Anno 6 - Dicembre 2018
Cultura del territorio, Turismo e Benessere
IL PERSONAGGIO GABRIELE CIAMPI «LA MUSICA È FEMMINA»
SCOPRI L’ITALIA
IN VAL D’AOSTA TRA I GIGANTI DELLE ALPI
[GOURMET]
NATALE A CASA KNAM
Dicembre 2018
indice [ PERSONAGGIO] 6
L’orchestra di sole donne di Gabriele Ciampi
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Natale a casa Knam con il bubble tree
[ GOURMET]
[ SOMMELIER]
10 I vini dei colli piacentini: l’Azienda “Il Poggiarello”
[ STILE ITALIANO]
12 Dolcelatte: una bella storia tutta italiana
[ SCOPRI L’ITALIA]
14 Natale in Val d’Aosta tra i giganti delle Alpi
[ SALUTE E BENESSERE]
16 Quando la bellezza strizza l’occhio al cioccolato 17 Più belle a ogni età
18 Gustosa ma leggera la tavola delle feste
[ TV DA GUSTARE]
20 Le giuste scelte in televisione per le Feste
[ LIBRI]
20 La Cina: una storia per oggetti 21 Le nostre recensioni
[ AGENDA ITALIA]
22 Proposte-evento per le feste natalizie Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Francesca Bastoni Francesca Bocchi Valerio Consonni Edmondo Conti Francesco Garosci Carlo Kauffmann dicembre 2018
Sandro Nobili Alessia Placchi Monia Zanin Edizioni Le Roy srl Milano, Viale Brianza, 24 redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Telefono: 377.4695715 Promozione & PR Anna Nannini, Dante Colombo, Carlo Kauffmann info@le-roy.it Pubblicità & Advertising Team Entertainment - Milano Via Melchiorre Gioia, 72 info@teamentertainment.eu Telefono: 02.89412141
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DICEMBRE
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Care lettrici e cari lettori di “Italia da Gustare”, il Natale è alle porte e in questo periodo cominciamo già a festeggiarlo con colleghi e amici, mentre in casa pensiamo come organizzare al meglio il pranzo di Natale in famiglia. Iniziamo questo numero proponendovi un'interessante intervista al M° Gabriele Ciampi, giovane direttore d’orchestra, il cui nuovo progetto “Hybrid” ha l'intento di promuovere e valorizzare la creatività femminile in campo musicale. Lo vedremo prestissimo in Italia, il 4 dicembre al Teatro Dal Verme di Milano e il 1° gennaio all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Proseguiamo in dolcezza con le delizie al cioccolato proposte dallo Chef e maître chocolatier Ernst Knam e la crema Dolcelatte, adatta ad ogni palato, tutte da gustare magari con un calice di buon vino dei Colli piacentini. Non perdetevi le rubriche di benessere, che ci propongono massaggi rilassanti al cioccolato e alcune ricette gustose ma light, adatte per alleggerirsi dalle calorie accumulate in eccesso durante i tradizionali ipercalorici pranzi natalizi. Edmondo Conti ci proporrà come sempre le novità della “TV da Gustare”, e concluderemo con i libri da regalare a Natale e luoghi dove poter godere le belle atmosfere natalizie. Buone Feste e Buon 2019 da tutti noi!
SCARICALO ORA! Hai il nostro numero precedente? Se non ce l’hai, non preoccuparti, puoi scaricarlo gratuitamente tramite il nostro sito: www.24orenews.it dicembre 2018
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[ per s onaggio ]
L’ORCHESTRA DI SOLE DONNE DI
GABRIELE CIAMPI
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LA MUSICA È DONNA Intervista a cura di Dario Bordet
Musica classica e hip hop, tradizione e contemporaneità, ‘carta e matita’ e tecnologia... Apparenti contrapposizioni per chi non considera le contaminazioni «un arricchimento, una fonte di ispirazione, una spinta a creare». Gabriele Ciampi, classe 1976, è cresciuto con la musica lavorando in famiglia, un’azienda di costruttori e fornitori di pianoforti: da Roma (sua città natale) a Los Angeles (dove vive attualmente) il compositore e direttore d’orchestra ha esportato il suo modo di comporre negli USA. È stato il primo compositore italiano a eseguire la propria musica alla Casa Bianca su invito della allora First Lady Michele Obama, per il “White House fot Holidays”, e l’unico italiano in giuria ai Grammy Awards 2018 di New York. L’anno scorso era stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco, per il quale ha composto il brano “Preludio per due violoncelli” contenuto nel suo album “In Dream Awake”. Il M° Ciampi ha ricevuto numerosi rico-
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noscimenti, tra i quali la medaglia “Eccellenza Italiana” conferitagli dal Senato della Repubblica e la Green-Card per Extraordinary Ability rilasciata dal Governo americano. Gabriele Ciampi ha deciso di rompere gli schemi lavorando con artiste provenienti da tutto il mondo: un’orchestra composta di sole donne provenienti dall’Italia, dalla Russia e dall’estremo Oriente, con un Direttore assistente e prima viola proveniente dal Sud America che lo accompagneranno nei concerti dal vivo. Ha completato il progetto discografico un team di donne che hanno dato il loro contributo creativo in campo grafico (Iran), della fotografia (Los Angeles) e del videomaker (California). In occasione dell’uscita del suo nuovo album “Hybrid”, per la prima volta, cederà la bacchetta a una donna, che aprirà i suoi prossimi concerti in Italia: il 4 dicembre a Milano al Teatro Dal Verme e il 1 gennaio a Roma all’Auditorium Parco della Musica. dicembre 2018
[ per s ona ggio ]
L’hip hop sinfonico: un nuovo genere o un esperimento?
Non credo ci sia più nulla da inventare. Si può sperimentare per arrivare a qualcosa di interessante ed è questo il gioco un po’ “perverso” che ho voluto proporre: la contaminazione è alla base di questo album e le influenze hip hop sono presenti in 2 brani, Hybrid Reflections. Dal momento che le componenti percussive (basso e batteria) dialogano con l’orchestra si può parlare di hip hop sinfonico.
Che cosa ha ispirato Hybrid?
Hybrid rappresenta la voglia di andare oltre la classicità prendendo spunto da altri generi musicali, primo fra tutto l’hip hop degli anni ‘90 che ha lasciato una traccia importante nella cultura americana. Il vero hip hop è cultura.
Alcune testate hanno titolato che la tua musica è femmina: in che senso?
La Musica è femmina in tutti i sensi, è sensibilità… Quella femminile è di gran lunga superiore alla nostra: noi maschietti abbiamo altre qualità importanti però credo che l’unione artistica con donne musiciste sia fondamentale per una crescita professionale. Per questo motivo in apertura delle mie due date italiane cederò la bacchetta a un direttore donna che valorizzerà un brano per me importante, un Adagio per soli archi.
Che effetto fa, per un direttore d’orchestra, cedere la propria bacchetta?
La bacchetta si cede sempre malvolentieri: cedere vuol dire fare un passo indietro e bisogna essere psicologicamente pronti a farlo. Personalmente vedo questa collaborazione con un altro direttore un modo per creare una vera e propria evoluzione, un modo diverso di interpretare la mia musica: non lo considero riduttivo e spero in futuro di vedere concerti con due direttori (uomo e donna) che si alternano. Sarebbe un bel segnale di cambiamento.
La tua formazione classica italiana, in America, è stata una risorsa preziosa?
Decisamente sì. Abbiamo una tra le migliori scuole al mondo. I Conservatori di Musica in Italia sono una risorsa non abbastanza valorizzata. Sarebbe importante rendere più moderno il metodo di insegnamento: preparare lo studente anche alla vita lavorativa, a produrre un proprio album in studio di registrazione, a lavorare con poco tempo e pochi soldi a disposizione… Purtroppo questa è la realtà!
Cosa porti all’estero, della tua Italia? dicembre 2018
La grande tradizione musicale: la scuola italiana da sempre ha dato tanto dal punto di vista artistico e musicale. L’Opera è l’esempio perfetto, portiamo Verdi, Puccini, Donizetti, Rossini …ovunque nel mondo.
Oltre alla musica, la tua grande passione, a cos’altro dedichi il tempo libero?
La musica quando diventa professione è anche fonte di grande stress. Per combattere quella che io definisco “tortura psicologica” (in particolare la composizione) mi dedico all’arrampicata sportiva, spesso in solitario. Sono istruttore di roccia con le guide alpine americane e questa grande passione è un modo per evadere e non pensare alle note che frullano in testa di continuo!
Un giorno tornerai in Italia o …hai trovato l’America?
Mi considero un cervello in prestito: tornerò per dare un contributo dal punto di vista artistico al mio Paese che non ha nulla da invidiare all’America. Per ora sto bene a Los Angeles ma sono contento di tornare in Italia per i concerti e per presentare in anteprima il mio nuovo album.
Nelle due date italiane, a Milano e Roma, quale messaggio vuoi lanciare? Sarà un esperimento; una voglia di provare qualcosa di diverso da condividere con il pubblico. Considero questi concerti come un vero e proprio “esercizio tecnico” perché partiamo con brani di impostazione classica per arrivare all’hip hop sinfonico, il tutto senza supporti elettronici di alcun tipo: sarò tutto acustico e con strumenti reali.
LA TUA CASA…
ANZI, MOLTO DI PIÙ!!
Esistono luoghi dove si sogna di poter vivere, posti dove la propria vita ed il proprio lavoro diventano un sogno realizzabile. La propria casa è il luogo centrale della vita quotidiana, il proprio microcosmo, il proprio nido, nella propria casa si trascorrono i momenti più belli, ci si rinfranca dallo stress quotidiano. L’importanza di vivere in una casa che ci rappresenti è forse pari al vivere in una casa che ci dia benessere e al tempo stesso rispetti l’ambiente facendoci anche risparmiare. Immaginate ora la gioia di veder nascere in poco tempo tutto questo.
www.casebio.it
[ gour met ]
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Natale a casa Knam vuol dire affetto, famiglia, amore, il tutto senza mai dimenticare la giusta dose di dolcezza, soprattutto se a base di cioccolato, il “cibo degli Dei”. Non è un caso che il nuovo Christmas Tree di quest’anno sia stato realizzato dallo Chef e maître chocolatier Ernst Knam su indicazione e disegno della moglie, Frau Knam. L’unirsi delle idee all’expertise della lavorazione del cioccolato, approfondita ulteriormente nel corso del 2018 grazie al viaggio intrapreso da Ernst Knam nelle piantagioni peruviane, hanno portato alla creazione del Bubble Tree, che con il suo profilo slanciato e accattivante si configura come il re della tavola perfetto per le cene e i pranzi di Natale più glamour. Ad accompagnarlo, una vasta selezione di alberi e soggetti in cioccolato, capeggiati dal simpaticissimo elefante, anche lui new entry nella famiglia di via Anfossi 10. Il cioccolato, da sempre protagonista nella Pasticceria Ernst Knam, è esaltato con ancora più enfasi in questa nuova proposta per il Natale: il fondente Perù Pachiza 70% ricopre la versione 2018 del Knamettone, il lievitato special edition, che vede al suo interno anche pera semicandita e cioccolato in pezzi. La sua massima espressione si trova però nella K Perù Experience, che è formata da tre barrette composte da alcune tipologie di cacao tra le più apprezzate dallo Chef Knam: il Fondente Bio Grand Cru - Cacao 81%, originario della regione di Amazonas - si tratta nientemeno che del primo cacao di cui ci sia traccia di consumo umano nella storia; il Perù Pachiza Fondente 70%, tra le tipologie più amate dallo Chef Knam per le sue creazioni e il Monorigine Perù Pachiza al latte 39%, dal gusto più morbido e aromatico. Un vero e proprio tripudio di gusto e di sapori dedicato a tutti i chocolate lovers. Non mancano però neanche le alternative: dall’elegante scatola di gelatine, alle tantissime tipologie di biscotti, passando per i drageés, il preparato per la cioccolata calda, i macarons…le idee e le possibili combinazioni sono molteplici e tutte componibili in cesti ad hoc, oltre a quelli già proposti dalla Pasticceria Ernst Knam.
NATALE A CASA KNAM CON IL BUBBLE TREE
Focus sul cioccolato e tante idee per personalizzare il proprio dolce regalo
Pasticceria KNAM Via A. Anfossi, 10 20135 Milano (MI) Tel. +39 02 55194448 www.eknam.com
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I VINI DEI COLLI PIACENTINI
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Nella provincia di Piacenza si produce vino soprattutto nell’area collinare, che abbraccia quattro principali vallate: Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure e Val d’Arda. A tutt’oggi sono coltivati venticinque vitigni. La viticoltura piacentina affonda nella storia le sue radici di tradizione e vocazionalità. Tracce di vinaccioli e radici di viti fossili rinvenute in zona testimoniano la presenza della Vitis Vinifera in epoche remote tra il X e VII sec. a.C. È noto che l’attuale vino Gutturnio derivi il nome dalla coppa o tazza di argento utilizzata dagli antichi romani per bere il vino, ritrovata a Veleia Romana nel 1878. Plinio, nel nominare i più noti 80 vini italici in epoca romana, cita la qualità di un vino di Placentia che si gustava nei banchetti a Veleja. Hanno amato i vini piacentini papi, re, signori e grandi artisti fino ai giorni nostri. Tra un capolavoro e l’altro, si ristorava con i vini dei Colli Piacentini addirittura anche il grande Michelangelo, che li riceveva in botticelle (che poi il grande artista faceva travasare in fiaschi) dal piacentino Giovanni Durante.
IL POGGIARELLO
La storia dell’azienda vitivinicola Il Poggiarello ha inizio in Val Trebbia, nel 1882, grazie all’incontro tra Achille Ferrari, falegname ed esperto bottaio, e Antonio Perini, giovane agricoltore e viticoltore della Val d’Arda. Il loro entusiasmo nel produrre il vino trasformò questa occasionale collaborazione in una vera e propria passione vitivinicola. Da allora si sono susseguite generazioni di viniviticoltori e di modi di rapportarsi all’uva e al vino, fino ad arrivare ai pronipoti di oggi che rispondendo a una sorta di sfida di famiglia nel 1980 hanno rilevato l’azienda in completo degrado. Dopo due anni ne è stata avviata la riorganizzazione e sono stati messi a dimora circa 13 ettari di vigneto integrando le varietà autoctone con quelle internazionali.
GUTTURNIO FRIZZANTE SPAGO TRADIZIONE PIACENTINA 2017
Color rubino, che emerge alla mescita con la leggera spuma di color granato, avvolto da intensi riflessi violacei. Profilo olfattivo caratterizzato da piccoli frutti neri, more, ribes e mirtilli, da note vinose e fragranti sentori speziati di sottobosco. Il gusto appare giovane grazie ad un ingresso morbido e ben equilibrato da tannini e sapidità incisivi, sfumati dalla lieve carbonica che conferisce freschezza e persistenza. Abbinamenti: Pancetta piacentina, pisarei e fasö, bollito misto con salsa verde, cotechino con le lenticchie, taleggio. Temperatura di servizio: 15 – 16 °C Giuseppe Vaccarini Miglior Sommelier del Mondo A.S.I.® Presidente dell’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana
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DOLCELATTE UNA BELLA STORIA TUTTA ITALIANA A cura di Sandro Nobili
Laura e Umberto, dopo vent’anni trascorsi in Francia in un castello, provati dalla grande crisi finanziaria e da una lunga battaglia contro la malattia creano con Dolcelatte la crema di latte universale fatta con amore sotto le stelle
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Un’antica Commanderie dei Cavalieri Templari, una tiepida serata e un vasetto di crema ancora bollente, dal profumo irresistibile, su una finestra illuminata dai raggi delle stelle… Sembra l’inizio di una fiaba, ma è il preludio di una bella storia a lieto fine, quella di Dolcelatte, un “sogno realizzato” di Umberto e Laura Ronsisvalle. Per più di vent’anni i coniugi hanno vissuto in campagna, nel cuore della Francia, nell’antico Castello di un villaggio rurale molto legato all’allevamento di bovine. Un giorno Laura, nelle vecchie cucine, scova
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un vecchio ricettario di confetture e creme, come si facevano una volta. Da allora ogni sera, con il buon latte del posto e qualche ritocco alla vecchia ricetta, con gusto tipicamente Italiano, Laura preparava una squisita crema che offriva solo ad amici in occasioni speciali. Di ritorno in Italia, sull’Altopiano di Asiago, toccata da una grave malattia e dopo un grave incidente stradale, si rimette a fare con amore in famiglia questa crema universale in cucina per poi farla raffreddare sotto le stelle fuori dalla finestra per ritirarla solo
dopo mezzanotte. «Mio marito racconta Laura - è rimasto immobile in casa per vari mesi, perciò tanti amici e parenti venivano spesso a trovarci. Per ringraziarli decisi di rispolverare la vecchia ricetta della “crema francese”, e ne regalai un vasetto ad ognuno. La conseguenza fu che tutti finirono col chiedere con insistenza la ricetta». Laura e Umberto capirono che in quella crema c’era qualcosa di molto speciale e di fortunato. Fu il caso, quindi, a farli decidere di mettersi in gioco, dopo anni difficili, fondando la startup DrMilch, dicembre 2018
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per portare sul mercato la loro dolce “creatura” a base di latte di alta qualità, ingredienti naturali e nessun olio o additivo chimico, poche calorie e tante proteine, adatta a persone anche intolleranti al latte, celiache o attente alla propria linea. Così è nato Dolcelatte, in una cucina di uno chalet di montagna, oggi prodotto di punta di un’azienda a cui varie multinazionali guardano con interesse. «Iniziammo una ricerca e a sperimentare differenti tipi di latte e il risultato fu una crema ottima sia come dolce che abbinata a sapori salati, dudicembre 2018
rante un aperitivo o una cena, per soddisfare ogni gusto», conclude Laura. Dolcelatte è “adatta al gusto di chi la degusta”, prodotta artigianalmente oggi in Trentino-Alto Adige esclusivamente con ingredienti accuratamente selezionati. Oltre ad essere una delizia per il palato, è un prodotto universale, che piace a bambini, giovani, adulti e persone anziane nella sua gamma di gusti. «Nel tempo abbiamo affinato la ricetta, il cammino è stato lungo e con non poche difficoltà», spiega Umberto Ronsisvalle. «Il prodotto è piaciuto così tanto
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che la crescita di domanda ci richiede di aumentare la produzione e di modificare il tipo di produzione da artigianale a industriale. Un passaggio possibile puntando sull’innovazione, pur tutelando e mantenendo viva la nostra storia, tradizione e la qualità». È stato avviato un progetto per realizzare un nuovo stabilimento produttivo, un allevamento di bovine da latte per la produzione di latti speciali e una rete di negozi monomarca. Una startup che non intende porsi limiti, per un prodotto potrà presto arrivare in ogni casa.
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NATALE IN VAL D’AOSTA TRA I GIGANTI DELLE ALPI A cura di Dario Bordet
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Sempre più persone scelgono di trascorrere piacevoli vacanze in Valle d’Aosta, meta perfetta in ogni periodo dell’anno per vivere la natura e dedicarsi al relax, ma non solo: storia, arte, cultura fanno della Valle d’Aosta una regione autonoma con un immenso patrimonio che ha tanto da raccontare. Quest’inverno la regione del Nord Italia si appresta a ospitare i tanti turisti che vorranno scoprire la montagna in inverno, con il suggestivo spettacolo della neve che copre ogni cosa con il suo manto candido
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Situata in mezzo a importanti montagne e nella piana in cui scorre la Dora Baltea, Aosta vanta molti resti di origine romana: il teatro, l’anfiteatro, il ponte. Da vedere anche la Cattedrale, l’Arco di Augusto e il Castello Jocteau. Ha aperto il 24 novembre il Mercatino di Natale, che presenta la scenografia di un tipico villaggio alpino, collocato nel sito del teatro romano di Aosta. Saranno oltre 40 gli operatori commerciali di prodotti tipici e dell’enogastronomia ospitati negli chalet in legno. Il Natale aostano conta quest’anno due novità, entrambe nella centrale piazza Chanoux: l’albero panoramico di 9 metri, a forma di scala su cui si potrà salire e una pista di pattinaggio su ghiaccio.
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La “regione più piccola d’Italia ospita i 4 giganti delle Alpi, il Monte Bianco, il Monte Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso, che rendono unica ogni vacanza in questa parte del Belpaese che in inverno si mette il suo vestito più bello e attira sciatori e snowboarder da ogni parte d’Europa. Qui si può contare su 20 stagioni, più di 800 chilometri di piste, 156 impianti di risalita, 6 snowpark. Con un unico skipass elettronico internazionale si può accedere a ogni impianto in tutte le stazioni, per una stagione invernale 2018-2019 che si preannuncia ricca di appuntamenti ed eventi. A Cervinia la stagione, già cominciata in ottobre, andrà avanti fino al prossimo 5 maggio, a novembre hanno aperto gli impianti di Gressoney-La-Trinité, e dal 24 novembre hanno aperto tutte le altre stazioni. Sciare in Valle d’Aosta è possibile a ogni età, ma non mancano itinerari di sci alpinismo da praticare a ogni livello. Non mancano anche grandi competizioni. E ancora, sci di fondo, sci nordico, snowboard, freeride e fuoripista, con due emozionanti discese come quelle del ghiacciaio del Toula e la Vallée Blanche. Gli impianti sciistici sono attrezzati anche per i più piccoli. Ma non solo, perché ci sono 26 parchi gioco invernali sparsi in tutta la regione, per far divertire anche i più piccini.
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LE GARE DI COPPA DEL MONDO
Per gli appassionati di sport invernali, la stagione prevede ben tre gare di Coppa del mondo. Si comincia il 20-21 dicembre con la Coppa del Mondo FIS di Snowboard Cross a Cervinia: gli atleti si sfidano per due giorni tra evoluzioni spettacolari e passaggi parabolici; il 20 e 20 e 21 gennaio è la volta del telemark: La Thuile torna protagonista della scena internazionale ospitando le gare di Coppa della disciplina a tallone libero. Ed è nuovamente un appuntamento coi campioni – in primis con Federico Pellegrino quello del 16 e 17 febbraio: a Cogne va in scena la Coppa del Mondo di sci di fondo: una sprint a tecnica libera, una 15 km maschile e una 10 km femminile in tecnica classica. Uno spettacolo emozionante per il pubblico, e non solo dal punto di vista sportivo: ci troviamo all’interno del parco del Gran Paradiso.
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QUANDO LA BELLEZZA…
STRIZZA L’OCCHIO AL CIOCCOLATO
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A cura di Monia Zanin
Dal limone all’uva, dalla papaya al miele, ma anche marmellate e yogurt oltre a essere delizie per il palato hanno lasciato le tavole per entrare a pieno diritto in spa e centri benessere diventando ingredienti indispensabili per una riscoperta poli-sensoriale. Il podio di questa tendenza va di sicuro al cioccolato che, nelle spa di tutt’Europa, è diventato il principale protagonista di trattamenti dall’alto tasso goloso-sensoriale. Sin dai tempi molto antichi il cioccolato ha sempre giocato un ruolo importante sulla psiche e sul corpo: stimola le endorfine e regala una sensazione di piacere immediato. La stessa emozione oggi la si può ritrovare anche regalandosi un massaggio dal forte potere rilassante che, grazie al “cibo degli dei”, elimina stress e tossine a partire dall’aroma. Il chocolate massage è uno fra i trattamenti più richiesti di ultima generazione. Stimolante, energizzante, afrodisiaco, il cioccolato svela le sue molteplici virtù sfatando antichi pregiudizi. Dopo uno scrub che può effettuarsi con mosto d’uva o miele, una soffice mousse di cioccolato viene distesa sul corpo. L’aroma ricco del cioccolato sembra quasi percepirsi anche nel palato. Grazie alle proprietà idratanti, nutrienti e tonificanti del cioccolato la sempre più diffusa “te-
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rapia al cioccolato” aiuta a combattere il rilassamento cutaneo e i radicali liberi, a nutrire e ammorbidire la pelle, a migliorare e stimolare la circolazione del sangue, oltre a tener lontana la depressione. I numerosi principi attivi contenuti nel cacao sono infatti il migliore alleato delle donne nel combattere solitudine e depressione, ma sono anche particolarmente utili al mantenimento della bellezza esteriore. La principale differenza con altri tipi di massaggi - come ad esempio massaggi shiatsu, massaggi ayurvedici o linfodrenaggi - è che si tratta di massaggi fatti con cioccolata calda ed oli a base di cacao, con cui si fanno anche maschere di bellezza, tutto accuratamente studiato per addolcire pelle e umore. Il massaggio deve essere fatto in modo molto lento e la pasta di cacao deve essere abbastanza calda da dilatare i pori e permettere ai principi attivi contenuti nel “fango” di cacao di penetrare nei pori della pelle. In alcuni centri il massaggio può essere coadiuvato da ulteriori trattamenti al cacao, oppure accompagnato da saune, peeling, piscine termali e fanghi termali. Una simpatica possibilità è quella di praticare la “cioccolato-terapia di coppia”, un modo unico per scoprire qualcosa di più su se stessi e sul partner! dicembre 2018
[ s alute & b en essere ]
PIÙ BELLE A OGNI ETÀ A cura della dr.ssa Francesca Bocchi
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Le persone devono poter invecchiare serenamente e soprattutto valorizzare tutto quello che hanno accumulato nella loro vita. La vecchiaia può essere una fase attiva, l’aspettativa di vita si è allungata e così anche le esigenze degli over 65 sono cambiate. Cosmesi, make-up, trucco professionale e medicina estetica devono lavorare in sintonia per un risultato ottimale e gratificante, che possa giovare e funzionare non solo come benessere fisico ma anche come tonico psicologico per pazienti la cui bellezza non è ancora… fuggita! Per questi pazienti c’è la necessità di approcciare in modo delicato e “iniziarli” alla medicina estetica in modo garbato, facendo comprendere i reali benefici e gli obiettivi raggiungibili. Prima di procedere con tecniche più traumatizzanti, consiglio sempre ai miei pazienti di cominciare “ripulendo” la pelle, che risulta il più delle volte ispessita e atonica, mediante l’applicazione di peeling enzimatici alla frutta, che servono a illuminare e esfoliare la pelle. Procedo con il protocollo glyco-age, che consiste, dopo aver deterso la pelle con il detergente, nella stesura di una maschera all’acido glicolico 40%, su viso, collo e décolleté, da lasciare in posa dai 5 ai 10 minuti. Dopo averla rimossa con garze, applico sempre con dicembre 2018
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Con gli anni non si diventa vecchi, ma ogni giorno più nuovi (E. Dickinson)
una maschera in crema al platino. La polvere al platino assicura un effetto anti-età insieme all’acido jaluronico e agli oli vegetali dell’Amazzonia. Questa maschera può non essere rimossa, lasciandola asciugare dona un lievissimo colorito ambrato al viso e può essere trattata come un prodotto make-up perché basta utilizzare un pennello da cipria e spennellare in modo da ottenere un aspetto omogeneo e “truccato”. Nella seconda fase serve idratare e dare compattezza. Si può ottenere mediante l’utilizzo di prodotti che applico ai pazienti in studio. Grazie alla presenza di ingredienti specifici come l’acido jaluronico, la betaina e l’estratto di tamarindo, l’azione antiage è garantita dall’estratto di cellule staminali vegetali della mela
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Spatlauber e dagli isofalvoni di soia e l’azione tonificante e remineralizzante grazie al limo marino e al rosmarino. Questo trattamento è ideale per le pelli alipiche, disidratate e prive di tono, prima di qualsiasi procedura medico-estetica. Le nuove strategie per accompagnare questi pazienti nei loro cambiamenti si avvalgono di più strumenti e metodi in sinergia tra di loro, in grado di levigare, schiarire, affinare anche le pelli più mature e soprattutto si può concedere a questi pazienti agée un momento di autentico benessere psico-fisico. La tecnica americana del dermaplane, che consiste in una vera e propria rasatura della parte più superficiale della pelle e della peluria del viso, dona una pelle liscissima e assottigliata.
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GUSTOSA MA LEGGERA LA TAVOLA DELLE FESTE A cura di Evelina Flachi
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Arrivano le feste natalizie e con esse i tanti pranzi e le tante cene con parenti e amici alle quali non ci si può sottrarre. Giorni piacevoli ma davvero critici per la nostra linea, non solo per la quantità, ma anche per la qualità degli alimenti spesso molto elaborati e calorici. Sarà difficile resistere alle tentazioni delle tavole natalizie. È bene ricordare che un pranzo di Natale, dall’antipasto al dolce, facilmente raggiunge, se non addirittura supera, le 3.500 calorie. Ecco qualche stuzzicante ricetta tratta da “La dieta del 5”, un’idea regalo per Natale per ritrovare in 5 settimane la forma e il benessere dopo le feste.
CARDI GRATINATI IN CROSTA DI SENAPE 140 kcal per porzione Ingredienti per 4 persone 1 cardo di 600 gr 30 gr di anacardi 40 gr di pangrattato 2 cucchiai di senape di Digione 1 cucchiaio di olio sale q.b.
Preparazione Pulire il cardo, cercando di eliminare i fili sulle coste più esterne, poi tagliare a pezzi e farlo bollire in acqua salata e acidulata. A parte tritare gli anacardi, in maniera grossolana, unire il pangrattato, la senape e l’olio. Scolare i cardi, disporli in una pirofila da forno con la base concava rivolta in alto e riempirli con la farcia. Mettere in forno a gratinare per 10-15 minuti circa a 180°C.
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CRESPELLE AL RADICCHIO 245 kcal a porzione Ingredienti per 4 persone Per le crespelle 1 uovo 60gr farina 150 ml latte scremato
Per il ripieno 400gr radicchio 60gr cipollotto 150gr ricotta magra 30gr burro mezzo bicchiere di vino rosso un cucchiaio di olio di oliva due cucchiai di parmigiano o grana grattugiato sale e pepe qb
Preparazione Amalgamare la farina con l’uovo e il latte, fino a formare una pastella dalla consistenza abbastanza liquida. Salare e far riposare il composto per circa 30 minuti. Nel frattempo, tritare il cipollotto e farlo appassire in una padella insieme a un cucchiaio (10gr) di burro. Unire un bicchiere d’acqua e continuare la cottura per 5-10 minuti. Lavare bene il radicchio (con il bicarbonato, se non si è immuni alla toxoplasmosi), asciugarlo con carta da cucina e tagliarlo a listarelle. Versarlo nella padella con il cipollotto, salare, pepare e bagnare con il vino, quindi coprire con un coperchio e far cuocere per 10-15 minuti. Togliere dal fuoco e unire, mescolando, la ricotta e un cucchiaio di formaggio grattugiato. Scaldare un padellino antiaderente, ungerlo leggermente con l’olio di oliva e versare mezzo mestolo di pastella. Far dorare per un paio di minuti da entrambi i lati. Preparare in questo modo 8 crespelle. Spalmare su ciascuna crespella un po’ di composto e arrotolare. Disporre le crespelle in una pirofila, rivestita di carta da forno, e spennellarle con due cucchiai (20gr) di burro fuso. Cospargere con un cucchiaio di formaggio grattugiato e far dorare in forno a 220° C per 10 minuti.
[ s a lute
& benes s er e ]
BUDINO D’UVA
PETTO D’ANATRA ALL’UVA
155 kcal a porzione
339 kcal a porzione
Ingredienti per 4 persone 4 fogli di gelatina 80ml succo d’uva nera 40gr zucchero a velo qualche acino d’uva rosata per guarnire
Preparazione Mettere in ammollo in acqua fredda i fogli di gelatina. Raccogliere in una piccola casseruola lo zucchero e 130gr d’acqua e scaldare sino a quando lo zucchero si sarà completamente sciolto, quindi unire il secco d’uva e spegnere la fiamma. Scaldare leggermente la preparazione, quindi strizzare i fogli di gelatina e unirli. Mescolare sino alla loro completa diluizione, quindi distribuire il composto in quattro bicchierini. Lasciare raffreddare, quindi passare in frigorifero.
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Ingredienti per 4 persone 600gr petto d’anatra 300gr cavolini di Bruxelles 20 chicchi di uva bianca un cucchiaio (10gr) di olio di oliva due cucchiai (20gr) di burro uno spicchio d’aglio succo di un limone un rametto di rosmarino tre foglie di salvia sale e pepe qb
Preparazione Lavare e asciugare il petto d’anatra, poi disporlo in un piatto e spolverizzare con il pepe. Adagiarvi le erbe tagliate in grossi pezzi e l’aglio sbucciato. Bagnare con il succo di un limone e far riposare per un’ora in frigorifero. Lessare i cavolini di Bruxelles per 10-15 minuti. Tagliare il petto in due, in modo da appiattirlo. Farlo rosolare 10 minuti, insieme agli aromi della marinatura, in una padella antiaderente con un cucchiaio di burro e uno di olio. Salare, pepare e rigirare, quindi far cuocere 5 minuti a fuoco vivo. Abbassare la fiamma, coprire con un coperchio e cuocere per 30 minuti circa, girando la carne a metà cottura. Togliere la carne dal tegame e tenerla in caldo avvolgendola in un foglio di alluminio. Eliminare le erbe e aggiungere i chicchi d’uva, facendo cuocere per un paio di minuti. Frullare i cavolini lessati e formare una purea amalgamando in padella con un cucchiaio di burro. Servire la carne, tagliata a fettine, in un piatto, insieme alla purea di cavolini e a qualche chicco d’uva.
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[ TV da gus tar e ] Finalmente siamo arrivati al periodo più bello dell’anno, Dicembre, con le sue atmosfere, il Natale e i festeggiamenti del Capodanno. E naturalmente anche la TV ci regalerà tantissime “strenne”, vale a dire appuntamenti speciali per vestire a festa la programmazione televisiva. Per l’occa-
sione anche la nostra rubrica raddoppia per poter ospitare tutte le ricchissime novità che potremo gustare insieme a tutta la famiglia. A tutti voi lettori rivolgo i miei più affettuosi Auguri di buon Natale e un meraviglioso 2019, naturalmente… TUTTO DA GUSTARE. Edmondo Conti
È Canale 5 ad aprire le danze domenica 2 dicembre con una serie a sfondo medico che sta letteralmente spopolando negli Stati Uniti su NBC: “New Amsterdam”. Al centro della serie, in prima TV assoluta, il dottor Max Goodwin, interpretato dall’affascinante Ryan James Eggold, che vuole riformare il più antico ospedale pubblico americano, per fornire un’assistenza sempre più efficiente ai suoi pazienti, superando innumerevoli ostacoli burocratici.
Nei venerdì sera di Canale 5, dal 7 dicembre, un sensazionale ritorno: quello del Super Quiz “Chi vuol essere milionario?” con la conduzione di Gerry Scotti dopo ben 7 anni dalla sua ultima puntata. In questa speciale edizione che celebra il ventennale dalla creazione di questo format epocale, due nuovi aiuti per il concorrente che tenterà la scalata al milione di euro: ‘Chiedilo a Gerry’ (in cui potrà chiedere direttamente al conduttore delle indicazioni per poter rispondere correttamente) e ‘Chiedilo a un amico’ (che siederà tra il pubblico in studio).
Come da tradizione anche quest’anno alla vigilia di Natale verrà trasmesso in prima serata il “Concerto di Natale” in Vaticano (che si terrà il 15 dicembre). Un evento unico e imperdibile affidato per il secondo anno consecutivo a Gerry Scotti. Dalla bellissima Aula Paolo VI si esibiranno le più grandi voci del pop, del rock, del soul, del gospel e della lirica. Tra questi sono attesi Anastacia, Edoardo Bennato, Alessandra Amoroso, Dee Dee Bridgewater, Josè Feliciano, Raphael Gualazzi, Ermal Meta e tanti altri.
Dopo il grande successo dello scorso anno, tornerà per il secondo anno l’affascinante Federica Panicucci con il suo Capodanno in Musica, che quest’anno andrà in onda in diretta da Bari insieme a tutti i deejay e agli speaker delle radio appartenenti a Radio Mediaset: R101, Radio 105, Virgin Radio, Radio Subasio e Radio Montecarlo. Insieme a tanti cantanti ci si scatenerà in balli e canti in attesa della mezzanotte.
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[ TV Da venerdì 14 dicembre debutterà su Retequattro Roberto Giacobbo con il suo nuovo programma di scienza e scoperte “Freedom” - Oltre il confine: si tratterà di un viaggio ai confini tra mito e leggenda, in cui verranno trattati molti temi con l’inconfondibile piglio che ha reso celebre il conduttore, in cui siamo certi che il ‘mistero’ sarà un ingrediente ricorrente.
da gus ta r e ]
Domenica 2 dicembre TV8 rilancerà il famosissimo
“Show dei Record”, andato in onda fino al 2015 su Canale 5, con una nuovissima edizione serale condotta da Enrico Papi e ribattezzata La Notte Dei Record. In ogni puntata numerosi personaggi tenterannodi infrangere nuovi record, che potranno essere certificati dai due inflessibili giudici del Guinness World Records: Sofia Greenacre e David Ferrini. Accanto a Enrico Papi ci sarà il sorprendente fenomeno giapponese ‘Mr Cherry’ Yoshitake che con 50 record conseguiti, di cui 18 tuttora detenuti, è il giapponese con più titoli al mondo. Il 15 dicembre Matteo Renzi debutterà nelle inedite vesti di conduttore sul canale Nove di Discovery Italia, alle 21.25. È stato infatti fissato per quella data il debutto deldocumentario, in quattro puntate da 90 minuti, “Firenze secondo me”, in cui l’ex Presidente del Consiglio fa da cicerone tra le bellezze della città dove è nato e cresciuto fino a diventarne sindaco.
Nella serata più ricca ed emozionante dell’anno, RAI 1 si trasferirà a Matera dove Amadeus sarà il gran cerimoniere de L’anno che verrà insieme a tantissimi ospiti musicali che insieme brinderanno al nuovo anno in un’atmosfera davvero suggestiva. dicembre 2018
A partire dal 20 dicembre su Sky Uno tornerà un’eccezionale edizione di Masterchef denominata “All Stars”: infatti alle 4 puntate previste parteciperanno 16 vecchie glorie, ex concorrenti delle edizioni classiche di Masterchef. A giudicarli 3 super Giudici: Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e per ogni puntata un terzo giudice a sorpresa. Come sempre, ci sarà da divertirsi!
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LIBRI A cura di Valerio Consonni
LA CINA Una storia per oggetti
E LA CINA Una storia per oggetti di Jessica Harrison-Hall Einaudi editore
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Ecco un bellissimo libro da mettere sotto il nostro albero di Natale! Appena l’ho visto in vetrina, non ho potuto resistere, ho dovuto comprarlo. E ne sono contentissimo perché è un libro stimolante e affascinante, ricco di informazioni per chiunque sia interessato alla storia della Cina, una delle più grandi e influenti nazioni del mondo. Jessica Harrison-Hall, direttore della ‘China Section’ e curatore della collezione di ceramiche cinesi dal 4000 a.C. ad oggi (inclusa la ‘Sir Percival David Collection’) presso il British Museum di Londra, ha scritto una storia della Cina con l’intero susseguirsi degli avvenimenti del Paese da Neolitico ad oggi, attraverso splendidi immagini di oggetti d’arte e di vita quotidiana. Il libro è diviso in sei capitoli cronologici in cui l’autrice fa dialogare l’arte e i manufatti con luoghi e persone, corredando il racconto con 600 stupefacenti illustrazioni. Dai primissimi resti archeologici, attraverso lo sviluppo della scrittura e dello stato-impero, Jessica Harrison-Hall racconta, senza mai annoiarci, settemila anni di questa grande e misteriosa civiltà, offrendoci originali intuizioni storiche e un numero incredibile di tesori culturali: giade e bronzi, abiti, gioielli, arredi, giardini, calligrafie e pitture, porcellane, vasi, lacche, profumi e cosmetici, armi, ornamenti… Gli occhi annegano in disegni e fotografie meravigliose che sembrano essere uscite da un libro di fiabe. Ma tutto questo passato mostra una cultura non isolata e auto sufficiente, come comunemente si crede, ma interazioni con gli altri stati in ciascun periodo, dal Neolitico al presente. Si racconta ad esempio di come i missionari gesuiti che risiedevano a Pechino portarono con sé tecnologie occidentali, come la smaltatura del vetro e il tabacco da fiuto, e di come conseguentemente gli artigiani cinesi si deliziavano nella produzione di opere d’arte in miniatura e la minuscola boccetta per il fumo diventava così un mezzo perfetto per dimostrare la loro abilità. Il libro è correlato da una ricca bibliografia. Da regalare anche ai nostri giovani studenti! dicembre 2018
[ libri ] SERA IN PARADISO
L’esperienza di vita della scrittrice si trasferisce sulle pagine e viene rivissuta. Da donna delle pulizie ad alcolista, Lucia Berlin è stata davvero tante cose nella sua esistenza ed è come se i suoi tanti volti racchiusi in una sola identità ci dicessero che esistono molti modi di stare al mondo. L’autrice confonde il lettore, si nasconde tra la folla dei suoi personaggi, cambia nome e volto, ma di lei non si perdono mai le tracce. Lucia Berlin (Bollati Boringhieri)
SENZA MAI ARRIVARE IN CIMA
Che cos’è l’andare in montagna senza la conquista della cima? Un desiderio di comprensione. Questo libro è un taccuino di viaggio, ma anche il racconto dettagliato di come vacillano le certezze col mal di montagna, di come si dialoga con un cane tibetano, di come il paesaggio diventa trama del corpo e dello spirito. Perché l’Himalaya non è una terra in cui addentrarsi alla leggera: è una montagna viva, abitata, usata, a volte subita. Paolo Cognetti (Einaudi)
UNA RAGAZZA COME LEI
A Fifth Avenue c’è un palazzo speciale, con un ascensore tutto manuale e un addetto premuroso sempre pronto ad accompagnare i suoi passeggeri in un favoloso salto nel tempo. Perché salire su quell’ascensore equivale a un breve viaggio su un vagone dell’Orient Express. Ma questa emozione che si ripete da trentanove anni al civico 12 viene compromessa dalla minaccia dell’installazione di un ascensore moderno.
VETRINA IL NOSTRO MOMENTO IMPERFETTO
Alessandra, il personaggio di questa storia, scopre che la vita non è come se l’immaginava, quella regolarità in cui viveva viene spazzata via in un solo giorno. Dopo i quarant’anni avere la sicurezza di un lavoro riconosciuto come docente universitaria, la presenza di un uomo che da due decenni le sta accanto e una famiglia d’origine sempre presente, offre garanzie di felicità, ma nella vita può esplodere sempre “un momento imperfetto.” Federica Bosco (Garzanti)
Mark Levy (Rizzoli)
DOVE I PENSIERI NON FANNO RUMORE
Questa è una storia senza tempo su ciò che conta davvero sia quando si è piccoli che quando si invecchia. Una delicata lezione su come affrontare la malattia, una riflessione sulla vita che, se ben vissuta, altro non è che una meravigliosa storia d’amore. Protagonisti una coppia di nonni, lui un ex matematico, che sta via via perdendo la memoria, e il loro nipote Noah, spaventato ma al tempo stesso rapito dall’universo parallelo che il nonno con grande fantasia è in grado di creare. Fredrik Backman (Mondadori)
IL LADRO GENTILUOMO
Dopo il successo dell’adattamento televisivo de “L’allieva”, Alessia Gazzola scrive un nuovo capitolo della saga di Alice Allevi, specialista di Medicina Legale, a cui una banale autopsia riserva una scoperta inimmaginabile: nello stomaco di un defunto si trova perfettamente conservato uno splendido diamante. Il “preziosissimo” indizio è consegnato da Alice a un ufficiale giudiziario, distinto e gentile… che però svanisce nel nulla con il gioiello lasciando Alice davvero nei guai. Alessia Gazzola (Longanesi) dicembre 2018
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[ a genda italia ] In questa Agenda Italia di fine anno vi segnaliamo quattro proposte-evento che possono portarvi a passare delle feste natalizie un po’ diverse, visitando allestimenti natalizi unici. Sono città come Torino, Milano, Bologna, Genova, tutte facilmente raggiungibili e che vi consentiranno aldilà delle nostre segnalazioni di vivere atmosfere natalizie eccezionali TORINO LA MAGIA DEL PRESEPE DI EMANUELE LUZZATI
Anche quest’anno il Borgo Medioevale accoglie il magico Presepe di Emanuele Luzzati che da diversi anni è uno dei simboli del Natale a Torino. La particolarità del presepe di Luzzati, costituito da 90 sagome in legno dipinte, è quella di aver messo insieme i classici protagonisti della tradizione natalizia cristiana con i magici personaggi delle fiabe per bambini per ricreare un’atmosfera incantata.
MILANO “L’ADORAZIONE DEI MAGI” A PALAZZO MARINO
Per Natale arriva da Perugia un regalo speciale per i milanesi e i turisti che saranno in città per le feste natalizie. Sarà esposta infatti, nella Sala Alessi del Comune di Milano, la grande pala d’altare dedicata all’Adorazione dei Magi dipinta nel 1473 dal Perugino, grande innovatore dell’arte rinascimentale, per la Chiesa di Santa Maria dei Servi a Perugia ed oggi conservata nella Galleria Nazionale dell’Umbria. È una visita da fare assolutamente, a partire dal 1 dicembre.
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BOLOGNA SARÀ TRE VOLTE NATALE Feste Natalizie all’insegna di Lucio Dalla a Bologna. Le parole della sua celebre canzone “L’anno che verrà” brilleranno sulla strada pedonale in pieno centro dov’è la sua casa, grazie a 23 gruppi di tubi luminosi che riporteranno ciascuno una significativa strofa del brano dell’album “Caro amico ti scrivo…”. Al tramonto, in filodiffusione risuonerà lo stesso pezzo con la voce di Lucio Dalla. L’iniziativa, organizzata dal consorzio dei commercianti con il patrocinio della Fondazione Dalla, è intitolata “L’anno che verrà... non è solo una canzone”. Non perdetevi questo Natale bolognese di grandi emozioni.
GENOVA UN NATALE SPECIALE ALL’ACQUARIO
Volete provare un Natale e un Capodanno davvero diversi? Guardate sul suo sito tutte le straordinarie “occasioni” che ha preparato l’Acquario di Genova. Queste festività natalizie vi consentiranno di trascorrere anche il Capodanno a cena nella suggestiva e unica location genovese. Tantissime poi le iniziative per i bambini che potranno scambiarsi gli auguri con delfini, pinguini, squali e tante altre creature marine. L’Acquario vi aspetta per offrirvi emozioni davvero speciali. dicembre 2018
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