Milano 24orenews marzo 2014

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Anno 4 - Marzo 2014 • Periodico di Cultura e Società

VITTORIO FELTRI

Il quotidianista ART THERAPY

L’arte da indossare BARILLA

Crede nei giovani KO PHI PHI

L’isola del Paradiso



Milano e i suoi segreti:

IL FORO ROMANO

M

A cura di PAOLO PIVETTI

va, e tutt’intorno le tabernae: laboratori artigiani, botteghe, osterie, luoghi di ristorazione. Qui pulsava la vita della città. Per queste strade camminava nel IV secolo Ambrogio, di qui era passato pochi decenni prima il corteo trionfale di Costantino che si recava a firmare con Licinio l’editto che avrebbe dato libertà di culto ai cristiani, cambiando il corso della storia. Ecco: qui, proprio qui, sulle ampie lastre di pietra di Verona ancora appartenenti alla pavimentazione originale, potrà camminare oggi chi voglia concedersi il piacere di ritornare, anche grazie alla suggestione degli apparati iconografici e audiovisivi, all’atmosfera di quell’antica Mediolanum, progenitrice della metropoli di oggi. Da marzo la visita sarà possibile ogni primo sabato del mese, su prenotazione al n° 02.806921, fororomano@ambrosiana.it. L’ingresso, nei pressi della Pinacoteca Ambrosiana, costerà 3 euro. Un prezzo davvero equo per chi voglia mettere un piede nella Grande Storia.

ilano nasconde molti segreti: alcuni, tra i più preziosi, da duemila anni. E sono segreti che ci dicono non solo della sua storia, ma anche della sua grandezza. Milano fu una grande città romana. Fu capitale dell’Impero tra il III e il V secolo dopo Cristo. E fu centro di scambi e di vita culturale. Fu percorsa, in quegli anni cruciali, da alcuni grandi della Storia: Ambrogio, Agostino, Costantino, Teodosio. Questo e tanto altro fu Milano, in epoca romana. Poi se ne dimenticò. Forse anche perché, nei secoli successivi, le invasioni barbariche avevano travolto tutto: la vita sociale e politica, i grandi monumenti, i templi, le basiliche cristiane, il grande teatro romano, lo stadio; i tesori d’arte e di cultura: mosaici, pitture murarie, sculture, preziose testimonianze di una grande civiltà. Quello che era sopravvissuto, dopo le ripetute devastazioni, rimase sepolto sotto metri di terriccio e di oblio. In epoca medievale Milano fu ricostruita, e fu di nuovo una città guida; poi fu di nuovo distrutta e di nuovo ricostruita. Nei meandri della sua storia Milano ha conservato i suoi segreti. Oggi, tra i tanti resti di questa storia immensa e non abbastanza conosciuta nemmeno dai milanesi, affiorano ancora antichi tesori e nuove testimonianze. Sta per essere aperto ai visitatori un tratto del Foro Romano, che si trova nascosto sotto terra, nel cuore della città. Nell’area compresa tra piazza Pio XI, piazza san Sepolcro e via della Zecca, accanto a quella che è oggi la Pinacoteca Ambrosiana, sorgeva la platea forensis, cioè la piazza del foro, sede dei principali edifici pubblici della città romana: la Curia che era luogo di riunione del Senato, la Basilica, come si chiamava allora il Palazzo di Giustizia, il Capitolium, che in tempi L’antica Milano romana, Mediolanum, con il tracciato delle mura al centro pagani era il tempio di Giove, Giunone e Miner- del quale si trovava il Forum antica piazza principale della città 24oreNews

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24 orenews.it

Milano Periodico di Cultura e Società

Ermanno Scervino

Anno 4 - No. 2 Marzo 2014

20 IL PERSONAGGIO

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Vittorio Feltri

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FameLab: la nuova edizione Aspettando Bookcity Mediolanum e il Foro Romano

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Expo news

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Libri scelti per voi ‘Piera’, una donna, una storia Marzo: i concerti

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Chef con la penna

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Melissa: l’erba della tranquillità

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Tree of Life: il mio corpo lo voglio così I rimedi dell’omeopatia Curare il dolore attraverso la pelle Nuovo Lift Effect viso Gambe in primo piano

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Infertilità: riflessi psicologici, relazionali e sessuali

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Cani, padroni e… caratteri

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Ko Phi Phi: lo Shangri-La thailandese

ARTE E CULTURA

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Teatro alla Scala: La sposa dello Zar; Jewels Marzo: i teatri Norvegia terra di bellezza Marzo: le mostre

FASHION

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Antonio Marras: collezione P/E 2014 Trend moda uomo A/I 2014-2015 Philipp Plein Fashion Show Shopping: i capi da non perdere

HI TECH

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In arrivo gli “elettrodomestici intelligenti”

AUTO & WEDDING

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Quattro spose per quattro Mercedes

A CASA DI…

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Casa-museo Boschi Di Stefano

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Medart… Il design “rinnovabile”

HOME DESIGN MILANO SI RACCONTA

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UK-Italy business awards Musical! Award 2013 A Palazzo Visconti si parla d’Italia Barilla crede nei giovani MUBA: ecco la nuova casa dei bambini ‘Art therapy’ l’arte da guardare e da indossare 4

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EXPO CHE VERRÀ SPETTACOLO

GOURMET L’ERBARIO MAGICO COME STAI?

IL SESSUOLOGO AMICI A 4 ZAMPE VIAGGI NEL MONDO


In copertina: Elio Fiorucci - Courtesy Press Office

Marzo Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Impaginazione Milano Graphic Studio Hanno collaborato Roberto Bernorio Evelina Flachi Jaquelin Lendorf Polanco Paolo Mariconti Gloria Mauri Luca Medici Angela Minutillo Bertanza Giuseppe Mori Sergio Noviello Willy Pasini Paolo Pivetti Milena Polidoro Gaetano Ragona Francesca Ricotti Monica Rota Francesca Paola Rusconi Alberto Zonna Pubblicità, Promozione Pubbliche Relazioni Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Carlo Kauffmann Dario Martucci Edizioni Le Roy srl redazione@24orenews.it www.24orenews.it Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagine - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

SONO SOLO TRE PAROLE… Nel nostro viver quotidiano, sembrano ormai sparite tre parole brevi ma di grande significato: “grazie”, “scusa”, “permesso”. Tra genitori e figli, o tra marito e moglie, scarseggia nelle nostre case la parola “grazie”. E non si tratta del “grazie” che ci si aspetta per un regalo o per una concessione straordinaria, ma per le piccole cose di ogni giorno: “grazie per avermi aiutato a fare i compiti” “grazie perché sei uscito presto dal lavoro per venirmi a prendere in palestra” “grazie per aver preparato uno dei miei piatti preferiti”. Forse la più in disuso è “permesso”, nel senso di “posso fare questo?” o “mi scusate?”. Quale figlio lo dice più, alzandosi da tavola? Quale marito, quando fa lo zapping o cambia programma TV col telecomando? E poi c’è “scusa”. È vero, i nostri adolescenti lo ripetono di continuo, “scusa-scusa-scusa”, di fronte a un ritardo o a un rimprovero, salvo poi comportarsi esattamente come prima. “Scusa” (insieme a “permesso” e “grazie”) vuol dire qualcos’altro. Vuol dire che in casa ci si rispetta, si ha considerazione l’uno dell’altro, si dà valore ai gesti e al tempo donatici, si tiene conto dei pensieri e i sentimenti di chi ci sta accanto, non si dà nulla per scontato. Usciamo dall’ambito familiare. In ufficio, per esempio, si lavorerebbe meglio se ognuno vedesse nel collega non un ostacolo da abbattere, ma una persona a cui chiedere “permesso”. Non un subalterno da mettere sotto pressione, ma un collaboratore a cui rivolgere un “grazie”. Non un vicino di scrivania da sommergere di maldicenze, ma un compagno di strada cui domandare “scusa”. Dietro a tre semplici parole c’è un modo di stare insieme agli altri. Non una forma, ma una sostanza. Non “solo” buona educazione, ma rispetto, affetto, riconoscenza, consapevolezza che si sta percorrendo un cammino impervio, la vita, ma insieme su un sentiero condiviso. A casa, al lavoro, a scuola, al supermercato, al bar, per la strada... ricordiamocene. Sono “solo” tre parole. Carlo Kauffmann 24oreNews

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IL PERSONAGGIO

VITTORIO FELTRI:

IL “QUOTIDIANISTA”

ersonaggio di questo mese è Vittorio Feltri, giornalista italiano tra i più discussi, famoso per la sua spregiudicatezza, ma anche per aver collezionato diversi successi alla guida di importanti testate nazionali: ha sposato la carriera giornalistica. Bergamasco, due mogli, quattro figli e “nonno” di cinque nipoti. Lo abbiamo incontrato per voi nel suo ufficio, nella sede milanese de “Il Giornale”.

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GENIO E SPREGIUDICATEZZA Intervista a cura di CARLO KAUFFMANN

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IL PERSONAGGIO In queste immagini vediamo Vittorio Feltri con il suo gatto Ciccio Grigiotto, nelle redazioni di quotidiani in cui ha lavorato e gli ultimi due suoi libri

Stefano Lorenzetto ha scritto di Lei che è “l’anomalia fatta persona”. Ma è proprio cosi? Io questo non lo so, perché mi comporto in modo molto spontaneo. Ho cercato negli anni di abbandonare un linguaggio che non sia esattamente il mio e questo mi porta probabilmente ad avere dei comportamenti che vengono giudicati stravaganti. Anche quando vado in televisione o scrivo, la mia principale preoccupazione è quella di non annoiare chi mi ascolta o legge, e di esprimermi in modo colloquiale e diretto: il che si vede che non è tanto usuale, anzi è anomalo. Indro Montanelli, uscito da “Il Giornale”, qualche mese dopo disse «il suo giornale, non lo guardo nemmeno» Devo dire che con Montanelli ho sempre avuto un rapporto molto cordiale, su questo non c’è dubbio. È ovvio che avesse qualche risentimento, non tanto per la mia persona, quanto per il fatto di aver lasciato la sua creatura, “Il Giornale”, e di essere andato a farne uno nuovo, “La Voce”, convinto che noi de “Il Giornale” saremmo stati destinati a soccombere. Invece è successo il contrario, abbiamo impedito a “La Voce” di affermarsi e addirittura raddoppiato le vendite. Allora mi ha accusato di solleticare gli istinti più bassi della borghesia, cosa che ha fatto sempre lui. Lo faceva con grande abilità, senza dare l’impressione di assecondare umori e malumori della gente, ma andando in realtà in soccorso delle loro opinioni. È quello che dovrebbero fare tutti i giornalisti. Che rapporto ha oggi con l’ira, che dicono fosse una sua caratteristica? Io non alzo mai la voce e non ho mai avuto scatti d’ira. Ho fatto il direttore per più di vent’anni e non ho mai avuto problemi. Magari non sono di molte parole, sono un pò “asciutto”, forse ho anche un carattere un pò scontroso. È vero che anche Berlusconi disse un giorno… «a Feltri non si può dire nulla che se la prende e se ne va»? È vero, è successo. Nel 98 non mi trovavo più bene, ho avuto qualche screzio… allora me ne sono andato. Parliamo di libri, so che è una domanda banale ma ha un suo preferito? “Il Vittorioso”? Si quello è abbastanza interessante. Ne ho fatto un altro insieme a Furio Colombo, una cosetta rapida su fascismo e antifascismo e me lo ricordo con piacere. Però io non sono uno da libri anche se adesso ne è uscito un altro, perché a me piace fare il gior-


nalista. C’è un fatto, lo commento, lo descrivo, mi divertivo quando facevo l’inviato; mettermi tutti i giorni a scrivere 2 o 3 cartelle per tre mesi per fare un libro… è una cosa che non mi piace. Devo vedere subito il frutto del lavoro, sono “un quotidianista”. Ha iniziato la carriera a Bergamo scrivendo di Cinema: un caso o una passione? Sì ho iniziato a scrivere di Cinema anche se non ne capivo nulla. Pur di entrare nell’ambiente avrei fatto anche la necrologia. Era la mia passione, volevo entrare in un giornale. L’abbiamo vista fare l’opinionista al processo di Biscardi, ma ne sa di calcio? Sì, l’ho fatto tanti anni fa, ma anche adesso tutti i martedì ho una rubrica di calcio su “Tutto Sport”, uno dei tre quotidiani sportivi italiani. Io non sono un tecnico di calcio, anche se come giornalista del Corriere della Sera l’ho seguito. Andavo in giro anche se non scrivevo pezzi tecnici, mi mandavano per fare degli articoli d’ambiente. Però ho seguito anche la finale di coppa dei campioni a Barcellona tra il Milan e lo Steaua. Poi io ho giocato a calcio, male, ma mi piaceva, ero appassionato. Non sono mai stato un tifoso di quelli che si fanno anche il sangue amaro, però le partite in televisione, quando posso, le guardo volentieri. In quella trasmissione c’era anche suo fratello Ariel. Un caso… visto che di Ariel e di Mariella non si parla mai?

Sì, di mia sorella non si parla mai. Lei fa la sua vita, ha lavorato alla Previdenza Sociale, ha avuto due figli e poi è rimasta vedova. Ogni tanto ci vediamo. Mio fratello Ariel, anche lui è giornalista: lui sì che è un tecnico del calcio… proprio se ne intende. Ho letto che suo figlio Mattia da piccolo ha rischiato addirittura di morire ed è stato salvato da un medico omeopata. Cosa pensa dell’omeopatia? Io penso che la medicina migliore è quella che ti guarisce. Rilevo che a livello Europeo c’è un grande consumo di prodotti omeopatici e io stesso li uso. Per esempio c’è un prodotto, che si chiama “Influenzin”, che io uso ogni autunno e l’influenza non la prendo. Dopodiché se è autosuggestione o no… Un grande amore per i cavalli. Come nasce? Oltre ai cavalli anche i cani, i gatti… in genere gli animali mi piacciono molto. Il cavallo ha un fascino incredibile, per me è stato la base della civiltà dell’uomo. Si dice che Lei non vada mai in vacanza. Una leggenda? È vero, ma non è un sacrificio…per me la vacanza è un sacrificio. Andavo in vacanza al mare quando i bambini erano piccoli, ma non andavo in spiaggia perché non mi piaceva. Neanche da bambino mi piaceva andare in vacanza. C’è anche da dire che avendo una casa sulla collina, vicino a Bergamo, quando sono lì è già “come se fossi in vacanza”. 24oreNews

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LA SPOSA DELLO ZAR (CARSKAJA NEVESTA) Nikolaj Rimskij-Korsakov Opera in quattro atti Libretto di Il’ija Tijumenev Nuova Produzione

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a nona tra le quindici opere composte dal maestro russo, portata al debutto da Ippolitov-Ivanov a Mosca nel 1899, arriva per la prima volta sul palcoscenico della Scala. Il libretto è stato scritto da Il’ija Tjumenev, su soggetto dell’omonimo dramma di Lev Mej. Siamo alle porte di Mosca, verso la fine del ‘500. Lo Zar semina terrore e domina con la paura e la repressione mediante i suoi feroci cavalieri neri - esercito privato, polizia segreta e ordine para-monastico insieme. In cerca di una moglie, sceglie a prima vista una bellissima ragazza per farne la sua zarina. Solo che l’amavano anche altri due pretendenti, uno da lei gradito e l’altro no. Non è difficile immaginare che muoiano tutti, trattandosi di uno zar particolare: Ivan il Terribile, signore di

Direttore Daniel Barenboim Regia e scene Dmitri Tcherniakov Dal 2 al 14 Marzo 2014 Durata spettacolo: 2 ore e 40 minuti inclusi intervalli tutte le Russie fra i più spietati. Nella scena finale, la promessa sposa delira come una “Lucia” moscovita in preda a una dolce follia, drogata da una polverina alchemica che dovrebbe renderla anche orribile, da meravigliosa che era. Eppure, quest’opera storica sul crudele medioevo russo, non è tutta nera. Anzi, Rimskij-Korsakov la colora con cori spettacolari, canti e feste; e ne fa palpitare passioni contrastanti e profonde umanità. Daniel Barenboim torna alle sue origini russe nell’accettare di dirigere questo titolo mai andato in scena alla Scala, ma di grande piacevolezza musicale e dall’orchestrazione fascinosa. Lo mette in scena il regista russo Dmitri Tcherniakov, in un grande spettacolo del prestigioso teatro milanese in coproduzione con la Staatsoper Unter den Linden di Berlino.

LA SPOSA DELLO ZAR: APPUNTAMENTI

3 Marzo: 2, 5, 8, 11, 14 - ore 20.00

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ARTE E CULTURA

JEWELS

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e donne amano i gioielli e George Balanchine (1904-1983), il coreografo che più ha assecondato la danza al femminile realizzò un balletto rendendo loro omaggio. Jewels, presentato a New York il 13 aprile 1967, figura come eccezione, sia nell’originale repertorio di Balanchine che nella storia del balletto, essendo una lunga coreografia in tre “atti”, a serata intera, priva di spunti narrativi e guidata da un solo e unico tema: le pietre preziose. Balanchine fu ispi-

George Balanchine Balletto in tre atti Direttore David Coleman Coreografia George Balanchine Dal 9 Marzo al 4 aprile 2014 Durata spettacolo: 2 ore inclusi intervalli

rato dall’arte del disegnatore di gioielli Claude Arpels e scelse una musica che rivelasse l’essenza di ciascun gioiello (Gabriel Fauré, da Pelléas et Mélisande e da Shyloch per gli “Smeraldi”; il Capriccio per piano e orchestra di Stravinskij per i “Rubini”; estratti dalla Sinfonia n.3 in re maggiore op.29 di Čajkovskij per i “Diamanti”). Anche se accecato dall’abbacinante luce dei bijoux, Balanchine non rinunciò di certo ad attingere, anche in questo balletto, alle sue abituali fonti ispiratrici, ovvero la musica che in quel momento lo seduceva e i danzatori che più lo affascinavano. Ogni sezione di Jewels è differente per musica, colore e atmosfera. Emeralds richiama le danze ottocentesche del romanticismo francese. Rubies, frizzante e spiritoso, incarna appieno la collaborazione fra Stravinskij e Balanchine. Diamonds rievoca l’ordine e la grandeur della Russia Imperiale e del Teatro Mariinskij, dove Balanchine crebbe artisticamente.

JEWELS: APPUNTAMENTI

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pietre preziose di Mister B. Ricordi, nostalgie e proiezioni nel futuro di una nuova estetica classica” con Marinella Guatterini. Marzo: 9, 15 - ore 15.00; 12, 29 - ore 20.00 Aprile: 3, 4 - ore 20.00

ALTRI APPUNTAMENTI DI MARZO 3 1, 4, 6, 7 3 3 3 10, 13, 15, 31 3 13 3 16 3 17 3 24 3 25 3 31

ore 20.00 Il Trovatore ore 20:00 Ferruccio Furlanetto ore 20:00 Filarmonica della Scala ore 17.00 Ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’Accademia Teatro alla Scala ore 15:00 Filarmonica della Scala ore 20:00 Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ore 20:00 Maurizio Pollini: Ludwig van Beethoven; Kerlheinz Stockhausen ore 18:00 Prima delle prime – “Les Troyens” di Hector Berlioz ore 15:00 Solisti dell’Accademia di Perferzionamento per cantanti lirici della Scala 24oreNews

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CARTELLONE TEATRI MARZO TIEFFE TEATRO MENOTTI SIK SIK, L’ARTEFICE MAGICO Dall’1 al 9 marzo 2014 La storia tragicomica di un illusionista di terz’ordine alle prese con un’esibizione in cui tutto va storto. Sik-Sik si esibisce assieme alla moglie Giorgetta che lo accompagna in teatri di infimo livello. Per la riuscita di uno spettacolo, il mago è costretto all’ultimo momento a sostituire Nicola, assentatosi inopinatamente, con Rafele. La cosa provoca un’imbarazzante situazione allorquando Nicola rientra e la lite inscenata con Rafele causa lo smarrimento del lucchetto di scena; tutto ciò porta al misero fallimento dello spettacolo, con la moglie di Sik-Sik che rimane prigioniera nel baule e viene liberata con difficoltà dal mago. TEATRO NUOVO SUGAR, IL MUSICAL A QUALCUNO PIACE CALDO Dal 4 al 9 marzo 2014 La versione “musical” del celebre film del 1959 diretto da Billy Wilder. A raccogliere il testimone cinematografico che fu di Marilyne Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon, sono oggi una sensuale Justine Mattera e la coppia formata da Christian Ginepro e Pietro Pignatelli. Chicago 1929: Joe e Jerry, due musicisti squattrinati, assistono per caso alla strage di San Valentino. Per riuscire a sfuggire, si fingono donne in una piccola orchestra femminile dove incontrano Sugar, stupenda cantante del gruppo. Una esilarante serie di equivoci al ritmo dei vorticosi e spumeggianti anni ‘20. TEATRO LITTA COLTELLI NELLE GALLINE Dall’1 al 16 marzo 2014 Una giovane donna e suo marito William vivono in un villaggio e 12

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in un tempo imprecisati. Entrambi agricoltori e allevatori di cavalli, conducono una vita semplice, timorata di Dio, quasi primitiva. Primitivo è anche il loro rapporto, che li vede condividere il duro lavoro dei campi e quasi nient’altro, anche perché William - detto Pony William - preferisce dormire nella stalla con i cavalli, piuttosto che dividere il letto con la giovane e bella moglie. L’intreccio si complica quando la donna – di cui non verrà mai pronunciato il nome - si reca da Gilbert, il mugnaio del villaggio, al quale le dicerie di paese conferiscono un’aura diabolica e maledetta…

violentemente in scena e si affrontano sul palco con i propri strumenti in un delirio di prestazioni alternando umorismo, poesia e gags musicali in un incredibile programma che va da Bach ai Beatles, passando per Ennio Morricone, fino alle più bieche melodie da supermercato. Affabulatori dall’animo delicato e suadente fanno saltare in aria gli stereotipi musicali d’ogni tempo lasciando il pubblico estasiato dalla vertigine dei loro deliri poetici accompagnati sempre da un umorismo di estrema classe.

TEATRO DELLA LUNA CERCASI CENERENTOLA Dall’1 al 16 marzo 2014 Una carrozza, i rintocchi di mezzanotte, matrigna e sorellastre e una scarpetta di cristallo… La favola tra le più amate e raccontate, rivisitata da Saverio Marconi e Stefano D’Orazio che hanno voluto ambientarla negli anni ‘50, andando a ripescare le sensazioni e le emozioni della loro infanzia rimaste vivide tra i ricordi di quegli anni che hanno profondamente cambiato il mondo. Manuel Frattini, indiscusso punto di riferimento del musical italiano, sarà affiancato da Paolo Ruffini che torna in teatro dopo i successi in tv. Una commedia musicale piena di colore, allegria, magia, sentimento e divertimento. Per tutta la famiglia.

BARCLAYS TEATRO NAZIONALE THE BEST OF MUSICAL Dal 19 al 23 marzo 2014 Per celebrare il grande successo di pubblico riscosso dalle produzioni Stage Italia dal 2009 al 2013, arriva al Teatro Nazionale la produzione indipendente di un grande concert show interamente suonato e cantato dal vivo che, con i principali interpreti dei Musical Stage, ripercorre, attraverso i pezzi musicali più celebri, alcuni tra i più grandi spettacoli mai realizzati, da “ La Bella e la Bestia” a “La Febbre del Sabato Sera”. Sarà Chiara Noschese a firmare uno spettacolo che, incorniciato in scenografie disegnate per l’occasione, trasporterà lo spettatore attraverso differenti e fantastici mondi facendo rivivere le emozioni dei più grandi musical.

TEATRO FILODRAMMATICI DUEL Dal 13 al 23 marzo 2014 Torna l’irresistibile e divertente duello tra musica e comicità di Paul Staïcu e Laurent Cirade. Questi due eccezionali musicisti e stravaganti artisti irrompono

TEATRO ELFO PUCCINI Sala Shakespeare IL SERVITORE DI DUE PADRONI Dal 18 al 30 marzo 2014 Arlecchino, maschera immortale, è al centro del nuovo allestimento di Antonio Latella, artista capace di immergersi nelle trame più disparate, dal teatro an-

tico alle atmosfere del ‘900. Dietro la figura di Arlecchino (Truffaldino) la commedia si nasconde a se stessa, mente. Dietro agli inganni, ai salti, alle capriole del servitore più famoso del mondo la commedia mente agli spettatori: il personaggio che tanto li fa ridere è insieme tutte le menzogne e i colori degli altri personaggi. Giochi e malinconie, trepidazioni e burle, lazzi e bisticci incantano perché sempre attuali, e si ammantano di un cupo velo di disonestà, falsità, e menzogna.

PICCOLO TEATRO GRASSI PORNOGRAFIA Dal 13 marzo al 6 aprile 2014 È tratto dall’omonimo romanzo del 1962: bando alle pruderie, niente luci rosse in sala, ma un’indagine sul «vero voyerismo pornografico, quello verso se stessi, verso la propria parte negativa» con le parole del regista. Racconta la curiosa storia di due amici di mezza età, ospiti in una casa di campagna durante l’occupazione nazista della Polonia. I due non si danno pace del fatto che la figlia dei padroni di casa e un ragazzo a loro servizio, siano completamente indifferenti l’uno all’altra. Le dinamiche misteriose del desiderio e del sentimento sotto la guida del gioco teatrale concepito da Luca Ronconi, intessuto d’ironia.


INDIRIZZI TIEFFE TEATRO MENOTTI Via Ciro Menotti, 11 Orari: mar e giov-sab 21:00; dom 17:00; mer 19:30 TEATRO NUOVO Piazza San Babila, 1 Orari: mar-sab 21:00; dom 16:00 TEATRO LITTA Corso Magenta, 24 Orari: mar-sab 21:00; dom 16:00 TEATRO DELLA LUNA Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Orari: gio-sab 21; sab, dom 15:30 TEATRO FILODRAMMATICI via Filodrammatici, 1 Orari: mar, gio e sab 21; mer e ven 19:30; dom 16 BARCLAYS TEATRO NAZIONALE Via Giordano Rota 1 Orari: mar-sab 20:30; dom 15:30 TEATRO ELFO PUCCINI Corso Buenos Aires, 33 Orari: mar-sab 20:30; dom 16:00 PICCOLO TEATRO GRASSI Via Rovello, 2 Orari: mar, sab 19:30; mer-ven 20:30; dom 16:00

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Ph Giacomo Marchetti

ARTE E CULTURA

rtMeet è una galleria d’arte a due passi da Piazzale Loreto a Milano. È una realtà alternativa, giovane e dall’impronta internazionale. Nasce come network di idee ed eventi dedicati all’arte e alla cultura, con attenzione anche al mondo del sociale e aziendale. Negli ultimi anni ha collaborato con Unicef, Amref, Maimeri S.p.A. e con numerose Ambasciate e Consolati. ArtMeet è stata fondata da Alan D’Orlando, figlio e nipote d’arte e da Melissa Colangelo art organizer. Attenta al prossimo Expo 2015 che vedrà Milano al centro del Mondo, ArtMeet introduce l’arte internazionale emergente. Tra gli artisti norvegesi di sicuro interesse qualitativo e culturale ArtMeet invita a scoprire l’Opera di Astrid Sleire. La Norvegia è un Paese che regala molte tecniche e reinterpretazioni del

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A Milano l’artista norvegese Astrid Sleire presenta i suoi lavori dove il passato di un oggetto riemerge e diventa nuova creazione modo di creare arte, di sperimentare e di fare scultura. Astrid Sleire vede, raccoglie, rielabora e visualizza di nuovo, verso una nuova opera da produrre. La parola norvegese Opplett rappresenta la colonna sonora artistica della Sleire: opplett significa infatti cambiamento del tempo. Considerando che a Bergen, città norvegese nella quale l’artista risiede, ci sono 213 giorni di precipitazioni all’anno, il momento in cui il cattivo tempo sembra lasciare il posto alle aperture del cielo, è anche il momento in cui le sfumature del colore grigio catturano l’attenzione artistica della Sleire. La sua arte si fonda principalmente sul riuso di oggetti in ceramica a cui aggiunge calcestruzzo e materiali contrastanti alla ceramica. Astrid fa rivivere eternamente oggetti che hanno già una storia, creando così opere uniche che vanno a costruire anche origi-

nali installazioni. Il calcestruzzo come filo conduttore di una nuova vita. Il difetto di un oggetto diventa qualità potenziale che gli permette di diventare opera d’arte e il grigio è il colore che unisce il contesto in cui l’artista si trova e il materiale che utilizza. ArtMeet è lieta di avere ricevuto in occasione dell’evento Spaziovivo, lo scorso 13 febbraio a cui l’Artista Sleire ha partecipato, il patrocinio della Ambasciata di Norvegia. ArtMeet Gallery Milano Via Antonio Porpora, 14 www.artmeet.eu

Ph Giacomo Marchetti

Ph Giacomo Marchetti

NORVEGIA TERRA DI BELLEZZA


CARTELLONE MOSTRE MARZO PALAZZO MORIGGIA Belle Epoque. Il segno elegante di Dalsani Illustratore e caricaturista, Giorgio Ansaldi (1844-1922), in arte Dalsani, fu uno dei disegnatori più acuti del panorama artistico a cavallo tra ‘800 e ‘900. Acuto osservatore della società a lui contemporanea, Dalsani collaborò con le principali testate periodiche umoristiche e di costume del tempo. Presso il Museo del Risorgimento di Milano e il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, sono allestiti due distinti percorsi volti a presentare le diverse anime dell’artista piemontese e gli ambiti in cui operò. A Milano il percorso espositivo si articola in sezioni tematiche che affrontano il tema della moda, della società del tempo, del nuovo ruolo assunto dalla donna, della diffusione delle riviste periodiche e del progresso delle tecniche di stampa. Fino al 16 marzo 2014 HANGARBICOCCA Micol Assaël. ILIOKATAKINIOMUMASTILOPSARODIMAKOPIOTITA La mostra comprende alcune delle più importanti installazioni e due opere inedite dell’artista 34enne. Micol Assaël, nata in Italia ma vissuta quasi sempre all’estero, si è presto distinta come una delle voci più originali dell’arte europea e ha esposto nelle più importanti biennali e in numerosi musei tra cui il Palais de Tokyo di Parigi e la Kunsthalle di Basilea. Fenomeni fisici, magnetismo, ingegneria elettrica, così come la loro interazione con il corpo umano, sono elementi centrali nella sua ricerca artistica. Fino al 4 maggio 2014 16

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MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE Brain. Il Cervello, istruzioni per l’uso Una grande mostra che guida il visitatore alla scoperta della biologia e della chimica del cervello, su come esperienze e traumi ne condizionino lo sviluppo, sul ruolo che la memoria ha nella formazione di un individuo e come la sua assenza lo possa rovinare, ma anche attraverso tutto ciò che al cervello è legato: sentimenti, emozioni, ragionamento e pensieri che veicolano i processi decisionali nel nostro quotidiano. Un allestimento sensoriale estremamente coinvolgente, ricco di giochi e filmati. Fino al 13 aprile 2014 PALAZZO REALE Vassily Kandinsky Una grande retrospettiva monografica dedicata al padre della pittura astratta. In esposizione oltre 80 opere dalla collezione del Museo Centre Pompidou di Parigi esposte in rigoroso ordine cronologico, organizzate in quattro sezioni che si sviluppano lungo otto sale. Il percorso espositivo approfondisce la carriera di Kandinsky e il contesto socioculturale in cui l’artista moscovita sviluppò la sua inconfondibile poetica. Fino al 27 aprile 2014 WOW SPAZIO FUMETTO 100 matite per PINOCCHIO La storia del burattino più famoso del mondo attraverso le matite degli illustratori, dei fumettisti e degli animatori che lo hanno interpretato fino a oggi, con un percorso inedito e affascinante. Il cuore della mostra sarà il romanzo stesso, che sarà possibile leggere (o rileggere) integralmente arricchito da immagini

tratte dalle numerose versioni illustrate e dalle riduzioni a fumetti dei maggiori fumettisti italiani. In mostra la prima versione a fumetti, disegnata da Carlo Cossio, pubblicata dal 1937 sulle pagine di un settimanale intitolato proprio Pinocchio, di cui saranno esposti i numeri originali. Fino al 23 marzo 2014 TRIENNALE DESIGN MUSEUM GOLA - Arte e Scienza del gusto È proprio vero che “de gustibus non disputandum est”? La mostra sfida il vecchio adagio per esplorare uno dei sensi più complessi del nostro corpo, il gusto appunto, in un percorso che attraversa cinque aree tematiche e che stimola tutti i sensi, tra video di approfondimento scientifico e opere di star dell’arte contemporanea come Marina Abramović, Sophie Calle, Christian Jankowski, Hannah Collins o Ernesto Neto. Partendo da “i dilemmi dell’onnivoro”, si prosegue con “i sensi del gusto”, poi “buono da pensare”, “i segreti del cibo spazzatura” ed infine la “ricostruzione del gusto”. Fino al 12 marzo 2014 CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO Da Gerusalemme a Milano. Imperatori, filosofi e Dei alle origini del Cristianesimo In occasione dei 1700 anni dalla promulgazione del cosiddetto Editto del 313 d.C., con cui l’imperatore Costantino, proprio dal Palazzo Imperiale di Milano (di cui restano tracce a poche decine di metri dal Civico Museo Archeologico) concesse libertà di culto in tutto l’Impero ponendo le basi per l’affermazione del Cristianesimo come religione di Stato, la

mostra illustra il contesto storico, politico e religioso in cui è nato il Cristianesimo e le correnti filosofiche e religiose che interagiscono con il suo progressivo affermarsi tra il I e il IV secolo d.C., nonché i complessi rapporti tra la Chiesa Cristiana e il potere imperiale. Il percorso espositivo, articolato in sei sezioni, è visitabile nella cripta cinquecentesca della Chiesa di san Maurizio. Fino al 20 giugno 2014 GALLERIA CARLA SOZZANI Blumenfeld Studio New York 1941-1960 Erwin Blumenfeld è tra le figure più influenti e innovative della fotografia del ventesimo secolo. Un artista con una percezione dell’arte, della moda, della pubblicità unica nel suo genere, caratterizzata da una continua sperimentazione. La mostra si concentra sui lavori che realizza nel suo studio di Central Park a New York durante la Seconda Guerra Mondiale e i successivi anni del boom economico. Dalla fotografia di moda alle campagne pubblicitarie, dai ritratti di personalità, ai manifesti della propaganda, fino ai lavori sperimentali che oggi sono stati riconosciuti come significativi e determinanti per lo sviluppo della fotografia contemporanea. Fino al 30 marzo 2014


PALAZZO MORIGGIA Via Borgonuovo, 23 Orari: mar-dom: 09:00-13:00 e 14:00-17:30 HANGARBICOCCA Via Chiese, 2 Orari: mer-dom: 11:00-24:00 MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE Corso Venezia, 55 Orari: lun: 09:30-13:30; mar-dom: 09:30-19:30 Giovedì fino alle 22:30 PALAZZO REALE Piazza del Duomo, 12 Orari: lun: 14:30-19:30; mar, mer, ven e dom: 09:30-19:30; gio-sab: 09:30-22:30 WOW SPAZIO FUMETTO Viale Campania, 12 Orari: mar-ven: 15:00-19:00; sab-dom: 15:00-20:00 TRIENNALE DESIGN MUSEUM Viale Emilio Alemagna, 6 Orari: mar-dom: 10:30-20:30; gio: 10:30-23:00 CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO Corso Magenta 15 Orari: mar-dom: 9:00–17:30 GALLERIA CARLA SOZZANI Corso Como, 10 Orari: lun-dom: 10:30–19:30; mer-gio: fino alle 21:00 24oreNews

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ELEGANTE FEMMINILE ROMANTICA A cura di FRANCESCA RICOTTI

cco come sarà la donna Marras della P/E 2014. Ispirandosi alle sculture stravaganti dell’artista americana Kathy Ruttenberg, Antonio Marras ha dato sfogo alla sua poetica creatività trasformando, per la prossima stagione, gli abiti in grandi tele dipinte a mano. Così su top, gonne, tuniche, camicie, abiti al ginocchio e da sera, prendono vita giardini in fiore, rose e farfalle, volti e corpi stilizzati. Le forme fanciullesche di capi spalla ampi e corti incontrano i colletti arrotondati, ed è un continuo scambio tra consapevole grazia e ingenua vanità. Se il giorno si veste di capi spensierati e ingenui per la sera la donna Marras non rinuncia a vestiti lunghi e sinuosi. Tessuti lievi e leggeri come l’organza e la duchesse vengono sporcate da barocchismi, pizzi e pietre grezze a ricamo. La collezione è impalpabile anche nei colori: nero, avorio e tutta una serie di tinte pastello, tinte care alla maison. La poesia di Marras riesce, ancora una volta, a tradursi in moda.

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COLLEZIONE P/E 2014

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Missoni

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Salvatore Ferragamo

MILANO MODA UOMO John Richmond

L’ELEGANTE ED IL CLASSICO A cura di GAETANO RAGONA

legante e sobrio ma anche casual, eccentrico fino a diventare trasgressivo: un uomo dalle mille sfaccettature quello del prossimo Inverno, secondo le proposte degli stilisti di Milano Moda Uomo che hanno solcato le passerelle di gennaio. Accanto alle classiche nuance di stagione quali nero, blu, grigio, marrone e cammello, ampia gamma cromatica con le sfumature del verde, il giallo, l’arancione, il rosso ed il blu cobalto. A dominare, tuttavia, saranno i motivi tartan, damier, pois, argyle ed il gessato. La silhouette degli abiti e dei capispalla diventa morbida secondo un concetto di tailoring rilassato e sensuale. I completi si arricchiscono di un elemento retrò: il panciotto, che ridisegna il look e definisce l’addome, slanciando l’intera figura (Etro). Nonostante questo sia stato un inverno mite, ci si prepara ad un freddo polare da dolcevita e sciarponi nonchè da pelliccia (John Richmond), ma

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il vero must è l’astrakan nero, splendido nella versione di Ermanno Scervino con interno blu cobalto. Vera protagonista delle passerelle: la mantella, presentata in lana a trama grossa (Daks) in cashmere (Ermanno Scervino) ed in tessuto tecnico (EA7), estremizzata fino a diventare coperta tricot da indossare sulle spalle (Missoni). Le calzature hanno la fibbia al posto dell’allacciatura. Church’s propone la classica inglese con un nuovo modello: Lambourn; doppia fibbia ed in vitello spazzolato è disponibile in colori quali il verde, l’alluminio, il nero, il marrone. Altra novità da Church’s, le classiche Sovereign proposte in tessuti inglesi quali il tweed, il principe di Galles ed il madras. Per la collezione Autunno-Inverno 2014 Car Shoe presenta una nuova versione sneaker che rievoca le forme delle classiche pedule da montagna. La tomaia interamente realizzata in vitello scamosciato ha una speciale imbottitura e lacci colorati a contrasto, mentre la suola tecnica è caratterizzata da un doppio strato con fondo trasparente.


Vivienne Westwood

Frankie Morello

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TREND MODA UOMO A/I 2014-2015

Ermanno Scervino

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Roberto Cavalli

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Versace

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Courtesy: I love - Models Management Milano

In questa foto: Ja Rule; sotto da sinistra: Philipp Plein; Stephen James; Emis Killa. Nella pagina a fianco: Angel Haze e il dj Marcelo Burlon

TREND MODA UOMO A/I 2014-2015 Courtesy: Logos PR

Courtesy: Logos PR

Trend non solo sui capi d’abbigliamento, ma anche nei casting per la scelta degli indossatori da passerella. Ricercatissimi per presentare le proposte dell’Autunno/Inverno 2014-15, infatti, i modelli completamente tatuati, le cui proposte degli stilisti hanno sicuramente esaltato quelle che, di fatto, possono considerarsi delle “opere d’arte”, frutto della maestria di esperti tatuatori internazionali. Fra tutti, si sono fatti notare: James Edward Quaintance III da John Richmond e Stephen James da Philipp Plein. Trend confermato anche nel parterre di ospiti in first row tra i quali Fedez da John Richmond, Emis Killa e Francesco Facchinetti da Philipp Plein con tatoo ben in vista.


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er il tempo libero, grande ritorno del denim (Dsquared2), e del bomber rivisitato in materiali caldi che trasformano con un tocco formale un capo sportivo. Gli uomini dallo spirito aggressivo avranno a disposizione giacche con elementi shining quali catenine d’acciaio e swarovski nonché biker in pelle con effetto optical (John Richmond); la sera potranno splendere con giacche d’oro (Daks). Per i giovani dall’animo streetwear, sarà l’anno dei pattern grafici (Vivienne Westwood), delle stampe (Roberto Cavalli e Frankie Morello) e delle

Courtesy: Logos PR

La Fashion Week non è solo passerelle, ma anche after show. Ancora una volta, l’indiscusso primato per il best party va riconosciuto a Philipp Plein che riesce sempre a stupire i propri ospiti con scenografie di volta in volta diverse ed effetti luci/video e musica che coinvolgono i partecipanti. Dj set composto di ospiti internazionali che hanno regalato performance indimenticabili e travolgenti: quest’anno la scena è stata di Angel Haze, rivelazione mondiale del rap, seguita a sorpresa dal rapper ed attore statunitense Ja Rule per poi ballare fino a tarda notte con l’elettro/deep music di Marcelo Burlon. Un party la cui riuscita è merito non solo della splendida cornice del Teatro Alcione di Piazza Vetra nella quale si è tenuto l’evento, ma anche dei partecipanti che hanno sfoggiato dei look in linea con lo stile di Philipp Plein. Dunque un tripudio di pelle, swarovski, elementi punk, metal e street su modelli, It Girls, testimonial e fashion victims: per una sera si è dimenticato di trovarsi a Milano per essere catapultati, con l’immaginazione, oltreoceano in un party dal sapore newyorchese.

scritte (MSGM), fino alle declinazioni più dark con teschi giganti (Philipp Plein). Chi ama lo stile cowboy, troverà in Versace una stravaganza ai limiti dell’erotico con pantaloni in pelle e paracolpi in evidenza, giubbotti matelassé tempestati di borchie e maxi accessori gold al collo. É con Philipp Plein, però, che il riferimento al Selvaggio West diventa chiaro e definito attraverso simboli quali le pistole incrociate e l’antico “Buffalo skull”. Un luxury cowboy che ama il lusso estremo nelle sue declinazioni del black shiny e mat. Ad ogni personalità e carattere il proprio stile, per fare della Moda uno strumento di comunicazione del proprio ego. Dsquared2

Courtesy: Logos PR

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Prodotto e distribuito da Simona Milano Sas

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T-SHIRT PARLANTE. I messaggi questa stagione lasciateli sulle vostre magliette.

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GONNA PLISSÉ. Che sia corta o alla caviglia la vostra gonna per la prossima stagione deve avere tante piccole pieghe.

Miu

Miu

I CAPI DA NON PERDERE

OCCHIALE DESIGN. Forme e volumi che nascondono lo sguardo con eleganza.

Non c’è modo migliore per sconfiggere il freddo, la pioggia e la neve di pensare al nostro guardaroba primaverile!

Gucci

È l’ossessione dell’anno, tutti gli accessori le hanno, dalle borse alle scarpe.

CROP TOP. Avete già smesso di allenare i vostri addominali? Sbagliato! Anche questa stagione il trend del crop top non accenna a perdere terreno.

DÉCOLLETÉES STAMPATE. Allungano la gamba e sono sexy da morire.

Vi piacciono i gioielli? Allora lasciate che si vedano!

Givenchy

GIOIELLO STATEMENT. Bottega Veneta

Kenzo

FRANGE.

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HI TECH NEWS di ALBERTO ZONNA

ARRIVANO GLI ELETTRODOMESTICI INTELLIGENTI

Vivere al meglio la propria casa

Gli elettrodomestici vivono insieme alle persone, sono cioè parte delle nostre case ed è per questo che abbiamo bisogno di dispositivi capaci di migliorare e arricchire la vita quotidiana con soluzioni di design che si adattano a tutti gli spazi e caratterizzate da tecnologie innovative ed ecosostenibili. Ormai è solo questione di tempo prima che nelle nostre case arrivino elettrodomestici “smart” e Samsung fa il primo passo verso la creazione di dispositivi “intelligenti”.

BLUE CRYSTAL: LAVATRICE WI-FI Il vero fiore all’occhiello è la nuova lavatrice Blue Crystal, intelligente e green, che si collega tramite Wi-Fi alla rete di casa per essere controllata da un qualsiasi smartphone o tablet. Stesso principio di funzionamento è previsto nel nuovo frigorifero Food ShowCase. Dotata di un oblò over-size, di un display a colori da 5’’ interamente touchscreen questa lavatrice semplifica al massimo le operazioni di lavaggio, grazie a speciali sensori in grado di riconoscere il carico ed il livello di sporco, in base ai quali riesce a decidere la quantità d’acqua e di detersivo necessari, nonché la temperatura ed il ciclo di lavaggio più adatti.

ASPIRAPOLVERE F700 SMARTSWING Dotata del sistema Motion Sync Design, è stata progettata per seguire i movimenti che compie chi la controlla, rispondendo dolcemente ad ogni gesto senza il minimo sforzo e muovendosi su tutti i tipi di superficie. È dotata di nuovissime caratteristiche, come gli accessori integrati nel manico, l’impugnatura dotata di comandi a infrarossi ed il sensore polvere che, posizionato alla base del tubo, passa da rosso a verde quando rileva che la zona è stata completamente pulita.

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FRIGORIFERO FOOD SHOWCASE È dotato di una capacità di 834 litri, oltre ad una grande flessibilità degli spazi interni; aiuta gli utenti ad ottimizzare la conservazione quotidiana degli alimenti, perché si compone di due sezioni: l’area ShowCase e l’area InnerCase. Mentre la prima è destinata a cibi di uso continuo, come bibite o merende, la seconda area è più interna e serve per la conservazione degli alimenti utilizzati meno frequentemente durante la giornata, che necessitano di un ambiente chiuso ed isolato per preservarsi al meglio (verdure, frutta, formaggi). La InnerCase rimane isolata anche quando la ShowCase viene aperta. Il sistema Twin Cooling Plus permette una gestione separata e indipendente dei flussi d’aria per entrambi i vani.



Impronte Photography

AUTO & WEDDING

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A cura di GAETANO RAGONA

QUATTRO SPOSE PER QUATTRO MERCEDES Al #MercedesBenzWedding con Enzo Miccio 28

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Courtesy di Enzo Miccio Press-Office

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l 99% delle mie spose non ha dubbi con quale automobile arrivare in chiesa: vogliono una Mercedes!». Così ha esordito Enzo Miccio raccontando la sua pluriennale esperienza nel campo dell’event and wedding planning, partner dell’evento #MercedesBenzWedding tenutosi venerdì 14 febbraio presso l’Hotel Magna Pars Suites, in via Tortona 15, Milano. Una lunga storia d’amore quella che lega la Stella alle donne e che risale a ben 125 anni fa con il primo leggendario viaggio di Bertha Benz al volante della Patent-Motorwagen, prima automobile della storia. Un sentimento coronato proprio il giorno di San Valentino, durante il quale il wedding planner più famoso d’Italia è stato chiamato ad organizzare un vero e proprio matrimonio tra sposa e l’autovettura che più la contraddistingue. A ciascuna personalità, infatti, un’automobile che la rispecchi: la Classe A per una donna dallo spirito anticonformista, che evade le convenzioni nel suo modo di essere alternativo; la Classe B per una donna sportiva e pratica che apprezza di un’auto la versatilità; la GLA per una donna dinamica dallo spirito grintoso che non segue gli schemi e pre-

dilige lo stile libero; la CLA per una donna d’avanguardia, avveniristica e contemporanea. Una celebrazione in cui nulla è stato lasciato al caso, con tanto di spose in splendidi abiti Nicole Spose, buffet nuziale e l’immancabile wedding cake con dei cake topper davvero d’eccezione. Ciascun invitato ha avuto modo di partecipare attivamente all’evento e di diventare allo stesso tempo protagonista ed oggetto delle cure degli hair stylist Paul Mitchell, per poi passare al make up by Pupa; ad accentuare questo momento di puro relax, anche la possibilità di sorseggiare i sofisticati thé Kusmi Tea. Circondati da una tale wedding atmosphere, le meno superstiziose non hanno resistito alla tentazione di provare gli splendidi abiti da sposa dell’atelier piemontese, immortalando il momento negli scatti degli studenti di fotografia dell’Accademia John Kaverdash. Una serata all’insegna del glamour e dello stile, in cui il sogno del Sì ha avuto modo di concretizzarsi. Diciamo che le chiavi in mano di una Mercedes Benz possono ben sopperire alla mancanza di un solitario all’anulare sinistro e, a quanto pare, anche a quella di uno sposo in carne ed ossa.


A CASA DI…

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na domenica pomeriggio di qualche mese fa ricevo un invito da un caro amico, Vittorio Grazi che mi dice: «Se oggi pomeriggio sei libero ti andrebbe di visitare la casa-museo Boschi Di Stefano?». Non poteva farmi un invito più bello e tre ore dopo varcavo il cancello del civico 15 in Via G. Jan a Milano. La città meneghina vanta quattro case-museo che meritano d’essere citate, il museo Bagatti Valsecchi, il museo Poldi Pezzoli, Villa Necchi Campiglio (di cui abbiamo già scritto sulla nostra rivista - ndr) e la casa-museo Boschi Di Stefano. Ma andiamo per ordine. I coniugi Marieda Di Stefano e Antonio Boschi, sposatisi nel 1927, andarono ben presto ad abitare in una palazzina a due passi da C.so Buenos Aires realizzata dal padre di lei, Francesco Di Stefano, costruttore edile nonché collezionista d’arte. Lo stabile, edificato fra il 1929 e il 1931 su progetto di Piero Portaluppi, è un edificio di tre piani, oltre il piano rialzato. Questa casa di abitazione - che Por-

CASA - MUSEO BOSCHI DI STEFANO

IN VIAGGIO CON ANTONIO E MARIEDA A cura di LUCA MEDICI

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Civico Archivio Fotografico - Milano

taluppi amava chiamare “Villa” (come Villa Necchi Campiglio, sempre da lui progettata con dettagli architettonici di assoluta bellezza che possiamo ritrovare anche nel palazzo di Via Jan), vanta elementi originali dell’epoca e subito ci si sente trasportati nel passato. I pavimenti del passo carraio, le ringhiere, i cancelli, il vano scala, l’ascensore e tutti i dettagli sono perfettamente in stile Art Dèco italiano. Un mix di elementi, ancora oggi moderni e funzionali che caratterizzano questa residenza. Salendo la bella rampa di scale (il corrimano e la ringhiera sono di una bellezza rara), al secondo piano, si trova l’appartamento di Marieda e Antonio. Spazioso, luminoso e dalla classica disposizione ordinata dell’epoca, questa CasaMuseo non è solo architettura, bensì raccoglie una delle collezioni d’arte private più vaste che abbia mai visto! Oltre duemila opere sono state donate da Antonio Boschi nel ‘74 al Comune di Milano, di cui una selezione di circa trecento esemplari sono dal 2003 qui visibili al pubblico. Questa collezione rappresenta una testimonianza della storia dell’arte italiana del XX secolo, infatti spazia dal primo decennio del Novecento alla fine degli anni Sessanta. Nel 1998 nasce la Fondazione Boschi Di Stefano che, insieme al Co30

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mune di Milano, ha curato il restauro dell’abitazione. Nelle undici stanze le opere sono state collocate seguendo un criterio di successione cronologica. La visita è facilitata da pratiche schede di lettura con la specifica tecnica di ogni opera esposta. Purtroppo è rimasto poco degli arredi originali (va detto che i coniugi Boschi Di Stefano amavano talmente tanto l’arte che la parte degli arredi non è mai stato un punto di forza di questa casa), ma, con un grande sforzo e tanta ricerca da parte della Fondazione, oggi sono esposti nella Casa-Museo mobili e lampadari consonanti con lo stile dell’edificio e con le diverse epoche artistiche ivi riunite (stupenda la sala da pranzo progettata da Mario Sironi nel 1936). Le varie stanze comunicano tramite bellissime porte a doppio battente e l’atrio d’ingresso è un trionfo di luce e forme geometriche tipiche del periodo. Nell’abitazione è possibile vedere diverse ceramiche della stessa Marieda che, al piano terra, aveva fondato una scuola artistica di ceramica. La passione per l’arte ha spinto i coniugi Boschi Di Stefano, come mi ha raccontato la Dott.ssa Rusconi, Direttrice culturale della Fondazione, a “tappezzare” letteralmente l’intera dimora di opere d’arte. Pensate che hanno fissato dei quadri addirittura sui battenti


A CASA DI… Nella pagina a finaco in senso orario: Marieda Di Stefano e Antonio Boschi a Bruxelles nel 1930; la stanza dedicata a Lucio Fontana; la scuola di Parigi; una scultura di Mario Sironi

Gabriele Basilico

In questa pagina, dall’alto in senso orario: L’Informale di Pietro Manzoni; la sala del Novecento italiano; i nucleari, spazialisti e la camera da letto di Marieda Di Stefano e Antonio Boschi

delle porte! Ma gli aneddoti non finiscono qui, l’Avv. Ezio Antonini, Presidente della Fondazione, mi ha raccontato che Marieda ed Antonio portavano a casa le opere ancora umide onde evitare che venissero vendute prima ad altri. Potremmo scrivere un libro sulla storia di questa fantastica coppia, ma adesso voglio percorrere con voi un viaggio ideale in questa incantevole Casa-Museo, partendo dalla cosa più importante: la disposizione delle opere. All’ingresso si trovano i ritratti dedicati ai coniugi Boschi e subito, sulla sinistra, c’è un corridoio con tele di Severini e di Boccioni. Su questo corridoio si aprono due porte, la prima riguarda il bagno padronale, con ancora alcuni elementi originali e con la nicchia della vasca centrale speculare alla nicchia dello specchio sul lavello, mentre la porta di fronte fa da ingresso alla stanza del “Novecento italiano” con quadri di Funi, Marussig, Tozzi, Carrà e Casorati. Subito dopo si entra nella “sala Sironi”, interamente dedicata all’artista (belle le sculture di Arturo Martini). Pochi passi dopo la mia preferita, che comprende opere del “Gruppo di Corrente”, sette Morandi e sei de Pisis. I Chiaristi sono concentrati in un piccolo corridoio mentre nell’ambiente successivo troviamo gli

“Italiens de Paris”: Campigli, Paresce, Savinio e De Chirico. La “sala Fontana” racchiude una preziosa raccolta di venti opere, mentre le ultime due stanze sono dedicate ai postcubisti picassiani, ai nucleari, agli spazialisti e ai pittori informali (meritano i due Achrome di Piero Manzoni). Molti dei quadri della collezione sono esposti al Museo del Novecento, aperto al pubblico dal 2010. La casa si completa di un bellissimo pianoforte a coda Bechstein, alcuni violini che Antonio Boschi amava suonare, preziosi lampadari di epoche diverse (veramente originale, nell’ultima stanza, il lampadario dell’Arch. Alessandro Mendini, nipote dei coniugi Boschi) ed arredi originali come il panchetto dell’ingresso e il radiogrammofono prodotto dalla “IMCA Radio” di Alessandria. Presso la Casa-Museo sono presenti “quaderni tematici” che possono aiutare i visitatori a comprendere ancora meglio le opere, gli arredi e degli album con foto della famiglia. Vi consiglio una visita al sito www.fondazioneboschidistefano.com, ma soprattutto ad una visita di persona alla bellissima residenza, ricca di dettagli tutti da scoprire! www.my-home.biz

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HOME DESIGN

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A cura di LUCA MEDICI www.my-home.biz

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IL DESIGN “RINNOVABILE”

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L’arte che vive due volte Mara Fiore, Eugenio Loreto e Daniela Pugliese sono tre maestri del restauro. Ogni loro pezzo è fatto rigorosamente a mano e si tratta di oggetti unici e non riproducibili. Dall’osservazione del quotidiano e dalla sapienza dei grandi maestri del passato, nascono e si trasformano oggetti dalla creatività inaspettata. Replicare una finitura, una texture, un colore vintage oppure semplicemente dare nuova vita a oggetti scalfiti dal tempo. La lavorazione in scagliola, realizzata in varie forme e gusti cromatici, è il loro marchio di fabbrica, il loro vanto; quest’arte ormai perduta, comparsa ai primi del Cinquecento, vede le sue origini quando era in auge il commesso di marmi e pietre dure, costosissimo e composto da

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uando si parla di design spesso si associa l’immagine di un oggetto ultramoderno, quasi futuristico, ma il design moderno è anche quello che prende spunti dal passato. Il tempo che trascorre ci fornisce elementi di spunto unici, per utilizzare un termine caro al nostro settore scrivo “evergreen”, sempre verdi. Passano gli anni e ci sono persone che sanno prendere dal passato per creare il presente ed il futuro, come? Modificando l’estetica di un vecchio mobile, un lampadario vintage o di un oggetto non attuale e, con maestria e fantasia, renderlo odierno. MEDART è proprio questo, un laboratorio di idee capace di trasformare un oggetto datato in un oggetto attuale, che ben si armonizza agli arredi moderni e minimal che oggi caratterizzano il mondo del design.


materiali non sempre facilmente reperibili. Per ovviare a questi due fattori dovette nascere l’idea di realizzare un materiale che avesse l’aspetto del marmo ma che risultasse di lavorazione più rapida ed economica, nata quindi quale imitazione del mosaico e dell’intarsio marmoreo, ha finito per superarlo in bellezza. Portata avanti da pochi artigiani fiorentini, che ancora la eseguono, ha sempre affascinato Mara Eugenio e Daniela. Questa

tecnica è come se condensasse in sè tutte le tecniche artistiche: c’è il disegno preparatorio, c’è l’incisione con la punta secca, c’è il gusto per il colore (la meschia che è inserita nell’intarsio), c’è il lavoro di scalpello e martello per creare gli intarsi e c’è il lavoro quotidiano, faticoso, della lucidatura a mano. La giusta vanità di MEDART nasce quindi dall’essere la sola realtà meridionale ad eseguire quest’arte antica e di riproporla in tutto il suo splendore sia nei componimenti classici che in quelli in chiave moderna. Troverete tra le loro produzioni anche oggetti trovati per strada o in qualche vecchia soffitta. Il lavoro di questo laboratorio si divide in due fasi ben distinte: in una prima fase c’è l’intervento di restauro vero e proprio, gli oggetti vengono riportati alla loro funzione e resi fruibili. Si passa poi alla fase di “rivisitazione”, spesso è proprio il pezzo che “suggerisce” un decoro, un colore o una finitura. Degna di nota è la produzione artistica e

di design, che si avvale dell’esperienza e della collaborazione di importanti studi di progettazione, anche in questo caso, tutto nasce dalle fantasie di Mara, Eugenio e Daniela che non sono lontani dalla conoscenza, anche se Einstein era solito dire “che la fantasia vale più della conoscenza”. In queste realizzazioni il richiamo alle loro esperienze professionali rimane integro: il lavoro artigianale e manuale è ben visibile, così, un semplice pezzo di legno diventa sedia, nobilitato dalle volute in rame e dai fiori in ottone oppure un paravento ci rimanda ad immagini liberty da cinema anni 30, le mani modellano la resina per creare la “sedia mostro”, arricchita da una finitura a finto marmo. C’è dunque un sottile filo conduttore che unisce le opere ed è il lavoro manuale, artigianale, rivolto sempre alla lezione dei maestri del passato e all’amore per quello che fanno quotidianamente! www.medartdesignsrl.com

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MILANO SI RACCONTA

UK-ITALY BUSINESS AWARDS

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casa Massimo Tononi e Raffaele Jerusalmi, rispettivamente Presidente e CEO di Borsa Italiana S.p.A. La serata, accompagnata da una raffinata cena di gala, è stata introdotta da Tiziana Marcuccio, Responsabile del Gruppo Investimenti di UKTI Italia. UKTI aiuta le aziende con sede nel Regno Unito ad affermarsi sui mercati globali e assiste le imprese di tutto il mondo interessate a realizzare investimenti di qualità oltremanica. Durante lo scorso anno finanziario l’Italia si è collocata al terzo posto tra gli investitori stranieri per numero di progetti, a conferma del continuo interesse dimostrato dagli imprenditori italiani verso il Regno Unito, nonché del dinamismo delle relazioni bilaterali tra Regno Unito e Italia.

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Sopra: le Aziende premiate

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Le foto di questo servizio sono di Fiorenzo Galbiati

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e eccellenze italiane nell’imprenditoria e nella cultura sono state protagoniste della VII edizione dei premi UK-Italy Business Awards, che si è svolta a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, la sera del 23 gennaio. Il Governo britannico ha celebrato i successi degli investitori italiani che nel 2013 hanno scelto il Regno Unito per i propri piani di crescita e internazionalizzazione. La cerimonia, organizzata dal Consolato Generale Britannico di Milano e da UK Trade & Investment (UKTI), ha visto la presenza di due ministri e altri ospiti illustri in rappresentanza di Regno Unito e Italia. Le aziende premiate: Moleskine, Tratos Group, Seda Packaging Group, Assicurazioni Generali, Iconsulting, Reflex&Allen, Sisvel, SpaceOnVip, Zambon, TerniEnergia, Objectway e Investindustrial. Ha ricevuto il premio “Sport is Great” la manifestazione del Giro d’Italia, che quest’anno avrà inizio a Belfast, nell’Irlanda del Nord: per l’occasione la Maglia Rosa è stata presentata per la prima volta fuori dal contesto della competizione. Anche quest’anno l’evento ha dato un forte risalto agli UK-Italy Innovation Awards, categoria dedicata alle giovani imprese in rapida crescita, vincitrici delle numerose business competition organizzate o supportate da UKTI in Italia nel 2013. Tra gli ospiti d’onore dell’evento Michael Fallon (Ministro di Stato britannico per il Business e l’Energia), Flavio Zanonato (Ministro dello Sviluppo Economico), Christopher Prentice CMG (Ambasciatore di S.M. Britannica in Italia) e Vic Annells (Console Generale a Milano e Direttore Generale di UKTI Italia). Accanto a loro i padroni di

Il Regno Unito celebra gli investitori italiani A cura di DARIO BORDET

A fianco da sinistra: Vic Annells, Flavio Zanonato, Michael Fallon, Christopher Prentice; sopra: Vic Annells, Riccardo Taranto, Andrea Monti

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MILANO SI RACCONTA

MUSICAL! AWARD 2013 www.

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Al teatro Manzoni gli Oscar del musical italiano

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utto esaurito” al Teatro Manzoni di Milano, lo scorso 20 gennaio, alla serata di premiazione del Musical! Award 2013 e del Premio Etta Limiti Musical 2013, organizzata da Paolo Limiti. I premi, rivolti agli spettacoli che hanno visto il loro debutto alle ultime due stagioni, nel periodo compreso tra il 15 settembre 2011 ed il 15 maggio 2013, sono stati assegnati grazie ai voti raccolti dal pubblico da casa e da 7 giurati selezionati tra qualificati esperti teatrali. Presenti all’evento, interamente o in gran parte, i cast di “Ag-

A cura di GLORIA LANGE


In questa pagina da sinistra in senso orario: il Musical Frankenstein Junior; Antonio Provasio con Enrico Dal Ceri dei Legnanesi con il premio e Paolo Limiti; Simone Leonardi; Justine Mattera

Nella pagina a fianco: Loretta Goggi; Paolo Limiti con la nipote di Wanda Osiris Fiorenza Lualdi Locatelli e durante la sua esibizione con il balletto; il Musical Priscilla

giungi un posto a tavola”, “Frankestein Junior”, “Priscilla - La Regina del Deserto” e “Shrek The Musical”. Con la conduzione del carismatico Paolo Limiti, accompagnato dalla splendida Justine Mattera, nella serata non sono mancate esibizioni dal vivo, riprese televisive e molti ospiti d’eccezione. A trionfare e vincere 5 dei 10 premi assegnati, è stato il musical Priscilla. La regina del deserto come: miglior spettacolo, migliore regia, migliori costumi, migliori coreografie e migliori scenografie. L’eccezionale Loretta Goggi ha ricevuto il premio come “Miglior Attrice Protagonista” nel ruolo di Rose in Gypsy. Il premio speciale “Wanda Osiris” è stato assegnato ad Enrico Dalceri e Antonio Provasio, per la loro storica interpretazione nel gruppo I Legnanesi. La serata è proseguita con le esibizioni dei vincitori del “Premio Etta Limiti Musical 2013”, che hanno interpretato brani tratti da famosi musical, oltre ad un medley delle canzoni Disney (Luigi Fiorenti, Giulia Gerola e Federica Basso), ed uno di Grease (Federica Campini e Lorenzo Di Girolamo). Esibendosi con un brano tratto dal celebre Les Miserables, la vincitrice del premio giovani performer è Simona Distefano. La dolcissima e giovanissima Zoe Nochi ha commosso il pubblico presente in sala con il brano “Domani”, tratto dal musical Annie, dimostrando con i suoi 12 anni di avere promettenti doti nello scenario del teatro musicale italiano. La cerimonia non poteva essere conclusa in modo migliore se non con l’intera compagnia di Fabrizio Angelini, Aggiungi un posto a tavola, in questi mesi nei teatri italiani. La serata è stata impreziosita dalla presenza di un redcarpet sul quale hanno sfilato alcuni tra i più celebri personaggi del mondo del teatro, della moda, della musica e della televisione: da Cristina Parodi a Domenico Dolce, Fioretta Mari, gli Onda d’Arte, Paolo Ruffini, Manuel Frattini, Vittorio Brumotti e Sandro Mayer, per non citarli tutti. Una serata all’insegna dell’eleganza e dell’esaltazione dell’esperienza teatrale, abilmente diretta dai registi Federico Bellone e Davide Garattini e con la coreografia di Anna Larghi.

Vincitori delle nomination: MIGLIOR SPETTACOLO: Priscilla. La regina del deserto MIGLIOR REGIA: Priscilla. La regina del deserto – Simon Phillips con regia associata di Dean Bryant MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: Priscilla. La regina del deserto – Simone Leonardi (Bernadette) MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA: Gypsy – Loretta Goggi (Rose) MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: Frankenstein Junior – Mauro Simone (Igor) MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: Frankenstein Junior – Giulia Ottonello (Elizabeth) MIGLIOR SCENOGRAFIA: Priscilla. La regina del deserto – Brian Thomson MIGLIOR COSTUMISTA: Priscilla. La regina del deserto – Tim Chappel e Lizzy Gardiner MIGLIOR COREOGRAFIA: Priscilla. La regina del deserto – Ross Coleman e Andrew Hallsworth MIGLIOR SPETTACOLO OFF: Ciao Amore Ciao

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MILANO SI RACCONTA

A PALAZZO VISCONTI

SI PARLA D’ITALIA

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ncora un appuntamento con la cultura e l’attualità per l’associazione Amici della Lirica (il primo di quest’anno), che giovedì 13 febbraio ha ospitato nello storico Palazzo Visconti, nel cuore di Milano, un incontro in onore del più che noto giornalista Vittorio Feltri e del vicedirettore del TG1 Rai Gennaro Sangiuliano. Momento clou della serata la presentazione del loro libro “Una Repubblica senza patria”, introdotta dal Direttore de “Il Giorno” Giancarlo Mazzuca e seguita da un breve dibattito. Come sempre, una serata all’insegna della solidarietà, a sostegno dell’Associazione City Angels (i volontari dal basco blu guidati da Mario Furlan e di cui Daniela Javarone è ma-

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drina), che in tempi di crisi non vivono certo momenti facili. Una quota della vendita del libro è stata infatti ad essi devoluta. Presenti alla serata tanti giornalisti, personalità e ospiti illustri come il Presidente di Fiera Milano Michele Perini, il Generale Antonio Pennino, Francesco Alberoni, Cesare Sirtori, Silvia Damiani, Paolo Bosisio, Vanna Meroni, Silvana Giacobini, Candida Morvillo, Gloria Brolatti, Rossella Minotti, Ivan Rota, Samuele e Manuela Gattegno, per citarne solo alcuni.

Feltri: «l’unico elemento di Unità d’Italia sono “i Jeans”» Nel libro, Gennaro Sangiuliano e Vittorio Feltri ripercorrono le vicende fondamentali del dopoguerra, dalle origini della Repubblica fino alla nostra desolante attualità, per giungere a una conclusione sconfortante: l’Italia è una Repub-

A cura di SANDRO NOBILI

blica senza patria, che è come dire uno Stato senza nazione, fatto di cittadini che si riconoscono solo nel proprio gruppo, che perseguono solo il proprio tornaconto. «Io e Sangiuliano - ha spiegato Vittorio Feltri - l’abbiam cercata questa patria, cerca di qua… cer-


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Nella pagina a fianco in alto: Mario Furlan, Michele Ferrario Hercolani, Pietro Leotta e Daniela Javarone con volontari dei City Angels; in questa pagina da sinistra in senso orario: Francesco Alberoni; Vittorio Feltri, Gennaro Sangiuliano con Daniela Javarone e Silvana Giacobini; Paolo Bosisio e Cristina Mondelli; Generale Antonio Pennino e Michele Perini; Silvana Giacobini e Silvia Damiani; Cesare Sirtori, Manuela Gattegno e Giancarlo Mazzuca

ca di là, ma non l’abbiam trovata… Sappiamo che il nostro è un Paese che è stato sempre diviso addirittura da parrocchia a parrocchia […]. Se due paesini confinanti, che parlano più o meno la stessa lingua e che hanno gli stessi interessi “si menano tra loro”, figuratevi che cosa può succedere tra Nord e Sud. È successo di tutto tra Nord e Sud. Quindi abbiamo avuto meridionalisti e antimeridionalisti, briganti e chi combatteva i briganti, fascisti e antifascisti, comunisti e anticomunisti. E poi ancora capitalisti e anticapitalisti, berlusconiani e antiberlusconiani… che sono due razze egualmente insopportabili! Il nostro è un Paese che non sa cosa sia la patria, quindi si attacca a un partito, a una confessione religiosa, talvolta al calcio. Tutto, pur di non riconoscersi come popolo unico e come patria […]. L’unico elemento di Unità d’Italia sapete qual è? “I jeans”, è lì che è avvenuta l’Unità d’Italia, questo abbigliamento “da straccioni”. Per il resto non vedo nulla che unisca Reggio Calabria con Ivrea o Bolzano». 24oreNews

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BARILLA CREDE NEI GIOVANI

Dario Di Vico con Alex Zanardi; Dario Di Vico, Padre Giuliano Albanese, Alberto Grando, Andrea Pontremoli e Gavino Sanna

400.000 euro a 10 idee “per un Futuro migliore” A cura di MONICA ROTA

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irca un anno fa ricorreva il centenario della nascita di Pietro Barilla, imprenditore e uomo illuminato che credeva nei giovani e nel loro futuro. Per celebrare l’importante ricorrenza l’Azienda ha promosso nel 2013 una importante iniziativa dal titolo ‘Barilla per i giovani’, dedicata a ragazzi fra i 18 e i 28 anni, per condividere i loro progetti “per un Futuro migliore”. Barilla intende supportare i percorsi formativi di giovani talenti nelle categorie ove Pietro Barilla eccelleva: Business Management; Qualità e Innovazione; Arte, Comunicazione e Design; Non profit. Oltre 400 idee “su come migliorare il Pianeta e la qualità della vita delle persone” sono pervenute tra il 16 aprile e il 30 settembre 2013 al sito dedicato all’iniziativa. Dopo un’attenta valutazione delle numerose proposte pervenute, l’autorevole Giuria - un giurato per ogni categoria: Alberto Grando, Prorettore Università Bocconi; Andrea Pontremoli, AD e Direttore Generale Dallara Automobili; Gavino Sanna, pubblicitario; Padre Giulio Albanese, missionario e giornalista - ha selezionato i 10 vincitori, ciascuno dei quali si è aggiudicato una borsa di studio da 40mila euro per realizzare la propria idea. La Cerimonia di Premiazione si è tenuta il 5 febbraio presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. La serata è stata l’occasione per conoscere da vicino le proposte vin-

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Gruppo dei giovani premiati

citrici, e scoprire che le 10 idee migliori arrivano quasi totalmente dalle donne: un solo uomo è arrivato ad aggiudicarsi la borsa di studio. ‘Una piattaforma digitale per aiutare gli studenti del Sud del mondo a preparare i test di ammissione a medicina”, “Case costruite con il vetro mattone fotovoltaico per ottenere edifici sostenibili, innovativi e green”, per non parlare della “Ricerca in musicoterapia e neuroscienze per l’autismo”, non sono che alcuni dei progetti premiati dal concorso. Le dieci idee vincitrici sono state presentate nei filmati introdotti dai giurati coordinati da Dario Di Vico e chiusi dall’intervento di Alex Zanardi. La seconda edizione di Barilla per i Giovani si aprirà il 16 aprile 2014. Guido e Paolo Barilla con Claudio Colzani


MILANO SI RACCONTA A fianco: il Presidente della Fondazione MUBA Elena Dondina con Francesco Cappelli e Filippo Del Corno; sotto: Aldo Fumagalli con la moglie Gabriella Morese

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ECCO LA NUOVA CASA DEI BAMBINI In via Besana inaugurato il MUBA, il museo dedicato all’infanzia A cura di MICHAEL TASSONE

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a nuova sfida di Milano si chiama MUBA, il Museo dei Bambini inaugurato il 24 gennaio scorso alla Rotonda della Besana, luogo caro al sindaco Giuliano Pisapia, che ha voluto ricordare, inaugurando il nuovo Museo dedicato ai bambini i momenti della sua infanzia e dell’affascinante struttura della “Rotonda” che ammirava quotidianamente, quasi con stupore, dalla finestra di casa. Il MUBA offre numerose attività educative e formative con la massima attenzione alla sicurezza dei bambini e alla volontà di rinsaldare sempre più il rapporto con i genitori, che accompagnano i propri figli nelle fasi creative e interattive di cui il museo dispone. Nello specifico, il museo propone mostre, laboratori per le famiglie come “Scatole” dove il bambino può dare prova della

sua fantasia e della sua creatività e ha modo di cimentarsi con la scoperta, l’esplorazione sensoriale, la tridimensionalità e la percezione. MUBA è anche al centro di attività come “Happy Popping”, che identifica luoghi dove mamme e bambini possono vivere insieme nuove esperienze, oppure come “Remida”, laboratorio artistico che permette ai bambini di liberare la propria fantasia costruendo oggetti e strutture sulla base di materiali riciclati. All’interno di questo nuovo Museo dei Bambini si trova anche una libreria ricca di lavagne per disegnare e giocare con le forme geometriche e utilizzabile per mostre ad hoc. C’è poi una accogliente caffetteria per le famiglie. Al MUBA non manca proprio nulla, i bambini di Milano hanno proprio una bella casa alla Rotonda della Besana.

Per Informazioni MUBA via Enrico Besana 12 www.muba.it Orari: lunedì 9.30 - 15.30 martedì e venerdì 9.30 - 18.30 sabato, domenica e festivi 10.00 - 19.00 24oreNews

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A sinistra: Elio Fiorucci, Lia Bosch, Davide Rampello; Lia Bosch, Mario Boselli; sotto: Elio Fiorucci e Lia Bosch con Lapo Elkann

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‘ART THERAPY’

L’ARTE DA GUARDARE E DA INDOSSARE n party esclusivo in uno dei luoghi cult della città, la libreria ‘10 Corso Como’: Elio Fiorucci e Lia Bosch hanno presentato il 18 febbraio - a poche ore dall’avvio alle sfilate di Milano Moda Donna - il nuovo progetto ideato dallo stilista milanese con Davide Rampello ed in collaborazione con l’artista napoletana Lia Bosch. Tanti gli ospiti e celebrities intervenuti, tra cui Carla Sozzani, Mario Boselli, Beppe Modenese, Jane Reeve, Davide Oldani, Andrea Berton, Umberto Smaila, Pinina Garavaglia e, a sorpresa, Lapo Elkann. Ma cos’è “Art Thera-

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py”? È una linea di applicazioni grafiche per smartphone e tablet creata per restituire al corpo la sua centralità e alla sessualità una poetica quasi dimenticata. Colori forti e decisi si liberano in forme di corpi e in dettagli anatomici, sublimati e trasformati in simboli e totem, attraverso opere che sperimentano diversi materiali, approdando anche a una serie di foulard realizzati da Lisa Spa, azienda comasca specializzata nella stampa di tessuti. «L’intento di “Art Therapy”, spiega Fiorucci, è quello di ridare vita all’arte che oltre che da guardare ora si fa anche indossare. Il linguaggio della mo-

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da e quello dell’arte possono essere molto simili: con i tuoi vestiti, così come con l’arte, esprimi il tuo pensiero». Gli abiti si trasformano e diventano simboli di libertà. Colore come libertà espressiva. Con “Art Therapy”, Fiorucci sceglie di coniugare la sua passione per l’arte con l’attenzione nei confronti dei giovani, trasferendo le creazioni di artisti emergenti in oggetti, grazie alla collaborazione con aziende del comparto manifatturiero made in Italy. Dal jeans “all’italiana” ad “Art Terapy” l’entusiasmante percorso di Fiorucci. Alla prossima Elio, sarà un nuovo successo!



MILANO SI RACCONTA FAMELAB: PRESENTATA LA NUOVA EDIZIONE La scienza che ti appassiona raccontata in 3 minuti. È questo il format di FameLab, competizione internazionale che ogni anno coinvolge più di 200 giovani scienziati e ricercatori italiani, i quali devono presentare il proprio argomento scientifico a una giuria di esperti solo attraverso le parole e quindi senza immagini. L’astronauta Paolo Nespoli, ospite d’eccezione della presentazione, ha sottolineato l’importanza di questa competizione quale stimolo per i giovani scienziati e prova della creatività umana. Info: www.famelab-italy.it

ASPETTANDO BOOKCITY

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l 12 febbraio si è tenuto a Palazzo Reale un incontro per raccogliere proposte e suggerimenti in attesa della terza edizione che si terrà dal 13 al 16 novembre. Corpo, pensiero, società, territorio, spettacolo, immagine e, immancabilmente, una riflessione sui mestieri del libro, saranno i temi principali di quest’anno. Tra le novità, un passaggio di testimone alla presidenza: Achille Mauri, della Scuola per Librai Achille e Elisabet-

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ta Mauri, lascia il posto a Pier Gaetano Marchetti. L’anima della rassegna sarà la città con la sua rete di punti strategici che si snodano lungo un’ideale “via della lettura”, dal Castello Sforzesco alla Rotonda della Besana, un’area dedicata ai più piccoli grazie al neonato MUBA, il museo dei bambini. L’assessore alla cultura Filippo Del Corno ha sottolineato la forza di Bookcity nei termini di «un’alleanza tra utilità pubblica e privata».

MEDIOLANUM E IL FORO ROMANO Dai primi di febbraio presso la Biblioteca Ambrosiana è stata aperta al pubblico una prima, seppur piccola, area archeologica del Foro Romano che potrà far conoscere a milanesi e turisti il ruolo di città capitale che Milano rivestiva nell’antichità. Il Foro, che ospitava la Platea forensis, la Basilica, il Capitolium e le Tabernae, si trova nell’area urbana compresa tra piazza Pio XI, piazza San Sepolcro e via della Zecca. Oggi, grazie all’allestimento inaugurato, è visibile una parte della pavimentazione, costituita da ampie lastre di pietra bianca, detta “di Verona” dal luogo in cui erano situate le cave utilizzate. Il restauro conservativo ha permesso una ulteriore valorizzazione del progetto “Milano Archeologica per Expo 2015” promosso da Regione Lombardia e dalla Fondazione Cariplo. Il Foro è visitabile ogni primo sabato del mese, dalle ore 10.30 alle 16.30, a gruppi e solo su prenotazione al num. 02.806921. Info: fororomano@ambrosiana.it www.ambrosiana.it


CHE VERRÀ È NATO IL LOGO DEL PADIGLIONE ITALIA EXPO 2015 Un simbolo di appartenenza, di orgoglio italico e di aggregazione su valori comuni che puntano alla costruzione di un futuro capace di rispondere alle sfide più impegnative. Il nuovo logo, realizzato da Carmi & Ubertis, che hanno ideato e curato la declinazione del logo di Expo 2015 S.p.A., è stato presentato 15 gennaio a Roma, presso la sede della Stampa Estera da Diana Bracco, Commissario Generale di sezione per il Padiglione Italia Expo 2015, e Marco Balich, Consulente artistico del Commissario. Un logo giovane, fresco, che simboleggia lo stare insieme di una serie di centri, ognuno portatore di un’identità unica e peculiare, fortemente e profondamente italiana. Un logo che incarna perfettamente il concept del Padiglione: “Vivaio Italia”. Un Vivaio di idee, proposte, soluzioni, un punto di riferimento per giovani talenti, capaci di rinnovare il concetto di eccellenza italiana combinando la tradizione con approcci originali. «C’è in questo logo afferma Diana Bracco - l’idea che il futuro si debba costruire con il contributo di tutti».

PISAPIA: MILANO AL CENTRO DEL TURISMO Grande successo alla cerimonia di inaugurazione della BIT, la Borsa Internazionale del Turismo. Protagonista il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che ha riaffermato lo sforzo di tutta la città per promuovere l’organizzazione di un “programma Expo” che illustri l’impegno di Milano di aprirsi al mondo mostrando le proprie eccellenze culturali, creative e turistiche.

EXPO NEWS

L’EXPO PROMUOVE LA BUONA MUSICA Creare musica per nutrire il pianeta e per dare energia alla vita. È questo il tema di “Nutrire la Musica”, nuovo concorso musicale presentato lo scorso 17 febbraio a Palazzo Marino da Diana Bracco, Commissario Generale del Padiglione Italia. Il concorso vuole valorizzare la musica che, in quanto arte, può toccare il tema della nutrizione dal punto vista sia culturale che ambientale.

ADESSO È UFFICIALE: ANCHE LA CASCINA TRIULZA OSPITERÀ L’EXPO «Milano eredita un pezzo importante della sua storia agricola». Con queste parole, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia lo scorso 18 febbraio ha dato il via ai lavori per il restauro della Cascina Triulza, che diventerà lo spazio interno del Sito Espositivo di Expo Milano 2015. Alla cerimonia presente anche il presidente della Fondazione Triulza Sergio Silvotti. 24oreNews

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Libri scelti per voi Andrea Camilleri LA CREATURA DEL DESIDERIO (Skira) È il 1912, un anno dopo la morte di Mahler, quando la sua giovane vedova, a detta di tutti, la più bella ragazza di Vienna allora trentenne, incontra il pittore Oskar Kokoschka. Inizia tra loro una storia d’amore fatta di eros e sensualità, che sfocerà ben presto in una passione ardente e tumultuosa. Viaggi, fughe, lettere, gelosie e possessività travolgono i due amanti nei due anni successivi che ispirano l’artista a creare alcune tra le sue opere più importanti, su tutte “La sposa del vento”. Ma la giovane irrequieta donna tronca bruscamente la relazione. Kokoschka parte per la guerra, con la morte nel cuore; al suo ritorno in patria, traumatizzato dal conflitto e ossessionato dell’amore perduto, decide di farsi confezionare una bambola al naturale con le fattezze della sua amata. Questa è la sua storia.

Vittorio Sgarbi IL TESORO D’ITALIA (Bompiani) C’è l’Italia dei grandi musei e dei capolavori più noti. Ma c’è anche quella che custodisce bellezze dimenticate. Vittorio Sgarbi con questo suo ultimo libro, ci porta alla scoperta di meraviglie perdute e colpevolmente dimenticate, confermando la specificità di un Paese che trova nella propria tradizione culturale un vero tesoro. Un bel libro da leggere e da regalare per imparare ad amare l’Italia.

Luca Conti e Giorgio Albertini PARCO DELLE PREALPI GIULIE (Il Sole 24 Ore) Dopo “Il Parco dei Nebrodi”, 24 Ore Cultura pubblica il secondo volume della collana “Sentieri sostenibili”, dedicato al Parco delle Prealpi Giulie. Il libro illustra questa area protetta ben gestita, lontano dalle direttrici dei grandi flussi turistici mordi e fuggi. Passeggiando per il parco, si potranno avvistare grandi carnivori e rapaci solitari, come l’orso bruno, la lince, l’aquila reale, e la coturnice assunta, per la sua rarità, a simbolo del Parco.

Francesca Del Rosso WONDY (Rizzoli) Nonostante la sua grave malattia, le chemio e i mesi passati sul divano, Wondy riesce a vedere sempre il lato positivo della vita. Francesca Del Rosso racconta una storia, la sua, che commuove e appassiona, ricordandoci come ogni donna abbia dentro un potere nascosto, grazie al quale sa capovolgere i momenti bui e riportare intorno a sé una dose inattesa di forza e vitalità.

Alice Munro LA DANZA DELLE OMBRE FELICI (Einaudi) Chi sono le ombre a cui si riferisce la sinfonia? Sono quelle dei bambini malati o quelle delle madri assenti e chiuse nel loro perbenismo? La freschezza, l’immediatezza, la felicità della sua scrittura consentono alla Munro di poterci regalare questo grande libro. È una bellissima raccolta da leggere per iniziare a conoscere il mondo di Alice Munro, ultimo premio Nobel per la letteratura.


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UNA DONNA, UNA STORIA Alberto Neri con Silvana Giacobini

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ualche giorno fa, a Milano, in una cornice insolita, quella del Palazzo Durini, nel cuore della città, Alberto Neri ha presentato il suo romanzo “Piera”, storia di amore e di sesso, commentato dalla bella e affascinante Silvana Giacobini. Per l’occasione, ospiti della famiglia Neri in uno splendido salone dello storico Palazzo, oltre un centinaio di amici e personalità della “Milano che conta”. Il ricavato della vendita del libro verrà devoluto all’Associazione Ascolta e Vivi Onlus. Abbiamo intervistato l’ex direttrice di ‘Chi’, ‘Diva e Donna’ e scrittrice di romanzi, per conoscere meglio la protagonista del libro e fare insieme qualche considerazione sulla donna di oggi. Silvana, “Piera” è un romanzo in cui Alberto Neri fa affiorare una donna all’antica o moderna? Diciamo che proprio questo è il mistero di una donna fuori le righe,

Essere donna oggi: Dario Bordet intervista Silvana Giacobini perché “Piera” è una donna “bulimica” nell’amore e soprattutto nel sesso. È lei che fa conoscere un modo diverso di affrontare il rapporto tra uomo e donna ad Antonio, il protagonista maschile, che è sentimentale, onesto, studioso, educato da una madre che invece ha sempre respinto il sesso concedendosi per dovere al marito. L’autore Alberto Neri descrive Piera con partecipazione e non la condanna, tant’è che nel corso della vicenda è proprio lei che chiede ad Antonio, che tradisce nei modi più deprecabili con uomini che raccatta per la strada, di non essere perdonata perché lei non ha bisogno del perdono… Lei soffre di questa “malattia”. In “Piera” ci si immerge in un vorticoso insieme di sensualità, di sesso e di violenza. Anche nel suo “La Signora della Città” ci sono tratti che delineano una donna di questo tipo. Ma la donna d’oggi è ve-

ramente cosi? No. La donna d’oggi si sottrae a tutto questo. Anche nel mio primo romanzo edito Mondadori, “La Signora della Città” - come in tutti i miei romanzi in cui c’è sempre un tema sociale - la donna, protagonista, non è una donna priva di controllo che lascia pensare ad una evoluzione negativa invece che positiva. Piera rappresenta una punta estrema della libertà sessuale, che nasce da una malattia perché ninfomane. Emancipazione femminile e pregiudizi: a che punto siamo? Alcune donne occupano oggi dei posti di estrema importanza dal punto di vista del potere finanziario, però ancora la strada è impervia e segnata da ostacoli. Basta pensare che la crisi colpisce soprattutto le donne lavoratrici perché, per ragioni diverse, soffrono di una sotto-occupazione e anche di più bassa retribuzione. Si dovrà arrivare ad una piena parità. 24oreNews

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CARTELLONE CONCERTI

JAMES BLUNT

ENRICO RUGGERI

ALEX BRITTI

MARIO LAVEZZI

FRANCESCO BACCINI

ELISA

GIOVANNI ALLEVI

STEEL PANTHER

THE JAZZ PASSENGERS REUNITED Dove: Teatro Manzoni Via Manzoni, 42 Quando: 2 marzo Roy Nathanson e Curtis Fowlkes al Manzoni assieme ad altri virtuosi come Sam Bardfeld, Bill Ware, Brad Jonese e EJ Rodriguez. Un tripudio di raro talento imbevuto di commistioni fra linguaggi diversi, acuto senso della teatralità e dell’ironia, la tradizione musicale americana che incontra swing e avanguardia, bop e tradizione popolare.


Inizio concerti ore 21.00

MARZO GIOVANNI ALLEVI Dove: Teatro degli Arcimboldi Viale dell’Innovazione, 20 Quando: 5 marzo A fine ottobre è uscito il suo settimo album “Sunrise”, un nuovo progetto sinfonico nel quale ritorna alle composizioni per orchestra eseguite assieme all’Orchestra sinfonica del teatro Carlo Felice di Genova. STEEL PANTHER Dove: Alcatraz Via Valtellina, 25 Quando: 5 marzo Tatuati, capelloni, cattivi, Steel Panther, la hair band californiana è pronta con un nuovo album. Il gruppo metal fa degli anni Ottanta e del Sunset Strip uno stile di vita, pronto a riemergere con All You Can Eat, questo il titolo della prossima fatica discografica degli artisti. Spandex, minigonne, tacchi alti e cafonerie da primi della classe, ovviamente super truccati. MARIO LAVEZZI Dove: Blue Note Via Pietro Borsieri, 37 Quando: 8 marzo ore 21.00 e 23.30 Ha firmato successi come “E la luna bussò” (Bertè), “Eclissi totale” (Oxa), “Vita” (Morandi/Dalla), oltre a produrre di recente gli album della Amoroso e della Vanoni (suo produttore storico). Nel 2013, a 11 anni dall’ultimo, è uscito il suo nuovo album d’inediti “L’amore è quando c’é”, 12 canzoni scritte assieme ad altri grandi autori co-

me Mogol, Avogadro, Grandi, Vizzini, Costanzo. JOE BONAMASSA Dove: Teatro degli Arcimboldi Viale dell’Innovazione, 20 Quando: 8 marzo È considerato uno dei più grandi chitarristi contemporanei, tanto da essere stato definito l’erede di B.B. King. Recentemente ha suonato alla Royal Albert Hall di Londra, tempio del rock n’roll mondiale, duettando con Eric Clapton e John Paul Jones dei Led Zeppelin. Bonamassa incanta con le 30 chitarre che è solito cambiare durante i set, che si colorano così di diversi generi, dal rock al country, al blues. FRANCESCO BACCINI Dove: Teatro Pime Via Mosè Bianchi, 94 Quando: 15 marzo Da tempo porta in tour “Baccini canta Tenco”, interamente dedicato alla riscoperta dell’indimenticato cantautore da lui particolarmente amato, spettacolo dove vengono riletti e reinterpretati brani più o meno noti. DISCLOSURE Dove: Alcatraz Via Valtellina, 25 Quando: 17 marzo - ore 20 Recente duo elettronico britannico composto dai fratelli Guy e Howard Lawrence. Atteso a giugno l’album di debutto “Settle” che includerà i singoli già usciti “Latch” (ft. Sam Smith), “White Noise” (ft. AlunaGeorge) e “You & Me” (ft. Eliza Doolittle). JAMES BLUNT Dove: Mediolanum Forum Assago - Via Giuseppe Di Vittorio, 6

Quando: 18 marzo Il ‘Moon Landing 2014 World Tour’ segue e celebra il quarto lavoro discografico di James Blunt, ‘Moon Landing’, pubblicato lo scorso ottobre e anticipato dal singolo ‘Bonfire Heart’. RON CARTER Dove: Blue Note Via Pietro Borsieri, 37 Quando: 18 e 19 marzo Bassista del quintetto di Miles Davis al fianco di musicisti del calibro di Wayne Shorter e Herbie Hancock è diventato lui stesso, poi, una stella. Nei dischi da leader Carter predilige formazioni ristrette in cui il contrabbasso diventa protagonista di situazioni espressive, eleganti e cameristiche. NEFFA Dove: Alcatraz Via Valtellina, 25 Quando: 20 marzo Un arrangiamento minimalista e un beat trascinante. Una melodia coinvolgente e un testo intimista che invita a liberarsi dei pesi superflui di cui ci si fa spesso carico, e provare a esplorare la propria libertà. La scaletta del concerto proporrà molti brani dell’album “Molto Calmo” oltre alle innumerevoli Hits che abbiamo cantato e ballato in questi anni. BASTILLE Dove: Mediolanum Forum Assago - Via Giuseppe Di Vittorio, 6 Quando: 22 marzo Band nata dalla mente creativa del poliedrico Dan Smith, cantante e compositore in grado di produrre uno dei suoni più accattivanti della nuova scena musicale contempora-

nea. Con la passione per il cinema e la scrittura, la musica dei Bastille racconta favole sotto forma di brani pop. AFTERHOURS Dove: Alcatraz Via Valtellina, 25 Quando: 24 marzo 28 anni d’attività per la band di Manuel Agnelli con la più recente uscita discografica “Padania” risalente ad aprile 2012, loro 10° album in studio. ELISA Dove: Mediolanum Forum Assago - Via Giuseppe Di Vittorio, 6 Quando: 24 marzo Anticipato a fine agosto dall’omonima title-track come singolo di lancio, a metà ottobre in uscita con l’ottavo album “L’anima Vola” che vede collaborazioni/duetti con Tiziano Ferro, Ligabue e Giuliano. ENRICO RUGGERI Dove: Teatro Nuovo Piazza San Babila Quando: 24 marzo A maggio ha pubblicato il nuovo lavoro “Frankenstein”, concept-album ispirato al romanzo di Mary Shelley, contenente il primo singolo estratto “Diverso dagli altri”. ALEX BRITTI Dove: Teatro Dal Verme Via San Giovanni Sul Muro, 2 Quando: 27 marzo Tanto di lui e della sua musica lo annuncia il suo volto: i tratti severi, lo sguardo inafferrabile, il sorriso contagioso. “Perché sono figlio unico, sono abituato a star da solo, non cerco e non ho mai cercato il sostegno del gruppo”: Alex Britti è un chitarrista e un autore solista, fiero, deciso. 24oreNews

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GOURMET

CHEF CON LA PENNA CHEFACILE (Mondadori) Davide Oldani, cuoco stellato e giudice della trasmissione culinaria “The Chef”, spiega in questo suo ultimo libro che per cucinare bene bisogna puntare su essenzialità e semplicità. Presenta le sue ricette della tradizione, dimostrando una grande attenzione alla stagionalità dei prodotti che vanno sempre utilizzati per rendere la tavola sempre attuale e naturale.

VIA EMILIA VIA DA CASA (Rizzoli) Ripercorrendo le varie fasi della sua vita - dall’infanzia bolognese all’affermazione come chef stellato, dagli anni dei viaggi in tutto il mondo all’esperienza di MasterChef - Bruno Barbieri seleziona 85 ricette di piatti unici perfetti per vivere la buona tavola in compagnia di amici o familiari.

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alla cucina, loro regno, alla televisione e all’editoria. Un percorso travolgente quello intrapreso da qualche tempo da alcuni dei migliori Chef italiani. Chef stellati che hanno raggiunto una fama internazionale tanto da attirare nei loro ristoranti clientela non solo da ogni parte del Bel Paese, ma da molti paesi stranieri: e infatti le lingue che spesso si sentono parlare ai tavoli dei loro locali sono veramente uno “spaccato” del mondo. In televisione si sono fatti conoscere dal grande pubblico in tanti programmi di cucina dove hanno spesso assunto ruoli di giudici severi ma sempre cercando di suggerire il modo migliore per preparare piatti adeguati alle più svariate esigenze. Il passaggio dal piccolo schermo alla carta stampata era quasi inevitabile, se si considera che solo così sarebbe stato possibile lasciare “traccia” delle loro ricette in mano alle persone. Tutti libri di grande successo che oggi possiamo trovare accanto alle “cucine” di tante famiglie italiane. Vogliamo credere che l’attenzione ai prodotti di stagione, alla loro territorialità, alla “facilità” con la quale nelle nostre case si può fare sempre “tavola” nel modo più naturale possibile, siano gli ingredienti di questi “Chef con la penna”.

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A QUALCUNO PIACE CRACCO (Rizzoli) Parlare di cucina regionale italiana è come entrare in un lungo percorso che si snoda nel tempo, nella cultura, nelle tradizioni. Attraverserete la nostra penisola da Nord a Sud con una guida d’eccezione, il famoso chef Carlo Cracco che vi descriverà la sperimentazione culinaria che vive da sempre in Italia. Si imparano i trucchi per rinnovarla al fine di poter servire in tavola i piatti della migliore tradizione.



L’ERBARIO MAGICO

MELISSA OFFICINALIS

L’erba della tranquillità

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itenuta dai Greci sacra ad Artemide, la Melissa (Melissa officinalis) è sempre stata usata come pianta medicinale e il famoso medico Paracelso le attribuiva il potere di far rivivere anche il malato più grave. La sua è una antica e nobile storia, essendo stata coltivata da molte civiltà come gli Arabi, i Romani, Francesi, che già ne conoscevano le molte proprietà curative. È un’erbacea perenne le cui foglie, simili a quelle della menta o dell’ortica, emanano un delicato profumo di limone che rende questa erba aromatica molto apprezzata dalle api e per questo prende il nome dal greco “mélissa”. La si può trovare lungo le siepi e nelle zone ombrose; ma può essere coltivata in giardino, sia in terra che in vaso. I suoi piccoli fiori bianchi, con leggere sfumature rosa pallido, iniziano a sbocciare nel mese di giugno. In cucina, le sue foglie fresche aromatizzano minestre, insalate, salse, marmellate e dolci. L’essenza di Melissa viene anche usata nella preparazione dei liquori, come ad esempio l’Assenzio e la Chartreuse.

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A cura di MARIKA DE BONIS

L’estratto di foglie fresche possiede attività antivirali contro l’Herpes simplex per cui viene usata anche nel trattamento dell’Herpes labiale. Viene inoltre impiegata come sedativo negli stati d’ansia con somatizzazioni viscerali ed irrequietezza ed anche in patologie dispeptiche gastroenteriche, grazie alla sua azione spasmolitica e nella cura dell’emicrania. L’olio essenziale della pianta, dal caratteristico odo-

re limonato, è infatti indicato in fitoterapia per contrastare la tensione nervosa, l’irrequietezza, l’irritabilità. Questi stati d’animo aprono la strada a una serie di fastidiosi disturbi, in particolare coliti, disturbi della digestione e dolori mestruali. Si tratta di problemi psicosomatici assai frequenti, tipici dei periodi di forte stress. La Melissa è una delle piante di maggiore utilità nei disturbi digestivi che dipendono dalla tensione nervosa. Si colloca infatti a metà strada tra i digestivi e i rilassanti. L’infuso si prepara mettendo nell’acqua bollente una manciata di foglie, lasciando in infusione per qualche minuto, poi si filtra e si beve. Si può anche aggiungere il decotto all’acqua del bagno allo scopo di tonificare l’organismo o usare come tonico per il viso e nel risciacquo dei capelli grassi. La Melissa è definita da sempre un’amica dell’umanità. Si dice che rallegra e conforta il cuore, fa digerire, apre il cervello, rimuove il batticuore, le immaginazioni e le fantasie, perciò il più polare antispasmodico a cui ricorrere nei momenti infelici.


COME STAI?

“CON LIPOMASSAGE IL MIO CORPO SI RIMODELLA DOVE VOGLIO IO” Il segreto dell’efficacia del Lipomassage by Endermologie deriva dall’azione diretta sul tessuto adiposo La ricerca LPG ha evidenziato che il Lipomassage favorisce la lipolisi. Grazie alla sensibilizzazione dei ricettori B (beta), gli adipociti sono stimolati e si riducono le adiposità localizzate. Inoltre il Lipomassage stimola i fibroblasti (rassodamento) e aumenta gli scambi liquidi (drenaggio). Una tecnologia che amplifica le competenze del vostro operatore L’efficacia del trattamento si basa su tecnologie e metodiche esclusive LPG e sul livello di competenza e formazione dell’operatore. Quest’ultimo deve avere seguito una formazione LPG specifica per offrirvi il massimo delle potenzialità del Lipomassage. Anche per gli uomini… Il Lipomassage è altrettanto efficace sui grassi resistenti mascolini: maniglie dell’amore, addome, schiena e petto… Ancora più efficace laddove l’esercizio fisico e l’alimentazione controllata da soli non bastano Avete provato di tutto per perdere le vostre rotondità antiestetiche. Malgrado ciò, la vostra linea conserva ancora adiposità localizzata e cellulite. Il Lipomassage, tecnica specifica di Endermologie, è la soluzione ai problemi di grasso localizzato. È un “trattamento non invasivo, indolore e dagli effetti scientificamente dimostrati”. Per i migliori risultati! A seconda dei casi si consigliano cicli di 10 trattamenti da 35 minuti 1-2 volte la settimana. Per un buon mantenimento bastano 1o 2 trattamenti al mese.

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I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 54

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SPECIALISTA IN PEDIATRIA OMEOPATA UNICISTA Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA

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iei cari amici, per sensibilizzarvi all’uso dell’omeopatia unicista, poco (anzi pochissimo) conosciuta, dovrei portarvi sempre casi clamorosi. Per me è clamoroso anche il caso di un bambino che nel periodo invernale subisce almeno un trattamento antibiotico al mese per tutto l’inverno e la primavera, mentre da quando ha il suo rimedio omeopatico viene curato solo con quello. Alcune sere fa la madre di un bimbo di 2 anni che ha avuto una serie di virosi delle alte vie respiratorie sempre affrontate con terapia antibiotica, da pochissimo in cura con il suo rimedio omeopatico, si è commossa mentre era a telefono quando le ho chiesto se aveva notato la differenza rispetto alla cura tradizionale. Veniamo al caso di oggi. Una bella signora olandese, sposata ad un italiano, affetta da asma da moltissimi anni, reflusso gastroesofageo e cefalea oftalmica, in cura con il cortisone da 13 anni e con l’omeoprazolo da moltissimo tempo. Ha scoperto me e l’omeopatia grazie ad una sua compagna di yoga che le ha raccontato la guarigione di sua sorella da un’asma cronica (era in terapia cortisonica da moltissimi anni) grazie al rimedio omeopatico che

le avevo prescritto. Era venuta da me con questa precisa richiesta. «Finché prendo il cortisone non voglio rimanere incinta ma ho il forte desidero di avere un figlio». Con il rimedio che lo prescritto, ‘Arsenicum Album’ non ha più avuto bisogno del cortisone, perché le è guarita l’asma, ed è nata una bellissima bambina. Marianne è venuta in visita con estrema fiducia, anche se era la prima volta che aveva un approccio con un’omeopata, sicura che l’avrei guarita come era già accaduto alla sorella della sua compagna di corso. È una signora dal carattere dolce e determinato, flessibile e rigorosa, generosa e affettuosa; ha un ottimo rapporto con la figlia e il marito, ama molto gli amici, gli animali, soprattutto i cani e i gatti. Il suo rimedio è ‘Kalium Phosphoricum’. Nel giro di poco tempo i tre sintomi sono molto migliorati fino alla scomparsa della sintomatologia e all’abbandono dei farmaci. Ma l’affermazione che mi ha gratificata particolarmente, è stata: «Mi sento più felice!». Aggiungo la consueta postilla: chi è incuriosito e vuole saperne di più di Omeopatia Unicista può leggere “Il Piccolo Vademecum di Omeopatia che è in rete nella sezione “Salute e Benessere” del sito www.24orenews.it che vi edurrà su chi l’ha inventata, quali sono i principi e i concetti, come e da che cosa è costituita, come si usa e quali sono le varie Omeopatie.


COME STAI?

CURARE IL DOLORE ATTRAVERSO LA PELLE

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uando siamo colpiti da un dolore ai muscoli o alle articolazioni, a seguito di un trauma o perché ne soffriamo ciclicamente, facciamo frequentemente e con successo ricorso all’applicazione degli analgesici ad azione locale. Creme, unguenti e gel, infatti, attraversano la cute e sviluppano i loro effetti terapeutici. La pelle, organo importante e in costante rinnovamento, è “la muraglia cinese” del corpo umano, uno scudo protettivo dalle diverse funzioni. Come una matrioska costituita da tre strati sovrapposti, permette la raccolta di informazioni dall’ambiente esterno tramite i nervi, controlla la temperatura corporea mediante il sudore, con cui elimina anche alcune sostanze dannose, e permette la sintesi della vitamina D, indispensabile alle nostre ossa. Inoltre, grazie ai meccanismi immunitari ed alla sua impermeabilità, ci protegge da insulti meccanici, fisici e chimici o da attacchi infettivi provenienti dall’esterno. La cute è sempre più utilizzata per veicolare farmaci differenti nel nostro organismo, fra cui analgesici di differenti categorie. I preparati “controirritanti” sono generalmente pomate o unguenti aromatizzati con eucalipto e mentolo che provocano, dove applicati, una sensazione di caldo o di freddo che sopprime per qualche tempo il dolore. Anche gli antinfiammatori spesso vengono somministrati lo-

calmente mediante pomate o cerotti. Sono parenti stretti dell’aspirina: attenzione quindi alle allergie, se si sono verificate con questi farmaci anche quando assunti con modalità differenti, e all’applicazione di quantità eccessive di queste sostanze, per i rischi di accumulo ed i conseguenti effetti negativi nei diversi organi. La capsaicina, sostanza contenuta nel peperoncino e responsabile della

Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

sensazione di pizzicore sulla lingua, può essere applicata mediante prodotti ad azione topica per controllare dolori causati da nervi danneggiati nella loro funzionalità. Per combattere la nevralgia conseguenza del fuoco di S. Antonio, o altre algie sempre di natura neurogena, il “medico del dolore” può in certi casi consigliare cerotti che veicolano l’anestesia locale. Allo scopo di proporre terapie facili e sicure, anche farmaci potenti come i derivati della morfina vengono sempre più frequentemente somministrati attraverso la pelle, mediante l’applicazione sulla cute integra di cerotti da sostituire ogni 3 giorni circa. I vantaggi connessi all’assorbimento regolare di farmaco consistono nel costante controllo del dolore accompagnato da una netta riduzione degli effetti collaterali. 24oreNews

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COME STAI?

LIFT EFFECT VISO

L’

invecchiamento della pelle è un processo inevitabile che inizia a partire dai 30 anni e che aumenta progressivamente. La pelle del viso invecchia sia per fattori esogeni (radiazioni UV, inquinamento, fumo) che endogeni (età, genetica, fattori ormonali). Le conseguenze sono il rallentamento della funzionalità del microcircolo cutaneo e la riduzione della produzione e degenerazione delle strutture di sostegno della pelle. Quando il microcircolo rallenta, la pelle non riceve la corretta quantità di ossigeno e nutrimenti, perde tono, elasticità e compaiono le rughe. La giovinezza è la nuova parola d’ordine e Somatoline Cosmetic, che da sempre è sinonimo di efficacia per la sua capacità di offrire alla donne trattamenti seri, efficaci, in grado di mantenere le promesse dichiarate, debutta in un nuovo segmento farmaceutico: l’anti-age per il viso. Nasce infatti “Lift Effect Viso”, la prima linea antirughe che agisce sul microcircolo, con innovative formulazioni che contengono un pool di ingredienti attivi in grado di agire in modo sinergico sui tre strati della pelle (epidermide, giunzione dermo/epidermica,

La nuova linea anti-age di Somatoline Cosmetic

derma) per garantire un’azione anti-age globale. Un’efficacia clinicamente testata presso istituti indipendenti sotto il controllo di medici specialisti e rigorosi test clinici, attraverso metodiche cliniche e strumentazioni all’avanguardia.

La linea si compone di 4 trattamenti: • Lift Effect antirughe giorno. In quattro settimane promette di ridurre la profondità delle rughe. Un pool di complessi attivi ad effetto lifting incrementano l’ossigenazione dei tessuti mentre l’acido ialuronico si occupa di mantenere la pelle idratata. • Lift Effect siero intensivo riparatore. Effetto lifting d’urto: in quattro settimane riduce visibilmente le rughe. Grazie al MicroCirculation-complex, che contiene molecole ad effetto criogenico, alla vitamina C, ottenuta attraverso un processo biotecnologico dall’arancia, e a principi attivi riattivatori cellulari ha un’azione anti-ossidante e rigenerante sulle strutture di sostegno del derma. • Lift Effect antirughe notte. Completa il trattamento giorno con un complesso di ceramidi ed estratti di crithmum maritimum che stimolano la microcircolazione sanguigna, particolarmente attiva durante la notte. • Lift Effect contorno occhi. Indicato per la zona pericolare, attenua borse, occhiaie e zampe di gallina in un mese. Al centro il complesso Eye-Circulation-complex favorisce il drenaggio dei liquidi e dei lipidi e dà un effetto tensore immediato. Press office CoFa • Società Cooperativa Farmaceutica 56

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www.cofa.it



COME STAI?

FLEBOTERAPIA RIGENERATIVA TRIDIMENSIONALE La classica scleroterapia non è in grado di risolvere l’inestetismo in quanto agisce sulle conseguenze della malattia ma non sulle cause. Oggi si è riusciti finalmente a risolvere il problema alla radice, senza rischi e danni per la cute, senza cicatrici né avvallamenti. Le vene varicose e le teleangectasie visibili a livello degli arti inferiori sono vasi superficiali dilatati in modo abnorme, a causa dell’indebolimento della parete delle vene perforanti e dalla conseguente incontinenza valvolare. Oggi con la fleboterapia rigenerativa tridimensionale (TRAP) è possibile curare le vene perforanti degli arti inferiori, rinforzando la parete e riducendo il calibro. La riconquistata continenza delle valvole normalizza la pressione del circolo superficiale facendo scomparire varici e teleangectasie. Una specifica soluzione rigenerativa è iniettata mediante sottilissimi aghi in tutti i vasi visibili o mediante l’impiego del transilluminatore, un’apparecchiatura apposita che permette di rendere visibili i vasi profondi da sottoporre a trattamento. Al termine del trattamento è possibile riprendere immediatamente le normali attività, è sufficiente indossare calze elastiche a compressione graduata per qualche giorno. Dott. Sergio Noviello Chirurgo estetico specialista in microchirurgia www.milanoestetica.it

GAMBE DA GUARDARE

Sopra: Jaquelin Lendorf Polanco; a sinistra: Sergio Noviello

Lo squat è un esercizio perfetto per renderle toniche e sode. Può essere eseguito addirittura senza attrezzi professionali con un semplice bilanciere, o in casa anche con un comune bastone. È un esercizio perfetto che facciamo quasi inconsapevolmente tutti i giorni mentre ci si alza e ci si siede, lo squat è semplice e completo allo stesso tempo. Procuratevi una sedia un pò bassa, senza mai sedervici sopra, deve solo aiutarvi a capire quando, nelle vostre flessioni, siete arrivati al punto giusto per risalire. Divaricate le gambe in modo che i piedi siano in linea con le spalle collocate il bastone sulle spalle, mantenendo la schiena dritta, il petto alto, lo sguardo in avanti, abbassatevi fino a sfiorare con il sedere la sedia e rialzatevi subito. Consiglio 4 serie da 15 flessioni da ripetere due o tre volte la settimana. Un altro dei miei esercizi preferiti è quello degli “affondi”, da eseguire utilizzando il solo peso del corpo. Mettetevi in posizione eretta e fate un passo in avanti, scendete con il ginocchio (controllate che lo stesso non superi la linea perpendicolare alle dita del piede) e tornate alla posizione di partenza. Eseguite l’esercizio almeno 15 volte; tre serie per ogni gamba. Buon allenamento e vedrete i risultati! Jaquelin Lendorf Polanco Fitness Trainer www.entrainforma.it


IL SESSUOLOGO

L’

infertilità senza dubbio causa sofferenza e può attivare una crisi personale e di coppia particolarmente difficile. Evoca sentimenti complessi e profondi e pone anche l’esigenza di fare delle scelte molto importanti come quella di adottare, ricorrere ad un trattamento di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) o accettare di vivere senza figli. Si parla di infertilità dopo l’assenza di gravidanza dopo un anno di rapporti sessuali non protetti da contraccezione. La coppia solitamente ritiene scontata la propria capacità procreativa. In realtà il 10-15% delle coppie ha problemi di infertilità. Essa è dovuta nel 40% dei casi alla donna, nel 40% dei casi all’uomo, nel 20% a cause miste; nel 5-15 % è attribuibile a cause psicologiche, nel 5-7% a cause sessuali, nel 60-80 % a cause organiche e/o funzionali e nel 1015% dei casi a cause sconosciute. L’infertilità è uno stato di sofferenza acuto che investe tutti gli ambiti esistenziali umani e mina profondamente il caposaldo dell’identità maschile, cioè la capacità di riproduzione intesa come potenza sessuale, e l’identità femminile, per la negazione dell’esperienza della maternità. Nella donna si osservano ansia, depressione, perdita dell’autostima, rimuginamento ossessivo, senso di inadeguatezza circa il proprio ruolo sociale, sensi di colpa verso il partner, tendenza alla chiusura e alla rigidità, invidia verso la gravidanza delle altre donne. Nell’uomo prevalgono sentimenti di inferiorità, di inadeguatezza e di incompletezza;

INFERTILITÀ: RIFLESSI PSICOLOGICI, RELAZIONALI E SESSUALI

Dr Giuseppe Mori Ginecologo, Sessuologo clinico Fellow of European Board of Sexual Medicine

A.I.S.P.A. Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata Via Marostica, 35 20146 - Milano Info: www.aispa.it

timore della perdita del prestigio sociale; tendenza a mantenere il segreto della propria infertilità, soprattutto verso la famiglia acquisita. L’infertilità può inficiare la sfera della comunicazione e dare luogo a una condizione di crisi relazionale e di isolamento sociale oppure esacerbare conflitti di coppia pregressi. Si modificano i rapporti di forza nella coppia e la persona fertile della diade può diventare ostile verso il partner, responsabile dell’impossibilità di poter esprimere la propria fecondità. Nella sfera sessuale femminile può comportare una diminuzione del desiderio sessuale e dell’eccitazione, vaginismo secondario, dolore alla penetrazione, anorgasmia secondaria, disturbo da avversione sessuale. Nell’uomo l’infertilità può condizionare la diminuzione del desiderio sessuale e della frequenza dei rapporti, ansia prestazionale, disfunzione erettile, sessualità extraconiugale. Le difficoltà psico-sessuologiche legate all’infertilità non vanno quindi vissute in silenzio; meglio portarle in consultazione ad uno specialista così da superarle. 24oreNews

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AMICI A 4 ZAMPE

CANI, PADRONI E…

I

l comportamento degli animali ha sempre interessato l’uomo, ma è solo dalla fine dell’800 che si è iniziato a parlare di Etologia come scienza, intendendola propriamente come studio dei gesti. In particolare, i comportamenti di un cane sembrano dipendere in parte dalla genetica individuale, in parte dall’ambiente in cui vive, a partire dalla relazione che ha con il suo padrone. Ciò appare abbastanza evidente e chi possiede un cane lo può senza dubbio confermare. Un corretto rapporto cane-padrone prevede che il primo sia in una posizione di sottomissione ed il secondo in quella dominante, ma è importante che tale equilibrio non venga compromesso da un ribaltamento di ruoli, o da un eccesso di dominanza da parte del padrone nei confronti dell’animale. Anche dei bruschi e repentini cambiamenti nella routine di un cane possono provocare un mutamento nella sua psicologia, causargli stress che si tramuta in atteggiamenti meno affettuosi e giocosi nei confronti dello stesso padrone e di estranei, ed in casi estremi l’animale può addirittura entrare in depressione, con sintomi simili a quelli degli esseri umani, come calo dell’appetito, mancanza di energia e spossatezza generale. MA CHE CARATTERE! Tuttavia, anche la genetica di ciascun cane è un importante indicatore del suo comportamento, ed è sim60

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CARATTERI

Meticolosamente addestrato l’uomo può diventare il miglior amico del cane

A cura di GLORIA LANGE

patico pensare che a ciascuna razza corrisponde un particolare carattere. Il Bassotto, per esempio, è un cane combattivo e dominante, soprattutto verso gli altri cani; molto indipendente e resistente. Quello a pelo raso non ha sempre un buon carattere; quello a pelo duro è più adatto alla caccia, più calmo. Il Bulldog è un animale pigro e ama la vita in appartamento. La sua indole lo spinge alla difesa della casa e del padrone; è molto coraggioso e anche se il suo aspetto è minaccioso, la sua tempra è molto dolce e tenera. Il Cocker americano, invece, è un cane che tende ad essere dominante; il suo carattere è gioioso e vivace, perfetto per la vita tranquilla della famiglia, ma nonostante la sua calma, è anche molto furbo, resistente e forte. E allora, cosa dire di più se non di fare attenzione a non arrabbiarsi troppo per qualche comportamento dei nostri animali? In fondo, proprio come noi, potrebbero anche loro pensare: “ma che carattere!”.



VIAGGI NEL MONDO

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mmaginate delle spiagge bianche e deserte, aggiungete un mare trasparente dalle mille tonalità di verde, togliete le strade e unite un pò di rocce appuntite che spuntano dal mare, mescolate il tutto ed ecco Phi Phi Island. In questo incantevole arcipelago della Thailandia, il vero Shangri-la è Ko Phi Phi: la ragazza che ama far festa, come la chiamano da queste parti. Innanzitutto perché si compone di due isole Phi Phi Don e Phi Phi Le più una serie di isolotti corallini e faraglioni disabitati che s’innalzano come geyser di roccia su un mare di bellezza incomparabile; e poi perché in nessun’altra località come a Ko Phi Phi troviamo spiagge magnifiche e sinuose dalla sabbia dorata, orlate da lussureggianti tratti di giungla; la scenografia perfetta per una vacanza che offre mille piaceri, siano essi sportivi, mondani o trasgressivi. È qui il Paradiso della Thailandia. Circondata dal Mare delle Andamane, Phi Phi è un susseguirsi di baie nascoste e deserte. Inoltre,

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KO PHI PHI: LO SHANGRI-LA THAILANDESE A cura di MILENA POLIDORO

è un’isola completamente pedonale. Non esistono strade, ma solo sentieri da percorre a piedi o con le biciclette a noleggio. La spiaggia più famosa è Maya Bay. È qui che Leonardo Di Caprio girò nel 2000 il film “The Beach”: diventato un cult per i viaggiatori con lo zaino in spalla, aveva contribuito a trasformare

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questa “doppia” isola in una meta troppo chiassosa e popolare. Lo tsunami del 2004 ha portato via moltissime vite umane e buona parte delle costruzioni. La devastante tragedia ha però indotto gli abitanti e il governo a ripensare la loro “missione”. È nato così il Parco Nazionale di Ko Phi Phi, che è riuscito a conciliare la voglia di divertimento dei vacanzieri e la salvaguardia dell’ambiente, riuscendo nell’impresa di far tornare Ko Phi Phi la più perfetta utopia tropicale.

Conti Tour ha selezionato un viaggio

dal 14 al 30 aprile 2014 con quote a partire da 2.825 euro




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