portiamo ma in realtà rendono ancora più difficoltoso il cammino verso la guarigione. Mentre la vita di tutti i giorni procede, tentiamo di proteggerci con maggiori sovrastrutture fisiche, non ottenendo altro che un malessere amplificato. Il medico si vede quindi costretto, all’inizio della cura, a “smontare” una serie di abitudini che il paziente si è costruito in anni di sofferenza. La postura è uno dei primi elementi a cui prestare attenzione perché, se squilibrata, è facile incorrere nella rovina delle articolazioni e nella degenerazione delle strutture dell’apparato di sostegno. Altri effetti negativi sono debolezza, problemi muscolari, e perdita di elasticità di tendini e legamenti. Quando si verificano questi disordini strutturali e funzionali, alcune parti del corpo sono sottoposte ad un lavoro eccessivo e a lungo andare si usurano manifestando ulteriori malattie degenerative, come artrosi, tendiniti, discopatie ed ernie discali. Per questo, per impostare un percorso terapeutico efficace, bisogna spogliarsi di tutti gli atteggiamenti dannosi accumulati negli anni.

POSTURA E DOLORE La postura è uno dei primi elementi a cui prestare attenzione perché, se squilibrata, è facile incorrere nella rovina delle articolazioni e nella degenerazione delle strutture dell’apparato di sostegno


I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 22

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SPECIALISTA IN PEDIATRIA OMEOPATA UNICISTA Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA

Tornare a sorridere

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rima delle vacanze estive è venuta in visita Giordana, una signora di simpatico e bell’aspetto, inviatami da un servizio di psicopatologia della zona in cui abito e ho uno studio. Le sue prime parole sono state: «Dottoressa io non ce la faccio più!» La sua depressione è iniziata 7 anni fa e lei attribuisce l’inizio della sua malattia ai primi sentori della menopausa e al fatto che ha smesso di colpo di fumare. È stata trattata con psicofarmaci per tutti i 7 anni della sua depressione ma ha bruscamente interrotto la terapia per i fastidiosi sintomi collaterali e per l’inefficacia della cura. Ha avuto un padre molto rigido dal quale non si è mai sentita protetta e ha rotto ogni rapporto con lui fin quando il padre 3 anni fa si è ammalato per un tumore al fegato e lei lo ha accolto in casa, curato e seguito fino alla morte. Giordana è una donna decisa, ama molto gli animali e ne ha parecchi in casa, è preoccupata per le condizioni del pianeta, non sopporta alcun tipo di ingiustizia e quando se ne presenta l’occasione non può fare a meno di intervenire. Ogni visita e ogni contatto telefonico con lei erano improntati al lamento e alla di-

sperazione. Il suo rimedio è ‘Causticum’ e il modo di assumerlo è stato modulato di momento in momento. Nell’ultima sua visita, avvenuta in gennaio, l’ho vista entrare in studio luminosa e sorridente, esclamando: «Dottoressa, sto veramente meglio!» Ho avuto parecchi casi che con il loro rimedio costituzionale hanno notevolmente migliorato il loro rapporto con la vita, ma soprattutto con se stessi, qualcuno mi ha anche detto che oltre al miglioramento dei vari sintomi si sentiva anche più felice ma… Omeopatia o Psicofarmaci? Se ne volete sapere di più sull’Omeopatia Unicista o Classica vi rimando a leggere il “Piccolo Vademecum di Omeopatia” online nella sezione “Salute e Benessere” del sito www.24orenews.it dove potete trovare anche i miei 39 articoli precedenti.




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