ItaliadaGustare dicembre 2019

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Anno 7 - Dicembre 2019

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

Teatro greco di Taormina

La redazione augura a Tutti Buone Feste!

e vi dà appuntamento all’anno prossimo IL PERSONAGGIO

BILLY MONGER IL SOGNO DELLA FORMULA 1

SCOPRI L’ITALIA

NELLA TERRA DI FRANCESCO TRA PRESEPI E MERCATINI

[STILE ITALIANO]

RIAPRE A MILANO IL CAMPARINO



Dicembre 2019

indice

[ PERSONAGGIO] 6

Billy Monger: «La Formula 1? Un sogno non impossibile!»

[ SCOPRI L’ITALIA]

9 Nella “Terra di Francesco” tra presepi e mercatini di Natale 12 A Cortina per il fashion weekend più glamour delle Dolomiti

[ STILE ITALIANO]

15 Caffè Vergnano: l’autentico espresso italiano dal 1882 16 Riapre il “Camparino” in galleria, con una veste nuova

[ GOURMET]

19 Un Natale senza panettone? Impossibile per il 56% degli italiani!

[ SALUTE & BENESSERE]

22 “Leggeri ma con gusto”, ricette per le prossime feste

[ TV DA GUSTARE]

25 Cosa vedremo in TV

[ LIBRI]

26 Le nostre recensioni

[ BUONE NOTIZIE]

24 Tratte dal Corriere della Sera

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Francesca Bastoni Valerio Consonni Edmondo Conti Cesare De Santis Teobaldo Fortunato Carlo Kauffmann Dicembre 2019

Sandro Nobili Alessia Placchi Edizioni Le Roy srl Redazioni: Milano | Roma redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Telefono: 377.4695715 Promozione & PR Anna Nannini, Dante Colombo, Carlo Kauffmann info@le-roy.it Pubblicità & Advertising Team Entertainment - Milano Via Melchiorre Gioia, 72 info@teamentertainment.eu Telefono: 02.89412141

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DICEMBRE

2019

Cari amici e lettori, siamo arrivati all’ultimo mese di questo impegnativo e imprevedibile anno! Dicembre è un mese ricco di magia perché ci stimola a chiudere molti progetti e momenti vari della nostra vita per aprirne altri con il nuovo anno! Gioie sofferenze delusioni possono lenirsi se abbiamo la fortuna di ritrovarci in famiglia durante le festività allietate da gustose ricette natalizie tipiche di ogni regione! Per questo troverete anche dei miei suggerimenti per preparare piatti gustosi ma leggeri adatti alle cenette prenatalizie! Questo mese Francesca Bastoni ha intervistato il giovane Billy Monger, pilota inglese, che ha corso a Monza nell’ultima gara del campionato di Formula 3. Con due protesi al posto delle gambe, dovute a un terribile incidente accaduto nel 2017, Monger si è riaffacciato con coraggio sul mondo dei motori e, proprio come il nostro Alex Zanardi (suo idolo), ha dato prova di incredibile forza caratteriale e spirituale. Questo mese viaggeremo nelle “terre di San Francesco”, in Umbria, tra presepi e mercatini di Natale e poi torneremo a Cortina per l’evento più atteso dagli amanti della montagna e della moda: Cortina Fashion Weekend. Gli anniversari delle nostre pagine di “Stile italiano” sono tutti da gustare, e poi non poteva mancare il panettone: vanto della pasticceria milanese, è il re delle tavole degli italiani durante le feste natalizie ma è sempre più apprezzato in tutto il mondo. Non perdetevi le novità sui libri da regalare (o regalarsi) a Natale, i programmi “da gustare” in TV in quest’ultimo mese del 2019, curata come sempre da Edmondo Conti, e le consuete “buone notizie” dal Corriere. Come sempre vi aspetto a Unomattina, ogni venerdì su Rai 1 dalle 7.45. Buone Feste e Buon 2020 da tutti noi!

SCARICALO ORA! Hai il nostro numero precedente? Se non ce l’hai, non preoccuparti, puoi scaricarlo gratuitamente tramite il nostro sito: www.24orenews.it Dicembre 2019

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[ per s onaggio ]

BILLY MONGER «La Formula 1? Un sogno non impossibile!»

A cura di Francesca Bastoni

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Billy Monger, pilota inglese, si è allenato e ha corso a Monza nell’ultima gara del campionato di Formula 3. Una corsa dura, che però può aprire le porte della Formula 1 a un pilota. Il ragazzo si è difeso bene e alla fine si è classificato fra i primi. Infatti è stato premiato dalla BBC con il Premio Helen Rollason destinato alle personalità sportive dell’anno in Inghilterra. Perché Billy è così speciale? Perché, come Zanardi in Italia, da due anni sale sulle auto da corsa privo delle gambe! Gli sono state amputate due anni fa dopo un pauroso incidente occorsogli nell’autodromo di Donington, quando investì la macchina ferma di Patrik Pasma dietro la curva di Schwantz ad alta velocità. Billy ha vent’anni appena compiuti; è nato il 5 Maggio 1999 a Charlwood, paesino di 2337 abitanti situato nella contea

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Crediti Claudio Pezzoli - New Reporter Press

[ per s ona ggio ]

di Surrey. Dopo l’incidente sembrava che la sua carriera di pilota da corsa fosse finita. Invece ha reagito ed è riuscito a tornare in pista. «Un sogno, divenuto realtà quest’anno, grazie alla mia indomita forza di volontà – dice Billy –. Se oggi sono qui a Monza, un autodromo mitico, il massimo per ogni corridore, lo devo anche all’aiuto della mia squadra e di numerosi piloti di Formula 1 che sono stati al mio fianco. Nei momenti di sconforto, ogni volta tornavo col pensiero a un esempio, limpidissimo, nel mondo delle corse. La mia ispirazione per sopravvivere e lottare mi è venuta infatti da un altro corridore, italiano, Alex Zanardi che, come me, ha perso le gambe in un incidente di corsa. Se ce l’ha fatta lui, mi dicevo, devo farcela anch’io. Ora finalmente posso dire di esserci riuscito». La rinascita di Billy come pilota è cominciata proprio su quella pista dove nell’aprile del 2017 aveva perso le gambe. «Con due protesi al posto delle gambe - il suo racDicembre 2019

conto - mi sono riaffacciato al mondo dei motori in Formula 3, una categoria ancora più impegnativa della Formula 4 da cui partivo. Mi sono allenato e ho corso al volante di una Tatuus Cosworth dotata di un acceleratore speciale, che i meccanici mi avevano posizionato sullo sterzo e finalmente nel Gran Premio di Oulton Park, ho centrato il quinto tempo in qualifica. Poi ho approfittato di un incidente che aveva coinvolto anche il corridore che aveva fatto la pole ed ho tagliato il traguardo al terzo posto, salendo sul podio al mio esordio nel nuovo campionato, assieme ai colleghi Linus Lundqvist e Nicolai Kjaergaard». Che cosa l’ha spinto e sostenuto negli ultimi due anni, dopo l’incidente a Do-

nington? «Ho capito che non dovevo rassegnarmi - confessa -. Volevo dimostrare come nonostante le avversità che la vita può metterci davanti sia possibile raggiungere l’obiettivo che ognuno di noi può avere a patto che lo scoramento e la paura di non riuscirci non prevalgano. Nel mio caso il sogno più grande era quello di tornare a correre in pista e gareggiare come tutti gli altri. E ci sono riuscito. Ora spero di tornare a Monza a gareggiare a bordo di una macchina più potente… Magari in Formula 1? Un sogno impossibile? Non credo. Ammiro Zanardi e penso: se ce l’ha fatta lui ad arrivare, devo cercare di imitarlo. La vita è sempre bella. Mai rinunciare a viverla».

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[ s copr i l’italia ]

NELLA “TERRA DI FRANCESCO”

TRA PRESEPI E MERCATINI DI NATALE

A dicembre, un itinerario da non perdere è nel cuore dell’Umbria, una delle regioni italiane più ricche di storia che trasuda arte in ogni piega lungo tutta la dorsale appenninica che la attraversa A cura di Teobaldo Fortunato Dicembre 2019

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I monti e le valli disegnano paesaggi, scenari naturalistici e borghi medievali tra i più belli e ricchi del Belpaese. E non si può che iniziare da Assisi, la città natale del patrono d’Italia, San Francesco! La Basilica Superiore e quella Inferiore che compongono la Basilica dedicata al Santo, costituiscono scrigni d’opere di celebri artisti, da Cimabue a Giotto, da Jacopo Torriti a Pietro Cavallini, al Maestro di Isacco che decorarono ogni angolo delle pareti con superbi affreschi. In puro stile gotico, fu edificata

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[ scopri

l’italia ]

intorno alla metà del XIII secolo; conserva la cripta con la tomba del Santo. Tra i tanti luoghi di culto, vi è anche basilica manierista di Santa Maria degli Angeli. Assisi vanta una lunga storia che ha inizio nel Neolitico e si protrae fino ad oggi. Prese il nome di Asisium in epoca romana. A partire dal II secolo A. C. vide edificati molti scenografici monumenti: alcuni sono ancora rintracciabili come l’Anfiteatro romano, costruito nella prima metà del I sec. d.C. Resta l’impianto ellittico ribadito dall’assetto degli edifici medievali sovrastanti. Assisi è nota per essere la città dei presepi: si deve a San Francesco la prima realizzazione di un presepe nel 1223. La città si trasforma a dicembre in un borgo di presepi, ricca di magiche rappresentazioni, colme d’incanto per bambini e adulti. Da Assisi, si giunge in pochi minuti a Cannara. Nel primo e secondo fine settimana di dicembre, si svolge la Festa della Cipolla all’interno del centro

storico che in quei giorni diviene un unico, vastissimo ristorante en plein air. Non si tratta di una semplice sagra di paese. È un trionfo di stimoli olfattivi, delizie per gli occhi ed il palato: i sapori intensi si fondono con una teoria di colori. Non sono di scena solo i cipollari con le trecce di cipolle di Cannara, ma stand dove è possibile gustare tipicità e sapori delle terre umbre, bancarelle natalizie per doni e souvenir. Un’occasione unica per una passeggiata a Piandarca, il locus dove Francesco tenne la famosa Predica agli Uccelli. Il punto dove avvenne il miracolo, è indicato da una pietra, lungo la strada che collegava il castello di Cannara con quello di Bevagna. Ancora oggi, tutto il tragitto è intatto e suggestivo. Il sentiero si snoda attraversando i campi; un’esperienza mistica e al contempo bucolica. Nel 1926, fu apposta una piccola edicola con l’immagine di Francesco tra due alberi ed una rondine sulla spalla sinistra, opera di Castore Vignaroli. Da Cannara a Bevagna, un altro dei borghi più belli d’Italia, il tragitto è breve. Location di innumerevoli movies, da “Fratello Sole, Sorella Luna” di Franco Zeffirelli, alla fiction “Don Matteo 6”, fino a “Musica in piazza” di Mario Mattoli. La piccola cit-

Sopra: la Festa della cipolla di Cannara; sotto: il Duomo di Orvieto; a destra: la Sala dei Giganti a Palazzo Trinci e la famosa minestra di ceci e castagne

Uno scorcio di Bevagna

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[ s copr i tadina in epoca romana aveva terme ed era protetta da mura perimetrali. Passeggiando per le strade del borgo, ci colpisce la scalinata del Palazzo dei Consoli con all’interno il teatro del XIX secolo. Piazza San Silvestro è considerata una delle piazze più belle dell’Umbria, mentre la chiesa di San Michele sfoggia una monumentale facciata romanica. Spostandoci a Foligno, giungiamo più a valle. La città conserva il fascino di quei centri che dal mondo antico a oggi hanno il carattere e la magnificenza di città d’arte, tra architetture religiose di prim’ordine e palazzi nobiliari come Palazzo Trinci. Si tratta di un edificio aristocratico in piazza della Repubblica. Rappresenta una delle dimore patrizie d’epoca tardo gotica più interessanti di tutta l’Italia centrale. Le sale furono affrescate da Gentile da Fabriano nei primi anni del XV secolo. Oggi, è la sede del Museo Archeologico e di

quello multimediale delle giostre e dei tornei. La più famosa sala del palazzo è quella delle Arti Liberali e dei Pianeti per l’articolato decoro icnografico a cui fa eco la celebre Sala dei Giganti, affrescata da Gentile da Fabriano in cui è possibile ammirare 15 delle originarie 20 figure di illustri personaggi romani, da Cincinnato ad Augusto, da Nerone a Tiberio. Suggestiva è la Cattedrale dedicata al patrono cittadino, San Feliciano, eretta dove era un edificio preesistente dove fu sepolto il santo. Dal 1133 all’epoca neoclassica, ha subito rifacimenti che non ne hanno alterato la bellezza e l’eleganza. Attualmente, è inagibile a causa del terremoto di pochi anni fa, in attesa di essere riaperta al culto. Il mercatino di Natale a Foligno si lega a quello di Salisburgo; piazza Matteotti è affollata di casette di legno per rievocare atmosfere mitteleuropee in cui si fonderanno sapori nordici a quelli italici, Dicembre 2019

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dai presepi della tradizione napoletana, a manufatti d’artigianato austriaco, dalle specialità umbre alle prelibatezze d’oltralpe. Il cioccolato fondente delle Sachertorte si unirà al sapore delle caldarroste ed a quello della polenta nostrana. Passando dalla provincia di Perugia a quella di Terni, un’ultima tappa è a Orvieto: il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta, è capolavoro assoluto dello stile gotico in tutta l’Italia Centrale. La sua edificazione, voluta da Papa Niccolò IV, risale al 1290 e il disegno originario era romanico forse su progetto di Arnolfo di Cambio a cui successe Giovanni di Uguccione che impresse stilemi gotici. Soltanto verso la II metà del XVI secolo, fu terminata la bellissima facciata. Al suo interno, lavorarono dal Beato Angelico a Benozzo Gozzoli, da Luca Signorelli a Lippo Memmi. Conserva, tra le tante vetrate rifatte in epoca posteriore, l’originaria vetrata absidale realizzata tra il 1328 ed il 1334 dall’artista Giovanni di Bonino. Innumerevoli sono i palazzi signorili nel circuito cittadino: dal duecentesco palazzo Soliano che ospita il Museo di Emilio Greco al palazzo Papale sede del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto fino a palazzo Bracci-Testasecca in Piazza del Popolo. L’aspetto esterno evidenzia reminiscenze stilistiche rinascimentali e barocche, tuttavia il suo ampliamento risale alla seconda metà dell’Ottocento, ad opera del conte Bracci-Testasecca. Al suo interno è perfettamente conservata la stanza in cui aveva soggiornato re Vittorio Emanuele II, con l’annesso bagno. Attualmente ha cambiato destinazione d’uso ed è divenuto un noto albergo. E cosa assaggiare a Orvieto? Dalla Gallina ‘mbriaca cotta nel vino, alla minestra di ceci e castagne dal delicato sapore d’inverno, alle ciambelle al vino orvietano. Ma, tutta la cucina umbra è caratterizzata dalla semplicità dei suoi piatti con ingredienti principi che vanno dalla pasta fatta a mano alla selvaggina al tartufo. La torta al testo, una sorta di focaccia bianca è tra le pietanze più note della regione e costituisce una prelibatezza veloce ma di gran gusto. Non si può far a meno di deliziarsi con i tartufi; da quello pregiatissimo di Norcia a quello bianco di Orvieto e dell’alta valle tiberina. E per finire? L’imbarazzo nella scelta dei dolci natalizi: dalle pinoccate con pinoli e zucchero al pampepato al cioccolato e frutta secca, ai tozzetti con canditi, nocciole e mandorle fino al serpentone con albume mandorle e zucchero. Tutto all’insegna della semplicità come dovrebbero essere i giorni più belli dell’anno!

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A CORTINA

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PER IL FASHION WEEKEND PIÙ GLAMOUR DELLE DOLOMITI A cura di Sandro Nobili

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Torna a Cortina d’Ampezzo dal 6 all’8 dicembre l’attesissimo “Cortina Fashion Week(End)”. In attesa dei Mondiali, formidabile vetrina per tutta l’Italia della neve, la manifestazione che riunisce oltre cento fra commercianti, albergatori ed esercenti della conca ampezzana, si anima e si colora con le emozioni che solo lo sci può regalare. Il CFW firmato dall’associazione Cortina for Us e organizzato in collaborazione con il Comune di Cortina, si arricchisce anno dopo anno di qualche imperdibile novità, che diviene attrattiva assoluta per i numerosi turisti che desiderano inaugurare, in maniera unica, l’inizio della nuova stagione invernale. Per tre giornate tra nuove inaugurazioni, cene, happening e party esclusivi, le vie del centro storico della Regina delle Dolomiti si animeranno per un’esperienza culturale a 360 gradi tra decine di negozi e boutique, tavole rotonde e dibattiti. L’evento, con le sue proposte più trendy è un’occasione da non perdere per gli amanti del fashion anche per quanto riguarda lo sport. Dallo scorso anno infatti è stato lanciato anche il “Cortina Fashion Weekend Sport” con uno sport village, in cima al Monte Faloria, che consente di visionare e provare le ultime novità per quanto riguarda i materiali, per una sciata performante. Tra le novità 2019, lungo lo struscio di Corso Italia, una regia musicale accompagnerà gli ospiti di Cortina nello shopping del pomeriggio.

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l’ita lia ]

Alcune immagini della manifestazione nelle passate edizioni

Venerdì 6 dicembre ci sarà il tradizionale taglio del nastro presso la Conchiglia in Piazza Angelo Dibona, con le accensioni delle luci di Natale sul Campanile. L’apertura ufficiale dell’evento si svolgerà alla presenza di autorità, sponsor e giornalisti. Nella mattinata del 7 dicembre ci sarà la gara di Bordercross sulla parte finale della Pista Slittoni. Intrattenimento con dj e Birra Forst. Da non perdere, in serata, gli acrobati che danzeranno nell’aria, calandosi dal campanile di Cortina tra luci spettacolari. Sempre sabato 7 negozi e locali di tendenza resteranno aperti fino a tarda notte per la “Fashion Night”: lungo il centro saranno posizionati dei globi trasparenti, i “Fashion Globe”, vere e proprie vetrine con modelle e modelli che indosseranno i “must” della stagione. In serata presso il Grand Hotel Savoia, punto di incontro storico per il turismo delle Dolomiti, VIP e ospiti esclusivi del CFW, si troveranno all’Enrosadira Cocktail per un indimenticabile brindisi. Altra novità di quest’anno, domenica 8 dicembre tutti in pista al mattino presso la Ski Area di Socrepes con gli “Sci-attori” che si sfideranno in una gara all’ultima porta, per una nobile causa benefica alla quale seguirà un lunch di arrivederci al prossimo anno. Cosa aspettate, non perdetevi il fine settimana più glamour delle Dolomiti! Dicembre 2019

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L’AUTENTICO ESPRESSO ITALIANO DAL 1882

CAFFÈ VERGNANO A cura di Dario Bordet

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Caffè Vergnano, fondata nel 1882 da Domenico Vergnano, è la più antica torrefazione italiana. Un successo straordinario che, partito da una piccola bottega di Chieri, una cittadina sulla collina torinese, cresce molto presto con l’apertura dei primi 3 magazzini a Chieri, Torino, Alba e, negli anni, si espande in Italia e nel mondo. Il respiro internazionale comincia concretamente a partire dagli anni ‘30, quando l’azienda acquista una fattoria produttrice di caffè in Kenya, un investimento davvero importante. Negli anni ‘70 Franco e Carlo Vergnano raccolgono l’eredità di famiglia e conducono l’azienda ad una notevole crescita: l’acquisizione nel 1986 di “Casa del Caffè” apre il mondo dei bar e quindi dell’HORECA. Dieci anni più tardi Caffè Vergnano apre le sue porte verso il mercato estero. Nel 2016 viene inaugurato il locale numero 100 a Singapore, nel 2017 le caffetterie sono già più di 130 grazie anche alla collaborazione con la catena dei megastore di Eataly che ha permesso a Caffè Vergnano di essere presente a New York, Roma, Milano, Chicago, Los Angeles, San Paolo, Istanbul, Seul, Tokyo e Mosca. Il modello, curato dall’architetto Roberto Ferrero, è facilmente esportabile: arredi di Dicembre 2019

ispirazione eco-design, mobili in legno non trattato, pavimenti realizzati con legno a basso rilascio di formaldeide e sedute in ecopelle. Il rito del caffè all’italiana è completato da un menu assortito che spazia dalla colazione al pranzo sino all’aperitivo. Una crescita inarrestabile, risultato di una filosofia unica e speciale che permette alla torrefazione piemontese di coniugare la tradizione del passato con la voglia di affrontare in maniera positiva le novità del futuro. È proprio grazie alla filosofia di essere un passo avanti a tutti gli altri che Caffè Vergnano ha lanciato la

sua sfida green, con alcuni dei suoi prodotti più esclusivi, come le capsule caffè compostabili (totalmente riciclabili e biodegradabili), compatibili sia con le macchine da caffè a marchio Nespresso che con le macchine caffè Èspresso1882. Da prodotti non riciclabili si passa quindi a prodotti organici totalmente biodegradabili che, considerando i consumi in costante crescita, portano a uno scarto di oltre 12 mila tonnellate di capsule nella sola Italia. Oggi Caffè Vergnano è la sesta azienda italiana nel canale della GDO (la grande distribuzione) ed esporta in più di 80 Paesi sia nel settore HORECA (Hotellerie-RestaurantCafé), sia nella GDO con Èspresso1882.

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RIAPRE IL CAMPARINO IN GALLERIA… CON UNA VESTE NUOVA [ s tile italiano ]

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A Milano in Galleria, dal 14 novembre, ha riaperto le porte alla città lo storico “Camparino”, uno dei luoghi simbolo dell’aperitivo milanese. Campari Group ne ha celebrato la riapertura, con un evento esclusivo, in cui gli ospiti hanno potuto ammirare per la prima volta gli spazi ristrutturati del locale, il cui restyling, curato dallo Studio Lissoni Associati, è riuscito a preservare ed esaltarne l’eredità storica e i dettagli d’epoca Art Nouveau, ridefinendone al contempo l’identità presente e futura. Gli spazi della Sala Spiritello, il primo piano che affaccia direttamente sulla Galleria Vittorio Emanuele II, sono stati rivisti a favore di un design e un arredamento che li hanno resi più adatti ad accogliere e presentare la nuova proposta cocktail & food. A impreziosire la sala anche l’originale Spiritello del pittore e illustratore Leonetto Cappiello, opera del 1921 diventata una vera e propria icona del marchio Campari. Allo storico Bar di Passo, al piano terra, è stato dedicato invece un restauro conservativo volto a valorizzarne il patrimonio liberty e rendere maggiormente fruibili gli spazi. Al piano interrato, infine, è stata svelata la nuova Sala Gaspare Campari, uno spazio recuperato dagli ambienti che in origine ospitavano i magazzini del locale, e che sarà adibito a corsi di bartending, degustazioni ed eventi privati. Proprio nella Sala Gaspare Campari è stato presentato agli ospiti da Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer di Campari Group, il nuovo concept del locale, alla presenza del nuovo protagonista della cucina del Camparino in Galleria: Davide Oldani. Il locale, nella sua nuova veste,

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propone una innovativa offerta di food pairing della più alta qualità, basata su prodotti gastronomici e cocktail sia tradizionali, sia rielaborati in chiave contemporanea e originale. L’anima food del nuovo Camparino è il Pan’cot, creazione di Oldani. Letteralmente ‘pane arrostito’, il Pan’cot è preparato con pregiate farine integrali, ed è concepito come un foglio bianco che può essere abbinato a carne, pesce, frutta e verdura, aprendo alla trasversalità della cucina italiana, salata e dolce ma soprattutto ai diversi abbinamenti con i cocktail che rendono unico il Camparino. Il Bar di Passo, accanto all’introduzione del Pan’cot, mantiene la sua caratteristica offerta tanto amata dai milanesi e focalizzata sui diversi momenti della giornata, dalla colazione all’aperitivo. I cocktail proposti rimangono i grandi classici senza tempo che hanno fatto la storia della mixology e di Campari, quali: Campari Seltz, l’icona del locale, Negroni, Milano-Torino, e molti altri. Valore aggiunto del nuovo percorso verso l’eccellenza qualitativa intrapreso dal Camparino in Galleria, è la produzione, direttamente sul posto nei laboratori interni di cucina e pasticceria, dell’intera offerta gastronomica del locale. «Da oltre 100 anni icona milanese, il Camparino oggi rinasce, non solo come simbolo dell’aperitivo, ma anche come locale d’avanguardia a livello internazionale, grazie a un’offerta di abbinamento cocktail & food eccezionale. Siamo orgogliosi di affermare che laddove è nato il rito milanese dell’aperitivo, oggi nasce un nuovo rito», ha concluso Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer di Campari Group. Dicembre 2019

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UN NATALE SENZA PANETTONE?

IMPOSSIBILE PER IL 56% DEGLI ITALIANI!

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L’83% dei nostri connazionali dichiara di consumarlo abitualmente durante le feste. Secondo una ricerca di mercato realizzata da BVA Doxa per Motta, il Panettone è protagonista indiscusso delle tavole del Natale, festa che si conferma la preferita (52%) e che per ben il 75% è sinonimo di famiglia. Il 37% degli Italiani inizia a consumare il Panettone già molto prima del 25 dicembre, non appena compare sugli scaffali, e il 70% lo mangia anche a colazione e merenda. L’83% dei nostri connazionali lo regala sapendo che rappresenta un Dicembre 2019

dono molto gradito. E se non tutti sanno la storia del Panettone, il 28% data l’origine a 100 anni fa e il 31% dichiara che non può essere che Motta l’inventore dell’Originale! I risultati della ricerca, che ha indagato le abitudini alimentari degli Italiani durante le ricorrenze, con un focus particolare sul Natale, sono stati ottenuti attraverso ottocento interviste online ad un campione di 18-64 anni, rappresentativo della popolazione italiana, effettuate quest’anno ad ottobre. Il Panettone si conferma insostituibile sulle tavole delle feste: da 100 anni, quan-

do è stato inventato (proprio da Angelo Motta!) il Panettone alto e soffice che conosciamo oggi, non conosce rivali ed è amatissimo lungo tutta la Penisola. E infatti non può esistere un Natale senza Panettone: lo sostiene il 56% degli Italiani, secondo il quale è impossibile dimenticarsi di acquistarlo e trovarsi quindi impreparati il giorno di Natale. E se anche dovesse succedere, la prima cosa da fare sarebbe quella di correre in un supermercato a comprarlo (lo farebbe il 9% degli intervistati)! Insomma, non è Natale, senza Panettone Originale!

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[ gourmet ]

Natale è sempre Natale, con chiunque lo si festeggi! Il Natale è senza ombra di dubbio la festa preferita dai nostri connazionali, con il 52% delle preferenze, e surclassa la Pasqua (9%), ritenuta comunque molto importante da più della metà degli intervistati, Halloween (5%), in crescita nelle fasce d’età intermedie della popolazione, e San Valentino (3%), festa questa molto sentita dai giovanissimi. Se il Natale è per la grande maggioranza degli Italiani un sinonimo di Famiglia (per il 75% degli intervistati), cresce l’importanza degli elementi “scenografici” come luci e addobbi (simbolo del Natale per il 66% degli Italiani) o degli immancabili regali (55%). Il Panettone conserva il suo ruolo di classico del periodo natalizio e viene immediatamente collegato al Natale dal 39% degli intervistati. Ma Natale non è solo casa e parenti: gli amici assumono oggi, soprattutto per i più giovani, un ruolo molto importante durante le festività e sono sempre di più gli Italiani che associano ai festeggiamenti in famiglia anche quelli con gli amici più cari (34% del campione, che arriva al 46% nella fascia 18-34 anni). Non manca poi chi preferisce approfittare delle vacanze natalizie per concedersi un bel viaggio (5%) o dedicarsi ad attività di volontariato (2%). Solo il 3% degli Italiani, invece, sceglie di evitare di festeggiare in Natale: gli irriducibili Grinch! Panettone o Pandoro? Entrambi, naturalmente! E in tutta Italia. Al bando le divisioni nette tra #TeamPanettone e #TeamPandoro: sono tantissimi gli Italiani (il 70%

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degli intervistati) che, pur preferendo uno dei due, finiscono per consumarli (e amarli!) entrambi. I due dolci più tradizionali del Natale trovano infatti spazio su oltre l’80% delle tavole italiane: l’83% degli intervistati consuma abitualmente durante le feste il Panettone, mentre l’85% non si fa mancare il Pandoro. Il Tronchetto di Natale ha conquistato il cuore del 22% degli Italiani, mentre è molto più limitato a livello regionale il consumo di altri dolci tipici, come gli Struffoli, amatissimi dai Campani (87%), o le Cartellate, alle quali non rinunciano i Pugliesi (63%). A favorire un consumo allargato del Panettone, inoltre, ci sono le tantissime varianti disponibili, che lo rendono adatto davvero a tutti i gusti. Se il Panettone Originale (ricco di uvetta e canditi) resta il più amato (43% degli intervistati), cresce il gradimento per le versioni senza canditi (amate dal 41% degli Italiani) e con il cioccolato (40%). Il 28% degli Italiani non si fa mancare un Panettone farcito con creme di diverso tipo, mentre il 9% non ha dubbi: il Panettone è buonissimo in ogni sua variante! Non solo il giorno di Natale: verso un consumo di Panettone tutto l’anno? Quando, solitamente all’inizio di novembre, i Panettoni iniziano a comparire sugli scaffali dei supermercati, ecco che gli appassionati non se li fanno sfuggire e li acquistano (e mangiano!). Il 37% degli intervistati ha infatti dichiarato di iniziare a consumare il Panettone molto prima di Natale, il 40% qualche giorno prima del 25 dicembre e solo il 23% riesce ad attendere

fino alla Vigilia per il primo morso. Se per molti il Panettone è il dolce ideale alla fine del cenone, una quota sempre maggiore di Italiani sceglie di consumarlo anche in altri momenti della giornata: il 42%, ad esempio, lo inzuppa nel caffelatte a colazione, mentre il 33% ne fa la merenda perfetta. Non mancano poi i veri “irriducibili” del Panettone: l’11% degli intervistati ha infatti dichiarato di consumarlo persino in sostituzione di un intero pasto!

Sopra: Angelo Motta l’inventore del pirottino che ha reso il Panettone, quello originale, il dolce che conosciamo e amiamo, alto e soffice; da quel momento è iniziata una storia unica Dicembre 2019


[ gour met ]

Crisi da regalo last minute? Con un Panettone sono tutti felici! A chi non è capitato di ricevere un ospite a casa durante le feste e vederlo arrivare con un Panettone in mano? Secondo i risultati della ricerca Motta, molto pochi! Il 90% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di aver ricevuto in regalo un Panettone, e il dono è sempre molto gradito, non c’è dubbio: il 46% si è infatti detto molto contento di averlo ricevuto. L’83% del campione ha poi detto di averlo utilizzato come regalo per amici e parenti: sicuramente un’ottima soluzione per far felici le persone care, anche quando ci si ritrova a dover fronteggiare un invito last minute! Panettone: fedele compagno di ogni Natale (praticamente da sempre!) Il Panettone è entrato a tal punto a far parte della tradizione del Natale da sembrare esistere da

sempre! Se è solo il 28% dei nostri connazionali a datare esattamente la nascita del Panettone Originale a 100 anni fa, dovendo ipotizzarla, sono tanti anche a dire che il Panettone, quello alto e soffice che tutti possono comprare ancora oggi al supermercato esiste da oltre 150 anni (27%), tanto che l’età media stimata è di 125 anni. La realtà è che il Panettone Originale compie nel 2019 un secolo esatto di storia! È stato infatti Angelo Motta, nel 1919, ad inventare il pirottino che ha cambiato per sempre la storia del Panettone, rendendolo alto e soffice così come è amato oggi. Ma sono in pochi a sapere la vera storia del Panettone: il 78% degli Italiani ha infatti dichiarato di non avere idea di chi sia l’inventore del tipico dolce natalizio. Dovendo ipotizzarlo, però, per il 31% non può essere stato che Motta, simbolo per eccellenza del Panettone Originale!

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[ s alute & benes s er e ]

“LEGGERI MA CON GUSTO” RICETTE PER LE PROSSIME FESTE

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A cura di Evelina Flachi

Si avvicinano le festività natalizie e con loro i tanti golosi banchetti con parenti e amici alle quali non ci si può sottrarre. Giorni piacevoli ma davvero critici per la nostra linea, oltre che per la quantità, anche per la qualità degli alimenti spesso molto elaborati e calorici. È bene ricordare che un pranzo di Natale, dall’antipasto al dolce, facilmente raggiunge (o supera) le 3.500 calorie che purtroppo ci portano ad accumulare circa mezzo chilo di grasso! Per questo è indispensabile muoversi o fare una bella passeggiata di almeno un’ora dopo gli eccessi a tavola. Ecco qualche ricetta con qualche “Trucco Flachi” che vi suggerisco per le vostre feste in casa con gli amici, per risparmiare sui condimenti e quindi ridurre le calorie del piatto senza dover rinunciare al gusto!!!

RISOTTO GIALLO 440 kcal per porzione

Ingredienti per 4 persone 320 gr di riso Carnaroli 80 gr di cipolla 20 ml di vino bianco 1200 ml di brodo vegetale 40 gr di Grana Padano grattugiato zafferano + sale e pepe q.b.

Preparazione Fare un brodo vegetale con la carota, il sedano, cipolla o scalogno. In una casseruola tostare a secco il riso con la cipolla o lo scalogno tritato. Sfumare con poco vino bianco e continuare la cottura con il brodo vegetale. A fine cottura prelevare 1 cucchiaio di risotto e frullarlo con poco brodo e con la purea ottenuta mantecare il restante riso, dove nel frattempo si avrà messo lo zafferano (se si gradisce anche curcuma) diluito con brodo vegetale. Aggiungere il grana grattugiato, sale q.b. e una macinata di pepe nero.

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PETTO D’ANATRA ALL’UVA E CAVOLINI DI BRUXELLES 339 kcal a porzione Ingredienti per 4 persone 600gr petto d’anatra 300gr cavolini di Bruxelles 20 chicchi di uva bianca un cucchiaio (10gr) di olio di oliva due cucchiai (20gr) di burro uno spicchio d’aglio succo di un limone un rametto di rosmarino tre foglie di salvia sale e pepe qb

Preparazione Lavare e asciugare il petto d’anatra, poi disporlo in un piatto e spolverizzare con il pepe. Adagiarvi le erbe tagliate in grossi pezzi e l’aglio sbucciato. Bagnare con il succo di un limone e far riposare per un’ora in frigorifero. Lessare i cavolini di Bruxelles per 1015 minuti. Tagliare il petto in due, in modo da appiattirlo. Farlo rosolare 10 minuti, insieme agli aromi della marinatura, in una padella antiaderente con un cucchiaio di burro e uno di olio. Salare, pepare e rigirare, quindi far cuocere 5 minuti a fuoco vivo. Abbassare la fiamma, coprire con un coperchio e cuocere per 30 minuti circa, girando la carne a metà cottura. Togliere la carne dal tegame e tenerla in caldo avvolgendola in un foglio di alluminio. Eliminare le erbe e aggiungere i chicchi d’uva, facendo cuocere per un paio di minuti. Frullare i cavolini lessati e formare una purea amalgamando in padella con un cucchiaio di burro. Servire la carne, tagliata a fettine, in un piatto, insieme alla purea di cavolini e a qualche chicco d’uva.


[ s a lute

& benes s er e ]

INSALATA DI ARANCE E FINOCCHIO 85 kcal a porzione

Ingredienti per 4 persone 2 finocchi 4 arance 20 gr di olio extravergine d’oliva 20 gr di semi di sesamo 1 rametto di maggiorana sale e pepe q.b.

CARDI GRATINATI IN CROSTA DI SENAPE 140 kcal per porzione Ingredienti per 4 persone 1 cardo di 600 gr 30 gr di anacardi 40 gr di pangrattato 2 cucchiai di senape di Digione 1 cucchiaio di olio sale q.b.

Preparazione Pulire il cardo, cercando di eliminare i fili sulle coste più esterne, poi tagliare a pezzi e farlo bollire in acqua salata e acidulata. A parte tritare gli anacardi, in maniera grossolana, unire il pangrattato, la senape e l’olio. Scolare i cardi, disporli in una pirofila da forno con la base concava rivolta in alto e riempirli con la farcia. Mettere in forno a gratinare per 10-15 minuti circa a 180°C.

Dicembre 2019

Preparazione Pulire le arance a vivo, e raccogliere il succo che rimane. Pulire il finocchio e tagliarlo a fettine sottili. Tostare il sesamo in una padella o in forno per qualche minuto. Con il succo delle arance raccolto e l’olio fare una ‘citronette’, salarla e peparla. Condire il finocchio con la citronette, le foglie di maggiorana spezzate con le mani, il sesamo e le fette d’arancio. Ottima anche se condita in anticipo.

PERE AL VINO, CANNELLA E ANICE STELLATO 170 kcal a porzione Ingredienti per 4 persone 4 pere tipo Kaiser 100 gr di zucchero ½ litro di vino rosso cannella anice stellato vaniglia chiodi di garofano

Preparazione Pelare le pere e togliere il torsolo. Disporle in piedi in un tegame dove stiano a misura, unire lo zucchero e le spezie, coprire il tutto con il vino rosso. Farle cuocere coperte e quando le pere sono cotte toglierle dal tegame e ridurre la salsa sino a quando caramella. Servire la pera glassata con la sua salsa.

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[ tv da gus ta re ] A cura di Edmondo Conti Finalmente è (quasi) Natale! Le strade, i negozi e le case sono già addobbate per le imminenti feste e

anche la TV si prepara a farvi vivere le atmosfere natalizie in famiglia con tante proposte

Rai1 ha iniziato il 29 novembre a riempire il venerdì sera con 2 supershow che ci faranno compagnia fino all’inizio del 2020. Ad aprire le danze l’inedita accoppiata di Vanessa Incontrada e Gigi D’Alessio padroni di casa di Vent’anni che siamo italiani: sì perché proprio 20 anni fa il cantante napoletano ha debuttato a Sanremo, mentre l’attrice spagnola era appena arrivata in Italia. Insieme per 3 puntate racconteranno questi ultimi 20 anni con tanti ospiti e canzoni in cui si esibiranno anche in duetto. A seguire, da venerdì 20 dicembre, Mara Venier spalancherà La Porta dei Sogni, un grande show emozionale che consentirà ai partecipanti di ricongiungersi con persone lontane, ma anche di poter realizzare viaggi, piccoli e grandi desideri o magari un semplice cambio look: basterà loro aprire la porta per ritrovarsi in un’altra dimensione con un racconto che strizza l’occhio a tecniche cinematografiche di grande effetto. Da lunedì 2 dicembre partirà la terza e ultima stagione della saga di una delle più importanti famiglie italiane del Rinascimento, I Medici. Con il sottotitolo Nel nome della famiglia, gli 8 episodi (trasmessi in 4 serate) si concentreranno sulla seconda parte della vita di Lorenzo il Magnifico, sempre interpretato da Daniel Sherman e ci mostreranno il modo di reagire alla perdita del fratello Giuliano (Bradley James) e come affronterà i nuovi nemici della sua famiglia e di Firenze. Nel cast di questa serie, la prima made in Italy approdata su Netflix, troveremo anche Neri Marcorè, nei panni di Papa Innocenzo VII e Alessandra Mastronardi, in quelli di Lucrezia Donati, amante di Lorenzo.

Torna la sera della Vigilia il Concerto di Natale dall’Aula Paolo VI in Vaticano. Condotto ancora una volta da Gerry Scotti, quest’anno potremo assistere alle emozionanti esibizioni di star di casa nostra come Simone Cristicchi, Elisa, Mahmood e Noemi, e di altri grandi ospiti internazionali come Mireille Mathieu, Susan Boyle e Lionel Richie.

Infine la sorpresa più particolare di queste feste ce la regala Sky con uno show veramente unico, Stasera Felicità, un one-man-show-cinematografico che vedrà come mattatore il comico e attore napoletano Alessandro Siani. Sarà proprio il cinema a caratterizzare lo show già dalla scenografia che si ispira al film “The Truman Show”, e che vedrà fondersi esibizioni live con dei cortometraggi firmati da Michele D’Attanasio (vincitore del David di Donatello per “Veloce come il vento” di Matteo Rovere).

Insomma un “Natale tutto d’oro”… Da parte mia l’augurio di trascorrere delle buone feste con le vostre famiglie e con tanta serenità nel cuore. Ci vediamo nel 2020! Dicembre 2019

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[ libri ] IL VENTO ATTRAVERSA LE NOSTRE ANIME

Lorenza Foschini ha realizzato un libro, delicato, colto, molto documentato, a Marcel Proust un autore da lei sempre amato, senza nascondere le realtà della sua vita, come il suo amore omosessuale con l’amico Reynaldo Hann che l’autrice ci documenta sempre con grande delicatezza. Ci racconta anche la vicenda editoriale, molto travagliata, della Recherche restituendo a Proust tutta la sua vulnerabilità e la sua umanità, che l’hanno portato ad essere un grande della letteratura mondiale. Un libro da leggere. Lorenza Foschini (Mondadori)

DIARIO DI UNA SCHIAPPA. GIORNI DA BRIVIDO

La scuola di Greg è chiusa: la neve ha bloccato tutto. Evviva! Sì, ma non troppo: l’intero quartiere si trasforma in un campo di battaglia invernale. Gruppi rivali si contendono il territorio, costruiscono fortini e combattono fino all’ultima palla di neve. E Greg? Ovviamente si trova nel bel mezzo del caos, insieme al suo fedele migliore amico Rowley. Ma il freddo non dura per sempre. E quando la neve si sarà sciolta, che fine avranno fatto Greg e Rowley? Avranno superato il gelido inverno da eroi? Una sola cosa è certa: avranno vissuto giorni da brivido. Jeff Kinney (Il Castoro)

PRIMA CHE TU VENGA AL MONDO

Nove capitoli, uno per ogni mese di «gravidanza», che compongono una lunga lettera, emozionante e ironica, destinata a un bambino che non c’è ancora mentre si fanno i conti con un padre che non c’è più. Una storia d’amore e di rinascita che ti ricorda come attraverso gli altri puoi ritrovare in te infinite risorse e comprendere ciò che conta davvero. Se «la vita è un gioco e vince chi ritorna bambino», per riuscirci bisogna prima diventare adulti. Un libro da leggere per sorridere e per commuoversi nelle parole forti e sensibili di Massimo Gramellini. Massimo Gramellini (Solferino)

LA TERZA SORELLA

La baronessa Elena Clerici di Garbagna è stata uccisa nel suo letto, con la gola trafitta da un ferro da calza. A ritrovare il corpo è Carlo, il marito, che si trasforma ben presto nel primo dei sospettati. Ancora una volta Elda Lanza costruisce un giallo ricchissimo di suggestioni, capace di avvincere il lettore dalla prima all’ultima pagina, dipanando il mistero con la sua consueta abilità narrativa. Elda Lanza (Salani)

FATE COME SE NON CI FOSSI

Marco Presta si tuffa tra gli altri con un triplo carpiato restituendoci un’umanità che ci fa sorridere e pensare, senza giudizio, sì, ma anche senza facili vie di fuga. E nel susseguirsi di episodi esilaranti, pensieri “gradassi”, storie e idee di storie, riflessioni ironiche, dinamitarde, luminose, viene fuori il libro di un misantropo gentile, di un uomo che si è buttato nel mondo a modo suo, per raccontarcelo. Marco Presta (Einaudi)

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Dicembre 2019


[ libr i ]

UNA GRAN VOGLIA DI VIVERE

Svegliarsi una mattina e non sapere più se ami ancora la donna che hai vicino, la compagna di una vita, con cui hai costruito una famiglia. Non sai come sia potuto accadere. Non è stato un evento, una situazione, un tradimento ad allontanarvi. È successo senza esplosione, in silenzio, lentamente, con piccoli, impercettibili passi. Un giorno, guardando l’uno verso l’altra, vi siete trovati ai lati opposti della stanza. Ed è stato difficile perfino crederci.

VETRINA

Fabio Volo (Mondadori)

IN CUCINA CON VOI

Benedetta Rossi torna in libreria con tante nuove ricette. «Sto vivendo un’avventura incredibile che qualche volta mi porta lontano. Ma la cosa più bella è che tutto è iniziato da casa mia e da casa mia continua a vivere. Anche per questo mi sento ancora la Benedetta di sempre: sono ancora qui che coltivo l’orto come mi ha insegnato nonna, mi prendo cura di Marco e Nuvola, mi rilasso all’ombra del mio albero e tutti i giorni sono in cucina per trascorrere il tempo con voi. Benedetta Rossi (Mondadori Electa)

I (MIEI) GRANDI CLASSICI

Nuove ricette e antichi sapori nell’ultimo racconto di Angela Frenda dedicato ai grandi classici. Dal timballo di ziti ai risotti mantecati, dallo sformato di patate ai bianchetti fritti, le ottanta nuove ricette sono da conservare e provare soprattutto nelle occasioni speciali. Con un solo obiettivo: farle diventare vostre. Perché la forza di un grande classico è (anche) sapersi adattare al tempo che cambia. Angela Frenda (Solferino)

FINALMENTE NATALE

Un libro per chi ha voglia di stare ai fornelli senza complicarsi la vita, perché le ricette sono alla portata di tutti: si rischia di iniziare leggendo un racconto e di ritrovarsi avvinghiati con piacere a un impasto che profuma di burro. Un libro da regalare a Natale ma da leggere tutto l’anno. Sabrine d’Aubergine (Guido Tommasi)

PAPERONE. UN PATRIMONIO DI STORIE

Un nuovo titolo della collana ‘’Disney Comic Collection’’ che celebra il 70° anniversario della creazione di Zio Paperone e ripercorre le sue avventure, attraverso le principali storie a cui sono dedicati tanti contenuti speciali. Walt Disney (Giunti)

Dicembre 2019

UNA MAMMA LO SA

Nel libro la showgirl racconta la battaglia del figlio contro un terribile male, durata due lunghi anni e terminata con la sconfitta del tumore. La stessa Elena ripercorre quel lungo percorso fatto di ansie indicibili, di grande sconforto, di grande fiducia nelle terapie, nei contrastanti sentimenti di mamma che vuole comunque sempre proteggere il proprio figlio. È un libro da leggere, soprattutto per chi apprezza lo straordinario linguaggio del cuore. «Ho deciso sin da subito di devolvere il contratto iniziale, il ricavato del libro e tutti i diritti di licenza delle royalties al progetto Heal». Elena Santarelli (Piemme)

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BUONENOTIZIE Abbiamo scelto per questo ultimo numero dell’anno una storia che ha il sapore della favola. Dobbiamo ringraziare il giornalista del Corriere della Sera Jacopo Storni, che l’ha scoperta e raccontata per il settimanale “Buone Notizie”. Carlo Kauffmann

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UNA BIMBA E UNA BICICLETTA

Forse fino ad oggi pochi conoscevano la storia di Mevan Babakar e della bicicletta che le cambiò la vita. Mevan aveva 5 anni quando con sua madre, scappò dal nord dell’Iraq e attraverso un lungo viaggio fra Turchia, Azerbaijan, Russia, si ritrovò a vivere in un campo profughi nella città olandese di Zwolle. In questo campo incontrò un giorno Egbert, un operatore umanitario che, commosso dalla storia della bambina, decise di regalarle una bicicletta. Un regalo inaspettato che contribuì a cambiarle la vita: «Ricordo che il mio cuore esplodeva di gioia racconta oggi Mevan - non potevo credere che fosse mia. Quando qualcuno ti dà qualcosa che è più di quello che meriti, devi riconsiderare quanto vali». Non fu un semplice regalo. «Non era per la bici in sé. Quel regalo e i sentimenti che ha scatenato hanno finito per diventare la misura del mio stesso valore» dice Mevan. Do-

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po poco, la famiglia si trasferì a Londra. Mevan è cresciuta, ha avuto la possibilità di andare a scuola e si è laureata in bioingegneria all’Università di Sheffield e ha iniziato una carriera nei media. Ma la sua storia di migrante l’ha sempre contrassegnata, è sempre stata presente nella sua mente e nel suo cuore. E quella bicicletta ricevuta in regalo nei suoi primi anni di vita, non l’ha mai scordata. È così tornata nel paese dove c’era il campo profughi. «Sono andata al Comune e alla biblioteca locale e ho

chiesto a più persone possibili. Nessuno ne sapeva molto». Era difficilissimo trovare “l’uomo della bicicletta” senza neppure ricordare il suo nome. Eppure Mevan non si è arresa e ha deciso di raccontare con un tweet la sua vicenda. Il suo tweet iniziava così: «Ciao Internet, è una lunga storia, io ero una rifugiata». Non avrebbe mai pensato di poter risalire a Egbert. Pochi minuti dopo, il suo post era stato ritwittato centinaia di volte. Tante persone si sono adoperate per rintracciare Egbert. Nel giro di un’ora, Mevan è stata invitata da un giornalista locale nel suo ufficio. Hanno registrato un’intervista per i social. Alla fine della giornata, Mevan aveva rintracciato la persona che cercava, e il martedì successivo lei e il giornalista sono andati a fare visita a Egbert, ritrovato in Germania. «È stato meraviglioso - ha detto lei -. È stato come vedere un parente che non vedevi da tanto tempo». Dicembre 2019




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