Italiadagustare maggio 2017

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Anno 4 - Maggio 2017

Giardini Botanici Hanbury - Ventimiglia

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

Personaggio

WILLY PASINI IL PADRE DEI SESSUOLOGI

Scopri l’Italia

A METÀ TRA CIELO E MARE LUNGO LA RIVIERA DEI FIORI

[GOURMET]

VINITALY 2017 UN SUCCESSO INTERNAZIONALE



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Maggio 2017

indice

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[ PERSONAGGIO] 6

Willy Pasini il “padre” dei sessuologi italiani

[ SCOPRI L’ITALIA]

10 A metà tra cielo e mare lungo la riviera dei fiori

14 Un tuffo nei borghi maremmani tra acque sulfuree, ulivi e streghe

[ SALUTE E BENESSERE]

16 Ritrovare la linea in 5 settimane con “la dieta del 5”

[ GOURMET]

18 Vinitaly 2017 successo sopra ogni aspettiva!

[ LIBRI]

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20 Stefano Mancuso: Plant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro 21 Le nostre recensioni

[ AGENDA ITALIA]

22 Weekend di primavera

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Francesca Bastoni Valerio Consonnii Francesco Garosci Carlo Kauffmann maggio 2017

Luca Medici Sandro Nobili Milena Passigato Alessia Placchi Monica Rota Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor iale ]

Care Lettrici e Cari Lettori,

Cairo, per guidarvi, come

continua il nostro viaggio alla

sempre, ad un sano stile di

scoperta del meraviglioso

vita quotidiano anche

territorio d’Italia, con itinerari

attraverso un’alimentazione

che in questo numero vi

equilibrata, variata ma sempre

guideranno in alcune tipiche

"gustosa". Il nostro mensile si

località e borghi della Liguria

apre con un’ampia intervista

e della Toscana. La puntata di

al Professor Willy Pasini,

questo mese di maggio

considerato il “papà” della

presenta una prima “parte”

sessuologia italiana. Vi invito

della Liguria di Ponente, da

a leggere la bella recensione

Ventimiglia a Sanremo

del nostro Valerio Consonni al

passando da Bordighera,

libro “Plant Revolution” che ci

lanciando un occhio di

porta alla scoperta del mondo

riguardo a quella perla della

delle piante e della loro

Toscana chiamata Maremma.

“intelligenza”. In chiusura, la

Ci sembrava doveroso parlarvi

tradizionale Agenda Italia del

del Vinitaly 2017, la kermesse

mese vi segnala alcuni

veronese dedicata al mondo

appuntamenti da non perdere.

del vino divenuto ormai

Come vedete tanti spunti da

l’evento internazionale più

“gustare” per scoprire ancora

importante del settore. Nella

un pezzetto di questa nostra

rubrica di salute e benessere vi

Italia.

parlerò del mio nuovo libro

Buona lettura a tutti!

“La Dieta del 5”, edito da

maggio 2017

Evelina Flachi

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[ per s onaggio ]

WILLY PASINI

IL “PADRE” DEI SESSUOLOGI ITALIANI

Seguivo un paziente, amante dei cavalli e che passava molto tempo nelle scuderie, che durante un accesso psicotico dichiarò di essersi innamorato di una cavalla. Mi consultai con il primario per capire come poterlo trattare e la sua risposta fu di dargli da mangiare della biada in modo che si accorgesse che non era un cavallo!

Intervista a cura di Milena Passigato

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[ per s ona ggio ]

P

Professore, Psichiatra, Sessuologo, autore di numerosi bestseller… Come è cominciata la sua carriera? In realtà la psichiatria non fu la mia prima scelta. Dopo la laurea in medicina inizialmente mi iscrissi alla specialità di ginecologia per seguire le orme di mio nonno, un grande ginecologo che a Milano fece nascere oltre 50.000 bambini. Durante il primo anno di specialità ebbi il privilegio di poterlo assistere negli interventi chirurgici come suo assistente. Ma presto mi accorsi che quella non era la mia strada. Dovevo alzarmi molto presto la mattina per andare in sala operatoria, alle 7 si iniziava, ma tra stanchezza e pressione bassa facevo veramente una grande fatica, soprattutto quando dovevo procedere coi punti di sutura per chiudere la ferita che non riuscivo mai a fare dritta… al punto da guadagnarmi l’appellativo di “zorro”! Da qui la scelta di spostarmi a psichiatria…

Come è stato il primo impatto con la psichiatria italiana?

Bè, non fu dei migliori. Le racconto un episodio che fu poi decisivo per le mie scelte future. Seguivo un paziente, amante dei cavalli e che passava molto tempo nelle scuderie, che durante un accesso psicotico dichiarò di essersi innamorato di una cavalla. Mi consultai con il primario per capire come poterlo trattare e la sua risposta fu di dargli da mangiare della biada in modo che si accorgesse che non era un cavallo! Dopo questo episodio decisi di andarmene in Svizzera.

E in Svizzera come si è trovato?

Molto bene e a posteriori posso maggio 2017

A sinistra: Willy Pasini con la moglie Ursula; a fianco con le allieve dell’AISPA

dire che è stata una scelta giusta. Andai a Ginevra dove hanno sede molte organizzazioni internazionali e grazie ad una di queste iniziai felicemente la mia carriera. Mi riferisco alla Ford Foundation che stanziò milioni di dollari affinché l’OMS studiasse le resistenze alla contraccezione nei vari Paesi del mondo. Io che collaboravo con l’OMS ebbi la possibilità di fare una grande inchiesta su 3.000 donne di tutto il mondo per sondare quali erano le resistenze psicologiche e sociologiche alla contraccezione e i risultati di questa inchiesta vennero raccolti in una pubblicazione che uscì anche in Italia nel 1964 edita da Feltrinelli. In Italia divenni un pioniere dei centri di planning familiare di stampo socialista, in un periodo in cui la contraccezione veniva fortemente ostacolata dalla Chiesa.

La Ford Foundation le ha dato quindi una bella opportunità… Sì, la posso considerare il mio primo colpo di fortuna. Mi ha permesso di sviluppare la ginecologia psicosomatica e mi ha dato anche la possibilità di viaggiare molto e di acquisire una visione più globale della medicina nel mondo.

Poi ci sono stati altri momenti di svolta nella sua carriera? Assolutamente sì. Un secondo colpo di fortuna fu nel 1970 quando un omosessuale lasciò la sua for-

Sessuologo, Psicologo, il Prof. Willy Pasini è docente di psichiatria e di psicologia medica alla Facoltà di Medicina delle Università Milano e Ginevra, città nella quale vive da tempo con la moglie da cui ha avuto due figli. Ha fondato la Federazione Europea di Sessuologia e l’A.I.S.P.A. (Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata). Dal 1973 ha lavorato come esperto all’ Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO/OMS). Noto al pubblico televisivo (spesso al Maurizio Costanzo Show). È autore di 200 pubblicazioni scientifiche e di numerosi best seller tradotti in dieci lingue, tra cui Intimità (‘90), Il cibo e l’amore (‘94), Il coraggio di cambiare (‘99), Gelosia (2003), Amori infedeli (2009), La seduzione è un’arma divina (2011), Libere e a volte sfrontate (2014), per citarne qualcuno. Si occupa di psichiatria, psicologia medica, ginecologia psicosomatica, sessuologia clinica, malattie psicosomatiche e psicoterapia. tuna all’Università di Ginevra per aiutare le minoranze erotiche e poiché nessuno voleva quel denaro “del diavolo”, nemmeno il Rettore dell’Università, riuscì a farlo avere alla mia Divisione Operativa, ribaltando i termini della questione e proponendo di fare una ricerca ad ampio raggio sulla maggioranza erotica. La cosa andò in porto e da quel momento la mia divenne

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[ personaggio ]

la Divisione di ginecologia psicosomatica e sessuologia. Questo lascito permise a me e ai miei colleghi di viaggiare per conoscere la sessualità nei vari Paesi e di organizzare incontri e conferenze ad alto livello.

Lei è stato tra l’altro uno dei fondatori della Società Europea di Sessuologia… Sì, la fondai nel 1974 e ha avuto molto successo al punto che oggi è composta da 55 società e migliaia di soci.

Sì, nel 1987, con la Shering, ho organizzato a Milano il primo Convegno Italiano di Sessuologia e da lì sono nate le varie scuole di sessuologia attualmente riunite all’interno della FISS (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica). Io sono Presidente di A.I.S.P.A. (Associazione di Psicologia e Sessuologia Applicata) di Milano che attualmente è la più grossa Società di sessuologia a livello italiano.

Qual è stato il libro che l’ha fatta conoscere al grande pubblico?

È stato il primo, “Intimità”, che venne pubblicato da Mondadori nel 1990. Il libro ebbe un grande successo al punto che vennero vendute un milione e mezzo di copie in 10 Paesi. In realtà la mia notorietà è dovuta molto alla televisione: per vari anni, infatti, partecipai come ospite al Maurizio Costanzo Show e poi per un certo periodo condussi insieme ad Enrica Bonaccorti il programma “Non è la Rai”.

Parliamo di lei: le sue passioni più grandi? Amo molto la pittura del Settecen-

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Ph Nick Zonna

E mi risulta che sia stato lei a portare la sessuologia in Italia…

to veneto perché una parte della mia famiglia è di origine veneziana e questo tipo di arte mi collega alle mie radici. Una buona parte dei proventi dei libri, infatti, li ho investiti in 7 importanti tele veneziane. Un’altra grande passione è l’oggettistica in legno e in tutti i miei viaggi ho sempre comprato artigianato tipico locale in legno. Mi piacciono molto anche le pietre preziose perché sono cresciuto con una madre amante dei gioielli che mi portava sempre con lei nelle più belle gioiellerie di Milano e girando il mondo mi è capitato spesso di acquistare alcune belle pietre come un bellissimo smeraldo che trovai in Colombia. Poi un’ultima grande passione sono le cascate che girando il mondo ho sempre cercato di vedere.

So che lei è anche un grande sportivo e il golf è il suo sport preferito, giusto?

Adesso sì, ma quando ero più giovane mi divertivo molto a giocare a tennis e avevo raggiunto anche un buon livello come agonista. Il golf l’ho scoperto da circa 20 anni e ne sono rimasto affascinato: come la pesca al salmone, che praticavo prima, il golf è uno sport in cui non sei mai sicuro e in un mondo in cui quasi tutti i desideri sono realizzabili, il golf rimane una preda irraggiungibile!

Ha scritto anche un libro dal titolo “L’arte del golf”…

Sì, è uscito nel 2014, editore Mondadori: tratta soprattutto gli aspetti psicologici di questo sport. Nel golf il salto di qualità da buon giocatore a campione dipende a volte proprio da fattori psicologici. Grazie Professor Pasini, e complimenti per la sua brillante carriera. Attendiamo il suo prossimo capolavoro! maggio 2017



[ s copr i l’italia ]

A METÀ TRA CIELO E MARE A sinistra: un particolare della riviera dei fiori; nella pagina a fianco in senso orario: Balzi Rossi; i giardini botanici Hanbury e Ventimiglia

LUNGO LA RIVIERA DEI FIORI A cura di di Sandro Nobili

U

Un clima mite tutto l’anno, il palmeto più settentrionale del mondo, ville liberty e giardini mozzafiato a picco sul mare; decine di chilometri di strade e sentieri che si adagiano sul mare o risalgono l’entroterra; innumerevoli percorsi che s’insinuano fra boschi, prati, laghetti, fiori, tra bellissimi paesaggi, in uno spettacolo mozzafiato a metà fra cielo e mare. È questo l’incantevole spettacolo che si può godere lungo gli straordinari percorsi della Riviera di Ponente che nelle serate di luna si trasformano in un inebriante mondo di magia.

La Riviera dei Fiori comincia a ovest al confine francese. Prima tappa i Balzi Rossi, dove nelle spettacolari grotte a picco sul mare visse l’Homo Erectus circa 200.000 anni fa, le cui tracce sono conservate nel Museo Preistorico fondato nel 1898 da Sir Thomas Hanbury per raccogliere e custodire reperti archeologici che i proprietari delle grotte andavano via via estraendo fra il 1892 e il 1900. Gli scavi sia da parte italiana che francese hanno portato alla luce utensili e ornamenti oltre a numerosi reperti fossili di animali che vivevano in habitat sia caldi che freddi (elefanti e renne), a testimonianza delle variazioni climatiche che qui si sono succedute. Il nome della

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Taggia Bussana Vecchia Sanremo Ventimiglia Balzi Rossi

Ospedaletti Bordighera

località è dovuto all’arrossamento superficiale della parete rocciosa (nel dialetto di Mentone, Baussi Russi, rocce rosse). Al centro dell’area compresa fra Sanremo e il Principato di Monaco, a soli 8 km di distanza dalla Cote d’Azur, il borgo medioevale di Ventimiglia offre un’ottima occasione per anticipare il weekend in una terra molto ospitale. Questa “porta occidentale d’Italia”, importante fulcro di scambio tra le varie culture nella frontiera del Ponente, è divisa in due parti dal maggio 2017


[ s copr i

l’ita lia ]

I GIARDINI BOTANICI HANBURY

Mortola, un giardino botanico per l’acclimatazione di piante provenienti dalle più diverse zone del mondo, sfruttando la felice posizione della zona e la particolare dolcezza del clima. Grazie alla collaborazione di botanici, agronomi e paesaggisti in gran parte stranieri, fu creato un grandioso insieme unico in Europa dal punto di vista sia botanico, con le 5800 specie di piante ornamentali, officinali e da frutto, che paesaggistico, grazie alla felice armonia compositiva tra edifici, elementi ornamentali e terrazzamenti coltivati.

fiume Roia: una medievale, che sorge su un colle alla sua destra ed una moderna, edificata sulla riva sinistra del fiume. La zona medievale è costruita secondo il tipico assetto urbanistico dei borghi liguri: vicoli stretti e passaggi coperti nell’ambito di un possente recinto di mura. La Cattedrale di Santa Maria Assunta, in stile romanico, il Battistero e il convento delle Canonichesse lateranensi e la Chiesa barocca di Sant’Antonio Abate meritano certamente una visita, così come gli scavi archeologici - con le antiche terme e il Teatro Romano risalente al II secolo d.C., le Mura genovesi del XVI secolo (con le caratteristiche feritoie) e le Porte (Porta Nuova, Porta Nizza, Porta Piemonte, Porta Marina). La città moderna è invece organizzata in tre differenti direzioni: il centro città e il lungomare, verso la Francia e verso il Piemonte. Rinomata per il suo clima, le sue spiagge - ora ciottolose e sabbiose, ora rocciose e frastagliate - e per i suoi siti storici e naturalistici, Ventimiglia ospita immaggio 2017

portanti eventi di richiamo internazionale, quali la Battaglia di Fiori (seconda metà di giugno), l’Agosto Medioevale, il Desbaratu. Anche gli amanti della natura e della storia, oltre a coloro che sono alla ricerca del mare, trovano qui pane per i loro denti. In particolare, da non perdere, nei Giardini Botanici Hanbury è possibile vedere da vicino piante esotiche che provengono da svariate parti del mondo. Bordighera. Una fitta rete di vicoli e piazzette si apre allo sguardo dei visitatori, in quello che è rimasto un borgo praticamente immutato da 100 anni a questa parte. Siamo nella parte antica di Bordighera. Al borgo fortificato, a pianta pentagonale, si accede attraverso tre differenti porte: a sud la secentesca Porta del Capo, a ovest la Porta Sottana e a est la Porta Soprana, rifatta in epoca barocca. La città vecchia vi accoglie con i suoi carrugi e un’alta concentrazione di ottimi ristoranti. La parte moderna è invece lungo la zona pianeggiante che costeggia il mare, tra San-

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[ scopri

l’ita lia ]

A TAVOLA

In senso orario: trofie al pesto; panorama notturno da Bordighera; Ospedaletti; branzino alla ligure. Nella pagina a fianco: il Casinò di Sanremo e uno scorcio di Bussana Vecchia

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La cucina che si gusta nei ristoranti di Sanremo è oggi fortemente improntata sulla ricchezza del pescato del Mediterraneo, dal pregiatissimo gambero rosso di Sanremo ai più graditi pesci del Mar Ligure come il branzino, l’orata, la gallinella, il nasello, il pesce spada, il tonno. Tra i piatti a base di pesce da gustare al ristorante, troviamo il pesce alla ligure - in umido con pinoli, olio d’oliva, olive taggiasche, rosmarino e le patate o con i carciofi freschi, la Buridda preparata con i totani, i polipi e i calamari, e lo Stoccafisso mantecato con patate e condito con olio d’oliva e aglio. La zona di Sanremo propone prodotti enogastronomici che rappresentano al meglio la dieta mediterranea, il pesce, la pasta, la frutta e le verdure fresche, tra cui spicca l’olio extra vergine prodotto qui nella Riviera di Ponente (dalle olive taggiasche) e che ha un gusto dolce, profumato di frutta, con note di mandorla e mela. Tra le ricette tipiche della zona troviamo le verdure ripiene di magro, o associate alle erbe aromatiche per arricchire di profumo e sapore le carni bianche, le insalate fresche, come il Cundiun, la pasta fresca fatta in casa, come i ravioli e le trofie, conditi con il pesto. Da assaggiare, tra i secondi piatti, il coniglio con le olive, preparato in umido e innaffiato con il Vermentino; le torte salate tra cui la Sardenaira, che è l’antica pizza di Sanremo.

t’Ampelio e Vallecrosia. Il lungomare offre un panorama che spazia dalla Costa Azzurra a Sanremo e numerosi ristoranti e locali notturni. Bordighera è chic ed elegante come i turisti inglesi che la colonizzarono a fine ‘800. L’appellativo di ‘reggia delle piante’ coniato dallo scrittore De Amicis spetta però alla dimora di uno dei pigmalioni di Bordighera stessa, l’architetto Charles Garnier, autore del Casinò di Montecarlo e dell’osservatorio di Nizza. Villa Garnier si staglia bianca sull’antica spiaggia dei pescatori dell’Arziglia. Di notevole effetto il parco, che vanta più di 600 specie di piante tra cui olivi, palme dattilifere, fichi e piante grasse. A Bordighera va il primato di avere il palmeto di piante da dattero più a nord del mondo. Dopo Bordighera arriviamo a Ospedaletti, sulla costa tra capo Nero e capo Sant’Ampelio, con il vecchio borgo, il villaggio dei pescatori e un lungomare in pieno movimento. Ospedaletti - primo casinò d’Italia inaugurato nel 1911 a Villa Sultana - è stato meta di giocatori accaniti che, grazie alle vincite al tavolo verde, hanno arricchito di sontuose ville liberty i colli attorno al centro abitato. Agli inizi del ‘900 l’industria turistica, iniziata e potenziata dalla Società Fondiaria Lionese, insieme alla nascita della floricoltura, cambiarono totalmente la vita degli abitanti del luogo. La coltivazione dei limoni e degli ulivi fu per molti anni la loro principale fonte di sostentamento, almeno fino allo sviluppo della floricoltura a carattere industriale. Da qui si può partire per uno degli itinerari che s’inerpicano nelle vallate dell’entroterra. Chi ama la montagna vera e maggio 2017


[ s copr i propria, dopo tanto mare, può cimentarsi in un percorso nella Val di Nervia fino ad Apricale. Tappa d’obbligo è la Città dei Fiori, Sanremo, caratterizzata da lussureggianti giardini, dalle aiuole di mille colori e dalle piante tropicali che crescono rigogliose nei parchi. Sul panorama della perla di Ponente svettano le cupole a cipolla, tipiche dell’architettura religiosa russa, che appartengono alla Chiesa ortodossa del Cristo Salvatore. Dopo aver puntato qualche spicciolo al Casinò, Corso Matteotti ci conduce, tra negozi e bar affollati, fino al teatro Ariston, il tempio della musica leggera italiana e del celeberrimo Festival della Canzone Italiana. Se amate la vita notturna, piazza Bresca fa per voi, con i suoi ristoranti e i locali dove ascoltare buona musica dal vivo. Per una visita tradizionale della città non mancano i luoghi d’interesse, dal Palazzo Borea d’Olmo, all’icona liberty di Sanremo, allo stesso Casinò Municipale, costruito agli inizi del ‘900. C’è poi San Siro, la cattedrale duecentesca più volte rimaneggiata all’interno, ma ancora integra nelle sue forme romano-gotiche all’esterno. Icone di Sanremo sono anche le numerose architetture della Belle Époque che costeggiano il mare o si integrano perfettamente nel centro abitato, come nel caso di Villa Ormond. Il borgo di pescatori, nella parte moderna, si è trasformato in un centro molto raffinato. Il gioiello di Sanremo rimane nella parte più antica, nota come la Pigna, che si presenta come uno scorcio di Medioevo, con le sue case arroccate, con le stradine ripide, i passaggi coperti e le piccole piazze. Qui al contrario della movida della città moderna, si può godere di silenzio e relax grazie all’ombra della struttura medievale, a

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l’ita lia ]

cerchi concentrici, dell’antico borgo. A tre chilometri da Sanremo s’incontra Bussana Vecchia e la comunità di artisti che ci vive. Un paese unico. “Fantasma” perché distrutto da un rovinoso terremoto nel 1887, abbandonato dai suoi abitanti e ricostruito tre chilometri più a valle, per ripopolarsi di artisti e hippies a partire dagli anni ‘70. Da allora la magia di Bussana continua. Gli artisti, in silenzio, continuano a lavorare nelle sue vie e nelle sue piazze fra gli antichi ruderi, e turisti di tutto il mondo arrivano a cercare di capire i segreti di questo paese. Per incontrare gli artisti e gli artigiani che lavorano e vivono nel borgo basta sedersi ai tavoli dell’Osteria degli Artisti, locale storico del borgo, che continua a mantenere la sua funzione di luogo di incontro e di scambio culturale. Da Bussana raggiungiamo Taggia, a 4 km dalla costa. Di origine medioevale, conserva importanti monumenti e vanta un notevole centro storico. Da ricordare il convento di S. Domenico, con chiesa del 1460, con l’interno in stile e preziosi dipinti di Ludovico Brea, pittore del ‘400. Nel convento, centro culturale nei secoli XV-XVI, si possono ammirare il chiostro del ‘400, il refettorio e la sala Capitolare con affreschi del Canavesio (1482). Di notevole importanza il ponte medioevale sul torrente Argentina. Sul fronte gastronomico, sicuramente meritano un assaggio i canestrelli, i biscotti al finocchio e la cosiddetta ‘figassa’, una focaccia spessa condita con pomodori pelati, filetti d’acciuga, olive e aglio. La regina della tavola taggiasca rimane però l’oliva, deliziosa per stuzzichini o ricette elaborate, ottima per la produzione di un olio profumatissimo.

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[ s copri l’ita lia ]

UN TUFFO NEI BORGHI MAREMMANI TRA ACQUE SULFUREE, ULIVI E STREGHE

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A cura di Monica Rota

Sei borghi per scoprire la Maremma Grossetana: un territorio ricco di fascino, dove natura, storia e leggenda creano una trama unica al mondo che per la bellezza del paesaggio, la bontà e genuinità dei prodotti sta diventando una meta turistica sempre più ambita.

Magliano in Toscana e l’Olivo della Strega. Ma-

gliano in Toscana è un piccolo borgo medioevale fortificato su un colle di ulivi secolari. Entrando in paese da Porta San Giovanni si raggiunge il trecentesco Palazzo di Checco il Bello, che deve questo nome bizzarro a Francesco Salvi, noto per le doti fisiche e la fama di casanova, che lo abitò ai primi del ‘900. Meritano una visita anche la romanica Chiesa di San Giovanni Battista (XIII sec.), il Palazzo dei Priori (1425) e la Chiesa di San Martino (XI sec.). Fuori dalle mura del paese, in un antico uliveto, si trova l’incredibile “Olivo della Strega”, la cui età stimata è di oltre 3.500 anni, il che lo colloca tra i più vecchi olivi conosciuti al mondo, ancor più vecchio di quelli dell’orto del Getsemani. La leggenda più diffusa narra di una strega che ogni venerdì, durante i suoi riti sabbatici, danzava intorno all’albero, costringendo così la pianta a contorcersi fino ad assumere le forme attuali. Scansano, il vino e il museo archeologico. Scansano è ormai famoso per il grande successo del vino rosso del suo territorio, il Morellino. Abitato sin dall’antichità dagli Etruschi e dai Romani, il borgo è ricco di zone archeologiche e castelli. In paese e nei dintorni eno-

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teche e cantine sono sempre aperte per la degustazione di questo vino vivace, dal sapore intenso e dai profumi ricercati, o anche del Vermentino, vino bianco prodotto in zona. Da non perdere una visita al Museo archeologico e della Vite e del Vino che ha sede nel Palazzo Pretorio. Manciano e le Terme di Saturnia. Circondato dai ruderi degli antichi castelli medievali, Manciano è uno dei maggiori centri della Maremma toscana. La zona, nota per le Terme di Saturnia, è caratterizzata dai resti degli insediamenti preistorici e protostorici: Scarceta, la necropoli neolitica delle Calle, e i castellieri di Poggio Pietriccio. Nel centro storico, dove svetta il Cassero Senese (XIV secolo), si riconoscono i resti della cinta muraria che stringeva la Rocca fatta costruire dagli Aldobrandeschi. Le Cascate del Mulino di Saturnia sono uno dei luoghi più suggestivi ed affascinanti della Maremma Toscana, si tratta di un luogo che si è creato

Scansano

Magliano in Toscana

Sovana

Sorano

Pitigliano Manciano

maggio 2017


[ s copr i

Nell’altra pagina: Magliano in Toscana; in questa pagina dall’alto: Scansano; le Terme di Saturnia; Sovana; Sorano e un tradizionale vicolo del centro storico di Pitigliano

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l’ita lia ]

naturalmente, originandosi da una roccia di travertino, scavata dalla cascata di acque solfuree termali. Sono le cosiddette “terme libere di Saturnia”, celebri soprattutto per la loro bellezza: piccole piscine naturali si riempiono continuamente dell’acqua che giunge dall’alta cascata, lontano da rumori, stress e caos quotidiani. Pitigliano, la piccola Gerusalemme. Di sera il paese, allungato su uno sperone di tufo, crea con le sue luci una scenografia davvero particolare. Nel XV secolo Pitigliano fu un rifugio per molti israeliti (dopo l’espulsione dallo Stato della Chiesa) e, per buona convivenza creatasi tra ebrei e cristiani, si meritò l’appellativo di Piccola Gerusalemme: si possono visitare il ghetto, il bagno rituale, la macelleria e la cantina kasher, il forno e un tempio del 1598. Oggi qui sono rimasti pochi ebrei, ma la loro cucina è tutelata dal presidio slow food “La cucina dei Goym nella città del tufo”. Degni di nota gli sfratti, dolcetti di miele e noci, e il raro vino rosso kasher Piccola Gerusalemme, prodotto con la supervisione del rabbino. In una caratteristica sala scavata nel tufo, la trattoria Tufo allegro, offre una cucina genuina con ampia scelta dei vini locali. Sovana, Sorano e le 200 grotte. Sovana è uno dei “cento borghi più belli d’Italia”. Il paese, compreso tra la duecentesca rocca e il duomo, è attraversato da un’unica strada lastricata in terracotta. La Tomba Ildebranda (III-II sec. a.C., scoperta nel 1924), scavata nella roccia, è considerata il più importante monumento della necropoli etrusca di Sovana e dell’intera Etruria. Sempre in zona Sovana, da visitare a piedi o cavallo, ci sono le misteriose vie cave: un percorso davvero interessante e suggestivo. Pochi km più in là trovate Sorano, che ha una bellissima veduta. Il borgo, con case medievali abbarbicate sopra uno sperone di roccia di tufo, è davvero molto bello. La Fortezza degli Orsini, in parte trasformata in hotel, è il punto più alto e panoramico. A soli 5 km da Sorano c’è la frazione San Quirico, dove si trova l’insediamento rupestre di Vitozza, costituito da oltre 200 grotte e ambienti ipogei abitati tra il XVIII e il XII secolo a.C.: è il più vasto complesso del genere in tutta l’Italia Centrale, parte del Parco Archeologico delle Città del Tufo.

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[ s alute & benes s er e ]

RITROVARE LA LINEA IN 5 SETTIMANE CON “LA DIETA DEL 5” In libreria dal 13 aprile, con La Dieta del 5 (Cairo editore) in sole 5 settimane potremo ritrovare la nostra linea ideale e, soprattutto, impareremo a mangiare prendendoci cura di noi stessi. Il nuovo libro di Evelina Flachi è stato presentato a Roma il 19 aprile, in Galleria Alberto Sordi, presso laFeltrinelli Libri e Musica. Erano presenti, insieme con l’autrice, Antonella Clerici, la giornalista Laura Cason e il Vice Direttore Generale di Cairo Libri Marco Garavaglia

I

Il percorso ideato da Evelina Flachi, nutrizionista da sempre in prima linea nella battaglia per un’educazione alimentare, è studiato in cinque tappe: depurativa, metabolica, love, total body e mantenimento. Per ridurre il girovita ma anche per normalizzare la

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In alto: Evelina Flachi con Marco Garavaglia e Antonella Clerici; l’autrice durante la presentazione

pressione e il colesterolo, controllare i livelli di insulina che causano il grasso addominale, stimolare il metabolismo e i livelli di energia fisica e mentale. E raggiungere così, mantenendo i risultati nel tempo, non solo il peso forma ma anche quel benessere psicomaggio 2017


[ s a lute

fisico che aggiunge anni alla vita e più vita agli anni. Pensata per perdere i chili superflui in 5 settimane, la Dieta del 5 si basa sugli abbinamenti dei diversi cibi per evitare accumulo di tossine e squilibri nutrizionali. Insegna a mangiare controllando le quantità, ma soprattutto punta sugli alimenti con bassa densità calorica ma che forniscono una percentuale equilibrata di nutrienti - proteine, carboidrati, grassi, fibre, vitamine/ minerali - fondamentali per proteggere l’organismo, eliminando quelli ricchi di calorie “vuote”. Per non rinunciare dunque né al gusto né alla salute, la dottoressa Flachi propone le ricette della nostra tradizione, da realizzare con piccoli accorgimenti (gli ormai celebri “trucchi Flachi”), che ne dimezzano le calorie. Lasagne, carbonara, gnocchi ai formaggi, melanzane alla parmigiana, tutto rigorosamente light. I PIÙ COMUNI ERRORI A TAVOLA* Oggi, nonostante il successo dei programmi televisivi di cucina, si ha sempre meno voglia e tempo per cucinare. Nonostante la passione e il piacere per il buon cibo, l’abilità culinaria delle nuove generazioni lascia spesso a desiderare. Non passa la moda del fast-food, del junk-food, degli happy-hour, dei piatti pronti comprati in rosticceria o al supermercato. La “destrutturazione dei pasti” ha tra l’altro effetti esistenziali che, sui più giovani, non si limita agli aspetti nutrizionali. Secondo una ricerca svolta da un gruppo di psichiatri dell’Università di Alicante, i ragazzi abituati a mangiare insieme ai genitori risultano meno colpiti da problemi quali ansia e depressione. Un buon pasto in famiglia e il rispetto degli orari ai pasti non servirebbe solo al benessere del corpo, ma

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C.F.: 975 97 97 01 57 maggio 2017

& benes s er e ]

avrebbe una sorta di effetto psicoterapeutico e rinforzerebbe in bambini e ragazzi sicurezza e autostima. Esiste un rapporto di causa-effetto tra modo di alimentarsi e malattie ancora oggi in fase di studio. Da qui la necessità di fare considerazioni personalizzate. In ogni caso con il nostro numero 5 cercheremo di memorizzare e di riassumere i principali meccanismi d’azione che possono influenzare questa relazione tra cibo e salute, ormai validata a livello scientifico, ricordando che: ❶ Non dobbiamo considerare il cibo come terapia in senso assoluto, ma come importante coadiuvante naturale per prevenire comuni problemi di salute e come supporto a eventuali cure farmacologiche molto spesso consigliato dal medico. ❷ Il tubo gastroenterico è esposto a un quotidiano contatto con l’ambiente esterno attraverso i cibi e le bevande. Proprio per questo, oltre alla genetica, possiamo pensare che i tumori allo stomaco, colon e retto appaiano particolarmente correlati al tipo di scelte alimentari. ❸ Nel cibo e nelle bevande sono presenti sostanze che, una volta digerite e assimilate, vanno in circolo e possono agire nel bene come nel male in qualsiasi parte dell’organismo. Si pensi alla vitamina C piuttosto che all’alcol, alle preziose sostanze antiossidanti presenti nella frutta o nella verdura piuttosto che ai conservanti o ai residui di pesticidi eventualmente presenti nei terreni. ❹ Alcune sostanze presenti nei cibi - per esempio fibre e flavonoidi - possono influire sulla produzione e sull’attività di diversi ormoni. E alcuni tipi di tumore - per esempio quello del seno tra le donne, quello della prostata tra gli uomini - trovano uno stimolo o un ostacolo proprio nella variazione di alcuni assetti ormonali. Anche l’eccessiva magrezza e l’obesità sono in grado di alterare queste secrezioni ormonali. ❺ Un ruolo determinante hanno poi gli eccessi e le carenze a cui andiamo incontro se la nostra alimentazione è sbilanciata. Per quantità possiamo andare incontro ai guasti del sovrappeso o della magrezza, per qualità possiamo sviluppare sovradosaggi o deficit di specifici nutrienti. Quindi, quali sono i più comuni errori che dovremmo cercare di evitare quando ci sediamo a tavola. * Tratto dal libro “La Dieta del 5”

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[ gour met ]

VINITALY 2017

SUCCESSO SOPRA OGNI ASPETTATIVA!

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Con un successo superiore ad ogni aspettativa, si è chiusa l’edizione “50+1” della kermesse wine più importante del mondo. A parlare sono i numeri, che hanno registrato 128mila presenze da 142 Paesi del mondo. Dopo il successo dello scorso anno, “Vinitaly and the City” ha riportato la magia del fuori salone nel centro di Verona, raccontando per cinque giorni il vino attraverso musica, arte, design, architettura e moda. Più che soddisfatta tutta l’organizzazione di Veronafiere. L’edizione “50+1”, ha commentato il Presidente Maurizio Danese, rappresenta il primo concreto passo del nuovo percorso di sviluppo che guarda al futuro dei prossimi 50 anni. Questo eccezionale risultato premia la spinta verso una sempre più netta separazione tra il

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A cura di Dario Bordet momento riservato al business in fiera e il fuori salone pensato per i wine lover in città. Proprio Vinitaly and the City quest’anno ha portato nel centro storico di Verona e nel comune di Bardolino oltre 35 mila appassionati. L’obiettivo ora è continuare in questa direzione, forti dei nuovi strumenti messi a disposizione con la trasformazione in società per azioni di Veronafiere e dal piano industriale collegato da 100 milioni di euro, con investimenti mirati sulla filiera wine e sulla digital transformation. I numeri di questa edizione, ha spiegato il Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, testimoniano la crescita del ruolo b2b di Vinitaly a livello internazionale, con buyer sempre più qualificati da tutto il mondo. Basta guardare alla top ten delle presen-

ze degli operatori stranieri che mostrano incrementi da quasi tutte le nazioni: Stati Uniti (+6%), Germania (+3%), Regno Unito (+4%), Cina (+12%), Francia e Canada stabili, Russia (+42%), Giappone (+2%), Paesi del Nord Europa (+2%), Olanda e Belgio (+6%). A questa lista si aggiunge la buona performance del Brasile (+29%), senza dimenticare il debutto assoluto a Vinitaly di Panama e Senegal. Per quanto riguarda invece l’Italia, assistiamo ad un consolidamento degli arrivi da tutte le regioni del Paese. La maggior parte dei commenti, raccolti attraverso quattro chiacchiere al volo con tanti produttori, convergono su una veloce constatazione: “un Vinitaly positivo, in crescita e più concreto dal punto di vista commerciale”. maggio 2017



LIBRI

PLANT REVOLUTION

LE PIANTE HANNO GIÀ INVENTATO IL NOSTRO FUTURO

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«Se vogliamo migliorare la nostra vita non possiamo fare a meno di imparare dalle piante, perché sono la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica» A cura di Valerio Consonni

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Le piante, ‘queste nostre sorelle silenziose’, da lungo tempo sottovalutate eppure mai come ora così moderne, venivano definite da Primo Levi: “Sembrano stupide, ma rubano l’energia al sole, il carbonio all’aria, i sali alla terra, e crescono per mille anni senza filare né tessere né scannarsi a vicenda come noi”. Il Prof. Stefano Mancuso, una tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, ci spiega come per migliorare la nostra vita non possiamo fare a meno di ispirarci alle piante, organismi sociali sofisticati ed evoluti che offrono la soluzione a molti problemi tecnologici. Descrive un vicino e prossimo futuro bio-sostenibile in cui le tecnologie vegetali potranno aiutarci in settori molteplici come quello dell’energia, delle scienze dei materiali, della sicurezza alimentare, delle ricerche spaziali… Da 475 milioni di anni le piante sperimentano strategie evolutive per difendersi, nuove e straordinarie capacità di adattamento in ambienti estremi, mimetizzarsi, comunicare, proteggersi dallo stress, scambiarsi segnali di pericolo per sfuggire ai predatori, bassi consumi di energia e produrre molecole chimiche con cui manipolare il comportamento degli animali (e degli umani). Vere e proprie reti viventi, l’intelligenza della piante (intesa come capacità di interagire

con l’ambiente, di comunicare e risolvere problemi) è decentrata e distribuita in tutto ‘il loro corpo’ e, lungi dall’essere organismi passivi, esse sono al centro di intricate relazioni fra tutti i composti chimici fondamentali. Per migliorare la nostra vita sulla Terra dobbiamo quindi replicare le reti vegetali sotterranee, immaginare società modulari (le piante possiedono una struttura modulare fatta di colonie di unità replicate). In un racconto in cui le piante diventano personaggi veri, scaltri e geniali, Mancuso svela i segreti di un mondo dotato di straordinarie capacità di sopravvivenza: per affrontare le sfide del futuro dobbiamo quindi prendere esempio dalla fotosintesi (risparmio energetico), riprodurre la duttilità del modello vegetale, affidarci agli impulsi elettrici con cui le piante segnalano l’inquinamento, ispirarci al modo in cui si scambiano informazioni... L’organizzazione gerarchica del mondo umano-animale è al tramonto. Organismi sociali sofisticati ed evoluti che offrono la soluzione a molti problemi tecnologici, le piante fanno parte a pieno titolo della comunità dei viventi. Nel 1848 Theodor Fechner, fisico e filosofo, scriveva: “Perché non ci dovrebbero essere, oltre le anime che camminano, gridano, mangiano, anche le anime che silenziosamente fioriscono espandono odori?”. maggio 2017


[ libri ] IL VESTITO DEI LIBRI

Come si vestono i libri? Per la vincitrice del Premio Pulitzer Jhumpa Lahiri scrivere è un sogno, e la copertina del libro rappresenta il risveglio. È il linguaggio visivo che traduce quello delle parole. Rappresenta il testo, ma non è parte di esso. Come una traduzione, può essere fedele, o può tradire. Una personalissima e intima riflessione della scrittrice. Jhumpa Lahiri (Guanda)

MUSSOLINI E I MUSULMANI

Molto spesso quando parliamo di Islam ci riferiamo all’estremismo islamico, a causa dei frequenti attentati dei terroristi dell’Isis. Ma l’Islam non è solo questo, anzi il terrorismo non rappresenta in alcun modo il mondo islamico. Giancarlo Mazzuca, giornalista e scrittore, ci racconta il particolare rapporto che si creò tra l’Italia fascista e alcuni paesi musulmani. Giancarlo Mazzuca, Gianmarco Walch (Vallardi)

PAZZA IDEA

Parigi. Da una colazione di lavoro nasce un’appassionata storia d’amore fra un uomo e una donna. Non ci sono nomi. Entrambi quarantenni, subito si piacciono… ma sono entrambi sposati e hanno figli, perciò fanno un patto: non fare mai l’amore. È la storia di una “pazza idea” che inevitabilmente si trasforma in uno struggente tormento. Caroline Bongrand (Rizzoli)

QUASI NIENTE

LA GIOSTRA DEI CRICETI Questa “giostra” fa girare insieme qualche cosa di tragico e di comico e di noir, ma tutto pare alla fine diventare vera poesia. Questo è il modo straordinario di scrivere di Antonio Manzini, intrecciare le sue storie in un clima assolutamente avvincente tanto da costringerti a non poter perdere una sola pagina del libro che hai fra le mani. Antonio Manzini (Sellerio)

LA RAGAZZA DI PRIMA

Un filo sottile conduce il lettore in un crescendo di suggestioni, paranoie e tensioni scoprendo la storia della protagonista, una ragazza con un trauma alle spalle che si innamora di una casa e dell’uomo che l’ha progettata. J.P. Delaney (è uno pseudonimo dello scrittore) esplora la “strana e profondamente ossessiva” psicologia del minimalismo. Un thriller raffinato e avvincente. J.P. Delaney (Mondadori)

maggio 2017

Un’immersione totale nella cultura montanara, tra aneddoti, riflessioni e personaggi destinati a lasciare il segno. Un libro che attraverso storie, vite e dialoghi propone un’etica del vivere bene, con semplicità, senza mai cadere in alcun moralismo. Storie toccanti mai raccontate, pensieri sempre radicati in una cultura del fare e della concretezza ormai dimenticata.

Mauro Corona, Luigi Maieron (Chiarelettere)

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[ a genda italia ] tante manifestazioni collaterali, eventi, mostre, aperture straordinarie di musei e molto altro.

WEEKEND DI PRIMAVERA

Maggio, un mese da dedicare alle passeggiate all’aria aperta e certamente nella bell’Italia non c’è che l’imbarazzo della scelta delle mete per i nostri weekend. Abbiamo scelto per voi alcune fra le tante opportunità che ci offre il Bel Paese dove, dalle Alpi alla Sicilia, si intrecciano invidiabili bellezze naturali, eventi artistici, folkloristici e golose avventure enogastronomiche

A SPASSO CON LA STORIA (BZ) Apre a Bolzano il nuovo sentiero “Castelronda” che collega Bolzano alla cittadina di Terlano passando per i castelli di Roncolo, Rafenstein, Greifenstein, Helfenberg, Neuhaus. Un lungo sentiero di 15 km comodo e facile da percorrere da maggio a settembre, con una dettagliata segnaletica ricca di indicazioni delle tante cose da vedere nei castelli del percorso. Opere d’arte, affreschi, mura ricche di spalti antichi, storie di leggende legate ai personaggi del tempo e scorci naturali sulla bellissima Valle dell’Adige.

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450° - CREMONA PER MONTEVERDI Il 2017 è un anno speciale per la città di Cremona che festeggia i 450 anni della nascita del grande compositore del ‘500, Claudio Monteverdi, con un calendario ricco di concerti, mostre, convegni, eventi che coinvolgeranno da aprile a dicembre tutta la città. Un maggio ricco di appuntamenti del Festival dedicato al maestro cremonese, una delle rassegne di musica antica più importanti d’Italia. Grande rilievo anche per la crociera musicale lungo le terre amate da Monteverdi: Cremona, Mantova, Venezia che si svolgerà sul Po nei giorni 2 e 3 giugno.

L’INFIORATA DI NOTO (SR) Dal 19 al 21 Maggio 2017 si svolgerà per la 37a volta la straordinaria “infiorata” di Noto. 122 metri di lunghezza e 7 metri di larghezza che consentono di srotolare una coltre spettacolare di fiori lungo la via più barocca, elegante e sofisticata, di questa città siciliana. Anno dopo anno l’infiorata si è ispirata a temi sempre nuovi arricchendo di fascino tutti gli angoli di Noto con magiche composizioni floreali. A fare da cornice all’infiorata, Noto ha preparato

LA FATTORIA DI MAIANO (FI) A soli 2 km da Fiesole (10 da Firenze) si trova questa storica struttura circondata da un ampio giardino con una splendida vista sulle campagne toscane. Qui al ristorante “Lo Spaccio” potrete gustare tutte le specialità toscane; per un soggiorno indimenticabile suggeriamo una passeggiata notturna nel Parco Romantico della Regina. Resterete ammaliati dalla incredibile vista delle luci di Firenze e del brusio degli animali selvatici che popolano il parco e di quelli della Fattoria. Si parte al tramonto, si prosegue per la fattoria didattica e il giardino botanico. Per un weekend memorabile.

SAGRA DELLE FAVE E DEL PECORINO DI NEROLA (RM) 1 Maggio: a circa 55 km da Roma si tiene la sagra dedicata ai due alimenti tipici del primo maggio nel Lazio, fave e pecorino. Durante la sagra verranno proposti anche alcuni piatti tipici della zona, come la pasta alla sabinese. In caso di maltempo la manifestazione è rinviata all’8 maggio. maggio 2017




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