Milano 24orenews italiadagustare aprile 2017

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BENTLEY MULSANNE

Sfrenato lusso British

ANDREA CASTRIGNANO

Maestro del tailor-made BENVENUTA PRIMAVERA!

Anno 7 - Aprile 2017 • Periodico di Cultura e Società

Gelsomino, il bello di notte

Conquista il Cuore di Milano

Ph. Adriano Rossini

PAPA BERGOGLIO



LOVE

In copertina: Papa Francesco fotografato da Adriano Rossini

Aprile Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Roberto Bernorio Patrizia Colombo Stefano De Angelis Marica De Bonis Elena Fossati Carlo Kauffmann Paolo Mariconti Marina Mazzolari Luca Medici Angela Minutillo Bertanza Media Partner

Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Carlo Kauffmann Anna Nannini Edizioni Le Roy srl - Milano, viale Brianza, 24 telefono: 3774695715 e-mail: redazione@le-roy.it redazione@24orenews.it online: www.24orenews.it Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati - MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

19-23 Aprile 2017. Sono date importanti per la nostra città: Milano si trasformerà in una città ‘di carta’. Aprirà infatti “È tempo di libri”, una fiera dell’editoria che sorprenderà per l’originalità della formula e per la realizzazione di una rete di interventi che, dalla fiera stessa, darà il via a oltre 720 appuntamenti in tutti i più importanti luoghi culturali cittadini. Musei, università, librerie, biblioteche coinvolgeranno tutto il tessuto sociale milanese. Saranno coinvolti in questa avventura tutti coloro che fanno cultura per un mondo di lettori fatto di donne, uomini, ragazzi di ogni età e con mille passioni differenti, dal romanzo al fantasy, dal noir alla storia, dalla cucina ai viaggi, dal fumetto alla fotografia e così via. La città intera sarà in movimento per ascoltare, leggere, guardare, sognare, sorridere, fotografare, mangiare… facendo sempre riferimento ad un libro, un autore, un dibattito. Che fantastica città ‘di carta’ troveranno gli oltre 2.000 autori che incontreranno Milano nei prossimi giorni attraverso un’idea originalissima, lo sviluppo delle lettere… Carlo Kauffmann

«È l’alfabeto. Ventisei lettere in tutto. Colle lettere fai le parole. Colle parole tutto». Sapphire, Precious 24oreNews

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24 orenews.it

Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 7 - N. 4 - Aprile 2017

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16 STORIA & LEGGENDA

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L’Ultima Cena tra Vangelo e leggende

PERSONAGGIO

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Andrea Castrignano: “Un maestro del tailor-made”

HI TECH

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ARTE E CULTURA

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Teatro alla Scala: La Valse / Symphony in C / Shéhérazade Teatro alla Scala: La gazza ladra

FASHION

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Sartoria Angela: collezione donna P/E 2017 I consigli di Marina Mazzolari

DESIGN

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Milano da scoprire

IMPRESE & PRIVACY

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La formazione: alcune novità del Nuovo Regolamento Europeo

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Bentley Mulsanne, sfrenato lusso British 24oreNews

Aprile: le mostre La Parigi di Manet in mostra a Milano Aprile: i concerti Aprile: i teatri

GOURMET

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Meraviglie, irresistibili tentazioni

COME STAI?

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I rimedi dell’omeopatia Misurare il dolore AIDS: in farmacia il test fai da te

ERBARIO MAGICO

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RUOTE & MOTORI

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Giappone: al via il rito dell’Hanami

SPETTACOLI

Papa Bergoglio conquista il Cuore di Milano

GIROMILANO

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VIAGGI

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Outdoor Design

MILANO SI RACCONTA

Le ultime novità

Gelsomino: il “bello di notte” amico delle donne

IL SESSUOLOGO

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L’esperto risponde



STORIA & LEGGENDA

L’ULTIMA CENA TRA VANGELO E LEGGENDE

A cura di PAOLO MINOTTI

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n po’ di storia. Il Cenacolo, l’unico dipinto a muro di Leonardo Da Vinci, è una delle rappresentazioni più celebri dell’Ultima Cena: il capolavoro, che risale al nostro Rinascimento (databile al 14941498), è conservato nell’ex-refettorio del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie. Il dipinto si basa sul Vangelo di Giovanni (cfr. Gv 13, 21), nel quale

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Gesù annuncia che verrà tradito da uno dei suoi apostoli: «In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà». Leonardo volle sperimentare una tecnica pittorica che purtroppo ‘si sbriciolò’ in pochi decenni, tanto che nel 1568 Giorgio Vasari scriveva che il dipinto era «tanto male condotto che non si scorge più se non una macchia abbagliata». Nel 1977 prese il via uno dei più lunghi e impegnativi restauri della storia, con le tecniche più al-

l’avanguardia del settore un’operazione durata più di vent’anni. Prima dei restauri, l’Ultima Cena era talmente compromessa che la leggibilità era quasi impossibile. Grazie a storici, critici d’arte, restauratori e scienziati di tutto il mondo è stata confermata l’originalità dell’opera che, manomessa e ritoccata più volte, era stata resa poco conforme al carattere pecu-


liare dello stile di Leonardo. A ciò si aggiunsero poi i vandalismi durante l’occupazione napoleonica di Milano (1796-1801), quando il refettorio venne trasformato in scuderia per i soldati i quali distrussero a pietrate i corpi degli apostoli, sfregiando gli occhi con una punta. Infine, nell’agosto del 1943, durante la seconda guerra mondiale, sotto i bombardamenti che colpirono il convento di Santa Maria delle Grazie il Cenacolo si salvò perché protetto da una impalcatura in legno e sacchetti di sabbia. Tra le tante scoperte avvenute durante i restauri si è trovato il buco di un chiodo piantato nella testa del Cristo usato dall’artista per tracciare la prospettiva della scena. Si sono riscoperti anche il viso di Giovanni e i piedi degli apostoli sotto il tavolo, ma non quelli di Cristo: questa parte fu infatti distrutta dai Domenicani del convento che nel 1652, senza esitazione, aprirono una porta per collegare il refettorio alle cucine, tagliando le gambe di Gesù e di due apostoli.

PERSONAGGI E MISTERI La “mano fantasma”. Un quadro così noto e complesso non poteva che dare origine a nuovi misteri e polemiche. Circa cinquant’anni fa ad esempio ebbe origine la curiosa ipotesi di un tredicesimo apostolo, seduto al tavolo, di cui si vedrebbe soltanto una mano che stringe un coltello puntato alle spalle di Giuda. Di chi è quella mano? Alcuni sostengono che la “mano fantasma” non possa essere quella di Pietro in quanto troppo contorta. Secondo altri invece apparterrebbe ad un intruso nascosto tra gli apostoli. C’è da dire che, in molte rappresentazioni dell’Ultima Cena, Pietro è raffigurato con un coltello in mano e, a ulteriore prova, esiste uno schizzo preparatorio dello stesso Leonardo, conservato alla Royal Library del Castello di Windsor, dove si vede chiaramente che si tratta della sua mano. Giovanni o Maria Maddalena? Una curiosa lettura del dipinto è richiamata dal popolare romanzo giallo “Il codice da Vinci” dello scrittore Dan Brown, che vuole dare un significato esoterico all’opera: così la figura alla destra di Gesù Cristo non sarebbe Giovanni, ma Maria Maddalena. Tuttavia l’aspetto di Giovanni fa parte dell’iconografia dell’epoca, in cui si rappresentava l’apostolo “prediletto” come un adolescente dai capelli lunghi e dai lineamenti dolci. Alcuni particolari del dipinto (l’opposta colorazione degli abiti di Gesù e della presunta Maddalena, la mano posata sul col-

lo della presunta donna, la presenza di un braccio con la mano che impugna un coltello) sono persino utilizzati per cercare di dimostrare che Maria Maddalena fosse l’amante di Gesù, ipotesi priva di alcuna prova o fondamento. Il Santo Graal. Quest’ultima ipotesi risale però a qualche anno fa, alla pubblicazione del saggio “Il Santo Graal” di Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln (neozelandese, americano e inglese rispettivamente). Secondo questi tre giornalisti, “Santo Graal” avrebbe origine da una storpiatura di Sang Real (Sangue Reale) e non sarebbe la coppa che Cristo usò nell’Ultima Cena e in cui Giuseppe di Arimatea raccolse il sangue di Gesù, al momento della crocifissione. Inoltre, secondo la loro fantasiosa ipotesi, Maria Maddalena diede alla luce un figlio di Gesù (colui che iniziò la dinastia Merovingia) allorchè, dopo la morte del Signore, aveva raggiunto le coste della Francia meridionale. La realtà di questa storia sarebbe stata difesa da non poche organizzazioni segrete secondo cui il noto dipinto di Leonardo racconterebbe proprio questo fatto. Sul tavolo la coppa in cui Gesù versa il vino non c’è, ma tra le due figure di Cristo e Maria Maddalena (invece di Giovanni) c’è uno spazio vuoto a forma di ‘V’, che rappresenterebbe proprio il Sacro Graal. Se volete togliervi altri dubbi sui misteri legati al Cenacolo, è meglio che lo andiate a vedere di persona! 24oreNews

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IL PERSONAGGIO

ANDREA CASTRIGNANO “UN MAESTRO DEL TAILOR-MADE”

Dopo aver aperto uno studio a Milano si afferma come uno dei consulenti immobiliari più rispettati ed apprezzati. Combinando l’attività di intermediazione con quella di progettazione e trasferendo per primo in Italia il concetto “chiavi in mano”

Ph. Nick Zonna

Intervista a cura di LUCA MEDICI

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ndrea Castrignano è un brillante interior designer, oltre che conduttore televisivo, noto soprattutto per i suoi progetti, l’attenzione ai dettagli e alle novità del settore casa. Nato a Milano (classe 1969), completa gli studi negli Stati Uniti dove realizza le prime esperienze professionali come interior designer. Nel 1997 apre uno Studio a Milano e presto si afferma come uno dei consulenti immobiliari più rispettati ed apprezzati. Combinando l’attività di intermediazione con quella di progettazione e trasferendo per primo in Italia il concetto “chiavi in mano” in ambito immobiliare, oggi è in grado di offrire assistenza in ogni fase, dalla ricerca alla selezione, l’acquisto e la ristrutturazione di immobili. L’ho intervistato per voi. Quali saranno i trend emergenti del Salone del Mobile 2017? Cerco di riassumerle in tre parole chiave: eco-sostenibilità, uno dei macro trend dell’edizione di quest’anno; fruibilità, tra spazi sempre più dinamici e luce; e innovazione… specialmente nel campo domotica & domestica. Design e arredamento: il made in Italy ha ancora tanto da proporre? Certamente. Il made in Italy è firma, orgoglio e garanzia di qualità massima. Sta a noi prendercene cura, dobbiamo essere in grado di varcare i confini per far scoprire l’artigianalità italiana al mondo intero. È vanto e dovere allo stesso tempo, da condividere e preservare il più a lungo possibile.

Nei giorni del Salone del Mobile, Milano accoglierà moltissime persone da tutto il mondo. Tre consigli per i turisti che ci leggono: che cosa assolutamente non perdere, un hotel in cui dormire almeno una volta e un ristorante con ottima cucina tipica. Consiglierei sicuramente una tappa al quartiere di Porta Nuova e un’occhiata all’ipnotico Bosco Verticale. ‘A place to be’ classico e mozzafiato, l’Hotel Palazzo Parigi. Tappa obbligata per assaggiare il miglior risotto di Milano, da Bice in Montenapoleone. Ci puoi svelare qualche novità che riguarda la tua brillante carriera in TV? Posso annunciare l’imminente messa in onda in maggio delle puntate della settima edizione di Cambio Casa, Cambio Vita! Un altro piccolo grande traguardo. Rinnovo la mia presenza sul palinsesto Mediaset per il settimo anno consecutivo… con massimo entusiasmo possiamo dare inizio al count down! Cosa ci hai preparato per il salone del Mobile? Trasformare una casa prefabbricata in una casa da sogno. Questo è Pre-FABulous, un progetto che vuole superare la banale concezione del “prefabbricato” ma, anzi, esaltarne le potenzialità legate alla robustezza, al basso impatto ambientale e alla possibilità di personalizzazione e progettazione “tailor made”. Vi aspetto tutti in via Adige 11 a Milano. Bene, anche questa volta Andrea ci ha raccontato molti trend e news, non ci resta che assaporare con orgoglio tutto italiano un’altra edizione del Salone del Mobile. Un saluto ad Andrea e ai nostri lettori. 24oreNews

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ARTE E CULTURA

LA VALSE / SYMPHONY IN C / SHÉHÉRAZADE Musiche di Maurice Ravel / Georges Bizet / Nikolaj Rimskij-Korsakov Direttore Paavo Järvi Durata spettacolo: 2 ore e 20 minuti incluso intervallo Dal 19 Aprile al 13 Maggio 2017

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ochi balletti degli anni Venti del ‘900 hanno subito il tormentato destino di La Valse, comparso al Teatro alla Scala il 14 marzo 1929. Il compositore Maurice Ravel aveva ideato questo balletto nel 1906, ma ne completò la partitura solo nel 1920 su commissione di Sergej Djagilev. L’impresario dei Ballets Russes però la rifiutò poiché, a suo parere, non si prestava a essere danzata, bensì solo ascoltata in concerto. La versione che debuttò nel 1928 a Monte Carlo con una coreografia in stile astratto che non piacque a Ravel e nemmeno la riedizione che debuttò alla Scala nel 1929 riuscì a scaldare gli spettatori. Ancora un insuccesso alla Scala nel marzo 1948, finchè il balletto ricomparso nel settembre 1953 sotto l’egida del New York City Ballet e del suo celebre direttorecoreografo George Balanchine (che aveva debuttato alla Scala nel 1927 come interprete dei Ballets Russes di Sergej Djagilev) conquistò il pubblico, anche per l’alta qualità tecnica ed espressiva di tutti gli interpreti. Shéhérazade, creato sulla musica del poema sinfonico di Rimskij-Korsakov composto nel 1888, prende spunto dalla trama introduttiva della prima storia delle Mille e una notte. Il progetto del balletto fu suggerito a Fokine dallo scenografo e pittore Léon Bakst e divenne un balletto breve ma ammaliante e magico con il suo profumo d’Oriente, ed è uno dei capolavori firmati per i Ballets Russes di Serghej Diaghilev da Mikhail Fokine. Nel passato, il balletto è stato spesso ripreso con coreografie differenti nei teatri di città come Londra, S. Pietroburgo, Tbilisi, Firenze, Roma, Parigi e, sulla musica di Maurice Ravel, a New York, Sydney e Losanna. Impreziosisce ulteriormente lo spettacolo Symphony in C, sfavillante capolavoro di Balanchine, uno dei lavori di maggior impegno del coreografo che cattura perfettamente, nel segno della

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Marco Messina, Matteo Gavazzi, Stefania Ballone

L’étoile Roberto Bolle

Eugenio Scigliano

purezza adamantina del balletto classico, le diverse sfumature dei quattro movimenti della sinfonia, scritta da Bizet a soli 17 anni.

DIE MEISTERSINGER VON NÜRNBERG: APPUNTAMENTI

3 Aprile: 19, 21, 27, 28 - ore 20:00 3 Maggio: 4, 10, 11, 13 - ore 20:00;

13 - ore 14:30 (SCALAPERTA, biglietto 50%)


LA GAZZA LADRA

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Gioachino Rossini Direttore Riccardo Chailly Regia Gabriele Salvatores Melodramma in due atti Durata spettacolo: 3 ore e 40 minuti incluso intervallo Dal 12 Aprile al 7 Maggio 2017

la terza opera ‘semiseria’ di Rossini, dopo ‘L’inganno felice (1812)’ e ‘Torvaldo e Dorliska (1815)’: la sua prima rappresentazione ebbe luogo alla Scala il 31 maggio 1817. Stendhal, che ne fu spettatore, descrisse come “Rossini fu prima stanco di salutare che il pubblico d’applaudire”. L’opera, un tempo famosissima ma oggi di rado rappresentata, torna 200 anni dopo sul palcoscenico dove ha visto la luce, grazie a Riccardo Chailly: il direttore musicale del Tempio della Lirica per antonomasia prosegue il suo intento di valorizzare il vasto patrimonio musicale italiano e in particolare le opere che ebbero alla Scala la loro prima rappresentazione. Lo spettacolo vede il debutto alla Scala del grande regista Gabriele Salvatores, cofondatore del Teatro dell’Elfo e premio Oscar 1991 per il film “Mediterraneo”, che torna al teatro per raccontare la storia della serva Ninetta, ingiustamente accusata di furto. Il cast raccoglie il meglio della nuova generazione del canto rossiniano: con Rosa Feola al debutto ascolteremo il tenore Edgardo Rocha, i bassi Alex Esposito e Paolo Bordogna oltre a Teresa Iervolino e al canto esperto di Michele Pertusi.

LA TRAVIATA: APPUNTAMENTI

3 Aprile: 12, 15, 18, 22, 26, 29 - ore 20:00 3 Maggio: 2, 5 - ore 20:00;

7 - ore 15:00 (SCALAPERTA, biglietto 50%)

ALTRI APPUNTAMENTI DI APRILE 3 2 - ore 10:00 | Buongiorno Museo! | Laboratori per i bambini 3 2 - ore 15:00 | Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala 3 2, 5 - ore 18:00 | Opera: “Die Meistersinger von Nürnberg” 3 3 - ore 20:00 | Concerto: Francesco Meli (tenore); Michele Gamba (pianoforte) | Musiche di Liszt e Britten 3 4, 8, 11, 14, 20, 23 - ore 20:00 | Opera: “Anna Bolena” 3 6 - ore 17:00 | Solisti dell’Accademia di perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala 3 10 - ore 20:00 | Concerto: Filarmonica della Scala 3 10 - ore 18:00 | Letture e note al Museo | I grandi compositori e i loro scritti 3 10 - ore 15:00 | Concerto: Quartetto d’archi della Scala e Prime Parti | Franz Schubert 3 11 - ore 18:00 | Prima delle Prime: “La Valse / Symphony in C/ Shéhérazade” | A cura di Patrizia Veroli 3 13 - ore 20:00 | Concerto: Thomas Hampson (baritono); Wolfram Rieger (pianoforte) | Musiche di Mahler, 3 19 - ore 17:45 | Un Museo da Salotto | Oltre l’opera. Eventi al Museo Teatrale 3 20 - ore 18:00 | Prima delle Prime: “Don Giovanni” | A cura di Carlo Majer 3 22 - ore 14:00 | “Cenerentola” | Spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala 3 29 - ore 15:00 | Museo Mia Musa! | Laboratorio esperienziale di Arti Performative per i bambini Dvořák e Schumann

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COLLEZIONE DONNA P/E 2017

Luminosità, ecletticità e contemporaneità identificano questa nuova collezione P/E 2017. Blazer e giacche primaverili, accostate ad abiti e pantaloni in lana jacquard o tessuti Chanel abbinati a bourette di seta dai toni caldi e naturali, cedono il passo nelle giornate estive a completi e mise floreali dalle tonalità vivaci, fruttate e tropicali, tessuti jacquard a righe, ora trasparenti, ora piene. Per le calde sere d’estate, eleganti abiti e tubini coordinati a soprabiti, micro-giacche o mantelline ricamate dai colori intensi e brillanti, si alternano a linee scivolate o tagliate alla vita dai toni vitaminici ed energetici, dal fucsia al lilla, all’arancio, al verde smeraldo.

SARTORIA ANGELA ALTA MODA A cura di PATRIZIA COLOMBO

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Ph Nick Zonna


FRAGRANZE D’AMBIENTE Le fragranze per l’ambiente sanno diventare dei veri e ricercati complementi d’arredo. Nei loro contenitori di vetro dalle linee essenziali, rinfrescano l’ambiente con un sistema innovativo da scoprire. Troviamo varie fragranze come fiori d’arancio, vaniglia, tè verde. Prodotti curati e studiati per dare una impronta inconfondibile, un segno per distinguersi.

SOLEIL CONTOURING COMPACT Make-up Tom Ford Con i primi caldi arriva la voglia di un viso colorato e fresco: questa lussuosa palette viso propone la combinazione di tre sensuali tonalità per un incarnato effetto ‘bonne mine’. In un’unica palette, fard, highlighter e bronzer hanno una formula in polvere dalla consistenza cremosa che si distribuisce facilmente sulla pelle donandole un finish delicato e uniforme. La vivacità del blush corallo dona alle guance il perfetto tocco di colore, l’illuminante nude imita il sole che si riflette sulla pelle e il bronzer voluttuoso ne esalta la radiosità vitale.

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LE ROSE Eau de Parfum Mazzolari Le Rose di Mazzolari è una fragranza del gruppo Floreale Legnoso Muschiato da donna, con note di rosa, sandalo e muschio bianco. Evoca i profumi di una volta ma in chiave moderna, in cui la rosa viene alleggerita e allo stesso tempo esaltata dal sandalo delle Indie e dal sempre attuale e magico muschio bianco.

MON GUERLAIN Eau de Parfum Guerlain È il nuovo profumo della Maison, un omaggio alla femminilità moderna forte, libera e sensuale. Wasser, il maestro profumiere di Guerlain si è ispirato ad Angelina Jolie per creare una fragranza moderna in grado di esprimere “le note di una donna”, ovvero la sua femminilità, le scelte, le emozioni, i soui sogni

Ben ritrovati! Si è da poco affacciata la primavera portando con sé giornate più miti e soleggiate, ideali per passeggiare e ritemprarsi dopo il lungo inverno. Primavera è per tutti “voglia di freschezza e rinnovamento”… anche per il beauty! La bella stagione ci propone dei look audaci e soprattutto autentici perché già da qualche tempo prevale la tendenza della naturalezza e della libertà di esprimersi anche nel makeup. Ricca di colori, profumi e tante novità, la primavera vi aspetta qui da noi, per suggerirvi il regalo giusto per ogni occasione e adatto a ogni personalità.



DESIGN

OUTDOOR DESIGN Gli arredi da esterno vanno scelti con cura, non solo per il materiale con cui sono realizzati, ma anche per il loro design, che deve essere in linea con il resto della casa. Oggi le proposte sono molte, ma il design contemporaneo sarà la linea guida di questo servizio. Sempre più spesso gli arredi da esterno diventano funzionali e sempre più spesso si possono utilizzare tutto l’anno, anche negli spazi coperti poiché il limite di utilizzo esterno/interno è diventato oramai quasi impercettibile. Vediamo insieme qualche esempio A cura di LUCA MEDICI

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FOUR LAMP by Plust Collection L’illuminazione è molto importante e la plastica ci aiuta a dare una forma a lampade dal design moderno, ma resistenti agli urti e agli eventi atmosferici. È l’esempio della serie Four Lamp (by Plust Collection), da esterno/interno create da Philippe Tabet in plastica e acciaio. La morbidezza e la sinuosità della lampada “Four” si esprimono tanto nella forma quanto nei giochi di luce, resi possibili grazie ad un’innovazione tecnica che, sfruttando la plastica stampata in rotazionale, permette di variarne gli spessori. Tre le versioni, una a sospensione, una da terra alta e una da terra bassa.

VIGOR by Royal Botania Vigor introduce un daybed caratterizzato da una struttura in alluminio e doghe in teak per realizzare un comodo letto da esterni come espressione pura del relax contemporaneo. Questa collezione rimarrà sempre attuale, grazie alla moderna semplicità combinata a materiali senza tempo. Per questa nuova stagione presentiamo un cuscino daybed per rendere i moduli Vigor ancora più completi.


JIVE by Royal Botania La sedia Jive è una news 2017. Abbina una fibra sintetica che contrasta in modo ottimale gli agenti atmosferici, è robusta e facile da pulire, combina in maniera armoniosa il teak, gli affusolati profili in alluminio e la fibra di olefin in una sedia invitante, rinfrescante e assai decorativa. Grazie all’accostamento di questi materiali, la sedia si abbinerà perfettamente sia a tavoli dal look contemporaneo sia a tavoli in caldo legno di teak! Un design elegante e moderno.

STACK SYSTEM by Gandia Blasco Molto bella e pratica la sedia della collezione Stack System poiché ha una struttura essenziale e leggera in acciaio zincato termolaccato con seduta/schienale in poliuretano rigido. Proposta in sette colori è pratica da maneggiare a da pulire, adatta anche per uso al coperto.

Le proposte sono innumerevoli, la stagione bella è arrivata dunque non ci resta che scegliere i complementi di arredo più trendy per accompagnare con stile le nostre giornate all’aperto! TOTO by Alfa 1977 Vi piace il barbecue con gli amici, ma non volete rinunciare al design? Toto è un nuovo grilloven dal design accurato che è composto da un forno tradizionale e un barbecue realizzato in acciaio inox. Funziona a legna oppure a carbonella e le sue dimensioni lo rendono un pezzo facile da collocare in giardino oppure su un terrazzo. Pratici i due ampi cassetti per contenere tutti gli strumenti necessari “in cucina”. 24oreNews

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MILANO SI RACCONTA

FRANCESCO CONQUISTA IL CUORE DI MILANO Migliaia di persone in strada a Milano, un milione a Monza, tutto esaurito a San Siro Tour de force per Papa Francesco: dal bagno di folla alle Case bianche all’incontro nel Duomo con il clero e il pranzo coi detenuti nel carcere di San Vittore, dalla folla oceanica alla Messa nel parco di Monza all’incontro a San Siro con ottantamila cresimandi e il «no al bullismo!». Poi a Linate per il ritorno a Roma.

PRIMA SOSTA ALLE CASE BIANCHE A bordo della papamobile viene portato nel quartiere delle Case Bianche in via Salomone dove incontra la gente e dà la prima benedizione della giornata

L’ARRIVO A LINATE Attorno alle 8 del mattino Papa Francesco arriva all’aeroporto di Milano Linate

«Non c’è festa senza solidarietà, come non c’è solidarietà senza festa» 18

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«Nessuno ha diritto di dire: merita di essere rinchiuso» «Mi sento a casa»

IL PRANZO CON I DETENUTI Papa Francesco ha pranzato in carcere a San Vittore (con risotto allo zafferano e cotoletta alla milanese) con i detenuti e incontrato i responsabili dell’Istituto e i volontari

«Pronto signora Adele? Come si sente?» AL PARCO DI MONZA Una folla tra 700mila e un milione di persone ha accolto Papa Francesco al Parco di Monza dove il Pontefice è arrivato nel primo pomeriggio per la celebrazione della Messa

«Ragazzi, promettete a Dio e al Papa: mai bullismo!»

L’ARRIVO IN PIAZZA DEL DUOMO Piazza Duomo gremita per salutare Papa Francesco, con i milanesi pronti fin dalle prime ore del mattino per seguire la recita dell’Angelus sul sagrato della Cattedrale. Prima l’incontro con i porporati e la stretta di mano con i Vescovi lombardi

IN OTTANTAMILA A SAN SIRO Proprio come durante le partite importanti, sciarpe e coreografia sugli spalti hanno accolto Papa Francesco nel corso dell’incontro con i cresimandi a San Siro. Uno stadio pieno in ogni ordine di posto


GIROMILANO

MILANO DA SCOPRIRE A Milano non esiste la possibilità di dire “non sappiamo dove andare…”, perché questa città sa sempre sorprenderci con la sua capacità di rinnovarsi. Nascono ogni giorno locali con nuove idee, per attirare clienti ma soprattutto con la voglia di dare un servizio che si distingua, particolare, unico A cura di CARLO KAUFFMANN

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CIOCCOLATITALIANI Il primo punto vendita di Cioccolatitaliani nasceva nel 2009 in Piazzetta San Giorgio, ma oggi vogliamo parlarvi della “fabbrica del cioccolato” di via De Amicis 25 che, completamente rinnovata, ha lanciato “From Bean To Bar” (letteralmente “dalla fava di cacao al cioccolato”), un nuovo format in cui tutte le fasi di lavorazione del cioccolato, dalla fava al prodotto finito, avverrà sotto gli occhi dei curiosi e dei passanti. Uno sguardo va dato anche alle “fontane” di cioccolato e al caveau in vetro dove vengono custodite praline, mousse, creme e tante altre meraviglie di cioccolato. ➭ CIOCCOLATITALIANI.IT ORCIANI Per voi che amate lo shopping “raffinato” ecco un nuovo indirizzo. Parliamo di Via della Spiga considerata uno dei lati del quadrilatero della moda e una delle zone più lussuose della città, oltreché uno dei maggiori centri dello shopping dell’alta moda a livello mondiale. Qui, al civico 1, Orciani ha aperto la sua prima boutique italiana per presentare le sue bellissime borse. Un vero e proprio

scrigno di 50 mq elegante e raffinato, tutto giocato sulle sfumature del verde acqua e del rosa e del calore del legno. All’interno, in spazi studiati, le creazioni della griffe già presente in altre città del mondo a rappresentare lo stile italiano. ➭ ORCIANI.COM TONDO «Tondo è una polifonia sensoriale, storia di contrasti, assonanze, colori accesi e forme oniriche» (Simone Micheli Architectural Hero ideatore dell’interior design). Aperto 7 giorni su 7, è ospitato in un prestigioso hotel milanese (il Barcelò Milan Hotel di Via Stephenson 55), inserito nel


futuristico distretto business pensato per Expo 2015. La cucina, semplice e fatta di sapori classici e accostamenti intriganti, si basa sulla genuinità degli ingredienti. Materie prime, stagionalità e assoluta qualità dei prodotti per promuovere un sano stile alimentare, offrendo anche momenti di pura giovialità nelle serate con simpatici sommelier o mastri birrai dalle ampie vedute. ➭ RISTORANTETONDO.IT

IL PARADISO DELLE SORPRESE U na calda musica soft e new age risuona in questo grande spazio che ci offre una scelta infinita di gadget per tutti i gusti e per tutte le tasche. Articoli utili, oggetti per la casa e la cucina, articoli stagionali, articoli per la persona, e molto altro. Il motto di questo store è “suggeriamo idee: idee da regalare, per la casa, idee utili per dare gioia ad amici”. Questo singolare “paradiso” è in corso di Porta Ticinese 62: ha un ricambio continuo di oggetti, naturalmente tenendo sempre conto delle feste che il calendario ci ricorda. ➭ PARADISODELLESORPRESE.IT

BACKDOORS 43 Il bar più piccolo del mondo è sui Navigli in via Ripa di Porta Ticinese 43. Avete letto bene, non è un refuso, questo è quasi certamente il bar più piccolo del mondo, solo tre clienti per volta hanno diritto ad usufruire di quei 4 metri quadrati (4 mq!!!), solo su prenotazione. Qui si possono gustare whisky e cocktails davvero eccellenti. Inutile provare ad entrare se non all’ora in cui si è prenotato quando potrete ottenere la chiave per aprire ed entrare. CRAZY CAT CAFÈ Se amate i gatti… questo è il vostro locale ideale. Qui i mici sono i veri padroni del “cafè”, dormono, passeggiano fra i tavoli, decidono saltandovi in braccio se siete loro amici. Naturalmente è assolutamente vietato farlo se non sono loro a scegliervi, è proibito dare loro del cibo, ma bere un caffè o sorseggiare un aperitivo accompagnato da gustosi taglieri, sotto il loro sguardo curioso è veramente una esperienza unica. Il Crazy Cat Cafè è in via Napo Torriani 5 ed è aperto dalle 10 alle 20:30, qui infatti si può fare colazione, pranzo, merenda, aperitivo… Vi aspetta con i “padroni” a quattrozampe! ➭ CRAZYCATCAFE.IT

BAR LUCE - FONDAZIONE PRADA Pensato per divenire un punto di incontro aperto al pubblico e fulcro della vita di quartiere, il locale ricrea l’atmosfera di un tipico caffè della vecchia Milano ed è tra i più gettonati in città. Il design è di Wes Anderson, famoso regista dal tocco pop-retrò, che ha attinto all’immaginario visivo dei suoi film e in particolare di ‘Grand Budapest Hotel’. Il soffitto a volta riproduce in “miniatura” la copertura in vetro della Galleria Vittorio Emanuele, mentre arredi interni, sedute e pavimento si ispirano al cinema italiano degli anni ‘50 e ‘60, in particolare a ‘Miracolo a Milano’ e ‘Rocco e i suoi fratelli’. Ingresso da Largo Isarco 2 (via Orobia). ➭ FONDAZIONEPRADA.ORG



IMPRESE & PRIVACY

LA FORMAZIONE: ALCUNE NOVITÀ DEL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO

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a formazione agli incaricati del trattamento di dati personali rappresenta un aspetto critico del processo di adeguamento di un’azienda al Nuovo Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati. La maggiore difficoltà è spesso riuscire a convincere lo stesso imprenditore che il tempo impiegato per frequentare un corso non è certo “tempo perso”, e non solo per evitare le sanzioni. Ho già parlato delle novità riguardanti il ruolo e le mansioni della figura del DPO (Data Protection Officer), entrate in vigore dal 25 maggio 2016. Ora tratterò alcune novità riguardanti la Formazione in materia di Privacy, analizzandone in particolare l’obbligatorietà in base alle indicazioni del Regolamento 679/2016 (Ue). Questo prevede che il responsabile del trattamento - o chiunque agisca sotto la sua autorità e abbia accesso a dati personali - non può trattare tali dati “se non è istruito in tal senso dal titolare del trattamento, salvo che lo richieda il diritto dell’Unione o degli Stati membri”.

FORMAZIONE: OBBLIGO MA ANCHE OPPORTUNITÀ Il Nuovo Regolamento fornisce utili indicazioni in merito alla necessità di formare il personale incaricato del trattamento dei dati personali degli interessati, che stabiliscono (ove previsto) l’obbligo di introdurre la figura del DPO. Nella sezione dedicata al DPO si prescrive che esso deve avere competenze professionali qualificate e deve sorvegliare sulla formazione di tutta l’azienda. Un altro aspetto che emerge dal Regolamento è che l’obbligo di formazione del personale debba intendersi come generalizzato ed esteso a tutti i soggetti che, all’interno di un’organizzazione

complessa, trattano i dati personali degli interessati. Tale obbligo, a riconferma dell’importanza della formazione nell’ambito della normativa in materia di trattamento di dati personali, è altresì corredato da sanzioni pecuniaria fino a 10 milioni o, per le imprese, fino al 2-4% del fatturato mondiale annuo dell’esercizio precedente, se superiore. Lo scopo è di legare l’effettività del Regolamento alle competenze del personale. Non è più possibile considerare la privacy come un mero adempimento burocratico: l’efficacia dei processi aziendali passa necessariamente dal personale interno, formato e culturalmente predisposto. Se lo si vede in termini di ROI (Ritorno di Investimento), investire per migliorare i processi organizzativi significa proteggere la reputazione dell’azienda oltre ridurre i rischi di multe salate. Tutto ciò implica la corretta identificazione delle specifiche esigenze formative in funzione delle dimensioni, la struttura e il business dell’impresa che renda possibile la progettazione degli interventi formativi adeguati a rendere effettiva la ‘compliance’ al Regolamento 679/2016 (Ue).

Andrea Monepi Amministratore Unico Monepi & Partners srl Milano - Via Fabio Filzi, 2 Telefono: +39 366 7292119 Email: info@aziendaprotetta.it 24oreNews

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RUOTE & MOTORI

BENTLEY MULSANNE Il lusso sfrenato British Style A cura di LUCA MEDICI

ccessiva in tutto, ma bella e desiderabile: la Bentley Mulsanne è il nuovo gioiello della celebre casa automobilistica inglese fondata nel 1919 da William Owen Bentley. Un sogno per molti che, insieme alla Rolls Royce, detiene lo scettro di regina fra le berline super lusso a livello planetario. Una volta le Bentley erano le cugine sportive made in Crewe. Oggi, dopo che la Rolls Royce è passata sotto il controllo BMW e la Bentley al gruppo Audi/Wolkswagen, la “gara” per contendersi la palma di regina è sempre aperta, ma,

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va detto subito, le due case hanno posizionato le loro creature al top di gamma su livelli di clientela molto diversi. La Rolls Royce, almeno per il momento resta ancorata ad una certa tradizione, proponendo auto di livello, soprattutto economico, superiore, la Bentley offre un entry level, si fa per dire, a 188.000€ con la Continental GT e recentemente ha proposto la Bentayga, un enorme Suv proposto a 178.730€, con lo scopo di allargare la gamma per “acchiappare” una nuova nicchia di mercato. La Mulsanne del nostro servizio non deriva, come altre Bentley, da un progetto made in Wolfsburg, ma è un progetto auto-


nomo che nasce a Goodwood nel 2010 per sostituire la gloriosa Arnage. Da poco la Mulsanne si è rifatta il look, per restare aggiornata, ma non tradisce il progetto originale. Infatti restano invariate le dimensioni, imbarazzanti, ma per fare accomodare in modo dignitoso i ricchi proprietari non si poteva fare di meno: lunghezza 5,6 metri, quasi due di larghezza e ruote di 20 oppure 21 pollici. Gli interni sono realizzati artigianalmente. L’abitacolo è molto English, lussuoso e rivestito quasi totalmente in pregiata pelle, per le parti che non sono rivestire in questo materiale sono state utilizzate cromature lucide, legni lavorati a mano e moquette alta e soffice. Il Display multimediale da 8 pollici è una rara concessione alla modernità, almeno alla vista, poiché di soluzioni moderne la Mulsanne ne offre molte, ma “sotto pelle”. Mi dispiace solo non trovare più nel raffinato abitacolo il bellissimo orologio analogico della Breitling che ha caratterizzato le Bentley per molto tempo. Molti gli optional a pagamento. Sì, avete capito bene, su un listino di € 324.284 ci sono optional extra da pagare, ma i tedeschi ci hanno abituano da anni a liste infinite di optional. Qualche esempio? Il sistema multimediale posteriore con gli schermi che escono dai sedili anteriori, il servizio di cristallo personalizzato fino ad arrivare alla “B” alata che sfoggia sul radiatore (a scomparsa)... Sì, si paga anche quella e costa ben € 3.000! Sotto al cofano c’è un grande classico, il V8 da 6,8 litri che ha sempre accompagnato le Bentley dagli anni ’50, ma sempre aggiornato e reso più prestazionale. L’abitacolo è silenzioso, il

motore resta isolato bene come anche i rumori della strada, il cambio a 8 marce ZF è molto soft ma risponde bene quando si seleziona la modalità ‘Sport’, anche se in questo caso gli ammortizzatori (la Mulsanne monta sospensioni pneumatiche) rispondono in modo brusco e non sono adatti a mio avviso per un’auto con questo lignaggio, meglio utilizzare la modalità ‘Confort’, più morbida e adatta allo stile di guida di questa limousine. Un’auto eccezionale e con una storia alle spalle di tutto rispetto, una Bentley che racchiude molte caratteristiche che hanno reso famose queste auto in tutto il mondo e che ancora sanno imporsi con stile e innovazione, un’auto da sogno per pochi… Sognare non costa nulla!


HI TECH di MARIE BORDET

SBARRO. TRACTO-SPHERE, IL "RISCIÒ" HI-TECH Tra i prototipi presentati al Salone di Ginevra 2017, questo è di sicuro il più curioso. Definire lo stile di questo mezzo non è semplice, sembra una specie di risciò super tecnologico. Non ci sono porte né vetri, la meccanica è tutta collocata nella grande sfera anteriore, e all’interno c’è spazio per 3 persone disposte in fila. Il risciò può ospitare anche i caschi degli occupanti, mentre il propulsore è un monocilindrico Kawasaki da 300cc accoppiato con un modulo ibrido, per un totale di 55 CV.

BMW. SERVIZI CONNECTEDDRIVE, ORA DI SERIE

BLINCAM. FOTO IN UN “BATTER D’OCCHIO”

Montabile su una comune stanghetta di occhiali è ben riconoscibile a differenza della fotocamera quasi invisibile dei Google Glass che hanno suscitato polemiche legate alla tutela della privacy. Un sensore riesce a distinguere il normale battito delle ciglia da un determinato battito intenzionale per attivare lo scatto della foto. Grazie alla connettività Bluetooth integrata, le immagini vengono inviate dalla fotocamera a uno smartphone per essere archiviate e condivise. Presentata al Ces di Las Vegas 2017, la produzione al momento era data per aprile. Non è ancora noto il prezzo.

CÉLIANE “WITH NETATMO”

La BMW “digitalizza” tutta la gamma: da gennaio tutte le vetture sono state dotate del primo livello dei servizi ConnectedDrive (finora optional), disponibili di serie e ampliabili a pagamento. Fanno eccezione la X1, la Serie 2 Active Tourer e la Gran Tourer, modelli che però da marzo possono accedere alla piattaforma. Questi servizi consentono l’utilizzo delle funzioni di BMW Online (email, news, meteo, Google Search,) e di gestire le app per lo smartphone tramite il sistema di bordo. 26

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La prima linea di interruttori intelligenti “a parete” e prese di corrente, sicuri e facili da installare, che consentono di controllare l’illuminazione, le tapparelle e gli elettrodomestici con la voce, grazie ad Apple Homekit e Amazon Homekit Echo, tramite smartphone o con un interruttore principale posizionato all’ingresso di casa. Grazie ai pulsanti wireless removibili si può installare un 2° interruttore senza tirare cavi elettrici o forare pareti. Un’innovazione che rende la casa “intelligente” alla portata di tutti.

VELUX ACTIVE “WITH NETATMO” Una linea di telecomandi di sensori intelligenti per lucernari, persiane e tende, che permette il controllo automatico, centralizzato e da remoto, delle aperture. Attraverso il controllo automatico dell’ambiente interno (luce, temperatura, umidità e qualità dell’aria), l’utente sperimenterà un comfort ottimale e un’aria interna sempre sana, risparmiando energia. La soluzione sarà disponibile il prossimo autunno.


VIAGGI

IL GIAPPONE SI TINGE DI ROSA Lago Bohinj

Il ponte Sakurabashi al Makurabashi

AL VIA IL RITO DELL’HANAMI A cura di ELENA FOSSATI

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l Giappone è una terra di antiche tradizioni e Tokyo, la sua capitale, è una di quelle magiche metropoli che non deludono mai, in nessuna stagione. Ma c’è un particolare e breve periodo in cui visitare questa città è ancora più attraente: la fioritura dei ciliegi, una meraviglia da non perdere almeno una volta nella vita. Il rito dell’hanami, letteralmente “ammirare i fiori”, è una tradizione antica che consiste nella consuetudine dei giapponesi di riunirsi all’inizio della primavera per ammirare, appunto, i fiori di ciliegio insieme a familiari, amici o colleghi di lavoro, seduti sotto gli alberi di ciliegio ad ammirarne i fiori, simbolo di bellezza effimera e al contempo della caducità del mondo reale che ci circonda. L’hanami inizia gradualmente intorno al mese di feb-

braio, ma il periodo di fioritura dei ciliegi varia in base alla regione geografica essendo il Giappone un’isola tanto lunga da comprendere più fasce climatiche. A Tokyo avviene solitamente tra la fine di marzo e gli inizi di aprile, ma per chi è straniero visitare la capitale e fare anche questa esperienza risulta in una combinazione perfetta da non lasciarsi scappare. In tutto il Giappone i festeggiamenti durano giorno e notte - gli alberi vengono infatti rispettosamente illuminati - dall’inizio di aprile fino alla metà di maggio, periodo durante il quale milioni di giapponesi si riversano verso le 60 località più famose del Paese per ammirare l’affascinante fenomeno. A Tokyo sono innumerevoli gli scenari dove ammirare la fioritura dei ciliegi, tra cui Chidorigafuchi, il fiume Megurogawa, parco di Ueno e il

parco Asukayama. Quest’anno però vogliamo suggerirvi di visitare gli incantevoli “ciliegi di Bokutei” situati lungo il fiume Sumidagawa (nel quartiere di Sumida). La loro origine risale al 1717 allorquando, su ordine dell’ottavo shogun Tokugawa Yoshimune, vennero piantati 100 ciliegi la cui fama ben presto si diffuse in tutta la città. In seguito la gente del luogo ne aggiunse altri e poi altri ancora, e oggi si possono contare circa 1000 esemplari che si estendono lungo le sponde del fiume Sumidagawa per circa 1,3 km, dal ponte Sakurabashi al Makurabashi. Proprio qui il prossimo 22 maggio sarà inaugurato (dopo quattro anni di lavori) anche il Tokyo Sky Tree (la torre più alta al mondo e la seconda struttura artificiale più alta al mondo dopo il grattacielo Burj Khalifa di Dubai). Un’esperienza da non perdere! 24oreNews

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APRILE

CARTELLONE MOSTRE SLIGHT AGITATION 2/4: PAMELA ROSENKRANZ Fondazione Prada Largo Isarco 2 Orari: dom-lun-mer-gio 10.00-19.00; ven-sab 10.00-20.00 Pamela Rosenkranz esplora le modalità attraverso le quali i processi fisici e biologici influenzano l’arte. La sua installazione Infection, realizzata per la seconda fase del progetto “Slight Agitation”, si basa sull’azione di un parassita attivo a livello neurologico, che colpirebbe circa il 30% della popolazione mondiale. Un’imponente montagna di sabbia è realizzata all’interno dei vasti spazi della Cisterna, creando un confronto con la sua architettura industriale. Il materiale naturale è intriso di una fragranza capace di attivare specifiche reazioni di attrazione e repulsione a livello biologico e di influenzare in maniera subconscia il movimento dei visitatori. Una luce verde RGB illumina dall’alto l’enorme massa alterata chimicamente e ne fa evaporare lentamente il profumo. Sino al 14 maggio 2017 REX AND THE CITY Mudec Via Palestro 14 Orari: lun 14.30-19.30; mar-mer-ven-dom 09.30-19.30; gio-sab 09.30-22.30 Perché è facile associare l’immagine del dinosauro a quella di draghi e chimere che appartengono alla dimensione del mito? “Rex and the city” è un viaggio nel fantastico della mente umana che parte dal grifone alato delle culture orientalizzanti (IV sec. a.C.) e si conclude con i personaggi dei cartoon e dei film che tutti conosciamo: da Godzilla al simpatico Dino della fortunata serie dei Flinstones per arrivare al T Rex immaginato dall’artista argentino Gabo Bernstein che cerca goffamente di trovare il suo spazio in una affollata metropoli moderna. La mostra valorizza oggetti della collezione permanente del Mudec ed è arricchita da prestiti internazionali oltre a libri, manifesti, fumetti e filmati. Sino al 9 luglio 2017 ARCHEOLOGIA DEL CENACOLO Castello Sforzesco Piazza Castello Orari: mar-mer-gio-ven-sab-dom 9.30-17.30 Un’occasione per osservare il Cenacolo di Leonardo da vicino, nei suoi dettagli storici, artistici e simbolici e andando a riflettere sulla straordinaria fortuna iconografica del più celebre dipinto murale di Leonardo da Vinci, mettendo a confronto materiali, tecniche e fantasia di tutti quegli artisti che si avvicinarono alla copia del celebre dipinto. Patrimonio dell’Unesco, il Cenacolo di Leonardo a Milano è una delle opere più famose al mondo e una delle più copiate: le tante riproduzioni del Cenacolo leonardesco, in tutti i secoli e in tecniche che spaziano dalla scultura all’incisione, dall’arazzo alla fotografia, si spiegano non solo con l’immensa celebrità del dipinto vinciano, ma sono da mettere in relazione anche con le precarie condizioni di conservazione in cui il dipinto da sempre versa. Sino al 25 giugno 2017 100 ANNI DI SCULTURA A MILANO GAM Galleria d’Arte Moderna Via Palestro 16 Orari: mar-mer-gio-ven-sab-dom 09.00-17.30 La Galleria d’Arte Moderna di Milano per la prima volta rende visibile buona parte del ricchissimo patrimonio scultoreo abitualmente conservato dei depositi, consentendo questa volta di ripercorrere cento anni di storia della scultura italiana, dal 1815 al 1915, con particolare attenzione all’ambito lombardo e milanese. Le opere in mostra ci accompagnano in un percorso che narra il passaggio dal linguaggio neoclassico di Canova e degli artisti italiani formatisi al seguito del danese Thorvaldsen, come Fraccaroli, alla svolta romantica che sull’esempio di Vincenzo Vela trova manifestazione nella cosiddetta Scuola di Milano. Il racconto prosegue illustrando gli sviluppi scultorei della Scapigliatura che trovano i maggiori interpreti in Giuseppe Grandi ed Ernesto Bazzaro e influenzano gli esordi di Enrico Butti che assieme a Leonardo Bistolfi sarà tra fine ‘800 e inizio ‘900 uno dei importanti esponenti del Simbolismo. Sino al 30 luglio 2017 28

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MOSTRE

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a pittura del grande maestro francese preimpressionista Edouard Manet è folgorante. I suoi racconti sono perfetti perché, guardando i quadri da vicino, ci si rende conto che perfette sono le pennellate. Manet, nato a Parigi nel 1832 e scomparso nel 1883 all’età di 51 anni dopo un’interminabile agonia, insignito della Legion d’Onore, è semplicemente l’artista della modernità, che intrecciò la sua vicenda umana e pittorica con quella di altri artisti che segnarono la storia dell’arte e che di lui divennero grandi amici, mantenendo tuttavia una sua unicità. Se non altro nell’uso intenso colore nero, che per lui fu splendida ossessione, e anche la grande differenza che separa Manet dai suoi contemporanei. Ne è testimone la splendida mostra Manet e la Parigi moderna, aperta al pubblico fino al 2 luglio nel piano nobiliare di Palazzo Reale, che intende raccontare il racconto artistico di Manet attraverso 94 opere provenienti dalla collezione del Musée d’Orsay di Parig, tra cui 55 dipinti - di cui 17 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Alle opere su tela si aggiungono 10 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture. Se Parigi è la vera protagonista dell’esposizione milanese, il giovane “pifferaio” (olio su tela, 1866), il ragazzetto nel quale si vuole riconoscere Léon, figlio mai riconosciuto di Manet, è l’immagine che accompagna la mostra e che si trova anche sulla copertina del catalogo edito da Skira (€ 40). Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, curata da Guy Cogeval, storico presidente del Musée d’Orsay e dell’Orangerie di Parigi con le due conservatrici del Museo Caroline Mathieu, conservatore generale onorario e Isolde Pludermacher, conservatore del dipartimento di pittura, l’esposizione intende celebrare il ruolo centrale di Manet nella pittura moderna, attraverso i vari generi cui l’artista si dedicò: il ritratto, la natura morta, il paesaggio, le donne, Parigi, sua città amatissima, rivoluzionata a metà Ottocento dal nuovo assetto urbanistico attuato dal barone Haussmann e caratterizzata da un nuovo modo di vivere nelle strade, nelle stazioni, nelle Esposizioni universali, nella miriadi di nuovi edifici che ne cambiano il volto e l’anima.

LA PARIGI DI MANET IN MOSTRA A MILANO A cura di STEFANO DE ANGELIS

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CARTELLONE CONCERTI

ORE 21.00

MANNARINO

APRILE

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SIMPLE MINDS

LIGABUE

DAVE MATTHEWS AND TIM REYNOLDS

MAX GAZZÈ

MANNARINO Lunedì 3 - Fabrique “Apriti cielo” (Universal) è il titolo del 4° album del cantatore romano, uscito il 13 gennaio dopo essere stato anticipato dai singoli ‘Apriti Cielo’ e ‘Arca di Noè’. Il disco ha debuttato al 1° posto della classifica Fimi dei dischi più venduti, su Spotify ha già superato i 3 milioni di streaming e su YouTube i videoclip di Apriti Cielo e Arca di Noè hanno già oltre 1 milione di view.

CIVICA JAZZ BAND Lunedì 10 - Piccolo Teatro Strehler Il concerto conclusivo della XIX edizione di ‘Jazz al Piccolo - Orchestra senza Confini’ ospita il versatile polistrumentista Sandro Cerino che arrangerà per la Civica Jazz Band e per la voce di Laura Fedele (cantante, pianista e compositrice) una serie di canzoni napoletane arrangiate in chiave jazzistica, che rappresentano la “sua” personale immagine della città in cui è nato.

LIGABUE Martedì 4 e Mercoledì 5 - Mediolanum Forum Fa tappa a Milano il tour del cantautore emiliano, nei palasport di tutta Italia per presentare - oltre ai suoi grandi successi - i brani contenuti in “Made In Italy”, 20° album e 11° di inediti della sua carriera. Prodotto da Luciano Luisi con musiche, testi e arrangiamenti di Luciano Ligabue, anticipato in radio dai singoli “G come Giungla” e “Made in Italy”, è stato pubblicato il 18 novembre.

J-AX & FEDEZ Lunedì 10, 11, 13 e 14 - Mediolanum Forum Giunge a Milano il tour che vede J-Ax e Fedez protagonisti nei palasport d’Italia e che si concluderà con un concerto-evento in una delle location più ambite del mondo, l’Arena di Verona. Il duo rap esibisce una grande energia in giro per l’Italia con uno show unico e straordinario che ospita anche altri straordinari amici e artisti del mondo della musica.

SCOTT BRADLEE’S POSTMODERN JUKEBOX (PJM) Mercoledì 5 - Teatro della Luna Da anni i PJM (circa 70 membri nel cast in rotazione) si esibiscono in tutto il mondo raggiungendo un successo dopo l’altro. Prendono le hit del momento e le re-arrangiano come se provenissero da epoche precedenti, per creare esperienze uniche per i fan, farli fuggire dalla realtà e trascinarli in un party anni ‘20 in stile Grande Gatsby o nelle esibizioni anni ‘40 di Frank Sinatra.

MAX GAZZÈ Martedì 11 e Mercoledì 12 - Mediolanum Forum Suonato con la Bohemian Symphony Orchestra di Praga, il concerto ‘Alchemaya’ è articolato in due parti: la prima in cui Max e il fratello Francesco fondono insieme gli approfondimenti esoterici condotti da Max negli ultimi 20 anni; la seconda propone brani tratti dal repertorio storico di Max riarrangiati in chiave "sintonica", un neologismo creato per definire il concetto di integrazione tra strumenti sinfonici e sintetizzatori.

DAVE MATTHEWS AND TIM REYNOLDS Venerdì 7 - Teatro degli Arcimboldi (20.30) La band in tour dal 20 marzo nei teatri d’Europa giunge a Milano, dopo Torino e Padova, per la 3a e ultima tappa italiana. Famoso per i suoi live show, il duo ha venduto più di 20 mln di biglietti dalla sua nascita e complessivamente 38 mln di CD e DVD combinati. Alcuni dei grandi successi della band includono "What Would You Say" "Crash Into Me" “Too Much” e “Everyday”.

SIMPLE MINDS Giovedì 27 - Teatro degli Arcimboldi La band scozzese icona della musica rock si esibisce con uno speciale tour acustico nei teatri d’Italia per celebrare l’album “Simple Minds Acoustic” uscito l’11 novembre. Senza mai perdere la loro essenza e anima celtica la band ri-immagina le canzoni più celebri con una nuova veste frutto dell’eclettismo che da sempre contraddistingue la loro illustre carriera.

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CARTELLONE TEATRI SERIAL KILLER PER SIGNORA 1 - 9 Aprile 2017: Teatro Manzoni Kit e Morris, i protagonisti, non si conoscono. Kit è un attore disoccupato, da poco orfano di un’attrice che lo ha sempre trascurato per inseguire il successo. Morris è un detective della polizia di New York, non più giovanissimo, lontano da clamori carrieristici, con una madre invadente e possessiva. Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia ci conducono attraverso le rocambolesche avventure di questa originale e intrigante commedia musicale di Douglas J. Cohen.

NON RUBATECI I SOGNI 6-23 Aprile 2017 - Teatro Martinitt Un timoroso prete napoletano, dopo vent’anni di lontananza, viene trasferito proprio nel quartiere difficile in cui abitava da ragazzo. Inizia così per Don Angelo una seconda vita e appena arrivato si rende conto che non è tutto così semplice: la chiesa in ristrutturazione è stata momentaneamente trasferita in un teatro confiscato alla Camorra che ora tenta di farlo abbattere per realizzarci un centro commerciale. Uno spettacolo vivace che fa divertire e sorridere, ma anche riflettere, avvicinandoci a una realtà che molti non conoscono.

IL BUGIARDO 1 - 9 Aprile 2017: Teatro Carcano Un insegnamento che è rintracciabile nella vita di tutti i giorni: le bugie sono uno strumento che si ritorce sempre contro i bugiardi. Una commedia brillante che, grazie all’ausilio del dialetto veneziano e delle maschere, riesce a far ridere lo spettatore e a renderlo partecipe della storia. La particolare verve brillante del regista argentino Alfredo Arias, unita alla sua inesauribile fantasia, si sposa perfettamente con le atmosfere descritte da Goldoni in questa commedia.

LAMPEDUSA WAY 18 - 23 Aprile 2017: Piccolo Teatro Studio Melato Lampedusa Way è la terza, conclusiva “stazione” della Trilogia del Naufragio di Lina Prosa, percorso doloroso nel dramma migratorio in forma quasi di teatro eroico. Racconta il viaggio di Mahama e Saif i quali raggiungono l’isola siciliana alla ricerca dei profughi Shauba e Mohamed. La ricerca del cadavere, il suo recupero, il ritorno in patria e il rituale del lutto sono tappe del grande viaggio della cultura mediterranea dentro il mistero dell’esistenza umana.

CREDOINUNSOLODIO 1 - 13 Aprile 2017: Piccolo Teatro Strehler Credo in un solo Dio o Credo in un sol Odio: il testo di Stefano Massini gioca con il titolo a doppia lettura. Tre donne in Terra Santa: ciascuna guarda, giudica e vive il conflitto israelo-palestinese da un punto di vista che non sembra avere alcun dialogo con nessuna delle altre due. Storie parallele, destinate a un epilogo comune, che ci fanno riflettere sui pregiudizi, sulla necessità di avere dei dubbi, sui devastanti effetti che la paura può avere sulla vita quotidiana di ciascuno di noi.

IL PRINCIE RANOCCHIO, IL MUSICAL 20-23 Aprile 2017: Teatro Nuovo Liberamente tratto dalla fiaba dei Fratelli Grimm, riadattata in musical dalla regista e autrice del libretto dello spettacolo, Melina Pellicano, anche e soprattutto per fare emergere l’ironia come elemento ricorrente di tutto lo spettacolo, attraverso personaggi originali e aneddoti divertenti e imprevedibili. Ciò aiuta a sottolineare con leggerezza un tema di importanza sociale e quanto mai attuale: la diversità come valore, come ricchezza individuale e come tale potenzialità di ognuno e non qualcosa di cui avere timore. TEATRO CARCANO Corso di Porta Romana, 63 Orari: mar-sab 21:00; dom 17:00 TEATRO MARTINITT Via Pitteri, 58 Orari: gio-ven 21:00; sab 17:30 e 21:00; dom 18:00 TEATRO MANZONI Via Alessandro Manzoni, 42 Orari: mar - sab 20:45; dom 15:30 TEATRO NUOVO Corso Matteotti, 20 Orari: gio-sab 20:45; dom 15:30 PICCOLO TEATRO STUDIO MELATO Via Rivoli, 6 Orari: mar-gio-sab 19:30; ven 20:30; dom 16:00 PICCOLO TEATRO STREHLER Largo Antonio Greppi Orari: mar-sab 21:00; dom 16:00

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GOURMET

MERAVIGLIE, IRRESISTIBILI TENTAZIONI “La sostenibile dolcezza dell’essere” Giorgio Sergio con il suo Team

«Il cioccolato fa bene, molto bene… specialmente se è crudo!» Sedona, Arizona, 3 Settembre 2007

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on si tratta di uno spot pubblicitario ma delle parole che una misteriosa donna pronunciò con un sorriso ineffabile ad un uomo che casualmente le era accanto nella scalata sulle red rocks, verso una delle cave sacre degli indiani d’America. La donna, allora prossima alla settantina ma dall’aspetto giovanile e gioviale, è stata per tanti anni quasi un’icona nel mondo del naturale e tra i ricercatori spirituali. Continuò a tessere le lodi del cioccolato: «fa bene al cuore, è l’elisir del buon umore, è un alleato della salute e del benessere…». Un incontro che ha dell’incredibile. L’uomo era Giorgio Sergio, oggi Presidente dell’azienda Meraviglie srl. Come una “musa” ispiratrice, quella donna gli lanciò il seme della passione per il cioccolato che, sbocciato all’improvviso qualche anno dopo a

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Milano, ha dato vita al progetto Vivoo, brand di Meraviglie. La “mission” di Vivoo era togliere al cioccolato tutte le adulterazioni, i processi chimici e deleteri, le stracotture, gli zuccheri raffinati, e restituirgli quella purezza che gli aveva fatto meritare l’appellativo di “cibo degli dei”. Obiettivo raggiunto, grazie alla passione, all’impegno e all’accurata ricerca che hanno condotto alla scelta dei migliori ingredienti provenienti dalle terre più incontaminate del pianeta: alimenti densi di principi nutrizionali e gusto abbinati al cacao Vivoo, così preziosi da meritarsi l’appellativo di “superfoods”. Maama, altro brand di Meraviglie, basa i propri irresistibili prodotti, rigorosamente biologici e lavorati a basse temperature, sulla selezione delle fave di cacao più pregiate, essiccate dolcemente al sole, per

preservare al meglio tutti gli elementi nutrizionali. Fave della specie Criollo, dalle foreste pluviali dell’Amazzonia e dalle fruit forests dell’isola di Bali. Meraviglie, la forza viva e le meraviglie della natura modellate in deliziose barrette e tavolette di cioccolato! Informazioni www.meraviglie.net www.vivoo.it www.maama.it



I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 34

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Angela Minutillo Bertanza Specialista in Pediatria Omeopata Unicista angela.minutillo@fastwebnet.it

«Non esiste la malattia, esiste il malato. Si deve curare il malato, non la malattia» Dott. Tomas Pablo Paschero (1904-1986) a anni vi parlo di Omeopatia Unicista e so che tra voi ci sono molti lettori affezionati che mi seguono con grande interesse. Spero soprattutto, con questi miei articoli, di riuscire a comunicare ad un sempre maggior numero di persone i concetti alla base di questa branca medica che, pur se definita “alternativa”, non si contrappone ma si affianca alla medicina tradizionale o allopatica. La medicina omeopatica unicista utilizza un farmaco unico, il rimedio: questo, somministrato ad un soggetto sano, è in grado di sviluppare la complessità di sintomi presenti nel paziente al momento della visita. Poiché il rimedio provoca gli stessi sintomi, all’inizio della cura può causare un aggravamento temporaneo dei disturbi: ma questo aggravamento iniziale è considerato positivo e sta ad indicare l’azione terapeutica del rimedio. Quando però accade è sempre consigliabile avvertire il medico omeopata per valutare se ridurre la posologia per la regressione dell’aggravamento. Oggi vi descrivo il rimedio chiamato Baryta carbonica: è il carbonato di bario, cioè è il sale di bario dell’acido carbonico. È un ottimo rimedio dell’ipertrofia ghiandolare e si rivela particolarmente utile in una moltitudine di casi quali ritardo dello sviluppo mentale, invecchiamento precoce, incanutimento, impotenza, adenoma prostatico, conseguenze di un ictus cerebrale, perdita di memoria, arteriosclerosi, ipertensione arteriosa, vertigini, oltre che per problemi digestivi e respiratori. I bambini sono timidi e schivi, hanno difficoltà a legare con i compagni. A scuola, mostrano scarso interesse per qualsiasi materia,

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sono lenti ad imparare e ad afferrare persino i concetti più semplici: nonostante gli sforzi, non rendono. Si ammalano facilmente, specialmente per problemi alle ghiandole linfatiche e inoltre sono freddolosi. Baryta carbonica è pertanto un ottimo rimedio delle rinofaringiti infantili e altre malattie che colpiscono frequentemente la gola. Gli adulti hanno caratteri infantili e immaturi, ritardi nello sviluppo sia intellettivo che fisico, lentezza psico-motoria con tendenza all’ebetismo. Gli anziani hanno problemi di memoria a breve termine, dimenticano i nomi propri, spesso restano disorientati e si perdono nelle strade che solitamente frequentano. Trattasi di vecchi rimbambiti, spesso a seguito di problemi cerebrali, paurosi e diffidenti, irascibili e litigiosi, bastian-contrari per qualsiasi futilità, con quadro generale alterato: soffrono di arteriosclerosi, ipertensione arteriosa, colesterolo e trigliceridi elevati e altri tipici problemi legati all’età.


COME STAI? Dr. Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

MISURARE IL DOLORE

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sprimere a parole lo stato di felicità o di malinconia è un esercizio faticosissimo e poco gratificante perché nessuno riuscirà davvero a comprendere quello che intimamente abbiamo sentito, nemmeno chi lo ha condiviso con noi. Descrivere il dolore è ancora più complicato. Considerarne solo l’intensità sarebbe come descrivere il mondo che ci circonda unicamente come flusso di luce, senza considerarne forme, colori e tutte le altre dimensioni dell’esperienza visiva. Gli strumenti per la misurazione del dolore sono metodiche raffinate, potenzialmente adatte a descrivere un’esperienza assolutamente personale. Presentano complessità differenti per raccogliere in modo preciso dati di natura soggettiva. I più comuni sono i test di auto-descrizione, facili da utilizzare e semplici da comprendere, come la Scala Analogica Visiva o le scale descrittive. La Scala Analogica Visiva (VAS) è una sorta di termometro, una linea di 10 cm che alle estremità segna l’assenza completa di dolore e il dolore più tremendo che si possa immaginare. Può essere arricchita da valori numerici o colori. Al paziente viene chiesto di tracciare sulla linea un segno che rappresenti il livello di dolore provato. È il metodo più semplice, compreso dalla maggior parte delle persone e utilizzato anche nei bambini maggiori di sette anni. La Scala Numerica Verbale (NRS) è molto simile alla VAS. Viene facilmente compresa dal paziente che deve scegliere un numero fra zero e dieci per rappresentare il suo livello di dolore, dove zero ne rappresenta l’assenza e dieci il culmine. Spesso viene utilizzato con i bambini è il test di Wong-Baker. Si tratta di una serie di disegni del viso che descrivono espressioni differenti. Tuttavia è il linguaggio ad offrire il mezzo più completo per comunicare la propria sofferenza. Dopo approfonditi studi sui termini più utilizzati dai pazienti è stato elaborato dai ricercatori della McGill Univerity di Montreal il McGill Pain Question-

Scala Analogica Visiva (VAS)

Scala Numerica Verbale (NRS)

Scala Wong-Baker

McGill Pain Questionnaire (MPQ)

naire (MPQ). È composto da tre parti costituite da una scala descrittiva che individua l’intensità del dolore, un disegno raffigurante il corpo su cui indicare la zona in cui si manifesta, e un elenco di aggettivi che ne definiscono le differenti qualità. Un dolore può essere bruciante, assomigliare a uno strappo, a uno stiramento o ad una pugnalata. Può manifestarsi improvvisamente o modificarsi nel tempo, essere di media intensità ma continuo, oppure episodico con crisi violente. Tutti questi elementi sono il primo passo indispensabile per impostare le strategie di cura. 24oreNews

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COME STAI?

AIDS: IN FARMACIA IL TEST FAI DA TE A cura di JOHN REDDY

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ncora pochi lo sanno, ma dallo scorso 1 dicembre (giornata mondiale contro l’AIDS) sono disponibili presso le farmacie italiane gli “easy test” per fare a casa, in maniera assolutamente anonima, il test per l’HIV. Non serve la ricetta medica, costa circa 20 euro ed è assolutamente facile da fare. Basta essere maggiorenni oppure avere la supervisione di un adulto. Ho voluto provare per i lettori di 24orenews questo autotest, funziona davvero ed è molto semplice da fare. Vi spiego come. Sono andato in una farmacia di Milano, ho chiesto un test per HIV e mi hanno sottoposto due tipi diversi: ho scelto quello della Mylan. Arrivato a casa ho letto attentamente le istruzioni, facili e molto intuitive. La cosa importante da sapere è che il “periodo finestra”, cioè il periodo di formazione degli anticorpi anti-HIV può variare da un minimo di circa 4 settimane fino a 3 mesi dopo che si è venuti a contatto con il virus. Dunque sarebbe meglio fare il test almeno 3 mesi dopo l’ultimo “rapporto a rischio” oppure ripeterlo almeno due volte, il primo test dopo 4 settimane e un secondo dopo il 3° mese.

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24oreNews

Affidabile e facile da fare! Ma torniamo al test e a come si fa. Una volta che le mani siano state lavate accuratamente bisogna “pungere” un polpastrello con l’apposito bisturi in dotazione (assolutamente indolore). Una volta aspirata una goccia di sangue con l’apposito supporto graduato bisogna inserire quest’ultimo in un tappo che contiene una speciale soluzione e attendere 15 minuti. Tramite la visualizzazione di una oppure due linee di colore rosso, si evince il risultato del test: con 2 linee “si è positivi” mentre con una sola linea “si è negativi”. Come vedete questo test è facile da fare, costa poco e può regalare una sicurezza in più per chiunque voglia avere la certezza di un risultato rapido e sicuro. Ovviamente il supporto medico è sempre consigliato! Questo nuovo tipo di test, a mio avviso, andrebbe maggiormente sponsorizzato anche nelle scuole per i informare i più giovani. Pensate che il margine d’errore è bassissimo: il 99,8% delle persone non infette è stato correttamente identificate dal test, mentre arriviamo al 100% nelle persone che hanno contratto l’infezione da HIV. Su questo virus si parla ancora troppo poco e le informazioni sono spesso carenti. Non ho voluto scrivere un semplice articolo leggendo qua e là delle news, ma ho voluto provare veramente questo nuovo test per valutare se ciò che avevo sentito corrispondesse alla realtà. In Italia si stimano numeri tra le 6.000 e le 18.000 persone che sono malate e non sanno di esserlo. Questo autotest potrebbe essere utile per nuove diagnosi, spingendo anche chi non vuole rivolgersi a una struttura sanitaria per motivi di privacy. Dunque il mio consiglio è quello di divulgare le notizie sull’HIV come se si parlasse di un raffreddore, la prevenzione è la cura migliore, sempre!


ERBARIO MAGICO

GELSOMINO

IL “BELLO DI NOTTE” AMICO DELLE DONNE A cura di MARICA DE BONIS

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utti conosciamo questo ornamentale arbusto rampicante sempreverde, che riempie i nostri terrazzi e giardini dalla primavera fino all’autunno con i suoi fiori bianchi (aperti solo di notte) dall’inebriante profumo. Considerato dagli arabi “il re dei fiori”, il gelsomino è citato, insieme alla rosa, come fiore dell’amore e dell’affettività, simbolo del femminile per eccellenza. Una leggenda racconta che i gelsomini sono stelle precipitate sulla terra; sprigionano il loro massimo profumo di notte e sono per questo legati ai due astri notturni per eccellenza, la Luna e Venere. Questi astri governano l’equilibrio dell’organismo femminile nei suoi due aspetti psico-emotivo e riproduttivo. Per questo suo doppio potere, l’olio essenziale di gelsomino non deve mancare a chi voglia vivere una completa armonia tra mente e corpo. Ai nostri giorni viene coltivato anche a scopi fitoterapici, omeopatici, cosmetici e persino, alimentari. Il gelsomino è calmante e antidepressivo, allevia mal di testa e dolori mestruali ed è un ottimo ingrediente per le creme di bellezza antiage. La parte del gelsomino utilizzata in erboristeria è il fiore, ricco di acetato di linalile (con proprietà fungicida

e sedativa) e di jasmone (a cui si deve il tipico profumo). Tra i principali benefici per il nostro organismo, ha proprietà sedative e calma la tensione nervosa, favorisce il sonno, allevia tosse e mal di testa, è antibatterico, facilita la circolazione sanguigna e diminuisce INFUSIONE DI GELSOMINO

• 1 cucchiaio di fiori di gelsomino essiccati • Miele per dolcificare (facoltativo) Fate bollire l’acqua in un pentolino. Versate i fiori di gelsomino nell’acqua bollente e lasciate in infusione 10 minuti a fuoco spento. Filtrate l’infuso prima di consumarlo. Dolcificate con dolcificanti naturali a piacere. Consumatene 1 o 2 tazze al giorno. Se soffrite di insonnia, consumatene 1 tazza prima di andare a dormire.

la pressione arteriosa. La macerazione dei fiori nell’olio è eccellente se frizionata contro i dolori da infiammazione nervosa. Può essere combinato con il tè verde che è ricco di antiossidanti: favorisce la perdita di peso grazie al suo effetto drenante e aiuta a bruciare grassi. In aromaterapia l’olio essenziale può curare ansia e tristezza, aiutando a superare l’inerzia e l’apatia. Aiuta a riequilibrare il corpo della donna durante il ciclo e ad alleviare i dolori mestruali. Oltre a essere uno dei più efficaci profumi afrodisiaci sia per lei che per lui, l’olio al gelsomino sembra avere una potente azione riequilibrante sull’apparato riproduttivo femminile. Massaggiato sulla zona lombare e addominale, a partire da una settimana prima del ciclo, previene l’insorgenza di amenorrea, agevolando il flusso sanguigno nella zona, contrasta i fastidi della sindrome premestruale (cattivo umore, tensione, cefalea) e, durante il ciclo, allevia i dolori, sciogliendo le tensioni nella zona pelvica. 24oreNews

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IL SESSUOLOGO

Dr. Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it

L’interesse per gli afrodisiaci è sempre esistito, legato alla speranza di poter migliorare il proprio soddisfacimento sessuale. Tale speranza è però finora rimasta disattesa a causa della scarsa efficacia delle sostanze disponibili

A.I.S.P.A. Milano, Via Marostica, 35 Info: www.aispa.it 38

24oreNews

Buongiorno dottore, seguo da tempo la sua rubrica e mi interesserebbe un suo parere sugli afrodisiaci. In particolare sono interessata all’effetto del ginseng sulla sessualità. Mi è stato consigliato da un’amica che lo ha utilizzato con beneficio per superare un momento di diminuita carica erotica durante i rapporti sessuali, ma io nutro qualche perplessità sulla sua efficacia. Grazie. Barbara La parola afrodisiaco deriva da afrodite, la dea dell’amore venerata dagli antichi Greci. Da un punto di vista scientifico possiamo definire gli afrodisiaci come sostanze atte a stimolare e intensificare sia lo stimolo che la potenza sessuale. Possono essere dei prodotti naturali oppure ritrovati di laboratorio, cioè veri e propri farmaci; in entrambi i casi l’efficacia è purtroppo decisamente bassa. Per quanto riguarda il Ginseng, le opinioni relative ai suoi effetti sulla sfera sessuale sono contrastanti; c’è chi dice che non serve a nulla e chi ne riconosce poteri quasi magici. Per valutare l’effetto benefico che il ginseng può avere sulla sessualità, dobbiamo considerare 3 elementi fonda-

mentali: 1) Composizione del prodotto 2) Indicazioni 3) Modalità di assunzione 1) Il ginseng lo troviamo inserito in una quantità incredibile di prodotti che vanno dalle gomme da masticare alle minestre. Il problema è che i ginsenoidi e le sostanze attive devono per produrre il loro effetto avere una adeguata concentrazione che spesso non è riscontrabile a causa della perdita che avviene durante il procedimento estrattivo. L’ideale sarebbe poter mangiare la radice fresca e questo oggi è quasi possibile; esistono ad esempio in commercio formulazioni di radice del ginseng che tagliata a fettine a fresco viene sigillata dopo un trattamento con il miele in bustine ermetiche che ne preservano l’integrità e l’efficacia originali. 2) Il ginseng può essere considerato un tonico per la sessualità e quindi può essere d’aiuto in quei casi in cui ci si sente impoveriti dell’energia sessuale, vuoi per la stanchezza, vuoi per lo stress. Nessun effetto magico quindi in situazioni medio-gravi di perdita del desiderio; un discreto effetto di supporto nelle problematiche più lievi. 3) Anche le modalità di assunzione sono importanti. Io consiglio sempre in partenza un’assunzione quotidiana per un mese di una bustina di radice da 10 grammi per un mese, a cui può far seguito un utilizzo saltuario quando si avverte il bisogno di una libido più energica. Considerando l’innocuità del prodotto, puoi provarne tranquillamente l’utilizzo.




Anno 4 - Aprile 2017

Duomo di San Giorgio - Modica

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

Personaggio

CORINNA E MANUELA LE SORELLE VOLANTI

Scopri l’Italia

PROFUMI DI SICILIA TRA BAROCCO E CERASUOLO

[ STILE

ITALIANO

]

ELETTO PRODOTTO DELL’ANNO 2017



Aprile 2017

indice

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[ PERSONAGGIO] 6

Intervista a Corinna e Manuela Gostner

8

Profumi di Sicilia tra Barocco e Cerasuolo

[ SCOPRI L’ITALIA]

8

10 Umbria da gustare: Terni e dintorni

12 Alla scoperta dei Colli Euganei

[ STILE ITALIANO]

14 Italia - Kazakistan: grandi opportunità B2B

17 Eletto prodotto dell’anno 2017

[ SALUTE E BENESSERE] 18 Aprile dolce dormire?

[ LIBRI]

20 David Yarrow: Nella Natura Selvaggia

21 Le nostre recensioni

[ AGENDA ITALIA]

22 Weekend di primavera Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Francesca Bastoni Ranuccio Bastoni Valerio Consonni Francesco Garosci aprile 2017

22 Carlo Kauffmann Luca Medici Sandro Nobili Alessia Placchi Momi Symon Media Partner

Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor iale ]

Care Lettrici e Cari Lettori,

troverete alcune interessanti

troverete in questo nuovo numero

informazioni sulle opportunità che

altri “angoli da gustare” tra le tante

questo ricco Paese a cavallo tra

meraviglie del nostro territorio

l’Europa e l’Asia può offrire alle

indubbiamente unico al mondo. So

nostre imprese. E poi ancora troverete

che avete apprezzato molto i nostri

lo chef stellato e le pagine di salute e

itinerari lungo le regioni italiane alla

benessere dove si parlerà di “dolce

scoperta di suggestioni nuove o poco

dormire”. L’agenda Italia di questo

note. Il Piemonte delle Abbazie ha

mese vi suggerisce tre mete alla

riscosso davvero un consenso che ci

scoperta delle meravigliose fioriture

ha molto gratificato. In questo

di primavera e tre originali “gite”

numero di aprile vi porteremo in

pasquali. Insomma abbiamo cercato

Sicilia alla scoperta di una terra bella

di confezionarvi una nuova tappa

da impazzire e non mancherà una

intrigante alla scoperta di questa

“traccia” del nostro passaggio in

nostra affascinante Italia da gustare.

Veneto per parlare di percorsi fra vini e vigneti alla scoperta di profumi e

Buona lettura a tutti! Evelina Flachi

tradizioni, proprio nel mese in cui Verona ospita il Vinitaly, una delle fiere più prestigiose al mondo dedicate al vino. In occasione di Astana Expo 2017, dedicato all’Energia, che si svolgerà in Kazakistan da giugno a settembre

Mercoledì 13 aprile uscirà il mio nuovo libro. Vi aspetto! aprile 2017

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[ per s onaggi ]

CORINNA E MANUELA GOSTNER LE “SORELLE VOLANTI” AL 25° FERRARI CHALLENGE TROFEO PIRELLI

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Saranno a Monza, per scatenarsi sul circuito dell’autodromo più famoso del mondo, le “sorelle volanti”, le mamme da corsa Corinna e Manuela Gostner di Bolzano, che gareggeranno nel “Ferrari Challenge Trofeo Pirelli” con le loro Ferrari rosa confetto. Le prove e le gare si svolgeranno infatti dal 9 all’11 giugno prossimo. Il campionato “challenge”, su 18 piste in tre continenti, per il 25° anno del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli, avrà nella 488

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Challenge la grande novità della stagione. Le sorelle Gostner debutteranno dal 19 al 21 maggio sulla pista di Valencia, in Spagna. Il secondo appuntamento sarà quindi quello di Monza dal 9 all’11 giugno. E come al solito le sorelle arriveranno accompagnate da tutto il seguito famigliare: il padre Thomas e il fratello David, ambedue in gara sempre con la loro Ferrari, ed i figlioletti di Corinna e Manuela con le loro tutine rosse col marchio Ferrari.

Tre generazioni in tuta rossa… Siete una “famiglia da corsa”!

In famiglia corriamo tutti, da mio padre al fratello - sorride Corinna. Lui però è il più bravo, anche se qualche volta gli abbiamo dato del filo da torcere. Tutta la famiglia gareggia per il Team MP Racing, di Massimo Pepe di Bolzano. (Interviene Manuela, la più grande del gruppetto) La gente è sempre incuriosita da questo nostro poker di licenze da corsa. aprile 2017

Foto di Claudio Pezzoli – New Reporter Press Milano

Intervista a cura di Ranuccio Bastoni


A sinistra: Corinna e Manuela; a destra: le sorelle con il papà Thomas e il fratello David; sotto: Corinna con i figli Daniel e Alex, Manuela con Maia e Laura

Beh (riprende Corinna), non è facile trovare una famiglia di corridori come la nostra: il papà, Thomas Gostner, 57 anni e con un passato motoristico vissuto a bordo dei kart tra Bolzano e Lana. David Gostner, 28 anni, il primo dei fratelli ad essere stato avviato alle corse da papà Thomas. Poi Manuela Gostner 31 anni, mamma di due splendide bimbe Maia e Laura, che ha debuttato l’anno scorso nel Ferrari Challenge. Ed infine io, Corinna Gostner, 29 anni, mamma di Daniel e Alex.

Ma come è nata in famiglia questa insolita passione per la velocità? David è stato il primo a cominciare a correre (spiega Manuela). Lui era già appassionato, ha provato il kart e poi si è iscritto ad alcune gare. Papà lo seguiva sempre da bordo pista, e la loro passione è prose-

guita oltre i kartodromo. Allora, affascinati dal rombo dei motori, insieme sono andati a fare delle prove con una Ferrari 430 Scuderia. Grazie a Massimo Pepe della MP Racing si sono buttati nell’avventura del Ferrari Challenge con la 458. Per me e Corinna, invece, l’occasione si presentò nel 2014, quando sia David che Thomas impegnati altrove per lavoro non potevano partecipare ad una gara. Ci chiesero di sostituirli... Ci presentammo a Cremona, nello stupore generale, per testare la macchina. Fummo brave, prendemmo la licenza e arrivammo a Brno per la nostra prima gara. Di sicuro è successo tutto molto in fretta. (Thomas Gostner non è un corridore professionista ma è titolare della FRI-EL Green Power di Bolzano, una fiorente società che realizza parchi eolici, annoverata fra le più importanti in Europa - ndr).

Manuela e Corinna, ma siete veramente due sorelle così terribili?

Sì. Certo!… (risponde con un sorriso malizioso Corinna). Soprattutto quando ci troviamo alla guida di due Ferrari. (Interviene Manuela) Non ci possiamo fare niente. È la nostra natura. Non siamo due discole ma la gara, la battaglia… ci viene tutto spontaneo. In effetti affrontiamo ogni cosa con spirito positivo sia quando siamo sulla linea di partenaprile 2017

za che in ogni aspetto della vita.

Qual è il messaggio che vorreste portare in pista durante le vostre gare?

Che ci vorrebbero più donne pilota! (esclama Manuela) Noi donne possiamo fare la giusta concorrenza agli uomini anche a bordo di una macchina da corsa!

E quando si accende il semaforo verde qual è il vostro primo pensiero?

(Le due sorelle scoppiano in una gran risata. Risponde Corinna…). Sperare di non andare addosso a nessuno! Scherzi a parte il momento della partenza è difficile ma è anche quello più bello e coinvolgente perché ci regala tante straordinarie emozioni. Ma non c’è tempo per perdersi nel panorama. Bisogna stare concentratissime e pensare a dove ci troviamo ed alla gara che stiamo facendo. Nella stessa categoria delle sorelline volanti corre anche il padre, Thomas Gostner, ma lui ha una Ferrari di colore diverso... Non c’è il collegamento radio diretto fra i piloti e così in gara si sbracciano e si scambiano battutine e messaggi.

E che cosa dice il papà quando incrocia in pista le sue bambine? Papà ci dice di non sorpassarlo (ammicca Corinna) sennò, la sua minaccia, appena arriviamo al traguardo ci ritira la licenza!

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[ s copr i l’italia ]

PROFUMI DI SICILIA TRA BAROCCO E CERASUOLO A cura di di Sandro Nobili

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Dalle città barocche del Val di Noto, patrimonio dell’UNESCO, fino al mare, lungo le coste più belle dell’isola, passando dall’eleganza del liberty della città di Vittoria: viaggiare nel cuore dell’unica dogc di Sicilia, il Cerasuolo di Vittoria, significa scoprire non solo un grande vino, ma anche archeologia, storia, arte, natura, cultura, natura. Questo “nettare degli dei” viene prodotto in un’ampia area territoriale della Sicilia sud orientale, tra le province di Ragusa, Catania e Caltanissetta, utilizzando le uve autoctone di Nero d’Avola (o “calaurisi”) dal 50 al 70%) e Frappato (o “rrappato”) dal 30 al 50%. Gli itinerari che qui si possono effettuare hanno un incredibile valore culturale: il nostro breve viaggio da un week-end ci porta da Caltagirone a Modica passando da Vittoria e Ragusa.

Caltagirone ha origini antichissime e un patrimonio archeologico, artistico e architettonico tra i più rilevanti del Mediterraneo. È famosa al mondo per la produzione artigianale della ceramica che ancora oggi impegna numerosi artigiani, detti “cannatari”, per creare dai piatti alle maioliche, dalle mattonelle ai vasi (utilizzati per la conservazione del miele, prodotto tipico della zona) agli originali stampi per la

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mostarda, altro dolce della tradizione siciliana, a base di mosto di vino cotto e aromatizzato. Città d’arte, è ricca di monumenti e palazzi sontuosi, come il Palazzo Gravina e la Basilica normanna di San Giacomo, che si affacciano sulle due vie principali del centro storico, Corso Vittorio Emanuele e Via Roma. Da qui è possibile accedere al Museo Regionale della Ceramica. Di grande richiamo turistico è la scenografica scalinata del ‘600 composta da 142 gradini che collegano la città alta alla città bassa.

Vittoria è situata sulle pendici meridionali dei monti Iblei. La sua economia è basata prevalentemente sulla produzione di ottimo vino e sulle industrie ad essa connesse. Vittoria, così chiamata dal nome della fondatrice, fu appunto fondata nel 1607 dalla contessa Vittoria Colonna Enriquez. La città reca tracce di insediamenti preistorici, dell’età del Bronzo, del passaggio delle popolazioni greche, romane e bizantine rintracciate nei pressi del Castello, ma non mancano seri indizi dell’importanza della zona in epoca medievale, un vero e proprio crocevia di strade che faceva di Grotte Alte il punto di risalita delle trazzere che dalla valle si dirigevano lungo il pianoro, verso Terranova. Vittoria, nata per il vino, rispettò aprile 2017


CATANIA Caltagirone

Vittoria Ragusa Modica

Nell’altra pagina da sinistra: un vigneto a Vittoria; la famosa scalinata di Caltagirone; il Duomo di Ragusa e il cioccolato della più antica fabbrica di cioccolato della Sicilia, l’Antica Dolceria Bonajuto di Modica dal 1880

per quasi tre secoli questa sua vocazione, producendo diverse qualità di “vino nero” riconosciuto come assai pregiato già negli anni Settanta del ‘700. Negli ultimi anni Vittoria è diventata famosa per la produzione del “Cerasuolo”.

Ragusa è una meta turistica di grande attrazione, grazie al suo fascino barocco incastonato nella parte antica della città (Ragusa Ibla), alle bellissime spiagge della costa e ad altri numerosi motivi d’interesse sparsi in tutta la provincia. L’edificio più imponente di Ragusa Ibla, indiscusso gioiello del barocco siciliano della fine del ‘700, è il Duomo di San Giorgio, che domina Piazza Duomo. Meritano una visita anche la Cattedrale (1760), in Piazza San Giovanni, e Santa Maria delle Scale (XIV secolo). Lascia senza fiato la veduta che si gode sulla città antica. La discesa in auto verso Ragusa Ibla, soprattutto di sera, è uno spettacolo unico nel suo genere: con le luci che illuminano le piccole strade e le case addossate l’una con l’altra sul fianco della collina, a molti sembrerà di essere davanti ad un vero e proprio presepe a grandezza d’uomo. Il percorso, grazie all’antica strada che la collega alla città superiore, si può effettuare anche a piedi, ma con scarpe comode: ci aprile 2017

sono ben 340 gradini da percorrere. Numerosi sono i locali in cui si può bere qualcosa, ottimi i ristoranti, le gelaterie e le botteghe artigiane che commercializzano prodotti locali.

Modica. Per raggiungere da Ragusa questa perla del famoso barocco siciliano si passa su viadotti altissimi e panoramici che sovrastano le gole. Offre un clima mite tutto l’anno, bellissimo mare, meravigliosi monumenti e una squisita gastronomia regionale. La gastronomia locale vanta i tipici "pastizzi", dei pasticcini di carne tritata di agnello, conditi con pepe, formaggio e uova oppure le "scacce", sottili foglie di pasta di farina, farcite con spinaci o ricotta o broccoli o pomodoro, melanzane. Altra prelibatezza sono i formaggi, tra cui il caciocavallo, le ricotte e le provole e, dalla pasticceria, i cannoli di ricotta, i biscotti di mandorla, le cassate alla siciliana, le torte alla frutta ed agli agrumi. Famoso è il cioccolato di Modica, lavorato come facevano gli Atzechi al tempo dei conquistadores spagnoli: i semi di cacao vengono triturati su una pietra in modo da far sprigionare il burro di cacao e ottenere una pasta granulosa. Per non dimenticare il Cerasuolo di Vittoria e altri vini rossi.

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[ s copri l’ita lia ] In basso: il borgo medievale Penna in Teverina; a destra: Amelia

UMBRIA DA GUSTARE TERNI E DINTORNI

Tra Lazio ed Umbria in visita a quelle località dove l’olio extravergine di oliva è il filo… verde che le accomuna A cura di Riccardo Lagorio

Carsulae San Gemini Cesi Amelia TERNI

Penna in Teverina

Otricoli

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Olio! Che altro potrebbe rappresentare una regione in cui il 6% del PIL deriva dall’olivicoltura? Così il nostro viaggio inizia all’uscita del casello autostradale di Attigliano, sulla A1, tra Lazio ed Umbria in visita a quelle località dove l’olio extravergine di oliva è il filo… verde che le accomuna. La prima tappa è Penna in Teverina, borgo dall’impianto medievale con una magnifica vista sul Tevere che si gode da Porta Novella. Domina l’abitato Palazzo Orsini, che possiede un notevole Giardino all’italiana, ma soprattutto durante l’intero corso dell’anno funziona un presepe animato unico, con 70 statue in movimento ed altre 50 immobili. Conferiscono ritmo gli effetti luminosi, il sorgere del sole e le luci che si accendono nelle case. Anche Amelia, su un colle in fortunata posizione, conserva gran parte dell’aspetto e del fascino medievali. Si distinguono chiaramente i resti delle mura etrusche (purtroppo parzialmente crollate nel 2006) sulle quali furono alzate quelle romane e medievali ed ha grande fascino la torre comunale dell’XI secolo, dalla cui base si diparaprile 2017


[ s copr i Dall’alto: uno scorcio di San Gemini; arco di San Damiano a Carsulae; il dispensario farmaceutico di Cesi; il Duomo di Terni e il centro storico di Otricoli

tivano le famose vie segrete e sotterranee per le sortite durante gli assedi. Nel locale museo archeologico è conservata in ottimo stato la statua bronzea di Germanico ed altri interessanti ritrovamenti come are, cippi, iscrizioni sepolcrali. Un tempo il territorio era ricco di prugneti di varietà Verdacchia, che si prestava bene alla lavorazione essiccata ed imbottita e che, a partire dagli anni Settanta, è presente solo in alcuni poderi od orti amatoriali. Oltrepassando Narni e virando a nord si incrocia San Gemini, celebre per le terme e l’omonima acqua minerale, ma anche per l’attrattiva del borgo medievale. Spiccano la chiesa di San Giovanni, del XII secolo, con il magnifico portale in marmi policromi intarsiati; la chiesa di San Nicolò, che conserva una pregevole Madonna di fine Duecento, opera di Rogerino da Todi; e quella di San Francesco, quattrocentesca, dal pregevole portale gotico ed affreschi coevi di maestri umbri. Ma San Gemini possiede anche un laboratorio sperimentale per la divulgazione delle scienze della terra, il Geolab, che si pone l’obiettivo di comunicare il funzionamento del nostro pianeta. L’area archeologica di Carsulae dista pochi chilometri ed è una delle soste obbligate del percorso per le sue fondazioni romane ed incursioni longobarde. Accanto è Cesi, frazione di Terni, arroccata a qualcosa più di 400 metri, dove ammirare la chiesa di Sant’Erasmo, fondata dai benedettini in stile romanico, che cattura per la semplicità delle linee. È proprio da qui che, dicono alcuni, provengono alcuni dei migliori oli extravergini d’Italia. E in basso il capoluogo - Terni - sulle rive del fiume Nera, dove sono notevoli le chiese di San Salvatore (su costruzione a pianta circolare, un corpo rettangolare del XII secolo con affreschi di scuola umbro-senese), di San Francesco (gotica, che conserva affreschi del Quattrocento con motivi d’ispirazione dantesca) e di San Valentino (del Seicento e dedicata al vescovo patrono della città). Meritano visita i musei (quelli archeologico nell’ex fabbrica chimica Siri e delle armi), i monumenti di archeologia industriale (la centrale idroelettrica di Galleto e la pressa in Piazza Dante), le aree naturalistiche (la Cascata delle Marmore e i monti Martani). Distanti dalla città: a Piediluco il campanile romanico della chiesa di Santa Maria, a Collescipoli il portale della chiesa pure dedicata a Santa Maria, la Valserra con incantati ed incantevoli borghi. Nelle pasticcerie, dolce d’obbligo il pampepato. Di notevole rinomanza i forni di Stroncone per il pane, di forma bassa e quasi rettangolare con mollica compatta e sciapo al gusto. Immersa nel verde in stato di triste degrado l’abbazia di San Benedetto in Fundis, del XII secolo, a pianta basilicale a tre navate. Di angosciante bellezza le tre absidi semicircolari aperte da monofore. Attraversando boschi di querce e uliveti verso ovest si raggiunge Otricoli, suggestivo borgo dall’aspetto antico. Molti dei resti della romana Ocriculum, che sorgeva sulle rive del Tevere, sono stati trasportati ai Musei vaticani: la testa di Giove, i mosaici delle terme, la statua eroica di Augusto. L’A1 è poco distante, il casello questa volta d’ingresso quello di Magliano Sabina. aprile 2017

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ALLA SCOPERTA DEI COLLI EUGANEI

ARCHEOLOGIA, NATURA, BENESSERE E BUONA TAVOLA

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A poche decine di chilometri da una delle città italiane più conosciute al mondo, Venezia, il Parco Regionale dei Colli Euganei, nel Padovano, conserva luoghi naturali e di interesse storico ancora poco noti. Ma soprattutto su questi colli di origine vulcanica si è accresciuta negli ultimi anni una serie di artigiani di prodotti tipici con uno spiccato senso per la naturalità. In linea peraltro con lo sviluppo di luoghi dell’accoglienza, tanto da rendere l’area una delle prossime frontiere da esplorare da parte di chi ama il turismo gastronomico. Partendo per esempio dall’Abbazia di Praglia, che deve il no-

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A cura di Riccardo Lagorio

me ai vasti prati che circondano il monastero. Nel corso del Medioevo il centro ecclesiastico fu un caposaldo dell’ordine dei Benedettini e oggi la sua struttura si articola in una serie di chiostri quadrangolari ai quali si affiancano i refettori, la basilica e la prestigiosa biblioteca che fu costruita in seguito alla riedificazione del monastero nel Quattrocento. In primavera intorno all’Abbazia si possono vedere numerosi appezzamenti di terra destinati alla produzione di marasche, le ciliegie amare da cui a Torreglia la famiglia Luxardo trae la materia prima per la produzione di maraschino, liquore perlopiù og-

gi esportato. Sono ormai sette le generazioni dedite a elaborare bevande alcoliche, prima a Zara e oggi in Veneto. Marco Dainese (che ha dato nome alla sua piccola attività di Terra dei Livii in onore di Tito Livio) coltiva invece la passione dell’allevamento delle api. Sui Colli Euganei il suo miele di castagno si distingue per la piacevole vena amarognola. A Galzignano Terme il Museo dei Colli Euganei racconta l’ambiente e la natura circostanti, organizzato in sezioni tematiche, suddivise tra archeologia e parte naturalistica. Nella vicina frazione di Valsanzibio merita una visita il giardino storico di aprile 2017


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Nella pafina a fianco da sinistra: l’Abbazia di Praglia; Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani; il lago della Costa e uno scorcio di Arquà Petrarca

familiari vivevano nella parte inferiore e la servitù in quella superiore. Il Poeta riorganizzò gli spazi dell’edificio, rialzando una parte del primo piano e facendo decorare lo studiolo.

Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani, realizzato nella seconda metà del Seicento dal nobile veneziano Antonio Barbarigo, fratello di San Gregorio. Si tratta di uno dei giardini all’italiana più importanti in Italia, sia per dimensioni (circa 150mila mq), sia per l’aspetto architettonico. A Galzignano Terme Massimiliano Minelle ha adottato da anni la tecnica del sovescio per la produzione di uva, che vinifica e imbottiglia al calar di luna. Minelle non utilizza nessun tipo di lieviti selezionati; tuttavia ottiene vini rossi adatti a lunghi invecchiamenti, sapidi e personali. E fa bene all’ambiente… SULLE TRACCE DEL PETRARCA Lungo la strada che porta ad Arquà Petrarca si incontra il lago della Costa, sito di grande interesse naturalistico-ecologico. È il più ampio bacino d’acqua naturale dei Colli Euganei ed è alimentato dalle acque di sorgenti termali. L’acqua sgorga in polle anche ben visibili sulla superficie, alla temperatura di 45°C, consentendo al lago di non scendere mai nemmeno in inverno sotto i 17°C. Il lago è importante per la qualità elevata dei fanghi in esso contenuti e usati a scoaprile 2017

pi terapeutici, che ne fanno la sede principale per l’estrazione degli stessi e il loro utilizzo negli stabilimenti del complesso termale euganeo, ma anche un episodio delle ‘Ultime lettere di Jacopo Ortis’ è ambientato proprio in questo luogo poiché viene descritta una passeggiata di Jacopo e Teresa lungo la riva di un fiumicello sino al lago de’ cinque fonti. Non è distante il laboratorio di Alessandro e Alberto Callegaro, in arte Scarpon, dove si producono una miriade di prodotti utilizzando le giuggiole, recuperate dal nonno e ora diventate uno dei simboli di Arquà Petrarca, borgo medievale che conserva immutato il fascino di un tempo. Acquistò importanza dopo che Francesco Petrarca desiderò trascorrere gli ultimi anni della sua vita nella caratteristica quiete del luogo. Il paese ne conserva la casa e la tomba con le spoglie. Il richiamo alla memoria del poeta favorì nei secoli successivi il sorgere di case e ville di molte famiglie venete, che costituiscono oggi un patrimonio artistico ed architettonico degno di essere visitato. La casa di Petrarca fu costruita unendo due preesistenti edifici. Secondo studi recenti nella casa (datata intorno al 1369) il poeta con i propri

TRA VEGRI, OLIO E VINI ELABORATI Dal borgo si prende la strada per Cinto Euganeo percorrendo la zona meridionale dei Colli. Molto importanti dal punto di vista naturalistico in questa zona sono i prati aridi, o “vegri”. A Cornoleda Matteo Zanarica conduce l’azienda agricola Zemola per la produzione di vino Cabernet e Merlot. L’annata 2011 di Merlot ci ha colpito per il profumo sulfureo e speziato. A Valnogaredo si trova l’omonimo oleificio, dalle fondamenta contigue all’antico frantoio di Villa Contarini. La varietà Rasara è quella caratteristica dei luoghi, che offre sentori di mandorla amara. Grazie a Franco Zanovello di Cà Lustra questa zona è cresciuta con la sensibilità di sviluppare vini elaborati con attenzione all’ambiente. Anche i suoi vini si prestano a lunghi invecchiamenti. Passando per Vo si raggiunge Zovon dove anche Alfonso Soranzo applica metodi di allevamento naturali per la sua produzione di vini, Monteforche. A Teolo si possono ammirare 200 opere di nomi famosi della storia dell’arte presso il Museo d’Arte Contemporaneo Dino Formaggio. In località Monteortone si trova uno dei pochi hotel medicali, che coniuga perfettamente benessere e salute, l’Hotel Ermitage, ottimo punto di partenza per conoscere i Colli Euganei.

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ITALIA - KAZAKISTAN: GRANDI OPPORTUNITÀ B2B In questa pagina: imprenditori in visita alla fabbrica Locomotive Plant Alstom; nell’altra pagina in senso orario: Central Downtown di Astana; una sfilata di moda; il padiglione del Kazakistan di Expo 2017 e in basso l’intervento di Savino Corsari al Quanta Club

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Oltre 90 imprenditori hanno partecipato, il mese scorso, all’incontro “Kazakhstan-Italy: B2B Meeting” organizzato presso il Quanta Club di Milano Affori dal Fiduciario della Camera Internazionale del Commercio del Kazakistan (C.I.C.K.) Savino Corsari - Presidente della società Itakastana - in collaborazione con alcune Rappresentanze Diplomatiche del Paese centro-asiatico. Un’importante occasione per presentare alla comunità imprenditoriale italiana le nuove opportunità di investimento in Kazakistan, un Paese oggi politicamente stabile e in grande espansione. È intervenuto il Primo Segretario degli Affari Commerciali Esteri del Kazakistan, Almasbek Zhumadilov, seguito da due ospiti d’eccezione: Riccardo Valentini membro dell’Intergovernmental Panel On Climate Change (IPCC il comitato per i mutamenti clima-

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tici delle Nazioni Unite) e Premio Nobel per la Pace 2007, e Andrea Tasciotti - Ambasciatore delle Organizzazioni Intergovernative. Dal 2005 il Kazakistan attrae investimenti diretti dall’Italia, ma il potenziale di crescita è ancora elevatissimo. Sono tanti i motivi di interesse degli imprenditori italiani ad approfondire la cooperazione con il Paese, dai settori del commercio e dell’industria, dal petrolio al gas, dall’agricoltura alla moda. Grazie ai consolidati rapporti di fiducia con il Governo kazako, l’Ambasciata e altre rappresentanze diplomatiche del Kazakistan in Italia, Itakastana è in grado di offrire opportunità esclusive alle imprese di svariati settori di mercato, fornendo tutto l’aiuto e il sostegno necessario alle imprese che intendano portare i propri prodotti o investire con successo in un Paese in forte espansione come il Kazakhstan.

CRESCE LA DOMANDA DI MADE IN ITALY Sono in costante aumento le aziende che importano prevalentemente made in Italy sul mercato kazako. I rapporti commerciali con l’Italia sono fortissimi soprattutto per via del ‘settore energia’: il Kazakistan è il Paese con la più alta ricchezza pro-capite al mondo di materie prime e tra queste spiccano gas, carbone e petrolio, ma anche uranio. Tra i settori del ‘Sistema Moda persona’ (la seconda voce del nostro export in Kazakhstan, dopo la meccanica), l’export di gioielleria cresce in modo molto sostenuto. Tra i partner commerciali, l’Italia è al secondo posto dal 2016 con un volume di affari di 8,3 miliardi di dollari, dopo la Russia con i suoi 12,63 mld, seguita dalla Cina con 7,88 mld. Nei primi 9 mesi del 2016 l’Italia ha investito in Kazakistan circa 403 milioni di dollari (+26,6% rispetto aprile 2017


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ai 318,1 mln del 2015), mentre nello stesso periodo l’investimento del Kazakistan in Italia ha superato i 240 mln di dollari (+5,3% rispetto ai 228,1 mln del 2015). Nove mesi del 2016 in cui i flussi di capitale lordo dall’Italia al Kazakistan ammontano a 5,73 miliardi di dollari in totale. INVESTIRE IN KAZAKISTAN «La prima necessità di investimenti per il Kazakistan - afferma Almasbek Zhumadilov - è l’accelerazione dell’innovazione tecnologica, un efficace fattore di traino dell’economia del Paese. Bisogna incrementare l’utilizzo delle tecnologie, dei servizi digitali e di mobile banking in ogni settore di mercato, compresa la Sanità e l’Educazione, e incentivare l’avvio di startup tecnologiche IT, lo sviluppo dell’agricoltura, dei trasporti e della logistica, delle costruzioni. Il nostro principale obiettivo è un significativo aumento dell’esportazione, non legata al petrolio, entro il 2025». «Gli incentivi offerti per gli investimenti nel nostro Paese comprendono l’abolizione per 10 anni delle tasse di importazione e per 8 anni delle tasse di proprietà, e il rimborso del 30% dei costi di realizzazione, istallazione e acquisto delle apparecchiature», sottolinea il Primo Segretario degli Affari Commerciali Esteri del Kazakistan. aprile 2017

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EXPO 2017: UN’OCCASIONE DA NON PERDERE L’Italia parteciperà con un padiglione di 895,3 mq all’Expo di Astana che si svolgerà dal 10 giugno al 10 settembre. Un evento per raccogliere e far conoscere le tecnologie e le politiche più innovative in tema di efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2. È prevista la partecipazione di oltre 110 Paesi provenienti da tutto il mondo e di 5 milioni di visitatori da ogni parte del Pianeta (13% UE, 20% Cina e 55% CIS). Il sito di Expo 2017 occuperà ben 174 ettari, uno spazio più grande dei 110 ettari di superficie espositiva di Milano Expo 2015. Il simbolo dell’esposizione che si aprirà a giugno sarà il padiglione del Kazakistan: la più grande struttura sferica mai costruita al mondo, con ben 80 metri di diametro, tutta in acciaio e vetro, il centro fisico e simbolico dell’area.

Itakastana dispone di oltre 2.000 mq di uffici permanenti all’interno di un Palazzo storico che si erge nel centro di Astana, di fianco ai Ministeri del Paese, che verrà utilizzato come spazio “Fuori Expo” per spettacoli, eventi e manifestazioni culturali, seminari, convegni e incontri tra imprese e buyer. INFORMAZIONI info-le-roy.it

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In alto a sinistra: il pubblico in sala; sopra le aziende premiate; a sinistra: Dobora Villa con Simonetta Flores durante la premiazione di alcuni marchi

“ELETTO PRODOTTO DELL’ANNO 2017” ECCO LE SCELTE DEI CONSUMATORI ITALIANI

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A cura di Dario Bordet

Un’edizione da record quella che si è svolta il mese scorso di Milano nella elegante cornice dell’Alcatraz: la 12a edizione della serata di premiazione di “Eletto prodotto dell’anno 2017”, che ha coinvolto oltre 500 personalità del mondo dell’industria, della distribuzione, nonché della stampa e della comunicazione. 50 le categorie, per altrettanti Prodotti Eletti, con un sorprendente ingresso di 28 nuove aziende. Ha introdotto la serata l’Amministratore unico di Marketing e Innovazione Italia Simonetta Flores, ideatrice del progetto, prima di lasciare il microfono alla brillante attrice comica Deborah Villa, che ha condotto l’evento con la consueta frizzante simpatia. Basato esclusivamente sul voto dei consumatori, “Eletto Prodotto dell’Anno” è il riconoscimento che certifica il valore e l’innovazione dei prodotti venduti sul mercato italiano. Sono più di aprile 2017

12mila i consumatori che hanno eletto i Prodotti dell’Anno attraverso la più importante ricerca di mercato sull’innovazione in Italia. Ecco i dati dell’indagine online condotta da IRI - istituto indipendente e leader mondiale nella gestione di informazioni di mercato, analisi e insight – e basata su un panel rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra i 15 e i 65 anni. Il Food si conferma il settore più rappresentato, con il 48% del totale, seguito dal Personal Care (al 21%). Il “Non Food” tocca il 17%: si va dalle pile alle finestre, l’Elettronica si attesta all’8%, mentre la Parafarmaceutica è al 3%. Anche i Servizi (tra i nuovi ingressi) hanno toccato il 3% e hanno visto l’affermazione di un’App per il pagamento. Un segno evidente di come le aziende del settore stiano cercando di avvicinarsi ai consumatori attraverso dei prodotti.

Sopra: Simonetta Flores; sotto: le targhe per la premiazione del Prodotto dell’anno 2017

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APRILE DOLCE DORMIRE? A cura di Evelina Flachi

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Si sa, nei proverbi risiedono grandi verità, una preziosa eredità per chi si affida spesso ai consigli della nonna. In effetti, quando i primi caldi primaverili si fanno sentire è normale avvertire una sensazione di sonnolenza e stanchezza diffusa, soprattutto in aprile. Ma soffermandoci sulle parole “dolce dormire”. Il sonno è un bisogno vitale come bere e mangiare, anzi può essere considerato uno degli alimenti per il nostro cervello; è stato a lungo un grande mistero per la scienza e ancora oggi sono

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molti i quesiti in cerca di risposte. Dormire è fondamentale per la nostra salute e diversi studi sottolineano come avere un buon sonno permetta di mantenere in salute la nostra mente, la memoria, il sistema cardiovascolare ed anche quello immunitario. D'altra parte i disturbi del sonno hanno una stretta correlazione con molte patologie e hanno quindi delle conseguenze di natura medico-sanitaria ma anche sociali, come incidenti stradali, sul lavoro, diminuita produttività. aprile 2017


CI SI ADDORMENTA DIFFICILMENTE A DIGIUNO O COMUNQUE NON SAZI, MA LO STESSO ACCADE NEI CASI DI ECCESSI ALIMENTARI, IN PARTICOLARE CON CIBI PESANTI O CON SOSTANZE ECCITANTI L’ALIMENTAZIONE UN ALLEATO CONTRO I DISTURBI DEL SONNO I disturbi del sonno sono purtroppo sempre più diffusi, anche in Italia: la buona notizia è che (a meno che non si tratti di un disturbo cronico, per il quale è necessario rivolgersi ad uno specialista di questa patologia) l’alimentazione è un’ottima nostra alleata per sconfiggerli. Essa è in stretto rapporto con il sonno: i cibi giocano infatti un ruolo di primaria importanza, perché la quantità, la qualità e il metabolismo degli alimenti che consumiamo sono legati al rilassamento muscolare e alla produzione di quei neurotrasmettitori che favoriscono rilassamento e sonno (come la serotonina). La premessa per un buon sonno è una buona digestione: ci si addormenta difficilmente a stomaco vuoto o comunque non sazi, ma lo stesso accade nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti (soprattutto i grassi, più elaborati da digerire) o con sostanze eccitanti. Bisogna scegliere gli alimenti giusti e seguire alcune sane regole. I soggetti sensibili a teina e caffeina in genere devono evitare la sera cioccolato, cacao, caffè e tè per la presenza di stimolanti. Anche i superalcolici vanno eliminati la sera se inducono un sonno di pessima qualità, ma meno noti sono gli effetti di altre sostanze contenute nei cibi generalmente consumati a cena. Sono preferibili alimenti che contengono triptofano, aminoacido precursore della serotonina, neurotrasmettitore che con la melatonina regola l’umore e il ritmo del sonno, e ha un’azione calmante. A stilare la classifica dei cibi ‘SI’ e di quelli ‘NO’ è invece la Coldiretti assieme ad AIMS (Associazione Ita-

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& benes s er e ]

Ecco una indicazione di alimenti adatti a favorire un buon sonno e quelli da evitare

CIBI AMICI Pasta, Pane, Riso Orzo Lattuga Radicchio rosso Cipolla, Aglio Zucca Rape, Cavolo Formaggi freschi Yogurt Uova bollite Miele in infusi caldi Latte caldo Frutta dolce

CIBI CATTIVI Patatine in sacchetto Piatti con dado da cucina Cioccolato Cacao Caffè Tè Curry Pepe Paprika Superalcolici Salatini Alimenti in scatola Alimenti sotto sale (Fonte: Coldiretti)

liana di Medicina del Sonno) che dichiara che sono almeno 12 milioni gli italiani che soffrono di disturbi del sonno all'origine anche di depressione, stanchezza diurna e pessima qualità della vita. D'altra parte l'insonnia è considerata un'autentica malattia sociale che, come prima accennato, influisce non poco nei rapporti di lavoro, familiari e personali e che, peraltro, amplifica anche altre malattie indotte dallo stato di ansia come gastrite, ulcera, meteorismo, malattie della cute e delle mucose. Non mi resta che augurarvi “dolci dormite”, e non solo ad Aprile!

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LIBRI

NELLA NATURA SELVAGGIA

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INCONTRI RAVVICINATI CON ANIMALI E PAESAGGI DA SALVARE A cura di Valerio Consonni

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David Yarrow, scozzese, ha esordito giovanissimo e consolidato negli anni una reputazione mondiale come fotografo naturalista. È il più importante fotografo al mondo di scatti ‘Fine Art’ dell’Africa, in una natura incontaminata con i suoi animali feroci ripresi frontalmente da vicino. Le sue opere sono esposte nei musei più famosi, come il Perot Museum di Dallas o Bührle Museum di Zurigo, o anche in prestigiose gallerie d’America e d’Europa. In Italia è rappresentato dalla gallerista Paola Colombari. Il suo libro “ Wilde Encounters” edito da Rizzoli N.Y. ha vinto il premio di migliore qualità e vendita con Rizzoli New York e con Amazon. Esce in questi giorni nelle librerie la nuova versione italiana “Nella natura selvaggia” edito da Rizzoli Italia. Ispirato da una profonda e pluridecennale passione e dal desiderio di condividere e preservare le ultime grandi specie selvagge e le culture tribali e indigene che ancora sopravvivono nei vari continenti, Yarrow non solo è un grande fotoreporter, ma anche un animalista appassionato e un artista unico al mondo. Il volume è una selezione di foto dai più spettacolari reportage realizzati da lui negli ultimi 5 anni, in Africa - il continente che gli è più caro e congeniale - e in altre destinazioni remote sparse fra Giappone, Alaska e Antartide. Le trasposizioni in bianco e nero delle sue immagini, che sembrano uscite da un libro di magia, mostrano la ferina e statuaria bellez-

za di leoni, tigri, leopardi, rinoceronti, orsi grizzly, elefanti. Guardando queste foto sembra di entrare in contatto con gli animali fino a diventare tutt’uno con essi; una misteriosa energia avvolge ritratti selvatici che ci parlano, che attirano i nostri sguardi come magneti, che fanno quasi paura. Ogni corpo ferino è scolpito in movimento nei suoi ambienti climatici, dalle tundre alle giungle amate da Salgari, osservato da una prospettiva che ci permette di stabilire un legame viscerale e antico con l’animale. A volte si ha l’impressione di sentire gli odori, di toccare i loro mantelli di pelliccia. Gli straordinari scatti in bianco e nero, costruiti nei minimi dettagli, ci restituiscono una natura regale e solenne, ma anche sexy: un corpo a corpo con predatori feroci, da vicinissimo, in luoghi estremi e spesso avversi. Un Michelangelo nel regno animale. Le oltre 150 magnifiche immagini sono accompagnate dai diari di viaggio di Yarrow, che ci racconta di volta in volta storia e backstage di ogni foto, i trucchi utilizzati - non senza correre un po’ di rischi - per trasformare ogni pagina in un’avventura. Il volume è promosso da Tusk, una charity non profit patrocinata dal principe William d’Inghilterra, che da 25 anni opera per la tutela, la salvaguardia e lo sviluppo delle comunità africane, degli habitat naturali e delle specie animali che li abitano. Un libro fantastico da divorare con gli occhi! aprile 2017


[ libri ] LA BUONA STRADA

Vagabondaggi in città e nelle campagne lombarde guidati dalla penna curiosa e impertinente del critico d’arte, alla ricerca di tesori d’arte e di cultura da vedere almeno una volta nella vita. Nuove mete si aggiungono all’edizione 2015: dalla Fondazione Prada di Milano a San Gottardo in Corte, da Villa Arconati ai Musei di Sant’Angelo Lodigiano, dal Castello di Soncino alla Certosa di Pavia. Philippe Daverio (Rizzoli)

CATTOLICO DI VENTRE EBREO Ricordi d’infanzia che affiorano, segreti e silenzi senza nome, un ramo della famiglia cancellato. Un uomo ormai adulto si muove tra memorie che non quadrano alla ricerca delle sue radici ebraiche che la famiglia ha scelto di cancellare per sopravvivere al nazismo. Un dialogo immaginario con i genitori per ricostruire un’identità mutilata e negata quella di un cattolico nato da ventre ebreo. Roberto Carusi (Mursia)

A CANTARE FU IL CANE Vitali ritorna nei suoi luoghi natali, a Bellano, sul lago di Como. «Al ladro! Al ladro!» urla la signora Emerita Diachini: in una notte di luglio del ‘37 e il “balordo” visto da Emerita, un certo Serafino Caiazzi, viene rocambolescamente acciuffato dalla guardia notturna. Il maresciallo Maccadò ha bisogno di prove e decide di far visita alla signora, ma al campanello “risponde” solo il bastardino di casa, ringhioso ed aggressivo. Andrea Vitali (Garzanti)

EPPURE CADIAMO FELICI

Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi altrui Gioia, 17 anni, non potrebbe essere più diversa. A scuola si sente come un’estranea perché lei non è come i suoi compagni: non ha interesse per le mode, le feste, l’appartenenza a un gruppo. Ha invece una passione segreta: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo. Poi all’improvviso arriva ‘Lo’ e scoppia l’amore. Ma Lo un giorno scompare. Enrico Galiano (Garzanti) aprile 2017

L’ASCOLTO GENTILE

Le storie di 6 donne diverse ma accumunate da una stessa malinconia e da un identico sforzo per ritrovare la speranza e vivere di nuovo il futuro. Uno dei più importanti psichiatri italiani ci racconta la sua esperienza, una vita dedicata alla conciliazione fra le parole e il silenzio, all’attenzione per le fragilità e alla cura di emozioni e sentimenti. Sempre con umanità, fiducia e gentilezza.

Eugenio Borgna (Einaudi)

LA NOTTE HA LA MIA VOCE

Con questo romanzo l’autrice ci rivela il desiderio di vita che c’è in ognuno di noi aldilà dei limiti del corpo. Racconta la storia di una giovane che a causa di un incidente perde l’uso delle gambe. Qui comincia la sua sfida per affrontare la vita di tutti i giorni per restare al passo con il resto del mondo. L’aiuta un alter ego - “la donna gatto” - che le insegna a vivere senza “la terra sotto i piedi”.

Alessandra Sarchi (Einaudi)

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[ a genda italia ]

WEEKEND DI PRIMAVERA Eccovi alcune “annotazioni” per visite primaverili di grande interesse soprattutto per gli amanti dii fiori ed alberi che la fanno da padroni in tutta Italia. Ma aprile è anche il mese nel quale si festeggia la Pasqua, per questo vi suggeriamo alcune località dove trascorrere il weekend pasquale con amici e familiari

CENTRO BOTANICO MOUTAN DI VITORCHIANO (VT) Uno spettacolo da non perdere, vi lascerà senza parole la fioritura di decine di migliaia di peonie. Si tratta della collezione, di questo esemplare di fiore, più vasta al mondo. Nei mesi di Aprile e Maggio è possibile visitare il Giardino delle Peonie alla scoperta di questi magnifici fiori che danno vita ad un parco unico.

CASTELLO DI PRALORMO (TO) Siamo all’edizione numero 18 del tradizionale incontro con la rassegna di “Messer Tulipano, e gli alberi raccontano”. Dal 1° aprile al 1° maggio l’emozione sarà sempre la stessa della prima volta, davanti alla straordinaria fioritura di oltre 75 mila tulipani e narcisi presentati con un piantamento totalmente rinnovato rispetto alla scorsa edizione.

VILLA DELLA PERGOLA DI ALASSIO (SV) Hanno riaperto a fine marzo i giardini di questa magnifica Villa della Pergola, per permettere ai visitatori di poter ammirare la inebriante fioritura di 28 varietà di glicine che saranno in fiore da marzo alla fine di maggio quando sarà la volta della fioritura dellei 400 varietà agapanti, una chicca del parco e una collezione unica in Europa.

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SCANNO (PE) Un lungo weekend pasquale nel cuore dei Monti Marsicani in Abruzzo, da trascorrere nell’antico borgo

di Scanno. Sarà una esperienza da ricordare per la bellezza dei luoghi e per i riti della Pasqua ai quali potrete assistere come il corteo degli incappucciati della confraternita della Madonna delle Grazie. Enogastronomia eccezionale e paesaggi naturali splendidi vi aspettano.

ADRANO (CT) Dal Settecento ad Adrano comune del catanese dal bellissimo centro storico, arrivano i “Diavulazzi di Pasqua” una rappresentazione sacra nella quale i diavoli cercano, senza riuscirvi, di avere la meglio sull’umanità. Aldilà di questa manifestazione, avrete l’occasione per vedere da vicino il castello normanno di uno dei paesi più grandi del parco dell’Etna.

BUONCONVENTO (SI) Provate a vivere un lungo fine settimana di Pasqua scoprendo nel senese lo straordinario borgo di Buonconvento perfettamente conservato dal Trecento ai giorni nostri. Una visita è d’obbligo al museo di arte sacra della Val d’Arbia e alle botteghe artigiane. Quasi superfluo segnalarvi le tante bontà che vi aspetteranno a tavola dove non avrete che l’imbarazzo della scelta. aprile 2017




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