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À RR VE E CH GRAZIA DI MICHELE

L’eleganza e la poesia a Sanremo Anno 5 -Gennaio/Febbraio 2015 • Periodico di Cultura e Società

MARINA MAZZOLARI

Più belli a San Valentino EXPO 2015

Il mondo a tavola

ALL’INTERNO



LEGGENDE

LA FESTA DELLA CANDELORA A cura di PAOLO MINOTTI

na antichissima tradizione vuole che il 2 febbraio a Milano si celebri la Processione dell’Idea, che dall’ormai lontano 1589 si svolge all’interno del Duomo, partendo dall’altare della Madonna dell’Albero e raggiungendo l’Altare Maggiore. In origine la processione muoveva dalla chiesa di Santa Maria Beltrade (che sorgeva nella omonima odierna piazza) dopo la benedizione e distribuzione delle candele da parte del vescovo. Ai giorni nostri si svolge in forma molto più contenuta di un tempo e, per permettere a un maggior numero di fedeli di partecipare al rito e alla processione, la celebrazione è stata portata alla 1a domenica di febbraio. Un prezioso bassorilievo (XI-XII sec.) dell’antica chiesa di S. Maria Beltrade, ora al Museo Archeologico del Castello Sforzesco, consente di ricostruire la processione mariana (detta anche «candelora») così come si svolgeva nel Medioevo: si vedono due preti che recano un’effige mariana a forma di cuspide, un chierico con la croce stazionale, un diacono che reca l’evangeliario, l’arcivescovo con mitra e pastorale ed infine il clero della cattedrale con i ceri accesi. Sotto l’effige mariana compare il nome “Idea”. La tavola a cuspide portata ora in processione risale al 1317, preziosa opera di Michelino da Besozzo (custodita nel Museo del Duomo) che raffigura su una faccia la presentazione di Gesù al tempio, con Maria e i vecchi Simeone ed Anna, e sull’altra faccia la Vergine in trono con il Bambino. Simeone e Anna erano due anziani, i primi che andarono incontro a Gesù nella sua presentazione al Tempio. Non avevano avuto annunci né segni particolari per riconoscere in quel bam-

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bino il Messia e sono citati nel Vangelo di Luca proclamato nella festa del 2 febbraio. Fra gli studiosi si è molto discusso sull’origine del nome Idea dato a questa immagine mariana. Per alcuni storici deriverebbe direttamente dal culto pagano della Magna Mater Idea, cioè la dea Cibele, madre degli dei pagani, in onore della quale si svolgevano nell’antichità processioni per invocare la fertilità della terra: ci troveremmo in questo caso di fronte alla cristianizzazione di antichi culti pagani, attraverso la sostituzione del nome di Cibele, chiamata appunto con l’appellativo di Idea e ritenuta madre degli dei, con la vera Idea, la Madre di Dio, Maria Santissima. Altri storici sostengono invece di interpretare il termine “Idea” nel suo significato etimologico, dal greco “Eidon” oppure da “Odea - Odegitria” (guida dei pellegrini) rammentando che con quest’ultimo nome a Istanbul è venerata una famosa icona della Madonna col Bambino. 24oreNews

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Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 5 - No. 1/2 Gennaio/Febbraio 2015

IL PERSONAGGIO Grazia Di Michele, l’eleganza e la poesia a Sanremo

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ARTE E CULTURA Febbraio alla Scala: L’incoronazione di Poppea, Aida Food. La scienza dai semi al piatto Febbraio: le mostre Febbraio: i teatri

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FASHION

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Tendenze Moda Uomo A/I 2015-2016 I consigli di Marina Mazzolari

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“Ascolta e vivi” a Palazzo Parigi Fondazione ASM al Savini

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Pranza con me… Expo 2015: il mondo a tavola

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Daniela Javarone ci apre le porte della sua casa

CHARITY & GLAMOUR

MILANO INCONTRA

Photo: Giovanni Giannoni / Courtesy of County of Milan

A CASA DI…

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MUSIC & FASHION

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Sanremo: Riccardo Rizieri firma il look di Grazia di Michele

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Febbraio: i concerti

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L’esperto risponde

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Suggerimenti per tenersi in forma; il metodo Rigenera I rimedi dell’omeopatia Stress e dolore

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Vacanze a Sharm el Sheikh

CONCERTI IL SESSUOLOGO COME STAI?

VIAGGI NEL MONDO


In copertina: Grazia di Michele

Gennaio/Febbraio Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Roberto Bernorio Mauro Caldera Jaquelin Lendorf Polanco Paolo Mariconti Gloria Mauri Marina Mazzolari Luca Medici Paolo Minotti Angela Minutillo Bertanza Sergio Noviello Camila Rodrigues Media Partner

Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Carlo Kauffmann Edizioni Le Roy srl - Milano, via Vitruvio 43 telefono: 02.83660842 e-mail: redazione@le-roy.it redazione@24orenews.it online: www.24orenews.it Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati - MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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LE PAROLE CHE NON MI HAI DETTO Ho visto con piacere e con un certo stupore che verso la fine del 2014 in televisione, sui giornali, sui social, sono tornate dominanti “le parole”: sembra strano doversi meravigliare di tutto questo per coloro che in fondo dovrebbero vivere solo di parole. Anche voi cari lettori avrete notato che nelle nostre interviste ai “personaggi del mese” vi era sempre una parola dominante che quasi si identificava con la loro personalità. Un segno distintivo per ognuno di loro, “l’amore per gli ultimi” per Don Mazzi, la “bellezza” il vero piacere per il Prof. Stefano Zecchi, essere un “quotidianista” per Vittorio Feltri, “amore” la parola identificativa per Annamaria Bernardini De Pace, “volontà e sacrificio” per Davide Oldani, “creatività e curiosità” per Elio Fiorucci , “estetica ovunque” in casa, nella vita e ovviamente nella sua professione - per Marco Klinger, “piacere Europa” per il Prof. Philippe Daverio. Solo per ricordarne alcuni. Quest’ultimo anno ci ha sottratto personaggi che hanno riempito la nostra vita come Lucio Dalla, Mango, Virna Lisi e Pino Daniele. Mi viene spontaneo, se parlo di loro, parlare di “musica senza tempo” per Lucio, di grande “malinconia” per Mango, di “bellezza ed eleganza” sublime per Virna, di “Napoli” in blues per Pino. Un vocabolo dove “specchiarsi” per ognuno di loro. Credetemi, cari lettori, vorrei dirvi che per me “rispetto, lealtà” sono le parole per voi per non sentirmi dire mai “dimmi le parole che non mi hai detto”. Carlo Kauffmann 24oreNews

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Il ritorno di Grazia Di Michele, in duetto con Mauro Coruzzi

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rmai prossimi alla 65a edizione del Festival della Canzone Italiana si iniziano a raccogliere curiosità e informazioni partendo dagli umori e dai protagonisti che stanno ormai facendo il conto alla rovescia. Il palco di Sanremo, si sa, è una grande vetrina che può fare brutti scherzi se non la si affronta nel modo giusto. Quest’anno a Sanremo un grande ritorno, quello di Grazia Di Michele che si presenta in duetto con Mauro Coruzzi. Un duo particolare che non passerà inosservato e farà parlare: porteranno il loro progetto, con la giusta maturità di considerare il Festival come un’importante vetrina di ascolto, lontani dalle ansie e dalle aspettative del totoclassifica. Lo stile di Grazia è inconfondibile: le sue canzoni sono poesie fatte di immagini. Tra non molto scopriremo anche lo stile del suo compagno di viaggio… Come nascono le tue canzoni? Da sempre c’è qualcosa che mi tocca e mi fa vibrare: può essere amore, tenerezza, sdegno, rabbia… comunque, una corda che pizzicata mi porta a scrivere una canzone. Per me è stato sempre più facile esprimermi attraverso la musica che attraverso il dialogo: ho trovato questo mezzo comunicativo meraviglioso sin da quando ero piccola.

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L’ELEGANZA E LA POESIA A SANREMO A cura di MAURO CALDERA


Credits Alex Bartolo

IL PERSONAGGIO

Come hai scoperto questo mezzo, da piccola? Scrivevo continuamente filastrocche, favole e poesie, per cui deve proprio essere una cosa innata. Oggi, come scrivi le tue canzoni? Quando scrivo una canzone è come se scrivessi una sceneggiatura: la immagino e cerco di raccontare quello che vedo e sento. Le tue canzoni sono arte e parlano spesso di arte… Amo la pittura, andare alle mostre: sono attratta dalla bellezza universale (che non vuol dire solo estetica). Dopo Sanremo uscirà il tuo Album: ci puoi dare qualche anticipazione? Il mio nuovo album avrà per titolo “Il mio blu”: 12 canzoni che corrispondono ad altrettante opere pittoriche, lavorate da Fabio Salafia, un grande pittore siciliano. Com’è nata l’idea di abbinare le canzoni all’arte? A volte sono stati i quadri di Salafia a ispirarmi, altre volte sono state le mie canzoni a ispirare lui. Era inevitabile che ne venisse fuori un abum. Nel cd ci saranno le litografie dei quadri, compreso “Io sono una finestra”, il brano che porteremo a Sanremo.

A proposito di “Io sono una finestra”, è nata prima l’opera o la canzone? Ho scritto il brano pensando a Mauro, mai pensando che poi sarebbe andato a Sanremo. Quando scrivo, lo faccio per il valore della canzone e per quello che voglio dire in quel momento: quando ho deciso di inserire il pezzo nel mio disco, il pittore ha sentito fortemente il senso del testo e il valore del brano dedicandogli un’opera d’arte. Quando è nato il brano? Due anni fa: allora non c’era neanche la lontanissima idea di portarlo a Sanremo: è nato per amore ed è stato custodito nel tempo. Ci siamo poi resi conto che aveva una forza: trasudava verità. A quel punto è nata la sfida. Carlo Conti porterà a Sanremo la novità, con l’attenzione al Festival della Canzone italiana visto con gli occhi della gente. Possiamo definirlo come un cultore della musica italiana e un valido prolungamento di Paolo Limiti: ci stupirà con effetti speciali? Chapeau a Carlo Conti. Avrebbe potuto sposare mediaticamente l’idea ma non è stato questo il caso. È arrivato altro, probabilmente: il giusto messaggio che doveva ar-

rivare. Ha un modo nuovo di rapportarsi con gli artisti. Mauro è un grande interprete: canta e recita nello stesso momento… Ma vedrai che a Sanremo canterà… eccome se canterà. Qual è la canzone che nel tuo percorso ti ha più segnato ed è per te un forte riferimento? In realtà ce ne sono tantissime anche perché sono tutte miei frutti e soprattutto sempre scritte con la massima sincerità. Io non so scrivere a tavolino. Te ne dico una in particolare: “Io e mio padre”. L’ho presentata al Festival del 1990 che è stato per me una svolta: ho dimostrato a me stessa quello che avevo dentro e la forza che ho usato per tirarlo fuori. Ho capito che stavo parlando di me e mi stavo mettendo a nudo: lo stavo facendo con una canzone particolare. Era l’anno in cui mi presentavo come una cantautrice senza effetti speciali… e forse ho capito che me lo potevo permettere. Come vivrai questo Festival che ormai è alle porte? Ci sono tanti modi e tante prospettive per definire e partecipare al Festival. Prima forse sentivo di più il peso, l’investimento e la presenza della casa discografica con la tensione e quel pizzico di paura; oggi non penso alla competizione, alle vendite del disco o ai passaggi radiofonici. Penso di andarci con Mauro e di portare un progetto in cui credo fortemente. Probabilmente ci prenderemo per mano dal primo momento e affronteremo l’avventura a testa alta e con grande sintonia. A fianco: Mauro Coruzzi con Grazia Di Michele in sala registrazione

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ARTE E CULTURA

L’INCORONAZIONE DI POPPEA

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u l’ultimo straordinario capolavoro monteverdiano, scritto nel 1642 e rappresentato a Venezia nella stagione di carnevale del 1643 al teatro di SS. Giovanni e Paolo. Per attirare un gran pubblico, il geniale librettista-contestatore Gian Francesco Busenello scrisse una storia di sesso e potere che pare una fiction attuale, di quelle che fanno audience. Segnò un passo definitivo verso la nascita dell’opera moderna, incentrata sulle personalità e sulle emozioni dei personaggi umani realmente vissuti (Nerone, Seneca) invece che su figure artificiali di un mondo ideale”. Torna la direzione di Rinaldo Alessandrini per affrontare quest’opera tutta da ricostruire perché Monteverdi la lasciò manoscritta, con nude linee di canto, senza armonie e strumentazione, a parte qualche ritornello.

AIDA Giuseppe Verdi Direttore Zubin Mehta Regia Peter Stein ˇ Musica Pëtr Il’icˇ Cajkovskij Coreografia Nacho Duato Dal 15 Febbraio al 15 Marzo 2015 Durata spettacolo: 2 ore e 10 minuti incluso intervallo

Claudio Monteverdi in coproduzione con Opéra National de Paris Direttore Rinaldo Alessandrini Dall’1 al 27 Febbraio 2015 Durata spettacolo: 3 ore e 20 minuti incluso intervallo

L’INCORONAZIONE DI POPPEA: APPUNTAMENTI

3 Febbraio: 1, 4, 7,10, 13, 17, 20, 27

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- ore 20:00

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opo la sfarzosa proposta zeffirelliana per il 7 dicembre 2006 e la ripresa dell’edizione storica, sempre di Zeffirelli, la sublime fiaba archeologica senza lieto fine viene presentata nel nuovissimo spettacolo di un gigante del teatro contemporaneo come Peter Stein. Il regista tedesco naturalizzato italiano, che ha anche una formazione musicale (suonava il violino), ha promesso “eine ganz intime Aida”, un’Aida totalmente intima. Per l’opera lirica per eccellenza torna sul podio scaligero Zubin Mehta, che generosamente sostituisce il grande Lorin Maazel recentemente scomparso.

AIDA: APPUNTAMENTI

3 Febbraio: 15, 18, 21, 24 - ore 20:00 3 Marzo: 1 - ore 11:00; 11 - ore 20:00; 15 - ore 17:00

ALTRI APPUNTAMENTI DI FEBBRAIO 3 2, 23 - ore 20:00 | Concerto | Filarmonica della Scala 3 3 - ore 20:00 | Opera | ‘Die Soldaten’ | Bernd Alois Zimmermann 3 5 - ore 17:00 | Solisti dell’Accademia di perfezionamento per Cantanti Lirici 3 6 - ore 18:00 | ‘Aida’ - Prima delle prime | Andrea Malvano: ‘La spettacolarità esteriore e interiore di un capolavoro’ 3 13 - ore 11:00 e 15:00 | ‘La Cenerentola per i bambini’ | Gioachino Rossini 3 16 - ore 20:00 | Gewandhausorchester Leipzig | Direttore Riccardo Chailly 3 19 - ore 18:00 | ‘Lucio Silla’ - Prima delle prime | Ernesto Napolitano: ‘Un giovane musicista fra l’antica Roma e Milano’ 3 26, 28 - ore 20:00 | Opera | ‘Lucio Silla’ | Wolfgang Amadeus Mozart [1]

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ScalAperta: biglietto sconto 50%

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ARTE E CULTURA

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LA SCIENZA DAI SEMI AL PIATTO A cura di MONICA ROTA

imarrà a Milano fino al 28 giugno, presso il Museo di Storia Naturale, questa grande mostra che indaga il mondo del cibo in modo scientifico ma dotata, al tempo stesso, di una forte componente ludico-gastronomica in grado di conquistare i visitatori di qualsiasi età. I singoli elementi che arrivano ogni giorno nei nostri piatti vengono “sezionati” negli elementi principali e poi analizzati nel dettaglio. Suddiviso in 4 sezioni, il percorso si snoda tra scenografiche immagini al microscopio, video didattici e giochi interattivi, accompagnando il visitatore in un viaggio che, partendo dal seme, dove tutto inizia, arriverà fin dentro al piatto finito. Un viaggio nel tempo e nello spazio degli alimenti che ca-

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ratterizzano la nostra cucina come il riso, il caffè, il cacao e la pasta, per scoprirne le storie intricate e le difficoltà incontrate prima di essere integrati nei nostri ricettari. Attraverso l’esposizione di preziosi semi che escono per la prima volta dalle più importanti banche dei semi italiane, si potrà scoprire che cos’è davvero la biodiversità, oppure capire che il grano che utilizziamo oggi è frutto di un’infinità di modifiche genetiche avvenute nel corso dei secoli, o ancora che l’olio di arachidi è uno dei più adatti per friggere, a quale temperatura è meglio cuocere una bistecca o più semplicemente come preparare un buon caffè con la moka. Il tutto spiegato scientificamente attraverso i meccanismi affascinanti della chimica e della fisica. Ampio spazio è de-

dicato alla cucina, alla comprensione del funzionamento degli elettrodomestici e di macchinari per la lavorazione degli alimenti, alle ricette di diverse epoche storiche, messe a confronto per capire il diverso approccio al cibo nel corso dei secoli e infine agli errori più comuni che si compiono in cucina e al modo migliore per evitarli. Una serie di pannelli illustrano in modo semplice come muoversi praticamente in cucina: da come conservare gli alimenti in frigorifero a come preparare una maionese perfetta. La mostra è adatta a ogni tipo di pubblico, dai grandi ai più piccini; i curiosi e gli appassionati di cucina potranno approfondire le proprie conoscenze e scoprire trucchi “scientifici” da utilizzare poi nella cucina di casa.


CARTELLONE MOSTRE FEBBRAIO

MILANO

Palazzo Reale Piazza del Duomo, 12 Orari: lun: 14:30-19:30; mar, mer, ven e dom: 09:30-19:30; gio-sab: 09:30-22:30 Forma e desiderio. The Cal Collezione Pirelli Una straordinaria selezione di oltre 200 fotografie tratte dai Calendari Pirelli dalla nascita a oggi. Cinquant’anni di grandi fotografi (da Peter Beard a Steve McCurry, da Bruce Weber a Herb Ritts, da Peter Lindbergh a Steven Meisel), immagini esotiche, donne bellissime: un suggestivo viaggio lungo mezzo secolo di costume, idee, sogni e fantasie di un’intera società. Presentato per la prima volta nel 1964, il Calendario Pirelli giunge alla sua 42a edizione con l’anno 2015, realizzato da Steven Meisel. Fino al 22 febbraio 2015 PINACOTECA DEL CASTELLO SFORZESCO - Sala XX Piazza Castello Orari: mar-dom: 09:00-17:30 Natività lombarde del Rinascimento e influenze nordiche Una straordinaria mostradossier ideata per valorizzare opere di maestri lombardi solitamente conservate nei depositi dei musei (l’Adorazione dei pastori del Maestro di Rivolta d’Adda e una Natività, dipinti su tavola, e un rilievo in marmo con medesimo soggetto) esponendole in Pinacoteca al posto dell’Adorazione dei pastori, capolavoro del Maestro di Trognano, in prestito alla mostra su Donato Bramante (Milano, Pinacoteca di Brera). Nelle loro composizioni, le tre opere condividono invenzioni iconografiche di ascendenze nordica. Fino al 22 febbraio 2015

MUSEO DEL NOVECENTO Via Marconi,1 Orari: lun: 14:30-19:30; mar, mer, ven: 9:3019:30; gio, sab: 9:30-22:30 Lucio Fontana e Yves Klein Dipinti e sculture indagano - nella piena autonomia dei percorsi individuali - l’intreccio della vicenda creativa di due protagonisti assoluti del XX secolo. Nel gennaio 1957 Yves Klein tiene la prima personale alla Galleria Apollinaire di Milano e Lucio Fontana è tra i primi acquirenti di un monocromo dell’artista francese. Nei cinque anni successivi (fino alla morte di Klein) il percorso dei due si incrocia più volte. Fino al 15 marzo 2015 PINACOTECA DI BRERA Via Brera 28 Bramante a Milano. Le arti in Lombardia 1477-1499 A 500 anni dalla morte di Donato Bramante (1443/44 - 1514), la Pinacoteca di Brera celebra l’artista dalla poliedrica personalità “cosmografo, poeta volgare, et pittore valente… et gran prospettivo “ - con una mostra che ricostruisce il suo lungo soggiorno in Lom-

bardia e a Milano (almeno dal 1477 fino al 1499), e l’impatto che la sua opera ha avuto sugli artisti lombardi. Fino al 22 marzo 2015 MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE Corso Venezia, 55 Orari: mar-dom: 9:30-17:30 Food / Cibo Dai semi al piatto In sinergia con le tematiche dell’Expo 2015, uno dei principali eventi sociali e culturali a livello globale del nuovo Millennio, la mostra racconta lo stato dell’arte della ricerca scientifica sugli alimenti e sulla nutrizione. L’esposizione affronta e descrive il tema usando un linguaggio accessibile a tutti e coinvolgendo il visitatore in una narrazione multisensoriale. Il percorso interattivo e giocoso, strutturato in sei moduli, unisce il rigore della scienza ai piaceri del piatto. Fino al 31 luglio 2015 BARBARA FRIGERIO CONTEMPORARY ART Via dell’Orso, 12 Orari: mar-sab: 10:00-13:00, 16:00-19:30; dom: 11:00-19:00 Steve Kaufman - Pop States of America Steve Kaufman in mostra alla “Barbara Frigerio Contemporary Art”. Allievo e assistente di Andy Warhol, Kaufman proseguì la linea del maestro nel raccontare il mondo contemporaneo attraverso le sue icone. Il suo motto è “Creare”, in questo consiste la vera libertà, al di là di schemi o manifesti. Utilizza stili e mezzi diversi: disegna, dipinge e crea serigrafie poi ritoccate a mano, per conferire un’unicità anche ad immagini ripetute. Fino al 15 marzo 2015 24oreNews

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CARTELLONE TEATRI DON GIOVANNI O IL CONVITATO DI PIETRA Regia di Alessandro Preziosi Il protagonista della commedia di Molière è il prototipo del seduttore senza scrupoli, che fa dell’inganno ai danni delle donne da lui disonorate un vero e proprio vanto, non si cura delle classi sociali e dei ruoli precostituiti ed è spinto da un desiderio di conquista inesauribile e mai sopito. 01 Feb: Diana di Napoli 03-15 Feb: Nuovo di Milano 24 Feb - 01 Mar: Donizetti di Bergamo RE LEAR Di William Shakespeare Regia di Michele Placido e Francesco Manetti Lear, re stanco e in tarda età, decide di abdicare e di dividere il suo regno tra le tre figlie in base all’intensità del loro amore per lui. Ma il re non saprà distinguere le bugie dall’ affetto sincero, e le decisioni prese porteranno disastrose conseguenze per lui e per i suoi cari. 07-08 Feb: A. Ponchielli di Cremona 10-12 Feb: Giordano Comunale di Foggia 13-14 Feb: Petruzzelli di Bari 18-19 Feb: Nuovo Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Brindisi 20-22 Feb: Curci di Barletta 24 Feb-08 Mar: Piccolo Teatro Strehler di Milano LA SCENA Con Angela Finocchiaro Dopo il successo di “Due partite”, Cristina Comencini, autrice e regista trasversale fra cinema e teatro, scrive e dirige “La scena”, una commedia per raccontare la comica immersione di un ragazzo nella vita e nei sentimenti femminili. 05 Feb: 08 Feb: Comunale di Bolzano 12 Feb: Cristallo di Cesano Boscone (MI) 19 Feb: 22 Feb: Verdi di Firenze

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LEI È RICCA, LA SPOSO... E L’AMMAZZO! Con Gianfranco Jannuzzo, Debora Caprioglio Orazio Pignatelli è un ricco scapolo che ha scialacquato tutti i suoi soldi e il suo patrimonio. Sull’orlo della bancarotta, consigliato della sua fedele governante Nunziatina, è costretto a farsi prestare soldi da un presunto mafioso Lucky... 01-08 Feb: Manzoni di Milano OBLIVION.ZIP È l’archivio portatile degli Oblivion (ormai hanno 10 anni suonati, gli ultimi 5 trascorsi in perenne tournée), alle prese col meglio del loro repertorio, ma con la novità del pubblico che farà da terzo incomodo. 01 Feb: Salone Margherita di Roma 12-15 Feb: Manzoni di Milano AMERIKA Di Franz Kafka Karl Rossmann, giovane ebreo europeo, viene inviato in America come un pacco postale per sfuggire ad uno scandalo che lo vede coinvolto con una domestica. Deve raggiungere lo zio Jacob, un autentico “zio d’America” che deve trovargli un lavoro. 05-15 Feb: Menotti di Milano 19-20 Feb: Toniolo di Mestre 25-26 Feb: Nuova Sala Garibaldi di Carrara BALLATA DI UOMINI E CANI Di e con Marco Paolini Lo spettacolo ha la forma di un canzoniere teatrale con brani tratti da opere e racconti di Jack London e con musiche e canzoni ad essi ispirate che non svolgono funzione di accompagnamento ma di narrazione alternandosi e dialogando con la forma orale. 03-22 Feb: Piccolo Teatro - Strehler di Milano 24-25 Feb: Cagnoni di Vigevano (PV)



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Moncler

AUTUNNO INVERNO 2015-2016

Marcelo Burlon

Versace

A cura di CAMILA RODRIGUES

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i sono da poco spenti a Milano i riflettori del primo appuntamento di quest’anno con la moda uomo. Centinaia di look visti sfilare in passerella hanno mostrato al mondo come gli stilisti vedono l’uomo nel prossimo inverno. Come in ogni fashion show la creatività e l’innovazione hanno superato quasi ogni limite, perché agli stilisti piace esasperare le idee e non sono mancate le provocazioni e le esagerazioni con capi quali pizzi, piume e pellicce che sembravano rubati al guardaroba femminile. Insomma i protagonisti della prossima fredda stagione potranno scegliere abiti dal taglio sartoriale dal look classico, oppure osare e optare per dettagli eccentrici e particolari.

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Dsquared2

TENDENZE MODA UOMO

Giorgio Armani

FASHION


ASCOLTA PIÙ BELLI A SAN VALENTINO Inizia il conto alla rovescia per il giorno più romantico dell’anno, dedicato ad ogni coppia di innamorati. Una occasione in più per esprimere al massimo la tua bellezza naturale e tutto il tuo fascino, per il tuo Lui o la tua Lei. Non hai ancora scelto quale look sfoggiare per stupire il tuo amore? Ecco intanto qualche suggerimento per arrivare in splendida forma a San Valentino.

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MARINA…

RESHAPING BOBY CREAM CREMA RIMODELLANTE CORPO PER LEI. Trattamento per il corpo dalla texture ultra ricca e setosa per contrastare e prevenire secchezza cutanea, atonie e segni di invecchiamento. Il pool vitaminico, vero cocktail anti-invecchiamento, agisce per mantenere un’ottimale densità cutanea, mantenere il giusto equilibrio idrolipidico e contrastare la formazione dei radicali liberi. Si utilizza quotidianamente dopo il bagno o la doccia su pelle asciutta. La pelle sarà immediatamente confortata dal suo nutrimento, morbida e piacevolmente profumata.

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“ASCOLTA E VIVI” A PALAZZO PARIGI Per donare un sorriso ai bambini del mondo A cura di GLORIA MAURI

In alto: Loredana Lechiancole Vergani; sotto da sinistra: Paola Neri, Federica Moro, Loredana Lechiancole Vergani e Luca Del Bo; in basso: Vanna Meroni consegna il premio della lotteria messo in palio da Meritalia; nell’altra pagina: gli ospiti durante il Galà e alcune ospiti della serata

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ome ogni anno, poco prima delle festività natalizie, la Presidente dell’Associazione Ascolta e Vivi Onlus, Loredana Lechiancole Vergani, ha organizzato un esclusivo Galà dinner al Palazzo Parigi Hotel & Grand Spa di Milano, a cui hanno partecipato oltre 250 invitati. Tantissime le presenze del jet set milanese e, ospite d’eccezione, Miss Italia 1982, la bellissima e affascinante Federica Moro. Un evento come sempre a sfondo benefico, all’insegna della solidarietà allietata da buona musica, dal menù preparato dallo Chef stellato Luigi Taglienti e da un tocco di glamour. I fondi raccolti per la partecipazione al Galà e la consueta lotteria a premi andranno a sostegno di importanti progetti di Ascolta e Vivi. Un handicap “invisibile” Nel nostro Paese la sordità è la più frequente patologia degli organi di senso: colpisce il 12% della popolazione. Ogni anno nascono in Italia dai 1.000 ai 1.500 bambini sordi (oltre il 50% per cause genetiche) e sono tra i 15mila e i 20mila i bambini e adolescenti fino ai 18 anni con sordità contratta in periodo “prelinguale” (dati Airs - Associazione italiana per la ricerca sulla sordità). Ci si può accorgere della condizione di un disabile a volte anche solo guardandolo, invece non ci si accorge della sordità di una persona fino a quando si entra in relazione con essa. Di solito si è presi da una forma di disagio, di timore di comportarsi in modo inadeguato con quella persona.


Ma alla fine quasi sempre sono paure infondate perché bastano pochi accorgimenti per avere una comunicazione soddisfacente ed efficace con persone sorde. L’Associazione Nata nel 1999 con fini esclusivi di solidarietà sociale, “Ascolta e Vivi” è impegnata nella lotta alla sordità sia in Italia che nei Paesi in via di sviluppo. Proprio in questi Paesi, dove il problema della sordità è diffuso ma le strutture che se ne occupano sono scarse, carenti e il personale generalmente poco competente, l’impegno di Ascolta e Vivi Onlus si concretizza in missioni umanitarie di aiuto diretto sul campo, nella fornitura della strumentazione necessaria e in attività di formazione del personale medico e paramedico locale. Parallelamente a queste attività, l’Associazione è impegnata in Italia in una serie di iniziative volte principalmente a sensibilizzare e informare sul tema della sordità. AIUTA “ASCOLTA E VIVI” ANCHE TU! Informazioni su www.aevo.org

ASM AL SAVINI ery all

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È trascorsa solo qualche settimana da quel sabato 20 dicembre in cui “Santa Claus” ha fatto una importante sosta a Milano in Galleria al Savini - lasciando sotto l’Albero di Natale un dono molto speciale: la partnership tra la Fondazione ASM per la salute dell’infanzia, presieduta da Marinella Di Capua, e lo storico ristorante. Per l’occasione gli chef del Savini hanno preparato un prelibato lunch per i generosi donatori che sostengono ASM, contribuendo alla campagna “Un Ecografo Ovunque e Subito”, con la quale la Fondazione sta raccogliendo fondi per donare sette ecografi portatili di ultima generazione ad altrettanti ospedali pubblici italiani, a beneficio della sa-

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Le photo dei servizi sono di Canio Romaniello

Lunch di Natale per “Un Ecografo Ovunque e Subito”

lute di tanti futuri nascituri. Gli ecografi portatili sono infatti molto importanti per un adeguato monitoraggio del parto ad opera dei me-

dici, permettendo di intervenire con efficacia e tempestività in caso di necessità. La campagna è una delle nuove iniziative con cui la 24oreNews

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CHARITY&GLAMOUR Sotto: Marinella Di Capua e Aldo Federico Nobile

Fondazione ASM vuole rispondere alla riduzione delle risorse destinate alla Sanità pubblica in un settore, quello dell’assistenza alle gestanti, in cui l’Italia vanta standard all’avanguardia. Ma la neonata collaborazione con il Savini ha un significato che va al di là dell’evento solidale che ha animato, con esponenti delle istituzioni, dell’imprenditoria e delle professioni, le sale che in oltre 130 anni di storia hanno visto passare personaggi del calibro di Verdi, Puccini, Toscanini, fino ai più contemporanei Eugenio Montale, Charlie Chaplin, Luchino Visconti e Maria Callas. Lo ha infatti evidenziato il Presidente della Fondazione ASM, Marinella Di Capua, nel suo saluto ai partecipanti: «in vista di Expo 2015 il tema dell’Alimentazione rappresenterà un terreno comune fra due realtà molto attente a questo argomento. Da un lato ASM e la Fondazione ASM, che proseguono una capillare missione informativa e divulgativa sul regime alimentare da seguire durante la gravidanza, le cui ricadute possono interessare tutta la vita adulta. Dall’altro il Savini, che dal 2008 ha dedicato una 18

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particolare attenzione alle eccellenze alimentari del nostro Paese, continuando e sviluppando la consolidata tradizione enogastronomica di elevata qualità presente dal 1881 nella Galleria Vittorio Emanuele». Tra le personalità che non hanno voluto mancare all’evento di solidarietà natalizia, svoltosi nel tradizionale simbolo della gastronomia milanese d’alta gamma, figuravano il Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca con la moglie Cristina, i Generali Antonio Pennino e Mauro Del Vecchio, Elsa Monti - moglie dell’ex Presidente del Consiglio Mario Monti, l’opinionista Antonella Boralevi, la stilista Raffaella Curiel, Lucio Stanca con la moglie Francesca, l’Avv. Daria Pesce, Paola Neri, Daniela Javarone, Maria Elena Aprea e Alessandra De Marco, per non citarli tutti. Il Savini era rappresentato dal General Manager Marco Tridente e dal Responsabile della Comunicazione Federico Aldo Nobile.

Sopra a sinistra: Marinella e Umberto Di Capua con Francesco Paolo Tronca e la consorte Cristina; Elsa Monti e Paola Neri



MILANO INCONTRA

PRANZA CON ME …PER NON PRANZARE SOLI A MILANO

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all’esigenza di trasformare la veloce pausa pranzo in un momento da condividere con gli amici o in un’occasione per conoscere nuove persone nasce il sito “Pranza con Me”. L’iscrizione al nuovo social permette di creare un proprio profilo inserendo dati personali e professionali e la zona della città in cui ci si trova. A questo punto il sito propone persone

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che condividano gusti ed interessi con cui trascorrere la pausa pranzo ed indica anche i ristoranti vicini. Sarà anche possibile dare un feedback della persona con cui si è pranzato, o darsi appuntamento per un pranzo successivo. Utilizzando le funzioni del sito è anche possibile organizzare la pausa pranzo con un gruppo di amici. Ci si potrà collegare al sito anche tramite il proprio profilo Facebook, per renderne più rapido l’accesso.

“Pranza con Me” si rivolge principalmente a impiegati, commessi, professionisti, agenti di commercio, imprenditori, studenti, ovvero alle persone che pranzano fuori casa a Milano e che desiderino ampliare la propria rete di contatti, condividendo opinioni, idee, sensazioni e progetti e trasformando la pausa pranzo in un momento realmente “social”.

www.pranzaconme.it


MILANO INCONTRA A sinistra: Marco Mangiarotti, Philippe Daverio e Gualtiero Marchesi; sotto: Riccardo Garosci, Evelina Flachi, Giovanni Busi, Filippo Terzaghi e Alvise De Santis

A sinistra: Filippo Del Corno; sotto: Gualtiero Marchesi e Evelina Flachi; Philippe Daverio e Gualtiero Marchesi; Evelina Flachi con Antony Peth

EXPO 2015

IL MONDO A TAVOLA ery all

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Chef italiano più noto nel mondo; Filippo Terzaghi - D.G. Assobirra. Tra gli ospiti, l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano - Filippo Del Corno, Maria Teresa Baldini - Regione Lombardia, Alessandro Moro - Consolato Svizzero, Annalena De Bortoli - Ass. Italiana Ristoratori Giapponesi, Roberta Siciliano - Pres. Ass. Italia-Laos, e il giovane conduttore TV Antony Peth, testimonial dei progetti “Italia da Gustare” e “Made in Italy in the World”. Le Roy ringrazia per la preziosa collaborazione tutti i relatori, le realtà che hanno ospitato gli eventi (Accademia di Brera, Assolombarda, Politecnico, Palazzo Isimbardi, Palazzo Reala) e in modo particolare Bayer e le aziende che hanno sostenuto l’iniziativa: Consorzio Vino Chianti, Santero, Boeri, SDV, Campari, Menabrea, Distillerie Russo, Synlab e Air Ambulance.

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i è svolto a Palazzo Reale, in dicembre, l’ultimo appuntamento 2014 del ciclo “Riflessioni sul futuro - Scienza per una vita migliore”, organizzato dell’Editore Le Roy con Bayer Italia e patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Milano. Si è dibattuto sui principali temi che a Milano per oltre 6 mesi saranno oggetto di incontri a cui parteciperà il mondo intero e i giovani, come sempre, si sono confrontati con autorevoli personaggi appartenenti a mondi diversi: Giovanni Busi - Pres. Consorzio Vino Chianti; Philippe Daverio - Critico d’Arte, scrittore; Alvise De Santis Resp. Comunicazione Expoincittà; Evelina Flachi - Pres. Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare; Riccardo Garosci - Pres. Comitato Expo Scuola - MIUR; Marco Mangiarotti - giornalista, critico musicale; Gualtiero Marchesi - lo

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Sopra: gli ospiti in Sala; Maria Grazia Bonvissuto di Bayer con le allieve del Liceo Gaetana Agnesi di Milano 24oreNews

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A CASA DI... DANIELA JAVARONE L’atmosfera del Natale …in abito da sera! A cura di LUCA MEDICI*

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razie a questa rubrica, che entra nell’intimità del focolare della casa dei nostri personaggi, ho avuto la fortuna di conoscere alcune persone davvero speciali. Oggi vi racconto l’incontro “a casa di” Daniela Javarone, Presidente dell’Associazione milanese “Amici della Lirica” e nota regina dei salotti milanesi, in occasione delle festività natalizie. Concordato l’appuntamento, mi reco in uno stabile signorile a pochi passi dal centro di Milano e, mentre suono il campanello, sulla porta d’ingresso un simpatico addobbo natalizio mi canta “We Wish you a Merry Christmas”. Capisco subito che mi troverò in una casa specia-

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le. Elegante e con un sorriso smagliante mi accoglie proprio lei, la padrona di casa e mi dà il benvenuto. Ci accomodiamo in salotto, dove in una festosa atmosfera natalizia ogni piccolo dettaglio rivela la grande passione di Daniela nel vivere la sua raffinata e accogliente casa, un tripudio di decori, luci e suoni, tutti in perfetta armonia. Un ambiente dove, se per un attimo chiudi gli occhi, potresti pensare di essere arrivato nel paese di Babbo Natale. Ma lasciamolo raccontare a Daniela! Come è il Natale in casa Javarone? Amo molto l’ambiente caldo del Natale, mia nipote ama stare con la sua nonna e alla fine casa mia


A CASA DI…

Mario e Daniela Javarone

resta sempre il punto d’incontro di tutta la famiglia. Addobbare questa casa è diventato un appuntamento fisso, mi piace creare, mi piace rendere accogliente il mio ambiente, ma soprattutto amo ricevere e stare in compagnia. Come vive le sue vacanze natalizie? Le mie vacanze natalizie sono caratterizzate dal mio “lavoro” nel sociale, infatti mi dedico, soprattutto in questo periodo, alle persone bisognose. Penso che sia il momento più brutto per chi non dispone di mezzi dunque il mio contributo è il regalo più grande che posso spendere per gli altri. Proprio per questo mio impegno organizzo in questo modo le feste con la mia famiglia: la Vigilia di Natale la trascorriamo in questa casa con i parenti stretti, mentre il giorno del Natale, da dieci anni, organizziamo con i City Angels (di

cui Daniela è madrina - ndr) la colazione per gli anziani soli di Milano. Insomma, io, i volontari e tutta la mia famiglia, trascorriamo insieme una bellissima giornata in compagnia di persone bisognose e stupende. Dopo il pranzo andiamo tutti a messa e alla sera ci ritroviamo tutti a casa mia per la cena. A Santo Stefano invece usciamo a cena con gli amici e poi finalmente mi rilasso. Ma ho saputo di altre iniziative, non solo nel giorno di Natale… Sì, infatti alla Befana il Direttore dell’Hotel Principe di Savoia, un caro amico, da cinque anni apre le porte dei saloni di questo lussuoso hotel per organizzare un pranzo per oltre 300 clochard, concludendo le festività con tavole imbandite e un menù da favola. L’orchestra suona per noi e tutti si divertono in un ambiente rilassato e amichevole. Il mio Natale solidale mette serenità, sono felice e penso proprio di replicarlo per molti anni ancora! Queste persone sono piene di gratitudine e mi riempiono il cuore di emozione. Cosa la ispira nell’addobbare la sua tavola natalizia? Dipende, ogni anno cambio tema. Ho fatto la tavola russa, la tavola spagnola... dipende da cosa mi ispira al momento. Impiego tre giorni, ci tengo che tutto sia perfetto. Quest’anno il tema sarà la Germania, i palazzi di Berlino. Una tavola più austera, ma arricchita da belle porcellane Meissen e bicchieri in cristallo di Boemia. Per quanto riguarda il pranzo? Faccio subito una premessa (sorride…): a casa mia sono tutti a dieta, dunque diventa difficile organizzare un pranzo oppure una cena come si deve. Ecco casa accade: mio figlio Francesco, che è un buongustaio, gradisce il paté, poi mio marito ha procura il caviale e il salmone così da poter preparare

antipasti classici, ma sempre graditi. Passando ai primi piatti, con l’aiuto di mia suocera, si prepara la parmigiana di melanzane oppure le classiche lasagne. Poi passiamo direttamente al panettone tradizionale con le creme e alla frutta di Natale... saltiamo i secondi poiché siamo tutti già sazi! E i regali? Dopo la tavola scatta la fase dei regali, allora si scatenano tutti e il momento diventa veramente simpatico. C’è una grande confusione, la mia nipotina non capisce più nulla e ci divertiamo ad aprire e commentare tutti i pacchetti. Abbiamo anche il Babbo Natale che viene a casa a portare i doni... mia nipote ha scoperto tutto l’anno scorso, ma gradisce l’idea che i regali vengano ancora portati da lui. I vestiti delle feste, la Prima della Scala, ci racconti qualche suo segreto! Da sempre il mio vestito per la Prima della Scala è disegnato e confezionato da Angela, Sartoria di alta moda di Milano, i gioielli che indosso sono di Fulvio Maria Scavia mentre l’acconciatura è di Carolina Mastromauro. Ci sono situazioni dove l’eleganza è contraddistinta dall’unione di tanti particolari ed io curo molto i dettagli, mi piace conservare tanti ricordi e mi affido sempre a persone competenti. Ma oltre a Daniela Javarone, quali altre signore eleganti ha trovato alla Prima della Scala? Quest’anno, a mio avviso, le donne più eleganti sono state Gabriella Dompè, Marinella di Capua, Laura Teso e la regina della moda nel mondo, Raffaella Curiel. Dunque tradizione, eleganza e solidarietà... “aiutare gli altri per essere ricchi dentro”, penso siano le parole più adatte per descrivere Daniela Javarone. *luca@my-home.biz 24oreNews

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Credits Alex Bartolo

MUSIC & FASHION

RICCARDO RIZIERI BROGLIA FIRMA IL LOOK DI GRAZIA DI MICHELE Lo stilista milanese per la terza volta a Sanremo A cura di MAURO CALDERA

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er il terzo anno consecutivo Riccardo Rizieri Broglia approda al Festival di Sanremo studiando appositamente le calzature degli artisti. È partito nel 2013 con Luciana Littizzetto per proseguire nel 2014 con Antonella Ruggiero. Quest’anno creerà gli accessori di Grazia di Michele. Riccardo ha l’obiettivo della continuità: ha iniziato nel 2013 e punta a giocarsi la staffetta sul palcoscenico del Teatro Ariston. Il giovane stilista milanese ha un suo atelier in Brera. Trasferisce un concetto di sartorialità in ambito-calzature, studiando ad hoc i modelli in funzio24

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ne del personaggio che viene così valorizzato. Con l’edizione 2015 la linea Rizieri curerà anche i bijoux lanciandosi verso uno stile più completo e chissà che in futuro non ci sveli altre novità. Come definire lo stile Rizieri? La linee guida dello stile e della collezione Rizieri è sempre la femminilità: tutto è giocato sull’iperfemminile che dà un certo senso della misura. Non ci sono eccessi: c’è un’armonia con le proporzioni e i volumi che grazie alla continua ricerca mettono in primo piano la contemporaneità. In cosa si caratterizza lo stile Rizieri della donna 2015?

Per il 2015 ho pensato a qualcosa che aggiungesse un tocco di grande modernità data dai tacchi scultura un po’ inediti. Ho voluto giocare anche su delle geometrie, proprio perché mi sembravano molto contemporanee; linee pulite e portabili ma caratterizzate e molto riconoscibili. Qual è l’approccio Rizieri allo stile di Grazie di Michele? Per Grazia c’è stato un lavoro particolare, studiato appositamente sulla sua persona: è sempre stata un’artista e una donna molto elegante e ho quindi attinto ai miei modelli più sofisticati. Mi piace definirla una donna “elegante e sofisticata”. Cosa ti ha colpito di Grazia al primo approccio e nello studio dei modelli che le hai disegnato? Innanzitutto la bellezza: sono rimasto colpito dalla sua freschezza approfondendo un discorso di fascino, sofisticato ma non urlato. L’equilibrio: Grazia è una donna molto positiva e carina con un senso di equilibrio ed eleganza naturali, non forzati. Qualche anticipazione sul look di Grazia a Sanremo, e le tue creazioni per lei? Nel suo look gli accessori saranno quel tocco in più. L’anticipazione: grazie al lavoro fatto insieme si spingerà su dei tacchi molto alti. A parte Sanremo, farai altre cose con Grazia? Anche per questa sua attitudine molto carina si è chiacchierato molto. A livello personale è molto gentile e squisita e dal ‘pour parler’ è venuta fuori la passione per i vari accessori; con lei abbiamo deciso di creare ex novo una linea di orecchini e lei sarà la mia prima testimonial. Per la prima volta mi occupo di un’altra estremità corporea che non sono i piedi, ma del decoro del viso. Questi orecchini particolari la accompagneranno sul palco del teatro Ariston.


STEFANO BOLLANI Dopo il grande successo del suo programma su Rai3, ed il nuovo spettacolo teatrale, “La Regina Dada” da lui scritto ed interpretato insieme a Valentina Cenni, non può essere definito soltanto come pianista jazz. L’eclettico artista milanese proporrà una serata di “piano solo”, il suo terreno preferito che gli dà modo di dar libero sfogo all’improvvisazione interagendo col pubblico. 16 - Milano - Teatro degli Arcimboldi 21 - Bergamo - Creberg Teatro Bergamo KATY PERRY Dopo l’enorme successo dei suoi recenti concerti nel Regno Unito, che hanno ottenuto critiche entusiasmanti sia dai fan che dai media, la superstar internazionale nel 2015 in Europa,

farà tappa in 18 Paesi con il suo spettacolare ‘Prismatic World Tour’. (unica data Italiana) 21 - Assago (Milano) - Mediolanum Forum FOXHOUND Sono una band torinese composta da quattro ragazzi, Filippo, Riccardo, Luca e Lorenzo. il genere di riferimento è un post punk e che i quattro si definiscono musicisti stranieri con cittadinanza italiana. 20 - Torino - Cap 10100 Molo 18 AFTERHOURS Band Milanese con 28 anni d’attività con la più recente uscita discografica “Padania” risalente ad aprile 2012, Il loro 10° album in studio. Una carriera che li ha visti tra i portabandiera del rock “alternativo” made in Italy. 02 - La Spezia - Teatro Civico 06 - Milano - Conservatorio Sala Verdi 07 - Bergamo - Teatro Creberg 08 - Torino - Teatro Colosseo 12 - Udine - Teatro Nuovo Giovanni Da Udine 13 - Bologna - Auditorium Teatro Manzoni 14 - Schio (Vicenza) - Teatro Astra 16 - Napoli - Teatro Augusteo 17 - Civitanova marche (Macerata) Teatro Rossini

QUEEN

LIONEL RICHIE Negli anni 70 coi Commodores, dal 1982 una carriera solista con innumerevoli successi: “Endless love” (‘81), “All night long” (‘83), “Say you, say me” (Oscar ‘86), e senza dimenticare “We are the world” (‘85) scritta assieme a Michael Jackson. “Tuskegee”, suo decimo album, è uscito nel 2012. 13 - Assago (Milano) - Mediolanum Forum

KATY PERRY

STEFANO BOLLANI

QUEEN Dopo un tour tutto ‘sold out’ in America, arrivano in Italia per la prima volta i Queen e Adam Lambert. La leggendaria rock band inglese, accompagnata dalla straordinaria voce del cantante americano. 10 - Assago (Milano) - Mediolanum Forum

LIONEL RICHIE

ORNELLA VANONI Una carriera ultracinquantennale che l’ha portata a cimentarsi nei più svariati generi musicali: dalle canzoni della malavita milanese degli inizi, al jazz, alla bossa nova, alle canzoni d’autore. Una parte del suo repertorio è ben rappresentata da quella che è attualmente la sua più recente uscita discografica, “Live al Blue Note” di Milano, doppio album dal vivo (2010). 07 - Padova - Teatro Geox 10 - Milano - Teatro Dal Verme 20 - Alessandria - Teatro Alessandrino

AFTERHOURS

FEBBRAIO

ORNELLA VANONI

CARTELLONE CONCERTI

21 - Cremona - Teatro Ponchielli 23 - Verona - Teatro Filarmonico 26 - Mestre - Teatro Corso 27 - Firenze - Teatro Verdi 28 - Senigalia (Ancona) - Teatro La Fenice 24oreNews

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IL SESSUOLOGO

A.I.S.P.A. CONSULENTI AL VOSTRO SERVIZIO Dr. Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it

Cara giovane amica, stai parlando di un problema che, se in passato era prerogativa del solo sesso maschile, è oggigiorno comune a molte ragazze e donne: la “prestazione sessuale” nei rapporti con l’altro sesso. Sei sicura che la parola “prestazione” nell’ambito erotico sia quella giusta per indicare la qualità dell’appagamento? Purtroppo i messaggi che arrivano a tutti noi dai massmedia spingono alla performance in ogni campo: lavorativo, familiare, sportivo e amoroso, così che anche attività che dovrebbero essere naturali e piacevoli vengono vissute come un obbligo. Tu dici di provare comunque piacere, seppur meno elevato, quando sei sobria e questo significa che sei sostanzialmente sana, cioè non soffri di disfunzioni ormonali né organiche. Credo piuttosto che il tuo problema sia la tendenza all’osservazione costante di te stessa, anche nei momenti in cui sarebbe legittimo lasciarsi andare. Così chiedi aiuto all’alcool, ma dalla tua lettera capisco che tu stessa hai già intuito che rischi di non poterne più fare a meno, con tutti i danni conseguenti: l’alcool può toglierti solo momentaneamente i “freni inibitori”, ma non aumenterà la tua autostima né la tua capacità di stare bene, in generale, nel tuo corpo. Il mio consiglio è di diventare un po’ più “egoista” volendo più bene a te stessa: fai le cose che ti piacciono e ti fanno star bene nella tua pelle e, nello stesso tempo, concediti di appro26

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Sono una ragazza di 21 anni e come tante altre ragazze ho paura della prestazione che posso dare. Mi sono accorta però che quando bevo qualche superalcolico non ho assolutamente di questi problemi e il mio piacere è molto più elevato di quello che posso provare quando sono “sobria”. Mi sto accorgendo però che se prima non bevo qualche bicchiere, nell’intimità rimango goffa e impacciata. Come posso fare per cambiare questa situazione?

fondire le relazioni che più ti interessano. Potresti trovare, proprio nella qualità della relazione emotiva, quell’intensità che cerchi da tempo. Ma soprattutto confrontati con quell’impaccio e quella goffaggine che provi durante l’intimità e da cui vorresti fuggire; sono sensazioni che la maggior parte delle persone sperimenta nelle prime esperienze sessuali. Se le affronti e le tocchi con mano riuscirai a superarle, se continui ad evitarle annebbiandole con l’assunzione di alcool le trasformerai in un’ossessione. Senza contare che qualsiasi sostanza si renda indispensabile per avere una sessualità appagante, annienta col tempo il nostro livello di autonomia e compromette la libertà delle nostre scelte più importanti… Ne vale la pena?

A.I.S.P.A. Via Marostica, 35 – 20146 - Milano Info: www.aispa.it n FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO: 21 marzo 2015 SEX LEX - Principi di diritto, leggi, sentenze in materia di sessualità


COME STAI?

RIGENERA La prima metodica di medicina estetica rigenerativa che rivoluziona il modo di trattare le rughe e l’invecchiamento dei tessuti

TRUCCHI E SUGGERIMENTI PER TENERSI IN FORMA

Il segreto della tua giovinezza è nascosto dentro di te

Prima di tutto, dovremmo condurre uno stile di vita fisicamente attivo. Deve essere chiaro che non sono sufficienti 30 minuti di esercizio fisico per combattere la sedentarietà, dobbiamo guardare lo stile di vita a 360 gradi, non pensiamo che la palestra da sola possa risolvere i nostri problemi. Perdere peso è quasi una questione matematica infatti per dimagrire dovremmo mangiare un po’ meno e bruciare di più, obbligando così il corpo a utilizzare i grassi d “riserva” come “carburante” quotidiano. Un buon suggerimento è quello di sostituire alcuni cibi con altri che, in uguale quantità forniscono meno calorie. Bisogna iniziare la giornata con una adeguata colazione perché questo è il primo pasto quotidiano. Ricordarsi di non saltare mai dei pasti, non è così che ci si tiene in forma. Vale la pena ricordare che per bruciare più calorie basta qualche “passo” in più rispetto alla normale attività fisica che ci imponiamo durante la giornata. Vi consiglio anche un piccolo trucco per stare meglio: dormire un’ora in più, significa ridurre ansia e stress, consentendovi di stare lontano dal frigorifero e dai continui attacchi di fame. L’estate è ancora molto lontana ma, siccome inesorabilmente arriverà, curiamo il nostro stile di vita ed evitiamo di presentarci all’appuntamento con i soliti, inutili, soprattutto evitabili sensi di colpa. 3effe Photo

Jaquelin Lendorf Polanco Fitness Trainer www.caribesoundfitness.it www.jackiechannel.tv

Sopra: Sergio Noviello, a sinistra Jaquelin Lendorf Polanco

Le cellule staminali sono le cellule che servono a costruire il nostro organismo. Presenti solo in alcuni distretti, svolgono un ruolo cruciale per la salute e il benessere di ognuno di noi. Mediante la metodica Rigenera è possibile oggi abbinare le cellule staminali dello stesso paziente ad acido jaluronico ottenendo, per infiltrazione, un risultato immediato di riempimento delle rughe ma nello stesso tempo una graduale reale rigenerazione di cellule connettivali, fibre e acido jaluronico naturale con risultati che raggiungono il loro culmine a 180 giorni dall’impianto, ma la cui permanenza rivoluziona il concetto di ringiovanimento della pelle. Tale rigenerazione inoltre incrementa drasticamente le capacità di difesa locali nei confronti sia del cronoaging (tempo) che del fotoaging (esposizione solare). La necessità di ripetere il trattamento, che si suggerisce ogni 12-18 mesi, risulta connessa alle caratteristiche soggettive di partenza. Dott. Sergio Noviello Chirurgo estetico specialista in microchirurgia www.milanoestetica.it 24oreNews

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I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 28

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SPECIALISTA IN PEDIATRIA OMEOPATA UNICISTA Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it

A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA

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nche oggi vi parlerò di un caso che testimonia quanto l’omeopatia possa essere un by-pass straordinario per malattie che altrimenti richiederebbero lunghe indagini e ancor più lunghi trattamenti senza nessuna certezza di successo. Spesso per molti pazienti l’omeopatia rappresenta l’ultimo tentativo dopo che hanno perso quasi tutte le speranze di guarire da malattie che presentano sintomi strani difficilmente ascrivibili a patologie classificabili, o da malattie gravi che non hanno speranza di guarigione. Vi parlerò quindi di Tea che ho visto la prima volta nel marzo del 2006, una bambina di 4 anni, seconda figlia di genitori serbi che da tempo vivono e lavorano a Milano. Ha iniziato a frequentare la scuola materna a 3 anni e nel giro di poco tempo ha cambiato due maestre alle quali era particolarmente legata. La sua nuova maestra la mette in castigo ed è poco affettuosa, anzi piuttosto rigida non solo con lei ma con tutti i bambini. Tea è una bambina a cui piace molto ballare e cantare, ha cominciato ad ammalarsi sempre più spesso e a balbettare, ha paura del buio e di stare da sola. È una bambina minuta molto carina e non presenta nulla di particolare alla visita medica. Le prescrivo ‘Carcinosinum’ e, in base ai risultati che mi riporta la madre attraverso i numerosi consulti telefonici, di volta in volta prescrivo la modalità di assunzione del rimedio. Rivedo Tea dopo quattro mesi. La madre mi riferisce che il miglioramento è stato graduale ma notevole. Tea è molto più disinvolta, non balbetta più, non ha paura del buio e di stare da sola. La mae-

stra è sempre la stessa. Ho ripescato questo caso perchè Tea mi è stata riportata due mesi fa per problemi famigliari causati da rapporti difficili fra i suoi genitori dovuti ad una ripresa dell’attività lavorativa della madre. Tea ha assunto il suo rimedio saltuariamente in occasione di piccole indisposizioni che si sono sempre rapidamente risolte, ed è diventata una bella ragazza di 13 anni che va bene a scuola e vive serenamente la sua vita di adolescente. Non so se riuscite ad immaginare l’iter a cui viene sottoposto un bimbo che balbetta. Si parla di neuropsichiatra, logopedista e test di tutti i tipi a cui viene sottoposto, sedute noiose ed esercizi ripetitivi. Anche questo caso, per i miei lettori abituali può essere indicativo della straordinaria potenzialità di questo modo di curare così dolce, così elegante e così privo di spiacevoli effetti collaterali, anzi se c’è un effetto collaterale è quello di armonizzare al meglio l’inside. Rimando i lettori incuriositi che volessero saperne di più sull’Omeopatia Unicista a leggere il “Piccolo Vademecum di Omeopatia” online nella sezione “Salute e Benessere” del sito www.24orenews.it dove potete leggere anche i miei articoli precedenti.


COME STAI?

E DOLORE

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l termine “stress” deriva dall’ingegneria e indica lo sforzo che un materiale rigido può tollerare prima di rompersi. A partire dagli anni ‘70 si è cominciato ad utilizzarlo in ambito medico per indicare una reazione importante e naturale, positiva perché ci permette di affrontare le sfide quotidiane e di superare momenti di difficoltà e dolore. In questo caso viene definito “eustress”. Si innesca con una risposta del nostro organismo che prevede modificazioni di tipo metabolico e una reazione neurochimica che innalza i livelli di adrenalina e noradrenalina. La parte primitiva della nostra mente si prepara per affrontare fisicamente un pericolo mettendo in moto tutte le funzioni più idonee alla lotta. La reazione da stress non guarda in faccia il proprio avversario: il nostro organismo ri-

sponde con reazioni sempre uguali in tutte le circostanze di tensione. Nella società moderna però viviamo come “rischio” la mancanza di risparmi allo stesso modo in cui i nostri antenati vivevano l’attacco di un animale feroce. Ma a lungo andare questo naturale atteggiamento può provocare seri problemi come pressione alta, posture sbagliate e ansia. Il “distress”, contraltare dello “stress buono”,

Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

si manifesta o con un eccesso di carica o con uno stato di attivazione deficitaria. Questi due estremi possono essere assimilati ad alcune situazioni cliniche di ansia e depressione. Il dolore, in particolare quello cronico, è causa di forte stress e spesso si associa ad alcuni segni tipici del distress come abbassamento delle difese immunitarie, disturbi dell’umore, ipertensione e problemi cardiocircolatori, colon irritabile e problemi gastrici, patologie della pelle, malessere diffuso e continuo. È quindi facile che nascano problemi fisici conseguenti. Tale condizione svantaggiosa può così essere considerata sia una conseguenza del dolore cronico sia una sua concausa. Quando invece l’organismo si mette favorevolmente in azione, è vero l’esatto contrario. L’analgesia da stress (SIA - Stress Induced Analgesia) è indotta da uno stato emotivo intenso che agisce come antidolorifico sul sistema di trasporto degli stimoli nocivi. In alcune circostanze che sovvertono la scala delle nostre priorità, come la necessità di salvaguardare la propria vita durante un incidente improvviso, si attivano le barriere contro la percezione del dolore. Inducendo una maggiore produzione di sostanze come le endorfine, lo stress chiude a doppia mandata il cancello d’ingresso delle vie che portano l’informazione “dolore” al cervello. In questo caso è il nostro stesso organismo a sopprimerla affinché la mente sia libera di risolvere prima i problemi più importanti come la nostra incolumità. 24oreNews

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VIAGGI NEL MONDO

VACANZE A SHARM A cura di ELENA FOSSATI

meno di quattro ore dall’Italia si trova Sharm el Sheikh, una delle più famose località turistiche del Mar Rosso, nel sud della penisola del Sinai, un antico villaggio di pescatori beduini sviluppatosi sotto l’occupazione israeliana dal 1967 al 1982. È nata così la stazione turistica di Naama Bay, negli anni ‘80, a nord di Sharm el Sheikh, sulle desertiche rive di una sontuosa baia. Da allora gli hotel sono cresciuti come funghi, colonizzando così altre baie come quella di Ras Nasrani, più a nord. Il clima a Sharm è ed estremamente secco durante tutto l’anno, a febbraio le temperature variano tra i 14 ei 26° C (con fino a 8 ore di sole al giorno), il vento è leggero e la temperatura dell’acqua è di 22 °C in media. Queste temperature permettono di godersi le spiagge del Mar Rosso e i siti di immersione di Sharm El Sheikh presenti nelle vicinanze. Non c’è pioggia in questo periodo ma le precipitazioni sono estremamente limitate durante tutto l’anno. In questo angolo di deserto si trovano fondali marini di una ricchezza incredibile: la barriera corallina del Mar Rosso, una delle più belle al mondo, offre uno spettacolo mozzafiato. Durante le varie escursioni di snorkeling è facile avvistare razze e mante, tartarughe marine, murene e tantissimi pesci colorati. Da segnalare il parco marino di Ras Mohammed, così come le solite escursioni divertenti in mezzo al deserto (quad, cammelli, ecc...) ma meritano una visita anche il Blue Hole, un profondissimo buco blu in mezzo alla barriera corallina e il Monastero di Santa Caterina, il monastero cristiano più an-

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24oreNews

tico ancora esistente, e la conseguente salita sul Monte Sinai, dove Mosè ricevette le tavole con i 10 comandamenti. Lo shopping si fa a Sharm vecchia e soprattutto a Naama Bay: oltre all’inglese quasi tutti parlano l’italiano. Si può pagare in euro, ma occorre contrattare su ogni acquisto, compresi i prodotti “ben contraffatti” di importanti firme; altri acquisti sono le spezie, i tè, i concentrati di profumi, tappeti, papiri ed oggettistica varia. Ci si puo’ sedere nei numerosi locali o sdraiare sui divani a fumare una enorme pipa (narghilè) o bere una semplice bibita o un tè, meglio ancora il carcadè, intrattenuti da qualche danzatore. A Sharm vecchia, paese dall’aria antica anche se costruito 40 anni fa, più modesto e più vero, forse si acquista a miglior prezzo e si vedono dromedari attraversare la strada al guinzaglio del padrone. Il cibo nei resort è abbondante e buono quasi ovunque: per evitare i noti mal di pancia, le “maledizioni del faraone”, occorre un po’ di prudenza: meglio evitare mangiare frutta e verdura crude, evitare bibite ghiacciate e… attenti all’aria condizionata!



Prodotto e distribuito da Simona Milano Sas

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www.barbajada.it


Anno 2 -Gennaio/Febbraio 2015 • Periodico di Cultura del territorio, Turismo e Benessere

PIÙ SAPORE PIÙ SALUTE

LE VIE DEI LEGUMI Expo che verrà

IL TOCCO ITALIANO: I CLUSTER PAVILION

Salotto in cucina

wALLy PASINI IL CIbO E L’EROS

[SUCCESS STORIES]

ECCELLENzE ITALIANE

ELIO FIORUCCI: GENIO E PASSIONE



gennaio/febbraio 2015

indice [ I LEGUmI ]

[ EXPO ChE VERRà ] 6

Il tocco italiano

pag. 8

[ EXPLORANDO ]

8 Le vie dei legumi 10 I legumi fanno bene anche in scatola…

[ GOURmET ]

11 Ristorante Don Alfonso 1890 12 Campari Barman of the year 2015

[ SUCCESS STORIES]

14 Elio Fiorucci: il genio e la passione di un artista

[ GREEN LIFE]

16 Milano città verde

[ STILE NATURALE ]

18 Prevenire è meglio che curare

[ ERbARIO mAGICO]

20 L’albero della pelle

[ AmICI A 4 zAmPE]

[ PILLOLE DI bON TON ]

[ LIbRI]

[ AGENDA ITALIA]

[ SALOTTO IN CUCINA ]

[ EXPO ChE VERRà ]

21 …come cane e gatto!

26 L’irresistibile sole d’inverno

22 Scelti per voi

28 Eventi di dicembre

24 Willy Pasini parla di cibo e eros

30 News

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Giacomo Biraghi Marica De Bonis Simonetta Guindani Carlo Kauffmann Riccardo Lagorio Dario Martucci gennaio 2015

Alessandra Matteucci Luca Medici Sandro Nobili Milena Passigato Alessia Placchi Momi Symon Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor ia le ]

Care lettrici e cari lettori,

la “cultura del territorio”.

dopo tanti dibattiti, tante

Riferendoci ai Clusters

incertezze, siamo allo “sprint

dell’Expo, dopo le spezie e il

finale” della lunga corsa verso

cacao, questo mese troverete i

Expo Milano 2015. “Nutrire il

legumi. Leggerete un po’ della

pianeta – Energia per la vita”

loro storia, ne scoprirete le

è oggi il tema ricorrente di

proprietà nutrizionali e potrete

numerosi progetti e convegni

conoscere alcune specialità

che molte aziende italiane

tipiche del nostro territorio e…

propongono in vista di questa

la preziosa “pasta e fagioli”

grande opportunità per l’Italia.

secondo la ricetta che ci ha

La nostra rivista è nata in

svelato il noto chef campano

occasione di Expo, ma non

“don Alfonso Iaccarino”. Il

solo per Expo, proprio per poter

nostro “Salotto in cucina”, in

continuare nel tempo a

occasione del 14 febbraio,

promuovere i temi, i valori ed i

festa degli innamorati, ospita

principi che hanno ispirato

questo mese il famoso

questa importante Esposizione

psichiatra e sessuologo Willy

Italiana. Con questo scopo,

Pasini. Seguono i miei

forse, potremo raggiungere nel

suggerimenti alimentari su

tempo il grande obiettivo di

come aumentare le difese

migliorare il nostro stile di vita

dell’organismo per poter

ed imparare a proteggere il

prevenire e combattere i

nostro pianeta soprattutto per

malanni di fine stagione, per

il benessere delle future

giungere infine agli

generazioni. Non a caso

appuntamenti del mese e alle

“Italia da Gustare”, che non è

Expo-news.

una rivista di cucina come

Buona lettura!

potrebbe apparire dal titolo, vuole stimolare l’interesse per gennaio 2015

Evelina Flachi

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[ EX PO che ver r à ] xpo 2015 è già un successo per il numero di adesioni da parte dei Paesi. Alla base di questo successo c’è anche la capacità degli organizzatori di migliorare le tradizioni di un format rigido. Vediamo assieme una di queste grandi invenzioni. I padiglioni Cluster, una grande scelta innovativa legata alle nazioni che non hanno interesse o le possibilità per realizzare un padiglione proprio - solitamente accorpate in base all’area geografica (es. l’Africa Centrale), in padiglioni secondari snobbati dal pubblico. Per valorizzare la loro presenza, e favorirne l’adesione, l’Italia ha pensato a un nuovo genere di spazi non più regionali, ma incentrati su singoli temi trasversali alle zone del mondo, come il riso, il cacao o l’alimentazione nei luoghi aridi. I Cluster Pavilion saranno 9: è Expo S.p.A stessa a finanziarli e costruirli (attraverso workshop aperti alle università coordinati

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4 *Digital PR Expo 2015 S.p.A.

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dal Politecnico di Milano) per poi aprirli ai Paesi. I Cluster attirano anche le aziende, interessate a sponsorizzare spazi tematici legati ai loro prodotti (come nel caso di Illy e il padiglione sul caffè). In co-housing i nove gruppi di piccoli padiglioni, dedicati a nove prodotti o temi geografici ospiteranno oltre 80 Paesi, interessati a condividere la propria esperienza su un determinato tema. Scopriamo assieme i Cluster e i Paesi che ne fanno parte: 1 Bio-mediterraneo. Albania, Algeria, Croazia, Egitto, Grecia, Libano, Libia, Montenegro, San Marino, Serbia, Tunisia

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Partner: Regione Sicilia Cacao: Camerun, Gabon, Ghana Partner: Eurochocolate Caffè: Burundi, Costa Rica, El Salvador, Etiopia, Guatemala, Kenya, Ruanda, Uganda, Yemen Partner: Illycaffè Cereali e tuberi: Bolivia, Haiti, Mozambico, Repubblica del Congo, Togo, Zimbabwe Frutta e legumi: Benin, Gambia, Guinea, Kirghizistan, Repubblica Democratica del Congo, Uzbekistan, Zambia Isole: Comore, Guinea-Bissau, Dominica, Maldive, Micronesia, Palau, Seychelles Riso: Bangladesh, Cambogia, Laos, Sierra Leone Spezie: Afghanistan, Tanzania, Vanuatu Zone aride: Eritrea, Mauritania, Palestina, Senegal Partner: Arabia Saudita

Nel prossimo articolo conosceremo le altre innovazioni italiane che hanno fatto il successo di adesioni e concorreranno a fare di Expo 2015 un grande successo!

IL TOCCO ITALIANO A cura di Giacomo Biraghi* l

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Fonte: Expottimisti. Biraghi, De Sanctis, Ballarini

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gennaio 2015



[ explor a ndo ]

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Tra i cibi più frequenti e apprezzati all’interno delle comunità umane un posto di privilegio, anche grazie alla loro naturale conservabilità, spetta ai legumi. Giocoforza sono numerosissime le leggende e le testimonianze del loro utilizzo, dalla rossa minestra di lenticchie preparata da Giacobbe nella Genesi ai precetti di Galeno per aumentare la forza fisica dei gladiatori grazie all’utilizzo di fagioli passando per i consigli di Catone che prescriveva il consumo di fave e lupini mischiati a grano, farro ed orzo insaporiti con lardo di maiale dando origine a quelle che ancora oggi sarebbero avvincenti minestre (pulmentaria). La farina di fave era così diffusa nel mondo latino che nelle commedie plautine fu conferito al crapulone di turno il nome stesso della polenta che ne veniva prodotta (maccus). E poi come dimenticare il libro V del Trattato sulla cucina di Apicio, interamente dedicato a ricette a base di legumi? Un ruolo fondamentale hanno giocato i legumi nella cucina ebraica. I cronisti del Cinquecento come Leone de’ Sommi Portaleone e Mandolino da Muggia narrano con dovizia di particolari la preparazione di minestre di riso con ceci e fava franta, pasta cotta con fagioli bianchi dall’occhio, minestre di lenticchie e uova. Si deve proprio alla diffusione delle comunità ebraiche in Spagna l’affermarsi del piatto nazionale spagnolo, il cocido o olla podrida, un bollito misto con verdure, carne ma soprattutto ceci. Tuttavia i legumi non hanno avuto grande spazio nella letteratura gastronomica del nostro Paese negli ultimi tre secoli, relegando - ad esempio Pellegrino Artusi - i legumi ad un ruolo poco

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LE VIE DEI

LEGUMI A cura di Riccardo Lagorio più che marginale (eccezion fatta per piselli e fagiolini) nella sua Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Confinati all’interno delle mura domestiche quasi che il consumo dichiarasse lo stato d’indigenza come per quel Mangiafagioli di Annibale Carracci, i legumi

hanno ripreso con gli anni Novanta il ruolo di ingrediente di rispetto anche nelle cucine d’autore. Ma si è soprattutto radicata la tradizione del consumo dei legumi nelle campagne e durante determinate occasioni. Come avviene a Saluggia, nel Vercellese. gennaio 2015


[ explor a ndo ] DALLA TERRA ALLA TAVOLA SALUGGIA. La domenica di Carnevale tradizione vuole che Re e Regina Fagiolo prendano a prestito per i tre giorni successivi le chiavi del paese, consegnate loro dal sindaco, e dopo la messa mattutina si distribuiscano i fagioli con le cotiche cucinati sulla piazza e messi a sobbollire dopo la mezzanotte dalle famiglie. Il fagiolo di Saluggia è una star del gusto che deve la sua rinomanza ai terreni sodi e rossi dei terreni. Ne vengono prodotti circa 500 quintali l’anno da una manciata di contadini che li seminano dopo la mietitura dell’orzo e li raccolgono a metà settembre. Simili ai più diffusi borlotti (si distinguono dal colore più tenue e dalla forma più allungata), i fagioli di Saluggia sono un toccasana per l’organismo: 100 grammi di prodotto secco contengono 20 grammi di proteine, vitamine del gruppo B, poco sodio e tante fibre. I fagioli, insieme al riso, altra importante risorsa agricola del territorio, concorrono nella preparazione della panissa. SANT’OLCESE. Anche in Liguria, sulle colline alle spalle di Genova, a Sant’Olcese, una data importante è legata al consumo di legumi. In questo caso si tratta di fave fresche, consumate la quarta domenica di aprile assieme al celebre salame. ONANO. Storicamente nel borgo medievale di Onano, nell’alto Lazio, che vale una visita per l’imponente Palazzo Madama e per la Chiesa della Madonna delle Grazie (dove si cede al fascino dell’affresco di Madonna con Bambino, attribuito a Sano di Pietro), i legumi la fanno da padrone. La lenticchia di Onano è ricordata fin dal 1561 in uno dei primi Statuti della cittagennaio 2015

dina. Così apprezzati da papa Pio IX da sollecitare l’interesse di uno scrittore-politico imperturbabile come Giulio Andreotti che, ne La Sciarada di Papa Mastai, sottolinea come l’erede di Pietro, allo scoccare della perdita del potere materiale nel 1871, si consolasse di buon grado con un piatto di minestra di lenticchie, procurategli dal cardinal Prospero Caterini, originario di Onano e imparentato con il futuro Papa Pio XII. Lenticchia dal colore verde-plumbeo, possiede pasta vellutata, con aromi vegetali ben marcati. Perfetta nelle minestre o nelle zuppe, la lenticchia di Onano si gusta al meglio con un soffritto di guanciale, carota, sedano, e pomodoro oppure in umido nei piatti di selvaggina da piuma che si spara sul vicino lago di Bolsena. Anche i colori rendono più buono il cibo. LEONFORTE. È così che bisogna spostarsi sulle colline ennesi, a Leonforte, per conoscere lenticchie nerissime e dal gusto deciso che non sfigurano neppure come contorno con il pesce. Ma la quantità prodotta è davvero insignificante ed è ripresa solo grazie all’abnegazione di un contadino profeta di altre rianimazioni vegetali, come accaduto per la pesca tardiva. FAETO. A Faeto, in zona ventosa a cavallo tra Puglia e Campania, nascono invece alcuni tra i ceci più gustosi della penisola. Varietà dalle piccole dimensioni, pressoché sferica e dal tegumento beige e rugoso che li rende adatti ad accogliere intingoli e condimenti, si distinguono per l’evidente peduncolo. Possiedono gusto simile alla nocciola e si prestano particolarmente per la preparazione dei ciceri e tria, il piatto che è bandiera regionale.

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[ explor a ndo ]

I LEGUMI FANNO BENE anche in scatola… A cura di Evelina Flachi

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I legumi sono alimenti ricchi di proteine di discreta qualità, oltre che di carboidrati (circa il 50% in peso in quelli secchi). Il loro contenuto proteico varia da un tipo all’altro e nei legumi secchi va dal 21% dei piselli al 37% della soia ed è bene ricordare che per soddisfare il bisogno di proteine del nostro organismo non possiamo contare solo su piselli e lenticchie, ma dobbiamo mangiare anche cereali, carne, pesce, latte e formaggi. Infatti gli alimenti di origine animale forniscono proteine dal valore biologico più alto di quello dei legumi che invece contengono quantità insufficienti di aminoacidi essenziali. Se non amiamo abbinare i legumi alle proteine animali o se non possiamo per controindicazioni specifiche (colite, fermentazioni e putrefazioni intestinali, o intolleranze alimentari),

possiamo integrarli con i cereali, le cui proteine sono complementari tra loro e ne aumentano la biodisponibilità e l’assimilazione. Oltre a proteine di valore biologico intermedio, da completare come abbiamo detto, i legumi sono costituiti, per più della metà del loro peso, da carboidrati, soprattutto da amido,

importante fonte di energia della razione alimentare. Questi carboidrati complessi contenuti nei legumi sono trasformati, attraverso i processi digestivi, nei componenti più semplici che li costituiscono fino al glucosio che è la fonte di energia direttamente utilizzabile e necessaria per vivere e mantenere la temperatura corporea. Sono poi presenti fibre in abbondanza, sia quelle insolubili (nella buccia) che quelle solubili (all’interno dei semi). Le

fibre sono particolari carboidrati che non vengono demoliti dagli enzimi del tratto intestinale: quelle insolubili fanno da “spazzino naturale” che aiuta a regolare la funzionalità intestinale in tempi e modi, mentre quelle solubili agiscono regolando l’assorbimento dei nutrienti e quindi anche il livello dei grassi nel sangue. Possiamo trovare i legumi conservati in scatola o surgelati più pratici di quelli secchi che richiedono tempi lunghi di ammollo. La qualità rimane buona; si effettuano trattamenti in grado di garantirne la conservazione senza additivi chimici. Dopo la pulizia i semi vengono scottati e passati rapidamente in acqua bollente o vapore. Quelli destinati al barattolo vengono cotti e sterilizzati per distruggere microorganismi ed inattivare enzimi nocivi. I surgelati, dopo la scottatura vengono sottoposti a congelamento rapido che non altera la struttura del seme. Col calore si riducono la vit. B1 e la C e durante i lavaggi si perdono i sali minerali. Amido e proteine sono invece resi più digeribili dalla cottura effettuata prima del confezionamento. www.evelinaflachi.it www.foodedu.it gennaio 2015


[ gour met ]

DON ALFONSO 1890 Tra il cielo, il mare …e il canto delle Sirene A cura di Riccardo Lagorio

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Sta all’estremo limite del leggendario promontorio che divide il golfo di Napoli da quello di Salerno. Punta della Campanella si getta nei colori del mare e sfiora Capri. Profumi di rosmarino e mirto salgono nell’aria lungo i sentieri di capperi e finocchietto. Si dice che s’innalzino anche i canti delle Sirene che qui dimorano. Proprio sulla Punta della Campanella è l’orto di Alfonso e Livia Iaccarino, Le Peracciole. Gli Iaccarino: una delle famiglie che hanno fatto grande l’Italia della ristorazione negli ultimi trent’anni con il loro Don Alfonso 1890, uno dei capisaldo della gastronomia tricolore, un luogo solare che corrisponde ad una delle sale più belle e gustose della Penisola. Ora che i figli Ernesto e Mario hanno preso le redini di questo pezzo di paradiso catapultato in terra sembra che praticamente nulla sia cambiato: le meraviglie golose GALLE

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tante dall’orto che guarda il mare continuano a prendere per la gola capi di stato e teste coronate. «Quando cominciammo a lavorare nel ‘73 - spiega Livia Iaccarino erano gli anni di pennette al salmone, risotto allo Champagne, farfalle alla vodka. E dove erano i pomodori, l’olio, la pasta? La prima specialità nostra furono gli Spaghetti alla don Alfonso, il più semplice piatto del Sud. Ma erano grande olio, grande pasta, e pomodoro incredibile: un piatto che parlava, che aveva nel profumo una voce». Poi venne la cernia con spinaci e patate e pomodori essiccati al sole; seguirono i polipetti affogati in lenticchie e scarola; il Vesuvio di rigatoni con pomodoro, mozzarella e basilico. Il rinascimento dell’Italia gastronomica (ed enogastronomica, grazie ad una delle cantine più stupefacenti d’Europa tutta) è partita da qui. Anche da qui.

PASTA E FAGIOLI Ingredienti per 4 persone 320 gr di pasta mista di piccolo formato 320 gr di fagioli cannellini 100 gr di sedano 2 spicchi di aglio 2 rametti di rosmarino 50 gr di pancetta 200 gr di pomodorini 5 cl di olio extravergine di oliva Sale Si mettono in acqua fredda i fagioli cannellini per una notte intera e l’indomani si sciacquano, si sistemano in una pentola e si coprono d’acqua fredda che superi il loro livello di 3 cm. Si cuociano lentamente fino a raggiungere metà cottura. Poi si aggiungono i due spicchi d’aglio in camicia, il sedano tagliato a pezzetti, i pomodorini tagliati a spicchi e il rametto di rosmarino. Si continui la cottura versando eventualmente acqua bollente. Nel frattempo si rosola la pancetta in una padella appena unta di olio extravergine di oliva e si fa asciugare su carta assorbente. Verso la fine cottura si ritirino i due spicchi d’aglio, se ne apra uno, stemperando la crema nei fagioli e aggiungere la pancetta. Nella stessa pentola, con acqua calda cuocere la pasta e infine disporre nei piatti e decorare con sedano.

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Don Alfonso 1890 Sant’Agata sui Due Golfi (NA) www.donalfonso.com 11


[ gour met ] Sotto da sinistra: Tony Conigliaro, Cristina Chiabotto e Dario Cuccurullo; i finalisti; il vincitore Andrea Dracos

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“CAMPARI BARMAN OF THE YEAR 2015”

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A cura di Alessia Placchi

Ecco come realizzare i nuovi Campari cocktail, realizzati dai primi tre classificati:

TORINO MILANO VIA NOVARA

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by Andrea Dracos - 3 cl Campari - 3 cl Cinzano Vermouth 1757 - 2 cl Cynar - Zest Limone Guarnizione: rosmarino

NO QUIERO VOLVER by Andrea Paci - 3 cl tequila bianca - 3 cl Campari - 8 cl pompelmo rosa fresco - 2 cl limoncello Guarnizione: maggiorana

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ROSSO C. by Cinzia Ferro - 1 cl sciroppo di zucchero - 1 cl liquore erba cedrina - 2 cl Cynar - 4 cl Campari - 4 cl succo di pompelmo - 2 spicchi di lime Guarnizione: bergamotto e timo

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Una sfida a colpi di shaker: serata spettacolare nell’avveniristico headquarter di Campari, a Sesto San Giovanni, per la seconda edizione della Campari Barman Competition, concorso aperto a tutti i barman e barwoman d’Italia che si sono messi in gioco ispirati da Campari, l’aperitivo rosso per eccellenza. Ai tre finalisti, selezionati su un totale di 830 iscritti, è stato chiesto di realizzare un Campari cocktail capace di valorizzare le eccellenze e la tipicità del territorio. Un omaggio all’aperitivo italiano per eccellenza in vista di Expo 2015. Grandi nomi internazionali in giuria, tra cui i londinesi Tony Conigliaro, Luca Cinelli e gli emergenti Leonardo Leuci e Flavio Angiolillo, oltre al “Maestro” della mixology Salvatore Calabrese, che con il suo caldo accento anglo-napoletano ha lanciato ai tre barman la sfida “Datemi un buon aperitivo!”. Sul palco anche l’Academy manager di Campari Dario Cuccurullo. Ad aggiudicarsi il titolo di ‘Campari Barman of the Year 2015’ è stato il torinese Andrea Dracos, che ha sbaragliato gli avversari Andrea Paci (dell’Hauser Hotel di St. Moritz, secondo classificato) e la barwoman Cinzia Ferro (dell’Estremadura Café di Verbania). Per Dracos, noto al pubblico della notte in quanto bartender del 1930, primo e ormai non più segreto speakeasy milanese, si apre un master di specializzazione presso la Campari Academy e la possibilità di diventare testimonial del brand Campari rappresentando la marca in esclusivi eventi. Ha condotto brillantemente la serata, in perfetto stile X Factor, l’eclettico Alessandro Cattelan, mentre Madrina d’eccezione della giuria è stata Cristina Chiabotto, Miss Italia 2004, ormai più che nota conduttrice di numerosi programmi tv. gennaio 2015


[ s ucces s s tor ies ]

ELIO FIORUCCI

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IL GENIO E LA PASSIONE DI UN ARTISTA

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A cura di Dario Bordet

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La forza di ogni marchio di successo è la sua identità. E proprio identità e grande carattere caratterizzano da sempre il geniale stilista Elio Fiorucci, imprenditore e soprattutto uomo di successo che, con il suo animo fortemente passionale, creativo e originale, ha saputo anticipare e cavalcare negli anni l’onda delle nuove tendenze, riuscendo sempre a soddisfare i desideri del proprio pubblico di consumatori. Fiorucci negli anni ‘70 ha rivoluzionato la moda, introducendo idee e simboli provenienti da ambiti diversi, come i neon e i colori fluo della Pop Art o i graffiti della Street Art. Il suo destino si è spesso incrociato con quello di pergennaio 2015

sonaggi famosi tra i quali Madonna, Andy Warhol, Basquiat, Truman Capote, Maripol. Pioniere del “concept store”, ha girato tutto il mondo in cerca di idee e ispirazioni, inseguendo un’utopia di amore, bellezza e armonia. Nasce nel ‘67 in Piazza San Babila a Milano (in Galleria Passarella), il primo negozio Fiorucci, una finestra sul mondo con le novità di Carnaby Street, le hit parade londinesi e quelle statunitensi. Con un concept tutto nuovo, disegnato dalla scultrice Amalia del Ponte, lo spazio viene inaugurato da Adriano Celentano, che si presenta all’opening su una Cadillac rosa. Un evento davvero unico! Da Fiorucci in San Ba-

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[ s ucces s

s tor ies ]

AMBASSADOR DI EXPO 2015 bila si respira un’atmosfera singolare, creata dalla musica, dai profumi, dalla magia del divertimento e della trasgressione: in poco tempo diviene il punto di riferimento del mondo dei giovani di allora. Era il primo minidept store multi prodotto e vendeva non solo abiti e accessori, ma anche gadget, curiosità e - fatto clamoroso per quegli anni - cibi e bevande. Milano diede il via a una serie di negozi a New York, Londra, Los Angeles, Parigi, in Europa, presto diventati luoghi di incontro e crocevia privilegiati di intellettuali e artisti. Fiorucci fu il primo marchio a firmare una linea di occhiali (1978) mentre nello stesso anno l’Alfa Romeo gli affidava il compito di “vestire” a nuovo la sua “Giulietta”. Tra le tante intuizioni geniali del grande stilista, memorabile è quella che l’ha portato per primo a trasformare il jeans, fino allora dal taglio unicamente maschile, in un capo femminile e sexy. Un piccolo, grande gesto liberatorio che si è inserito in quell’importante percorso femminile (e non solo femminista) di affrancamento della donna da stereotipi e pregiudizi. gennaio 2015

Vegetariano convinto, da anni si batte per i diritti degli animali ed è uno strenuo sostenitore di una produzione etica ed ecosostenibile, nel rispetto dell’ambiente e di tutte le creature che lo abitano. In nome soprattutto dell’amore. Non è un caso, quindi, che Fiorucci sia uno degli Ambassador di Expo 2015, grande evento mondiale che attirerà a Milano milioni di visitatori da ogni parte del mondo. Il grande Elio, durante una recente intervista, ha detto di auspicare che ogni individuo che visiterà Expo impari a guardare oltre il cibo per poter apprezzare soprattutto ciò che c’è dietro ogni prodotto: lavoro, sacrificio, intelligenza creativa, amore per la terra, rispetto delle tradizioni culturali di ogni comunità umana. Elio Fiorucci, ne siamo certi, riuscirà anche durante i sei mesi di Expo a trasmettere messaggi e idee che ci arriveranno direttamente al cuore.

Dall’alto a sinistra: nel Maggio 2001 a Milano Elio Fiorucci festeggia il 75° compleanno di Hugh Hefner creatore dell’impero di Playboy; a destra lo store di New York; Elio Fiorucci con un pastore e davanti lo store di Piazza San Babila a Milano


[ gr een lif e ]

MILANO

CITTÀ VERDE

A cura di Luca Medici*

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Non stiamo parlando di verde pubblico. Milano in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante in questo senso, ma ancora non siamo ai livelli delle migliori capitali del mondo. In fatto di automobili dal cuore green Milano può ritenersi soddisfatta! Non molti anni fa le auto elettriche e ibride erano rare, costose e sinceramente non si comprendeva fino in fondo la loro utilità. Dai primi modelli sono stati fatti passi da gigante ed oggi qualsiasi marca automobilistica presenta nella propria offerta almeno un modello elettrico oppure ibrido. A dire il vero sono state le ibride che hanno spopolato e riempito i listini, facendo balzare gli ordini a livelli impensabili. Toyota prima di tutte ha creduto in questa filosofia, pianificando negli ultimi anni svariati modelli ibridi, andando a coprire quasi la totalità della sua offerta. Il segreto? Modelli dal design accattivante, proposti a prezzi interessanti e con una tecnologia avanzata e affidabile... ecco come

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fare breccia nel mercato. Oltre a ciò gli incentivi per questi veicoli hanno aiutato le vendite, facendo aumentare l’interesse del pubblico verso una mobilità ecologica. La strada da fare è ancora tanta, ma oggi l’offerta di automobili elettriche ed ibride è veramente ampia. Si parte da piccole citycar fino ad arrivare ad ammiraglie di lusso.

Ogni categoria è stata colmata e la cosa che stupisce è che anche le marche più blasonate al mondo hanno messo in produzione modelli a forte carattere ecologico. Se pensate che auto sportive con un cuore verde siano solo un azzardo vi sbagliate, le ibride al top sanno divertire per velocità e guidabilità, insomma, le case auto-

mobilistiche hanno saputo interpretare bene il concetto di ecologia, sostenibilità e filosofia del brand, senza deludere nessuno. Milano, prima città italiana per vendite di automobili elettriche e ibride vuole confermare il trend, aumentando nel 2015 le vendite in questo settore e puntare nel breve periodo a diventare una delle città più ecosostenibili d’Europa (nel settore automobilistico). Diversi progetti stanno prendendo forma, grazie anche all’imminente Expo e questo può far solo del bene ad una città all’avanguardia come Milano. Gli sforzi da fare sono molti, ma noi siamo convinti che questa è la strada giusta per creare una città rispettosa verso i suoi abitanti... un incoraggiamento a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questo mondo e un arrivederci su queste pagine per scambiare con voi ancora tante tante tante news!!! *www.my-home.biz gennaio 2015



[ s tile na tur a le ]

PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE A cura di Evelina Flachi*

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Non è ancora passato del tutto il periodo da contagio influenzale mentre sono ancora alti i picchi dei sintomi da raffreddore e tosse ancora in agguato. Per questo è importante rafforzare le nostre naturali difese e dare all’organismo più energia per recuperare gli stati di debolezza che ci ritroviamo dopo cure di antibiotici od altro se invece l’influenza l’abbiamo già fatta. Sappiamo che un’alimentazione variata, sana ed equilibrata assieme ad uno stile di vita il più possibile attivo può essere una grande alleata per rafforzare le nostre difese. Durante la stagione fredda in genere le insidie climatiche quali pioggia, vento e repentini abbassamenti di temperatura portano i malesseri da raffreddamento. Contro i comuni raffreddore e tosse, ma anche per combattere i processi microbici e infiammatori che “assaltano” puntualmente il nostro sistema immunitario, è buona norma attenersi a semplici regole di vita quotidiana: aerare gli ambienti in cui si soggiorna a lungo e lavarsi frequentemente le mani. Inoltre,

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un rimedio naturale per prevenire i problemi di stagione è l’assunzione di alimenti ricchi di vitamina C come agrumi, kiwi e verdura a foglia verde scuro da assumere preferibilmente a crudo ed anche sotto forma di centrifugati. Quando la temperatura si abbassa, si tende a soggiornare più a lungo in luoghi chiusi, a stretto contatto con gli altri e con maggiori rischi di contagio. Il freddo, poi, riduce la mobilità ciliare delle mucose dell’apparato respiratorio, rendendolo più vulnerabile. L’inquinamento ambientale, l’esposizione al fumo di sigaretta, insieme ad uno stile di vita non corretto, facilitano l’accumulo di scorie e tossine, determinando un indebolimento complessivo delle difese immunitarie e predisponendo l’organismo agli attacchi di virus e batteri. In più, se la stagione è instabile come questa, le variazioni di temperatura tra ambienti esterni e riscaldati sono imprevedibili e possono favorire ricadute o complicazioni bronchiali o polmonari ai soggetti più deboli e predisposti. gennaio 2015


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Prevenire e combattere i malanni di stagione con l’alimentazione Per prevenire a tavola i malanni di stagione e proteggere adeguatamente il nostro apparato respiratorio è indispensabile prestare attenzione all’alimentazione. Una dieta equilibrata nei nutrienti e ricca di minerali e vitamine (frutta e verdura colorata) può potenziare le difese immunitarie dell’organismo. Il nostro apparato respiratorio è protetto da una patina di muco che viene “distribuita” da piccole ciglia che si bloccano quando il freddo arriva all’improvviso. Senza “rivestimento”, gola e polmoni sono esposti all’attacco di virus e batteri. Il nostro organismo è però dotato di anticorpi che possono scacciare le malattie sul nascere. Affinché gli anticorpi del sistema immunitario funzionino al meglio, è bene seguire una corretta alimentazione quotidiana ricca di agrumi ma anche di cavoli, prezzemolo e rucola: sono tutti alimenti ricchi di vitamina C, che attiva il sistema immunitario e migliora l’irrorazione sanguigna dei tessuti. La zucca e i cachi forniscono invece betacarotene, precursore della vitamina A, anch’essa utile per potenziare le difese immunitarie. La carne e il pesce sono fonti di zinco, indispensabile per la produzione degli anticorpi. Nella dieta vanno inseriti anche i legumi per fare un “carico” di vitamina B e di sali minerali come zinco, manganese e rame, che hanno un’azione di rinforzo delle difese naturali dell’organismo.

gennaio 2015

na tur a le ]

Alimenti che rafforzano le difese immunitarie Oltre agli agrumi (basta una spremuta d’arancia per fare il pieno di vitamina C e tenere attivo il sistema immunitario), esistono molti altri cibi indispensabili per tenere alla larga tosse, raffreddore e sintomi dell’influenza. Contro virus e batteri ecco i cibi che rinforzano di più le difese immunitarie dell’organismo: PEPERONCINO: se si avverte un inizio di raffreddore, il peperoncino usato nella preparazione dei piatti è un rimedio naturale, perché fluidifica il catarro; in più, il peperoncino attiva la circolazione e ottimizza l’attività delle difese immunitarie. CURCUMA: spezia con proprietà protettive ed antiossidanti utili a contrastare l’aumento dei radicali liberi e quindi utile a rafforzare il sistema immunitario. Può essere aggiunta allo zafferano per rafforzarne le proprietà. ZUCCA E CACHI: apportano betacarotene precursore della vitamina A, necessaria per accelerare l’attivazione del sistema immunitario. CAVOLI: contengono Betacarotene precursore della vitamina A e altri antiossidanti. RUCOLA E PREZZEMOLO: sono ricchi di vitamina C e di clorofilla potente antiossidanti: nella dieta quotidiana è bene usarli spesso a crudo. * Specialista in Scienza dell’Alimentazione e Nutrizionista www.evelinaflachi.it Presidente Food Education Italy • www.foodedu.it

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[ er ba r io ma gico ] A cura di Marica De Bonis

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Il nostro “erbario magico, vi propone ogni mese erbe e piante officinali di cui spesso è noto l’utilizzo ornamentale, erboristico, farmacologico o alimentare. In molti casi però pochi ne conoscono tutte le proprietà benefiche per la nostra salute, grazie a importanti principi attivi (molecole) e sostanze naturali favorevoli al benessere dell’organismo umano e animale. Determinati principi attivi non sempre sono presenti in tutta la pianta, ma spesso si trova in una parte ben precisa (foglie, fiori, radici o fusto), chiamata “droga”. Nel corso dell’evoluzione, in milioni di anni, le piante hanno acquisito la capacità di produrre una infinità di combinazioni di molecole aromatiche, frutti, veleni, per proteggersi da parassiti e malattie o per attirare insetti o animali che ne permettono la riproduzione. Tale ricchezza di molecole, ancora da scoprire, è da millenni a disposizione del genere umano per ottenere farmaci, alimenti, profumi e prodotti cosmetici. La Mimosa hostilis o tenuiflora (o Jurema) è una pianta spinosa simile all’Acacia, originaria del Messico, comunemente chiamata “albero della pelle” in quanto la sua corteccia è ricca di principi attivi sanitizzanti per la cute. La droga è costituita dalla corteccia dei giovani rami, ricca di flavonoidi, saponine, oligoelementi e soprattutto tannini, la cui sinergia dà origine a spiccate proprietà rigeneratrici del tessuto epidermico, potenziando notevolmente le proprietà dei singoli componenti con capacità che vanno ben oltre quelle dimostrate da ogni singolo principio attivo nella rigenerazione della pelle danneggiata. I tannini con la loro azione astringente ri-

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L’ALBERO DELLA PELLE ducono la permeabilità cellulare, inducono una riduzione dell’infiammazione e incrementano l’impermeabilità della pelle restringendone i pori. Gli oligoelementi sono componenti essenziali, indispensabili per i processi biochimici delle funzioni cellulari, intervenendo anche sulla capacità di replicarsi delle cellule epiteliali così da stimolare la rigenerazione cellulare e la riparazione delle lesioni. I preparati a base di Mimosa tenuiflora favoriscono pertanto la rapida cicatrizzazione di ferite, piaghe torpide, herpes, psoriasi, ustioni, delle quali attenua il bruciore e il

dolore, ne promuove la rapida essiccazione e rimarginazione, ricostituendo in breve tempo i tessuti danneggiati. L’attività rigeneratrice inoltre può aiutare per rallentare l’invecchiamento della pelle. La pianta possiede inoltre spiccate proprietà antimicrobiche ad ampio spettro, antibiotico-simili, che inibiscono la crescita di batteri e di funghi; questa capacità è particolarmente importante in caso di piaghe, ustioni, ulcere varicose e diabetiche, che vengono preservate dalle infezioni. L’attività antibatterica può essere utile anche per contrastare l’acne. gennaio 2015


[ a mici a 4 z a mpe ]

«…SONO COME CANE E GATTO!» A cura di Gloria Mauri

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Quante volte abbiamo sentito questa espressione? Si riferisce a due persone che litigano continuamente, spesso per cose futili, ed è tipico tra colleghi o conviventi che proprio non vanno d’accordo. In realtà, però, i nostri due amici animali non hanno così tanti problemi. Si può dire che qualche problema nasce a causa del fatto che i due animali abbiano modi diversi di comunicare, e non mi riferisco solo al miagolare o all’abbaiare, il loro “linguaggio” che si riesce a decifrare grazie ai diversi “toni” affiancati a specifici “gesti” e posizioni corporee che quasi mai lasciano dubbi, ma che assumono un significato diverso se si tratta del gatto o

del cane. Quando ad esempio il nostro cane scodinzola e agita energicamente la coda, vuole far capire che è felice per qualcosa che ha fatto, è felice di vederci, oppure ha tanta voglia di giocare. Se a farlo è un gatto, muovendo la coda a scatti, più lentamente, attenzione! È nervoso e infastidito e probabilmente se stuzzicato ancora ci graffierà. Se il gatto, con la coda ben eretta si sta avvicinando a noi, ci dà un chiaro segnale di “amicizia” o che vuole strapparci qualche coccola. Ma se a fare lo stesso è un cane, ciò che vuol fare intendere è che ci considera “di rango” inferiore, ci segnala (in atteggiamento di sfida) che è lui a dominare. Insomma nulla a che vedere con le intenzioni del gatto. I problemi di comprensione tra i due nascono perciò proprio dai loro antitetici sistemi di comunicazione: un diverso linguaggio del corpo, posizione

delle orecchie, della coda, delle zampe. Tutto ciò può precludere una convivenza? Non necessariamente. Sta a noi padroni, come sempre, fare in modo che i nostri animali vivano in un ambiente sereno, mediando e favorendo, in questo caso, una quanto più pacifica convivenza tra coinquilini. E allora, se possediamo già un cane ma vogliamo adottare un gatto, nessun problema: evitiamo di farli incontrare immediatamente e lasciamoli vivere all’inizio in stanze separate. L’uno sentirà l’odore dell’altro e si abituerà gradualmente alla presenza di un estraneo. Dopo qualche giorno, non mostrando noi in primis ansia e nervosismo, facciamoli incontrare. Vedremo sicuramente i due iniziare a considerarsi parte della medesima famiglia. Se invece già possediamo un gatto, sarà bene adottare un cucciolo di cane, poiché essendo il primo molto geloso delle sue cose (casa e padrone) tenderà ad infastidirsi nel vedere mutare la sua routine quotidiana con l’arrivo di un nuovo “inquilino”. A patto che il cucciolo non lo disturbi troppo, il gatto finirà presto per considerarlo parte della casa, disinteressandosi completamente di lui e non lo vedrà più come “intruso”. A noi padroni dunque l’arduo compito.

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[ libr i ] NON È STAgIONE È arrivato nelle librerie il nuovo giallo di Antonio Manzini, allievo di Camilleri, con una nuova storia del “suo” detective, il vicequestore romano Rocco Schiavone trasferito d’ufficio in Valle d’Aosta ma che detesta la neve e l’inverno. Qui inizia una nuova indagine nel corso della quale scopre una infiltrazione mafiosa nell’economia della Valle. Un libro interessante, da leggere estremamente attuale. Antonio Manzini, (Sellerio)

NUMERO ZERO Da “Il cimitero di Praga” sempre edito da Bompiani nel 2010, Umberto Eco non pubblicava più romanzi. Oggi l’autore del “Nome della rosa” torna in libreria con “Numero Zero”, quasi un serial ambientato a Milano negli anni di tangentopoli. Mezzo secolo di storia italiana attraverso i misteri politici dell’Italia del 1992. Umberto Eco, (Bompiani)

LA RELAZIONE Possiamo fare una scommessa. Questo thriller di Andrea Camilleri sarà sicuramente il primo grande successo del 2015. Il racconto parla di un uomo che passa una estate in città da solo, per finire una relazione che può determinare la chiusura di una banca. Nascono mille difficoltà tutte da decifrare e nella vita dell’autore anche il “turbamento” che può suscitare l’apparizione di una bella donna. Andrea Camilleri, (Mondadori)

ROTH SCATENATO Non si tratta di una nuova opera letteraria di Philip Roth. È un libro su Roth, una biografia frutto di anni di lavoro, interviste e conversazioni fra il romanziere statunitense e Claudia Roth Pierpont (che nonostante il cognome, non risulta essergli parente). È una bella sorpresa per chi ha nostalgia di questo fuoriclasse della letteratura americana. Claudia Roth Pierpont, (Einaudi)

LEINA DA SAOR – UNA VALANgA DI SApORI Un libro fotografico bilingue nato da un sogno, inseguito con caparbietà e coraggio dal Gruppo Cuochi Pasticceri Livigno: salvaguardare e tramandare le tradizioni enogastronomiche del proprio territorio, che rischiavano di andare perdute. 250 fotografie per 100 ricette tradizionali e 37 rivisitate, tutte cucinate dagli chef dell’associazione. Un volume che racchiude la storia e la cultura di un paese, che racconta la bellezza e la bontà. Una cucina che, a prima vista, potrebbe sembrare povera ma che, in realtà, porta con sé pezzi di storia di questa terra. (Cairo Mondadori) gennaio 2015



[ s a lotto in cucina ]

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Oggi, nel nostro “Salotto in cucina”, è venuto a trovarci il Prof. Willy Pasini, noto psichiatra, sessuologo, scrittore di successo, acuto osservatore di come è cambiato il rapporto di coppia in questi ultimi decenni. Pochi però sanno che è un “amante” della buona tavola…

Professore, la passione per i piaceri della tavola l’hanno portata a diventare membro dell’Accademia Italiana della Cucina. Quali sono gli obiettivi di questa associazione? L’Accademia Italiana della Cucina è nata negli anni ‘50 da un’idea di Orio Vergani con il proposito di salvaguardare le tradizioni delle cucine regionali e valorizzare le ricette e i prodotti locali. Oggi conta più di 5.000 soci ed ha una propria rivista interna, “Civiltà della tavola”, organo di informazione non solo sulle attività dell’Accademia ma anche sui temi più attuali di carattere culturale e gastronomico. Io faccio parte della sezione di Ginevra perché l’Accademia valorizza anche all’estero la tradizione culinaria italiana.

Parliamo di lei: il suo piatto preferito? Lo zabaione come lo faceva mia nonna paterna che miscelava zucchero e uova a mano e non usava il frullatore elettrico come fanno oggi. Così era molto più buono!

Un ristorante che le è rimasto

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CIBO ED EROS Intervista di Milena Passigato

nel cuore e che suggerirebbe? Ne vorrei citare due. Uno è a Ginevra e si chiama Il Mirtillo. Il proprietario è molto attento alla qualità al punto che alcuni ingredienti li fa venire direttamente dall’Italia, come ad esempio il basilico da Prà, in Liguria, per fare il pesto genovese oppure la burrata da Andria in Puglia. L’altro ristorante che sicuramente consiglierei si trova in Italia a Rovato, in provin-

cia di Brescia, e si chiama l’Albereta. Ai fornelli c’è lo chef pluristellato Gualtiero Marchesi e l’ideale è andarci in buona compagnia: ci sono infatti delle stanze dove si può bere il vino della meditazione e se il cielo è stellato è possibile aprire il tetto e godersi lo spettacolo!

Nel 1994 lei ha scritto un libro illuminante: “Il cibo e l’amore”. Perché da sempre esiste gennaio 2015


[ s a lotto

in cucina ]

Willy Pasini

la passione? Quali sono? Ci sono alimenti considerati afrodisiaci per la loro forma che richiama le fattezze degli organi sessuali: è il caso delle carote e degli asparagi per l’uomo e delle ostriche e del fico per la donna. Altri alimenti sono considerati afrodisiaci per la loro funzione, come nel caso del corno di rinoceronte, dei baffi di tigre o della pinna di pescecane: chi li mangia è convinto di fare proprie anche le qualità di forza e coraggio di questi animali. Poi ci sono i veri afrodisiaci legati all’aspetto biologico, come per esempio il tartufo che contiene testosterone oppure il pesce di mare ricco di numerosi principi nutritivi utili al benessere psicofisico e anche sessuale. Infine alcuni vegetali come lo zenzero o il peperoncino sono noti per la loro funzione stimolante.

E il vino che ruolo ha?

questo connubio indissolubile tra eros e cibo? Spesso le persone vengono descritte con aggettivi che appartengono al mondo degli alimenti. Per esempio, potrei dire di una mia amica che ha i capelli dorati come il grano, gli occhi nocciola, la pelle di pesca e le labbra come delle susine. E poi, se c’è il giusto feeling, il passaggio dalla tovaglia alle lenzuola può essere molto breve!

Spesso si sente parlare di cibi afrodisiaci, ma esistono davvero cibi capaci di accendere gennaio 2015

Il vino è un “solvente del Super-Io” e quindi ha la caratteristica di favorire gli incontri sociali e amorosi. Il problema è che mia moglie preferisce il Sassicaia mentre io un buon Amarone tipo Urlo!

Il cioccolato possiamo considerarlo un afrodisiaco? Io più che un afrodisiaco lo considero un metadone dell’amore perché contiene la feniletilamina, una sostanza che noi produciamo quando siamo innamorati e quindi è un ottimo sostituto del partner alla fine di un amore. Più che un afrodisiaco quindi lo definirei un cibo consolatore.

Come dovrebbe essere il menù

ideale per una cena romantica? Comincerei con un antipasto a base di ostriche e spumante o in alternativa un buon prosecco. A seguire, come primo piatto, polenta con tartufo. In base a studi fatti su cavie la polenta risulta essere molto più stimolante di pasta o riso. Come secondo piatto pesce di mare con un contorno di verdura. E infine come dessert una torta di albicocche. Le albicocche sono una buona fonte di arginina, una sostanza che veniva usata per sostenere l’erezione prima che venisse scoperto il Viagra, nel 1996.

Se dovesse invitare una donna a cena sceglierebbe il ristorante in cui si mangia meglio o dove c’è più atmosfera? Un’inchiesta che feci qualche anno fa su un campione di 5.000 persone europee mostrava che mentre gli uomini sono più sedotti dalla qualità di cibo e vino per le donne è più importante l’ambiente, il ristorante e la conversazione.

E per concludere una curiosità: può il modo di mangiare di una persona essere rivelatore del suo modo di fare l’amore? Certamente sì, il corpo non mente. Se ad una cena romantica lui o lei guarda nel piatto piuttosto che negli occhi del partner, molto probabilmente non ci sarà un gran dopocena! Ma ci sono altri indizi interessanti. Molti uomini voraci lo sono sia a tavola che a letto… la donna è avvisata! Dall’altra parte una donna che non ama le salse potrà essere poco disponibile agli aspetti più ludici del sesso! O ancora, il tagliare la carne in piccoli pezzi tutti uguali può indicare un tratto ossessivo che limiterà molto la capacità di lasciarsi andare!

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[ pillole di bon ton ]

L’IRRESISTIBILE SOLE D’INVERNO

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Alessandra Matteucci Wedding Planner Event Creator

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www.alessandramatteucci.com info@alessandramatteucci.com

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Oggi cari lettori, vi presento una mise en place che mi ha ispirato una incredibile giornata di sole che si è presentata nelle colline senesi, dove ero ospite di amici ad Asciano, in un uliveto di estrema bellezza; sempre con semplicità ho voluto realizzare la tavola per quattro commensali. Simpatici bicchieri in cristallo con le iniziale incise, vino ed acqua, posateria in argento e richiami al passato, rivestendo dei semplici vasi con del tulle. Un tocco floreale e di verde, con fiori ed aromi del luogo, danno il giusto colore a questa tavola, immersa nel verde degli olivi circostanti. La ricorrenza è un anniversario e, per dare un tocco di originalità, ho voluto inserire come centro tavola una torta che accompagnerà gli ospiti per tutto il pranzo. L’ABBAZIA DI MONTE OLIVETO MAggIORE Al centro delle Crete Senesi in un paesaggio fra i più belli d’Italia, Asciano mantiene un centro storico di grande pregio, con chiese e musei di notevole interesse. A pochi chilometri dal paese, in un bosco di piante secolari, si trova il grandioso complesso monastico dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Fondato nel 1319 dal Beato Bernardo di Tolomei di Siena, è stato ed è tuttora una grande centro di arte e cultura. L’intero monumento, realizzato in cotto secondo il linguaggio architettonico senese tradizionale, è raggiunto da un antico ponte levatoio che passa sotto un torrione merlato. La maestosa chiesa abbaziale, preceduta da un viale di cipressi, è di uno stile tardo gotico. All’interno si rimane estasiati dall’impianto decorativo con aggiunte barocche e rococò. A fianco della chiesa, nel chiostro, si possono ammirare le storie di S. Benedetto affrescate da Luca Signorelli e da Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma. Attigua alla sala del Capitolo spicca la Quadreria con dipinti di Duccio di Buoninsegna. gennaio 2015



[ a genda I ta lia ]

A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE! Il Carnevale è una festa di origine cristiana, festeggiata soprattutto nei paesi di tradizione cattolica. Anche in Italia il rito del Carnevale viene festeggiato con balli e sfilate di carri allegorici, maschere tradizionali e fantasiose, con tanto di coriandoli, stelle filanti, accessori e scherzi di vario tipo; insomma una festa in cui tutto (o quasi) è permesso da qui il famoso detto “A carnevale ogni scherzo vale!”

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gennaio febbraio

IVREA Si svolge ad Ivrea lo Storico Carnevale noto per la caratteristica “battaglia delle arance” durante la quale le persone che sfilano sui carri sfidano quelle che assistono alla sfilata, utilizzando tonnellate di arance come veri e propri proiettili. La Regina della festa è una giovane mugnaia che deriva da un personaggio del Medioevo, Violetta, la quale si ribellò al tiranno che governava la città e lo uccise, facendo scaturire una rivolta popolare che da allora viene ricordata ogni anno proprio con questa “battaglia incruenta”.

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VENEzIA Dal 31 gennaio al 17 febbraio Piazza San Marco e tutta la città di Venezia ospiteranno l’edizione 2015 di uno dei più famosi Carnevali del mondo. Le feste in maschera nei più celebri Palazzi Veneziani, le sfilate in costume di persone di tutte le età e di tutte le nazionalità animeranno calli e campielli della città lagunare più celebre del Pianeta. Le sue origini risalgono al X secolo e chiaramente alcune tradizioni sono andate perdute, ma altre si sono mantenute adeguandosi alle nuove abitudini, compreso il gusto del travestimento in maschera.

VIAREGGIO Il Carnevale di Viareggio risale alla fine dell’800 ed è uno dei più importanti e maggiormente apprezzati carnevali a livello internazionale. A caratterizzarlo sono i carri allegorici realizzati in cartapesta che sfilano in corteo lungo il viale principale nelle domeniche fra gennaio e febbraio e sui quali troneggiano enormi caricature, ironicamente interpretate, di uomini famosi della politica, della cultura o dello spettacolo.

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VALLE D’AOSTA Da non perdere i Carnevali Storici della Valle d’Aosta, rievocazioni suggestive di fatti storici che si perdono nella notte dei tempi, per la ricchezza dei costumi, per il clima di festa che pervade per giorni tutti i paesi coinvolti. A Pont Saint Martin il carnevale si festeggia dal 1910 rievocando la vittoria dei Romani sui Salassi e ricordando leggende come quella di San Martino e il diavolo o della ninfa del Lys. La sera del martedì grasso viene bruciato il fantoccio del diavolo, seguito da un grande spettacolo pirotecnico. A Verrès si tiene il più famoso e sfarzoso carnevale valdostano. gennaio 2015


[ a genda

CENTO Il Carnevale di Cento trova le sue origini nel XVII secolo; ha mantenuto un carattere locale fino agli anni ‘90, quando in seguito al gemellaggio con Rio de Janeiro - per stile di carri, belle ragazze e divertimenti - è diventato una manifestazione conosciuta a livello italiano ed europeo, capace di attirare molti visitatori. Famosissimi i testimonial di questo carnevale: dai personaggi del mondo della cultura alla politica, dallo spettacolo allo sport. VENEzIA È uno dei luoghi più straordinari per trascorrere il San Valentino. Questa città non a caso chiamata la “Città degli innamorati”, è in grado di farvi percepire atmosfere magiche che trasformeranno la vostra “festa degli innamorati” in un ricordo indelebile. A Venezia ogni angolo offre un fascino straordinario, calli, campielli, il Canal Grande, le luci della sera, gli edifici storici, il vocio delle lingue che si incrociano e ricordano il “mondo”, i negozietti adatti ad ogni tipo di shopping, i ristoranti che affacciano spesso sull’acqua. Insomma mille ragioni per scegliere Venezia il prossimo 14 febbraio. gennaio 2015

SCIACCA Il Carnevale di Sciacca rinomato per la bellezza delle sue opere in cartapesta realizzate dai locali maestri ceramisti, è il carnevale più antico di Sicilia, con origini che risalgono al periodo romano.

14 LA ThUILE Cosa c’è di più bello per chi ama la montagna di un “romantico San Valentino” fra le nevi. Vi segnaliamo che in questa deliziosa località alpina, prima di chiudervi a gustare la cena del 14 febbraio, nei ristoranti, nelle confortevoli e calde baite alpine, dovete vivere l’emozione di una passeggiata sotto le stelle con le caratteristiche ciaspole, sarà una emozione che porterete a lungo nel cuore.

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SAN VALENTINO SAN GImIGNANO Una scelta diversa, passare con la persona cara la festa di San Valentino in questo piccolo paradiso situato fra le città di Siena e Firenze. Un agriturismo che racchiude i Poderi Arcangelo e vi offrirà una accoglienza davvero romantica. Fiori, prodotti tipici di questa terra toscana dai vini agli oli, dalle marmellate ai biscotti. Vi sorprenderete piacevolmente della scelta fatta per questo San Valentino davvero unico.

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[ EX PO che ver r à ]

UNA VISITA AL MONDO SENZA IL pASSApORTO

LA CAMpANIA “RISTORA” EXpO La “Ecco Pizza e Pasta”, un raggruppamento di imprese campane, formato da Ep e Sire (due grandi aziende sul piano nazionale ed internazionale) e da industrie alimentari come Basso Fedele e figli (oli alimentari), Agritalia (dieta mediterranea), Villa Massa (limoncello), Dolceria Acquaviva (pasticceria napoletana) e Molino Caputo (farina) ha vinto la gara d’appalto per la ristorazione all’interno del Padiglione Italia di Expo 2015. Sarà una straordinaria occasione per raccontare al “mondo” la storia di due fra i prodotti più rappresentativi del nostro Paese, la pasta e la pizza.

News

Il biglietto n.1 di Expo 2015 è stato consegnato (nel luglio 2014) a Tomiyo Yamada, una 65enne giapponese grande appassionata visitatrice delle Esposizioni Universali. “Nonna Expo” come è stata soprannominata, ha iniziato con il visitare l’esposizione di Osaka nel 1970 e da allora non ne ha mai mancata una. «Sono molto curiosa di visitare Expo Milano 2015, in particolare il Padiglione Italia, che ha una struttura che mi affascina. Visiterò sicuramente il Padiglione del mio Paese, il Giappone, e i Cluster. Sono una novità, mi incuriosiscono. Si potrà vedere come lo stesso cibo viene interpretato in maniera diversa dai vari Paesi». Una visita all’Expo per lei è «una visita al mondo senza bisogno del passaporto».

SOSTA A pISA pER “VIVAIO ITALIA” Si è tenuto a Pisa il 22 gennaio il terzo incontro del programma previsto da “Vivaio Italia” per la ricerca di nuove star up giovanili sui temi centrali di Expo 2015. Si è parlato di robotica per la ricerca alimentare, presentata grazie alla collaborazione degli insegnanti della Scuola S. Anna di Pisa. Il pubblico ha potuto poi partecipare ai vari workshop del pomeriggio dedicati a “La scienza e la tecnologia al servizio dell’alimentazione sostenibile”. Si è trattato di un vero e proprio assaggio di quel che sarà Padiglione Italia a Expo 2015 che ha infatti come obiettivo principale quello di valorizzare la giovane creatività imprenditoriale italiana.

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ISRAELE, UN “gRANAIO DI CONOSCENZE” Israele è un Paese con risorse naturali limitate che fin dalla sua nascita ha dovuto impostare la sua politica agricola sulla base di un approccio a lungo termine. La scarsità delle risorse naturali ha portato il Paese ad essere un pioniere nell’uso di tecnologie innovative. Expo Milano 2015 è l’occasione per Israele di mettere a disposizione dei visitatori le competenze acquisite in questi anni, come un grande “granaio di conoscenze”. Israele si presenta all’Esposizione Universale con il concept “I campi di domani” e farà conoscere ai visitatori i grandi progetti realizzati nel settore idrico, agricolo e tecnologico.

gennaio 2015




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