Italiadagustare milano 24orenews aprile 2015

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Anno 2 - Aprile 2015

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

ALL’INTERNO

Personaggio

MARINA GERI: ExpO, IL MONdO A MILANO

Gustare l’Italia

BASILICATA, TERRA dI SpIRITO

[EXPLORANDO]

pIACERE E SALuTE LE vIRTù ESOTIChE dEL CAffè



Aprile 2015

indice

In copertina: Il Santuario di Hera a Metaponto (Basilicata)

[ pERSONAGGIO] 6

Intervista a Marina Geri

[ IL CAffè ]

[ GuSTARE L’ITALIA] 8

Basilicata, terra di spirito

pag. 14

[ STILE ITALIANO]

11 Fratelli Alessi: pionieri del design italiano

[ dESIGN]

12 Meritalia, anteprima Salone del mobile

[ ExpLORANdO]

14 Nero o verde, il caffè è un piacere… 17 Trieste, città del caffè 18 Bere caffè fa bene o fa male alla salute?

[ GOuRMET]

20 Ristorante all’Acquacotta

[ STILE NATuRALE ]

[ LIBRI]

[ ERBARIO MAGICO]

[ vIAGGI]

[ AMICI A 4 zAMpE]

[ RuOTE & MOTORI]

[ hI-TECh]

[ AGENdA ITALIA]

22 Scaccia la stanchezza 23 Aria di primavera 24 Equiseto, l’argilla vegetale 25 Cani, cuccioli, uomini, bambini 27 Le novità elettroniche

28 Scelti per voi 29 Hanna Carolina: l’ineffabile sentire 30 Bermude: le isole paradiso 32 500X: il nuovo crossover di casa Fiat 33 Eventi di marzo

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Giacomo Biraghi Mauro Caldera Claudio Coletti Carlo Kauffmann

aprile 2015

Gloria Mauri Luca Medici Alessandro Miani Milena Passigato Alessia Placchi Alberto Zonna Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor ia le ]

Care lettrici e cari lettori,

viaggio nel mondo del caffè

Expo Milano 2015 sta per

con tante pagine ricche di

aprire i battenti. Come

curiosità e notizie. Alla

sempre accade in occasione

Basilicata è dedicato

di un grande avvenimento

“l’explorando” di questa

l’attenzione e la tensione

“puntata” di italiadagustare.

sono alle stelle e non solo

Un giusto tributo alla

nell’area dell’Esposizione

bellezza e alla storia di

Universale, ma anche in

questa regione che,

città. Milano vivrà un mese

ricordiamocelo, ha ottenuto

di aprile straordinario con

dall’Unesco la nomina di

l’apertura, il giorno 14, del

Matera quale città europea

Salone del Mobile e poco

della cultura per il 2019.

dopo, il 1 maggio, di Expo.

Troverete tutte le rubriche

Amministratori pubblici,

ormai consuete, salute, libri,

esercenti, albergatori,

hi-tech, motori, stile

operatori culturali e cittadini

naturale e tante altre ancora.

sono chiamati ad un

Vi segnalo un servizio in

compito decisivo: dimostrare

anteprima sul Salone del

che Milano può essere

Mobile e, in apertura del

considerata una delle città

numero, un’interessante

più importanti al mondo per

intervista alla Dott.ssa

tutto quello che può offrire.

Marina Geri, Direttore

In questo numero continua il

Marketing e Commerciale di

viaggio sulle vie

Padiglione Italia Expo 2015.

rappresentate dai cluster di

Buona lettura a tutti.

Expo, dopo il cioccolato, i cereali, il riso ecco un aprile 2015

Evelina Flachi

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[ per s onaggio ]

MARINA GERI: «SIAMO PRONTI A RICEVERE IL MONDO» Intervista a cura di Dario Bordet

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Poco più di un mese al via… Padiglione Italia è pronto a ricevere il mondo? Certamente siamo pronti a ricevere il mondo. Come contenuti, davvero da mesi; abbiamo costruito tutta la via del caldo, che è una passeggiata attraverso le eccellenze italiane e che rispecchia il fatto che l’UNESCO ha dichiarato che la “Dieta Mediterranea” è un

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Manca ormai meno di un mese all’apertura di Expo Milano 2015, un evento che capita una sola volta nella vita. Milano, l’Italia intera, siamo tutti pronti a cogliere questa grande opportunità e ad accogliere nel migliore dei modi i milioni di visitatori che stanno per raggiungerci? Cosa ci aspetta e cosa si aspetta il mondo da noi? Ne parliamo con la Dott.ssa Marina Geri, Direttore Marketing e Commerciale di Padiglione Italia Expo 2015.

patrimonio immateriale. E poi questa via del caldo, che è la via del Padiglione Italia, si conclude con una mostra a Palazzo Italia di cui si parla delle potenze Italiane, della bellezza, del saper fare e dell’innovazione. Quindi come contenuti siamo prontissimi. Riguardo alla costruzione, si sta lavorando con 3 turni al giorno e quindi sono sicura che ce la faremo. aprile 2015


[ per s ona ggio ] Lei che lo ha girato il mondo per Padiglione Italia, può dirci cosa ci si aspetta da noi? Io ho fatto questo Road to Expo in collaborazione con l’ICE, sono stata in tanti Paesi, devo dire più extraeuropei che europei, quindi ho una visione più precisa di quello che è il mondo extraeuropeo. C’è una grande attesa, e soprattutto in molti Paesi, come ad esempio in Russia, hanno proprio voglia di venire a vedere il nostro Made in Italy, il nostro modo di fare food. Anche negli Emirati ho trovato un enorme interesse, perché come sapete avranno la prossima edizione di Expo (Dubai 2020), così come in Cina dove si è tenuto l’Expo precedente. Ho trovato nel mondo davvero tanto interesse, vogliono proprio vedere come noi metteremo in campo la nostra eccellenza nella nutrizione.

Quali sono state le azioni rivolte a promuovere il “Sistema Italia” sia per il Business che per il Turismo? Che cosa ci possiamo aspettare? Noi abbiamo da anni lavorato su Expo che è a 3 livelli. C’è il livello del visitatore generale, quello che compra il biglietto che viene a vedere il giro e se ne va. C’è quello della comunità scientifica, per il quale abbiamo organizzato convegni e simposi che si terranno durante tutto il periodo per discutere sul tema. Infine c’è quello del ‘business to business’, che è proprio quello finalizzato a promuovere il ‘Sistema Italia’ nel mondo. Allora su questo noi abbiamo fatto tante azioni, abbiamo fatto questo Road to Expo che nominavo prima, che ha permesso di portare l’Expo, e quello che noi faremo come Italia, in tantissimi Paesi. Abbiamo con l’ICE dei programmi di B to B per le imprese e poi mentre verrà visitato il sito i territori metteranno in mostra e promuoveranno tutto secondo le regole del BIE, secondo una filosofia di promozione “by emotion” delle bellezze Italiane, con l’idea di fidelizzare il visitatore a tornare l’anno dopo a fare una vacanza in Italia. Il tema è ben scelto perché le etnie ricche di adesso, e con questo nomino i Cinesi, i Russi… non sono tanto visitatori di monumenti, ma sono turisti fashion e di enogastronomia e quindi Expo 2015 con questo tema, come lo abbiamo organizzato, è davvero promuovere il Sistema Italia a scopo turistico. aprile 2015

Spicca la presenza della Campania grazie al brand Ecco - Pizza&Pasta. E le altre regioni come si faranno notare? Sembra che meno di un terzo delle imprese siano Lombarde. La Campania è l’unica che ha fatto sistema ed Ecco Pizza&Pasta è il prodotto di un sistema di imprese che si son messe insieme, quindi già nei partner-impresa sono presenti parecchie regioni se guardiamo i brand. E poi le regioni di per sé hanno fuori Expo delle piazzette, degli spazi o a rotazione o singoli, dove saranno protagoniste e metteranno in mostra loro stesse, secondo il tema che vogliono, ma poi tutte le regioni sono state chiamate a contribuire in egual misura alla mostra di Palazzo Italia. Per esempio c’è tutta una zona che parla del saper fare e ogni regione ha dovuto presentare uno o due esempi di forte innovazione creata nel proprio territorio. Nessuna è rimasta fuori, questo è un modo di promuovere le regioni, così come ogni regione è chiamata a dire che bellezza artistica e naturale che voleva a rappresentarla. Poi la mostra di Palazzo Italia, che è una mostra di 3 piani, nel suo insieme ha riunito tutti i contributi in modo sistematico e non frammentato ma ciascuno ha rappresentato se stesso.

Quindi Padiglione Italia non promuoverà solo il cibo ma la cultura del territorio, natura, arte, salute e benessere… Le cose vanno insieme, però, nel senso che è dimostrato che la cultura della nutrizione porta maggiore benessere, a vivere più sani. Questo è un po’ quello che noi cerchiamo di rappresentare insomma e speriamo di lasciare un segno. Io penso che… ognuno di noi vivrà una sola Expo nel proprio Paese. È bello che sia dedicato ad un tema che così tanti sentono e cerchiamo di rappresentarlo al meglio. Ne sono piuttosto sicura, si faranno delle belle cose.

Quindi siamo Expottimisti? Certo che sono un’Expottimista, ho iniziato a lavorare per Expo nel 2008, quindi se non lo sono io… Sapete che mi sembra così strano che adesso sta per iniziare, è troppo tempo che l’aspetto! A sinistra Marina Geri con Diana Bracco; sopra con Michele Perini

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[ gusta r e l’italia ]

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Un’enorme foresta intervallata da pennellate azzurre di laghetti e corsi d’acqua che interrompono la sconfinata distesa verde, vigneti e uliveti che si stringono attorno a dolci colline. Dall’alto si presenta così l’area del Vulture Melfese, scrigno di un’ampia collezione di tesori naturalistici e artistici. Qui l’arte e la storia, fatte di antichi castelli e chiese, hanno avuto da sempre un ruolo privilegiato nella promozione del territorio. Anche prima che il turismo di massa scoprisse Matera, l’incanto dei suoi vicoli e le sue chiese rupestri. Il castello di Melfi, costruito in epoca normanna ma ampliato da Federico II, è uno dei più maestosi del Meridione con le sue otto torri che dominano il borgo medievale. In questa fortezza furono promulgate le Constitutiones Augustales nel 1231, le norme che riorganizzavano i diritti feudali riconoscendo alle donne il diritto di successione ereditaria. Non è un caso che dal 1976 questa sia anche la sede del Museo Archeologico Nazionale, che custodisce preziosi reperti, tra cui l’impressionante Sarcofago di Rapolla, stupenda opera del II secolo, opera di maestri dell’Asia minore, sul cui coperchio è scolpita una delicata figura di donna forse morta di parto. Sul centro della città svetta lo splendido campanile a due piani di bifore di intarsi bicromi, simbolo di floridezza e prosperità. Tanto che a Melfi si tennero anche cinque concili e in quello del 1089 papa Urbano II mise le basi per indire la Prima crociata. Fuori dal centro abi-

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BASILICATA TERRA DI SPIRITO A cura di Richard Seebach

aprile 2015


[ gus ta r e

l’ita lia ]

A sinistra: l’abbazia di San Michele; sotto i sassi di Matera; a destra: il Parco Archeologico di Venosa

tato, nei pressi del cimitero cittadino, la cripta di Santa Margherita è uno straordinario esempio di chiesa rupestre e risale al Duecento. Completamente scavata nel tufo ed affrescata, è nota per la raffigurazione del Monito dei morti e il martirio della Santa. Le grotte scavate nel tufo sono assai diffuse nel Vulture: talvolta regalano preziosi monumenti artistici, altrove servono per mantenere il prezioso, armonioso vino locale, l’Aglianico DOCG. La lava colata milioni di anni fa si rivela oggi anche come straordinario sottosuolo per la crescita delle vigne come a Ginestra, dove nel Cinquecento trovarono dimora i profughi d’origine albanese in fuga dai territori conquistati da parte degli Ottomani. È qui che Michele Laluce coltiva 7 ettari di dolci declivi irrorati di sole. La produzione: vini d’impeto, fragranti, iperbolici. Qui come in Oriente le chiese raccontano il passaggio dalla vita eremitica ad una vita comunitaria: dal tufo a luoghi di preghiera affrescati da mastri locali. Succede a Ripacandida, definita la piccola Assisi di Basilicata, dove la gotica chiesa dedicata a San Donato custodisce un bellissimo ciclo di affreschi realizzati da un anonimo lucano del Quattrocento, raffiguranti scene del Vecchio e Nuovo Testamento, figure di santi e allegorie delle Virtù. Il percorso dagli ipogei al sole è ben visibile soprattutto ai Laghi di Monticchio, due specchi d’acqua d’origine vulcanica ai piedi del Monte Vulture. Nel più piccolo si specchia l’abbazia di San aprile 2015

Michele, fondata dai benedettini nell’XI secolo su preesistenti grotte abitate da monaci basiliani e nei cui meandri si possono ammirare affreschi bizantini. Questo edificio è stato trasformato in Museo di Storia Naturale del Vulture. Nel contesto culturale su cui la Basilicata ha puntato, una perla in questo angolo della regione è Venosa, capolavoro urbanistico e architettonico del Meridione, per lungo tempo centro artistico e culturale di centrale importanza. Il suo figlio più noto, Orazio, è celebrato in ogni angolo della cittadina e alla proprietà del poeta si imputa un edificio d’antica origine, la cosiddetta Casa di Orazio. Nel campanile di San Basilio sono incastonate numerose iscrizioni romane mentre la ricca collezione di reperti del Museo Archeologico Nazionale proviene perlopiù dal vicino Parco archeologico. Qui sorgeva Venusia e sono ancora visibili le terme, la domus, l’anfiteatro. Accanto ad esso si eleva una delle più interessanti esperienze architettoniche

paleocristiane, l’abbazia della Trinità e la cosiddetta Incompiuta. Anche Acerenza vanta un glorioso passato portato alla luce negli ultimi anni grazie alla scoperta dell’affascinante cittadina medievale dominata dalla Cattedrale dell’XI secolo, costruita secondo i canoni romanici cluniacensi, dalla sobria facciata decorata da uno straordinario portale arricchito da mostruose figure di animali ed esseri umani avvinghiati tra loro, e dalla movimentata sagoma absidale. Un lungo e delicato intervento di ristrutturazione volto alla valorizzazione del patrimonio culturale lucano ha portato a nuova vita anche il castello di Monteserico su un’isolata collina, in Comune di Genzano di Lucania. Costruito intorno al Mille fu utilizzato anche da Federico II. Tutto intorno l’aria di finocchietto selvatico e sterminati colline di grano sono la premessa sensoriale ad una tavola semplice e gustosa: Basilicata, una terra che sa nutrire meravigliosamente spirito e corpo.

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[ s tile ita liano ]

FRATELLI ALESSI

PIONIERI DEL DESIGN ITALIANO A cura di Momi Symon

Da sinistra: Carlo, Alberto e Michele Alessi

E

Esistono oggetti che fanno parte del nostro viver quotidiano: piccole cose geniali e di altissima qualità presenti nelle case di tutti eppure sempre in grado di stupire, talmente riconoscibili da non aver bisogno di presentazioni. Erano nella cucina della nonna, in quella della mamma, e oggi nella nostra, irresistibili e mai passati di moda. Parliamo di Alessi, una delle grandi aziende italiane che hanno fatto la storia e il successo del Made in Italy nel mondo. Questa impresa pioniera del design italiano è riuscita a mantenere nel corso degli anni la proprietà e il controllo nelle mani dei componenti della famiglia: dall’anno della sua fondazione ad oggi si sono succedute quattro generazioni.

LA FABBRICA DEI SOGNI Tutto ha inizio nel lontano 1921 a Omegna, sul Lago d'Orta, quando Giovanni Alessi, un abile tornitore di lastre, fonda insieme al fratello l’Officina meccanica FAO (Fratelli Alessi Omegna). Nata come laboratorio metallurgico e fonderia, presto si trasforma in azienda produttrice di articoli casalinghi. Giovanni ha una vera ossessione per la qualità e la finitura perfetta: i suoi prodotti in rame, ottone e alpacca, poi nichelati, cromati o argentati, guadagnano un successo immediato. È Carlo, primogenito di Giovanni, a disegnare gran parte degli oggetti prodotti tra la metà degli anni '30 e il 1945. Il suo ultimo progetto, il servizio da tè e caffè Bombé, è uno degli archetipi della prima epoca del design aprile 2015

italiano. Nel dopoguerra Giovanni lancia la produzione in serie di oggetti in acciaio inossidabile che, come aveva già pionieristicamente intuito, si avvia a conquistare lo spazio lasciato libero dai metalli cromati e dalle leghe argentate. Il “design” caratterizzerà il marchio Alessi a partire dagli anni ’70, quando l’azienda inizia a collaborare con designer esterni e, dagli anni '80, con i più grandi nomi del design italiano e internazionale. Alessi, apre la sua produzione a nuovi materiali e a nuove tecnologie: plastica, vetro e cristallo, porcellana e ceramica, legno, elettricità e elettronica. Infine, dal 2000 inizia la collaborazione con altre aziende in ambiti produttivi molto diversi da quello originario, con l'ambizione di dare vita ad oggetti caratterizzati da eccentricità e stile, ironia ed eleganza. Ettore Sottsass, Richard Sapper, Achille Castiglioni, Alessandro Mendini, Aldo Rossi, Stefano Giovannoni, Philippe Starck, Marc Newson, Ron Arad sono solo alcuni fra i designer che negli anni hanno collaborato con Alessi. Oggi il catalogo Alessi si compone di tre linee: la classica Alessi, la più democratica “A” di Alessi e la più raffinata e innovativa “Officina Alessi”. Tutte accomunate dalla stessa passione per la qualità, la stessa attenzione al dettaglio e la stessa ricerca dell’eccellenza.

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[ des ign ]

ANTEPRIMA Divano Minah, designs Doriana e Massimiliano Fuksas

A cura di Luca Medici*

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Anche quest’anno l’attesa è tanta. Il Salone del Mobile 2015 si preannuncia una “grande” manifestazione internazionale, non solo per i suoi numeri da capogiro, bensì perché anticipa di poco Expo 2015. Qualche dato? Vi accontento subito! Prima di tutto le date... dal 14 al 19 aprile, dalle 9.30 alle 18.30 orario continuato presso il Quartiere Fiera Milano Rho, apertura al pubblico unicamente il 18 e il 19, gli altri giorni sono riservati agli operatori di settore. Le ditte che espongono (questi dati si riferiscono al 2014) sono 989 italiane e 374 estere, l’area espositiva si sviluppa su 144.229 mq mentre i visitatori attesi sono circa 107.000 italiani e 206.000 esteri. Quest’anno troveremo, come di consueto, il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, il Salone internazionale del Bagno,

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SaloneSatellite, EuroUfficio ed Euroluce (nel 2014 abbiamo avuto EuroCucina). Si comincia con una magia di suoni e di luci per celebrare Euroluce 2015 nell’anno Internazionale della Luce proclamato da UNESCO, in Piazza San Fedele a Milano, ci sarà un’installazione per raccontare la luce e il mistero della sua origine, ad opera di Attilio Stocchi. Sul sito www.salonemilano.it troverete tanti spunti interessanti per vivere questa importante manifestazione, consigli, blog, eventi, itinerari, lista espositori, biglietteria online e tanto altro ancora. Milano si prepara a questo evento in grande stile, tutta la città è in fermento, ma soprattutto tutte le aziende stanno progettando eventi e idee per rendere unico questo appuntamento di risonanza mondiale. Milano, come per la moda, accende i riflettori su un comparto, quello del design, am-

mirato ed esportato in tutto il globo! Oltre tutto questo vi attendono anche gli eventi del FuoriSalone, infatti, fra i quartieri del design milanese, le iniziative saranno molte, per “accompagnare” in un’atmosfera più rilassata, gli audaci avventori che avranno ancora le forze di proseguire dopo la chiusura della fiera... in realtà moltissimi! Bene, non mi resta che augurare a tutti voi un fantastico Salone del Mobile, certo che anche quest’anno l’Italia del Design sarà protagonista assoluta in tutto il mondo. MERITALIA... DESIGN A PORTER Meritalia è una delle aziende del design italiano che riesce sempre a catturare l’attenzione per le sue idee e creazioni uniche. Ogni anno, al Salone del Mobile, in tanti attendiamo i nuovi complementi che Meritalia propone e anche quest’anno non resteremo delusi. Fra aprile 2015


[ des ign ] Tavolo OPERA, design Mario Bellini

i tanti prodotti iconici vi sono nuove proposte pronte a diventare icone di domani, proprio per questo Meritalia continua la sua ricerca che non si ferma solo a sviluppare un nuovo complemento, poiché è una ricerca ad ampio raggio che sa coniugare materiali innovativi, sviluppo di nuove forme e idee accattivanti che sanno imporsi nel panorama del design mondiale. Oggi vi presento dunque tre prodotti che sicuramente faranno tendenza. Divano MINAH Faccio descrivere a Doriana e Massimiliano Fuksas la loro creazione: "Forme fluide, avvolgenti, morbide, classiche, ma contemporanee, simulano olisticamente il corpo umano nei suoi movimenti. Nulla può sovrapporsi al piacere di uno stile di vita confortevole, solo i colori ne modificano l'equilibrio”. Questo divano con struttura in legno, imbottito in poliuretano flessibile a diverse densità, si adatta molto bene ad accogliere le persone, trovando con loro una simbiosi immediata. Completamente sfoderabile viene offerto in molte varianti colori/tessuti, viene proposto come divano tre posti, poltrona singola, dormeuse e pouff.

Cofee table Calma, design Ari Kanerva

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Tavolo OPERA Mario Bellini, il suo ideatore, racconta così questo tavolo: “Chi ha detto che un tavolo è un piano con quattro gambe? …che un tavolo non può farti pensare? … che un tavolo non può avere una doppia vita: sopra e sotto il piano? …che ormai tutti i tavoli sono stati inventati? … che un tavolo non può essere una “opera di ebanisteria” di 24 parti e 40 incastri ottenuta da un procedimento computerizzato di c.a.d./c.a.m. (computer aided machine)”. Un tavolo con struttura in legno massello, disponibile tondo, quadrato o rettangolare e capace di adattarsi come un camaleonte a tutti gli ambienti... viene infatti proposto in rovere naturale, noce naturale, frassino naturale, frassino tinto grigio e bambù.

Cofee table CALMA Ari Kanerva ha progettato questo sinuoso tavolino pensando... “Uno stato di calma; pace; assenza di preoccupazioni, rabbia, paura o altre emozioni negative forti. Tranquillità, pace e quiete. Un lasso di tempo senza vento”. Un cristallo chiaro come una superficie silenziosa e tranquilla sorretto da una struttura in legno dall’aspetto caldo, naturale e semplice. Un metodo di costruzione onesto, accurato e tradizionale insieme ad un design minimalista e moderno conferisce a questo tavolino un marchio distintivo. Il disegno si ispira alle tradizioni del design scandinavo e del nord. Qualcosa che segue molto le tradizioni ma allo stesso tempo fresco e interessante. Viene proposto con struttura di legno in due finiture, rovere naturale o tinto ebanizzato. Disponibile in due misure, tondo diametro cm 50 H 45 e tondo diametro cm 80 H 35. Top in cristallo temperato nelle finiture extrachiaro o bronzo. Ma questa azienda non finirà di stupirci così, nella settimana del Salone del Mobile saranno ancora tante le news da scoprire e da vivere, infatti, lo showroom di Via Durini farà le ore piccole per consentire a tutti di poter toccare con mano l’intera collezione! *luca@my-home.biz

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[ explor a ndo ]

NERO O VERDE, «IL CAFFÈ È UN PIACERE…» A cura di Riccardo Lagorio

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Il mondo del caffè è variegato al pari di qualsiasi altro prodotto alimentare. Ma sarà forse a causa dell’origine lontana ed esotica della materia prima che gli italiani hanno del caffè nozioni decisamente approssimative. Di frequente si disconoscono la provenienza geografica, le modalità di tostatura, le peculiari caratteristiche organolettiche, le varietà utilizzate per la miscela. Come un olio o un vino, esistono infatti numerosi fattori che rendono speci-

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fico l’aroma e il gusto di un caffè. Esistono oltre 70 varietà di Coffea (nome scientifico della pianta), che si diversificano per aspetto, quantità della produzione, forma, misura e sapore dei frutti. Le due più diffuse sono l’Arabica e la Robusta, ma di grande fascino sotto il profilo organolettico sono la Mauritiana, la Liberica, l’Excelsa o la delicata quanto rara Stenophylla. Tra queste la più caratteristica è forse la Liberica. Questa pianta produce pochissimi frutti,

grossi e duri che, a causa della mancanza di macchinari adatti alle loro dimensioni e consistenza, devono essere sbucciati a mano, diventando antieconomici per gli obiettivi che si pongono le multinazionali del caffè. La tostatura è il momento più delicato dell’intera fase di lavorazione poiché se ne traggono i profumi, le sfumature gustative e persino cromatiche. Ma al tempo stesso decima la pur altissima quantità di antiossidanti aprile 2015


[ explor a ndo ] che il mercato del caffè si è arricchito negli ultimi anni di cialde e monoporzioni. Noi preferiamo le cialde in carta (simile a quella del tè) rispetto a quelle in plastica: fanno certamente meglio all’ambiente e forse anche alla nostra

presenti nel seme verde. Per questa ragione si sente sempre più parlare di caffè verde, cioè non torrefatto ma semplicemente essiccato. Il caffè verde in purezza avrebbe tuttavia un gusto troppo astringente per essere apprezzato. Il compito del torrefattore è quindi anche quello di trovare la temperatura più bassa adatta a creare fragranze caratteristiche, ma adeguata a non far perdere quelle sostanze così benigne. La propaganda che si può raccogliere presso i torrefattori non aiuta però molto a capire il dettaglio. La nomenclatura del contenuto nel pacchetto infatti si rifà a concetti molto vaghi: si va dal Gusto intenso al Gran aroma, dalla Crema oro alla Qualità classica spesso senza specificare le varietà utilizzate, l’origine e tantomeno le modalità di torrefazione. C’è da aggiungere

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salute. Negli ultimi mesi un’azienda bresciana (www.lucaffe.com) ha lanciato sul mercato cialde di carta vergine che contengono una quantità assai elevata di caffè verde: insomma un buon compromesso tra salute e gusto.

CAFFÈ CURIOSI, RARI, IMPERDIBILI Caffè Blue Mountain. La provenienza è giamaicana. Si tratta di una selezione dal gusto dolce e priva d’astringenza. La sua reputazione l’ha reso tra i più costosi caffè al mondo. Caffè di Sant’Elena. Dalle piantagioni di Rosemary Gate, sull’isola famosa per l’esilio di Napoleone, questo caffè possiede chicco lucente. L’aroma è floreale e fruttato, il gusto deliziosamente caramellato. Caffè di Agaete. È l’unico caffè prodotto in Europa, di varietà Typica… beh, non proprio sul continente, ma sulle isole Canarie. Assai aromatico, si caratterizza per colore bruno intenso e aromi persistenti. Se ne producono circa 2 tonnellate all’anno. Caffè dello zibetto. È un caffè accuratamente lavorato e tostato che proviene dai chicchi ingeriti ed escreti da parte dello zibetto delle piante, che abita nelle foreste indonesiane. Gli enzimi digestivi dello zibetto eliminano in pratica parte delle proteine che conferiscono sapore amaro al risultato finale. Caffè La Esmeralda. Per anni è stato tra i caffè più cari al mondo, venduto all’asta. Proviene dalla proprietà La Esmeralda a Boquete, Panama. La coltivazione denominata Montaña, che cresce tra i 1700 e 1800 metri di altitudine regala note di nocciola, cioccolato amaro e vaniglia.

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[ explor a ndo ]

TRIESTE, CITTÀ DEL CAFFÈ

I

In estrema sintesi e in barba ad acutezze storiche, l’egemonia commerciale nell’Adriatico settentrionale ha baciato tre città: Aquileia, Venezia e Trieste. In particolare il periodo di maggior splendore di Trieste coincide con la condizione di primo porto dell’Impero asburgico che, a partire dal 1719, ha lasciato numerose testimonianze storiche e artistiche. Punto d’incontro fra culture mediterranee e mitteleuropee, ancora oggi conserva il fascino di quel tempo: basta soffermarsi sull’attuale Piazza Unità d’Italia che si apre sul mare. All’interno di questo perimetro si elevano incantevoli edifici come il Municipio con la sua torre dell’orologio, la Prefettura ornata di mosaici e arricchita dalla loggia, e quella che era la sede del Lloyd Triestino, la più antica società di spedizioni della penisola. Punto di riferimento per i viaggi e per gli scambi commerciali, queste attività ne hanno caratterizzato la crescita in maniera indissolubile da quando la città giuliana ereditò da Venezia il primato nei traffici nel Mediterraneo, in particolare negli

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scambi di caffè. All’incessante attracco di navi zeppe di caffè verde seguì presto l’apertura delle botteghe di caffè a cui facevano da corollario ditte d’importazione e commercio, torrefazioni, aziende per la lavorazione dei chicchi. A cavallo tra Ottocento e Novecento poi, la lavorazione del caffè si trasformò in industria fino all’inaugurazione, nel 1904, della Borsa del caffè. Ancora oggi circa il 30% del caffè importato in Italia passa per il porto di Trieste, in assoluto il più importante del Mediterraneo, fatto che coerentemente si innesta su una particolare tendenza della città in atto sin dalla fine del XVIII secolo e forse importata dalla Vienna imperiale insieme alle tante altre usanze austriache che sono sopravvissute sino a noi: la realizzazione di punti di ritrovo raffinati e signorili dove incontrare persone, leggere o conversare. Un salotto, insomma. Oggi Trieste si prospetta a divenire un centro nevralgico e strategico, dato l’allargamento dell’Europa ad est e il conseguente intensificarsi dei flussi commerciali tra il Mediterraneo e l’Europa centrale. L’interesse per l’arte e per la cultura si intensifica, generando atmosfere da crocevia cosmopolita rappresentate dal Centro Internazionale di Fisica Teoretica di Miramare (fondato dal pakistano Abdus Salam nel 1964), dall’AREA Science Park di Padriciano (un incubatoio che serve da raccordo tra mondo scientifico ed imprenditoriale), dai Centri Studi Elettra Sincotrone di Basovizza ed agli osservatori astronomici e geofisici riconosciuti a livello internazionale.

CAFFè STORICI

La prima evidenza storica relativa alle botteghe da caffè risale alla licenza di apertura ottenuta da Benedetto Capano nel 1768 per la vendita in esclusiva di acque fredde e calde, tè, cioccolata, limonate, ed acque sciroppate. Allora si voleva seguire l’esempio di locali alla moda di Venezia ma con un’impronta negli arredamenti e nei servizi tipicamente asburgica. Le botteghe si moltiplicarono mentre nel frattempo Trieste era divenuta l’emporio dove i popoli del centro Europa si approvvigionavano sempre più spesso. E così ciascun caffè si specializzò con una propria clientela: i caffè meta dei letterati o dei funzionari imperial-regi o ancora degli uomini d’affari e, in un secondo momento, degli irredentisti di cultura italiana. Aprì i battenti nel 1830 il Tommaseo (www.caffetommaseo.com) grazie all’intraprendenza di Tommaso Marcato, padovano, che attirò da subito l’interesse di artisti, politici e uomini d’affari grazie allo sfarzo delle specchiere fatte arrivare dal Belgio e degli affreschi commissionati al pittore Giuseppe Gatteri. Diciott’anni dopo l’apertura fu dedicato a Niccolò Tommaseo, il linguista e patriota dalmata e qui si levò nel 1848 il primo grido Viva l’Italia! Agli inizi del Novecento al Tommaseo si ebbe l’intuito di introdurre un’assoluta novità commerciale, il gelato.

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[ explor a ndo ]

BERE CAFFÈ

FA BENE O FA MALE ALLA SALUTE?

La banda degli onesti - 1956

A cura di Evelina Flachi

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Sono tante le ricerche svolte allo scopo di trovare una risposta chiara a questa domanda. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Heart”, specializzata in cardiologia, bere dalle 3 alle 5 tazzine di espresso (pari a 300/500 mg di caffeina) al giorno potrebbe ridurre il rischio di avere un attacco di cuore. Dallo studio, condotto su un

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campione di 25.000 persone, è emerso che chi era solito prendere più di tre caffè al giorno aveva le arterie ‘più pulite’ rispetto agli altri. Altre ricerche hanno concluso che consumare una quantità di caffè eccessiva costituirebbe un rischio per la nostra salute. Il dibattito è aperto. La sostanza accusata come dannosa è la caffeina, un al-

caloide presente, in quantità minore, in altri alimenti come tè, cacao, cola. Uno degli effetti della sostanza è lo stimolo che essa determina sull’attività cerebrale inducendo una migliore capacità di concentrazione, di apprendimento e associazione di idee. La caffeina può produrre importanti effetti analgesici sul corpo umano, per aprile 2015


[ explor a ndo ]

cui è utilizzata anche per la preparazione di alcuni farmaci che alleviano il dolore di piccoli traumi. Da studi condotti a Parma (presso il Centro per la Cura delle Cefalee) è risultato che il caffè ha un ruolo importante nella prevenzione dell’emicrania. Inoltre, numerosi studi confermano il potere antiossidante del caffè: le sostanze flavonoidi che contiene contrastano l'azione dei radicali liberi e pertanto possono favorire la prevenzione dei tumori legati all'invecchiamento delle cellule. Nella cosmesi la caffeina è pertanto usata in creme viso con effetto anti invecchiamento, anti rughe e anticellulite. Concludendo, bere il caffè in genere non fa male, anzi aiuta a farci sentire più vigili e attivi. Come per tutti gli alimenti, l’abuso non è mai consigliato così come se ne sconsiglia il consumo in presenza di problemi di salute, oppure quando è controindicato dal medico o per un’individuale sensibilità alla caffeina. In questi casi possiamo bere caffè decaffeinato comunque gustoso ed oggi di qualità garantita .dalla moderna estrazione della caffeina. FAVORISCE L’ATTENZIONE? Tra gli effetti più noti provocati dalla caffeina vi è senza dubbio quello di stimolare la concentrazione e di migliorare la capacità di attenzione. Sembra però che l’effetto sia di breve durata e non aumenta se alla prima tazzina se ne aggiungono altre subito dopo. Questo spieaprile 2015

ga perché il caffè ha i maggiori effetti stimolanti se bevuto al mattino, quando il riposo della notte ha allentato attenzione e concentrazione, oppure subito dopo aver mangiato quando si ha un naturale calo della vigilanza. FA BRUCIARE ENERGIA? Una ricerca condotta dall’istituto di fisiologia di Losanna ha misurato l’effetto del consumo abituale di caffè sul metabolismo energetico in donne magre e obese, in un periodo di 24 ore. Dall’analisi dei dati è risultato che il dispendio di energia aumenta con l’assunzione di caffè in dosi adeguate sia nelle magre che nelle obese. Inoltre il giusto consumo di caffè ha prodotto un aumento del consumo dei grassi durante la mattina successiva al test per un aumento della termogenesi che può produrre in alcuni soggetti. è UN NATURALE ANTIDEPRESSIVO? Due o tre tazzine di caffè al giorno

possono migliorare il tono dell’umore ed aiutano ad affrontare con più serenità la giornata e le difficoltà quotidiane! È la conclusione a cui sono giunti alcuni ricercatori del Dipartimento di Medicina di Boston al termine di un ampio studio durato 10 anni. LE PROPRIETÀ DEL CAFFè VERDE Il caffè verde, un tipo di caffè della qualità arabica ma non tostato, ha diversi benefici sulla salute. Esso presenta proprietà differenti rispetto a quello tradizionale, dovute alla mancanza della tostatura. Il suo estratto ha un basso contenuto di caffeina dunque non è uno stimolante e può esser assunto in dosi maggiori rispetto al caffè classico. A differenza di quest’ultimo, bevendo caffè verde non si ha il picco di caffeina dopo circa 30 minuti. Infatti dopo una tazzina di caffè verde non si raggiungono alte concentrazioni e la caffeina resta in circolo per tempi molto più lunghi, con effetti moderati sul sistema nervoso nei soggetti sensibili. Inoltre contiene anche una buona quantità di vitamine e sali minerali.

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[ gourmet ]

ALL’ACQUACOTTA Le stelle della gastronomia Toscana A cura di Riccardo Lagorio

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Un giorno Saturno perse la pazienza nel vedere che gli uomini erano costantemente impegnati a farsi la guerra. Allora prese un fulmine e lo scagliò con forza. La saetta cadde all’interno del cratere di un vulcano, dal quale zampillò un fiume d’acqua sulfurea e calda che si riversò per valli, monti e pianure, avvolgendo uomini e cose. Teatro della leggenda il cuore della Maremma toscana, Saturnia, dove quell’acqua zampilla ancora a 500 litri al secondo ad una temperatura di 37°. Molto frequentate dai Quiriti, le terme caddero in disgrazia in quanto considerate luogo di perdizione e lussuria durante i primi secoli del Cristianesimo. Solo alla fine del Medioevo furono riabilitate e, di conseguenza, contese tra i feudatari locali. A metà Ottocento venne costruito un albergo, oggi una magione a cinque stelle che ospita anche All’Acquacotta, ristorante gourmet sotto la guida in cucina di Alessandro Bocci. Così viene clamorosamente sfatata la credenza che non si possa fare ottima cucina in un centro benessere («È già triste fare la dieta, figuriamoci se bisogna anche mangiare cibi senza sapore…», tiene a sottolineare Bocci). Il tentativo, pienamente riuscito, è quello di proporre sempre più una cucina salutare, tradizionale e maremmana. I piatti, sempre leggeri ed armonici: maltagliati di pasta fresca con ragù di coniglio e carciofi, zuppa di fagioli e cotiche di Cinta senese, capriolo

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TIRAMISÙ DI FOIE GRAS Ingredienti per 4 persone 50 gr di foie gras 35 gr di mascarpone 1 tuorlo 1 albume 10 gr di zucchero 2 gr di sale di Maldon 30 gr di pan brioche 1 tazzina di caffè 5 gr di polvere di caffè 10 gr di amaretti sbriciolati

Alessandro Bocci

Ristorante All’Acquacotta Località Saturnia Manciano (GR) Telefono: 0564 600111 alla cacciatora con polenta bramata (da selezione di caccia locale). Paiono consacrati a Saturno: vi convergono caccia e agricoltura, legate insieme dalla passione e dall’amore per la buona tavola e l’accoglienza. Tra i vini sceglierete quelli dell’Azienda Agricola La Maliosa, da agricoltura biodinamica.

Lavorare con uno sbattitore il foie gras fino a renderlo una crema, amalgamarlo con il mascarpone. Si aggiungono al composto il tuorlo e l’albume precedentemente montati con lo zucchero. Si lasci riposare circa mezz’ora in frigorifero. Nel frattempo tostare il pan brioche e bagnarlo con il caffè, adagiarlo sul fondo di una tazzina di vetro e coprire con il composto di foie e mascarpone, decorando con amaretti sbriciolati e polvere di caffè, e cubetti di pan brioche tostati a cui si sarà aggiunto il sale.



[ s tile na tur ale ]

SCACCIA LA STANCHEZZA A cura di Evelina Flachi

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La mancanza di tono e di energia che con l’inizio del periodo primaverile può andare a colpire soprattutto le donne in menopausa e le adolescenti è un fenomeno del tutto normale, riconducibile allo stravolgimento stagionale che sembra coglierle quasi impreparate. I continui ribaltoni climatici che di solito caratterizzano i mesi di febbraio e marzo, con notevolissime escursioni termiche e barometriche, richiedono un superlavoro per l'organismo, in particolare per i neurormoni e i neuromodulatori, comportando in chi è particolarmente sensibile dal punto di vista ormonale un lieve scompenso dell'equilibrio psicofisico. Sulla spossatezza e la mancanza di tono possono però andare a incidere moltissimo anche componenti psicologiche legate al calo di autostima talora connesso al periodo del climaterio e dell'adolescenza: blandi stati depressivi, demotivazione e insicurezza accentuano la sensazione di stanchezza, sotto il profilo nervoso e mentale. Come reagire? Per essere vissuto bene, il cambiamento di stagione deve accompagnarsi anche a un cambiamento interiore incentrato sulla motivazione. È fondamentale sforzarsi di nutrire nuove curiosità, darsi nuovi spunti, trovarsi sempre qualcosa da fare, a qualsiasi età porsi nuovi obiettivi, magari anche minimi, soprattutto formulare progetti per il futuro, di qualsiasi tipo e in qualsiasi campo. Ci si può mettere in gioco per esempio con uno sport, un hobby o attività mai sperimentate pri-

ma come iscriversi ad una scuola di ballo, ad un cineforum o ad un circolo culturale o ricreativo per ritrovare stimoli e voglia di fare. Più si intraprendono esperienze e iniziative interessanti e più aumentano le forze per portarle avanti! UNA DIETA VARIATA Anche una dieta specifica, comunque, in questo periodo potrà darti una bella mano a ritrovare motivazioni ed energia. È bene seguire una dieta il più possibile equilibrata e variata. L’alimentazione adeguata alle mutate condizioni climatiche sarà prima di tutto più leggera rispetto a quella invernale. Occorre consumare meno grassi saturi, allora, e più alimenti a bassa densità calorica. Va aumentato il consumo di pesce, anche azzurro, di legumi oltre a quello di fibre, utili per ripulire l’organismo, contenute in cereali integrali, verdura e frutta. Proprio la frutta e la verdura, con le 5 porzioni giornaliere consigliate anche per il benessere stagionale consentono di fare un pieno di minerali e vitamine antiossidanti e protettive. Un altro principio base è quello di regalarsi proteine nobili che troviamo, per esempio, nella carne magra, nelle uova, nel latte e derivati. Tra l’altro, si tratta di alimenti che contengono un particolare aminoacido, il triptofano, precursore di un neurotrasmettitore, la serotonina, nota come “la sostanza del buonumore”. aprile 2015


[ s tile na tur a le ]

Prof. Alessandro Miani alessandro.miani@gmail.com

ARIA DI PRIMAVERA

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Per secoli i poeti hanno scritto degli effetti della primavera ed è risaputo che il suo arrivo coincide con il risveglio dei sensi. Il perché lo ha svelato uno studio effettuato all’Università di Georgetown dal prof. Rosenthal che ha scoperto che, con il cambio di stagione, la retina reagisce alle variazioni della luce, stimolando dei cambiamenti ormonali. Secondo i biologi evoluzionisti, i nostri corpi sono programmati proprio per essere più attivi quando il livello di ormoni cambia all’aumentare della luce. Anche il mercato del turismo risente positivamente di questa stagione, preludio all’estate ma non solo: in tutto il mondo l’arrivo della primavera è celebrato con feste, concerti, eventi del gusto e degli elementi naturali. Il profumo è quello dei fiori e Cordoba, sin dal 1918, dal 2 al 13 maggio ospita il Festival de Los Patios: i cortili si riempiono di decorazioni floreali e i visitatori si cimentano in un curioso patio-hopping, seguendo una mappa messa a disposizione aprile 2015

dall’ufficio del turismo. Stoccarda, con la Frühlingsfest, dal 21 aprile al 13 maggio, si trasforma in un immenso luna park con una distesa di stand gastronomici dove sorseggiare birra fresca e concedersi il gusto di assaporare piatti tipici. Washington D.C. ospita in questo periodo il National Cherry Blossom Festival, in cui sono i ciliegi in fiore, donati nel 1912 dalla città di Tokio, a far da cornice ideale per passeggiare nel West Potomac Park, che dal Lincoln Memorial, passando per il Washington Monument arriva ad abbracciare il Tidal Basin. A Praga si celebra ogni anno, dal 1946, lo Spring International Music Festival in cui oltre mille musicisti si cimentano in cinquanta concerti. Il Thingyan (Capodanno birmano), celebrato da oltre 500 anni nella seconda settimana di aprile, prende anche il nome di Festa dell’Acqua, perché i festeggiamenti prevedono una battaglia di gavettoni che simboleggia la purificazione dai peccati prima dell’ingresso nel nuovo anno.

Dall’alto: Festival de Los Patios; National Cherry Blossom Festival; Frühlingsfest; Thingyan


[ erbar io ma gico ]

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Equisetum L. è un genere di piante appartenenti alla famiglia Equisetaceae, conosciute comunemente come “code di cavallo”. Questa pianta è considerata un vero e proprio fossile vivente in quanto era già presente sulla terra nel periodo Carbonifero (dai 380 ai 250 milioni di anni fa). Odiato dagli agricoltori perché infestante e difficile da estirpare, l'equiseto è invece apprezzato dalla medicina popolare e trova un certo spazio anche tra gli scaffali delle moderne erboristerie. Oggi ne esistono oltre 30 specie, ma a parte l'equiseto arvense, piuttosto comune nelle zone di campagna e di montagna del Nord Italia, quasi tutte le altre specie non sono adatte all'uso interno perché tossiche. Per questo è sconsigliata la raccolta "fai-da-te", ma è meglio acquistarlo in erboristeria.

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EQUISETO L’ARGILLA VEGETALE A cura di Marica De Bonis Proprietà Le proprietà medicamentose dell’equiseto sono note fin dai tempi del celebre medico greco Galeno il quale lo citò come pianta amara ed astringente utile nel cicatrizzare le ferite anche gravi e rimedio efficace contro le ulcere intestinali e la dissenteria. Il fusto sterile della pianta è ricco di silice, calcio, magnesio, potassio, saponine, flavonoidi, fitosteroli e tannini. Proprio l’alto contenuto di minerali ne spiega le doti principalmente diuretiche e disinfettanti, ma può anche tornare utile per remineralizzare il tessuto osseo, rendendolo più forte e resistente. Allo stesso modo, può influire sulla salute della dentatura, ma anche di capelli e unghie. Non è però tutto, perché l’equiseto trova anche una lunga serie di applicazioni estetiche. Conosciuto anche come "argilla vegetale" per la ricchezza di minerali e le sue proprietà, può essere applicato localmente per trattare la cellulite,

edemi e mancanza di tonicità dei tessuti, e infatti è molto utilizzato anche nella prevenzione di rughe ed invecchiamento cutaneo. Infine, possiede delle peculiarità blandamente astringenti, che possono essere sfruttate per contenere i gonfiori locali, sia dovuti a traumi che a ritenzione idrica. Qualche curiosità L’equiseto è chiamato anche “carta vetrata naturale” ed era utilizzato fin dall'antichità per lucidare i legni ed i metalli proprio per la ruvidezza delle sue foglie dovuta alla notevole quantità di silice contenuta. A tale scopo veniva anche commercializzato sotto forma di polvere finissima per forbire le casseruole e per pulire le delicate opere di legno o di metallo degli artigiani. Presso i contadini era in uso utilizzare la pianta anche in cucina come alimento di discreto potere nutritivo da sostituire carne e pesce. Allo scopo venivano bolliti nell'acqua i giovani germogli fertili e poi infarinati e cotti nell'olio, oppure venivano conservati e mangiati sotto forma di canditi all'aceto. aprile 2015


[ a mici a 4 z a mpe ]

CANI, CUCCIOLI, UOMINI, BAMBINI A cura di Gloria Mauri

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I bambini amano istintivamente gli animali e in modo particolare i cani, da sempre i migliori e più fedeli amici dell’uomo. Quando non scatta questa scintilla d’affetto fra i bambini e gli amici a quattro zampe (per fortuna accade raramente), ma addirittura si instaura un rapporto di paura, tutto questo può determinarsi solo a causa di un trauma o purtroppo di un atteggiamento sbagliato dei genitori verso i bambini. Si deve sapere infatti che l’accoppiata cane-bambino può diventare con il passare del tempo un rapporto meraviglioso di affetto reciproco, di gioco assai più educativo di tanti giochi nella disponibilità dei nostri bambini. Un cane nella loro vita di tutti i giorni può insegnare tante cose: prima di tutto che è un essere vivente proprio come loro diverso dai peluche che quindi va rispettato nelle sue “allegrie” e nei suoi momenti di “do-

aprile 2015

lore” che ci sono eccome nella vita dei cani. Un bambino che teme i cani, che non riesce a rapportarsi con loro, in genere per cattivi insegnamenti dei genitori, è bene sapere che crescerà con un rapporto problematico con la natura che lo circonda e con i suoi esseri viventi. Bisogna quindi capire come far convivere bambini e cani. È importante non gridare o fare gesti bruschi se un bimbo si avvicina a un cane, cosa che è quasi usuale, perché può essere sbagliato per il bimbo e per il cane. La frase “non toccare, morde” che si sente molto spesso nelle strade e nei giardini delle nostre città, è quanto di più sbagliato si possa pronunciare! Un cane non morde mai senza una ragione ben precisa e soprattutto non lo fa di certo se nessuno gli ha fatto nulla. Altra cosa sbagliata è quando i genitori pensano e sperano che avere un cane in casa sia come

avere a disposizione una babysitter del figlio. Questo atteggiamento è assolutamente da evitare e non si deve farlo credere o insegnarlo a tutti e due, così come bisogna ricordarsi che nessuno ci obbliga a prendere un cane, ma se si prende questa decisione non è mai ammissibile che venga presa perché avere un cane è di moda. Il cane una volta entrato in casa non si può mai immaginare di disfarsene perché ce ne siamo stancati, non rientra nella categoria delle “cose”. Il cane ti dà amore, ti offre la sua fedeltà, gioca e si affeziona ai tuoi bambini, certo a volte perde il pelo, se piove si bagna o si sporca quando esce, a volte si ammala. Ha le sue simpatie e antipatie come capita ad ognuno di noi… forse è proprio un essere vivente come noi, si può non amarlo ma certamente occorre rispettarlo e bisogna insegnare ai bambini a comportarsi sempre così.

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[ hi-tech ] A cura di di Alberto Zonna

APPLE WATCH

NUOVO MACBOOk AIR

Sono i Mac più sottili e leggeri di sempre. Un computer che pesa meno di 1 kg ed è spesso solo 13,1 mm, un brillante display Retina da 12 pollici, il più sottile mai integrato in un Mac; una tastiera di dimensioni regolari più sottile che mai e incredibilmente reattiva. Ritoccare foto, perfezionare una presentazione o semplicemente navigare il web: è tutto velocissimo. Insieme ai processori Intel Core, l’unità flash PCIe permette al MacBook Air di avviarsi in un attimo. Già dal primo istante puoi ritoccare le tue foto, montare video, comporre musica, creare presentazioni e fare tante altre cose.

Con Apple Watch, l’azienda di Cupertino entra nel settore degli smartwatch con un dispositivo dalle forme rettangolari, ricco di sensori biometrici e dall’elevata possibilità di personalizzazione. Il dispositivo ha schermo touch rettangolare in vetro zaffiro e design elegante, legato a varie linee in grado di sposare contesti differenti. Tre le versioni disponibili: Apple Watch Sport (per attività quali il fitness), Apple Watch (versione da passeggio) e Apple Watch Edition (votato ad eleganza e lusso).

TILE PORTACHIAVI

WEMO BELkIN

L'app gratuita e lo switch WeMo di Belkin funzionano sinergicamente per consentirti di accendere e spegnere i sistemi e gli strumenti elettronici dall'iPhone, iPad o iPod touch dovunque ti trovi. Che si tratti di una lampadina, di un ventilatore o di uno stereo, puoi attivarli o pianificarne il funzionamento. WeMo sfrutta la rete Wi-Fi di casa e funziona anche in Internet mobile, perciò puoi avere tutto sotto controllo. WeMo è completamente modulare, richiede soltanto che il tuo iPhone, iPad o iPod touch eseguano iOS 5 o una versione successiva. aprile 2015

Un nuovo dispositivo che rientra nella categorie di quei prodotti pensati per ritrovare oggetti perduti, come chiavi, borse o dispositivi di vario tipo. Tile, a differenza di tutti gli altri in commercio, non usa il protocollo Bluetooth ma il WiFi: si abilita un collegamento diretto tra Tile e iPhone. Tra l’altro, se si acquistano vari Tile ognuno di essi farà da Hotspot, aumentando il campo d’azione per ritrovare oggetti anche a distanze superiori. Il tutto sarà gestito tramite apposita app per iPhone. La batteria del Tile non può essere sostituita e ha una durata di un anno: superato questo periodo, l’accessorio va semplicemente buttato e bisognerà acquistarne uno nuovo.

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SCELTI PER VOI

[ libri ] LA RUGA DEL CRETINO

Una storia noir per scoprire un assassino seriale dove un famoso criminologo, una medium e una giovane ragazza un po’ strana si mettono di impegno per aiutare la polizia a risolvere il caso. La giovane si chiama Birce, la terzogenita di una famiglia del luogo, nata storta, sempre stravagante ma alla fine sarà preziosa per l’indagine. Andrea Vitali e Massimo Picozzi, (Garzanti)

SETTE BREVI LEZIONI DI FISICA

Questo libro è la più bella dimostrazione che quando un autore “sa scrivere con chiarezza” si può davvero comprendere ogni cosa, anche la fisica, argomento non proprio alla portata di tutti. Eppure questo è un libro affascinante anche per scoprire qualche cosa in più di noi. Carlo Rovelli, (Adelphi)

LA DESTRA SIAMO NOI

Con questo suo nuovo libro Pansa continua il suo viaggio nella “ricostruzione” della storia della destra italiana. E’ un racconto di luci ed ombre di personaggi moderati, reazionari, neofascisti, golpisti. Un racconto molto personale sul filo dei ricordi, degli incontri fatti in tutti gli anni passati da giornalista. Giampaolo Pansa, (Rizzoli)

UN AMORE SBAGLIATO

L’autrice torna a raccontarci una storia intrigante fatta da figure di uomini e donne del nostro tempo che vivono a Roma. Caratteri descritti attraverso il loro vivere quotidiano spesso banale ma comunque simile alla vita di molti di noi. Giulia Alberico in fondo racconta la nostra vita fatta da una alternanza di gioie e dolori. Giulia Alberico, (Sonzogno)

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L’ESERCITO DELLE COSE INUTILI

L’autrice di questo bel romanzo sembra voler porgere a tutti i lettori una domanda semplice ma certamente fondamentale su che cosa è che riempie davvero la nostra vita. Spesso ci troviamo a fare cose apparentemente inutili come raccogliere sassi o conchiglie, passeggiare, invecchiare… forse persino l’inutilità è un sentimento. Paola Mastrocola, (Einaudi) aprile 2015


[ libr i ]

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Il racconto nitido di una storia d’amore che si snoda fra queste pagine fa scoprire dietro ogni parola il senso del tempo e si raccolgono momenti di felicità, potenza, grandezza e l’ansia di aspettare che si apra la finestra dell’alba

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In questo libro di versi, Hanna Carolina si avvia e ci invita verso la felicità: e ogni sua parola ci conferma che la felicità esiste, ancora. E si procede con un ritmo struggente, veloce, attraversando metafore e assonanze e ci si accorge che Hanna Carolina ci porta a credere ancora in noi stessi, all’amore, a Venere e Adone. Hanna Carolina trasmette un messaggio positivo e lei stessa si vede riflessa nella natura e si parla. Ci porge i gioielli che ha trovato nella sua anima, senza reticenza. La potenza della sua idea di vita ci offre un legame strano. Dopo la lettura vorremmo cancellare la sua voce, toglierle la parola, assumere noi il comando dell’attenzione del mondo. No, non ci si riesce. Lei, in questo libro di versi (L’ineffabile Sentire, Europa Edizioni) ha dato vita alle piccole e grandi cose, è passata dal pensiero all’amore con una forza vitale impazzita carica di fuoco e di luce, ci impedisce di dormire, fermarci, abbandonarci. “È incoerenza la vita senza amore, tutto ciò che l’umano potrà solo coltivare, plasmare, cullare e desiderare è, amare“. A volte siamo costretti a mentire per l’impossibilità di avvicinarci agli altri. Hanna Carolina non mente mai perché contemporaneamente è un vetro e uno specchio. Raccoglie tutti i giorni felicità dalla gente e aprile 2015

dal silenzio, dalla polvere e dalla luce: lei scaglia fulmini d’amore a tutti. E scrive “Perfezione del creato, se solo potessi imitare la tua essenza”. La sua anima parla per dissolvere le paure, scaccia incubi nella maniera più pura, quasi ingenua, con un sorriso che fa svi-

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luppare boccioli che si proiettano nella luce. Aderente alla realtà e interprete del presente, fragile e tenace, Hanna Carolina ci invita a sognare e in ogni suo verso ci fa capire che nella vita è impossibile essere amati se non si sa amare. *giornalista critico letterario

Amore, passione, costante presenza, nella calma della natura si avvertono sensazioni di vita mai avvertite prima. Tutti sono lontani e tutto è vicino, così vicino che si tocca, si sente. Ed è una bella voce d’argento che si sente, una voce sensitiva che avvicina. E alla fine l’amore riverbera come una calda stretta di mano che annulla quasi ogni assenza e ritorna la vita a stimolare la mente

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L’INEFFABILE SENTIRE A cura di Claudio Coletti*


[ viaggi ]

BERMUDE LE ISOLE PARADISO

A cura di Elena Fossati In molti sono convinti che le Bermude facciano parte dei Caraibi: invece queste isole meravigliose si trovano a migliaia di chilometri a nord delle Bahamas, al largo della costa occidentale americana. In quest’angolo di Paradiso, nel cuore dell’Oceano Atlantico, ogni pezzo di costa è uno scenario incantevole con una splendida barriera corallina, spiagge color rosa, acque color zaffiro e una natura incontaminata. L’arcipelago a forma di amo da pesca è composto da più di 300 tra isole e isolotti, di cui solo

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20 sono abitati (le isole principali sono sette). Il clima è subtropicale e il miglior periodo per una vacanza è tra aprile e ottobre. Le Bermude sono un vero e proprio museo acquatico all’aria aperta ricco di caverne naturali e fondali variopinti, abitati da coralli e pesci tropicali, che nascondono i relitti di antiche navi che hanno solcato questi mari nel loro ultimo viaggio. Tra le spiagge migliori, più solitarie e ricche d’insenature straordinarie, ci sono quelle di South Shore Park. ‘Horseshoe Bay Beach’ è la spiaggia

più famosa, caratterizzata da una sabbia dal colore rosa intenso, ‘West Whale Bay Beach’ è invece famosa per il passaggio delle balene che migrano verso nord, nei loro territori di nutrimento estivi. Queste isole sono considerate la capitale mondiale della pesca d’altura, che si può praticare tutto l’anno, nonché la destinazione golf per eccellenza (esiste un campo da golf ogni 6 kmq, una media unica al mondo), con nove campi che offrono panorami mozzafiato. Le due città principali delle Bermude sono la capitale Hamilton (il vero centro commerciale dell’arcipelago) e St George (ricca di monumenti storici e di vecchi forti) dove è possibile assaporare l’insolito connubio tra le varie culture, quel mix angloafro-caraibico frutto di quattro secoli di dominazione britannica prima e di rapporti commerciali con l’America poi. St George è patrimonio dell’Unesco, che l’ha definita la città con il più bell’esempio di urbanesimo inglese nel Nuovo Mondo. Intorno alla città si trovano numerosi siti archeologici e storici come la Old State House (primo edificio in pietra delle Bermude, costruito nel 1620), il Bermuda National Trust Museum, la Chiesa Incompiuta, il Vecchio Presbiterio, La Chiesa di San Pietro (la più vecchia chiesa anglicana dell'emisfero occidentale) e Kings Square, la piazza dove ancora è collocata una gogna su cui avvenivano le esecuzioni di chi violava le usanze coloniali. La cucina delle Bermude è costituita prevalentemente da piatti a base di pesce cotto arrosto oppure fritto e accompagnato da mais, frittelle o riso. Buona anche la produzione di frutta da cui si ottengono dei succhi squisiti, mentre tra le bevande si trovano birra e il rum e locale. aprile 2015



[ ruote & motori ]

500X

IL NUOVO CROSSOVER DI CASA FIAT A cura di Luca Medici*

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Mancava nel panorama italiano un’automobile come la 500X... bella, versatile e dai contenuti assolutamente inediti. Il look riuscito e le innumerevoli novità sottopelle sono gli ingredienti di un sicuro successo. Comoda e ben costruita ha nella gamma il suo unico, vero punto debole! Infatti la perplessità maggiore è che offre il cambio automatico (che piace sempre più al pubblico italiano e mondiale) solo in abbinamento al motore turbodiesel, cioè al 2.0 MJet da 140 Cv. Invece, al 1.6 MJet, brillante e parsimonioso nei consumi, come al resto della gamma motori, è abbinato un 6 marce manuale ben rapportato, ma con una frizione troppo pesante da azionare. Speriamo sia solo un peccato di gioventù e che presto l’automatico venga esteso a tutta la gamma! La nuova 500X convince per la qualità costruttiva, utilizzando plastiche morbide per la parte superiore del cruscotto, cromature sparse dentro e fuori l’abitacolo, doppie guarnizioni delle porte, etc... Il display centrale visualizza molte informazioni e il sistema Uconnect utilizza la funzione touch screen che permette anche la connessione bluetooth ai più evoluti smartphone, oltre a riprodurre musica dagli stessi. Interessante il pomello Mood Selector che permette di selezionare il programma di guida desiderato fra Auto, Sport oppure All Weather, quest’ultimo dedicato ai fondi a bassa aderenza. L’abi-

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tacolo risulta spazioso nella parte anteriore e sufficiente nella parte posteriore. Omologata per 5 risulta più comoda se si viaggia in 4, ma il vano bagagli si fa apprezzare per la buona capacità di carico oltre che per la possibilità di regolare il piano di carico su due altezze diverse. La scocca è la stessa della nuova Jeep Renegade, utilizza acciai altoresistenti (il 70% del totale) ed è fornita di un’ampie zone di assorbimento per assicurare protezione ulteriore in caso di incidente. L’efficiente motore 4 cilindri Multijet, montato su altre vetture del gruppo Fiat, è capace di bassi consumi e rientra già nella normativa Euro 6 (dunque basse emissioni allo scarico). Il comportamento su strada conferma la sensazione di solidità e qualità costruttiva, regalando una risposta pronta del motore e un comfort discreto. Un’automobile per tutti, che sa regalare sicurezza, un design accattivante e doti inaspettate anche nel fuoristrada “leggero” (non è una 4x4 dura e pura!). Il prezzo non è fra i più bassi, infatti si colloca nella fascia alta di mercato, la versione 1.6 MJet Business viene infatti proposta a 24.000 euro, optional (molti e interessanti) esclusi. In realtà l’offerta di serie è valida, c’è tutto il necessario. A mio avviso una valida alternativa Made in Italy alla Mini Countryman. *luca@my-home.biz aprile 2015


APRILE

[ a genda italia ]

LE pIAzzE dEI SApORI Un consiglio per il weekend del 18 aprile, andate a Verona. Nella centralissima Piazza Bra si daranno appuntamento oltre cento aziende dell’enogastronomia italiana. Una rassegna imponente dei prodotti che nel corso degli anni hanno permesso al gusto italiano di conquistare consumatori di tutto il mondo. Come sempre gli organizzatori divideranno Piazza Bra in diversi settori per consentire a tutti un più gradevole percorso, che non tralasci nessuna delle eccellenze presenti.

VERONA

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PISA

maggio

TEMpO dI JAzz Per tutti coloro che amano il Jazz segnaliamo una importante rassegna che ha luogo a Pisa. La città toscana è entrata così nel circuito del grande jazz con ospiti eccellenti. Sarà anche l’occasione per una visita alle bellezze monumentali di Pisa come la Torre Pendente e il Battistero di Piazza dei Miracoli, che fanno della città toscana uno dei posti più visti dai turisti. Vi consigliamo di non perdere questo appuntamento con Pisa Jazz: anche il maestro Stefano Bollani sarà della partita.

16-18 aprile

70 ANNI dI AMICIzIA Alla Galleria del Credito Valtellinese a Sondrio si è aperta una bella mostra dedicata ad Aldo Buzzi e Saul Steinberg, alla loro lunga storia di amicizia sviluppatasi tra letteratura, arte e cibo. Una mostra molto particolare che ha preso vita quando i curatori hanno saputo “legare insieme” lettere, fotografie, appunti, libri, biglietti di auguri, disegni, vignette, vecchi menù e tanti piccoli oggetti. Buzzi ha firmato tanti libricini tra i quali ricordiamo “Il diario americano” e “L’uovo alla Kok”, illustrati dal suo amico Steinberg che peraltro aveva pubblicato “da Saul ad Aldo”, un carteggio edito da Adelphi. La loro è stata una grande amicizia e le tante cene insieme hanno cementato le loro idee e i loro mondi. La visita alla mostra sarà l’occasione per ritrovarsi a passeggiare per Sondrio gustandosi il panorama delle montagne attorno.

SONDRIO fino

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MILANO

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AppuNTAMENTO CON LE fARfALLE Vicino al laghetto delle vergini è aperto da marzo all’Idroscalo, (il “mare” di Milano) il “Forest Lab”, una serra riscaldata che riproduce al suo interno il clima tipico delle foreste pluviali di Africa e America del Sud. Una vera e propria oasi dove vivono circa 200 farfalle ed altri piccoli animaletti. Due acquari danno spazio ai piranha e ai simpaticissimi pesci astronotus. Forest Lab è aperto tutte le domeniche fino al 31 maggio. Raccomandiamo a tutti i bambini di farsi portare in questo ‘paradiso delle farfalle’ perché insieme a tante altre sorprese scopriranno il mondo del “mimetismo”, arte nella quale le farfalle sono abilissime.



Anno 5 - Aprile 2015 • Periodico di Cultura e Società

RobeRto bolle

CRISTIANO MALGIOGLIO MATTEO SALVINI:

«Un compleanno da ricordare» A PALAZZO REALE

Le meraviglie di Leonardo

Credits: www.ilrossetti.it

Un artista “cult”



LEGGENDE

«EL PERDON L’È A MARIGNAN» A cura di PAOLO MINOTTI

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arignan’ è la città che oggi si chiama Melegnano. ‘El perdon’ si riferisce alla Festa del Perdono, evento pagano scaturito dalla celebrazione annuale della sacra ricorrenza dell'indulgenza plenaria concessa il 20 gennaio del 1563 da Papa Pio IV attraverso l'emissione di un'apposita Bolla. “El perdon... l'è a Marignan” significa che, avendone combinata una grossa, solo andando a Marignano (cioè Melegnano) alla Festa del Perdono si può venir perdonati. La storia s’intreccia con la leggenda, che narra della concessione della Bolla sull'indulgenza come di un gesto di riconoscenza di Papa Pio IV (Giovanni Angelo Medici) nei confronti della cittadina sul Lambro, divenuta nel 1532 marchesato del fratello Gian Giacomo Medici, detto il "Medeghino". Per generazioni si è tramandato che Giovanni Angelo, trovandosi di passaggio a Melegnano, di fronte al rifiuto sdegnoso della cognata (ormai vedova) ad accoglierlo in Castello fu costretto a rivolgersi all'ospitalità della casa parrocchiale di don Battista Pavesi che, al pari del popolo melegnanese, lo accolse con onore e solidarietà. In seguito, quando Giovanni Angelo divenne Papa, si ricordò di quel generoso gesto e nel 1563 concesse alla città di Melegnano l'importante privilegio. La Bolla di Melegnano riveste un'importanza particolare anche perché fu una delle prime ad essere concesse dopo il drammatico strappo di Martin Lutero e degli altri riformatori, e inoltre è stata riconosciuta come valida dal Concilio Vaticano II. Ma il Perdono va oltre la festa religiosa: presto diventa anche fiera popolare e genuina, con il suo corredo di bancarelle di prodotti alimentari, la contrattazione di animali e frutti della terra, l'ac-

LA STORIA, LA LEGGENDA

correre della folla dal circondario. Una derivazione cominciata poco dopo la concessione della Bolla, se è vero quanto afferma una nota del 1616 vergata dall'allora prevosto, nella quale si parlava di "immensa folla" che accorreva lungo il Lambro il Giovedì Santo per fare acquisti e curiosare. Sin da allora la storia di Melegnano si identifica con quella della sua fiera. Dopo varie evoluzioni che hanno condotto la ricorrenza pasquale sino a oggi, la dimensione religiosa è stata riscoperta nella sua autenticità, così come sono state scoperte nuove dimensioni importanti, a partire dall'attenzione al patrimonio della città e del suo ruolo sul territorio, che ha proprio nella Festa del Perdono il suo momento più importante e significativo. Anche quest’anno, dal 2 al 6 aprile, la città attirerà una folla di visitatori con centinaia di bancarelle di prodotti tipici, esposizioni di bestiame e macchinari agricoli. 24oreNews

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Milano Periodico di Cultura e Società

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S O M M A R I O

Anno 5 - No. 4 Aprile 2015

PERSONAGGIO

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Cristiano Malgioglio: un artista “cult”

ARTE E CULTURA

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Aprile: i teatri Teatro alla Scala: Giselle; La Cenerentola per i bambini Aprile: i concerti Aprile: le mostre Le meraviglie di Leonardo. 1452 -1519

FASHION

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Sartoria Angela: collezione P/E 2015 I consigli di Marina Mazzolari

MILANO SI RACCONTA

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Alberto Neri presenta il suo nuovo libro “Il re curioso” Matteo Salvini: «Un compleanno da ricordare» Quando le mamme non dimenticano i tacchi!

GOURMET

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Le torte di Camilla

IL SESSUOLOGO

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L’esperto risponde

COME STAI?

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Effetto placebo e cura del dolore I rimedi dell’omeopatia

MILANO INCONTRA

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Intervista a Laura Caradonna Presidente FIDAPA

EXPO CHE VERRÀ

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Intervista a Giangiacomo Schiavi Non è troppo tardi! 24oreNews

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PERSONAGGIO

CRISTIANO MALGIOGLIO: UN ARTISTA CULT A cura di MAURO CALDERA

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utti vorrebbero fare gli artisti» mi dice Cristiano Malgioglio, durante una pausa dalle riprese del programma Grand Hotel Chiambretti, «oggi però non si fanno più i sacrifici; quelli che escono dai talent hanno già tutto pronto. Noi eravamo artisti di strada e abbiamo faticato; se resistiamo oggi è perché abbiamo alle spalle un percorso molto duro». I tempi sono cambiati: oggi c’è una turnazione molto veloce e gli artisti, dopo pochi anni finiscono nel dimenticatoio. Una cosa è certa: non ci sarà più una Mina, una Patty Pravo, Ornella Vanoni; non ci sarà più una vera showgirl come Raffaella Carrà, che sa ballare, cantare, condurre e recitare. «Oggi gli artisti non hanno più quel mix di talenti che li rendano completi». Nel ‘74, giovanissimo, hai vinto Sanremo come autore: quali sono i tuoi ricordi? Ho avuto la fortuna di incontrare Iva Zanicchi con un team di amici autori, tutti affiatati e alle prime armi. L’ho vinto per caso e neanche ci pensavo perché non mi interessava. Ricordo tanta gente attorno a Iva: io avevo talmente fame che sono andato a mangiarmi una pizza. L’indomani ho realizzato quando ho visto la notizia su tutti i giornali, e c’era anche il mio nome.

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Sei un cittadino del mondo: qual è il Paese che ispira di più la tua arte? Il Brasile: sono nato con la musica brasiliana nel sangue. Ho poi scoperto Cuba. La mia anima è inter-

nazionale. Ho ascoltato più musica degli altri paesi che quella italiana. Ho conosciuto cantanti che mi hanno emozionato, come Luigi Tenco, uno dei primi artisti che ho incontrato. Altri artisti meravigliosi,


De Andrè che poi mi ha scoperto, Umberto Bindi; ero pazzo della voce di Gino Paoli. Ero molto complessato perché avevo un’acne tremenda al viso e allora mi cullavo con la sua voce. Componi prima la canzone o prima scegli l’interprete? Scrivendo ho sempre pensato a Mina; quando pensavo a lei venivano fuori delle parole diverse. Molte canzoni sono state rifiutate da Mina e sono state poi interpretate da altre. La Vanoni mi chiedeva se le avessi rifilato uno scarto di Mina. Nel caso della canzone “Ho fatto l’amore con me”, come hai scelto Amanda Lear? Al tempo lavoravo con Giuni Russo, la più grande cantante che abbiamo avuto in Italia. Amanda era un’artista esplosiva: le avevamo proposto questo pezzo, molto ironico e divertente; parlava della masturbazione, con tantissima eleganza e senza volgarità. Amanda era l’interprete giusta. Un ricordo di Giuni Russo A casa mia sempre, cucinavo per lei. Eravamo grandi amici, sempre uniti: era un divertimento stare con lei. Oltre la musica, cosa c’è nel tuo cuore? La ricerca continua di cose nuove e di emozioni. Non c’è nulla… e c’è tutto. Quale canzone del tuo repertorio ti rappresenta maggiormente? Sicuramente la mia prima incisione dal titolo “Nel tuo corpo”: una canzone scritta da Roberto Carlos. Quanto la censura ha inciso in positivo o negativo sulla tua carriera? La censura viziata ha sempre scritto gratuitamente: io stimo i critici

intelligenti, pertanto non mi sono mai creato alcun problema. All’inizio ho sofferto molto, anche perché ero un personaggio trasgressivo. Col tempo sono diventato un personaggio trasversale che sta da tutte le parti: in prima o seconda serata, al mattino. Questa è stata la grande fortuna del mio personaggio. È per me fondamentale l’educazione per entrare nelle case delle famiglie che mi seguono; non posso essere simpatico a tutti… ma fa parte del gioco. La tua esperienza televisiva dalla Rai a Mediaset: cos’è cambiato? Io sono figlio della Rai: è la mamma che mi ha dato il successo. Mediaset è una mamma nuova. È un’altra grande e meravigliosa famiglia: ho mamma Rai e mamma Mediaset, due bellissime mamme. Adesso non voglio essere legato: voglio divertirmi e sono felicissimo che Chiambretti abbia pensato a me. Come stai vivendo Grand Hotel, la nuova trasmissione di Chiambretti? Stavo partendo per Cuba, dove andavo per la Giornata contro l’omofobia, quando mi ha chiamato Piero. Pensavo fosse un classico invito nel suo programma e invece sono stato

nominato direttore del programma. È stata una bella esperienza, adoro Chiambretti perché è avanti più di tutti. Ha lo stile dei conduttori americani: propone idee cult che gli altri non sono in grado di proporre. È elegante ed è talmente bravo che non legge nemmeno il gobbo. Progetti nel cassetto Da quando se ne è andato il mio amico Corrado Castellari, con il quale ho scritto le più belle canzoni per Mina, per la Vanoni, ho risentito di una grandissima perdita. Con Corrado c’era una sintonia speciale e adesso devo fare senza di lui. Progetti? Tanti! L’esperienza dell’isola dei famosi L’ho fatta perché Simona mi voleva e perché stavo attraversando un momento particolare della mia carriera. La prima volta l’ho fatta con un po’ di incoscienza: ricordo solo che ho sofferto una fame tremenda. Nella seconda edizione non mi sono adattato tant’è che ho abbandonato l’isola. straordinario. Ti piacerebbe condurre un programma? Se sì, di che genere? C’è un progetto musicale in cantiere. Mina è per te… Unica. Come si fa a diventare amico di Cristiano Malgioglio? Io ho tanti amici e pochissimi amici. Sono tutti sparsi per il mondo. Sono amico di tutti. Vado al mercato e mi fermo a mangiare un panino con la mortadella per strada, in mezzo alla gente che mi riconosce e mi chiede se anch’io faccio la spesa. Non è difficile essere amico mio, ma devo sentirlo di pancia. 24oreNews

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CARTELLONE TEATRI AROUND Alcuni tra i migliori ballerini di street dance in Italia, campioni anche a livello mondiale. L’Hip Hop per raccontare un viaggio spettacolare e travolgente tra diverse culture. Importante e innovativo l’apporto della tecnologia video digitale di cui si avvale Around. Grazie ad un complesso sistema di proiezioni e cortometraggi su quinte semovibili, lo spettatore viene letteralmente trasportato e calato nei paesi toccati da questo giro del mondo in danza. 08-12 Aprile: Barclays Teatro Nazionale IL PICCOLO PRINCIPE Lo spettacolo ha debuttato nel lontano 1998. Da allora ha percorso l'Italia con più di 300 recite. Uno spettacolo che restituisce all’autore, Antoine de Saint-Exupéry, la profonda malinconia che trasuda dalle sue opere, ma anche la luminosità di sani e saldi valori che fanno di questo testo una “favola adulta” in grado di incantare i grandi e i bambini. 10-13 Aprile: Teatro Carcano EVOLUSHOW Dopo il successo di Rugantino in Italia e la conclusione trionfale del tour a New York sul palco di un teatro di Broadway, Enrico Brignano torna a raccontare i nostri tempi con uno show tutto nuovo, dedicato all'evoluzione dei comportamenti. Il racconto si snoderà all’interno di una scenografia tecnologicamente avanzata, con un disegno luci suggestivo, con la magia di presenze virtuali che interagiranno con Brignano sul palco. 14-19 Aprile: Teatro degli Arcimboldi

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UNA PURA FORMALITÀ Una pura formalità è una lunga misteriosa notte dove un uomo aiuta un altro uomo a cercare di capire quel viaggio a volte stupendo e a volte terribile che è la vita. Una squallida stanza di uno squallido Commissariato di Polizia. La storia fa nascere numerosi interrogativi ed è pervasa di “misteriosi perché”. Domande necessarie all’uomo per aiutarlo a cercare di comprendere quel viaggio a volte stupendo e a volte terribile ma sempre affascinante che è la vita. Anche a questo serve il teatro! 15-26 Aprile: Teatro Carcano THAT'S AMORE Una girandola di situazioni, una divertente storia d’amore, una commedia musicale ‘da camera’... una favola moderna sul precariato, sulle nuove tecnologie e sul bisogno d’amarsi per affrontare la vita. 23 Aprile - 10 Maggio: Teatro Martinitt VOCI NELLA TEMPESTA Spettacolo vincitore del Premio Nuova. Il tema centrale da cui si snoda la ricerca della compagnia è l’esplorazione del significato della comunicazione quotidiana nella vita contemporanea con uno stile dinamico capace di combinare performance, video, suono e parola. 29-30 Aprile: Teatro alle Colonne FRANKENSTEIN Per la prima volta in Italia, va in scena Frankenstein, lo spettacolo teatrale tratto dal celebre romanzo di Mary Shelley: la storia di uno scienziato che, come un moderno Prometeo, riesce a animare una mostruosa creatura. Mary Shelley che farò vivere sulla scena, spazio claustrofobico del suo io, intervallando il ritmo del suo soliloquio poetico a quello di altre sue “eteree” voci interiori, quella della Ragione (voce narrante), quella di Polidori e quella di Frankestein, interpretate da Aldo E. Castellani. 16-26 Aprile: Teatro Delfino


ARTE E CULTURA

GISELLE

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Balletto in due atti Coreografia Jean Coralli, Jules Perrot Direttore Patrick Fournillier Dal 2 al 17 Aprile 2015 Durata spettacolo: 2 ore e 5 minuti incluso intervallo

GISELLE: APPUNTAMENTI

on la sua storia d’amore, tradimento e redenzione, tra gioiose feste contadine, Giselle continua ad attrarre il pubblico nel suo contrasto fra il mondo degli uomini e quello buio e misterioso degli spiriti. Giselle racchiude tutti gli elementi del balletto romantico e li esalta in una storia d’amore universale, esemplare della struttura classica - con un primo atto narrativo e descrittivo, e il secondo di pura danza - impreziosito dalla bellezza delle scene e dei costumi di Aleksandr Benois. Il Corpo di Ballo scaligero porta di nuovo in scena l’indimenticabile coreografia di Coralli-Perrot nella ripresa di Yvette Chauviré, che proprio con la cura e la raffinatezza di ruoli come Giselle ha esaltato la tradizione classica in tutta la sua purezza e consegnato la sua fama al mondo. La sua versione, per la prima volta alla Scala nel 1950, la vide proprio nel ruolo della sfortunata giovane di campagna che sognava l’amore e amava danzare. Dirige uno specialista del repertorio francese come Patrick Fournillier, in scena per le serate del 2, 4, 7, 9 aprile la coppia Roberto Bolle e Svetlana Zakharova.

3 Aprile: 3 - ore 14:30; 2, 3, 4, 7, 8, 9,10, 11, 12, 16, 17

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- ore 20:00

LA CENERENTOLA PER I BAMBINI

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a famosissima fiaba è di origine cinese, poiché in Cina il piede piccolo è considerato un simbolo di grazia femminile. Ma la povera orfana schiavizzata dalle antipatiche sorellastre, non viene scelta solo per la bellezza sepolta da un velo di cenere, ma per la sua bontà. L’opera viene ridotta alla misura dei più giovani ascoltatori (per i bambini e per chi è rimasto giovane), ai quali piacerà un mondo la musica più divertente mai scritta. L’adattamento musicale per un’orchestra di 12 elementi e una durata di un’ora è curato da Alexander Krampe; Pietro Mianiti dirige l’Orchestra e i Solisti dell’Accademia Teatro alla Scala.

Gioachino Rossini Direttore Pietro Mianiti Regia Ulrich Peter Durata spettacolo: 60 minuti

LA CENERENTOLA PER I BAMBINI: APPUNTAMENTI

3 Aprile: 12 - ore 16:00

ALTRI APPUNTAMENTI DI APRILE 3 13 - ore 15:00 | Concerto | Musicisti del Teatro alla Scala 3 13, 14, 15, 20 - ore 20:00 | Concerto | Filarmonica della Scala 3 20 - ore 15:00 | Concerto | Contrabbassisti del Teatro alla Scala 3 21 - ore 18:00 | ‘Turandot’ - Prima delle prime | Michele Girardi: “Capolavoro senza fine e finale” [1]

ScalAperta: biglietto sconto 50%

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APRILE

FIORELLA MANNOIA

BIAGIO ANTONACCI

NEGRITA

CARMEN CONSOLI

VALERIO SCANU Con il suo talento e la sua musica, il giovane cantante porta in scena un insieme di quadri, atmosfere, effetti ed emozioni cristalline ripercorrendo i brani del suo ultimo cd “Lasciami Entrare”. Con le due ore di musica e puro show di “Concerto di Cristallo”, Valerio è pronto a divertire ed emozionare. 4 - Teatro Nuovo ALICE Oltre ai brani che compongono il suo ultimo lavoro discografico, ‘Weekend’, che ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica; Alice proporrà dal vivo le canzoni scelte dal suo ampio repertorio, con l’intento di condividere i momenti più significativi del proprio percorso musicale. 8 - Teatro Nuovo J AX Il ritorno live di Alessandro Aleotti, alias JAx. L’amatissimo artista milanese canterà, tra gli altri, i brani del suo ultimo album "Il bello d'esser brutti", che si è già aggiudicato il disco di platino. In venti tracce inedite, l'autore contamina più generi, tra rap, rock, reggae e punk. 13, 14, 15, 16 - Alcatraz CARMEN CONSOLI L’artista torna a 5 anni dal suo ultimo album “Elettra”con il nuovo singolo “L'abitudine di tornare". Una storia aspra raccontata con fierezza dalla sua protagonista, una musica lieve che corre veloce al ritornello. Una storia a lieto fine, come nelle fiabe, dove la difficoltà iniziale si trasforma in gioia. Il nuovo tour girerà i palasport d’Italia. 13 Assago (Mi) - Mediolanum Forum NEGRITA Dopo il capitolo "unplugged", la band aretina è tornata in studio di registrazione, al lavoro sul nuovo album, la cui uscita è prevista per i primi mesi del 2015. E siccome non c'è disco senza live, i Negrita sono pronti a riaccendere gli amplificatori, alzare i volumi e sudare rock sui più prestigiosi palchi italiani. 18 Assago (Mi) - Mediolanum Forum

GIANLUCA GRIGNANI

VALERIO SCANU

CARTELLONE CONCERTI

GIANLUCA GRIGNANI In “A volte esagero” - suo 10° album - l’artista si presenta con un linguaggio più diretto, racconta alcuni scenari della sua sfera più privata e l'amore declinato in più categorie, con la consueta naturalezza, le difficoltà del vivere e la sua idea di "rivoluzione serena". Dieci brani che vanno dritti al cuore. 20 - Teatro degli Arcimboldi FIORELLA MANNOIA Ancora una volta Fiorella Mannoia incanterà il pubblico con le mille sfumature della sua voce e canzoni senza tempo, scritte per lei dai più grandi autori italiani. Ascolteremo i successi della sua carriera e - per la prima volta live - i brani del nuovo album ‘Fiorella’. 21 - Teatro degli Arcimboldi LITFIBA Si aggiungono a grande richiesta nuove date estive per “Tetralogia degli Elementi”, uno dei manifesti della cultura rock italiana firmato Litfiba, tornato a rivivere live con un tour che sta registrando un sold out dopo l’altro. 22, 23 - Alcatraz JAMES TAYLOR Con i suoi dischi e i suoi concerti Taylor per oltre 40 anni ha toccato i sentimenti delle persone grazie alla sua calda voce e il suo distintivo suono di chitarra, stabilendo un precedente a cui infiniti giovani musicisti hanno aspirato. 25 - Teatro degli Arcimboldi BIAGIO ANTONACCI L’artista milanese interpreta dal vivo i successi del suo ultimo disco “L’Amore Comporta”, 13° album in studio uscito un anno fa, certificato doppio disco di platino e stabile nella top ten dei dischi più venduti, insieme ai brani più noti del repertorio dello stesso cantautore. 27, 28 Assago (Mi) - Mediolanum Forum



CARTELLONE MOSTRE APRILE

ARTS & FOOD. RITUALI DAL 1851 Triennale. Palazzo dell’Arte Viale Emilio Alemagna 6, Milano Orario: lun-dom 10:00-23:00 La multiforme relazione fra le arti e il cibo ripercorsa nel Padiglione Arts & Foods, l’unica Area tematica di Expo Milano 2015 realizzata in città e ospitata al Palazzo della Triennale. Arts & Foods, a cura di Germano Celant, mette a fuoco la pluralità di linguaggi visuali e plastici, oggettuali e ambientali che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino ad oggi hanno ruotato intorno al cibo, alla nutrizione e al convivio. Una panoramica mondiale sugli intrecci estetici e progettuali che hanno riguardato i riti del nutrirsi. Dal 9 aprile al 1 novembre IL PRINCIPE DEI SOGNI. GIUSEPPE NEGLI ARAZZI MEDICEI DI PONTORMO E BRONZINO Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi Piazza Duomo 12, Milano Orari: lun 14:30-19:30; mar, mer, ven, dom 9:30-19:30; gio, sab 9:30-22:30 Venti arazzi cinquecenteschi commissionati da Cosimo I de’ Medici per la Sala de’ Dugento di Palazzo Vecchio. La straordinaria raffinatezza della loro manifattura, l’unicità della composizione dei soggetti raffigurati, la singolare vicenda storica che li ha interessati, profondamente intrecciata alla storia d’Italia, fa di questo progetto espositivo - sostenuto dalla Fondazione Bracco - un evento di portata internazionale e di eccezionale rilevanza simbolica, culturale e storico artistica. Dal 29 aprile al 23 agosto DAVID BAILEY. STARDUST PAC Padiglione d’Arte Contemporanea Via Palestro 14, Milano Orari: mar, mer, ven-dom 9:30-19:30; gio 9:30-22:30 Oltre 300 scatti per celebrare uno dei più grandi fotografi viventi offrendo al pubblico uno sguardo inedito su un artista iconico, che ha ritratto in modo creativo e sempre stimolante soggetti e gruppi, catturati nel corso degli ultimi cinque decenni. Scardinando le rigide regole che avevano guidato la precedente generazione di fotografi ritrattisti e di moda, Bailey ha saputo incanalare nel suo lavoro la novità e l'energia della street culture londinese, creando quella freddezza casual che ha contrassegnato il suo stile. Curata dallo stesso artista e realizzata in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra, la mostra è promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura e Tod’s. Fino al 2 giugno AFRICA. LA TERRA DEGLI SPIRITI MUDEC Museo delle Culture Via Tortona 56, Milano Orari: lun 14:30-19:30; mar, mer, ven, dom 9:30-19:30; gio, sab 9:30-22:30 Una mostra monumentale per il nuovo Museo delle Culture di Milano progettato dall’architetto inglese David Chipperfield. Promossa da Comune di Milano-Cultura e 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, curata da Ezio Bassani, Lorenz Homberger, Gigi Pezzoli e Claudia Zevi, con oltre 200 pezzi esposti la mostra propone un percorso che affianca capolavori celebri al mondo occidentale per il loro valore estetico a opere della tradizione culturale e religiosa del continente africano, spiegandone la simbologia e l’importanza nella vita quotidiana delle popolazioni dell’Africa subsahariana Fino al 30 agosto 12

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ARTE E CULTURA

LE MERAVIGLIE DI LEONARDO. 1452 -1519 A cura di STEFANO DE ANGELIS

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na mente raffinata, artista e scienziato allo stesso tempo. Di Leonardo, figura unica del Rinascimento e non solo si è scritto tutto, forse di più, ma ogni volta che si osserva il suo infinito lavoro ci si accorge che qualcosa ancora si può aggiungere. A pochi passi dall’Expo Palazzo Reale presenta la più grande esposizione dedicata a Leonardo mai ideata in Italia. Curata da Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, promossa dal Comune di Milano e realizzata grazie alla co-produzione del Comune con Skira, “Leonardo. 1452-1519” presenta una visione di Leonardo attraverso alcuni temi centrali come il disegno, il continuo paragone e intreccio fra le arti, il confronto con l'antico, la novità assoluta dei moti dell'animo, il tendere verso progetti utopistici, l'automazione meccanica. In mostra un nucleo significativo di capolavori pittorici di Leonardo, alcuni dei suoi codici originali, più di cento disegni autografi, oltre che un cospicuo numero di opere d’arte - disegni, manoscritti, sculture, codici, incunaboli e cinquecentine - provenienti dai maggiori Musei e Biblioteche del mondo e da collezioni private, tra cui opere di Antonello da Messina, Bot-

PALAZZO REALE Piazza Duomo 12, Milano Dal 16 aprile al 19 luglio Orari: lun 14:30-19:30; mar, mer, ven, dom 9:30-19:30; gio, sab 9:30-22:30

ticelli, Filippino Lippi, Paolo Uccello, Ghirlandaio, Lorenzo di Credi, Antonio e Piero del Pollaiolo, Jean van Eyck, Guido da Vigevano, Francesco di Giorgio Martini, Bonaccorso Ghiberti, Bramante e di altri trattatisti anonimi dei secoli XV e XVI. Una mostra irripetibile anche per il numero di dipinti di Leonardo: San Gerolamo della Pinacoteca Vaticana, Madonna Dreyfuss della National Gallery of Art di Washington, Scapiliata della Galleria Nazionale di Parma, Ritratto di musico dell’Ambrosiana, oltre al prestito di tre opere direttamente dal Museo del Louvre: Belle Ferronnière, Annunciazione, San Giovanni Battista. Sarà inoltre esposto un nucleo di almeno cento

disegni autografi, dei quali oltre trenta provenienti dal Codice Atlantico, grazie alla Biblioteca Ambrosiana, maggior prestatore dell’esposizione. La mostra avrà anche una serie di approfondimenti “fuori sede”, che coinvolgeranno i luoghi di Leonardo con mostre parallele nella Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco di Milano, nella Sala delle Asse sempre al Castello, nella Pinacoteca Ambrosiana. Ultima annotazione sul catalogo edito da Skira: anch’esso curato da Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, edito in due versioni, italiana e in inglese, conterrà saggi tematici sull’opera di Leonardo e si presenta come una nuova esaustiva monografia sull’artista.


COLLEZIONE PRIMAVERA/ESTATE 2015 14

Sotto: L'Associazione AIDDA Lombardia premia Angela Formaggia

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FASHION

1985 30 ANNI DI AGO E FILO 2015 PER DONNE PROTAGONISTE

Foto di Nick Zonna

A cura di CAMILA RODRIGUES

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esteggio i 30 anni di attività sartoriale artigianale di alta moda», dice Angela Formaggia, titolare della Sartoria di Alta Moda, «nella mia sfilata primavera-estate i capi sono solari per donare energia, positività e soddisfare le signore che amano abiti su misura, con tessuti e lavorazioni solo Made in Italy e ideati e tagliati sulle loro forme. Ho creato una linea fluida, lineare, adatta a tutte le occasioni e molto personalizzata, con la massima cura dei dettagli, per far sentire sempre a proprio agio ogni mia cliente». Diversi i partner della sfilata a Palazzo Visconti: per il trucco Backstage, Renato Gallo per il catering, Egon e Gambari per le borse, i preziosi girocollo e bracciali dell’antiquario Bersia, i bijoux di Ornella, le scarpe Details, e il parrucchiere Daniele Lui. La madrina dei City Angels Daniela Javarone dice: «I trent’anni di Angela rappresentano un esempio italiano di elevata maestria artigianale». Sul sito della casa di moda www.sartoria-angela.eu tutti gli abiti della sfilata, sia quelli di alta moda che quelli prêt-à-porter. 24oreNews

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BEAUTY

ASCOLTA MARINA… BAGNO DOCCIA JUKI NO Preparato per bagno e doccia a pH fisiologico, formulato a base di agenti lavanti delicati per preservare il corretto equilibrio idrolipidico della cute. Il fito-complesso attivo (ginseng, camomilla e timo) previene secchezza ed esfoliazioni conferendo alla pelle un tocco morbido e setoso, la fragranza delicata genera una sensazione di relax e benessere generale. È indicato per tutti i tipi di pelle anche nei casi di cute secca e sensibile.

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TRA FRAGRANZE FIORITE E NOTE ORIENTALI

LA VIE EST BELLE LANCÔME La nuova fragranza femminile di Lancôme incarnata da Julia Roberts. Una nuova dichiarazione universale di felicità, composta da un sorriso irresistibile di raffinate dolcezze e da un cuore di ingredienti naturali d’eccezione riuniti attorno all'Essenza di Magnolia, il fiore dei giorni più belli. Una reinterpretazione luminosa e fresca dell'iconica firma olfattiva di La vie est belle.

ACQUA DI GIÒ GIORGIO ARMANI Giorgio Armani reinventa una fragranza leggendaria. Minerale. Intenso. Ricco di contrasti. Acqua di Giò Profumo, con la sua freschezza minerale, simboleggia l’incontro del mare con la roccia vulcanica. Nuovo boisé aromaticoacquatico, è una fragranza sofisticata, profonda e intensamente maschile. La freschezza del bergamotto e della nota marina si sposa sapientemente con la profondità e lo splendore ammaliante dell’incenso millenario - materia prima sensuale molto amata da Giorgio Armani.

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La primavera porta con sè tante e nuove scie fiorite dai sentori succosi e inebrianti che traggono ispirazione dai giardini in fiore e dalla macchia mediterranea. Non mancano poi le fragranze più sensuali per chi vuole lasciare il segno, con note di fondo calde e persistenti. Ultimo trend, in fatto di profumi, quello degli orientali che, sempre meno stagionali, sono caratterizzati da note di incenso, oud, vaniglia e patchouli.

www.mazzolari.info



MILANO SI RACCONTA

IL RE CURIOSO Un libro per riflettere sul potere

«L

a favola più bella è quella che ho scritto con te» ha detto Alberto Neri, imprenditore e scrittore, rivolgendosi alla gentile consorte Paola Neri, presentando in pieno centro a Milano presso Palazzo Parigi &Grand Hotel Spa il suo nuovo libro intitolato “Il re curioso”. Ed in effetti “quando il potere dell’amore supererà l’amore del potere si avrà la pace” è una delle riflessioni che emergono dalla lettura di questa favola per adulti e piccoli lettori. Alberto Neri, laureatosi in ingegneria elettronica ha lavorato in Italia e all’estero, poi, guidato dallo spirito di indipendenza che lo caratterizza, nel 1979 ha fondato la sua società I.A.N. Srl e a seguire, con tenacia e serietà ha avviato nel 2009 anche la casa editrice Billy Boy per pubblicare racconti, poesie, biografie, cronache di paese, favole e un glossario dialettale. «Ogni favola - ci spiega - ha in sé una verità e nasce da mie riflessioni su esperienze personali. Questo libro riguarda il tema della successione del potere. Lo spunto è la mia scelta di trasferire a mia figlia parte della mia attività imprenditoriale. Inoltre desideravo dare voce alla situazione attuale di disagio in Italia dovuto alla inefficienza della burocrazia, al disinteresse di chi governa nella storia del nostro Paese da anni per il buon funzionamento dello Stato, all’incapacità dei potenti che si susseguono nella storia di riconoscere i propri errori». Un altro tema

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Da sinistra in senso orario: Alberto Neri con Cinzia Boschiero; Alberto Neri e Loredana Vergani; Paola Neri con alcune ospiti

che emerge dal libro è l’indifferenza dei sudditi/cittadini nei confronti di chi regna, interessati solo ai risultati ottenuti e al loro benessere quotidiano, ossia il fatto che non esista la fedeltà alle ideologie, ma una disattenzione colpevole di ognuno di noi verso chi eleggiamo o lasciamo che rimanga al potere. Come recita il libro “il popolo… indifferente a chi reggesse le sorti del regno, visse felice e contento perché l’essere governati bene interessava molto di più di chi in realtà li governasse”. Una lezione da non dimenticare che fa riflettere oggi più che mai. Numerose le persone presenti in sala, molti Vip e dame dell’alta borghesia quali Daniela Javarone, Presidente dell’Associazione Amici della Lirica e madrina dei City Angels, Marinella di Capua, Presidente di AMS, e volti importanti quali Loredana Vergani, Presidente della associazione “Ascolta e ViVi”, Dora Invernizzi, Umberta Gnutti Beretta, Silvia D'Urso Falk, Alessandra De Marco, che hanno acquistato copie del libro, i cui introiti sono devoluti in beneficenza a favore della associazione “Ascolta a Vivi Onlus”, di cui è madrina Paola Neri. L’associazione ha come finalità l’aiuto a coloro, soprattutto bambini, che, per malformazioni congenite, sono sordi (www.aevo.org).

Foto di Canio Romaniello

A cura di CINZIA BOSCHIERO


MILANO SI RACCONTA A cura di CINZIA BOSCHIERO

Foto di Nick Zonna

«G

razie, Daniela, per questo bel regalo di compleanno!», con queste parole Matteo Salvini ha ringraziato il Presidente degli Amici della Lirica, Daniela Javarone, al pranzo di gala organizzato il 9 marzo in occasione del compleanno del leghista, nel prestigioso Palazzo Visconti di Milano. Attorniato da tanti soci e invitati dell’associazione AMAL, oltre che da familiari ed amici, Salvini ha gradito soprattutto l’atmosfera amichevole e gioiosa dell’incontro. Protagonista, primo fra tutti, richiestissimo per foto con i cittadini presenti, il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha ottenuto applausi da parte degli astanti conquistandoli con il suo garbo e con la sua simpatia, anche quando è stato fotografato con il suo regalo per Salvini con la scritta “OSSIGNUR”. Al pranzo molti manager, vip e personalità dell’alta società non solo milanese, ma anche personaggi dello spettacolo e del giornalismo, Giancarlo Mazzuca, Evelina Flachi e Gloria Brolatti. Presenti anche piccoli e medi imprenditori, politici sia leghisti, come Stefano Bolognini e il Sindaco di Rovello, che di altri schieramenti, come Andrea Mascaretti, e vari rappresentanti di associazioni cittadine come i Lions. L’evento è iniziato con una benedizione ed un Padre Nostro recitato da tutti in piedi, in raccoglimento, prima dell’inizio del pranzo. Il momento di preghiera è piaciuto a Salvini che ha detto «lo farò anche con i miei figli». Molto apprezzata dai soci degli Amici della Lirica anche la presenza dell’Assessore allo Sport e Politiche per i giovani della Regione Lombardia, Antonio Rossi, campione olimpionico e mondiale di Canoa Kayak, che ha conquistato

MATTEO SALVINI «UN COMPLEANNO DA RICORDARE» numerose medaglie in competizioni nazionali, europee e mondiali ed è attualmente componente del Consiglio nazionale del Coni e presidente della Commissione Atleti del Comitato Olimpico Europeo. I soci dell’associazione Amici della Lirica hanno ascoltato in silenzio il discorso di Matteo Salvini che ha evidenziato il suo attaccamento a Milano e come questa città sia nel suo cuore e la vorrebbe più sicura e curata. Le pregevoli sale di Palazzo Visconti hanno dato al pranzo una cornice di rilievo. Del catering Renato Gallo è stata particolarmente apprezzata la magnifica torta di compleanno, accolta da applausi e mille foto. Il direttore di affaritaliani.it, Angelo Perrino, ha dato un buon ritmo giornalistico al pranzo con una breve ma frizzante intervista al festeggiato che non ha lesinato critiche al Governo e che ha ribadito che andrà avanti rimanendo con i piedi per terra, ma promuovendo i principi leghisti per tutelare l’Italia. I City Angels, di cui

Daniela Javarone è madrina, hanno fatto servizio di accoglienza e d’ordine ed era presente anche il loro Presidente Mario Furlan. Sopra: il taglio della torta di Matteo Salvini, Roberto Maroni e Daniela Javarone; sotto Salvini con i City Angels; il Segretario della Lega Nord con Daniela Javarone, Giancarlo Mazzuca e Angelo Maria Perrino


Foto: Sergio Aveta – AlterEgo studio

MILANO SI RACCONTA

QUANDO LE MAMME NON DIMENTICANO

I TACCHI!

C

osa accade quando due donne, molto impegnate con il lavoro, diventano mamme? Inizialmente dimenticano tutto e si calano perfettamente nella nuova parte, quella di mamma, affrontando questa nuova avventura tra pannolini, poppate, nottate in bianco e passeggiate al parco. Gioie, soddisfazioni, ma anche paure, senso di inadeguatezza... Sono tante le emozioni che le avvolgono, soprattutto quella sensazione di non essere più le stesse. Ora sono molto di più, sono mamme! Ma sono sempre e soprattutto delle donne e questo non lo vogliono assolutamente dimenticare! Ecco quindi che le nostre due mamme tornano ad indossare i tacchi e si reinventano creando tacchi&biberon®, una società di consulenza e servizi a domicilio dedicati alle future e neo mamme. Lo scopo è quello di dare un reale sostegno alle donne in un momento molto delicato della loro vita, per affrontare con serenità il cambiamento radicale che inevitabilmente porta la maternità. In collaborazione con i migliori specialisti del settore e attualmente solo sul territorio milanese, tacchi&biberon® offre una serie di servizi a domicilio, consentendo di soddisfare le diverse esigenze in termini di tempi e orari, con lo scopo di creare un servizio di eccellenza e "tailor made". Dal corso pre-parto

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Ileana Zanini e Letizia Gorla

a domicilio (o in ufficio), alla ginnastica in gravidanza e post-parto; dall’assistenza nei primi giorni di puerperio da parte di una puericultrice o un'ostetrica al corso di massaggio neonatale e pronto soccorso pediatrico; fino ai servizi più ludici come lo chef a domicilio. Dalla diretta esperienza di due mamme, nasce la voglia di offrire servizi di qualità che possano essere di supporto ad una (futura) mamma aiutandola nella quotidianità, come mamma e come donna, permettendole di affrontare serenamente e consapevolmente quest'esperienza straordinaria. Tra i servizi di tacchi&biberon® segnaliamo: il corso di preparazione al parto “Parole per nascere” mediante il rilassamento profondo, tenuto dal Dott. Mariconti e il suo staff; ‘Mamma gym’ trainer pre e post-parto, un programma completo e personalizzato di attività fisica; ‘la Puericultrice’, un supporto di giorno e di notte dopo il rientro a casa; il corso di ‘Massaggio Neonatale Aimi’; ‘Mom e Baby Videostory’, un ricordo della tua gravidanza e del tuo bebè; il corso di ‘Pronto Soccorso Pediatrico’; ‘My baby lullaby’, una ninna nanna personalizzata che parla del tuo bambino e il servizio ‘Private Chef a domicilio’. tacchi&biberon® +39 02 871.86.860 info@tacchiebiberon.com www.tacchiebiberon.com


GOURMET

BUONA PASQUA! C

amilla, milanese, poco più che trentenne, è mamma di due splendidi bambini. È un’ottima cuoca ma in fatto di torte è diventata maestra. E i suoi piccoli adorano i dolci e le torte. Spinta dalla sua forte passione per la cucina, ma soprattutto per rendere felici i suoi bimbi in ogni occasione, ha seguito dei corsi di ‘cake design’, per scoprire "i segreti dell'arte pasticcera". È ormai diventata una vera artista delle dolci golosità da gustare anche con gli occhi. Grazie a questa passione e la voglia di creare, ha pensato di render felici anche altri bambini, a iniziare dai figlioli degli amici, parenti e vicini. Molti di questi, rimasti “contagiati”, ora non possono più a fare a meno di avere il proprio “pasticciere a domicilio”, per ogni occasione da festeggiare. letortedicamilla@gmail.com

SPONGE CAKE ALLA VANIGLIA con gocce di cioccolato bianco! Facilissima e velocissima! Procedimento Inserire nel frullatore (o robot da cucina): 3 uova 180 gr di farina 180 gr di zucchero 180 gr di burro morbido 70 ml di latte 1 bustina di lievito per dolci Una filetta di aroma alla vaniglia (meglio ancora i semi di una bacca di vaniglia) Gocce di cioccolato bianco a piacere Azionare il frullatore per 30 secondi aggiungere le gocce di cioccolato e mescolare a mano. Trasferire il composto in una tortiera da 25 cm con carta forno e infornare a 180° per 40 minuti. Il gioco è fatto.

PASTA BRIOCHE Ingredienti 500 gr farina 00 80 gr latte 15 gr lievito di birra 3 uova 70 gr zucchero 15 gr miele 10 gr rum (se piace) Scorza di 3 limoni Mezza bacca di semi di vaniglia 180 gr burro 8 gr di sale 1 tuorlo 3 cucchiai di panna o latte per spennellare Procedimento Mettere in una ciotolina il miele con la scorza di limone e i semi di vaniglia, coprire con la pellicola e lasciare lì per una mezzora. Nell’impastatrice versare la farina, il lievito sbriciolato con le mani, il latte a temperatura ambiente, le uova e lo zucchero. Azionare l’impastatrice, aggiungere poi il miele aromatizzato al limone e vaniglia, impastando per 8 minuti. Unire il burro morbido un cucchiaio alla volta, in modo che l’impasto lo assorba piano piano. Mettere tutto l’impasto in una ciotola grande, coprire con pellicola e lasciare lievitare fino al raddoppiamento del suo volume (anche tutta la notte). In frigorifero per due ore, poi formare circa 16 paline, metterle su una teglia con carta forno ben distanziate tra loro (circa 6 per teglia) e lasciarle lievitare per altre due ore. Accendere il forno a 180°, spennellare le brioche molto delicatamente con un tuorlo mischiato al latte o panna (stesse quantità) e infornare fino a doratura, circa 12 minuti. Al momento della creazione delle palline si possono farcire con la marmellata o del miele… come ho fatto io! Una volta cotte e raffreddate si possono congelare.

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IL SESSUOLOGO

A.I.S.P.A. CONSULENTI AL VOSTRO SERVIZIO Dr. Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it

Caro Fabio, purtroppo, o per fortuna, la risposta sessuale non è controllabile dalla volontà cosciente e spesso i problemi che mi capita di osservare derivano proprio dal tentativo assurdo di impadronirsi delle reazioni autonome che il nostro organismo utilizza fisiologicamente per la sopravvivenza. L’esempio forse più chiaro di questo meccanismo patogeno lo possiamo ritrovare nelle persone che soffrendo di insonnia si sforzano nei modi più disparati di addormentarsi ottenendo come risultato di rimanere ancora più svegli. Mi pare di capire che tu abbia cominciato a sperimentare problemi nel mantenimento dell’erezione dopo la fine della tua storia importante durata 13 anni, fine della quale ti sei sentito responsabile a causa del tuo tradimento nascosto da lei scoperto. Il senso di colpa che ha fatto seguito a questa cosa può giustificare ampiamente i tuoi primi insuccessi con altre donne che probabilmente ti hanno spaventato e ti hanno fatto sentire ‘anormale’. Tipicamente in queste situazioni un uomo comincia a sentire traballare la propria identità virile e cade nella trappola di spostare l’attenzione dal piacere che deriva dall’interazione sessuale con una partner piacente alla qualità della propria erezione durante l’interazione medesima. Il risultato di questo apparentemente innocuo spostamento di attenzione è solitamente drammatico; l’evento che si cerca di evitare si presenta

Sono Fabio, ho 35 anni e da circa un paio di anni ho dei problemi di erezione. Sono stato per 13 anni con una ragazza e con lei non ho mai avuto alcun problema di qualsiasi genere per quanto riguarda il sesso. La storia è finita per colpa di un mio tradimento tenuto nascosto. Da allora ho sempre avuto complicazioni nei rapporti: con qualsiasi altra ragazza sul più bello la mia erezione scompare e io resto lì con la mia frustrazione. P.S. Dimenticavo: sono uscito per circa 20 giorni ancora con la ragazza cui sono stato fidanzato 13 anni e con lei non ho avuto nessun problema.

con intensità addirittura peggiore e alimenta la paura che la cosa possa ripetersi nelle future occasioni. D’altra parte la risposta al tuo quesito te la dai da solo nella dimenticanza che mi aggiungi come post scriptum alla fine della tua domanda. Ovvero, se con la tua ex funzioni, significa che con lei non hai paura di fallire, di essere giudicato e probabilmente ti senti accettato per quel che sei; elementi che ti consentono di non cercare l’erezione per avere e dare piacere bensì di abbandonarti alle sensazioni di piacere che come ovvia conseguenza neurofisiologica producono e mantengono la tua erezione. Un consiglio secco e deciso con due opzioni: o riesci ad essere con le altre come sei con la tua ex o riprovi a stare con lei cercando di superare i problemi che vi hanno allontanati.

A.I.S.P.A. Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata Via Marostica 35, Milano www.aispa.it 24oreNews

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COME STAI? Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

EFFETTO PLACEBO E CURA DEL DOLORE

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l termine “placebo” compare per la prima volta nella Bibbia ma è solamente nel 1811 che entra ufficialmente a far parte del lessico medico quando viene inserito nel Medical Dictionary di Robert Hooper. Alla parola “placebo” corrispondeva il significato di “ogni medicina data per piacere piuttosto che per beneficiare il paziente”, ovvero la simulazione di un trattamento per tranquillizzare gli ansiosi, una sorta di farmaco innocuo prescritto con lo scopo di confortare e compiacere. Nei secoli non si è mai smesso di ricorrere al placebo, sia che si presentasse come pillola miracolosa, sia che se ne sfruttasse l’influenza psicologica. L’effetto

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placebo non si verifica soltanto attraverso la somministrazione di una sostanza ma anche con tecniche di tipo strumentale. Generalmente è un elemento privo di effetti farmacologici che si presenta sotto forma di pillola, iniezione o flebo. Se però la sostanza inerte viene somministrata ad un paziente persuaso che si tratti di un potente farmaco, è in grado nella maggioranza dei casi di procurare reali miglioramenti nel malato. L’effetto positivo conseguente alla somministrazione si definisce appunto “effetto placebo”. I fattori che possono influenzare i risultati di una simile terapia sono moltissimi, sempre mediati da processi mentali. Così è plausibile

che una semplice iniezione intramuscolare di acqua distillata possa agire positivamente. Questi risultati avvengono grazie a fenomeni di condizionamento e di aspettativa che si traducono in una serie di eventi biochimici nel nostro cervello. Persone che hanno ricevuto un analgesico a cui segue la somministrazione di una sostanza inerte, sperimentano l’effetto analgesico del placebo con efficacia simile a quella del farmaco che lo ha preceduto. Sono stati evidenziati anche effetti dose-risposta dove due capsule di sostanza producevano effetti maggiori rispetto a dosi minori, risposte migliori con somministrazioni ripetute e la persistenza degli effetti dopo la fine del trattamento. Sono molte le variabili che agiscono positivamente sul risultato, non sempre collegate direttamente al prodotto inerte somministrato: tra queste di notevole importanza è l’interesse ed il coinvolgimento del medico nel processo di cura. La risposta placebo è fortemente soggettiva ed è una costante di ogni processo terapeutico.


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ari amici e, vorrei aggiungere, fedelissimi lettori. Oggi vi parlerò di un caso molto particolare e di una ragazzina molto interessante di 10 anni. Giulia mi è stata portata la prima volta ad 11 mesi, figlia unica e molto amata da genitori attenti e competenti. Una bellissima bambina che viveva in un suo mondo, si comportava con molta naturalezza pur non rispettando i canoni tradizionali dell’accrescimento e del comportamento. Non è stato facile trovare un rimedio per Giulia, bambina dalle mille sfaccettature, rispondeva bene all’inizio e poi non più. Ricordo una volta che aveva difficoltà ad evacuare e che appena le era stato dato un nuovo rimedio si era immediatamente scaricata, cosa che non accadeva da ben 10 giorni. In questo iter di parecchi anni, una cosa è rimasta invariata: nel momento in cui ha avuto qualche disturbo o piccola malattia, PHOSPHORUS, un importante rimedio strato in modo adeguato oramai da circa un omeopatico, ha sempre risolto rapidamente mese, ha risolto completamente il problema. i suoi malesseri. Giulia va a letto ogni sera tranquillamente e dorme tutta la notte. Vi ho raccontato i fatti Giulia avvertiva strane presenze per come sono. Ho avuto modo di ascoltare Per Giulia è sempre stato un grande problema altre storie di persone che hanno un loro rapstaccarsi dai suoi genitori per andare a dor- porto particolare con l’invisibile, vissuto con mire. Più o meno 2 mesi fa la mamma mi ha disagio. Il loro rimedio costituzionale ha tolto chiesto una visita per Giulia preceduta da un il disagio. colloquio privato. La mamma ha capito il mo- Sul sito www.24orenews.it sotto la sezione tivo della difficoltà di Giulia. Avverte e vede “Salute & Benessere” potete trovare “Il Picdistintamente presenze che la turbano e le colo Vademecum di Omeopatia”, una sintesi fanno paura come le ha chiaramente confi- esplicativa dell’Omeopatia Unicista o costidato. Che fare? PHOSPHORUS, sommini- tuzionale.

I RIMEDI DELL’OMEOPATIA

Angela Minutillo Bertanza Specialista in Pediatria Omeopata Unicista Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it

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MILANO INCONTRA

FIDAPA: «ESSERE DONNA NEL TERZO MILLENNIO» Intervista alla Presidente Laura Caradonna A cura di DARIO BORDET

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Laura Caradonna con Evelina Flachi

FIDAPA BPW (Business Professional Women) Via Molise 57, Milano tel. 02 54122018

Laura Caradonna - Premio Donna 2014 26

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bbiamo incontrato Laura Caradonna Presidente della sezione milanese di FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), associazione storica nata in Italia nel 1929 che ha seguito tutto lo sviluppo dell’emancipazione femminile sul territorio. È presente in tutte le città d’Italia ed è collegata alla BPW (Business and Professional Women) International, nata nei primi del secolo scorso negli Stati Uniti d’America. La Federazione si occupa a 360° di tutto ciò che può agevolare la vita delle donne. La Sezione FIDAPA di Milano ha messo in essere un importante progetto internazionale, molto ambizioso, che prende il nome di ‘Women BtoB in Ethic Business’ e, in vista di Expo, una sezione sarà proprio dedicata allo sviluppo del territorio Italiano. Expo sarà un’occasione d’incontro per le socie FIDAPA di tutto il mondo. Ognuna parlerà del suo Paese e delle meraviglie del proprio territorio. «Noi abbiamo lanciato una grossa sfida alle donne del terzo millennio», spiega la Presidente Caradonna, «abbiamo detto: ‘proviamo a studiare insieme, donne di culture così diverse, quale può essere una forma di business all’insegna dell’etica’, ‘creiamo un minimo comune denominatore per cui sia possibile portare benessere, attraverso un codice deontologico applicato alle

varie professioni, che sia attuale e sia confrontabile tra tutte’. Quindi le nostre sezioni non riguarderanno soltanto il cibo e l’alimentazione ma avranno come focus l’etica». Chiediamo alla Presidente cosa, secondo lei, vuol dire essere donna oggi. «Essere donna nel 3° millennio - ci dice - vuol dire prima di tutto non essere antagoniste con l’altra metà del cielo, ma cooperare e collaborare insieme perché questo nostro pianeta viva e sopravviva anche al progresso e alla tecnologia che lo sta strapazzando troppo. Quindi essere donna oggi è educare, educare le nuove donne a prendere il testimone di tutto quello che è stato realizzato nei decenni passati, vivendo un presente corretto ed etico». «La FIDAPA - conclude Laura Caradonna - soprattutto a Milano sta conoscendo un nuovo rifiorire, c’è un cambio generazionale. Moltissime donne delle nuove generazioni, impegnate nel mondo del lavoro cercando di conciliare famiglia e lavoro, sentono l’esigenza di fare network, di riunirsi per trovare nuove soluzioni e facilitarsi la vita. La FIDAPA fa questo. È possibile associarsi, abbiamo un bellissimo sito (www.fidapa.it), un sito internazionale e il sito BtoB (www.btobexpo.it)». Ci lascia con un messaggio di ottimismo: «Donne non mollate, tenete duro perché ce la possiamo fare!».


CHE VERRÀ

EXPO: «C’É SOLO DA CORRERE» Botta e risposta con il Vicedirettore del Corriere della Sera, Giangiacomo Schiavi Direttore, come giudica lo stato di salute di Mi- Il Corriere come si prepara a seguire questi 6 mesi di Expo? Ci saranno “speciali” pagine delano a 30 giorni dall’inaugurazione di Expo? Sotto la polvere di scandali, ritardi, approssimazione, dicate quotidianamente? Darete spazio ai tanti resiste una città ricca di energie positive che ha voglia Paesi stranieri presenti? Può darci qualche andi fare, che reagisce al declino. Credo che in questo ticipazione per i nostri lettori. Ci saranno pagine speciali, e appromomento Milano sia l’unica città itafondimenti sulle questioni più imliana con un’idea di futuro, attrattiva portanti legate al cibo, alla fame nel e internazionale. mondo, alla carta della salute, alIl cibo è il tema di fondo di Exl’educazione alimentare. Pubblichepo ma non le sembra che si esaremo collane di libri dedicati al cibo, geri nel pensare solo a questo ai tesori d’arte, a Milano e alla bella argomento? Italia. Seguiremo gli eventi nei vari Il cibo è il driver dell’evento, per le padiglioni, cercando di volta in volta ricadute commerciali. Ma il protagoquelli più interessanti per i lettori. nista è la terra, sono gli agricoltori, è Il Corriere poi avrà un padiglione la lotta alle diseguaglianze, il diritto tutto suo all’interno di Expo, e sarà all’acqua e alla salute. Temo l’eccesso una sorpresa. mondano della ristorazione, ma conAncora una domanda Dottor fido nel buon senso del Commissario Schiavi, Expo è stato assegnato Sala, che ha scelto Ermanno Olmi e all’Italia nel 2007 e siamo qui Carlin Petrini come testimonial. ad interrogarci se andrà tutto Il Sindaco di Torino Fassino, bene? Presidente di ANCI, assicura che Giangiacomo Schiavi, giornalista e scrittore, è Si dice che noi italiani siamo conoltre 2000 comuni stanno preVicedirettore del Corriere dannati a dare il meglio nei momenti parando sui loro territori una se- della Sera. Nel 2007, a difficili. Questa volta però siamo riurie di manifestazioni. Secondo lei bordo di un camper, è sciti a creare una suspense esagerasaranno all’altezza della sfida? andato tra i quartieri di ta. Dovevamo muoverci meglio e per Certamente. L’Italia dei corpi interme- Milano per raccontare tempo. Ma la colpa non è di Milano. di è straordinaria, piena di iniziative come vivono i cittadini. È di chi per mesi all’Expo non ha e di risorse. E la qualità è una garanzia Da questa inchiesta è sicura di successo. Abbiamo una sce- nato nel 2010 il creduto (e stava al Governo). Adesso nografia naturale unica al mondo, dob- "Manifesto" di Milano. non serve recriminare: c’è solo da Nel 2007 riceve, per i biamo soltanto fare noi stessi… correre. suoi articoli “sul campo”, l’Ambrogino d’Oro. 24oreNews

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CHE VERRÀ

NON È TROPPO TARDI! A cura di GIACOMO BIRAGHI

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arà un parco a tema per giovani e famiglie, un momento di visibilità internazionale per il Paese. Ma soprattutto un’opportunità irripetibile per far nascere o accelerare attività e imprese, in vista di 20 milioni di italiani e stranieri in visita per sei mesi a Milano e in Italia. Expo 2015 è di chi se lo prende: quali opportunità hanno imprese e imprenditori per intercettare parte dell’indotto? Diventare sponsor o partner di Expo SpA. Gli Avvisi di Manifestazione di interesse (ancora in corso o già aggiudicate) sono consultabili sulla piattaforma rfp.expo2015.org. Diventare fornitori di un Partecipante. È attivo un Catalogo dei fornitori attraverso cui le imprese possono presentarsi ai Paesi per la progettazione, la costruzione o l’allestimento dei loro padiglioni. Le aziende interessate devono registrarsi sul sito fornitori.expo2015.org, descrivendo prodotti e servizi offerti. Per le imprese esiste un secondo catalogo integrato nel primo, SiExpo - Sustainability and Innovation for Expo 2015, rivolto in particolare a chi vuole presentare prodotti e materiali ecosostenibili. Essere presenti nella Cascina Triulza. Fondazione Triulza, e le associazioni al suo interno, incaricate di gestire la cascina e programmare le sue attività, ha indetto diverse call consultabili al sito fondazionetriulza.org Cogliere le opportunità di business fuori dal sito. Nei padiglioni, i Paesi non avranno occasione di stringere relazioni commerciali per questo in molti si stanno

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organizzando per gestire spazi di rappresentanza in città. La maggior parte dei Paesi ha un proprio sito per la presenza in Expo 2015 con i relativi contatti. Promuoversi attraverso Explora. Gli operatori turistici e le imprese del settore (dalle agenzie alla ristorazione e l’ospitalità) possono rivolgersi a Explora, servizio istituzionale che promuove il turismo in Lombardia. Si propone come vetrina e facilitatore di business, per costruire nuove offerte e aumentare l’attrattività delle destinazioni lombarde (e non solo) sfruttando l’appuntamento di Expo. exploratourism.it/come-aderire Partecipare alla piattaforma E015. L’Ecosistema Digitale E015 è un ambiente di cooperazione aperto a enti e imprese, per condividere dati e sviluppare nuove applicazioni software. Informazioni dettagliate sul sito e015.expo2015.org Diventare rivenditori autorizzati. Per candidarsi è necessario impegnarsi nella vendita di biglietti per un totale di 150mila euro, il corrispettivo di circa 5000 biglietti. expo2015.org/it/biglietti/rivenditori-autorizzati-biglietti-expo-milano-2015 Partecipare ad Expo in Città. Expo in città coordina e gestisce il palinsesto di eventi che avranno luogo a Milano durante i sei mesi di Expo 2015, promuovere e organizzare un catalogo virtuale che collega la domanda e l’offerta di spazi, per permettere di individuare la location più adatta a ogni evento. it.expoincitta.com Le opportunità sono molte!




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