Milano 24orenews settembre 2015

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Anno 2 - Settembre 2015

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

ALL’INTERNO Personaggio

LA PIù AMATA… LORELLA CUCCARINI

Ruote & Motori

ALFA ROMEO GIULIA IL GRANDE RITORNO

[ STILE

ITALIANO

]

BERTOLLI IN TAVOLA DA 150 ANNI



Con il patrocinio di:

Settembre 2015

indice [ PERsONAGGIO] 6

Intervista a Lorella Cuccarini

[ sTILE ITALIANO]

10 Wood & Style… Arredare al naturale 12 Bertolli: 150 anni di gusto mediterraneo

[ ExPLORANDO]

14 Addio estate: è tempo di vendemmia

[ GOURMET]

16 Philippe Léveillé: la séduction du goût 19 La sfoglia di Beniamino Baleotti

[ sTILE NATURALE ]

[ ExPLORANDO ]

20 Orticolario 2015: “Il contagio della bellezza” 23 Land Art 24 Questo vino sa di tappo!

pag. 14

[ ERBARIO MAGICO]

[ HI-TECH]

[ VIAGGI NEL MONDO]

[ LIBRI]

[ RUOTE & MOTORI]

[ AGENDA ITALIA]

30 Novità elettroniche

25 Le bacche di Goji

26 In viaggio verso la riviera turca 28 Alfa Romeo Giulia... fa scatenare i sensi!

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Azadeh Asgari Mauro Caldera Riccardo Garosci Carlo Kauffmann settembre 2015

31 Scelti per voi 32 Appuntamenti d’estate

Luca Medici Alessandro Miani Milena Passigato Alessia Placchi Richard Seebach Alberto Zonna Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor ia le ]

Care lettrici e Cari lettori,

Milano 24orenews apre

eccoci nuovamente con voi! I

“incontrando” la giornalista

nostri mensili sono pronti per

Candida Morvillo, ex direttrice

il continuo impegno dei nostri

di Novella 2000, oggi brava

collaboratori e spero che il

scrittrice. Dopo il suo volume

vostro periodo di vacanze sia

“Le stelle non sono lontane”

trascorso serenamente.

ha firmato con Bruno Vespa

“Italiadagustare” propone in

“La signora dei segreti”,

apertura una bella intervista

dedicato all’esclusivissimo

con Lorella Cuccarini, la “più

salotto romano della contessa

amata dagli italiani”; il

Angiolillo, presentato a Milano

viaggio tra i profumi e sapori si

nel salotto milanese di

svolge questa volta fra le

Daniela Javarone. A seguire un

nostre vigne mentre non poteva

servizio relativo all’evento

mancare la mitica Giulia come

benefico di “Ascolta e Vivi”,

auto del mese, ritornata a

gli articoli di medicina,

scaldare i cuori degli “alfisti” e

sessuologia e per finire le

non solo. Come sempre, vi

notizie relative ad Expo, che

terranno compagnia le

anche grazie alla continua

consuete rubriche dedicate alla

presenza di personaggi,

tavola e alle “ricette stellate”,

personalità e Capi di Stato di

alla salute e al benessere, alle

ogni parte del mondo, cattura

erbe “miracolose”, ai libri, ai

costantemente l’attenzione e

viaggi. L’Agenda Italia vi

l’interesse di tutti i media

segnala infine alcuni

nazionali e internazionali.

appuntamenti per consentirvi

Ecco il nostro “bentornati” a

uno scampolo di vacanza

tutti.

settembrina. settembre 2015

Evelina Flachi

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[ per s onaggio ]

LORELLA CUCCARINI

«LA PASSIONE È IL MOTORE DELLA VITA» Intervista a cura di Mauro Caldera

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Cinquant’anni, ma non li dimostra: ‘la più amata dagli italiani’ si racconta nel suo brillante percorso professionale e di vita. Alle volte un incontro casuale può cambiarci la vita, ed è proprio ciò che è successo a Lorella Cuccarini: ‘qualcuno’ (non uno a caso ma il grande ‘Pippo’) ha saputo scoprire il suo talento prima che lei stessa se ne rendesse conto. Insomma si direbbe che un disegno superiore avesse per lei tracciato grandi traguardi: una fantastica famiglia e una brillante carriera professionale, sempre alimentata da una grande passione… quella che fa di lei quella stessa ‘ragazzina’ che abbiamo scoperto ai tempi di ‘Fantastico’: energia e grinta da vendere!

Sei prossima a due importanti progetti a partire dall’autunno: ce ne parli? C’è un incastro perfetto di tempi con i prossimi progetti. ‘Ti lascio una canzone’ sarà innanzitutto il piacere di lavorare con Antonella Clerici che è una donna che stimo tantissimo, poi perché è un programma che ha a che fare con i bambini e con la famiglia. Poi ritornerò in scena nei panni della matrigna cattiva in ‘Rapunzel’, dalla fiaba dei fratelli Grimm, in chiave comica. Un grande spettacolo dedicato a tutta la famiglia.

So che a ‘Ti lascio una canzone’ avrai un importante compito: ci dici quale? Quello di selezionare e valutare dei ragazzi che non gareggiano per loro stessi ma per esprimere un loro talento, un’idea che trovo molto allettante.

Quanto è vero, secondo te, che i talenti si dichiarano già da bambini? Capita spesso: basta guardare quegli attori che hanno

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cominciato da bambini e poi hanno avuto una brillante carriera crescendo. In Italia, ahimè, non abbiamo scuole strutturate per far crescere dei talenti a 360 gradi. Quando si parla di bambini si pensa sempre che sia troppo presto per avviarli a potenziare i loro talenti: si pensa spesso che non si debbano stressare troppo e non li si debba coinvolgere in maniera così pressante quando c’è ancora la scuola da portare avanti. La scuola è sacrosanta ed io sono la prima a riconoscerlo: in America, però, c’è l’occasione di frequentare scuole che parallelamente accompagnano, educano e sviluppano le discipline dello spettacolo.

Pippo Baudo ha sempre avuto delle grandi parole di elogio per te: è un papà artistico? Pippo è stato un vero punto di riferimento per me: mi ha cambiato la vita. È un papà professionale e una figura paterna che nel momento in cui avevo bisogno di crescere mi è stato molto vicino, con la sua serietà, compostezza, anche talvolta con la sua durezza e la sua rigorosità nel lavoro che per me sono state fondamentali. Ho un debito di riconoscenza per Pippo: continuo a vederlo come la persona che mi ha cambiato la vita e che ha creduto in me. Io stessa non pensavo di avere il talento che lui mi ha riconosciuto in quel momento. Non tutti sono in grado di fare i talent scout. Pippo, nella sua vita ha sempre dimostrato di averci visto bene, non soltanto con me ma con tanti altri personaggi.

Nella tua vita professionale, quale personaggio ricordi con particolare affetto e stima? Sicuramente Marco Columbro che è stato per me il compagno per eccellenza: una persona che non scalsettembre 2015


[ per s ona ggio ]

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[ personaggio ] Lorella Cuccarini nel musical Rapunzel

pita, non sgomita, che lavora per un progetto, è affettuoso, cavaliere e simpatico. Una persona con cui ho condiviso tanti momenti professionali ma anche una persona amica con cui è bello anche incontrarsi al di là dei rapporti professionali. Siamo amici e ci vogliamo bene. Vogliamo ritornare a teatro: stiamo lavorando per un post Rapunzel; ci siamo sempre considerati una sorta di Ditta, ‘Cuccarini e Columbro’. Abbiamo sempre lavorato a teatro, separatamente… e per questo vorremmo proporci in nuova veste, assieme.

Hai sempre dimostrato grande passione per il tuo lavoro. Oggi come ieri?

Com’è cambiato il mondo dello spettacolo, da quando hai cominciato?

Rispetto al primo Fantastico, chi è oggi Lorella Cuccarini?

È cambiato tanto perché è cambiata la televisione: è cambiata proprio la comunicazione. Io ho cominciato trent’anni fa e se penso a come si concepiva l’assetto televisivo, oggi è completamente diverso. C’è stata una vera rivoluzione. Internet, il computer, i social e i vari modi per far veicolare tutto attraverso la rete ha cambiato ogni cosa. Quando ho cominciato c’erano sei canali: oggi ce ne sono centinaia, tra digitali, satellitari. La programmazione era poca e c’era solo quello: gli investimenti venivano mirati a quei pochi programmi che venivano fatti. I programmi venivano fatti con chi sapeva fare quel mestiere: si puntava sulla professionalità.

Se parliamo di energia, voglia di fare, sogni, non sono cambiata moltissimo: sono ancora come la ventenne di trent’anni fa. Dal punto di vista personale sono cambiata tanto: sono una donna realizzata, più lieve e più leggera. Anche i momenti di debolezza lasciano il tempo che trovano: ho più leggerezza, quel giusto che non guasta. Ho imparato a prendermi meno sul serio.

Il teatro ti dà delle emozioni diverse? Ti dà sicuramente delle emozioni che non si possono comparare con quelle di un programma televisivo. C’è una grossa differenza: con la televisione hai sempre un grosso filtro che è per l’appunto la telecamera. Tu sai di parlare a milioni di telespettatori, non sai mai quanti fino al giorno dopo, per cui speri che siano il più possibile, ma ripeto, c’è sempre un filtro tra te e loro. Il teatro ti mette sul palcoscenico con delle persone che ti guardano, che sono capaci di regalarti delle emozioni incredibili. Quando guardi il pubblico negli occhi e leggi in loro l’appagamento, la lacrima di commozione e il sorriso, il puro divertimento e il piacere di aver passato una bella serata, tutto diventa speciale.

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La passione è il motore fondamentale: il giorno che dovessi sentire che quella passione si spegne, penso che sarebbe davvero il momento di ritirarsi e fare altro nella vita.

È l’anno dell’Expo: che rapporto hai con l’alimentazione? Il mio rapporto con l’alimentazione credo sia abbastanza sano: noi “siamo quello che mangiamo”. Mangiare sano e mangiare in un certo modo penso sia, anche nel nostro caso, un buon modo per rispettare la cucina mediterranea, con ingredienti di primissima qualità. Mi sono sempre voluta molto bene: per star bene dobbiamo mangiare bene e dobbiamo prenderci cura di noi, prima ancora che con i prodotti e con le creme. Bevo molta acqua e pochi alcolici.

Tu hai vissuto anche un periodo a Milano: che ricordi hai? Un ricordo bello della città, degli ambienti di lavoro; respiravo un po’ l’atmosfera dei pionieri: ricordo le prime dirette. Avevo un bel rapporto anche con la città, malgrado la nebbia e il freddo. A Milano comunque ci sono ritornata, con il teatro e con le tournée. La considero in qualche modo la mia città di adozione, quella in cui, oltre a Roma, ho vissuto di più. settembre 2015



[ s tile italiano ]

WOOD&STYLE... arredare al naturale!

A cura di Luca Medici*

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Sfidare il tempo e rispettare la natura sembra essere diventato il mood necessario per chi desidera proporre complementi di arredo che proprio da ‘Madre Natura’ traggono la loro fonte d’ispirazione. Il legno assume forme che si avvicinano a delle opere d’arte, dove l’uomo ha la sola funzione di assemblare e rendere fruibile al pubblico... il resto lo crea il tempo. Venature mai uguali, toni di colore unici e il profumo stesso del legno sono gli elementi fondamentali per regalare sensazioni esclusive, donando all’ambiente quel sapore irripetibile che solo “un pezzo naturale” sa creare. Ricavata da un unico pezzo di profumato legno di cedro, la poltrona ‘Maui’ (Riva1920) esalta la sua forma sinuosa con cerchi concentrici e crepe naturali che si possono formare anche dopo l’acquisto per un naturale assestamento del legno, creando così

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una vera opera d’arte, unica al mondo. Il divano ‘Network’ (Roda), adatto sia per esterni che per interni, realizzato in teak con cinghie in poliestere e morbidi cuscini, sarà un valido e sofisticato complemento di design per le vostre case, magari da abbinare al monolite luminoso ‘Brecce 50’ (Trecinquezeroluce) realizzato con cedro dell’Himalaya di recupero con MicroLED “annegati” nella resina epossidica extrachiara, colata e plasmata sulle sezioni in legno. Realizzata in massello di rovere la poltroncina ‘Gray’ (Living Divani) presenta uno schienale in corda di canapa intrecciata, morbido cuscino per la seduta e poggiareni in piuma d’oca in tessuto sfoderabile. Avete necessità di riporre i vostri libri? Allora la libreria componibile ‘Kant’ (Morelato) in noce canaletto farà al caso vostro. Bifacciale e personalizzabile a vostro piacere sarà la soluzione giusta per dividere due amsettembre 2015


[ s tile

ita lia no ]

Nell’altra pagina da sinistra: divano Network; poltrona Maui; in questa pagina dall’alto in senso orario: cassettiera WoodenHeap; monolite luminoso Brecce 50; tavolino Patchwork e lo sgabello Mondana

bienti con eleganza ed originalità. Se la borsa è il vostro accessorio preferito la vostra casa dovrà essere “accessoriata” con ‘Mondana’ (Riva1920), lo sgabello in cedro massello che trae ispirazione da un oggetto di uso comune tanto caro alle donne. I mobili realizzati in legno da ‘Erik Stehmann’, con cubi che si ispirano ai pixel, creano una nuova geometria delle strutture che sfalsa l’originale creando un’immagine solida e contemporanea. ‘Patchwork’ (Morelato) è una serie di complementi di arredo “colorati” che vengono realizzati abbinando fra loro diverse essenze. Questo abbinamento crea effetti veramente unici, prendendo spunto proprio dal colore naturale del wengè, acero, noce, ciliegio, ebano e padouk di cui sono composti. La collezione di mobili di eco design ‘WoodenHeap’ settembre 2015

(BorisLab) sembrano apparentemente delle cataste di legno pronte ad essere utilizzate per il camino, in realtà rappresentano comodini, cassettiere e sedie meticolosamente assemblati con pezzi di legno, lunghi e corti, sistemati orizzontalmente e allineati come un mucchio di legname. Il legno è un materiale assolutamente in linea con le esigenze del design e arredare con questi complementi di arredo è facile, poiché crea innumerevoli spunti per abbinamenti inconsueti! *www.my-home.biz

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[ s tile ita lia no ]

1865-2015 BERTOLLI

150 ANNI DI GUSTO MEDITERRANEO A cura di Sandro Nobili

Q

Quella di Bertolli è la storia di una famiglia che, nel corso di oltre un secolo, è riuscita a trasformare la passione per le tradizioni mediterranee in un'azienda di grande prestigio. Il marchio ebbe le sue origini nel 1865 quando, nella piccola città di Lucca, i coniugi Francesco e Caterina Bertolli aprirono un piccolo negozio di prodotti agricoli locali, olio, vino e formaggio. Dieci anni più tardi, grazie al successo della modesta azienda commerciale e del conseguente accumulo di un discreto capitale, vi fu l'apertura, nel pieno centro di Lucca, del "Banco e Cambio Bertolli", uno sportello bancario che svolgeva operazioni di cambiavalute e forniva anticipi agli emigranti che partivano per il continente americano. E furono

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proprio questi emigranti a svolgere il ruolo di primi agenti commerciali all'estero con le loro richieste di olio, formaggi e vini alla Ditta Francesco Bertolli. In pochi anni la piccola bottega crebbe fino a trasformarsi, all’inizio del ‘900, in un’azienda di rilevanza regionale, con l’apertura di stabilimenti oleari e vinicoli in varie zone della Toscana. Da più di un secolo Bertolli è

leader nel mercato nazionale degli oli ed è il marchio più diffuso negli Usa da oltre un secolo. La scomparsa di Giulio, avvenuta a Lucca nel 1962, chiuse un'epoca. L’azienda passata poi in gestione agli eredi del Bertolli, negli anni ‘60 entrò in crisi, e questi la tennero fino al 1972, quando la cedettero alla Alimont (Gruppo Montedison). Nel 1974 il gruppo rinominato Alivar confluì nella SME, la società finanziaria dell'IRI per il settore alimentare. Nel 1986 in ambito SME vennero accorpate alla società Cirio, le divisioni Bertolli e De Rica dell'Alivar e fu creata una nuova società: la Cirio, Bertolli, De Rica-Società Generale delle Conserve Alimentari S.p.A, azienda italiana controllata al 99.99% da SME. Nel 1993 la proprietà della ‘Cirio, Bertolli, De Rica’ fu ceduta al gruppo Unilever, che trasferì la produzione dell'olio a marchio Bertolli in uno stabilimento della multinazionale anglo-olandese sito a Inveruno (MI). Nel 2008 Unilever cede il marchio internazionale, insieme allo stabilimento di Inveruno al gruppo spagnolo Sos Corporación Alimentaria S.A. (oggi divenuto Deoleo S.A.) già proprietario dei marchi Carapelli, Sasso, Minerva Oli e Friol, trattenendo però per sé tutti i prodotti diversi dall'olio a marchio Bertolli, come la margarina, i condimenti per la pasta e i cibi congelati. settembre 2015



[ explorando ]

ADDIO ESTATE:

È TEMPO DI VENDEMMIA A cura di Riccardo Lagorio

L’

L’Italia vanta una quantità di uve da vino autoctone tra le più consistenti al mondo. Le differenti varietà offrono infinite variabili a seconda del luogo di coltivazione e dei metodi di produzione: la ricchezza di climi e tipologia dei terreni rende di fatto illimitate le combinazioni organolettiche che ci ritroviamo infine nel bicchiere. Mettere a dimora e trarre vino da uve autoctone serve inoltre a rappresentare nel migliore dei modi il territorio e a preservare la biodiversità. Così a fronte del Sangiovese (che equivale a qualche decimale oltre il 10% delle uve coltivate), del Catarratto bianco, del Trebbiano toscano, del Montepulciano e della Barbera (che insieme danno un altro 20%), uno dei vini italiani più conosciuti al mondo, il Prosecco, nasce in prevalenza da uva Glera. È un’uva a bacca bianca, semiaromatica, rustica e vigorosa particolarmente adatta alla spumantizzazione che si coltiva in Veneto e in Friuli Venezia Giulia e sta alla base della DOCG ConeglianoValdobbiadene Prosecco, della DOCG Colli Asolani Prosecco superiore e del Prosecco DOC. Possono entrare a farne parte anche altre uve autoctone come il Verdiso (che conferisce acidità e sapidità al prodotto finale), la Perera (per i profumi fruttati) o la Bianchetta (grazie alla quale si ha pienezza di risultato). Ma è il Lambrusco il vino più esportato nel mondo con il 60% che

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[ explor a ndo ]

prende la strada verso le Americhe, l’Estremo oriente, l’Australia. Quasi 200 milioni di bottiglie prodotte tra DOC e IGT nei territori di Modena, Reggio Emilia, Parma e Mantova che premiano il connubio con una cucina sapida e ricca come quella emiliana e la versatilità nella vinificazione. In verità il Lambrusco si codifica perlopiù in quattro grandi famiglie: di Sorbara, Salamino di Santa Croce, Grasparossa di Castelvetro e di Modena. Tuttavia si ha notizia di almeno un’altra dozzina di varietà dal Marini al Maestri e alla Fogarina, perpetuata in una notissima canzone. Esistono poi uve che salgono agli onori della cronaca perché utilizzate in contesti del tutto esclusivi come la Freisa impiantata in numero di 2800 barbatelle nel 2004 nel Vigneto Reale di Vigna della Regina, pronta a concedersi come primo ed unico vino di Torino. Il suo colore rosso rubino che vira al porpora, il sentore di ciliegia e frutta rossa, avvolgente e persistente, lo rende ideale per pranzi con selvaggina e carni rosse. O come la Malvasia istriana, utilizzata in maniera prevalente (gli altri vitigni sono Vermentino e Fiano, due autoctoni italiani) nell’Orto, il vino di Venezia,

settembre 2015

nato dall’intuizione di Michel Thoulouze sull’isola di Sant’Erasmo. Si tratta del primo vino nato nella città lagunare dopo la disastrosa alluvione del novembre 1966 e che riprende la tradizione e vocazione vinicola della città. Le 400 bottiglie magnum vengono invecchiate per almeno 10 mesi nelle acque della laguna, cantina naturale perfetta, priva di sbalzi termici e luminosi. Impetuoso e travolgente il vitigno Aglianico rappresenta il fiore all’occhiello della viticoltura meridionale. La sua declinazione lucana dà vita all’Aglianico del Vulture DOCG, un vino dal lungo invecchiamento, ricco in tannini, la cui bontà indusse forse già Orazio a cantarne le lodi. In Campania l’Aglianico è DOCG nell’area del Taburno e si conosce sotto il nome di Taurasi DOCG in Irpinia, dove assume particolari caratteristiche organolettiche sui terreni di marne di argilla e dove prevalgono elevate escursioni termiche stagionali. Le uve provenienti dalle colline Carazita e Pesano, in Comune di Luogosano, curate dalla famiglia Pepe sono da considerarsi veri e propri cru. Un vitigno ritrovato e che sta riscuotendo un continuo successo è la Tintilia, che ha rischiato

di scomparire dalle colline molisane a causa dell’inserimento di vitigni a maggiore vocazione quantitativa. La recente campagna di valorizzazione e recupero, anche grazie all’opera di preziosi enologi come Giuseppe Pirro, ha consentito negli ultimi anni la nascita e la crescita di numerose aziende vitivinicole di pregio. La Tintilia è un vitigno a bacca rossa e le caratteristiche principali sono la longevità dei vini ed una straordinaria versatilità nella vinificazione, tanto che si presta a interessanti proposte alternative come la spumantizzazione in rosato e il parziale appassimento degli acini per ottenere vini da dessert. Anche l’ultimo lembo di terra italica parla di vini tanto pregiati da meritarsi l’attenzione dell’UNESCO. La coltura ad alberello dello Zibibbo (zabib è uva passa in arabo), ovvero Moscato di Alessandria, si è infatti meritata nel novembre 2014 l’inserimento nella lista dei Patrimoni culturali dell’umanità. Un grande successo che Pantelleria condivide con poche altre realtà nel mondo. Allora, perché non puntare decisamente sui vitigni autoctoni e i loro metodi tradizionali di allevamento al di là delle mode e del chiacchiericcio?

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[ gourmet ]

PHILIPPE LÉVEILLÉ LA SÉDUCTION DU GOÛT A cura di Riccardo Lagorio

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Poche famiglie in Italia possono vantare un così profondo legame alla tradizione culinaria del proprio territorio quanto quella di Mauro e Daniela Piscini, figli di una leggenda sbocciata grazie a genitori e zii a metà Novecento sulla strada che si inerpica tra la Val Trompia e la Val Sabbia. Lo avevano battezzato Miramonti, nome che in quegli anni era in voga e condivideva il concetto con tanti altri sparsi nelle vallate alpine. Ma queste, a differenze degli altri Miramonti, erano terre di immense fortune, fatte a suon di tondini, fucili e rubinetti; e colli popolati da grandi lavoratori, che la domenica si riversavano nel ristorante-bene dove la cucina ricordava la sapidità e la generosità di casa, sapeva accogliere con il sorriso e soprattutto saziare con grandi etichette. Mauro, calzoncini corti, imparava l’arte dell’accoglienza; Daniela, occhioni profondi e neri, lo avrebbe fatto prima dell’apertura del Miramonti l’Altro (1994), poche centinaia di metri dalla casa natale dell’ultimo papa bresciano, Paolo VI. L’ingresso in scena (hops, volevamo scrivere: ai fornelli) di Philippe Léveillé, omone bretone compagno di vita di Daniela, avrebbe perfezionato uno dei contesti più ghiotti dell’Italia intera. Léveillé attiva il piglio d’oltralpe sulla solida radice bresciana facendo nascere nella villetta con giardino una cucina ricca e robusta, idealizzata intorno a tre icone immutabili e irripetibili: risotto ai funghi e formaggi dolci di montagna, gelato di crema, carrello dei formaggi. La magica lente d’ingrandimento di Léveillé permette quindi di scorgere in ogni preparazione la presenza di elementi della storia culinaria di questa landa, abilmente riportati alla luce integrati da un’interpretazione personale e al tempo stesso universale: la pasta ripiena prende corpo nei ravioli di coniglio al burro di salvia e origano, i carboni ardenti dei focolari domestici si attizzano nel galletto alla griglia con agretto della tradizione, la scomposizione

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[ gour met ]

STRACOTTO DI CAPPELLO DEL PRETE DI MANZO AL FRANCIACORTA ROSSO E SCALOGNO CONFIT Ingredienti per 4 persone Per lo stracotto: 1 kg di cappello del prete di manzo 2 l di Franciacorta rosso erbe aromatiche ½ kg di cipolle 100 gr di burro sale e pepe q.b. A sinistra: Philippe Léveillé in cucina; sopra lo Chef con Daniela e Mauro Piscini

in mirabolanti tasselli del crescendo di agnello con finale di suo carré non è altro che la migliore esegesi possibile dell’arrosto che tutti i bresciani hanno servito agli ospiti almeno una volta nei dì di festa. Di fronte a questa lettura che scava più nell’essenza che nell’estetica, nulla è detto di ciò che fa moda e tendenza benché i piatti del Miramonti l’Altro siano un concentrato di sapienza tecnica, di contrasti di consistenze, di equilibrio di sapori. Il dettaglio, la cura, le rifiniture maniacali della cucina null’altro sono che lo specchio di quanto accade in sala dove l’équipe ai comandi di Daniela Piscini, perfezionista pure, è l’inizio di un’emozionante traversata verso l’empireo del buon gusto. Il salottino all’ingresso e la vetrata smerigliata che lo divide dalla sala sono l’anticamera per un luogo immacolato e raffinato; la preparazione della sala, sobria ed elegante, è l’azzeccata soluzione di un bello-senza-tempo che è valso ieri e appassionerà domani. L’intrigante carta dei vini riporta etichette prestigiose accanto a quelle di viticoltori di valore ma affatto noti, segnale di oculata selezione. L’arte di amministrare la sala, altrettanto importante quanto quella di governare i fuochi, vi farà sentire nell’empireo. Il resto va da sé: trasformatesi le borghesie industriali in aristocrazie finanziarie, il Miramonti l’Altro rimane per noi che scriviamo locale di approdo protetto in un mare magnum abitato da cuochi-soubrette e improvvisazione.

Miramonti l’Altro Via Crosette, 34 Concesio (BS) Telefono 0302751063 settembre 2015

Per lo scalogno confit: 2 kg di scalogno 50 gr. di zucchero 50 gr. di burro 1 bicchiere di Amarone 5 cl. di aceto balsamico tradizionale Procedimento per lo scalogno confit: affettare lo scalogno molto sottile, versare burro, zucchero, Amarone e aceto balsamico e cuocere per circa 12 ore. Procedimento per la cottura della carne: Brasare al forno il cappello del prete nel vino rosso precedentemente insaporito con le erbe aromatiche e la cipolla per 10 ore a 130° Procedimento per la salsa: Prelevare la metà dell’Amarone utilizzato per la cottura e ridurre del 50%. Filtrare e ridurre ancora del 50%. Aggiungere del burro e montare con una frusta, salare e pepare. Preparazione del piatto: Prendere uno stampino di 6 cm di diametro e foderare il fondo con uno strato di scalogno confit, mettere una fettina di carne e rinnovare l’operazione per due volte. Depositare lo stampino al centro di un piatto piano e guarnire con la salsa di vino rosso.


[ gour met ]

A SCUOLA DI… SFOGLIA CON BENIAMINO BALEOTTI

L

La gigantesca pianura padana sbraccia tra i colli bolognesi, si fa strada a fatica. Per le strade si palpa il clima emiliano, faceto e ciarliero. È terra di vini sapidi e allegra, questa. Che si dilettano ad accompagnare paste a sfoglia, prime fra tutte le tagliatelle. E non poteva non nascere da queste parti Beniamino Baleotti, diventato in breve tempo ambasciatore di questi piatti e di questo modo di cucinare. Se vogliamo, anche di intendere la vita. Nato in una famiglia numerosa (di 7 figli) metà altoatesina e metà bolognese, fu catapultato sin da fanciullo tra uova e farina, tanto che i ricordi di ieri rendono migliore la professione di oggi. L’unica aspirazione di BB con i calzoncini corti era quella di entrare in una cucina e ripetere i gesti che vedeva fare da parte delle nonne bolognese e bolzanina: un desiderio che si riprometteva di realizzare appena avesse potuto raggiungere l’età idonea. Quasi un percorso di iniziazione, a cui le presenze in tivù alla trasmissione pomeridiana di Rai2 “Detto fatto” hanno dato una popolarità prima per nulla scontata. Notorietà certo che deriva anche grazie alle eresie compiute con i differenti ripieni, con le sfoglie di diversi colori, con le loro forme meno prevedibili e consuete, che BB andava presentando puntata dopo puntata, affiancato dall’estroversa Caterina Balivo. Il fascino di ottenere con pochi ma esperti gesti una pasta sottile ma porosa ha incuriosito non poco anche negli altri continenti, dove BB viene ri-

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chiesto come una star. E una star, nel suo ambito, lo è di certo. «Quando ho portato la sfoglia per la prima volta in Giappone alla camera di Commercio di Tokyo - confessa - ed ho visto la curiosità negli occhi dei giapponesi a veder fare la pasta al mattarello, mi si è riempito il cuore di commozione. Sembravano come tanti bambini pronti e attenti ad imparare qualcosa di nuovo e straordinario. Per loro era come se avessi fatto una magia e non finivano più di ringraziarmi per il grande regalo che facevo loro ed io di divertirmi ed emozionarmi». Ma BB nei mesi di presenza in Rai è riuscito anche a diventare paladino della cucina tradizionale, quella organizzata senza l’ausilio di azoto liquido o gas compressi, sifoni o pipette. Raccogliendo così anche un insperato consenso. E tra un impegno in Italia e oltreoceano, BB si ritira nel suo agriturismo “Le Ginestre” a Pianoro, luogo da cui tutto è partito, per studiare nuove ricette e tenere corsi agli appassionati di cucina emiliana. Ma ciò che colpisce di questo ragazzotto poco più che trentenne è il suo attaccamento alla famiglia e al lavoro, tanto che va ripentendo che «La cucina è la migliore espressione d’arte, di passione e di affetto per le persone alle quali si vuole bene, per questo va fatta con grande amore». Dall’alto: Beniamino Baleotti con Caterina Balivo; tutte le donne della famiglia; lo Chef alle prese con la sfoglia

Le foto del servizio sono di Ranuccio Bastoni

A cura di Riccardo Lagorio



[ s tile na tur ale ]

ORTICOLARIO 2015

“IL cONTAGIO DELLA bELLEzzA”

È

IL CONTAGIO DELL’ARTE Orticolario si lascia contagiare dall’Arte che trae dalla Natura la sua ispirazione. In questa edizione si potranno ammirare le opere di 4 importanti artisti: Roberto Fanari, Ester Maria Negretti, Alex Bombardieri e Ivana Margherita Cerisara. Da non perdere, in particolare, le “Vibrazioni tattili” di Ivana Margherita Cerisara. Si tratta di un ‘giardino verticale’ in seta che si formerà attraverso ‘Segno’ e ‘Colore’ realizzato in collaborazione con l’azienda Mantero Seta, di Como: fotografie di natura incontaminata, sospesa tra sogno e realtà, trasfe-

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ph Dario Fusaro

È questo il titolo dell’edizione 2015 di Orticolario, ritrovo perfetto per amanti del giardinaggio e della natura, che si terrà dal 2 al 4 ottobre a Villa Erba, Cernobbio, sul Lago di Como. I migliori vivaisti provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero proporranno piante e specie insolite e originali, condividendo spazi per coniugare armonicamente prodotti e competenze e accogliere il visitatore in un’ambientazione giardino suggestiva. Il senso conduttore di questa attesissima settima edizione sarà il ‘tatto’, un senso che ha forti collegamenti con la parte del cervello delle emozioni e dell'istinto, e apre le porte alle sensazioni umane più profonde. Il fiore protagonista sarà l'Ortensia, una delle specie più utilizzate per decorare ed abbellire i giardini.

Sopra: Moritz Mantero

rite su organza di seta secondo un originale processo. Giochi di profondità e cromatismi sovrapposti, lamine e lastrature contaminano il tessuto. La seta si trasforma e

diventa materia d’arte. Segnaliamo anche la mostra “Questione spinosa”, di Dario Fusaro, le scenografie della Villa Antica, dell'Entrata Visconti e del pontile firmate Rattisettembre 2015


[ s tile

flora, partner di Orticolario dalla prima edizione e dal 1938 azienda storica nel floral e garden design, e “La stanza di velluto”. Quest’ultima, ispirata al senso del tatto, offrirà ai visitatori momenti di pausa e incontri culturali vista lago, nel parco, all’ombra di un’elegante pergola, in una raffinata e suggestiva atmosfera tra cuscini di velluto, arredi di design, tra foglie da accarezzare e tra i colori autunnali delle ortensie. ‘OLTRE I CONFINI’ DI VILLA ERBA Dal 25 settembre al 4 ottobre 2015 Orticolario sarà anche “Oltre i confini“ di Villa Erba e porterà suggestioni e idee creative per il paesaggio urbano con 5 installazioni di giardini e alcune sorprese a Como e a Cernobbio. PADIGLIONE CENTRALE: CONTAGIARE BELLEZZA Il Padiglione Centrale ospiterà il progetto “Contagiare bellezza” di Vitsettembre 2015

torio Peretto (HortensiaGardenDesigners, Milano). Un “racconto di paesaggio” che trae ispirazione dalla figura geometrica più ricorrente in natura, la spirale. Eleganti e longilinei alberi di una cipressaia (di Piante Mati dal 1909 - Pistoia) ritmeranno lo spazio, accompagnando i passi su materiali diversi. Lungo il percorso piante mediterranee tappezzanti ed arbustive (di BotanicalDryGarden by Mates piante, Orbetello – Gr) inviteranno al continuo contatto con le loro chiome. Al viaggio tattile si alternerà il vivace gioco cromatico di vaporose ortensie. Avvicinandosi al cuore della spirale, caratterizzato da una pavimentazione in legno, l’invito alla contemplazione con due poesie di Giovanni Gastel incise su pareti materiche che abbracceranno l’installazione “Parole isola(te)” dello scultore valtellinese Alex Bombardieri. “PIANTE MATI DAL 1909” A ORTICOLARIO Orticolario 2015 sarà letteralmente contagiata dai fratelli Mati di Pistoia, vivaisti, ideatori e realizzatori di giardini, e dalle loro singole e specifiche competenze e conoscenze: nel Padiglione Centrale, grazie all’armonia di Andrea, musicista e compositore, e ai cipressi di Francesco, curioso creativo, e nella Serra Cernobbio, grazie a Paolo, esperto del gusto tra piante, fiori, giardini, orti e frutteti, che gestirà lo spazio ristoro. UN RICCO PROGRAMMA PER GRANDI E PICCINI Anche per questa edizione Orticolario offrirà ad adulti e bambini un ricco programma di incontri, tavole

na tur a le ]

rotonde, laboratori. Come le ‘Tavole Rotonde Contagiose’ (Aula Magna, Ala Lario) che, ispirate dal senso del tatto, guideranno i visitatori in un'esplorazione dei sensi in compagnia di grandi esperti. Nello Spazio Gardenia e nel Gazebo nel Parco, invece, si alterneranno presentazioni di libri inediti, dimostrazioni botaniche, mentre a lato della Villa Antica si terranno i laboratori di composizioni floreali. I bambini saranno coinvolti nella "avventura del tatto", per conoscere la natura divertendosi: laboratori, esperienze, luoghi, spettacoli appositamente creati per loro. I GIARDINI CREATIVI Dopo il grande successo delle passate edizioni, Orticolario ha bandito il terzo concorso internazionale per la realizzazione di ‘Giardini creativi’ nel parco di Villa Erba a Cernobbio, rivolto a progettisti del paesaggio, architetti paesaggisti, agronomi, forestali, ingegneri, progettisti di giardini, designer, artisti, vivaisti. I Giardini selezionati concorrono al Premio "La Foglia d'oro del Lago di Como", attualmente custodita a Villa Carlotta a Tremezzo (CO), ma la Giuria assegnerà anche altri premi. Novità di questa edizione sarà il Premio della Giuria Popolare, votato dai visitatori di Orticolario e assegnato dopo la chiusura della manifestazione. Orticolario dedica una speciale attenzione alla solidarietà. Da sempre, i contributi raccolti nel corso della manifestazione sono destinati a finalità benefiche a favore di associazioni del territorio che si occupano di persone disagiate.

Informazioni: info@orticolario.it • www.orticolario.it Orticolario è anche su Facebook, Twitter, Pinterest, YouTube 21



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L’arte è natura concentrata Honoré de Balzac

Prof. Alessandro Miani

Presidente SIMA, Società Italiana di Medicina Ambientale ONLUS info@simaonlus.it

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LAND ART

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Nemmeno il mondo dell’arte poteva rimanere estraneo alle nuove tendenze del vivere e consumare in modo sostenibile e rispettando l’ambiente. Al contrario, si potrebbe dire che proprio il mondo dell’arte sia stato in un certo senso il precursore di determinate tendenze green con la Land Art, il filone artistico nato negli USA alla metà degli anni ‘60 che ha avuto in Christo, Long e De Maria i sui rappresentanti di spicco. Era un’arte che già dal principio metteva la natura al centro, dove veniva modificato il paesaggio in maniera temporanea, facendo uso di materiali naturali. Questi artisti avvertirono l'esigenza forte di un ritorno alla natura e di sciogliere le catene della civilizzazione e dell'opprimente vita cittadina di quel decennio. Si trattò di una esperienza creativa all'interno dell'arte concettuale che rinunciava alla volontà di creare una forma nuova, cioè fatta dall'uomo, ma che assunse come forma la realtà stessa. L'artista "land" non ha confini, né uno spazio stabilito dove poter operare, la sua coscienza dimostra una grande attenzione ecologica nei confronti della natura vitale con la quale si trova ad interagire. Lo scopo

principale è quello di creare un impatto, una esperienza con uno spazio libero da qualsiasi condizionamento. La fruibilità dell'opera land, affidata a videoclip e fotografie, è dunque anche lontana da ogni forma di collezionismo o di concezione utilitaristica dell'arte. La nuova Land Art, quella dei giorni nostri, è una forma d’arte fatta esclusivamente utilizzando quello che la natura mette a disposizione, come rami, sassi, foglie, ecc. Un modo ecosostenibile e biologico di fare arte. Arte che mira a celebrare la natura: tutte le creazioni devono infatti essere deperibili, per poter restituire alla natura i suoi doni. Questo tipo di arte oggi viene celebrato in giro per il mondo con diversi festival. Il più importante è il Landart Festival di Grindelwald, evento di respiro internazionale, ma anche l’Italia gioca la sua parte, ospitando l’Humus Park a Pordenone, Arte Sella in Trentino, con il suo suggestivo “Percorso ArteNatura”, un percorso espositivo che si snoda per 3 km nel bosco lungo una strada forestale della Valle di Sella e che raccoglie le opere di 46 artisti della Land Art, e il Milano Green Art Festival.

Alcune immagini di ArteSella, meraviglioso museo a cielo aperto in Val Sella, nei pressi di Borgo Valsugana (TN)

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QUESTO VINO SA DI TAPPO! A cura di Riccardo Lagorio

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Malgrado abbiamo udito (o personalmente proferito) questa frase, non tutti sanno che talvolta non è affatto responsabilità del tappo di sughero, ma possono contribuire al caratteristico odore di tappo anche l'incorretta modalità di produzione del vino o la stessa cattiva conservazione del tappo (ad esempio stivato in luoghi trattati con cloro). Il sughero è del resto un prodotto al 100% naturale, riciclabile e riutilizzabile che si ricava dall'estrazione della corteccia della quercia da sughero e negli ultimi anni, grazie alla ricerca e alla sperimentazione, si sono abbattuti pressoché completamente i rischi che ciò avvenga. La pianta è una sempreverde che cresce nelle regioni del Mediterraneo e i boschi dove vive sono una tessera importante dell'ecosistema garantendo la produzione di ossigeno e la salvaguardia naturale di flora e fauna. Il sughero rappresenta una sorta di vestito protettivo che difende la pianta dalle insidie del clima: la prima decortica può avvenire per legge quando raggiunge il diametro di 60 cm e per le successive estrazioni si seguono cicli di almeno 10 anni. Il sughero possiede inoltre caratteristiche uniche, che difficilmente posso essere replicate artificialmente: nel passato è stato sfruttato per le sue proprietà di isolamento termico, resistenza agli urti, galleggiamento e capacità di sigillare i recipienti. Impieghi questi che sono rimasti immutati oggi, malgrado i progressi tecnologici ai quali abbiamo assistito negli ultimi decenni. Un'industria millenaria, insomma, ecocompatibile e naturale che destina buona parte della produzione alla creazione di tappi per bottiglie di vino assicurandone la micro ossigenazione. Il più pregiato (che quindi troveremo nel collo della bottiglia di vino di prestigio) è il tappo monopezzo in sughero naturale, ma la ricerca si è affinata e propone tappi agglomerati (detti anche tecnici) elaborati partendo da granulati di sughero, ovvero agglomerati e con rondelle (specie per gli spumanti). Proprio in quanto naturale, il sughero assorbe facilmente gli odori circostanti: pertanto nei locali di immagazzinamento delle bottiglie devono essere assenti sostanze dall'impatto sensoriale negativo. Inoltre deve essere assicurata l'assenza di insetti, le cui larve possono attaccare il sughero. Avuti questi accorgimenti, difficilmente il vino avrà sentori di tappo…

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luglio/agosto 2015


[ erba r io magico ]

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Questo frutto dal colore rosso acceso che cresce spontaneamente in Cina, secondo la medicina tradizionale cinese costituirebbe un vero e proprio elisir di lunga vita, in grado di promuovere il mantenimento di una buona salute per molti anni. Secondo le tradizioni orientali infatti coloro che bevevano acqua attinta da un pozzo nel quale erano cadute delle bacche di Goji ottenevano in dono una fama di persona sempre giovane e ricca di vitalità. Questo frutto si è molto diffuso negli anni recenti sul mercato anglosassone come integratore, ma attualmente si trova anche in Europa sotto forma di bacche essiccate o come succo (il cui sapore ricorda molto da vicino quello dei mirtilli).

Frutto “miracoloso”, se assunto in quantità limitate Le Bacche di Goji sono un alimento autorizzato dalla Commissione Europea, che ha definito sicuro il loro consumo come ingrediente alimentare. Il nostro Ministero della Salute le ha incluse nella lista degli estratti vegetali come integratore antiossidante. Questi piccoli frutti rossi si distinguono per il loro elevato contenuto di antiossidanti naturali, in grado di fornire un prezioso aiuto nel combattere i radicali liberi, con effetto benefico sia per i tessuti dell'organismo che nella prevenzione delle malattie tumorali legate alla pelle. Secondo uno studio condotto di recente da ricercatori australiani, le bacche di Goji possono rallentare il decorso del cancro della pelle, ritardando il moltiplicarsi delle cellule malate. I micronutrienti e le sostanze fitochimiche presenti nelle bacche sono sali minerali, amsettembre 2015

LE BACCHE DI GOJI A cura di Marica De Bonis

minoacidi, vitamine essenziali, polisaccaridi e monosaccaridi, acidi grassi insaturi, beta-sitosterolo e altri fitosteroli (in grado di ridurre i livelli di colesterolo), carotenoidi, numerosi pigmenti fenolici (fenoli) associati a proprietà antiossidanti. Sono, inoltre, ricche di calcio. Le numerose proprietà benefiche includono anche la capacità di stimolare il sistema immunitario, la funzionalità intestinale e il metabolismo (favorendo di conseguenza il dimagrimento), di migliorare la qualità del sonno, la memoria e la concentrazione, proteggere la vista, combattere la stanchezza fi-

sica e svolgere un'azione energizzante. Sono infine ritenute un alimento afrodisiaco. Le bacche di Goji sono vendute online e nei negozi di prodotti naturali e vengono utilizzate per la preparazione di tisane, frullati, marmellate e macedonie, ma sono disponibili anche prodotti a base di Goji, come il succo da ricavato dalla loro estrazione. Il dosaggio consigliato per permettere l’apporto degli effetti benefici di cui sopra è di 15 gr di bacche al giorno, ma attenzione, assumerne quantità eccessive può avere effetti collaterali da segnalare subito al vostro medico.

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[ via ggi nel mondo ]

C

Con le loro spiagge calde e assolate che si alternano a paesaggi spettacolari, le coste della Turchia sono una meta ideale - a metà tra avventura e relax - per gli amanti della natura e dei siti archeologici. Ecco alcune mete da scoprire passo dopo passo, in auto o in barca, per una vacanza indimenticabile, anche in settembre. Partiamo da Bergama. L'acropoli, al di sopra della città moderna, costituisce il principale centro archeologico della zona, con i resti del teatro e di diversi templi dell'antica Pergamo. Proseguiamo verso sud in direzione Izmir. Nell'antica Smyrna fioriscono ristoranti e locali alla moda, non lontano dalle rovine delle antiche città di Efeso, Mileto e altre enclavi della vecchia Ionia. Per una boccata di lusso raggiungiamo l'isola di Chios, meta del turismo più esclusivo della Turchia. La vita notturna e il divertimento turco esplodono a Bodrum, assai frequentata dalla borghesia di Istanbul e dai turisti stranieri. Un castello medievale, eretto dai Cavalieri di Rodi, accoglie chi approda nella baia azzurra dell'antica Alicarnasso. Karaada, a mezz'ora d'auto, offre momenti di benessere in acqua termale che sgorga in una grotta dalle pronfondità della terra. Da Marmaris, la città delle luci e della movida, si parte all'esplorazione della penisola Datca, un lembo di terra frastagliato che si insinua nel blu intenso del Mediterraneo. La Butterfly Valley è forse la perla più brillante della penisola, racchiusa tra due scogliere, mentre Ovabuku è il regno della pace. Qui le pinete, i boschi di mirto e le querce arrivano fin sulla sabbia. Fethiye, un piccolo paradiso a sud di Marmaris dominato da un'antica fortezza che guarda alla vicina Rodi, è il posto giusto per immergersi nella tran-

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IN VIAGGIO VERSO

LA RIVIERA TURCA A cura di Elena Fossati quillità più totale. Circondata da campi di tabacco e grano, la costa è puntellata di suggestivi isolotti dove la sabbia è davvero bianca e l'acqua turchese (Ölüdeniz è nota come la spiaggia più bella della Turchia). Da Fethiye partono i caicco per raggiungere Gemiler e immergersi in una natura mozzafiato. I resti di un'antica città serbano il ricordo di un lontano terremoto del III secolo d.C. Tra cisterne, edifici e mosaici si insinua la vegetazione rigogliosa dell'isola e ci ricorda i tempi in cui i pirati si nascondeva-

no qui tra le anse e le insenature degli isolotti della Licia. Ai piedi delle montagne del Tauro, circondata dal verde e riparata dai venti, Antalya è una sorta di paradiso in chiave arabeggiante. A ovest ci sono Topcam e Konyaalti dove la ghiaia chiara rende le sfumature cristalline dell'acqua ancora più attraenti. La sera, di ritorno ad Antalya, merita una passeggiata al fresco dei viali del centro e nel vecchio quartiere di pescatori Kaleci. L'aroma di spezie e l'odore forte d'Oriente vi conquisteranno. settembre 2015



[ ruote & motor i ]

ALFA ROMEO GIULIA... fa scatenare i sensi!

A cura di Luca Medici*

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In Italia spesso siamo specializzati a distruggere i miti che hanno fatto grande il nostro Paese nel mondo, non riusciamo a renderci conto delle bellezze che tutto il mondo ci invidia e non parlo solo di arte, cultura e siti archeologici, ma anche di “arte in movimento”, le nostre bellissime automobili. Alfa Romeo, per anni caduta nell’oblio, fortunatamente non come è accaduto per un altro storico marchio italiano, Lancia, ha dovuto accontentarsi di vendite appena sufficienti, giusto per tenere vivo quel marchio che però di mitico non avevano più nul-

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la... o quasi. Adesso pare che le cose stiano cambiando e, nonostante la lunga attesa (il lancio era previsto tre anni fa), la nuova Giulia ha tutte le carte in regola per fronteggiare ad armi pari la migliore concorrenza. Cominciamo a snocciolare qualche dato, giusto per far comprendere di cosa stiamo parlando. Lunga 480 cm, la nuova Giulia mostra subito una certa aggressività. Il suo design, studiato per colpire al primo sguardo, sembra studiato per penetrare l’aria e dimostrare tutta la potenza che si nasconde sotto il lungo cofano. I det-

tagli sportivi sono ovunque e i palati più fini, soprattutto gli alfisti, saranno certamente soddisfatti. Oggi vi parlo del modello Quadrifoglio, il primo ad essere stato presentato ufficialmente, gli altri seguiranno a breve. Le doti stradali sono sbalorditive, anche perché l’esuberanza di questa versione è tanta. Leggete attentamente i dati: 3,9 secondi per andare da o a 100 Km/h, la velocità massima si annuncia strepitosa, pare 320 orari di punta, gran parte della carrozzeria è in alluminio, mentre cofano, albero di trasmissione e tetto sono settembre 2015


[ r uote

in fibra di carbonio, il peso infatti è eccezionale, solo 1520 Kg. Il motore, un 3.0 V6, capace di 510 CV, è un turbo benzina a iniezione diretta di progettazione Ferrari con 101 CV in più del motore montato sulle Maserati da cui deriva. Ci saranno anche versioni “normali” a benzina e diesel. Infatti per i 2.0 benzina, sempre in alluminio, con turbo e iniezione diretta, le potenze saranno comprese fra i 180 e i 350 CV mentre per i diesel, ci saranno un 3.0 V6 biturbo a 24 valvole da 350 CV e un 2.2 a quattro cilindri con potenze comprese (ancora da confermare) fra 135, 180 e 210 CV. Il prezzo della versione Quadrifoglio, fiore all’occhiello della gamma, sarà attorno agli 80.000 euro mentre per le altre versioni il prezzo di partenza è stato fissato sui 30.000 euro. Non ci sono ancora dati certi poiché la nuova Giulia non sarà in vendita prima di fine anno, si parla addirittura dei primi mesi del 2016. Sergio Marchionne ha obiettivi molto ambiziosi, vendere 400.000 auto del Biscione nel 2018 (nel 2014 le vendite sono state di 68.000 unità), i presuppo-

sti ci sono tutti e la presentazione al grande pubblico sarà al Salone di Francoforte il prossimo 17 settembre. Uno sguardo all’interno dell’abitacolo fa subito capire che siamo alla guida di automobile straordinaria. Sedili avvolgenti, materiali sportivi e tanta tecnologia danno l’impressione di guidare in pista, in realtà le innumerevoli personalizzazioni creano un feeling immediato con questa belva. Vicino al cambio c’è un selettore, chiamato DNA, che è un pomello che vi permetterà di scegliere diversi stili di guida mentre si potrà scegliere un cambio a doppia frizione oppure manuale, con leva cortissima, da vera sportiva. Il sistema multimediale, gestito da una grossa rotella e due tasti, prevede un ampio display al centro della plancia. Il freno a mano è elettronico e il bellissimo

& motor i ]

volante ospita il tasto rosso per avviare e spegnere il motore, una vera chicca! Il cruscotto risulta molto “pulito” e il design sportivo regala sensazioni uniche. Ancora da verificare la qualità delle finiture, ma in Alfa Romeo avranno fatto un ottimo lavoro visto il target di riferimento di questo modello. Ultimi dettagli, tutto ciò che non deve essere a vista è stato nascosto... i tergicristallo sono celati dal bordo posteriore del cofano, una piastra sagomata dal gusto sportivo, posta sul paraurti anteriore in basso, nasconde il radar del cruise control adattativo e per finire anche lo stemma Alfa Romeo è stato ridisegnato e debutta proprio con la nuova Giulia. Non ci resta che attendere su strada questa nuova, fantastica icona italiana! *www.my-home.biz


[ hi-tech ] A cura di di Alberto Zonna

EDO: COSA METTIAMO NEL PIATTO? Sappiamo leggere le etichette dei prodotti alimentari? Siamo in grado di recepire le informazioni che ci occorrono per scegliere il prodotto giusto? Edo ci può aiutare. È un'app gratuita per smartphone che ci aiuta a leggere le etichette dei prodotti e valutare la qualità degli ingredienti e dei valori nutrizionali. Come funziona? Basta scandire i codici a barre dei prodotti che vorremmo acquistare o che abbiamo già in dispensa, Edo esprimerà un punteggio da 0 a 10 che segnala quanto è sano un prodotto, indicandone i pro e i contro in base ai propri parametri personali, e l’eventuale presenza d’ingredienti a cui si è intolleranti o allergici e una lista di alternative più sane, guidando il consumatore verso una scelta più consapevole.

ULTRA HD: ARRIVA LA TV A 4K

PIÙ SICURI CON WELCOME

L'innovativa videocamera intelligente prodotta da Netatmo è studiata per la sicurezza in ambito domestico. Dotata di un sistema di riconoscimento facciale, con un’app invia allo smartphone il nome delle persone che riconosce e notifica quando visualizza un volto sconosciuto. Può essere utile nella vita di tutti i giorni, e si può decidere, per ogni membro della famiglia, se Welcome deve o non deve mandare notifiche o registrare i filmati. Può trasformarsi in un impianto antifurto grazie all’utilizzo di sensori di movimento opzionali da installare a porte e finestre, anche in esterno. Funziona anche al buio grazie agli infrarossi led integrati. Costa 199 euro.

L’era del Full HD sta sparando le ultime cartucce e vede affacciarsi sul mercato il futuro, l’Ultra HD, ossia il nuovo aumento di definizione: inizia l’era della TV a 4K. Si tratta di un cambio di orizzonte in termini tecnologici, ovviamente, ma anche molto di più: cambierà il modo di guardare la tv. Cambia, infatti, anche il tasso qualitativo dell’esperienza vissuta di fronte al televisore, poiché la profondità del dettaglio e la qualità dell’immagine vanno ad STRATI, LA PRIMA AUTO ELETTRICA IN 3D incidere profondamente È la prima automobile elettrica realizzata interamente con le stampanti sul tipo di 3D, dalla statunitense Local Motors. Si tratta di una biposto realizzata coinvolgimento vissuto. in fibra di carbonio e composta da 49 pezzi (un auto normale possiede un elevato numero di pezzi, tra 5mila e 6mila). Funziona a energia elettrica e può viaggiare a una velocità massima di 65 chilometri orari. I clienti avranno la possibilità di personalizzare il veicolo per soddisfare le esigenze personali: dopo aver scelto la loro auto preferita, potranno farla modificare come meglio credono (ad es. scegliendo il numero dei posti a sedere…) e poi vedersela stampata, il tutto nel tempo di una giornata! L’auto sarà disponibile sul mercato a partire dal 2016. Prezzo: tra i 18 e i 30 mila dollari.

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settembre 2015


LA MIA ECCEZIONE SEI TU

Dopo due anni dall’essersi laureata, Sara deve presentarsi al suo primo colloquio di lavoro. Finalmente pare che la sua vita stia “svoltando”. In quella rivista di moda e gossip del momento deve riuscire a lavorarci …ma la giornata è nata storta e Sara è in ritardissimo e non è finita perché l’ascensore preso al volo per arrivare al suo “colloquio” si blocca. Sara non è sola e... Patrisha Mar, (Newton Compton)

SCELTI PER VOI

[ libr i ]

NON È STAGIONE

Ricordate l’indagine svolta dal vicequestore Schiavone nel precedente romanzo? Tante domande non avevano trovato risposta e Schiavone non è assolutamente tranquillo sa che c’è ancora molto da scoprire. Un nuovo omicidio complica le cose fino ad arrivare al fatto più grave l’assassinio di una sua cara amica. Omicidi, amori, indagini da chiudere. Manzini ci offre un nuovo appassionante racconto.

LA RAGAZZA DEL TRENO

Antonio Manzini, (Sellerio)

LA CORSA VERSO IL NULLA

Con la sua lucida analisi dei fatti sempre espressa con grande chiarezza, Sartori affronta alcuni temi cruciali del nostro vivere quotidiano. La crisi della politica, la guerra terroristica, il “conflitto culturale” fra Islam e Cristianesimo, l’ondata immigratoria e molto altro. Un volume da leggere per capire quanto contino i valori fondanti di una società realmente liberal-democratica.

Paula Hawkins, (Piemme)

Giovanni sartori, (Mondadori)

ANIME DI VETRO Ricciardi, il commissario dagli occhi verdi, ritorna per i lettori di Maurizio De Giovanni. Napoli anni Trenta, questa la location di questo nuovo racconto. Il commissario se ne sta beatamente a leggere il giornale quando vede all’improvviso Bianca, per lui la donna più bella del mondo! Ricciardi è abituato ai casi misteriosi, ma quando incontra lo sguardo di Bianca le sue certezze diventano incertezze. Maurizio De Giovanni, (Einaudi) settembre 2015

Rachel vive sola non ha amici e ogni mattina in treno va al lavoro a Londra. Quel viaggio è il suo momento preferito, seduta accanto al finestrino può osservare non vista, case, strade, persone, in particolare un uomo e una donna che ogni mattina fanno colazione sulla loro veranda. Rachel ha persino dato loro un nome, Jess e Jason, la coppia perfetta. Ma una mattina tutto cambia, cosa ha visto di nuovo Rachel?

LA FEROCIA

In una calda notte di primavera, una giovane donna nuda e ferita a sangue, cammina al centro della statale Bari-Taranto. Poche ore dopo la ritroveranno ai piedi di un autosilo morta. Si tratta della “magnetica” Clara Salvemini, figlia di una nota famiglia di costruttori. Che rapporti aveva con il padre, con i suoi tre fratelli in particolare con Michele, ombroso e ribelle? Nicola Lagioia, (Einaudi)

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SETTEMBRE

[ a genda italia ] PIEVE DI CENTO

4-6 FEsTA DEI GIOVANI Una lunga storia quella di questa festa diventata un punto di incontro per tanti giovani non solo della provincia bolognese. Come in una “Campionaria” si possono fare acquisti di ogni tipo (casa, tempo libero, persona). Non mancano le degustazioni enogastronomiche e la musica.

5 -12 -20 INVORIO CRESSA GOZZANO

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UN PAEsE A sEI CORDE In una delle date indicate, se amate la musica d’eccellenza, passate un week end in uno di questi piccoli centri fra il lago d’Orta e il lago Maggiore. Chitarristi e liutai si esibiranno in una sorta di jam session alla fine di ogni concerto previsto dal programma ufficiale. È un’occasione da non perdere per chiudere in bellezza il vostro periodo di vacanze.

POGGIO A CAIANO (PO) AssEDIO ALLA VILLA Questa festa abbastanza recente (nonostante il tema) si svolge a Poggio Caiano il terzo fine settimana di settembre. Si ricorda il soggiorno a Poggio nel 1565, della Principessa Giovanna d’Austria. In quella occasione dalla fontana al centro del Paese, detta il “mascherone” si fece sgorgare del vino. Dal 1984 rivive questa leggenda e la distribuzione gratuita del vino si completa con un mercato di antiquariato e con diverse iniziative culturali.

BRA

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LAGO D’ISEO

FEsTA DI sANTA CROCE Ogni 5 anni, nei due piccoli borghi del bresciano, Carzano e Novale, si celebra questa festa della liturgia dedicata alla esaltazione della Santa Croce. Fiori, colori e tradizione: ogni arcata e ogni angolo di questi borghi vengono addobbati con rami di pino e fiori di carta fatti rigorosamente a mano dagli abitanti. Vi consigliamo davvero di esserci per godere di una atmosfera unica e la pace del lago d’Iseo.

23 -29 MILANO

MILANO MODA DONNA Le sfilate milanesi della collezione donna sono il momento più atteso dal fashion system internazionale. Con le sue due edizioni annuali, settembre-ottobre (Collezioni Primavera/Estate) e Febbraio-Marzo (Collezioni Autunno/Inverno) il prestigioso evento organizzato da Camera Nazionale della Moda Italiana rappresenta il più importante punto di incontro fra prètà-porter e operatori del settore. CHEEsE Se all’inizio di settembre vi trovate in Piemonte andate a trascorrere un paio di giorni a Bra per vivere le imperdibili atmosfere di questo appuntamento per gli amanti della buona tavola. Quest’anno ospiti speciali le Tavole Accademiche, la mensa dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e l’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo. Si gusteranno i prodotti straordinari di alcuni presidi Slow Food.


Anno 5 - Settembre 2015 • Periodico di Cultura e Società

CANDIDA MORVILLO

“La Signora dei segreti” ELEVENTY

L’eleganza Rock EXPO 2015

Due mesi al traguardo!



STORIA & LEGGENDA

GONGORZOLA “CASEUS DIABOLI” A cura di PAOLO MINOTTI

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on si hanno documenti che certifichino la data di nascita del caratteristico formaggio, noto in tutto il mondo, che prende il nome dalla città di Gorgonzola. Le prime tracce ne darebbero l’esistenza in questa cittadina dell’hinterland milanese tra il XII e il XV secolo; sta di fatto che il centro della produzione per diversi secoli è stato in questa città. Al tempo il formaggio veniva chiamato “stracchino di Gorgonzola”, preparato in periodo autunnale da latte di mucche delle mandrie provenienti dalle zone di Bergamo e Como e che trascorrevano l’inverno proprio della zona di Gorgonzola. Quel nome rimase fino agli inizi del XX secolo, e fu solo la necessità di distinguere e valorizzare il formaggio prodotto nella zona tipica di origine a dargli il definitivo nome di ‘gorgonzola’. Intorno a questo formaggio si intrecciano citazioni letterarie e leggende. Manzoni ne parla nei "Promessi Sposi": Renzo, fuggendo per le campagne milanesi, giunge infatti in una locanda situata tra Milano e Gorgonzola dove gli viene offerto dello stracchino ‘verde’ e del vino. Perché "stracchino" e non solo gorgonzola? Perché prodotto con latte delle vacche stracche

(stanche) in transito che si fermavano a Gorgonzola per riposare. La leggenda più famosa vuole il gorgonzola come risultato delle pene d'amore di un giovane casaro innamorato, che viveva in un paese delle Prealpi brianzole. Il giovane era innamoratissimo della bella figlia del padrone, che però coltivava con assoluta noncuranza più di un interesse maschile. Un giorno il giovane casaro, distratto dalla vista della sua bella, mescolò sbadatamente due diverse cagliate formando uno strano formaggio. Quando il padrone, annusatolo, si accorse che puzzava, per punirlo lo pagò con il formaggio “malriuscito” a causa della sua distrazione. Con grande sorpresa, all'assaggio, il giovane trovò il formaggio buono e saporito. Si narra che l’unico apporto che l’invenzione gli fruttò fu una bella forma del suo formaggio donatagli dal padrone quando finalmente riuscì a sposare la sua amata! Un'altra leggenda narra che la notte di San Giorgio (il 23 aprile), i contadini rimasti del tutto incantati a guardare una cometa, dimenticarono completamente il latte che, come ogni giorno, avrebbero dovuto lavorare: fu il potere magico della cometa a far nascere il nuovo formaggio dalle “strane venature”. Un’ultima storia: un eremita di nome Concordio, contemporaneo del vescovo Ambrogio, viene rappresentato nell'atto di donare al vescovo di Milano una forma di formaggio gorgonzola, divenuto popolare col nome di "formaggio del Diavolo". Dice la leggenda che quel nome venne proibito dal vescovo Ambrogio a cui non dovette sembrare conveniente che al nostro tentatore potesse attribuirsi la bontà di un formaggio. Per volontà del vescovo di Milano il ‘caseus Diaboli’ diventò ‘caseus concordiolus’, cioè formaggio dell'eremita Concordio.

24oreNews

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24 orenews.it

Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 5 - No. 9 settembre 2015

In copertina: Candida Morvillo

Settembre

PERSONAGGIO

6

Morvillo: “La Signora dei segreti”

ARTE E CULTURA

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Settembre: i teatri Teatro alla Scala: L’elisi d’amore; La bella addormentata nel bosco Settembre: le mostre La grande bellezza… da Raffaello a Schiele

FASHION

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Eleventy collezione P/E 2016

BEAUTY

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I consigli di Marina Mazzolari

MILANO SI RACCONTA

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Amore e potere nell’ultimo salotto d’Italia Un tetto e tanti “piccoli sorrisi” Donne, motori e… Settembre: i concerti

MILANO INCONTRA

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Franco Catullè... Hollywood non è mai stata così vicina!

IL SESSUOLOGO

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Quante volte è giusto farlo?

COME STAI?

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Antidepressivi e neuromodulatori

EXPOTIME

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Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Roberto Bernorio Giacomo Biraghi Stefano De Angelis Jaquelin Lendorf Polanco Francesca Lovatelli Caetani Paolo Mariconti Marina Mazzolari Luca Medici Angela Minutillo Bertanza Camila Rodrigues Media Partner

Il cibo come medicina Expo News: due mesi al termine…

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CANDIDA MORVILLO A

ffascinante, intelligente, indubbiamente una bellezza mediterranea... Parliamo di Candida Morvillo, nota giornalista sorrentina ex direttrice di Novella 2000, oggi anche scrittrice. Da sempre le sta a cuore il tema delle donne e del potere, quel potere che da giornalista ha avuto spesso occasione di osservare da vicino, anzi molto vicino! Ha debuttato un anno fa con “Le stelle non sono lontane”, un bel romanzo che svela gli archetipi umani di un'Italia immaginaria ma che molto rispecchia quella attuale. Di recente è uscito “La Signora dei Segreti”, scritto a quattro mani con Bruno Vespa, la storia vera e intrigante della più grande Signora dei Salotti d'Italia, Maria Angiolillo. Candida ama molto l’Italia e crede fortemente che possa ritornare ad essere il Bel Paese che era, e che per questo le donne potrebbero giocare un ruolo importante. Non le dispiacerebbe dirigere un nuovo settimanale, ma per ora preferisce esplorare nuovi linguaggi. Hai diretto Novella 2000, il primo giornale di gossip in Italia. Com’è stata questa esperienza? È stata straordinaria, mi sono di-

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INCONTRI RAVVICINATI CON IL POTERE Intervista a cura di FRANCESCA LOVATELLI CAETANI


PERSONAGGIO A sinistra: Candida Morvillo con Bruno Vespa; a destra: Candida Morvillo con Silvana Giacobini e Diamante D’Alessio

vertita “come una pazza”, anche se ho visto cose che, da italiana, non mi ha fatto piacere vedere. Ho diretto Novella 2000 nei tre anni in cui il gossip era al centro della politica e condizionava fortemente la vita politica del Paese, come la politica lo era dal gossip. È stato l’inizio di una stagione che coinvolse non solo Berlusconi ma tanti altri personaggi come ad esempio Marrazzo, con la storia che tutti ricordiamo. È stato molto interessante perché mi ha permesso di vedere da vicino i meccanismi dell’ingranaggio del potere nel nostro Paese. Queste continue piccole storie di avventure quotidiane sono servite come fonte d’ispirazione per “Le stelle sono lontane”? Sì. L’esperienza a Novella è stata fondamentale, perché mi ero già occupata del tema delle donne e del potere. Aver avuto l’occasione di guardare da un osservatorio davvero privilegiato il mondo dello spettacolo, del potere e della politica, è stato davvero il volano che mi ha consentito di scrivere il mio primo libro e raccontare in maniera romanzata quel mondo che avevo avuto l’occasione di vedere. C’è speranza per questo Paese che sembra una sorta di “inquietante” Grande Bellezza? Credo e voglio credere che esista una speranza di salvezza per il nostro Paese. Però non arriverà un “nuovo salvatore”, un Renzi, un Grillo, un Salvini… un altro Berlusconi. Io credo in un percorso individuale di salvezza; se ciascuno

di noi cominciasse nel quotidiano a migliorare se stesso e a irradiare più gentilezza e fiducia, potrebbe contagiare gli altri e consentire a tutti di crescere e rendere il nostro un Paese migliore. Come è l’idea del libro con Bruno Vespa? Avevo fatto due scoop sulla Signora Maria Angiolillo, per Io Donna e per Il Corriere della Sera. Avevo trovato il figlio “segreto” che risiede in Sudafrica e che pensava di essere orfano di madre e avevo trovato il diamante rosa “Princie”, da 39 milioni di dollari, che era sparito dalla sua favolosa eredità. Bruno conosceva molto bene la Signora Angiolillo, era stato da lei ben 51 volte negli untimi 10 anni di vita della Signora, un record di presenze tra i giornalisti. Poi casualmente ci siamo incontrati un anno fa alla presentazione a Roma del mio primo romanzo “Le stelle non sono lontane”. C’era molta gente mondana, molti amici di

Maria Angiolillo che mi dicevano di scrivere un libro su di lei, e dicevano lo stesso a Bruno… E così l’abbiamo scritto veramente. Ma nel salotto di Maria Angiolillo avrebbero potuto trovare posto i protagonisti di “Le Stelle sono lontane”? I politici sì, perché hanno vizi privati e pubbliche virtù. Per le seconde sarebbero stati ben graditi al Villino Giulia, che era il regno di Maria Angiolillo. Per i primi sicuramente no, perché la Signora manteneva una etichetta ferrea: addirittura non invitava le coppie che non erano ancora sposate e non ammetteva le divorziate…Poi ad un certo punto è stata costretta a modernizzarsi e dopo un po’ ha ammesso le divorziate, anche se qualche volta se ne è pentita. Parliamo invece di Candida nel tempo libero. Come te la cavi in cucina? Qual è il tuo piatto forte? Devo dire che sono brava. Però mi 24oreNews

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PERSONAGGIO Da sinistra: Candida Morvillo presenta il suo primo libro; a destra con la sua ultima opera

sono fermata alla cucina napoletana: ho imparato a cucinare da bambina, i miei parenti avevano un ristorante albergo molto bello, a Sorrento, che guardava il Vesuvio. A “La Minervetta”, così si chiamava, andavo spesso dopo la scuola, soprattutto d’estate. Ho passato tanto tempo in queste cucine: c’era un cuoco cattivissimo, peggio di quelli di Master Chef, che ogni tanto mi concedeva di tagliare il prezzemolo, poi quando imparai a farlo perfettamente, mi concesse di aiutarlo in cose più difficili tipo - che so - aprire le cozze… Questo mio apprendistato è durato molti anni e quindi ho imparato a fare la parmigiana di melanzane, i cannelloni sorrentini con la pasta tirata a mano. Il gattò di patate è ancora un mio cavallo di battaglia, insieme alla parmigiana e alla genovese. Tu sei una donna molto sensuale, con quale piatto conquisteresti un uomo, visto che cibo ed eros vanno a braccetto? Mi piacciono molto le paste con i crostacei, fatte in vari modi con il pescato del giorno, con i crostacei e i molluschi, un bel bicchiere di vino bianco freddo, campano… Maria Angiolillo avrebbe avuto da ridire, perché lei serviva solo vini francesi. Quindi la semplicità unita all’aspetto erotico… Anche la tradizione, perché alla fine gli uomini amano le donne un po’ materne. Credo che l’uomo cerchi di ritrovare i “sapori di casa” e che non gli dispiaccia essere accudito. Parliamo del tuo futuro lettererario. C’è qualche idea a breve? 8

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Ad esser sincera, per ora mi piace coccolare questo libro. È stata un’esperienza straordinaria, un grande onore scriverlo con Bruno Vespa. È una storia che sono felice di aver potuto indagare e raccontare, un libro che amo tantissimo e che ho voglia di portare in giro. Sono sicura che al termine della promozione una nuova storia emergerà, con più forza rispetto a tutte quelle che ogni tanto mi vengono in mente. Ti piacerebbe dirigere ancora un settimanale e, se sì, come lo organizzeresti? L’editoria vive momenti difficili per cui sono contenta, in questa fase della mia vita, di essere in seconda fila e di poter esplorare altri settori e nuovi linguaggi. Mi piacerebbe tornare a dirigere un settimanale, qualora questo settore ritrovasse uno slancio e la possibilità di rinnovarsi. Allora sarei molto contenta di fare un giornale che torni a parlare alla gente, di cose che interessano davvero le persone. Un giornale che racconti la vita reale, i cambiamenti di questo Paese, che “porti speranza” e non dica che va e andrà sempre tutto male. In questo concetto di un Paese

migliore, di un’Italia da Gustare, le donne possono essere il volano per fare network e creare un cambiamento? Le donne sono già un cambiamento, per noi questo è un momento straordinario. Ho tante amiche e sono in rete con tante donne, tuttavia faccio spesso un passo indietro quando vedo troppa aggressività verso gli uomini. Insieme le donne sono davvero straordinarie tranne quando si uniscono per denigrare gli “uomini cattivi”. Penso che sia uno degli atteggiamenti più sbagliati della contemporaneità. Sì, è vero che la parità dei diritti non è stata ancora raggiunta, ma non sarà questo il modo per ottenerla. Bisogna invece riuscire ad avere un dialogo con gli uomini che ci stanno intorno, aiutandoli a capire le nostre esigenze senza aggredirli. Allora noi ci ritroveremo al prossimo libro, un nuovo settimanale o magari un progetto insieme con “italiadagustare”… Questo mi piacerebbe moltissimo. Grazie Candida, per la piacevole conversazione. Grazie a te.



CARTELLONE TEATRI PINOCCHIO - IL GRANDE MUSICAL Il grande musical italiano celebra il personaggio di Pinocchio e, nell’anno di Expo, arricchisce l'esperienza di turisti italiani e stranieri con uno spettacolo che sintetizza la cultura, la creatività e l'identità italiana. Uno spettacolo travolgente che diverte e commuove gli spettatori di tutte le età con le sue grandiose scenografie, gli effetti speciali, i balletti entusiasmanti e la musica dei Pooh. 1 Settembre -18 Ottobre 2015: Teatro della Luna LETTER TO A MAN Lo spettacolo prende l’avvio dai Diari di Vaslav Nijinsky, scritti nel 1919 da colui che viene considerato il più grande ballerino e coreografo dell’ultimo secolo, all’origine della fama dei Ballets Russes di Sergej Diaghilev. L’opera è interpretata da Mikhail Baryshnikov, che rivive e rivela la mente frammentata del grande coreografo lungo la sua discesa verso la follia. 11-20 Settembre 2015: Teatro dell'Arte – CRT THE BLUES LEGEND - IL MUSICAL Lo show vuole essere un omaggio alla musica rhythm and blues ed alla leggenda dei Blues Brothers. Brani celeberrimi, tra gli altri, di Ray Charles, Aretha Franklin, James Brown, Percy Sledge verranno interpretati dalle migliori voci del musical italiano. Tra i protagonisti la straordinaria interprete di Sister Act, Best of Musical e Ghost, Loretta Grace. 15 Settembre - 31 Dicembre 2015: Barclays Teatro Nazionale PUPPETRY OF THE PENIS Arriva finalmente in Italia il comedy show più irriverente che sia mai stato scritto sul migliore amico di ogni uomo, e di ogni donna: un

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successo planetario, tradotto in 5 lingue, applaudito da oltre 10 milioni di spettatori. Nulla di pornografico o erotico, ma un divertentissimo spettacolo messo a punto da Morley e Friend, i due artisti australiani degli “Origami genitali”: un’arte antica che permette di ottenere numerose figure, manipolando gli organi genitali maschili. 21-27 Settembre 2015: Teatro Nuovo IL REGISTRO DEI PECCATI Scritto, diretto e interpretato da Moni Ovadia è interamente dedicato al racconto del mondo e della cultura yiddish. Attraverso stralci di Franz Kafka, Martin Buber e altri esponenti del chassidismo, Ovadia conduce il pubblico alla scoperta di quella spiritualità che è alla base dell’opera di pensatori come Freud, Einstein, Marx, e artisti come Chagall. 22-27 Settembre 2015: Piccolo Teatro Grassi COM’È BELLA LA CITTÀ La storia di un uomo nato e cresciuto in città, la storia di Milano e delle sue trasformazioni dagli anni ‘60 a Tangentopoli: fabbriche, case di ringhiera, palazzi, cinema, il bar Motta, la Scala, San Siro, la Fiera campionaria, il Duomo e le strade della capitale morale d'Italia. Uno spettacolo che rievoca la recente storia cittadina attraverso spunti e citazioni tratti dall'opera di Giorgio Gaber, artista che più di ogni altro ha saputo amare e cantare Milano. 24 Settembre 2015: Teatro Elfo Puccini QUESTA VOLTA TE LO DICO CHE TI AMO Dario, in occasione del Capodanno, organizza una rimpatriata con i vecchi compagni di scuola. Tra questi invita anche Monica, la sua migliore amica dai tempi dell’infanzia, di cui è sempre stato segretamente innamorato. Un intreccio di emozioni e ricordi, di risate e riflessioni, in uno spettacolo che tocca in maniera particolare la corda dei sentimenti d’amore e amicizia. 24 Settembre -11 Ottobre 2015: Teatro Martinitt


ARTE E CULTURA

L’ELISIR D’AMORE Gaetano Donizetti Direttore Fabio Luisi Regia Grischa Asagaroff Dal 21 Settembre al 17 Ottobre 2015 Durata spettacolo: 2 ore e 30 minuti incluso intervallo

L’

opera andò in scena per la prima volta il 12 maggio del 1832 a Milano, presso il Teatro della Cannobiana. Felice Romani aveva tratto ispirazione per suo il libretto da un testo scritto l'anno prima da Eugène Scribe per il compositore Daniel Auber, ‘Le Philtre’ (Il filtro). L’opera, ambientata in un immaginario villaggio dei Paesi Baschi alla fine del XVIII secolo, narra dei tentativi del timido Nemorino di conquistare il cuore della bella Adina, che lo respinge perché invaghita del sergente Belcore.

Le cose cambiano con l'arrivo di Dulcamara (il ciarlatano di Donizetti), che - fingendosi un dottore - vende a Nemorino un fantomatico elisir d'amore...

L'ELISIR D'AMORE: APPUNTAMENTI

3 Settembre: 21, 23, 28 - ore 20:00 3 Ottobre: 3, 5, 10, 15, 17 - ore 20:00

LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO Alexei Ratmansky Direttore Vladimir Fedoseyev Musica Pëtr Il'ič Čajkovskij Dal 26 Settembre al 23 Ottobre 2015 Durata spettacolo: 3 ore incluso intervallo

I

l debutto della "Bella Addormentata", con direttore d'orchestra Riccardo Drigo, ebbe luogo il 3 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo con l'italiana Carlotta Brianza nel ruolo di Aurora. Il balletto più sontuoso, quasi il “balletto per eccellenza”, al suo nascere vide svi-

lupparsi una collaborazione esemplare fra coreografo (Petipa), compositore (Čajkovskij) e il direttore dei teatri imperiali Vsevoložskij (che fu anche l'autore dei bozzetti dei costumi), per dispiegare davanti agli occhi dei nobili pietroburghesi la dorata e favolosa grandezza della corte del Re Sole.

LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO: APPUNTAMENTI

3 Settembre: 26 - ore 20:00 3 Ottobre: 1, 2, 6, 7, 20, 22 , 23 - ore 20:00 [1]

ALTRI APPUNTAMENTI SETTEMBRE 3 1 - ore 20:00 | Boston Symphony Orchestra 3 3, 4 - ore 20:00 | Orquesta Sinfónica Simón Bolívar Coro Nacional Juvenil Simón Bolívar 3 6 - ore 20:00 | Ramón Vargas (Tenore) 3 7 - ore 18:00 | ‘L'elisir d'amore’ - Prima delle prime | Giovanni Gavezzeni: “Tristano buffo” 3 7 - ore 21:00 | London Philarmonic Orchestra 3 8 - ore 20:00 | Israel Philarmonic Orchestra 3 11 - ore 21:00 | Orchestre de Paris 3 13, 14 - ore 20:00 | Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi 3 14 - ore 18:00 | ‘Falstaff’ - Prima delle prime | Angelo Foletto: “Commedia italo-inglese, divertimento, malinconia” 3 15, 16, 18, 27 - ore 20:00 | Filarmonica della Scala 3 24 - ore 18:00 | ‘La bella addormentata nel bosco’ - Prima delle prime | Sergio Trombetta: “Una principessa alla corte del Re Sole"

3 29 - ore 11:00 e 17:00 | ‘La Cenerentola per i bambini’ 3 30 - ore 20:00 | Coro e Orchestra del Teatro alla Scala [1]

ScalAperta: biglietto sconto 50% 24oreNews

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CARTELLONE MOSTRE SETTEMBRE EDWARD BURTYNSKY. ACQUA SHOCK Palazzo della Ragione Fotografia Piazza Mercanti 1, Milano Orari: mar, mer, ven, dom 9.30-20.30; gio, sab 9.30-22.30 A Palazzo della Ragione l’intenso lavoro fotografico che il canadese Edward Burtynsky ha dedicato alla risorsa primaria per eccellenza, l’acqua, alla sua presenza in natura e al suo sfruttamento da parte dell’uomo. Acqua Shock, a cura di Enrica Viganò, raccoglie in 60 fotografie divise in sette capitoli - Golfo del Messico, Devastazioni, Controllo, Agricoltura, Acquacoltura, Rive, Sorgenti l’analisi di tutti gli aspetti connessi all’origine e all’utilizzo dell’acqua: dal delta dei fiumi ai pozzi a gradini, dalle colture acquatiche alle irrigazioni a pivot centrale, dai paesaggi disidratati alle sorgenti indispensabili. Dal 3 settembre al 1 novembre 2015 GIOTTO, L’ITALIA Palazzo Reale Piazza Duomo 12, Milano Orari: lun 14.30-19.30; mar, mer, ven, dom 9.30-19.30; gio, sab 9.30-22.30 Un'occasione unica per conoscere ed ammirare le opere dell'artista fiorentino che ha rivoluzionato il corso della storia dell'arte italiana. Il progetto allestitivo riguarda proprio le sale di quel Palazzo Reale in cui Giotto, in epoca viscontea, eseguì la sua ultima opera, purtroppo perduta: gli affreschi nel Palazzo di Azzone Visconti. La mostra, a cura di Pietro Petraroia e Serena Romano, riunisce 13 capolavori assoluti, prevalentemente su tavola: ognuno di essi ha provenienza accertata e visualizza quindi il tragitto compiuto da Giotto attraverso l’Italia del suo tempo, in circa quarant’anni di straordinaria attività. Dal 2 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 MITO E NATURA. DALLA GRECIA A POMPEI Palazzo Reale Piazza Duomo 12, Milano Orari: lun 14.30-19.30; mar, mer, ven, dom 9.30-19.30; gio, sab 9.30-22.30 Attraverso circa 180 opere d’arte greca, magnogreca e romana, il racconto di un aspetto poco noto del mondo classico: la rappresentazione della natura nei suoi vari aspetti, l’azione dell’uomo sulla realtà naturale e sull’ambiente. Vasi dipinti, terrecotte votive, statue, affreschi e oggetti di lusso come argenterie e monili aurei sono ordinati cronologicamente (dal VIII sec. a.C. al II sec. d.C.) e per temi in 6 con un’attenzione maggiore sulla produzione artistica magnogreca e in generale dell’Italia meridionale, a quella ellenistica e romana. La mostra, a cura di Gemma Sena Chiesa e Angela Pontrandolfo, presenta un focus particolare dedicato ai reperti archeologici di area vesuviana con una selezione di capolavori di pittura parietale pompeiana. Sino al 10 gennaio 2016 DAMIÁN ORTEGA. CASINO Fondazione HangarBicocca IVia Chiese 2, Milano Orari: gio-dom 11.00-23.00 “Casino”, a cura di Vicente Todolí, è la prima personale in Italia dedicata all’artista messicano Damián Ortega. La mostra, che offre un ampio sguardo sulla pratica dell’artista attraverso sculture, installazioni, performance e film, è resa unica dal dialogo tra le diciannove opere e lo spazio dello “Shed” di HangarBicocca. Il fulcro del percorso espositivo è costituito dalla Beetle Trilogy, uno dei progetti più significativi dell’artista, un racconto “epico” sul maggiolino Volkswagen. Il lavoro di Ortega è caratterizzato dall’utilizzo di materiali semplici e di recupero - come attrezzi e utensili che l’artista rielabora per mettere in luce i suoi interessi: i sistemi di produzione, i processi di trasformazione della materia e l’entropia. Sino all’08 novembre 2015 12

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ARTE E CULTURA

LA GRANDE BELLEZZA… DA RAFFAELLO A SCHIELE A cura di STEFANO DE ANGELIS

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on l’esposizione “Da Raffaello a Schiele. Capolavori dal Museo di Belle Arti di Budapest” il Comune di Milano inaugura a Palazzo Reale una nuova “linea espositiva”, ovvero la realizzazione di mostre delle più importanti collezioni museali di tutto il mondo non sempre note al grande pubblico e non sempre accessibili. Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum) è conservata una fra le raccolte di opere d’arte più belle e affascinanti al mondo, con assoluti capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. Ecco perché in occasione di Expo 2015, 76 opere lasceranno Budapest per essere esposte a Palazzo Reale dal 17 settembre 2015 al 7 febbraio 2016. Tra queste, 8 disegni si alterneranno - per motivi conservativi - ad altrettanti durante il corso dell’esposizione accanto a 4 bozzetti in bronzo, tutti lavori preparatori di dipinti e sculture di grandi nomi del passato come Leonardo, Rembrandt, Parmigianino, Annibable Carracci, Van Gogh, Heintz e Schiele. Un’occasione unica per ammirare un’accurata selezione di opere del Museo ungherese e per fare un viaggio nella Storia dell’Arte dal Cinquecento al Novecento. Raffaello, Tintoretto, Durer, Velasquez, Rubens, Goya, Murillo, Canaletto, Manet, Cezanne, Gauguin sono solo alcuni degli artisti in mostra con opere straordinarie tra cui la bellissima Salomé di Lukas Cranach il vecchio, Giaele e Sisara di Artemisia Gentileschi, le Sirene di Rodin e i Tre pescherecci di Monet. E ancora la Maddalena Penitente di El Greco, il Paesaggio di Lorrain, la Coppia di sposi di van Dyck e il San Giacomo di Tiepolo. La mostra, promossa dal Comune di Milano - Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale di Milano, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, in collaborazione con il Museo di Belle Arti di Budapest e il Museo Nazionale Ungherese, è curata da Stefano Zuffi. La mostra milanese è dunque la conferma

Lucas Cranach Il Vecchio (Kronach 1472 c a. - Weimar 1553) Salomè con la testa di San Giovanni Battista, 1526-1530 ca. Olio su tavola, cm 88,4 × 58,3 © Museum of Fine Arts, Budapest 2015

della consolidata collaborazione tra il Comune di Milano e il Museo di Budapest, che segue il grande successo dell’evento dello scorso Natale che ha visto il museo ungherese concedere eccezionalmente a Milano la Madonna Esterhazy di Raffaello per il consueto appuntamento a Palazzo Marino con i capolavori d’arte. “Da Raffaello a Schiele” segue l’articolazione del grande museo ungherese e il corpus delle opere racconta, sala dopo sala, “la grande bellezza” dell’Arte, offrendo così al pubblico la possibilità di ammirare alcune delle meraviglie del Cinquecento, Seicento e Settecento, passando per l’Età barocca, il Simbolismo e l’Espressionismo, arrivando fino alle Avanguardie. PALAZZO REALE Piazza Duomo 12, Milano Dal 17 settembre 2015 al 7 febbraio 2016 24oreNews

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COLLEZIONE UOMO P/E 2016

A cura di CAMILA RODRIGUES

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ispira ai Teddy Boys londinesi degli anni ’50, pionieri del concetto del vestire bene sempre, la collezione Eleventy Primavera Estate 2016. Uno stile unico e inconfondibile che si rispecchia nei blazer dall’anima sartoriale in pied de poule, principe di Galles o in pelle taglio a vivo, nei pantaloni a sigaretta corti sopra la caviglia. O ancora in una rapsodia di gilet e panciotti, proposti in camouflage o tono su tono, in pelle traforata o in denim, da indossare sopra t-shirt e sotto giacche-cardigan in maglia di spugna, che ben identificano il mood easy smart e lo spirito sportivo-elegante di Eleventy. Ricordano l’anima rock dei Teddy Boys anche i chiodi in nappa nera accostati a jeans a sigaretta, discretamente usurati e macchiati di vernice, abbinati a scarpe in cuoio e catene in pietra vulcanica. L’eleganza di Eleventy contraddistingue anche la proposta Fitness: pantaloni in tessuti formali, come lana e cotone, reinterpretati in versione jogging, da abbinare a felpe con cappuccio, trench colorati gommati, sahariane in cotone spalmato, spolverini in stile marinaro, polo e t-shirt effetto spugna, monocromatiche o a righe. Infine la linea No Iron è ideale per chi è sempre in viaggio: abiti, giacche e pantaloni realizzati in lane pregiate trattate in modo da resistere agli agenti atmosferici e non stropicciarsi facilmente.

ELEVENTY


FASHION

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BEAUTY

ASCOLTA MARINA…

MAZZOLARI Maschera capillare È arricchita con l’olio di argan e le tante proteine della seta. Grazie alla considerevole presenza di vitamina E, è una preziosa formula che rinforza e idrata i capelli, alimentando le fibre capillari, dona loro brillantezza e flessibilità. Combatte le doppie punte e l’inaridimento.

YUKI NO SHINGYU Fuido doposole Al termine di una giornata al mare o in barca è l’ideale trattamento viso e corpo per prevenire e attenuare le conseguenze negative dell’esposizione al sole. La sua formula particolarmente ricca assicura comfort immediato alle pelli secche, irritate e stressate dalle prolungate esposizioni ad agenti atmosferici nocivi quali sole, salsedine, vento. Gli estratti di fiore di loto, aloe, hamamelis e acido jaluronico svolgono un’intensa azione antiossidante, rigenerante, idratante e lenitiva.

GUCCI Cosmic Deco, Magnetic Color Shadow Quad Novità in casa Gucci, “Il quad ombretti sguardo magnetico” fonde colori vibranti con una ricca consistenza. Ogni confezione contiene una combinazione realizzata per ricreare il look Gucci, da quello sofisticato a quello più audace. Ogni ombretto ha un colore intenso per fornire una finitura ad alto impatto, mentre le particelle di polvere pretrattata tramite una lavorazione jetmilled rendono l’applicazione lussuosa.

GUCCI Made to measure – Eau de toilette pour homme Intensamente maschile e sofisticato, Gucci ‘Made to measure’ è dedicato all’uomo che vuole solo il meglio, un uomo visto dagli altri come modello a cui ispirarsi. La fragranza è ispirata alla linea di vestiti cuciti su misura di Gucci, disegnati seguendo la stessa filosofia di artigianalità e attenzione ai dettagli caratteristica della maison. 16

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È ancora vivo "il profumo" dell’estate, ma per molti le vacanze sono ormai finite. Per rendere più soft il rientro, vi consiglio alcuni prodotti per la beauty routine post abbronzatura. Una strategia mirata a prendersi cura di pelle e capelli, per prolungare gli effetti positivi della tintarella. La prima cosa da fare è idratare con prodotti specifici after-sun. Anche i vostri capelli vi chiederanno sicuramente un po' di attenzione: allora, curateli con delle maschere idratanti, meglio se a base di proteine della seta o olio di argan. Buon settembre!

www.mazzolari.info



“LA SIGNORA DEI SEGRETI” Amore e potere nell’ultimo salotto d’Italia A cura di FRANCESCA LOVATELLI CAETANI

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elegante colazione era magistralmente orchestrata da Daniela Javarone, Presidente dell’Associazione “Amici della Lirica”, al Principe di Savoia; l’occasione era l’ultima fatica di Bruno Vespa, a quattro mani con Candida Morvillo, dal titolo: “La signora dei segreti. Il romanzo di Maria Angiolillo. Amore e potere nell’ultimo salotto d’Italia”, editore Rizzoli. Candida Morvillo ha fatto

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una profonda ricerca sulla Angiolillo e sulla sua prima vita, che le costò anche il rapimento di un figlio. Si chiamava Maria Girani, sposò il conte di Beurges e poi in seconde nozze Renato Angiolillo. Lui era proprietario di Il Tempo (fondato nel 1946 e diretto dallo stesso Renato), era un uomo potente, amico di Andreotti e radunò i più grandi politici del tempo. Negli anni Ottanta, poi, nacque il salotto. Vespa è stato da Maria 51

volte. All'evento c'erano fotografi, tv, giornalisti, amanti del bel canto, i City Angels, ai quali è stato devoluto il ricavato della vendita del libro per la cura e l’impianto della scuola dei migranti. Bruno Vespa ha ricevuto il Premio alla Carriera degli Amici della Lirica per “Una vita dedicata all’Informazione”. La colazione si è conclusa con una splendida torta a sorpresa pirotecnica. «Il libro non è diviso in due parti, è stato un


MILANO SI RACCONTA

Le foto del servizio sono di Nick Zonna

Nell’altra pagina da sinistra: Candida Morvillo e Bruno Vespa; Giuliano Pisapia e Bruno Vespa che riceve da Daniela Javarone la targa di A.M.A.L.; il taglio della torta; in alto: Guaman Jara Allende, Narcisa Soria Valencia e Karla Georgina Martinez Herrera; sopra: Vespa parla del suo libro e in posa con i City Angels; a destra; il sindaco di Milano con la moglie, Bruno Vespa e Daniela Javarone

continuo lavoro con Candida Morvillo, a volte iniziava a scrivere lei o io, altre le scritture si incrociavano», ha precisato Vespa. «È una ricostruzione fedele di una classe industriale emergente, donne ingioiellate, dipinti e affreschi, per un salotto politico, ma anche di affari, pieno di sponsor, era la Roma e l’Italia del miracolo economico. Bossi è arrivato una sera con con un incredibile abito di sartoria blu, accompagnato da Tremonti (che era la sua badante). A un certo punto da piazza di Spagna qualcuno lo ha riconosciuto e subito sono iniziati gli inni dal giardino, ma lui è rimasto composto. Una cosa è certa, la Angiolillo ha detto no ai comunisti, ai socialisti sì, ma solo per Craxi, schivo alla sua

vita privata in pubblico. No Prodi, sì Bossi, insomma. Un tempo si andava solo in smoking e le donne in abito lungo o da sera, con il 1968 gli abiti sono cambiati. Una volta mi sono anche addormentato e mi ha svegliato il rumore dell’annaffiatoio delle piante!». Daniela Javarone, come sempre, ha tenuto a ringraziare gli autori del libro, i tanti autorevoli ospiti e tutti gli “Amici” che sempre partecipano ai numerosi eventi benefici da lei organizzati ogni anno. Per citare solo alcuni: il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia con la moglie Cinzia Sasso, i Consoli Generali di Milano Karla Georgina Martinez Herrera (El Salvador) e Narcisa Soria Valencia (Ecuador), il Cav. Guaman Jara Allende -

Presidente CEACM (Centro Ecuadoriano d'Arte e Cultura a Milano), i Generali Antonio Pennino e Mauro del Vecchio, Giancarlo Mazzuca, Silvana Giacobini, Bob Krieger, Michele Ferrario Hercolani. L’attore Emanuele Fortunati del Piccolo Teatro di Milano ha recitato alcuni passi dal libro e l’evento si è concluso con Vespa “assalito” dalle signore e dagli ospiti: tutti con cellulare pronto allo scatto o fotografo al seguito chiedevano a grande richiesta un selfie con il grande giornalista, una foto con la padrona di casa, elegantissima come sempre e attenta a ogni minimo dettaglio, per non scontentare nessuno, o con Candida Morvillo, sorridente e disponibile con tutti. 24oreNews

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MILANO SI RACCONTA

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UN TETTO E TANTI “PICCOLI SORRISI”

Sotto: Loredana Vergani con Paola Neri; un bimbo keniota; gli ospiti nel giardino dell’Hotel Principe di Savoia

senza sentirsi emarginare, e si preoccupa di dar loro la possibilità di una vita un po’ più decorosa creando un ambiente pulito e sano. Info: www.aevo.org NON SOLO CHARITY Alla serata hanno partecipato più di 100 persone: uomini in abito classico o casual mentre le signore sfoggiavano eleganti abiti lunghi o corti passando dal bianco al nero, dal blu elettrico alle più estive fantasie floreali. Aperitivo in giardino poi tutti nella più fresca sala dinner del ‘Principe’ per la gustosa cena, seguita dalla bella sfilata benefica organizzata da Anadél di Anna Del Curatore. Ad allietare la serata la voce suadente di Patrizia Zanetti, che come una intrigante sirena invitava il jet set milanese a scatenarsi sulla pista da ballo, prima dei saluti per le partenze vacanziere.

Photo Canio Romaniello

ncora un appuntamento meneghino dedicato alla solidarietà: questa volta la sensibile e generosa “Milano che conta” ha risposto all’invito di Loredana Lechiancole Vergani, Presidente di Ascolta e Vivi Onlus (AEVO), e dell’instancabile Paola Neri, madrina dell’Associazione. AEVO è da anni impegnata in Italia e in alcuni Paesi in via di sviluppo nel combattere la sordità, promuovendone la prevenzione, la diagnosi e la cura e sensibilizzando l’opinione pubblica sulle problematiche ad essa connesse. Come sempre il ricavato della serata di gala ‘Music Dinner’, organizzata il 30 giugno nell'Hotel Principe di Savoia di Milano, andranno a favore di progetti AEVO: in particolare i fondi raccolti consentiranno di terminare i lavori di ristrutturazione del tetto e dei servizi igienici dei dormitori della Kibarani School a Kilifi, in Kenya. Il progetto è stato presentato dalla Presidente Loredana, mentre sul mega-schermo allestito nell’affollata sala scorrevano alcune immagini della scuola prima e durante i lavori, ancora in corso. Sempre nella stessa scuola negli ultimi due anni precedenti Ascolta e Vivi ha concluso un importante progetto di risanamento, costruendo un pozzo per l'acqua potabile e mettendo zanzariere sulle finestre e sui letti dei bambini. Oltre che nella loro disabilità AEVO li aiuta a inserirsi nuovamente nella società

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MILANO & DINTORNI

DONNE, MOTORI E…

Un mese con i fuochi d’artificio questo settembre! Torna a Monza il GP di Formula 1 e a Milano vi segnaliamo imperdibili appuntamenti con la Moda, il Cinema sotto le stelle, le Mongolfiere

prestigiosi della città dalla scalinata dell’Arengario, a via Savona, allo spazio Bergognone 54, ad altre location nel centro cittadino confermano la ritrovata collaborazione dell’Amministrazione Comunale con la Camera Nazionale della Moda. Come capita ormai da anni la moda porterà con sé un bagaglio di feste che animeranno la vita notturna della città con le sue affascinanti interpreti.

Il temporary shop Jeep VOLARE IN CIELO A MILANO Proprio così, fino al 27 ottobre tutti i sabati e tutte le domeniche, grazie all’apertura avvenuta nel mese di giugno del temporary shop Jeep in P.zza Gae Aulenti, coinvolta nell’Expo di Milano, si potrà prenotare uno straordinario volo in mongolfiera. Si potrà salire a bordo in 4 persone dalle ore 18 alle ore 23: vi consigliamo di informarvi per tempo se volete fare una esperienza davvero unica. IL FASCINO DELLA MODA AL FEMMINILE Il settembre milanese ospita la più importante manifestazione di fashion, Milano Moda Donna, organizzata come sempre dalla Camera Nazionale della Moda Italiana. Saranno sette giorni che vedranno oltre 150 sfilate che porteranno in passerella le creazioni dei più prestigiosi nomi del Made in Italy. Spazi 22

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CINEMA AL CUBO Appuntamento al cinema, ma sotto le stelle di Milano, nella rinnovata area dei Navigli, tutti i venerdì e i sabato alle 23 fino al 26 settembre. La rassegna, organizzata da Navigli Lombardi in collaborazione con Sky Cinema, vede la proiezione di diversi generi di film sul cubo multimediale galleggiante sulla nuova Darsena di Milano. La visione dei film è gratuita e avviene mediante apposite cuffie wireless: garantiti 200 posti a sedere. Il programma su www.naviglilombardi.it LA MAGIA DEL GRAN PREMIO Monza, un nome che rappresenta una parte gloriosa del grande circo della Formula 1. I motori dei bolidi a 4 ruote torneranno a rombare nel prestigioso circuito che ha registrato storie di sfide avvincenti fra piloti che sono impressi nella memoria degli appassionati. Anche in questi primi giorni di settembre ci saranno tutti, dai ferraristi Vettel e Raikonen a tutti gli altri campioni del volante che a buona ragione, e grazie alle loro qualità, si sono conquistati un posto nel campionato del mondo 2015 di F1. Anche quest’anno le ospitality delle diverse squadre vedranno la presenza di illustri appassionati del cinema, dello sport, della politica, dell’industria. La passione per i motori si riaccende a Monza il 4 settembre con con tre giornate davvero coinvolgenti.


SETTEMBRE

sica, delle sale da concerto e dell'eleganza. Ad esibirsi alcuni dei più famosi rapper del momento, come Ensi, Clementino, Ghemon e Coez, affiancati dall'Orchestra Milano Classica. (MITO SettembreMusica). Martedì 8 - Estathé Market Sound Milano

SUBSONICA

CARMEN CONSOLI

MIKA

J-AX

DAVID GARRETT

STEFANO BOLLANI

CARTELLONE CONCERTI

DAVID GARRETT I più bei brani della storia del rock eseguiti dal compositore e musicista tedesco. Un talento già all'età di 11 anni, quando comincia a collaborare con la Filarmonica di Amburgo. Riadatta i brani di Nirvana, Queen, Ac/Dc, Metallica e altri ancora alle sonorità della musica classica. Mercoledì 2 - Teatro Degli Arcimboldi CARMEN CONSOLI Continua il tour iniziato in aprile con cui la cantautrice catanese sta percorrendo l'Italia da nord a sud per presentare il suo nuovo album uscito a distanza di 5 anni dal suo ultimo album "Elettra". Nella sua carriera lunga 20 anni, ha venduto 2 milioni di dischi con un disco multiplatino, 11 dischi di platino e due dischi d'oro. Sabato 5 - Carroponte Sesto San Giovanni PIERINO E IL LUPO La storia e le avventure di Pierino con la voce narrante di Elio delle Storie Tese. Nell'ambito dell'area educational del Festival MITO, l'evento coinvolge il maestro Valerij Gergiev e l’Orchestra del Teatro Mariinskij nella narrazione tutta particolare della fiaba. Un invito al mondo dell'infanzia ad accostarsi alla musica classica. Lunedì 7 - Conservatorio Giuseppe Verdi URBAN ORCHESTRA Il mondo del rap, dello street style e della provocazione incontra quello della musica clas-

J-AX All'anagrafe Alessandro Aleotti, dal 2006 a oggi lo zio Ax, una delle personalità più di spicco del panorama rap e hip hop italiano ha pubblicato cinque album da solista. Con “Il bello di esser brutti”, suo ultimo lavoro, è tornato a cantare live in tutta Italia. Sabato 12 - Carroponte S. S. Giovanni AKANATEN Dopo Gandhi e Einstein, arriva per la prima volta in Italia in forma di concerto la terza parte della trilogia di Philip Glass. L'opera in tre atti è dedicata al faraone egizio con una straordinaria scenografia composta da immagini dei reperti archeologici del Museo Egizio di Torino. (MITO SettembreMusica). Martedì 15 - Teatro Strehler Milano STEFANO BOLLANI Reduce da un tour mondiale, il bravo compositore, pianista tra i nomi più in vista della musica jazz italiana, presenterà in anteprima l'ultimo album per piano solo. Durante i venti anni di carriera ha collaborato con nomi importantissimi della scena musicale, come Paolo Fresu e Enrico Rava. (MITO SettembreMusica). Mercoledì 16 - Teatro Degli Arcimboldi SUBSONICA La band più famosa dell'alternative rock italiano presenta il nuovo album, “Una nave in una foresta”, oltre ai vecchi successi come “Incantevole” “Abitudine” e “Nuova Ossessione”. Il gruppo torinese ha saputo negli anni rinnovarsi pur conservando il proprio stile inconfondibile. Sabato 19 - Estathé Market Sound Milano MIKA Amatissimo in tutto il mondo per le canzoni allegre e spensierate, così diverse dalla maggior parte degli artisti pop maschili, e lo stile coloratissimo. Durante le due stagioni come giudice di X Factor Si è fatto apprezzare anche per la sua personalità e non solo per la musica. Domenica 27 - Assago - Mediolanum Forum 24oreNews

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MILANO INCONTRA

FRANCO CATULLÈ... A cura di LUCA MEDICI*

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i sono persone che nella vita seguono dei sogni e poi ci sono persone che hanno la fortuna di realizzarli. Franco Catullè, calabrese di nascita, monzese d’adozione e cittadino del mondo ha saputo realizzare il suo, diventare agente dei vip, non di personaggi “qualsiasi” bensì di star internazionali... Hollywood per intenderci. Da Monza, dove ha sede il suo quartier generale, segue i contratti per portare in Italia personaggi del calibro di Sylvester Stallone, Sharon Stone, Andy Garcia, Jennifer Lopez, Arnold Schwarzenegger e molti altri ancora! Nella sua lunga carriera ha cominciato con il mitico Mike Bongiorno (nel lontano 1970) e ha chiuso contratti con Rai e Mediaset per innumerevoli ospiti d’eccezione. Come non chiedergli qualche curiosità sui miei personaggi preferiti, avendo la fortuna di averlo davanti ai miei occhi?

Franco, raccontami il tuo incontro con Mike Bongiorno L’ho conosciuto verso la fine degli anni Sessanta. Ai tempi lavorava in Rai e subito fra noi è scattato un rapporto di stima e di fiducia, poco dopo, precisamente nel 1970 Mike mi chiese di diventare il suo agente e per oltre quarant’anni sono stato al suo fianco. Pensa che era così amato che anche pochi giorni prima della sua scomparsa, il telefono squillava in continuazione per averlo a presentazioni, congressi, mostre, eventi, etc... lui era unico, amava il suo lavoro, era molto professionale. Ho condiviso con lui tanti bei momenti. Mi puoi raccontare qualche aneddoto sulla bellissima Jennifer Lopez? Jennifer, oltre che bella, è una bravissima artista che si è fatta conoscere in tutto il mondo per la sua bravura e professionalità. Come tutte le star ha i suoi “capricci”: quando è arrivata per il Festival di San Remo ci ha chiesto di prenotare una suite a Monte24

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HOLLYWOOD NON È MAI STATA COSÌ VICINA! carlo e di riempirla di orchidee bianche! Una donna gentile, sorridente... unica! Il mio mito da sempre, Bruce Willis... raccontami qualche cosa di lui! Bruce è vulcanico, simpaticissimo, ama sempre scherzare, ma sul set è un vero professionista. Puoi


A sinistra: Kevin Costner con Franco Catullè; sopra: Sharon Stone; a destra: Catullè con Bruce Willis e Fabrizio Da Noce

chiedere a lui di rifare una scena dieci, venti volte, non batte ciglio, la esegue fino alla perfezione. Poi c’è la sua vita privata, fuori dal set, dove torna ad essere scherzoso e amante della vita. Ama la birra, il cibo italiano e la moda italiana. Quando siamo stati in Via Montenapoleone a Milano ha speso una follia per i capi di moda di Dolce&Gabbana tanto che abbiamo dovuto acquistare due enormi valigie per riuscire portare in America tutti i suoi acquisti. Ho saputo che hai portato in Italia anche la bellissima Sharon Stone Confermo, Sharon è una vera diva, una donna bellissima anche quando non è truccata. Gentile e molto brava. Ha un’eleganza innata, oserei dire rara. Con lei è sempre un piacere lavorare e quando viene in Italia assapora ogni istante del tempo che trascorre qui con noi. È una donna curiosa, chiede e vuole sapere tutto dell’Italia. E di Sylvester Stallone, cosa mi racconti? Prima di tutto che è anche un caro amico, ho il suo cellulare e spesso ci sentiamo. Cosa dire di lui, potrei farti scrivere cento pagine! Partiamo dalla tavola, ama gli spaghetti con il pomodoro, ma non hai idea della quantità di spaghetti che si mangia, mai visto una cosa del genere (sorride ndr). Adora anche il Grana e il Culatello, insomma è pazzo per la nostra tavola. Professionalmente parlando è un grande attore, con lui ho passato dei momenti unici,

è un uomo gentile ed estroverso. Andy Garcia? Un uomo d’altri tempi che ama la sua splendida moglie e i suoi cinque figli. Un uomo tradizionale, molto legato ai suoi affetti a tal punto che alle conferenze stampa non vuole si facciano domande private legate ai suoi affetti. Cosa mi racconti di Kevin Costner? Comincio con un aneddoto. Tempo fa, appena atterrato mi chiese di cambiare molti dollari; non ne capivo l’urgenza perché era stato tutto programmato. Appena però gli ho dato i soldi ho capito subito il perché... Kevin era impaziente di poter gratificare sia gli addetti che riponevano nel vano i suoi bagagli che tutto lo staff che ci stava seguendo. È uno a cui non sfugge nulla, molto attento ai dettagli e alla forma, sempre rispettoso con tutti. Pensa che un giorno è arrivato sul set con cinque minuti di ritardo ed ha chiesto scusa a tutti i presenti, nessuno escluso! Bene, mi sembra di capire che gli aneddoti siano infiniti e tutti molto interessanti, e certo non basterebbero poche pagine per raccontare la sua bella carriera. Franco Catullè mi racconta che nella sua vita privata, ma anche professionale, è affiancato dalla bellissima moglie Cristina e dal vulcanico figlio Andrea. Chiedo se ci sono news in vista e mi racconta che per la Rai ci sono nuovi progetti dove verranno coinvolte molte star, ma per il momento è tutto ‘top secret’. Chiudo questa nostra piacevole conversazione ringraziandolo per essere stato capace di realizzare un grande sogno, portare Hollywood in Italia… grazie davvero Franco! *www.my-home.biz 24oreNews

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IL SESSUOLOGO Dr. Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it

LA GIUSTA FREQUENZA 'Quante volte è giusto farlo?' La domanda sta in agguato a lungo nella nostra mente, ma prima o poi riesce a farci cadere in trappola. I confronti numerici cominciano pian piano ad intrufolarsi nella nostra vita sessuale portandoci una sensazione di inadeguatezza, o nell'ipotesi peggiore una crisi coniugale. Ma perché la frequenza dei rapporti viene considerata un termometro del benessere sessuale? Perché è facilmente rilevabile, cioè misurabile. In una società come la nostra che si basa su concetti come efficacia ed efficienza, neanche il sesso sfugge al rigido inquadramento della statistica. Nelle culture orientali ciò non accade perché vien data più importanza alla qualità che alla quantità dei rapporti sessuali. Ma torniamo alla domanda iniziale. La media, dicono le ricerche più recenti, è di 13 volte per settimana. Il primo errore che possiamo commettere è quello di considerare questo valore come indice di normalità. Ognuno di noi possiede i propri ritmi; quindi è meglio stare alla larga da confronti che potrebbero farci sentire erotomani da una parte e asessuati dall'altra. Secondo errore: essere convinti che la frequenza dei rapporti debba rimanere la stessa nel-

l'arco della vita. La pulsione sessuale, pur mantenendo sempre un ruolo positivo, subisce un'accelerazione nella pubertà seguita però da un declino lento ma costante. Lo stato sociale gioca la sua parte: essere fidanzati, single, sposati, separati non è proprio la stessa cosa. Per non parlare poi del lavoro e delle vacanze, che ci offrono due opportunità del tutto contrapposte per poterci esprimere sessualmente. Anche fenomeni fisiologici come la gravidanza e l'allattamento possono influenzare le nostre abitudini. Terzo errore: ostinarsi a far coincidere la propria frequenza ottimale con quella del partner. Molto meglio riconoscere la nostra diversità e risolvere il problema stabilendo ad esempio turni settimanali in cui alternativamente l'uno e l'altro si decide quando avere rapporti. Troppo schematico? Poco romantico? Forse, ma comunque in grado di diminuire le conflittualità e aumentare il senso di appagamento nella coppia. Concludiamo con un ultimo errore, il più grave dal punto di vista sessuologico: utilizzare la frequenza dei propri rapporti come alibi per essere infedele all'altro o come lotta di potere. "Cara, non avrei voluto tradirti ma sai, i nostri rapporti sono

così rari…" oppure "tu non mi lasci uscire con le mie amiche? E allora io evito di avere rapporti con te''. Sono situazioni che vi consiglio di evitare, a meno che vogliate sì aumentare la frequenza… ma dei vostri episodi ansioso-depressivi!

A.I.S.P.A. Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata Via Marostica 35, Milano www.aispa.it Sono aperte le iscrizioni ai nuovi corsi 2015-2016 24oreNews

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COME STAI? Dr. Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

I FARMACI DEL DOLORE Antidepressivi e neuromodulatori

I

modulatori del metabolismo della serotonina nel sistema nervoso centrale sono generalmente utilizzati come antidepressivi. Dall’osservazione empirica ci si è accorti che alcuni di essi erano in grado di controllare il dolore. L’effetto antalgico si manifesta precocemente, anche a bassi dosaggi, ed è indipendente dalle modificazioni del tono dell’umore. Molecole in grado di agire sui sistemi che coinvolgono la serotonina sono così state introdotte come analgesici. Tutti i farmaci di questa classe agiscono mantenendo maggiori le quantità di serotonina disponibili nel sistema nervoso e spesso svolgono la loro azione farmacologica insieme ad altri neurotrasmettitori come, ad esempio, la noradrenalina. Le nuove generazioni di serotoninergici sono meglio tollerate e gli effetti collaterali a livello cardiaco, oculare e prostatico sono attualmente superati ma a dosaggi elevati è possibile incorrere in sonnolenza e sedazione. I neuromodulatori, invece, vengono utilizzati quando si manifestano fitte o fastidiosi disturbi della sensibilità. Sono in grado di deprimere la suscettibilità dei neuroni che si eccitano spontaneamente, soprattutto quando i

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nervi sono danneggiati. Attraverso particolari meccanismi, i neuromodulatori agiscono sia a livello dell’innervazione periferica sia a livello del sistema nervoso centrale. Sono particolarmente utili nel caso del dolore neuropatico o di ostinate nevralgie, come nel caso di sciatica ribelle ai trattamenti più comuni o della nevralgia provocata dal virus herpetico come nel “fuoco di Sant’Antonio”. I farmaci contro l’epilessia posseggono

i medesimi meccanismi d’azione. Il loro impiego si è diffuso rapidamente in Medicina del Dolore alcuni anni fa, rivelandosi spesso di estrema efficacia. I più comuni effetti collaterali sono vertigini, sensazione di affaticamento, e nausea. Per evitare che il paziente ne sia eccessivamente disturbato è molto importante somministrarne una posologia calibrata sulla risposta e creare una terapia integrata con altri preparati.


TIME Da sinistra: Cristina Messa; Imam Yahya Pallavicini; sotto: le tre sorelle Landra, Evelina Flachi, Alessandro Miani, Susanna Messaggio e Claudia Dellavia; in basso: Mariastella Gelmini, Alessandro Miani e Mario Mantovani

IL CIBO COME MEDICINA PER IL CORPO, LO SPIRITO E L’AMBIENTE

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er sottolineare che il cibo e l’ambiente sono le prime, e principali, medicine, il Prof. Alessandro Miani, Presidente di SIMA Società Italiana di Medicina Ambientale, ha radunato ad Expo, il 24 luglio, autorità istituzionali, politici, amministratori regionali e locali, imprenditori e top manager della sanità pubblica e privata, esponenti del mondo medico-scientifico ed accademico, autorità religiose e rappresentanti della società civile. Il Convegno: Il Cibo come Medicina, organizzato anche con il contributo di Fondazione Sviluppo Cà Granda, rappresentata dal suo Presidente, il Prof. Giancarlo Cesana e dal Consigliere Arch. Marco Giachetti, e di WWF, presente tra l’altro con l’Avv. Paola Brambilla, Presidente di WWF Lombardia, patrocinato da oltre 20 Enti, tra cui il Ministero della Salute, Regione Lombardia, AIOP, da sette Atenei italiani e da numerose Associazioni e Fondazioni nazionali ed internazionali, ha visto come relatori 34 personalità, tra cui gli Assessori lombardi Mario Mantovani, Massimo Garavaglia e Claudia Maria Terzi, l’On. Mariastella Gelmini, l’Imam Yahya Pallavicini, Padre Giansandro Cornolti di OSF, Pietro Praderi, Presidente di Lega Consumatori, i professori Michele Carruba, Marcello Iriti, Luigi Bonizzi, Eve-

lina Flachi e Cristina Scaletti. Presente in sala un folto pubblico, molti giornalisti e tv. I partecipanti si sono fatti portavoce di un messaggio importante, rivolto alla politica, alle Istituzioni e alla popolazione: difendere e promuovere la Dieta Mediterranea perché, anche da evidenze scientifiche, risulta essere quella più ricca di alimenti funzionali e quella, tra le diete dei Paesi occidentali, ad aver il minor impatto sull’ambiente, in termini di impronta ecologica. Tra gli ospiti anche Susanna Messaggio, le sorelle Landra e il Dott. Sergio Passariello, Presidente della Mediterranean Academy of Culture, Tourism and Trade di Malta, che ha annunciato la nascita, per il 2016, di un Osservatorio internazionale, con Sede a Malta, sulla Dieta Mediterranea, che sarà realizzato insieme alla Società Italiana di Medicina Ambientale. 24oreNews

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31 OTTOBRE: due mesi al termine… A cura di CARLO KAUFFMANN

Sarà un mese ricco di appuntamenti alla grande Esposizione Universale di Milano: dal 6 al 15 settembre Indonesia, Brasile, Kenia, Belorus, Brunei, Etiopia, Qatar, Polonia, Turchia, El Salvador, festeggeranno le loro rispettive feste nazionali. Come già accaduto con tante altre nazioni, i visitatori si tufferanno nei mille colori e nelle mille musiche fantasmagoriche delle rispettive tradizioni. Non mancheranno convegni e incontri sui temi fondamentali proposti da Expo 2015. Il cibo sarà ovviamente al centro dell’attenzione e il pubblico dei visitatori avrà la possibilità di avvicinarsi alle “tavole” di questi Paesi del mondo. GIORNATE PER RIFLETTERE Nel nutrito programma preparato dai “vertici” di Expo, settembre prevede anche una serie di “giornate per riflettere”. Giornate per ritrovarsi a riflettere su alcuni temi fondamentali per la vita di ognuno di noi. Ci saranno relatori illustri che porteranno al pubblico le loro esperienze e i loro suggerimenti per affrontare il tempo di oggi e del futuro del mondo, nel modo migliore. Dal 16 al 25, si parlerà di buco nell’ozono, di dieta mediterranea, di pace, di democrazia, temi importanti ai quali non mancare. Sopra il padiglione del Brasile

È FESTA IN TAVOLA Appuntamento anche con alcune importanti feste per i “protagonisti” della tavola. Tutti invitati il 19 settembre alla festa del vino e il 24 sarà protagonista sua maestà il riso. Il 1° di ottobre sarà di scena il caffè. UNA ANTICIPAZIONE IMPORTANTE Dal 3 al 6 ottobre si svolgerà il grande incontro di ‘Terra Madre Giovani’, una nuova straordinaria idea di Carlin Petrini che consentirà a centinaia di giovani di tutto il mondo di ritrovarsi ad Expo 2015 per parlare di terra, di agricoltura sostenibile, di coltivazioni da difendere. Sarà una grande occasione per capire meglio “le terre madri” del mondo. Mancano solo due mesi alla chiusura di questa straordinaria edizione di Expo 2015 ricordatevi se non lo avete già fatto, andateci, bisogna esserci perché è una esperienza che non dimenticherete facilmente… qui c’è il mondo da vedere, da gustare, da amare.

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