Italiadagustare milano 24orenews luglio agosto 2015

Page 1

Anno 2 - Luglio/Agosto 2015

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

all’interno Personaggio

a tu per tu con alBerto angela

Explorando

pane e paSta ‌Senza eSagerare

[ STILE

ITALIANO

]

Fratelli Branca: 1845-2015 170 volte auguri!



Con il patrocinio di:

Luglio

Agosto 2015

indice

[ perSonaggio] 6

Intervista a Alberto Angela

[ explorando ]

[ guStare l’italia] 9

Viaggio nell’entroterra marchigiano

pag. 14

[ Stile italiano]

10 Design-à-porter 12 Fratelli Branca, un successo tutto italiano

[ explorando]

14 Le vie dei cereali 16 Pane e pasta …senza esagerare

26 Alla scoperta del pianeta Cina: Shanghai

[ gourMet]

19 Ristorante Magorabin di Marcello Trentini Trame, filati e antichi telai Bio, miti e realtà Synlab e il “Voto Metabolico” Ambiente e salute

[ erBario Magico]

[ ruote & Motori]

28 Rolls Royce Phantom Drophead Coupè

[ Stile naturale ] 20 21 23 24

[ viaggi nel Mondo]

25 Sambuco: l’energia naturale dell’estate

[ Hi-tecH]

30 Novità elettroniche

[ liBri]

31 Scelti per voi

[ agenda italia]

31 Appuntamenti d’estate

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Azadeh Asgari Mauro Caldera Riccardo Garosci Carlo Kauffmann luglio/agosto 2015

Luca Medici Alessandro Miani Milena Passigato Alessia Placchi Richard Seebach Alberto Zonna Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

3



[ editor ia le ]

Care lettrici e cari lettori,

che Milano sta vivendo un

come saprete in questi ultimi due

momento straordinario e che il

mesi Milano ha accolto alcuni

suo “palinsesto” di avvenimenti

fra i più noti capi di Stato e di

- come ama definirlo l’Assessore

Governo in visita ad Expo: dal

alla Cultura Filippo del Corno -

Primo Ministro Spagnolo Rajoy

miete record di successi. Tra le

al Premier Inglese Cameron, al

interviste di questo mese

Presidente Francese Hollande, al

troverete due personaggi del

Presidente dell’Unione Sovietica

mondo della cultura: Alberto

Putin. Tutti, dopo aver visitato i

Angela, noto divulgatore

rispettivi ed altri padiglioni

scientifico della TV e Elisabetta

(primo tra tutti il Padiglione

Sgarbi, che con la sua rosa de La

Italia), hanno espresso giudizi

Milanesiana organizza fino al

estremamente positivi per questa

16 luglio incontri e spettacoli di

straordinaria Esposizione

altissimo livello sul tema

Universale 2015. Grande

intrigante e curioso delle

apprezzamento è venuto poi da

“magnifiche ossessioni”.

Michelle Obama, moglie del

Abbiamo fatto il possibile per

Presidente degli Stati Uniti,

offrirvi come sempre pagine

sostenitrice di una agricoltura

ricche di rubriche, notizie,

tesa a dare prodotti di alta

scoperte, avvenimenti,

qualità. È noto il suo impegno

personaggi e tanto altro

per spingere gli americani (e non

augurandoci di potervi tenere

solo) a creare tanti orti di casa

piacevolmente compagnia

dopo averne realizzato uno

almeno per un po’ durante le

proprio nei giardini della Casa

prossime vacanze.

Bianca, che tiene a curare

Arrivederci a settembre!

personalmente. Inutile ripetere luglio/agosto 2015

Evelina Flachi

5


[ per s onaggio ]

…a tu per tu con

ALBERTO ANGELA

«L

«La cultura come l’abbiamo vissuta noi da ragazzi è certamente in crisi: parlo della scuola, dei libri. La gente non ha tempo di leggere ed è molto distratta ma il web potrebbe essere anche un alleato in questo senso. Certo, è pieno di distrazioni ma ti permette anche di conoscere, in tempo reale, realtà come le webcam e i blog che ci permettono di capire come la pensano gli altri. Se si riesce a essere curiosi, avendo l’esplorazione del virtuale e non più nella geografia, la cultura può essere salvata».

Come riesci a rendere il tuo linguaggio così fresco e coinvolgente? La regola è “frasi e parole da persone comuni quasi come se fossimo a tavola con gli amici”. Questo è il trucco per fare una buona divulgazione. Tanti esempi e metafore: quello è lo strumento principale per riuscire a far capire le cose, anche complesse, e poi credo in un’empatia che si crea in questo modo: tu spieghi una cosa come la stessi spiegando a te stesso o come la spiegheresti al tuo migliore amico. Di conseguenza la persona che ti è di fronte automaticamente si sente tuo amico e coinvolto. Aumenta una serie di intimità che toglie delle barriere e permette di imparare le cose al momento.

Sei una via di mezzo tra il professore e l’uomo di spettacolo: come ti collochi? Nel curioso: l’uomo curioso che usa un mezzo usato da quelli che fanno varietà. Noi, con le stesse tecniche con cui si fanno i titoli di testa di un varietà facciamo la ricostruzione di Pompei. È un uso diverso e più creativo della stessa cosa. Tutti noi abbiamo un professore che a scuola ci ha fatto capire con passione le cose; altri invece allontanano i ragazzi.

Qual è stata l’importanza di tuo padre nella tua carriera? Ci credereste se vi dicessi ben poco? Io per più di dieci anni ho fatto scavi; sono nato e mi ritengo un paleoantropologo. Non sono un uomo di spettacolo: forse questo fa la differenza!

6

courtesy RAI - foto Assunta Servello

Intervista a cura di Mauro Caldera


Come sei entrato in televisione? Sono stato chiamato casualmente dalla TV svizzera per commentare dei documentari che erano stati fatti nei luoghi dove facevo scavi. Io dovevo spiegare cosa si trovava, gli strati, gli uomini preistorici, le difficoltà, le popolazioni locali, dal momento che stavamo in Africa. Visto che me la cavavo e che bucavo il video, oltre a fare dei buoni ascolti, mi hanno proposto di fare un programma tutto mio.

ph Ivan Palombi

[ per s ona ggio ]

Come avvicini i tuoi figli alla curiosità della cultura? Facendo vedere loro le cose semplici, senza spigolature. Se dentro una chiesa cominci a far capire che certe colonne aiutano l’acustica e non sono solo statiche, fai vedere che il mondo può essere visto con tante curiosità non banali, ma quasi un “dietro le quinte” e una specie di visione piena di realtà scientifiche che ti possono spiegare e rendere viva la vita attorno a te. Stimoli ogni volta la curiosità e l’interesse: i ragazzi non devono ricordare le cose ma devono sapere come aprire una mela e sbucciarla per mangiarla. Credo di insegnare loro il fatto che il mondo è pieno di curiosità e le scelte che faranno nella vita saranno le loro: non bisogna mai spingere le cose. Un padre non deve mai dire ai ragazzi cosa devono fare ma semmai, consigliare loro quello che è meglio non fare.

Tu cosa cerchi nel tuo lavoro? Io ho sete di conoscenza: ogni volta che entro in un monastero medievale o al sito della NASA dove lanciano le missioni ho fame di conoscere e sapere. Sono curioso e trovo che ci sia un grande piacere mentale quando scopro qualcosa. È incredibile quando ti metti a guardare i dettagli che poi si uniscono tra loro: incomincia a crearsi una realtà davanti a te. È come leggere un libro, ma lo stai scrivendo tu.

Quando guardi un film storico con quale occhio lo guardi e con quale critica analizzi i contenuti? Guardo i dettagli: la realtà è fatta di dettagli e questo è il mio modo di vedere. Ecco perché ho fatto paleontologia umana con ricerca sul campo, e non in laboratorio. Capire da piccoli dettagli quello che emerge dal terreno per scoprire uomini preistorici sepolti. Quando vedo un film fatto bene, mi dispiace se poi magari scopro nella

«

battaglia di Canne gli elmi sbagliati, di un’altra epoca.

Nell’ultima puntata dell’ottavo nano ti sei trovato a fianco di Neri Marcorè che ha fatto la tua parodia: che effetto fa ad essere imitati? Fantastico! Quando mi hanno detto che c’era una mia parodia mi sono chiesto cosa potessero imitare: Neri è stato bravissimo; è una persona molto intelligente e duttile. C’è un ottimo rapporto tra noi; lui è riuscito a tirare fuori degli aspetti di me che quasi non conoscevo.

Che studente sei stato e di cosa ha bisogno la scuola oggi? Ho fatto la scuola francese, vivendo un sistema competitivo e molto duro. Ho sofferto molto nelle elementari; alle medie non ero il primo della classe ma ero nel gruppo di testa. Ho avuto dei problemi incontrando maestri sbagliati per la matematica e la trigonometria. Se insegni la fisica o l’ottica, se vuoi avere successo come maestro, comincia a parlare del perché un sasso rimbalza sull’acqua… Facendo degli esempi quotidiani la gente riesce a capire molto più rapidamente le cose: il divulgatore basa tutto sugli esempi. I maestri sono i primi divulgatori perché hanno davanti chi ha voglia di imparare e lo fa rapidamente. A quell’età è facile fare passare i concetti: non essere in grado di insegnare qualcosa ai ragazzi per un professore è una sconfitta totale.

Quante passioni e quanti mestieri non sono mai nati perché c’è stato il professore sbagliato?

»

luglio/agosto 2015

7



[ gus ta re l’ita lia ]

WEEK-END D’ESTATE “SENZA TINTARELLA” A cura di Richard Seebach

S

Se l’estate sarà avara di sole e metterà a rischio la tintarella di chi ha scelto la riviera riminese o pesarese, ecco due percorsi da non perdere per conoscere da vicino l’entroterra, che riserva ancora numerose sorprese e quindi può - almeno in parte - alleviare il disappunto della mancata abbronzatura. Partendo dal Montefeltro, terra amministrativamente marchigiana, ma intimamente legata ai Malatesta di Rimini. Macerata Feltria mostra le sue fondazioni romane nel museo all’aperto che ha riportato alla luce tratti di strade lastricate, muri perimetrali di edifici privati e pubblici di Pitinum Pisaurense. Lì accanto, una volta travolta dalle orde barbariche Pitinum, sorse la Pieve di San Cassiano, bell’esempio di costruzione medievale. Merita poi visita il Museo civico, che ripercorre le tappe della storia antica di tutto il Montefeltro, e il Museo della radio

d’epoca, ospitato nell’ex convento di San Francesco, collezione unica in Italia che raccoglie oltre 100 radio prodotte tra gli anni Venti e Sessanta nonché una vasta serie di accessori. Macerata Feltria coltiva l’amore per il teatro: un cartellone di tutto rispetto si tiene nel teatro comunale, che risale al 1930; ma è conosciuta soprattutto per la Crocefissione, opera di Olivuccio di Ciccarello e straordinario esempio d’arte quattrocentesca. Miracolose le acque sulfuree, i cui benefici si possono trarre presso le Terme. D’altro genere, ma sempre salutare la gastronomia: la porchetta e le castagnole all’alchermes su tutto. Un tuffo nella storia e nella cultura materiale di cui si può approfittare visitando Pergola. Presso l’ex convento di San Giacomo è custodito un unicum dell’arte romana giunto sino ai nostri tempi: i Bronzi dorati, ovvero due cavalieri e due matrone

in atto di saluto. Nelle sale adiacenti si possono ammirare mosaici ed oggetti funerari d’epoca romana ed una ricchissima pinacoteca, in cui spicca il polittico di Madonna con Bambino e Santi attribuito a Girolamo Nardini, e la raffinata statua di San Secondo in stile gotico. Una pregevole composizione in ceramica di Francesco della Robbia (Vergine e Santi) impreziosisce il Palazzo del Comune mentre il Reliquiario di San secondo arricchisce la Cattedrale. Infine da non perdere l’affresco rappresentante la Crocifissione presso la chiesa di Santa Maria di Piazza, del XV secolo. Anche la storia patria è passata per Pergola: qui si consumò il primo strappo dei Comuni marchigiani dallo Stato pontificio l’8 settembre 1860. Non ve ne andrete senza avere fatto scorte di visciolato, una bevanda alcolica a base di vino aromatizzata alle visciole.

Viaggio nell’entroterra marchigiano luglio/agosto 2015

9


DESIGN-à-porter

[ s tile italiano ]

A destra: lampada Twiggy’ disegnata da Marc Sadler per Foscarini; sotto: lampada Bourgie’ di Kartell disegnata da Ferruccio Laviani

A cura di Luca Medici

D

Dal prèt-à-porter, letteralmente “pronto da portare” al design-à-porter o meglio, “pronto all’utilizzo” (prèt-à-l’emploi)... il passo è veloce! Complementi d’arredo semplici e accattivanti che ben si inseriscono in qualsiasi casa. Pezzi irrinunciabili che le nostre case dovrebbero avere, come in qualsiasi guardaroba non dovrebbe mai mancare un bel completo fresco di lana blu per lui, oppure un tailleur nero per lei. Le aziende storiche del Made in Italy negli ultimi anni hanno introdotto dei complementi di arredo che presto sono diventati icone di stile, quello stile che a noi italiani piace tanto. Illuminazione. Partiamo dall’illuminazione, sì, perché il design passa anche attraverso la luce. Una bella rivisitazione della mitica lampada ad arco di Castiglioni (Flos - 1962) è la ‘Twiggy’

10

disegnata da Marc Sadler (Foscarini), oggi anche a LED. Volete una lampada in ceramica a sospensione, optate per il modello ‘Lambada’ disegnata da Samuli Naamanka (Innolux), design rigoroso, finitura opaca e lavorazione artigianale. Avete deciso per un classico contemporaneo? Vi suggerisco la bella lampada da appoggio ‘Bourgie’ (Kartell - 2004) disegnata da Ferruccio Laviani che coniuga con ironia forme borghesi e classiche con un materiale contemporaneo, il policarbonato. “Casalinghe chic”. Siete maniache dell’ordine e della pulizia, ma volete fare le “casalinghe chic”? Vi consiglio allora la paletta con scopino dal design accattivante di “Normann Copenhagen”, o le mollette per stendere i panni dal look retrò in legno di “Perigot”. Se invece volete fare la polvere con classe dovete assolutamente acquistare il luglio/agosto 2015


[ s tile

ita lia no ]

In alto a sinistra: tavolino Rebus di Arketipo; a fianco: paletta con scopino di Normann Copenhagen; sopra: il letto Camaleo di Twils

piumino di struzzo, sempre di Perigot (distribuito da Moroni Gomma) e se proprio vi serve un manuale dedito ai rimedi della nonna, trucchi e consigli, il libro che fa per voi è “Lee Faber - I rimedi della Nonna” (De Agostini). Zona giorno. Passiamo alla zona giorno e per dare un tocco di design alle vostre case basta aggiungere il pratico sgabello in alluminio nero opaco ‘Anin’ (Living Divani) e abbinare al vostro tavolo le “sedie scultura” ‘Chair One’ (Magis), linee geometriche e alluminio anodizzato, adatte anche per esterni. Da veri intenditori il tavolino ‘Rebus’ (Arketipo) in metallo verniciato, dalla forma irregolare, con top in vetro serigrafato trasparente o fumè. Una zona giorno non può essere definita tale senza un comodo divano dove trascorrere ore di relax. Di ultima tendenza le imbottiture si fanno importanti e le strutture sottili, vediamo insieme quali scegliere. Struttura in metallo e imbottitura in piuma e poliuretano espanso per il divano ‘AutoReverse’ (Arketipo), struttura a vista in metallo con finiture bronzo, braccioli rivestiti in cuoio e generose imbottiture per la seduta, schienale e braccioli per ‘Kanaha’ (Ditre Italia), ma se volete stare sul classico vi consiglio il ‘New York’ (Saba Italia), divano con struttura in legno massello, luglio/agosto 2015

rivestito con poliuretano espanso a quote differenziate, molleggio con cinghie elastiche e rivestimento trapuntato sfoderabile, bellissimo in velluto rasato verde! Siete amanti del vetro? La poltrona monolitica in vetro curvato trasparente ‘Ghost’ (Fiam) farà al caso vostro. Bella la libreria in vetro che permette di esporre collezioni e oggetti, ‘Collezione Liber’ (Tonelli Design), magari da abbinare al tavolino rettangolare ‘Real’ (Calligaris) con bordi smussati, in vetro trasparente oppure grigio fumé. Zona notte. La zona notte è la vostra preferita? Il relax la vostra passione? Direi che possiamo abbandonarci alle morbide imbottiture capitonné del letto ‘Hampton’ (Calligaris) oppure alla testata e giroletto con rivestimento trapuntato del letto ‘Ruché’ (Ligne Roset), ma se il minimal è il vostro capriccio il letto giusto per voi è senza dubbio ‘Camaleo’ (Twils), caratterizzato da una struttura in tubolare di acciaio verniciato e materassi trapuntati a mano. Il design è diventato semplice, intuitivo e non necessariamente costoso. Dunque scegliete il vostro complemento d’arredo preferito e donate alle vostre case un look moderno e al passo con le nuove tendenze “Made in Italy”. *www.my-home.biz

11


[ s tile ita lia no ]

1845 FRATELLI BRANCA 2015 Storia di un successo

tutto italiano A cura di Alessandro Trani

E

Era il 1845 quando Bernardino Branca con i suoi tre figli iniziò l’avventura che portò nel mondo il primo e più famoso prodotto del brand, il Fernet-Branca. Quest’anno l’Azienda milanese festeggia 170 anni di storia: l’eccezionale anniversario è stato celebrato dall’AD Niccolò Branca il 26 maggio nella storica sede di via Resegone 2, alla presenza di personalità istituzionali tra cui Roberto Maroni e Giuliano Pisapia. Durante l’evento è stato presentato il francobollo appartenente alla serie tematica “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico” emesso il 24 aprile scorso dal Ministero dello Sviluppo Economico, dedicato a Branca per celebrare la sua lunga storia sinonimo di eccellenza imprenditoriale. Con l’occasione è stato anche presentato il volume (edito da Rizzoli) “Sulle ali dell’eccellenza”: un prezioso ritratto dell’azienda, dai celebri prodotti ai manifesti storici alle tappe della sua storia, dalla fondazione a Milano al percorso che l’ha portata all’espansione internazionale. Una storia unica, contraddistinta da grande attenzione all’innovazione ma sempre nel rispetto delle tradizioni. Pioniera nel campo della pubblicità, la Fratelli Branca ha realizzato campagne con le più importanti firme della grafica d’autore, come l’illustra-

12

tore Leopoldo Metlicovitz che nell’800 disegnò il manifesto divenuto poi logo dell’azienda, un globo terracqueo sorvolato da un’aquila che tiene tra i suoi artigli la bottiglia di Fernet-Branca. Con grande lungimiranza, in Branca si iniziò fin da allora a scrivere manifesti e locandine in lingue straniere. Queste ed altre testimonianze, come ad esempio i noti “gadget” personalizzati come il posacenere, le carte da gioco e i taccuini da borsetta - primo esempio di merchandising - sono oggi raccolte nell’importante collezione del Museo Branca, accessibile a tutti nella sede di via Resegone. Oggi Branca non è più la distilleria del Fernet: uno sviluppo passato attraverso la creazione di prodotti di grande qualità e una politica di acquisizioni di brand e partnership hanno portato l’Azienda all’attuale variegata gamma di prodotti. Per ricordarne qualcuno, oltre al Fernet: Brancamenta, Caffè Borghetti, Grappa Candolini, Punt e Mes, Carpano Classico e Bianco, la vodka Sernova, i vini Chianti Classici Villa Branca, lo spumante Bellarco e l’ultimo nato, Carpano Dry. L’Azienda conta oggi 250 dipendenti e una presenza capillare in 160 Paesi in tutto il mondo, sfiorando i 300 milioni di fatturato. Buon compleanno, Branca! luglio/agosto 2015



[ explorando ]

LE VIE DEI CEREALI

VECCHIE E NUOVE COLTURE A cura di Riccardo Lagorio

P

Per gli antichi Romani la Sicilia era il granaio dell'Impero e fonte di biodiversità. Proprio in questi anni ha ripreso a correre la produzione di frumenti arcaici proprio nell’Ennese con il frumento Timilìa, da cui la farina ottenuta è ingrediente base per la Pagnotta del Dittaino DOP, grazie alle buone pratiche dell’Azienda Sangiovannello. Mentre al nord i primi passi per il recupero di varietà cadute in disuso sono stati mossi oltre vent’anni fa dal Panificio Lusignani di Pellegrino Parmense, a cui si deve il recupero del frumento Senatore Cappelli e Gentil Rosso. La produzione di quest’ultimo fu abbandonata nel 1925 con l’inizio della Battaglia del Grano, quando Nazareno Strampelli introdusse varietà di grano più produttive. In verità se la resa per ettaro per le varietà di frumento moderno (derivante da tecniche di ibridazione delle spighe) si attesta intorno ai 90 quintali, il Gentil Rosso raggiunge a malapena i 20. Ma gli esempi di recupero di questi grani passano anche dall’Abruzzo e dalla Basilicata, dove il Saragolla ha rifiorito nel Teramano e nel nord est lucano, garantendo la tradizionale produzione della pasta di grano duro. La Garfagnana, in particolare Piazza al Serchio, è stata negli anni un altro incubatore per il recupero di antiche varietà come il Grano Noè

14

di Pavia ed il Rossetto, entrambi ideali per la panificazione e la trasformazione in farina ad uso domestico. Scrivere di vecchie varietà può sembrare un ossequio alla moda agro ambientale: è piuttosto uno strumento per tenere saldo il legame con la cultura che per millenni ha caratterizzato la nostra civiltà, al riparo da improprie manipolazioni genetiche. Così per secoli un cereale considerato minore, il miglio, è stato alla base dell’alimentazione delle popolazioni italiche, predecessore della polenta di mais anche grazie alla sua

lunga conservabilità. Sono numerose lo località il cui nome si rifà a questo cereale: da Migliarino nel Ferrarese e nel Pisano, a Miglianico nel Chietino. Nel Novarese la Cascina Canta è tra i più appassionati produttori di questo cereale, da minestra e panificazione. Il pan di miglio era infatti sino a pochi decenni fa il pane per antonomasia nel milanese il giorno di San Giorgio, quando si consumava con un bicchiere di crema di latte. Medesima sorte è toccata al sorgo, la cui granella, nei paesi industrializzati, è stata sostituita da luglio/agosto 2015


[ explor a ndo ]

A sinistra: i mulini dell’ennese furono costruiti su antichissime strutture già utilizzate come mulini ad acqua, probabilmente costruite dagli arabi che lasciarono, in tutta la Sicilia, ingegnosi sistemi idrici, ancora visibili; in basso: la Cascina Canta nel Novarese

quella del mais, più produttiva e dall’analogo valore nutritivo. Oggi, anche grazie al recupero che il Mulino di Vinicio Orlandi sta compiendo a Portomaggiore, nel Ferrarese, alcune varietà di sorgo (quelle prive di alto contenuto di tannini) si stanno lentamente imponendo nel variegato panorama dei prodotti salutistici in quanto privo di glutine e utilizzato in cucina come il riso, grazie al suo gusto abbastanza neutro. La farina di sorgo si presta per la produzione di sottili sfoglie di pane, simili a piadine mentre con la granella luglio/agosto 2015

si possono preparare simpatici pop… sorg. Alla segale si collega invece meccanicamente il pane nero, prezioso complemento di merende altoatesine e dell’arco alpino in generale. La segale in verità è un cereale assai versatile. Con la sua farina viene preparata la pasta valtellinese, i pizzoccheri, vagamente simili a tagliatelle e condite con abbondanti dosi di burro, formaggio Valtellina Casera DOP, verze, patate e aglio. Ma anche i chicchi interi possono essere bolliti e utilizzati come base per preparare saporiti piatti freddi o

classiche insalate estive cucinate in alternativa all’orzo perlato o all’avena. Cereali questi ultimi che si prestano a essere imbanditi a tavola in minestre con legumi e verdure. Ma soprattutto l’orzo è alla base della produzione di birra, sotto forma di malto, ovvero orzo germinato e cotto, pronto per dare vita alla spumosa bionda. Con il crescere di birrifici artigianali sono germinate attività di autoproduzione di orzo per garantire una sempre più stretta correlazione con il territorio. È accaduto per esempio nel Pisano con Fabrizio Di Rado, che coltiva orzo e frumento che diventano ad ogni raccolto profumate birre, o nel Trevigiano con Gabriele Tonon. Volano di cultura materiale e rivendicazioni sociali i cereali hanno dimostrato nei millenni di storia umana di essere buoni da mangiare perché, come direbbe Lévi-Strauss, buoni da pensare. Generatori di simboli e cultura i cereali prestano il fianco a manipolazioni genetiche che ne incrementano la produttività, ma li sganciano dalle civiltà che li hanno custoditi per secoli. La Timilìa ci racconta di antiche conquiste, il miglio del Novarese di argute recenti riscoperte. Il loro oblio rappresenterebbe la perdita di identità culturale: infinitamente più deleteria di un raccolto non generoso.

15


[ explorando ]

a colazione uso sempre i cereali di cui sono ghiotta! Fanno bene? I cereali per la prima colazione contengono sostanze antiossidanti preziose per la salute in gran quantità: i polifenoli.

PANE E PASTA

Noi italiani li “adoriamo”. Bene, ma non esageriamo! A cura di Evelina Flachi

L

La dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità, fornisce importanti e salutari alimenti ricchi di proprietà nutrizionali, è comunque importante variare le scelte alimentari e preferire i prodotti del

proprio territorio secondo la stagionalità. Occorre fare attività motoria e badare all’equilibrio dei nutrienti nella giornata, moderando le porzioni per non eccedere in calorie e carboidrati che devono costituire il 45-55% delle calorie quo-

IL PANE Dose consigliata: 40/ 50 gr a porzione. Deve essere ben lievitato e ben cotto. Meglio variare e alternare a quello bianco quello integrale o di segale ecc. Il pane, come s’intende oggi, è nato dalla scoperta del glutine, realizzata nel 1728 dall’italiano Bartolomeo Beccari,

16

tidiane. Anche la cottura dei cibi deve essere semplice per creare ricette a basso contenuto di grassi saturi spesso in eccesso come condimento. Pane e pasta sono i cereali più comunemente utilizzati da noi italiani.

del processo di lievitazione e del lievito di birra, che consentirono di dare una spiegazione scientifica alla produzione del pane. Il valore nutritivo del pane dipende dalla farina con la quale è prodotto. In generale, nelle farine il contenuto in nutrienti (proteine, vitamine e sali minerali) si riduce con il diminuire del tasso di estrazione, cioè quanto più si ottengono farine raffinate; al contrario, il tenore di amido aumenta in luglio/agosto 2015


VALORE ENERGETICO per 100g Tipo

Parte edibile % 100 Pane al malto Pane azzimo 100 Pane di segale 100 Pane tipo 0 100 Pane tipo 00 100 Pane tipo 1 100 Pane tipo integrale 100 Pane al latte 100 Pane all’olio 100

kcal 267 377 219 275 289 265 224 295 299

quest’ultime, con conseguente maggiore valore calorico. In considerazione del fatto che il consumo medio giornaliero di pane per persona nel nostro Paese è pari a circa 200 grammi, se ne può valutare l’apporto in nutrienti: 580 kcal per 200g, pari al 19% dell’energia prevista dai Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti per un adulto dai 18 ai 29 anni; 16 grammi di proteine, pari al 24%; 0,08 mg di vitamina B1 pari al 7%; 1,6 mg di ferro, pari al 16%; 28 mg di calcio, pari al 3%. Questi dati dimostrano come il pane non sia da considerare unicamente come fonte di amido e quindi d’energia, ma anche di proteine, di alcune vitamine del gruppo B e di ferro. Inoltre, contiene un discreto quantitativo di fibra alimentare, variabile a seconda del tipo: tra i diversi tipi di pane, quello integrale ha un contenuto di fibra superiore di oltre il doppio rispetto a quello fatto con farina0.

LA PASTA La Pasta è italiana anche se la sua invenzione è attribuita ai Cinesi, e sarebbe stato Marco Polo ad averla introdotta in Italia. Storicamente, invece, le origini dei

[ explor a ndo ] maccheroni si fanno risalire all’epoca romana, attribuendone il merito agli “dei”. Di certo, la prima notizia dell’esistenza di un composto molto simile alla pasta può essere ricavata da un trattato di arte culinaria di Apicio, vissuto all’epoca di Tiberio (I sec. d.C.), in cui si parla della preparazione di un timballo rivestito di “lasagne”. Con sicurezza si può affermare che in Italia la pasta, come prodotto artigianale, ha trovato le sue origini a Napoli, verso il 1700. Il clima mediterraneo con le sue caratteristiche di ventilazione e di umidità, favorì la nascita della pasta in questo territorio. La pasta ha un elevato valore energetico conseguente al contenuto in carboidrati, amido soprattutto, e un buon contenuto proteico. Quest’ultima caratteristica viene esaltata nel caso della pasta all’uovo o di piatti a base di pasta, come pasta e ceci, pasta e fagioli, pasta e piselli. L’accoppiamento di questi ingredienti consente di avere un piatto di elevato valore biologico, legato alla reciproca integrazione fra le proteine del grano e quelle delle leguminose. Gli unici ingredienti ammessi per la produzione della pasta in Italia sono quindi la semola (o i semolati) e l’acqua, fatta eccezione per le paste speciali (all’uovo, con ripieno ecc.); è inoltre consentita l’aggiunta di sale fino ad un massimo del 4% sul prodotto secco. Ne deriva che le calorie dei vari tipi di pasta sono piuttosto uniformi con oscillazioni normalmente inferiori al 5% per paste di ugual categoria e formato. Per la pasta più comune, quella secca industriale, si parla di circa 360 calorie per 100 grammi. I vari condimenti arricchiscono notevolmente la pasta, di valori nutrizionali ma anche di calorie. È bene aggiungerli con moderazione per una porzione di ca 80 gr di pasta pesata a crudo, rispettando la tradizione e le regole della sana alimentazione italiana, per poter consumare un piatto completo ed equilibrato.

COMPOSIZIONE CHIMICA per 100g Tipo Pane al malto Pane azzimo Pane di segale Pane tipo 0 Pane tipo 00 Pane tipo 1 Pane tipo integrale Pane al latte Pane all’olio

Parte edibile % 100 100 100 100 100 100 100 100 100

luglio/agosto 2015

Acqua g 26,0 4,5 37,0 31,0 29,0 34,0 36,6 33,5,0 30,8

Proteine Lipidi Carboidrati Amido Zuccheri solubili g g g g g 8,3 2,4 56,6 27,7 26,1 10,7 0,8 87,1 77,5 1,9 8,3 1,7 45,4 39,5 1,8 8,1 0,5 63,5 55,9 2,0 8,6 0,4 66,9 59,1 1,9 8,9 0,6 59,7 52,3 2,2 7,5 1,3 48,5 9,0 8,7 48,2 41,3 2,7 7,7 5,8 57,5 41,3 4,0

Fibra totale g 0 2,7 4,6 3,8 3,2 6,5 1,9 3,7

17



[ gour met ]

MAGORABIN

DI MARCELLO TRENTINI A cura di Riccardo Lagorio

PIZZA D’OMBRINA CON QUINOA TOSTATA

L

La cucina è arte. Nei miei piatti c’è il rigore della composizione sinfonica e la fantasia dell’improvvisazione del jazz. Si presenta in questo modo Marcello Trentini, innovatore e istrionico giovane ristoratore, che ha sposato l’ambizioso progetto di riportare a Torino una cucina d’alto livello. Un amore verso i fornelli, il suo, illuminato da una mantica esperienza in centro America che l’avrebbe condotto sotto la Mole dopo qualificanti esperienze nei migliori locali di Londra. Per definizione quindi ama la cucina piemontese, ma contaminata. Contaminata da culture, esperienze, idee che solo le emigrazioni sanno generare: decenni fa da Puglia, Basilicata e Calabria; oggi da Asia, Africa e Sud America. Così tutto scaturisce dal territorio e dalle ricette che la centenaria cultura alimentare piemontese ha saputo creare, ma coinvolgendo ingredienti globali e tecniche eclettiche con un risultato sempre inaspettatamente piacevole.

Magorabin Torino - C.so San Maurizio, 61 Telefono 011.8126808 www.magorabin.com luglio/agosto 2015

Ingredienti per 4 persone 500 gr di ombrina 200 gr pomodori datterini gialli e rossi 200 gr di mozzarella di bufala 50 gr di quinoa Un mazzetto di origano fresco sale nero olio extra vergine di oliva 4 foglie di basilico 4 cl di sakè zucchero di canna aglio, timo, scorza d’arancia Procedimento Dopo aver pulito e sfilettato l’ombrina, si taglia sottilmente e si mette a marinare qualche minuto nel sakè. Si tagliano i datterini, si condiscono con olio, aglio, sale, zucchero di canna, bucce d’arancia e timo e si mettono in forno a 50°C per 4 ore. Nel frattempo si taglia a cubetti la mozzarella e la si mette in luogo fresco su carta assorbente per 2 ore; si frulla il basilico con 10 cl di olio, lasciando decantare e filtrando; si sfoglia l’origano. Si mette poi la quinoa in un polso netto con acqua fredda e salata, portando a bollore e cuocendo per 20 minuti. Si cola, asciuga e si disidrata a 38°C per una notte, friggendo brevemente. Composizione del piatto In un piatto piano si posizionano le fettine di ombrina marinata, disponendole a cerchio. Sul pesce si colloca qualche cubetto di mozzarella di bufala, dei pomodori confettati, le foglie di origano e il sale nero. Si dispone a cerchio intorno all’ombrina la quinoa soffiata e si condisce con l’olio al basilico. Infine si guarnisce a piacere a seconda della stagione con qualche pisello fresco, cubetti di peperone verde o germogli di cime di rapa.


[ s tile na tur ale ] Chiara Vigo

TRAME, FILATI E ANTICHI TELAI Nora Kravis

Graziella Guidotti

A cura di Azadeh Asgari

D

Dalla canapa alla ginestra, passando per l’esclusivo bisso. Ecco a voi trame del tutto naturali, uniche e personali, frutto dell’ingegno tutto italico del bello. Basta affacciarsi alla bottega di Graziella Guidotti nel centro di Firenze per capire l’importanza di questo settore. La Guidotti è una sociologa del tessuto: si occupa di recuperare e raccogliere esempi di tessuti popolari e di corte ed è una delle massime conoscitrici mondiali della storia, delle tecniche e del valore culturale dei tessuti. La sua professione è, all’atto pratico, replicare e sperimentare le tecniche di intreccio e dei filati, soprattutto naturali. Come l’ortica, da cui sa trarre filamenti adatti a essere intessuti; o come la canapa, ampiamente utilizzata in Italia sino agli anni Quaranta. A Zangarona, località di Lametia Terme, dal

20

2004 è aperto anche un altro stupefacente laboratorio che utilizza telai in legno, alcuni recuperati da esemplari ancora funzionanti dell’Ottocento, per creare tessuti in lana, lino e ginestra. In particolare con la ginestra, raccolta nelle fiumare e sui monti, e lavorata nei corsi d’acqua del luogo per essere infine filata, Francesca Filippa e Maria Vaccaro realizzano tovaglie per la casa o elitari pezzi unici di abbigliamento femminile. Con i ritagli di sartoria hanno rilanciato l’uso della pezzara, tappeto per la casa tradizionale della regione. Ma talvolta il telaio rappresenta anche una sfida: lo prova Nora Kravis, che nel 1972 è partita dagli Stati Uniti e si è acclimatata con le sue capre di razza Cashmere sulle colline di Radda in Chianti. Oggi la sua azienda agricola lavora la lana delle capre e confe-

ziona preziosi scialli, sopravesti di lana e lino, plaid dagli accattivanti intrecci e borse. Gli animali vengono pettinati, poi il pelo viene cardato e filato prima di diventare oggetto di moda per pochi fortunati. Tra i più curiosi materiali utilizzati per creare tessuti c’è però il bisso. Si ottiene da un mollusco bivalve, la Pinna, e possiede un colore ambrato. Questa speciale seta deve essere dissalata, asciugata e cardata con sottilissimi spilli; infine filata. Operazioni assai complesse poiché ciascun filamento non è mai più lungo di 3 cm. È Chiara Vigo, di Sant’Antioco in Sardegna, l’unica persona al mondo ancora in grado di tessere questa seta marina, che arricchiva piviali e oggetti di scambio ad alto valore simbolico come i fazzoletti tra novelli sposi, su orditi di lino. luglio/agosto 2015


[ s tile na tur ale ]

BIO, MITI E REALTÀ A cura di Azadeh Asgari

S

Se in Italia l’acquisto di prodotti bio è ancora un passo indietro rispetto ai Paesi del Nord Europa, le produzioni bio proliferano di anno in anno. Ne sono interessate soprattutto le piccole e medie imprese agricole, che vedono nella specializzazione del biologico un metodo per conquistare quote di mercato. In Italia sono destinati a produzioni biologiche oltre 1,3 milioni di ettari (con un incremento di quasi il 13% nell’ultimo anno) e le regioni più coinvolte a livello di superficie sono la Sicilia, la Calabria e la Puglia. Le compravendite del biologico valgono quasi 2 miliardi di euro, in crescita costante dal 2009, quelli peggiori dell’economia dal secondo dopoguerra e quindi in controtendenza con il calo dei consumi. Vendita diretta, mercatini del biologico e Gruppi di Acquisto Solidale raccolgono 280 milioni di euro, 550 milioni la grande distribuzione organizzata. Così anche la Commissione europea si è preoccupata di stabilire i confini della agricoltura biologica, che è un ‘sistema di produzione agricola che cerca di offrire al consumatore prodotti freschi, gustosi e genuini, rispettando il ciclo della natura e minimizzando l’impatto umano sull’ambiente’. Per raggiungere questo scopo si adottano la rotazione delle colture, l’impiego molto limitato dei pesticidi, il divieto dell’uso di OGM, la scelta di piante e animali resistenti alle malattie e capaci di adat-

tarsi alle condizioni del luogo, l’utilizzo di pratiche di allevamento appropriate per le diverse specie di bestiame, a partire dall’utilizzo degli spazi e delle strutture. Molto più controversi sono invece i presunti valori nutrizionali dei cibi biologici ed è stato provato quanto sia assolutamente fuorviante il paradosso secondo cui i prodotti biologici siano più gustosi. Un altro aspetto da sfatare è inoltre l’ecosostenibilità ambientale dei prodotti bio. La GDO infatti propone anche prodotti bio originari dall’estero, come nel caso del latte che proviene in gran parte dalla Germania o lo zucchero di canna, che deve compiere inevitabilmente lunghi tragitti prima di entrare nelle dispense dei connazionali. Dal punto di vista della convenienza economica, vale la pena sottolineare che l’assenza di fitofarmaci può comportare una resa inferiore nella produzione di materie prime vegetali e quindi tradursi in prezzi più elevati rispetto a quelli derivanti dall’agricoltura convenzionale. L’alimento bio è individuabile dal consumatore con una foglia stilizzata composta da 12 stelle su fondo verde e in Italia è il Ministero delle Politiche Agricole ad autorizzare gli enti certificatori.



[ s tile natura le ]

IL “VOTO METABOLICO”

A cura di Dario Bordet

I

In questi ultimi anni il concetto di salute si è evoluto: non è più solo associato all’assenza di malattie ma a uno stato di benessere fisico, psicologico e mentale. Molteplici sono oggi gli strumenti a nostra disposizione, così come gli esami medici, che ci aiutano sempre di più a delineare, e quindi prevenire e risolvere, eventuali patologie. Synlab, network italiano d’eccellenza nel settore della diagnostica di laboratorio, ha elaborato recentemente un pacchetto di esami specifici studiati in collaborazione con la Prof.ssa Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’Alimentazione, utili per monitorare lo stato di benessere della persona, per prevenire l’insorgere di malattie dismetaboliche e dare un’indicazione sul globale livello di ‘salute del metabolismo’. Il test, chiamato “Voto Metabolico”, si effettua grazie ad un prelievo del sangue per effettuare l’analisi di una serie di valori, tra cui transaminasi, colesterolo, leptina e adiponectina. La combinazione dei valori ottenuti dai risultati delle analisi genera, appunto, un vero e proprio voto. luglio/agosto 2015

GRUPPO SYNLAB Synlab Italia appartiene a uno dei più importanti gruppi di laboratori di analisi in Europa, il Gruppo Synlab che con 300 sedi è tra i leader di mercato in 22 Paesi tra cui Svizzera, Germania, Austria, Inghilterra, spingendosi fino agli Emirati Arabi. È riconosciuta come una eccellenza sanitaria tanto da essere considerata una tra le prime dieci aziende europee per la medicina di laboratorio. Un laboratorio con una capacità analitica unica, che offre una vastissima gamma di esami in Italia e un’organizzazione logistica diretta in tutto il Paese (una rete di eccellenza di laboratori, cliniche, ospedali, centri di medicina del lavoro, case di cura), con oltre 13 milioni di analisi l’anno, 8.500 accettazioni giornaliere, 800 strutture sanitarie servite e più di 90 punti prelievo sul territorio. Oggi la priorità del Gruppo è quella di continuare a porre al centro del suo impegno nella Società la persona con le sue esigenze di cure, di attenzioni, di recupero della propria salute. L’innovazione e l’esperienza sono fattori essenziali per garantire ogni giorno ai medici, agli specialisti e ai loro pazienti la qualità della medicina di laboratorio più avanzata. Competenza, Efficienza, Affidabilità sono i tratti distintivi di un Gruppo che fa del lavoro di squadra il suo punto di forza.

23


[ s tile natura le ]

«

Se guariamo la terra, guariamo noi stessi David Orr

Prof. Alessandro Miani Presidente SIMA, Società Italiana di Medicina Ambientale ONLUS info@simaonlus.it

» AMBIENTE E SALUTE

L

L’ambiente è lo spazio che ci circonda, esso è fatto di aria, acqua, terra ma anche di spazi antropizzati e di artefatti creati dall’uomo, come case, industrie, infrastrutture, edifici di culto, monumenti, opere d’arte e oggetti di ogni tipo. Ambiente è anche ciò che occupa gli spazi vuoti all’interno del nostro organismo: pensiamo alla cavità buccale, all’esofago, allo stomaco e all’intestino, così come alla trachea, ai bronchi e ai polmoni. In quest’ottica, ambiente è quindi da considerarsi anche il cibo che mangiamo, l’acqua che beviamo o l’aria che respiriamo. Spesso, quando si parla di ambiente, si crea un immediato collegamento emotivo con il concetto di natura, di biodiversità, di fauna selvatica, ma anche di inquinamento atmosferico, di av-

velenamento del terreno o di dissesto idrogeologico. Tutti questi aspetti fanno parte dell’ambiente e compito della Medicina Ambientale consiste nel preservare la salute umana, evitando che ciò che ci circonda possa divenire “fattore ambientale” determinante di malattia, infortunio e morte prematura. La Medicina Ambientale è un settore multidisciplinare che abbraccia e coinvolge diverse discipline, tra cui: le scienze biomediche, le scienze ambientali, le scienze giuridiche, le scienze economiche, le scienze politiche e sociali, le scienze dei materiali e le scienze delle costruzioni. Il campo di applicazione di questa disciplina comporta lo studio delle interazioni tra l’ambiente e la salute, e il ruolo dell’ambiente nel causare o mediare malattie. L’importante aumento delle patologie croniche registrato negli ultimi anni, è attribuibile anche agli effetti del carico tossico ambientale cui ognuno di noi è quotidianamente sottoposto. Si calcola che ogni giorno entriamo in contatto, perlopiù involontariamente, con circa 500 sostanze tossiche di sintesi. Questo, unitamente ai ritmi stressanti della società moderna e a stili di vita non corretti, produce nel tempo malessere, invecchiamento precoce e patologie croniche, talvolta gravi. L’ambiente può essere anche origine di incidenti e invalidità quando, sul lavoro come sulla strada, non vengono osservate adeguate misure di sicurezza e protezione delle persone. Secondo l’OMS, circa il 24% di tutte le malattie nel mondo è dovuto all’esposizione a fattori ambientali modificabili. La prevenzione delle malattie di origine ambientale richiede uno sforzo complesso di azioni sia sui comportamenti e gli stili di vita, che sulle norme e le misure istituzionali che consentono di garantire la sicurezza della popolazione esposta ai fattori ambientali. luglio/agosto 2015


[ erba r io magico ]

I

Il Sambuco (o Sambucus Nigra) è una pianta familiare ma non tutti ne conoscono i benefici per la salute e il benessere. È un alberello dai fiori bianco-avorio che cresce nei boschi di montagna, nei parchi cittadini, ma anche sui terreni abbandonati, a ridosso di strade e aree urbane, sbucando qua e là dove trova spazio. Della pianta si sfrutta ogni parte, la corteccia, le radici, ma soprattutto il fiore, le foglie e dalle bacche si ricava un po’ di tutto. Dal punto di vista nutrizionale, il vegetale è ricco di vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6 e C, a cui si aggiungono flavonoidi, tannini, triterpeni, glicosidi e zuccheri. Dai fiori si ricava un infuso noto per la sua capacità di aumentare la sudorazione corporea, favorendo l’eliminazione delle tossine e il contenimento della temperatura durante gli stati febbrili. I petali vengono impiegati in infusione per creare tisane contro i problemi delle vie respiratorie. Fiori e foglie possono essere adoperati anche per migliorare la circolazione sanguigna, soprattutto quella periferica, sia con l’assunzione orale che con impacchi localizzati per limitare la rottura dei capillari o per un rapido sollievo alle scottature. Sempre in impacco e sempre per le sue proprietà sulla circolazione, il sambuco è utile anche per lenire il dolore a gambe e articolazioni nelle donne, così come il gonfiore dovuto a una giornata sui tacchi o ad attività fisiche intense. Le bacche contengono carboidrati, fibre e sali minerali come il sodio, il potassio, il calcio, lo zinco e il magnesio. Il loro impiego è quasi strettamente legato al benessere dell’apparato digerente, grazie alla loro unica capacità di risolvere anluglio/agosto 2015

che le più grave condizioni di stitichezza. Abbinate alla corteccia, le bacche di sambuco possono avere anche effetti diuretici utili per il benessere di reni e vescica, mentre in impacco aiutano a ridurre il gonfiore locale e a contenere gli eccessi di sebo. Anche in cucina il sambuco trova applicazioni frequenti. Con i suoi piccoli frutti neri si possono preparare sciroppi e conserve, ma per far questo bisogna utilizzare frutti completamente maturi, in quanto quelli che non lo sono contengono sostanze

tossiche. I getti primaverili della pianta si consumano in insalata, mentre i fiori possono essere impanati con uova e quindi fritti. Nelle sere d’estate, quando ci sentiamo sopraffatti dalla calura, un bel bagno con qualche manciata di fiori e foglie nella vasca ci donerà rinfrescante sollievo e benessere. Concluso il bagno, un bel massaggio alle gambe con una spugna su cui siano stati posti i fiori macerati nell’acqua servirà a combattere la stanchezza estiva e a tonificare la pelle di tutto il corpo.

SAMBUCO L’ENERGIA NATURALE DELL’ESTATE A cura di Marica De Bonis

25


[ via ggi nel mondo ]

M

Modernità e tradizione convivono in una delle città più popolose al mondo, Shanghai. L’importanza finanziaria e lo strategico ruolo di città commerciale che ricopre sono ben noti, ma una volta arrivati sulle sponde del fiume Azzurro sorprendono anche i variegati stili dei suoi edifici, frutto del fortunato incontro tra sentimento locale e influenza occidentale, il lusso dei centri commerciali e il buon gusto dei negozi alla moda che si incontrano nelle strade, la molteplicità delle preparazioni gastronomiche che ruotano intorno a sapori di mare e di terra. L’area finanziaria e commerciale di Lujiazul è il simbolo del rutilante sviluppo finanziario della Cina moderna: là dove sino agli anni Novanta v’erano campi coltivati, oggi svettano grattacieli che creano un avveniristico panorama. Il Centro Finanziario, con i suoi 104 piani, è l’edificio più alto di Shanghai e trai più alti del mondo grazie ai suoi 492 metri: al 97° piano, a 439 metri, un passaggio sopraelevato offre una veduta mozzafiato sulla città. Ad esso risponde il più tradizionale ma altrettanto trafficato quartiere di Yuyuan, sul quale danno negozi di ogni tipo di merce e friggitorie che preparano i classici della cucina cittadina (specie gamberi panati e minestre di verdure e pesce), ma soprattutto il Nanxiang Xiaolong Bao, il ristorante che prepara i tradizionali ravioli ripieni di carne tritata serviti in cesti di bambù. Da qui si accede facilmente al Giardino Yu, costruito nella seconda metà del Cinquecento, ricco di spunti scenografici come il ponticello a zigzag, le ingegnose costruzioni rocciose e di alberi lussureggianti o le tipiche pagode risalenti al periodo della dinastia Ming. Non mancano le opportunità di visitare collezioni d’opere d’arte

26

ALLA SCOPERTA DEL PIANETA CINA:

SHANGHAI A cura di Riccardo Lagorio nei numerosi musei: da quello di Storia naturale a quello Nazionale, che ospita ceramiche e bronzi antichi, opere calligrafiche e sigilli, giade e monete. A meno di un’ora di automobile (traffico permettendo) un tuffo nel passato è garantito dal villaggio di Zhujiajiao, una piccola Venezia ben conservata che sorge su alcuni rami del fiume

Azzurro. Le numerose banchine fluviali che corrono parallele, le nove strade principali fiancheggiate dalle antiche case e i minuscoli negozi artigianali fanno di Zhujiajiao un luogo dove la vita scorre ancora pigra e flemmatica, quasi un incantesimo che sfugge alla frenesia di una delle capitali dell’estremo Oriente. luglio/agosto 2015



[ ruote & motor i ]

UN SOGNO A CIELO APERTO Rolls Royce Phantom Drophead Coupè

A cura di Luca Medici*

C

Ci sono automobili che subito diventano delle istant classic, icone di bellezza che sanno trasmettere un lusso e un’eleganza senza paragoni. Prima di lei c’è stata una lunga serie di Corniche Cabriolet, un modello longevo che ha fatto epoca, prodotta dal 1971 al 2002. Un classico del mondo dei motori che ha fatto sognare molte generazioni. Adesso c’è lei, imponente, lussuosa, bella e, udite udite, anche molto tecnologica. Sì, perchè

28

la Rolls Royce, da quando è entrata nella galassia BMW, ha beneficiato di molte migliorie, fra cui quella tecnologia di cui le “vecchie” Rolls non disponevano. Lunga 5.612 mm, larga 1.987 mm, alta 1.566 mm, 2.630 kg di peso e 100 litri di serbatoio, garantiscono al motore otto cilindri a V di 6.749 cc una percorrenza media di 6,7 km/litro, non certo da utilitaria, ma i fortunati proprietari non penso che acquistino una Drophead

leggendo la voce consumi, molto probabilmente neppure si informeranno su questo dato (forse sul prezzo, quasi mezzo milione di euro!!!). Capace di una velocità massima di 240 km/h ed un’accelerazione da 0-100 di 5,8 secondi, questa imponente gioiello su quattro ruote è capace di regalare emozioni inaspettate. Chi guida un’automobile del genere non cerca le prestazioni ma il comfort assoluto, cosa che questo modello, luglio/agosto 2015


[ r uote

dona a profusione ai suoi ricchi proprietari. Sembra di viaggiare su un tappeto volante tanto è evidente la linea di confine fra pneumatici e strada. Al volante della Drophead si apprezza soprattutto la dolcezza del cambio (un automatico a 8 rapporti con innesti praticamente impercettibili) e la progressività con cui il motore risponde all’affondo del gas, reagendo, se necessario, con un certo vigore, portando a spasso la sua massa con disinvoltura e “cortesia”. Gli interni sono un tripudio di pregiati pellami, legni, inserti in madreperla e cromature, tutti rigorosamente lavorati a mano da esperti professionisti e abili artigiani. Il suo abitacolo è come il salotto di casa, forse anche meglio. Ogni dettaglio, ogni pulsante, ogni inserto è pensato per regalare una sensazione unica, maniacale. Realizzati in modo esemplare i loghi RR ricamati sui poggiatesta. Nulla viene lasciato al caso, neppure la disposizione dei vari comandi che, ove necessario, onde evitare di “riempire” troppo l’abitacolo e rovinare così un design perfetto e “pulito”, vengono celati alla vista. Per esempio i pulsanti per comandare i bellissimi e comodi sedili elettrici sono stati posizionati all’interno nel cofanetto ricavato sotto il bracciolo anteriore, come anche il posacenere, che scompare nel bracciolo luglio/agosto 2015

stesso. Il pannello che accoglie il display del sofisticato sistema di infotainment ruota premendo un pulsante per lasciare alla vista un elegante orologio analogico. Cercate pure un difetto o una parte in plastica, vi stupirete perchè è praticamente impossibile trovarlo. Nell’immenso abitacolo lo spazio certo non manca, tutto è posizionato dove esattamente ci si aspetta e questa automobile è stata fornita di intelligenti soluzioni. Le porte, per esempio, non si aprono come in qualsiasi altra automobile, sono incernierate nella parte posteriore per rendere più comodo l’eccesso al sontuoso abitacolo (le stesse si chiuderanno automaticamente semplicemente premendo un pulsante). Oppure il sofisticato tetto in tela, dotato di precisissimi movimenti, isola perfettamente l’abitacolo dal mondo esterno, creando un ambiente ovattato capace di filtrare qualsiasi rumore proveniente dall’esterno. Troviamo inoltre bellissimi ombrelli personalizzati inseriti nelle battute delle porte, pronti all’uso in caso di maltempo. Il logo RR al centro dei mozzi delle ruote è stato studiato per restare sempre fermo anche mentre le ruote girano e, giusto per far capire l’attenzione progettuale che nasconde questo modello, la famosa Spirit of Ecstasy (la statuetta che domina da sempre

& motor i ]

la calandra cromata del radiatore di tutte le Rolls Royce) dispone di una funzione per farla scomparire automaticamente all’azionamento della chiusura centralizzata. Ultimo, ma non trascurabile dettaglio, le combinazioni fra colori carrozzeria, pellami, legni pregiati e personalizzazioni varie sono pressoché infinite, alla Rolls Royce ogni desiderio è un ordine e non ci saranno mai in circolazione due Drophead identiche, ogni cliente desidera la sua Rolls come fosse un’unica opera d’arte... dunque unica ed inimitabile. Ci sarebbe ancora molto da raccontare, ma adesso godiamoci le immagini, che raccontano molto di questa nuova, splendida Rolls Royce! *www.my-home.biz

29


[ hi-tech ] A cura di di Alberto Zonna

BIkINI 2.0 Avete una pelle molto delicata e temete le scottature? Negli ultimi anni la tecnologia indossabile ha fatto degli enormi passi avanti e ora promette di proteggere la pelle dall’eccessiva esposizione solare grazie al modello realizzato dalla start up francese Spinali Design. Questa estate contro le bruciature da eccessiva esposizione al sole potrete contare su un alleato in più: il bikini hi-tech. Uno speciale sensore attualmente agganciato al bikini e personalizzato in base al tipo di cute o al livello di abbronzatura desiderato, segnalerà quando è ora di ripararsi all’ombra. A breve il sensore sarà integrato nel costume per produrre anche un modello maschile, per adulti e bambini. Acquistabile solo su Internet, costa 149 euro (unico neo, probabilmente).

VERTICOMICS

Gli appassionati di fumetti non aspettavano altro: è arrivata la prima app che consente di scaricare e leggere, anche offline, un fumetto al giorno, creato ad hoc nella versione “verticalismo” per smartphone, tablet e da browser. L’app è gratuita e senza pop-up. Lo scroll diventa così il nuovo e unico modo tecnologico di “sfogliare” le strips. Disponibile già nella versione Apple, la nuova app arriverà presto anche su Android. App Store ha collocato Verticomics, al suo debutto, immediatamente nella sezione “Migliori nuove app”.

30

APPLE wATCH

Finalmente è sbarcato in Italia! L’ultimo gioiellino di Cupertino è acquistabile negli store della Mela e in alcuni selezionatissimi punti vendita di prodotti di lusso. Un orologio estremamente preciso, un compagno per la salute e il fitness ma anche un nuovo mezzo per navigare in internet. Introduce tecnologie innovative, come la nuova Corona Digitale, per scorrere, zoomare e navigare in modo fluido: zoomare con due dita sarebbe scomodo su un display così piccolo. Sarà disponibile in tre collezioni: Apple Watch Sport, Apple Watch e Apple Watch Edition; quest’ultima realizzata in speciali leghe d’oro rosa o giallo 18 carati.

FACEBOOk LANCIA MOMENTS

Una nuova trovata di Facebook: una app per condividere le foto scattate in particolari “momenti” ma solo tra pochi intimi. Di fronte alle continue richieste di invio foto immortalate è diventato un obbligo inviare agli amici ogni foto via WhatsApp, messaggi, email o altri strumenti, che però rubano tempo e attenzione. Con Moments, sfruttando il riconoscimento facciale e la localizzazione, gli scatti di gruppo sono a disposizione subito e in automatico pochi attimi prima che l’immagine venga spedita a destinazione, senza dover spingere tasti o attivare funzioni. luglio/agosto 2015


SCELTI PER VOI

[ libr i ] TROPPA IMPORTANZA ALL’AMORE

Il libro raccoglie otto bellissimi racconti che parlano dei dubbi che ci assalgono quando si ama, di relazioni inceppate, amori guasti e tentativi di stare insieme per sempre. La scrittrice napoletana con queste storie ci mette sotto gli occhi i tanti (forse troppi) sentimenti di pessimismo, di poca convinzione nella felicità, che proviamo in ogni storia d’amore. Valeria Parrella, (Einaudi)

LA DONNA È UN’ISOLA

È la storia di una donna 33enne in crisi: matrimonio in frantumi, amanti precari, un senso di pruriginosa inadeguatezza. Ci vuole un lungo viaggio, una svolta. E la svolta arriva. Anzi, ne arrivano due. La vincita di una lotteria e l’affidamento di Tumi, il figlio di un’amica infortunata. Qui comincia il viaggio della protagonista nelle viscere dell’Islanda. Una madre riluttante, che non ha mai voluto figli, ma che con Tumi riscriverà la sua vita. Audur Ava Ólafsdóttir (Einaudi)

LA PIUMA

È l’ultima fatica rimasta inedita e pubblicata dall’editore Baldini & Castoldi che per primo credette in Faletti. La presentazione più toccante di questo libro è quanto lasciò scritto l’autore: “L’aria si fa leggera ed arriva volando una piuma ma bianca da dire che c’era e non c’era da sembrare una falce di luna. L’aria si fa leggera quando ancor più leggera è la piuma e mentre nel cielo non sembra sia vera rende vera ogni cosa e nessuna”. Giorgio Faletti, (Baldini & Castoldi)

luglio/agosto 2015

FEBBRE

L’autrice ci racconta cosa passa nella testa degli uomini quando “sognano” i loro inconfessabili desideri, i loro pensieri. Questo è il primo romanzo della trilogia “Passione senza tregua” già uscito con grande successo in America, è la storia di tre uomini bellissimi affascinanti, amici e colleghi, ricchi e sempre abituati ad ottenere ciò che vogliono fino a quando, come ovvio, non capitoleranno per amore. Maya Banks, (Mondadori)

DIMMI CHE CREDI AL DESTINO Questa è la storia di Ornella una cinquantacinquenne italiana che vive a Londra e che ha passato molte complicazioni dalle quali è sempre uscita con successo. Ha una piccola amata libreria ma forse non riuscirà a rinnovare il contratto di affitto… è l’ultima batosta difficile da sopportare. È una storia di rinascita e speranza che assomiglia terribilmente alla vita. Luca Bianchini, (Mondadori)

31


BLAK

+1 305 ge


eneration

www.c-room.it

KIES


[ a genda ita lia ]

LUGLIO AGOSTO

2-8

agosto ACQUALAGNA

ASCOLI PICENO

-2 30 luglio

agosto

la gioStra della Quintana È una festa straordinaria che ricalca momenti, storie, tradizioni che rivivono puntualmente ogni anno fra fine luglio e i primi di agosto. Il giuramento, la lettura del bando, il corteo storico, le gare degli sbandieratori e degli arcieri, la cerimonia dell’offerta del cero al vescovo, la benedizione dei cavalieri e il sorteggio per definire l’ordine di assalto al saracino e quindi la giostra nella centrale Piazza del Popolo, resteranno nella vostra memoria come ricordi indelebili.

SALENTO

-22 5 agosto

23-24

la notte della taranta Questo è davvero un appuntamento da non perdere. Una visita in Puglia per non perdere in 17 piazze Salentine, questo grande festival di cultura popolare, La Notte della Taranta. Esserci è l’occasione per riscoprire la straordinarietà di questa musica e le sue fusioni con tutti gli altri linguaggi musicali. Sarà anche l’occasione per ammirare tanti diversi bellissimi costumi tradizionali.

AOSTA

agosto

napoleone al Forte di Bard Anche solo un lungo week end in Valle d’Aosta merita di essere vissuto come una fra le occasioni estive da non mancare. Può essere l’occasione giusta per andare in Valle, la prima edizione di “Napoleonica” che proporrà la rievocazione del passaggio di Napoleone Bonaparte e l’assedio al Forte di Bard. Due giornate coinvolgenti da vivere in uno dei luoghi più belli della Valle d’Aosta.

34

CORTINA D’AMPEZZO agosto

8

Fiera regionale del tartuFo d’eState Torna domenica 2 agosto uno degli appuntamenti più golosi dell’estate dedicato allo straordinario “scorzone” il tartufo nero! Ottimo in cucina, saporito e un po’ dolciastro questo particolare tartufo si caratterizza anche per il suo prezzo decisamente accessibile a tutti. Lo sanno bene i tanti turisti italiani e stranieri che in numero sempre maggiore aspettano questo appuntamento nel verde del parco La Golena in località Furlo. Tartufo nero, aria pura e tanta musica.

calici di Stelle Se amate la montagna conoscerete le bellezze straordinarie che circondano Cortina d’Ampezzo. Vi piace il vino? Allora non mancate a questa festa dei “Calici di stelle” fatta di tante degustazioni ma tutte in posti unici, i 7 rifugi di Cortina, che vi permetteranno di affacciarvi sugli incantevoli panorami delle vette dolomitiche. Saranno giornate molto intense e dalle 21:30, altra occasione speciale, le Associazioni Astronomica Cortina e Astrofili, vi metteranno a disposizioni telescopi per ammirare le stelle. luglio/agosto 2015


ELISABETTA SGARBI

Arrivare prima del tempo!

MICHELLE OBAMA

«Americani, venite a Milano!» Anno 5 - Luglio/Agosto 2015 • Periodico di Cultura e Società

LAUREN BUSH & CLARINS

10 pasti per una trousse



STORIA & LEGGENDA A cura di PAOLO MINOTTI

U

n governatore illuminato nella Milano del ‘500, una nobildonna che faceva strangolare i suoi giovani amanti, una banda che trasformava le feste in festini lussuriosi. Misteri e leggende popolari avvolgono Villa Simonetta, la dimora rinascimentale di via Stilicone 36. Costruita alla fine del XV secolo dal cancelliere di Ludovico il Moro, Gualtiero da Bascapé, eletta a reggia del governatore di Milano Ferrante Gonzaga (figlio di Isabella d’ Este), venne ereditata dalla famiglia Simonetta a seguito del richiamo in Spagna del governatore, nel 1555. A dispetto dei luoghi comuni che descrivono come un periodo buio gli anni della dominazione spagnola a Milano, il governatore trasformò in dieci anni la città in un fiorire di allestimenti teatrali, giochi carnevaleschi e iniziative editoriali. Riorganizzò Piazza Duomo e avviò la costruzione delle nuove mura, dette appunto spagnole, la più grande fortificazione militare del ‘500 in Italia, per controllare i dazi e per evitare il diffondersi delle epidemie. Poi il lento degrado: da reggia Villa Simonetta divenne luogo di feste e, secondo la leggenda, di omicidi. Nel 1820 la villa venne ribattezzata “Villa dei balabiott”, perché Baron Bontemp, capo della celebre “Compagnia della Teppa”, ne aveva fatto il principale teatro dei gozzovigli della banda. Una “teppa” che Francesco Angiolini nel suo Vocabolario Milanese-Italiano del 1897 definisce: “Una compagnia di giovinastri, prepotenti e crudeli che fanno il male per amore del male e per smania di sbevaz-

zare”. Nel 1836 Villa Simonetta venne convertita in asilo per i colerosi e in seguito subì varie trasformazioni: fabbrica di candele, officina meccanica, osteria, falegnameria e caserma. Il nome della villa è rimasto immutato fino ai nostri giorni nonostante i passaggi di proprietà successivi (tra cui le famiglie Castelbarco, Clerici e Osculati): dal ‘59 Villa Simonetta è di proprietà del Comune di Milano che, dopo aver effettuato i necessari restauri, ha adibito la villa a sede della Civica Scuola di Musica. La villa ha goduto di molta celebrità anche grazie alla sua acustica: si dice di un’eco incredibile sotto il colonnato del pianterreno. Intorno all’eco si erano sviluppate storie, a volte dai contorni misteriosi… Alcuni sostengono persino che fra le aule si aggiri ancora oggi il fantasma di Clelia Simonetta: si racconta che la nobildonna si divertisse a far strangolare i propri amanti dopo notti d’amore e passione. Lo stesso Stendhal, giunto in villa durante il suo soggiorno a Milano nel 1816, testimoniò di aver sentito risuonare cinquanta volte un colpo partito dalla propria pistola. Ma il bombardamento del 1943 distrusse la villa, poi restaurata, e con essa anche l’eco di questa ‘Villa dei misteri’. Villa Simonetta nel 1891

I MISTERI DI VILLA SIMONETTA 24oreNews

3


24 orenews.it

Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 5 - No. 7/8 Luglio/Agosto 2015

In copertina: Elisabetta Sgarbi

Luglio/Agosto

PERSONAGGIO

6

Intervista a Elisabetta Sgarbi

ARTE E CULTURA

8 10 11

Teatro alla Scala: Otello; Excelsior; Il barbiere di Sibiglia; La Bohème Luglio/Agosto: le mostre La Milanesiana 2015

FASHION

12

Beachwear donna e uomo 2015

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Roberto Bernorio Giacomo Biraghi Cinzia Boschiero Stefano De Angelis Jaquelin Lendorf Polanco Paolo Mariconti Marina Mazzolari Luca Medici Angela Minutillo Bertanza Camila Rodrigues Media Partner

BEAUTY

14

I consigli di Marina Mazzolari

MILANO SI RACCONTA

15 16 19 20

Una trousse per “Nutrire il pianeta” Letizia Moratti: “Lady Expo 2015” A cena con l’ostetrica e… tacchi&biberon! Luglio/Agosto: i concerti

MILANO NEWS

21

Motosprint «Detto, fatto, consegnato»

COME STAI?

22 23

I rimedi dell’omeopatia I farmaci del dolore, oppiacei e cannabinoidi

IL SESSUOLOGO

24

Estetica e sesso: l’esperto risponde

EXPOTIME

26 28 4

Girovagando in Expo Expo News

24oreNews

Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Carlo Kauffmann Edizioni Le Roy srl - Milano, via Vitruvio 43 telefono: 3774695715 e-mail: redazione@le-roy.it redazione@24orenews.it online: www.24orenews.it Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati - MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

Guarda le nostre gallery con un semplice clik



ELISABETTA SGARBI L’

ultima sua mossa è il film “Per soli uomini” girato interamente sul delta del Po e in programma a Milano presso il cinema Mexico. Ma per l’instancabile e complessa Elisabetta Sgarbi, nata nella stessa terra di De Pisis, Savonarola e Antonioni, ideatrice de La Milanesiana nonché direttore editoriale della Bompiani, l’importante è stare un passo in più avanti al tempo. Solo così si può capire e raccontare una delle figure d’eccellenza della nostra cultura, che non si esaurisce mai, sempre a rovistare nella borsa e più di Mary Poppins aver la capacità di trasformare in realtà gran parte dei progetti nei quali crede e si dedica pienamente. Pretende il massimo da tutto e da tutti perché lei per prima non si tira mai indietro. Sedici anni fa ha dato vita alla prima della Milanesiana, che negli anni si è rivelata un vero e proprio “laboratorio di eccellenze” nel campo letterario, musicale, cinematografico, artistico, scientifico e filosofico. Un progetto interdisciplinare straordinario che ogni anno si rinnova offrendo spunti e riflessioni continue.

6

24oreNews

«MILANO? BELLA E INTERNAZIONALE… MA POCO CONTEMPLATIVA» Intervista a cura di STEFANO DE ANGELIS


PERSONAGGIO A sinistra: Edoardo Nesi, Elisabetta Sgarbi e Dario Franceschini; sotto: Ornella Vanoni, Pino Roveredo, Roberto Vecchioni con Elisabetta Sgarbi

Ammiratori tanti, detrattori forse di più. Eppure la Milanesiana che lo si voglia o no è uno dei punti fermi della vita culturale milanese e italiana. Come si fa a trovare sempre nuovi stimoli per andare avanti e creare cultura nonostante tutto? Io non la vedo così. La Milanesiana c’è e gli stimoli non vanno trovati fuori, nel numero dei detrattori o degli ammiratori. A ragionare così si fa la fine del funambolo di Genet. La ragione di quello che si fa è in quello che si fa, credo, non nel plauso o meno degli altri. La Milanesiana negli anni ha abbracciato ogni disciplina artistica e culturale, ha azzerato le distanze tra centro e periferia, e da Milano ha raggiunto Torino come fissa destinazione del suo viaggio. Come se la immagina la Milanesiana del futuro? Immagino una Milanesiana come è, e sempre meglio. Non amo vivere il futuro a detrimento di quello che c’è. Vorrei che quello che è presente, ora, si potenziasse, approfondisse. Sogno una Milanesiana all’altezza di quello che è, capace di rispecchiare il desiderio di conoscenza che è naturale nell’essere umano. In questo senso dovrebbe essere una Milanesiana infinita, totale, non circoscrivibile in una o più discipline o luoghi. Andrei a Lubiana, con la Milane-

siana, per esempio, e includerei la botanica. Tre autori che vorrebbe portare alla Milanesiana? L’impossibile. Riportare Paolo Terni, Carmelo Bene, Giovanni Reale, Luciano Emmer. Lo scrittore al quale si sente più legata? Parlando di Milanesiana, Umberto Eco, Franco Battiato, Soyinka, Coetzee sono tra gli artisti che meglio sono entrati nello spirito del festival, che meglio lo hanno inteso e interpretato. L’ultimo libro che ha letto? Non c’è mai un ultimo libro, ci sono quantità di libri, riviste, manoscritti, bozze, estratti, proposal che si accavallano sui miei tavoli di casa e di casa editrice. Da piccola cosa sognava di diventare? Leggevo molta poesia, sognavo cose indistinte e non di diventare qualcosa o qualcuno. Poi ho studiato farmacia, poi ho seguito tutte altre strade. Quello che ho fatto, l’ho fatto sempre con passione ma anche con un senso di inquietudine. In una recente intervista ha dichiarato che sua madre è la sua anima cittadina. Ma Elisabetta Sgarbi come vive la città? Milano è la città in cui vivo e lavoro. E tutto quello che faccio posso farlo solo in una città come Mi-

lano, veloce, dinamica, piccola ma grande e internazionale. Mi piacerebbe, tuttavia, che Milano coltivasse di più il suo valore estetico, intendendo per estetico la dimensione del bello, contemplativa. Milano ha ospitato diversi eventi legati alla lettura, ultimo dei quali il BiblioPride. E la Milanesiana negli ultimi anni ha fortunatamente “contaminato” anche le biblioteche. Che ruolo hanno le biblioteche nella crescita di una persona? Le biblioteche sono il tassello di un sistema culturale. Devono funzionare. La biblioteca non solo può essere un luogo dove poter leggere e fare ricerca, ma un luogo dove poter creare scambio culturale. Soprattutto in un contesto dove le librerie hanno una rotazione dell’offerta sempre più rapida e in cui l’editoria fa sempre più fatica a trattenere il passato, anche quello più recente. Poi, ovviamente, ci sono biblioteche e biblioteche. Infine arriviamo in cucina. Quale il suo piatto preferito? E il dolce? Le soglioline dell’Adriatico, fritte o alla griglia. La granita di mandorla, vera. Ancora una domanda sulla Milanesiana di quest’anno. Quale la sua ossessione più ricorrente? Arrivare prima del tempo. 24oreNews

7


ARTE E CULTURA

OTELLO

P

rima di quello di Verdi, per decenni era andato in scena un Otello di Rossini, poi riproposto solo occasionalmente. Non era in scena alla Scala dal 1870. La rarità del titolo nei programmi del ‘900 era anche legata alla difficoltà del belcanto richiesto da questa straordinaria opera seria, a quella di trovare insieme i tre grandi tenori previsti da una partitura originariamente destinata alle voci leggendarie di David e Nozzari: ma qui avremo un terzetto entusiasmante, con Juan Diego Flórez, Gregory Kunde ed Edgardo Rocha che si sfideranno nei gorgheggi più spericolati e spettacolari. Il ruolo di Desdemona, che Rossini scrisse per la futura moglie Isabella Colbran, rivivrà nella voce di Olga Peretyatko, acclamata nella Sposa dello zar della stagione passata. Sul podio Muhai Tang che ben conosce l’opera per averla presentata a Zurigo nel 2012 con Cecilia Bartoli.

Gioachino Rossini Direttore Muhai Tang Regia Jürgen Flimm Dal 4 al 24 Luglio 2015 Durata spettacolo: 3 ore e 45 minuti inclusi intervalli

EXCELSIOR

I

3 Luglio: 4, 7, 10, 14, 17, 20, 24

[1]

- ore 20:00

e coreografia di Luigi Manzotti, musica di Romualdo Marenco e scene di Alfredo Edel, ecco il battello a vapore, la pila di Volta, il telegrafo, il canale di Suez, il traforo del Moncenisio: un’esaltazione delle conquiste del progresso scientifico e tecnologico che unisce e affratella i popoli. Originale, vivace e carico di ottimismo, incarnazione dello spirito dei tempi, lo spettacolo fu un successo straordinario in tutto il mondo. La nuova edizione firmata nel 1967 da Crivelli, Dell’Ara, Carpi, Coltellacci - alla Scala dal 1974 ha alleggerito la costruzione, l’orchestrazione, la pantomima e l’organico dell’originale ma mantiene intatto l’estro del “ballo grande” manzottiano e il sapore antico dello spirito italiano in danza.

Coreografia Ugo Dell’Ara Direttore David Coleman Regia Filippo Crivelli l 2 gennaio 1881 alla Scala di Milano Dall’11 al 25 Luglio 2015 si tiene la prova generale di uno spetta- Durata spettacolo: 2 ore e 20 minuti incluso intervallo

colo nuovo nel suo genere ed eccitante: Excelsior, azione coreografica, storica, allegorica e fantastica che celebrava il trionfo della Luce e della Civiltà sull’Oscurantismo. Su libretto

8

OTELLO: APPUNTAMENTI

24oreNews

EXCELSIOR: APPUNTAMENTI

3 Luglio: 11, 13, 15, 16, 18

[2]

, 21, 22, 25 - ore 20:00; 18 - ore 14:30[1]


IL BARBIERE DI SIVIGLIA Gioachino Rossini Direttore Massimo Zanetti Regia, scene e costumi Jean-Pierre Ponnelle Dal 27 Luglio al 10 Agosto 2015 Durata spettacolo: 2 ore e 45 minuti incluso intervallo

T

ratta dalla commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, l’opera fu rappresentata per la prima volta a Roma nel 1816 registrando un clamoroso insuccesso al debutto. Ma nel giro di pochi mesi divenne il simbolo stesso dell’opera buffa, tanto da affermarsi prima nei principali teatri italiani, e poi nelle capitali europee dove riscosse l’apprezzamento di Stendhal, Hegel e Beethoven. Ancora oggi il

LA BOHÈME Giacomo Puccini Direttore Gustavo Dudamel Regia e scene Franco Zeffirelli Dal 19 Agosto al 2 Settembre 2015 Durata spettacolo: 2 ore e 50 minuti inclusi intervalli

N

ato nel 1963, il celebrato spettacolo di Franco Zeffirelli è uno degli allestimenti più longevi della Scala del dopoguerra. Dirigeva allora Karajan, cantavano Mirella Freni e Gianni Raimondi. Poi Pavarotti, poi sul podio Kleiber. Con in aggiunta queste recite estive, si porterà vicino alle

melodramma composto da Rossini è una delle opere del XIX secolo più amate. Il successo del celebre spettacolo di Jean-Pierre Ponnelle, che conta ormai oltre quarant’anni senza dimostrarli, è dovuto ad un’adesione alla musica, seguita come se il regista si facesse coreografo di un balletto cantato. Massimo Zanetti dirige un cast in cui maestri del canto come Leo Nucci e Ruggero Raimondi calcheranno il palcoscenico insieme ai loro allievi dell’Accademia Teatro alla Scala.

IL BARBIERE DI SIVIGLIA: APPUNTAMENTI

3 Luglio: 27, 29, 31 - ore 20:00 3 Agosto: 2 , 4, 6, 8,10 - ore 20:00 [1]

[1]

240 rappresentazioni, in sede e in tournée. La Bohème più vista nel mondo si affaccia alla vetrina di Expo tingendosi di Sudamerica, diretta da Gustavo Dudamel a capo dell’Orchestra sinfonica e Coro Nacional Juvenil Simón Bolívar. Voci di prim’ordine, tra cui Maria Agresta e Vittorio Grigolo, poi Ailyn Perez e Ramón Vargas, per commuovere ancora una volta, con la povertà e la miseria in tutto, tranne che nei sentimenti.

LA BOHÈME: APPUNTAMENTI

3 Agosto: 19, 22, 25 , 26, 28, 29, 31 3 Settembre: 2 - ore 20:00 [1]

[1]

- ore 20:00

ALTRI APPUNTAMENTI LUGLIO 3 3, 6, 9 - ore 20:00 | ‘Tosca’ | Giacomo Puccini 3 5 - ore 20:00 | Daniela Barcellona 3 8 - ore 18:00 | ‘Excelsior’ - Prima delle prime | Giannandrea Poesio ‘Il ballo grande italiano: genere unico al mondo’ 3 19 - ore 20:00 | Filarmonica della Scala | Wolfgang Amadeus Mozart 3 23 - ore 20:00 | Orchestra e Coro del Teatro alla Scala | Gaetano Donizetti 3 30 - ore 20:00 | José Carreras

ALTRI APPUNTAMENTI AGOSTO 3 1 - ore 20:00 | Budapest Festival Orchestra 3 21, 23 - ore 20:00 | Orquesta Sinfónica Nacional Infantil de Venezuela | Direttore Riccardo Chailly 3 24 - ore 20:00 | Sinfónica Juvenil “Teresa Carreño” | Direttore Christian Vásquez 3 27 - ore 20:00 | Sinfónica Juvenil de Caracas | Direttore Dietrich Paredes 3 28 - ore 12:15 | Sinfónica Juvenil de Caracas e Orchestra El Sistema Europa 3 30 - ore 20:00 | Orquesta Sinfónica Simón Bolívar | Direttore Gustavo Dudamel [1] [2]

ScalAperta: biglietto sconto 50% La Scala UNDER30

24oreNews

9


CARTELLONE MOSTRE LUGLIO/AGOSTO JING SHEN. L’ATTO DELLA PITTURA NELLA CINA CONTEMPORANEA PAC Padiglio d’Arte Contemporanea Via Palestro 12, Milano Orari: mar, mer, ven e dom 9.30 - 19.30; gio e sab 9.30 - 22.30 Jing Shen (精神), forza interiore, ma anche consapevolezza del gesto. Gesto che conferisce all’atto del dipingere nella cultura cinese un senso unico e profondo. Una chiave di lettura che svela legami nascosti tra la tradizione artistica e le specificità dell’arte contemporanea in Cina. La mostra, curata dal comitato scientifico del PAC, coinvolge oltre 20 artisti cinesi di diverse generazioni. Attraverso quadri, grandi installazioni, disegni, rituali, sculture e video l’esposizione analizza la specificità del gesto pittorico e le tensioni e le integrazioni fra eredità artistica e influenze internazionali, dando vita a un nuovo canone di comprensione dell’arte contemporanea cinese. Dal 10 luglio al 6 settembre IL PRINCIPE DEI SOGNI Museo Diocesano Corso di Porta Ticinese 95, Milano Orari: mar-dom 10.00 - 18.00 Opere differenti tra loro per tecnica e modalità d’espressione - fotografie, video, sculture, wallpaper e performance - ma tutte appartenenti al ciclo di lavori generati e maturati attorno al tema sacro dell’Ultima Cena, e che contengono accenni al simbolismo cristiano, a gesti liturgici e riferimenti alla storia dell’arte. Minimo comun denominatore dei lavori di Julia Krahn è il colore bianco, insieme al silenzio, al movimento lento e ritmato, allo spazio rarefatto e quasi irreale in cui l’osservatore si trova immerso. La ricerca artistica della Krahn passa attraverso la riflessione sui valori perduti o squilibrati della società contemporanea, della famiglia, della religione. Sino al 30 agosto EXPOSED PROJECT Forma Meravigli Via Meravigli 5, Milano Orari: mer, ven-dom 11.00 - 20.00 Exposed Project nasce a Milano nel 2011 dall’esigenza di un gruppo di artisti di testimoniare le trasformazioni urbane, sociali ed economiche in atto nella città in occasione di Expo 2015. Si è così costituito un network internazionale caratterizzato da un approccio aperto, critico, multidisciplinare e inclusivo, che ha indagato un territorio in continua evoluzione condividendone i risultati - attraverso una piattaforma di immagini, video e contenuti multimediali - con le comunità. Il web, i social network, sono stati la scelta naturale per la veicolazione del progetto e il sito di Exposed Project è la chiara manifestazione di un lavoro collettivo in progressiva crescita e delle diverse ricerche portate avanti dal gruppo di autori. Sino al 20 settembre MILANO: SGUARDI DALLA CITTÀ (1990-2015) Carlo Buzzi, Giovanni Cerri, Fabio Giampietro, Jonathan Guaitamacchi, Robert Hromec, Emilia Sirakova Palazzo Bocconi - Azimut Consulenza Sim Corso Venezia 48, Milano Orari: lun-ven 10.00 - 18.00 su appuntamento 380.6836439 Una Milano sempre più forte, onirica e in continua metamorfosi nelle opere di sei giovani artisti contemporanei: dalle visioni trasversali e fortemente emotive di Fabio Giampietro alla potenza espressiva delle opere di Giovanni Cerri fra centro e periferia; dall’arte pubblica di Carlo Buzzi ai disegni e performance di Emilia Sirakova che affrontano il tema del corpo umano; dai concetti urbani e i paesaggi cittadini di Jonathan Guaitamacchi all’eclettico slovacco di Bratislava Robert Hromec e alle illusioni ottiche dei suoi “printpaintings”. La mostra è organizzata da Galgo Art Milano. Dal 16 luglio al 5 settembre 10

24oreNews


ARTE E CULTURA

LE OSSESSIONI DELLA VITA A sinistra: Massimo Cacciari; Mauro Covacich; Edoardo Nesi e Michael Cunningham

A cura di STEFANO DE ANGELIS

O

ltre 50 appuntamenti, con più di 160 ospiti internazionali e 15 Paesi coinvolti, 4 mostre, 7 appuntamenti teatrali (di cui 3 anteprime), 21 concerti, per una edizione contraddistinta come sempre da una forte vocazione internazionale, da una ricca proposta artistica che spazia tra diversi saperi e da una ancora maggiore diffusione nella città, nelle sue biblioteche, teatri, centri culturali, università, luoghi dell’impresa. Iniziata il 22 giugno al Piccolo Teatro Grassi di Milano con i cinquant’anni di manie dello scrittore e sceneggiatore britannico David Nicholls, la XVI edizione della Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, si appresta a offrire per il mese di luglio una serie di appuntamenti da segnare in agenda sotto la voce “da non perdere!”…mezzogiorno e sera. Partendo dagli appuntamenti della notte il 3 luglio arrivano Gabriel Marcus, uno dei più brillanti filosofi della nuova generazione, il teologo Vito Mancuso e la filosofa, politica e saggista italiana, Michela Marzano. Saranno poi in scena il 4 luglio il Premio Nobel John M. Coetzee, Mauro Covacich, candidato al ‘Premio Strega’, e lo scrittore israeliano Eshkol Nevo, accompagnati dalla musica di Giuseppina Torre e del suo quartetto. Il 5 Claudio Magris e il concerto di Alice. Infine, al Politecnico, lo scrittore Edorado Nesi introdurrà la lectio di Zygmunt Bauman, sociologo e filosofo polacco di origini ebraiche. A mezzogiorno sono d’obbligo gli Aperitivi in città, che portano La Milanesiana nelle biblioteche di Milano: Valvassori Peroni e Sormani. Il primo incontro è dedicato alla Poesia il 3 luglio, con Mau-

rizio Cucchi, Roberta Castoldi e un dialogo tra Davide Rondoni e il neurolinguista Andrea Moro, accompagnati dalla musica del cantautore Dente. L’incontro del 4 luglio è dedicato a Giovanni Reale, con Massimo Cacciari, Roberto Radice ed Emanuele Severino. Ma l’aperitivo più atteso è il 6 luglio col pensiero di Heidegger sulla questione ebraica. Intervengono, con il curatore dell’opera omnia di Heidegger Peter Trawny, i filosofi Donatella Di Cesare, Gianni Vattimo e Antonio Gnoli. Come da tradizione La Milanesiana si conclude con La Rosa Monografica. Si comincia il 7 luglio in Sala Buzzati con il ‘Premio Pulitzer 1999’ Michael Cunningham e lo spettacolo teatrale ‘Un bacio’, interpretato da Iaia Forte per la regia di Ivan Cotroneo. A chiudere La Milanesiana 2015 una lunga notte: tra il 14 e il 16 luglio, all’Oberdan, ‘Magnifica Ossessione’, introdotto da Enrico Ghezzi: una non stop di 40 ore che accompagnerà il pubblico del Festival per un evento unico. Il programma completo della manifestazione lo si può trovare sul sito www.lamilanesiana.it . 24oreNews

11


FISICO

AL

A BE NDIT A

DE SIG U

AGU

H&M CALZEDONIA

LA PERLA

YAMAMAY

BEACHWEAR 2015


SLIP O PANTALONCINO?

DSQUARED2

DOLCE&GABBANA VERSACE

MOSCHINO

FASHION

A cura di CAMILA RODRIGUES

L’

estate è finalmente arrivata e molti di voi non hanno ancora scelto i costumi da bagno più cool da sfoggiare quest’anno. Per Lei il bikini resta il modello top tra i costumi, ma anche l’intero gioca il suo ruolo. Colori ricercati e fantasie luminose, forme speciali: capi che non segnano il fisico, ma lo esaltano con rouches, laccetti regolabili, orli morbidi, onde increspate, tessuti che contengono ma non costringono. Gli uomini, a differenza delle donne, hanno meno scelta quando si parla di costumi da bagno, essendo solo due le alternative possibili: pantaloncino o slip. Certo, se il vostro sport preferito è quello del divano meglio non dare nell’occhio e scegliere un pantaloncino, un fisico scolpito è giusto esaltarlo con uno slip. Quale sarà il vostro beach style 2015? 24oreNews

13


BEAUTY

ASCOLTA MARINA…

FACIAL SUN CREAM SPF6 JUKI NO SHINGYU Crema solare viso Emulsione leggera e setosa ad immediato assorbimento per garantire un’abbronzatura uniforme e dorata. Gli estratti di orchidea e zafferano delle indie, gli olii di riso e cotone, e acido jaluronico assicurano un’idratazione perfetta, nutrimento e un’eccellente difesa contro lo stress ossidativo causato dalle esposizioni solari. Proteggono il mantello idrolipidico alterato dalla salsedine e dal sole per una pelle levigata e luminosa. È particolarmente consigliata per pelli già abituate all’esposizione solare e per fototipi scuri.

MARINA MAZZOLARI Eau de toilette Mazzolari Profumerie ti invitano a provare la fresca fragranza con note verdi, marine ma allo stesso tempo molto femminile, dal carattere fiorito e fruttato, ammorbidito e reso sicuramente elegante dalla dolcezza del miele. Un parfum adatto a tutte le donne per irresistibili serate estive.

LUI MAZZOLARI Eau de toilette Per l’uomo che sa contraddistinguersi e far traspirare il suo carattere. Il Patchouli è sicuramente l’arma di seduzione di questa fragranza aiutato dal sandalo e dal cedro. Per non finire di stupire e di affascinare, nel cuore troviamo anche un melange di fiori, di agrumi e di spezie.

DIOR BRONZE - BAUME DE MONOÏ DIOR Dopo-sole viso e corpo Traendo ispirazione da un autentico tesoro di bellezza polinesiana, Dior reinventa il mito dell’olio di Monoï con un trattamento dopo-sole irrinunciabile. Leggero, non grasso e rinfrescante, Dior Bronze Baume de Monoï permette alla pelle di ritrovare confort e benessere dopo l’esposizione al sole e riveste viso e corpo di un’abbronzatura luminosa. Ricco d’olio di Copra, questo trattamento doposole ristabilisce l’idratazione naturale della pelle e compensa l’inaridimento legato all’esposizione solare. Delicatamente profumata e intensamente nutrita, la pelle è morbida e setosa. 14

24oreNews

FRESCHEZZA A FIOR DI PELLE D’estate la nostra pelle ha voglia di freschezza. Provata da temperature più alte ed esposizioni solari, più che mai ha bisogno di attenzioni e coccole. Nelle nostre profumerie vi aspettano le novità più trendy, scoprirete le irresistibili tentazioni dell’estate: profumi e cosmetici delle migliori marche sapranno donare freschezza alla vostra pelle per essere sempre impeccabili e al top in qualsiasi momento della giornata.

www.mazzolari.info


MILANO SI RACCONTA

Augusto Mazzolari, Lauren Bush e Marina Mazzolari

UNA TROUSSE PER “NUTRIRE IL PIANETA”

Christian Courtin Clarins e Lauren Bush

L’iniziativa charity di Clarins e FEED A cura di DARIO BORDET

I

n occasione di Expo 2015, Clarins rinnova il suo impegno contro la malnutrizione nel mondo e presenta l’operazione “Feed your skin, FEED our planet”, nata nel 2011 con l’obiettivo di distribuire 400mila pasti ai bambini più poveri. L’iniziativa, che vede protagonista la filiale italiana di Clarins, è stata presentata di recente a Milano, nella splendida cornice di Villa Necchi, da Christian Courtin Clarins (Chairman di Clarins Group) e Lauren Bush (Presidente e fondatrice di FEED). Con azioni in Guatemala, Perù e altri 15 Paesi, l’impegno Clarins al fianco di FEED ha permesso in meno di 4 anni di distribuire più di 6 milioni di pasti, restituendo speranza a migliaia di bambini che possono seguire così una scolarizzazione normale. Per l’operazione Clarins ha prodotto e distribuito nelle profumerie concessionarie 40mila trousse cotone naturale al 100% e firmate FEED, contenenti sette prodotti “must have” Clarins, proposte in esclusiva a tutte le consumatrici che si trovano in Italia durante l’Expo. L’acquisto di ogni trousse (venduta al prezzo di 39 euro) permetterà

di distribuire 10 pasti ai bambini scolarizzati nei Paesi più poveri. «Su ciascun accessorio FEED compare sempre la cifra equivalente al numero di pasti distribuiti. » - ha spiegato Lauren Bush durante la presentazione - «Il consumatore diventa, così, donatore e sa immediatamente, acquistando una borsa o trousse FEED Clarins, il numero di pasti che permetterà di distribuire o il numero di persone che permetterà di aiutare. Nessuna ambiguità, tutto è molto limpido». L’iniziativa è stata promossa attraverso un temporary store in Stazione Centrale a Milano (dal 22 maggio al 19 giugno) - nella quale numerosi dipendenti di Clarins Italia sono direttamente coinvolti nella promozione del progetto e nella vendita - e un temporary store in San Babila presso le Profumerie Mazzolari, una campagna vetrine presso le profumerie e un piano di affissioni in aeroporti e stazioni. 24oreNews

15


MILANO SI RACCONTA

LETIZIA MORATTI “LADY EXPO 2015”

A

ncora una memorabile serata quella organizzata dagli Amici della Lirica il 24 giugno nella prestigiosa cornice dello storico Palazzo Visconti, nel centro di Milano. Ospite d’onore l’ex Sindaco di Milano Letizia Moratti, accolta con un lungo caloroso applauso dai tanti amici ed estimatori presenti. Per citarne alcuni: il Di-

16

24oreNews

A cura di ALESSANDRO TRANI

rettore di Libero Maurizio Belpietro, il sociologo Francesco Alberoni, il Presidente di Ferrovie Nord Carlo Malugani, la giornalista e scrittrice Candida Morvillo, la nutrizionista Evelina Flachi, la neonatologa Iolanda Minoli il Presidente del Premio Internazionale “Jouan Montalvo” Guaman Jara Allende, il grande ritrattista Bob Krieger, e l’orafo Fulvio Maria Scavia. Erano inoltre


Tutte le foto del servizio sono a cura di Nick Zonna

Nell’altra pagina in alto: Letizia Moratti con Daniela Javarone, Candida Morvillo, Mario Furlan e Andrea Mascaretti; in basso: Maurizio Belpietro con Daniela Javarone e Mascaretti; la sala durante la cena; in questa pagina a destra: Letizia Moratti al taglio della torta con gli ospiti; sotto: Iolanda Minoli con Daniela Javarone e Evelina Flachi

presenti, tra le istituzioni, Roy Alessandrello, Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa e i Consoli Generali di Milano Philip Reeker (U.S.), Karla Georgina Martinez Herrera (El Salvador) e Julieta Cobanaj (Albania). L’atmosfera si è subito fatta emozionante per le espressioni di “nostalgia” verso l’ex Sindaco. Daniela Javarone ha introdotto la serata ringraziando le autorevoli presenze e gli ospiti intervenuti, ha poi lasciato la parola ad Andrea Mascaretti, ex Assessore del Comune di Milano, che ha voluto raccontare ai presenti il lungo percorso che ci ha condotto a Expo Milano 2015, una storia iniziata dieci anni fa grazie alla ferma volontà, alla tenacia e al fondamentale operato dell’ex primo cittadino di Milano, a testimonianza del suo grande amore e dedizione alla città. Candida Morvillo ha poi ha voluto ricordare agli ospiti il prestigioso percorso professionale e umano di Letizia Moratti, imprenditrice di successo, personaggio di spicco della politica, prima donna ad essere nominata Presidente della Rai, ed essere stata la prima donna sindaco della città di Milano.

LA “LADY DI FERRO” ITALIANA Elegantissima e commossa dalla calorosa accoglienza, ha voluto precisare subito di non avere alcuna intenzione di ricandidarsi in vista delle future elezioni. «Sono veramente felice di ciò che ho potuto fare per la mia città» ha detto la Moratti. Riferendosi ad Expo ha ricordato il grande impegno profuso da tutta la sua squadra per vincere la battaglia che vedeva Smirne contrapposta a Milano. Nel ricevere dalle mani di Daniela Javarone la targa che la premiava come ‘Lady Expo 2015’, l’ex sindaco ha voluto ricordare anche i progetti importanti a suo tempo presentati per cambiare la città. «Ci vuole pazienza - ha precisato l’ex Sindaco - è nel tempo che si vedono le realizzazioni». «Expo è stata una indimenticabile esperienza, ma bisogna guardare avanti e, come sapete, a me piace affrontare sempre nuove sfide. Oggi occorre innovare i modelli di sviluppo ai quali ci siamo attenuti fin qui, che ci hanno condotti all’attuale crisi. Ci sono troppe diseguaglianze, c’è un mondo che ha bisogno di cure ed io vorrei partecipare, occuparmene. Per esempio a Milano si potrebbe far nascere nelle aree di Expo, alla fine dell’Esposizione Universale, il primo centro di sviluppo sostenibile da presentare all’ONU». «Il tempo non manca e mi auguro che ciò accada», ha concluso Letizia Moratti. Prima di concludere la serata, Daniela Javarone ha inoltre voluto consegnare due targhe ‘Donna Expo 2015’ alla Prof.ssa Evelina Flachi per l’impegno nel promuovere in Italia l’Educazione Alimentare e alla Prof.ssa Iolanda Minoli, per il prezioso costante impegno nell’assistenza ai neonati prematuri, grazie anche alla Fondazione Onlus da lei creata. All’evento non potevano certo mancare i City Angels, intervenuti insieme con il loro fondatore Mario Furlan e il Presidente onorario Michele Ferrario Hercolani. A tutti gli ospiti della serata è stato offerto dalla ditta Abaton di Savona un omaggio dalle sue prestigiose collezioni di profumi e saponi. 24oreNews

17



MILANO SI RACCONTA

A CENA CON L’OSTETRICA E… TACCHI&BIBERON!

In alto da sinistra: un momento della cena; l’ostetrica Daniela Garavaglia e lo Chef Umberto Zanassi

L

a Maison Mustela ha aperto le porte a ‘tacchi&biberon’ e all’evento esclusivo “Mamme, si cena con… l’ostetrica”, dedicato alle future mamme. In una suggestiva location del 1860 affacciata su corso Magenta - Casa Rossi - è stata sapientemente ricreata una vera e propria cameretta dove le future mamme sono state accolte e hanno potuto visionare e toccare con mano arredi, tessili, accessori e tutto quello che farà parte del corredo per il loro bebè. Presenti come sponsor delle serate solo i migliori marchi di puericultura: Joolz, Picci, Ergobaby, Red castle, UnodiUno bimbi e Sorgente. A seguire uno showcooking realizzato dallo Chef Umberto Zanassi che, raccontando il menù studiato ad hoc dalla nutrizionista (la dott.ssa Erika Ebranati), ha coinvolto tutte le partecipanti nella preparazione confidando loro alcuni segreti di uno chef di alta classe.

Al termine dello show-cooking le future mamme, sedute al tavolo di questa sala meravigliosa, hanno cenato tutte insieme accompagnate da un ospite speciale, Daniela Garavaglia - ostetrica privata di riferimento sul territorio milanese - scelta da tacchi&biberon tra i loro migliori professionisti che, in un clima conviviale, si è confrontata con le partecipanti dispensando numerosi consigli sul tema della gravidanza e del parto. Non sono mancate le domande delle future mamme che, tra condivisione di dubbi e ansie ma anche tante risate, hanno trascorso una serata indimenticabile! La “welcome bag” firmata ‘tacchi&biberon’ accompagnata da speciali sconti e promozioni ma soprattutto regali importanti da parte degli sponsor sono stati gli ultimi ingredienti in conclusione di una serata piacevole, divertente e utile per affrontare al meglio il magico periodo della gravidanza.

Per gli eventi è stata ricreata una cameretta completa di passeggino, marsupio e tutti gli accessori


LITFIBA

CARTELLONE CONCERTI

LUGLIO

20

NOEL GALLAGHER Dopo l’incredibile successo al Fabrique, il 14 marzo, torna a Milano Noel Gallagher. L’ex Oasis, forte della grandiosa buona riuscita del suo nuovo progetto musicale, porta in giro per il mondo l’ultima fatica discografica dal titolo “Chasing Yesterday”. Lunedì 6 - Assago (Mi) - Mediolanum Forum

LITFIBA È partito il tour estivo che vede Piero & Ghigo dare nuova vita ad alcuni dei brani più rappresentativi di quegli anni ’90 per ricreare quel rituale energetico che contraddistingue il sound della tetralogia. Un nuovo tour e un cofanetto con il loro amatissimo rock. Venerdì 17 - Carroponte S. S. Giovanni

FRANCESCO RENGA Dopo una lunga carriera da cantautore ora Francesco ha deciso di vestire anche i panni di interprete. “In tempo reale” è la sua ultima fatica discografica, piena di brani autentici e testi toccanti ma ricca di venature rock per non dimenticare le sue origini. Venerdì 10 - Estathé Market Sound Milano

FRANCESCO DE GREGORI Il cantautore presenta il suo ultimo album “Vivavoce”, doppio disco di platino in cui De Gregori riarrangia brani del suo repertorio e si cimenta in cover di brani stranieri, tradotti e anch’essi riarrangiati come il brano “Il futuro”, cover di “The future di Leonard Cohen”. Sabato 18 - Carroponte S. S. Giovanni

GEORGE BENSON Considerato uno dei più eleganti e raffinati chitarristi di tutto il panorama mondiale, con il suo modo unico di suonare il jazz, è noto al pubblico anche come cantante di musica pop e R&B grazie a dei grandi successi tra cui Give Me The Night, Lady Love Me (One More Time). Domenica 12 - Teatro Degli Arcimboldi

DEUS Si sono formati nel 1991 e da allora hanno realizzato 7 album scrivendo un capitolo della storia del rock. La band indie-rock di Anversa è stata in passato autrice di successi come Worst Case Scenario, il loro album di debutto che riscosse negli anni ‘90 favore di critica e pubblico. Domenica 26 - Carroponte S. S. Giovanni

24oreNews

FRANCESCO DE GREGORI NOEL GALLAGHER

STEFANO BOLLANI “Sheik Yer Zappa”: è il nome del progetto con cui l’acclamato pianista Bollani vuole rendere protagonista il talento del leggendario Frank Zappa, e il suo modo di attraversare diversi tipi di musica per creare qualcosa di straordinario. Lunedì 13 - Carroponte Sesto San Giovanni

TOTO

THE LIBERTINES Lo spirito sfrontato e la musica irriverente della band indie rock di Pete Doherty tornano in Italia per un’unica data, nell’ambito del Postepay Milano Summer Festival. Nell’area esterna al Mediolanum Forum si può assistere a uno degli eventi musicali dell’anno. Sabato 4 - Assago (Mi) - Mediolanum Forum

STEFANO BOLLANI

TIZIANO FERRO “L’amore è una cosa semplice”, tra le sue ultime fatiche, ha raggiunto un successo internazionale senza precedenti. E non è ancora finita: adesso è arrivato il momento di un “best of”, tappa fondamentale di tutti i grandi. Sabato 4, Domenica 5 - Stadio Meazza | San Siro

TIZIANO FERRO

TOTO Lo storico gruppo musicale statunitense Toto torna con l’unica data italiana del tour che promuove il nuovo album “Toto XIV”. David Hungate, il bassista degli esordi, torna a suonare con i nuovi membri Keith Carlock alla batteria e Lenny Castro alle percussioni. Venerdì 3 - Estathé Market Sound Milano


MILANO NEWS

O

gnuno di noi si è trovato nella necessità di entrare in un ufficio postale e avrà notato nel corso degli anni i cambiamenti a volte profondi che i centri con la cara vecchia immagine gialloblu PT hanno avuto. Trasformazioni profonde, basti pensare ai servizi bancari, alla vendita dei prodotti più disparati, dai libri ai CD fino ad arrivare alle sim card PosteMobile, questo senza trascurare i tradizionali servizi che in fondo hanno fatto nascere Poste Italiane. Ma il tempo corre sempre più veloce ed oggi anche questa vera e propria istituzione nazionale (esiste un Ministero delle Poste e Telecomunicazioni) ha dovuto accordarsi con aziende private per progetti tesi ad ottenere ulteriori servizi per i cittadini e per le aziende. Così, liberalizzando il mercato, è nata qualche anno fa POSTAexpress, una rete nazionale di imprese private per fornire ulteriori servizi ai cittadini e alle aziende. Tra queste vi è la società Motosprint che opera a Milano e in Lombardia, suo territorio di competenza, in possesso di una licenza da parte del Ministero delle Poste e che pertanto esercita servizi giuridicamente identici a quelli svolti da Poste Italiane. Rapidità-Sicurezza-Efficacia Sono tre parole che identificano nel miglior modo possibile l’attività che Motosprint mette a disposizione dei propri clienti a Milano per offrire i seguenti servizi di spedizione: - Plichi nazionali e internazionali in 24/48h - Raccomandate semplici e A/R - Raccomandate entro le 12H - Posta Prioritaria - Servizio Pony Milano e Provincia

MOTOSPRINT «DETTO, FATTO, CONSEGNATO»

Perché scegliere Motosprint? Per l’ottimo rapporto qualità/prezzo ed altri validi motivi che caratterizzano questo servizio, che includono: - Ritiro gratuito presso la vostra sede, giornaliero o su chiamata. - Pagamento a fine mese, con riepilogo del servizio erogato. - Fatturazione di tutta la corrispondenza con IVA al 22% deducibile e detraibile dal reddito L’organizzazione di Motosprint è la miglior garanzia per un servizio affidabile, veloce, che vi consentirà di risparmiare nel rispetto di tutte le regole a suo tempo sottoscritte… “Detto, fatto, consegnato”. www.motosprint-milano.it 24oreNews

21


I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 22

24oreNews

Angela Minutillo Bertanza Specialista in Pediatria Omeopata Unicista Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it

C

ari miei affezionati lettori, leggendo i miei articoli avrete iniziato a conoscere l’Omeopatia Unicista, arte medica di alto livello ma ancora poco conosciuta dal grande pubblico di potenziali pazienti e persino dai colleghi medici. L’individuazione del rimedio curativo si basa, oltre che sulla diagnosi medica convenzionale, sulla relazione di similitudine con la totalità dei sintomi fisici e psicologici della persona, che il medico comprende attraverso il colloquio omeopatico e l’analisi del caso secondo il classico metodo hahnemanniano, dal nome del suo fondatore. Fu infatti C.F.S. Hahnemann a scoprire e codificare, nella seconda metà del ‘700, questa nuova scienza sperimentale guarendo con essa numerosi pazienti. Creò un seguito di medici che continuarono e continuano tutt’oggi ad usare questo eccezionale metodo di cura. Come sapete sono fra quelli, con gioia ed entusiasmo perché, sempre grazie al grande Hahnemann, con il suo metodo è possibile curare e guarire patologie altrimenti incurabili o curabili in parte solo con farmaci, con pesanti effetti collaterali. Cambiare pelle si può Oggi tratterò un caso di psoriasi. La paziente è una signora, Luisa, insegnante in pensione, moglie di un me-

dico, affetta dall’età di un anno da psoriasi estesa a quasi tutto il corpo. Periodicamente ha assunto “ciclosporina”, un farmaco immunosoppressore che le faceva sparire l’eruzione ma che può essere usato solo per brevi periodi a causa dei suoi effetti tossici. La signora Luisa è venuta da me come paziente e dopo una lunga visita e un consulto di tipo psicologico per individuare la sua tipologia e quindi prescriverle il rimedio, le ho prescritto Silicea, ovvero il silicio che è un elemento della tavola periodica degli elementi, preparato come un rimedio omeopatico,

quindi diluito e dinamizzato contemporaneamente. Dopo alcuni tentativi abbiamo individuato la giusta diluizione e la signora Luisa viene ogni tanto nel mio studio solo per mostrarmi la sua pelle liscia e morbida come se non avesse mai avuto la psoriasi. Silicea non è un rimedio di psoriasi, in omeopatia non esistono i rimedi per le malattie ma per le persone affette dalle patologie e molto probabilmente un altro paziente affetto da psoriasi avrà bisogno di un rimedio che corrisponde alla sua tipologia fisica e mentale e che non sarà Silicea.


COME STAI? Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

I FARMACI DEL DOLORE Oppiacei e cannabinoidi

E

sistono sostanze all’interno del sistema nervoso centrale molto simili agli oppiacei ed ai cannabinoidi, che in natura possiedono funzioni differenti. I farmaci che mimano le loro attività controllano il dolore e spesso l’azione dell’uno è in grado di potenziare l’attività dell’altro. L’uso della morfina si è diffuso intorno al 1770 durante la guerra di secessione americana, ma il suo impiego è stato notevolmente ridotto da quando si è incominciato a prenderne in esame gli effetti collaterali. Il rischio di dipendenza ha assunto maggior rilievo rispetto alle proprietà antalgiche e ne ha limitato per molti anni l’impiego. Ancora oggi in molti Paesi l’uso degli oppiacei è scarso anche nei casi in cui sarebbe auspicabile. Recenti normative ne favoriscono l’utilizzo in tutti i tipi di dolore severo, anche per lunghi periodi. Gli oppiacei agiscono a livello del sistema nervoso centrale e dove sono in atto processi infiammatori. I più frequenti ma controllabili effetti collaterali consistono in nausea, prurito, sonnolenza e costipazione. A lungo termine possono verificarsi variazioni ormonali e modificazioni dell’assetto immunitario, motivo per cui è importante

monitorare costantemente il paziente durante la terapia. Con i dosaggi e le modalità di somministrazione moderni anche l’abitudine al farmaco e la dipendenza che potrebbero presentarsi sono problemi facilmente gestibili. Alcuni derivati della cannabis controllano il dolore, e la loro efficacia aumenta se utilizzati insieme agli oppiacei. La medicina orientale si avvale da migliaia di anni delle proprietà antidolorifiche dei cannabinoidi, anche per situazioni che sembrano non rispondere in modo efficace ad altri farmaci disponibili. Al contrario della medicina cinese e di quella ayurvedica indiana, in occidente

la cannabis è stata impiegata solamente a partire dal XIX secolo, principalmente per la sua attività contro la nausea e per le proprietà analgesiche e anticonvulsivanti. L’azione farmacologica è conseguente all’interazione con due differenti recettori situati a livello del sistema nervoso. Anche un’area particolare del cervello, il sistema limbico, coinvolta nei processi di memorizzazione e nel controllo di stati emozionali quali rabbia, desiderio e paura, è ricca di recettori sensibili alla cannabis. Gli effetti collaterali più comuni si verificano a danno del sistema cardiocircolatorio e della memoria. 24oreNews

23


IL SESSUOLOGO

ESTETICA E SESSO Dr. Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it

Spesso può venir spontaneo trarre l’equazione che più il proprio partner è dotato di un fisico perfetto, più il sesso con lui sarà strabiliante e ricco di sensazioni di piacere. In realtà il sesso, nella sua componente fisica, fornisce soltanto una gamma limitata di sensazioni. Per la maggior parte delle persone, ciò che lo innalza su un piano più alto è la qualità della relazione, componente essenziale per una valida attività sessuale.

A.I.S.P.A. Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata Via Marostica 35, Milano www.aispa.it Sono aperte le iscrizioni ai nuovi corsi 2015-2016 24

24oreNews

Mi chiamo Giulia e vorrei sottoporle un problema. Sono molto attratta da uomini dotati di un fisico forte, snello, muscoloso ...un fisico perfetto (o quasi), insomma. Il fatto è che tutte le esperienze sessuali che ho avuto con questi tipi di uomo dopo aver interrotto 6 anni fa la relazione con il mio ragazzo non mi hanno gratificato un granché. Con il mio ex, malgrado avesse la pancetta, ricordo sensazioni di piacere molto più intense. Forse la bellezza mi blocca?

Cara Giulia, ciò che stai vivendo non è poi così tanto sorprendente. L’aspetto fisico esteriore rappresenta sempre di più una sorta di armatura splendente da indossare e mettere in mostra. I media ci rimandano l’immagine di corpi perfetti come chiave d’accesso per il successo e la realizzazione personale. Ecco così dilagare i centri estetici, le palestre, le riviste monotematiche per dimagrire, per essere in forma, per sedurre. Tutti noi siamo condizionati da questi modelli e può venir spontaneo trarre l’equazione che più il proprio partner è dotato di un fisico perfetto, più il sesso con lui sarà strabiliante e ricco di sensazioni di piacere. In realtà il sesso, nella sua componente fisica, fornisce soltanto una gamma limitata di sensazioni. Per la maggior parte delle persone, ciò che lo innalza su un piano più alto è la qualità della relazione, componente essenziale per una valida attività sessuale. È molto importante sentirsi attratte dal proprio compagno come individuo e non solo come rappresentante del perfezionismo estetico maschile. Così come è importante che l’affetto, l’onestà, la fiducia reciproca siano operanti tra la coppia, perché tali qualità costituiscono la base indispensabile per esplorare e sviluppare insieme la sessualità. Ricordiamo, come dice Woody Allen, che l’organo sessuale più importante non sta tra le gambe ma tra le orecchie. Il piacere si realizza nella nostra mente come sommatoria di più fattori; non ostinarti a prenderne in considerazione solo uno.



GIROVAGANDO IN EXPO A cura di CARLO KAUFFMANN

C

ontinua il nostro giro per voi lettori che an- Padiglione Bahrain, troverete un vero e proprio “regno cora non avete varcato la soglia dell’Espo- dei frutteti”, ben 10, che daranno i loro frutti durante sizione Universale di Milano. In questo nu- i mesi di Expo, secondo le loro tempistiche temporali. mero potrete trovare cosa vedere di partico- Al termine di Expo il padiglione verrà trasportato lare in altri sette Padiglioni e anche in tre Cluster, nell’arcipelago arabo per diventare un grande giarper la prima volta presenti in una Expo, fortemente dino botanico. Forse non è un caso che il Bahrain voluti, studiati e realizzati dai nostri organizzatori, sia detto… “il Paese con un milione di palme”. per consentire anche ai Paesi con meno risorse eco- Padiglione Bielorussia, il simbolo di questo padiglione nomiche di essere presenti con le loro tipicità. è una “Ruota della vita” di ben 30 metri di altezza Padiglione Vaticano, prima osservazione, questo grande cubo bianco non raffigura una chiesa, ma porta sulle sue pareti due frasi emblematiche declinate in 13 lingue “Non di solo pane vive l’uomo” e “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. All’interno, da vedere il tavolo interattivo della condivisione e una bellissima “ultima cena” del Tintoretto, che rimarrà esposta fino al 30 luglio. Padiglione Uruguay, è la prima volta che partecipa ad una edizione di Expo ma ha voluto fortemente esserci per il tema scelto dall’Italia e, naturalmente, per farsi conoscere di più. Ha costruito una “spirale” con materiali riciclabili con aree verdi, e una zona audio visiva che si ragPadiglione Vaticano giunge attraverso una originale rampa musicale che ti avvolge nei tipici ritmi uruguaiani. Padiglione Vietnam, potremmo dire “…venite a perdervi fra i fior di loto”. Le colonne che sostengono il padiglione sono a forma d’ombrello rovesciato, rivestite di bambù ed escono dall’acqua con tanti fiori di loto. Da vedere nei molti video presenti, i prodotti tipici di questo delicato Paese: riso, caffè, pepe, frutta secca, frutti di mare. Si svolgono tre spettacoli al giorno. Padiglione Regno Unito, originalissimo e non so perché inaspettato! C’è un fantastico alveare dorato dove si sente distintamente il ronzio delle api. Seguendo questo ideale volo di api si cammina tra un frutteto e un campo di fiori selvatici. L’attenzione è puntata sull’esigenza di innovazione nella produzione alimentare. Alle 17 non manca mai il classico thè da gustare. 26

24oreNews

Padiglione Re


TIME

Padiglione Svizzera

Padiglione Bahrain

gno Unito

Padiglione Vietnam

che richiama i tipici mulini ad acqua fatti in legno. Acqua, una collina verdeggiante, miniere di sale. Questo ciò che vi attende dalla visita in Bielorussia, questi i suoi elementi distintivi. C’è un interessante spazio per incontri con esperti e scienziati. Padiglione Svizzera, colpiscono le quattro torri piene di prodotti alimentari svizzeri. Potete salire con degli ascensori e consumare a volontà. Man mano che si consuma le torri si svuotano e si abbassano, molti resteranno senza cibo… le scorte alimentari inesorabilmente diminuiscono. Quasi un gioco, ma quanto fa pensare! Cluster del Cacao, troverete presenti il Camerun, la Costa d’Avorio, Cuba, il Gabon, il Ghana, Sao Tomè e Principe. Lo spazio visitabile si ispira alle piantagioni di cacao delle aree tropicali e subtropicali. All’interno del villaggio del cioccolato fatto di tanti cubi ci sono dodici postazioni per la degustazione e la vendita. Sono presenti anche i distretti italiani di Torino-Piemonte-Perugia-Umbria-Modica. Nella “fabbrica del cioccolato” potrete seguirne i metodi di lavorazione. Cluster del Caffe, Paesi presenti: Burundi, El Salvador, Etiopia, Guatemala, Kenya, Repubblica Dominicana, Ruanda, Timor Est, Uganda, Yemen. Si viene introdotti in questo Cluster, curato da Illy, da una mostra fotografica realizzata da Sebastiao Salgao dal titolo “dalla terra alla tazzina”. Non mancate di interagire con il percorso sensoriale realizzato nello spazio del Burundi. Per gli amanti del caffè tanti “assaggi” e in un “mercato” si possono acquistare i caffè dei diversi Paesi. Cluster delle Spezie, una gioia per gli occhi con i fantastici colori delle tante spezie presenti e una gioia per l’olfatto per i loro profumi. Ci sono l’Afghanistan, il Brunei, la Repubblica Unita della Tanzania, Vanuatu e Pacific Islands Forum. Nel Cluster potrete vedere l’utilizzo alimentare e medico delle spezie. La mostra tematica “La via delle spezie” è realizzata dal fotografo americano del National Geographic Alex Webb. Per la cucina di casa si possono comprare le spezie dei diversi Paesi. 24oreNews

27


TIME

NATIONAL DAY DELLA SANTA SEDE Una cerimonia da ricordare. Tra i presenti, l’11 giugno presso il Padiglione della Santa Sede, il Cardinale di Milano Angelo Scola, i Cardinali Gianfranco Ravasi e Angelo Bagnasco, Monsignor Angelo Becciu e oltre sessanta ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. Angelo Scola ha ricordato le parole di Papa Francesco nel messaggio di apertura di Expo 2015 «…il compito congiunto della Chiesa e dei Governi è globalizzare la solidarietà».

MICHELLE OBAMA: «VENITE A MILANO!» Quale migliore promozione per Expo 2015 poteva arrivare. Soprattutto se l’affermazione viene dalla first lady americana Michelle Obama. Sono stati due giorni intensissimi quelli trascorsi nella nostra città dalla moglie del Presidente Obama accompagnata dalle sue figlie Sasha e Malia. Duomo, Cenacolo, quadrilatero della moda e ovviamente Expo dove ha incontrato tanti giovani e dove ha più volte parlato dell’esigenza di una sana e corretta alimentazione. Spero che sempre più americani vengano qui ad Expo”.

RENZI INCONTRA FEDERALIMENTARE

28

24oreNews

IL GELATO “SPOSA” LA BIRRA Nella Piazzetta Birra di Padiglione Italia, nel week-end dal 19 al 21 giugno, il Birrificio Angelo Poretti ha celebrato l’arrivo dell’estate con un evento dedicato alla birra che i Mastri Birrai hanno creato appositamente per questa stagione: 7 Luppoli Non Filtrata - L’Estiva. Per l’occasione Rigoletto Gelato e Cioccolato ha proposto in anteprima assoluta il suo gelato al gusto di birra: la gelateria artigianale di Padiglione Italia che offre ai visitatori di Expo oltre trenta “Gelati delle Regioni” preparati ogni giorno con le eccellenze agro-gastronomiche del territorio italiano, ha messo letteralmente in fresco la birra del Birrificio Angelo Poretti proponendo in anteprima assoluta un gelato a base di birra, ovviamente L’Estiva.

Le foto del servizio sono di Daniele Mascolo

L’ultima assemblea pubblica di Federalimentare, svoltasi il 10 giugno, non poteva trovare un palcoscenico più significativo di quello di Expo. Tra i presenti, il Presidente Matteo Renzi, il Ministro Maurizio Martina e Giuseppe Sala. Il Presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, si è rivolto ai delegati presenti in rappresentanza delle industrie di “drink and food” italiane, affermando con soddisfazione come in anni tanto difficili, l’industria alimentare italiana ha dato un grande contributo alla stabilità del Paese sia sul piano occupazionale, sia sul piano degli investimenti fatti per garantire la migliore qualità produttiva. Tra i presenti all’assemblea (in foto, da destra) Evelina Flachi, Cesare Ponti, Roberto Moncalvo, Vito Gulli e Luigi Cremonini.




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.