Italiadagustare milano 24orenews maggio 2015

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Anno 2 - Maggio 2015

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

Personaggio

maSSimiliano FuKSaS «io non Ho paSSioni…»

Leonardo da Vinci, Ritratto di dama

all’interno

Design

meritalia, novità contemporanee

[ STILE

ITALIANO

]

ubi world:

portare il made in italy nel mondo



Maggio 2015

indice

In copertina: Leonardo da Vinci Ritratto di dama (La Belle Ferronniè re), Courtesy: Musé e du Louvre, Parigi, Dé partement des Peintures. In mostra a Milano

[ perSonaggio] 6

[ explorando ]

Intervista a Massimiliano Fuksas

pag. 17

[ deSign]

9 Salone del mobile 2015 10 Meritalia - Novità contemporanee

[ Stile italiano]

13 Ubi Banca per l’export e l’internazionalizzazione 14 Information Technology: il caso I.A.N.

[ explorando] 17 19 20 21

Profumi e sapori mediterranei Frutta verdura natura: i colori della salute Asparago, il re della primavera Il gusto al cubo a Tuttofood

[ Stile naturale ]

[ libri]

29 Scelti per voi

23 Il cibo che mangiamo… 24 Il segreto di Granny’s 25 Ambiente, felicità e benessere

[ ruote & motori]

[ erbario magico]

[ viaggi nel mondo]

[ Hi-tecH]

[ agenda italia]

26 La rosa “di Bacco” 28 Le novità elettroniche

30 Ferrari 488 GTB… bolide con il turbo! 31 Pechino, la città proibita 34 Appuntamenti in Italia

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Giacomo Biraghi Riccardo Garosci Carlo Kauffmann Luca Medici

maggio 2015

Alessandro Miani Milena Passigato Alessia Placchi John Reddy Richard Seebach Alberto Zonna Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor ia le ]

Care lettrici e cari lettori,

questo mese ci accompagnerà tra le

finalmente ci siamo! Expo 2015

vie degli asparagi, gustoso prodotto

prenderà il via dopo le tante

stagionale. Poi, oltre alle consuete

comprensibili ansie che sempre

rubriche, libri, erbario magico,

accompagnano ogni grande impresa.

agenda Italia, medicina, ruote e

Il primo biglietto da visita che

motori (con un servizio sulla nuova

troveranno i visitatori di ogni parte

Ferrari 488 GTV), troverete

del mondo non poteva che avere le

l’intervista che ci ha concesso il

immagini straordinarie del nostro

grande architetto designer e

Paese, raccolte nella “magica”

urbanista Massimiliano Fuksas. Non

atmosfera del Padiglione Italia.

dimenticate di leggere anche il

Antonella Clerici e Paolo Bonolis

“fascicolo” dedicato come di

animeranno la serata Rai dedicata

consueto a Milano24orenews dove vi

all’inaugurazione di Expo, mentre la

segnalo di non perdere l’interessante

musica della Turandot di Giacomo

intervista a Silvana Giacobini,

Puccini risuonerà alla Scala con la

giornalista e raffinata scrittrice e a

direzione del maestro Riccardo

Paola Marella, professionista

Chailly. A Palazzo Reale ha aperto

indiscussa di “home staging” e

la più importante mostra di questi

conduttrice televisiva, che ci parla

ultimi decenni dedicata a Leonardo,

del Salone del Mobile appena

dopo 70 anni Milano ha ritrovato

conclusosi. Speriamo che la nostra

l’acqua della sua Darsena: insomma

“Italia da Gustare” riesca a darvi

la città si è vestita a festa e vi

notizie e informazioni a voi gradite

aspetta! Prosegue in questo numero il

e, se vorrete, potrete interagire con

nostro “viaggio” attraverso le storie

noi agli indirizzi mail che trovate nel

di successo delle aziende italiane di

colophon.

eccellenza, e poi ritroverete “explorando”, ove il nostro inviato maggio 2015

Evelina Flachi

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[ per s onaggio ]

Massimiliano Fuksas «IO NON HO PASSIONI HO AMORI»

Credits: Fabio Lovino

Intervista a cura di Dario Bordet

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Durante il Salone Internazionale del Mobile - un successo quest’anno al di sopra di ogni aspettativa - abbiamo incontrato Massimiliano Fuksas, architetto e designer di fama internazionale, un simbolo e un punto di riferimento per la moderna architettura. Di origini lituane, è nato nel 1944 a Roma dove ha fondato il suo primo studio nel 1967; ha aperto studi anche a

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Doriana e Massimiliano Fuksas

Parigi e a Shenzhen, in Cina. Insignito dell’onorificenza “Légion d’Honneur” dall’ex Presidente della Repubblica Francese, Nicholas Sarkozy, Fuksas ha ricevuto premi d’eccellenza in tutto il mondo. Tra le sue opere: le Twin Towers di Vienna, il Peace Center di Jaffa, la sede della Ferrari a Maranello, gli Europark di Salisburgo, la nuova Fiera di Milano, il grattacielo della maggio 2015


[ per s ona ggio ] Regione al Lingotto di Torino. Sembrerà strano, ma per l’architetto Massimiliano Fuksas la prima fonte d’ispirazione è il cinema, soprattutto quello di Alfred Hitchcock. Ebbe un giorno a dichiarare: «L’architettura del Terzo Millennio deve essere gentile, attenta verso gli individui, i loro desideri, i bisogni della comunità. E verso l’ambiente. Proprio perché l’architettura contemporanea oggi è chiamata a realizzare megastrutture, queste debbono avere un quid di gentilezza».

Il Design, come è concepito oggi, ci aiuta a vivere meglio? La mia idea è molto semplice. Vede dove sono seduto, su una poltrona, dunque l’affermazione è questa, una poltrona è una poltrona, un divano è un divano… Sembra una banalità però questo è vicino al fatto che ricominciamo a costruire per far vivere meglio le persone anche grazie ad un buon design. Non è appropriato che qualcuno stia scomodo, perché stando scomodo c’è una gratificazione. Stare scomodo è stare scomodo.

Milano è sempre stata ed è sempre più al centro dell’attenzione nel mondo del design. Secondo Lei, qual è il segreto di questo successo? Passare dal molto “piccolo” al molto “grande”, una cosa che era tipica di Milano. I grandi architetti non voglio parlare del passato ma Gio Ponti, ad esempio, riusciva perfettamente in questo percorso, quello che si chiamava una volta “dal cucchiaio alla città”. Milano sta ritornando faticosamente a questa logica.

Fuksas è un nome che rappresenta l’eccellenza dell’Architettura italiana. Come e quando è nata questa passione? Più che di passione, parlerei di amore. L’amore che provi quando realizzi un grande progetto, non importa che siano le due grandi torri di Vienna, l’aeroporto Schengen o, a Torino, la torre più alta d’Italia. Dopo queste grandi realizzazioni bisogna subito programmarne una piccola per ritrovare una forma di umiltà necessaria per il proprio equilibrio artistico.

Come è nato il progetto Minah per Meritalia? Minah? Prima di tutto è un’idea. Lei provi a sedersi, ad appoggiarsi, a sdraiarsi qui. Non è solo una poltrona, è una realtà nella quale il design vince se fa vivere meglio la gente. Se non riusciamo a fare vivere meglio la gente, abbiamo fallito. Una poltrona, non importa dove posizionata, su un autobus, un treno, un aereo o semplicemente in una casa, deve essere confortevole e comoda. Una poltrona è una poltrona, niente di più, anche se vogliamo autocelebrarci. maggio 2015

Sofà Minah design Doriana e Massimiliano Fuksas per Meritalia

Dal punto di vista dell’Architettura urbana, come possiamo classificare l’Italia, in particolare Roma e Milano, rispetto alle capitali europee? In modo pessimo, non abbiamo capito che al mondo il 62% della popolazione vive nei grandi agglomerati urbani. Tra 20 anni arriveremo all’80% perciò la maggior parte degli abitanti della Terra sarà concentrato nelle città. Se noi non guardiamo al futuro, vuol dire che ci culliamo nel nulla. Se uno “guardando” non capisce che da Torino a Trieste è una unica città, che le periferie urbane “sono” la città e non sono più solo periferie urbane, e che non c’è più da restaurare perché le periferie sono ormai le città di domani. A Roma 126 mila persone vivono nel centro storico e 4 milioni e duecento vivono nella periferia. Quindi dovè la città? A Milano è la stessa cosa. Noi abbiamo un’idea vecchia di città.

Tra i suoi importantissimi progetti, quale le sta particolarmente a cuore? La “Casa della Pace” - a Tel Aviv - fortemente voluta dal Presidente Shimon Peres. È stata un’idea emozionante. Abbiamo realizzato questa costruzione sul litorale della città di Jaffa, dotandola di una sala conferenze con vetrate che consentono di vedere il mare. Il luogo è bellissimo. Quando Peres mi chiese perché avevo immaginato quelle vetrate quasi appoggiate al mare, risposi «Vedi Shimon, se arriva qualche naufrago che non ha patria o che non ha neanche una bandiera, noi lo vediamo, lo andiamo ad aiutare e lo portiamo dentro da noi». Capisce? Un progetto, diventato realtà, che fa bene al cuore.

I giovani e il design. Un suo parere sull'importanza di dare spazio ai giovani in questo settore. I giovani debbono fare i giovani i vecchi debbono fare i vecchi…

Lei è un “expottimista”? Le dirò io non sono né pessimista né ottimista, sono positivista. Credo, per esperienza, che la vita ci riserverà comunque un bel futuro tutto da vivere. Questo vale anche per Expo che in ogni caso coinvolgerà milioni di persone.

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[ des ign ]

U

Un’edizione 2015 davvero straordinaria, questo 54° Salone Internazionale del Mobile, che dal 1961 ad oggi ha portato a livello mondiale il design italiano! È stata una settimana intensa, viva, ma soprattutto ha stupito l’affluenza di addetti al settore (si stimano 300.000 partecipanti) e non solo, con il Fuorisalone e le numerose manifestazioni collegate, il numero stimato di visitatori nel solo fine settimana ha toccato le 40.000 presenze. I numeri parlano chiaro, l’edizione 2015 ha superato di gran lunga le aspettative, il binomio quantità e qualità è stato vincente! Con 201.700 metri quadri di area espositiva, 2.106 espositori, 700 giovani designer, 5.000 giornalisti in rappresentanza di oltre 800 testate italiane e di oltre 1.200 testate provenienti da 74 Paesi, questo evento non ha eguali al mondo. La forza è tutta concentrata nei numeri, nell’innovazione e nel made in Italy che, in questo settore, pare non temere la crisi. Le stime si preannunciavano in netta diminuzione, ma i numeri hanno confermato il contrario, le novità hanno saputo attrarre tanti visitatori, gli eventi sono stati molteplici e Milano, per una settimana intera, ha saputo offrire il meglio di una vetrina internazionale al pari delle migliori capitali del mondo. Brera, Tortona, Corso Como, Porta Garibaldi, Lambrate... addirittura il Quadrilatero della Moda e la Triennale, gran parte della città si è spartita la folla. Una tale quantità di gente che a tratti ha letteralmente intasato la maggio 2015

SALONE DEL MOBILE 2015 A cura di Luca Medici* città, le code fuori dagli eventi sono state numerose, i taxi e i mezzi pubblici presi d’assalto, gli hotel e i ristoranti hanno registrato il tutto esaurito... anche questo è Salone! L’interesse va oltre gli addetti al settore, la curiosità per un evento così eclatante spinge la gente a vedere, informarsi e scoprire nuove tendenze di stile, lo stile dell’abitare. Il design italiano ha saputo conquistare il suo vasto pubblico, per eccellenza ed innovazione. L’immagine seria di Milano, per questa settimana, ha lasciato spazio al movimento, allo stile, alla confusione e sposa l’associazione di città multietnica che piace tanto al mondo del design, un mondo fatto di persone creative, capaci di creare stili che contaminano gli ambienti di tutto il mondo: l’ambiente casa, il nido per eccel-

lenza di ogni essere umano. Questa edizione ha brillato per un altro spazio molto importante, Euroluce, l’illuminazione come contaminazione visiva dello spazio, l’elemento che esalta le forme ed i colori, la cornice naturale di ogni progetto. Luce che ha saputo decretare l’affermazione dell’illuminazione a led, contemporanea, ed eco-friendly: quattro padiglioni interamente dedicati a questo elemento e 475 espositori. Gli hotel, gli eventi, gli spazi espositivi, tutti si sono “vestiti” di luce. Gli under 35 hanno presentato i loro progetti “Nutrire il Pianeta” al Salone Satellite mentre il boom di presenze conferma il trend di ripresa in questo settore. In attesa della 55a edizione vi aspettiamo tutti a Expo! *www.my-home.biz

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[ des ign ]

MERITALIA - NOVITÀ CONTEMPORANEE A cura di Luca Medici

Meritalia si distingue sempre per il suo design senza tempo, arredi e complementi attuali, ma al tempo stesso vintage, capaci di stare bene in qualsiasi ambiente e facilmente riconoscibili... ecco il look delle news proposte al 54° Salone Internazionale del Mobile, raccontato direttamente da:

“618” DESIGN CARLO SCARPA «[…] ho voluto consultare il vecchio vocabolario della Crusca e quello etimologico del Battisti per vedere cosa dicevano alla parola “arredo”. Il vocabolario della Crusca, alla parola “arredo”, dice soltanto: “provvedere del necessario”. Il Battisti aggiunge che “arredamento” vuol dire “avere cura”. Gli arredi sono necessari, da cui il corollario: avere cura degli arredi, della loro conservazione e, soprattutto, della bellezza, cosa questa che mi pare un imperativo categorico per la nostra professione. Così come si provvede alla necessità, mi pare molto logico provvedere alla bellezza, un fatto, questo, insito negli uomini sin dalle origini». Carlo Scarpa, Marzo 1964

“CALMA” DESIGN ARI KANERVA «Uno stato di calma; pace; assenza di preoccupazioni, rabbia, paura o altre emozioni negative forti. Tranquillità, pace e quiete. Un lasso di tempo senza vento. Un cristallo chiaro come una superficie silenziosa e tranquilla sorretto da una struttura in legno dall’aspetto caldo, naturale e semplice. Un metodo di costruzione onesto, accurato e tradizionale insieme ad un design moderno minimalista conferisce a questo tavolino un marchio distintivo. Il disegno si ispira alle tradizioni del design scandinavo e del nord. Qualcosa che segue molto le tradizioni ma allo stesso tempo fresco e interessante, Calma fonde l’arredamento classico con il moderno con una sua propria calma». Ari Kanerva, Aprile 2015

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maggio 2015


[ des ign ]

“FREUD FAMILY” DESIGN MARIO BELLINI Freud ritorna quest’anno con piccoli affinamenti funzionali e diventa una collezione, anzi una famiglia, mettendo in mostra nuove configurazioni, a cominciare dalla “dormeuse” che privilegia i single. Freud, il divano con l’inconscio, ovvero con una parte interna che si svela quando si cerca il massimo confort, sviluppa e presenta ora nuovi abbinamenti di colore e di tessuti, per dare ancora maggiore evidenza alla doppia identità di questo sistema di sedute create da Mario Bellini per Meritalia.

“OPERA COLLECTION” DESIGN MARIO BELLINI La collezione di tavoli Opera di Mario Bellini, presentati da Meritalia lo scorso anno, si arricchisce – con nuove forme e funzioni oltre che con nuovi materiali – in occasione del Salone del Mobile 2015. Ai tavoli ovali e rotondi si affiancano ora tavoli quadrati e rettangolari. E per molti dell’intera gamma sarà disponibile la versione bassa come un sorprendente tavolo da appoggio vicino a divani e poltrone. Nuovi tavoli dunque che sviluppano ma conservano l’originario e originale disegno “a carena”, ottenuto con incastri multipli di centine tagliate ad arco in legno massello. Un’Opera di ebanisteria, al primo sguardo, ma di ebanisteria dell’era digitale, in realtà. Perché frutto di una progettazione e lavorazione computerizzate in C.A.D. / C.A.M. (computer added design / computer added machined) che guarda al futuro, pur essendo radicata nella storia. Mario Bellini, Aprile 2015

Identità numero 1: Assetto formale, da conversazione extra-famigliare. E quindi disegno sobrio con volumi regolari mono-materici, mono-cromatici. Identità numero 2: Situazione famigliare, genitori/figli, riposo lettura, tablet, tv. E quindi disegno esuberante, masse con slanci dinamici, due materiali e due colori (anche a contrasto). Mario Bellini, Aprile 2015

Queste le news... ma state con noi, Meritalia ci regalerà ancora tanto, vero design italiano! maggio 2015

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[ s tile ita lia no ]

UBI BANCA PER L’EXPORT E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE

N

Nato il 1º aprile 2007 dalla fusione tra il Gruppo BPU Banca ed il Gruppo Banca Lombarda, UBI Banca è in Italia il terzo Gruppo bancario commerciale per capitalizzazione di Borsa (quotato alla Borsa di Milano) con una quota di mercato superiore al 5%, una presenza significativa (circa 1.700 sportelli) nelle regioni a più alto potenziale del Paese, ed oltre 18mila dipendenti. L’offerta integrata di prodotti e servizi è caratterizzata da una solida base retail, una presenza tradizionale nel settore delle imprese medio-piccole e un numero significativo di clienti “private” che fanno di UBI Banca uno tra i primi operatori del segmento in Italia.

A destra: Sergio Passoni, responsabile Global Transactions and Operations di Ubi Banca; sotto: UBI World Open Day Torino

UBI World: portare il Made in Italy nel mondo Esportazione, presenza diretta in Europa e soprattutto nei Paesi Extra UE, composizione della domanda estera e adeguatezza della propria offerta, sono alcuni dei temi che fino

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al recente passato riguardavano principalmente le grandi imprese, ma che oggi scandiscono l’agenda di manager e imprenditori a prescindere dalla classe dimensionale dell’azienda. Sono infatti decine di migliaia le piccole e medie imprese italiane pronte a varcare i mercati internazionali, grazie a prodotti e modelli di business competitivi. Ma ci sono ancora freni culturali e limiti organizzativi. Per superarli UBI Banca ha lanciato nel 2014 “Ubi World”, una piattaforma integrata di servizi per sostenere il percorso di internazionalizzazione delle PMI. Una proposta concreta di consulenza che affianca le abituali attività di un istituto di credito, ma soprattutto il tentativo di coordinare servizi già esistenti per raggiungere un obiettivo: portare il Made in Italy nel mondo. La piattaforma riunisce e razionalizza in un disegno organico tutti i servizi e prodotti per l’internazionalizzazione, sia che si tratti di esportare che di investire all’estero, e li integra con una nuova offerta di servizi consulenziali, appositamente disegnati per la piccola impresa, come ad esempio “Go to World”. Si tratta di un servizio di analisi personalizzato dell’azienda che prevede, su richiesta del cliente, tre fasi progressive di analisi e consulenza: check up dell’impresa per valutare la presenza dei requisiti strutturali necessari ad affrontare un mercato estero, analisi qualitativa e quantitativa dei mercati di sbocco più promettenti e realizzazione del piano operativo d’internazionalizzazione. Informazioni: www.ubiworld.it

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[ s tile italiano ]

INFORMATION TECHNOLOGY:

IL CASO I.A.N.

N

Numeri che confermano l’eccellenza di I.A.N. Srl, un’azienda che in 36 anni di attività ha saputo sopravvivere ai colossi emersi con la globalizzazione conquistando, nell’ultimo anno, il 9% del mercato nazionale e una quota del mercato geografico internazionale, con le ultime società acquisite. Segnali molto positivi che confermano l’eccellenza di una società dinamica e innovativa che ha saputo intercettare la domanda di un mondo imprenditoriale in costante evoluzione e che ha saputo adattare le sue risposte in termini di servizio e di soluzioni a valore

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aggiunto, potenziando nel corso del tempo la propria offerta nell’ambito della «system integration» e ultimamente del mercato del trading. Crescita più veloce rispetto alla media, performance economiche più elevate e capacità di ottenere il massimo valore aggiunto per ogni dipendente: I.A.N. Srl è un’azienda che ha raggiunto molti obiettivi, ritagliandosi una nicchia di mercato nell’area dello storage che ha sfruttato le debolezze dei colossi dell’informatica e delle grandi società di consulenza IT. Alla generalizzazione delle loro competenze, risponde con la

specializzazione. Alla loro spersonalizzazione dei rapporti con il cliente, risponde puntando sulle relazioni umane e sviluppando solide partnership. I.A.N. è l’acronimo di Ingegner Alberto Neri, romagnolo, classe 1942, che della società è stato fondatore e punto di riferimento fino all’ingresso in azienda della figlia Federica Neri, che oggi ne è Presidente. Fondata nel 1979, I.A.N. Srl, è il risultato del processo di crescita personale e professionale di Alberto Neri. Egli inizia la carriera lavorativa nel 1969 presso la Sgs, storica azienda italiana nel campo dei semimaggio 2015


[ s tile conduttori, dove l’ingegnere si distingue per le sue doti spiccate di vendita e di relazione con il cliente. A seguito della fusione con Ates, che getta la Sgs nello scompiglio, Alberto Neri nel 1972 decide però di lasciare l’impresa e, presentato da ex-colleghi fuoriusciti dalla Sgs, entra a far parte della Texas Instrument. L’esperienza presso quest’azienda è assai soddisfacente da un punto di vista di crescita professionale, ma l’ingegner Neri ama le sfide e dopo qualche anno decide di mettersi in proprio. Mettersi in gioco. I “primi passi” La prima iniziativa imprenditoriale portata avanti con degli ex-colleghi consiste nell’avviare un’attività commerciale nella distribuzione dei componenti al silicio. I segnali sono buoni: dopo un anno di vita, l’azienda fattura 700 milioni di lire. Confortato, Alberto Neri fonda una società che in parallelo commercializza giochi elettronici per la televisione progettati e realizzati internamente. Il mercato è solo agli inizi e, appena nascono interessi da parte di importanti aziende italiane e multinazionali, l’inadeguatezza delle risorse finanziare disponibili mette la parola fine a questo progetto imprenditoriale.

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1979. Nasce I.A.N. I punti di forza dell’ingegnere sono senza dubbio creatività e «vision», il tallone d’Achille è la mancanza di capitale. Nel 1979 ci riprova, questa volta da solo, e fonda «Mesa 2 Srl» che poco dopo diventa «I.A.N. Srl». La neonata azienda comincia a operare nella nicchia dello storage vendendo periferiche destinate a contenere e conservare i dati, i dischi fissi importati dagli Stati Uniti e noti allora con il nome di «Winchester» (che ricorda la carabina dei film western), dotati di una capacità di 35 MB e di un peso di 35 chili. La proposta commerciale dell’azienda comprendeva il disco fisso e il nastro per il back-up, ma la sfida principale era quella di interfacciare le periferiche con i molti, troppi, standard esistenti allora sul mercato. La Strategia Competitiva. Il Successo Così, nonostante una struttura estremamente snella, l’azienda diventa uno dei maggiori clienti europei delle big corporation americane dell’informatica e sviluppa una forte reputazione. Nel 2001 la società stringe la partnership con EMC2, costruttore leader nel mondo dello storage. Grazie al volume d’affari, alla capacità di progettare e supportare in completa autonomia le soluzioni proposte,

ita lia no ]

I.A.N. Srl continua ad avere rapporti diretti con EMC2 ma anche con altri importanti brand per poter essere maggiormente competitiva sul mercato. La gamma dei servizi offerti si è ampliata e attualmente i servizi di gestione delle infrastrutture sono quelli maggiormente richiesti, soprattutto da clienti che non riescono più ad avere il tempo necessario per una corretta gestione e manutenzione dei sistemi, che preferiscono affidarli a I.A.N. senza dover modificare la loro organizzazione interna e senza essere troppo invasivi. Verso nuovi mercati… con UBI L’azienda percepisce l’importanza del momento attuale ove il driver oggi è l’informazione e non più il dato, quindi bisogna essere all’altezza di nuove sfide soprattutto nei mercati stranieri dove la competitività e la rapidità sono due elementi da volgere a proprio favore, creando il più elevato grado di soddisfazione del cliente. In questa configurazione esterofila, sono in corso delle valutazioni per potersi espandere con unità locali a Dubai e in USA, che richiedono partner finanziari molto solidi come UBI che segue I.A.N. da più di 30 anni per cui qualità della consulenza, competenza e solidità finanziaria fanno di UBI un partner prezioso e affidabile.

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[ explor ando ]

PROFUMI E SAPORI

MEDITERRANEI

A cura di Riccardo Lagorio

Q

Quanto sia importante la frutta nella storia dell’umanità lo rivelano i libri sacri e le tradizioni più ataviche. Basta affidarsi alle tradizioni religiose nate nel bacino mediterraneo e nel medio oriente all’ombra del mito della mela della Genesi e quelli altrettanto antichi dello zoroastrismo. Secondo l’antica religione persiana nella notte di Yalda, la più lunga dell’anno, i cibi d’obbligo sono il melograno, frutto divino nell’antica religione iranica, e l’anguria che servirebbe a superare il freddo dell’inverno con allegria. La frutta insomma riveste significati che trascendono la samaggio 2015

lubrità alla quale fanno sempre più riferimento nutrizionisti e medici. L’Italia, che si allunga per mille chilometri nel Mediterraneo, possiede uno dei climi più adatti al mondo per offrire una lunghissima distinta di frutti diversi. E malgrado la produzione aumenti anno dopo anno, in Italia calano i consumi di frutta e verdura (e risulta seconda per consumo pro capite dopo la Polonia con 577 grammi giornalieri e tallonata dalla Germania: 452 grammi contro 442 dei tedeschi). Lo stabilisce un recente studio del CSO, il Centro Servizi Ortofrutticoli che ha sede a Fer-

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[ explorando ]

rara, nell’ambito di un’iniziativa che ha come obiettivo quello di spiegare ai consumatori l’importanza per la salute della frutta di stagione. 36 i milioni di tonnellate prodotte di ortofrutta: 22 di frutta (di cui 4 milioni di agrumi) e 14 di ortaggi, “con dei primati assoluti europei e alcuni anche mondiali come le pesche, le pere, i kiwi dove siamo leader indiscussi a livello europeo o come per i carciofi, dove siamo leader mondiali”, confida Paolo Bruni, presidente del CSO. Risultati che si ripercuotono nella assoluta supremazia numerica dei prodotti italiani tutelati dalle sigle europee. Un inno alla biodiversità a cui corrispondono ciliegie e pere, mele e clementine. Ma chi cerca tra la frutta italiana anche prodotti più esotici è servito. Ben due volte: al Ficodindia dell’Etna DOP risponde il Ficodindia di San Cono DOP. A ben guardare le opuntie hanno trovato clima ideale alla propria riproduzione nell’entroterra siciliano e in generale in ambiente mediterraneo subito dopo l’arrivo dalle Americhe, specie alle pendici dei rilievi montuosi o in collina, o nei pressi delle abitazioni rurali e dei ricoveri per gli animali a formare chiudende o dense macchie. Ovviamente dalle campagne italiane par-

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Limoni di Amalfi, Ficodindia dell’Etna DOP e Pesche nettarine IGP di Romagna

tono verso i mercati del nord Europa anche prodotti più… nostrani. Come le Pesche e nettarine IGP di Romagna. Il 43% di quanto si produce sul continente proviene dalle campagne ravennati, cesenati e del comprensorio forlivese; e si rasenta il 70% della produzione europea per quanto riguarda i kiwi, che godono della protezione europea se coltivati nella provincia di Latina e parte di quella romana con la denominazione di Kiwi di Latina IGP. Tra gli agrumi, sono ben 6 i limoni che si distinguono per le loro peculiarità, delle quali l’UE ha preso atto con la concessione dell’IGP: da quelli di Siracusa a quelli di Sorrento passando per la Costa d’Amalfi e Rocca Imperiale (CS). Certo, sappiamo che la frutta fa bene ed ha valore simbolico, ma forse ci eravamo dimenticati che è anche utile. All’economia. maggio 2015


[ explor a ndo ]

FRUTTA VERDURA NATURA I COLORI DELLA SALUTE A cura di Evelina Flachi

S

Sul fatto che frutta e verdura debbano entrare in modo consistente nella nostra dieta c’è un consenso ormai unanime. Anni fa fu l’American Cancer Society a lanciare una campagna che invitava a consumare ogni giorno cinque porzioni di vegetali, in genere tre di verdura e due di frutta. Molti studi hanno infatti dimostrato che un’alimentazione ricca di cereali, legumi, ortaggi e frutta ha un ruolo protettivo per varie forme tumorali, per le malattie cardiovascolari, ma anche per asma, bronchiti e problemi dell’apparato

digerente come stipsi o diverticolosi. Ma oltre al numero è importante tenere in considerazione anche il colore: bianco, verde, giallo-arancio, rosso, bluviola. Ognuna di queste tonalità indica caratteristiche diverse offerte dal vegetale che stiamo mangiando. L’ideale dunque sarebbe che ogni giorno nel nostro piatto finisse un alimento per ciascuno di questi colori, in una tavolozza che fa bene alla salute ma anche all’umore. Ecco perciò una piccola guida ai colori da portare in tavola.

Rosso: secondo alcuni studi il licopene contenuto nei pomodori e nell’anguria potrebbe avere un effetto protettivo contro i tumori al seno e alle ovaie e quello alla prostata. Se dovete inserire il rosso nella vostra dieta non dimenticatevi di barbabietole, ciliegie, fragole, ravanelli e rape rosse. Giallo-arancio: Beta-carotene e flavonoidi sono le principali sostanze contenute in frutta e verdura di questo colore. Il beta-carotene è noto per le sue proprietà antiossidanti e per essere un precursore della vitamina A. In questa categoria rientrano albicocche, arance, carote, cachi, limoni, mandarini, meloni, nespole, peperoni, pesche, pompelmi e zucche. Verde: verde è naturalmente sinonimo di clorofilla, altro potente antiossidante. Ma le verdure a foglia verde contengono anche carotenoidi e una buona dose di acido folico, che si ritiene abbia proprietà protettive nei confronti delle malattie cardiovascolari. Per variare in questo gruppo di colore potrete scegliere fra: asparagi, basilico, bieta, broccoli, carciofi, cicoria, cima di rapa, indivia, kiwi, lattuga, prezzemolo, spinaci e zucchine. Blu-viola: antocianine, carotenoidi, vitamina C, fibre sono presenti in buona quantità in questo gruppo. In particolare tutti i vegetali di questo colore sembrano particolarmente utili per la vista, per la pelle, per la regolarità intestinale e contro alcune infezioni del tratto urinario. In questo gruppo sono compresi fichi, frutti di bosco, melanzane, prugne, radicchio e uva nera. Bianco: Isotiocianati che prevengono l’invecchiamento cellulare, allilsolfuro che previene la formazione di trombi: sono le principali sostanze contenute nelle verdure bianche, che forniscono però anche sali minerali come il potassio e vitamina C. Da ricordare aglio, cipolla, porro, cavolfiore, finocchio e sedano. maggio 2015

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[ explorando ]

ASPARAGO IL RE DELLA PRIMAVERA A cura di Richard Seebach

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Benché il concetto di stagionalità dei vegetali sia stato messo a dura prova negli ultimi anni da coltivazioni in serra e ortaggi che attraversano gli oceani in una sola notte, l’immaginario collettivo ci conduce a pensare agli asparagi come la verdura primaverile per antonomasia. Le prime settimane di maggio sono numerose le località italiane interessate dalla raccolta degli asparagi. Una delle piccole grandi capitali dell’asparago italiano si trova nel Viterbese, Canino. Anzi, quelli della località Paglieto vengono considerati tra i primi della Penisola a fare capolino da sotto il terreno vulcanico. L’asparago di Canino gode anche di particolari doti di gusto: infatti il terreno vulcanico è ricco di potassio, sali minerali, calcio e altri microelementi che si trasferiscono senza artifizi nei turioni. Si utilizza come antipasto, appena scottato in acqua salata ed aceto e servito con olio extra-

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vergine d’oliva, oppure fritto; in torte salate, nel classico risotto ma anche con pomodoro, che deve essere ben maturo. Gli asparagi di Bassano del Grappa hanno ottenuto anche il marchio di Denominazione di Origine Protetta (DOP) e sono coltivati nel centro vicentino e in altri 8 Comuni limitrofi. Sempre il Veneto si distingue per avere ottenuto da Bruxelles la possibilità di fregiarsi dell’IGP per l’asparago di Badoere (che può essere bianco o verde) mentre il marchio europeo ha premiato i coltivatori distribuiti nei 57 Comuni delle province di Bologna e Ferrara previsti dal disciplinare di produzione dell’Asparago Verde di Altedo. Fu invece Cavour ad accrescere la notorietà agli asparagi

di Santena citandoli in una lettera indirizzata ad uno studioso scozzese, mentre il turione degli asparagi coltivati nella piana alluvionale di Albenga ha un caratteristico colore viola, che deriva dalle modalità produttive e dalla varietà utilizzata, come accade per buona parte di quelli cresciuti nei terreni intorno a Borgo d’Ale nel Vercellese. Ma è Zambana in provincia di Trento a vantare il primato di selezionare esclusivamente asparagi bianchi. La zona di confluenza tra l’Adige ed il torrente Noce, dai terreni soffici e quasi impalpabili, è ben documentata come area di produzione di asparagi già all’inizio dell’800 ed esistono atti commerciali di vendita a Vienna ed Innsbruck sino allo scoccare del ‘900. La raccolta su uno stesso podere si protrae per non più di 45 giorni all’anno al fine di garantire il massimo della bontà alla produzione. Per essere ammesso alla vendita l’asparago bianco di Zambana deve avere aspetto fresco, dritto e sodo, praticamente privo di fibrosità. Ma le particolarità degli asparagi bianchi di Zambana non finiscono qui: si tratta infatti di asparagi giganti. Per ogni chilogrammo infatti ne vengono contati al massimo 20. Bisognerà accorrere per garantirsi un assaggio dei meno di 200 quintali prodotti all’anno. maggio 2015


[ gourmet ]

IL GUSTO AL CUBO A

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Birra Menabrea, Botalla Formaggi e Capanna Prosciutti ritornano a “Tuttofood 2015”, il Salone Internazionale dell’Agroalimentare che si terrà a Fiera Milano dal 3 al 6 maggio. La contemporaneità con Expo 2015, che sarà inaugurata negli stessi giorni di apertura del Salone, darà ulteriore visibilità a tutte le aziende che parteciperanno. Le tre aziende italiane, che si contraddistinguono per la stessa passione per la tradizione, l’attenzione per le materie prime e la qualità dei prodotti, si presentano in un format ormai consolidato, molto apprezzato dal pubblico ed incentrato sul concetto del “gusto”. Degustazioni speciali ed inedite delle birre Menabrea, dei formaggi Botalla e dei prosciutti Capanna, tre prodotti di eccellenza made in Italy, verranno offerte ai visitatori che potranno così gustare in un trionfo di sapori ciascuno dei prodotti. «La presenza congiunta delle nostre tre aziende, in una formula oramai consolidata da tempo - afferma Franco Thedy, AD di Birra Menabrea - ha l’obiettivo di dimostrare la forza e la potenzialità dell’eccellenza italiana. Nel nostro caso, Tuttofood rappresenta inoltre un appuntamento importante per ribadire che la birra è sinonimo di un’eccellenza italiana da tutelare, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo attraversando». «Tuttofood è un’importante vetrina - spiega Andrea Bonino, responsabile commerciale di Botalla Formaggi - per poter presentare i nostri formaggi e ciò che distingue la nostra azienda: territorio, qualità e innovazione». L’azienda casearia biellese quest’anno porterà sulle nostre tavole una nuova linea di formaggi prodotta utilizzando metodi innovativi pur sempre nel rispetto dell’antica tradizione. «Non poteva mancare a Tuttofood il “re” dell’eccellenza emiliana, il prosciutto», sottolinea Vittorio Capanna della Capanna Promaggio 2015

sciutti, azienda che da sempre si distingue per l’accurata selezione delle materie prime, per ottenere un prodotto buono, dolce e di elevata qualità, grazie al perfetto connubio tra la forza di una lunga tradizione artigianale e la lavorazione con un approccio moderno. L’appuntamento con “Il Gusto al cubo” è presso il Pad. 02 stand: G01 H06.

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[ s tile natura le ]

IL CIBO CHE MANGIAMO UN ATTO CULTURALE

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Cibo vuol dire qualcosa di più di calorie e nutrienti; il momento in cui si consuma il cibo spesso è un rito, un modo per ritrovarsi, una festa. Ma cibo significa anche valori, tradizioni e ambiente. La nostra alimentazione ha origine dal modello conosciuto come Alimentazione o Dieta Mediterranea, stile alimentare sinonimo di qualità e salute in tutto il mondo, dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2009.

INFORMARE NON VUOL DIRE EDUCARE Tutti sappiamo cosa dovremmo fare per avere uno stile di vita più sano e un’alimentazione più equilibrata: mangiare più frutta e più verdura, prodotti freschi di stagione e possibilmente locali, non eccedere coi cibi grassi, dolci o troppo salati. Poi bere tanta acqua e muoverci di più. Sappiamo anche che l’elenco potrebbe continuare, eppure la nostra salute non è mai stata così compromessa: in Italia un ragazzo su tre è sovrappeso se non addirittura obeso. Significa che è necessario recuperare la capacità di trasmettere i valori e la cultura del benessere alimentare, che sono alla base di uno stile di vita sano. Con questo obiettivo opera dal 2011 un nuovo soggetto: la Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare, Food Education Italy – FEI (www.foodedu.it), fondazione indipendente e di partecipazione, riconosciuta a livello nazionale. FEI maggio 2015

valorizza le potenzialità e i contributi dei soggetti impegnati nell’educazione alimentare, sostenendo il protagonismo della Scuola e l’applicazione delle “Linee Guida per l’Educazione Alimentare”, emanate dal MIUR nel 2011 e in seconda edizione con Expo Milano 2015. I Promotori della Fondazione hanno contribuito alla loro redazione, con un’attenzione particolare agli aspetti valoriali, scientifici e metodologici. L’attività di FEI si concretizza proprio nella promozione delle Linee Guida, mediante: • Programmi di formazione per docenti e famiglie sui temi del cibo e della sana alimentazione. • Materiali didattici e progetti di educazione alimentare, messi gratuitamente a disposizione delle scuole. • Cura e diffusione di pubblicazioni scientifiche e divulgative sui temi della sana alimentazione. • Osservatorio permanente sull’educazione alimentare in Italia e nel mondo.

IL 5 PER MILLE PER L’EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE Destinare il 5 per mille alla Fondazione è un modo concreto per garantire che nelle scuole l’educazione alimentare sia svolta in modo corretto, efficiente ed efficace. Il contributo realizzerà progetti educativi validati dalla Fondazione, nel rispetto di regole e metodologie chiare e condivise. Per destinare il 5 per mille alla Fondazione basta indicare, nella propria dichiarazione dei redditi, la ragione sociale “Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare”, il codice fiscale 975 97 97 01 57 e mettere una firma!


[ s tile natura le ]

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Benvenuti nell’oasi di Granny’s, una terra davvero speciale dove tra alberi da frutto e silenzio rotto solo dal canto degli uccelli, si producono ancora a mano prodotti unici. Succhi e conserve realizzati con frutta e ortaggi che crescono nei boschi, dove nulla viene aggiunto né tolto! Tutti i prodotti sono realizzati in una zona incontaminata alla base del monte di Kopaonik, dove tradizione e modernità si fondono. La frutta dei nostri nonni infatti nasceva spontanea nei boschi e nei prati incon-

taminati, senza l’utilizzo di prodotti chimici che certo hanno aiutato a far diventare più bella la nostra frutta ma molto spesso non più buona. Il segreto dei succhi Granny’s è questo, utilizzare solo frutta naturale senza interventi dell’uomo per modificarne il risultato finale, quindi senza nessuna aggiunta di qualsivoglia prodotto nè per la coltivazione nè per la trasformazione della frutta. Solo in questo modo si ha la garanzia di produrre e fornire un prodotto con caratteristiche uniche che ri-

“IL SEGRETO” DI

GRANNY’S 24

sponda soprattutto alle domande del mercato: “ritorno alle tradizioni” e “ricerca del benessere”. Dopo aver visitato questa “fiabesca casa Granny’s”, IS’ Company ha deciso di portare in Italia questi prodotti diventandone il distributore esclusivo promuovendone le particolari proprietà: • la frutta utilizzata è sana, raccolta a mano, selezionata a mano, maturata sulla pianta in zone a bassissimo tenore di inquinamento; • la lavorazione è fatta sotto i 50° C rispettando tutte le normative HACCP; • non viene utilizzato nessun tipo di conservante; • non viene utilizzata nessuna aggiunta di zucchero; • ogni singola bottiglietta porta un “collarino” con il numero di pezzi di frutta utilizzati; • non esistono oggi altri succhi con queste caratteristiche. Troppe volte la frenesia del nostro modo di vivere ci fa dimenticare i “valori” che possono arrivare dal territorio nel quale viviamo. La terra e i boschi ci offrono, se amati e curati, mille risorse per il nostro benessere, basta pensare ai tanti frutti spontanei dei boschi, considerati erroneamente “frutti minori”. Sarà bene sapere che sono invece vere e proprie “miniere “ di vitamine e antiossidanti. Sono le tante piante “dimenticate” o “sacrificate” alle monoculture agricole che dobbiamo riscoprire come: l’Aronia, il Ribes nero, il Mirtillo rosso, il Sambuco, il Corniolo, la Mela Cotogna, il Lampone, la Mora selvatica, il Mirtillo selvatico e molte altre. Anche grazie a questa “riscoperta” è nata la “fiaba di Granny’s Secret” che da oggi siamo lieti di raccontare ai consumatori italiani. aprile 2015


[ s tile na tur ale ]

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Un uomo percorre il mondo intero in cerca di ciò che gli serve e torna a casa per trovarlo. George Augustus Moore

Prof. Alessandro Miani alessandro.miani@gmail.com

» AMBIENTE, FELICITÀ E BENESSERE

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Richard Florida, sociologo americano, nel suo libro “Who’s your city”, sostiene che la città e il quartiere in cui viviamo hanno un forte impatto sul nostro stile e qualità di vita, perché determinano la tipologia di persone che incontriamo, la rete sociale che instauriamo e, di conseguenza, anche il tipo di lavoro a cui avremo accesso. L’influsso che l’ambiente può avere sul nostro quotidiano e sulla percezione della nostra felicità è oggetto di studio e di interesse sempre più crescente della Psicologia Ambientale, disciplina che studia il benessere e il comportamento umano prendendo in considerazione le transazioni che avvengono tra gli individui e l’ambiente socio-fisico. Un recente studio condotto da ricercatori del Department of Housing and Urban Development degli Stati Uniti e pubblicato su Science, evidenzia che felicità e benessere dipendono anche dal luogo in cui viviamo: vivere in un quartiere piuttosto che in un altro può fare la differenza non solo in termini di “soddisfazione residenziale”, ma anche in termini di salute e di percezione della felicità. Il CIRPA, Centro Interuniversitario di Ricerca in Psicologia Ambientale - Roma “La Sapienza”, diretto dalla Prof.ssa Bonnes, ha sviluppato degli indicatori di percezione della qualità dell’ambiente residenziale, come la forma degli edifici, la loro volumetria, la densità abitativa, la vicinanza a negozi, supermercati e servizi, la presenza di aree attrezzate per il gioco dei bambini e di parchi pubblici. Attraverso l’analisi dei dati raccolti su un campione di oltre aprile 2015

420mila persone con un’età media di 40 anni, provenienti da 63 Paesi, sottoposti a test psicologici per misurare diversi segnali di stress: somatizzazioni, ansia e insonnia, disfunzioni sociali e depressione grave, gli psicologi Fischer e Boer della Victoria University di Wellington (Nuova Zelanda) sono infine giunti alla conclusione che, per raggiungere il vero benessere individuale, a prescindere dalla ricchezza, i fattori più importanti sono l’autonomia decisionale e la possibilità di socializzazione.

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[ erba r io magico ]

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Facile da trovare in siepi, boschi o parchi cittadini, la Rosa canina è la rosa spontanea più comune in Italia. Secondo la leggenda, dobbiamo al dio Bacco la sua nascita. Nel tempo che fu, il Dio del vino si invaghì di una ninfa e, come al suo solito, tentò di conquistarla ma lei, terrorizzata, fuggì finché non inciampò in un cespuglio. Provò più volte a rialzarsi ma Bacco la raggiunse. Consumato l’atto, Bacco, trionfante e soddisfatto per l’impresa, non esitò a ringraziare il cespuglio e lo trasformò in una bella pianta a cui fece spuntare bellissimi fiori di un delicato color rosato, il colore delle guance della sua ninfa. Fu Plinio il Vecchio a diffondere la credenza che la radice di questa pianta fosse un utile rimedio contro la rabbia trasmessa dai morsi dei cani. Le spine dell’arbusto, infatti, erano paragonate alle zanne affilate di un cane ed era pertanto logico stabilire una relazione tra il graffio provocato dalla pianta e i morsi di un cane, per cui la prima guariva la seconda. Secondo tale teoria, per inciso, le malattie di una qualsiasi parte del corpo potevano essere curate con una pianta che di quella parte riproponeva la forma. La Rosa canina ha proprietà antinfiammatorie, immunomodulanti, antiallergiche, tonificanti e antiossidanti, ed è una di quelle piante che gli amanti delle farmacie naturali tengono spesso in casa e utilizzano al bisogno. La parte erboristicamente più interessante della pianta è costituita da falsi frutti (bacche), la cui parte interna ha le proverbiali proprietà pruriginose, mentre quella esterna ha un elevato interesse alimentare e dietetico. I piccoli frutti sono considerati le

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LA ROSA “DI BACCO” A cura di Marica De Bonis

“sorgenti naturali” più concentrate in Vitamina C, presente in quantità fino a 50-100 volte superiore rispetto agli agrumi tradizionali, e per questo in grado di contribuire al rafforzamento delle difese naturali dell’organismo (100 grammi di bacche contengono la stessa quantità di vitamina C di 1 chilo di arance o limoni). Ottima quindi in fase preventiva e ai primi sintomi di influenze, raffreddori e tosse così come anche nella fase di guarigione per evitare ricadute e accelerare il ripristino completo dello stato di salute. La pianta è da

sempre utilizzata come tonico, per ritrovare le forze dopo un periodo di forte stress, una lunga convalescenza o anche solo per trattare i sintomi della fiacchezza primaverile o del cambio stagionale. In cosmetica, la maschera di bellezza ottenuta con i “frutti” freschi di Rosa canina è una delle più efficaci per il suo effetto schiarente, levigante e tonificante della pelle. Molto nota è l´acqua di rose ottenuta con delicato riscaldamento di petali freschi rimedio apprezzato in caso di rughe, cuprosi ed altri inestetismi cutanei. maggio 2015


QUESTO SOLE TI PROTEGGERÀ

La giovane scrittrice Margot Amati, in crisi sentimentale e stressata dal suo editore che vuole la consegna del suo nuovo libro, decide di prendersi una breve vacanza a Torralba, piccola cittadina ligure vicino a Chiavari. Dopo due giorni di riposo Margot resta la sola cliente della locanda della Signora Claretta Molinari, donna dai modi apparentemente bruschi. All’improvviso Margot riceve un misterioso invito per una grande inaugurazione, ma chi l’ha invitata e perché? Dall’arrivo di questo invito si dipana un racconto avventuroso dai toni imprevedibili. In un crescendo ad alta tensione la giovane Margot mette a rischio la sua vita e scopre nella villa dell’invito la fine che hanno fatto molte giovani donne. Si trova con personaggi che dicono di essere ciò che non sono e custodiscono solo segreti. Un libro da leggere con attenzione, Silvana Giacobini ci fa scoprire una serie di personaggi che spesso ritroviamo nella nostra vita di tutti i giorni.

SCELTI PER VOI

[ libr i ]

Silvana Giacobini, (Cairo Editore)

UN GIORNO

Emma e Dexter passano insieme la notte dell’ultimo giorno di università, il 15 luglio del 1988, poi si separano. Ma il 15 luglio di ogni anno per oltre venti anni successivi i due si ritrovano e dovranno riflettere su questa strana storia di amicizia o forse di incredibile amore. David Nicholls, (Neri Pozza)

IL MAGICO POTERE DEL RIORDINO

MIO PADRE È STATO ANCHE BEPPE VIOLA

Nelle nostre case, nei nostri uffici, siamo sommersi da ogni tipo di oggetti (libri, documenti, foto, gadget, ecc.) che comunque condizionano la nostra vita di tutti i giorni. Questa brava autrice giapponese ha realizzato un metodo che assicura ordine e serenità che nella filosofia Zen portano grandi vantaggi spirituali.

Un libro intenso scritto bene da Marina figlia del “mitico” Beppe Viola. Un racconto non tanto sul giornalista, scrittore, radio e telecronista impareggiabile, ma sull’uomo “comune” grande amico di Enzo Jannacci. L’uomo che davanti ad un buon vino rosso con Cochi e Renato buttava giù canzoni o che rideva di gusto scrivendo testi per i film di Mario Monicelli. Una storia da leggere.

Marie Kondo, (Vallardi)

Marina Viola, (Feltrinelli)

maggio 2015

MILANO CITTÀ APERTA

Ecco la nuova Milano, che l’attuale Sindaco della città Giuliano Pisapia lascerà ai milanesi. Dai grattacieli alle relazioni sociali, dal lavoro alla cultura, il ritratto di una città che dialoga sempre con tutti, senza perdere la coerenza con i propri valori. È anche l’occasione per rimproveri ed osservazioni politiche ai suoi assessori e ai suoi avversari. Giuliano Pisapia, (Feltrinelli)

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[ hi-tech ] A cura di di Alberto Zonna

kOBO GLO HD TIkO, STAMPANTE 3D PER TUTTI Si chiama Tiko ed è la stampante 3D per tutti visto che costerà solo 179 dollari. Di dimensioni compatte (390x237x221 mm) poggia su una base a triangolo e nasconde all’interno tre braccia mobili in grado di muoversi all’unisono per garantire un adeguato livello di precisione. Dispone di un modulo wifi collegabile anche tramite smartphone, di un accelerometro dedicato all’autocalibrazione, di un software basato su browser con un’interfaccia intuitiva e semplice da usare per tutti. Poco, pochissimo rispetto alle cifre attuali delle stampanti tridimensionali. Peccato che sarà pronta solo entro febbraio 2016.

NEWS

Il nuovo e-book reader è dotato di uno schermo da 6 pollici con risoluzione di 1148x1072 pixel. Grazie alla ComfortLight integrata, i lettori potranno leggere al buio senza disturbare gli altri con la luce di una lampada. Ha un cambio di pagina istantaneo, inoltre le persone saranno in grado di leggere per giorni e giorni senza aver bisogno di ricaricare l’eReader, grazie alla durata della batteria di quasi due mesi (stima basata su 30 minuti di lettura al giorno con ComfortLight e Wi-Fi spenti)”. Le dimensioni sono di 157x115x9,2 mm mentre il peso è di 180 grammi. Lo spazio di archiviazione è di 4 GB quindi sufficiente per l’archiviazione di 3.000 di libri. Costa 129,99 euro.

OLyMPUS STyLUS TOUGH TG-4

NAILO, TELECOMANDO SULL’UNGHIA

Si tratta di un nuovo dispositivo elettronico indossabile ideato dai ricercatori del Mit di Boston per poter controllare computer e smartphone “a distanza”, semplicemente sfiorando l’unghia del pollice. Simile ad un semplice adesivo per la decorazione delle unghie, è in realtà un tappetino tattile miniaturizzato che consente di comandare a distanza i dispositivi elettronici, ad esempio per rispondere al telefono con le mani occupate, oppure per inviare messaggi in modo discreto durante una riunione. In pochissimi millimetri quadrati racchiude una batteria, i sensori capacitivi per la rilevazione del contatto, un chip per la raccolta delle informazioni, un microcontrollore e un chip radio Bluetooth per l’invio dei dati.

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Ci sono due modi con cui una fotocamera rende tranquillo il fotografo: offrirgli un corpo macchina a prova di acqua, gelo, polvere e cadute, oppure offrirgli il formato RAW, prezioso salvagente in caso di errori ad esempio di esposizione o di bilanciamento del bianco. Queste due cose insieme rappresentano il punto di forza di questa nuova ammiraglia tra le compatte Olympus. Letteralmente a prova di tutto, dato che può andare sott’acqua fino a 15m, può resistere ad uno schiacciamento di 100kgf, può resistere ad una caduta da 2.1m e può resistere a temperature fino a -10°C. Disponibile da maggio, il prezzo fissato per il lancio è 379 dollari, con due colorazioni del corpo macchina proposte: rosso e nero.

maggio 2015



[ ruote & motor i ]

FERRARI 488 GTB... BOLIDE CON IL TURBO!

A cura di John Reddy* Un’altra Ferrari con il turbo e un altro miracolo di ingegneria... sì, perché a Maranello il turbo è sempre stato una decisione sofferta, ma presa in considerazione in virtù delle restrizioni antinquinamento! Ma gli ingegneri di casa Ferrari hanno replicato il miracolo fatto con la California T, annullando il classico “turbo lag” che affligge questo tipo di motori. Vi presento dunque la nuova 488 GTB, erede della 458 Italia e, a quarant’anni esatti, dal lancio della 308 GTB, la prima V8 con motore posteriore-centrale di casa Ferrari. Il motore della nuova 488 è un V8 da 3.902 cc, capace di 670 cavalli che spinge questo bolide da 0 a 200 km/h in soli 8,3 secondi. Il cambio è stato aggiornato, aggiungendo la funzione “Variable Torque

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Management”, che gestisce l’erogazione della coppia in modo ottimale. Questa nuova Ferrari conferma anche un nuovo record di aerodinamica per una Rossa di serie, aumentando nella percentuale del 50% il già buon risultato ottenuto con la 458 Italia (valore riferito al carico aerodinamico). L’ottimo risultato si è ottenuto progettando elementi importanti come lo spoiler anteriore doppio, le prese d’aria la-

terali, l’aerodinamica attiva al retrotreno e al fondo aerodinamico con generatori di vortici. Nell’abitacolo troviamo il tipico ambiente Ferrari, con uno stile unico e riconoscibile. Il pilota è seduto, praticamente avvolto da sedili ergonomici, specificatamente studiati per questo modello e tutti i nuovi comandi a satellite, diffusori d’aria inclinati ed il nuovo quadro strumenti capace di raccogliere tutte le funzioni da tenere sott’occhio durante la guida, anche quella più impegnata. Il quadro strumenti presenta una nuova grafica così come l’interfaccia del sistema infotainment e il volante multifunzione, vera opera d’arte, presenta tutti i comandi necessari a non distrarre il pilota e a garantire l’azionamento di qualsiasi funzione necessaria ad una guida sportiva. Il suo design è semplicemente scultoreo, un’icona made in Italy che ha reso famoso in tutto il globo questo marchio... linee sempre diverse, ma riconoscibili al primo sguardo, una Ferrari è un orgoglio tutto italiano e questa nuova 488 ha saputo ancora una volta migliorare un prodotto già molto valido. La filosofia Ferrari è molto chiara, mantenere una filosofia stilistica, ma inserire in ogni nuovo modello quella naturale evoluzione che permette alle automobili del Cavallino di regalare sempre emozioni uniche e impareggiabili. *www.my-home.biz

maggio 2015


[ via ggi nel mondo ]

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Pechino vanta una storia di oltre 3000 anni, di cui 860 giocati come città sede d’imperi, dinastie e stati. Ma altrettanto possiede un’impronta moderna e vivace che sbalordisce il viaggiatore la prima volta che vi si affaccia. Pechino è una città di 21 milioni di persone, ordinata e prodigiosamente pulita, che non si ferma mai e che si estende su 700 kmq, sviluppatasi a cerchi quasi concentrici (il settimo, in costruzione, avrà una circonferenza di oltre 500 km). Sfoggia la più grande piazza al mondo, Tien an Men, dove vi si potrebbero assembleare 1 milione di persone. È chiusa dal parlamento e dal museo nazionale cinese, dalla stazione ferroviaria rivestita di maioliche (in uno stile a metà tra l’austero staliniano ed il sobrio cinese) e dal picchetto d’onore alla bandiera. Una strada a dieci corsie la separa dall’ingresso sud della Città Proibita, residenza di 24 imperatori delle dinastie Ming (dal XIV al XVII secolo) e Qing (al potere sino al 1911), dotata ad ogni angolo di torri di vedetta e ricca di elementi architettonici ispirati alla simbologia numerologica. La Sala della Suprema Armonia è il palazzo più rappresentativo del potere, dove si trova il trono imperiale. La visita di Pechino non può prescindere da un giro in risciò tra gli hutong (gli stretti vicoli dell’antica struttura urbana), sui quali si aprono le caratteristiche abitazioni quadrangolari che si affacciano su un cortile centrale. Fascino antico che si mescola in maniera originale e armonica agli elementi della Pechino moderna. Come Sanlitun, il luogo più esclusivo della capitale, famoso per i suoi lussuosi ritrovi; o l’area commerciale di Xidan, in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza e per tutte le tasche; o ancora il mercato della maggio 2015

PECHINO LA CITTÀ PROIBITA

A cura di Riccardo Lagorio seta di Xiushui, molto amato dai visitatori stranieri. Le Olimpiadi del 2008 hanno lasciato numerosi edifici che definiscono l’urbanistica moderna tra cui l’avveniristico stadio nazionale che per la sua forma è stato definito Nido d’uccello, ed il Cubo d’acqua che da lontano sembra un lago azzurro e di sera si trasforma in un gigante cubo di Rubik. Fuori dal gigantesco e movimentato centro urbano una campagna bucolica preserva nondimeno sorprese. Al ponte Marco Polo, grandioso manufatto in pietra con

scolpiti circa 500 leoni in differenti posizioni plastiche, fanno eco a nord Xiaotangshan, importante centro termale dove le calde acque contengono minerali e microelementi utili per la cura di malattie della pelle, e a 50 km le Tombe dei 13 imperatori Ming. Ce ne vogliono altri 20 per raggiungere il tranquillo villaggio di Bei Gou, utile punto di partenza per visitare alcuni dei tratti meglio conservati della Grande Muraglia, a ragione considerata tra le più conosciute e grandiose opere mai costruite dall’uomo.

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MAGGIO

[ a genda ita lia ] ROMA

Un maggio ricco di appuntamenti in tutta Italia. Abbiamo scelto di segnalarvi nella nostra Agenda Italia i seguenti cinque appuntamenti. Due a Roma, con gli Internazionali d’Italia al Foro Italico e il “L’eleganza del Cibo” (perfetto connubio tra cibo e moda) ai Fori Imperiali; uno a Torino, con il Salone del Libro; uno a Bosa, in Sardegna, con l’artigianato e l’enogastronomia in uno scenario paesaggistico eccezionale. E poi a Cremona da dove parte il Festival dedicato a Monteverdi, che riserva la sorpresa di proseguire lungo il Po per Mantova e Venezia.

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maggio

internaZionali di tenniS Nella fiabesca cornice del Foro Italico a Roma prende il via la 72esima edizione degli Internazionali di Tennis. Come di consueto saranno presenti i migliori tennisti del mondo sia in campo femminile che maschile. Ad affascinare il grande pubblico sarà ancora una volta lo scenario insuperabile del Foro Italico.

l’eleganZa del cibo Una grande mostra, in occasione dell’Expo 2015 per celebrare a Roma il connubio perfetto tra la nutrizione, tema dominante dell’esposizione universale, e la maestria sartoriale Made in Italy. Il percorso espositivo sarà arricchito da abiti, accessori e opere che rappresenteranno al meglio il filo conduttore della mostra ospitata al Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano: acqua, aria, terra, fuoco.

1 19 ROMA

novembre maggio

Salone internaZionale del libro Questa “idea” del giovane Goethe nel suo “viaggio in Italia” immortalato in un set cinematografico, contraddistingue il Salone del libro 2015 che apre Torino (Lingotto Fiere) il 14 maggio e avrà come tema conduttore “Le meraviglie d’Italia”. Paese Opite d’onore sarà la Germania, mentre il Lazio sarà la Regione Ospite d’onore di questa edizione.

TORINO

-18 14 maggio

la grande FeSta del vino Nel suggestivo borgo medievale di Bosa, in provincia di Oristano, si vivranno due straordinarie giornate di festa enogastronomica. I due appuntamenti consentiranno ai visitatori di ammirare prodotti artigianali tipici e opere di arte contemporanea.

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1 19

giugno maggio

“onde SuSSurranti” al monteverdi FeStival Cremona, Mantova, Venezia: un viaggio nell’eccellenza del made in Italy attraverso le tre città di Claudio Monteverdi. Parte dal Teatro Ponchielli di Cremona per continuare a Mantova e Venezia navigando sul Po l’edizione 2015 del Monteverdi Festival in programma a partire dal 19 maggio. Una proposta imperdibile di respiro internazionale, omaggio al grande musicista cremonese.

BOSA

-31 30 maggio

maggio 2015


URBANO CAIRO

L’uomo dell’Anno PAOLA MARELLA Anno 5 - Maggio 2015 • Periodico di Cultura e Società

Cambiare volto alla casa

SILVANA GIACOBINI

Il Gossip morbido

GINO PAOLI

Al Fuorisalone n. 54



LEGGENDE

LA BESTIA FEROCE A cura di PAOLO MINOTTI

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resso la biblioteca Braidense si trova un opuscolo dal titolo “Giornale circostanziato di quanto ha fatto la Bestia feroce nell’Alto Milanese dai primi di luglio del 1792 sino al giorno 18 settembre”. L’anonimo autore, gazzettiere dell’epoca, riporta la cronaca di una inquietante vicenda del ‘700 che ha come sfondo le aree della campagna milanese, allora in parte incolta e boscosa. La storia inizia a Cusago il 4 luglio del 1792, quando un ragazzino tredicenne viene trovato sbranato di fianco alla vacca che aveva portato al pascolo. I lupi, si disse… la zona ne era piena, come gran parte di quella campagna lombarda. Non passarono che 4 giorni quando a Limbiate alcuni bambini che stavano pascolando mucche furono assaliti da “una brutta bestia simile a un grosso cane, ma d’orribil ceffo e di strana forma […]” che afferrò alla gola Carlo, di soli 8 anni, trascinandolo nel bosco e sbranandolo. Tre giorni dopo, a Corbetta, una bimba di 6 anni tornava verso casa con le mucche insieme alla sorellina, quando all’improvviso la bestia balzò da un cespuglio e l’afferrò alla gola, trascinandola via. Il Governo promulgò disposizioni di Caccia Generale in cui s’invitavano tutti, contadini e cacciatori, ad armarsi usando armi proprie o prese in prestito dalla Civica Armeria: venne stabilita una taglia di 150 zecchini per chi avesse ucciso la bestia. I cacciatori, giunti numerosi anche da altre zone, batterono per diversi giorni le campagne, scortando i bimbi ai pascoli, ma non trovarono alcuna traccia della bestia che invece il 1° agosto ricomparve a Senago e divorò una bimba di 8 anni. Questa volta vi fu un testimone, che descrisse la bestia predatrice

CHE MANGIAVA I BAMBINI

come “lunga due braccia, alta un braccio e mezzo, testa porcina, orecchie cavalline, pelo caprino, bianchiccia sotto, rossiccia sopra, gambe sottili, piede largo, unghie lunghe e grosse, largo petto, stretto fianco”. Gli esperti si convinsero che non si trattava di lupi, bensì di una jena, in quanto un tal girovago, Bartolommeo Cappellini, ne aveva portate due a Milano, racchiuse in una gabbia, per mostrarle al pubblico a cui faceva pagare il biglietto. Ora una delle jene era sparita, lui disse che era morta ma poi scomparve prima che i gendarmi potessero torchiarlo a dovere. Intanto la bestia si avvicinava alla città, e fece altre due vittime l’11 agosto prima a San Siro e poi a Boldinasco. Qui la storia s’interrompe di botto e così non si ha modo di conoscere la fine della terribile vicenda. Il mistero permane… 24oreNews

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24 orenews.it

Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 5 - No. 5 Maggio 2015

In copertina: Gino Paoli

Maggio

PERSONAGGIO

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Silvana Giacobini… il “gossip morbido”

ARTE E CULTURA

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Maggio: i teatri Teatro alla Scala: Turandot; CO2 Le biblioteche stargate per il futuro Maggio: le mostre

HOME DESIGN

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Paola Marella... tv, design e curiosità

BEAUTY

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I consigli di Marina Mazzolari

GOURMET

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Le torte di Camilla Mamme si cena con… l’ostetrica

MILANO SI RACCONTA

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Storie di giornalismo… come si faceva una volta Gino Paoli e Danilo Rea al Fuorisalone 2015 Maggio: i concerti

COME STAI?

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Il dolore dell’osteoporosi I rimedi dell’omeopatia

IL SESSUOLOGO

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L’esperto risponde

EXPOTIME

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Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Roberto Bernorio Mauro Caldera Stefano De Angelis Riccardo Garosci Jaquelin Lendorf Polanco Paolo Mariconti Marina Mazzolari Luca Medici Angela Minutillo Bertanza Camila Rodrigues Media Partner

Il cibo è tutto, Expo il suo Araldo

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PERSONAGGIO

SILVANA GIACOBINI… A cura di ALESSANDRO TRANI

Credits: StefanoGuindani

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omana di nascita ma milanese di adozione, Silvana Giacobini è tra le più belle Signore del Giornalismo italiano, di fama internazionale. È stata direttrice per Rusconi dei settimanali Eva Express e Gioia, ha ideato e diretto Chi per la Mondadori e Diva e Donna per Cairo. Nella sua brillante carriera, ha collaborato con vari quotidiani e sin da giovanissima ha avuto esperienze come conduttrice televisiva in RAI e Mediaset. Ha intervistato Reali, Capi di Stato, sportivi, stilisti, cantanti, attori e tanti personaggi del jet set internazionale e della storia contemporanea. Autrice e scrittrice, ha pubblicato vari appassionanti libri gialli. A maggio uscirà il suo nuovo avvincente romanzo “Questo sole ti proteggerà”. Per Giorgio dell’Arti, è l’inventrice del “Gossip morbido”. Si ritrova in questa definizione? Penso che sia un modo per descrivere la scelta che ho operato al tempo di “Chi”, quando la Mondadori mi affidò nel ’95 un compito davvero ingrato e quasi impossibile, mettendomi a disposizione la redazione di “Noi” - giornalisti di cronaca nera o cronaca tout court - per quello che era il mio nuovo progetto, cioè un settimanale che parlasse al cuore dei lettori attraverso i personaggi noti

IL “GOSSIP MORBIDO” 24oreNews

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ma visti nella loro privacy, poiché aprivano le porte di casa per raccontarsi in prima persona, facendosi fotografare nell’ambiente in cui vivevano. Questa poi nel tempo è diventata una definizione di “Gossip” che non è proprio quello che io ho sempre definito la “cronaca rosa”, ovvero le interviste ‘vere’, senza risposte inventate, cosa che cercavo di contrastare in tutti i modi. A questo punto il “Gossip morbido” rientra in questa forma di “cronaca rosa” che ha segnato il successo di “Chi”. Lei è stata una delle Direttrici di settimanali femminili e familiari più importanti di questi anni. Ci svela il suo segreto? Quando divenni giornalista, il mio primo incarico come direttore fu alla guida di Eva Express e poi, grazie al successo ottenuto, Rusconi mi affidò la direzione di “Gioia”, nella quale sono rimasta molti anni. Questo coincideva anche con la mia attenzione alla condizione femminile che ho sempre seguito (a volte anche anticipandola) nell’evolversi del costume, e ciò attraverso la scelta delle interviste, dei servizi e delle inchieste di attualità, e delle lettere delle lettrici a cui rispondevo puntualmente ogni settimana. Poi fu la volta di “Chi”, settimanale di attualità rosa ma sempre con grande attenzione al mondo femminile, e infine fondai “Diva e Donna”, che ho diretto per 5 anni, su cui continuo a rispondere alle lettere nella mia rubrica. Per finire, un po’ in contrasto con l’aspetto “rosa”, oggi sul settimanale “Giallo” (Cairo) scrivo di delitti celebri, come i casi di Pasolini, Mattei, Moro e altri delitti che hanno colpito l’opinione pubblica. 6

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Dai settimanali femminili, arriva anche la passione per i libri? Devo dire che ormai sono quasi una scrittrice a tempo pieno, anche se continuo a collaborare a varie rubriche e a essere opinionista in tv. I miei libri sono gialli che hanno sempre come protagoniste le donne, storie di donne che si occupano di indagini. C’è stata una trilogia in cui la protagonista era una giornalista televisiva dotata di poteri paranormali. Vi do un’anticipazione: uscirà il 7 maggio in libreria il mio nuovissimo libro “Questo sole ti proteggerà”, Cairo editore. Ci svela di più del nuovo libro? La storia si svolge in un paese di fantasia, ambientato però in Liguria a Torralba, nei pressi di Chiavari, dominata da una torre di avvistamento del ‘500 e da una villa lussuosissima riconvertita in Hotel a 5 stelle. La protagonista, Margot Amati, è una giovane scrittrice di gialli che si è rifugiata in questo luogo per ritrovare la sua privacy e la concentrazione, perché ha un po’ perso la vena creativa. Tutto si immagina fuorché di doversi occupare di quello che sarà un caso che la colpirà in maniera profonda, perché viene trovato il corpo di una giovanissima cameriera proprio nei pressi della misteriosa Villa Soltera, su cui circolano delle leggende pesanti tra cui

una maledizione che colpisce le donne giovani e belle che abitano in quella villa. La bella Margot indaga a rischio della vita e il suo cammino incrocerà quello di un’antica setta di adepti senza volto, e di criminali dai colletti bianchi che infiltrano meticolosamente le Grandi Opere dell’Italia che conta. Fino all’incredibile verità… Lei ha intervistato decine di personaggi… Mai una frase “cattiva” o tesa a “imbarazzare” il suo interlocutore. Stile Giacobini? Sì, ma non è una questione di buonismo e autocensura, bensì il desiderio di fare un ritratto a tutto tondo, in cui gli stessi personaggi affrontano, magari ispirati da qualche mia domanda, gli aspetti anche più brucianti della loro vita. Mi riferisco per esempio a Hillary Clinton, che ho intervistato la prima volta quando era First Lady alla Casa Bianca, e in seguito a Washington e a New York. Ricordo che una volta, dopo lo scandalo Lewinsky, le chiesi com’era il suo rapporto con il marito e lei mi rispose con un sorriso, guardandomi fissa negli occhi: «Spesso ci sediamo in salotto e guardiamo insieme il tramonto… ». Sembrava un po’ il ritratto di due vecchietti, però dimostrava che c’era una grande complicità che non era stata assolutamente intaccata da quello scandalo che per poco non comportò “l’impeachment” del Presidente degli Stati Uniti. Altri personaggi che l’hanno colpita, che ricorda? Ho un ricordo, ma non proprio carino, di Nicole Kidman - che ho conosciuto mentre stava divorziando da Tom Cruise - perché la trovai molto fredda, gelida, un po’


PERSONAGGIO

Alcune testate dirette da Silvana Giacobini

«Poi ho intervistato sex-symbol maschili. Certo in primo piano mi arriva George Clooney, una persona proprio molto simpatica, allegra e divertente»

come appare in foto o nelle interviste televisive. Poi ho intervistato sex-symbol maschili. Certo in primo piano mi arriva George Clooney, una persona proprio molto simpatica, allegra e divertente. L’ho visto più volte, anche quando era fidanzato con la nostra Elisabetta Canalis, con cui aveva una buona complicità, perché ricordo di averli visti da vicino anche fuori un po’ dalla tensione dei flash fotografici, senza cioè quella sensazione di essere controllati da uno scatto improvviso, e tra loro appariva una bella affettuosità, un bel trasporto, anche se alla fine hanno fatto scelte diverse. Lei ha pubblicato una avvincente storia di Sofia Loren. Ce ne parla? Ho avuto, credo, il più bel riconoscimento da parte di un personaggio di cui è stata scritta una biografia non autorizzata ufficialmente. Sofia è una persona veramente riservata, che ha avuto grandi disagi e sofferenze durante la sua vita e che i giornalisti li vede come “una buona pace armata”. Quindi era già uscito il libro in cui io ho raccontato

non solo le cose che lei e Giorgio Armani o la sorella minore Maria mi avevano raccontato, stralci di vita e incontri ravvicinati, ma anche cose di cui non s’era mai parlato, anche fatti piuttosto delicati che però mostravano quanto coraggio e intelligenza avesse sempre usato questa ragazza che poi era diventata, e tale è rimasta, la più importante diva italiana. Dunque una mattina squillò il telefono e al mio “Pronto chi parla?” lei, con la sua inconfondibile voce, mi rispose: “Sofia”. “Oh Dio - dissi tra me e me - sarà per qualcosa che non le è piaciuto!”. Invece volle ringraziarmi perché avevo descritto i suoi pensieri. È la cosa più bella che uno possa sentirsi dire, cioè aver interpretato la psicologia di un personaggio che si è indentificato attraverso i suoi pensieri remoti, quelli che certo non sono né registrati né pubblicati. Per concludere con il tema centrale di Expo, Lei - donna dall’indiscutibile bellezza quale rapporto ha con il cibo e l’alimentazione? Certo curo l’alimentazione ma in modo non ossessivo, senza angosce traumatiche, poi non fumo non bevo alcolici e il vino l’assaggio alle volte, quando mi si presenta l’occasione. E nello stesso tempo apprezzo molto l’idea che il tema dell’alimentazione sia al centro dell’Expo italiana, perché la fame nel mondo è diffusa molto più di quanto possiamo immaginare e quindi va combattuta. Il cibo va anche tutelato nel migliore dei modi, cercando di metterlo al centro dell’attenzione per poterlo poi considerare, come è, alla base della vita stessa. “Siamo quello che mangiamo”, in parole povere. 24oreNews

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CARTELLONE TEATRI GREASE – Nuova edizione Il musical dei record, in italiano e con un cast completamente rinnovato, a 18 anni dal debutto si conferma ancora un fenomeno senza precedenti. La storia d’amore tra Danny e Sandy, i sogni dei T-Birds e delle Pink Ladies e, soprattutto, tanto rock ‘n’ roll fanno sì che Grease sia diventato sinonimo di energia pura e divertimento da non perdere. 1-3 Maggio 2015: Teatro della Luna

THE BEST OF MUSICAL CONCERT SHOW Un omaggio ai più grandi musical: La Bella e la Bestia, Mamma Mia!, Sister Act, La Febbre del Sabato Sera. Grandi interpreti sono pronti ad emozionare il pubblico in questo grande viaggio attraverso alcuni tra i musical più amati. Un cast eccezionale e canzoni leggendarie dal vivo, con la regia di Chiara Noschese. 5-17 Maggio 2015: Barclays Teatro Nazionale CARMEN Partendo dal libretto del capolavoro di Bizet, l’opera approda verso temi contemporanei, affidandosi al talento, ai volti e alla teatralità innata dei musicisti della nota Orchestra di Piazza Vittorio, che riunisce artisti, culture e tradizioni, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali. 5-17 Maggio 2015: Piccolo Teatro - Strehler

NERONE. DUEMILA ANNI DI CALUNNIE Sullo sfondo di una Roma dominata dagli intrighi di potere, Nerone tra i marmi di una moderna Domus Aurea, rivive la sua vita, le sue passioni, gli intrighi, l’avvincente amore per Poppea. Un cast straordinario di 20 attori con le musiche scandite dal vivo da un mimo-dj nell’eccentrica corte dell’imperatore tra prostitute e ballerine, una metafora, duemila anni dopo, della politica e del potere. 4-16 Maggio 2015: Teatro Manzoni

CAVEMAN Uno sguardo preistorico alla battaglia dei sessi, uno studio umoristico che affronta le dinamiche di coppia, spingendo, con forte impronta ironica, sulle incomprensioni tra uomo e donna e su come tali differenze possano creare fraintendimenti. Storie di ogni giorno in cui è facile ‘identificarsi’, che scatenano grosse risate. Con Teo Teocoli. 12 Maggio 2015: Teatro Nuovo

JESUS Jesus è uno spettacolo sulla figura di Gesù. A partire dalla sua storia, dalle sue parole, dalle sue azioni. A partire dai Vangeli. Valeria Raimondi-Enrico Castellani hanno deciso di andare all’origine della nostra religione per capire da dove nasca l’inquietudine insita in ognuno di noi, il nostro bisogno di dare un ordine al caos e di trovare delle risposte, il nostro bisogno di credere. 5-10 Maggio 2015: Teatro Elfo Puccini - sala Fassbinder

SOGNO E SON DESTO In questo viaggio-recital attraverso il coraggio, Massimo Ranieri attraversa il repertorio della grande canzone napoletana e interpreta anche brani dei più celebri cantautori italiani e internazionali: da Fabrizio De Andrè a Francesco Guccini, da Charles Aznavour a Violeta Parra. E non manca, infine, un autentico ‘colpo di teatro’. 17 Maggio 2015: Teatro Nuovo foto: Marco Caselli Nirmal

SING & SWING! Massimo Lopez rivisita classici che vanno dagli Anni ‘30 ai ‘50, resi celebri da interpreti quali Frank Sinatra, Tony Bennet, Sammy Davis jr, ritagliandosi spazi in cui intratterrà il pubblico con le gag, i monologhi e le imitazioni che lo hanno portato al grande successo popolare. 1-3 Maggio 2015: Teatro Nuovo

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ARTE E CULTURA

TURANDOT Direttore Riccardo Chailly Regia Nikolaus Lehnhoff Dall’1 al 23 Maggio 2015 Durata spettacolo: 3 ore e 5 minuti inclusi intervalli

TURANDOT: APPUNTAMENTI

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a prima rappresentazione dell’opera, lasciata incompiuta da Giacomo Puccini (morto il 29 novembre 1924) e successivamente completata da Franco Alfano, ebbe luogo nell’ambito della stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano il 25 aprile 1926. Riccardo Chailly inaugura l’Expo con quest’amatissima opera annunciando alcune linee portanti del suo programma musicale: attenzione all’opera italiana e in particolare a Puccini, valorizzazione della musica contemporanea, scelta di regie moderne ma rispettose delle volontà d’autore. Lo spettacolo è di assoluta eleganza figurativa, ben disegnata e stilizzata nei movimenti e nei costumi, nonché inondata di lucenti rossi e impressionanti viola.

3 Maggio: 1, 5, 8, 12, 15, 17

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, 20, 23 - ore 20:00

CO2 Giorgio Battistelli Direttore Cornelius Meister Regia Robert Carsen Dal 16 al 29 Maggio 2015 Durata spettacolo: 1 ora e 35 minuti

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n’opera-denuncia sul futuro di una Terra ormai “malata terminale”. Tratto dal saggio di Al Gore An Inconvenient Truth, lo spettacolo immagina l’incubo della distruzione del mondo e lo fa andando oltre la mitologia, l’ideologia e persino oltre l’epica dell’intera tradizione operistica. Le architetture musicali di Giorgio Battistelli (1953) trasfigurano le forme asimmetriche della natura e la rianimano, dando forma espressiva al lamento degli elementi della Terra nella sua attuale sofferenza. Gli scenari sono la Conferenza di Kyoto, le manifestazioni dei No global, gli animali in pericolo di estinzione, le

CO2: APPUNTAMENTI

3 Maggio: 16, 19, 22, 27, 29 - ore 20:00; 24

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- ore 15:00

città minacciate dagli uragani, le civiltà esposte ai rischi del riscaldamento globale, l’indifferenza degli irresponsabili, l’ignoranza delle masse impotenti. La messa in scena è ideata da un regista geniale come Robert Carsen, da sempre attento ai problemi dell’ecologia, come ricorderà chi ha visto il suo Candide di Bernstein.

ALTRI APPUNTAMENTI DI MAGGIO 3 2 - ore 21:00 | Berliner Philharmoniker 3 6 - ore 18:00 | ‘CO2’ - Prima delle prime | Giorgio Battistelli e Gastón Fournier-Facio: “L’agonia della natura” 3 13 - ore 15:00 | Musicisti del Teatro alla Scala 3 18 - ore 15:00 | Quartetto d’archi della Scala | Schumann - Beethoven 3 18, 25 - ore 20:00 | Filarmonica della Scala 3 10, 17 - ore 16:00 | ‘La Cenerentola per i bambini’ | Gioachino Rossini 3 21 - ore 17:00 | Ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’Accademia Teatro alla Scala 3 22 - ore 18:00 | ‘Lucia di Lammermoor’ - Prima delle prime | Federico Fornoni: “Il melodramma esemplare?” 3 28 - ore 20:00; 31 - ore 15:00 | ‘Lucia di Lammermoor’ [1]

ScalAperta: biglietto sconto 50%

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ARTE E CULTURA

Parte da Milano la quarta edizione del BiblioPride

LE BIBLIOTECHE STARGATE PER IL FUTURO A cura di STEFANO DE ANGELIS

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ue settimane di iniziative nelle biblioteche di tutta Italia. La quarta edizione del BiblioPride organizzata dall’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) riparte da Milano il 22 e 23 maggio con un doppio importantissimo appuntamento. Si

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inizia venerdì 22 a Palazzo Reale con il convegno internazionale “Strong libraries, strong societies” sulle biblioteche del Mediterraneo che coinvolgerà, oltre ai rappresentanti delle Istituzioni, alcune fra le figure culturali più rilevanti che da sempre si occupano di biblioteche come Sinikka Sipilä, presidente IFLA, Mehmet Manias, Durovic Jelena, Virginia Ortiz, Dolores Noemi Melis. Il giorno dopo, sabato 23, alla Rotonda della Besana a partire dalle ore 12.00 si svolgerà una vera e propria festa aperta ai cittadini con diverse iniziative dedicate anche ai bambini, oltre a una maratona letteraria con scrittori, artisti, intellettuali e giornalisti che si avvicenderanno sul palco dando vita a una narrazione fatta di letture, ricordi personali, testimonianze e videomessaggi per ricordare l’importanza delle biblioteche, culla di tutte le letture possibili senza alcuna barriera culturale, sociale o religiosa. Ma ancor più il BiblioPride vuole sottolineare il ruolo fondamentale dei bibliotecari, così come lo stesso scrittore francese Daniel Pennac, in qualità di testimonial della manifestazione, ha chiaramente espresso nel

suo videomessaggio inaugurale definendoli “contrabbandieri” del libro, in quanto proprio ai bibliotecari spetta il compito di saperli raccontare per far nascere in tutti la passione alla lettura. Dopo Napoli, Firenze e Lecce, la scelta di Milano come punto di partenza della nuova edizione del BiblioPride non è stata casuale. Infatti nell’anno dell’Expo Milano è protagonista assoluta di una serie innumerevole di iniziative rivolte a promuovere il libro e la lettura. Novità assoluta del BiblioPride 2015 è stata anche la scelta di affidare all’illustratore Victor Togliani il compito di ideare e realizzare il manifesto della manifestazione, nell’idea che anche nell’era 2.0 la biblioteca possa essere la porta verso tutti i mondi possibili. E se Milano ospita le due giornate più significative del BiblioPride formato Expo, sino al 6 giugno in tutta Italia centinaia di biblioteche, di ogni tipologia e dimensione, daranno vita ad un ricco calendario di dibattiti, aperture straordinarie, visite guidate, incontri con scrittori e laboratori per i più piccoli (il programma completo sul sito www.bibliopride.it).


CARTELLONE MOSTRE MAGGIO UN MUSEO IDEALE. OSPITI D’ECCEZIONE NELLE COLLEZIONI DEL NOVECENTO DAL FUTURISMO AL CONTEMPORANEO Museo del Novecento Via Marconi 1, Milano Orari: lun 14.30-19.30; mar, mer, ven, dom 9.30-19.30; gio, sab 9.30-22.30 Un percorso espositivo costellato da Ospiti d’eccezione per mostrare al mondo l’innovazione e creatività dell’arte italiana dal Futurismo al Contemporaneo. L’idea è semplice e innovativa al tempo stesso: tutte le sale del percorso espositivo sono arricchite da una serie di opere di altissimo livello per restituire allo sguardo dei visitatori un patrimonio unico al mondo, il nostro, in un dialogo a più voci che parte dalle avanguardie italiane del Novecento per arrivare alle esperienze del contemporaneo. Dal 15 maggio al 13 settembre NUOVI ARRIVI. OPERE DELLA DONAZIONE BIANCA E MARIO BERTOLINI Museo del Novecento Via Marconi 1, Milano Orari: lun 14.30-19.30; mar, mer, ven, dom 9.30-19.30; gio, sab 9.30-22.30 I capolavori donati da Mario Bertolini arricchiscono il patrimonio del Museo del Novecento di oltre 600 opere realizzate dai protagonisti dell’arte italiana e internazionale, dagli anni sessanta ai primi anni novanta del secolo scorso. Dalla Pop Art alle esperienze americane ed europee dell’Arte Concettuale degli anni sessanta e settanta. In mostra anche un cospicuo nucleo di dipinti neoespressionisti. La mostra si chiude con una grande Rosa bianca (1967) di Jannis Kounellis, protagonista dell’Arte Povera ma anche anticipatore di alcuni dei codici neoespressionisti, eredità dell’Espressionismo Astratto e dell’Informale. Dal 15 maggio al 1 novembre FINAL REPORTS Galleria Artespressione Via della Palla 3, Milano • Orari: mar-sab 12.00-20.00 Milano svelata dai racconti fotografici di undici aspiranti fotoreporter: Andrea Banzato, Marco Brioni, Patrizia Calegari, Andrea Ceppi, Francesco Dabbicco, Liliana Paoloni, Michel Noussan, Fabrizio Loiacono, Roberta Roberto, Ruggero Ughetti e Stefano Vergari. La mostra, a cura di Matteo Pacini e inserita nell’ambito del Photofestival 2015, è dedicata ai fotografi che hanno partecipato al primo corso di “Teoria e pratica del reportage” reso possibile grazie alla regia di cinque grandi professionisti e fotoreporter internazionali: Alessandro Penso, Calogero Russo, Paolo Gerace, Nicola Marfisi e Angelo Desole. Dal 7 maggio al 6 giugno DAL PANE NERO AL PANE BIANCO. L’ALIMENTAZIONE IN ITALIA TRA FASCISMO, GUERRA E LIBERAZIONE Palazzo Moriggia Via Borgonuovo 23, Milano Orari: mar-dom 09.00-13.00; 14.00-17.30 Attraverso l’intreccio di fonti diverse - fotografie, documenti e testimonianze - un racconto intenso sull’alimentazione negli anni compresi tra il 1935 e il 1945, dalla politica autarchica del regime fascista alle condizioni di vita durante il secondo conflitto mondiale in parallelo con le vicende relative alla caduta del fascismo e alla Resistenza, fino al ritorno della normalità, e con una specifica attenzione alla realtà di Milano. Particolare risalto viene dato alle immagini di forte carattere simbolico e comunicativo, al fine di restituire il patrimonio valoriale della Resistenza. Fino al 28 giugno 24oreNews

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PAOLA MARELLA... TV, DESIGN E CURIOSITÀ Intervista a cura di LUCA MEDICI*

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l Salone del Mobile 2015 non ha rivali per qualità e quantità di espositori, anche quest’anno si presenta al pubblico come la fiera di design più importante al mondo e noi vogliamo raccontarvi le novità attraverso Paola Marella, volto televisivo di Real Time che ha saputo negli anni raccontare il mondo del design attraverso format sempre più accattivanti e facili da seguire. Un modo di raccontare, quello di Paola, semplice ed intuitivo, dove la casa prende forma attraverso l’aiuto di validi designer ed architetti che, attraverso la supervisione di Paola, trasformano case trascurate in autentici gioielli adatti ad essere nuovamente vissuti! Come ogni anno, per testare il polso di questo importante evento, abbiamo fatto qualche domanda a personaggi del mondo del design, ecco le risposte di Paola. Il Salone del Mobile 2015 è appena terminato, qual è il tema dominante di quest’anno? Quest’anno ho partecipato a molti eventi del Fuorisalone e devo dire che non ho trovato un tema dominante, ma tanti modi di esprimere il design secondo il gusto di ogni singola azienda. Ho visto molte proposte interessanti, ma non posso affermare di aver visto un tema comune. Ci sono state proposte culturalmente valide, mi sono piaciuti gli 80 anni di Molteni con 12

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HOME DESIGN

questa idea di collocare l’evento all’interno della Galleria d’Arte Moderna. In generale ho trovato interessanti e ben fatte le varie proposte centrate sul tema di far emergere il proprio gusto, affermando il “proprio design”. Milano è sempre stata ed è sempre più al centro dell’attenzione nel mondo del design. Ci dici quali sono, secondo il tuo parere, i segreti di questo successo? Da sempre Milano ha avuto questo ruolo, ho avuto la fortuna di poter vedere la mostra curata da Antonia Iannone all’ordine degli Architetti, una rassegna degli ultimi 40anni del mondo dell’architettura. Bellini, Ponti, Pesce e tanti altri, raccontati in modo esemplare dove la cultura si mischia al design in un modo unico. Oltre a questo, Milano ha offerto un’applicazione dove potevi localizzare tutti gli eventi, un’idea utile che avvicina il pubblico a questo evento. Dico evento poiché penso che il salone del Monile sia diventato “‘l’evento dell’anno”, quello a cui non si può rinunciare e che riesce a coinvolgere tutti... studenti, addetti al settore e famosi Architetti e Designer. Questo è il successo che questa città ha saputo creare!

Come vedi il futuro di questo settore? Praticamente senza fine! Ho visto grandi protagonisti come Mendini e Bellini ancora straordinari nella loro modernità. Vedo che c’è ancora una grande attenzione a tutto ciò che riguarda il design e vedo un’evoluzione costante a tutto campo. Oggi più di ieri il mondo del design è alla portata di molti, grazie anche ai giovani che hanno saputo reinterpretare molti concetti del design classico, rendendo nuovi e attuali pezzi che hanno fatto la storia italiana nel mondo! All’estero ci vedono come eccellenza in questo settore, veri protagonisti mondiali, questa è una nostra forza che non dobbiamo perdere. I giovani e il design. Un tuo parere sull’importanza di dare spazio ai giovani in questo settore… I giovani hanno idee bellissime, credo che l’Italia abbia il dovere di “coccolare” i nostri giovani. Questo settore ha ancora molto da dire e i giovani sono una risorsa indispensabile, la forza per il nostro futuro. Paola è un volto amato della tv. Raccontaci il tuo rapporto con il pubblico e il design, hai qualche segreto da raccontare? Più che di design mi occupo di “home staging”, utilizzando qualche pezzo per caratterizzare un ambiente. La mia vera sfida è stata quella di cambiare volto a una casa con budget contenuti. Con “Shopping Night” ci siamo molto divertiti poiché le sfide più belle sono quelle dove riesci a fare cose

belle anche con mezzi non infiniti. Un tassista di Roma, che mi ha vista in tv, mi ha raccontato di aver trovato in un mercatino una lampada per 25 Euro, simile a quella che avevamo proposto in una puntata... queste per me sono soddisfazioni, poter trasmettere qualche cosa! La tua casa. Come vivi il tuo ambiente privato? Vivo la mia casa come se fosse un’isola felice, entro e spengo il cervello! Dopo cena mi siedo sul divano e mi rilasso... trovo le mie riviste e tutti gli oggetti a cui tengo. È la mia cuccia, il posto dove mi sento protetta, fra i miei affetti. Il consiglio che tento sempre di comunicare è questo: «sentitevi addosso la vostra casa, come un vestito!». Hai un oggetto amato, una lampada, un pezzo di design o un colore che reputi necessario in un tuo progetto ideale? Amo le lampade in genere, ma non rinuncerei alla Toio e alla Parentesi di Flos... amo lo stile di Catellani & Smith, lampade dalla forte personalità. Consiglio colori neutri come le gradazioni del tortora e dei grigi caldi, non amo il bianco... preferisco avere una base di colore neutra, ma calda, capace di facilitare gli abbinamenti cromatici dei vari complementi di arredo. Lasciamo Paola al suo lavoro con la promessa che presto sarà ancora con noi... per molte altre novità e tanti consigli!!! *www.my-home.biz 24oreNews

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FASHION

ASCOLTA MARINA… MAZZOLARI LE ROSE Eau de Toilette La maison Mazzolari in questo mese di maggio propone questa fresca fragranza che evoca i profumi di una volta, ma in chiave moderna, in cui la rosa viene alleggerita ma allo stesso tempo esaltata dal sandalo delle Indie e dal sempre moderno e magico muschio bianco.

MAZZOLARI VETIVER Eau de Toilette Una grande fragranza maschile spontanea, classica dove la freschezza degli agrumi, arancio, bergamotto, limone è miscelata con note legnose come il vetiver, la noce moscata ed il tabacco. Un profumo per uomini moderni con quella ritrovata aria classica che appartiene al passato.

LANCOME MIRACLE CUSHION Fondotinta La Maison Lancôme ha creato il primo rivoluzionario fondotinta, incapsulato in un cuscino! Ispirato alle donne asiatiche che sono quasi ‘fanatiche’ ed attente ad avere un incarnato perfetto, ‘Miracle Cushion’ combina la freschezza e luminosità di un fondotinta liquido e la praticità di uno compatto. Un nuovo miracolo firmato Lancôme, un oggetto ibrido, una textute mai vista prima, un risultato unico senza sforzi con una sensazione di benessere.

LA PRAIRIE ANTI-AGING RAPID RESPONSE BOOSTER Crema anti-age Scopri un nuovo standard di bellezza senza tempo con Anti-Aging Rapid Response Booster, il più rapido prodotto La Prairie in grado di intercettare la formazione delle rughe. Un rivoluzionario sistema di rilascio agisce sulle cellule che ringiovaniscono l’aspetto della pelle con precisione e rapidità e distribuisce i suoi ingredienti antirughe proprio dove la pelle ne ha più bisogno. Una pelle splendida e dall’aspetto visibilmente più giovane in sole due settimane. 14

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MAGGIO, PROFUMO DI ROSE La nostra Profumeria, sempre attenta alle nuove proposte olfattive e cosmetiche, vi propone selezionatissimi marchi e il più fornito assortimento di profumi da donna e da uomo, in grado di rispondere a qualsiasi preferenza. Anche il reparto cosmetici offre sempre le ultime novità del settore, come i colori stagionali, i trucchi a lunga durata e gli smalti più moderni. Ecco le proposte di questo mese.

www.mazzolari.info



GOURMET

LA FESTA PIÙ BELLA

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omenica 10 maggio, seconda domenica del mese, si festeggiano le mamme. Per tutte ricordatevi sempre un fiore che fra tutti i regali possibili è quello che maggiormente parla al cuore delle mamme! La festa della mamma è anche la grande occasione per ritornare a “scrivere” un biglietto con quelle parole di affetto che forse durante tutto l’anno non riusciamo più a dire alla nostra mamma. Se siamo distanti, o addirittura in un altro Paese, il 10 maggio è l’occasione per una “telefonata” speciale, forse inaspettata, data la lontananza. Possiamo ben dire che fra tutte le “ricorrenze” inventate in questi anni, la festa della mamma è certamente la più bella per tutti i significati che porta con sé. Cercate un’idea originale? Ecco cosa ci propone Camilla: novità di quest’anno, è una serie di biscotti tutti fatti rigorosamente a mano e confezionati da lei in persona, uno ad uno. Un regalo particolarissimo perché unico, pensato da voi e realizzato da Camilla solo per la vostra mamma!

PASTA FROLLA AL CIOCCOLATO: Ingredienti 300 gr farina bianca 00 50 gr cacao amaro in polvere 80 gr zucchero 130 gr burro a temperatura ambiente 1 uovo intero 2 tuorli 1 cucchiaino di lievito in polvere

PASTA FROLLA AL PROFUMO DI ARANCIA: Ingredienti Scorza di un arancia 100 gr zucchero 250 gr farina 00 120 gr burro a temperatura ambiente 1 uovo 1 tuorlo Un pizzico di sale

Procedimento Niente di più facile per entrambe le ricette: versare tutti gli ingredienti insieme nel robot da cucina (o nella planetaria con il gancio a foglia) e mescolare per 30 secondi. Impastare leggermente con le mani il composto per compattarlo bene, avvolgerlo con la pellicola e lasciare riposare per 30 minuti. Stendere il composto su un piano di lavoro aiutandosi con un po’ di farina per non farlo attaccare e con degli stampi a piacere creare i biscotti fino a esaurimento dell’impasto. Cuocere i biscotti per 12 minuti a 170 gradi in forno sopra una teglia con carta forno. Per la glassa: 1 albume 300 gr di zucchero a velo qualche goccia di limone Montare in planetaria gli albumi con lo zucchero a velo a velocità minima con il gancio a foglia per 5 minuti. La glassa si conserva per qualche giorno coperta con la pellicola a contatto con il composto. Per decorare i biscotti ho usato una tasca da pasticcere con una bocchetta n. 2 rotonda per fare tutto il bordo della decorazione e le scritte, mentre la parte centrale è fatta con della glassa più morbida diluita con qualche goccia d’acqua, così quando la si posa sul biscotto con un cucchiaino si distende uniformemente all’interno del bordo. La glassa si colora con coloranti alimentari in polvere (in vendita presso negozi specializzati). Buon divertimento e mi raccomando, pensate a un piccolo dono speciale per tutte le mamme!

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MILANO SI RACCONTA

STORIE DI GIORNALISMO… A destra: Maria Luisa Agnese, Giancarlo Mazzuca, Silvana Giacobini, Urbano Cairo, Vittorio Feltri e Daniela Javarone; sotto: Emanuele Fortunati legge alcuni passi del libro

COME SI FACEVA UNA VOLTA A cura di CARLO KAUFFMANN

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ontinua senza sosta l’attività 2015 di AMAL, l’associazione degli Amici della Lirica presieduta dall’instancabile Daniela Javarone, che anche questa volta è riuscita a riunire un parterre di noti e carismatici personaggi, appartenenti al mondo del giornalismo (ma quello “vero”). L’evento, a cui ha partecipato oltre un centinaio di ospiti, si è svolto la sera di martedì 21 aprile nell’elegante Lounge Bar Mezzanotte dell’Hotel Château Monfort, nel cuore di Milano. Focus della serata la presentazione di due nuovi libri, entrambi editi da Cairo: “Questo sole ti proteggerà” di Silvana Giacobini, nota ex direttrice e fondatrice di testate femminili di successo nonchè scrittrice, e “Indro Montanelli. Uno straniero in patria” di Giancarlo Mazzuca, direttore de “Il Giorno”. Al fianco dei due scrittori, ad introdurre rispettivamente i libri Maria Luisa Agnese del Corriere della Sera e Vittorio Feltri, de Il Giornale, che certo non ha bisogno di presentazioni. Presenti anche alcuni volontari dell’Associazione City Angels, a cui è stato devoluto il ricavato della vendita dei libri. La protagonista del romanzo della Giacobini è una scrittrice di gialli, Margot Amati, che avendo perso la capacità di concentrazione “si rifugia” in una cittadina ligure (di fantasia), ma si trova coinvolta in un caso che la colpirà in maniera profonda, mettendo persino a rischio la stessa

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sua vita. Silvana Giacobini (che da sempre segue e ha a cuore la condizione femminile) prende spunto dall’avvincente romanzo per sottolineare come purtroppo sia sempre più attuale la terribile piaga sociale italiana del femminicidio. A vent’anni dalla chiusura, ad appena un anno di vita, del quotidiano “La Voce”, Giancarlo Mazzuca ha voluto rendere omaggio al suo fondatore e direttore Indro Montanelli, scrivendo questa sua biografia. Mazzuca, che ha conosciuto bene e a fondo Indro Montanelli, il più grande giornalista italiano del Novecento, ha dato alle sue pagine un taglio nello stesso tempo leggero e alto rievocando le luci, i trionfi, le penombre e i pessimismi d’una vita lunga oltre novant’anni. Feltri, intanto, ha ricordato alcuni simpatici episodi di quel periodo di coesistenza de Il Giornale, da poco affidato alla sua direzione e a cui Montanelli diagnosticava “vita breve”, e La Voce che di fatto non resistette a lungo. Alcuni passi di entrambi i libri sono stati letti dal giovane attore Emanuele Fortunati, la cui avvincente interpretazione teatrale ha conquistato gli applausi del pubblico. Al termine della presentazione dei libri, ha raggiunto il palco Urbano Cairo, fondatore nel ‘95 dell’omonimo gruppo editoriale, a cui Daniela Javarone ha consegnato, da parte degli Amici della Lirica, il riconoscimento “L’uomo dell’anno”.



NON SOLO DESIGN Brividi di musica al Fuorisalone 2015 A cura di MAURO CALDERA

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n occasione della 54a edizione del Salone Internazionale del Mobile, Meritalia ha messo in scena “Play with design”, un evento esclusivo all’insegna del design e della musica d’autore, in collaborazione con Zanta Pianoforti, prestigiosa azienda specializzata nella riparazione, restauro ed accordatura, e nella commercializzazione di pianoforti e altri strumenti musicali. Nell’elegante cornice dello showroom di via Durini 23, a Milano, Design e Musica magicamente si sono fusi in un connubio perfetto di emozioni sensoriali. Un evento fuori dal comune in cui la musica è diventata declinazione di un perfetto

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design fatto di note, melodie e canzoni. Una rigorosa architettura musicale riprodotta dal pianoforte ZB200, un magnifico strumento, vero e proprio oggetto di design, firmato da Enzo Berti per Zanta Pianoforti che, accanto alle novità Meritalia di quest’anno, gli imbottiti Minah, le nuove versioni del tavolo Opera, il tavolino Calma e la seduta 618 - elegante riedizione di Carlo Scarpa - è stato uno dei protagonisti indiscussi della serata. Il pianoforte ha infatti attirato l’occhio degli ospiti solleticando orecchie e cuore con i suoni che sembravano uscire da una scatola magica. A differenza dei modelli tradizionali, infatti,


Dalla pagina a fianco in senso orario: Vanna, Francesca e Stefano Meroni con Massimiliano e Doriana Fuksas; alcuni design della collezione 2015 Meritalia; Vanna Meroni con Joe T Vannelli; alcune ospiti intervenute alla serata; Gino Paoli durante il concerto con Danilo Rea; Mario Bellini con il tavolo Opera;l’esterno dello Show Room; la signora Vanna con Gino Paoli

in questo prodotto, coperchio e tastiera sono avvolti da una sorta di tappeto che conferisce allo strumento un armonico senso di continuità; inoltre, lo strumento presenta una cassa armonica dalla superficie aumentata che permette di ottenere un suono molto più amplificato rispetto ai comuni pianoforti. Note di Poesia Ospiti d’onore oltre che performer e guest star della serata, che hanno dato vita ai suoni, ai ricordi, alle più intense emozioni, sono stati Gino Paoli e Danilo Rea. Dopo i numerosi successi e i sold out delle loro ultime serate, i due Maestri si sono ritrovati nello showroom di via Durini per ripercorrere insieme grandi successi d’autore, circondati dall’atmosfera unica, frizzante e dinamica, tipica delle serate organizzate da Meritalia. Le mani del maestro Rea scivolavano virtuose sulla tastiera del pianoforte che ha riempito lo showroom di emozioni, dinamica e gioco musicale.

Caratteristici giochi di sguardi e intesa hanno guidato le esibizioni musicali e canore: il palco centrale era un tutt’uno con l’abbraccio del pubblico, attento e interattivo con gli artisti. Non solo: hanno magistralmente dato forma alle melodie dei brani sempreverdi del maestro Gino Paoli. La sua non è solo “canzone”, tradizionalmente intesa: è una poesia che viaggia sulle note e che a tratti sa diventare poesia, emozione e viaggio nei ricordi. Il pubblico gli ha fatto da coro, ripercorrendo i grandi successi tra cui Sapore di Sale, La Gatta, fino a una lunga storia d’amore, per concludere con gli ultimi successi contemporanei. Un appuntamento memorabile e sospeso nel tempo con uno dei migliori interpreti della canzone italiana, che per l’occasione è stato affiancato da uno dei più creativi pianisti del panorama jazz internazionale. Uno spettacolare omaggio musicale per celebrare la grande arte della musica e l’ineguagliabile creatività del Design italiano. 24oreNews

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MARK KNOPFLER

RADIO ITALIA LIVE

MARIO BIANDI

GIANNA NANNINI

MANHATTAN TRANSFER

CARTELLONE CONCERTI

MAGGIO NINA ZILLI Sofisticata, elegantissima, ‘Sola’. Sola ma soltanto come il suo ultimo blues che ha presentato a Sanremo 2015. Si tratta di Maria Chiara Fraschetta, alias Nina Zilli, stella black del firmamento: Frasi & fumo è il suo terzo album. 4 - Teatro Dal Verme MANHATTAN TRANSFER Maestri dell’arte del vocalese, un quartetto esplosivo e senza tempo che ha fatto la storia. La scalata al successo iniziò con l’album del 1975 The Manhattan Transfer, anche se fu un successo soprattutto europeo. 5, 6 - Blue Note MARCO MENGONI Il tour che il cantautore viterbese intraprenderà a partire da Milano, il 7 maggio, è stato presentato su Twitter con l’hashtag #MengoniLive2015 e toccherà i palazzetti della maggiori città italiane durante tutto il mese di maggio. 7, 8 Assago (Mi) - Mediolanum Forum ANNA OXA A partire dal mese di maggio potremo riscoprire una delle più grandi voci della canzone italiana: Anna Oxa. La cantante riparte con un nuovo tour in versione acustica nei teatri italiani proponendo alcuni tra i suoi brani più noti e indimenticabili non escludendo nuove composizioni. 8 - Teatro Dal Verme MARCO MASINI In occasione della partecipazione al Festival di Sanremo, 25 anni dopo il suo esordio nel 1990, Marco Masini torna in Tour per presentare l’album antologico “Cronologia” che conterrà il meglio del repertorio di Marco Masini, con 5 brani inediti e qualche altra “chicca”. 11 - Teatro Nazionale MARIO BIONDI Dopo il grande successo del “Sun Tour”, che ha toccato le principali città italiane, e dopo il trionfo della sua parte europea, che l’ha visto calcare i palchi più prestigiosi d’Europa, il “bian-

MILANO co dalla voce nera” torna a esibirsi dal vivo con un nuovo straordinario tour teatrale. 12 - Teatro degli Arcimboldi GIANNA NANNINI Partirà a maggio l’attesissimo tour che segue e celebra la pubblicazione dell’ultimo lavoro discografico di Gianna, HITALIA (Sony Music), già al numero 1 della classifica dei dischi più venduti. In scaletta anche le canzoni che hanno reso Gianna una icona della musica italiana. 15 Assago (Mi) - Mediolanum Forum ARIANA GRANDE “The Honeymoon Tour” è (il primo vero World Tour della giovane star che, partito dagli Stati Uniti in febbraio, la porterà in giro per il mondo fino a giugno. L’interprete di “Love Me Harder” verrà in concerto anche in Italia il prossimo 25 maggio. 25 - Assago (Mi) - Mediolanum Forum IRENE GRANDI Una canzone scritta da lei per Sanremo, un tour teatrale che la vede protagonista assoluta e un nuovo contratto discografico: un 2015 ricco di novità per Irene, ma soprattutto tanti i suoi progetti che svelano una donna nuova, più ricca e complessa artisticamente, più consapevole. 25 - Teatro Dal Verme MARK KNOPFLER In partenza il tour europeo di Mark Knopfler, che si esibirà da maggio ad agosto in alcuni concerti che saranno la prima opportunità per i fans di ascoltare dal vivo i brani del suo ultimo album “Tracker”. 28 - Assago (Mi) - Mediolanum Forum RADIO ITALIA LIVE Il grande concerto firmato Radio Italia, parte del palinsesto di Expo in Città, torna per il quarto anno consecutivo, a conferma del ruolo della nostra città come capitale italiana della musica dal vivo. Sarà possibile seguire # rilive anche online, in diretta, da casa. L’evento verrà presentato da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. 28 - Piazza Duomo



COME STAI? Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

IL DOLORE DELL’OSTEOPOROSI

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osteoporosi è una patologia determinata dall’impoverimento di calcio nelle ossa. Dopo una certa età la perdita di minerali dall’osso è da considerarsi naturale. Ma se la densità minerale delle ossa scende sotto determinati livelli si assiste allo sviluppo dell’osteoporosi. Si tratta di una malattia che colpisce lo scheletro, caratterizzata da aumentata fragilità ossea e conseguente maggior rischio di frattura. Marlene Dietrich ha passato gli ultimi 12 anni della sua vita confinata in casa a causa di un’osteoporosi che le ha causato la frattura del collo del femore che non si è mai più consolidata. Tipica è l’osteoporosi post-menopausale, causata dalla

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brusca caduta del livello degli ormoni sessuali. Nel sesso maschile l’osteoporosi colpisce più tardivamente perché l’uomo ha per natura ossa più robuste, e perché la caduta degli ormoni sessuali nel maschio è molto più lenta e graduale. In età giovanile l’osteoporosi è secondaria a disturbi che impediscono l’assorbimento di calcio o che ne condizionano una perdita continuativa, a malattie metaboliche o del sistema endocrino, all’uso continuativo di particolari farmaci. Da non dimenticare le diete che comportano scarso apporto di calcio con gli alimenti o situazioni che costringono all’immobilità. Inizialmente è difficile da riconoscere. È stata definita il “ladro silenzioso”, perché

ruba per anni, senza dar segno di sé, il calcio delle nostre ossa. In alcuni casi si accompagna a un tipico dolore lombare che compare dopo essere stati a lungo in piedi. Spesso si manifesta improvvisamente con le tipiche fratture “da fragilità ossea”: al polso, alle coste, alle vertebre o al femore, a seguito di traumi molto lievi. In questi casi è necessaria una cura con farmaci specifici. Ma fondamentale anche la prevenzione con una dieta sana e ricca di calcio, un’adeguata esposizione alla luce del sole, che favorisce la sintesi della vitamina D, e un’attività fisica costante. Marlene Dietrich


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iei cari affezionati lettori, vi sarete certo resi conto, leggendo i miei articoli, che questa omeopatia unicista - di cui vi parlo da vari anni - è assolutamente personalizzata e il rimedio, scelto fra più di 4mila sostanze, viene prescritto dopo un’accurata visita soprattutto mentale oltre che fisica, fondamentale per conoscere il paziente in tutti i suoi risvolti fisici e mentali. Tante le informazioni che occorrono per poter determinare un rimedio: per esempio è importante sapere se è il paziente è caloroso o freddoloso, se è impaziente, si arrabbia facilmente, ha fiducia in se stesso, tende ad occuparsi anche degli altri, se è prudente, sospettoso, se ama gli animali. Altrettanto importante è sapere se i suoi dolori migliorano o peggiorano con il movimento, come sono le sue

funzioni intestinali, che cosa preferisce mangiare e così via. Un soggetto che ha un’ipertensione ha bisogno di un rimedio mentre un altro soggetto sempre con l’ipertensione ha bisogno di un rimedio differente. Chiara e le sue tonsille Circa un anno fa ho conosciuto Chiara, una bambina di appena quattro anni. Mi fu portata dalla mamma, medico, perché russava, aveva le tonsille sempre infiammate ed era in lista per un intervento di adenotonsillectomia (ADT). In più andava di corpo raramente (anche ogni 5 o 6 giorni) e aveva manifestato un attaccamento morboso nei confron-

ti dei genitori, specialmente della mamma, da quando era nato il fratellino. Quest’ultimo aveva 5 mesi quando Chiara mi è stata portata. Durante la visita abbiamo assodato che Chiara non era gelosa del fratellino bensì “in competizione” con lui. Delle cose che Chiara sapeva già fare evitava quelle in cui non poteva primeggiare, inoltre aveva spesso un tono autoritario e di comando anche nel rivolgersi agli adulti. Quando era con gli altri bambini si ritrovava a decidere per tutti e tutti le riconoscevano questo ruolo di potere. Chiara è una bambina molto intelligente. Il rimedio che le prescrissi è NUX VOMICA. Dopo appena qualche giorno Chiara si era tranquillizzata e rasserenata, e dormiva molto più tranquillamente. Da allora la sua funzione intestinale è tornata regolare, non ha più avuto tonsilliti e invecchierà con le sue tonsille… E voi, le avete ancora le vostre tonsille?

I RIMEDI DELL’OMEOPATIA

Angela Minutillo Bertanza Specialista in Pediatria Omeopata Unicista Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it

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IL SESSUOLOGO Attualmente, l’eccesso di desiderio o bisogno di sessualità, definito con il termine anglosassone “sexual addiction”, viene descritto come una sindrome in cui la persona è eccessivamente preoccupata dal sesso, con persistenti pensieri sessuali intrusivi e distraenti che la spingono a intraprendere attività sessuali ripetitive e compulsive anche contro la sua stessa volontà. Colui che soffre di questa forma di dipendenza tende a fuggire dai problemi giornalieri ritirandosi in un mondo segreto di fantasie dove il sesso domina. Egli spesso si sente costretto ad avere continuamente attività sessuali provandone più senso di colpa e vergogna che non piacere. L’ossessione sessuale spesso interferisce in modo drammatico con le relazioni, con gli affetti, le amicizie e la carriera, fino al punto da spingere, in alcuni casi, al tentativo di suicidio. Sempre più autori concordano nel ritenere che i sex addicts, così come gli alcolisti e le persone con dipendenze di altro genere, provengano spesso da famiglie disfunzionali, nelle quali hanno subìto abusi sessuali, fisici o psicologici e che i genitori, nella maggior parte dei casi, abbiano sofferto, a loro volta, di una o più dipendenze. Il disturbo sembra colpire più gli uomini che le donne (6% vs il 3%). Oltre ad essere un problema ben più ridotto rispetto al calo del desiderio (1 a 10 come proporzione) la sexual addiction non rappresenta, come spero tu abbia capito, un privilegio per la persona che ne è affetta, bensì una condanna. Andiamoci piano, quindi, con l’invidia.

A.I.S.P.A. CONSULENTI AL VOSTRO SERVIZIO Dr. Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it

Ho letto da qualche parte di persone che come problema hanno un eccesso di desiderio sessuale. Mi sembra impensabile descrivere questa cosa come un problema. Beati o beate loro, mi vien piuttosto invidiosamente da dire.

A.I.S.P.A. Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata Via Marostica 35, Milano Presidente Prof. Willy Pasini www.aispa.it L’associazione, fondata nel 2001, ha lo scopo di stimolare la cultura sessuologica in un’ottica integrata comprensiva delle componenti mediche e psicologiche, così da poter rispondere alle esigenze conoscitive, preventive, educative e terapeutiche di ogni fascia di utenza.

Suso

Milano, 29 maggio 2015 Seminario di aggiornamento: “Mindfulness e fusione del confine sessuale” 26

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IL CIBO È TUTTO, EXPO IL SUO ARALDO A cura di RICCARDO GAROSCI

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uono, giusto e sicuro. Lo ripetono in tanti ormai da anni, anche chi scrive queste note. Ma è davvero “soltanto” così che vogliamo il cibo sulle nostre tavole? Quel cibo che fino alla fine di ottobre sarà, all’Expo 2015 di Milano, raccontato, mostrato, analizzato da tutto il mondo. Quello stesso cibo che quasi un miliardo di persone del nostro Pianeta non ha, se non in quantità al limite della sopravvivenza e oltre un miliardo ha in eccesso, fino a sprecarlo, oltre a tutto generando sovrappeso o addirittura obesità. Proprio quel cibo infine che da tema di moda (fin troppo…) rischia di non venire capito e interpretato secondo quelli che in realtà sono

i veri motivi della sua importanza: salutistici, culturali, sociali prima ancora che economici. Il cibo è tutto: è storia e tradizione, è gioia (basta pensare ai bambini ed al loro approccio all’alimentazione), unisce o divide (e forse le guerre del futuro torneranno ad essere per cibo e acqua!) ma soprattutto è cultura e conoscenza. E più conosco, meglio scelgo. Riconosco cioè, da utente finale, la qualità, il peso sull’ambiente che ci circonda (pensiamo agli imballaggi…), l’uso corretto delle materie prime (non inesauribili, acqua in primo luogo) ed infine, il lavoro e la scuola che ci sono dietro ogni prodotto che consumiamo. Ecco, Expo è tutto questo. La possibilità cioè di conoscere il cibo e le 24oreNews

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bevande, in modo educativo: Expo non è una fiera rese! Entrambi eccezionali nella loro qualità, esclusivi alimentare ma il più grande evento didattico e infor- nel loro gusti così distinti e distanti tra loro. Tutto dipende dall’italica tradizione, scuola mativo del secolo sul grande universo e know how. E così per altre centinaia alimentare che ci circonda. Un treno di formaggi, in ogni valle, diversi da così, da Milano e dall’Italia tutta, non quelli della valle o della pianura atripassa per cent’anni… Utilizzare al tigua ma tutti speciali ed unici nel meglio nei prossimi mesi l’Expo apgusto. Al punto che l’altra metà del pena iniziata significa cogliere in piePianeta che non li compra da noi, li no la conseguenza più utile che ogni imita! E oggi il rischio che il “ParExpo Universale lascia ogni 5 anni: mesan” o il “Reggianito”, fatti chissà l’eredità immateriale e formativa sul dove, superino nel fatturato il Parmitema prescelto. Forse la cosa princigiano Reggiano ed il Grana Padano, pale che chi contesta Expo non ha in è ormai una certezza. Trenta miliardi pieno compreso. Il cibo e la nutriziodi euro il giro d’affari del food italico ne, in Italia e nel mondo, tramite i all’estero e sessanta miliardi (per diclusters e gli spazi espositivi dei quafetto…) quello del fake e dell’italian si 150 Paesi e Istituzioni internaziosounding! Expo servirà anche e sonali che troviamo ad Expo, servono prattutto per far riconoscere al visiproprio per questo: il “dopo Expo” Riccardo Garosci, tatore, che poi torna ad essere conlascerà all’Italia la leadership cultu- imprenditore, docente sumatore, il “vero” prodotto italiano rale mondiale di Paese del cibo buo- e giornalista piemontese con famiglia paterna dopo averne compreso la qualità, il no, giusto e sicuro. Pasta, olio, vini, e materna che si sono lavoro che c’è dietro e magari, dopo dolci, acqua, ortofrutta ed i mille pro- da sempre occupate la visita a Milano, allungare di qualdotti che hanno fatto conoscere e ri- di alimentazione e che giorno il viaggio nel nostro Paese conoscere il nostro Paese ed i suoi di commercio. Continua e visitare “sul campo” fabbriche, canterritori quanto e come quell’auto ros- oggi quel lavoro negli tine, laboratori artigianali. Saranno sa italiana, bella e veloce, che il mon- stessi settori unendo quasi tutti aperti ed orgogliosi di modo ammira e lega alle nostre Capa- collaborazioni al servizio strare i loro prodotti ed il loro lavoro. cità, al “saper fare”, cioè alla scuola, delle Istituzioni. Capo E allora, come un tempo l’Araldo prealle tradizioni e agli uomini appas- progetto al Comitato cedeva Re e Cavalieri decantando le sionati. Tanti fanno auto belle e ve- di candidatura Expo Milano, è Presidente loro gesta e facendoli così conoscere loci, solo noi facciamo “quella”. Pena chiunque, ad Expo affidiamo per 6 siamo, tornando al food (e si perdoni del Comitato per l’Educazione Alimentare mesi questo compito araldico e diil paragone in altra merceologia …), del Ministero plomatico. Ai ragazzi diciamo: “veal formaggio. Latte, caglio e sale. So- dell’Istruzione dere i luoghi del cibo per imparare no gli ingredienti, unici e sempre e Coordinatore quelli, dai quali nascono tutti i for- dell’analogo Tavolo ad amare i mestieri del cibo”. Agli maggi. Eppure quanto è grande la Tematico all’Expo 2015 adulti (soprattutto stranieri) ricordiadifferenza fra una Fontina della Valle per la redazione della mo che “tutto intorno all’Expo c’è … d’Aosta ed un Gorgonzola del Nova- “Carta di Milano” che l’Italia!” sarà consegnata all’ONU al termine di Expo. 24oreNews




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