Italiadagustare milano 24orenews novembre 2015

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Anno 2 - Novembre 2015

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

aLL’interno Personaggio

Ruote & Motori

LaMBorghini giuLiano PisaPia «MiLano straordinaria» huracàn LP610-4

[ STILE

ITALIANO

]

La Lunga notte di Best Brands itaLia 2015



Con il patrocinio di:

Novembre 2015

indice

[ STILE ITALIANO ]

pag. 20 [ pErSONAggIO] 6

Intervista al Sindaco Giuliano Pisapia

[ EXpLOrANdO]

8 Fame d’orgoglio: prima e dopo Expo 10 Luci, colori e sapori mediterranei a Expo 2015 12 Chiusa Expo… viva Expo!

[ gOurmET] 15 Menabrea festeggia il Natale con Liebig 16 Ristorante “Il Pagliaccio” con Antony Genovese

[ STILE ITALIANO] 18 20 22 23 25

La notte di Best Brands Italia 2015 Art Design anni ‘70 Verso un’alimentazione sostenibile Vivere secondo natura ruOTE & mOTOrI Orticolario: 21.000 i “contagiati dalla bellezza” 28 Lamborghini Huracàn LP610-4

[

[ ErbArIO mAgIcO]

26 La santoreggia combatte il malumore

[ HI-TEcH]

[ AgENdA ITALIA]

30 Appuntamenti di novembre

[ LIbrI]

27 Novità elettroniche

31 Scelti per voi

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Azadeh Asgari Marica De Bonis Riccardo Garosci Carlo Kauffmann novembre 2015

]

Luca Medici Alessandro Miani Alessia Placchi Richard Seebach Momi Symon Alberto Zonna Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor ia le ]

Care Lettrici e Cari Lettori,

quotidianamente combattono per rendere

è appena calato il sipario su questa edizione

migliore il mondo. Abbiamo capito in questi

italiana di Expo2015 che ha visto oltre 130

sei mesi che è e sarà fondamentale

Paesi partecipanti e ha registrato più di 21

“educare” per imparare a nutrire il pianeta.

milioni di visitatori, 60 Capi Stato e di

La conoscenza sempre più ampia

Governo, oltre 200 ministri e 500 ospiti

dell’educazione alimentare deve diventare

internazionali. Migliaia di agricoltori di

un impegno per tutti. Abbiamo anche

Terra Madre che hanno sfilato sul

imparato da tante aziende presenti in Expo

decumano, chiamati a Milano da tutto il

che la “diversità” è la qualità davvero

mondo dal carismatico ideatore di Slow

universale. Tanto è vero che se i padiglioni

Food, Carlo Petrini. Una considerazione

nazionali verranno smantellati, il sito

importante va fatta. Questa straordinaria

riconvertito, rimarranno le idee che si sono

edizione ci ha regalato il piacere di poter

trasmesse, i progetti discussi e definiti, ma

credere in un mondo migliore sotto tanti

soprattutto rimarranno “le persone”. La

punti di vista. Il tema stesso scelto per Expo

Carta di Milano infatti, ne è l’esempio più

2015 “Nutrire il Pianeta. Energia per la

tangibile, ha portato nelle mani del

Vita” poneva all’attenzione del mondo

Segretario dell’ONU non solo ipotesi di

intero le impellenti necessità legate

soluzione dei problemi alimentari del

all’Alimentazione e allo Sviluppo

mondo ma le firme di un milione di

Sostenibile. Troppi i milioni di esseri umani

cittadini che quel documento hanno voluto

senza cibo e senza acqua per la loro vita. In

sottoscrivere. Un grazie particolare alla

questi sei mesi tutti abbiamo dovuto

moltitudine di giovani che con la loro

pensarci e cercare di capire cosa dobbiamo e

presenza hanno fatto di Expo 2015 un

possiamo fare, e Milano ha ospitato una

evento sensazionale, una moltitudine che

vera e propria mobilitazione delle coscienze

avrà meglio compreso l’importanza del

mondiali. Expo ha dato grande spazio

rispetto che si deve avere nei confronti della

anche alle voci delle donne, da quelle

terra e del cibo.

famose a tutte quelle donne “invisibili” che novembre 2015

Evelina Flachi

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[ per s ona ggio ]

GIULIANO PISAPIA

«L’orgogLio di una grande metropoLi che funziona»

Intervista a cura di Carlo Kauffmann

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Abbiamo incontrato il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, nel giorno di chiusura di Expo 2015 per sapere da lui come la Città ha superato la prova molto impegnativa di questa edizione dell’Esposizione Universale e quanto abbia influito nella vita e nell’economia milanese lo “straordinario cartellone” di eventi fuori Expo organizzati in ogni luogo della città.

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Sig. Sindaco è calato il sipario su Expo, come è andata? È stato un successo di Milano e dell’Italia. Oggi possiamo ben dirlo. Milano ha dimostrato al mondo cosa sa fare quando lavora in squadra.

È soddisfatto di come si è comportata la città? Sì, e lo dico con orgoglio. La città si è presentata al novembre 2015


[ per s ona ggio ] A sinistra la nuova Darsena di Milano; sotto: i grattacieli di Porta Nuova

doci le pratiche migliori. Non ci fermiamo. Abbiamo già progettato un Summit dei Sindaci periodico per controllare i progressi fatti e un premio per la best practice dell’anno. In gioco c’è la costruzione di città più sostenibili e più giuste.

meglio: più elegante, più attrattiva e più internazionale, con quel mix di antico e moderno che la rende così affascinante. Milano ha offerto ai visitatori di Expo e ai turisti un’immagine di grande metropoli che funziona, all’altezza della sfida di Expo 2015, il più lungo e impegnativo grande evento del secondo dopoguerra.

Ci dica le tre cose che secondo lei hanno funzionato meglio I trasporti: hanno sostenuto il peso di milioni di passeggeri in più. I servizi sono stati all’altezza della domanda di innovazione che arrivava da turisti italiani e stranieri: abbiamo avuto un incremento considerevole dei flussi turistici specie dall’estero con americani, francesi e cinesi in testa alla classifica. E soprattutto la sicurezza, sul sito e in città, grazie al City Commande Center di via Drago, il centro operativo interforze per protezione civile, sicurezza, viabilità e pronto intervento medico che per la città sarà una delle eredità tangibili di Expo.

Lei ha realizzato un sogno: il “Patto dei sindaci” firmato a Milano da 110 sindaci del mondo. È un punto di arrivo o di partenza per lavorare su di un nuovo modello di sviluppo alimentare? In realtà siamo arrivati a 116 grandi città internazionali in rappresentanza di oltre 400 milioni di cittadini. Insieme abbiamo firmato il “Milan Urban Food Policy Pact, un impegno politico ma anche proposte di azioni concrete per il diritto al cibo sano per tutti, la lotta agli sprechi, la tutela della biodiversità e dell’agricoltura di prossimità. È stato emozionante per me accogliere Sindaci e delegati in arrivo dai cinque continenti. Bellissimo firmare insieme il Patto nella maestosa Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, seduto tra il Sindaco di Mosca Serghei Sobyanin e la nuova prima cittadina di Barcellona Ada Colau. Ed emozionante, il giorno dopo, è stato consegnare il Patto nelle mani del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. Una tappa importante di un cammino che continueremo a fare insieme ad altre metropoli anche italiane, lavorando in rete e scambiannovembre 2015

Milano è cambiata per Expo, la nuova Darsena, i grattacieli, il nuovo mercato di Porta Genova, lo stupendo restauro della Galleria solo per citare alcune opere fatte. Le piace questa nuova città? Mi affascina e ne sono sempre più innamorato. Mi piace soprattutto l’aria nuova che si respira in città, sotto i grattacieli di Piazza Gae Aulenti come nei vecchi quartieri del centro e delle periferie. Il ritrovato orgoglio dei milanesi, la loro reazione corale all’oltraggio della violenza Black block nel giorno dell’inaugurazione di Expo. La loro solidarietà spontanea verso le decine di migliaia di persone che sono arrivate a Milano per fuggire dalla guerra e dalla fame.

Milano ha accolto centinaia di eventi “fuori Expo” e un numero eccezionale di mostre di grande qualità. Soddisfatto dei risultati? Più che soddisfatto di “Expo in Città”. Comune e Camera di Commercio hanno dato vita a un’inedita cabina di regia che ha coordinato oltre 45 mila eventi, culturali, scientifici e sportivi. La città ne è stata animata di giorno e di notte. 11 milioni di persone, milanesi e turisti, hanno voluto partecipare nei musei vecchi e nuovi, nei parchi, in luoghi privati. Sarà un modello per le Expo del futuro. Il 1° novembre abbiamo festeggiato al MUDEC, il nuovo Museo delle Culture, la festa di chiusura di “Expo in Città”. La lunga coda per entrare a vedere le mostre, a partire da Gauguin, parla da sola quanto a indice di gradimento. Ma anche qui non ci si ferma. “Expo in Città” continuerà, e darà il meglio di sé in occasione del prossimo grande appuntamento: la Triennale internazionale del Design e dell’Architettura. Altri sei mesi in cui il mondo arriverà nella nostra bella Milano. Grazie, Signor Sindaco


[ explora ndo ]

Riccardo Garosci

Capo Progetto al Comitato di Candidatura Expo Milano, è Presidente del Comitato Scuola - Expo 2015 del Ministero dell’Istruzione e Coordinatore del Tavolo sulla Educazione Alimentare della Carta di Milano

FAME D’ORGOGLIO: PRIMA E DOPO EXPO

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Eravamo tutti affamati. Famiglie, imprese, Istituzioni, Italia tutta: un bell’appetito ce l’avevo anch’io. Affamati di “cose” buone che non avevamo da tempo: ottimismo, immagine, cultura. Dopo anni di crisi, sforzi, umiliazioni, anche internazionali, il Paese aveva bisogno di un’occasione per mostrare al mondo (e a noi stessi) la propria parte migliore. Lo strumento è stato Expo, “vestito buono” indossato per 184 giorni. Una opportunità iniziata il 1° maggio e durata 6 mesi: mica i 3 giorni di una fiera o i 15 di un’Olimpiade. Una Esposizione Universale in Italia sui cibi, argomenti “nostri”, da raccontare e mostrare come mai prima d’ora. Ora il mondo ci guarda con più ammirazione e, su questi temi, saremo forte riferimento. Chi c’era, ora sa prima di altri come ripartire. Chi non ha potuto vederla godrà lo stesso dei benefici, soprattutto

L’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con i volontari dell’Expo

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educativi. Chi non ha voluto vederla perché sempre critico, peggio per lui. Cresciuti irresistibilmente con 21 milioni di visitatori: un terzo da tutto il mondo, molti per la prima volta in Italia. Da oggi, abbiamo 7 milioni di testimoni che attiveranno un buon passa-parola mondiale. Chi di loro a Padiglione Italia (“Orgoglio Italia”) è entrato negli splendidi spazi da Sicilia a Valle d’Aosta, ha trovato cultura, efficienza e fantastici prodotti. Chi ha visto Palazzo Italia ha scoperto (o riscoperto) paesaggi che raccontano il più bel Paese del mondo. Meriti? Riconoscenza duratura a chi ha candidato l’Italia a Expo 2015 nel 2007. Dal Presidente Napolitano (che firmò la lettera di proposta), al Governo Prodi, al Sindaco di Milano Moratti. Un impegno trasversale che, ieri come domani, può far ripartire un Paese. Grazie alle Imprese, ed alle loro

categorie, che ci hanno creduto. Al Comitato di candidatura che lavorò e vinse spiegando come ottenere l’Expo, un’astronave che non atterrava in Italia dal 1906! Ora ringraziamo chi si è impegnato a fondo: dai vertici (Sala e Bracco) a comunicazione e stampa, sicurezza pubblica e privata, ristorazione, trasporti, servizi per una città da 250.000 abitanti. Un pensiero speciale va ai ragazzi. Alle Scuole, che con appassionati docenti, hanno subito riempito e “colorato” Expo. Ai volontari, infaticabili e sorridenti. Ai giovani, nei Padiglioni e nei Cluster. Uno per tutti: Camilla, nella bella area di Regione Lombardia, mi ha raccontato che la mattina, pur alzandosi alle 6, non vedeva l’ora di arrivare al lavoro per incontrar il mondo e condividere l’orgoglio di esserci. Sono scappato quando iniziavo a commuovermi… Già, l’Orgoglio. Quello di cui avevamo “fame” e che ci mancava da tempo. Alla cerimonia di chiusura il 31 Ottobre l’abbiamo sentito forte dentro di noi. Abbiamo mostrato e condiviso con il mondo una Expo che ora nella Carta di Milano lascerà l’eredità immateriale: cultura del cibo, educazione alimentare, lotta agli sprechi, rispetto per l’ambiente e per il nostro grande Paese. novembre 2015



[ explora ndo ]

LUCI, COLORI E SAPORI MEDITERRANEI A EXPO MILANO 2015 A cura di Riccardo Lagorio

U

Un’Italia da Gustare in ogni suo angolo, in ogni percorso che si affaccia lungo lo Stivale. Così appariva il 27 ottobre il palco del Cluster Bio-Mediterraneo di Expo Milano 2015 ove si è tenuto l’ultimo appuntamento di “Luci, Colori e Sapori Mediterranei”. Una kermesse che ha portato a far conoscere al pubblico e alla Stampa numerose esperienze che rendono l’Italia un Paese continuamente da scoprire. L’incontro è stato organizzato da “italiadagustare” in collaborazione con l’Assessorato Agricoltura e Pesca della Regione Sicilia e con la Repubblica Serba, Civiltà del Gusto, Studio Binaschi e Radiopal.it, web radio&TV che ha trasmesso l’evento in diretta

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video streaming. Tantissime le aziende intervenute a presentare i loro servizi e prodotti d’eccellenza Made in Italy in ambito biologico e agroalimentare, con uno sguardo alla ristorazione e all’export. Tanta curiosità hanno destato i BiO-Occhiali di Caterina Polini, occhiali stenopeici in grado di migliorare la vista con un aiuto naturale, un prodotto estremamente innovativo. Le sfide del biologico locale continuano con AidaGreen, un nuovo marchio made in Puglia racconta la storia di 750 prodotti biologici italiani. Federica Pari di Ego International Group ha catturato l’attenzione di molte delle imprese presenti: l’azienda offre servizi studiati per le

medio-piccole imprese che intendono sviluppare una strategia di export o che necessitano di esplorare nuove nicchie di mercato in modo veloce ed efficace. L’ITALIA DA GUSTARE Interessante anche l’ampia panoramica di Alessandra Bergamini sulle bellezze e le bontà del “Distretto Rurale dell’Oltrepò Mantovano”, un territorio costituito da 23 Comuni con 14.037 imprese (di cui 3.537 aziende agricole) della Provincia di Mantova. Molti hanno plaudito alla presenza dell’affinatore di formaggi Pierluigi Micheletti (“Sapori Bresciani”) mentre un autentico successo hanno avuto i vini calabresi di “Antiche Vigne” novembre 2015


[ explor a ndo ] A sinistra: Dario Bordet con il Presidente e tre aziende di Umbria Convivium con lo chef Robbie Pezzuol; sotto: due dei vini presentati; a destra: gli ospiti; in basso: gli Chef Leonard Belluzzi, Alessandro Salandini e Melchiorre Mistretta

dell’Alto Cosentino, presentati da Annalisa Pironti e quelli veneti di “Marco Sambin”, produttore di vini con metodo biologico dinamico di derivazione australiana, in cui estrema attenzione è posta nella cura della vita del suolo. Ha destato non poco interesse del pubblico anche l’intervento di Luca Comodi, Presidente di “Umbria Convivium”, Associazione che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e ha come scopo la tutela, la valorizzazione e la promozione del territorio e del suo patrimonio enogastronomico, culturale, turistico e ambientale. Vi partecipano tra gli altri il “Consorzio della Cipolla di Cannara”, dalla buccia rossa e novembre 2015

con gusto dolce, adatto anche per confetture, la “Elicicoltura Trevana” che dal 2000 alleva chiocciole e ne fa sughi e paté, l’Azienda Agraria “La Torre” che produce farine biologiche, e la “Tartufi & Funghi Fortunati Antonio”, due straordinari prodotti che molti associano al clima e al paesaggio umbro. Particolarmente interessanti le apparecchiature di Risto System, azienda che sviluppa e produce soluzioni in radiofrequenza utilizzabili in diversi ambiti e settori commerciali: nel settore della ristorazione, ad esempio, vari prodotti mirano a offrire un servizio al cliente più rapido ed efficiente. Ben tre chef hanno deliziato il pubblico con momenti

di showcooking facendo degustare i prodotti enogastronomici di alta qualità delle aziende che hanno sostenuto l’evento, tra cui “Pastai in Brianza”, che con altre tre aziende (Pastai in Valtellina, Pastai in Emilia e Pastai in Liguria) è specializzata nella produzione di pasta fresca, piatti pronti e salse. Applausi finali di apprezzamento ai tre chef, Melchiorre Mistretta - chef resident Padiglione Serbia, Leonard Belluzzi - Presidente Associazione Chef Gourmet, Robbie Pezzuol, chef del Ristorante Basilico Beach Rimini. Insomma andata e ritorno sui binari del buon gusto. Non poteva non essere su “italiadagustare”.

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[ explor a ndo ]

CHIUSA EXPO… VIVA EXPO! A cura di Carlo Kauffmann Il 31 ottobre la grande Esposizione Universale 2015 ha definitivamente chiuso i battenti. L’Expo 2015 “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita” organizzato dall’Italia a Milano è stato un successo di grandissima portata per il nostro sistema Paese, basta scorrere alcuni numerii: 21 milioni di visitatori e il più alto numero di Paesi (più di 130) presenti ad una Esposizione Universale. 60 tra Capi di Stato e di Governo sono venuti in città per visitare l’Esposizione e fra loro spiccano il Presidente Russo Vladimir Putin, Michelle Obama a rappresentare gli Stati Uniti, la Cancelliera

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tedesca Angela Merkel, il Presidente Francese Hollande, il Premier Inglese Camerun, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Premier Matteo Renzi, il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon e uno sterminato elenco di ministri o alti rappresentanti di tutti gli Stati del Mondo. E poi ancora artisti, cantanti, sportivi, personaggi del jet set, scrittori. Giorno dopo giorno, per sei mesi si sono susseguite le feste nazionali dei Paesi presenti che hanno consentito al pubblico di conoscere meglio le singole realtà. Tantissimi i convegni, dentro e fuori Expo, volti a far riflettere e

a diffondere importanti messaggi sui temi centrali dell’Esposizione milanese e in particolare sulla Educazione Alimentare. E poi le feste della tavola, l’olio, il pane, il vino, il caffè, il cacao, il riso e tante altre tese a far comprendere il valore della “cura e cultura del territorio”, se vogliamo sempre tavole di eccellenza. Altro record gli “ambasciatori di Expo”: impossibile ricordarli uno ad uno, ma tutti di grandissimo livello, ognuno in rappresentanza del suo mondo. Al centro dell’attenzione “l’Albero della Vita”, ideato dal direttore artistico di Padiglione Italia Marco Balich, che ha catalizzato intorno a sé milioni di persone. Milano nel frattempo ha deciso di far capire al mondo di essere una grande città cool con un cartellone di oltre 40mila eventi organizzati in tutta la città. Una straordinaria serie di mostre, concerti, convegni, restauri, aperture di palazzi chiusi prima di Expo, hanno portato risultati clamorosi. Il Castello e i suoi musei alla fine di agosto avevano già registrato un aumento del 65% rispetto al 2014. La mostra di Leonardo ha segnato 240mila ingressi, Van Gogh 185mila, Chagall 170mila; il Museo del Novecento e la Triennale sono stati presi d’assalto dai turisti di tutto il mondo… e che dire dell’ammirato stupore straniero davanti al nuovo Skyline di questa Milano davvero sempre più cool! novembre 2015


[ explor a ndo ] A fianco: l’interno del Padiglione Italia

PADIGLIONE ITALIA EXPO 2015 RISORGE L’ORGOGLIO ITALIANO

«C

«Con la mostra dell’Identità Italiana e l’Albero della Vita, l’Italia ha davvero fatto goal», dichiara Diana Bracco, Commissario Generale di Padiglione Italia e Presidente Expo 2015 SpA, «Il nostro Albero è diventato un’icona mondiale. Una grandiosa costruzione simbolo del ritrovato Orgoglio italiano. Con i suoi giochi di luci, acqua e con le sue straordinarie musiche italiane ha incantato ed emozionato capi di Stato, Presidenti, Principi e Regine di ogni continente». D’altra parte i numeri parlano chiaro e testimoniano il grande successo di Padiglione Italia. Oltre 14 milioni di persone di ogni parte del mondo hanno assistito col fiato sospeso agli spettacoli dell’Albero della Vita, l’elemento più fotografato di Expo con più di 250mila scatti su Instagram. Grazie alle piazzette e agli spazi a rotazione dislocati lungo il Cardo, i visitatori hanno intrapreso un viaggio tra Regioni, territori, associazioni e impre-

se, alla scoperta delle eccellenze del patrimonio culturale, turistico, artistico ed enogastronomico che da sempre rende l’Italia unica agli occhi del mondo. Ben 266 alte cariche istituzionali italiane e straniere hanno visitato Palazzo Italia, di cui 60 Capi di Stato e di Governo. «Siamo stati davvero un motore che ha ridato fiducia alla gente», commenta Diana Bracco, «È stata una grande soddisfazione leggere sui giornali che le esportazioni dell’agroalimentare italiano sono in netta crescita e che Fondo Monetario Internazionale e Bankitalia certificano che l’Italia è tornata a crescere». Un altro grande record sono stati gli eventi, con oltre 4mila incontri e convegni organizzati da Padiglione Italia e dai suoi partner. Un palinsesto che ha saputo scandagliare tutti gli aspetti legati alla nutrizione e alla sostenibilità e che ha

costruito le basi di una riflessione sullo sviluppo del Pianeta. Con ‘Vivaio Scuola’, Padiglione Italia ha contribuito a rendere l’Expo uno dei più importanti momenti educativi della storia del nostro Paese. Nei 184 giorni di Expo sono stati protagonisti a Palazzo Italia 15mila studenti, 2mila insegnanti, 700 scuole. Un lavoro imponente che diventerà un e-book che verrà inviato a tutti gli istituti italiani. 300 le start up coinvolte nel Vivaio delle Idee, il progetto in collaborazione con Mipaaf, Ministero dell’Ambiente e Fondazione ItaliaCamp. Grandi protagoniste di questa Expo sono state le donne. Nello spazio ‘Me and We - Women for Expo’ si sono tenuti 109 eventi dedicati a loro. Sono state allestite 25 mostre, di cui 24 esposizioni sui progetti che hanno vinto il bando Progetti per le donne e una mostra temporanea straordinaria (Moods of an Indian Wedding).

Michelle Obama in visita ad Expo 2015 novembre 2015

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[ gour met ]

MENABREA

FESTEGGIA IL NATALE CON LIEBIG

A cura di Sandro Nobili

Mancano poco meno di due mesi a Natale e Birra Menabrea è pronta con il bottiglione da 2 litri in Edizione Limitata che rende omaggio alla storia della birra attraverso il racconto delle mitiche figurine da collezione Liebig. «L’idea di dedicare l’edizione 2015 della birra di Natale Menabrea alle figurine Liebig nasce dalla volontà di valorizzare la storia della birra attraverso la serie delle celebri figurine da collezione dell’omonimo marchio», spiega Franco Thedy, AD di Birra Menabrea, «Un progetto di carattere culturale, finalizzato a ribadire i valori della tradizione». Molto soddisfatto del connubio tra i due storici marchi anche Angelo Colussi, Presidente dell’omonimo Gruppo, che possiede l’utilizzo in licenza del marchio Liebig. Un brand caratterizzato dallo stesso percorso evolutivo del gruppo Colussi e di Birra Menabrea: artigianovembre 2015

nalità, eccellenza su larga scala ed intuizioni imprenditoriali e comunicative di successo. Prodotto in soli 3500 pezzi, il bottiglione da 2 litri in vetro scuro di Birra Menabrea sarà confezionato in un astuccio raffigurante figurine Liebig insieme ad immagini dello storico birrificio biellese. Per ogni bottiglione sarà inoltre omaggiata la riproduzione della prima delle sei figurine Liebig dedicate alla storia della birra: un gadget espressamente studiato per l’occasione. Per il prossimo appuntamento natalizio, oltre al nuovo bottiglione da 2 litri, il birrificio biellese proporrà anche la consueta confezione “Menabrea Christmas Beer” contenente 4 bottiglie da 66 cl e 2 calici serigrafati a colori. Un bel regalo da fare (o da farsi) per le prossime feste.

Ritorna il bottiglione da 2l in Limited Edition, dedicato alle mitiche figurine


[ gourmet ]

RISTORANTE

IL PAGLIACCIO EMOZIONI IN CUCINA CON ANTHONY GENOVESE A cura di Riccardo Lagorio

OSTRICA, BURRATA, LYTCHEES E TAPIOCA Gel: - 400 gr di succo di mirtillo rosso - acqua di rose q.b. - 6 gr Agar-agar Unire succo di mirtillo, acqua di rose e agar; portare a 85°c per due minuti mescolando per far sciogliere l’agar. Far rapprendere, frullare e passare al colino cinese. Neve di burrata: - 1 burrata - sale, pepe, olio q.b. Recuperare l’interno della burrata, condire e mettere nel bicchiere paco jet (riempire fino a tre porzioni) e congelare bene. Pacossare.

U

Una coppia affiatata e raffinata ai fornelli quella che Anthony Genovese e Marion Lichtle hanno saputo creare nel 2003 nel centro di Roma, tra una boutique e una galleria d’arte. Un luogo-incontro di alta ristorazione, atmosfera internazionale e cosmopolita, in continua evoluzione. In ogni preparazione sono la creatività e l’esperienza fatta in giro per il mondo a prevalere; eppure si percepisce - come nel Ricordo a nonno Fosso: pasta e stoccafisso - quella vena mediterranea che rimbalza tra piatti di mare e di terra, tra sapidità nostrane e materie prime foreste. Quella di Genovese è una cucina personale, complessa e tecnica, ragionata intorno a contrasti e consonanze che rendono l’esperienza sempre diversa e inaspettata. Peraltro, così nascono le emozioni: è sufficiente pensare a Rombo, emulsione di ananas, alghe e spinaci; o all’Ostrica, burrata, lytchees e tapioca. Collaudata e di grande professionalità la sala, che si presenta con un arredamento azzeccato e lineare. Per i dolci c’è lei, Marion Lichtle, alsaziana che sa completare l’atmosfera con dolci tanto raffinati che sarà difficile trovarne simili in giro per il Belpaese. Enciclopediche la carta dei vini e quella dei distillati.

Ristorante Il Pagliaccio Roma - Via dei Banchi Vecchi 129 Telefono 0668809595 16

Spuma: - 150 gr succo di mela - 300 gr succo di lytchees - 3 fogli di colla di pesce Sciogliere la gelatina e lasciar rapprendere per 12 ore. Poi aggiungere: - 50 gr di miele - 75 gr di succo di lime Frullare il tutto, passare al colino cinese e caricare il sifone. Tapioca: - 8 gusci di ostriche - 400 gr di latte - 100 gr panna - 100 gr di tapioca messa in ammollo in un contenitore con del latte per 40 minuti Lasciare in infusione i gusci e l’acqua delle ostriche con il latte, filtrare e passare con etamina e aggiungere la panna. Aggiungere la tapioca scolata nel liquido e cuocere a fuoco basso per 15/20 minuti mescolando spesso sia in cottura che mentre si raffredda in modo da ottenere delle perle separate.



[ s tile italiano ]

Sopra: la premiazione del brand Ferrero; a sinistra: Filippa Lagerback con Davide Oldani; sotto: Anita Lissona e Philippe Daverio Sopra: la premiazione del brand Coca-Cola; a destra: Philippe Daverio; sotto: la platea di oltre 300 imprenditori e manager

NELLA NOTTE DI BEST BRANDS‌ 18

A cura di Alessia Placchi novembre 2015


[ s tile

ita lia no ]

…BRILLANO LE MARCHE TOP IN ITALIA

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Dal 28 ottobre sappiamo qual è il più forte brand di viceplan Italia, Silvio Siliprandi, di GfK Eurisko, Fabrizio prodotto in Italia. Quello più riconosciuto e amato dal Piscopo, AD di Rai Pubblicità, Ivan Ranza, direttore pubblico e che dà maggiori risultati in termini di ven- generale di System 24, e Salvatore Sagone, direttore dite: è Coca-Cola, primo nella classifica Best Brands di ADC Group. E proprio Giovanni Ghelardi esprime Product Italia 2015. La serata che ha decretato questo tutta la soddisfazione dei partner per la serata: «Siamo risultato ha visto riuniti oltre 300 manager delle più molto felici di essere riusciti a portare in Italia questa importanti aziende operanti in Italia negli studi Rai di importante classifica, soprattutto in questo momento via Mecenate a Milano, un eccezionale parterre in at- in cui la voglia di ripresa ci fa riflettere sulla necessità tesa di scoprire qual era il Best Product Brand. Un di riprendere in mano il concetto di marca e riconovero evento per festeggiare la nascita di un nuovo mo- scerlo come concreto e importante». Ma tutta la serata do di valutare i brand al top portato in Italia da Servi- è stata ricca di sorprese, a poco a poco anche con ceplan, il più importante gruppo di comunicazione in- l’aiuto di una Sand Artist si è svelata la short list dei dipendente in Europa che lo ha creato 13 anni fa in 15 marchi più autorevoli e conosciuti, citati in ordine Germania insieme a GfK. La comunicazione PR del- rigorosamente alfabetico: Ace, Algida, Apple, BMW, l’evento è stata curata dall’Agenzia milanese guidata Coca-Cola, Dash, Findus, Granarolo, Lavazza, Lego, da Anita Lissona, Lead Communication, che ha creato Mulino Bianco, Nike, Nutella, Rio Mare, Samsung. E mentre la tensione saliva, ha fatto il suo un percorso di avvicinamento a questo Voi che ingresso sul palco in bicicletta lo chef premio delle singolari caratteristiche. Il nome di Coca-Cola, infatti, non è scavi occupate di Davide Oldani per annunciare che il suo turito dall’opinione di una giuria o dalla comunicazione famoso risotto allo zafferano sarebbe stato protagonista dopo la premiazione. sola analisi dei dati di mercato, ma per siete come la prima volta dall’unione di due criteri quei missionari A ricevere il premio, dalle mani del preoggettivi e molto diversi tra loro: il sucche andavano sidente di Auditel Giulio Malgara, sono Marta Carvelli - Marketing Manager cesso economico e l’affetto del pubblinelle terre di Coca-Cola Italia e Vittorio co. Quindi, “testa” (i numeri) e “cuore” dove era indicato Sparkling Cino – Direttore Comunicazione e Re(il sentimento). O, se si preferisce, share Hic Sunt lazioni Istituzionali di Coca-Cola Italia. of market e share of soul. Un metodo Leones La serata ha dato la possibilità di “preassolutamente innovativo, trasparente e obiettivo. Candidate d’ufficio tutte le marche rap- miare in patria” anche una marca italiana che aveva presentative sia come quota di mercato (sopra il 4%), avuto la sua consacrazione come Best Corporate sia come capacità di investire in comunicazione, va- Brand nell’ultima edizione del premio svolta in Gerlutata sulla media degli ultimi quattro anni. Sul palco, mania, dove Best Brands si svolge da 12 edizioni. In la conduttrice Filippa Lagerback ha presentato gli questa categoria è stato Ferrero a vincere, mentre la ospiti a cominciare da Philippe Daverio, protagonista short list ha incluso i nomi – sempre in ordine alfabedi una piccola lectio magistralis. «Voi che vi occupate tico - di Barilla, Calzedonia, Campari, Coop, Ferragamo, di comunicazione siete come quei missionari che an- Ferrarelle, Giochi Preziosi, Lavazza, Luxottica, Moncler, davano nelle terre dove era indicato Hic Sunt Leones», Perfetti, Pirelli, San Pellegrino, Tod’s. Il premio per Ferha ricordato il noto critico d’arte nel suo intervento rero è stato ritirato da Raoul Romoli Venturi, responsul valore culturale di un brand. Tra gli ospiti anche il sabile relazioni esterne dell’azienda di Alba. La serata “serial starter” Jörg Reinboldt, CEO di Axel Springer si è conclusa dando appuntamento all’edizione 2016 Plug and Play, Former CEO e co-fondatore di eBay Ger- del Premio che porterà nella penisola tutte e tre le camania, mentre tutti i partner dell’iniziativa sono stati tegorie su cui è fondato, Corporate, Products e Growth, chiamati a rispondere sull’importanza dei brand nella in un monitoraggio costante e completo del vero valore società contemporanea: Giovanni Ghelardi, AD di Ser- dei brand italiani.

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[ s tile ita lia no ]

ART DESIGN ANNI ‘70 ieri come oggi… emozioni ad ogni sguardo A cura di Luca Medici*

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Una famosa mostra a New York nel 1972 era intitolata: “Italy, il nuovo paesaggio domestico”. Erano gli anni della nascita dei primi forni a microonde, delle lampade da tavolo, dei primi personal computer (Apple) e delle luci alogene... tutto diventa high-tech e la casa si riempie di colori e materiali nuovi. La lista è lunga, molto lunga, mi limiterò a raccontare solo qualche esempio di oggetti-icona che hanno fatto la storia. Il design italiano vive un momento di grande notorietà poiché si può osare e il mercato mondiale recepisce bene le novità proposte. Gli anni ‘70 sono anni di importanti conquiste sociali e di forti cambiamenti, soprattutto nel modo di comunicare. L’importante è stupire, divertire e osare... parola d’ordine: spiazzare! Sono gli anni dei televisori e radio Brionvega, magnifici cubi high-tech che diventarono vere e proprie attrazioni, anche nei musei. Ricercati per il loro design rigoroso (modello “TS502”) e assolutamente moderni ancora oggi. In questi anni la plastica entra con prepotenza nel mondo del design italiano, Joe Colombo, per Kartell, disegna la sedia “4867”, un’icona ancora oggi. Semplice, comoda e leggera, proposta in moltissimi colori, diventa un complemento quasi “necessa-

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L’immagine pubblicitaria di Oliviero Toscani con la modella Dona Jordan

Poltrona “Le Bambole” disegnata da Mario Bellini per B&B

rio” per completare la zona pranzo. Mario Bellini disegna per B&B (1972) la poltrona “Le Bambole”, priva di struttura rigida interna e rivestita in tessuto o pelle. Oliviero Toscani utilizza questa poltrona per una pubblicità con una modella seminuda, la famosa Dona Jordan, all’inizio fece scalpore, ma il suc-

cesso pure. Una poltroncina famosa per il suo design senza tempo è “Gaudì”, disegnata per Artemide (1970) da Vico Magistretti. Ancora oggi, soprattutto declinata nel suo colore verde brillante, uno dei colori anni ‘70 per eccellenza, diventa protagonista in progetti contemporanei. Alessandro Mendini disenovembre 2015


Achille Castiglioni con il tavolino a tre gambe Cumano

[ s tile

ita lia no ]

La radio Brionvega

Richard Sapper con la lampada Tizio disegnata per Artemide

Poltroncina Gaudì disegnata da Vico Magistretti per Artemide

gna un’altra poltrona cult, si chiama “Proust”, il suo design finto-antico emoziona ancora oggi ed è subito diventata un’istant classic. Sapper disegna per Alessi (1979) la famosa caffettiera chiamata “9090”, rigorosa, ma dal design accattivante che si è imposta da subito come elemento di design nelle cucine di tutto il mondo. Achille Castiglioni disegna il tavolino a tre gambe “Cumano”, ancora oggi un complemento di arredo molto utilizzato. Semplice, di facile collocazione e utile in mille occasioni, novembre 2015

un evergreen intramontabile. Anche l’illuminazione ha avuto in questi anni un boom di vendite, grazie a modelli dal design ancora oggi moderno e funzionale, come “Boalum” e “Tizio” di Artemide. Queste due lampade, che amo molto, sono presto diventate icone di stile. Boalum è stata disegnata da Castiglioni/Frattini (1970) ed è stata concepita per essere realizzata in resina e plastica. Tizio invece è stata disegnata da Richard Sapper (1972) ed è stata esposta nei musei di mezzo mondo. Due lampade

così diverse, ma che dimostrano come l’interpretazione di una fonte luminosa possa diventare icona di stile ed eleganza senza tempo. La plastica ancora una volta diventa il materiale “nuovo” da utilizzare e che, ancora oggi, entra nelle nostre case come se volesse non interrompere mai questa tendenza lunga 45 anni. Oggetti moderni, capaci ancora di stupire, ma soprattutto che hanno fatto la storia del design italiano nel mondo... e che ancora hanno tanto da raccontare! *www.my-home.biz

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[ s tile na tur ale ]

VERSO UN’ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE

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Riusciremo a dare cibo sano e sostenibile a una popolazione in continuo aumento? L’Alimentazione, accanto allo Sviluppo Sostenibile, è stata il tema al centro della Esposizione Universale di Milano, il filo logico che ha attraversato gran parte degli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno del Sito Espositivo di Expo. Scegliere i cibi giusti da portare in tavola, rispettare le stagionalità dei prodotti della nostra terra, adottare una dieta sana ed equilibrata, che faccia bene a noi e all’ambiente: i comportamenti alimentari che adottiamo quotidianamente sono importanti per ridurre il nostro impatto ambientale e contribuire alla salute del Pianeta e al nostro benessere. Al mondo vi è ancora 1 miliardo di persone che soffre la fame, molte di più sono le persone in sovrappeso o obese, per un totale di oltre due miliardi di persone complessivamente mal-nutrite. A dispetto dei notevoli avanzamenti dell’agricoltura negli ultimi trent’anni, appare evidente come gli attuali sistemi alimentari continuino ad essere poco sostenibili. I sistemi di produzione e consumo alimentare attuali dovranno dunque subire delle radicali trasformazioni, puntando sull’incremento di domanda e offerta di alimenti salubri, rispettosi dell’ambiente, poco elaborati dal punto di vista industriale e coltivati nelle zone di provenienza tradizionale, nel rispetto della biodiversità

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e delle risorse disponibili. L’alimentazione è certamente il primo diritto di ogni persona, ma non è soltanto l’ovvio rifornimento di energia e delle sostanze necessarie al nostro organismo. È anche il fondamento di un sano sviluppo fisico e mentale, quindi della salute e della longevità. Lo straordinario miglioramento della qualità della vita avvenuto nel corso degli ultimi decenni è probabilmente da attribuire anche a un’alimentazione migliore: avere abbastanza da mangiare è anche la premessa di ogni tipo di emancipazione individuale e di sviluppo economico. Mangiare è anche un piacere fondamentale della vita, accessibile a tutti e di cui nessuno può fare meno. Un piacere che ci unisce agli altri. La tradizione alimentare è uno specchio della nostra vita che si evolve con i tempi, e ci dice chi siamo, e a quale comunità apparteniamo. Per tutte queste ragioni, il cibo è davvero “energia per la vita”. Un’alimentazione sostenibile prevede il consumo di cibo nutrizionalmente sano, con una bassa impronta in termini di uso di suolo e di risorse idriche impiegate, con basse emissioni di carbonio e azoto, attento alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi, ricco di cibi locali e tradizionali, equo e accessibile per tutti. Indispensabile sarà il contributo di tutti noi: di certo un percorso non facile, ma necessario. novembre 2015


[ s tile natura le ]

Prof. Alessandro Miani

Presidente SIMA, Società Italiana di Medicina Ambientale ONLUS info@simaonlus.it

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Non si può ammirare la natura per procura. Winston Churchill

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VIVERE SECONDO NATURA

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Passare parte del proprio tempo a contatto con la natura è scientificamente dimostrato apportare benefici a livello fisiologico umano e quindi di salute complessiva e di migliore qualità della vita. Esempi ne sono l’abbassamento del livello di cortisolo, la riduzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna; l’aumento dell’attività simpatica complessiva e l’abbassamento del livello di glucosio nel sangue. È noto che l’uomo ha un innato desiderio/richiamo spontaneo nei confronti della natura. Lo diceva già l’etologo Konrad Lorenz, Premio Nobel per la medicina nel 1973. Lo hanno ribadito le ipotesi del sociobiologo britannico Edward Wilson nel 1984 e lo confermano anche molte recenti ricerche. Si tratta della biofilia, ovverosia della predisposizione biologica umana a ricercare il contatto con le forme naturali. Stare in un ambiente naturale ci procura benessere e ci fa sentire a nostro agio. Progettare in chiave green, quando case, uffici ed infrastrutture imitano la natura, significa apportare benefici sia in termini di salute che economici per tutta la popolazione: lo rivela un recente rapporto di Terrapin Bright Green in cui si evidenzia come ad esempio vivere o lavorare in un ambiente naturale, dalle forme organiche, realizzato con materiali naturali e che comprenda spazi verdi, riduca i livelli di stress, causa di malattie cardiovascolari e di disturbi psichici. I benefici non si limitano solo alla nostra salute ma interessano anche il portafoglio: chi possiede una casa con vista su panorami naturali particolarmente belli, ha un guadagno maggiore nella vendita dell’immobile che va dal 50 al 120 per cento; i quartieri costruiti secondo i principi della bioedilizia sono soggetti a una minore incidenza della novembre 2015

criminalità, come effetto dell’influenza positiva dell’ambiente naturale; nelle scuole in cui le aule sono ben illuminate, da luce naturale, durante tutta la giornata scolastica, c’è un più veloce indice di apprendimento da parte dei bambini; sul luogo di lavoro, il contatto anche solo visivo con la natura rende i dipendenti più produttivi; i pazienti ospedalizzati che possono vedere dalla finestra della loro stanza un panorama naturale hanno una degenza inferiore di circa il 10 % rispetto ad altri degenti che non hanno la stessa visuale; gli esercizi commerciali che si trovano in una zona circondata da verde ben curato beneficiano di una maggiore considerazione da parte degli acquirenti, che percepiscono eventuali prezzi più elevati giustificati. L’aver voglia di tornare a vivere in campagna perché non se ne può più della città, da questi dati, sembra proprio essere un desiderio che ha un fondamento scientifico.

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[ s tile natura le ]

NON SI LASCIANO INTIMORIRE DALLA PIOGGIA 21.000 I “CONTAGIATI DALLA BELLEZZA” DI ORTICOLARIO A cura di Gloria Mauri

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«Siamo soddisfatti per la buona riuscita di questa edizione - commenta Moritz Mantero, Presidente di Orticolario -: il pubblico non si è lasciato intimorire dalla pioggia, quell’elemento naturale tanto prezioso per il giardino e per la vita, ma che in Italia, rispetto a molti altri Paesi europei, fa ancora paura. Si è lasciato invece “contagiare” da Bellezza ed Eleganza, segni distintivi di questo evento». L’incessante pioggia che si è abbattuta su Cernobbio nelle 3 giornate di Orticolario 2015 non ha infatti scoraggiato i quasi 21mila appassionati di giardinaggio che certo non volevano lasciarsi sfuggire le importanti novità di questa settima edizione, “IL Contagio della Bellezza”, che si è tenuta dal 2 al 4 ottobre: dalle collezioni botaniche alle magnifiche ortensie, protagoniste di questa edizione, dai giardini creativi alle installazioni artistiche, senza dimenticare le Tavole Rotonde Contagiose, le conferenze e i laboratori per bambini. Quest’anno Il viaggio alla scoperta delle infinite esperienze sensoriali della Natura ha avuto come protagonista il senso del tatto. Madrina e ospite d’eccezione è stata invece Anna Zegna, Image Advisor del Gruppo Ermenegildo Zegna, General Manager dell’Oasi Zegna e grande appassionata di natura, giardini e parchi.

I Premi Nella giornata di venerdì 2 ottobre sono stati consegnati i tantissimi premi e menzioni speciali che le giurie ‘tecnica’, ‘estetica’ e ‘giardini’ hanno assegnato alle migliori proposte tra tutti gli espositori di questa edizione 2015 (i dettagli su www.orticolario.it). La ‘giuria tecnica’ ha valutato l’ampiezza della collezione, l’attenzione alla ricerca e la rarità delle essenze proposte dai vivaisti. La ‘giuria estetica’ ha valutato gli allestimenti degli spazi espositivi, comprese le soluzioni illuminanti, premiando il miglior allestimento. La ‘giuria giardini’ ha valutato la qualità della realizzazionovembre 2015

ne, l’armonia dell’installazione, la scelta botanica, la qualità delle piante, la fattibilità (in un giardino reale), l’innovazione, la corrispondenza tra il progetto presentato e la realizzazione, la corrispondenza tra le piante dichiarate e le piante dimostrate. Novità dell’edizione 2015 sono i premi “Oltre i confini” e “Giuria Popolare”. Il primo è stato assegnato al giardino “Il giardino dei Sensi” realizzato da Lucia Panzetta di Campitello (MN) nel Cortile d’onore di Palazzo Cernezzi a Como, per la miglior realizzazione tra gli spazi allestiti nelle città di Como e Cernobbio. Il Premio “Giuria Popolare” votato dai visitatori di Orticolario, verrà assegnato nei prossimi giorni. Archiviato l’evento 2015, il Comitato Strategico già è al lavoro per l’ottava edizione, che si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre 2016.

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[ erba r io magico ]

LA SANTOREGGIA COMBATTE IL MALUMORE A cura di Marica De Bonis

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Molto usata sia come erba aromatica che per le sue proprietà officinali, era conosciuta dagli antichi Romani con il nome di Satureia, “erba dei Satiri”, per la sua pelosità che richiamava quella dei satiri, ma anche per le sue ritenute notevoli proprietà afrodisiache, tanto che gli antichi raccomandavano moderazione per il suo consumo, per non scatenare una sessualità smodata. I Greci la dedicavano a Dioniso, capace di far perdere a uomini e donne le inibizioni perché potessero lanciarsi in danze sfrenate e liberatorie. Oggi infusi e tisane di santoreggia si usano in erboristeria come diuretico e

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rimedio naturale contro vermi e malanni dell’intestino. Ma la nomea di “erba d’amore” rimane. L’aroma avvolgente del suo olio essenziale agisce anche come un antidepressivo naturale grazie alle sue proprietà toniche e stimolanti la risposta ai cali fisici, allo stress e agli sbalzi d’umore, oltre alle tante altre (antisettiche, espettoranti, immunostimolanti, antibatteriche ed antimicotiche, carminative, afrodisiache, coleretiche, spasmolitiche). Insomma questa pianta, chiamata anche “ginseng italiano”, è nostra amica e ci aiuta anche ad affrontare in perfetta forma il cambio di stagione.

L’erba dei fagioli Imparentata con erbe nobili come il timo, la lavanda e la salvia, nell’antica Roma la santoreggia era molto apprezzata ed utilizzata come ingrediente per insaporire i piatti: i romani amavano particolarmente il sapore suo sapore speziato simile a quello del timo, ma più deciso e amaro, tanto da usarlo con ogni tipo di piatto. Durante il regno di Cesare, si ritiene che i Romani abbiano introdotto la santoreggia in Inghilterra, dove divenne rapidamente popolare sia come medicina, che come pianta culinaria. Ancora oggi è molto usata in Inghilterra, tanto che il suo nome in inglese è “savory” cioè “saporita”, ed infatti è usata per aromatizzare moltissimi piatti e insalate. La santoreggia è particolarmente indicata per accompagnare nei condimenti i legumi: i popoli germanici non consumavano mai i fagioli senza prima insaporirli con questa piantina, tanto che essa era da loro denominata “erba dei fagioli”.


[ hi-tech ] A cura di di Alberto Zonna

LG WATCH URBANE LUXE Il noto produttore ha progettato una speciale versione dello smartwatch LG Watch Urbane, trasformandolo da semplice oggetto tecnologico ad un accessorio di gran lusso. Non cambiano le caratteristiche tecniche (s.o. Android Wear), ma il cinturino sarà in pelle di alligatore e la cassa in oro 23 carati (più resistente del 24k e più pesante del tradizionale 18k usato nei tradizionali orologi di lusso): sarà prodotto in edizione limitata (500 pezzi in tutto) per pochi clienti che cercano un prodotto di qualità, senza badare troppo al prezzo. L’attenzione ai dettagli si nota LG ROLLY KEYBOARD anche nel sistema di blocco del Si arrotola in un parallelepipedo cinturino, inventato da Louis compatto ed è pronta per essere Cartier nel 1910. Potrà essere infilata nella borsa: parliamo di Rolly acquistato solo negli Stati Uniti Keyboard la tastiera Bluetooth portatile ad un prezzo di 1.200 dollari. LG per smartphone e tablet. Ha una corsa dei tasti di 17 mm, praticamente come una tastiera desktop, si collega facilmente e si riconnette da sola. È OWNFONE dotata di una singola batteria AAA in Ben venga la tecnologia, grado di alimentare la tastiera per circa purché sia alla portata di 3 mesi di uso medio. Si accoppia tutti. La startup londinese anche con due dispositivi alla volta, e OwnFone ha realizzato quelpassare da uno all’altro sarà questione lo che secondo gli esperti è di un clic. Ha da poco debuttato negli il telefono cellulare più faciStati Uniti (prezzo 119 dollari) ma le da maneggiare rispetto presto dovrebbe arrivare anche da noi. agli altri prototipi rivali, pensato soprattutto per bambini, anziani e disabili che hanno bisogno di tenersi spesso in contatto con i parenti più stretti o con i propri genitori. Pochi tasti, uno per rispondere, uno per accedere e spegnere il telefono e uno per ogni contatto (12 al massimo). Semplicissimo e personalizzato sul singolo utente, il telefono arriva già completamente programmato e pronto all’uso. Ordinabile per ora in Inghilterra, è in attesa di sbarcare sul mercato mondiale ad un prezzo economico che parte da ca 70 euro. Informazioni: www.ownfone.com.

POLAROID SNAP

È il “ritorno al futuro” di Polaroid, che ha realizzato questa nuova fotocamera rivisitando in chiave contemporanea le classiche fotocamere istantanee. È versatile, leggera e comoda, perfetta per tutte le occasioni: dotata di un sensore da 10 megapixel ci consente di mettere lo scatto su carta in tempo reale grazie a una stampante integrata. Ogni foto in formato da 5,08 x 7,62 cm viene stampata (a colori, bianconero o ‘vintage’) su carta Zink (un sistema senza-inchiostro che dura nel tempo) in appena un minuto. Si può usare come una normale digitale. Disponibile in quattro colori, costa circa 90 euro (la carta costa circa 20 euro per 30 pose). novembre 2015

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[ ruote & motori ]

HURACÀN LP 610-4 la Lamborghini dei record!

A cura di Luca Medici*

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Un uragano già di suo, è una furia e devo ammettere che mai un nome poteva essere più azzeccato per una Lamborghini! Per capire di cosa stiamo parlando è meglio snocciolare subito i suoi numeri: 5.204 cc la cilindrata, 326,4 Km/h la velocità massima, 2,798 secondi da 0 a 100 Km/h ed un prezzo di 206.790 Euro, stupiti? Io sì! Considerando che l’erede della Gallardo ha battuto tutti i record (già superlativi) precedentemente fissati. Migliorano anche lo spazio di frenata e il cambio, ora più veloce. Le concorrenti dirette sono Ferrari, Porsche e McLaren che in questi anni hanno

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realizzato automobili davvero fantastiche, al top per prestazioni e tecnologia, ma questa Lamborghini ha i numeri e la grinta per spiazzare la concorrenza. Motore aspirato, trazione integrale, cambio a doppia frizione e contenimento del peso, ecco alcuni dettagli che mette in gioco per diventare ancora più aggressiva e sicura! La linea è muscolosa, trasmette potenza e solidità, ma la facilità di guida rende questa supercar utilizzabile quotidianamente, sempre che siate così coraggiosi da posteggiarla al supermercato... ma è molto meglio un giro in pista! Davanti assomiglia alla Aven-

tador, ma più “piccola” mentre dietro i richiami alle Lambo del passato sono molti (Miura anni ‘60). A mio avviso si poteva fare di meglio, la Gallardo al lancio aveva elementi stilistici più accattivanti. Una volta entrati nell’abitacolo le cose cambiano. Il suo look rinnovato cattura lo sguardo che si ferma su due dettagli, le nuove bocchette di aerazione e il quadro strumenti caratterizzato dallo schermo TFT. Le prime interrompono la linearità della plancia, caratterizzando non poco l’abitacolo, mentre il secondo dona tecnologia al cruscotto diventando facilmente leggibile in qualsiasi novembre 2015


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condizione di luce. La cosa più interessante è la possibilità di visualizzare lo schermo TFT in tre modi diversi: contagiri, navigatore satellitare e infotainment. La posizione di guida è comoda ed è facile trovare la giusta posizione, l’unico neo sono i sedili a guscio, hanno un’imbottitura talmente esigua che già dopo pochi chilometri il corpo risulta affaticato. La scocca è costruita in alluminio, ma ci sono nuovi elementi realizzati in polimeri rinforzati in fibra di carbonio per garantire una rigidità maggiore che protegge meglio gli occupanti in caso di incidente. Inoltre, l’utilizzo di materiali leggeri ha connovembre 2015

sentito di fissare il solo peso della scocca a circa 200 Kg a tutto vantaggio dei consumi e delle emissioni, che rientrano nei limiti previsti dalla normativa Euro 6 grazie anche al sistema start/stop. Dicevo prima che il nuovo cambio è più veloce, un doppia frizione a 7 marce che sostituisce l’elettroattuato della Gallardo. Nuovo è anche lo sterzo elettromeccanico e a richiesta è possibile montare le sospensioni magnetoreologiche. Le finiture generali sono buone, tranne qualche dettaglio trascurabile all’interno del cofano motore che contraddistinguono una costruzione artigianale, ma a mio

& motor i ]

avviso sono i diversi componenti che stonano parecchio. Infatti, una nutrita serie di comandi sulla consolle sono ripresi senza nessuna modifica dalla produzione Audi. Penso che con un prezzo vicino a quota 250.000,00 (optional inclusi) si poteva anche fare uno sforzo per garantire unicità a questa vettura! Dettagli secondari, ci mancherebbe, la vettura è magnifica e sorprendente, una belva da strada che saprà ripagare i fortunati proprietari con emozioni pure... una nuova Lamborghini che resterà nella storia di questa gloriosa casa. *www.my-home.biz

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[ a genda italia ]

NOVEMBREMILANO

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iL Mercato deLLe storie MUBA, il Museo dei Bambini, ospita questa mostra-gioco dedicata ai temi della narrazione, che si presenta come un vero e proprio mercato con bancarelle, cassette di legno e una grande quantità di oggetti in vendita. Scopo della mostra è stimolare la fantasia narrativa dei bambini nonché educarli all’ascolto. Spostandosi da un chiosco all’altro, i bimbi potranno costruire le proprie storie raccogliendo dalle bancarelle gli elementi essenziali, come il titolo, i personaggi, i mezzi di trasporto, i paesaggi. Il percorso si conclude con lo scambio delle storie, la narrazione e l’ascolto. Info su www.muba.it

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TORINO novembre

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cioccoLatÒ - chocoLate eXPLoit La ‘dolce’ kermesse torna nella capitale sabauda con una nuova ricca edizione che, in onore dell’Expo di Milano, sarà all’insegna del claim “Chocolate exploit”! Ci sarà anche una rassegna dal titolo “Cioccolata con l’Autore” e lo speciale “Gianduiotto Day”, cioccolatino simbolo della città di Torino. E poi ancora tanti incontri con esperti del settore, visite agli spazi espositivi e all’area “Boutique” riservata ai palati più raffinati e sofisticati. Non manca lo spazio “Equochocolate” dedicato al cioccolato equosolidale.

BOLZANO novembre gennaio

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Mercatini di nataLe in aLto adige Da Merano a Bolzano, passando per Trento e Bressanone, sono moltissimi gli appuntamenti natalizi altoatesini che richiamano antiche tradizioni e riti tipici della regione. Il mercatino di Natale di Bolzano, il più grande d’Italia, da quasi due decenni attira ogni anno una folla di visitatori grazie alla suggestiva atmosfera che invade le piazze e i vicoli della città, con le sue tradizionali bancarelle di legno avvolte dal profumo del Vin Brulè.

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63ª esPosiZione internaZionaLe canina Dopo Milano, Genova è la più importante delle 60 expo canine organizzate in Italia. L’appuntamento vedrà una serie di concorsi e sfilate di esemplari provenienti da tutta Europa, arricchiti da “best in show” sotto l’occhio attento di preparate giurie internazionali che premieranno i migliori esemplari a 4 zampe. Una giuria speciale, composta da bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni, voterà, tra i cuccioli che parteciperanno alla ‘Pro Plan Cup’ in programma domenica, il “cucciolo di Babbo Natale”. Info: www.gruppocinofilogenovese.it

i PresePi deL Mondo in arena Nella magica cornice delle millenarie pietre dell’anfiteatro romano si svolgerà la 32a edizione di questa suggestiva manifestazione che come ogni anno conterà sulla presenza di centinaia di presepi. Si tratta di vere opere d’arte provenienti da tutti gli angoli del mondo: Europa, Africa e America Latina in primis, ma anche Corea, Cina e Giappone. Per chi non l’ha mai vista merita un viaggio nella città scaligera. Ulteriori informazioni su www.presepiarenaverona.it.

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VERONA gennaio novembre 2015


RICETTE DI FAMIGLIA

Benedetta Parodi ci invita a dare un’occhiata nella caotica cucina di casa sua, per imparare a preparare oltre 150 nuove ricette. È un libro di “famiglia” per tutte le amiche che vogliono avere sempre un’occasione per rendere piacevole una giornata frenetica. Vedremo come nel via vai di casa Parodi si gustino sempre colazioni golose, pranzi veloci ma stuzzicanti, cenette in compagnia o uno spuntino fuori orario a lume di candela, trasformando ogni giorno in un’occasione speciale! Benedetta Parodi, (Rizzoli)

SCELTI PER VOI

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PARIGI È SEMPRE UNA BUONA IDEA

Rosalie è famosa per i suoi biglietti di auguri che realizza a mano. È anche una fedele abitudinaria con i suoi riti del caffè, delle creme al mattino, dell’ultimo calice di vino dopo la chiusura della “papeterie”. Ad ogni suo compleanno sale i 704 gradini della Tour Eiffel e lancia in aria un biglietto con scritto un suo desiderio… che un giorno cade nelle mani di un affascinante professore americano.

PROMETTO DI SBAGLIARE

nicolas Barreau, (Feltrinelli)

LA CUSTODE DEL MIELE E DELLE API

Dopo lo straordinario successo del suo “Il sentiero dei profumi”, Cristina Caboni in questo suo nuovo libro ci racconta la storia di Angelica, una donna che non vuole mettere radici, sempre sul chi vive e pronta a fuggire da qualsiasi cosa od situazione. Solo accanto alle sue api Angelica sente di essere a casa, protetta, amata, avvolta dal profumo intenso del loro miele. È una apicultrice itinerante che segue solo il filo magico del miele per riuscire ad esprimere le sue emozioni. cristina caboni, (Garzanti)

L’INCANTO DELLE SIRENE

Il clamoroso omicidio di una top model durante una delle sfilate più attese della “stravolgente” settimana della moda milanese rischia di mandare in tilt tutto il mondo del fashion accorso a Milano. Il commissario Ferraro un po’ malmesso del fisico e nello spirito, sapeva che forse proprio in quella settimana avrebbe dovuto andare in ferie. Bisogna assolutamente scoprire l’assassino in mezzo ad una girandola di personaggi l’autore, come sempre, sa emozionare i lettori. gianni Biondillo, (Guanda) novembre 2015

Un uomo è seduto accanto alla finestra di un locale rumoroso ed affollato, come sempre ogni lunedì mattina. Si volta e resta stupito, lei è lì davanti a lui, una visione! Quanti anni erano passati da quando l’aveva lasciata, senza un perché. Entrambi si sono rifatti una vita, ma questa volta non può lasciarla andare. Nell’abbracciarla in mezzo ai tanti passanti promette di amarla di nuovo e per sempre. È l’inizio della loro nuova storia d’amore. Pedro chagas Freitas, (Garzanti)

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DANIELA ZUCCOLI BONGIORNO

Anno 5 - Novembre 2015 • Periodico di Cultura e Società

ricordando Mike… ANSELM KIEFER:

I Sette Palazzi Celesti all’HangarBicocca L’HISTOIRE DE MANON

alla Scala di Milano L’È VÙN DE LA SENAVRA

e altre storie di fantasmi



STORIA & LEGGENDA

IL “VECCHIO DELLA SENAVRA” E ALTRE STORIE DI FANTASMI A cura di PAOLO MINOTTI

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he ci crediate o no, a Milano si può andare a caccia di fantasmi. Sì, proprio così, la nostra città pullula di fantasmi. Sono solo leggende metropolitane? Eppure ci sono le prove. Ma non è la prima volta che vi raccontiamo storie a tal riguardo. Tanto per cominciare, chissà quante volte vi sarà capitato di passeggiare per Corso XXII Marzo non sapendo che stavate passando davanti al vecchio manicomio di Milano - la Senavra - e, peggio ancora, che avreste potuto incontrare il fantasma di un vecchio matto che si aggira dalle parti di Piazza Maggi. L’edificio al civico 50 oggi ospita una chiesa, la parrocchia del “Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo”, ma in passato fu sede di ricovero di persone con ‘malesseri psico-fisici’, il primo aperto in città nel lontano 1780 che divenne, nella prima metà dell’Ottocento, la sede del “Manicomio di Milano”. Tornando al nostro “vecchio della Senavra”, fate attenzione se passate di lì a tarda sera, perché il suo fantasma non attende altro che genti da infastidire. Se non volete incontrarlo (…magari per chiacchierare un po’) dovete lanciare una monetina alle vostre spalle: il fantasma si ferma, la raccoglie e poi sparisce. Perciò, se di notte capiterete davanti alla Senavra, tenete qualche centesimo a portata di mano, vi potrà servire. Un altro fantasma che si aggira intorno a Piazza Maggi, pare appartenga a una tale Carlina, protagonista di una ben tragica storia di tradimenti. Ancora un racconto degno di nota parla invece di

In alto la Parrocchia del “Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo”, in passato ricovero per malati di mente

un enorme cane fantasma nero che gironzola di sera intorno a via Cadore: il molosso aliterebbe sugli incauti passanti niente meno che acetilene. Sempre in zona XXII Marzo, si narra di altre oscure figure che si aggirano nella nebbia davanti alla chiesa di Santa Maria del Suffragio. Anche altre zone di Milano sono però interessate da misteriose apparizioni. Più testimonianze parlano ad esempio dello spettro di un monaco che apparirebbe tra via Sarpi e via Ceresio, inveendo contro l’immoralità dei costumi odierni e richiamando le genti alla conversione. Poco distante dal Duomo subito dietro via Larga, in piazza Santo Stefano, si sentono invece le urla e gli strepiti del fantasma di un uomo che in passato era stato murato vivo nel campanile dell’omonima chiesa. Sempre in piazza Santo Stefano, ove si trova la piccola chiesa di San Bernardino alle Ossa, si dice che ogni anno, nel giorno della ricorrenza dei morti - il 2 novembre - appaia il fantasma di una bambina i cui resti sono lì conservati. Per ora ci fermiamo qui, avete già abbastanza spettri da cacciare, ma presto torneremo a raccontarvene ancora!

L’È VÙN DE LA SENAVRA Modo di dire milanese equivaleva a tacciare qualcuno di pazzia 24oreNews

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Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 5 - No. 11 novembre 2015

In copertina: Mike Bongiorno

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PERSONAGGIO

Novembre

A tu per tu con Daniela Zuccoli Buongiorno

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Ranuccio Bastoni Roberto Bernorio Cinzia Boschiero Stefano De Angelis Gabriella Fiumani De Simone Paolo Mariconti Marina Mazzolari Luca Medici Angela Minutillo Bertanza Camila Rodrigues Media Partner

ARTE E CULTURA

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Novembre: i teatri Teatro alla Scala: L’Histoire de Manon Novembre: le mostre Anselm Kiefer. I Sette Palazzi Celesti

FASHION

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Anticipazioni moda donna P/E 2016

BEAUTY

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I consigli di Marina Mazzolari

MILANO SI RACCONTA

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Nascerà a Milano “Piazza Allegria” La nuova Fiat 500C tra le star del Milano amfAR galà “Ho vinto il dolore” il nuovo libro di Paolo Mariconti Due abiti per “gli angeli”

GIROMILANO

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Milano da scoprire

SPETTACOLI

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Novembre: i concerti

IL SESSUOLOGO

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Le fantasie sessuali anonime

COME STAI?

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Mesoterapia e cura del dolore I rimedi dell’Omeopatia Unicista Un “diavoletto” che ci aiuta a stare meglio

ANDATA E RITORNO

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Un week end a Torino La mostra di Monet a Torino

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Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Carlo Kauffmann Edizioni Le Roy srl - Milano, via Vitruvio 43 telefono: 3774695715 e-mail: redazione@le-roy.it redazione@24orenews.it online: www.24orenews.it Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati - MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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È

stata la protagonista dell’autunno milanese, Daniela Zuccoli Bongiorno, vedova dell’indimenticabile Mike: nel giro di un mese ha organizzato una grande asta benefica di “memorabilia” del marito ed ha ottenuto dal Comune, a neanche sei anni dalla scomparsa del presentatore, che gli venisse intitolata una strada di Milano. Da tempo si diceva infatti che la città di Milano, amatissima da Mike Bongiorno, non avrebbe dimenticato il grande presentatore che proprio nel capoluogo lombardo aveva raccolto i maggiori successi, umani e professionali, diventando nel tempo quasi un creatore della televisione italiana. Daniela Zuccoli Bongiorno si racconta. Seduta in disparte, in una saletta della casa d’aste Il Ponte che ha “battuto” con grande successo i ricordi e le cose più care di Mike Bongiorno, rievoca con calore la sua vita accanto al grande presentatore. E questi ultimi sei anni, trascorsi nella sua struggente mancanza alleviata dall’affetto dei figli e dei nipotini. «Sono stati sei anni difficili - mi spiega Daniela - perché quando una persona con la quale si è condivisa una vita lunghissima viene a mancare, non è retorico dire che una parte di te se ne va. Da quando non c’è più ogni volta che prendo un’iniziativa o affronto

DANIELA ZUCCOLI BONGIORNO «È come se Mike mi seguisse e mi desse un consiglio, ancora oggi» A cura di RANUCCIO BASTONI

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un problema mi viene spontaneo chiedere: lui che cosa farebbe? È come se mi seguisse e mi desse un consiglio, ancora oggi». Sei anni durante i quali Daniela con i figli, Nicolò, Michele e Leonardo, si è battuta perché non svanisse il ricordo di Mike riuscendo a convincere il Comune di Milano a intitolargli anche una strada. La nuovissima via Mike Bongiorno, fra i grattacieli e le strade sospese nel cielo di vetro e cemento, di Porta Nuova. «Negli ultimi anni Mike aveva riscoperto il suo passato eroico. Gli piaceva ricordare di


PERSONAGGIO quando durante l’occupazione tedesca faceva la staffetta per i partigiani e finì anche nel carcere di San Vittore dove fu rinchiuso nella cella accanto a quella di Indro Montanelli. Il suo amore per la città di Milano nasceva anche da queste sue avventurose esperienze». «Ho notato che la “sua” strada a Milano corre parallela al Viale della Liberazione… Un gioco del destino? O forse da lassù Mike, con la sua solita ironia, ha un po’ aggiustato le cose?», conclude con un sorriso. Mike era legato a Milano anche e soprattutto per il suo passato televisivo. Dal capoluogo lombardo il presentatore, infatti, aveva tenuto a battesimo la televisione appena nata contribuendo coi suoi programmi ed i suoi successi (chi non ricorda “Lascia o Raddoppia”?) a farla sviluppare su tutto il territorio nazionale. Negli ultimi anni sia la RAI che Mediaset, che gli dovevano moltissimo, si erano un po’ dimenticate di lui. Ma Mike non demordeva e così, poco prima che morisse, accettò un’offerta di Sky riproponendo un programma storico, “Rischiatutto”. Era il mese di marzo del 2009. «Mike era una miniera di idee. Non stava mai fermo un momento. L’esperienza di Sky lo elettrizzava. “Sono andato sul satellite”, ripeteva, “Mi sento come un uomo sulla Luna”. Lo storico settimanale Grand Hotel gli dedicò allora la copertina di Natale vestito appunto da astronauta».

Mike Bongiorno nello studio della sua abitazione

Sotto: Daniela con i figli, Nicolò, Michele e Leonardo

Daniela ha scritto anche un libro intitolato “Come uno strano profeta”, (un richiamo a come lo aveva ricordato la poetessa Alda Merini) il cui ricavato è servito a finanziare un nuovo reparto di oncologia pediatrica all’Ospedale San Raffaele di Milano. «Nei primi mesi dopo la sua morte, quando più forte avvertivo la sua mancanza, mi sono scoperta a meditare sul fatto che negli ultimi tempi Mike era molto cambiato. Anche se continuava ad essere allegro ed espansivo, sempre più spesso assumeva un tono profetico. Come se sentisse imminente la sua fine e volesse mettere in chiaro aspetti e comportamenti della sua e della nostra vita. Affrontava le cose in modo molto profondo e sembrava che intuisse che ci avrebbe presto lasciato. L’ultima sera, a Montecarlo, ad esempio, durante la cena con una coppia di amici, disse «Glielo dirà poi Daniela…» lasciando tutto in sospeso, come se sapesse che all’indomani lui non ci sarebbe più stato. La mia più grande consolazione rimane il fatto che se ne sia andato senza soffrire, all’improvviso, quella mattina dell’8 settembre 2009 a Montecarlo. Mentre facevamo colazione infatti, arrivò sul cellulare la foto della nostra ultima nipote, Luce, nata da due giorni, fotografata nell’incubatrice sotto la lampada per l’ittero. Mike, guardandola, disse: «Che bella, sembri tu quando prendi il sole». È stata quella l’ultima cosa che mi ha detto». 24oreNews

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CARTELLONE TEATRI NEWSIES IL MUSICAL Ambientato a New York alla fine dell’800, lo spettacolo è ispirato dal vero “sciopero degli strilloni del 1899” e racconta l’esaltante storia di Jack Kelly, il carismatico leader di una banda sgangherata di giovani venditori di giornali. Quando i giganti dell’editoria alzano i prezzi della distribuzione a spese degli strilloni, Jack raduna i giovani strilloni della città per scioperare a favore dei propri diritti. 1-28 Novembre 2015: Barclays Teatro Nazionale

NON TI PAGO! Commedia tra le più brillanti del repertorio eduardiano. Il protagonista Ferdinando, personaggio ambiguo e surreale gestore di un botteghino del lotto a Napoli, è un accanito giocatore eccezionalmente sfortunato. Al contrario un suo impiegato Mario, suo futuro genero, interpretando i sogni, colleziona vincite e addirittura un giorno gli capita di vincere una ricca quaterna di quattro milioni delle vecchie lire. 10-22 Novembre 2015: Piccolo Teatro Strehler

SALOMÉ Composta da Oscar Wilde nel 1891 a Parigi, anarchica, estremistica, insolente, è poco conosciuta in Italia, forse messa in ombra dalla popolarità della versione operistica di Richard Strauss. È un suggestivo atto unico, con brani tratti dalle ultime opere dello scrittore ma anche da testimonianze, interviste e dichiarazioni. 3-22 Novembre 2015: Elfo Puccini – Sala Fassbinder

IL SIGNOR DI POURCEAUGNAC Omaggio a Molière ed alla tradizione comica napoletana, si rifà ai canovacci della commedia dell’arte. Pourceaugnac è un erede della maschera campana di cui assume tutta l’umanità, tutte le funzioni dissacratorie, comiche e poetiche. È ridicolo, goffo, antipatico a volte, ma lo diventa anche a causa dello sguardo che gli altri portano su di lui. È dunque il capro espiatorio della società falsa in cui vive. 10-22 Novembre 2015: Franco Parenti - Sala 3

QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO La malattia, la diversità, la coercizione, la privazione della libertà sono temi tutti straordinariamente presenti nello spettacolo di Dale Wasserman, tratto dall’omonimo romanzo di Ken Kesey, la cui versione cinematografica diretta da Miloš Forman è entrata di diritto nella storia del cinema. 4-15 Novembre 2015: Carcano SCENDE GIÙ PER TOLEDO “Scende giù per Toledo e va di fretta Rosalinda Sprint, è in ritardo col sarto e deve andare da Marlene Dietrich. Fra mezz’ora e quella non aspetta. Colpa della Camomilla Schulz...”. Così inizia una delle più travolgenti invenzioni letterarie, la storia di un travestito napoletano, emblema della stravaganza e fragilità di una città e dei suoi mutanti abitanti. 10-15 Novembre 2015: Verdi LE DONNE GELOSE È la prima commedia che Carlo Goldoni scrive interamente in veneziano. L’attenzione dell’autore si concentra su una zona circoscritta della città, un vicinato, un periodo preciso, gli ultimi giorni di carnevale, e su un’unica classe sociale di bottegai e mercanti, piccoli borghesi già sulla soglia dell’impoverimento. Fino al 22 Novembre: Piccolo Teatro Studio Melato

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CALENDAR GIRLS Una commedia tutta al femminile, grande successo al cinema e da anni sold out al teatro in Inghilterra. Un gruppetto di signore per realizzare una raccolta di fondi da destinare in beneficenza, realizza un calendario che le vedrà ritratte in normali attività domestiche, ma con un particolare non convenzionale: posano senza vestiti. 12-29 Novembre 2015: Manzoni MAMMA MIA! Torna in Italia il musical dei record, una delle opere più longeve del WestEnd e di Broadway che ha incantato oltre 54 milioni di persone nel mondo: la prima produzione occidentale ad essere stata tradotta in mandarino e rappresentata in Cina. In scena il cast originale londinese, con Sara Poyzer nei panni di Donna, interpretata al cinema da Meryl Streep. Dal 24 novembre al 6 dicembre 2015: Arcimboldi


ARTE E CULTURA

L’HISTOIRE DE MANON Direttore David Coleman Coreografia Kenneth MacMillan Musiche Jules Massenet Dal 12 al 20 Novembre 2015 Durata spettacolo: 2 ore e 30 minuti inclusi intervalli

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l balletto è basato sul racconto “L’ Histoire du Chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut” dell’abate Antoine Francoise Prévost. Pubblicato nel 1731, è il settimo e ultimo volume di “Mémoires et aventures d’un homme de qualité” a cui di Manon si sono ispirati anche Auber, Massenet e Puccini per le loro opere liriche. Questo soggetto fu poi ripreso anche in Italia dal coreografo Giovanni Casati, che andò in scena per la prima volta a Milano al Teatro alla Scala nel 1846 e che ebbe una grande fortuna negli anni successivi. Le musiche scelte per la partitura del balletto di MacMillan sono tutte di Massenet, ma nessun brano è stato estratto dalla sua opera Manon. Anche il balletto nacque col titolo “Manon”, ma quando fu presentato all’Opéra di Parigi nel 1990 si rese necessario trasformare il titolo in “L’Histoire de Manon”, come fermamente richiesto dagli eredi del compositore francese che imposero il nuovo titolo anche per le rappresentazioni scaligere del 1994. Nella Francia del secolo dei Lumi le fortune si creano e si disfano con la rapidità di un temporale. Manon, seducente giovane dal fascino pericolosamente innocente, cede alle lusinghe della ricchezza e si fa calcolatrice e corrotta. Per il fratello Lescaut è “merce

di scambio”, per il vecchio Monsieur G.M. è l’oggetto del desiderio; per lo studente Des Grieux è il vero e puro amore. Il personaggio creato da Prévost, diventato popolare grazie al melodramma, acquista una nuova e affascinante vita con la danza: in un eccellente esempio della sua creatività MacMillan delinea il fascino e la tragedia della protagonista e crea splendidi ruoli maschili, per un balletto appassionante, vero e coinvolgente sul piano drammatico, psicologico e coreografico. In scena, per tre serate, tornano le étoiles Svetlana Zakharova e Roberto Bolle.

L’HISTOIRE DE MANON: APPUNTAMENTI

3 Novembre: 12, 14, 15, 17, 18, 19

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, 20 - ore 20:00;

18 - ore 14:30

ALTRI APPUNTAMENTI NOVEMBRE 3 2 - ore 20:00 | Pierre-Laurent Aimard e Tamara Stefanovich in Concerto 3 3, 6, 11, 13 - ore 20:00; 8 - ore 15:00 | Wozzeck 3 4 - ore 20:00 | “Falstaff” 3 5 - ore 15:00; 18 - ore 11:00; 22 - ore 15:00 | Il flauto magico per i bambini 3 5, 7, 9, 10, 21, 22 - ore 20:00 | Filarmonica della Scala 3 10 - ore 18:00 | Prima delle Prime: “L’histoire de Manon” 3 12 - ore 17:00 | Ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’Accademia Teatro alla Scala 3 14 - ore 17:00 | Grandi Voci alla Scala: “Piero Cappuccilli” 3 15 - ore 20:00 | Christian Gerhaher (baritono) 3 16 - ore 20:00 | Maurizio Pollini (pianoforte) 3 30 - ore 18:00 | Prima delle Prime: “Giovanna D’Arco” [1]

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ScalAperta: biglietto sconto 50% 24oreNews

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CARTELLONE MOSTRE NOVEMBRE WE LAND. AMA LA TERRA COME TE STESSO The Lont T Art Space Via Senato 24, Milano Orari: lun-dom 10.00-23.00 Un monito al mondo intero per ricordare il bisogno di un lento e calmo “ritorno al futuro” inteso come contemplazione e attenzione intima alla terra. Il progresso spesso ha portato con sé i grandi problemi legati all’ecologia e all’inquinamento. E di fronte a questa folle frenesia dalla seconda metà del ‘900 alcuni artisti hanno sentito forte il ritorno alle origini, il ritorno alla natura: Antonio Biasiucci, Alberto Burri, Pierpaolo Calzolari, Daniele De Lonti, Walter De Maria, Olafur Eliasson, Hamish Fulton, Mario Giacomelli, Frank Gohlke, Andy Goldsworthy, Michael Heizer, Richard Long, Tancredi Mangano, Ana Mendieta, Giuseppe Penone. Per tutti loro diventa esiziale l’esigenza della ripresa del contatto semplice e immediato con la terra, l’acqua, gli alberi, le pietre, le montagne, le nuvole, i campi. Sino al 15 gennaio 2016 ADOLFO WILDT Galleria d’Arte Moderna Via Palestro 16, Milano Orari: lun 14.30-19.30; mar-mer, ven-dom 9.30-19.30; gio 9.30-22.30 Milano celebra uno dei più originali interpreti della scultura italiana e internazionale a cavallo tra ‘800 e ‘900 con una mostra monografica che prosegue l’indagine sui più grandi scultori dell’età moderna e contemporanea avviata dalla Galleria d’Arte Moderna con le esposizioni dedicate ad Alberto Giacometti e Medardo Rosso. Nato a Milano in un’umile famiglia di lontane origini svizzere, Adolfo Wildt entra ad appena 11 anni nella bottega di Giuseppe Grandi, esponente della Scapigliatura milanese: fu il primo contatto con il mondo della scultura, a cui si dedicherà lavorando soprattutto come finitore per i più noti scultori lombardi dell’epoca. Le sculture di Wildt, che ebbe tra i suoi sostenitori la critica Margherita Sarfatti e Gabriele D’Annunzio, portano tutte la memoria della sua formazione di artigiano. Sino al 14 febbraio 2016 LA BELLE ÉPOQUE. LA PARIGI DI BOLDINI, DE NITTIS E ZANDOMENEGHI Gam Manzoni Via Manzoni 45, Milano Orari: mar-dom 10.00-13.00; 15.00-19.00 L’affascinante mondo della Belle Époque è al centro della nuova mostra della Gam Manzoni, che indaga l’opera di 3 eccellenti pittori italiani che seppero confrontarsi con l’arte dell’Impressionismo maturando un linguaggio moderno e autonomo, che fece di loro tra i migliori cantori della Parigi fin de siècle: Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e Federico Zandomeneghi. Dopo essere entrati in contatto con i Macchiaioli, i 3 artisti italiani si trasferirono a Parigi, rispettivamente De Nittis nel 1868, Boldini nel 1871 e Zandomeneghi nel 1874, ottenendo ciascuno un successo internazionale. La mostra, che presenta in tutto 35 opere, offre l’occasione di approfondire uno dei periodi più interessanti della storia dell’arte dell’Ottocento. Sino al 21 febbraio 2016 FRANCESCO HAYEZ Gallerie d’Italia Piazza della Scala 6, Milano Orari: mar-mer, ven-dom 9.30 - 19.30; gio 9.30 - 22.30 I capolavori di Hayez, tra i protagonisti del romanticismo pittorico italiano ed europeo, arrivano a Milano per una grande mostra a cura di Fernando Mazzocca. Opere come i celeberrimi ritratti del Manzoni o della Principessa Belgiojoso, le opere di ispirazione storica, sacra o mitologica, le suggestioni orientaliste, i meravigliosi e sensuali nudi femminili. In tutto 120 opere provenienti dalle maggiori collezioni, pubbliche e private, con numerose novità, a partire dal ‘Bacio’, dipinto-icona dell’arte di tutti i tempi, qui presente per la prima volta nelle 3e versioni realizzate dal maestro, e dalle lunette affrescate destinate all’ufficio della Borsa di Venezia, a Palazzo Ducale, mai viste in pubblico. Dal 6 novembre 2015 al 21 febbraio 2016 10

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ARTE E CULTURA

ANSELM KIEFER. I SETTE PALAZZI CELESTI A cura di STEFANO DE ANGELIS

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aestose e imponenti, inquietanti e solenni, eppure illuminanti e leggere. L’emozione che trasmettono i ‘Sette Palazzi Celesti 2004-2015’ di Anselm Kiefer, installazione permanente allo Spazio “Navate” dell’HangarBicocca, è una sospensione del respiro. Come ha scritto Vincenzo Trione su ‘La Lettura’, Anselm Kiefer “sa farsi interprete del destino tragico della modernità”. Le sette torri, dal peso di 90 tonnellate ciascuna, che silenziosamente si presentano allo sguardo sono totem di una realtà inquietante, di una contemporaneità che ha perso la direzione e della quale rimangono solo macerie. I grandi artisti hanno un rapporto con la fede molto stretto, profondo, soprattutto privato, a volte consapevole altre inconsapevole. Ma esiste e alla fine esce sempre fuori dalle loro opere. L’installazione di Kiefer, che si completa con cinque grandi tele realizzate tra il 2009 e il 2013, non può che far zittire l’anima, portare lo spettatore a diretto contatto con Dio nel silenzio con se stessi, in maniera spiritualmente coercitiva. La disgregazione della vita nell’opera di Kiefer è potente, il suo ricordare che del nostro sono rimaste solo macerie è drammaticamente reale. Perché quello che viviamo ogni giorno non ci appartiene più. Ecco perché di fronte a questo progressivo sfaldamento morale e fisico Anselm Kiefer, artista tedesco classe 1945, ripete senza mai stancarsi che “quando tutto sarà finito, l’arte continuerà a esistere”. In una conversazione rilasciata a Tim Marlow registrata al Louisiana Museum of Modern

Art nel 2010 alla domanda «L’arte quindi è un’occupazione spirituale?», Kiefer risponde: «Sì, è così. Perché mette in connessione cose che altrimenti sarebbero separate. Un genere di connessione che non esiste più oggi: gli scienziati sono estremamente specializzati e i saperi sono separati tra loro. L’arte è l’unico modo di ricostruire un contesto». Parole che pesano e che mostrano chiaramente il perché Kiefer creda ciecamente nell’arte per ricostruire l’esistenza. Dall’arte può germogliare nuovamente la vita. E lo si vede anche nelle cinque grandi opere esposte ai lati dei sette palazzi celesti. All’assenza del tempo su paesaggi quasi lunari si contrappone la presenza di semi di girasole, segno di speranza. L’installazione ‘site-specific’ de I Sette Palazzi Celesti deve il suo nome ai Palazzi descritti nell’antico trattato ebraico ‘Sefer Hechalot’, il “Libro dei Palazzi/Santuari” risalente al IV-V secolo d.C. in cui si narra il simbolico cammino d’iniziazione spirituale di colui che vuole avvicinarsi al cospetto di Dio. HangarBicocca, Spazio “Navate” Via Chiese 2, Milano Installazione permanente Orari: gio-dom 11.00-23.00 Ingresso Libero

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SCOGNAMILIO

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VERSACE

BLUMARINE

arà molto femminile e seducente, ma sempre con stile ed eleganza, la donna della primavera estate 2016. Tessuti ricchissimi e innovativi, fantasie a fiori, righe e altre forme geometriche, tagli impeccabili e altissimo livello sartoriale, capaci di rendere seducente anche il capo più sportivo. Quanto ai colori, a parte il nero, il rosso e il bianco che non tramontano mai, quello che dominerà la prossima stagione estiva sarà il rosa quarzo. Lilla Grey è una nuance che mixa il grigio al lilla, una sfumatura molto particolare e raffinata, consigliata anche per outfit da indossare nella sfera lavorativa. Una delle tinte più eleganti è certamente l’Iced Coffee, che ha forte richiamo vintage. Si tratta di una sfumatura che ricorda quella di un cappuccino, naturale e delicata. Scarpe e borse sono gli accessori per eccellenza. Le borse, capienti e comode da portare seguono le tendenze degli abiti: geometrie e righe. ROBERTO CAVALLI

ANTICIPAZIONI DONNA PRIMAVERA ESTATE 2016 12

A cura di CAMILA RODRIGUES


Photo di Nick Zonna

PHILIPP PLEIN

LAURA BIAGIOTTI

DSQUARED

FENDI

MISSONI

PRADA

FASHION


BEAUTY

ASCOLTA MARINA… CHANEL N.5 Cipria profumata per il corpo Un tocco vellutato per una pelle leggera e setosa. La cipria profumata per il corpo esprime tutta la femminilità e l’audacia delle note di N°5. Una cipria in polvere libera leggera, setosa e profumata da applicare su tutto il corpo, dopo il bagno o la doccia. Grazie al piumino firmato N°5, la cipria si posa su tutto il corpo come una carezza e profuma delicatamente la pelle. DOLCE & GABBANA Essential Cleasing Gel È un gel detergente che rimuove delicatamente impurità, trucco e sebo in eccesso. La pelle apparirà rinfrescata e pronta per la tua routine di bellezza. Arricchito con il Gold flavo-Silk tricomplex a base di sericina di seta dorata, estratto di olio d’oliva e vitamina b3, è adatto a tutti i tipi di pelle (normale, secca, sensibile, mista/grassa).

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MAZZOLARI Shampo caviale Shampo per capelli L’innovativa associazione tra estratto di caviale e acido ialuronico della linea Mazzolari fa di questo shampoo il più efficace tra i trattamenti rigeneranti. Grazie alle microproteine naturali e agli aminoacidi ad alta capacità di penetrazione contenuti nell’estratto di caviale, i capelli danneggiati vengono riparati e nutriti in profondità e appaiono immediatamente più forti, corposi ed elastici ma nel contempo setosi e morbidi.

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L’autunno incalza e corpo, viso e capelli risentono delle aggressioni del freddo e dell’umidità delle giornate che diventano sempre più grige e piovose. Lanciamoci in profumi esotici, caldi e sensuali, manteniamo belli e luminosi i nostri capelli e coccoliamoci con ciprie delicatamente profumate, vere e proprie carezze per il corpo, che rendano la pelle morbida, setosa e sensuale. Ecco alcune novità da non lasciarsi sfuggire.

www.mazzolari.info



MILANO SI RACCONTA Sotto Daniela Zuccoli con Fabio Fazio; in basso: l’assessore Majorino con Daniela Zuccoli e i figli Leonardo e Nicolò Bongiorno

NASCERÀ A MILANO

All’asta i ricordi di Mike Bongiorno...

Credits Ranuccio Bastoni

A cura di LUCA MEDICI*

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n tanti anni di carriera Mike ha sempre amato promuovere raccolte fondi per i più bisognosi attraverso le sue trasmissioni, e La Fondazione Mike, fortemente voluta dalla famiglia, prosegue con grande impegno l’attività benefica a lui tanto cara. La Fondazione ha organizzato lo scorso 20 ottobre, insieme alla casa d’aste Il Ponte, un’asta benefica per raccogliere i fondi necessari per il rilancio di una piazza adesso senza nome nel quartiere milanese Gratosoglio. Un progetto avviato dalla Fondazione Mike in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano: "Piazza Allegria" (è il nome pensato dalla Fondazione) sarebbe un modo per attivare una dose di socialità in una zona del quartiere che da anni ormai langue nell'abbandono più totale. Con l’aiuto attivo degli adolescenti e dei ragazzi del quartiere, si vuole ridare un volto a questa piazza senza nome rendendola fruibile da tutti, ma soprattutto creando una zona più verde per migliorarne la viabilità. Panchine, fontanelle e giochi per bambini, insieme ad animatori ed educatori, svilupperanno progetti per fare incontrare nonni e nipoti e ridare vita ed anima alla piazza. Portare in questo posto quell’allegria che è stata per Mike non solo una parola, ma un vero stile di vita ed un profondo ideale interiore, è stato lo scopo finale dell’asta. L’idea di mettere in vendita questi oggetti è nata


Credits Ranuccio Bastoni

“PIAZZA ALLEGRIA” dalla richiesta di molti suoi ammiratori che hanno scritto alla Fondazione per poter avere un oggetto di Mike, qualcosa che potessero toccare e con cui ricordarlo, da tenere sempre vicino! Molti dicono che Mike porti bene, tanto che si è creata una sorta di rito popolare per cui molte persone si recano a Sanremo oppure a Cervinia a toccare la sua statua.

QUATTROCENTOVENTISETTE LOTTI Oggetti di tutti i giorni che hanno accompagnato Mike sia nei momenti più intensi della sua carriera che nei momenti più intimi e di svago, e parte degli arredi della sua abitazione milanese sono stati mesi all’asta a favore della Fondazione. Lo studio, teatro di tante interviste, è stato ricostruito con tutto ciò che lo circondava, dagli argenti alle immagini dei suoi successi televisivi e sportivi. Quadri, sculture, ritratti e tante caricature tra cui un mezzo busto patinato a finto bronzo e una statua ad altezza naturale; fotografie in bianco e nero come quelle di Lascia o raddoppia e del Rischiatutto, foto autografate da Pavarotti e quelle che lo immortalano al fianco di Andreotti, Fiorello o Berlusconi. Grande spazio è stato dedicato anche ai cimeli della sua avventurosa vita sportiva: dagli sci alle giacche a vento per la scalata del Cervino, dallo zaino della spedizione al Polo Nord, alle immagini delle sue immersioni subacquee. Diverse personalità

di Mediaset e colleghi di una vita come il 'Signor No' Ludovico Peregrini hanno partecipato alla serata condotta non a caso dal noto conduttore Fabio Fazio, che la prossima primavera condurrà su RaiTre una sua versione del “Rischiatutto” di Mike. Dei 427 lotti, ne sono stati venduti 314 per un ricavo complessivo di 106.000 euro. "BatMike" - un Batman in gommapiuma con il volto di Mike, tra i lotti più desiderati, ha avuto un battitore d'eccezione come il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia: se lo è aggiudicato lo stesso Fabio Fazio per la cifra di 4.500 euro, dopo una scherzosa contesa in diretta telefonica con Carlo Conti (che alla fine si è aggiudicato una coppa d’alabastro e la statua del mito televisivo). Al telefono è intervenuto anche Walter Veltroni, che ha ricordato l’amicizia che legava Mike a suo padre Vittorio. Sono state vendute con un’offerta libera anche le ultime copie dell’autobiografia “La versione di Mike”, edita da Mondadori, insieme ad altri libri sulla storia di Mike sempre a cura della Fondazione (ne cito due: “Il Signor Mike” di Giorgio Lazzarini - Frontiera Editore e “Tutta colpa di Mike” di Edmondo Conti e Nicolò Bongiorno - Ladolfi Editore). Insomma, un’idea fantastica che ha saputo dare nuovamente lustro ad un personaggio tanto amato dagli italiani e adesso, grazie a lui, tante persone potranno godere di un nuovo spazio aperto a tutti... sì, ma con tanta “Allegria!”. 24oreNews

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MILANO SI RACCONTA

LA NUOVA FIAT 500C TRA LE STAR DEL MILANO AMFAR GALÀ

A cura di SANDRO NOBILI

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nche quest’anno tra sfilate, presentazioni e party esclusivi, nella Milano della Fashion Week si è fatta largo anche la beneficenza con la tradizionale serata di gala organizzata dalla Fondazione amfAR con il sostegno di Harry Winston e giunta alla settima edizione. Dopo São Paulo, New York e Parigi il Galà benefico è andato infatti in scena al Teatro della Permanente, lo scorso 26 settembre. Tantissime le stelle della moda, del cinema e dello spettacolo e tante star internazionali già in città per assistere ai defilè delle maison più blasonate, si sono ritrovate in via Turati per rinnovare ancora il sostegno ad amfAR nella raccolta fondi a favore della ricerca per la lotta all’AIDS. Protagonisti della serata il marchio Fiat e Garage Italia Customs: due esemplari della nuova 500 sono stati battuti all’asta per una cifra complessiva di 250mila euro che saranno devoluti a sostegno della ricerca sull’AIDS. Acquirenti d’eccezione Renzo Rosso, patron di “Diesel” e Presidente del gruppo di moda OTB, e David Wertheimer, dell’omonima famiglia di industriali francesi. Entrambi potranno personalizzare la vettura con i designer di Ga-

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In alto: Lapo Elkann; sopra a sinistra: Luca Napolitano e Lapo Elkann; a destra: Luca Napolitano, Renzo Rosso e Lapo Elkann; sotto: Michelle Rodriguez e Mohammed Al Turki

rage Italia Customs, nuova società di Lapo Elkann che realizza progetti “su misura” valorizzando la personalità unica di ogni cliente. L’esclusivo galà, arricchito dall’esibizione live di Debbie Harry e del duo svedese Icona Pop, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Star della moda come Naomi Campbell, Alessandra Ambrosio, Emma Miller, Eva Cavalli e Heidi Klum e del cinema, fra cui Michelle Rodriguez e Dakota Johnson. Tra le star italiane, oltre a Lapo Elkann, anche Valeria Marini, Chiara Ferragni, Alessandra Mastronardi, Cristina Parodi e Giorgio Gori, Claudia Galanti, Raffaella Zardo, Valeria Bilello e Paolo Kessisoglu, per citarne solo alcune.


“HO VINTO IL DOLORE” Il nuovo libro di Paolo Mariconti A cura di MOMI SYMON

Sotto: la copertina del libro; in basso a sinistra: l’autore firma le copie dei libri ai presenti; a destra: Paolo Maricondi con Dalila Di Lazzaro

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Hotel Château Monfort di Milano ha ospitato a metà ottobre la presentazione del nuovo libro del Dott. Paolo Mariconti, specialista della terapia del dolore. Davanti ad una numerosa platea che si è stipata nell’elegante Lounge Bar Mezzanotte dell’hotel, Cristina Lucchini, Direttore Responsabile della rivista Glamour, ha conversato con l’autore cercando di far raccontare a Mariconti le battaglie, le ansie, le “scoperte” da lui racchiuse nel suo nuovo libro “Ho vinto il dolore” edito da Edizioni Virgilio. L’autore non si è certo risparmiato nel cercare di far capire a tutti i presenti che il dolore (soprattutto il dolore persistente) è una malattia e non deve mai essere considerato come una banale e temporanea fastidiosa sensazione. Le dodici storie di pazienti che l’autore ha voluto raccogliere in questo libro sono la rappre-

sentazioni di altrettante storie di vere e proprie battaglie contro il dolore. Sollecitato dalla sua intervistatrice Paolo Mariconti ha voluto concludere questo incontro con una frase che rappresenta bene ciò che vuole fare arrivare alla gente: «Stringere fra le mani la medaglia della propria guarigione è la vittoria che non bisogna mai smettere di voler conquistare». Nel folto pubblico presente, oltre al suo editore Elena Gastaldi, ospiti eccellenti come l’etoile scaligero di fama mondiale Roberto Bolle, l’attrice Dalila Di Lazzaro che ha affrontato un lungo e doloroso calvario a seguito di un incidente stradale, la cantante Ornella Vanoni, la moglie di Mike Bongiorno, Daniela Zuccoli accompagnata da uno dei suoi figli. Paolo Mariconti come molti di voi sanno, lo si può seguire ogni mese sulla nostra rivista.


MILANO SI RACCONTA

DUE ABITI PER “GLI ANGELI” M

Angela Formaggia e Daniela Javarone con alcuni ospiti di rilievo esponenti di Paesi esteri

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y Cultura a Milano e tante donne manager come Cinzia Sasso, Presidente della Associazione Onlus Gomitolo rosa, Emanuela Palazzani, Presidente di WIL Europe (European Network for Women in Leadership) e alcune rappresentanti dell’Associazione Imprenditrici AIDDA. Per non dimenticare le numerose donne dell’alta borghesia e dell’aristocrazia ambrosiana. «Anche quest’anno - dice Daniela Javarone, madrina dei City Angels - la Sartoria di Alta Moda Angela Formaggia ci aiuta donando due abiti per la raccolta fondi a favore dell’impegno costante degli “Angeli” e abbiamo invitato rappresentanti di altri Stati che condividono con noi il valore della solidarietà e dei progetti positivi sul territorio». SARTORIA ANGELA ATELIER & SHOWROOM: Viale Luigi Majno, 19 20122 Milano Tel. - Fax +39.02.76008059 www.sartoria-angela.eu

Ph Dario Raimondi

Ph Dario Raimondi

entre ancora non si erano spenti i riflettori di Mode à Paris (che dopo New York, Londra e Milano ha chiuso, come da tradizione, le Fashion Week dedicate alle anticipazioni della moda donna per la prossima calda stagione), le luci si sono riaccese sulle passerelle milanesi il 6 ottobre. Oltre 200 persone hanno potuto ammirare la nuova collezione primavera/estate 2016 di Alta Moda della Sartoria Angela, nello storico Palazzo Visconti di Modrone. «Fare sartoria di Alta Moda richiede passione e spirito di sacrificio» - spiega Angela Formaggia, titolare della Sartoria milanese - «Ogni nostra realizzazione è curata nei minimi dettagli e la tipologia, sia di tessuto che di lavorazione, è frutto di anni di esperienza nella produzione del Made in Italy». La Sartoria Angela da anni lavora con discrezione per grandi stilisti e per negozi di gran prestigio in tutto il mondo. La titolare si reca dalle sue clienti Vip all’estero per seguire personalmente le loro prove e per curare ogni dettaglio quando indossano gli abiti che crea appositamente per loro. Alla sfilata erano presenti ospiti di caratura internazionale, come i Consoli Generali a Milano Marisela Morales (Messico), Narcisa Soria Valencia (Ecuador), Karla Georgina Martinez Herrera (Repubblica di El Salvador) e Cobanaj Luljeta (Albania), la quale indosserà, alla Prima della Scala il 7 dicembre, un abito creato per lei dalla Sartoria Angela. Erano inoltre presenti Guamàn Allende, Direttore Generale della Sezione Letteraria e Presidente del CEACM “Centro Ecuadoriano de Arte



GIROMILANO

MILANO DA SCOPRIRE CIBO, FIORI, MUSICA In via Salasco 17, accanto alla Bocconi, c’è un locale molto speciale: ristorante, bistrot, ove si può ascoltare buona musica ma anche… comprare dei fiori! Proprietaria del “Potafiori” (così si chiama il locale) è Rosalba Piccinni, fioraia e cantante jazz bergamasca, che lo gestisce con il giovane chef Giorgio Bresciani, come lei amante della musica. È aperto sette giorni su sette: si può entrare alle 8 del mattino per fare colazione e uscire a mezzanotte dopo l’ultima canzone, l’ultimo calice di vino o l’ultima tisana.

Ecco altre segnalazioni di locali da scoprire passeggiando per Corso Garibaldi o nell’area dei navigli, o in Corso di Porta Ticinese o nella “mitica” via Gluck. Ma anche accanto alle Università milanesi c’è di che rimanere piacevolmente sorpresi… seguiteci! 22

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IL “SOFA” DEL NAVIGLIO GRANDE Il Sofa Cafe è nato da una idea di 5 giovani amici milanesi. Location d’obbligo i navigli, grandi vetrate e luci soffuse. Sopra al bancone troneggia una vecchia vespa anni ‘70, l’atmosfera riporta ai locali di Soho. Musica soft, rete wi-fi gratuita per chi abbia con sé un tablet o un ebook-reader. Non mancate di informarvi del programma di eventi del “Sofa Sundays”, troverete sicuramente l’occasione per tornare. IL MONDO DEI VINILI E DEL VINTAGE Un tempo a questo numero 100 di c.so di Porta Ticinese c’era un negozio di supporti fonografici. Oggi c’è Serendeepity, uno store che mette insieme libri e fotografie d’epoca, abiti e accessori vintage con un grande spazio dedicato ai “vinili” di ogni genere musicale, così “rifornito” da fare impazzire gli appassionati. IL BOUQUET FIORITO DI FRIDA’S Se amate i mercatini dei fiori del nord

Europa o le caratteristiche atmosfere che circondano i fiorai disseminati nei boulevard parigini, vi consigliamo di fare quattro passi in c.so Garibaldi dove in un angolo “delizioso” troverete Frida’s un piccolo negozio con un nuovo modo di proporre i suoi fiori in tanti bouquet, dove i colori dei petali dipingono incredibili tavolozze, quasi tutti esposti sul corso. Un piccolo spazio da visitare per la scelta di piante e fiori sempre presenti, mai banale. IL MUSEO DEL FERMO IMMAGINE Ricordate la celebre canzone di Adriano Celentano, il ragazzo della via Gluck? Proprio in via Gluck al n.45 si trova un museo dedicato al cinema assolutamente da visitare. Il museo, ospita una vasta collezione di manifesti cinematografici, di libri d’epoca, di gadget, di fumetti, di abiti. Le mostre, che si rinnovano durante l’anno, sono dedicate a grandi attori e registi. Un’ultima annotazione non perdete di dare uno sguardo alla saletta con i cimeli del “molleggiato”.


CARTELLONE CONCERTI

JOVANOTTI

CESARE CREMONINI SCORPIONS

SIMPLY RED

TIZIANO FERRO

MAX PEZZALI

NOVEMBRE

MAX PEZZALI A due anni dal fortunatissimo “Max 20 Live”, che ha collezionato sold-out in tutte le 30 date in calendario, Max è tornato dal vivo con un nuovo spettacolo, che porterà nei palasport delle principali città italiane fino a metà novembre 2015. Venerdì 6 e Sabato 7 - Mediolanum Forum MOTLEY CRUE E ALICE COOPER Con un’unica data italiana, il tour di novembre di una delle più leggendarie ed iconiche rock band di sempre sarà l’ultimo della storia della band e porterà sul palco la più grande produzione ed il più importante show di fuochi mai visto. Martedì 10 - Mediolanum Forum SCORPIONS La band che ha scritto le pagine più importanti della storia con brani come “Wind Of Change” e “Still Loving You”... festeggia i 50 anni di carriera con il tour “Return to Forever - 50th Anniversary”. Saranno tre le date italiane: Roma (9/10), Milano e Trieste (13/10). Mercoledì 11 - Mediolanum Forum CESARE CREMONINI Sono diciotto i concerti che da ottobre a fine novembre riporteranno l’artista sul palco dei più importanti palasport di tutta Italia, con “Più che Logico Tour 2015”, uno spettacolo totalmente rinnovato. Venerdì 13 e Sabato 14 - Mediolanum Forum SIMPLY RED Nato a Manchester l’8 giugno 1960, Mick Hucknall - leader unico ed indiscusso dei Simply Red - è uno degli artisti più famosi del

mondo per gran parte degli anni ‘80 e ‘90. Ha venduto 40 milioni di dischi. Domenica 15 - Mediolanum Forum TIZIANO FERRO Dopo aver dominato l’estate con il successo de “Lo Stadio Tour” (che in 8 concerti ha portato negli stadi oltre 300mila spettatori) l’artista torna live con uno show irresistibile e un carisma travolgente che lo confermano sempre di più performer e artista di caratura internazionale. Lunedì 16 e Martedì 17 - Mediolanum Forum NEK Un ritorno live attesissimo dai numerosi fan dell’artista di Sassuolo, tornato ad esibirsi dal vivo nei più importanti teatri italiani, a distanza di quattro anni dall’ultimo tour. Il nuovo album, “Prima di Parlare” include il brano “Se Telefonando”, tra i più trasmessi nelle radio. Giovedì 19 e Venerdì 20 Teatro Degli Arcimboldi SIMPLE MIND Con oltre 30 anni di carriera e più di 60 milioni di album venduti in tutto il mondo l’amata band scozzese torna in Italia per un’unica data con un nuovissimo album ed un nuovissimo tour; uno show durante il quale sarà possibile gustare tutti i loro più grandi successi, vecchi e nuovi. Sabato 21 - Mediolanum Forum BOB DYLAN Dopo i sold out estivi in Italia, Bob Dylan, pietra miliare della musica degli ultimi cinquant’anni, ha deciso di allungare e terminare nel nostro Paese il suo tour portando, dopo gli stadi e le arene, il suo spettacolo in teatro a novembre. Sabato 21 e Domenica 22 Teatro Degli Arcimboldi JOVANOTTI Il nuovo spettacolo debutterà il 19 novembre a Rimini a pochi mesi dal trionfale successo di Lorenzo negli Stadi, il tour che con un linguaggio innovativo ha ufficialmente aperto una nuova era degli spettacoli dal vivo e che ha già conquistato, emozionato, travolto 500 mila spettatori. Da Venerdì 27 a Lunedì 30 Mediolanum Forum 24oreNews

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IL SESSUOLOGO

LE FANTASIE SESSUALI ANONIME A.I.S.P.A. Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata Via Marostica 35, Milano www.aispa.it 20 novembre - Seminario: “Nutrire il Benessere sessuale” 27 novembre: Inizio nuovi corsi

Dr. Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it

Ettore e Andromaca, Giorgio de Chirico 24

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Mi capita spesso di immergermi in fantasie sessuali che mi danno piacevoli sensazioni di eccitazione e di piacere. Mi sono accorta che la maggior parte di queste fantasie sono con sconosciuti; ci può essere un motivo? Ho provato a parlare di queste cose con un paio di amiche ma mi hanno dato della pervertita. Violetta

L’anonimato può essere il migliore amico delle fantasie erotiche femminili. Intensifica infatti il romanticismo e aggiunge quel pizzico di drammaticità che contribuisce ad aumentare il piacere e ad eliminare i sensi di colpa, terribili e potenti nemici dell’immaginario sessuale. Gli elementi di anonimato che si riscontrano nelle fantasie femminili sono numerosi; il buio della notte; un’improvvisa mancanza di corrente al cinema o al ristorante; la mascherina igienica indossata dal dottore; l’uomo che stimola da dietro in modo da non essere riconosciuto o l’uomo che se pur visibile sia totalmente sconosciuto… Le scene mentali che si costruiscono intorno al tema dell’anonimato sono quasi sempre strutturate nel contesto di un’avventura effimera; questo insieme funziona bene nel liberare dai sensi di colpa e nel procurare al contempo una sensazione di libertà e grande eccitazione, aumentando le sensazioni di piacere. Il non conoscersi, il non sapere lei chi sia lui e lui chi sia lei, riduce entrambi a oggetti sessuali, riduce il rapporto a qualcosa di puramente fisico, senza nessun impegno precedente o futuro e il fatto che tutto avvenga nello spazio temporale limitato di una breve avventura viene vissuto come poco minaccioso per la propria struttura di vita reale; così la donna vede allontanarsi le inibizioni e sente l’autorizzazione a viversi nel mondo fantasmatico come un personaggio trasgressivo rispetto alle sue regole. È difficile parlare di fantasie sessuali senza essere fraintesi; il perbenismo del pensiero comune è subito pronto a darne un giudizio negativo ancor prima di aver provato a comprenderne il significato che hanno o la funzione che svolgono. Meglio quindi custodirle gelosamente nella propria intimità.


COME STAI? Dr. Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

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a mesoterapia, o intradermoterapia distrettuale, è una metodica che consiste nella somministrazione locale di piccole quantità di farmaco, che viene iniettato con le stesse indicazioni dell’uso sistemico in un’area corrispondente alla proiezione superficiale di un organo o nella sede di un processo patologico. Metodiche similari, anche se in forma differente, erano già state proposte nel 400 a.C. da Ippocrate, ma la sua diffusione nel mondo medico scientifico avvenne negli anni ‘50 grazie agli studi e all’entusiasmo del medico francese Michel Pistor. La mesoterapia consente di ottenere ottimi risultati terapeutici utilizzando dosi ridotte di principio attivo, che agisce dove serve e a lungo, con una conseguente riduzione degli effetti collaterali. I farmaci utilizzati possono essere di tipo tradizionale, omeopatici o della medicina biologica. Vengono iniettati con punture multiple mediante appositi aghi corti e sottili, gli ‘aghi di Lebel’, lunghi 4 o 6 mm con un diametro di 0,4 mm. La mesoterapia è indicata in diversi ambiti: in dermatologia e medicina estetica, in flebologia, in medicina sportiva e, con ottime risposte, nel trattamento del dolore osteo-articolare e muscolo tendineo. Generalmente in Medicina del Dolore si utilizzano, a seconda

MESOTERAPIA E CURA DEL DOLORE dei casi, anestetici locali, antinfiammatori, e miorilassanti. I cicli di cura, generalmente di 6-8 sedute, prevedono inizialmente sedute settimanali, con trattamenti di richiamo a cadenza mensile, a volte necessari per consolidare il risultato terapeutico e ridurre le possibilità di recidiva. La mesoterapia a scopo antalgico, quando associata ad altre modalità di intervento, diventa parte di una stra-

tegia terapeutica complessa. Le indicazioni più comuni sono le coxalgie e le gonalgie, il dolore cervico-lombare, l’artrosi delle mani, la cefalea cervicale, la periartrite scapolo-omerale, alcune forme di sciatalgia e nevralgia, e il dolore muscolare. Quando praticata da mani esperte, gli effetti collaterali, sia locali sia sistemici, sono generalmente transitori e di lieve importanza. 24oreNews

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I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 26

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Angela Minutillo Bertanza Specialista in Pediatria Omeopata Unicista angela.minutillo@fastwebnet.it

L’OMEOPATIA UNICISTA omeopatia unicista è diffusa in tutto il mondo e ha due secoli di meritata storia. La cura è sempre ‘individualizzata’ con il medicinale omeopatico unitario (detto anche rimedio unitario) che consta di un solo principio curativo alla volta, scelto tra più di 5000 rimedi unitari. Il rimedio comprende la totalità dei sintomi e delle caratteristiche del paziente. Esso non può essere prescritto solo sulla base dei sintomi che il paziente presenta, il che porterebbe ad avere un farmaco per ogni disturbo: l’obiettivo è individuare il filo conduttore che caratterizza il paziente e giustifica i vari disturbi comparsi anche in periodi differenti della vita. Occorre quindi “individualizzare” il paziente, che significa considerare solo i sintomi peculiari

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in lui che lo differenzino da tutti gli altri soggetti affetti dalla stessa malattia (ad es. la mancanza di sete durante uno stato febbricitante). In tal modo si riesce a trovare quel ristretto numero di rimedi che, somministrati ad un soggetto sano, presentano quei sintomi peculiari. Tra questi ve ne sarà uno in grado di coprire tutti i sintomi e le caratteristiche del paziente nella sua globalità (le sue caratteristiche ereditarie, il suo trascorso come malato, le cure effettuate, i sintomi mentali, generali e locali, sia presenti da sempre che attuali). Durante il colloquio col paziente, il medico omeopata mira a tracciare un suo ritratto sintomatologico completo al fine di poter individuare il suo specifico rimedio. Il medico considera nei minimi particolari una moltitudine di

aspetti gli legati agli eventi di malattia, disturbi, fastidi, sensazioni di malessere, ma anche allo stile di vita e alla storia della persona, il carattere, i desideri e le avversioni, il sonno e i sogni, l’appetito e la sete, la sudorazione, le reazioni ai fattori climatici, ai luoghi chiusi, alle circostanze sociali e molto altro... In tal modo anche la malattia locale apparentemente più comune diviene unica e individuale. La Prescrizione medica di omeopatia unicista contiene la denominazione del medicinale unitario (ossia il nome dell’unico principio curativo presente) seguita dal grado di dinamizzazione o potenza. Poiché non esistono posologia e indicazioni standard, la confezione del rimedio unitario non contiene alcun foglietto illustrativo. L’omeopatia unicista utilizza esclusivamente formulazioni farmaceutiche in granuli, globuli e gocce, da assumere per bocca. Per le malattie che durano da tempo si utilizzano di solito medicinali unitari di potenza medio-alta, spesso assunti in dose unica ogni 3040 giorni; per le malattie acute, medicinali unitari di potenza più bassa, ripetuti più volte al giorno, secondo l’indicazione del medico.


COME STAI? Gabriella Fiumani De Simone Erboristeria Officinale Mediolanum Via A. Volta 7 - 20121 Milano Tel. 02 6572882 www.erboristeriamediolanum.it

UN “DIAVOLETTO” CHE CI AIUTA A STARE MEGLIO

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Harpagophytum Procumbens, comunemente conosciuto col nome di “Artiglio del Diavolo”, è una radice preziosa principalmente usata per la cura dei reumatismi. È certamente uno degli esempi più eloquenti della ricchezza di certe medicine empiriche indigene che solo in questi ultimi anni stanno trovando conferma sulla loro ampia utilità grazie ad approfonditi studi scientifici condotti, ormai, da numerosi gruppi di studiosi, con sede nelle più svariate nazioni. L’Artiglio cresce spontaneamente nel deserto del Kalahari e nelle steppe africane della Namibia, sviluppandosi fino a un

PREPARAZIONE DELLA TISANA Mettere un cucchiaio da tavola di radice in 750 ml. di acqua fredda. Portare ad ebollizione e lasciar bollire per 3 minuti. Riposare tutta la notte. Al mattino si filtra e se ne beve una tazza prima di colazione, pranzo e cena. Di sapore amaro al quale, però, ci si abitua presto. Raramente ha un blando effetto lassativo iniziale, basta ridurne la dose. Dà comunque conforto sapere che, anche dopo l’interruzione dei trattamenti, sembra che il procedimento di miglioramento non finisca. L’infiammazione diminuisce e i dolori reumatici si riducono sensibilmente.

metro di profondità per cercare l’umido che permette alla radice di resistere al calore ed alla disidratazione. Infatti, da 100 kg di radice fresca, si ottengono solo 6 kg di radice essiccata. Come spesso accade in questi luoghi, l’Artiglio rientra da antichissima data negli usi degli stregoni dell’Africa del Sud. Curiosamente, fu proprio seguendo uno di questi stregoni che si ven-

ne a scoprire dove lo raccoglieva e come lo preparava per usarlo principalmente per la cura dei reumatismi e dei vari dolori articolari. Questa pianta fu poi introdotta in Europa dagli Inglesi ai tempi della rivolta degli Ottentotti (1904 d.C.) confermando scientificamente le virtù medicamentose. Secco, presenta numerose escrescenze a forma di dita dotate di numerosi uncini, alcuni rivolti all’insù ed altri all’ingiù. Quando i frutti si seccano, rotolano spinti dal vento della savana, quindi possono andare a conficcarsi nella pelle degli animali che, grattandosi, non riescono più a liberarsene, soffrendo molto. Da qui il nome della pianta come la conosciamo. Gli sono riconosciuti dei principi attivi come: arpagoside, arpagide e glucochinine che possiedono diverse attività. L’arpagoside è principalmente antinfiammatoria ed anche analgesica. Le glucochinine hanno azione antidiabetica, probabilmente diminuendo/ inibendo gli enzimi responsabili alla degradazione dell’insulina. Chi vuole avere un sollievo, totalmente naturale, dai fastidiosi dolori articolari, lo può usare tranquillamente sia nella fase acuta che cronica. 24oreNews

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UN WEEK END A TORINO A cura di CARLO KAUFFMANN

TORINO, CITTÀ DAI MILLE VOLTI. ANTICA CAPITALE SABAUDA, CULLA DEL RISORGIMENTO, CAPITALE DELL’INDUSTRIA, CITTÀ D’ARTE E DI CULTURA, POLO DELL’INNOVAZIONE CON IL SUO IMMENSO PATRIMONIO EREDITATO DA SECOLI DI STORIA 28

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imminente edizione di Choccolatò, la manifestazione tutta dedicata al cioccolato made in Italy e internazionale che tornerà a Torino dal 21 al 30 novembre, è l’occasione giusta per concedervi un weekend ‘dolce’ ma non solo nella capitale sabauda. Oltre ai portici e i negozi dove lo “chic” è una normalità, scoprirete quanto sia bella la città in questa stagione autunnale grazie ai colori che avvolgono la sua collina e i suoi parchi cittadini. Una visita e una sosta sono d’obbligo in uno dei tanti caffè dove si respira la “storia” e dove pare che il tempo si sia fermato e dove si possono consumare eccezionali cioccolate. Passeggerete in una città romantica, forse una delle città più belle da visitare in questo periodo. Naturalmente Torino non è solo “Choccolatò”. In questi ultimi anni Il Salone del Libro e Il Salone del Gusto sono diventati appuntamenti internazionali di grande rilievo. Il Salone del Libro con i suoi prestigiosi incontri con autori ed editori, Il Salone del Gusto, soprattutto dopo la grande avventura di Expo Milano 2015, riproporrà i temi che da sempre lo hanno ispirato, l’amore, la cultura, la passione per la propria terra, confermando ancora una volta con quanto impegno con quale passione Carlo Petrini e il suo Slow Food hanno voluto questa grande manifestazione. Inoltre, se siete appassionati d’arte, non perdetevi alla GAM di Torino la più grande monografica su Monet mai realizzata in Italia fino al 16 gennaio 2016 (articolo a pag. 30).

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PALAZZI, PIAZZE, MUSEI E… IL PO Un week end a Torino vi darà l’imbarazzo della scelta nelle visite da fare., La Mole Antonelliana, simbolo della città con il suo Museo del Cinema, piazza Castello, vero cuore storico della città, il Palazzo Reale e i suoi giardini la galleria dell’Armeria, un vero tuffo nel passato, il Teatro Regio, il Palazzo Madama, il Duomo intitolato a San Giovanni, patrono della città, che custodisce la Sacra Sindone. Per non dimenticare il Parco del Valentino con il suo Castello, lo straordinario Museo Egizio, recentemente ristrutturato ed ampliato, secondo solo a quello del Cairo, il Teatro Cari-


ANDATA E RITORNO IL CAPOLUOGO PIEMONTESE OFFRE AL VISITATORE UNA PERFETTA COMBINAZIONE DI GIOIELLI ARCHITETTONICI E MONUMENTALI, MUSEI, GALLERIE D’ARTE, EVENTI DI FAMA INTERNAZIONALE

gnano, il Museo dell’Automobile che consente di ripercorrere la fantastica storia dell’auto. Sul tetto del vecchio Lingotto una idea spaziale di Renzo Piano per raccogliere i dipinti della Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli. In questa piccola pinacoteca potrete trovare dipinti di Canova e Tintoretto, opere dei futuristi italiani e di grandi impressionisti francesi. E poi lo spettacolo che offre la collina di Torino che trovi dolce e gradevole al di là del Po. E ancora l’estrema eleganza di Piazza San Carlo e di via Roma... senza dimenticare mai a Torino di far visita ad una delle sue “botteghe” di formaggi. Torino merita assolutamente un lungo week end sarebbe la scelta migliore per vivere questa città “magica”, non solo perché si è sempre respirata l’aria delle arti magiche, ma perché oggi la si deve osservare con la voglia di scoprirla passo dopo passo, camminando per le sue strade e stradine, i viali e le piazze anche in quelle alle quali i torinesi hanno cambiato nome, come la piacevolissima Piazza Carlina, in realtà Piazza Carlo Emanuele II, situata poco vicino al Museo Egizio e con la sua Chiesa di Santa Croce oggi dedicata al rito ortodosso. Non si deve essere appassionati di calcio per fare una visita allo Juventus Stadium, un vanto della città primo stadio in Italia senza barriere architettoniche. Non si può visitare Torino senza ricordarsi magari verso l’imbrunire di affacciarsi sullo scorrere lento del Po provando la sensazione davvero magica di percepire nello scorrere delle sue acque le tante storie e le tante favole di questa città.

Nella pagina a fianco: uno scorcio della città sul fiume Po; a sinistra: la Mole Antonelliana con il Museo del Cinema; sotto: la Reggia di Venaria Reale

LA REGGIA DI VENARIA REALE Essere a Torino e non visitare la Reggia sarebbe una grave mancanza che vi obbligherebbe a tornare perché è uno straordinario gioiello architettonico. L’imponente complesso della Reggia si sviluppa su un tracciato di 2 km, notevoli la Galleria Grande e la Cappella di San Uberto (santo dei cacciatori) meravigliosi i giardini del grande parco. Un particolare da sapere la Reggia di Venaria Reale è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità ed è fra i primi 5 siti culturali più visitati del nostro Paese. 24oreNews

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ANDATA E RITORNO

MONET A cura di STEFANO DE ANGELIS

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on ci si stanca mai. Questa la verità. Vi sono artisti e correnti che sono capaci di annullare il tempo, o meglio di rimanere sempre contemporanee a quest’ultimo. Aspetto che vale più che mai per l’Impressionismo, la cui sorprendente attualità estetica è puntualmente confermata dal consenso globale che riceve ogni qualvolta viene allestita una mostra che ne racconti un periodo o uno dei suoi tanti protagonisti. Così come accade oggi alla GAM, la Galleria d’Arte Moderna di Torino, che sino al prossimo 31 gennaio ospita una rassegna monografica dedicata al maestro Claude Monet (1840-1926), capofila della grande stagione impressionista accanto a Manet, Renoir, Degas, Pissarro e Cézanne. Curata da Guy Cogeval, Presidente del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie, Xavier Rey, Conservatore presso il Musée d’Orsay, e Virginia Bertone, Conservatrice della GAM di Torino, la mostra ripropone la felice coproduzione fra la città di Torino, la GAM e Skira, consentendo questa volta di cogliere alcuni tratti decisivi dell’evoluzione artistica di Monet attraverso quaranta dipinti provenienti delle collezioni del Museo d’Orsay di Parigi, dei quali sette per la prima volta esposti in Italia, tra cui il o ‘Le dejeuner sur l’herbè’. Data fondamentale per l’Impressionismo e la sorte di molti artisti fu il

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Claude Monet, (1866) olio su tela, 124×181; Musée d’Orsay, Parigi

15 aprile 1874, quando al numero 35 del boulevard des capucines presso la casa del fotografo Felix Tournachon, detto Nadar, si aprì la mostra degli artisti che avevano aderito alla società “Las Chronique des Arts et de la Curiosité”. Monet, figlio di un piccolo commerciante parigino di generi coloniali, partecipò all’esposizione insieme a Cézanne, Degas, Renoir, Pissarro e Sisley, presentando l’opera ‘Impression, soleil levant’, dalla quale il critico Louis Leroy prese spunto per coniare, ironicamente, il termine di «impressionismo», senza sapere che quel movimento avrebbe cambiato la storia dell’arte. La pennellata, i colori, la luce, gli spazi, gli orizzonti. Tutto fa di Oscar-Claude Monet, nato

a Parigi il 14 novembre 1840 e trasferitosi dopo pochi anni a Le Havre in Normandia, un esempio unico di rottura e innovazione del pensiero pittorico, capace di rinnovare drasticamente la rappresentazione della vita moderna e della figura umana. ‘Le dejeuner sur l’herbè’ (1865-66), ‘La Pie’ (1868-79), ‘Les Villas à Bordighera’ (1884), ‘Essai de figure en plein air Femme à l’ombrelle tournée vers la droite’ (1886), ‘En norvégienne’ (1887), ‘Fête du 30 juin 1878’ (1878) sono solo alcuni esempi della modernità e della forza espressiva di Monet, considerato il padre dell’Impressionismo sì, ma quel che più conta fedele alla sensazione visiva, dipingendo direttamente l’oggetto sulla tela.

GAM TORINO Via Magenta 31, Torino Sino al 31 gennaio 2016 Orari: mar-mer-gio-ven-sab-dom 10.00-19.30




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