italiadagustare - Luglio Agosto 2019

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Anno 7 - Luglio/Agosto 2019

Teatro greco di Taormina

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

IL PERSONAGGIO

CARLA FRACCI UNA VITA IN PALCOSCENICO

SCOPRI L’ITALIA

SULLE STRADE DEL MAMERTINO

[STILE ITALIANO]

LA PENNA AURORA COMPIE 100 ANNI



Luglio

Agosto 2019

indice [ PERSONAGGIO] 6

Carla Fracci: una vita in palcoscenico

[ STILE ITALIANO]

9 Aurora 1919 - 2019: passione italiana 10 L’Italia tra le prime 150 nella classifica delle migliori università al mondo

[ SCOPRI L’ITALIA]

11 Sulle strade del Mamertino 14 Novara scommette sulla danza 15 Di Gavi in Gavi diventa Festival!

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[ MOVIES & AWARDS]

16 Cannes: un’altra Palma d’Oro in Oriente 17 Fuoricinema Fuoriserie; Festival Mix Milano

[ SALUTE & BENESSERE]

18 E…state in leggerezza ma con gusto!

[ LIBRI]

20 Amor Roma 21 Le nostre recensioni

[ TV DA GUSTARE]

22 Cosa vedremo in TV

[ AGENDA ITALIA]

23 Aperitivo estivo in case e giardini esclusivi

[ BUONE NOTIZIE]

Carla Fracci

24 Tratte dal Corriere della Sera Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Valerio Consonni Edmondo Conti Cesare De Santis Teobaldo Fortunato Carlo Kauffmann Sandro Nobili Luglio/Agosto 2019

Alessia Placchi Monica Rota Edizioni Le Roy srl Redazioni: Milano | Roma redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Telefono: 377.4695715 Promozione & PR Anna Nannini, Dante Colombo, Carlo Kauffmann info@le-roy.it Pubblicità & Advertising Team Entertainment - Milano Via Melchiorre Gioia, 72 info@teamentertainment.eu Telefono: 02.89412141

Stampa La Serigrafica Arti Grafiche Via Toscanelli 26 - Buccinasco Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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LU G LIO /AGO STO 2019

Cari amici e lettori, finalmente l’estate è arrivata e più quest’anno che mai si è fatta attendere! Le vacanze sono il periodo più atteso da tutti noi: sono sognate, programmate e le si attende con le più rosee aspettative. C’è chi proprio non vede l’ora di partire, e chi invece, al lavoro, nelle ultime ore si fa prendere dall’ansia di staccare la spina e dalla paura che restando ‘non collegati’ si perdano le occasioni di lavoro più importanti. Tranquilli, queste sono paure che quasi sempre ci abbandonano un istante dopo la partenza, lasciando spazio alla gioia e al relax, perché finalmente possiamo dedicarci a noi, alle nostre passioni e ai nostri affetti. Come sempre noi tutti ci auguriamo che le nostre pagine possano allietarvi anche durante le vostre vacanze. Il personaggio del mese è una vera icona della danza, uno di quegli artisti internazionali invidiati e desiderati in tutto il mondo: Carla Fracci. Insieme viaggeremo alla scoperta di meravigliosi angoli del nostro Belpaese, in Sicilia nel territorio di uno dei vini più antichi della storia, il Mamertino doc e in Piemonte nelle terre del Gavi. Vi parleremo ancora di danza, di Cinema e poi non perdetevi le ricette per l’estate, tratte dal mio libro “La Dieta de 5”, ideali per coniugare il gusto alla salute e per un’estate in forma. Per finire, in “Agenda Italia” vi proporremo di visitare, durante il vostro relax estivo, alcune case e giardini esclusivi diventati beni del FAI, tutti luoghi davvero speciali. Arrivederci a settembre e… buona Estate a tutti!

SCARICALO ORA! Hai il nostro numero precedente? Se non ce l’hai, non preoccuparti, puoi scaricarlo gratuitamente tramite il nostro sito: www.24orenews.it Luglio/Agosto 2019

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[ per s onaggio ]

CARLA FRACCI UNA VITA IN PALCOSCENICO A cura di Dario Bordet

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È una delle più importanti ballerine della storia, regina indiscussa di palcoscenici mondiali. Figlia di un tranviere dell’ATM (Azienda Trasporti Milanesi), Carla Fracci nasce a Milano nel 1936; muove i primi passi nel mondo della danza, sin da piccola, diplomandosi presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, nel 1954. «A differenza di tante altre bambine, io non ho mai realmente sognato di fare la ballerina: volevo fare la parrucchiera. Fu un’amica dei miei che li convinse a portarmi all’esame di ammissione alla scuola di ballo della Scala. E mi presero solo per il “bel faccino, perché ero nel gruppo di quelle in forse, da rivedere». Carla Fracci prosegue la sua formazione artistica partecipando a stage avanzati a Londra, Parigi e New York. Dopo solo due anni dal diploma diviene solista, poi nel 1958 è già prima ballerina. A partire dalla fine degli anni ‘50 le apparizioni su importanti palcoscenici sono moltissime. Fino agli anni ‘70 danza con alcune compagnie straniere quali il London Festival Ballet, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet. Dal 1967 è artista ospite dell’American Ballet Theatre. In qualità di Étoile danza nei più prestigiosi teatri al mondo con i più celebri coreografi al fianco di bal-

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[ per s ona ggio ]

Photo Luca Vantusso

A sinistra: Francesco Borelli con Lorella Cuccarini presentano Carla Fracci al Novara Dance Experience “Il Festival”; sotto: Rudolf Nureyev

lerini diventati poi leggendari. Ha interpretato oltre duecento ruoli, ma la sua notorietà artistica rimane perlopiù legata alle interpretazioni dei ruoli romantici come Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini… ma su tutti c’è Giselle. «È un ruolo che ho personalizzato, sciogliendomi i capelli, indossando un tutù di tulle di seta come mi suggerì Anton Dolin ispirandosi alla leggendaria Spessivtseva. Qualche collega insinuò che il segreto della mia Giselle si nascondeva proprio in quella seta impalpabile. Ci vuole ben altro». Tra i grandi ballerini che sono stati suoi partner sul palcoscenico si annoverano Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Mikhail Baryshnikov, Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi e soprattutto il danese Erik Bruhn. Le è accaduto, però, anche di trovarsi di colpo da sola in scena… «Con Nureyev furono graffi ma mi incitò al coraggio. Con Bruhn ballai tanto in Canada. Straordinari Baryshnikov e Vassiliev. Ma il teatro è imprevedibile: una sera, al Colon di Buenos Aires, danzavo Giselle con Gheorghe Iancu, nel secondo atto si ruppe un tendine. Improvvisai ballando con il fantasma di Albrecht. Anche Nureyev, bloccato da Luglio/Agosto 2019

un crampo, mi lasciò sola una sera». La “Giselle” danzata da Carla Fracci con Bruhn sarebbe rimasta indimenticabile tanto e ne verrà realizzato un film nel 1969. Alla fine degli anni ‘80 dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli assieme a Gheorghe Iancu. Nel 1981 in una produzione televisiva sulla vita di Giuseppe Verdi, interpreta la parte di Giuseppina Strepponi, soprano e seconda moglie del grande compositore. Tra la principali opere interpretate negli anni successivi ci sono “L’après-midi d’un faune”, “Eugenio Onieghin”, “La vita di Maria”, “La bambola di Kokoschka”. Diventa Ambasciatrice di buona volontà della FAO, poi Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze e Direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2013 è uscita, per Mondadori, la sua autobiografia di successo “Passo dopo passo. La mia storia”. Insieme al marito, il regista Beppe Menegatti, forma una coppia legata indissolubilmente alla danza e al teatro, quali ambasciatori culturali dell’Italia nel mondo. Bellezza tersicorea, grazia, magia, etereità hanno costellato la presenza artistica dell’étoile Carla Fracci, diretta

spesso dal marito, a coronamento di una straordinaria carriera “sulle punte” ancora oggi in piena attività. All’inizio della sua carriera non si sarebbe certo aspettata di danzare ancora a quest’età: «A 21 anni feci il celebre Pas de quatre con la Chauviré, la Schanne, la sublime Markova: quest’ultima aveva 47 anni e mi sembrava matura. “Mai andare in pensione”, mi disse un giorno Rita Levi Montalcini. Ho coltivato il mio corpo alla sbarra, mi sono sempre tenuta allenata. È l’unico elisir di giovinezza che conosco: “Non farti mai ritoccare da un chirurgo estetico, rovinerebbe il tuo profilo neoclassico”, si raccomandò Wanda Osiris». «Sono stata ripagata dalla vita come donna e come artista, lo riconosco. La danza è soltanto lavoro, lavoro micidiale. Non è qualcosa che riguarda la ginnastica, ma l’estetica, la danza è un dialogo incessante con la bellezza».

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[ s tile ita lia no ]

AURORA 1919 - 2019

PASSIONE ITALIANA, TRATTO DISTINTIVO! A cura di Carlo Kauffmann

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Fondata nel 1919 con il nome “Fabbrica italiana di penne a serbatoio Aurora”, la storica Manifattura Penne Aurora, fiore all’occhiello dell’industria torinese, ha raggiunto quest’anno l’importante traguardo dei 100 anni. Quando Aurora apparve sul mercato erano addirittura gli anni del Trattato di Versailles, ma la creazione di quella stilografica, unica per design e raffinatezza, capace di segnare un nuovo modo di scrittura, segnò il risveglio italiano e la nascita di una azienda a lungo sognata dal suo fondatore. Forte di un fatturato raddoppiato in 5 anni e in continua crescita, e dopo aver chiuso l’anno inaugurando la prima boutique monomarca italiana in Via del Babuino a Roma, la maison torinese ha festeggiato il suo primo centenario regalandosi un nuovo look. Con la collaborazione di Italdesign - Giugiaro è stato creato un nuovo logo - Cento! - che pur rispettando gli stilemi ed i colori distintivi del logo originario ne hanno voluto esaltare il dinamismo e lo spirito innovativo e dove il lettering rigorosamente in italiano vuole sottolineare l’orgoglio di appartenere ad una nazione la cui eccellenza manifatturiera è vero modello per tutto il mondo. Non a caso la penna Haustin, disegnata da Marco Zanuso nel 1970, è esposta al MOMA Museum di New York, ed è una delle più importanti testimonianze della creatività e del design italiano nel monLuglio/Agosto 2019

do. Oggi Aurora non esce più solo da una fabbrica ma da un vero e proprio polo culturale in grado di ospitare la produzione tecnologica ma anche il Museo dell’Officina della Scrittura e di organizzare attività pensate ad hoc per le scuole. Nell’antica fabbrica dell’Aurora si sta facendo spazio per la prima isola interamente robotizzata che realizzerà penne stilografiche. Cesare Verona, Presidente e AD dell’Azienda, rivendica con passione il «made in Italy». Ha voluto una bandiera, illuminata anche di notte, all’ingresso della fabbrica, e un tricolore è stampato sulle casacche dei dipendenti, accanto al loro nome e al simbolo storico dell’azienda. «Siamo tra i pochi ad avere il privilegio di poter raccontare una storia. E abbiamo il dovere di farlo» - ha affermato Verona. Buon compleanno Aurora! Cesare Verona Presidente e AD

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[ s tile ita liano ]

L’ITALIA TRA LE PRIME 150

NELLA CLASSIFICA DELLE MIGLIORI UNIVERSITÀ AL MONDO A cura di Cesare De Santis

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Sono 34 gli atenei italiani presenti nella 16a edizione di QS World University Rankings, una delle più note classifiche universitarie mondiali, consultata ogni anno da decine di milioni di studenti. Nell’edizione 2020, appena pubblicata sul sito QS Top Universities, a guidare la classifica è Il Politecnico di Milano, come accade ormai da 5 anni, con la novità che nel 2020 entra nella top 150, passando dal 156° al 149° posto. La presenza italiana è aumentata di 4 atenei (Parma, Udine, Salerno e Bari), salendo quindi dai 30 del 2019 ai 34 del 2020. L’Italia è settima al mondo e terza in Europa (preceduta da Regno Unito e Germania) per il numero di atenei presenti in classifica. Il ranking si basa su una ricerca rigorosa che include le opinioni di 94mila docenti, accademici e ricercatori e di 44mila manager e direttori delle risorse umane; comprende l’analisi di 11,8 milioni di pubblicazioni scientifiche, di 100 milioni di citazioni e i dati sulla distribuzione di 23 milioni di studenti e di circa 2 milioni di docenti e ricercatori. Il Politecnico di Milano è seguito dalla Scuola Su-

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periore Sant’Anna di Pisa, tra le più storiche d’Italia, al 177° posto insieme all’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna. Si passa

poi alla 203a posizione con l’Università la Sapienza di Roma, mentre per trovare un’altra scuola toscana si sale fino al 204° posto con la Scuola Normale di Pisa. Alla 234a posizione l’Università di Padova, mentre alla 302a l’Università di Milano. Il Politecnico di Torino è in 348a posizione, 389° posto per l’Università di Trento che si piazza nella stessa posizione della classifica mondiale con l’Università di Pi-

sa. 424° posto per l’ateneo napoletano Federico II, 448° per quello fiorentino. Su www.24orenews.it/ home/in-primo-piano/22198 potrete trovare l’elenco delle posizioni successive. Ecco altri dati interessanti. Il Sant’Anna di Pisa si piazza nella top 10 per l’impatto della ricerca prodotta. L’Università di Bologna è in 74a posizione per quanto riguarda l’apprezzamento da parte della comunità accademica internazionale, seguita da la Sapienza al 78° posto. È invece 61° il Politecnico di Milano per quanto riguarda i recruiter internazionali, la Bocconi (che non è nella classifica generale) in questa la si trova al 70° posto. Sotto il profilo della proporzione tra docenti e studenti la Scuola Normale Superiore di Pisa è sedicesima al mondo. Cosa dire, il Belpaese si distingue nel mondo davvero in ogni campo, è la nostra “Italia da gustare”! Luglio/Agosto 2019


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LA SICILIA DA GUSTARE SULLE STRADE DEL MAMERTINO A cura di Teobaldo Fortunato

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Per chi, venendo dal continente, alla ricerca dei sapori genuini della Sicilia, giunge “Di qua dal Faro”, per citare un libro del famoso scrittore messinese Vincenzo Consolo (Sant’Agata di Militello, 1933 - Milano, 2012) e sbarca a Messina, il primo itinerario d’eccellenza, se si decida di proseguire verso il golfo di Milazzo a Nord è quello enologico, gastronomico, alla ricerca d’un blasonatissimo vino d’eccezione: il Mamertino di Milazzo! E, prima di imbarcarsi verso le isole Eolie, dopo una visita a quel che resta della Messina storica, la testa di ponte che da millenni congiunge la grande isola al resto d’Europa, basta deviare pochissimo dalla strada statale per coniugare paesaggio, arte, architettura e sapori. Una prima tappa è a Roccavaldina, minuscolo comune, affacciato sul golfo di Milazzo, sulle Eolie ed i monti Peloritani. È dominata dal castello, al centro del borgo. È l’unico maniero di stile fiorentino di tutta la Sicilia. Ma, la meraviglia nel borgo è l’antica Farmacia Luglio/Agosto 2019

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Savoca

Giardini-Naxos

che risale al 1628. Giunta intatta fino ad oggi, consta di una collezione di 238 manufatti di ceramica, tra albarelli, fiaschette ed anfore di rara bellezza, tutti proveniente da una bottega urbinate. Notevole, è un vaso siglato dal maestro Antonio Patanazzi databile al 1580. Una sosta ulteriore, scendendo verso la costa, tra ampi tornanti, curve e un lungo rettilineo in discesa, è d’obbligo a Torregrotta, per degustare il nobile ed arcaico vino Mamertino, ricordato da scrittori come Strabone, Cesare, Plinio e Marziale. Il piccolo comune che s’affaccia sul mare, se non evidenzia notevoli resti archeologici, conserva tuttavia un bel portale merlato del Cinquecento. Lungo la costa, tra borghi marinari e spiagge lunghissime, a dominare è Milazzo, ideale punto di partenza per le isole, per Tindari ed il Parco dei Nebrodi. Ricca di millenaria storia, dalla sua fondazione greca fino alla battaglia vinta da Garibaldi contro i Borbone, fa parte dei borghi più belli d’Italia. Il nucleo antico vanta conventi e chiese e palazzi nobiliari edificati tra il XV ed il XVIII secolo. Il castello di Federico II rappresenta l’edificio

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Taormina

più grandioso: un’autentica cittadella fortificata. È dall’alto di Capo Milazzo che l’orizzonte si allarga e la vista si perde verso le isole. Sulla parte finale del promontorio, sorge il Santuario di Sant’Antonio da Padova, un rifugio rupestre a strapiombo sul Capo. Ritornando verso il mare, dal porto, salpano aliscafi e imbarcazioni verso le Eolie; noi decidiamo di proseguire verso Nord e dirigerci a Stromboli, l’isola di fuoco, dove nel 1950 esplose la passione tra Roberto Rossellini ed Ingrid Bergman, durante le riprese del film “Stromboli, Terra di Dio”. Oltre la sabbia nera, lambita dalle acque cristalline, sono i colori forti della vegetazione che colpiscono: limoni, fichi d’india e fiori di bouganvillae. Tuttavia, è la malia dei tramonti, rossi come la “Sciara del fuoco” eruttata dal vulcano ad ogni ora che rapisce l’anima; rimane impressa, al pari dell’odore intenso dei gelsomini che di notte, nei vicoli bui, inebriano il turista che è perso per sempre! Al mattino, la passeggiata prosegue fino alla piazzetta da cui godere la visione di Strombolicchio, per poi discendere verso le spiagge nere e godere del sole e dalle

acque mitigate. Prima del calar del sole, ogni giorno, senza sosta ripartono i traghetti e gli aliscafi che tornano a Milazzo o si dirigono verso Napoli, lasciando dietro di sé, la scia dei flutti, fino a che l’isola diventa un punto piccolissimo, oscuro e lontano. Da Messina a Taormina Un tuffo nella mondanità è il percorso sul versante ionico, sempre partendo da Messina, alla volta di Taormina, una delle mete più note del jet set internazionale. Tra le cittadelle costiere che s’aprono sul limpidissimo mare, Savoca è un autentico borgo d’arte per le architetture medievali, rinascimentali e barocche. Ma, sono le 17 mummie nella cripta dei Cappuccini e l’utilizzo dei suoi scorci da parte di F. Ford Coppola, quale location del film “Il Padrino”, ad averle dato quella fama che tuttora conserva. Segue il minuscolo paesino di Forza d’Agrò; si affaccia sul mar Jonio come un belvedere da cui la vista spazia su tutto l’arco costiero da Messina a Siracusa, dall’Etna a Giardini-Naxos fino a Taormina. Il centro storico denuncia l’ascendenza di borgo Luglio/Agosto 2019


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l’ita lia ]

Cassata dell’antica pasticceria Irrera

Stromboli

medievale; antichi palazzi tra stradine tortuose e strette che si inerpicano fino alla vetta, vedute panoramiche sul mare in basso, lo rendono unico. Questo il motivo per cui F. Coppola ha ambientato molte scene dei film sulla saga dei Corleone. Scendendo a mare, ad incantarci è l’atmosfera che si respira a Giardini-Naxos, prossima a Taormina da cui oltre un secolo fa si è distaccata. Il salotto buono è rappresentato dal Corso Umberto che l’attraversa da Nord a Sud. Ricca di locali e bar è popolata in ogni stagione dell’anno, in virtù del clima mite. Prossima ad essa, è Taormina dove la scenografia del paesaggio si fonde con l’architettura, l’arte e la cultura; una delle mete più elitarie del Grand Tour, ha visto passeggiare tra le sue strade, sostare negli augusti palazzi nobiliari, nei sontuosi hotel de charme, teste coronate e divi di Hollywood, scrittori ed intellettuali, scienziati e filosofi, alla ricerca della dolce vita. Il mito continua tuttora, all’ombra del teatro greco e dei locali alla moda, rincorrendo il sogno della bellezza che in certi luoghi come Taormina non tramonta mai. Luglio/Agosto 2019

Sapori e profumi del Golfo di Milazzo, di Stromboli e della costa ionica Giunti di buon’ora a Messina, lasciandoci alle spalle Scilla e Cariddi, non possiamo proseguire senza aver deliziato il palato con la regina della pasticceria sicula: la cassata! Nell’antica pasticceria Irrera, la cassata è un tripudio per gli occhi ed il palato: pan di Spagna, ricotta di pecora e copertura di pasta di mandorle con un bicchiere di passito di Pantelleria. Per i golosi irriducibili, la pignolata è uno dei dolci messinesi più noti: riccioli di bignè fritti, in glassa di cioccolato e limone. Dopo la visita a Roccavaldina, una sosta dall’enologo Mimmo Paone a Torregrotta, per assaporare il Mamertino; il bianco, è un blend di uve Grillo e Inzolia e vitigni autoctoni, servito come aperitivo; il rosso, vede miscelate uve nere d’Avola e Nocera del territorio da Torregrotta a Ibrizzi, lungo la costa tirrenica. All’ora del pranzo, basta uscire dall’enoteca per passare al “RistoBistrot68” della famiglia Pastafiglia, e gustare il Panciotto di acciughe su crema di cipolle di Tropea in agrodolce; risalendo dal mare si può fare una tappa dallo chef

Giuseppe Geraci del ristorante Modì, per assaggiare la pepata di cozze. A Milazzo, lungo via Marina Garibaldi, è il gusto Espresso di Sikè Gelato a deliziarci con un gelato preparato con caffè espresso, infusione di anice stellato e liquore al cioccolato. A Stromboli, è la freschezza dell’insalata di arance, limoni e pesce spada al profumo di capperi, nei piccoli ristoranti sul mare; il pesce è il protagonista assoluto! Imperdibile la colazione mattutina al Canneto, fatta di granita al limone e brioche. Assolutamente da portare con sé al ritorno sulla terraferma, dopo un weekend di totale relax e bagni di sole di mare, le “piparelle messinesi”, da gustare con un bicchiere di Malvasia per rievocare atmosfere uniche ed irripetibili. Sulla Costa Orientale, non si può fare a meno di gustare la pasta con i ricci a Giardini-Naxos, o l’insalata di mare al Vicolo Stretto, un notissimo ristorante di Taormina, e all’imbrunire, sorseggiare l’Elisir d’amore ovvero il vino alla mandorla nel pittoresco Bar Turrisi a Castelmola vicino Taormina. Come terminare la serata? Con il principe della pasticceria: Sua Maestà, il cannolo siciliano!

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NOVARA SCOMMETTE SULLA DANZA «La danza è il linguaggio nascosto dell’anima» Martha Graham

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Novara scommette sulla danza. Dopo il successo dell’edizione 2018, il “Novara Dance Experience” si è svolto quest’anno dal 12 al 15 giugno trasformandosi in un vero e proprio grande Festival della danza italiana e internazionale. La prima finalità del Festival è quella di valorizzare la danza in Italia, in assoluta controtendenza rispetto a quanto (in Italia) accade. Una sfida lanciata dal direttore Artistico Francesco Borelli, già danzatore e direttore editoriale della Testata giornalistica Dance Hall News, e accolta con entusiasmo dal Comune di Novara e dal Teatro Coccia. Nell’ambito del Festival si è tenuto per due giornate un concorso internazionale di danza, articolato nelle 3 sezioni (Classico, Modern e Danze di carattere), che si è concluso con una premiazione finale e l’assegnazione di borse di studio. Le due prestigiose giurie erano presiedute da Anna Maria Prina, già direttrice per 32 anni della Scuola italiana di ballo del Teatro alla Scala. Tra i giurati: Gheorghe Iancu, Paola Cantalupo (direttrice artistica e pedagogica del Centre International de Danse Rosella Hightower

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a Cannes), Laura Comi (direttrice della Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma), Mauro Astolfi, Luciano Cannito, Shirley Essebom. Il Festival si è concluso sabato 15, presso il Teatro Coccia, con un Gran Galà a cui hanno partecipato autorevoli ospiti come Carla Fracci, Luciana Savignano, Lorella Cuccarini, Anbeta Toromani, Alessandro Macario, Gheorghe Iancu, Mauro Astolfi, Kledi Kadiu, Virna Toppi, Claudio Coviello, Bruno Vescovo, Kristina Grigorova e moltissimi altri. Il Galà si è aperto con il Bolero, in una nuovissima versione ballata dalla grande Luciana Savignano. Durante la serata i vincitori del concorso hanno avuto la possibilità di danzare tenuti a battesimo dai big della danza, oltre a dividere il palcoscenico con i tanti ospiti che si sono esibiti. Tre premi alla carriera sono stati consegnati a Carla Fracci, Lorella Cuccarini e Anna Maria Prina. L’intera manifestazione è andata a favore della Lilt Novara Onlus, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, a sostegno del progetto della Breast Unit per la ricerca della cura al tumore alla mammella.

Photo Credit Luca Vantusso

A cura di Momi Symon

Dall’alto: Francesco Borelli, Lorella Cuccarini, Carla Fracci e Gheorghe Iancu; Francesco Borelli e Luciana Savignano; gruppo di giovani ballerine Luglio/Agosto 2019


Photo Credit Canio Romaniello

[ gour met ]

DI GAVI IN GAVI DIVENTA FESTIVAL! È stata Antonella Clerici, amatissima conduttrice della tv italiana e grande appassionata di cucina a fare da ambassador alla denominazione del Gavi, una delle “perle” della sua terra di adozione, per la prima edizione del Di Gavi in Gavi Festival che si è svolta dal 7 al 9 giugno. Tre giorni di festa attorno alla denominazione del Gavi DOCG, un tour esperienziale organizzato dal Consorzio Tutela del Gavi per conoscere e degustare il vino e il cibo e le specialità degli 11 comuni che costituiscono la zona di produzione del grande bianco piemontese, per esplorare il territorio sperimentando le proprie passioni. Il Festival è innanzitutto un’importante attività di promozione del vino e del territorio, in cui la degustazione del Gavi Docg diventa l’opportunità per godersi quanto questo angolo di Piemonte, così vicino alla Liguria, offre in termini di Luglio/Agosto 2019

turismo, di arte e cultura, di cibo. Gavi è un distretto vitivinicolo che integra arte, storia, enogastronomia, sport, shopping e produzioni artigianali di eccellenza, offrendo molteplici opportunità di turismo esperienziale: 3 Golf Club, resort e cantine pronte ad accogliere gli appassionati, l’oulet più grande d’Europa, l’area Archeologica di Libarna e le incontaminate Aree Protette dell’Appennino Piemontese che arriva fino a Genova. In apertura della manifestazione si è svolto il Premio Gavi “La Buona Italia”, che da 5 anni ha il compito di segnalare e riconoscere le ‘buone pratiche’ nella valorizzazione italiana e internazionale delle filiere enogastronomiche, quest’anno dedicato allo “Smart wine: ovvero l’innovazione digitale in ambito vitivinicolo”. L’introduzione dell’agricoltura di precisione, dell’Internet of things, in vigna, in cantina e nella distribuzione del vino, le app e le nuove tecnologie assicurano la tracciabilità del prodotto, maggiore attenzione all’ambiente e alla sostenibilità della intera produzione, che si traducono in più sicurezza per il consumatore. Il vincitore del Premio 2019 è Marchesi de Frescobaldi (FI), mentre le Menzioni Speciali sono andate per la “Smart Wine in Vigna” a Guido Berlucchi (BS), per la “Smart Wine Blockchain” a Cantina Placido Volpone (FG) e per la “Smart Wine nell’Accoglienza” a Marchesi Antinori (FI).

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[ movies & a war ds ]

Dopo Shoplifters (Un affare di famiglia) del giapponese Hirokazu Kore’eda (premiato un anno fa) stavolta è stato Parasite (Il parassita) del sudcoreano Bong Joon-Ho a conquistare la Giuria e La Palma d’Oro del 72° Festival di Cannes. Il film racconta lotta di classe tra poveri e ricchi attraverso le vicende dei Ki-taek che sopravvivono di espedienti, e i Park, un confronto con un finale a sorpresa tarantiniano. Il premio riservato al miglior regista è andato ai fratelli Jean Pierre e Luc Dardenne, per il film “Le Jeune Ahmed” mentre quello alla migliore sceneggiatura a “A Portrait of a Lady on Fire” di Celine Sciamma, un film totalmente al femminile e racconta la storia di un’amicizia tra due donne, un’artista e la sua modella, che sfocia nell’amore più puro. Ad aggiudicarsi il Premio della miglior interpretazione femminile è stata Emily Beecham per il film “Little Joe” di Jessica Hausner, mentre Antonio Banderas è stato proclamato il miglior attore per il film di Pedro Almodovar Dolor y Gloria. Nessun premio per “Il Traditore” di Marco Bellocchio, unico film italiano in concorso, ma a rappresentare un po’ d’Italia nel palmares c’è Chiara Mastroianni, miglior attrice per “Chambre 212” di Christophe Honoré nella sezione parallela “Un Certain Regard”. Nel film la figlia di Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni interpreta una donna che lascia il marito ma va in una stanza dell’hotel di fronte a casa.

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CANNES: UN’ALTRA PALMA D’ORO IN ORIENTE Luglio/Agosto 2019


[ movies

FUORICINEMA FUORISERIE

Per 4 giorni dal 20 giugno, tra Anteo, Palazzo del Cinema e Chiostro dell’Incoronata si è svolta questa bella manifestazione con la direzione artistica di Cristiana Capotondi, Cristiana Mainardi, Gabriele Salvatores, Gino & Michele, Lionello Cerri e Paolo Baldini. A vestire i panni della madrina della kermesse un’amica speciale, l’attrice Angela Finocchiaro. Salvatores è un po’ l’anima di questa manifestazione voluta a Milano, città nella quale è tornato a vivere definendola “una città con una speciale attitudine civile”. Per questa edizione 2019 di Fuoricinema Fuoriserie, il regista ha portato un regalo speciale - “Mediterraneo” - uno dei suoi capolavori, realizzando una speciale reunion fra alcuni protagonisti del film come Diego Abatantonio, Ugo Conti e Claudio Bigagli. La rassegna alla quale hanno partecipato star del cinema e dello spettacolo, come Gina Lollobrigida, Enrico Brignano, Paola Cortellesi, Claudia Gerini, Giusy Ferreri, Riccardo Cocciante, Roberto Vecchioni, Fabio Concato, Sonia Bergamasco e molti altri, è stata aperta dal Sindaco Beppe Sala che ha dialogato con il vice direttore del Corriere della Sera Venanzio Postiglione, quotidiano che ha organizzato questa “splendida” rassegna. Appuntamento al 2020 con altre sorprese, sempre immancabili nel magico mondo del cinema. Luglio/Agosto 2019

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Grande successo per l’edizione 33 del Festival Mix Milano di Cinema GayLesbico e Queer Culture: domenica 23 giugno la kermesse si è conclusa registrando complessivamente 12mila spettatori, circa il 40% in più rispetto al 2018, che per 4 giorni hanno affollato le sale del Teatro Strehler e del Teatro Studio Melato, assistendo alle oltre 60 proiezioni, di cui 32 in anteprima italiana e 2 in anteprima europea, insieme a tantissimi ospiti e appuntamenti collaterali di musica, letteratura e arte. Le 3 giurie tecniche, formate da esperti e critici di cinema - Michela Murgia presidente di giuria Lungometraggi, Cristina Piccino presidente di giuria Documentari, Pietro Vito Spina Presidente della Giuria dei Cortometraggi - hanno così assegnato i premi: ‘Rafiki’ della regista keniota Wanuri Kahiu trionfa come Miglior Lungometraggio, ‘Cassandro, The Exotico!’ di Marie Losier come Miglior Documentario e ‘Projekt Baby’ di Johannes Pico Geertsen come Miglior cortometraggio. Tra gli altri premi, Premio Cielo Festival MIX a ‘Greta’ di Armando Praça, Premio MIX laF ancora a ‘Cassandro, The Exotico!’, Premio Cultweek di nuovo a ‘Rafiki’ e Premio del pubblico a ‘Benjamin’ di Simon Amstell. Non solo tante proiezioni ma anche tanti ospiti sul palco del Teatro Strehler: da Ambra Angiolini che ha premiato Natalia Aspesi con il riconoscimento ‘More Love’ - a Giuliana De Sio ‘Queen of Comedy’ e Nina Zilli ‘Queen of Music’, da Letizia Battaglia e Nando dalla Chiesa per ‘Shooting the Mafia’ a Melissa Greta Marchetto e Daniele Gattano per la serata di chiusura. Appuntamento al 2020 con altre sorprese, sempre immancabili nel magico mondo del cinema.

FESTIVAL MIX MILANO


[ s alute & benes ser e ]

E…STATE IN LEGGEREZZA MA CON GUSTO! A cura di Evelina Flachi

L’

L’abbiamo ripetuto più volte: la salute comincia anche a tavola. Non soltanto scegliendo le materie prime giuste, ma anche trovando le più corrette ed efficaci combinazioni di alimenti. Ecco per voi alcune ricette per l’estate, basate sui prodotti naturali della nostra cucina mediterranea e adatte a mantenere la linea e la salute senza perdere il gusto e il piacere di stare a tavola, in famiglia o con gli amici.

SPIEDINI IN PINZIMONIO 86 kcal a porzione

Ingredienti 12 pomodorini 1 zucchina 2 carote 1 gambo di sedano 1 cetriolo 1 spicchio d’aglio 20 steli di erba cipollina 250gr di yogurt 1dl di olio extravergine sale q.b.

Preparazione Spellare e tritare il cetriolo; frullarlo con lo spicchio d’aglio, poco succo di limone, l’olio, l’erba cipollina, lo yogurt e il sale. Quindi suddividere la crema in quattro bicchieri. Su 12 spiedini alternare i pomodorini, la zucchina a dadi, le carote e il gambo di sedano a fette. Distribuire nei bicchieri e servire.

POMODORI FARCITI OLIVE E CAPPERI 180 kcal a porzione Ingredienti per 4 persone 500gr di pomodori maturi 20ml di olio extravergine d’oliva 20gr di capperi 100gr di olive verdi 10gr di basilico 10gr di prezzemolo 1 spicchio d’aglio sale e pepe q.b.

Preparazione Lavare i pomodori, tagliarli a metà e cospargerli di sale, poi disporli a testa in giù per far perdere l’acqua di vegetazione. A parte mettere nel frullatore i capperi, le olive denocciolate, il basilico, il prezzemolo, lo spicchio d’aglio, e frullare unendo l’olio. Aggiustare di sale e pepe. Mettere i pomodori in una teglia con della carta da forno e infornare per 15 minuti a 200 °C. Togliere i pomodori dalla teglia, disporli in un piatto e condirli con la salsa frullata.

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Tratto dal libro “La dieta del 5” Luglio/Agosto 2019


[ s a lute

& benes s er e ]

RISO VENERE CON PEPERONI 210 kcal a porzione

Ingredienti per 4 persone 200gr di riso Venere 4dl di brodo 200gr di peperoni pesto olio extravergine q.b.

Preparazione Fare bollire il brodo, poi il riso e lessarlo fino a quando avrà assorbito il liquido. Tagliare a cubetti i peperoni, unire al riso freddo, condire con un filo d’olio e suddividere tutto in 4 stampini da infornare a 180 °C per 10 minuti. Sformare e profumare con 1 cucchiaino di pesto.

VITELLO TONNATO (LIGHT) 240 kcal a porzione (520 kcal la ricetta tradizionale) Ingredienti per 4 persone 400gr di tagliata di vitellone o carpaccio 8 alici sott’olio 4 uova intere 160gr di tonno in salamoia sgocciolato 20gr (10) cetriolini sott’aceto 4 cucchiaini di capperi ben lavati albume montato a neve q.b.

Preparazione Utilizzare fettine di vitellone sottili per tagliata o carpaccio. Cuocere la carne ai ferri, senza grassi, per pochi minuti e farla raffreddare. A parte fare cuocere le uova alla coque, romperle e metterle intere nel vaso del frullatore, aggiungendo il tonno sgocciolato, le 2 alici e la metà dei capperi e dei cetriolini ben lavati e scolati. Frullare il tutto. Se la salsa è troppo densa montare a neve un albume e aggiungere la dose utile ad ammorbidirla. Mettere 1 cucchiaio di salsa sul fondo di una piccola pirofila e disporvi sopra le fettine di carne. Aggiungere la salsa rimasta e adornare il piatto con i restanti capperi e cetriolini e con 4/5 fettine di carote.

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LIBRI A cura di Carlo Kauffmann

AMOR ROMA di GIANLUCA POMO collana “Varianti” Morellini Editore – 2019

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AMOR ROMA

Nei vicoli della città eterna si consuma l’omicidio di padre Gesualdo. Un giovane milanese trasferitosi a Roma si trova a indagare sulla misteriosa morte a fianco dell’ispettore Schiacciarino. Un giallo intrigante intervallato da splendidi scorci che conducono il lettore nella Roma più segreta e nascosta.

L

La vera protagonista del giallo “Amor Roma” è lei: Roma, la città parlante. Ma non la capitale altisonante e barocca che tutti abbiamo negli occhi, al contrario la Roma segreta e nascosta. La Roma che vediamo è solo la punta di un iceberg e ogni angolo, ogni vicolo, ogni statua, ogni catacomba, racconta un mondo che noi non conosciamo e che conoscono solo i veri esperti. La Roma dei vicoli, delle piazze sconosciute, delle vie che non compaiono nelle guide turistiche ma che traboccano di storia e leggende. E proprio in una di queste stradine laterali che prende avvio la storia quando il nostro protagonista Ludovico, ingegnere milanese trasferito da poco più di un anno a Roma (per realizzare il suo sogno di lavorare con l’arte e nell’arte) si imbatte nel corpo barbaramente violato di Padre Gesualdo, prelato officiante nella vicina Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola. Il giovane, ormai travolto dalla vicenda, si troverà a supportare le indagini del curioso ispettore Schiacciarino tra misteri e menzogne, ossessioni e sentimenti repressi ma anche geniali ed inconsuete espressioni artistiche tra vicoli e palazzi dall’inestimabile valore storico. Una collaborazione rischiosa e insieme divertente, per il rapporto amichevole che alla fine si instaura tra i due. Una descrizione acuta e brillante delle diverse personalità che animano la trama e che alla fine ci diventano familiari e amiche, come la meravigliosa città che ci si svela a poco a poco perché “Sembra quasi che Roma nasca per nascondere, per accudire i nostri misteri un po’ come la gloriosa lupa fece con i due gemelli Romolo e Remo”. ‘Amor Roma’ è un giallo movimentato e appassionante che coinvolge l’ambiente ecclesiastico romano per svelarne i limiti e le contraddizioni, senza cadere nella polemica e critica amara. L’avventura di uomini comuni, descritti nei loro particolari psicologici e nei loro tic che diventano personaggi coinvolgenti, a volte persino bizzarri, di cui arriviamo a conoscere le grandezze e le debolezze, gli atteggiamenti palesi e i pensieri nascosti in una continua scoperta proprio come quando ci si addentra girovagando per Roma e ci si perde nella sua “piccola grande bellezza”. Luglio/Agosto 2019


[ libri ] ROVINA

Via Emilia, tratto Parma-Reggio: tir, rumore e cantieri... sempre cantieri. Capannoni vuoti, villette a schiera, fiumi di cemento che si mangiano la pianura un ettaro alla volta. Ma quando ci scappa il morto ammazzato tutto, come un castello di carte, comincia a crollare. In questo racconto-saggio a parlare sono i protagonisti di una delle tante storie nere che abitano sul territorio che, come in una pièce teatrale, si confessano.

VETRINA

Simona Vinci (Einaudi)

DOVE FINISCONO LE PAROLE

Andrea Delogu, una delle più apprezzate conduttrici televisive e radiofoniche, racconta con vivace intelligenza e profonda sincerità la sua vita di dislessica in un Paese dove questo disturbo è ancora sconosciuto a molti. Questa “storia semiseria di una dislessica” è insieme testimonianza e terapia, è la storia di un percorso e di tutte le tappe che lo hanno contrassegnato. Andrea Delogu (Rai Libri)

NELLA NOTTE

Muovendosi tra la cronaca politica e il ritratto di due giovani donne, l’autrice, offre al lettore un’autentica anatomia del potere, analizzandone con spietata lucidità, antiche e nuove consuetudini: dalla corruzione, alla manipolazione sistematica delle informazioni, alle distorsioni alimentate dai nuovi media. Un racconto di questo mondo che, Concita De Gregorio, rivela nei suoi snodi più profondi. Concita De Gregorio (Feltrinelli)

ARIA

Capita raramente di incrociare lo sguardo di uno sconosciuto e sentire che è come se lo conoscessi da sempre. Questa è la storia di Silvia e Guido, giovanissimi, ma già in debito d’ossigeno con la vita. Marzia, studentessa universitaria, ci sorprende invitandoci a capire che quando incontri una persona speciale, l’unica cosa da fare è tenerla con sé, perché quel respiro che ti ha rimesso al mondo duri il più a lungo possibile. Marzia Sicignano (Mondadori)

MAI FERMARSI

Barbara Palombelli racconta con dolcezza e ironia gli affetti e gli eventi che l’hanno accompagnata nel corso della sua vita. Quattro figli, di cui tre adottati dopo lunghe battaglie, una famiglia che sembra un circo, e poi gli amici, i maestri e i compagni di una vita di corsa in cui sarà inevitabile per ciascuno di noi riconoscere i propri affanni quotidiani per tenere unito il tempo degli affetti e quello delle sfide. Barbara Palombelli (Rizzoli) Luglio/Agosto 2019

L’ESTATE DELL’ INNOCENZA

C’è un’età della vita in cui sono gli altri a scegliere, perché noi non siamo ancora in grado di farlo da soli. È la magia dell’essere bambini, il segreto che si nasconde dietro l’innocenza di quegli anni. Così è per Beatrice durante le vacanze estive dei suoi dieci anni, in compagnia del mare della Costa Brava che brilla di mille puntini all’orizzonte e della sua famiglia un po’ fuori dagli schemi: donne tenaci, indipendenti e a volte nevrotiche, che non si sono mai rassegnate al ruolo di mogli e madri. Beatrice è solo una bambina ma, in quell’estate, qualcosa comincia a cambiare. Clara Sanchez (Garzanti)

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[ tv da gusta r e ] A cura di Edmondo Conti Benvenuta Estate! A luglio e ad agosto, si sa, la tv esce un po’ dalle nostre abitudini quotidiane con

poche eccezioni, tra cui i telegiornali e qualche gustosa novità e un ritorno di cui desidero scrivervi.

Dal 26 giugno su Rai 1 è già iniziata la 25a edizione di Superquark, condotta dal formidabile Piero Angela. La più longeva rubrica di divulgazione della tv italiana si compone quest’anno di 9 nuove puntate: tra i temi che verranno affrontati questa estate troveremo dei documentari della BBC sull’ecologia e sui rischi ambientali, un servizio su come sterminare le zanzare, un’interessante alternativa alle bistecche di carne senza rinunciare al loro sapore e infine una puntata tutta dedicata ai transgender. Da domenica 7 luglio partirà su Canale 5 in prima serata Manifest, una serie TV americana in cui i 191 passeggeri di un aereo e il suo equipaggio, dopo un viaggio alquanto turbolento, apprenderanno che, mentre per loro sembravano passate solo poche ore, il resto del mondo li ha considerati dispersi (e presunti morti) per 5 lunghissimi anni.

Su Netflix voglio segnalarvi un’altra grandiosa serie: The Last Czar. Si tratta di un docu-drama disponibile già dal 3 luglio ispirato

alla travagliata vita della dinastia dei Romanov. In 6 episodi la serie riprenderà le vicende che portarono alla disfatta dell’Impero Russo, a partire dagli eventi che seguiranno la morte di Nicholas II, il papà della famosa Anastasia.

Infine dal 26 luglio sarà disponibile per i clienti di Amazon Prime Video The Boys che parte da un curioso interrogativo: cosa succederebbe se un gruppo di super eroi anziché essere buoni e di nobili intenzioni, approfittassero dei loro super poteri per corrompere le autorità e perpetrare abusi di ogni tipo? Ed è qui che entrano in azione i ‘Boys’, un gruppo di guardiani riunitisi per frenare i loschi intenti dei ‘Seven’. Basata su un fumetto di Garth Ennis e di Darick Robertson, questa serie è prodotta direttamente dagli Amazon Studios.

Prima di augurarvi una buona estate e di darvi l’appuntamento a settembre ci tengo a regalarvi la classifica dei 3 programmi più graditi dal pubblico italiano tra tutte le novità che vi abbiamo proposto nel corso di questa stagione. Al primo posto All Together Now condotto su Canale 5 da Michelle Hunziker con J-Ax. Al secondo posto A raccontare comincia tu che ha visto il ritorno di Raffaella Carrà su Rai 3. E al terzo posto Freedom con Roberto Giacobbo che ha portato su Rete 4 la divulgazione e il gusto per l’avventura. Ora è davvero tutto e non mi resta che augurarvi delle BUONE VACANZE… TUTTE DA GUSTARE!

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Luglio/Agosto 2019


[ a genda ita lia ] In questo numero vi segnaliamo appuntamenti davvero speciali per un aperitivo estivo in case e giardini esclusivi diventati beni del FAI. Vi suggeriamo di provvedere a prenotare telefonicamente o via web la vostra presenza e di verificare le date di questi straordinari “aperitivi d’estate”. Noi ne abbiamo scelti solo alcuni fra gli oltre 180 appuntamenti in calendario. Buona estate a tutti, l’Agenda Italia riapre le sue pagine a settembre PARCO VILLA GREGORIANA TIVOLI (RM)

Volete trascorrere una suggestiva visita notturna fra i Templi romani e il suono fragoroso delle Cascate di Tivoli? Non mancate allora ai prossimi appuntamenti del calendario FAI sere d’estate 2019. Inizia al tramonto il tour serale al Parco di Villa Gregoriana che si estende lungo il percorso dell’Aniene. L’appuntamento è alle ore 19 presso la terrazza dei Templi in Piazza del Tempio di Vesta 5 per un aperitivo di benvenuto accompagnato da prodotti locali. Alle 20:30 distribuzione delle “luci frontali” e discesa nel Parco. Prossimi appuntamenti 13 e 27 luglio 10 e 17 agosto. www.fondoambiente.it/luoghi/parco-villa-gregoriana

CASA CARBONE LAVAGNA (GE)

VILLA DEL BALBIANELLO TREMEZZINA (CO)

Torna uno degli appuntamenti più attesi dell’estate sul Lago di Como, l’aperitivo a Villa Balbianello. Un incontro raffinato arricchito dalla possibilità di scoprire i colori del lago al tramonto da un punto di osservazione davvero unico. Per chi lo desidera, nel corso della serata, si possono visitare gli interni della Villa e il Museo delle Spedizioni. Prossimi “Aperitivi” il 14, il 21, il 28 luglio e l’11 agosto. Per questi appuntamenti è possibile raggiungere Villa Barbianello soltanto via lago dal Lido di Lenno. Il transfert è incluso nel biglietto di ingresso. www.fondoambiente.it/luoghi/villa-del-balbianello

In questo piccolo mondo silenzioso nella riviera di Levante, torna la possibilità di gustare un aperitivo davvero speciale, nella suggestiva ed elegante cornice del giardino di Casa Carbone. Una vera oasi di piante da frutto, ornamentali ed esotiche. L’aperitivo si gusta tra fiori coloratissimi. Tutti i Martedì e Venerdì fino al 6 settembre. www.fondoambiente.it/luoghi/casa-carbone VILLA PANZA VARESE

Fino al 29 settembre la Villa prolunga il suo orario di apertura e permette di partecipare ai magici aperitivi, cene ed eventi promossi dal FAI anche per questa estate 2019. Tre serate speciali l’11, il 18 e il 25 luglio con altrettanti appuntamenti a tavola con le regioni Italiane attraverso i piatti della tradizione. Il ristorante Luce prepara cena e buffet con finger food e un primo piatto regionale. Bella idea quella della cucina aperta per provare con Andrea e Matteo, a fare la pasta fresca. Siete sempre invitati a prenotare la vostra visita e la cena in Villa. www.fondoambiente.it/luoghi/villa-e-collezione-panza Luglio/Agosto 2019

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BUONENOTIZIE Siamo all’ultimo appuntamento con l’inserto settimanale “Buone Notizie. L’Impresa del Bene” del Corriere della Sera e abbiamo trovato due servizi delle giornaliste Elena Comelli e Paola D’Amico, che riguardano iniziative italiane in favore dell’ambiente. Ve le raccontiamo augurandovi Buone Vacanze.

LA STARTUP CHE CATTURA LA PLASTICA

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Fabio Dalmonte, 36 anni, romagnolo residente a Londra, ha scoperto, lavorando in Indonesia, ad un progetto di ricerca sulla gestione dei rifiuti, l’enorme quantità di detriti che galleggiavano sul fiume di Giakarta, Ciliwung. Dalmonte, che dopo una laurea in ingegneria gestionale a Bologna e un master in Scozia ora lavora come consulente a Londra per una società specializzata nelle tematiche ambientali dice «In certe zone dell’Asia, i fiumi vengono trattati come una discarica e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti nei mari del mondo». Da qui l’idea di fermare il flusso dei detriti prima che si disperdano in mare, con un sistema di barriere, capaci di catturarli e avviarli al riciclo. Il progetto di una startup per realizzare questo sogno si è sviluppato insieme a Mauro Nardocci, un manager romano di 38 anni, che ha diretto il marketing di Barilla per il Centro Europa e ora fa l’executive coach a New York. Così nasce Sead, la startup con cui Dalmonte e Nardocci hanno creato The Blue Barriers, un sistema che si vuole modulabile e replicabile, dal Nilo al Gange, a seconda della dimensione dei fiumi. «Si tratta di due barriere galleggianti - spiega Dalmonte - posizionate diagonalmente sul fiume e leggermente sfalsate, in modo da creare una corrente che trasporta i rifiuti verso un punto sulla riva, dove verrà costruito un bacino di collezione in cui gli scarti verranno accumulati, prelevati e avviati alla selezione».

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“QUELLI CHE NON SPRECANO”

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È dedicata agli alberi, come salvarli e prendersene cura, la decima edizione del «Premio Non sprecare». Fino al 20 ottobre, chi ha a cuore la sostenibilità e ha un’idea per passare dalle parole ai fatti, si può candidare. Per partecipare basta inviare progetto e candidatura, al sito www.nonsprecare.it. Il premio è aperto alle Scuole, alle Imprese, alle Associazioni o alle singole persone. Nasce da un’idea di Antonio Galdo, ed è organizzato con l’università Luiss, che ospiterà a Roma la cerimonia finale, prevista in novembre. La Luiss, infatti, ha fatto della sostenibilità una bussola di tutte le sue attività e di recente ha anche lanciato la campagna #LuissPlasticLess, che prevede una serie articolata di misure volte a sensibilizzare tutta la comunità universitaria contro l’utilizzo della plastica monouso. A cominciare dai distributori di bevande calde che erogano solo bicchieri di carta e dalla sostituzione delle vettovaglie di bar e mensa con materiali riciclabili. Luglio/Agosto 2019




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