Milano 24orenews ottobre 2013

Page 1

Anno 3 - Ottobre 2013 • Periodico di Cultura e Società

BEAUTIFUL KATE! ANNA MORONI

«Ti sei lavata le mani, tesoro?»

RIFLESSIONI SUL FUTURO

ORTICOLARIO

…per una vita migliore

peccati di gola in giardino

FASHION ART

MENABREA

a Palazzo Reale

una bionda da amare



AUTOSTRADE: Milano prima nel mondo A cura di PAOLO PIVETTI

E

ra una bella domenica di settembre, per l’esattezza il giorno ventuno. L’anno era il 1924. Sulla distesa di prati della periferia milanese verso nord, dominati dal profilo dell’antica certosa di Garegnano e disseminati di imponenti officine, soffiava un’arietta tiepida con qualche leggera pennellata di fresco: scoccava il primo giorno d’autunno. Mentre la banda eseguiva canzoni ed inni cari alla Patria, l’ingegner Piero Puricelli si aggirava emozionato tra le varie Autorità in abito da cerimonia. Quella era la sua festa, si stava celebrando la nascita della sua creatura: la prima strada al mondo riservata alle automobili. L’aveva infatti battezzata “autostrada”: un’idea che nessuno sulla faccia della terra aveva ancora messo in pratica, anche se in altre grandi nazioni le automobili erano molto più diffuse che in Italia. Ma il genio italiano, in questo caso il genio dell’ingegner Puricelli, aveva battuto tutti in velocità: l’autostrada Milano – Varese, con diramazioni verso il Lago Maggiore a ovest e verso Como a est per un totale di 85 kilometri, era una velocissima striscia di asfalto cui potevano accedere, pagando un pedaggio, solo gli automezzi. La nuova strada era ad una sola corsia per senso di marcia: più che sufficiente per ospitare il passaggio delle poche auto in circolazione. Basti pensare che in quell’anno il numero di autoveicoli su tutte le strade italiane era poco meno di ottantacinquemila, di cui cinquantasettemila automobili e venticinquemila

autocarri. Ben presto da tutto il mondo cominciarono ad arrivare a Milano tecnici della viabilità per studiare e copiare questa invenzione che avrebbe rivoluzionato il traffico stradale, allora caotico e confuso, rendendo immensamente più veloci i collegamenti automobilistici, soprattutto sulle grandi distanze. L’inaugurazione della prima autostrada del mondo è una gloria sconosciuta, o meglio una gloria dimenticata, di Milano e di tutta l’Italia. Per dire la verità questa gloria ci viene contesa dai tedeschi che nel 1921 avevano costruito qualcosa di simile, la Avus: si trattava di due rettilinei paralleli lunghi meno di 10 kilometri, che attraversavano la foresta del Grunewald nei pressi di Berlino, raccordati da due curve di ritorno. La Avus era in realtà un circuito per prove automobilistiche, aperto anche al traffico; non una vera e propria strada di comunicazione come la nostra. Oggi, quel tratto autostradale Milano - Varese che fu preso a modello da tutto il mondo, è spesso congestionato e impraticabile. Eppure eravamo partiti per primi… 24oreNews

3


24 orenews.it

Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 3 - No. 9 Ottobre 2013

31

23

17

MILANO 24ORENEWS PRESENTA

7

“Riflessioni sul futuro”

I numeri di Expo 2015

43

Scelti per voi

44

Settembre: i concerti

46

Novità d’autunno in tv

48

Omeopatia: l’insonnia di Nicolò

49 50

Tra le ninfe(e) di Monet Natura, Arte e Moda a Orticolario 2013

IL PERSONAGGIO

8

Anna Moroni

ARTE E CULTURA

12 13 14 16 18 19 20

Teatro alla Scala: Don Carlo; Aida Il lago dei cigni Ottobre: i teatri La mostra: il Seicento lombardo a Brera Il volto del ’900. Da Matisse a Bacon Gusto e talento Kumbh al Museo d’Arte e Scienza Ottobre: le mostre

EXPO CHE VERRÀ

42

HOME DESIGN

54

LIBRI SPETTACOLO TV NEWS COME STAI?

23 27

Villa Necchi Campiglio: un viaggio nel passato Domotica: la casa “intelligente”

31 33 34

Anticipazione P/E 2014 Moda: Autunno Inverno Jil Sander Valentina Cortese. Uno stile

48

A cura di Roberto Bernorio

MILANO SI RACCONTA

54 56

Menabrea: la “bionda” più amata Storie di cibo: nel cinema, nella pittura, nel teatro

60

Mostra del Cinema di Venezia: i vincitori

62

Brasile: Arcipelago Fernando de Noronha

FASHION

36 37 38

Leica: La Ferrari della fotografia Chi è chi awards 2013 I 150 anni del Politecnico

HI TECH

40

Up: il personal trainer “da polso” Basta cuffie ingarbugliate! 4

24oreNews

GIARDINI MAGICI

IL SESSUOLOGO RISPONDE GOURMET

ANDATA E RITORNO VIAGGI NEL MONDO


Anno 3 - Ottobre 2013 • Periodico di Cultura e Società

BEAUTIFUL KATE! ANNA MORONI

«Ti sei lavata le mani, tesoro?» RIFLESSIONI SUL FUTURO

ORTICOLARIO

…per una vita migliore

peccati di gola in giardino

FASHION ART

MENABREA

a Palazzo Reale

una bionda da amare

In copertina: Kate Moss

Ottobre 2013 Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Grafica Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Hanno collaborato Roberto Bernorio Renata De Lucia Giuseppina Lisa Manno Luca Medici Angela Minutillo Giovanna Moldenhauer Sandro Nobili Willy Pasini Paolo Pivetti Maria Helena Polidoro Alberto Zonna Pubblicità, Promozione Pubbliche Relazioni Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Andrea Colombo Carlo Kauffmann Edizioni Le Roy srl redazione@24orenews.it www.24orenews.it Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagine - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

MILANO “DA CAMBIARE” Queste ultime settimane sono state caratterizzate da alcune dichiarazioni dell’Assessore al Commercio del Comune di Milano, D’Alfonso, che hanno suscitato qualche imbarazzo non solo sulla stampa ma anche fra i cittadini. C.so Vittorio Emanuele può ritornare ad essere via Corsia dei Servi, la Galleria non essere più intitolata allo stesso Vittorio Emanuele II e poi cambiare nome anche a via Montenapoleone… Insomma innovare, cancellare un pò di ricordi monarchici, modernizzarsi. Noi di Milano 24orenews abbiamo molte volte condiviso le idee dell’assessore in occasione di suoi interventi a presentazioni di nuove iniziative commerciali, ma questa volta ci consentirà non solo di sorridere per la stravaganza di queste uscite, ma anche di preoccuparci che un Assessore al Commercio non valuti le “conseguenze” di certe sue affermazioni. Basta fare un giro per le strade alle quali vorrebbe cambiare nome per rendersi conto che davanti alle vetrine più chic di Milano sfilano persone provenienti da ogni angolo del mondo. Persone, Assessore D’Alfonso, che nelle loro città d’origine - non importa se in Asia, in Europa, in America o in Africa – sanno benissimo che a Milano c’è Montenapoleone, la Galleria definita ovunque “il Salotto di Milano”, e il corso Vittorio Emanuele, con grandi portici e negozi moderni e di ogni genere dai libri alle scarpe agli abiti, per non parlare dei servizi banche e bar e ristoranti, che collega San Babila al Duomo. Cosa facilmente riscontrabile in tutte le cartine di Milano presenti in ogni lingua nei grandi alberghi della città. Questa “identità” è stata conquistata grazie all’attenzione spesso maniacale che i commercianti delle vie più belle della città hanno profuso per affermarsi e valorizzare così l’immagine stessa di Milano. Lei, Assessore D’Alfonso, sa svolgere bene il suo compito: non si lasci più andare a queste inutili stravaganze che - lo sa bene anche lei - lasciano il tempo che trovano, non essendo cose serie. Carlo Kauffmann 24oreNews

5



24 orenews.it

Milano

INCONTRA…

RIFLESSIONI

SUL FUTURO P

rende il via lunedì 30 settembre con la conferenza stampa di presentazione l’iniziativa “RIFLESSIONI SUL FUTURO”, con due importanti appuntamenti (con inizio alle ore 18:00). Il 3 ottobre, a Palazzo Morando, si discuterà sul tema “Le Evoluzioni della Ricerca applicata alla Salute” e il 24 ottobre, nella suggestiva sede dell’Acquario Civico, si parlerà invece delle “Le nuove frontiere della mobilità urbana”, con un parterre di relatori di assoluto prestigio. Un ringraziamento al Comune di Milano, in particolare all’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, per la scelta delle quattro prestigiose sedi museali nel cuore della città, dove si svolgeranno le conferenze.

3 ottobre: “Le Evoluzioni della Ricerca applicata alla Salute” Milano - Palazzo Morando, via S. Andrea, 6 – ore 18/19:30 Intervengono Lilia Alberghina Direttore del Centro di System Biology, Università Bicocca Daniela Bosetto Professore Straord. di Psicologia Univ. eCampus, Psicoterapeuta Ferdinando Cornelio Direttore Scientifico Istituto Neurologico Carlo Besta Willy Pasini Medico Psichiatra Univ. di Ginevra e Milano, consulente OMS

24 ottobre: “Le nuove frontiere della mobilità urbana” Milano - Acquario Civico, di via G.B. Gadio, 2 – ore 18/19:30 Intervengono Stefania Bandini Dir Lab. Intelligenza Artificiale, Università Bicocca Valerio Consonni Responsabile Evonik Italia, settore acrilici Giulio De Metrio Chief Operating Officer SEA Aeroporti Milano Pierfrancesco Maran Assessore alla Mobilità del Comune di Milano Luca Studer Politecnico di Milano - Esperto di Mobilità urbana

24oreNews

7


IL PERSONAGGIO

«ANTONELLA, TESORO, TI SEI LAVATA LE MANI?» Quattro “chiacchiere” con Anna Moroni A cura di DARIO BORDET

A

lla Rinascente di Milano, Piazza Duomo, in occasione della presentazione dei nuovi ed esclusivi “Genietti” - prodotti da IPAC (Industria Pistoiese Articoli Casalinghi) abbiamo incontrato il 21 settembre la testimonial Anna Moroni e scambiato con lei qualche battuta per conoscere meglio il noto personaggio televisivo de “La Prova del Cuoco”. Una cuoca famosa a “La Prova del Cuoco”, il fortunato programma tv in onda su Rai1 dal 2002. Ci parla del suo ingresso in Tv? Allora… Prima di tutto non sono “cuoca”, sono semplicemente una casalinga, mamma di 3 figli e 6 nipoti, sono arrivata a “La Prova del Cuoco” un bel giorno di giugno. Incontrai Antonella all'Hilton dove lei presentava "L'Oscar del vino". C’era anche il mio amico Franco Ricci che mi presentò ad Antonella . “Piacere Anna… Piacere Antonella”. Finiva lì, o meglio, tutto nasceva lì. Lei ha portato in tv il suo modo di fare cucina

8

24oreNews

in modo semplice, come può fare una mamma, una nonna Io cucino prima di tutto con i prodotti che ci offrono le stagioni, poi cerco sempre di usare pochi grassi, amo preparare le zuppe. I miei nipoti e i miei figli mangiano tutto quello che cucino, dalla A alla Z. I miei mangiano tutto e io amo variare la cucina, non bisogna mangiare sempre le stesse cose e con i tempi che corrono bisogna cercare di non sprecare, di risparmiare comprando le cose giuste. Sorprende che a "La Prova del Cuoco” ci sia un siparietto dove lei insegna ad Antonella Clerici a cucinare ma … Lei impara? Antonella è bravissima. In teoria sa tutto, è ovvio che in trasmissione non può mettere in pratica “gli insegnamenti” per i tempi televisivi. Io sono l'unica del programma che la fa lavorare. È una perfetta padrona di casa. Si dice che quando si viene imitati si diventa famosi, Lucia Ocone ha fatto di lei una divertente imitazione a “Mai dire domenica” Ma sa perché Io sono un fissata con le mani ben lavate, perché penso sempre che quello che io cu-



IL PERSONAGGIO cino poi viene mangiato, quindi… La prima volta che arrivai in trasmissione a La Prova del Cuoco dissi subito «Antonella, tesoro, ti sei lavata le mani?», e questo è diventato un tormentone. Ma tuttora glielo dico. Se la notizia è esatta, ama la casa e vivere in diversi luoghi d’Italia. In cucina si lascia influenzare dalle abitudini regionali? Amo la casa, non mi piace andare in albergo. Ho casa a Roma - dove lavoro - e poi ho una piccola casa a Gubbio. I miei genitori che erano di lì, per cui sono molto attaccata a Gubbio, e infatti tutta la mia batteria è di origine gubbina. Al mare cucino pesce, le confesso che io mangerei solo pesce. Come avrà capito,

io adatto la mia cucina al territorio dove mi trovo. Come è nata l’idea della scuola di cucina? Confesso che ne ho avute altre due in passato, questa è la terza che apro. È stata Antonella a darmi il via. Un bel giorno di aprile, mi dice “Anna perchè non apri una scuola per insegnare la tua cucina, adesso che conosci tutti? Arrivo a casa e dico a mia figlia Paola: «... sai, Antonella mi dice di aprire una scuola di cucina…». «Mamma - dice lei - te l'ho detto mille volte di farlo!». Ebbene mi son decisa, proviamoci… sono convinta che osare alla mia età mantiene giovani dentro. Programmi per il domani? Vedrete cosa combinerò! Prima di tutto però voglio viaggiare finchè le mie gambe mi reggeranno, voglio viaggiare, viaggiare, vedere e imparare. Nel salutare Anna chiediamo un pensiero per i nostri lettori, molti dei quali sono affezionati spettatori di “La Prova del Cuoco” Mi raccomando, almeno una volta al giorno, mangiate tutti insieme, perché si parla, si ride, soprattutto si affrontano i problemi tutti insieme, e questo è importantissimo. Io mi diverto a cucinare per tutta la famiglia, ma soprattutto mi piace essere a tavola con i miei familiari. Questo è l’invito che più mi piace fare a tutti i vostri lettori.

Sopra a sinistra con Evelina Flachi; a destra con Guido Chiti



ARTE E CULTURA

DON CARLO

V

ertice dell’ispirazione musicale verdiana, il tenebroso Don Carlo descrive un mondo straziato di vittime del potere al tempo della Sacra Inquisizione spagnola. Sommosse, roghi di eretici e ribellioni liberali fanno da sfondo a dolenti frustrazioni amorose dovute alla ragion di stato. L’Infante di Spagna è innamorato della matrigna, ma desiderato dall’amante del padre. Il potere del trono di Filippo II risulterà succube dell’altare: il Grande Inquisitore ottiene infatti il sacrificio del figlio e dell’amico più leale: Posa. In scena la versione italiana del 1884 (la più concisa delle cinque conosciute) curata da Verdi per la Scala, quella in cui nel finale il fantasma di Carlo V chiama a sé il nipote nella tomba per sottrarlo ai Frati del Sant’Uffizio. Il capolavoro verdiano torna nel cartellone della Scala nell’allestimento del regista Stéphane Braunschweig che inaugurò la stagione scaligera 2008/2009. Questa volta sul podio ci sarà però Fabio Luisi (che, nella replica del 29 ottobre, cede il podio al giovane Gaetano d’Espinosa). In scena un cast internazionale che vede spiccare Carlo Sartori nel ruolo del titolo affiancato da Martina Serafin (Elisabetta), mentre René Pape e Štefan Kocán si alternano nel ruolo di Filippo II e Massimo Cavalletti veste i panni del Marchese di Posa.

Giuseppe Verdi Direttore Fabio Luisi Regia e Scene Stéphane Braunschweig Dal 12 al 29 ottobre Durata spettacolo: 4 ore e 6 minuti inclusi intervalli

DON CARLO APPUNTAMENTI

3 Ottobre: 12, 16, 19, 23, 26, 29 - ore 19.30

AIDA Giuseppe Verdi Direttore Gianandrea Noseda Regia e Scene Franco Zeffirelli Produzione Teatro alla Scala 2006 Dal 25 ottobre al 19 novembre Durata spettacolo: 4 ore e 6 minuti inclusi intervalli

AIDA APPUNTAMENTI

3 Settembre: 6, 7, 9, 10, 11, 12, 13 12

24oreNews

L’

opera per definizione, perfetta dalla prima nota all’ultima, pur nella varietà di esotismi, eroismi, cori, marce e danze moresche. Fiaba archeologica senza lieto fine, raccolse ai tempi della prima italiana uno dei maggiori successi della storia del Teatro alla Scala. Solennità ed epica militaresca s’alternano alle tensioni dell’amore contrastato. Terrena e metafisica. Esemplare. Atteso alla prova l’energico direttore Gianandrea Noseda, che guida una compagnia di canto internazionale che offre alcune delle voci migliori del momento per questo titolo vocalmente impervio.


IL LAGO DEI CIGNI IL MITO FIRMATO NUREYEV RIVIVE A MILANO

Coreografia e Regia Rudolf Nureyev da Marius Petipa e Lev Ivanov ripresa da Marina Gielgud Direttore Paul Connelly Dal 14 al 18 Ottobre

S

i festeggiano i vent'anni del principe Siegfried. Wolfgang, il Precettore del Principe, introduce e presenta gli ospiti. La Regina, madre di Siegfried, entra accompagnata dai cavalieri ed esorta gli invitati a rallegrarsi con lei: il Principe, infatti, si sposerà presto e sceglierà la promessa sposa tra le fanciulle che ella stessa ha invitato alla festa. Il Principe, pensieroso, sogna un amore ideale e proprio per questo il Precettore cerca di riportarlo alla realtà e ai doveri che lo attendono. Siegfried, però, sembra non intendere ragioni: il suo spirito tende a evadere dalla realtà che lo circonda e a rifugiarsi nel sogno... Il lago dei cigni rimane il titolo più amato del grande repertorio, grazie alla partitura di Čajkovskij che trasformò il balletto romantico in opera danzata. Innumerevoli le versioni di questo balletto che da sempre ha ispirato gli autori, nel passato e nel presente, nel solco della tradizione come anche della rottura. Quando il “suo” Lago approda alla Scala nel 1990, Nureyev tiene per sé il ruolo chiave, equivoco, speculare, di Wolfgang/Rothbart. Ma il protagonista assoluto è Siegfried, un principe romantico, dall’animo malinconico più che eroico, contemplativo e

meditativo. Per lui Nureyev ha creato due variazioni; è lui il centro di tutte le linee drammaturgiche del balletto. Una versione in-

trospettiva e complessa sul piano tecnico e interpretativo, una tragedia totale che non lascia spazio a lieto fine o riscatto eroico.

IL LAGO DEI CIGNI: APPUNTAMENTI

3 Ottobre: 14, 15, 17, 18 - ore 20.00 24oreNews

13


CARTELLONE TEATRI TEATRO MANZONI Gabriele d'Annunzio, tra amori e battaglie In occasione del 150° anniversario della nascita di uno dei più importanti e discussi personaggi italiani, Gabriele d’Annunzio, lo spettacolo torna a grande richiesta dopo il successo della passata stagione. Una pièce che assai bene sintetizza la vita di un artista straordinario che ha saputo imporre i propri sogni e le proprie idee in un susseguirsi di amori (vedasi la Duse, a cui darà volto l’attrice Viola Pornaro), passioni, infedeltà, avventure mondane e politiche, autentiche provocazioni poetiche vissute sempre con vittorioso clamore. Dall’1 al 6 ottobre PICCOLO TEATRO TEATRO STREHLER L'amore è un cane blu In un paese dove la passione è scomparsa ovunque, nei legami sentimentali come in quelli con la propria comunità, dove il caos regna principesco sia nei rapporti economici che in quelli affettivi, un uomo si perde. Si perde in una notte assolutamente e terribilmente magica sull'altopiano del Carso. Una terra dove è nato e dalla quale si era allontanato: tra grotte, fiumi sotterranei, rovi e pietre questo sarà per lui l'unico luogo dove ormai vivono ancora le fiabe degli amanti perduti e delle passioni tradite. Questo spettacolo è un diario, un disegno, per ora un concerto visionario popolare lirico e umoristico. Narra di un tragico smarrimento e di una comica rinascita. Dall’1 al 6 ottobre TIEFFE TEATRO MENOTTI All’ombra dell’ultimo sole A grande richiesta torna il racconto musicale basato sulle can14

24oreNews

zoni, le storie e i personaggi raccontati da Fabrizio De André. Un musical sulla nostra storia recente, su quegli anni ‘70 caratterizzati da profonde trasformazioni e contraddizioni, ma già anni “mitici” per le generazioni successive. “All’ombra dell’ultimo sole” è un musical sul mondo di Faber, la cui musica non solo segna il ritmo dello spettacolo, ma dà anche il nome ai protagonisti del racconto (da Bocca di Rosa a Nancy, da Michè a Pasquale Cafiero) e permea le atmosfere dei carruggi di una Genova immaginaria illuminata dalle luci del bar “La cattiva strada” fino ai fuochi della rivolta nel carcere scandita dal ritmo della “Canzone del Maggio”. Dal 5 al 6 ottobre TEATRO CARCANO Cani e gatti (marito e moglie) Una delle più divertenti commedie del grande Eduardo Scarpetta, ancora di sorprendente attualità e che conferma ancora una volta la validità del teatro di grande tradizione napoletana. Racconta con umorismo ed ironia di un’ anziana coppia di coniugi costretti, loro malgrado, a fingersi in chiassosa lite per mostrare alla figlia, da poco sposata e sempre in conflitto col marito, quanto sia dannoso e pericoloso litigare a causa dell’eccessiva gelosia. Protagonista, di eccezionale misura comica, è Luigi De Filippo. Dal 9 al 20 ottobre Il Piccolo Principe Tratto dal libro più famoso di Antoine de Saint-Exupéry (19001944, lo spettacolo, ormai un piccolo cult del teatro italiano, ha percorso l’Italia con più di 500 recite dal debutto nel lontano 1998. Secondo gli accordi presi con gli eredi, si ispira fedelmente al testo e alle immagini del fa-

OTTOBRE moso libro, best-seller (dalla sua uscita nel 1943) della letteratura per ragazzi, o meglio, della letteratura “per quegli adulti che un giorno furono ragazzi”, per parafrasare le celebri parole del suo autore. Dal 23 al 27 ottobre TEATRO NUOVO Restyling di e con Teo Teocoli Gli appunti comici e l’effervescenza dei personaggi creati da un fuoriclasse della comicità come Teo Teocoli, presentati in veri e propri pamphlet teatrali. Forte della esperienza maturata da oltre 10 anni sui palchi più prestigiosi, l’Artista racchiude qui oltre 50 anni di carriera, uno spettacolo che si articola tra cabaret, canzone, cinema, tv e teatro con una serie di personaggi e monologhi che Teo presenterà in teatro con qualche aggiornamento dettato dai tempi cambiati. Le nuove storie dei suoi "cavalli di battaglia" vengono reinterpretate in una chiave più attuale ed innovativa in uno show davvero originale. Dal 9 al 20 ottobre BARCLAYS TEATRO NAZIONALE Ghost il musical Lo spettacolo si ispira fedelmente al celebre film del 1990 "Ghost", ancora oggi tra le pellicole di maggior successo di sempre, grazie alla travolgente simpatia di Whoopi Goldberg, e alla storia d'amore tra Patrick Swayze e Demi Moore che tutti noi ricordiamo nell'indimenticabile scena con il vaso d'argilla sulle meravigliose note di Unchained Melody. Un susseguirsi di forti emozioni e una spettacolare messa in scena ricreeranno la magia e gli effetti speciali del film. Dal 10 ottobre all’1 dicembre

TEATRO ELFO PUCCINI Sala Shakespeare Frost/Nixon Il dramma teatrale scritto dal drammaturgo e sceneggiatore Peter Morgan, incentrato su una serie di interviste televisive che l'ex presidente degli USA Richard Nixon concesse al giornalista David Frost nel 1977 (e che si conclusero con una tacita ammissione di colpa per quanto riguarda il suo ruolo nello scandalo Watergate), dà vita a uno spettacolo diretto e interpretato da Ferdinando Bruni (Frost) ed Elio De Capitani (Nixon), in cui i due registi proseguono la loro indagine sui nodi cruciali della nostra società, osservata attraverso lo specchio del mondo anglosassone che ormai da anni anticipa tensioni, nevrosi, pulsioni e traumi dell’occidente. Dal 18 ottobre al 10 novembre TEATRO FRANCO PARENTI Sala Grande Il discorso del re con Luca Barbareschi e Filippo Dini Una commedia umana in perfetto equilibrio tra toni drammatici e leggerezze, ambientata in una Londra a cavallo tra gli anni ’20 e ’30, che narra la vicenda del logopedista anarchico e attore mancato (Luca Barbareschi) che donò l’uso della parola al fragile duca di York - Albert, secondogenito del Re Giorgio V - permettendogli di salire al trono nel ’37 come Giorgio VI (Filippo Dini) e dichiarare guerra a Hitler. Un capolavoro dello sceneggiatore David Seidler nato per il teatro ma trasformato, nel 2010, in una pluripremiata pellicola diretta da Tom Hooper. Dal 22 ottobre al 3 novembre


INDIRIZZI TEATRO MANZONI Via Manzoni 42 Orari: mar-sab 20.45; dom 15.30 PICCOLO TEATRO TEATRO STREHLER Largo Greppi Orari: mar, sab 19.30; mer-ven 20.30; dom 16.00 TIEFFE TEATRO MENOTTI Via Ciro Menotti, 11 Orari: sab 21.00; dom 17.00 TEATRO CARCANO Corso di Porta Romana 63 Orari: mar-sab 20.30; sab e dom 15.30 TEATRO NUOVO Piazza San Babila, 1 Orari: mar-sab 20.45; sab e dom 15.30 BARCLAYS TEATRO NAZIONALE Piazza Piemonte, 12 Orari: mar-sab 20.45; sab e dom 15.30 TEATRO ELFO PUCCINI Sala Shakespeare Corso Buenos Aires, 33 Orari: mar-sab 21.00; dom 16.00 TEATRO FRANCO PARENTI Sala Grande Via Pier Lombardo, 14 Orari: mar, gio-sab 20.45; mer 19.30; dom 15.30

24oreNews

15


ARTE E CULTURA

SEICENTO LOMBARDO A BRERA Capolavori e riscoperte a Pinacoteca di Brera possiede un ingente patrimonio di dipinti dei principali protagonisti del Seicento lombardo, realizzati a partire dall’età di Federico Borromeo fino alla successiva stagione barocca e alla svolta classicista della seconda Accademia Ambrosiana: per ragioni di spazio però la sezione ad essi dedicata nel percorso museale ne presenta un numero molto ridotto. La mostra, in programma a Brera dall’8 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014, consentirà la visione da parte del pubblico di un gruppo di 46 opere lombarde del XVII secolo, in massima parte restaurate negli ultimi decenni normalmente sottratte all’attuale percorso espositivo. La selezione presentata, tende a privilegiare i dipinti di grande formato, difficilmente movimentabili al di fuori del circuito del museo; ben 21 sono i dipinti dai depositi interni ed esterni di Brera, tutti destinati ad essere esposti nel futuro progetto museale denominato “Grande Brera”. Fra di essi sono da ricordare le opere di Fede Galizia, Carlo Francesco Nuvolone, Giovan Battista Crespi detto il Cerano, Agostino Santagostino, Daniele Crespi, Giovanni Stefano Montalto, Morazzone, Giuseppe Vermiglio, Giulio Cesare Procaccini, Tanzio da Varallo, Luigi Scaramuccia, e altri. A completamento del percorso espositivo, dalla ricca collezione del Gabinetto dei disegni della Pinacoteca di Brera si presentano otto significativi fogli di pittori diversi, tra i quali spiccano Cerano, Morazzone e Moncalvo. Comuni denominatori di grande fascino che accomunano gli artisti riferibili alla scuola pittorica lombarda del XVII secolo e che emergono nelle opere in mostra sono da un lato il senso corposo della materia pittorica e dall’altro l’uso scenografico degli effetti luministici. Press Office Skira

L

In alto: Carlo Francesco e Giuseppe Nuvolone: La famiglia dei pittori Nuvolone, olio su tela; a destra: Giulio Cesare Procaccini: Sposalizio mistico di santa Caterina, olio su tela; sopra: Fede Galizia: Noli me tangere, olio su tela

Info: sbsae-mi.brera@beniculturali.it www.brera.beniculturali.it



ARTE E CULTURA

IL VOLTO DEL ’900. DA MATISSE A BACON Da sinistra: Pablo Picasso Donna con cappello, 1935; Olio su tela; 60 x 50 cm; (AM 4393 P); © Centre Pompidou, MNAM-CCI/ Georges Meguerditchian/ Dist. RMN-GP. René Magritte Lo stupro, 1945; Olio su tela; 65,3 x 50,4 cm; (AM 1987-1097); © Centre Pompidou, MNAM-CCI/ Christian Bahier et Philippe Migeat/ Dist. RMN-GP. Amedeo Modigliani Ritratto di Dédie, 1918; Olio su tela; 92 x 60 cm; (AM 3974 P); © Centre Pompidou, MNAM-CCI/ Service de la documentation photographique du MNAM/ Dist. RMN-GP

I GRANDI CAPOLAVORI DEL CENTRE POMPIDOU on circa 80 opere dal Musée National d’Art Moderne Centre Pompidou la mostra, a Palazzo Reale fino al 9 febbraio 2014, racconta il mutamento negli stili e nei caratteri della raffigurazione umana e della ritrattistica, una panoramica dei cambiamenti e delle innovazioni che hanno segnato non solo la storia dell’arte del XX secolo, ma quella dell’Uomo. Una carrellata di volti, figure, posture di un’intensità straordinaria, attraverso la quale la mostra raggiunge quindi lo scopo di raccontare l’evoluzione del genere ritratto nel XX secolo, con capolavori assoluti di grandi maestri e opere di grandissimo livello di artisti meno noti, che è un vero piacere scoprire e apprezzare. Si parte dall'interesse per la figura umana di Pierre Bonnard, Frantisek Kupka e Amedeo Modigliani per passare agli artisti che attraverso l'arte del ritratto e dell'autoritrato soprattutto hanno fornito una variegata percezione dell'Io tra i quali spiccano Gino Severini, Francis Bacon, Maurice de Vlaminck e Robert Delaunay. Il volto si trasforma in un campo analitico di forze che si scompongono o integrano geometricamente nelle opere di Brancusi, Mirò, Leger e nelle sculture di Matisse e Derain senza tra-

C

18

24oreNews

scurare le fondamentali ricerche di Picasso, Max Ernst, Giacometti, Giorgio de Chirico e Tamara de Lempicka in bilico tra composizione e innovazione, tra canoni tradizionali e astrazione, tra realtà ed astrazione. Accanto a questi in mostra si incontrano nomi meno noti al grande pubblico - Kupka, Raoul Dufy, André Masson, Max Beckmann, Henry Le Fauconnier, Emile Othon Friesz, Jacques Villon, Joseph Csaky, Henry Laurens, Juan Gris, Martial Raysse, Henry Manguin, Boris Grigorieff, Auguste Macke, Marie Laurencin, Cassandre, Erro autori anch'essi di opere magistrali, spesso mai esposte in Italia, di eccezionale qualità pittorica e artistica, che entrano a pieno titolo nella rappresentazione di quella evoluzione del genere ritratto avvenuta nel corso del Novecento. Il grande spettacolo di un secolo trascorre tra tele e sculture dei grandi dell'arte contemporanea in un coro che racconta la storia dell'uomo nel rapporto con sé stesso, con i suoi simili, con il mondo. La mostra è promossa e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Palazzo Reale, Mondo Mostre e Skira editore in collaborazione con il Musée National d’Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. Info: www.ilvoltodel900.it


ARTE E CULTURA

F

rutto dell’ultimo progetto realizzato dall’Associazione PopEye e sostenuta dall’Associazione Amici del Museo d’Arte e Scienza, “Riverside Rendezvous” è una suggestiva mostra fotografica, aperta al pubblico sino al 2 ottobre a Palazzo Bonacossa, Via Quintino Sella 4 (Piazza Castello). Dieci giovani artisti italiani narrano per primi, con unicità, gusto e talento, il ‘Kumbh Mela’, un evento di portata straordinaria: il raduno di oltre 80 milioni di pellegrini da tutto il mondo, sulle rive dove confluiscono tre fiumi, due dei quali reali, il Gange e lo Yamuna e il terzo, virtuale, mitico ed invisibile: il fiume Sarasvati. Il reportage, che trasforma i visitatori in esploratori della spiritualità, si avvale di un importante contributo fotografico, ottenuto selezionando migliaia di scatti, e di un documentario eccezionale. Entrambi sono di una bel-

lezza, raffinatezza e slancio creativo mai visti prima d’ora. Il documentario sarà proiettato in prima assoluta nazionale il 25 settembre, alla presenza di due ospiti d’eccezione, il Maestro Ermanno Olmi e Mario Zanot. È il racconto diretto di un’esperienza a dir poco eccezionale e di una festa unica, condivisa da milioni di persone, attraverso tre diversi sguardi e l’intreccio di tre diverse storie parallele: quella di un viaggiatore occidentale, quella di un Sadhu italiano e quella di un pellegrino indiano. Sia la mostra fotografica che il filmato danno rilievo al dialogo inedito tra cultura religiosa induista e cultura occidentale, quest’ultima attratta negli ultimi anni da un sempre più alto numero di persone affascinate dalla profonda religiosità indiana e dalla mitezza della popolazione che si purifica nelle acque catartiche del fiume sacro. Un’esperienza da non perdere.

INFO: info@museoartescienza.com www.museoartescienza.com

GUSTO E TALENTO KUMBH AL MUSEO D’ARTE E SCIENZA A cura di CARLOS VINTEM

24oreNews

19


CARTELLONE MOSTRE OTTOBRE CDI - CENTRO DIAGNOSTICO ITALIANO Album di compleanno 1813 – 2013 Mostra fotografica sulla Scuola di Ballo della Scala Una mostra dedicata ai duecento anni di attività della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, l'istituzione che ha formato e continua a formare i protagonisti della danza mondiale. Un percorso di 40 suggestive immagini, concesse dall’Archivio fotografico e dal Museo Teatrale alla Scala, per rivivere questi due secoli di storia, attraverso i protagonisti e i balletti, che l'hanno resa unica. Fino al 31 Ottobre AEROPORTO INTERCONTINENTALE MILANO MALPENSA Opere di Fernando de Filippi e Alessandro Docci Prosegue la fortunata collaborazione tra la società Sea e l’associazione culturale Spazio Tadini di Milano con due nuove esposizioni d'arte presso le sale Lounge dell’aeroporto internazionale: la sala Pergolesi e la Monteverdi. I passeggeri e non solo, potranno vedere dal vero le opere di due artisti milanesi, Fernando De Filippi, con le tinte particolarmente accese delle sue palme e Alessandro Docci, con le sue reinterpretazioni di città italiane, dominate dalle tinte verde acqua. Fino al 31 dicembre PINACOTECA DI BRERA Seicento lombardo a Brera Capolavori e riscoperte Scopo della mostra è consentire la visione di un gruppo di significative opere lombarde del XVII secolo, in massima parte restau20

24oreNews

rate normalmente sottratte all’attuale percorso espositivo. La selezione presentata privilegia i dipinti di grande formato, difficilmente movimentabili al di fuori del circuito del museo e altri 21 dipinti dai depositi interni ed esterni di Brera, tutti destinati ad essere esposti nel futuro progetto museale denominato "Grande Brera" (servizio a pag.16). Dall’8 ottobre al 12 gennaio 2014 MUSEO D’ARTE E SCIENZA Riverside Rendevouz Un racconto per immagini del più grande pellegrinaggio di massa nella storia dell’umanità, il Purn Kumbh Mela, una delle più importanti cerimonie Hindu. Decine di milioni di pellegrini, provenienti da ogni parte del mondo, si radunano sulle rive dove confluiscono tre fiumi, due dei quali reali, il Gange e lo Yamuna e il terzo, virtuale, mitico ed invisibile: il fiume Sarasvati. L’evento si svolge ogni dodici anni in quattro diverse città: Allahabad, Haridwar, Ujjain e Nashik, la cui scelta è influenzata dalle confluenze planetarie e dai movimenti cosmologici. Tra tutte, la più importante è Allahabad, dove proprio quest’anno si è svolto il raduno tra il 27 gennaio e il 25 febbraio. Dal 18 settembre al 2 ottobre FERMO IMMAGINE Museo del Manifesto Cinematografico di Milano Vampiri, Zombi e Lupi Mannari I vampiri, gli zombi e i lupi mannari sono i signori indiscussi di un genere, l’horror, che ha conquistato il grande pubblico fin dagli albori della Settima Arte. A partire da quel lontano 1922 che vide comparire sui grandi schermi l’ombra inquietante di

Nosferatu fino ai vampiri belli e tormentati di Twilight, dagli zombi Made in Italy di un maestro del genere come Romero a quelli dell’attesissimo World War Z, dal lupo mannaro di Lon Chaney Jr. ai licantropi palestrati di ultima generazione. In esposizione oltre 150 manifesti cinematografici originali accompagnati da gadget, fumetti, libri, edizioni rare, foto di scena, memorabilia, statuette, trucchi in lattice usati sui set e tante sorprese. Un viaggio in un mondo tutto da scoprire, fatto di innovazione e tradizione, paura e terrore, ma anche tanto, tanto divertimento. Fino al 30 ottobre PALAZZO MORANDO Valentina Cortese. Uno stile. Mostra di abiti e accessori L'esposizione intende ripercorrere, attraverso l’esposizione di circa cinquanta abiti e accessori appartenenti all’attrice, il personalissimo stile della diva milanese. Capucci, Dior, Mila Schön, Ferré e Valentino sono solo alcuni degli stilisti che hanno offerto al fascino indiscutibile di Valentina Cortese “una veste” per esprimersi e per rivelarsi. Dallo schermo alla vita privata, lo stile di Valentina ha lasciato una traccia originale, precisa e inconfondibile che non ha mai smesso di stupire. Fino al 10 novembre PALAZZO REALE Il volto del ’900. Da Matisse a Bacon I grandi capolavori del Centre Pompidou Con circa 80 opere dal Musée National d’Art Moderne Centre Pompidou la mostra racconta in 5 sezioni il mutamento negli stili e nei caratteri nella raffigurazio-

ne umana e della ritrattistica. Capolavori assoluti di artisti celebri (come Matisse, Modigliani, Magritte, Bonnard, Bacon, Mirò, de Chirico, Picasso…) affiancati da nomi meno noti al grande pubblico. Una panoramica dei cambiamenti e delle innovazioni che hanno segnato non solo la storia dell’arte del XX secolo, ma quella dell’Uomo (servizio a pag.18). Dal 25 settembre al 9 febbraio 2014 Sala delle Cariatidi Rodin. Il marmo, la vita Realizzata con il Museo Rodin di Parigi l’expo dedicata a FrançoisAuguste-René Rodin (Parigi, 1840; Meudon, 1917), uno dei più grandi scultori della storia dell’arte. Un momento di studio unico sulla produzione marmorea del maestro, mai realizzato al di fuori del Musée Rodin. Oltre 60 opere esposte in un percorso cronologico, suddiviso in 3 sezioni, che parte dalle prime esecuzioni fatte all’interno della bottega di Carriere-Belleuse di sapore neoclassico per arrivare alla poetica del “non-finito”. Dal 17 ottobre al 26 gennaio 2014 WOW SPAZIO FUMETTO Belgio, il Regno del Fumetto Un viaggio indimenticabile in Belgio, alla scoperta di una raffinatissima produzione fumettistica che ha regalato al mondo personaggi indimenticabili come i Puffi, Lucky Luke e Tintin, solo per citarne alcuni. Tavole originali, pubblicazioni d’epoca, albi e giornali raccontano quasi 100 anni di fumetti belgi e del loro lungo viaggio editoriale verso il nostro Paese alla ricerca di un successo mai negato. Fino al 6 ottobre


CDI - CENTRO DIAGNOSTICO ITALIANO Via Simone Saint Bon 20 Orari: lun-ven: 07.30-19.00 sab: 07.30-12.00 AEROPORTO INTERCONTINENTALE MILANO MALPENSA Sale Pergolesi e Monteverdi Orari: lun-dom: 08.00 - 23.30 PINACOTECA DI BRERA Sale XXX-XXXIV Via Brera, 28 Orari: mar-dom: 8.30 - 19.15 MUSEO D’ARTE E SCIENZA Via Quintino Sella 4 Orari: lun-ven: 10.00 - 18.00 FERMO IMMAGINE Museo del Manifesto Cinematografico di Milano Via Gluck, 45 Orari: mar-dom: 14.00 - 19.00 PALAZZO MORANDO Via Sant'Andrea, 6 Orari: mar-dom: 09:00-13:00 e 14:00-17:30 PALAZZO REALE Piazza del Duomo, 12 Orari: lun: 14:30-19:30; mar-mer-ven-dom: 09:30-19:30; gio-sab: 09:30-22:30 WOW SPAZIO FUMETTO Viale Campania, 12 Orari: mar-ven: 15:00-19:00; sab-dom: 15:00-20:00 24oreNews

21



HOME DESIGN

M

ilano, città frenetica e cosmopolita, da sempre associata al mondo industriale e spesso tacciata d’essere “fredda”, stupisce invece per la quantità esagerata di cose belle che custodisce. La città meneghina nasconde alla vista poco attenta dei passanti e dei turisti i suoi gioielli, quasi a voler sfidare un’attenta ricerca dei propri tesori! Oggi voglio raccontarvi la mia esperienza a Villa Necchi Campiglio, una vera pietra miliare dell’architettura milanese, nascosta fra i palazzi nel pieno centro della città. Sarà un racconto personale, con curiosità e riflessioni sul design degli arredi e sulla storia dei suoi proprietari. Il mondo dei Necchi Campiglio è quello dell’alta borghesia industriale lombarda (famosa nel segmento della produzione di ghise smaltate e macchine da cucire - il celebre marchio Necchi), di grandi lavoratori al passo coi tempi, colti e amanti del bello. L’esigenza di avere una residenza nella grande città che degnamente potesse rappresentare lo status della famiglia ha spinto i committenti a cercare uno spazio idoneo e a creare da zero quella che sarebbe poi diventata una delle residenze simbolo dell’epoca. L'avventura di Villa Necchi Campiglio, narra una leggenda, cominciò in una di quelle sere d’inverno ricche di atmosfera nella Milano anni ’30: accadde che Gigina, Nenè e Angelo Necchi, al ritorno da uno spettacolo alla Scala, finirono col perdersi in una fitta nebbia per trovarsi all’improvviso davanti ad un cartello “vendesi”, in via Mozart. In un baleno decisero di comprare il terreno e di realizzare la loro residenza. In realtà la scelta della location non fu casuale, infatti la residenza cittadina è stata concepita come una villa di campagna, con ampio parco, pisci-

VILLA NECCHI CAMPIGLIO UN VIAGGIO NEL PASSATO... A cura di LUCA MEDICI 24oreNews

23


na (la seconda a essere realizzata in Milano dopo quella municipale e la prima ad essere costruita su un terreno privato) e campo da tennis. Il progetto venne realizzato da Piero Portaluppi tra il 1932 e il 1935 per l’industriale Angelo Campiglio, sua moglie Gigina Necchi e sua cognata Nedda (l’Architetto Portaluppi, insieme ad altri noti Architetti dell’epoca, è stato fautore della realizzazione del Palazzo dell’Arengario a seguito della vittoria del concorso per la sistemazione di Piazza Duomo). A Portaluppi subentrerà Tomaso Buzzi, nel secondo dopoguerra, per la sistemazione dell’esterno e per il rifacimento dell’arredo di alcuni locali, in uno stile più morbido e complesso, di matrice settecentesca, che si scostasse dall’essenzialità progettata da Portaluppi. Un risultato, a mio avviso, consono a realizzare un ambiente più idoneo 24

24oreNews

alle esigenze della famiglia. Diversi ambienti vennero arricchiti da arazzi, arredi d’epoca e soffitti a stucco. Villa Necchi Campiglio è situata in Via Mozart 14, una strada tranquilla fra C.so Venezia, Via San Damiano, C.so Monforte e Via Vivaio. L’esterno della villa rappresenta un modello unico per bellezza e conservazione dello stile novecentista-razionalista degli anni ‘30, mentre gli interni sono caratterizzati da diversi elementi Art Déco. Costruita senza limiti di budget, con le sue ampie sale, gli splendidi arredi, le arti decorative e con un’enorme competenza artigianale dei manufatti, la villa è stata concepita come residenza elegante ma confortevole e moderna per l’epoca, sia negli impianti che nelle attrezzature. Basti pensare alla presenza di ascensore, montavivande, citofoni, telefoni e piscina riscaldata.

Tra architettura e arte La residenza presenta quattro livelli: al piano seminterrato troviamo la cucina (moderna e funzionale ancora oggi), la sala da pranzo della servitù, diversi locali e una sala biliardo. Al piano rialzato abbiamo un grande atrio con una stupenda scalinata, elegante ed essenziale, una biblioteca, una magnifica veranda-giardino d’inverno, un salone, un fumoir, una sala da pranzo con pareti rivestite in pergamena e un piccolo salottino con un grande camino rinascimentale. In quest’ultimo, a fianco del telefono, è conservata una piccola agenda telefonica con annotati tutti i numeri di Gigina... curioso il numero di telefono dell’Atelier d’Alta Moda di Raffaella Curiel (n.d.r.). Fra gli altri locali del piano rialzato, prevalentemente locali di servizio, mi ha colpito lo studio di Angelo Campiglio che presenta una pregevole boiserie in palissandro a grossi elementi qua-


L’EREDITÀ DEL FAI La villa è stata anche caratterizzata da diverse vicissitudini che meritano d’essere raccontate. Durante la seconda guerra mondiale la famiglia sfollò in un’altra residenza, vicina a Varese, e la casa milanese divenne la residenza-comando di Alessandro Pavolini. Successivamente la villa fu occupata dagli inglesi e poi divenne la residenza del Console dei Paesi Bassi. La famiglia ne riebbe il possesso solo diversi anni dopo. Angelo Campiglio morì nel 1984 e le sorelle Nedda e Gigina, non avendo avuto figli, si preoccuparono di trovare una destinazione adeguata alla loro casa. Lasciarono in eredità al FAI l’intera proprietà che, dopo essere stata sottoposta ad un accurato restauro durato ben tre anni e costato circa sei milioni di euro, è stata aperta al pubblico nel maggio del 2008. Una visita a questa residenza vi regalerà un tuffo nel passato, tutto è stato infatti lasciato così com’era e la suggestione che trasmette è tanta... uno dei modi migliori per conoscere una delle tante bellezze che la frenetica Milano può regalare!

drati con al centro un’originale scrivania d’epoca e la fucileria, originariamente lo spogliatoio degli ospiti, ma successivamente adibito all’esposizione dei fucili da caccia dei proprietari. Al primo piano troviamo un ampio disimpegno e i due appartamenti padronali, simmetrici rispetto al lungo corridoio con pareti-armadio e semplici, ma bellissime, volte a botte decorate con un motivo a rete. Merita una riflessione la struttura di questi ambienti, forniti di camere da letto, ampi spogliatoi e stanze da bagno rivestite in marmo, di una modernità sorprendente anche ai giorni nostri! Nell’ala opposta agli appartamenti padronali troviamo due camere ospiti (fornite di bagni

privati). La più piccola è chiamata “camera del Principe” poiché vi alloggiava Enrico d’Assia (scenografo per il Teatro alla Scala, figlio di Mafalda di Savoia e del principe tedesco Filippo d’Assia) quando era ospite dei Necchi Campiglio; l’altra, detta “camera della Principessa”, era utilizzata spesso da Maria Gabriella di Savoia, amica delle sorelle Necchi (oggi, in questa camera, si trova esposta la collezione de’ Micheli, industriale tessile che ha donato al FAI dipinti del Canaletto, Tiepolo e Carriera, nonché mobili francesi, ceramiche lombarde, porcellane cinesi e rare miniature

di Jean Baptiste Perego). Terminiamo il tour del primo piano con una curiosità. Adiacente le camere per gli ospiti vi sono altri due locali, uno destinato a guardaroba e stireria e l’altro adibito a stanza della guardarobiera che, contrariamente agli usi dell’epoca, era l’unica persona della servitù ad alloggiare al piano riservato ai padroni. Al secondo e ultimo piano sottotetto alloggiava infatti il resto della servitù. Nelle stanze del piano rialzato sono collocate tutte le opere che la Gallerista e Storica d’Arte Claudia Gian Ferrari ha assegnato in deposito permanente al FAI. A dir poco splendida la carrellata che scorre sotto i miei occhi e che comprende 44 dipinti, disegni e sculture di artisti italiani del primo ‘900, tra cui Balla, Boccioni, Carrà, de Chirico, de Pisis, Martini, Morandi, Sironi e Wildt. www.my-home.biz 24oreNews

25



HOME DESIGN

DOMOTICA LA CASA “INTELLIGENTE”

U

no degli argomenti più difficili da descrivere è senza dubbio la tecnologia. La domotica fa parte delle nuove tecnologie che stanno entrando nelle nostre case ed oggi voglio raccontare la mia esperienza presso “le case domotiche” che ho avuto modo di visitare. A Milano, zona navigli, e più precisamente a due passi dalla chiesa di S. Cristoforo, uno degli angoli a mio avviso più belli della città meneghina, c’è una zona che gli addetti al settore amano chiamare “d’archeologia industriale”. La presenza di diverse fabbriche storiche, vedi ex Richard Ginori, oggi riconvertite ad uso uffici, poli universitari, show room e abitazioni ha permesso la realizzazione di moderni e tecnologici spazi adatti alla sperimentazione di queste nuove tecnologie. Diverse aziende e studi di Architettura della zona si occupano di progettare e realizzare soluzioni di automazione domestica. Una casa domotica è realizzata con lo scopo di far entrare in contatto il cliente con questa nuova “professione del vivere bene”. Il mio intento è quello di descrivere con parole semplici per allargare la conoscenza su questo argomento spesso troppo difficile da comprendere. Con l’utilizzo di veloci e intuitive applicazioni, su iPad, iPhone o altri apparecchi è possibile capire

Una casa domotica è realizzata con lo scopo di far entrare in contatto il cliente con questa nuova “professione del vivere bene” A cura di LUCA MEDICI

24oreNews

27


velocemente come funziona la domotica in una casa. Prima di tutto è bene sapere che questa è una tecnologia “amica”, cioè al servizio di chi la utilizza e non il contrario. Avvicinarsi a questa professione è per molti giovani una vera scoperta! È possibile comandare più funzioni della propria casa anche quando non si è presenti o semplicemente è possibile abbassare tutte le tapparelle con un unico comando. Da queste semplici esigenze è nata una professione molto particolare, cioè quella di progettare, insieme ad architetti ed elettricisti, l’impianto ideale domotico in una abitazione. Sono passati diversi anni da quando la domotica ha mosso i primi passi e adesso che le tecnologie sono più avanzate è possibile creare situazioni veramente interessanti. I vari operatori mi hanno dimostrato con entusiasmo come comandare le luci di tutte le stanze, abbassare il 28

24oreNews

suono della musica, creare atmosfere “combinate” con luci, musica e profumi. Infatti la semplicità è alla base di ogni progetto! Ogni elemento di un impianto domotico può dialogare con tutti gli altri ed è anche possibile regolare i consumi semplicemente facendo interagire gli elettrodomestici fra loro. Quando si stanno raggiungendo picchi troppo elevati di consumo d’energia elettrica, onde evitare di far saltare il contatore, la lavatrice “parla” con il condizionatore e “decidono” che uno dei due deve sospendere per qualche minuto il funzionamento, per poi riprendere quando l’altro apparecchio ha smesso di lavorare o consumare troppa energia. Oppure, per chi ama la musica, è possibile ascoltare i propri brani preferiti in ogni stanza a volumi diversi... uguale per la tv, riscaldamento, impianto d’irrigazione, tende da esterni, ecc... Insomma, la domotica tiene sotto controllo


HOME DESIGN

Nel nostro paese spesso si associa la domotica a costi elevati, in verità non è così

tutta la casa, ma non solo, agisce anche per la sicurezza dei suoi occupanti. Installando apposite telecamere, si può vedere la situazione in diretta dal proprio telefonino, anche quando si è via per lavoro o per vacanza. Le applicazioni sono veramente tante, ma quello che mi ha stupito è la facilità d’uso. In Italia siamo ancora agli albori per l’utilizzo di questa tecnologia, nel nord Europa invece l’approccio è diverso, più avanzato e comune. Nel nostro paese spesso si associa la domotica a costi elevati, in verità non è così. Un impianto medio non ha costi eccessivi, ma di poco superiori ad un impianto tradizionale. Certo il limite d’utilizzo è infinito e i costi possono diventare in certi casi molto alti, ma non è la norma. Ci sono soluzioni per il comfort e per il risparmio energetico che in poco tempo ripagano della spesa, ma soprattutto è bella la sensa-

zione che il controllo della casa possa avvenire nel palmo della mano... l’immaginazione è il solo limite! La progettazione evoluta di un’abitazione permette alle funzionalità di quest’ultima di evolversi nel tempo, per cambiare insieme alle esigenze di chi vive la casa e rimangono aperte agli sviluppi futuri, cosa invece preclusa ad un impianto di tipo tradizionale. Le applicazioni infinite di questi utili sevizi spaziano a 360° e sono applicabili sia in case di ultima generazione sia in ristrutturazioni di case d’epoca... l’importante è non porre limite alla fantasia perché la domotica ha una risposta a tutto... fantascienza o realtà? Tutte e due le cose, e la mia considerazione finale è una sola, ‘una facile realtà che sembra fantascienza!’. luca@my-home.biz 24oreNews

29



FASHION

ANTICIPAZIONI P/E 2014

Max Mara

Max Mara

N

A sinistra: Kate Moss alla sfilata di Stuart Weitzman

Roberto Cavalli

Just Cavalli

on solo Fashion Week, settembre è per Milano il mese della moda. A riconfermarsi cuore pulsante della manifestazione è stato il Fashion Hub, la triade di Palazzo Giureconsulti, Palazzo Clerici e Palazzo della Ragione, luoghi che hanno ospitato sfilate e momenti collaterali. A questi si è aggiunto, novità assoluta, Palazzo Reale: la prestigiosa sede è stata riservata alle sfilate di giovani talenti a conferma del sostegno del Comune di Milano e della Camera nazionale della moda agli stilisti emergenti. Anche quest'anno un ricco calendario di eventi paralleli ha coinvolto l’intera città e non solo addetti ai lavori. Ad aprire le danze, martedì 17 settembre è stata la “Vogue Fashion's Night Out”. Le sfilate di Milano Moda Donna, con le proposte moda per la primavera-estate 2014, hanno quindi preso il via mercoledì 18 con una doppia sfilata della maison Gucci. Oltre 140 le collezioni in scena con tanti debutti in passerella e tante maison che per la prima volta hanno presentato le loro collezioni a Milano Moda Donna. “Tango e moda, una passione!” è stato l'evento conclusivo di questa edizione di Milano Fashion Week, aperto a tutti, presso la Palazzina Liberty lunedì 23 settembre alle 21. Per l'occasione si è esibito il tanguero Roberta Herrera, trasformando l’elegante location in una vera e propria milonga.

Angelo Marani

24oreNews

31


32

24oreNews

COLLEZIONE A/I 2013-2014


FASHION EssenzialitĂ , minimalismo e forme ispirate alle architetture del leggendario architetto brasiliano Oscar Niemeyer nella collezione donna A/I 2013-2014 di Jil Sander. Una donna austera ma disinvolta, completamente a suo agio nei suoi abiti dal taglio pulito e controllato. Linee morbide, pieghe raffinate e volumi impetuosi: le gonne sono a ruota e asimmetriche come nell’abito in pelle con tagli in evidenza, e mai sopra il ginocchio, mentre i cappotti e i caban sagomati scendono dritti lungo il corpo. Le scollature sono bandite come anche i colori troppo accesi; tra i materiali lunga vita al cuoio rigenerato, al castoro argentino, al feltro double face e alla lana merino. Le maglie sono in cachemire stampato e angora agugliata. Nella palette prevalgono i toni del blu, ma non mancano spruzzi di azzurro, arancione e giallo. Vistose pochette e handbag vengono portate sotto il braccio. Per le scarpe decolletè con tacco squadrato. A cura di RENATA DE LUCIA


FASHION

VALENTINA CORTESE. UNO STILE A cura di NICK ZONNA

Prima attrice italiana a conquistare il titolo di diva internazionale, raffinata interprete nei teatri di tutta Europa, Valentina Cortese è stata, e continua ad essere, una grande icona di stile. L’elegante cornice degli spazi museali di Palazzo Morando, in via Sant'Andrea 6, ospita fino al 10 novembre la mostra dal titolo "Valentina Cortese. Uno stile. Mostra di abiti e accessori", dedicata appunto alla grande attrice. La mostra intende ripercorrere, attraverso l’esposizione di circa cinquanta abiti e accessori appartenenti all’attrice, il personalissimo stile della diva milanese. Capucci, Dior, Galante, Mila Schön, Ferré e Valentino sono solo alcuni degli stilisti che hanno offerto al fascino indiscutibile di Valentina Cortese “una veste” per esprimersi e per rivelarsi. Dallo schermo alla vita privata, lo stile di Valentina ha lasciato una traccia originale, precisa e inconfondibile che non ha mai smesso di stupire. La sua abilità è stata quella di creare subito, fin dagli esordi nel mondo dello spettacolo, un proprio stile, fatto di intelligenza e armonia, di piccoli dettagli, colori e forme, accessori, foulard, cappelli, scarpe o gioielli. Ad accompagnare la mostra, realizzata con la collaborazione della Camera Nazionale della Moda Italiana, una serie di ritratti fotografici d’archivio e alcuni recenti scatti inediti realizzati da Giovanni Gastel, riuniti in un volume edito da Skira: “Valentina Cortese. 100 ritratti”.

34

24oreNews

In alto il libro presentato durante la mostra e alcuni abiti esposti appartenuti alla diva



MILANO SI RACCONTA

LEICA S

La Ferrari della fotografia A cura di SANDRO NOBILI

A destra: Gianni Berengo Gardin, Gianni Dibenedetto e Davide Mengacci; in basso: un tecnico specializzato in materiale fotografico Leica durante una sua rappresentazione

36

24oreNews

e cerchi una Leica a Milano devi andare in via Fatebenefratelli. Per anni l’Ottica Cavour è stata il centro di riferimento per professionisti e amanti della fotografia, ma dal 14 settembre 2013 ha cambiato nome e si dedica alla sua vera anima. È diventata 'Leica Boutique'. «L’unica in Italia», spiega il titolare Gianni Dibenedetto. Per chi non lo sapesse, la marca tedesca è considerata la Ferrari della fotografia. Un fotoamatore farebbe qualsiasi cosa per possedere una Leica. Fama dovuta ad una qualità costruttiva ineguagliata. Scattare con una Leica non è come scattare con una giapponese. Non a caso è stata la compagna dei più grandi fotografi che grazie ad essa hanno scattato fotografie immortali; Cartier Bresson per dirne uno. «Il nostro negozio – continua Dibenedetto - è sempre stato legato a questo storico marchio, che vendevamo accanto a occhiali e ad altri prodotti fotografici, ora però siamo riusciti a

dividere gli spazi». A luglio infatti l’ottica si è spostata in piazza Cavour e i due civici di Fatebenefratelli, il 34 e il 36, sono diventati un doppio store della fotografia con una parte tutta dedicata alla Leica. E nel nuovo spazio, che ospiterà anche mostre ed eventi, Dibenedetto ha potuto finalmente esporre, insieme con i nuovi modelli, la sua ricchissima collezione di Leica d'epoca: dalle Leica anni ‘30 fino a quella venduta a Gianni Berengo Gardin nel 1983 e da lui restituita come regalo al nostro negozio nel 2004. Cliente storico, ma soprattutto grande amico dell’Ottica Cavour, il fotografo non poteva mancare all’inaugurazione della boutique. Presente con lui anche Davide Mengacci, noto come conduttore televisivo ma anche bravo fotografo e 'leicista' da sempre. Piccola e compatta la Leica si è fatta strada nel cuore degli amanti della fotografia grazie all’altissima qualità delle sue prestazioni che sono rimaste tali anche nella versione digitale. Ma se il cuore della macchina ha ceduto al fascino della modernità, il suo design è rimasto quello degli anni ‘50, elegantissimo e inconfondibile.


Dal basso in senso orario: Cristina Tajani con Gaetano Marzotto premiano, Pupi Solari; Cristina Tajani, Cristina Cappellini, Pirfrancesco Maran, Mario Boselli e Beppe Modenese; Nicoletta Spagnoli; Allegra Antinori e Mario Boselli; Emanuele Filiberto Di Savoia

A cura di MARIE BORDET

CHI È CHI AWARDS

D

ivenuta ormai una tradizione della vigilia delle sfilate, si è tenuta per la prima volta a Palazzo Marino, il 17 settembre, la XIII edizione dei Chi è Chi Awards, i premi che la testata Chi è Chi del Giornalismo e della Moda assegna ogni anno ad alcuni professionisti che si sono distinti in questo settore. Il tema di questa edizione, organizzata con il supporto del Consolato Generale Britannico di Milano e di UK Trade & Investment Italia, è «God save the Queen and the Fashion». Il premio è stato dedicato alla monarchia e i suoi simboli che, in un momento di grande crisi economica e morale mondiale, sono un esempio di continuità e stabilità. I vincitori sono stati selezionati da una giuria composta tra gli altri da Mario Boselli e Beppe Modenese, rispettivamente Presidente e Presidente onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana, Marina Iremonger, Senior Trade Adviser Fashion & Design British Consulate General Milan, Pierfrancesco Maran, Assessore del Comune di Milano, Gaetano Marzotto, Presidente di Pitti Immagine e Cristiana Schieppati, direttore del Chi è Chi della moda. Tra i premiati Emanuele Filiberto di Savoia come Miglior testimo-

nial, l'AD Nicoletta Spagnoli per il tailleur rosso indossato da Kate Middleton, la designer Daniela Puppa per la borsa icona Lady Dior e Ilaria Venturini Fendi per Carmina Campus.

Ecco tutti i vincitori: • Premio Marchio Italiano a Nicoletta Spagnoli • Premio Genio Creativo Italiano a Daniela Puppa • Premio Ambasciatrice della Creatività Britannica alla stilista inglese Vivienne Westwood • Premio alla carriera e targa del Presidente della Repubblica a Pupi Solari • Premio Stilista Emergente a Marta Ferri • Premio Tradizione a Marchesi Antinori • Premio Fragranze a Laura Tonatto • Premio New Generation a Maria Sole Brivio Sforza • Premio Impegno Sociale a Ilaria Venturini Fendi • Premio Miglior Testimonial a Emanuele Filiberto di Savoia 24oreNews

37


MILANO SI RACCONTA

TECH STORIES

Politecnico di Milano 1863-2013 A cura di CARLO KAUFFMANN

U

na mostra assolutamente da visitare questa “Tech Stories Politecnico di Milano 1863-2013” per conoscere, apprezzare, riscoprire, la storia di una Istituzione che ha portato il nome di Milano nel mondo. La mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 10 dicembre, è allestita presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e si snoda attraverso due percorsi espositivi : 6 stanze tematiche e 7 strade. Centinaia di foto, disegni, ricordi, oggetti, video, permettono a tutti i visitatori di “camminare” lungo una strada iniziata nel 1863 e che nel novembre di quest’anno 2013 raggiungerà il traguardo dei 150 anni di vita. Una passeggiata “salutare” da fare anche con i propri figli, magari, impegnati oggi con le scelte non sempre semplici del loro futuro scolastico. In questa mostra, potranno trovare stimoli importanti per realizzare un percorso o comunque per sognarlo… e non è poco di questi tempi. Il percorso si apre con due stanze: una illustra la nascita, subito dopo l'Unità d'Italia, del Politecnico, conosciuto nel mondo per i successi dei suoi laureati nel campo dell'ingegneria, dell'architettura e del design e l’altra descrive le collaborazioni e i successi con la Triennale di Milano. In questa parte del percorso espositivo si parla anche della nascita e della storia del premio “Compasso d’Oro” per il design, istituito nel 1954, promosso da La Rinascente su idea e invito di Gio Ponti, laureato al Politecnico. Una storia da ricordare per i tanti capolavori del design italiano premiati, firmati da laureati del Politecnico. Storia che si collega, nella stanza successiva, alla nascita di un binomio vincente “Università e Impresa”. Il 10 settembre 1870 si laurea in Ingegneria Industriale Giovanni Battista Pirelli, fondatore della prima industria italiana per la lavorazione della gomma. Nel 1963 Giulio Natta, docente al Politecnico, riceve il Nobel per la Chimica, due casi esemplari per capire il rapporto del Politecnico tra imprenditoria, ricerca e università. Poi ci si avvia presso una penultima stanza dove si può scoprire ed apprezzare come architetti, designer, ingegneri del Politecnico, dal 1863 ad oggi, abbiano partecipato ad interventi importanti per Milano. Infine l’ultima emozione della mostra, una stanza-diario dedicata agli oggetti famosi, progettati e realizzati da studenti e docenti del Politecnico, da Enrico Forlanini a Luigi Dadda, da Aldo Rossi a Renzo Piano, da Achille Castiglioni a Marco Zanuso. Questa è Tech Stories. 38

24oreNews

Sotto: X ray room Politecnico di Milano 1933



HI TECH NEWS

UP

IL PERSONAL TRAINER “DA POLSO”

a cura di LUCA MEDICI

A

vete mai sentito parlare di UP by Jawbone? Un giorno sono stato attratto da questo oggetto e subito mi sono informato sulle sue "doti". Ho acquistato il bracciale UP nell’Apple Store del Centro Commerciale Carosello a Carugate, ma si può trovare anche nei migliori punti vendita della grande distribuzione. UP è un braccialetto leggero, dal design semplice e funzionale, la sua finitura in gomma anallergica lo rende adatto ad ogni utilizzo; io ad esempio lo tolgo solo quando entro in piscina! UP contiene al suo interno innumerevoli sensori per monitorare e registrare dati su ogni vostra attività. Distingue un semplice movimento del polso da una camminata e rileva quanti passi farete nell’arco di una giornata, suggerendovi persino la quantità media esatta. Tramite

una semplice applicazione UP vi terrà aggiornati anche sulle ore di sonno e sulle calorie consumate. Adoro la funzione “antipigrizia” che ogni 15, 30 o più minuti vi ricorderà, tramite una vibrazione, di fare quattro passi e, con lo stesso sistema, vi sveglierà la mattina all’ora desiderata. È possibile anche registrare un allenamento, personalizzato sulla vostra persona, inserendo altezza, peso, ecc... Per chi invece vuole tenere sotto controllo peso e calorie, UP si rivelerà un utile alleato. È infatti possibile inserire il cibo che consumerete nell’arco della giornata e UP calcolerà le calorie: dovrete solo inserire la giusta quantità di cibo consumata. Potrei scrivere ancora tante cose su UP, ma il mio consiglio è quello di sperimentare dal vivo questo “personal trainer” al costo di circa 130 euro.

BASTA CUFFIE INGARBUGLIATE!

di ALBERTO ZONNA

Da quando esistono gli auricolari si portano dietro questa seccatura di aggrovigliarsi ogni volta che si appoggiano da qualche parte o quando si mettono in tasca. Ebbene sì, finalmente è arrivato il giorno in cui dovremo più faticare per sistemare le nostre cuffie: un’azienda svedese specializzata in prodotti audio ha risolto il problema con speciali cavetti a sezione piatta. Questi auricolari sono distribuiti in Italia dalla milanese Sounders e sono realizzati in kevlar, lo stesso materiale ultraresistente dei giubbotti antiproiettile, moto e auto da competizione. Inoltre una speciale guaina protettiva che li rende dieci volte più resistenti ai disturbi elettromagnetici consentendo di ascoltare la musica in hi-fi senza il minimo rumore. Le cuffie quindi potranno essere utilizzate anche in sport estremi e potranno essere acquistate al prezzo di 49,49 euro. 40

24oreNews



CHE VERRÀ A cura di ANNAMARIA DE BERNARDIS

I

l tempo corre verso l’appuntamento con la grande Esposizione Internazionale che venerdì 1 maggio 2015 aprirà i suoi battenti nella nostra città per proseguire fino a sabato 31 ottobre 2015, giorno di chiusura di questo evento che nell’arco di sei mesi porterà davvero il ‘Mondo a Milano’. Sale la febbre organizzativa, si iniziano a vedere mille iniziative culturali, ambientali, enogastronomiche tese ad illustrare Expo 2015. Il tema che l’Italia ha scelto - Nutrire il pianeta - è certamente di grande spessore e di enorme importanza oggi che tante difficoltà e tante carenze colpiscono il Pianeta. Si perché una riflessione andrà fatta se oggi è povero anche chi vive nella cosiddetta parte ricca del mondo. Se sempre più spesso fenomeni naturali ‘violenti’ tipici una volta di aree particolarmente depresse, colpiscono anche luoghi da sempre considerati indenni da questi eventi. Argomenti

che adeguatamente discussi durante i 6 mesi di Expo 2015, lasceranno alla comunità internazionale, tracce importanti per affrontare quando addirittura prevedere le possibili soluzioni per una nuova … ‘energia per la vita’. Vogliamo rendervi partecipi, cari lettori, dei numeri di Expo 2015, Milano è la città che quotidianamente vivete e sentite come la vostra casa naturale, questi numeri vi faranno apprezzare ancora di più questa voSotto: Diana Bracco e Giuseppe Sala; in basso: Roberto Formigoni e Giuseppe Sala con il gruppo di partecipanti alla firma del contratto di partecipazione a EXPO 2015

stra città che dal 1 maggio 2015 vi farà incontrare ovunque per le strade, uomini, donne, giovani, dai mille idiomi che anche solo con la forza dello sguardo dialogheranno con voi. Sarà fantastico! Basta osservare questi numeri per convincersene. Sono attesi 21 milioni di visitatori, il 30% dei quali stranieri. Si renderanno disponibili 500mila posti letto nell’arco di 90 minuti di percorrenza da Milano. Pacchetti turistici integrati saranno sviluppati da oltre 100 tour operator nazionali e internazionali. Expo 2015 è un evento ‘italiano’ non solamente milanese o lombardo. Usiamo spesso il termine ‘Mondo a Milano’ parlando di Expo, proprio perché saranno presenti 130 Paesi, 60 Corporate e 10 organizzazioni internazionali. Expo 2015 è anche nuovo ‘lavoro’: sono previsti circa 70mila nuovi posti di lavoro nell'arco di 5 anni. Inoltre, l’operatività dell’Expo durante i sei mesi di apertura prevede il ricorso a circa 36mila volontari e i giovani saranno in prima linea come sempre accade nei grandi eventi.

I NUMERI DI EXPO 2015 42

24oreNews


Libri scelti per voi Sophie Kinsella SAI TENERE UN SEGRETO?

Jenkins Reid Taylor TU, IO E TUTTO IL TEMPO DEL MONDO (Sperling&Kupfer) Una storia alla rovescia: Ben è un ragazzo felice si è appena sposato, muore dopo nove giorni di matrimonio per colpa di uno stupido incidente. Tutto questo nelle prime pagine del libro. Elsie, la sua deliziosa moglie, deve affrontare un dolore disumano, deve cambiare il suo modo di giudicare le cose, gli altri, la realtà. La Reid descrive in modo autentico l’insieme di tutte queste reazioni scrivendo una storia piena di emozioni. Un bel libro solo per chi … “ha qualche cosa dentro”.

Timor Vernes LUI È TORNATO (Bompiani) Primavera 2011, Adolf Hitler si sveglia nel centro di Berlino. Una città bizzarra, rispetto a quando l'aveva lasciata. Vive infatti un sereno periodo di pace, è invasa da migliaia di stranieri (addirittura cinesi!). 66 anni dopo la sua caduta, il redivivo Adolf si getta di nuovo nell'agone politico. Tutti lo credono solo un grande imitatore con una incredibile somiglianza fisica al Fuhrer, dunque perfetto per fare il comico in televisione. Ma lui non scherza affatto. Una storia da leggere certo per sorridere ma anche per pensare.

(Mondadori) Emma Corrigan è la classica ragazza della porta accanto. Lavora come assistente marketing in un'importante multinazionale, come tutte, ha i suoi piccoli segreti. Emma ha un terrore folle dell'aereo e quando, nel suo primo viaggio di lavoro, si trova ad affrontare un volo molto turbolento, il panico si impadronisce di lei e ha paura di morire. In preda a un incontrollabile nervosismo, racconta tutto di sé al vicino di posto, un americano che ascolta divertito tutti i suoi segreti più intimi. Emma naturalmente sopravvive e il mattino seguente si reca in ufficio, pronta ad accogliere, come tutti gli altri colleghi, il fondatore della società per la quale lavora. Naturalmente, è l'americano a cui lei ha confidato tutto in aereo...

Francesca Melandri PIÙ ALTO DEL MARE (Rizzoli) L’autrice, unica donna finalista quest’anno al Premio Campiello, continua il viaggio nei ricordi più bui degli anni ‘70. Questo viaggio al carcere dell’isoletta nel nostro mediterraneo è carico di storie ricche di emozioni di sensibilità che escono dalle pagine e prendono il cuore dei lettori. Una per tutte quella struggente di un professore, padre di un figlio terrorista e mai pentito, che quando gli è concesso si imbarca e viene fino all’isoletta in questo carcere sperduto. Un bel libro da leggere.


CARTELLONE CONCERTI MORENO Dove: Alcatraz Via Valtellina, 25 Quando: 1 ottobre Dopo il grande successo ottenuto con la vittoria della dodicesima edizione del talent show “Amici” di Maria De Filippi, il Rapper genovese (freestyle) Moreno Dondadoni è pronto a calcare i palchi più importanti d’Italia con “Che Confusione Tour 2013” per tutto l’autunno 2013. Ha pubblicato l'album d'esordio "Stecca" con produzione/collaborazione di Fabri Fibra.

NEK

NEGRITA

ANTONELLA RUGGIERO

EDITORS

BRUNO MARS 44

24oreNews


RIVERSIDE

Inizio concerti ore 21.00 RIVERSIDE Dove: Factory Via Arcangelo Corelli 36/37 Quando: 2 ottobre È l’unica data italiana: la formazione polacca porterà sul palco i brani del nuovo album “Shrine Of New Generation Slaves” e non solo. La band, nota per rappresentare una grande promessa all'interno del nuovo panorama “heavy prog” mondiale è contaminata da Pink Floyd, Tool, Porcupine Tree, Opeth e Anathema... AMERICA Dove: Teatro degli Arcinboldi Viale dell'Innovazione, 20 Quando: 3 ottobre La leggenda degli America, una delle band mito degli anni ‘70 e ‘80. Beckley e Bunnell con le loro chitarre faranno rivivere l’intramontabile successo di brani come “A Horse with No Name” e “You Can Do Magic”. Una serata per gli storici fan del gruppo e per chi magari ha scoperto solo recentemente il sound potente e indimenticabile del loro folk. CARO EMERALD Dove: Teatro Nuovo Piazza San Babila Quando: 5 Ottobre Caro Emerald, nome d'arte di Caroline Esmeralda van der Leeuw (Amsterdam, 26 aprile 1981), è una cantante olandese di jazz. A maggio ha

pubblicato il secondo lavoro “The shocking miss emerald”, pronto a bissare il grande successo dell'album d'esordio del gennaio 2010. Singolo di lancio “Tangled Up”. BANCO MUTUO SOCCORSO Dove: Teatro Carcano Corso di Porta Romana, 63 Quando: 5 Ottobre La Sony ha ridato vita e colore ad uno degli album più arzigogolati e importanti del gruppo, Darwin! - uscendo in una nuova edizione. L’opera è un concept album dove i brani sono tutti legati al tema della teoria sull’evoluzione della specie di Charles Darwin. Uno splendido brano inedito, Imago Mundi, è interpretato dal Banco insieme con Franco Battiato. PETER GABRIEL Dove: Mediolanum Forum Assago Via Giuseppe Di Vittorio, 6 Quando: 7 ottobre Tour che segue la pubblicazione della nuova versione rimasterizzata di “SO” per celebrarne il 25° anniversario, e che vede Gabriel di nuovo sul palco con i musicisti del tour di oltre 25 anni fa: il mago del basso Tony Levin, il chitarrista David Rhodes, il tastierista David Sancious e il batterista Manu Katchè. EDITORS Dove: Alcatraz Via Valtellina, 25 Quando: 10 Ottobre Rock band britannica attiva dal 2002 in uscita a luglio col quarto album “The weight of your love” anticipato dal singolo “A ton of love”. La tematica affrontata dal gruppo nella maggior parte delle

OTTOBRE canzoni è quella amorosa, ma lo hanno fatto allontanandosi dai canoni tradizionali della love song. NEK Dove: Mediolanum Forum Assago Via Giuseppe Di Vittorio, 6 Quando: 19 ottobre A metà aprile è uscito il suo undicesimo album “Filippo Neviani”, album dedicato al padre scomparso nel 2012 che avrebbe sempre voluto vedere il cognome di famiglia su un album del figlio. Il singolo di lancio è “Congiunzione astrale”. NEGRITA Dove: Teatro Nazionale Piazza Piemonte, 12 Quando: 21 ottobre “Unplugged 2013”, il primo tour acustico dei Negrita che da febbraio ad aprile ha registrato la bellezza di 26 sold out, riapre i battenti in autunno nei principali teatri italiani, con due tappe milanesi, prima al Nazionale e poi al Nuovo (2 dicembre). MARCO MENGONI Dove: Teatro degli Arcinboldi Viale dell'Innovazione, 20 Quando: 25 e 26 ottobre Il vincitore della terza edizione di X Factor e dell'ultimo Sanremo ha fatto uscire il nuovo e 5° album “#PRONTOACORRERE” dal quale sono stati estratti i singoli “L'essenziale” e “Pronto a correre”. Mengoni è il primo artista italiano ad aver vinto il Best European Act agli MTV Europe Music Awards del 2010.

BRUNO MARS Dove: Mediolanum Forum Assago Via Giuseppe Di Vittorio, 6 Quando: 26 ottobre Cantante/produttore discografico statunitense fattosi conoscere duettando nei brani “Nothin' On You” di B.o.B. e “Billionaire” di Travis McCoy e per l'enorme successo commerciale dell'album d'esordio “DooWops & Hooligans” (2010). A dicembre è uscito il suo nuovo lavoro “Unorthodox Jukebox”. ANTONELLA RUGGIERO Dove: Aula Magna dell’Università Statale Via Festa del Perdono, 7 Quando: 27 ottobre - ore 18 Dal '75 all '89 voce inconfondibile dei Matia Bazar con innumerevoli successi commerciali. Poi la carriera solista e un'intensa attività concertistica con recital che vanno dalla musica classica a quella jazz. Si esibisce a Milano in occasione del più grande evento italiano per il decennale della morte di Carlo Urbani, il medico che dieci anni fa salvò il mondo dalla SARS. NICKELBACK Dove: Mediolanum Forum Assago Via Giuseppe Di Vittorio, 6 Quando: 29 ottobre Gruppo rock canadese che dal 1995 a oggi ha venduto oltre 50 milioni di album (soprattutto negli States) e che ha fatto incetta di premi a partire dal 2001, dal terzo lavoro “Silver side up” fino al più recente “Here and Now” (settimo della loro discografia uscito a novembre 2011). La band ha ricevuto 5 nomination ai Grammy, 3 American Music Awards e 12 Juno awards.

CARO EMERALD 24oreNews

45


TV NEWS

Nella sua nuova collocazione nella più “corretta” serata del lunedì alle 20.30, torna con nuovi paesi da scoprire l’originale reality ‘Pechino Express’. Questa seconda edizione porta i telespettatori a scoprire grazie alle difficili imprese delle otto coppie in gara, i fantastici scenari asiatici. La

scoperta dei luoghi, dei monumenti, della gente, delle tradizioni sono tutti ingredienti che hanno contribuito al successo di questa trasmissione, condotta quest’anno da Costantino della Gherardesca che nella scorsa edizione aveva preso parte come concorrente.

NOVITÀ D’AUTUNNO IN TV “VELINI”

A ‘Striscia la Notizia’, il super affermato tg satirico della TV italiana ideato da Antonio Ricci, torna in video con un vero bagaglio di sorprese. La più eclatante l’arrivo dei “velini” Elia e Pierpaolo, la nuova trovata del papà di Striscia che promette comunque per il futuro anche il ritorno delle veline. Le prime conduttrici del programma saranno Michelle Hunziker e Virginia Raffaele che vive questa sua partecipazione come una grandissima opportunità professionale. Ma chi sono i “velini"? Uno vuole diventare giornalista, l'altro sogna un futuro da avvocato. Sono convinti che le scivolate sulla scrivania di "Striscia la Notizia" saranno solo una divertente parentesi nella loro vita. Elia Fongaro, 22 anni, di Arzignano (Vicenza), iscritto al terzo anno di Scienze Politiche a Milano ha accettato di venire al casting più che altro per vedere da vicino il Gabibbo. Pierpaolo Pretelli, 23 anni, di Maratea (Potenza), quarto anno di giurisprudenza a Roma, dice che voleva solo avere il piacere di conoscere Michelle. Nessuno dei due si immagina un futuro nel mondo dello spettacolo … una buona cosa per due futuri laureandi. 46

24oreNews

Anche questa rete digitale di Mediaset apre ad una trasmissione di cucina ‘My Chef’. Tanti i nomi di prestigio presenti in questo nuovo talent show: chef di fama internazionale come Filippo La Mantia e Davide Oldani, l’astro nascente Alessio Algherini e la food blogger più famosa del web, Chiara Maci. Quattordici i concorrenti che si sfideranno di fronte al giudizio dei due grandi chef, accompagnati in questa avventura dai due coach d’eccezione, che dispenseranno i loro preziosi consigli per aggiungere qualità al proprio talento e creatività che in una cucina fatta di passione e stile, non può mancare.



I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 48

24oreNews

L’INSONNIA DI NICOLÒ ragazzo, perfettamente sano, non ha mai avuto né disturbi né malattie particolari; soffre molto il solletico, una iei cari lettori e oramai sua caratteristica. Sportivo, bravo amici, il titolo di questo scolaro con un gran senso del dovere, articolo è abbastanza responsabile e molto determinato nelchiaro, Nicolò, 14 anni, le sue scelte, frequenta la prima liceo non mi é stato portato scientifico. Il figlio che tutti vorrebper una patologia or- bero avere, bello dentro e fuori in un ganica, ma per un disturbo del ritmo contesto famigliare affettuoso, attento sonno-veglia. Vi racconto questo bel ai bisogni dei due ragazzi con serecaso perché questi miei articoli sono nità e allegria. Il rimedio di Nicolò è scritti con l’intento di far conoscere ‘Kalium Carbonicum’, un rimedio di questo meraviglioso metodo di cura, cui ho già parlato in un caso precel’Omeopatia Unicista, in tutte le sue dente. Come al solito ho modulato il sfaccettature e possibilità di utilizzo. rimedio come posologia, frequenza e Vedi l’articolo pubblicato nella rivista diluizione grazie ad una mamma atdel mese scorso, che riporta un bel tenta e scrupolosa che mi ha riferito caso di depressione curato con il ri- le varie reazioni di suo figlio. Nicolò medio omeopatico anziché con i far- da tempo dorme tranquillamente, fremaci antidepressivi. La famiglia di quenta la terza liceo, fa sport e non Nicolò abita in provincia di Vercelli, ha più l’incubo dell’insonnia. A chi la conosco da tempo perché ho già in mi legge per la prima volta consiglio cura la sorellina più piccola. Due anni di leggere “Il Piccolo Vademecum di Omeopatia che é in fa mi hanno portato rete nella sezione in visita anche Ni“Salute e Benessecolò, il fratello magre” del sito giore di 5 anni perwww.24orenews.it, ché da alcuni mesi che in modo chiaro fa una gran fatica ad e conciso introduce addormentarsi, soffre d’insonnia e lui il lettore ai concetti e la sua famiglia sofondamentali delno molto preoccul’Omeopatia Unicipati. Nicolò è un bel sta. SPECIALISTA IN PEDIATRIA OMEOPATA UNICISTA Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it

A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA

M


GIARDINI MAGICI

TRA LE NINFE(E) DI MONET

li specchi d’acqua sono luoghi incantati. La luce e la magia di questi ambienti fu resa celebre da un ammiratore appassionato, Claude Monet, che nel suo giardino di Giverny coltivò e dipinse le ninfee. Esistono circa 50 specie di ninfea: originaria dell’Asia, è ormai molto diffusa anche in Italia con

G

due varietà spontanee dal profumo gradevole: Alba e Candida. Nei piccoli laghi e nelle fontane dei giardini queste piante sono spesso associate al loto, entrambe infatti possiedono delle fioriture pregiate (giallo, viola, blu, bianco) che conferiscono loro, senza ombra di dubbio, il titolo di re e regina del laghetto da giardino, circondati da una grande corte vegetale composta da iris, ranuncoli acquatici, tife, giunchi ed equiseti. I frutti della ninfea sono delle bacche dalla forma irregolare, coriacee e di consistenza spugnosa. Questi frutti maturano sott’acqua e al momento della caduta dei fiori si aprono rilasciando i semi. Coltivare le ninfee è facile, si trovano in commercio delle piantine. Prima di metterle in acqua, in tinozze e recipienti abbastanza ampi e ricchi di acqua, è bene posizionare le piante di ninfea in dei vasi di plastica con terreno argilloso, forati sul fondo. Le ninfee hanno bisogno di diverse ore di sole all'aperto per poter crescere e fiorire meglio, e devono essere tenute al ri-

A cura della dott.ssa GIUSEPPINA LISA MANNO

BIOLOGA E NATUROPATA • Info: 347.4401763 www.giardinimagici.com

paro durante la stagione fredda. Nella storia Plinio riferisce che questi fiori furono nominati da una Ninfa tramutata in questo fiore perché gelosa di Ercole. In realtà sembra che il nome generico (Nymphaea) derivi dal vocabolo arabo “nenufar”. Gli antichi egizi adoravano le ninfee del Nilo, che nella scelta dei simboli utilizzati nei loro geroglifici attingevano alla realtà che li circondava, avevano rappresentato la ninfea in alcuni segni. In uno di essi è disegnato il fiore di ninfea. Alcune specie, utilizzate nella medicina popolare, hanno proprietà antinfiammatorie, emollienti e sedative e i fiori e le radici essiccati e polverizzati sono utilizzati pertanto contro la dissenteria, la dispepsia e le emorroidi. I rizomi di queste piante contengono un'alta percentuale di fecola per cui sono utilizzati come alimento da alcune popolazioni del nord Europa (Finlandia e Russia) anche se contenendo diversi tannini risultano piuttosto amari. In Australia gli aborigeni si cibano dei peduncoli dei fiori insieme ai frutti arrostendoli al fuoco. 24oreNews

49


GIARDINI MAGICI

Antonio Guccione

ORTICOLARIO Sopra: Laudomia Pucci; a destra: Moritz Mantero

UN INTRECCIO DI NATURA, ARTE E MODA ta per prendere l’avvio Orticolario 2013, l’importante evento dedicato al giardinaggio evoluto che dal 4 al 6 ottobre riempirà di mille colori e profumi Villa Erba, sul Lago di Como. Un evento che in pochi anni è diventato motivo di tendenza per gli operatori del settore, essendo molto di più di una manifestazione dedicata a fiori, piante e oggetti legati al verde. Orticolario è infatti un contenitore di eventi: un esclusivo percorso tra natura, vivaisti, artigiani e laboratori – con suggestivi tocchi di eleganza, arte, moda, design e gusto – donerà ai visitatori un’esperienza sensoriale unica. Il gusto sarà il senso conduttore di questa quinta edizione, con tante proposte golose a base di prodotti derivanti dalla natura: tutti i visita-

S

50

24oreNews

tori saranno istigati a commettere incessantemente e senza rimorso “Peccati di gola in giardino”. Madrina e ospite d’eccezione di quest’anno sarà Laudomia Pucci, vice presidente e direttore immagine della Emilio Pucci: il connubio tra la moda e il mondo dei fiori è del resto ormai una tradizione a Orticolario: ospiti della passate edizioni infatti sono state Vivienne Westwood, Rosita Missoni, Li Edelkoort, Wanda Ferragamo. Un “tocco” di novità Sarà la Dahlia, pianta ornamentale di cui sono noti innumerevoli ibridi e varietà, commestibile nei tuberi e nei fiori, l’essenza protagonista di questa edizione che si presenta ricca di novità da ogni parte d’Italia: piante carnivore, succulente e

Sarà la Dahlia, l’essenza protagonista di questa edizione che si presenta ricca di novità da ogni parte d’Italia cactacee da collezione, piante acquatiche e palustri rare ed insolite, piante da frutto antiche ed alberi da frutto a spalliera, e tantissime varietà di alberi, piante e fiori: proposte come sempre originali, ricercate, talvolta bizzarre. In un giardino-frutteto caratterizzato da varietà storiche, graminacee e da prati fioriti, i visitatori potranno fare una sosta e degustare ottimi frutti. Un tocco di novità artistica, oltre a quella di Michele Vitaloni nella giungla “Verde Selva” realizzata nel Padiglione centrale, verrà portato anche da Marina Gallandra attraverso la sua mostra fotografica “Tela d’autore”, dove l’autore della tela è il ragno e le foto fissano la luce del sole riflessa dai fili della tela: onde colorate che si sovrappongono e interferiscono tra loro in


Dario Fusaro

modo imprevedibile. Grande motivo d’orgoglio per Orticolario sarà la presenza della Società Agricola San Patrignano, che si sposa perfettamente con le finalità sociali dell’evento, e che porterà piante da fiore e la sua produzione di vini, olio, miele e prodotti da forno.

INFORMAZIONI: info@orticolario.it www.orticolario.it

E per i più piccoli… laboratori ludico-didattici Una particolare attenzione sarà dedicata ai bambini di ogni età: per loro Orticolario ha organizzato – nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 ottobre - un programma ricchissimo di laboratori e attività divertenti, educative ma soprattutto… golose! I laboratori ludico-didattici di questa edizione saranno infatti tutti tematici e incentrati sul gusto, ma con l’obiettivo di far comprendere ai bambini come buona parte del cibo che mangiamo – e che al supermercato troviamo raffinato o inscatolato - proviene dalla natura. E ad insegnarglielo in maniera giocosa ci saranno dei veri e propri esperti che ad esempio spiegheranno come dall'albero del cacao si arriva alla tavoletta di cioccolato, oppure illustreranno il processo della smielatura non senza aver spiegato anche la vita e la danza delle api. Slow Food curerà invece due laboratori: “Per fare il seme ci vuole il frutto” e “Per fare un frutto ci vuole un fiore”. Ma le proposte studiate

per i più piccoli non finiscono qui. Dario Tognocchi organizzerà una caccia al tesoro a squadre nel parco e uno spettacolo di burattini per intrattenere grandi e piccini. In compagnia di Paola Rovelli invece i bambini dai 5 agli 11 anni potranno scoprire come preparare la pasta e come realizzare un biscotto artistico ispirato alle bellezze della natura. Stimoli per abbinare gusto, natura e arte arriveranno dai laboratori condotti da Enrica Ghidelli, che porterà i bambini alla ricerca di foglie che poi verranno utilizzate per creare immagini di animali, frutta o verdura. Da non perdere, infine, il laboratorio condotto da Michele Vitaloni, l’artista ospite di questa edizione di Orticolario, che accompagnerà i bambini nella “giungla” creata nel Padiglione Centrale alla scoperta degli animali in via d’estinzione riprodotti dalle sue sculture iperrealiste. Anche quest’anno il Nido Cocoon, con le sue animatrici professionali, accoglierà i bambini a partire dai 2 anni, consentendo ai loro genitori di visitare Orticolario e i suoi oltre 200 espositori con calma e senza preoccupazioni! Orticolario inoltre dedica fin dalla sua nascita una speciale attenzione alla solidarietà, destinando i contributi raccolti anche nei laboratori dei bambini a favore di associazioni del territorio che si occupano di persone disagiate. 24oreNews

51


IL SESSUOLOGO RISPONDE Il desiderio sessuale spesso declina all’interno della coppia con il passare del tempo. Quando questo diventa un problema è consigliabile per la coppia un aiuto terapeutico dall’esterno.

A.I.S.P.A. CONSULENTI AL VOSTRO SERVIZIO Dr. Roberto Bernorio Ginecologo - Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it robernorio@aispa.it

M

antenere adeguato il desiderio e l’appagamento sessuale all’interno della propria coppia è senz’altro una delle sfide più impegnative che dobbiamo affrontare nel corso della nostra esistenza relazionale. Il tempo ci stritola, i nostri gesti amorosi diventano ossessivamente ripetitivi, la capacità di giocare con i nostri corpi si riduce e la voglia di trasgressione, quando c’è, va spesso a proiettarsi all’esterno della relazione. So che questa mia descrizione può sembrare apocalittica, ma anni di lavoro con le coppie in crisi mi hanno insegnato che certi meccanismi sono ridondanti ed addirittura prevedibili. Esistono due situazioni modello: quella in cui l’armonia e l’intesa sessuale sono sempre state deboli, compensate di solito dalla componente affettiva, e quella in cui invece, dopo una partenza pirotecnica, vede la coppia abbandonare gli investimenti sulla propria vita sessuale che perde gradualmente la sua energia fino a spegnersi. Il risultato finale appare molto simile, ma la risoluzione del problema è invece fondamentalmente diversa. In un caso bisogna costruire qualcosa che non è mai esistito, nell’altro bisogna recuperare

52

24oreNews

Salve dottore, siamo Massimo e Simona, 38 e 35 anni rispettivamente, con una richiesta d’aiuto per Lei. Conviviamo da più di dieci anni, andiamo d’accordo, ma da diverso tempo la nostra sessualità si è come ‘addormentata’. Abbiamo una scarsa intesa sessuale e di fatto non abbiamo più di un rapporto al mese. Mentre riusciamo tranquillamente a parlare di tante cose, sulla sessualità la nostra comunicazione è come paralizzata. Come possiamo sbloccarci?

qualcosa che è andato perso. Più facile a dirlo che a farsi, visto che spesso i tentativi di soluzione messi in atto dalla coppia non solo non risolvono, ma addirittura complicano il problema. L’aiuto di un terapeuta di coppia può essere invece molto efficace ed è pertanto il più indicato per ottenere quello ‘sblocco’ che voi desiderate. Se ritenete importante il benessere sessuale della vostra coppia e siete motivati ad affrontare le difficoltà di una terapia per ottenerlo non esitate a consultare uno specialista. Sul nostro sito www.aispa.it c’è un elenco di esperti a cui potete fare riferimento. n FORMAZIONE IN SESSUOLOGIA Corsi di formazione, convegni e seminari di aggiornamento riconosciuti dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica Corso base di formazione in consulenza sessuale inizio 29 novembre Iscrizioni aperte! Promozione Per iscrizione entro il 30 ottobre, partecipazione gratuita al seminario del 15 novembre ‘Salute sessuale; medicina e psicologia a confronto’ Info: www.aispa.it A.I.S.P.A. Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata Presidente Prof. W. Pasini Via Marostica, 35 – 20146 - Milano



GOURMET

LA “BIONDA” PIÙ AMATA a storia insegna che la birra è stata inventata da una donna. Secondo una leggenda, infatti, la birra è nata grazie all’errore e alla sbadataggine di una donna, che dimenticò un piatto di cereali fuori casa; ci fu un temporale, i semi si bagnarono …. e così nacque la birra… Nella realtà la storia della birra ha inizio nella ricca e fiorente Mesopotamia, quando la produzione della birra viene citata ufficialmente in alcuni documenti in caratteri sumerici che risalgono al 3000 a.C.: i Sumeri furono i primi birraioli, e ogni strato sociale aveva diritto a una certa quantità di birra al giorno. Per

L

quanto riguarda la storia italiana, i primi a bere birra furono gli etruschi: la bevanda si chiamava “pevakh”, fatta inizialmente con segale e farro, poi con frumento e miele. I romani preferivano il vino, ma non disdegnavano la “barbara” birra. Con la caduta dei romani e l’invasione barbarica, la birra si diffuse sempre più anche nella nostra bella penisola italica. La birra venne bevuta soprattutto dagli uomini, mentre alle donne poteva essere somministrata solo sotto controllo medico. Nel 1494 si sposarono Massimiliano I d’Asburgo e Bianca Maria Visconti, nipote del duca di Milano Ludovico il Moro che, per festeggiare le nozze, offrì a tutti i milanesi un boccale della schiumosa bevanda. In Italia, però, non si fabbricava

la birra, ma veniva solo importata; fu solo nel 1700 che anche da noi iniziò ad essere prodotta, soprattutto al Nord, grazie anche alla vicinanza e alla dominazione austriaca. Le prime birre erano molto forti e ad alta fermentazione che, purtroppo, venivano annacquate per rendere più accettabile il gusto. Con l’aiuto degli austriaci e dei tedeschi, l’arte della birra migliorò anche in Italia, che pian-pianino divenne sempre più indipendente dagli stranieri, fino ad avere delle fabbriche tutte sue. Nel 1890 in Italia si contano ben 140 aziende impegnate nella produzione brassicola. Delle 62 fabbriche sopravvissute e censite nel 1913 ne sono rimaste solo 5, di grosse dimensioni e a distribuzione nazionale: Poretti, Peroni, Moretti, Menabrea e Forst. Oggi Menabrea fa parte del gruppo Forst che ne prosegue la tradizionale produzione.


Menabrea l’eccellenza… “TOP” Sono trascorsi 167 anni da quando nel 1846 nasceva la produzione di Menabrea, l'antica marca di birra, tra le più celebri e apprezzate, prodotta dalla omonima azienda che conserva oggi la propria sede storica e il birrificio a Biella. Dal 1991 il marchio Menabrea è di proprietà del gruppo Forst, azienda birraria dell’Alto Adige nota perla qualità dei suoi prodotti ed il rispetto della natura. Fino ad allora la proprietà apparteneva alla famiglia Thedy (erede dei fondatori dell’azienda), di cui Franco Thedy mantiene tuttora la carica di Amministratore Delegato. La partnership è finalizzata a riaffermare l’orgoglio di una birra tutta italiana ed a rafforzare ulteriormente la presenza commerciale sul territorio, mantenendo intatti la forte identità ed indipen-

denza di Menabrea e conservando viva la cultura e la tradizione birraria, e a ritagliarsi un posto d’onore nel panorama internazionale. Un’altra importante tappa è stata la nascita, nel ’96, di una birra che andasse oltre la tradizionale birra bionda, la Menabrea Ambrata, da celebrare con il marchio del 150° anniversario che contraddistingue un’intera linea di prodotti. Il 150° è stato un momento celebrativo importante per la realtà Menabrea: da allora ha ripreso il suo slancio. Sotto l’amministrazione di Franco Thedy vengono realizzati importanti investimenti industriali, sempre equilibrati, atti ad assicurare un processo di produzione efficiente, rispettoso dei più severi standard qualitativi e di compatibilità ambientale. Tra questi, strategico è stato il completamento dell’inno-

vativo e moderno impianto di imbottigliamento, terminato alla fine del 2012. Nel frattempo, viene creata una nuova linea “Top Restaurant” dedicata all’Alta Ristorazione, e disponibile in tre referenze, la 3,5° Bionda, la 55 Pils e la 7,5° Doppio Malto, che identificano dei momenti di consumo ben precisi. Le Top Restaurant rappresentano un ottimo accompagnamento per impreziosire i piatti della più raffinata tradizione italiana, evidenziandone il sapore ed il gusto, consentendo un’ innovativa esperienza di degustazione. Menabrea è crescita in questi anni in temini di immagine e posizionamento sia sul mercato italiano che su quello estero, ove attualmente è presente in 27 paesi, in vari continenti: Europa (Germania, Belgio, Danimarca, Regno Unito, ecc), Asia, America ed Oceania. 24oreNews

55


Da sinistra in senso orario: Eduardo De Filippo in “Sabato domenica e lunedì”; una scena del film “Audace colpo dei soliti ignoti”; la tela di Floris Claesz van Dyck, Natura morta (Museo Frans Hal, Haarlem, Olanda); e Carlo Giuffrè nella rappresentazione teatrale “Questi Fantasmi!”

NEL CINEMA, NELLA PITTURA, NEL TEATRO A cura di SIMONETTA GUINDANI


GOURMET

STORIE DI CIBO T recento ricette per altrettanti film. Questo il risultato di una divertente e piacevole “storia” del cibo nei film raccontato da Laura Delli Colli nel suo “Il gusto del cinema”. La minestra di pasta e ceci nel film “I soliti ignoti” di Mario Monicelli, il minestrone di pasta e broccoli in “Roma città aperta” lo spezzatino che appare in “La marcia su Roma” e ancora la zuppa di farro nel “Gladiatore”, sono alcuni esempi che bene descrivono il percorso del cibo nei film tracciato dall’autrice. Nel mondo del grande schermo, la cucina e il cibo finiscono per avere spesso il ruolo dei coprotagonisti se non sempre nelle immagini quasi sempre nelle suggestioni che in molti film sanno evocare. Come non ricordare la nutella del film “Bianca” di Nanni Moretti, “Il Grande Cocomero” di Francesca Archibugi, “7 chili in 7 giorni” di Carlo Verdone. Anche nel mondo variegato dell’arte i pittori di ogni parte del mondo si sono cimentati con le immagini dei cibi presenti nelle cucine asiatiche, arabe, europee, immagini etniche che hanno dato senso e forza a mille dipinti passati nella storia della pittura. Che dire della raffigurazione del cibo nella pittura religiosa, così intensa nell’illustrare il pane e il vino nelle tante interpretazioni dell’ultima cena, o l’immagine della mela, frutto proibito per Adamo ed Eva e simbolo di redenzione se raffigurata nelle mani di Gesù Bambino. Come non sottolineare le tante pitture con la “moltiplicazione dei pani e dei pesci”. Si

ritrovano immagini di fichi, noci, pere, formaggi, persino negli affreschi delle mura delle ville di Pompei, insomma una vera storia senza tempo quella del cibo nell’arte. Storia che è sempre vissuta e comunque vive ancora oggi, anche sulle tavole dei palcoscenici teatrali italiani. Tiberia de Matteis, nota giornalista di teatro, la descrive con grande acutezza nel suo “Il Sapore Parlato - il cibo sulle tavole del palcoscenico novecentesco”. Già D’annunzio faceva parlare gli attori, di cibo, nelle sue storie teatrali, ma la De Matteis ci ricorda episodi straordinari quali la meravigliosa descrizione della “bollitura del caffè” in “Questi Fantasmi” di De Filippo e ancora l’equivalenza fra cibo e preziosi in “Napoli Milionaria”, dove il cibo è accumulato in tempo di guerra, essendo introvabile, per poi essere rivenduto alla borsa nera proprio come merce preziosa. Il cibo è un immancabile elemento del quotidiano che ricorre continuamente nei testi di “Edoardo” come oggetto scenico realistico o simbolico, come tema di discussione familiare o amichevole e anche per espletare una funzione conativa in grado di far proseguire il dialogo. In alcune opere una pietanza è così abituale nell’esistenza del personaggio da segnalare, sostituire o rappresentare la sua identità. Come non pensare alla «zuppa ’e latte» di Nennillo in “Natale in casa Cupiello” o al ragù di Rosa in “Sabato, domenica e lunedì”. Anche Natalia Ginzburg si cimenta nel far parlare di cibo, gli attori del suo lavoro teatrale “La Poltrona”. Tiberia De Matteis, ci ricorda come in questo caso persino una banale operazione come pulire dei carciofi, è il pretesto per dividere ulteriormente marito e moglie, persone evidentemente già lontane fra loro, che non riescono neppure ad accordarsi su come cucinarli. Abbiamo cercato di raccontarvi, grazie all’opera di veri esperti di arte, di cinema, di pittura, l’importanza fondamentale che il cibo assume nella nostra vita di tutti i giorni, non solo come nutrimento necessario, ma come forma di “linguaggio”, come “espressione visiva” come “racconto caratterizzante storie”. 24oreNews

57




InfoPhoto

A VENEZIA L’ITALIA S’È DESTA

E RICONQUISTA IL LEONE D’ORO …DOPO 15 ANNI A cura di DARIO BORDET

S

ettanta anni portati molto bene e bel un compleanno per la Mostra del Cinema di Venezia che ha visto il trionfo del Cinema italiano. La giuria, presieduta da Bernardo Bertolucci, ha assegnato il Leone d’oro al film

60

24oreNews

“Sacro Gra” diretto da Gianfranco Rosi. A 15 anni dalla vittoria di Gianni Amelio con “Così ridevano” (era il 1998), l’Italia torna quindi ad aggiudicarsi il premio più importante della rassegna veneta con il documentario sul Grande Raccordo Anulare di Roma, che inaugura così

nel migliore dei modi la novità del cinema documentario nel concorso principale del Lido. «Mai mi sarei aspettato di vincere. Non dobbiamo avere paura di questa parola, ‘documentario’. Ringrazio Bertolucci – dice Rosi – il suo è stato un atto di coraggio». Il regista ha quindi de-


ANDATA E RITORNO Da sinistra in senso orario: una scena del film Joe-1; Giancarlo Rosi Leone d'oro; Fiammetta Cicogna; Eugenia Costantini; Natalia Borges; una scena del film Sacro Gra; George Clooney e Sandra Bullock; Nicolas Cage con la moglie; Alba Rohrwacher

dicato il premio «a tutti i personaggi del film che mi hanno fatto entrare nelle loro vite per tre anni». Il Leone d’argento invece è andato al film greco “Miss Violence” di Alexandar Avranos, una storia di incesto, pedofilia e prostituzione minorile. Il Gran premio della Giuria è stato assegnato a “Stray dogs” di Tsai MingLiang: il racconto, attraverso silenzi e attese, di un padre e dei due figli senza casa, persi nei ritmi di una metropoli indifferente. Ma l'edizione 2013 della mostra ha portato anche altri successi all'Italia. L’attrice teatrale (82enne) Elena Cotta, interprete del film di Emma Dante Via Castellana Bandiera - esplorazione della violenza psicologica femminile

- ha ricevuto la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile. Il premio per il miglior film della sezione Orizzonti a “Eastern Boys” di Robin Campillo mentre “White Shadow” di Noaz Deshe, in concorso nella 28a Settimana della Critica di Venezia, vince il Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima "Luigi De Laurentiis". Il film coprodotto da Ryan Gosling racconta la maledizione di essere albini in Africa in cui si crede alle proprietà taumaturgiche delle varie parti del loro corpo. Il premio è stato consegnato da Carlo Verdone. Il Premio Marcello Mastroianni è andato al giovane Tye Sheridan per la sua interpretazione in “Joe” di David Gordon Green, in cui

interpreta il figlio di un padre manesco e alcolizzato. E la violenza, quella che avviene dentro le mura domestiche, è al centro anche di “La moglie del poliziotto” di Philip Groening, Premio Speciale della giuria. Philomena di Stephen Frears, favorito fino all'ultimo anche perché troppo perfetto e il preferito da pubblico, critica e scommettitori, ha ottenuto solo il Premio per la migliore sceneggiatura a Steve Cogan e Jeff Pope. «Un verdetto equilibrato», è stato il commento asciutto del direttore della mostra Alberto Barbera. Sorpreso per i premi? «Un po' sì, un po' no», ma comunque una bella rassegna carica di emozioni come il cinema sa dare. 24oreNews

61


VIAGGI NEL MONDO A cura di MILENA POLIDORO

Per informazioni: Conti Tour Via Montenapoleone 19 Tel 0276023448 info@contitour.com

ARCIPELAGO FERNANDO DE NORONHA IL PARADISO È QUI! merigo Vespucci quando la scoprì nel 1503 per donarla al nobile portoghese Fernão del Loronha disse: «Il Paradiso è qui!». E aveva ragione. Alcune delle spiagge brasiliane più belle non si trovano sul continente, ma sull’arcipelago Fernando de Noronha situato a pochi chilometri dalla Costa del Nordest. Sabbie dorate, un mare dai toni blu, turchese e verde smeraldo costellato da scogli e coralli, spiagge quasi deserte, vegetazione primitiva, piscine naturali; questo prodigio della natura e lo Shangri La dei subacquei, dei surfisti dei cam-

A

62

24oreNews

atlantico a 4000 metri di profondità. Qui la flora e la fauna endemica sono interessantissime e comprendono uccelli, anfibi e rettili curiosi (primo fra tutti il mostruoso “Amphisbaena ridleyana” un serpente a due teste) senza contare la formidabile ricchezza di mammiferi marini, tartarughe, pesci, spugne, alghe e coralli nelle acque calde che circondano l’arcipelago. È garantito perciò che un viaggio a Fernando de Noronha vale ampiamente la spesa: ve lo dice chi ci è stato e che ha cominciato a soffrire della ‘sindrome del Paradiso’. Noi brasiliani la chiaConti Tour ha selezionato un viaggio miamo ‘neuronha’.

minatori e degli ecoturisti, e per chi è in cerca di sole e relax. La tranquillità e il riposo sono alcune delle caratteristiche di questo luogo, proprio per l’impegno ambientale che il governo brasiliano si è prefissato, disponendo un tetto massimo di 700 visitatori che quotidianamente possono pernottare contemporaneamente sulle isole otre che sull’isola principale. L’arcipelago è formato da 21 tra isolotti e scogli corrispondenti ai picchi di una vasta catena montuosa vulcanica che s’innalza dal fondo

dal 7 aprile al 15 aprile 2014 al costo di 3.900 euro




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.