Italiadagustare dicembre 2017

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Anno 4 - Dicembre 2017

Centro QC Terme - Bagni di Bormio

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

Personaggio

IGINIO MASSARI LEZIONI DI PASTICCERIA

Scopri l’Italia

BORMIO SIRMIONE MERANO UNA FUGA AD ALTA QUOTA

[ ANNIVERSARI ]

AUGURI A ESSELUNGA E BARILLA



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Dicembre 2017

indice [ PERSONAGGIO] 6

Iginio Massari, lezioni di alta pasticceria

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Ad alta quota tra le stelle. Fuga romantica alle terme

[ SCOPRI L’ITALIA]

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12 La magia della montagna d’inverno…

[ SOMMELIER]

14 Champagne J.Q. Quenardel sulle tavole di Capodanno!

[ GOURMET]

15 Caviale Longino & Cardenal

16 «Leggeri ma con gusto» batti il 5… aspettando il Natale

[ STILE ITALIANO]

18 Il “sogno” della casa bio

[ LIBRI]

21 Le nostre recensioni

20 Umberto II, O’Rey; I colori dell’anima

[ AGENDA ITALIA]

22 Festività natalizie

[ AGNNIVERSARI]

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22 L’esse…lunga compie 60 anni; Barilla, dopo 140 anni Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Francesca Bastoni Valerio Consonni Francesco Garosci Carlo Kauffmann dicembre 2017

Luca Medici Sandro Nobili Milena Passigato Alessia Placchi Monica Rota Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa La Serigrafica Arti Grafiche Via Toscanelli 26 - Buccinasco

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Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor iale ]

Care Lettrici e Cari Lettori,

caviale, un’abbinata fantastica! Per la

le festività di fine anno sono un

vostra tavola delle feste vi propongo

periodo meraviglioso, da trascorrere

alcune ricette light, tratte dal mio libro

piacevolmente con gli amici e tutte le

“La dieta del 5”, senza per questo

persone più care. Abbiamo preparato

privarvi del vostro gustoso pranzo

per Voi un numero speciale, per offrirvi

natalizio. Torneremo a parlare di

suggerimenti utili a trascorrere nel

sostenibilità con i progetti di “Case

migliore dei modi il Natale e l’ultimo

Bio”. Non perdetevi poi le nostre

dell’anno, ormai alle porte. Per la gioia

rubriche dei libri, che potranno

dei più golosi e non solo, il personaggio

aiutarvi nella scelta di un bel libro da

di questo mese è il Maestro dei Maestri

regalare. Andando a leggere la nostra

Pasticceri, Iginio Massari. I nostri

Agenda Italia scoprirete una serie di

itinerari vi consiglieranno diversi

luoghi da visitare con tutta la

percorsi accattivanti fra le Terme e le

famiglia, villaggi di Babbo Natale e

Spa tra le più piacevoli d’Italia, e

Presepi molto particolari e che

alcune località di montagna certificate

meritano sempre una visita. Per finire

dal TCI con la Bandiera arancione, ove

vi parleremo degli anniversari di due

trascorrere la vostra settimana bianca.

realtà italiane molto amate, Esselunga

E il Touring è garante della buona

e Barilla.

accoglienza. Il campione del mondo

Auguri affettuosi di Buon Natale e di

dei sommelier Vaccarino dedica il suo

Felice Anno Nuovo.

intervento ad uno champagne, da sempre vero re delle feste, mentre sulla tavola troverete diverse specialità del sofisticato caviale. Champagne e

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[ per s onaggio ]

LEZIONI DI ALTA PASTICCERIA

IGINIO MASSARI

[

IL CIBO È CULTURA. NEL LINGUAGGIO COMUNE POCHI

PERÒ FANNO ANCORA DIFFERENZA TRA SAPORE E GUSTO; QUESTO IMPLICA PUNTUALMENTE CONFUSIONE. COME SI FA A DIRE AD ESEMPIO: SAPORE DI NOCCIOLA? Intervista a cura di Riccardo Lagorio

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[ per s ona ggio ] Bossolà

Pasticceria Veneto Via Salvo D’Acquisto, 8 - Brescia • Tel. 030381041

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Ogni volta che incontri Iginio Massari ti conforta con pillole di sapere. Da giovane Iginio lascia Brescia per la Svizzera dove acquisisce il concetto di metodo, di scrupolosità, di razionalità. E crea le basi della sua idea di patisserie. Torna nella sua città durante gli anni del boom economico e subito mette a frutto le conoscenze accumulate aprendo Pasticceria Veneto, locale elegante e spazioso, senza ingiustificato sfarzo, ben organizzato e familiare. Sotto la sua guida la squadra italiana vince nel 1997 la Coppa del Mondo di Pasticceria a Lione e la Coppa Europa a Roma nel 2002. Nel 2000 è eletto Pasticcere dell’anno e nel 2004 vince con la nazionale italiana il campionato Mondiale a squadre. Ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze culinarie dalla St. George University di Bruxelles. Ma prima ancora, nel 1993, fonda l’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e l’approfondimento della pasticceria italiana. Negli ultimi anni ha partecipato alle puntate di Sky sulla pasticceria come inflessibile giudice.

Quali sono le molle per le tue creazioni?

Amo seguire la tradizione, che si deve aggiornare al cambiare della gente. Tra poco è Natale e il dolce a cui non si può mancare è il panettone. A carnevale non mancheranno frittelle di mele con uvetta, quelle ripiene di crema o le frolle fritte con mandorle. Per la festa della donna dell’8 marzo ho creato una speciale torta mimosa; per Padicembre 2017

squa sarà la torta nocciolina con cuore croccante al centro a farla da padrone accanto alla colomba.

Il tuo panettone si trova tutto l’anno. È tra i migliori del mondo, soffice e gustoso. Ma c’è un dolce che senti un po’ tuo?

Sono orgoglioso di avere contribuito a recuperare il bossolà, dolce bresciano lontano parente del pandoro. Tuttavia il professionista non può fare quello che piace a lui, ma ciò che piace alla gente, ai clienti. È necessario essere quindi un po’ psicologi, ma non dimenticarsi che elemento fondamentale per questo lavoro è la cultura: fare il pasticcere oggi vuol dire anche parlare tre lingue, saper fare calcoli, che sono necessari nei dolci di precisione, e avere ottime cognizioni di chimica.

In molti criticano la spettacolarizzazione dell’universo gastronomico ma, tutto questo, non può avere dei ritorni positivi sulla riscoperta dei mestieri?

Nella mia vita ho partecipato a trecento trasmissioni televisive. Ma è solo con Masterchef che sono diventato un fenomeno mediatico. La comunicazione è oggi fondamentale. Se una cosa è positiva ma non la racconti a nessuno, non serve a nulla. Il mestiere è uno strumento indispensabile di indipendenza e sicurezza. In Giappone, nazione con il più alto numero di laureati, si sta assistendo a un ritorno agli antichi mestieri. E questo dovrebbe invitarci a riflettere. Il fenomeno pare si stia consolidando anche da noi.

E quale è il piatto preferito da Iginio Massari? Si tratta di un piatto legato ai miei ricordi e alla mia cultura, il minestro-

ne che mi preparava la mia mamma. Ma anche lo spiedo bresciano, piatto della nostra tradizione.

Qual è la parte più difficile del mestiere di pasticciere? Dominare le preparazioni lievitanti.

Dove passerai le vacanze di Natale? Vacanze? La parola mi dà sofferenza. Non sono capace a fare le ferie: per me sono tempo perso e dopo tre giorni voglio già tornare a casa. Ovviamente, da quando sono sposato, ogni tanto capita anche a me di andare in vacanza, ma non per scelta: più che altro per... dovere coniugale. A casa mia, infatti, sto benissimo. Quando mi allontano vorrei trovare qualcosa che sia ancora meglio, ma il più delle volte rimango deluso e quindi non vedo l’ora di rientrare. Dal dehor della pasticceria, ideale per una piacevole sosta caffè accompagnata da qualche dolcezza, si scorgono le luci natalizie. Sappiamo che per Natale Iginio Massari sarà qui. Per dispensare piaceri e pensare a nuove, eccitanti proposte pasticcere nel suo riadattato laboratorio sotto le vetrine illuminate.


[ s copr i l’ita lia ]

AD ALTA QUOTA TRA LE STELLE FUGA ROMANTICA ALLE TERME TERME DI BORMIO

Dicembre è arrivato e il lungo periodo di festa è il momento giusto per sollevarsi dalle fatiche dell’anno vecchio, così da farsi trovare pronti e rigenerati per affrontare con rinnovato vigore quello nuovo. Un soggiorno dedicato alla cura di sé in una delle tante località termali italiane o nelle spa di grandi e piccole strutture ricettive cittadine, in montagna o al lago, è ideale per ritrovare equilibrio psicofisico, energia e armonia interiore A cura di Sandro Nobili

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In cima alla Valtellina c’è Burmi. A Burmi sono i Bagni” scriveva Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico, dopo aver soggiornato nella ridente località della Valtellina famosa per le sue acque. Ancora oggi Bormio è un punto di riferimento per le vacanze wellness in montagna, ove ci si può rilassare in tre centri termali differenti. QC Terme Bagni Vecchi. Si respira aria di storia nei suggestivi Bagni Vecchi, unici e speciali nel panorama termale Europeo. I Bagni Romani e la grotta sudatoria di San Martino ci regalano un vero tuffo nel passato. La panoramica vasca a cielo aperto, a picco sulla vallata di Bormio offre d’inverno l’emozione (e il tepore) di un bagno antistress circondato dalla neve. QC Terme Bagni Nuovi. Il Grand Hotel annesso al centro termale fu inaugurato nel 1836. Dopo una lunga chiusura e un ampio lavoro di restauro conservativo l’hotel e le terme sono state riaperte nel 2003. La principale differenza con i Bagni Vecchi è data dall’estensione dei servizi termali verso l’esterno (10 vasche termali nel grande giardino di Venere) e dall’atmosfera liberty.

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Bormio terme è un centro moderno ove si possono effettuare le cure termali classiche (fanghi - inalazioni - fisioterapia - riabilitazione) oppure un bagno termale. Ideale per che ama nuotare, per chi ha solo poco tempo e per le famiglie con bambini. Non solo terme. Il centro storico di Bormio offre l’occasione di rilassanti passeggiate tra palazzi dagli antichi portali in pietra, chiese in stile romanico con affreschi trecenteschi sulla facciata (come la Chiesa di San Vitale) e vie acciottolate incorniciate da archi e fontane. Piazza Cavour, un tempo centro della vita della cittadina, oggi incanta per via del caratteristico loggiato medievale protetto da una tettoia in legno, che anticamente serviva per amministrare la giustizia e ora è riservato a manifestazioni e spettacoli. Merita una visita la Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, fondata nel XII secolo ma ricostruita all’inizio del ‘600, in seguito a un incendio. Appuntamenti Gourmet. Aperitivo al Bar Bormio o nell’elegante Café Mozart, in stile viennese, con in sottofondo le sinfonie del più popolare genio della storia della musica. Per i patiti di gastronomia è d’obbligo un salto da “Il Salumaio”, arredato come una boutique d’antiquariato: bresaole e slinzeghe, naturalmente, ma anche salami e violini di capra, formaggi Casera, Scimudin e Bitto. Per una cena all’insegna della tradizione, “Vecchia Combo”, prepara ottimi pizzoccheri, ‘sciatt’ e polenta taragna, mentre a “La Rasiga” zuppe, carni alla griglia, spezzatino di cervo con polenta, torta di grano saraceno al ripieno di mirtilli sono tra le specialità degli chef Franco e Luigi Colturi (ex discesisti della nazionale italiana). L’atmosfera più elegante rimane quella del ristorante “Al Filò”, con proposte dal tocco più ricercato: carpaccio di cervo, straccetti di trota, tortelloni con ripieno di brasato di lepre in sfoglia di maggiorana.

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TERME DI SIRMIONE

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A metà strada tra Milano e Venezia si trova uno dei più antichi e lussuosi centri benessere italiani, tra i più rinomati e conosciuti d’Europa. Nonostante le radici storiche di Sirmione affondino nei secoli “avanti Cristo”, risale alla fine ‘800 la scoperta della sorgente termale della Boiola, e ai primi del ‘900 il primo stabilimento termale. Ambiente unico e suggestivo, la sottile penisola si protende all’interno del lago di Garda con oltre mille mq di piscine termali e due stabilimenti all’avanguardia per la cura delle patologie dell’apparato respiratorio, per il trattamento delle affezioni reumatiche e la riabilitazione motoria. È il luogo ideale per ritrovare equilibrio psicofisico, energia e armonia interiore. Le Terme di Sirmione sono consigliate sia per trattamenti estetici, legati al benessere, che per trattamenti curativi delle più diverse patologie. Una grande varietà di trattamenti di fascia alta e una lunga serie di strutture di charme completano il quadro di questa località esclusiva adatta a soggiorni di benessere, relax e lusso. La struttura principale delle Terme consta di due stabilimenti i cui nomi sono legati ai due più famosi personaggi della zona: Catullo e Virgilio, il primo nel cuore della cittadina, il secondo presso la frazione di Colombare di Sirmione. L’acqua sulfurea salsobromoiodica che sgorga dalle profondità del Lago di Garda alla temperatura costante di 69°, alimenta il Centro Benessere Termale Aquaria che offre numerosi trattamenti personalizzati di bellezza, salute e medicina estetica, e aree relax polisensoriali. Non solo terme. Sirmione offre una varietà di co-

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[ scopri

l’italia ]

TERME DI MERANO

se da fare e da vedere. Assolutamente da non perdere un giro in centro in questa cittadina che sorge sulle acque, con la sua atmosfera incantata fra palazzi medioevali e negozi di lusso. Punto d’accesso al centro storico, la Rocca Scaligera (imponente struttura difensiva che risale al XIII sec.) è uno fra i più completi e meglio conservati castelli d’Italia, oltre che raro esempio di fortificazione lacustre. Da non mancare una visita alle Grotte di Catullo, nell’area archeologica in cui sono stati scavati i monumentali resti di una Villa Romana in cui si pensa risiedesse il poeta latino. Inoltre, a poca distanza da Sirmione si trovano tante altre notevoli località sul lago come Desenzano, Salò, Peschiera, Bardolino, Lazise… Sono bellissime nel periodo natalizio, illuminatissime, con presepi sotto acqua, locali e negozi aperti fino a tardi.

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Ad una trentina di chilometri da Bolzano, la città termale di Merano è attorniata da cime alpine d’alta quota, la cui altitudine raggiunge anche i 3.300 metri. Conosciuta già nell’Ottocento come stazione di cura per il clima particolarmente mite, Merano vide crescere la sua fama come stazione climatica a seguito della visita dell’imperatrice Sissi, all’apertura del primo stabilimento idroterapico ad acqua fredda (nel 1840). Il moderno termalismo di Merano nasce però solo nel 1933, anno in cui viene scoperta sull’altopiano di San Vigilio una sorgente di acqua contenente ‘radon’, che viene da allora in poi canalizzata a valle verso l’istituto fisioterapico. Lo stabilimento termale di Merano vero e proprio apre però solo nel 1972, per lo sfruttamento intensivo della caratteristica acqua di Monte San Vigilio. Quest’acqua è clas-

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sificata come “radioattiva leggera” per la caratteristica presenza di modiche quantità di radon, gas estremamente solubile in acqua che conferisce a queste sorgenti un efficace potere terapeutico sulle patologie osteo-artro-muscolari. Non solo Terme. Nel periodo precedente il Natale, quello a cavallo fra novembre e dicembre, Merano e molte cittadine dei dintorni come Lana e Scena si animano dei famosi Mercatini dell’Avvento, dove è possibile ammirare ed acquistare i prodotti della lavorazione artistica artigianale del Sud Tirolo. In inverno inoltrato, nel periodo della neve, è naturalmente lo sport invernale ad essere protagonista: Merano è infatti al centro di ben cinque comprensori sciistici, visitabili volendo con una stessa Merano Ski Card, fra i quali l’area Merano 2000, il comprensorio sciistico che domina la cittadina alto-atesina. Gli altri comprensori sciistici dei dintorni sono Plan in Val Passiria, Schwemmalm in Val d’Ultimo, Monte San Vigilio e il ghiacciaio della Val Senales. dicembre 2017



[ s copr i l’ita lia ] ETROUBLES (AO)

Etroubles, nella valle che da Aosta porta al Gran San Bernardo, offre moltissime attività per gli amanti dell’inverno. A cominciare dal Parcours nature con le racchette da neve: sono 5 chilometri di percorso all’interno del bosco di Menouve, partendo da Prailles. Ma anche chi pratica sci alpinismo scoprirà che questo territorio, grazie alla buona esposizione, è particolarmente adatto sin dalle prime nevicate sui versanti sud, e a primavera inoltrata per i versanti nord. Gli appassionati di sci di fondo trovano invece la pista intercomunale del Gran San Bernardo, che si snoda su 18 chilometri dalla palestra comunale all’estremità ovest del borgo di Etroubles, attraverso i boschi di abeti e larici, fino al Foyer de Fond nel comune di Saint-Rhémy-en-Bosses. www.comune.etroubles.ao.it

LA MAGIA DELLA MONTAGNA D’INVERNO… DALLA VALLE D’AOSTA ALLA TOSCANA TRA NATURA, SPORT E RELAX

La corsa alla settimana bianca è già partita da qualche tempo, ma molti non si sono ancora decisi e restano alla ricerca del luogo migliore dove trascorrere qualche giorno sulla neve. Le possibili destinazioni sono tante e, tra tetti imbiancati e piste da sci mozzafiato della nostra bellissima Italia, ci soffermeremo sulle proposte di alcuni paesi certificati dal TCI con la Bandiera arancione. Per info: www.bandierearancioni.it

GROMO (BG)

Chi soggiorna a Gromo, in alta val Seriana, troverà interessante andare alla scoperta del borgo montano, davvero pregevole per i palazzotti e la rustica architettura. Da qui anche d’inverno si possono effettuare piacevoli escursioni tra cui quella a Gandellino. Dalla piazza di Gromo si raggiunge il ponte Tinella, lo si attraversa passando vicino al fabbricato, ormai fatiscente, che anticamente ospitava un mulino. Il sentiero prosegue in piano lungo la sponda sinistra del Serio fino al campo da tennis e alla sorgente di acqua ferruginosa in abbandono. Da qui si risale brevemente la montagna fino alla Cascina “La Torre” da dove, toccando la casa di Costa Magra, si scende all’imponente chiesa parrocchiale di Gandellino, dedicata a San Martino vescovo. La stazione sciistica di Spiazzi vanta numerosi impianti di risalita ai Piani di Vodala e varie piste di discesa tra cui l’importante Orsini, riconosciuta dalla Federazione sport invernali per lo slalom gigante. www.spiazzidigromo.it

SAPPADA (BL)

La località - che ha recentemente ottenuto di passare alla regione Friuli Venezia Giulia - per la Guida Rossa del TCI è uno dei più importanti centri di villeggiatura e di sport invernali del Cadore, anche se appare come un cuneo cadorino in terra carnica. La sua particolarità è l’antica origine carinziana dei suoi abitanti che ancor oggi parlano un dialetto tedesco, tanto che il nome delle borgate è spesso bilingue. Qui il turista d’inverno può scatenarsi nello sci da discesa (a Sappada 2000 e al Monte Siera), ma può fare anche sci di fondo, nordic walking e sci alpinismo. www.sappadadolomiti.com

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[ s copr i

l’ita lia ]

FANANO (MO)

Il borgo appenninico, di cui si vedono ampie tracce dell’impianto medievale, è adagiato alle falde della sua montagna, il Monte Cimone, protagonista d’inverno di tante escursioni e avventure sulla neve. Il comprensorio del Cimone comprende infatti 50 km di piste di cui 40 km con neve programmata; 30 piste (5 campi scuola, 3 blu,18 rosse e 4 nere di cui 1 omologata per le gare di discesa libera). Vi sono inoltre 3 piste per lo sci di fondo, 2 piste snow cross e 22 impianti di cui: 12 seggiovie di cui 2 ad agganciamento automatico, 2 quadriposto, 3 triposto, 5 biposto, 1 funivia, 4 skilift e 5 tapis roulant. www.comune.fanano.mo.it.

CUTIGLIANO (PT)

Ecco una località che sa coniugare al meglio l’atmosfera tranquilla di un antico borgo montano dell’Appennino toscano al clamore degli sportivi sui campi di neve e sulle piste. In località Rivoreta visitate il Museo della gente dell’Appennino pistoiese. Il comprensorio sciistico della Doganaccia comprende piste di sci di discesa per tutti i livelli e piste di sci di fondo. Inoltre vi sono itinerari molto affascinanti di sci alpinismo, per abbinare alla vostra vacanza sportiva un’escursione nella natura più selvaggia. Inoltre nei rifugi si può trovare il meglio dell’enogastronomia, come al Rifugio del Viandante o in quello della Bicocca. www.comune.cutigliano.pt.it

CADERZONE TERME (TN)

www.touringclub.it dicembre 2017

Anche in inverno a Caderzone Terme si vive all’aria aperta: una passeggiata fra i campi, a piedi o con le racchette da neve, un’escursione con gli sci da fondo o con quelli da sci alpinismo. E per chi ancora volesse sfrecciare sulle piste da sci, ci sono le vicine Pinzolo e Madonna di Campiglio. Gli itinerari escursionistici di scialpinismo vi porteranno fino alle alte cime della montagna di Caderzone Terme. I percorsi si snodano lungo strade e sentieri innevati dai prati e boschi del fondovalle ai graniti dell’Adamello con impegnative escursioni ma garanzia di straordinarie emozioni. www.caderzone.net.

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[ s ommelier ]

CHAMPAGNE J.H. QUENARDEL SULLE TAVOLE DI CAPODANNO!

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Lo Champagne è un grande vino ed anche il simbolo di felicità. Il mondo dello Champagne è da sempre in costante fermento: i millesimi (le annate) vanno e vengono ma quello che è straordinario è che ciascun viticoltore, ciascuna “maison”, piccola o grande che sia, lavorano tutti per una singola denominazione, l’Appellation Champagne! Per molti anni abbiamo pensato che lo Champagne fosse tutto uguale, o comunque molto simile da produttore a produttore. Tuttavia, con lo sviluppo di nuove tecnologie e dei mercati in tutti i continenti, si sono resi necessari importanti cambiamenti nella produzione per creare o per soddisfare nuovi trend mettendo in evidenza le caratteristiche peculiari di ciascuno. Il fenomeno più rilevante è stato segnato dai piccoli produttori che hanno deciso di utilizzare le proprie uve, precedentemente conferite alle grandi maison, per elaborare Champagne di elevata qualità organolettica e con specifiche caratteristiche di “terroir”. Oggi il risultato di queste scelte fa sì che lo Champagne, pur mantenendo la caratteristica primaria di consumo per celebrare feste e grandi ricorrenze, come il pranzo di Natale e il brindisi al nuovo anno, è diventato, grazie ad una intelligente promozione, anche un vino per la tavola di tutti i giorni, quindi sempre più richiesto dai consumatori più avveduti ed alla ricerca di nuove emozioni gastronomiche, abbinato ai cibi della cucina classica, con quelli delle cucine regionali ed anche con le cosiddette cucine etniche.

Champagne J.H. QUENARDEL Blanc de Blancs Sosta sui lieviti per 72 mesi. Di certo un grande Champagne che conquista da subito per il suo brillante colore paglierino attraversato da delicati riflessi verdolini. La spuma è finissima, abbondante e persistente. Il bouquet fine e complesso rivela al naso intense note di frutta gialla e di fiori che sfumano su note aromatiche di brioche e di biscotto. Il sapore si presenta con una elegante struttura caratterizzata da una immediata cremosità che lascia poi spazio alla morbidezza perfettamente equilibrata dalla freschezza. Chiude con una lunga persistenza gusto-olfattiva su note fruttate e di miele di acacia. Consiglio di berlo alla temperatura di 810 °C in una flute larga per meglio apprezzare tutte le sue caratteristiche organolettiche. Può essere consumato come aperitivo, accompagnare antipasti, primi piatti a base di riso e di pasta, e secondi a base di pesce e carni bianche, ma anche formaggi freschi e semistagionati.

Giuseppe Vaccarini Miglior Sommelier del Mondo A.S.I.® Presidente dell’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana dicembre 2017


[ gourmet ] IL NUMERO UNO!

CAVIALE LONGINO & CARDENAL E

A cura di Monica Rota

Era il 1988 quando Longino & Cardenal iniziò a importare caviale fresco dall’Iran e a confezionarlo in un piccolo magazzino della periferia di La Spezia. Ben presto la ditta si è affermata nella distribuzione di caviale in raffinate gastronomie e ristorazioni italiane, arrivando negli anni ‘90 a commercializzare quasi mille kg di caviale ogni anno. Erano tempi in cui non si parlava di rischio estinzione per lo storione né di regolamentazione della pesca. Il caviale Sevruga, allora il più diffuso, veniva venduto a 500 mila lire al kilo! Longino & Cardenal, che oggi ha sede a Pogliano Milanese, propone le più raffinate specialità alimentari con prodotti di grande qualità. Il caviale proviene da storione allevato, selezionato nel suo laboratorio riconosciuto come la prima Struttura di Riconfezionamento di Caviale in Italia con il numero IT0001. Il Caviale Beluga proviene dalle pregiate uova di Il Caviale Kaluga Amur proHuso Huso, una delle più grandi specie di storione. viene da uova di una speQuesta specie può vivere fino a cento anni cie ibrida di storaggiungendo oltre mille kg di rione, ottenuta DA SAPERE peso. Ha un colore perlada femmina di • I criteri per classificare to, grigio oppure Huso Dauricus e qualitativamente il caviale sono: il colore, la compattezza e la dimengrigio metallimaschio di Acipensione delle uova, la regolarità, l’odore, co. Le uova ser Schrenckii. Questa la lucentezza, il sapore e l’integrità. lisce e unispecie può vivere fino a 60 anni • Il caviale contiene 47 diverse vitamine, raggiungendo oltre i 50 kg. Queformi sono omega3 e minerali ed ha circa 250 kiloapprezzatissisto caviale, dalle uova grandi e calorie per 100 g di prodotto. me per la loro corposità e per la croccanti, presenta delle sfuma• Va gustato freddo utilizzando posottigliezza della pelle che le ricoture verde chiaro con un gusto cresate di madreperla (o alla peggio pre. Hanno un sapore corposo e cremoso ed una lunga persistenza in in plastica), ma non metallimoso, con un retrogusto persistente. bocca. È il caviale preferito dagli chef. che per non alterarne il sapore. Il Caviale Baikal proviene dallo storione Acipenser Baerii, meglio conosciuto come storione siberiano. Il colore è scuro, tendente al nero con un sapore deciso ed un tenue retrogusto che si adatta ad essere abbinato ad altri ingredienti. dicembre 2017

Il Caviale Asetra proviene da storione Acipenser gueldenstaedtii, specie che ha popolato durante i secoli la parte russa del Mar Caspio. Questo caviale ha un colore variabile dal grigio scuro al perlato ed è molto apprezzato per il suo delicato sapore di nocciola.

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[ gourmet ]

«LEGGERI MA CON GUSTO»

BATTI IL 5… ASPETTANDO IL NATALE A cura di Evelina Flachi

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Dicembre è un mese gioioso e di festa, dà il via alla corsa ai regali di Natale e al periodo delle abbuffate, dei brindisi con amici, parenti e colleghi. Che cosa c’è di male? Nulla tranne quei… soliti chiletti di troppo che ci ritroviamo dopo le feste. Seguiamo la regola del 5 anche in questo periodo: 5 giorni “controllati” e 2 “liberi” per stare leggeri almeno durante la settimana lavorativa è così arrivare in forma a Natale. Evitate le diete rigide (ricordatevi che i chili persi velocemente vengono ripresi in fretta e con gli interessi). Fate attenzione agli aperitivi perché senza rendercene conto possiamo consumare troppi grassi, zuccheri ed eccedere nell’alcol! Ho scelto per voi alcune mie ricette, adatte a chi vorrà fare un Natale gustoso ma “light”. Sono tratte dal mio ultimo libro “La Dieta del 5” - che potrà essere anche un regalo utile a chi vuole rimettersi in forma dopo le feste in sole 5 settimane, riconquistando benessere e salute senza perdere il gusto della buona tavola!

GNOCCHETTI DI SPINACI E RICOTTA 290 KCAL A PORZIONE Ingredienti per 4 persone 400 gr di spinaci 320 gr di ricotta 90 gr di Grana Padano 20 gr di farina 50 ml di panna 1 tuorlo sale q.b.

Preparazione Mondare gli spinaci, lavarli con cura, farli cuocere in pochissima acqua leggermente salata per 5 minuti, poi scolarli, strizzarli e tritarli. Passare la ricotta al setaccio e raccoglierla in una terrina, incorporarvi gli spinaci, il tuorlo, 50 gr di grana, infine salare e mescolare. Ricavare dal composto tante palline e infarinarle. Versare gli gnocchetti ottenuti in acqua bollente salata, sgocciolandoli con la schiumarola man mano che affiorano; poi disporli in una pirofila. In una piccola casseruola portare a ebollizione la panna, unire il formaggio rimasto e mescolare, quindi versare la salsa sugli gnocchi; passare la pirofila nel forno a 220°C per 5-10 minuti e infine servire a tavola ben caldi.

CARDI GRATINATI IN CROSTA DI SENAPE Ingredienti per 4 persone 1 cardo di 600 gr 30 gr di anacardi 40 gr di pangrattato 2 cucchiai di senape di Digione 1 cucchiaio di olio sale q.b.

140 kcal per porzione

Preparazione Pulire il cardo, cercando di eliminare i fili sulle coste più esterne, poi tagliare a pezzi e farlo bollire in acqua salata e acidulata. A parte tritare gli anacardi, in maniera grossolana, unire il pangrattato, la senape e l’olio. Scolare i cardi, disporli in una pirofila da forno con la base concava rivolta in alto e riempirli con la farcia. Mettere in forno a gratinare per 10-15 minuti circa a 180°C.

Concediamoci qualche sfizio! TARTINE DI CAVIALE E SALMONE AFFUMICATO

Spalmate uno strato sottile di burro sulle tartine, adagiateci sopra il salmone e un cucchiaino di caviale. Decorate con un ciuffetto di aneto e un po’ di buccia di lime o limone grattugiato.

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CARAMELLE DI TONNO E TACCHINO, CON BARCHETTA DI SEDANO BIANCO, INSALATA DI FINOCCHI, ARANCIA E MELAGRANA 280 kcal a porzione

85 kcal a porzione

Ingredienti per 4 persone 2 finocchi 4 arance 20 gr di olio extravergine d’oliva 20 gr di semi di sesamo 1 rametto di maggiorana sale e pepe q.b.

Preparazione Pulire le arance a vivo, e raccogliere il succo che rimane. Pulire il finocchio e tagliarlo a fettine sottili. Tostare il sesamo in una padella o in forno per qualche minuto. Con il succo delle arance raccolto e l’olio fare una citronette, salarla e peparla. Condire il finocchio con la citronette, le foglie di maggiorana spezzate con le mani, il sesamo e le fette d’arancio. Ottima anche se condita in anticipo.

PERE AL VINO, CANNELLA E ANICE STELLATO 170 kcal a porzione Ingredienti per 4 persone 4 pere tipo Kaiser 100 gr di zucchero ½ litro di vino rosso cannella anice stellato vaniglia chiodi di garofano

Preparazione Pelare le pere e togliere il torsolo. Disporle in piedi in un tegame dove stiano a misura, unire lo zucchero e le spezie, coprire il tutto con il vino rosso. Farle cuocere coperte e quando le pere sono cotte toglierle dal tegame e ridurre la salsa sino a quando caramella. Servire la pera glassata con la sua salsa. dicembre 2017

Preparazione Mettere il tacchino in un contenitore di vetro con un mazzetto formato da sedano, carota, gambi di prezzemolo e cipolla. Coprire d’acqua e cucinare coprendo con un piatto per 5 minuti nel microonde, a 500 watt. Scolare la carne e lasciarla intiepidire per 2 minuti. Conservare il brodo così ottenuto per la preparazione del paté. Mixare la carne con la senape, ottenendo un impasto omogeneo e aggiungendo, se fosse troppo secco, un po’ di brodo di cottura. Unire la prugna secca tritata e mettere l’impasto sopra un foglio di carta da forno, arrotolare ben stretto in modo da ottenere un cilindro. Fare raffreddare in frigorifero. Mixare il tonno con le patate, i capperi, il prezzemolo e l’aceto e ripetere lo stesso procedimento utilizzato per il tacchino con la carta da forno. A parte, mondare il sedano e riempire la cavità con la ricotta amalgamata al basilico spezzettato. Sopra, porre nel senso della lunghezza la carota mescolata alla mela grattugiata finemente. Inserire sul fondo di un bicchiere di vetro i grani di melagrana, metterci sopra il finocchio affettato finemente, i semi di zucca e un cucchiaino di olio mescolato al succo di melagrana. Togliere dal frigorifero i paté e privarli della carta. Prendere i cilindri così ottenuti e incartarli, formando delle caramelle. Servire, disponendo sul piatto le caramelle, il bicchiere e la barchetta.

Le ricette sono tratte dal libro “La dieta del 5”

INSALATA DI ARANCE E FINOCCHIO

Ingredienti per 4 persone 40 gr di petto di tacchino 40 gr di tonno cotto al naturale 40 gr di patate lessate 5 gr di senape (tipo medio) 20 gr di prugne secche 10 gr di prezzemolo 10 capperi sotto sale 100 gr di sedano bianco 20 gr di ricotta vaccina 20 gr di mela Granny Smith 3 foglie di basilico 1 spicchio di melagrana 3 cucchiaini di succo di melagrana 40 gr di finocchio 100 gr di spicchi di arancia 20 gr di semi di zucca 15 gr di olio extravergine d’oliva 1 cucchiaino da caffè di aceto di vino bianco 1 mazzetto di gambi di prezzemolo 1 costa di sedano, 1 carota, 1 cipolla brodo vegetale q.b.

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[ s tile ita lia no ]

CASE BIO

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IL “SOGNO” DELLA CASA BIO

Esistono dei luoghi dove vorremmo vivere, luoghi che esaltano il nostro amore per la vita, luoghi dove trasferire le nostre abitudini di casa e di lavoro. Spesso siamo convinti che tutto questo sia difficilmente realizzabile se non addirittura impossibile. In realtà è la nostra casa che ci rappresenta e all’interno della quale troviamo le nostre sicurezze, godiamo dei nostri momenti di relax, soprattutto godiamo dei nostri affetti più cari. Oggi si va realizzando un altro sogno accarezzato spesso, vivere in una casa che ci faccia “risparmiare” inserendosi perfettamente nell’ambiente. Oggi la bio-edilizia è già una realtà in tutto il nord Europa e per quanto riguarda il nostro Paese in gran parte del Trentino Alto Adige e del nord Friuli. Sono case costruite in modo diverso dal tradizionale, progettate su misura per avere caratteristiche che consentano un basso consumo energetico, risparmio, assoluta sicurezza e massimo rispetto dell’ambiente circostante. Grazie all’uso di materiali naturali (grande presenza del legno) le costruzioni “Case Bio” vantano una serie di importanti innovazioni. La parete in legno per esempio, combinata con altri pregiati materiali termoisolanti agisce da vero e proprio regolatore di umidità. Questa tipologia di costruzioni garantisce inoltre un’assoluta resistenza agli eventi sismici e ovviamente un alto risparmio energetico. Una “Casa Bio” è una casa da vivere nel calore di un ambiente accogliente che ti farà amare ancora di più la vita di tutti giorni. dicembre 2017

Nasce dall’esperienza di imprenditori già operanti nell’edilizia tradizionale ma da sempre attenti all’evoluzione tecnologica dei materiali e della tecnica costruttiva. Essi, dopo approfonditi studi e verifiche sul campo hanno deciso di intraprendere la strada della bioedilizia sposando appieno la mentalità ed il sapere dei colleghi nord europei accompagnando la tecnica costruttiva ad una progettazione stilisticamente più “consona” al gusto italiano. L’azienda ha raggiunto un alto livello di specializzazione nella creazione di strutture in legno su misura adattandole all’ambiente circostante ed alle esigenze di chi vi abita. Case Bio accompagna il Cliente in tutte le fasi costruttive: progettazione, pratiche comunali (permesso di costruire etc.), costruzione “chiavi in mano”, certificazioni energetiche, accatastamento, abitabilità. Per info: www.casebio.it

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[ libr i ] QUESTA NOSTRA ITALIA Luoghi del cuore e della memoria

A dispetto delle tante divisioni, storiche e attuali, c’è qualcosa che ci accomuna come italiani. Una serie di tratti che ci rendono immediatamente riconoscibili in qualsiasi luogo del mondo, nel male ma anche nel bene. Augias ci accompagna in un viaggio alla scoperta di ciò che definisce il nostro carattere nazionale. Un viaggio particolare, che procede nello spazio e nel tempo, dall’attualità alla ricostruzione storica, passando per il racconto biografico. Corrado Augias (Einaudi)

CROMORAMA Come il colore ha cambiato il nostro sguardo

Nel suo nuovo libro Falcinelli - stimato art director e grafico editoriale - ci guida alla scoperta del significato del colore, lungo una galleria di quattrocento immagini che traggono ispirazioni da ogni tipo di arte grafica, dal fumetto all’architettura, dal cinema agli oggetti quotidiani, narrando passo dopo passo come si è formato l’immaginario cromatico del mondo contemporaneo.

Riccardo Falcinelli (Einaudi)

IL MONDO Scritti 1920-1965

Questa raccolta di scritti firmati Maria Vittoria Rossi (fu Leo Longanesi a coniare per lei lo pseudonimo di Irene Brin), è un’antologia di ritratti, consigli e racconti che accompagnano quanto vissuto dalle donne e dagli uomini di quel periodo. “Le sue donne - annota Flavia Piccinni parlando di Irene Brin - sono prigioniere e liberissime. Educate e cafonissime. Emancipate e... Fuori dagli schemi, sempre...”. Sono donne che lottano “per dominare i tempi”. Irene Brin (Atlantide)

L’ANNO DEL FERRO E DEL FUOCO Cronache di una rivoluzione

Ezio Mauro attraversa la rabbia, la paura e la tragedia di una popolazione stremata dalla guerra e dalla carestia. Rimette in scena il furore che ha afferrato l’anima di una città e la storia di un Paese, cambiando per sempre il loro destino. “Tutto quel che è accaduto dopo comincia qui. Anche se sembrava un inizio, ed era la fine del mondo”. Ezio Mauro (Feltrinelli)

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SPORTIVO SARÀ LEI

In questo libro veniamo tutti catapultati nel “laboratorio Viola” per essere travolti dall’ingegno e dalla simpatia dell’autore, dei suoi tanti fogli e foglietti, appunti, pezzi fantastici, dove si ritrova un concentrato del suo spirito creativo. Accompagnano questa raccolta testimonianze inedite della figlia Marina, di Giorgio Teruzzi conosciuto e apprezzato commentatore sportivo e grande amico di Beppe e di Marco Pastonesi, anche lui noto giornalista sportivo. Beppe Viola (Quodlibet)

QUANDO TUTTO INIZIA

Questo libro racconta una storia d’amore, ma anche molto di più. I sentimenti sono rappresentati nelle loro sfumature e piccole articolazioni con la semplicità e l’esattezza che rendono Fabio Volo un autore molto amato dai lettori italiani e non solo. Sullo sfondo di una narrazione che trascina fino all’ultima pagina Volo ci mostra la differenza di dimensione tra essere felici ed essere felici insieme. Fabio Volo (Mondadori) dicembre 2017


UMBERTO II O’ REY

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In questo documentatissimo e appassionante saggio storico, Maria Enrica, una delle più apprezzate studiose viventi di casa Savoia, ci racconta non solo la storia dell’ultimo re d’Italia, noto in tutta Europa come il Prince Charmant, ma anche la storia del nostro Paese. Due storie entrambe sconosciute ai più, dissolte sia per un naturale ricambio generazionale che per una voluta rimozione nella memoria di chi c’era, scrive l’autrice. La fine di una guerra, un breve regno, un esilio trasformarono la vita di Umberto II in un’amara vicenda umana che andava intrecciandosi con altre storie che contribuirono a creare l’Italia di oggi. Regnò su un paese devastato, cercando di tutelare la Monarchia, e pagando per colpe non sue, prosegue Magnani Bosio. Visse con un codice religioso e morale assoluto gli anni del suo esilio in Portogallodove divenne per tutti gli italiani O’ REY, il Re che viveva in un continuo stato di nostalgia per la Patria che aveva dovuto lasciare senza però mai abdicare. Spesso si recava al confine francese per scorgere da lontano la sua patria. E per amore di verità, rettitudine ed onestà, Maria Enrica Magnani Bosio ritiene che sia giunto il momento di restituire al giudizio di noi contemporanei un fatto storico che non è per nulla andata come si tenta di far credere. Un saggio storico, bello e commovente, che si legge tutto in un fiato come un giallo di Simenon!

I COLORI DELL’ANIMA I GRECI E LE PASSIONI

Giulio Guidorizzi Raffaello Cortina Editore dicembre 2017

LIBRI A cura di Valerio Consonni

Maria Enrica Magnani Bosio Introduzione di Riccardo Garosci Umberto Soletti Editore

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In un libro emozionante Guidorizzi, professore di Letteratura greca all’università di Torino, passa in rassegna tutte quelle passioni che come i serpenti del Laocoonte avvolgono l’animo di ciascuno di noi, da quando fece la sua comparsa l’homo sapiens. L’autore cerca di scoprire, attraverso i più affascinanti miti greci, i significati di quelle passioni e come sia mutata la loro interpretazione, a partire da alcuni miti diventati emblematici, come la storia di Edipo riletta dagli studi psicoanalitici. L’amore, l’odio, la paura, l’ira, il desiderio, sono le grandi passioni che dominano Medea, Achille, Ettore… Conoscerle e viverle ci aiuta a comprendere gli orizzonti più nascosti delle nostre menti. Considerate come forze esterne all’uomo che si impossessavano della sua anima, le passioni erano subite dagli eroi. Poi divennero un conflitto interiore dell’individuo. Ora a volte sono considerate un ostacolo al predominio della ragione sull’ irrazionalità. Ma nessun uomo può stare lontano dalle passioni, e forse c’è una qualche forma di legge necessaria, sebbene misteriosa, in qualsiasi passione, perché la vita dell’anima segue le sue imprevedibili strade, così travolgenti e seducenti… Insomma un libro da mettere sotto l’albero di Natale!

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[ a genda italia ]

FESTIVITÀ NATALIZIE

Torna la magia delle festività natalizie e pullula di tradizionali mercatini in ogni angolo d’Italia e tanti presepi straordinari che valgono un viaggetto per andare a vederli e poi feste, sfilate e tanto altro per scoprire come attendere l’arrivo di Babbo Natale

ORNAVASSO

ROMA

MERCATINO DELLA BEFANA DI PIAZZA NAVONA È il più noto tra i mercatini di Natale di Roma. Ospita le bancarelle di artigiani locali, molti dei quali hanno ereditato il posto dai nonni o dai bisnonni, che offrono statue del presepe, anche di grandi dimensioni, fatte a mano. Un’altra presenza che si nota è quella delle marionette, che vengono realizzate a mano e con materiali come il legno e la stoffa: le più classiche raffigurano le maschere della Commedia Italiana, ma se ne possono trovare anche di più “moderne” e dedicate ai cartoni animati più amati dai ragazzi, come i Simpson.

IL PARCO DI BABBO NATALE Sul Lago Maggiore è possibile incontrare Babbo Natale nel suo grande parco a Ornavasso (in provincia di Verbania). Qui Santa Claus soggiorna in una casa davvero unica al mondo, una cava sotterranea da cui fu estratto il marmo per il Duomo di Milano, dove potrete ammirare il salone di marmo in cui Babbo Natale e i suoi aiutanti aspettano i bambini per ricevere le loro letterine. Ricordatevi di prenotare la visita online, perché si può accedere alla cava in piccoli gruppi e ogni 15 minuti. ➭ www.grottadibabbonatale.it

MANAROLA

IL PRESEPE PIÙ GRANDE DEL MONDO Un incredibile spettacolo di luci. Da 54 anni Mario Andreoli realizza il suo “fantastico” presepe luminoso sulla intera collina di Manarola, nelle Cinque Terre, attirando decine di migliaia di turisti. Oggi le figure illuminate sono più di trecento (dalle 30 del 1984), vengono impiegate oltre diciassettemila luci con otto km di cavi elettrici. È il Presepe più grande del mondo, un vero Guinness dei primati riconosciuto nel 2007.

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VERONA

NATALE IN ARENA Una grande stella cometa brillerà dal 7 dicembre al 12 gennaio sull’Arena di Verona che, nella sua suggestiva cornice, ospiterà la 34a edizione della Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte e Nella Tradizione. Quest’anno troveranno spazio oltre quattrocento provenienti da tutto il mondo. Verona merita una visita per la piacevolezza delle sue piazze, dei suoi palazzi delle tante cose che ci sono da vedere, questo evento in Arena vale sicuramente un weekend con i bambini per tuffarsi in una deliziosa atmosfera natalizia. Ovviamente potrete anche aggirarvi fra i banchetti e le casette dei tradizionali mercatini. RIMINI

IL PRESEPE DI SABBIA Nella capitale del turismo estivo, si terrà dal 7 dicembre fino al 21 gennaio la grande festa di Natale con il suo bellissimo presepe di sabbia, sua grande attrattiva. Da 10 anni migliaia di turisti arrivano qui per vivere lo spettacolo del Rimini Ice Village, 24mila mq al coperto riscaldati, con una grande pista di pattinaggio e tante attività per grandi e piccini. Le statue di sabbia ad altezza naturale dei personaggi del presepe suscitano una emozione particolare che bisogna provare.

MACUGNAGA

LA REGINA DEI GHIACCI Ricordate lo spettacolo ispirato al personaggio di Frozen? Bene qui a Macugnaga per il secondo anno rivive questo appuntamento con la Regina dei Ghiacci. A seconda del tempo che avrete per questa visita davvero originale, potrete scegliere tra diverse soluzioni preparate dall’APT locale che troverete in ogni dettaglio sul sito della splendida cittadina alpina. Tante attrazioni vi aspettano dalla visita alla miniera d’oro della Guia, l’antica casa Walser, lo show di Natale con l’arrivo di Babbo Natale e dopo le 16 la passeggiata con le lanterne e l’incontro con la Regina dei Ghiacci. RIVA DEL GARDA

LA CASA DI BABBO NATALE Babbo Natale aprirà dal 2 dicembre al 30 dicembre la sua Casa di Riva del Garda, una rocca costruita dagli Elfi tanti, tanti anni fa! Nella Casa si possono fare un sacco di attività: scrivere la letterina, mettersi all’opera nell’Officina degli Elfi con carta, colla e forbici, colorare, farsi truccare nello spazio del TruccaElfo o anche solo curiosare nel suo Studio, dove si sono già accumulate centinaia di letterine… I visitatori più piccoli troveranno ad accoglierli Natalina una simpatica donnina sempre indaffarata a riordinare e a sferruzzare. Verso l’uscita si incontra la sua cucina ricca di mille manicaretti e biscotti golosi.

MATERA

IL PRESEPIO VIVENTE Anche quest’anno Matera si prepara per diventare la più suggestiva scenografia del suo presepio vivente. La rievocazione più attesa è quella che si svolgerà tra i Sassi di Matera, dove gli oltre trecento “interpreti” percorrendo un percorso di circa 5 km. Cercheranno di riproporre ai visitatori l’atmosfera della lontana Galilea dove nacque Gesù. Nelle giornate dell’8-910 dicembre, dal 16 al 17 dicembre e il 29-30 dicembre 2017, passeggerete fra gli uomini della corte di Erode, gli artigiani e le donne del tempo.

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[ a nniver sa ri ]

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L’ESSE…LUNGA COMPIE 60 ANNI

Sessanta anni fa nasceva a Milano il primo supermercato italiano. Si chiamava “Supermarket”, fino al giorno in cui il grafico internazionale Max Huber disegnò il logo, entrato negli occhi di tutti, con la famosa “esse allungata”. Oggi la grande catena di supermercati fondata da Bernardo Caprotti, con l’apertura in viale Regina Giovanna del primo Esselunga a Milano nel lontano 1957, conta più di 140 punti di vendita. Per festeggiare il suo compleanno Esse-

lunga ha inaugurato nello spazio The Mall nel quartiere di Porta Nuova, una grande mostra che si sviluppa su più spazi in 10 sale. All’entrata una serie di carrelli e le casse dell’epoca, poi inizia un percorso del mondo Esselunga con la rivisitazione delle campagne promozionali, delle sollecitazioni a fidelizzare gli acquisti grazie all’idea, nel 1995, della Carta Fidaty e poi le famose campagne pubblicitarie ideate da Armando Testa, tutte basate sul tema portante della “qualità” dei prodotti presenti in Esselunga. Chi non ricorda “Famosi per la qualità” basata su divertenti testimonial creati dalla fantasia di Testa come John Lemon, Bufala Bill, Alvino, Porro Seduto, Mago Melino e tanti altri. La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2018 e merita una visita. È un viaggio nei ricordi e nella continua evoluzione della nostra grande distribuzione, inoltre è l’occasione per scoprire nuove promozioni e il nuovo concorso con tantissimi premi preparato da Esselunga per i suoi 60 anni.

BARILLA, DOPO 140 ANNI IL VIAGGIO CONTINUA…

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Quella di Barilla è una storia tutta da leggere per le “emozioni forti” che hanno vissuto i Barilla dal più conosciuto Pietro, uomo di grandi valori, simbolo di attaccamento ad una azienda alimentare Italiana che voleva riconosciuta per la qualità dei suoi prodotti in tutto il mondo. Oggi tocca ai figli Guido, Luca, Paolo proseguire e rilanciare questa storia in Italia e nel mondo. Il viaggio iniziato 140 anni fa da Pietro Barilla continua con una dimensione sempre più in linea con l’idea di produrre per migliorare la vita delle persone. Il 2020 sarà per i fratelli Barilla il primo step di questo viaggio, che possiamo riassumere con queste parole “consumatori sempre più consapevoli al fine di realizzare la più corretta piramide alimentare. Altro punto fondamentale per Barilla, ridurre l’impatto ambientale nei processi produttivi e favorire, a tutte le persone del Pianeta, l’accesso al cibo. Tutti elementi che ognuno di noi può ritrovare anche oggi nella pubblicità dei prodotti Barilla il legame con i valori della terra, dei sentimenti, della qualità.

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