Italiadagustare Anno I num. 2 - dicembre 2014

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PIÙ SAPORE PIÙ SALUTE

LE VIE DEL CIOCCOLATO Expo che verrà Salotto in cucina

SHARING ECONOMY SRAREXPO

GLI AUGURI dI ANTONELLA CLERICI

[SUCCESS STORIES]

ECCELLENzE ITALIANE

CEdACRI: IL FUTURO È GIÀ OGGI



dicembre 2014

indice [ EXPO CHE vERRÀ ] 6 7

Sharing Economy Sharexpo

[ EXPLORANdO ]

9 Cacao, basta la parola 12 Cioccolato: impossibile resistere

[ GOURMET ] 15 16 17 18 19 20 22 23

Nel regno di Filippo Chiappini Dattilo Boeri: cioccolato “a regola d’arte” Santero, i grandi vini italiani Appuntamenti prenatalizi Galameo, l’ABC del mangiar sano Menabrea Christmas Beer Natale con gusto… e meno calorie Nuove frontiere per il food Made in Italy

[ STILE NATURALE ] 34 36 37 38

Il “sogno” della casa bio Anche la bellezza… “fa il filo” al cioccolato Riflessologia Plantare Integrata Più sani e in forma: conosciamo gli alimenti

[ PILLOLE dI BON TON ]

40 Una “Mise en Place” per Natale

[ SALOTTO IN CUCINA ]

[ IdEE SOTTO L’ALBERO]

[ NATALE & dESIGN]

[ ITALIA IN PIAzzA]

[ SUCCESS STORIES]

[ EXPO CHE vERRÀ ]

24 Intervista ad Antonella Clerici 28 Sotto l’albero di Meritalia 30 Cedacri: il futuro è già oggi

42 Libri scelti per voi

44 Eventi di dicembre 46 News

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Giacomo Biraghi Massimo Caramani Simonetta Guindani Carlo Kauffmann Riccardo Lagorio Paola Maina dicembre 2014

Dario Martucci Alessandra Matteucci Sandro Nobili Patrizia Paladini Monica Rota Momi Symon Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor iale ]

Care lettrici e cari lettori

personaggio "goloso per

di “Italia da Gustare”, il

eccellenza" potevamo avere

Natale è alle porte ed in questo

ospite nel nostro ‘Salotto in

periodo si comincia a

cucina’? La simpatica

festeggiarlo con colleghi ed

Antonella Clerici che ci regala

amici mentre in casa

con la sua intervista anche i

pensiamo di organizzare al

suoi affettuosi Auguri!

meglio il pranzo di Natale in

Troverete su questo numero

famiglia. Stiamo vivendo

anche pillole di Expo 2015,

tempi non facili e purtroppo

idee per un arredo elegante e

c’è chi non può permettersi di

funzionale, un’azienda di

fare regali o un tradizionale

grande successo (tutta

cenone ricco di prelibatezze,

italiana), qualche ricetta light

ma noi nel nostro piccolo

da alternare (senza però

abbiamo pensato di fornire

perdere gusto) ai tradizionali

con la lettura delle nostre

ipercalorici pranzi natalizi,

pagine un po' di "Buonumore”!

consigli per chi non sa cosa

Proprio per questo leggerete

regalare “o regalarsi” a

molto sul cioccolato che

Natale. Leggerete molto altro

imparerete a conoscere sia dal

ancora e ci ritroveremo il

punto di vista culturale che

prossimo anno sempre più

nutrizionale. È il re della

proiettati verso i temi

golosità per chi deve "tirarsi

dell'Expo, grande occasione

su" e per chi lo apprezza in

per un’Italia

tutte le sue varietà, fondente o

...tutta da gustare!

al latte! E inoltre "per essere in

Buone Feste e Buon 2015!

tema" quale famoso

dicembre 2014

Evelina Flachi

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[ EX PO che verrà ] a qualche mese è uno degli argomenti del quale si parla molto, ma che cos’è esattamente la sharing economy, quali vantaggi può portare e che cosa è stato fatto a Milano? Un nuovo modello fondato sulla condivisione di risorse materiali ed immateriali, di tutto ciò che non è utilizzato dal proprietario (beni, servizi, dati e abilità, tutto ciò che può produrre benefits) con un fine monetario o non monetario. Un sistema socioeconomico che presuppone ottimizzazione delle risorse, una relazione P2P e la presenza di una piattaforma tecnologica a supporto delle relazioni digitali. Un grande potenziale e numerosi vantaggi per i singoli, per le imprese, per le amministrazioni, per le nostre città: risorse più produttive perché sfruttate al massimo nel loro potenziale; impatto sul sistema e sul territorio (come la

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*Digital PR Expo 2015 S.p.A.

riduzione del traffico grazie all’utilizzo di servizi di car sharing o ride sharing, meno automobili quindi meno inquinamento); opportunità per il cittadino che può divenire imprenditore offrendo prodotti o servizi con conseguenti guadagni oppure risparmiare nell’approvvigionamento degli stessi ed aver accesso ad un’offerta maggiore, immediata e personalizzata; opportunità per chi vuole fare business (nuove startup ed imprese

esistenti). Expo 2015 catalizzerà 20 milioni di visitatori in sei mesi, 184 giorni di picco di domanda. Mobilità, accoglienza e ricettività sono i settori che saranno maggiormente colpiti dall’afflusso di turisti. Le strutture esistenti si stanno preparando all’avvento, ma i servizi collaborativi potrebbero rappresentare una modalità complementare in grado di rispondere efficacemente alla grande varietà di bisogni e necessità. La città di Milano rappresenta quindi, nel 2015, il contesto ideale per introdurre una sharing economy condivisa da istituzioni e cittadini: un’opportunità per i milanesi per essere parte attiva dell’offerta di Expo 2015, ma non solo, per i visitatori che potranno godere di servizi personalizzati, per l’amministrazione cittadina che potrà sperimentare questo nuovo modello in un contesto di effettivo bisogno e picco di domanda.

SHARING ECONOMY A cura di Giacomo Biraghi*

dicembre 2014


[ EX PO

Con queste premesse Collaboriamo!, Fondazione Uni Enrico Mattei, Università Cattolica del Sacro Cuore e Secolo Urbano hanno lanciato un’iniziativa SharExpo. L’obiettivo? Progettare un documento per proporre linee guida al Comune di Milano e alle altre istituzioni per fare di Expo 2015 un banco di prova per la sharing economy in città, sei mesi nei quali testare innovazioni tecnologiche, politiche, culturali ed economiche così da divenire motore del cambiamento per le città italiane. Il Documento di Indirizzo SharExpo ha voluto individuare le criticità da affrontare per Expo 2015 e le potenzialità da cogliere in cinque settori (mobilità, ospitalità, ristorazione, tempo libero e lavoro), individuare il ruolo della sharing economy e declinarlo nei settori individuati, valutare i vincoli normativi, culturali ed organizzativi da superare, elaborare una strategia di intervento ed effettuare uno studio di fattibilità. Proposto alle istituzioni, ha l’obiettivo di permettere a chi offre e a chi usufruisce di questi servizi di operare in un quadro normativo, fiscale ed autorizzativo chiaro e a tutti di beneficiare dei vantaggi della sharing economy. Il Comune di Milano, spinto anche dall’iniziativa SharExpo, ha mosso passi in avanti per accogliere, regolamentare e sfruttare l’opportunità offerta dall’economia collaborativa: il mese scorso ha individuato delle linee guida per i servizi collaborativi e sviluppato un’iniziativa per raccogliere idee e proposte dai cittadini così da rendere la città una shareable city.

che ver r à ]

SHAREXPO

A destra: Pierfrancesco Maran

Al seguente link è possibile individuare le linee guida del Comune: www.milanosmartcity.org/joomla/sharing-economy Questo il link al Documento di Indirizzo Sharexpo www.sharexpo.it Per visualizzare tutte le piattaforme di Sharing economy italiane è possibile visitare la piattaforma www.collaboriamo.org Collaboriamo!

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[ explora ndo ] A cura di Riccardo Lagorio

CACAO BASTA LA PAROLA?

dicembre 2014

Per comprendere quanto sia importante il cacao per l’economia internazionale è sufficiente ricordare che, tra le materie prime, negli scambi mondiali il cacao occupa il terzo posto dopo lo zucchero ed il caffè. La produzione maggiore di cacao si concentra nell’Africa occidentale e rappresenta il 70% di quella su scala mondiale. Costa d’Avorio, Ghana, Nigeria e Camerun sono i Paesi che più contribuiscono alla formazione del patrimonio mondiale di cacao, seguiti da Indonesia, Brasile, Ecuador, Repubblica Dominicana e Malesia. Tradizionalmente il cacao è venduto per l’esportazione sotto forma di fave mentre la trasformazione del cacao per la fabbricazione di prodotti finiti o semilavorati (burro di cacao, cacao in polvere, cioccolato ed altro ancora) avviene nei Paesi importatori. Si stima che il consumo mondiale sia di quasi 4 milioni di tonnellate dei quali circa 1,2 milioni in Europa (con ai primi posti Paesi Bassi, Germania e Regno Unito) e 0,4 milioni negli Stati Uniti. L’altezza della pianta, che viene coltivata all’ombra di altre varietà arboricole, varia tra i 6 e i 9 metri d’altezza: ha bisogno di luce ma non di sole diretto. I fiori, molto abbondanti, crescono direttamente sul tronco e sui rami principali e solo pochissimi si trasformano in frutti. Quando maturi hanno forma allungata, di lunghezza tra 10 e 35 cm, con scanalature verticali e prendono il nome di ‘cabosse’. Il colore sarà giallo chiaro, ocra, o rosso in ragione della varietà. All’interno i semi, circa 50, sono avvolti da una so-

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[ explor a ndo ] stanza biancastra, gelatinosa ed altamente zuccherina. Le varietà di cacao sono sostanzialmente tre, capaci di interpretare però il territorio di origine: Criollo, Trinitario e Forestiero. Il cacao Criollo, cioè creolo, è originario del Messico ed è considerato il migliore in assoluto perché è molto aromatico, delicato, poco amaro, ed il meno abbondante. Il cacao Forestiero è originario dell’America del Sud; non è considerato un cacao di grande qualità, dal gusto acido e accentuato. Copre circa l’80% della produzione mondiale. Il cacao Trinitario è un ibrido delle due varietà precedenti e, come tale, possiede le caratteristiche di entrambe le varietà. Il cacao Nacional coltivato in Ecuador è assai aromatico, da alcuni considerato derivante dal Forestiero. Per ottenere il cioccolato che conosciamo, i semi di cacao subiscono un processo di fermentazione e di essiccazione, seguiti dalla tostatura che conferisce il caratte-

ristico aroma le specifiche caratteristiche organolettiche. Seguono il processo di macinazione ed il riscaldamento con apposita miscelazione che rendono la materia prima più o meno setosa a seconda del risultato che si vuole ottenere. ANCHE L’ITALIA HA LE SUE CAPITALI Nel 1528 il primo carico di cacao arriva in Europa al seguito dei conquistatori spagnoli e in meno di un secolo invade il palato delle corti. Anche quella del Regno d’Italia. A Torino infatti nel Settecento gli artigiani del cioccolato appartengono già alla classe economicamente benestante, tollerati suo malgrado dall’aristocrazia cittadini che non li giudica culturalmente adeguati (da qui il termine poco simpatico tuttora utilizzato di ‘cioccolataio’). Tra il Settecento e l’Ottocento nascono le prime industrie di trasformazione, tanto che la capitale del Regno diventa uno dei maggiori centri di riferimento nella lavorazione del cacao e si consolida l’utilizzo di una signorile bevanda ancora oggi ben nota, il ‘bicerin’, a base di caffè, cioccolato e latte. Anche i maestri svizzeri si precipitano a To-

rino per apprendere l’arte della lavorazione del cacao. Nel febbraio 1865, per ovviare la mancanza di cacao dovuta alle guerre napoleoniche, l’estro italico, impersonato da Michele Prochet, inventa il gianduiotto, che utilizza le nocciole delle Langhe assieme alla pasta di cacao. In questo clima di fermento nacque nel 1946 anche la crema al cioccolato più diffusa al mondo, la Nutella. Solo il caso volle che Pietro Ferrero, proprietario di un grande negozio di pasticceria a Torino, spostasse la propria attività in quel di Alba, dando vita di fatto ad un’altra capitale del gusto italiano. L’attrazione fatale di Torino per il cioccolato continua in molte piccole botteghe artigiane come la Domori di None o la Pasticceria Morandin di Saint Vincent. Grazie agli influssi dati nel Seicento dalla corte dei Medici, anche i dintorni di Firenze possiedono una certificata storia nell’arte cioccolatiera. Nelle province di Prato, Pisa e Pistoia si sono infatti sviluppate realtà di grande pregio nella lavorazione della materia prima: tavolette, praline, uova di Pasqua e creme spalmabili realizzano una vera e propria ‘via toscana del cacao’. Non mancano

A sinistra: il selezionamento della nocciola Tonda Gentile delle Langhe; sotto: il frutto del cacao e la sua polvere.

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[ explor a ndo ]

IL CIOCCOLATO PER CATEGORIE Cioccolato fondente Profumo intenso e persistente di cacao, aspetto lucido e brillante, quando si scioglie in bocca lasciando una venatura piacevolmente amara. Al tatto si presenta liscio, setoso, vellutato, mai granuloso. Possiede almeno il 35% di cacao; il fondente extra almeno il 43%.

Cioccolato al latte Viene preparato con cacao (almeno il 25%), zucchero e latte o prodotti derivati dal latte. Può essere definito Cioccolato al latte finissimo se la percentuale di cacao e di latte sono superiori. Possiede un aspetto lucido ed il profumo deve essere intenso e persistente.

Cioccolato bianco Possiede sapore dolce e piacevole, ma non pasta di cacao! È infatti ottenuto da burro di cacao, zucchero, latte o prodotti derivati dal latte.

Cioccolato Gianduia Si tratta di un cioccolato a cui si aggiungono nocciole finemente macinate, in proporzione variabile tra 20 e 40 grammi ogni 100 di cioccolato. Può essere anche al Latte, per soddisfare i palati che ricercano note più dolci.

Sopra: Claudio Pistocchi durante una fase della preparazione della miscela per la TortaPistocchi classica

però vere e proprie tentatrici innovazioni. Come la Torta Pistocchi, realizzata dall’omonima pasticceria del capoluogo solo con cioccolato e cacao amaro in polvere senza utilizzare uova, burro o farine, ma neppure grassi vegetali o conservanti. Questo distretto è anche noto per l’originalità di alcuni suoi maestri, come Catinari, di Agliana nel Pistoiese, dalla lunga e folta barba bianca; o di Cecilia Tessieri, maestra cioccolatiera in Pontedera. Ci sono poi alcuni prodotti a base di cioccolato creati in Italia che simboleggiano la creatività ed il buon gusto tricolore. Probabilmente il più conosciuto al mondo è il Bacio Perugina, il cioccolatino tondeggiante farcito da gianduia e granella di nocciole che regala al suo interno i cartigli con frasi celebri. La sua storia è ben rappresentata nel Museo storico della fabbrica di Perugia attraverso immagini, curiosità, confezioni e filmati. Fu la celebre stilista Luisa Spagnoli a impastare per la prima volta il Bacio, che ricorda l’immagine della nocca di un pugno chiuso e da allora non esiste festa dicembre 2014

degli innamorati (ritratti magicamente da Francisco Hayez) dove il Bacio non svolga il ruolo del protagonista. Esiste un’altra grande capitale del cioccolato, anche questa sviluppatasi grazie agli stretti rapporti esistenti con il Regno di Spagna, quella che era la Contea di Modica. Il cioccolato di Modica viene creato con pasta di cacao e zucchero assemblati a basse temperature tanto che gli ingredienti sono ben percepibili separatamente. La tavoletta è traslucida per i cristalli

di zucchero, che si sgranocchiano con la pasta di cacao e, grazie al particolare processo produttivo, non si liquefa alle alte temperature estive. Talvolta al cioccolato di Modica vengono aggiunte spezie per caratterizzare ulteriormente il prodotto finale: vaniglia, caffè, cannella, ma anche sicilianissime materie prime come il sale di Trapani, le mandorle d’Avola o le carote di Ispica. Nuove frontiere dell’arte cioccolatiera italiana che ha alle spalle 400 anni di storia.

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[ explor a ndo ]

CIOCCOLATO:

IMPOSSIBILE RESISTERE

MA FA BENE O FA MALE? A cura di Evelina Flachi

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Basta provare ad assaggiarlo per capire perché il cioccolato viene definito ‘Il Cibo degli Dei’. È difficile credere che questa squisita miscela cacao, di burro di cacao e zucchero, che si scioglie in bocca e stimola tante piacevoli sensazioni possa anche fare bene al nostro

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organismo. Nuove ricerche hanno dimostrato che, contrariamente alla convinzione comune che tutto ciò che è buono debba in qualche modo fare male, il cioccolato extra fondente (in seguito cioccolato) è un vero cocktail di sostanze potenzialmente protettive. Gli studi han-

no evidenziato come un utilizzo saltuario o anche quotidiano di dosi limitate di cioccolato influisca sulle infiammazioni croniche, con una ridotta incidenza di malattie quali per esempio aterosclerosi, tumori, malattie degenerative e infiammazione dell'endotelio con conseguendicembre 2014


[ explor a ndo ] te ipertensione. Il cioccolato sembra infine proteggere dalla steatosi epatica (o fegato grasso), una patologia spesso causata da un'alimentazione scorretta, diabete e abuso di alcol e pare che possa migliorare l'insulino-resistenza in soggetti sovrappeso. Infine, un recentissimo studio spagnolo ha dimostrato come assumere una piccola dose di cioccolato (extra fondente) due volte al giorno per due mesi produca una riduzione della pressione arteriosa e del danno ossidativo in chi abbia il colesterolo elevato. Gli effetti sorprendenti del cioccolato sulla composizione del sangue non si limitano ai grassi e al colesterolo. Il cioccolato, spesso visto come un alimento che fornisce all’organismo zucchero immediatamente disponibile, presenta di fatto un indice glicemico relativamente basso. Ciò significa che, dopo averlo ingerito, lo zucchero nel sangue si innalza in modo regolare, meno velocemente che dopo il consumo di alcune bevande e alimenti a base di zucchero o di amido facilmente digeribile. CREDENZE E MITI DA SFATARE L’opinione comune secondo la quale consumare cioccolato porterebbe ad una serie di innalzamenti ed abbassamenti dei livelli di zuccheri non si basa su fatti concreti, anzi il consumo di cioccolato può essere goduto, sebbene occasionalmente, anche da persone affette da diabete. I malintesi sugli effetti del cioccolato non si limitano ai suoi effetti sullo zucchero nel sangue. La ricerca clinica ha dimostrato che il cioccolato non causa acne o problemi alla pelle come alcuni ritenevano. dicembre 2014

Non vi sono neppure prove che il cioccolato provochi emicrania o che sia una delle cause principali del danneggiamento dei denti, anzi gli scienziati hanno scoperto come i tannini presenti nel cioccolato aiutino a prevenire la carie, probabilmente riducendo la crescita della placca. Inoltre, sembra che le proteine presenti nel cioccolato al latte proteggano dalle carie, mentre si ritiene che l’acido ossalico che si trova nel cioccolato extra fondente eserciti un effetto simile abbassando la produzione di acidi. La maggior parte della gente tuttavia concorda su un fatto: una volta che si assaggia il cioccolato è difficile smettere di mangiarlo. Vi sono teorie in base alle quali questo desiderio sarebbe dovuto a sostanze fisiologicamente attive che si trovano nel cioccolato extra fondente. Si pensa, ad esempio, che la feniletilamina imiti l’ormone che viene rilasciato quando si è innamorati, mentre le anadamidi si legano agli stessi recettori del cervello a cui si lega la marijuana. Il cioccolato stimola inoltre il rilascio delle endorfine, i tranquillanti naturali dell’organismo. Di fatto, però, nessuna di queste sostanze sembra essere presente in quantità sufficiente a produrre effetti reali. Il desiderio di consumare questo alimento paradisiaco è dovuto semplicemente alle tante sensazioni che provoca ed alla facilità con la quale si può trarne soddisfazione. Quando consumato con moderazione, il cioccolato extra fondente non solo fornisce nutrienti e piacere ma può anche essere considerato come parte di una alimentazione sana ed equilibrata.

CIOCCOLATO FONDENTE Il cioccolato fondente con contenuto minimo del 70% è tra i cibi protettivi contro i tumori (American Institute for Cancer Research). CONTIENE Antiossidanti soprattutto i polifenoli (flavonoidi, catechine, epicatechine e procianidine). Un solo quadratino di cioccolato extra fondente nero ne contiene 2 volte più di un bicchiere di vino rosso e altrettanto di una tazza di tè (Univ. La Sapienza di Roma). Ha funzione preventiva: 1) effetto protettivo sul sistema cardiovascolare (<LDL); 2) favorisce il giusto metabolismo corporeo; 3) può proteggere dal diabete (studio di N.Y. su Clinical Nutrition); 4) effetto antidepressivo ed eccitante sul sistema nervoso centrale; 5) potenziamento difese immunitarie; 6) può migliorare la circolazione delle gambe. Un'alimentazione ricca di polifenoli forniti dal cioccolato extra fondente, pesce, aglio, frutta secca, frutta, verdura e uso moderato del vino sarebbe in grado di allungare la durata della vita di sei anni (ricerca olandese) ATTENZIONE: Evitare di assumere insieme al cioccolato fondente latticini e di eccedere in zuccheri semplici per non ridurne i benefici.


www.bijouxdessert.com


[ gour met ]

ANTICA OSTERIA DEL TEATRO Nel regno di Filippo Chiappini Dattilo

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Piacenza ha un piede in Emilia e l’altro in Lombardia. Da Milano, poco più di una passeggiata. E dire Piacenza, nel mondo della ristorazione, vuol dire Antica Osteria del Teatro, un palazzo rinascimentale che si apre nell’elegante centro storico. È questo il regno di Filippo Chiappini Dattilo, che della cucina ha subìto il richiamo irresistibile, come fu il canto delle sirene per i marinai di Ulisse. Dopo il liceo scientifico e il triennio di Ingegneria al Politecnico di Milano la scelta di abbandonare numeri e formule per far posto a pentole e mestoli è stata naturale. Maniche arrotolate, tanta passione e una profonda dedizione sono state il motore della sua formazione. Una formazione fatta sul campo, con disciplina, tra pasta dicembre 2014

tirata a mano e piatti che diventavano opere d’arte. Tre anni nella terra di Luigi XIV a imparare dai maestri, quelli con la “M” maiuscola: Georges Blanc, dell’omonimo ristorante di Vonnas, erede del leggendario La Mère Blanc; Émile Jung del ristorante Au Crocodile di Strasburgo; Paul Haeberlin del ristorante L’Auberge de l’ill a Illhausern. Senza dimenticare il lavoro a L’Auberge des Templiers, a Les Bezards-Boismorand e a L’Hotellerie du Bas Breau a Barbizon. Infine lui, l’indimenticabile Georges Cogny, padre dell’Antica Osteria del Teatro, che ora Chiappini Dattilo porta avanti con quell’amore per il suo territorio e quella profonda passione per la cucina che sono gli ingredienti segreti di ogni suo piatto.

NOCCIOLATA AL CIOCCOLATO E CAFFÈ CON CREMA INGLESE Ingredienti per 4 persone 200 gr di nocciole spellate e tostate 5 cucchiai di zucchero 70 gr di burro Per il composto 3 uova 2 cucchiai di rhum ¼ di panna fresca montata 250 gr di cioccolato fondente 1 tazzina di caffè ristretto Per la crema inglese ½ l di latte 100 gr di zucchero 4 tuorli di uova grandi ½ bastoncino di vaniglia Trita le nocciole grossolanamente con il mixer. Con una frusta elettrica monta il burro con lo zucchero e incorpora le nocciole tritate. Stendi il preparato in uno stampo rotondo di venti centimetri di diametro rivestito di carta stagnola, tenendo i bordi alti circa un centimetro. Ponilo quindi a riposare in frigorifero. Taglia le scaglie il cioccolato, poi scioglilo a bagnomaria. Sbatti in una bastardella le tre uova intere, aggiungi il caffè, il cioccolato tiepido, la panna e il rhum. Metti questo composto nello stampo con il preparato di nocciole e riponi il tutto in frigorifero per due ore fin da quando si rapprende. Servi accompagnandolo a crema inglese e decorando con violette candite e grani di caffè al cioccolato. Per ottenere la crema inglese, che si utilizzerà fredda, fai bollire in una casseruola mezzo litro di latte con 50 gr di zucchero e mezzo bastoncino di vaniglia. A parte lavora 4 grossi tuorli d’uova fresche con lo zucchero rimanente, aggiungi lentamente a filo il latte ancora caldo. Rimetti il composto nella casseruola e fai addensare a fuoco lento mescolando senza interruzione.


[ gour met ]

BOERI

Il cioccolato “a regola d’arte”

CIOCCOLATO:

UNA TENTAZIONE IRRESISTIBILE A cura di Simonetta Guindani Al latte, alle nocciole, fondente ed extra-fondente, bianco, al riso soffiato: liscio o ripieno, lo si trova combinato in mille modi. Ma quale cioccolato scegliere? In genere si privilegia il gusto personale, ma

troppo spesso acquistiamo prodotti impropriamente chiamati “cioccolato”. Ad essere davvero salutare è solo il cacao e non tutto ciò che viene utilizzato nella produzione di gran parte dei prodotti in commercio. La trasformazione del cacao in cioccolato è un processo lungo e laborioso che parte dalle fave di cacao, i semi dei frutti dell’albero di cacao, le cabosse. Dalle pri-

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me fasi di lavorazione si ottiene il semi-lavorato che è alla base di tutte le preparazioni successive: la massa di cacao. Questa si distingue dal cioccolato tradizionale perché è esclusivamente costituita dalle fave macinate mentre il cioccolato contiene ingredienti quali zucchero, burro di cacao aggiunto, aromi e lecitina. I veri protagonisti delle ultime fasi di lavorazione

sono i mastri cioccolatieri che, a partire dalla giusta scelta degli ingredienti e da un saggio dosaggio, frutto di esperienza e mestiere, creano quel delizioso prodotto a cui è impossibile resistere.

Per scoprire qualità e tradizione nella produzione del cioccolato ci siamo recati nel laboratorio di una delle più note cioccolaterie artigianali di Milano, la Boeri. Grazie ad una tradizionale e sofisticata lavorazione di ogni tipo di cioccolato, l’azienda è in grado oggi di soddisfare qualsiasi tipo di richiesta: dal piccolo cioccolatino a marchio ai soggetti tridimensionali sviluppati a tema. Boeri non è una classica cioccolateria ma una fucina di idee atte a soddisfare il mondo della gadgettistica con creazioni artistiche ed esclusive di cioccolato. Viene utilizzato cacao di differenti origini per attribuire a ogni prodotto caratteristiche organolettiche esclusive, privilegiando nei cioccolati extra-fondenti delle miscele di Ecuador che donano al prodotto tutta la forza e l'aroma persistente racchiusi nel frutto del cacao. La storia di Boeri iniziata con gli omonimi (a tutt’oggi “familiari”) cioccolatini, si è poi trasformata in un laboratorio di produzioni mirate sempre più a soddisfare le esigenti richieste di lavorazione ad arte per l’immagine dei clienti. Spazio alla fantasia, il gadget natalizio si trasforma in cioccolato. Tra i banchi dello spaccio milanese della Boeri si possono ammirare e soprattutto gustare le speciali “opere di cioccolato” realizzate per festività natalizie con la grande maestria degli artigiani di un tempo. Un’occasione da non perdere!

via Bartolomeo Sestini - Milano tel. 02 66220174 www.boeri.it dicembre 2014


SANTERO

I GRANDI VINI ITALIANI NEL MONDO A cura di Dario Bordet

Tra le rigogliose colline del Monferrato sorge un’antica località piemontese, Santo Stefano Belbo, nota principalmente per la produzione vinicola e per aver dato i natali al noto scrittore Cesare Pavese, che dedicò vari scritti a questi luoghi di origine. La zona ha una dotazione ricca di storiche cantine scavate nel tufo, tra antiche cascine baluardo di eleganti architetture. Un dispiego di borghi medievali impreziositi di chiese e castelli a testimonianza di una cultura secolare fondata sulla produzione del vino. Proprio qui, tra le splendide colline del Monferrato, nel bel mezzo di una delle regioni vinicole più nobili e produttive, sorge l’azienda Santero, espressione della cultura del terri-

958 SANTERO Ottenuto da vitigni a bacca bianca, la cui dolcezza è controbilanciata da una spiccata aromaticità, di carattere prevalentemente floreale. È perfetto per accompagnare aperitivi eleganti e delicati, ma anche in abbinamento a primi piatti leggeri, antipasti o frutti di mare. Da servire fresco (6°/8°) dicembre 2014

torio piemontese, che sa ben coniugare una consolidata sapienza tradizionale ad uno slancio innovativo grazie a cui ha conquistato una posizione di rilievo nel panorama internazionale degli spumanti e vini classici italiani. L’azienda nasce agli albori del 1958 e oggi è guidata dai fratelli Leopoldo, Renzo, Aldo e Adelio Santero che proseguono la tradizione di famiglia iniziata dal padre, consolidando il loro spirito imprenditoriale. Tutto nasce quando viene acquistata un'avviata cantina di vinificazione a Santo Stefano Belbo, che viene attrezzata per la produzione degli spumanti e dei vini classici piemontesi. Si migliorano le strutture, si allarga la clientela, si aprono nuovi mercati, si varcano

DIAMA’ Asti d.o.c.g. Millesimato Il profumo tipicamente aromatico e fruttato si unisce con un sapore fresco dalla dolcezza naturale. Ottimo come aperitivo, miscelato nei cocktails e con tutti i tipi di dessert. Da servire fresco (6°/8°)

i confini nazionali sempre con la massima attenzione alle esigenze di mercato. Nel 1977 entra in funzione un modernissimo stabilimento, attuale sede della Società, situato nelle vicinanze della casa natale di Cesare Pavese. Nello stabilimento vengono vinificate le uve delle 5 aziende agricole di proprietà Santero, ma anche uve acquistate da oltre 300 viticoltori locali. La maestosa cantina di vinificazione, occupa un'area di 18mila mq con una capacità di stoccaggio di 120mila ettolitri complessivi dei quali 70mila termo-condizionati. La capacità produttiva della cantina, che supera i 20 milioni di bottiglie annue, colloca la Santero tra i leader del mercato vinicolo.

DIAMA’ Prosecco d.o.c. Millesimato Dal colore giallo paglierino brillante e dal perlage fine e persistente, il bouquet evidenzia note floreali e sentori di frutta fresca. Grandioso come aperitivo, da provare a tutto pasto. Da servire fresco (6°/8°)


[ gour met ]

Appuntamenti prenatalizi 42 ANNI DI PASSIONE

LA SACHER TORTE DI PIETRO

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A Rodano, un piccolo paese dell'hinterland milanese, si trova la pasticceria di Pietro Vallonearanci e di suo fratello Marco. I due giovani hanno da poco dato vita, sotto i portici di Via delle Querce, ad una pasticceria-caffetteria già passata agli onori delle cronache dei buongustai. Pietro è l’artefice (così dicono di lui) di una delle poche, realmente gustose ed innovative “sacher torte”. La particolarità che caratterizza questo intramontabile dolce è dovuta ad anni di esperimenti e cure che denotano oggi un vero e unico piacere per i sensi. Accanto alla pasticceria ci sarà presto una gelateria che servirà gelati fatti solo con frutta di stagione, gelati dietetici e soprattutto per diabetici. La parte caffetteria propone (prodotte ovviamente ogni mattina da Pietro e Marco) più di quindici tipi di brioche, un vero piacere per il palato e per iniziare la giornata nel migliore dei modi. Questo spirito d'iniziativa e per molti inaspettato successo, sono stati premiati non solo dagli appassionati della buona pasticceria, ma anche da un riconoscimento ufficiale del Presidente della Confcommercio di Melzo, Carlo Sangalli, “al giovane imprenditore” Pietro Vallone.

Questo è il Bar “Il Doria”, storico locale della “Milano da bere”, dove intere generazioni hanno potuto degustare cocktail’s di ogni tipo preparati con grande professionalità dai barman del locale. Da circa 20 anni Nereo Bruno Bulbarella, noto a tutti come “il Cavaliere”, ha creato l’ormai famosissimo cocktail-drink "Bomba fragola" con il suo ingrediente Top Secret ...“Nettare del Cavaliere”! In un ambiente familiare che aumenta sempre i suoi “fedelissimi” nelle magiche serate milanesi, oggi potete trovare dietro il bancone bar anche Maurizio, figlio del proprietario, che si diletta a dare un tocco “personale” ai drink per far sì che questa attività possa continuare ad esistere, superando con tanta passione ogni difficoltà. Il Doria via aspetta tutti i giorni e se volete fare un salto con gli amici per gli Auguri di Natale, è aperto tutti giorni compreso la sera della Vigilia e il 25 a mezzogiorno.

Pasticceria Vallonearanci Rodano (Mi) - Via delle Querce, 1

Bar “Il Doria” Milano - Via Plinio, 50 - Tel.02.29400871


[ gour met ]

GALAMEO L’ABC del mangiar sano, proprio come una volta! produzione per garantire prodotti artigianali “sani” e di ottima qualità, mirando anche a valorizzare e promuovere piccole realtà d’eccellenza del territorio. Andando a scoprire le “bontà” Galameo, ecco la golosa linea di frollini in tre diversi gusti, al latte, al cacao e al latte-cacao, rigorosamente fatti come li facevano le nostre nonne: senza conservanti o additivi né aromi artificiali, ma soprattutto senza olio di palma e con pochissima la percentuale di burro, proprio come oggi richiedono i pediatri. Secondo Galameo, giocando si può imparare ad amare il buon cibo e per questo ogni confe- È l’ultima irresistibile novità della Cazione di biscotti è abbi- sa! Un perfetto mix di nocciole e canata ad un gioco che ci cao, uniti dalla piacevolezza dell'olio riporta alla nostra infan- extravergine d'oliva. Una preparazione zia: “Tris” “Nomi, cose golosa e morbida: ne basta poca per e città” “Dama”. Inoltre guarnire un dessert, un velo su del il packaging scelto è un buon pane per una squisita merenda e secchiello, perché pro- un solo cucchiaino per "saziare" un integge il prodotto senza controllabile peccato di gola. nessun sacchetto aggiunto, garantendo freschezza e fragranza, Per informazioni: ma soprattutto è stato per tutti i bambini il www.galameo.it “primo gioco da spiaggia”. Una volta finiti i info@galameo.it biscotti, il secchiello rivive e può ritornare dario@galameo.it utile in mille usi.

GALAMELLA

La “buona educazione” (anche quella alimentare) s’impara durante la tenera età: per questo Galameo ha ben pensato di proporre ai bambini il bon ton a tavola, insegnare loro a mangiare bene sin da piccoli, riscoprendo i sapori di una volta. L’azienda nasce da un’idea di Dario Meo, che vanta un’esperienza decennale nel settore gastronomico e racconta: «Sono nato e cresciuto circondato da persone che hanno sempre avuto un rapporto positivo e ottimistico con il cibo. Ho imparato a vivere il cibo in maniera armonica ed è quello che poi da adulto cerco di trasmettere ai miei figli ogni giorno. Il cibo inteso come piacere che non inizia e termina con l'assaggio ed il gusto, ma che parte dalla conoscenza di come è stato prodotto, di chi lo ha prodotto e di come è arrivato fino a me, a noi». L’azienda sceglie con estrema cura i produttori, le materie prime e le tecniche di

DAI BISCOTTI… AL “SUGO” Nessuna stranezza, semplicemente un’altra “creazione” per i cibi più amati dai bambini (ma non solo), la pasta e la pizza! “IL SUGO” è una passata di pomodoro dolce, delicata, fresca, profumata, con un filo d’olio extravergine d’oliva e qualche fogliolina di basilico.

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MENABREA CHRISTMAS BEER

Nuovo packaging con 2 calici serigrafati a colori per l’edizione 2014 della “rossa” di Natale

SI VESTE DI NUOVO

Innovazione nel segno della tradizione. Per festeggiare l’appuntamento natalizio, Birra Menabrea propone la celebre ‘Menabrea Christmas Beer’ in un nuovo più accattivante packaging, rivisitato sotto il profilo grafico e stilistico. Identica invece la referenza, la rossa speciale di Natale, ideale per accompagnare le numerose occasioni di convivialità. La Birra di Natale nel nuovo astuccio, con maniglia interna in cartone, contenente 4 bottiglie da 66 cl e 2 calici serigrafati a colori, è disponibile da fine ottobre. Una proposta elegante e di qualità per festeggiare il Natale nel segno della migliore tradizione.

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BIRRA DI NATALE un’antica tradizione

Prodotte nel nord Europa da più di duecento anni, le birre di Natale sono ormai diventate una tradizione diffusa anche in Italia e in America. Si tratta di birre speciali, quasi sempre a elevata gradazione, adatte alle rigide temperature invernali e alle tradizionali “abbuffate” che tanto ci seducono durante le magiche festività natalizie! Queste birre sono abitualmente caratterizzate da una spiccata aromatizzazione ottenuta con l’impiego dei migliori malti e l’aggiunta di speciali spezie che arricchiscono il gusto con note di frutta ed evidenti sentori dolci. Comunque sia, queste birre rientrano nella vasta categoria delle etichette stagionali, a tiratura limitata e sono da considerarsi birre d’annata a tutti gli effetti, dal momento che difficilmente si ripresentano al consumatore perfettamente uguali a quelle dell’anno precedente. dicembre 2014



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…e qualche caloria in meno Si avvicinano le festività natalizie e con loro i tanti golosi banchetti con parenti e amici alle quali non ci si può sottrarre. Giorni piacevoli ma davvero critici per la nostra linea, oltre che per la quantità, anche per la qualità degli alimenti spesso molto elaborati e calorici. È bene ricordare che un pranzo di Natale, dall’antipasto al dolce, facilmente raggiunge (o supera) le 3.500 calorie. Senza dover rinunciare al gusto, ma risparmiando su qualche caloria, ecco due ricette che vi suggerisco per le vostre feste in casa, con gli amici.

CREMA AL CIOCCOLATO ALL’ACQUA LIGHT PER 4 PERSONE Ingredienti: 2 uova intere, 60 gr = 3 cucchiai di amido di riso, 20 gr = 1 cucchiaio di cacao amaro, 100 gr di cioccolato fondente >70%, 400 ml di acqua, metà bacca di vaniglia Preparazione: lavorare per qualche minuto le uova intere e l’amido, aggiungere pian piano il cacao l’acqua sempre lavorando con il frullatore, versare in una pentola e portare al bollore. Quando inizierà a bollire aggiungere la mezza bacca di vaniglia e il cioccolato a pezzi che si scioglierà in un attimo. Continuare a mescolare e far bollire per una decina di minuti in modo da farla addensare: non sarà completamente densa ma finirà di addensarsi una volta che si sarà raffreddata in frigo. Questa crema può essere guarnita con mandorle e noci tritate e può guarnire un piattino di frutta cotta come una o due pere cotte senza zucchero e con cannella. Valori nutrizionali: 200kcal

PER 10 PERSONE Ingredienti: un tacchino intero da 3 kg, 1/2 chilo di castagne, 5 etti di pane raffermo, un 50 ml di olio evo, una cipolla, un gambo di sedano, un limone, 1 bicchiere di vino bianco secco, brodo vegetale q.b., rosmarino, prezzemolo, maggiorana, timo, olio, sale e pepe. Strumenti: teglia da forno, spago da cucina. Preparazione: lessare le castagne per circa 40 minuti. Usare la polpa che andrà spezzettata. Strofinate la carne del tacchino pulito ed intero con il succo limone tagliato a metà. Scaldare e non soffriggere l’olio con la cipolla e il sedano tritati aggiungete il vino e fate evaporare. Aggiungete ora il pane raffermo sbriciolato, le castagne spezzettate, un po’ di brodo vegetale, il sale e gli aromi tritati. Fate insaporire il tutto qualche minuto, poi lasciatelo da parte. Riprendete il tacchino e riempitelo con il ripieno ottenuto e un rametto di rosmarino. Quando avete finito cucite l’apertura con lo spago da cucina. A questo punto trattate il tacchino come il pollo arrosto senza grassi dopo averlo bucato con uno stuzzicadenti nella parte del collo per fare uscire il grasso senza rompere la pelle. Salatelo e infornatelo per circa 3-4 ore, spennellandolo col sugo di cottura e limone diluito con un po’ di brodo. Fate cuocere bene e controllate se è pronto con uno stecco (deve uscire asciutto). Prima di portarlo a tavola, lasciatelo raffreddare qualche minuto. Da presentare con un contorno di insalata verde o verdura grigliata. A parte mettere una ciotolina di marmellata di mirtilli senza zucchero.

Dalla rubrica “Missione impossibile” di Evelina Flachi a “La prova del cuoco” (del 18 novembre ’14)

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Dalla rubrica “La salute vien mangiando” di Evelina Flachi a “La prova del cuoco” (del dicembre ‘13)

NATALE CON GUSTO

TACCHINO DEL RINGRAZIAMENTO ALLEGGERITO


www.bijouxdessert.com [ gour met ]

NUOVE FRONTIERE PER IL FOOD MADE IN ITALY

Sopra: Fabio Cannavaro allenatore del Guangzhou calcio, ospite d’onore alla cena di gala della fiera

A cura di Alessia Placchi

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Si è svolta a Guangzhou, Cina, la terza edizione del “Food Hospitality World”, organizzata da Fiera Milano e Worldex Exhibition Guangzhou, con l’idea di creare un ponte diretto tra la Cina e l’ormai prossimo Expo 2015 di Milano. L’esposizione coinvolge ogni anno milioni di produttori e distributori provenienti da diversi angoli del mondo e attrae folle di buyers cinesi sempre più interessati ai mercati d’Occidente. Quest’anno, insieme al Food si è svolta contestualmente e negli stessi spazi fieristici la XIII edizione di “Interwine”, fiera dedicata al vino. Con un crescente aumento della domanda interna, la Cina rappresenta senz’altro un mercato ‘allettante’, ma non sempre facile. Il prodotto italiano in Cina mira ad un target medio-alto di consumatore, la qualità e il costo dei prodotti nostrani spesso non risultano alla portata del consumatore cinese medio, costringendo quindi il Made in Italy dicembre 2014

ad un mercato di nicchia, prospero perché fa leva sui nuovi ricchi (e ricchissimi) businessmen cinesi, ma pur sempre di nicchia. Questa è anche la maggiore preoccupazione dei produttori italiani presenti alla fiera: «Siamo forti su Shanghai e Hong Kong e, nel settore

della ristorazione, l’obiettivo ora è conquistare il mercato della grande distribuzione», afferma Marco Nodari, export manager dell’acetificio Mengazzoli di Mantova. Da qui l’importanza di partecipare al Food Hospitality di Guangzhou, fiera secondaria, ma che offre la possibilità di rapportarsi con il mercato della provincia cinese del Canton (Guangdong in mandarino).

Guangzhou, fiorente centro di commercio fin dal III sec. a.C., è oggi una città in forte espansione; sempre ‘taggata’ con un certo disprezzo dalle ricche province di Shanghai e Hong Kong come la “campagna cinese”, conta ad oggi un numero crescente di milionari, amanti del lusso e dei grandi brand europei, anche nel settore F&B. Per alcuni degli espositori italiani presenti alla fiera era la prima volta in territorio cinese per commercializzare i propri prodotti e questo proprio grazie alle opportunità che può offrire questa regione, senza dover passare per la concorrenza spietata di Shanghai, Hong Kong e Pechino, dove le grandi catene fanno da padroni e lo spazio per i piccoli e medi produttori italiani risulta essere alquanto ristretto. La fiera si è conclusa con la partecipazione di oltre 5.000 visitatori e una cinquantina di espositori italiani tra Food e Wine presenti.

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Nel nostro salotto in cucina si accomoda questo mese un personaggio caro a tutte le famiglie italiane, Antonella Clerici. Solare, espansiva, comunicativa tutti i giorni dal lunedì al sabato rinnova l’appuntamento con la fortunatissima trasmissione “La Prova del Cuoco”. Nelle nostre case arriva quotidianamente all’ora di pranzo e da quest’anno anche alle 14 con il programma “Dolci dopo il Tiggì”, un mix di idee e di immagini per imparare a preparare semplicemente anche i dolci complicati per molti di noi, adatti a completare un buon pranzetto. Antonella Clerici guida il programma come una semplice donna di casa aggirandosi tra cucine, chef e sfidanti con il suo tipico atteggiamento rassicurante e gioioso, cercando di mettere tutti a proprio agio e di strappare un sorriso ai suoi affezionati telespettatori. Ma non è solo la cucina il mondo di Antonella. La ricordiamo alla difficile guida di un Festival di San Remo che ha condotto da sola raggiungendo grandi ascolti ed affettuosi consensi da un vasto pubblico. E che dire di un altro impegnativo programma, “Ti lascio una canzone”, che l’ha vista impareggiabile conduttrice di uno show allora nuovo e non facile per la partecipazione di bambini e ragazzi. Ricordate le esibizioni di quei tre ragazzi tenori? Bene oggi sono diventati “Il Volo”, un trio canoro che raccoglie successi in ogni angolo del mondo …e loro dicono sempre: «Grazie Antonella!». La nostra direttrice, Evelina Flachi, l’ha intervistata per noi.

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DA SANREMO A “LA PROVA DEL CUOCO” NEL CUORE, “TI LASCIO UNA CANZONE” Intervista a cura di Evelina FLachi dicembre 2014


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in cucina ]

Mi sentivo la loro seconda mamma: dovevo rassicurarli e credo di essere riuscita a far loro capire che era solo un bel gioco per i più piccoli ed una grande esperienza di vita per i più grandi.

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Antonella, tu non sei solo “La Prova del Cuoco”. Hai dato molto altro alla TV… Sono molto affezionata alla “Prova del Cuoco”, la considero un mia creatura e compagna di anni importanti della mia vita e di momenti unici come quello in cui sono diventata mamma di Maelle, mia grande gioia! Sono approdata in Rai alla fine degli anni Ottanta con programmi sportivi come “Dribbling” e “La Domenica Sprint” e, dopo una breve parentesi in Mediaset, sono ritornata a “casa” con “La Prova del cuoco” che ha suscitato un inaspettato interesse verso la cucina, creando un nuovo filone di programmi e rubriche di successo, e ancora oggi dopo 15 anni piace al nostro affezionato pubblico.

Parliamo di ricordi credo piacevoli, che mi dici di San Remo? Sono stata la quarta donna a condurlo nel 2010 e ho voluto dare una mia impronta personale, spiritosa e spettacolare al varietà che per fortuna è stato molto apprezzato dal pubblico.

La mia curiosità è però rivolta a “Ti lascio una canzone”. Sbaglio oppure o ti ha coinvolto in modo particolare quel programma? Lavorare con i ragazzi e stare con loro è stata un grande esperienza umana oltre che professionale. Mi sentivo la loro seconda mamma: dovevo rassicurarli e credo di essere riuscita a far loro capire che era solo un bel gioco per i più piccoli ed una grande esperienza di vita per i più grandi. Non ci sono dicembre 2014

state rivalità né tensioni ma complicità e felicità per il successo dei compagni d’avventura. Il trio “Il Volo” credo ne sia l’esempio!

Grazie all’esperienza televisiva hai potuto frequentare famosi chef e si intuisce la tua grande curiosità oltre che “golosità”. Ma la cucina riesce davvero a coinvolgerti? Mi piace cimentarmi a casa anche per gli amici. Purtroppo il tempo è sempre poco. Dagli chef e dalle nostre protagoniste in cucina e da Anna Moroni ho imparato davvero molto. Tra i miei piatti preferiti e che spesso propongo ai miei ospiti sono i risotti d'inverno ed il vitello tonnato d'estate.

Anche la nostra rubrica di cibo e salute che dura da 10 anni ti ha insegnato qualche trucco? Certamente, perché anch’io come le nostre telespettatrici ho imparato a coniugare il gusto con la leggerezza per conquistare con piacere, benessere e forma fisica, non dimenticando di fare attività fisica che, come mi insegni, è basilare per permettersi qualche golosità.

Dal tuo ultimo libro “La Cucina di Casa Clerici”, edito da Rizzoli, si vede che cucinare ti piace. Infatti in questo libro ho voluto inserire le ricette che faccio io a casa e per questo sono alla portata di tutti. Può essere utile per imparare nuove ricette facili ma di grande effetto a tavola, come si può vedere dalle belle illustrazioni e foto. Inoltre ho inserito i migliori manicaretti ricevuti dai miei fans ed aneddoti e

curiosità sul cibo che faranno sorridere e stupire chi lo legge.

Posso chiederti da chi hai imparato di più fra tutti coloro che ti hanno accompagnato in tv in questi anni? Da tutti i miei colleghi ho imparato qualcosa nei vari programmi che hanno accompagnato la mia esperienza televisiva, ma anche dagli autori con cui condivido le varie esperienze e dal pubblico che mi scrive e sostiene da anni.

Come vivi questa nuova avventura televisiva “Dolci dopo il Tiggì”? Come tutte le nuove esperienze televisive è molto stimolante e da vera “golosa” non potevo sottrarmi a questa nuova sfida che ha già creato un buon interesse da parte del pubblico che con noi può fare i dolci a casa per la propria famiglia. L’atmosfera è festosa e colorata per dare quel piacere e buonumore che ci porta il dolce quando arriva sulla nostra tavola. “Dolcetto è scherzetto” è la frase con cui Antonella ci saluta e con il suo bel sorriso ci augura buone feste! Cara Antonella, GRAZIE!

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La Michetta

Gaetano Pesce


Augura Buone Feste!


[ na ta le & des ign ]

SOTTO L’ALBERO DI MERITALIA A cura di Luca Medici Meritalia chiude un 2014 veramente ricco di novità, soprattutto per gli eventi presentati al pubblico e per il carisma che da sempre contraddistingue questa azienda lombarda. Dalla “Milano Design Week” di aprile al “Road Show” in Portogallo, dal “500 Happening” di giugno all’happy hour solidale, dal “Drink with design” all’evento di settembre che, insieme a Interni, ha messo in scena due prodotti fantastici, Opera e Freud. Il tavolo Opera, disegnato da Mario Bellini, è un magico intreccio che crea, con leggerezza, un tavolo scultura... valorizzato da un top in cristallo extrachiaro, per non nascondere la sua eccezionale struttura. Freud invece è un divano formale (sempre disegnato da Mario Bellini) che, con un semplice gesto, diventa informale, cambiando aspetto per diventare avvolgente e accogliente, regalando sempre

nuovi spunti di utilizzo! Insomma, queste sono le ultime novità che Meritalia ha creato per arricchire la collezione, ma ci sono evergreen che meritano di essere citati. Uno dei più conosciuti è il divano “La Michetta” di Gaetano Pesce, anno 2005, sempre fresco, colorato ed attuale... poi troviamo la poltrona “Cesare” di Tobia Scarpa, anno 1987, pochi elementi lineari che creano design… questi quattro oggetti, diversi fra loro, hanno però un trait d'union, la semplicità. Linee di immediata percezione, facilità di utilizzo e riconoscibilità sono il loro punto di forza, capaci di instaurare "un rapporto amichevole" con qualsiasi altro oggetto della casa. La lista di articoli che questa azienda propone è veramente lunga e merita d’essere scoperta navigando sul sito www.meritalia.it luca@my-home.biz

CESARE design Tobia Scarpa La struttura portante è realizzata con telai indipendenti per sedile, schienale e bracciolo: essi sono costruiti con tubolari d’acciaio elettrosaldati. Dall’estro di Tobia Scarpa, il prodotto acquista fascino rivestito in pelle o cuoio.

Tobia Scarpa

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[ na ta le

& des ign ]

FREUD design Mario Bellini Divano componibile con due elementi ed infinite combinazioni. Struttura in legno massello e cinghie elastiche, dettagli in metallo cromato, imbottitura in poliuretano flessibile rivestimento completamente sfoderabile disponibile in pelle o in tessuto.

OPERA design Mario Bellini Base in acero naturale o tinto grigio, rovere naturale, teak, multistrato di betulla laccato opaco in diversi colori: multicolor rosso, blu, giallo, verde; bicolor bianco e nero; monocromo nelle finiture bianco o nero. Top in cristallo temperato extrachiaro, filo lucido

LA MICHETTA design Gaetano Pesce Struttura in legno, imbottitura in poliuretano flessibile e fiberfill. Di serie: bottoni neri in pvc. A richiesta: bottoni rivestiti o in cristalli Swarovski. Rivestimento in pelle o in tessuto. Una staffa in acciaio tiene uniti i singoli elementi in continua successione.

Gaetano Pesce

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Mario Bellini


[ s ucces s s tories ]

TECNOLOGIA IN BANCA:

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IL FUTURO È GIÀ OGGI

LA TECNOLOGIA Intervista a cura di Alessandro Trani

GUIDA L’EVOLUZIONE DELLE BANCHE, MA IN QUALE DIREZIONE? NE PARLIAMO CON DARIO BONAVITACOLA DI CEDACRI, AZIENDA

CHE OFFRE SERVIZI DI OUTSOURCING

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no dei principali fattori che guida il cambiamento in tutti i settori industriali è da sempre la tecnologia: man mano che si rendono disponibili nuove tecnologie, infatti, cambiano i modi in cui si produce, in cui si servono i consumatori, in cui si conducono le attività lavorative all’interno delle organizzazioni. Un esempio significativo

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in questo senso ci viene dal settore bancario: chiunque oggi si rapporti con una banca nota in effetti facilmente come stia cambiando l’esperienza della relazione con l’istituto finanziario, proprio grazie alla tecnologia. Abbiamo parlato di banche e tecnologia con Dario Bonavitacola, Responsabile della Direzione Infrastrutture Tecnologiche, Servizi e Sicurezza del Gruppo Cedacri. dicembre 2014


[ s ucces s Dott. Bonavitacola, ci può spiegare in breve i servizi di Cedacri, per un pubblico di utenti non addetti ai lavori? Cedacri è una realtà leader nello sviluppo di soluzioni di outsourcing rivolte a banche, istituzioni finanziarie, compagnie assicurative e aziende industriali. In particolare, il Gruppo Cedacri storicamente è uno dei principali riferimenti in Italia per il settore bancario e finanziario, con un parco clienti di oltre 100 banche soprattutto del segmento degli istituti territoriali. In sostanza, aiutiamo le banche a portare avanti in modo efficiente le proprie attività, gestendo per loro conto – in toto o solo in parte – i sistemi informatici su cui fanno leva per condurre il business o eseguendo in loro vece intere porzioni di attività, quelli che normalmente si chiamano processi organizzativi, con l’ausilio di nostre tecnologie, persone e competenze.

In uno scenario oggi sempre più competitivo, quali sono i punti di forza di Cedacri? In altre parole, perché le banche si affidano a voi? Alle banche assicuriamo maggiore efficienza e innovazione. Grazie alle importanti economie di scala che riusciamo a raggiugere, infatti, forniamo i nostri servizi informatici a costi significativamente più bassi di quelli che gli istituti dovrebbero sostenere se li gestissero in autonomia. Se pensiamo ad esempio alla gestione in outsourcing delle infrastrutture tecnologiche (dai server alle postazioni di lavoro, fino ai dispositivi mobili in dotazione degli addetti bancari), è possibile conseguire risparmi fino al 30%. Quello che garantiamo inoltre, sempre grazie alle economie di scala che ci contraddistinguono, sono costanti ed elevati investimenti in innovazione, che consentono di cogliere tutte le opportunità che le nuove tecnologie dischiudono per il

s tories ]

business: parliamo di 30 milioni di euro solo nel corso del 2014. Questi punti di forza conquistano in realtà non solo le banche, ma anche, come detto, aziende di altri settori: negli ultimi anni, in effetti, è cresciuto in modo significativo il numero di organizzazioni nonbancarie che hanno adottato i nostri servizi. Imprese dei settore Utility, manifatturiero, assicurativo ci scelgono soprattutto – ma non solo - per i servizi di gestione delle infrastrutture tecnologiche e dei processi di business, come i contact center e la gestione documentale.

Cedacri da sempre sviluppa e realizza progetti all'avanguardia. Di fatto è più un partner che un fornitore di servizi, visto il ruolo strategico delle tecnologie informatiche nel business aziendale. Tutto vero. Oggi la tecnologia è un fattore strategico per le banche, da cui non possono prescindere per rimanere competitive. Si va verso una banca in cui le attività si svolgono sempre più in forma digitale, fin dall’inizio dei processi di lavoro, senza che la carta entri mai in circolo. Parallelamente, la banca evolve per mettere a disposizione dei clienti un numero crescente di canali attraverso cui usufruire dei suoi servizi ovunque si trovino, dall’Internet e Mobile Banking agli ATM evoluti. Cedacri offre alle banche tutti i sistemi, le tecnologie abilitanti e le competenze necessarie ad abbracciare questi nuovi modelli operativi e di relazione con la clientela. Non trascurerei però un altro aspetto: come Cedacri, ci impegniamo anche ad aiutare le banche a trasformare le nuove leggi in opportunità. È il caso, ad esempio, della Circolare 263 di Banca d’Italia, i cui rilevanti aggiornamenti sono entrati in vigore nel luglio 2013.

Cosa richiede la Circolare 263 di Banca d’Italia? La Circolare 263 ha messo in evidenza per la prima volta i servizi IT come uno degli elementi su cui le banche devono vigilare per la tutela del rischio operativo.

«Costanti ed elevati investimenti in innovazione, ci consentono di cogliere tutte le opportunità che le nuove tecnologie dischiudono per il business: parliamo di 30 milioni di euro solo nel corso del 2014»

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[ success

stories ]

Come si sta muovendo dunque il settore bancario e come si sta muovendo Cedacri?

Banca d’Italia, cioè, ha riconosciuto come i sistemi informativi abbiano un forte impatto sull’operatività della banca: ciascuna, dunque, è chiamata a porre in essere una serie di azioni volte a garantirne al meglio il funzionamento. Detto in termini tecnici, gli istituti devono insistere sui cosiddetti sistemi di Business Continuity e Disaster Recovery, cioè su quelle infrastrutture tecnologiche che, in caso di guasto più o meno grave ai sistemi informativi principali della banca, consentono di portare comunque avanti le attività o di ripartire in tempi brevi senza perdita di dati. Questi ultimi, in effetti, sono un patrimonio di enorme valore: la banca gestisce in ogni momento informazioni relative ai clienti, alla liquidità che viene governata, agli scambi interbancari, e perdere anche solo i dati generati in qualche minuto di attività può avere un impatto economico enorme sul suo business.

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Andando nello specifico, Banca d’Italia ha chiesto agli istituti di adottare una serie di accorgimenti per rafforzare i loro sistemi di Business Continuity e Disaster Recovery. Tali misure sono meno numerose e meno stringenti per le banche che non creerebbero rilevanti squilibri alla normale operatività del Sistema Paese nel caso di problemi di operatività che dovessero interessarle, mentre sono più consistenti e severe le disposizioni indirizzate alle banche che offrono servizi di carattere sistemico, per via delle loro dimensioni o delle eventuali funzioni istituzionali che ricoprono. Fra il 2013 e il 2014, dunque, le banche italiane hanno condotto significativi sforzi per allinearsi alla nuova legge. Anche Cedacri, come operatore che offre servizi informatici agli istituti finanziari, ha fatto la propria parte: pur servendo banche che non sono di tipo sistemico, abbiamo scelto strategicamente di adeguare i nostri Data Center, cioè i centri da cui eroghiamo i servizi informatici, alle norme imposte alle banche più grandi. In questo modo potremo garantire agli istituti che serviamo e ai loro clienti i più elevati standard di sicurezza dei dati.

Su quali aree di Business punterà il Gruppo nei prossimi anni? Il nostro focus rimarrà sull’erogazione di servizi informatici a favore delle banche italiane. E ugualmente continueranno i nostri investimenti per l’innovazione, che vedo principalmente su tre fronti anche nei prossimi anni: rinnovamento dei sistemi e delle applicazioni che supportano i processi al cuore della banca, digitalizzazione dei processi di business ed evoluzione e dei canali di contatto con la clientela e dei sistemi di pagamento. dicembre 2014



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IL “SOGNO” DELLA CASA BIO CASE BIO

Esistono dei luoghi dove vorremmo vivere, luoghi che esaltano il nostro amore per la vita, luoghi dove trasferire le nostre abitudini di casa e di lavoro. Spesso siamo convinti che tutto questo sia difficilmente realizzabile se non addirittura impossibile. In realtà è la nostra casa che ci rappresenta e all’interno della quale troviamo le nostre sicurezze, godiamo dei nostri momenti di relax, soprattutto godiamo dei nostri affetti più cari. Oggi si va realizzando un altro sogno accarezzato spesso, vivere in una casa che ci faccia “risparmiare” inserendosi perfettamente nell’ambiente. Stiamo parlando di una nuova realtà quella rappresentata dal

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progetto Case Bio. Oggi la bio-edilizia è già una realtà in tutto il nord Europa e per quanto riguarda il nostro Paese in gran parte del Trentino Alto Adige e del nord Friuli. Sono case costruite in modo diverso dal tradizionale, progettate su misura per avere caratteristiche che consentano un basso consumo energetico, risparmio, assoluta sicurezza e massimo rispetto dell’ambiente circostante. Grazie all’uso di materiali naturali (grande presenza del legno) le abitazioni del progetto Case Bio vantano una serie di importanti innovazioni. La parete in legno per esempio, combinata con altri pregiati materiali termoisolanti agisce da vero e proprio regolatore di umidità. Questa tipologia di costruzioni garantisce inoltre un’assoluta resistenza agli eventi sismici e ovviamente un alto risparmio energetico. Una Casa Bio è una casa da vivere nel calore di un ambiente accogliente che ti farà amare ancora di più la vita di tutti giorni.

Svolge attività di progettazione strutturale, infrastrutturale, architettonica, costruttiva, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza e sviluppo di analisi numeriche ad elementi finiti (F.E.M.), in riferimento alla progettazione sismica delle strutture mediante il nuovo approccio del “Performance Based Design” e nel rispetto delle più recenti norme tecniche europee (Eurocodici) e italiane (D.M. 14 gennaio 2008 NTC2008). L'attività si sviluppa nel settore della progettazione, dell'ingegneria e della costruzione. Per info: www.casebio.it

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In questo numero di Italia d Gustare vi abbiamo parlato del cioccolato “in lungo e in largo”, sperando tra l’altro di esser riusciti ad accendere in voi un po’ di buonumore. Per completare questa nostra ampia trattazione, parleremo ora delle proprietà del cioccolato impiegate nei trattamenti di benessere, volti al miglioramento psicofisico della persona e introdotti con successo negli anni più recenti. Grazie al contenuto di polifenoli, il cacao è infatti un ottimo prodotto antiage: non a caso già nel XVI secolo a.C. gli Aztechi lo utilizzavano per la cura della bellezza. La "cioccolato-terapia" sfrutta le caratteristiche dermocosmetiche del cacao e oggi la crescente richiesta sta spingendo diversi stabilimenti termali, centri benessere e persino hotel ad attrezzarsi con sale massaggi e sale aromadegustazione con trattamenti ad hoc per la cura della pelle. Questi trattamenti vanno dai massaggi ai bagni di cioccolato, fino all'applicazione di oli essenziali ed all'inalazione dell'essenza pura. Grazie alle proprietà idratanti, nutrienti e tonificanti del cioccolato (dovute al suo contenuto di caffeina, antiossidanti e nutrienti), la sempre più diffusa “terapia al cioccolato” aiuta a combattere il

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rilassamento cutaneo ed i radicali liberi, a nutrire ed ammorbidire la pelle, a migliorare e stimolare la circolazione del sangue, oltre a tener lontana la depressione. I numerosi principi attivi contenuti nel cacao sono infatti il migliore alleato delle donne nel combattere solitudine e depressione, ma sono anche particolarmente utili al mantenimento della bellezza esteriore. La principale differenza con altri tipi di massaggi - come ad esempio massaggi shiatsu, massaggi ayurvedici o linfodrenaggi - è che si tratta di massaggi fatti con cioccolata calda ed oli a base di cacao, con cui si fanno anche maschere di bellezza, tutto

accuratamente studiato per addolcire pelle e umore. Il massaggio deve essere fatto in modo molto lento e la pasta di cacao deve essere abbastanza calda da dilatare i pori e permettere ai principi attivi contenuti nel “fango” di cacao di penetrare nei pori della pelle. In alcuni centri il massaggio può essere coadiuvato da ulteriori trattamenti al cacao, oppure accompagnato da saune, peeling, piscine termali e fanghi termali. Una simpatica possibilità è quella di praticare la “cioccolato-terapia di coppia”, un modo unico per scoprire qualcosa di più su se stessi e sull'eventuale partner partecipando a test psicologici tutti da gustare!

ANCHE LA BELLEZZA…

“FA IL FILO” AL CIOCCOLATO! A cura di Monica Rota dicembre 2014


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RIFLESSOLOGIA PLANTARE INTEGRATA ®

A cura di Patrizia Paladini La riflessologia plantare è una metodica utile al benessere che risale a tempi molto antichi. È una branca della terapia alternativa che sfrutta i riflessi fisiologici per conseguire effetti benefici sull'organismo. Il trattamento si basa sul principio che sui piedi si trovino riflessi tutti gli organi, le ghiandole, e le parti del corpo. Il massaggio riflessogeno plantare può quindi stimolare un effetto o influire sull'organo corrispondente al riflesso stimolato. La Riflessologia Plantare Integrata®, mediante particolari post-tecniche, in aggiunta alla classica stimolazione dei punti situati sui piedi, permette di raggiungere il benessere di mente e corpo in modo dolce ma estremamente efficace. I benefici della riflessologia plantare sono molteplici e possono aiutare a lenire lo stress ed i disturbi della vita quotidiana. È indicata ad esempio per problemi articolari della colonna vertebrale, emicrania, insonnia, ansia e stress, sinusiti, disturbi ormonali e dell’apparato intestinale. Il tempo della seduta è di circa 30/40 minuti per bambini e circa 50/60 minuti per adulti con un massimo di 3 sedute settimanali. Informazioni: Patrizia Paladini - Naturopata Esperto in Riflessologia Plantare Integrata® Cell: 339 8397141 • patrichs2@gmail.com

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MASSAGGIO “TOTAL BODY” "Il total body è riequilibrante e drenante dai piedi alla testa, passando attraverso la porta del cuore". Un trattamento di 60 minuti dove l'operatore utilizza dei tocchi con le mani andando a stimolare ogni punto del corpo, partendo con la stimolazione dei punti riflessi del corpo con la riflessologia plantare, in seguito si passa al drenaggio negli arti inferiori poi allo sbocco fasciale nella parte addominale e craniale con la tecnica craniosacrale. Si lavora sia supino che prono. Ė immediato il rilassamento con effetto benefico sulle gambe come anticellulite, favorisce un buon riposo un riequilibrio energetico, ottimo come decotratturante sulla schiena.

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[ inver no a tavola ]

PIÙ SANI E IN FORMA CONOSCIAMO GLI ALIMENTI A cura di Evelina Flachi

Zucca

La zucca è molto ricca di vitamine, soprattutto di betacarotene, una sostanza che favorisce la produzione di vitamina A nell’organismo di chi la consuma e che svolge una spiccata azione antiossidante. Combatte cioè la formazione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento. La zucca è ricca di fibre e quindi favorisce la regolarità intestinale. Sazia molto con poche calorie quindi è adatta a chi segue un regime dimagrante. È adatta anche ai bambini più piccoli, lessa o al vapore, in aggiunta a passati di verdura e risotti.

Che mangiare in modo sano e equilibrato aiuti a vivere bene, è un fatto ormai risaputo. Una dieta equilibrata è data da comportamenti alimentari e da uno stile di vita tali da mantenere un buono stato di salute psicofisica e prevenire malattie. Grazie all’alto contenuto di antiossidanti, alcuni alimenti ci possono aiutare a rallentare il processo di invecchiamento dell’organismo. È importante però che questi alimenti vengano consumati con regolarità e intelligenza, siano scelti in base alla stagionalità e cucinati in modo corretto per non alterare le preziose sostanze che contengono. E non è necessario nemmeno eliminare gli altri alimenti, “buttandosi” esclusivamente su questi: basta non farli mai mancare, nelle giuste quantità, all’interno del menu settimanale. Ecco alcuni alimenti che in questa stagione compaiono spesso sulla nostra tavola, con le loro principali proprietà.

Spinaci

È il vegetale rimineralizzante per eccellenza: contiene calcio, potassio (regolatore dei liquidi corporei), acido folico (utile contro l’anemia) e vitamina C che difende dalle infezioni e aiuta a difendere l’integrità dei vasi sanguigni. Gli spinaci aiutano anche a combattere la stitichezza grazie al contenuto di fibre e clorofilla; contengono ferro, ma in una forma meno biodisponibile rispetto a quello apportato dalla carne. Per facilitarne l’assorbimento, andrebbero consumati crudi con aggiunta di succo di limone o di un altro agrume: la vitamina C aumenta l’assorbimento del ferro.

Cicoria e verdure amare

Si possono consumare sia cotte che crude e facilitano la funzione del fegato e digestiva. La cicoria, a basso contenuto calorico (10-13 kcal/ 100gr), contiene inulina, fibra prebiotica che contrasta l’aumento dei batteri nocivi e depura il sangue. Le verdure amare facilitano la funzione digestiva e del fegato: sono ortaggi ricchi di minerali, carotenoidi e sostanze antiossidanti (zeaxantina utile al benessere della vista nella rucola) e depurative. Forniscono una buona % di acqua e fibre utili alla diuresi e alla regolarità intestinale.

dicembre 2014


[ inver no

in ta vola ]

Salmone

Questo pesce è una vera miniera di sostanze benefiche per la salute. È infatti ricco di acidi grassi polinsaturi, definiti essenziali perché l’organismo non è in grado di produrli ma devono essere introdotti con i cibi che li contengono. Sono detti omega 3 e noti perché mantengono efficiente non solo l’apparato cardiovascolare ma anche il sistema nervoso e quello immuno-difensivo oltre a favorire il benessere dei tessuti e della pelle. Inoltre il salmone è ricco di calcio e di selenio, minerale che svolge una efficace azione antiossidante ed antinvecchiamento perché combatte i radicali liberi. È anche una buona fonte di proteine nobili, sostanze essenziali per il benessere di tutto l’organismo. È buona norma cucinarlo a vapore, al cartoccio o al forno con poco olio e aromi, per non aumentare le calorie e i grassi della ricetta.

Broccoli

Sono ricchi di calcio, in una forma più facile da assimilare rispetto al calcio contenuto nei latticini. Sono infatti gli ortaggi più adatti a mantenere sane e forti le ossa, sia durante gli anni della crescita, sia nella menopausa, quando aumenta il rischio di osteoporosi. Inoltre contengono molto ferro e tanto betacarotene, precursore della vitamina A, che protegge occhi, pelle e mucose. Scelti quando presentano cime compatte e verde scuro, andrebbero essere consumati almeno due o tre volte la settimana, al vapore o lessati in poca acqua per non disperdere le preziose sostanze.

Cibi Giallo-Arancio

Tra i vegetali e frutti di questa stagione troviamo, oltre alla zucca, carote, cachi, limoni, arance, mandarini e pompelmi: sono ricchi di vitamina C oltre che di betacarotene e flavonoidi. Proteggono dai radicali liberi, aiutano la funzionalità dei meccanismi della crescita, della riproduzione e del rinnovamento dei tessuti, sono benefici per il sistema immunitario e per la vista, rinforzano i vasi sanguigni, svolgono attività antivirale e antitumorale.

Noci

Questi frutti sono tra le fonti più ricche di minerali tra i quali potassio, fosforo e magnesio (utili a regolare l’attività muscolare e nervosa), calcio rame, zinco, ferro (indispensabili per l’apparato immunodifensivo). Sono un’ottima fonte vegetale (consigliate ai vegetariani) di acidi grassi omega 3. Recenti studi consigliano 25 grammi di frutta secca per 5 giorni la settimana per prevenire problemi cardiovascolari. Una piccola quantità di noci non dovrebbe mancare nell’alimentazione delle donne in menopausa anche per la ricchezza di calcio e magnesio regolatori dello stress. Possono essere utili due o tre noci a colazione o da aggiungere a macedonie e insalate. Attenzione a non eccedere nella quantità di frutta secca: per 100 grammi arriviamo a circa 600 kcal.

39 dicembre 2014


[ pillole di bon ton ]

UNA MISE EN PLACE PER NATALE

Alessandra Matteucci Wedding Planner Event Creator

www.alessandramatteucci.com info@alessandramatteucci.com

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Benritrovati! Questa volta, in occasione delle prossime festività natalizie, dalle verdi colline umbre mi sono spostata a Milano, città sempre affascinante e ricca di sorprese. Qui ho scoperto un piacevole luogo per ritrovarsi con gli amici e passare una piacevole serata fuori casa in un ambiente caldo e familiare, magari proprio durante le prossime feste. Si tratta di “Presso”, in Via Paolo Sarpi 60, a pochi passi dall'Arco della Pace, una sorta di “temporary home” di circa 350 mq (su due livelli) con tre tipi di ambientazioni moderne e molto accoglienti. La piacevole scoperta milanese è che qui da Presso (www.presso.it) chiunque può prenotare ciascuno di questi ambienti (tre cucine e tre living di lusso) per riunioni di lavoro, pranzi, cene, feste e ricorrenze di ogni tipo: io l'ho trovato così gradevole che ho pensato di ambientarci una “mise en place” romantica e accogliente proprio per la notte di Natale, allestita con quel tocco particolare che dia il giusto calore a una serata così speciale. Per l’occasione ho voluto inserire piume, fiori ed oro, segni di pace e serenità, insomma una tavola ricca di significati per festeggiare con familiari ed amici una serata così speciale come il Natale. Dopo l'inizio di questa mia rubrica lo scorso mese ho ricevuto diverse mail, da parte di lettrici che mi chiedono non solo consigli per ricevimenti speciali ma anche se posso fare con loro eventuali sopralluoghi per decidere con la padrona di casa, come ricevere al meglio i suoi ospiti. Datemi un po’ di tempo e risponderò con piacere a tutte le vostre mail. Al prossimo numero e… Merry Christmas! da Alessandra. dicembre 2014

Tutte le foto del servizio sono dello Studio Cerzosimo

NEL “CUORE” DI MILANO



[ idee s otto l’alber o ] A TAVOLA CON I PIATTI DELLA TRADIZIONE Questo 3° volume delle ricette del sorriso fa sedere a tavola i tanti lettori che sostengono la raccolta fondi per la Fondazione Operation Smile Italia Onlus, per gustare i piatti della tradizione italiana, da Nord a Sud. Gloria Brolatti “usa” il suo food blog “Emoticibo” e Monica Sartoni Cesari la sua grandissima esperienza culinaria. di Gloria Brolatti e Monica Sartoni Cesari Morellini, 2014

ESSENZIALMENTE LA MIA CUCINA Scoprire le ricette di questo libro è una vera sorpresa. Milly è fondamentalmente una farmacista appassionata di alimentazione, spezie, salute. Questo libro è un vero e proprio “manuale di cucina” che consente di scoprire il mondo delle spezie, delle essenze, delle erbe aromatiche e tanto altro ancora per esempio con gli oli essenziali… un libro da regalare e da regalarsi.

di Milly Callegari Ponte alle Grazie, 2014

LA CUCINA DI CASA CLERICI Antonella Clerici è tornata con tante nuove ricette (200) semplicissime, gustose, scritte per tutte quelle “amiche” che come lei non sono certo “chef” ma che ogni giorno devono misurarsi con la cucina, un volume dove trovano posto anche molte ricette ricevute dai fan della “Prova del cuoco”. Un libro di cucina da leggere per scoprire tanti aneddoti e curiosità sul cibo che vi faranno sorridere, stupire e imparare molte cose interessanti. di Antonella Clerici Rizzoli, 2014

L’ARTE DEL GOLF Il noto psicologo e psichiatra Willy Pasini, appassionato praticante e profondo conoscitore del golf, ha dedicato al suo sport preferito questa indagine psicologica. Da dove ci deriva il piacere di praticare uno sport, e il golf in particolare? Come gestire la tensione nei momenti più impegnativi del percorso? Qual è l'atteggiamento mentale dei vincitori? E soprattutto, perché si gioca a golf? Sapere cosa il golf significhi nella vita di ciascuno è fondamentale per migliorare il proprio gioco, a tutti i livelli.

di Willy Pasini Mondadori, 2014

LA CHIRURGIA PLASTICA IN 600 RISPOSTE Plasmare il corpo per realizzare il proprio ideale di bellezza, cancellando le imperfezioni e i segni dell’età: chi non l'ha mai sognato? Chi desidera sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica è spesso incerto e intimidito; molte domande che vorrebbe porre al medico durante il primo appuntamento svaniscono ancor prima di essere formulate. Ed ecco alcune risposte alle tante “domande svanite”… di Marco Klinger e Rodolfo Colarizi Sperling & Kupfer, 2014



[ ita lia in pia z z a ]

LAGO dI COMO, APRE vILLA CARLOTTA Nella prima settimana di dicembre sul Lago di Como si aspetta un pubblico interessato e numeroso. Nei giorni 6-7-8 dicembre per tutti coloro che amano i giardini storici apre a Tremezzo lo straordinario parco di Villa Carlotta, 70.000 mq che ospitano oltre 2.000 essenze botaniche. Inoltre al primo piano del Museo si possono ammirare opere di Canova, Hayez, Appiani, Thorvaldsen, Wicar.

MERCATO dEI PROdUTTORI SLOW FOOd Il 13 Dicembre a Monticello Brianza presso Villa Greppi in via Monte Grappa 21, dalle ore 9.30 alle 13.30 il Consorzio Brianteo arricchisce la sua offerta grazie a una eccezionale collaborazione con Slow Food delle aree di Lecco, Monza e Brianza. Anche per il corrente anno si realizzerà il “mercato” dei produttori locali slow food che presenteranno i loro prodotti direttamente ai consumatori, garantendo loro una straordinaria qualità ottenuta con la più accurata attenzione verso le varie culture alimentari delle comunità locali.

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28 BOLzANO 28.11.2014 - 6.1.2015 Piazza Walther Emozioni a base di luci, suoni, profumi di dolci e spezie. Le Dolomiti fanno da cornice ad un percorso di autentica emozione. Un consiglio: non dimenticatevi di visitare il Museo Archeologico dove si trova perfettamente conservata la mummia di Otzi, l’uomo venuto dal ghiaccio.

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MERANO 28.11.2014 - 06.01.2015 Passeggiata Lungo Passirio, Piazza Terme, Piazza della Rena Natale all'insegna del piacere e del riposo scoprire tra le bancarelle pregiate creazioni artigianali, specialità pasticcere e attrazioni per i bambini.

TORNANO IN TRENTINO ALTO AdIGE I MERCATINI dI NATALE Da anni i “Mercatini di Natale” si identificano con i diversi mercatini natalizi che aprono in Alto Adige dal 28 novembre. In tutti si respira un’aria natalizia assolutamente unica in Italia e si resta avvolti da un’atmosfera totalmente magica.

13

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BRESSANONE 28.11.2014 - 06.01.2015 Piazza del duomo Natale rivive in una festa di colori, sapori e musica. Da ammirare le tradizionali decorazioni sulle bancarelle di Piazza del Duomo. Imperdibile una visita al Palazzo Vescovile, con il Museo dei Presepi. dicembre 2014


[ ita lia

in pia z z a ]

Monticello Brianza - Villa Carlotta - Milano Trentino Alto Adige - Roma - Napoli - Matera vIPITENO 30.11.2014 - 06.01.20145 Piazza Città La magia del Natale vi aspetta nel centro storico, ricco di tesori culturali del Medioevo, nonché di una lunga tradizione mineraria testimoniata da una speciale mostra. L'imponente Torre delle Dodici, nella piazza principale, fa da sfondo al tradizionale Mercatino natalizio.

21 NON SOLO NATALE! A Roma segnaliamo per domenica 21 dicembre il “Vintage Market” che si tiene dal 2008 presso il Circolo degli Artisti e ancora l’ormai tradizionale mese di feste all’Auditorium. All’esterno il Parco della Musica ospita anche per quest’anno “Sottozero” il “Parco del Ghiaccio”.

30 BRUNICO 28.11.2014 - 06.01.2015 via Bastioni e Parco Tschurtschenthaler La "Perla della Val Pusteria" propone anche per questo Natale di passeggiare tra le incantevoli case medievali della Via Centrale dove il vi aspetta il tradizionale Mercatino di Natale.

27 NATALE ALL’OMBRA dEL vESUvIO Tante emozionanti sorprese a Napoli per il Natale 2014. Segnaliamo per tutti i nostri lettori due imperdibili passeggiate, una in via San Gregorio Armeno, la strada conosciuta in tutto il mondo per le botteghe artigiane dedicate all’arte del presepe. Grandi e famose botteghe aperte tutto l’anno dove si trova tutto ciò che serve alla costruzione del presepe. La strada è nel cuore del centro antico di Napoli congiunge il Decumano Maggiore (via dei Tribunali) con quello inferiore (via San Biagio dei Librai) dove si svolge la “Fiera di San Biagio”, divenuta negli anni la più bella rappresentazione degli artigiani dei presepi.

LA TRAdIzIONE dEL NATALE PORTA A ROMA Nella capitale la tradizione dei mercatini natalizi ha origini lontane e da anni illumina e veste a festa la bellissima e notissima Piazza Navona. In questa straordinaria coreografia anche quest’anno ci sarà una distesa di bancarelle che offriranno le più svariate idee per gli addobbi di Natale in casa per l’albero, per il presepe e ovviamente una gamma di piccoli oggetti regalo e piacevoli sorprese.

FINE ANNO NELLA CITTÀ dEI “SASSI” Questo sarà il primo Natale a Matera dopo la sua proclamazione a Città Europea della Cultura per il 2019. Dal 27 al 30 dicembre prossimi, se vi sarà possibile, non mancate di andare a Matera. Oltre 150 figuranti provenienti dalle proloco di tutta Italia e coordinati dall'UNPLI, daranno vita al Presepe Vivente nei Sassi di Matera (prenotazione obbligatoria presso Matera Convention Bureau ingresso € 3,00 - gratuito per bambini fino a 10 anni di età). Considerato che il numero massimo di visitatori giornalieri è stabilito in 4.000 persone, l'organizzazione ha ritenuto di riservare alcune fasce orarie prioritarie alle persone con disabilità (accesso dalle 16.00 alle 16.30) e ai gruppi organizzati (dalle 16.30 alle 18.30), consentendo nell'ultima fascia oraria, dalle 18.30 alle 20.30, le visite individuali e delle famiglie.

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[ EX PO che verr à ] IL RUOLO DEI VOLONTARI EXPO Migliaia di giovani volontari saranno la spina dorsale dell'accoglienza dei visitatori. La presenza di Viola Zhang, la volontaria cinese che parteciperà ai primi quattordici giorni di Expo 2015, rappresenta il ruolo centrale dei giovani che svolgeranno servizi di volontariato durante l’evento: «La Cina e l’Italia sono entrambi Paesi antichi, ma con culture molto diverse, - ha detto Viola - proprio per questo ho tanta voglia di aiutare i miei connazionali che verranno dalla Cina per l’Esposizione Universale. Credo di riuscire a rappresentare bene l’Italia nei loro confronti».

VENDUTI PIÙ DI 5 MILIONI DI BIGLIETTI

News

«È stata superata la soglia dei 5 milioni i biglietti di ingresso a Expo Milano 2015 già venduti ha dichiarato Giuseppe Sala durante un'intervista televisiva. Abbiamo tagliato un traguardo importante. È oltremodo importante che 3 di questi 5 milioni siano stati venduti in Oriente. Siamo ormai vicinissimi al traguardo del milione di biglietti venduti in Cina, obiettivo che ci eravamo posti un anno fa».

EXPO2015 AL QUIRINALE

100 CANDELINE PER COCA COLA NEL 2015 Kim Alexander, General Manager CocaCola per Expo 2015, ha presentato il Padiglione Corporate con cui Coca Cola sarà presente all’Esposizione 2015. L’edificio, un parallelepipedo alto 12 metri con una superficie complessiva di 1.000 mq, sorgerà accanto al Padiglione Italia e sarà interamente realizzato con materiali ecosostenibili: legno, vetro e acqua che daranno vita a uno spazio contemporaneo e all’avanguardia. Le pareti esterne laterali, in vetro e legno, riproducono il celebre logo Coca-Cola e la silhouette di Contour, la storica bottiglia in vetro della Coca Cola, che nel 2015 festeggerà i suoi 100 anni di vita.

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«Credo che l’Expo sarà un Evento speciale, - ha affermato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - l’Italia mostrerà al mondo il meglio di se stessa. L’Italia si farà soggetto proponente di tematiche e soluzioni di interesse mondiale». Expo Milano 2015 ha fatto il suo ingresso al Palazzo del Quirinale. All’incontro con Napolitano hanno partecipato Maurizio Martina - Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Viola Zhang - in rappresentanza dei giovani volontari di Expo Milano 2015, Giuseppe Sala Commissario Unico per Expo Milano 2015, il Professor Salvatore Veca - Presidente Onorario di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Responsabile scientifico di Laboratorio Expo, Albina Assis Africano - Commissario Generale della Repubblica dell’Angola in rappresentanza dei Commissari Generali di Expo Milano 2015, oltre a Leonardo Guidoni, giovane rappresentante degli studenti italiani.




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