Milano 24orenews novembre 2014

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À RR VE Il Prof. della “bellezza” LA PELLE D’INVERNO

I consigli di Marina Mazzolari Anno 4 - Novembre 2014 • Periodico di Cultura e Società

RANGE ROVER EVOQUE SW1

Il parabrezza ad effetti speciali

NASCE Il primo “magazine di stagione”

Photographer: Nick Zonna

CH E STEFANO ZECCHI



LEGGENDE

PIAZZA VETRA E LA ‘COLONNA INFAME’ A cura di PAOLO MINOTTI

icordate la storia del Mostro della Bagnera, l’ultima esecuzione di un civile a Milano, impiccato nell’800? Ebbene nella città vi erano vari luoghi deputati alle esecuzioni dei condannati a morte. Ad esempio Piazza Vetra, ora parte del parco delle Basiliche, in tempi non lontani era una delle aree più temute della città. Dove oggi i milanesi portano a passeggio i propri cani, o i giovani innamorati si scambiano tenere effusioni sulle panchine, riecheggiano le urla degli eretici impiccati o delle streghe arse sui roghi. Per accedere alla piazza (anticamente Piazzale Vetra) che prende il nome dal canale da cui era attraversata, bisognava passare su un ponte chiamato ‘Ponte della Morte’. Lì infatti, su un lugubre patibolo, per più di 800 anni (dall’anno Mille) vennero condotte e giustiziate migliaia di persone tra assassini, eretici, ladri, streghe ed untori. All’epoca vi era ancora la credenza che la peste si trasmettesse attraverso un unguento malefico spalmato appositamente da persone malvagie per le strade e sui palazzi (da qui il termine di ‘untore’). Si può ricordare l’episodio dell’untore più celebre della città, Giangiacomo Mora (che aveva un negozio di barbiere in zona di Porta Ticinese), che fu accusato di diffondere la peste e quindi condannato a morte, con una sentenza crudelissima. Il negozio da barbiere e la casa di Mora furono rase al suolo, e come monito venne eretta sulle macerie la "Colonna infame" (citata nell’omonimo saggio di Alessandro Manzoni) che fu poi abbattuta nel 1778. Piazza Vetra veniva utilizzata

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Sopra: le esecuzioni in Piazza Vetra; a sinistra: il “Platano dell’impiccato” in Corso Lodi

per la ‘gente comune’ mentre il luogo deputato per i nobili (a cui era riservata la decapitazione e non l’impiccagione) era Piazza Mercanti. Anche la zona dell’attuale Corso Lodi era utilizzata come fossa comune di banditi e ladri condannati a morte, dopo essere stati lasciati per alcuni giorni a penzolare sugli alberi (come monito) per poi essere seppelliti. Negli anni ’70 in Corso Lodi sono stati piantati nuovi platani per abbellire la zona, ma sembra che la memoria dell’antico passato voglia tornare alla luce. Secondo una leggenda metropolitana uno di quegli alberi (più o meno intorno al civico 75 e 78 dal lato opposto) cominciò ad assumere una forma strana, come se una forza misteriosa interna ne contorcesse il tronco. Lo si riconosce oggi facilmente: assomiglia al volto di un uomo strangolato, straziato in una smorfia di dolore, ed è chiamato il ‘Platano dell’impiccato’. 24oreNews

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24 orenews.it

Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 4 - No. 9 Novembre 2014

Alberta Ferretti

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IL PERSONAGGIO

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Stefano Zecchi, il Prof. della bellezza

ARTE E CULTURA

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Ottobre alla Scala: Simon Boccanegra, la Cenerentola per i bambini Novembre: i teatri Giorgio De Chirico e l’oggetto misterioso Novembre: le mostre

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I consigli di Marina Mazzolari Tendenze moda donna P/E 2015

FASHION

HOME DESIGN

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Le novità digitali

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Scelti per voi Cosa mangio dopo l’allenamento?; Biomaxima I rimedi dell’omeopatia Liberare la mente dal dolore

Riva 1920 & Michele De Lucchi

MILANO INCONTRA

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Zelig: bentornata Michelle!

[ INSERTO

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HI TECH NEWS

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LIBRI COME STAI?

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MILANO SI RACCONTA

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“Nel tempo” di Vaillant Meritalia e Interni: insieme per ‘guardare lontano’ Riflessioni sul futuro

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“Sesso, sensi e sentimenti”

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Range Rover Evoque SW1 Special Edition

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Il Ginepro, pianta “benedetta”

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Su palco di Antenna 3 con Sabrina Musiani

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Prepariamoci all’inverno

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Novembre: i concerti

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Rio de Janeiro: Cidade Maravilhosa

LUXURY & LUXURY A CASA DI… MUSICA

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24oreNews

IL SESSUOLOGO L’ERBARIO MAGICO NON SOLO 4 ZAMPE VIAGGI NEL MONDO


NON SOLO MILANO 24ORENEWS In copertina: Michelle Hunziker fotografata da Nick Zonna

Novembre Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Marika De Bonis Elena Fossati Jaquelin Lendorf Polanco Paolo Mariconti Gloria Mauri Marina Mazzolari Luca Medici Paolo Minotti Angela Minutillo Bertanza Sergio Noviello Milena Passigato Alberto Zonna Media Partner

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Cari lettori, da questo numero il mensile che avete seguito con crescente affetto da oltre tre anni, giungerà in una serie di altre importanti città italiane, diventando così “nazionale”. Come a Milano, la rivista sarà distribuita come copia cortesia e indirizzata a nominativi come sempre accuratamente selezionati. Vi chiederete il perché di questa scelta editoriale. Perché nel 2015, durante i sei mesi dell’Esposizione Universale, Milano ospiterà il Mondo, prevedendo oltre 20 milioni di visitatori fra i quali oltre 2 milioni di giovani provenienti da ogni ordine di Scuole del territorio italiano. Fondamentale il tema scelto per questa edizione dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”. Nasce ‘Italia da Gustare’ Vogliamo condividere con voi il nostro entusiasmo per questa nuova ‘avventura’ editoriale appena cominciata. Aumentano le nostre pagine e al centro della rivista ne troverete una nuova : “Italia da Gustare”. Non si tratta dell’ennesima rivista di cucina, ma di una rivista di “cultura del territorio”, di rispetto profondo - potremmo dire - per tutti coloro che grazie al loro impegno e al loro amore per la terra ci consentono di avere in ogni stagione prodotti straordinari che creano una delle “tavole” migliori del mondo. Ma l’Italia da Gustare sarà anche l’Italia della Cultura, delle tradizioni, della musica, dell’arte e delle tante importanti storie italiane presenti qui e nel mondo. La nascita di ‘Italia da Gustare’ è il modo per noi più bello per dare il benvenuto ad Expo: dopo il 2015 il nuovo magazine continuerà sulle stesse tematiche puntando sempre (e soprattutto) a valorizzare le eccellenze di questo nostro ‘stupendo’ Paese. Carlo Kauffmann 24oreNews

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ato nel 1945 a Venezia, Stefano Zecchi è scrittore, giornalista, accademico d’Italia. Dal 1984 è Professore Ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano. Ha insegnato anche in diverse Università straniere di grande rilevanza. Ha ricoperto molti incarichi prestigiosi: per citarne solo qualcuno, è stato Presidente dell’Accademia di Brera, rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione presso l’UNESCO, consigliere del Piccolo Teatro e del Teatro Parenti di Milano e Assessore alla Cultura a Milano. Ha pubblicato più di 20 libri. Svolge da una trentina d’anni attività di editorialista nei quotidiani e nelle riviste settimanali e mensili. L’abbiamo incontrato nella sua abitazione milanese per una piacevole chiacchierata sulla “Bellezza”.

STEFANO ZECCHI IL PROF. DELLA “BELLEZZA” Intervista a cura di CARLO KAUFFMANN 24oreNews

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«La Bellezza è ciò che dà senso alla nostra vita» Professor Zecchi che cosa è la “bellezza”? Forse doveva essere la domanda finale della nostra conversazione. La Bellezza è ciò che dà senso alla nostra vita. Oggi si usa con molta disinvoltura quella frase attribuita a Dostoevskij “la bellezza salverà il mondo”, forse senza ben capire che cosa significhi. Ce n’è un’altra, forse più pregnante, che dice “l’umanità […] per vivere non ha bisogno né di scienza né di pane, ma soltanto la bellezza le è indispensabile…». La questione è tutta qui! “La bellezza salverà il mondo”: tutti coloro che sostennero questa frase finirono malissimo. Perché? Sì, il Principe Myskin finisce male insieme ai suoi amici. Questo ha un senso molto preciso: Ippolit, che rappresenta il nichilismo, pone a Myskin la domanda cruciale “quale bellezza salverà il mondo?”. Ne “L’Idiota” Dostoevskij non risponde. A mio parere risponde indirettamente ne “I Karamazov”, quando in fondo si capisce che la bellezza che salverà il mondo è “il bacio di Cristo”, e questo lo si vede nella riflessione che fa il Grande Inquisitore. Cosa pensa del detto “Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”? Vede, questo è un modo molto sbrigativo quasi per rivendicare la libertà soggettiva nella valutazione della bellezza. Quindi tutto dipende dal gusto personale. Se 8

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Da sinistra: Alessandra Filippi, Domenico Piraina, Marcella Logli, Stefano Zecchi e Franco Marrocco

io riportassi questa frase sugli altri due grandi trascendentali che costituiscono la nostra conoscenza ed esperienza - il “vero” e il “giusto” - sarebbe molto più interessante capire perché non si può soggettivizzare. Per esempio potrei dire “non è vero ciò che è vero, ma è vero ciò che dico io”, una grande presunzione, o “non è giusto ciò che è giusto, ma è giusto ciò che dico io” - questo diventa un pericolo pubblico. Il bello finisce per essere puramente il gusto personale senza nessun valore da attribuire all’educazione estetica, e quindi alla fine piacciono in realtà delle grandi porcherie. La “bellezza” influisce sui rapporti umani? E in che misura? La bellezza nei rapporti umani, nella quotidianità non è altro che lo stile, il modo di comportarsi, il rispetto dell’altro. In fondo chi viola la bellezza di un monumento, viola un’idea di civiltà che quel monumento esprime e quindi, in questo senso, il rispetto della “bellezza” di una vita passata, della testimonianza della vita presente. Credo che proprio nell’agire quotidiano ci accorgiamo di quanto sia tollerato il ‘brutto’ nell’arte e il ‘cattivo gusto’ nelle maniere quotidiane. Prof. Zecchi, si continua a dire: “Bella dentro” “Brutta ma

simpatica”. Non sono frasi superate? Quando uno dice “non è bella fuori, ma è bella dentro”… sì, ho capito, ma intanto fuori è brutta e quindi come la mettiamo? Penso che noi abbiamo poca dimestichezza con il potere della bellezza, un’affascinazione che indubbiamente dà potere, dà successo. Uno dei miti fondatori della nostra civiltà è un concorso di bellezza. Paride doveva giudicare chi era la più bella tra Giunone, Minerva e Venere e il suo giudizio scatenò poi la guerra più crudele che l’umanità avesse conosciuto. Tutto questo ci spiega quale potere immenso abbia la bellezza. In fondo si cerca di arginarlo. Poi forse non si vuole capire la crudeltà della natura, in senso Leopardiano, che a qualcuno dà la bellezza e ad altri no, a qualcuno dà l’intelligenza e ad altri no. La natura non è democratica e così la bellezza non lo è neanche lei. Dal concorso di Paride a Miss Italia. Oggi cercano Miss che sappiano recitare, ballare, cantare. Cosa ne pensa? Tutto questo “contorno” non ha niente a che vedere con la bellezza della Miss. In fondo fa parte di un’idea, secondo me sbagliata, dell’emancipazione e della femminilità. La bellezza è la bellezza,


IL PERSONAGGIO poi se una sa ballare, cantare, recitare… Ma questo fatto di non voler ragionare soltanto sulla bellezza, e di volerci vedere degli altri attributi, spiega appunto il modo in cui la potenza del bello debba essere controllata, arginata, perché è una forza che l’uomo non ha mai controllato fino in fondo. Come è mutato il concetto di bellezza in questi anni? Si è sempre più soggettivizzato, cioè si è perso sempre di più il valore dell’educazione estetica. La nostra educazione è fondamentalmente un’educazione scientifica e questa non porta al riconoscimento del bello. Si dimentica che l’educazione estetica è stata l’educazione dell’uomo almeno fino a un centinaio di anni fa. Lei è un Prof. di Estetica che parla sempre di bellezza. È un rapporto così inscindibile? Se lei si trovasse di fronte a tre insegnanti di estetica lei si troverebbe davanti a tre modi di insegnare totalmente diversi, perché

le discipline umanistiche e soprattutto quelle filosofiche hanno una possibilità di aperture molto differenti. Quando ho cominciato a parlare di bellezza, allora era un tema che non veniva affrontato, la bellezza contro la modernità. Non si può dire che una cosa è bella, che un quadro di Kandinskij o di Picasso è bello. Cioè la bellezza era scivolata via dal giudizio estetico, e ciò senza troppi incidenti. Io intendevo creare qualche incidente per tornare a ragionare di bellezza, e metterla di fronte ad una modernità che non aveva mantenuto le sue promesse di emancipazione, di progresso, di nuove frontiere per l’umanità, ma anzi una civiltà che vedeva in certi aspetti del progresso scientifico degli elementi di forte crisi. Lei è stato Assessore alla Cultura del Comune di Milano. Una bella esperienza? Sì, la ricordo con molto piacere. È stata una esperienza molto formativa con il Sindaco di allora, Alber-

Stefano Zecchi

tini, perché aveva capito quello che molti altri sindaci anche intelligenti non comprendono. Molti sono convinti di essere i padroni dei loro comuni, secondo la legge di elezione dei sindaci. Non è così. Albertini diede ai suoi assessori deleghe vere, per fare delle cose precise. Io mi occupai di restituire alla città il Teatro degli Arcimboldi, allora ridotto a vedere i topi girare per la ex platea. Portai a compimento il restauro della Scala, anche se non lo condividevo in toto. Le città possono cambiare, migliorare, con una buona amministrazione. Se dovesse scegliere una donna di ieri o di oggi per “incarnare” la bellezza, quale sarebbe la sua preferita? Vede, per cogliere la sua provocazione, la bellezza ha una sua oggettività ma poi ognuno di noi ha la propria sensibilità, che si trasforma, se è educata, in gusto. Io e lei ci troviamo a passeggiare per Venezia durante il Festival del Cinema e incrociamo due donne bellissime, Sharon Stone e Julia Roberts. Due bellezze indiscutibili. A lei piace la bellezza forte, energica e aggressiva di Sharon Stone mentre a me piace di più la bellezza rassicurante di Julia Roberts. Ognuno di noi ha questa sua idea di trasferire un sentimento sulla bellezza, in cui attraverso la nostra formazione/educazione capiamo che quelle sono due donne belle. Poi però attraverso la nostra diversa sensibilità, che grazie a Dio esiste, noi trasferiamo in questa bellezza il nostro gusto e quindi apprezziamo più questo o più quello. Era l’ultima domanda, e mi dispiace. Grazie, Prof. Zecchi. Allora l’aspetto, venga a trovarmi ancora. 24oreNews

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ARTE E CULTURA

SIMON BOCCANEGRA

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Giuseppe Verdi Direttori: Stefano Ranzani (31 ott.; 2, 5, 9 nov.) Daniel Barenboim (6, 11, 13, 16, 19 nov.) Dal 31 Ottobre al 19 Novembre 2014 Durata spettacolo: 3 ore e 45 minuti inclusi intervalli

SIMON BOCCANEGRA: APPUNTAMENTI

3 Novembre: 2, 3, 6, 11, 13, 16, 19 - ore 20:00; 9 - ore 15:00

imon Boccanegra è un melodramma cupo: la prima versione venne presentata al Teatro La Fenice di Venezia nel 1857, andando incontro a un insuccesso. Ci sono voluti i tempi recenti e un pubblico più maturo per comprenderne la profondità. Due cast straordinari si alterneranno sul palcoscenico. Leo Nucci e Plácido Domingo si dividono l’impegno di questa figura chiave della poetica verdiana. Amelia verrà interpretata da Carmen Giannattasio e da Tatiana Serjan. Stefano Ranzani e Daniel Barenboim ritornano sul podio con l’elegantissimo spettacolo del regista Federico Tiezzi, di cui si ricordano le preziosità pittoriche di gusto preraffaelita e il poetico specchio che s’inclina alla fine, con orchestra e spettatori che entrano nel quadro.

LA CENERENTOLA PER I BAMBINI

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a versione italiana della celebre fiaba di Perrault dà il via al progetto “Grandi Opere per Piccoli” che proporrà ogni anno un celebre titolo operistico eseguito in forma ridotta e adattata alla curiosità dei più piccoli. L’opera viene ridotta alla misura dei più giovani ascoltatori (per i bambini e per chi è rimasto giovane), ai quali piacerà un mondo la musica più divertente mai scritta. L’adattamento musicale per un’orchestra di 12 elementi e una durata di un’ora è curato da Alexander Krampe; Maxime Pascal dirige l’Orchestra e i Solisti dell’Accademia Teatro alla Scala. Ulrich Peter firma la regia, Luigi Perego le scene e Dorothea Nicolai i costumi. Nel cast, in scena fino a maggio 2015, anche gli attori Antonio Albanese e Michele Nani, che avranno il compito di guidare il pubblico alla scoperta dell’opera.

Gioachino Rossini Direttore Maxime Pascal Dal 4 Novembre 2014 al 17 Maggio 2015 Durata spettacolo: 60 minuti

LA CENERENTOLA PER I BAMBINI: APPUNTAMENTI

3 Novembre: 4 - ore 17:00 3 Dicembre: 6 - ore 17:00; 28 - ore 16:00

ALTRI APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE 3 3 - ore 20:00 3 10, 12, 14, 15 - ore 20:00 3 28 - ore 18:00

Ensemble Intercontemporain Filarmonica della Scala Prima delle prime – Fidelio. Daniele Spini: “Salvataggio sinfonico in extremis” 24oreNews

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CARTELLONE TEATRI NAPOLI TEATRO S. FERDINANDO Le voci di dentro Dopo la lunga tournée internazionale della Trilogia della villeggiatura di Goldoni, Toni Servillo torna alla lavoro sulla drammaturgia napoletana e in particolare all’amato Eduardo, a dieci anni di distanza dal successo di “Sabato domenica e lunedì”. Dall’1 al 9 novembre 2014 ROMA TEATRO QUIRINO, VITTORIO GASSMAN Il mercante di Venezia Conflitto fra amicizia e amore, potere del denaro, lealtà e giustizia: ancora una volta Shakespeare riesce a scavalcare il limite temporale e a fornirci materia per riflettere su di noi e sul nostro presente. Un “Mercante” diretto ed interpretato dal grande Giorgio Albertazzi che ha riletto l’opera senza alterarne lo spirito e l’essenza. Dall’1 al 9 novembre 2014 TORINO TEATRO CARIGNANO Re Lear Una delle tragedie più intense di Shakespeare, una storia che, nella sua visione della società, è più contemporanea che mai. È la storia dell’uomo, delle civiltà che si credono eterne ma che fondano il loro potere su resti di altri poteri, in un continuo girotondo di catastrofi e ricostruzioni. Racconta del crollo di tutte le certezze di un’epoca, lo sgomento dell’essere umano di fronte all’ imperscrutabilità delle leggi dell’universo. Con Michele Placido. Dal 18 al 30 novembre 2014 FIRENZE TEATRO VERDI Don Giovanni o il convitato di pietra Il protagonista della commedia 12

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di Molière è il prototipo del seduttore senza scrupoli, che fa dell’inganno ai danni delle donne da lui disonorate un vero e proprio vanto, non si cura delle classi sociali e dei ruoli precostituiti ed è spinto da un desiderio di conquista inesauribile e mai sopito. Un nuovo adattamento di un classico che risulta ancora oggi molto attuale, in considerazione del dilagante relativismo della nostra società in cui impera l’immagine fine a se stessa e si continua a riscontrare il totale sgretolamento dei valori. La regia è di Alessandro Preziosi. Dal 27 al 30 novembre 2014 MILANO TEATRO FRANCO PARENTI Sala Acomea Eva contro Eva Il confronto fra tre generazioni immerso nel senso dell’identità sociale e della storia. I protagonisti sono un vecchio partigiano, sua figlia medico, ex terrorista di sinistra, e un giovane fascistello di borgata. Tutti e tre i protagonisti nell’interagire tra di loro scoprono le proprie debolezze, le paure, l’orgoglio, e ciascuno impara e insegna. Dall’1 al 9 novembre 2014 TEATRO DELLA LUNA La famiglia Addams Approdata con successo a Broadway nel 2009, l’eccentrica e gotica famiglia americana, protagonista di film, serie tv e strisce a fumetti, famosa in tutto il mondo per il brillante umorismo nero, i travolgenti paradossi e la pungente satira di costume, si avvale dei testi di Marshall Brickman & Rick Elice e delle musiche di Andrew Lippa. Gli abiti di scena sono disegnati dallo stilista Antonio Marras. Dal 9 novembre all’8 dicembre

BARCLAYS TEATRO NAZIONALE DIRTY DANCING The Classic Story On Stage È la fedele trasposizione teatrale dell’omonimo successo cinematografico con Patrick Swayze e Jennifer Grey, e racconta la storia d’amore tra la giovane Baby e l’affascinante maestro di ballo Johnny in un resort per vacanze; una passione raccontata attraverso balli sensuali e indimenticabili coreografie, come nella scena finale sulle note di “(I’ve Had) The Time Of My Life” rimasta indelebile nella memoria di tutti. La canzone in questione, vincitrice di un Premio Oscar e di un Golden Globe, è solo uno dei celebri successi che compongono la colonna sonora dello spettacolo, tutti suonati dal vivo da un’orchestra di 8 elementi. Dall’1 novembre al 28 dicembre TEATRO ELFO PUCCINI Sala Shakespeare Il vizio dell’arte Auden, omosessuale come l’altro, è genero di Thomas Mann e sa che il desiderio estetico, in Morte a Venezia, nasce per un giovanetto di 11 anni. Britten sostiene d’avere paradossalmente paura di un’epoca in cui non ci sarà più niente di vietato, cosa che può rivelarsi dannosa alla creazione artistica. Per Auden l’arte deve riflettere l’uomo, per Britten è consigliabile che ci sia sempre un filtro. Torna in campo la marchetta, che stavolta lega con Britten. Restano fuori alcune eccentricità, come una conversazione tra due rughe del volto di Auden, o un immaginario dialogo tra musica e parola. Ferdinando Bruni e Elio De Capitani. Dall’1 al 16 novembre 2014 PICCOLO TEATRO GRASSI Cirino e Marilda non si può fare Anna Marchesini torna a teatro

con un reading, accompagnata dal trio ‘Aire de Mar’. Protagonista è il solitario prof. Cirino Pascarella: “un’incantevole figura”, come racconta la stessa Marchesini, “candidata a essere completamente travolta da quella turbolenza di emozioni da cui ha sempre procurato di tenersi distante”. A complicargli la vita prova la signora Olimpia, tenutaria della Pensione Smeraldo, dove il professore vive, decisa a fargli sposare la figlia Marilda, ormai quasi quarantenne. Dal 4 al 16 novembre 2014 TEATRO FILODRAMMATICI Cock John − quasi trent’anni − nonostante abbia una relazione e conviva con un uomo, conosce e si innamora di una donna della sua età, separata e maestra elementare. Confessa al suo compagno la sua avventura e si ritrova improvvisamente diviso tra il desiderio di realizzare una famiglia con la nuova amante e quello di mantenere la vita agiata e sicura che condivide con il compagno, un broker di successo più grande di lui di dieci anni. Sull’incapacità di scelta di John si concentra tutta la pièce; non è tanto l’indecisione sull’identità sessuale a mettere in crisi John, quanto il dover scegliere tra due diversi stili di vita. Dal 9 al 16 novembre 2014


INDIRIZZI NAPOLI Teatro San Ferdinando Piazza Eduardo De Filippo, 20 Orari: mar-sab 21:00; dom 18:00 ROMA Teatro Quirino, Vittorio Gassman Via delle Vergini 7 Orari: mar-sab 21:00; dom 17:00 TORINO Teatro Carignano Piazza Carignano 6 Orari: mar-gio 19:30; mer, ven e sab 20:45; dom 15:30 FIRENZE Teatro Verdi via Ghibellina 99 Orari: gio-sab 21:00; dom 17:00

MILANO

MILANO Teatro Franco Parenti Sala Acomea Via Pier Lombardo 14 Orari: mar-sab 20:30; dom 15:30 Teatro Manzoni Via Manzoni, 42 Orari: mar-sab 21:00; dom 15:30 Teatro della Luna Via G. di Vittorio 6 - Assago Orari: mar-sab 21:00; dom 15:30 Barclays Teatro Nazionale Via Giordano Rota 1 Orari: mar-sab 20:30; dom 15:30 Teatro Elfo Puccini Sala Shakespeare Corso Buenos Aires, 33 Orari: mar-sab 20:30; dom 16:00 Piccolo Teatro Grassi Via Rovello, 2 Orari: mar, sab 19:30; mer-ven 20:30; dom 16:00 Teatro Filodrammatici Via Filodrammatici, 1 Orari: mar, sab 19:30; mer-ven 20:30; dom 16:00

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ARTE E CULTURA www.

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A sinistra: Victoria Noel Johnson e Simona Bartolena curatrici della mostra; la locandina e alcune opere

GIORGIO DE CHIRICO E L’OGGETTO MISTERIOSO Grandi mostre alla Reggia di Monza

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opo un lungo lavoro di restauro le splendide sale della Reggia di Monza sono pronte ad accogliere un ricco programma di attività culturali. La stagione delle grandi mostre è stata inaugurata dalla mostra “Giorgio de Chirico e l’oggetto misterioso”, curata da Victoria Noel Johnson e allestita presso il Serrone della Villa Reale ove rimarrà fino al 1° febbraio 2015. L’esposizione mira a illustrare il ruolo che l’oggetto misterioso ha giocato nella produzione del Maestro metafisico e presenta oltre 30 opere (tra cui ‘Interno metafisico con pere’, ‘Sole sul cavalletto’, ‘La meditazione di Mercurio’ e ‘Il poeta e il pittore’) risalenti ad un periodo che va dagli anni ‘40 fino alla metà degli anni ‘70. Giorgio De Chirico è senza dubbio l’artista più importante e poliedrico del panorama italiano

del ‘900: nel corso della sua lunga carriera è stato pittore, scultore, scenografo, costumista, scrittore, illustratore di opere letterarie, conoscitore della filosofia antica e moderna e amante della cultura classica. Per tutta la durata della mostra Simona Bartolena, co-curatrice della mostra, ha proposto una serie di incontri, visite guidate e conferenze per approfondire l’arte di questo straordinario artista, pensati per gli appassionati di arte ma anche per i non “addetti ai lavori”, con l’obiettivo di avvicinarsi alle opere metafisiche per scoprire la vita e la produzione artistica di Giorgio de Chirico. Inoltre, una serie di attività didattiche e laboratori creativi permetteranno anche ai più piccoli di avvicinarsi all’arte del Maestro. Martedì 4 novembre, alle ore 10, si terrà l’ultimo di 4 incontri, dal titolo “Metafisica e

Surrealismo. Un rapporto difficile”, mentre venerdì 7 novembre alle ore 20:45 ci sarà la conferenza “Capire Giorgio de Chirico”. Informazioni www.dechiricomonza.com 24oreNews

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CARTELLONE MOSTRE ROMA Musei Capitolini Tiepolo: i colori del disegno Oltre 90 opere, soprattutto straordinari disegni, ma anche dipinti e acqueforti, raccontano l’arte di Giambattista Tiepolo, che insieme ai figli Giandomenico e Lorenzo dette vita all’ultimo grande atelier veneziano. Grazie a prestiti provenienti da collezioni triestine, fiorentine e veneziane, visti molto raramente e poco noti al vasto pubblico degli appassionati, Roma celebra per la prima volta il genio del pittore settecentesco, che fu conteso dalle potenti corti europee per le magnifiche visioni prospettiche e le splendide cromie. Fino al 18 gennaio 2015 TORINO Palazzo Chiablese Avanguardia Russa. Da Malevic a Rodcenko. Capolavori dalla collezione Costakis La mostra con circa trecento opere esposte - tra cui dipinti, gouaches e acquarelli, lavori d’arte applicata, documenti e un nucleo di un centinaio di disegni sull’architettura costruttivista - si propone come una vera e propria esposizione enciclopedica dell’Avanguardia russa, rappresentativa di tutti i principali movimenti del tempo (dal Nuovo impressionismo e simbolismo al Cubo futurismo, dal Suprematismo al Cosmismo), ricca dei capolavori dei maggiori artisti di quegli anni come Malevič, Popova, Rodčenko, Rozanova. Un’immersione totale - curata da Maria Tsantsanoglou e Angeliki Charistou - per comprendere i cambiamenti radicali e rivoluzionari di quello che è stato definito da Camilla Gray “il grande esperimento” dell’arte del XX secolo. Fino al 15 febbraio 2015 16

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PISA Palazzo Blu Amedeo Modigliani Et Ses Amis Circa 70 opere appartenenti alle collezioni del Centre Pompidou di Parigi. La prima tela di Modigliani entrò a far parte delle collezioni del Museo Nazionale di Arte Moderna nel 1932, successivamente verso la fine degli anni ‘40 e l’inizio anni ‘50, con l’acquisto di due teste in pietra e della straordinaria tempera raffigurante una Cariatide, si costituì una prima significativa raccolta di opere. Seguirono altri acquisti, donazioni e dazioni che contribuirono all’arricchimento del fondo Amedeo Modigliani. Una quarantina di ulteriori opere di Modigliani sono state prese in prestito da altri musei francesi, italiani o da collezionisti privati. Fino al 15 febbraio 2015

Palazzo Morando Massimo Gatti È divisa in due distinte sezioni la personale di Massimo Gatti, fotografo di fama planetaria e autore di volumi fotografici editi da Electa e Skira. La prima - Witness of silence. Early works 1998/2005 - comprende immagini astratte di oggetti e luoghi comuni, scattate in oltre sei anni in diverse parti del mondo e ispirate agli artisti minimalisti italiani e americani degli anni ‘70 e ‘80. La seconda - Tracce di presenza umana_Loneliness - invita a una riflessione sulla solitudine che, secondo l’autore, i moderni mezzi di comunicazione contribuiscono a provocare nella società contemporanea. Un disagio efficacemente espresso dallo slogan: “La moderna tecnologia avvicina le persone lontane, ma allontana da quelle vicine”. Fino al 23 novembre 2014

MILANO Triennale Palazzo dell’Arte MaTein Italy Matematici alla scoperta del futuro In che modo le forme e i numeri della matematica aiutano a comprendere e interpretare sempre meglio il mondo e in che modo i matematici aiutano a trasformarlo? Il percorso della mostra parte dall’antichità e arriva fino a oggi, toccando alcune tappe del pensiero matematico e alcuni suoi protagonisti. MaTeinItaly farà viaggiare il visitatore tra i mondi “impossibili” della matematica e la scoperta imprevista che l’impossibile invece esiste e si realizza sotto i nostri occhi, in un viaggio emozionante fatto di esperienze immersive e di giochi in cui sfidarsi. Per visite guidate: www.mateinitaly.it Fino al 23 novembre 2014

Museo del Risorgimento Navigando tra gli Ex-Voto Un’affascinante mostra con oltre 70 ex-voto marittimi, provenienti da tutto il mondo. Un percorso strutturato per comprendere il fenomeno ex-voto come forma d’arte “minore” che da millenni ha rappresentato il ringraziamento per un miracolo invocato e avvenuto. Oltre all’analisi pittorica, la mostra ˇ un’indagine ˇ consente anche archeologica sulle tipologie delle imbarcazioni raffigurate e sulle loro attrezzature (dal XV secolo fino ad arrivare ai bastimenti e alle navi del 1928) che negli ex-voto spesso hanno una delle rare testimonianze della loro esistenza. Fino al 14 dicembre 2014 Palazzo Reale Marc Chagall È la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia al grande maestro del ‘900, con oltre 220 opere - prevalentemente dipinti, a partire dal

1908, data in cui l’artista realizzò il suo primo quadro, “Le petit salon”, fino alle ultime, monumentali opere degli anni ‘80 - che guideranno i visitatori lungo tutto il percorso artistico di Marc Chagall, accostando, spesso per la prima volta, opere ancora nelle collezioni degli eredi, e talvolta inedite, a capolavori provenienti dai maggiori musei del mondo, oltre a 50 collezioni pubbliche e private che hanno generosamente collaborato. Fino all’1 febbraio 2015 Museo Diocesano Chagall e la Bibbia Una sorta di sezione distaccata della grande retrospettiva di Palazzo Reale: questo lo spirito dell’allestimento intitolato Chagall e la Bibbia, al Museo Diocesano. In mostra 60 lavori che l’artista ha dedicato al messaggio biblico: dipinti, acqueforti, gouaches, sculture e ceramiche. Imprescindibile questo approfondimento riservato al legame tra il pittore e il Libro Sacro, da cui fu intrigato sin dagli anni giovanili. La Bibbia era per Chagall la più importante e affascinante fonte di poesia e di arte. L’artista si confrontò con questi temi per tutta la vita, sino alla realizzazione del ciclo sul Messaggio Biblico, negli anni ‘60. Fino all’1 febbraio 2015


MILANO

NOVEMBRE

ROMA Musei Capitolini Piazza del Campidoglio, 1 Orari: mar-dom 9:00-20:00 TORINO Palazzo Chiablese Piazza San Giovanni, 2 Orari: mer-dom 10:00-18:00

ROMA TORINO PISA

PISA Palazzo Blu Via Pietro Toselli, 29 Orari: lun-ven 10:00-19:00; sab-dom 10:00-20:00 MILANO Triennale Palazzo dell’Arte Viale Emilio Alemagna, 6 Orari: mar-dom 10:30-20:30; gio fino alle 23:00 Palazzo Morando Via Sant’Andrea, 6 Orari: mar-dom 09:00-13:00; 14:00-17:30 Museo del Risorgimento Via Borgonuovo, 23 Orari: mar-dom 09:00-13:00; 14:00-17:30 Palazzo Reale Piazza del Duomo, 12 Orari: lun 14:30-19:30; mar, mer, ven e dom 09:30-19:30; gio-sab 09:30-22:30 Museo Diocesano Corso di Porta Ticinese, 95 Orari: lun 14:00-18:00; mar-dom 10:00-18:00; gio sino alle 22:30



BEAUTY

Con l’avvicinarsi della stagione fredda la pelle del viso è più debole e dovremo averne una cura maggiore per proteggerla da fattori climatici avversi. Vi consiglio quindi di utilizzare creme strutturate e in grado di svolgere un’azione nutriente, emolliente e protettiva, al riparo dalle minacce da freddo, vento, inquinamento e radicali liberi, fattori questi che contribuiscono ad invecchiare la nostra pelle. Eccovi alcune novità.

ASCOLTA MARINA… INTENSIVE CREAM Un gioiello della moderna dermatologia, per un viso ringiovanito. Immaginare un volto luminoso, privo di rughe come se il tempo non fosse passato. Questo sogno oggi è possibile grazie a Intensive Cream di AQ Meliority. L’estratto di soja nera Tanba e seme di cacao rinforza le fibre di elastina. La donna che sceglie Intensive Cream di AQ Meliority è altamente selettiva e si affida alla medicina cosmetica per fermare i segni del tempo.

INTENSIVE SERUM Il trattamento in siero che si prende cura della pelle giorno e notte! Il clima variabile della stagione autunnale mette a dura prova la bellezza della pelle del viso che a causa di vento, umidità e continui sbalzi di temperatura risulta stressata e maggiormente irritabile. Cosme Decorte per la linea AQ Meliority ha creato Intensive Serum, con 30 ingredienti attivi, per un trattamento giorno/notte in due diverse formule.

REPAIR CLEANSING CREAM Crema detergente riparatrice Con AQ Meliority si ha la garanzia di scegliere la soluzione anti-age intensiva che consente alla pelle la capacità di rigenerarsi. Oggi nasce Repair Cleansing Cream, il detergente in crema che elimina dalla pelle del viso le impurità e i residui del make-up.

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REPAIR FOAMING WASH Schiuma detergente riparatrice: la morbida consistenza di una schiuma per detergere idratando le pelli delicate. In tema di detersione la linea AQ Meliority, frutto della più avanzata ricerca, ha pensato alle esigenze delle pelli più sensibili creando una delicata schiuma detergente riparatrice: Repair Foaming Wash, un perfetto equilibrio tra agenti detergenti e ingredienti idratanti.


TENDENZE MODA

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DSquared

trascorso più di un mese dalle passerelle di Milano Moda Donna e qualcuno sta già pensando ai primi caldi, alle belle giornate di sole e alla brezza tiepida di aprile. Cosa indosseremo la prossima primavera estate? Le settimane della moda di New York, Londra, Milano e Parigi ci avevano regalato le prime novità… Colori soft, fantasie floreali, tendenze etniche: la moda della primavera estate 2015 farà un tuffo nei libertini anni ‘70 e più precisamente nella cultura hippie che ha padroneggiato il decennio. Roberto Cavalli, Blumarine, Emilio Pucci sono solo alcuni degli stilisti che hanno proposto lo stile hippie sulle passerelle milanesi, mentre Re Giorgio parte dagli elementi naturali della terra per dare nuova forma alla donna di oggi, vestendola con leggerezza: stole velate, impreziosite con piccoli frammenti luminosi, avvolte con grande maestria. Una linea ispirata alla sabbia, alle sue tonalità, al suo candore e alla sua lucentezza, a come brillano i granelli sotto il sole estivo.

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Laura Biagiotti

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4o renews.i

SENSUALITÀ SULLA SABBIA E STILE HIPPIE A cura di NICK ZONNA


Giorgio Armani

Just Cavalli

Dolce & Gabbana

Moschino

Angelo Marani

PRIMAVERA ESTATE 2015 FASHION

ni ma r A gio r o Gi

24oreNews

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Prodotto e distribuito da Simona Milano Sas

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HOME DESIGN

RIVA 1920 & MICHELE DE LUCCHI A cura di LUCA MEDICI

I

n occasione della “festa del legno 2014” di Cantù, Riva 1920 ha ideato una serie di serate a tema con alcuni dei massimi esponenti del mondo del design. Il 29 settembre, presso il Museo del Legno Riva 1920, la serata è stata dedicata all’Arch. Michele De Lucchi. Questa magnifica persona si occupa di architettura, design e grafica. Ha disegnato lampade e complementi di arredo per le più conosciute aziende italiane ed europee, ma non solo, infatti, oltre ad avere vinto nel 2006 il prestigioso Compasso d’Oro ha ricevuto la Laurea ad Honorem dalla Kingstone University per il suo contributo alla “Qualità della Vita”. Quando ho ricevuto l’invito la voglia di partecipare è stata tanta, ho subito pensato che l’abbinata Riva 1920 e De Lucchi avrebbe senza dubbio creato un evento unico... così è stato! Il titolo dell’intervento è stato “I miei orribili e meravigliosi clienti” dove Michele De Lucchi, cultore del legno in tutte le sue forme, che ama lavorare anche in prima persona, ha raccontato la sua carriera catalizzando l’attenzione di un vasto pubblico che si è recato a Cantù per ascoltare l’Architetto. Una persona semplice, che ha saputo trasmettere tutta la sua passione, ma anche i retroscena di un lavoro duro, fatto di tanti anni d’esperienza dove solo la dedizione costante è stata l’arma vincente per arrivare così in alto. Il tutto si è svolto presso il Museo Riva 1920, in Via Milano n° 110 a Cantù (Co), una location che racchiude tantissimi strumenti di lavoro d’epoca, tutti caratterizzati da un unico filo conduttore, la lavorazione del legno. Il mio consiglio è quello di visitare questo splendido museo a due passi da Milano che, come in un tuffo nel passato, vi farà rivivere situazioni adesso scomparse... che però lascia trasparire la passione per il legno che Riva 1920 ha nel suo DNA da sempre. *luca@my-home.biz 24oreNews

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MILANO INCONTRA

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BENTORNATA MICHELLE!

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A cura di SIMONETTA GUINDANI

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iovedì 9 ottobre ha fatto il suo ritorno in TV, Zelig un programma che ha ammaliato per anni (18 per la precisione!) milioni di telespettatori. Senza ombra di dubbio Zelig è stata la ribalta più prestigiosa per tanti comici giovani che proprio partendo da quel palco si sono imposti al grande pubblico e ha consacrato, se possibile ampliandolo, il successo di molti altri artisti già conosciuti, ma certo oggi ancora più amati dopo le loro performance a Zelig. Basti pensare a Gioele Dix, a Geppi Cucciari, a Gene Gnocchi, a Teo Teocoli, e tutta una schiera di bravi, super amati personaggi come Sconsi, Ale e Franz, Raul Cremona, come Enrico Bertolino, solo per citarne alcuni fra i tantissimi che hanno fatto grandissimo questo divertente appuntamento televisivo. Quest’anno si è deciso per una diversa forma di conduzione, infatti saranno sempre diverse le coppie chiamate ad introdurre i

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24oreNews

tanti ospiti vecchi e nuovi: da Michelle Hunziker e Rocco Papaleo che hanno inaugurato questa nuova serie, a Bianca Balti e Il Mago Forrest (che tornerà sul palco insieme a Michelle), e poi Enrico Brignano e Claudia Gerini, Geppi Cucciari e Gianni Morandi, Ale & Franz e Ambra, Ficarra & Picone e Ilary Blasi… per non citarli tutti. Non mancheranno certo le sorprese in questa festa per i 18 anni di Zelig. Michelle Hunziker, tanto amata dal pubblico italiano, è arrivata sul palco di Zelig direttamente dalla “scrivania” di Striscia la Notizia, che (dopo Piero Chiambretti) attualmente divide con Ezio Greggio. È arrivata quasi di corsa come altrettanto di corsa si è presentata il giorno successivo a Bergamo per sposare il suo Tomaso Trussardi. Michelle alla quale abbiamo dedicato la copertina di questo mese, ha vinto innumerevoli premi nel corso della sua carriera che attestano la sua grande capacità artistica e la sua talentuosa duttilità interpretativa.


PIÙ SAPORE PIÙ SALUTE

LE VIE DELLE SPEZIE Spezie dalla A alla Z Bon Ton

UnA TAvOLA PER OgnI OccASIOnE

Salotto in cucina

qUATTRO chIAcchIERE cOn PhILIPPE dAvERIO

[SUCCESS STORIES] EPTA - IL REgnO

dEL FREddO

EccELLEnzE ITALIAnE nEL MOndO



novembre 2014

indice

15

[ EXPO chE vERRà ] 6

Che cos’è EXPO 2015?

[ EXPLORAndO ] 8

Le Vie delle spezie

10 Spezie dalla A alla Z 13 Più sapore più salute

[ gOURMET ]

15 Matteo Torretta: Chef su misura

16 Menabrea Christmas Beer

[ SALOTTO In cUcInA ]

18 Philippe Daverio: l’Arte a tavola

[ SUccESS STORIES ]

20 EPTA. Il Regno del Freddo

[ PILLOLE dI BOn TOn ]

8

18

24 The “Nude Table”

[ STILE nATURALE ]

26 Lago di Garda: Hotel Caesius

[ EcO&SOSTEnIBILE ]

29 Di che “classe” sei?

[ EXPO chE vERRà ] 30 News

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Giacomo Biraghi Massimo Caramani Simonetta Guindani Carlo Kauffmann Riccardo Lagorio Paola Maina novembre 2014

Dario Martucci Alessandra Matteucci Monica Rota Momi Symon Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor iale ]

di Evelina Flachi

Care Lettrici, cari Lettori,

lettori anche usanze e costumi

sono tanti i libri e le testate che

oltre ai prodotti del nostro ricco

parlano della nostra

territorio. Insieme “gusteremo

incantevole Italia e molte sono

l’Italia” dal punto di vista

le notizie che abbiamo

culturale e produttivo, con

imparato ad apprezzare anche

particolare attenzione alla

con l’aiuto dei media televisivi

stagionalità. La nostra

e delle informazioni turistiche,

tradizione alimentare

ma ora sono felice di

mediterranea che, anche per

presentarvi un nuovo progetto

me, è stata negli anni una base

editoriale che mi hanno

culturale sia come nutrizionista

proposto di dirigere! Per prima

che giornalista, rappresenta

cosa vi devo dire che ho

oggi uno dei temi principali di

accettato perché sono rimasta

Expo 2015. Su “Italia da

subito affascinata dal titolo

Gustare” ci occuperemo di

della testata, “Italia da

cultura, turismo e stagionalità

Gustare”, che mi ha fatto

del territorio, analizzando

subito pensare al gusto ed al

anche argomenti attuali e

benessere che possiamo

sempre in linea con Expo come

conquistare a tavola se

lo stile di vita, l’educazione

impariamo a conoscere meglio

alimentare, l’eco-sostenibilità,

anche i valori nutrizionali degli

la sicurezza dei cibi e la

alimenti contenuti nelle nostre

riduzione degli sprechi, temi dei

ricette, molto apprezzate anche

quali sempre di più dovremo

all’estero. Questa esperienza

occuparci per un miglior futuro

editoriale ha lo scopo di far

del nostro Pianeta.

conoscere ed apprezzare ai

Buona lettura!

novembre 2014

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[ EX PO che verrà ] utti ne parlano, pochi se ne interessano veramente. Che cos’è davvero Expo Milano 2015? Sarà un grande Parco Tematico per giovani e famiglie, un grande evento, un momento di visibilità internazionale, ma non solo. Expo è già iniziata, Expo è una continua opportunità per far nascere od accelerare attività e imprese, creare nuove opportunità lavorative, attrarre turisti ed investimenti a Milano e in Lombardia. Poche righe per raccontare tutto ciò che si dovrebbe sapere su Expo 2015, ma non si sa a chi chiedere. Cos’è un’Esposizione Universale? Come sarà l’Expo a Milano? Perché sarà un successo (anche economico)? Come prepararsi al 2015? Ma soprattutto: come cogliere questa opportunità? Quanta consapevolezza abbiamo delle opportunità che nascono da questo evento? L’Esposizione Universale è un’occasione di visibilità e sviluppo che non si ripeterà per molti anni. Lavorare per viverla nel modo migliore è la direzione! Iniziamo descrivendo il format Esposizione Universale per entrare poi nel vivo

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Che cos’è EXPO 2015? dell’Expo Milano 2015 e capire cos’è effettivamente, cosa si vedrà dal primo maggio al 31 ottobre 2015; che cosa sarà mostrato nel Padiglione Italia; quali sono le opportunità per sviluppare od ampliare il proprio business; cosa accadrà in città; le iniziative legate al turismo e le attività di internazionalizzazione fino a comprendere cosa sarà del dopo Expo.

Un evento per nazioni su scala globale che si tiene ogni cinque anni in una città del mondo e che segue una serie di regole prestabilite dal ‘Bureau International des Expositions’ o BIE A cura di Giacomo Biraghi*

novembre 2014


[ EX PO

che ver r à ]

Quindi che cos’è un’Esposizione Universale? Un evento per nazioni su scala globale che si tiene ogni cinque anni in una città del mondo e che segue una serie di regole prestabilite fissate da un organo intergovernativo, il ‘Bureau International des Expositions’ o BIE. L’Esposizione dura massimo 6 mesi e ha come tema un oggetto proposto dal Paese organizzatore, un tema di interesse globale che deve interessare l’esperienza umana nel suo complesso, legato alla sostenibilità e declinato liberamente dai Paesi partecipanti. Il BIE stabilisce una serie di condizioni prestabilite: la scelta di un’area espositiva non edificata (che deve tornare tale a evento terminato), prezzi di accesso fissi nel corso dell’Expo o il limite agli spazi commerciali all’interno di un padiglione. Chi può partecipare? Tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite o di altre agenzie internazionali. A marzo 2014 168 erano gli stati membri sui 193 presenti all’ONU. Partecipando ad un’Esposizione Universale si ha diritto a costruire un proprio padiglione sul sito espositivo. All’evento Expo possono accedervi tutti liberamente: 41 milioni di visitatori a Siviglia nel 1992, 18 ad Hannover nel 2000, 22 ad Aichi nel 2005, un record di 73 a Shanghai nel 2010. Un evento che si conferma fra i grandi eventi internazionali assieme a Olimpiadi e Campionati mondiali di calcio.

Nel 2015 l’Expo è Milano La storia del futuro. Il mondo intero in una sola città: l’incontro tra i popoli e la cooperazione tra gli Stati. Per sei mesi scienziati, imprese, governi e cittadini di tutto il mondo

In apertura: il Padiglione Italia; in alto: l’albero della vita di Marco Balich; a sinistra: Giacomo Biraghi

metteranno in mostra le tecnologie, l’innovazione, la cultura, le tradizioni, la creatività del cibo. Il tema “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita” è una nuova grande sfida: è possibile assicurare a tutta l’umanità un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile? Expo Milano 2015 sarà il luogo delle domande, delle idee e delle soluzioni: un evento con una forza dirompente capace di affermare il network quale strumento di governance efficace. Sta a noi cogliere questa opportunità e partecipare alla creazione del grande successo che sarà Expo, evento di sei mesi ed eredità per il territorio. Come farlo è ciò che sapremo nei prossimi numeri! *Digital PR Expo 2015 S.p.A.

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Dall’alto: un banchetto romano ai tempi di Apicio; il canale Heerengracht di Amsterdam; la rotta delle spezie e sotto: De Coitu; nella pagina a fianco: Vasco da Gama


[ explora ndo ]

LE VIE

DELLE SPEZIE A cura di Riccardo Lagorio

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Fenomeno scatenante delle guerre è (quasi) sempre il controllo sulla produzione e sfruttamento di risorse naturali considerate preziose. Come a metà del Settecento, quando gli scontri tra Olandesi e Francesi nelle Molucche, la parte più orientale dell’arcipelago dell’attuale Indonesia, si fecero particolarmente aspri per lo sfruttamento di vaste coltivazioni di spezie. Già alla vigilia della sua storica rivoluzione, la Francia importava circa 4.500 chilogrammi di chiodi di garofano all’anno, l’intero ricavato dei quali finiva nelle tasche olandesi. Un’immensa fortuna che è ancora evidente sullo Heerengracht di Amsterdam, il canale dei Signori, canal grande di palazzi appartenuti a mercanti nei quali l’élite arricchita dalle spezie nascondeva la sua smodata ricchezza dietro austere facciate. Del resto la tentazione della cucina del vecchio continente per le spezie aveva già una storia plurimillenaria. Dei sessanta condimenti raccomandati da Apicio, dieci provenivano da territori situati al di fuori dell’Impero ma alcuni - tra cui lo zenzero indiano, il cardamomo, il levistico e il pepe - erano fortemente presenti nella cucina apiciana e ne rappresentavano un indispensabile elemento al pari delle mediterranee salvia, origano, menta e timo. Molto più protezionista Plinio il quale all’utilizzo di aromi esotici nei cibi vedeva un’insidia all’espansionismo romano a tutto vantaggio dell’economia indiana. Anche per questa ragione la cucina ricca di spezie era costosa e distintiva: un lusso che non poteva mancare nel Medioevo per novembre 2014

dimostrare il proprio censo e la propria appartenenza sociale. Il più importante e primo cuoco francese che abbia lasciato documenti scritti nel XIV secolo, Guillame Tirel, fornisce un lungo esempio di spezie considerate indispensabili per preparare le pietanze: zenzero, cannella, chiodi di garofano, cardamomo, pepe lungo, nardo, zafferano, cumino, galanga. Tre secoli prima di lui Costantino l’Africano, monaco benedettino e maestro presso la celebre Scuola Medica Salernitana, scrive “De Coitu”, opera scientifica che dà risalto ad un altro aspetto legato alle spezie. Vi si riferiscono infatti rimedi contro l’impotenza (un elisir di zenzero, pepe, galanga e cannella), per ricostituire il fisico a seguito di impegnative battaglie di Venere (è sufficiente mettere in infusione chiodi di garofano nel latte la mattina) e per ringalluzzire un certo appetito (un composto a base di galanga, cannella, chiodi di garofano, pepe lungo, rucola e carote). Per queste presunte proprietà i matrimoni medievali erano celebrati a vino speziato e nell’Inghilterra del XVIII secolo c’era ancora l’abitudine di servire ai novelli sposi un cocktail energetico composto di vino, tuorli d’uovo, cannella e noce moscata prima che si ritirassero nel talamo nuziale. Alla stessa convinzione si rifà con ogni probabilità il Corano, dove nella sura 76 riferisce che ai martiri virtuosi verranno servite coppe piene fino all’orlo di vino aromatizzato allo zenzero che scaturisce dalla fonte Salsabeel. Perché le spezie sono davvero un alimento… mondiale.

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[ explor a ndo ]

SPEZIE

DALLA A ALLA Z Anice. L’anice comune è una pianta originaria dell’area mediterranea e oggi è coltivato in molti Paesi a clima temperato. I semi hanno un aroma molto forte e un sapore dolce e penetrante. Il suo uso più frequente è come aromatizzante di caratteristici liquori come l’anisetta italiana, l’ouzo greco, i pastis francesi, ed il rakı turco. Cannella. Il vocabolo deriva dalla forma esibita dalla spezia, ovvero la scorza asportata dai rami più giovani, che viene raschiata ed essiccata: si accartoccia su se stessa assumendo la forma di una piccola canna. È molto fragrante, dolce e delicata, usata nella cucina europea per aromatizzare creme, dolci e cioccolato, oppure vini e vermut. In Oriente la cannella occupa invece una posizione centrale nei piatti a base di carne e riso. Cardamomo. I Greci ed i Romani lo utilizzavano per profumare le terme insieme allo zafferano. Si presenta sotto forma di baccello (verde se mantenuto protetto dall’aria, altrimenti cambia colore rapidamente e diventa color nocciola) contenente piccoli semi di colore marrone o nero. Grazie alla freschezza dei semi, è assai utilizzato nel tè e nella preparazione di dolci, tra cui il kolompé di Kerman (Iran), di pasta allo zafferano e ripieno di confettura di datteri e cardamomo. Chiodi di garofano. Quelli che comunemente troviamo in commercio sono i boccioli del fiore colti quando sono ancora chiusi: vengono fatti essiccare fino a che non diventano di colore marrone. Estremamente fragranti, la diffusione dell’uso alimentare inizia nel Medioevo. Oggi sono usati con moderazione nella cucina occidentale per aromatizzare vini caldi e vivande di carne. Cumino. Del cumino si utilizzano i semi. Possiede odore forte e gusto dolciastro ed è elemento fondamentale per il curry. Ma è ben presente nella panificazione altoatesina e in alcuni formaggi valdostani. Noce moscata. È il seme del frutto di un albero originario dell’attuale Indonesia. Dopo l’essiccazione la noce moscata assume un colore brunastro, talvolta con sfumature biancastre dovute alla calce con cui viene trattata per proteggerla dagli insetti. L’aroma della noce moscata è dolce e caldo, ma svanisce presto una volta che essa venga aperta. Pepe. Il pepe è la spezia maggiormente usata nella cucina di tutto il mondo. A Roma, nel periodo imperiale, il pepe nero era una spezia diffusa e popolare, tanto da essere inclusa tra quelle non tassabili, perché considerata quasi di prima necessità. Il pepe più diffuso è di quattro tipi: il pepe nero, che si ottiene dai frutti immaturi e fatti essiccare al sole; il pepe bianco, che si

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[ explor a ndo ]

an

ottiene dai frutti lasciati maturare sulla pianta fino al colore rosso, decorticati ed essiccati; il pepe rosso; il pepe verde, raccolto quando è ancora acerbo e conservato principalmente allo stato umido. Il più piccante è quello bianco: in particolare quello della regione di Penja in Camerun, assai aromatico, sostituisce all’uso il peperoncino. Senape. I semi vengono prima fatti macerare in acqua, perché l’aroma della senape si sviluppa solo quando entra in contatto con un liquido. In commercio si trovano, sotto varie denominazioni, due tipi di senape: la media e la forte. La media è preparata utilizzando, oltre i semi, anche il baccello; la forte usando solo i semi. Nella cucina occidentale la senape è preferenzialmente usata sotto forma di salsa cremosa. Sommaco. È una spezia ancora poco utilizzata in Italia, ma assai apprezzata in Medio Oriente. Ha gusto spiccatamente agro, che deriva dai frutti non ancora maturi della pianta e fatti essiccare per trarne una polvere. Lo si utilizza in Iran come condimento della carne macinata per il kebab, in Libano per insaporire il pesce, in Iraq e Turchia per le insalate. Vaniglia. La vaniglia è il frutto, a forma di baccello stretto e allungato, di un’orchidea rampicante, originaria del Messico. Le coltivazioni sono diffuse in parecchie aree del mondo zone, ma soprattutto nel Madagascar, che da solo assicura il 40% della produzione mondiale. La vaniglia è oggi adoperata quasi esclusivamente per aromatizzare preparazioni dolciarie, quali creme, budini, cioccolato, gelati. La vaniglia è una spezia molto costosa, seconda come valore solo alla zafferano. Zafferano. La spezia è costituita dai tre grandi stigmi arancione colti a mano quando il fiore è completamente aperto ed essiccati. Occorrono 100.000 fiori per ottenere 5 kg di zafferano fresco e 1 kg di zafferano essiccato: ecco perché questa spezia è la più costosa e la più adulterata sul mercato. La raccolta era molto diffusa in Europa nel Medioevo, ma l’impossibilità della meccanizzazione ne ha fatto abbandonare la produzione. L’Iran produce oltre l’80% del consumo mondiale. In Italia sono tre le aree dove si coltiva zafferano a Denominazione d’Origine Protetta: l’Aquilano (Zafferano dell’Aquila DOP), a San Gimignano nel Senese (Zafferano di San Gimignano DOP) e in Sardegna (specie nel Medio Campidano; Zafferano di Sardegna DOP). Gli stigmi conferiscono un sapore caratteristico ed amarognolo agli alimenti mentre lo zafferano in polvere, oltre ad aver perso gran parte dell’aroma, si presta a essere rm adulterato con il cartamo e con la curcuma. Ke i d Zenzero. Si coltivata in tutte le regioni tropicali. Per pè Kolom il suo aroma fresco, penetrante e caldo, si sposa bene con piatti dolci e salati. In Occidente ha goduto il massimo favore nella cucina medievale. Ai giorni nostri trova largo impiego nella cucina orientale e nei paesi anglosassoni come ingrediente di dolci e di bevande, anche alcoliche. novembre 2014

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[ explorando ]

PIÙ SAPORE

PIÙ

SALUTE A cura di Evelina Flachi

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Oggi le spezie stanno tornando sulle nostre tavole. Ed è un bene perché possiedono molte virtù. Sono salutari: danno più gusto e sapore alle nostre pietanze riducendo l’apporto di sale durante la giornata, dannoso, se in eccesso, ad ipertesi ed a soggetti che soffrono di ritenzione idrica. Tra le spezie più dotate spicca la cannella: stando a una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica americana Diabetes Care, aggiungerne un cucchiaino ai cibi aiuterebbe a ridurre i livelli di zucchero nel sangue e ad abbassare colesterolo LDL e trigliceridi. Un’altra superstar è la radice della curcuma, da cui si ricava una polvere gialla che, oltre ad essere un ingrediente del curry, è ottima per condire, riso, verdure

e pesce. Alcuni studi hanno evidenziato la sua potente azione antinfiammatoria. In più, i ricercatori del CNR di Catania, dell’università di Pavia e gli scienziati americani del New York Chemical College hanno confermato che gli antiossidanti contenuti sono in grado di contrastare l’invecchiamento del cervello. Parente della curcuma è lo zenzero che negli Usa è stato inserito nella lista dei 10 alimenti più importanti per la prevenzione del cancro: tra i tanti benefici, pare sia un toccasana per la mucosa dello stomaco. Infine lo zafferano: deve il suo colore all’altissima concentrazione di carotenoidi, sostanze antiossidanti che contrastano l’invecchiamento delle cellule e l’accumulo dei radicali liberi.

Quali sono le caratteristiche nutrizionali dello zafferano? Contiene carotenoidi, importanti per la protezione delle cellule contro i danni delle ossidazioni e dei radicali liberi: vitamina B1 necessaria per la crescita, vitamina B2 utile per il metabolismo dei grassi, proteine e carboidrati, oltre a utili aromi che contribuiscono a migliorare la digestione. Che ruolo può svolgere lo zafferano all’interno dell’alimentazione? Sono sufficienti piccolissime quantità per conferire ai piatti il sapore caratteristico fornito da un olio essenziale costituito da sostanze che possono favorire la digestione in quanto esso stimola le secrezioni gastriche. Per le sue caratteristiche nutrizionali lo dovremmo usare con maggior frequenza nei nostri piatti. È vero o falso che lo zafferano fa dimagrire? Non fa dimagrire! Come tutte le spezie, conferendo sapore al cibo, può favorire una riduzione del sale, utile a chi tende a trattenere liquidi, o di altri condimenti, pratica valida per ridurre le calorie. Esistono rischi per un’assunzione impropria di zafferano? Non risulta mai dannoso, visto la modica quantità d’uso.

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[ gourmet ]

EXECUTIVE CHEF

MATTEO TORRETTA

SEMPRE PIÙ IN ALTO!

A cura di Riccardo Lagorio

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Al nono e decimo piano del Brian&Barry Building San Babila, moderno “department store” (dodici piani di moda e food) nel cuore di Milano, ha casa il ristorante Asola | Cucina sartoriale, prestigiosa meta gourmet per tutti gli amanti dell’haute cuisine e regno del noto chef meneghino Matteo Torretta. Lo chef (reduce dall’esperienza del V piano nel Grand Hotel Visconti Palace) propone una vera e propria cucina “su misura”, con una visione sartoriale della gastronomia che si traduce anche nell’architettura originale e innovativa del ristorante stesso. Il locale dai tratti molto raffinati ospita all’interno una settantina di coperti disposti in moderni tavoli di noce, un’enorme e spettacolare cucina a vista e una terraznovembre 2014

za con panorama mozzafiato sul cuore pulsante di Milano e una stanza vip all’ultimo piano, che fa di Asola un luogo unico a Milano. Matteo Torretta interpreta la grande cucina italiana in chiave contemporanea e internazionale, ma la carta non rispecchia la canonica divisione in antipasti, primi e secondi. Altra importante novità di questa gemma della ristorazione milanese è che tutti i piatti sono nel listino con la porzione sia intera che dimezzata, ovviamente anche nei prezzi!

RISOTTO ALLA MILANESE 2 litri di brodo, 50 g di grana grattugiato 50 g di burro 4 g di zafferano 200 g di riso carnaroli 20 g di midollo 400 ml di vino rosso 1 scalogno 10 g di zucchero prezzemolo Ricaviamo il midollo dagli ossi. Tostiamo il riso in una casseruola con un filo d’olio e il midollo. Una buona tostatura fa sì che il riso non scuocia e preserva la compattezza dei chicchi. Tostare il riso, infatti, serve a chiuderne i pori per aumentarne la tenuta alla cottura. Aggiungiamo lo zafferano. Iniziamo a bagnare con il brodo e proseguiamo la cottura, per 13-14 minuti, aggiungendo man mano altro brodo. Tritiamo lo scalogno. Facciamo appassire lo scalogno in padella, con il burro. Aggiungiamo il vino rosso, lo zucchero e il prezzemolo e facciamo ridurre per 10 – 12 minuti. Filtriamo la salsa. Togliamo il riso dal fuoco e mantechiamo con burro e parmigiano. Serviamo con la riduzione al vino rosso.

ASOLA CUCINA SARTORIALE Brian&Barry Building Via Durini 28, Milano Tel. 02 92853303 www.asolaristorante.it


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MENABREA CHRISTMAS BEER

Nuovo packaging con 2 calici serigrafati a colori per l’edizione 2014 della “rossa” di Natale

SI VESTE DI NUOVO

Innovazione nel segno della tradizione. Per festeggiare l’appuntamento natalizio, Birra Menabrea propone la celebre ‘Menabrea Christmas Beer’ in un nuovo più accattivante packaging, rivisitato sotto il profilo grafico e stilistico. Identica invece la referenza, la rossa speciale di Natale, ideale per accompagnare le numerose occasioni di convivialità. La Birra di Natale nel nuovo astuccio, con maniglia interna in cartone, contenente 4 bottiglie da 66 cl e 2 calici serigrafati a colori, è disponibile da fine ottobre. Una proposta elegante e di qualità per festeggiare il Natale nel segno della migliore tradizione.

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BIRRA DI NATALE un’antica tradizione

Prodotte nel nord Europa da più di duecento anni, le birre di Natale sono ormai diventate una tradizione diffusa anche in Italia e in America. Si tratta di birre speciali, quasi sempre a elevata gradazione, adatte alle rigide temperature invernali e alle tradizionali “abbuffate” che tanto ci seducono durante le magiche festività natalizie! Queste birre sono abitualmente caratterizzate da una spiccata aromatizzazione ottenuta con l’impiego dei migliori malti e l’aggiunta di speciali spezie che arricchiscono il gusto con note di frutta ed evidenti sentori dolci. Comunque sia, queste birre rientrano nella vasta categoria delle etichette stagionali, a tiratura limitata e sono da considerarsi birre d’annata a tutti gli effetti, dal momento che difficilmente si ripresentano al consumatore perfettamente uguali a quelle dell’anno precedente. novembre 2014



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In questo nuovo spazio - ‘Salotto in Cucina’ - non troverete chef stellati con le loro prestigiose ricette, bensì personaggi esperti in tutt’altri campi di attività. Incontreremo, mese dopo mese, attori, scrittori, sportivi, designer e altri artisti - noti e meno noti - per scoprire quali sono i loro “gusti”, di cosa amano conversare a tavola, se adorano cucinare e qual è il piatto più apprezzato dagli amici, o se amano semplicemente ‘mangiare’. Ha inaugurato il nostro nuovo salotto il carismatico Prof. Philippe Daverio.

Prof Daverio, per le ‘Donne del Vino’ è «l’Uomo dell’Anno». Qual è stata la motivazione? Semplice, da sempre mi occupo del paesaggio e sono un grande difensore del paesaggio rurale. Sono contento di questo riconoscimento.

Cosa intendeva con quella battuta sui ‘12 bicchieri in tavola’? Che si stava benissimo anche con il solo bicchiere di una volta, ad esempio. Basta esagerazioni in tavola. È vero o no che oggi ci sono per il vino rosso bicchieri così grandi che sembra ci manchi solo il pesce rosso? I francesi hanno bevuto per secoli i loro meravigliosi Bordeaux in piccoli bicchieri con il gambo e l’orlo dorato. Adesso c’è la mania che bisogna sentire nel vino tutti i suoi sapori. Ma perché? Chi l’ha detto?

Bere è un rito, soprattutto bere in compagnia. Sì, certo, però non è necessario fare finta di essere tutti esperti di enologia.

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QUANDO L’ARTE SIEDE A TAVOLA « A cura di Monica Rota

È vero o no che oggi ci sono per il vino rosso bicchieri così grandi che sembra ci manchi solo il pesce rosso?

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A sinistra in alto: Philippe Daverio con Elena Martusciello Presidente dell’Associazione delle Donne del Vino; sotto: il Professore con Marco Toffolin titolare della Locanda da Lino a Solighetto

gollista con un socialista. Qui è normale che destra e sinistra pranzino insieme. Il tutto deriva dalla nostra tradizione papalina: allora i cardinali si battevano fra di loro per eleggere Papa, ma una volta eletto tutti a mangiare insieme!

C’è un uomo politico con il quale mangerebbe volentieri insieme? Sì, con il Presidente Giorgio Napolitano, perché ha gusto e soprattutto stile. È nato con una certa classe.

Come si mangia, oggi, in Italia? Un secolo fa mangiavano in pochi, ma bene. Oggi mangiano in tanti, ma pochi mangiano bene. In casa è la mamma che insegna a ‘mangiare’: i ragazzi un po’ ribelli quando escono passano dal maccherone all’hamburger e, rientrando a casa, tornano al maccherone. Poi ricordiamoci che l’Italia esprime nel mangiare la sua percezione del ‘buon gusto’.

Cibo e Arte: com’è cambiato questo rapporto? Una volta era diverso perché il cibo era necessario, anche il vino era un alimento perché consentiva alle persone povere di assumere rapidamente calorie. Oggi il cibo può definirsi un percorso culturale. Una volta eravamo un Paese povero ma bello, oggi siamo meno poveri e meno belli. Per quanto riguarda la tavola siamo il Paese ‘più buono’ anche se non siamo più il Paese più bello al mondo. novembre 2014

Ricordo un bellissimo programma tv dove parlava di Arte a tavola con alcuni amici, pittori, artisti, critici d’arte… Il programma si chiamava ‘Notturno’. Ha ragione, era molto bello, veniva registrato in case di Milano e della Maremma: si parlava d’Arte ma anche del piacere di stare a tavola e dell’estetica della tavola. Si creava un calore, un’atmosfera particolare fra tutti i commensali.

Non la farà più? No, perché alla RAI non piaceva. C’era un Direttore… diciamo un po’ troppo ‘pop’. Trovava questa roba snobistica perché l’avevamo girata in case particolari, pensi a quella - molto simpatica - fatta sul tetto della Villa Malaparte. Sa, la RAI è una ditta ‘strana’.

I nostri politici di diversi colori si siedono insieme a tavola? L’Italia è un Paese strano. In Inghilterra è quasi impossibile vedere a pranzo un conservatore con un labourista così come in Francia un

In una trasmissione tv dove si parlava di cibo e di politica Lei disse che «solo l’Europa ci potrà salvare anche grazie alla sua ‘tavola’». Sì, certo, io sono un filo-europeista convinto, un difensore delle nostre radici. L’Europa è la prima gastronomia del mondo. Io voglio che si torni allo spirito dell’Europa di Adenauer e di Schuman, voglio che le ‘pommes frit’ dialoghino con lo ‘steak au poivre’ e questo con gli ‘spaghetti ca pummarola’, perché in questo campo siamo assolutamente imbattibili.

Il prossimo 11 dicembre concluderemo le nostre “Riflessioni sul futuro” con l’incontro “Expo 2015: il mondo a tavola”. Si parlerà delle tavole del mondo, dei diversi costumi, delle diverse abitudini, soprattutto dei cibi tanto diversi da Paese a Paese. Ci conferma che ci sarà? Sì, con grande piacere. Non mancherò. Grazie, Professor Daverio.

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ECCELLENZE ITALIANE NEL MONDO

EPTA

IL REGNO DEL FREDDO

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EPTA È UN GRUPPO MULTINAZIONALE SPECIA-

LIZZATO NELLA LA PRODUZIONE E VENDITA DI SISTEMI PER LA REFRIGERAZIONE COMMERCIALE E OFFRE UNA GRANDE VARIETÀ DI SO-

LUZIONI PER LA CONSERVAZIONE E L’ESPOSIZIONE DI PRODOTTI FRESCHI E SURGELATI.

Intervista a cura di Alessandro Trani

l gruppo vanta una posizione competitiva mondiale forte e bilanciata sia geograficamente che nelle diverse aree di business, grazie ai suoi marchi Costan, Bonnet Névé, George Barker, Eurocryor, Misa e Iarp. Con headquarter a Milano, Epta opera con un organico di 4.000 dipendenti, una capacità produttiva annua di 100mila unità ed un fatturato di circa 650 milioni di euro. Una realtà dall’identità italiana, dotata di strategici presidi com-

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merciali in 35 Paesi e 11 unità produttive di cui: 4 in Italia (a Limana, Solesino, Casale Monferrato e Pomezia), 3 in Francia e 1 nel Regno Unito, in Argentina, in Turchia, in Cina e in Thailandia. Una capacità competitiva che abbraccia tutto il mercato del Freddo e guarda con interesse ai Paesi Emergenti, in cui Epta è già ben radicata. Abbiamo incontrato il Dott. Luca Ballerio, Direttore Sistemi Informativi, per conoscere più da vicino questa “eccellenza italiana nel mondo”. novembre 2014


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A sinistra: Luca Ballerio; sotto: GranVista di Costan, protagonista incontrastato del reparto freschi del nuovo punto vendita Oasi a Giulianova (TE)

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Dott. Ballerio, come nasce questa bella storia italiana? È la storia di un successo partito dall’Italia nel 1986 con il marchio Costan e sviluppato grazie ad una politica di espansione basata sull’acquisizione di importanti brand esteri e sui continui investimenti in ricerca e sviluppo, puntando su soluzioni innovative e sempre più efficienti, per accelerare la crescita nei mercati emergenti e consolidare il business in quelli maturi. Negli ultimi anni, Epta ha infatti rafforzato la propria presenza in Sud America, oltre che in Medio Oriente, Arabia Saudita, Europa Sud Orientale e Asia Occidentale. Infine, il Gruppo si è esteso ulteriormente negli ultimi due anni grazie all’unione, nel 2013 con l’italiana Iarp e, nel luglio scorso, con l’inglese Cold Service Group Limited.

Qual è il segreto del successo del Gruppo Epta, soprattutto in tempi non facili per le nostre multinazionali? La nostra “formula” per il successo è racchiusa in: innovazione, sostenibilità, e soluzioni tailor-made. In primo luogo, l’innovazione tecnologica è una caratteristica peculiare dei prodotti del Gruppo Epta e garanzia di importanti traguardi raggiunti nella salvaguardia delle risorse energetiche e nella riduzione dell’impatto ambientale. Inoltre, Epta eccelle anche nella personalizzazione dell’offerta, coniugando merchandising e sistemi per la refrigerazione di nuova generazione. Le competenze specialistiche di ogni brand consentono di proporre sistemi ideali per ogni ambito applicativo, dai Discount, agli Ipermercati, ai negozi di prossimità fino al settore Horeca.

Quali sono i prodotti di punta dell’Azienda?

I Sistemi informativi sono centralizzati?

Core business del Gruppo è la produzione e commercializzazione di sistemi completi per la refrigerazione commerciale, realizzati grazie all’integrazione di specifiche linee di prodotto proposte dai nostri brand. Dai banchi tradizionali a temperatura positiva e negativa, ai banchi a gruppo incorporato, dalle celle frigorifere alle centrali di media e grande potenza. Due nuove soluzioni, presentate ad Euroshop 2014, sono “GranVista”, eccellenza della tecnologia REV UP (un banco frigorifero verticale inedito, completamente reingegnerizzato, efficiente e multisensoriale) e il primo temporary shop refrigerato (uno spazio espositivo mobile e completo di banchi frigoriferi, nato dalla collaborazione tra l’Innovation Center di Epta e il Politecnico di Milano).

Sì. A partire dal 2000, a seguito delle acquisizioni di realtà diverse tra loro, si è resa necessaria l’unificazione dei sistemi e la centralizzazione delle funzioni aziendali. Il driver fondamentale è stato la ricerca di una soluzione in linea con l’obiettivo del Gruppo, che era quello di razionalizzare e creare un modello ben strutturato ma semplice e lineare, facilmente replicabile ed espandibile. Cercando soluzioni tecnologiche consolidate, abbiamo identificato e acquisito il sistema ERP che meglio rispondesse alle nostre esigenze, che ha semplificato di molto i processi e il mondo applicativo.

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Quanto è importante per la vostra realtà la continuità del servizio? È di vitale importanza. Poiché i nostri prodotti devono dare un servizio continuativo abbiamo dovuto fron-

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A sinistra: Adrian Westrup (Coldservice), Alan Betts (Epta), Stephanie Durbin-Wood (Cooperative Group) e il presentatore dell’evento

teggiare un problema di continuità di servizio nel territorio europeo ma anche world-wide. Continuità per noi significa dare 24 ore di servizio effettivo in ogni nostra sede, che si trovi a Roma, in Cina, in Argentina o in altra parte del mondo. Quindi ci siamo dovuti dotare di adeguate tecnologie e procedure automatizzate, affrontando problematiche che impattavano le logiche di back-up/restore, di lancio delle classiche applicazioni batch sui sistemi… non ultimo il tema del Disaster Recovery… Nel 2005 siamo passati dai vecchi sistemi Digital ai sistemi IBM: attraverso un percorso di affinamento progressivo nel 2011 abbiamo completato l’allestimento del sito di DR, con capacità di calcolo ridotta rispetto a quella della sede centrale, ma capace di erogare tutti i servizi vitali.

Con quali partner avete affrontato il DR, e dove si trova il sito? La sede iniziale è stata Limana, con logica di aggiornamento asincrono (ogni 24h). Oggi la logica asincrona non è più in linea con le esigenze del monitoraggio dei punti vendita, le interazioni con gli spedizionieri e il controllo di certi processi industriali in tempo reale. Abbiamo iniziato, con il nostro partner tecnologico IAN, una revisione massiccia della logica del DR mettendo in discussione per prima la location di DR, soprattutto per un discorso di costi (di trasmissione dati e spostamento del personale). Abbiamo quindi optato per il sito di Casale Monferrato (Iarp) che, per caratteristiche e posizione geografica,

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consente più veloci tempi di ripristino del servizio. IAN, ‘system integrator’ e nostro partner tecnologico strategico, ci affianca da diversi anni, conosce bene la nostra realtà ed è molto efficiente nel proporci risposte adeguate ad ogni nostra esigenza. È la politica che seguiamo anche con altri partner.

L’argomento della refrigerazione è strettamente legato alle tematiche di Expo 2015, soprattutto in termini di Cultura dell’Alimentazione. Expo 2015 rappresenta per voi una opportunità interessante? Certo, Epta infatti partecipa all’interno di ANIMA al Progetto di Confindustria nel Padiglione Italia. Expo2015 è un’importante occasione per presentare i nostri nuovi progetti e soluzioni, che si allineano perfettamente con il tema “Feed the planet. Energy for life”, fil rouge dell’Esposizione Universale. I nostri obiettivi principali sono, infatti, la garanzia dei più elevati standard di conservazione degli alimenti, il continuo miglioramento dell’efficienza energetica, assicurando nel contempo una shopping experience più piacevole per il consumatore e proficua per il retailer. Un primo esempio è lo “Shop in Shop”, a cui ho già brevemente accennato prima, lanciato in occasione della Milano Design Week 2014. È il primo “temporary store del freddo”, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano, ideale per organizzare show cooking, vendite occasionali legate ai territori o per specifiche ricorrenze all’interno di centri, ristoranti, nelle piazze, ovunque si voglia. novembre 2014


www.bijouxdessert.com


[ pillole di bon ton ]

THE “NUDE TABLE”

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Alessandra Matteucci Wedding Planner Event Creator

San Pietro Sopra le Acque è un convento secentesco con affreschi restaurati, oggi destinato a residenza d’epoca per visitatori che vogliano godere della serena bellezza del paesaggio martano. La particolarità della zona in cui sorge il borgo di Massa Martana (Perugia) è la ricchezza di boschi, formati da macchia mediterranea. Seriamente danneggiata dal terremoto del 1997, in una decina d’anni la cittadina ha chiuso quel drammatico capitolo e recuperato tutto quello che serviva per ridare dignità all’antico borgo di origine romana, nato come stazione di sosta sulla Via Flaminia. La presenza romana è testimoniata tra l’altro dal Ponte Fonnaia, del III secolo a.C. Nei pressi del paese è visitabile uno stupendo sistema catacombale del III-V secolo d.C. Dal I al V secolo d.C. Massa Martana ospitò vari santi, da S. Felice, a Fidenzio a Terenzio, a Faustino, santa Illuminata. Fu devastata durante le guerre gotico-bizantine subendo la stessa sorte della vicina Carsulae, ma, passata sotto il dominio di Spoleto, trovò nuova vita. Degni di nota le mura castellane e poi il pittoresco borgo fortificato Villa San Faustino, ove è ubicata la Chiesa omonima di origini romane e i numerosi castelli e chiese disseminati nei paraggi.

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www.alessandramatteucci.com info@alessandramatteucci.com

MASSA MARTANA

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Benvenuti nella mia nuova rubrica in questa rivista molto accattivante a partire dal titolo “Italia da Gustare”. Faremo insieme un viaggio tra i mille incantevoli luoghi di cui è ricco il nostro Paese, vi illustrerò simpatiche ‘mise en place’ e pillole di bon ton per rendere unica e speciale qualsiasi occasione. Oggi vi presento con naturalezza l’allestimento di una tavola stile “Nude Table”. Ci troviamo tra le verdi colline umbre, presso la Residenza d’epoca San Pietro Sopra le Acque di Massa Martana, dove possiamo apprezzare in un trionfo di verde, la nostra raffinata tavola, pronta ad accogliere gli ospiti. In questa occasione, uscendo dagli schemi, cioè senza il solito tovagliato, ho potuto mettere in risalto i pochi ma essenziali e ricchi componenti della tavola. Al centro, in omaggio all’autunno, prodotti della terra melanzane, cavolfiori, uva nera ed immancabile il candelabro d’argento che dona un tocco di eleganza e raffinatezza, come anche i cristalli colorati che giocano con la cromia dell’ambiente. Una tavola va creata con semplicità, anche nella sua composizione, il voler inserire un vassoio con tali primizie, darà modo ai presenti di poter commentare la mise en place, che in questo caso ‘sposa’ fedelmente l’autunno. Questi e altri particolari accorgimenti e piccoli segreti vi proporrò ogni volta nelle mie creazioni, sempre uniche e diverse. Non vi resta che seguirmi, e rimarrete piacevolmente stupiti.

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Via Flaminia a Massa Martana, la Catacomba di Villa San Faustino e Ponte Fonnaia


[ pillole

di bon ton ]

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A tavola perdonerei chiunque. Anche i miei parenti Oscar Wilde

Da sempre considerata il vero focolare della famiglia, la tavola è stata in ogni epoca il punto d’incontro più importante della collettività e del vivere in comune. Quanto si è parlato, discusso, gioito e persino tramato attorno ad essa! La tavola era (ed è) il luogo dove festeggiare avvenimenti e vittorie, discutere di affari, suggellare accordi, dove si appianavano controversie e nascevano nuovi amori, ma anche dove si sono intessute congiure e consumate tragedie. Condividere il cibo è un rito di socializzazione, di aggregazione, un modo unico di festeggiare gli avvenimenti importanti. Nessuno, anche quelli che vengono definiti “indifferenti” al cibo (che considerano il mangiare solo un rifornimento di calorie), sono totalmente distaccati o emotivamente non coinvolti dai rituali del convivio. Tuttavia non tutto quello che viene portato a tavola è gradito allo stesso modo.

Alessandra Matteucci durante l’allestimento di una tavola

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L’ARTE DI APPARECCHIARE L’arte di apparecchiare è sempre stata fondamentale, fin dall’antichità. Agli albori della storia la tavola era costituita o da una semplice pietra se non dalla nuda terra e gli “arredi” erano conchiglie, gusci, legni sagomati o rozzi strumenti in selce ed ossidiana. Nel corso del tempo furono creati utensili di varie forme, per adeguarli al gusto e alle abitudini dei gruppi sociali che andavano formandosi, alle tradizioni ed ai cibi che venivano preparati. Nell’epoca della Roma imperiale le tavole venivano agghindate con tovaglie colorate, su cui si adagiavano in bella mostra piatti lavorati in oro, argento e pietre preziose. Nel Medioevo oltre al colore aveva notevole importanza anche la forma dei cibi. Erano amati quelli che riproducevano linee realmente esistenti e rassicuranti, come per esempio torte e pasticci modellati a forma di anello, ferro di cavallo o lettera dell’alfabeto. Nel periodo rinascimentale la presentazione dei cibi fu ulteriormente impreziosita con l’inserimento di stoviglieria realizzata con materiali in vetro o maiolica. A volte il convivio veniva arricchito persino con la creazione di macchine e strumenti inizialmente pensati per le scene teatrali (vengono citate alcune realizzazioni addirittura di ‘Leonardo’). Infatti, succedeva che durante i banchetti scenografie a tema apparivano e scomparivano dal pavimento, con lo scopo di stupire i convitati ed esaltare il prestigio del padrone di casa.

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[ s tile na tur ale ] La “Penta-dieta” della dott.ssa Evelina Flachi

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Bardolino, felice borgo sulla sponda orientale del lago di Garda, sorge una piccola oasi di benessere, l’Hotel Cæsius Thermæ & SPA Resort. Grazie a una struttura magnificamente armonizzata con il verde paesaggio in cui s’immerge, dallo stile mediterraneo, caldo e luminoso, Caesius è in grado di offrire ospitalità raffinata e discreta in un’atmosfera di estremo relax. È il luogo ideale per ritornare in armonia con se stessi e con il mondo, con la natura e le stagioni, grazie ad un’ampia gamma di servizi di comprovata efficacia, alla cordialità e all’eccellente competenza del personale del Caesius Beauty Center, unito ad uno dei centri Ayurvedici tra i più completi d’Italia, diretto dal Dr. Silvano Pomari. E per un benessere totale, dopo un piacevole relax nelle meravigliose piscine del Resort, il gusto della buona cucina genuina nel ristorante interno si lega al piacere della salute.

Novità 2014, presso l’Hotel Caesius Thermae & SPA Resort - in esclusiva per il Veneto - è possibile seguire la famosa “Penta-dieta Flachi”, il regime alimentare combinato con metodologie e trattamenti estetici mirati, messo a punto dalla nota nutrizionista dott.ssa Evelina Flachi e che grazie alla sinergia con l’acqua termale Ceasius, diventa “Penta-Dietox”. Altamente detossinante ed alcalinizzante, la penta dieta non è solo una dieta alimentare, ma è una vera metodologia che mira a ridurre sovrappeso, ritenzione idrica e cellulite andando ad agire in base alla morfologia, la costituzione ed i punti critici di ogni singola persona. Basato sul concetto che per stare bene occorre mantenere il delicato equilibrio tra i 5 nutrienti utili al nostro organismo, il metodo della dott.ssa Flachi vuole perseguire tre obiettivi: 1 Detossinare 2 Favorire le funzioni depurative e metaboliche 3 Stimolare la perdita di peso La Penta-dieta… punta sul 5! Attingendo dall’azione funzionale dei cibi per riequilibrare l’organismo che

Hotel Caesius Thermae & SPA Resort Una perla di benessere sul lago di Garda 26

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nel tempo cambia le proprie necessità energetiche, biologiche, e psicofisiche, il metodo Flachi prevede: 5 pasti (3 principali e 2 spuntini). 5 nutrienti (proteine, zuccheri, grassi vegetali, vitamine/minerali, fibre) il concetto delle “5 P” (Primi, Pane, Polenta, Pizza, Patate da non assumere mai insieme nello stesso pasto) Il metodo Dietox Flachi può avere una durata di 3 – 5 – 7 giorni e prevede durante la giornata l’assunzione di almeno 8 – 10 bicchieri di acqua oligominerale Caesius (anche sotto forma di bevande e tisane appositamente preparate con estratti fitoterapici). L’acqua oligominerale Caesius è infatti nota per le sue importanti proprietà sull’organismo. Presa per bocca è utile per stimolare i processi digestivi, favorire la depurazione dei reni e del fegato, regolare il metabolismo basale e del glucosio e favorire l’eliminazione degli acidi urici. È inoltre possibile effettuare dei bagni in acqua termale particolarmente utili per contrastare la ritenzione dei liquidi, la cellulite ed il sovrappeso. Un’alimentazione leggera ma gustosa, con corrette combinazioni alimentari e particolari cibi alcalinizzanti, sono alla base dei diversi menù della

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Penta-dieta, elaborati e studiati per garantire che serviranno a disintossicare l’organismo e favorire il successivo dimagrimento, senza lo stress di una dieta punitiva e restrittiva, sempre supportati e guidati dai medici e dallo staff del Centro Termale & Ayurvedico Caesius. Il metodo della dott.ssa Flachi può essere inoltre personalizzato anche per ospiti vegetariani, vegani e celiaci. Un clima particolarmente favorevole, un ambiente rigenerante ed una struttura con centro Termale, Ayurvedico e Benessere all’avanguardia, ha portato la dott.ssa Flachi a scegliere il Lago di Garda e l’ Hotel Caesius Thermae & SPA Resort di Bardolino come sede per l’applicazione dei suoi metodi. Per chi non soggiorna in hotel, è possibile effettuare i trattamenti Detossinante - Anticellulite e Detossinante Snellente e tutte le altre metodologie della Penta-dieta, presso il Centro Beauty Termale ed Ayurvedico Caesius di Bardolino.

In apertura: un’immagine suggestiva dell’Hotel; sopra: lo Staff medico nella cucina; la sauna finlandese e la piscina termale con idromassaggio; Antonella Clerici ospite dell’Hotel con Evelina Flachi; dolci a tavola

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[ eco& s os tenibile ]

DI CHE “CLASSE” SEI? A cura di Max Caramani Rete Irene, un network di imprese lombarde specializzato nella riqualificazione energetica, ha condotto sul tema una ricerca intervistando circa un migliaio di cittadini milanesi tra i 24 e i 65 anni. Ebbene, il 71% degli intervistati non sa a che classe di efficienza energetica appartiene l’abitazione dove vive. Alla domanda “Cosa si intende per edificio in classe A?” solo il 37% delle persone dimostra di esserne a conoscenza. Il 26% risponde sbrigativamente che la classe A sta a indicare quanto è nuova la casa e il 18% sostiene che fa riferimento a un ipotetico grado tecnologico dell’abitazione. Quattro intervistati su dieci sono consapevoli che un intervento complessivo risulta esnovembre 2014

sere più efficace rispetto a tanti piccoli interventi, anche se (forse per timore dei costi) ad essere più gettonati sono le sostituzioni degli infissi (61%) e l’isolamento dei muri esterni (67%). Più di un milanese su due (54%) non conosce quanto spende mediamente ogni anno per il riscaldamento di casa sua anche se talvolta sa perfettamente quanto spende per la casa in montagna o per il riscaldamento del monolocale dato in affitto. Il tutto a fronte di un 19% di intervistati che dice subito di sì e un 27% che risponde con un vago “più o meno”. Numerosi anche coloro che non si sono posti il problema di come risparmiare sulla bolletta del gas: uno su quattro (23%) non conosce quali siano

queste alternative. Tra i sistemi proposti, la pompa di calore è comunque quella più pensata (38%), seguita dalla stufa a pellet (32%) mentre un quinto degli intervistati (21%) sarebbe ben felice di utilizzare un romantico caminetto (anche se ormai a Milano ne è proibita l’installazione). Ma i milanesi sembrano anche essere sempre più freddolosi: solo in una casa su quattro il termostato è posizionato sotto i 20° C mentre la temperatura media si aggira attorno ai 22°C. In una casa su 10 (90%) non è mai inferiore i 25° C. Il problema dell’efficienza energetica degli edifici è quindi uno degli elementi chiave di quello più ampio e cruciale del risparmio energetico e del rispetto dell’ambiente. Un manifesto europeo contro gli sprechi negli edifici e a favore della riqualificazione energetica è stato lanciato da Renovate Europe, iniziativa europea che mira a sensibilizzare istituzioni e cittadini dei 28 Paesi membri sui temi dell’efficienza energetica. Si tratta di una campagna promossa da 31 sostenitori, che riuniscono associazioni non governative, enti locali, gruppi di esperti e il settore terziario. A rappresentare l’Italia è appunto Rete Irene.

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[ EX PO che verr à ] PROFUMO DI SPEZIE

Il modello da seguire per molti Paesi in via di sviluppo (e non solo per loro) è quello dei Cluster di Expo Milano 2015. La firma del contratto fra Expo e Sultanato del Brunei, certamente Stato florido e in crescita economica, ne è la prova. Il Sultanato avrà uno spazio espositivo importante di 375mq su due piani nel padiglione dedicato alle Spezie. Mostre ed eventi animeranno gli spazi comuni che il Brunei condividerà con le isole Vanuatu, Tanzania e Afghanistan, che hanno già confermato la propria partecipazione.

SCONTO BIGLIETTI PER LE SCUOLE Un prezzo agevolato, di 10 euro (il biglietto ordinario costa 32 euro) per le scolaresche che nel corso del semestre si incontreranno nei padiglioni milanesi di Expo 2015. Sono due milioni gli studenti italiani e stranieri attesi, da scuole di ogni ordine e grado. A loro sono dedicati percorsi didattici di educazione alimentare e soluzioni di visita ad hoc, con itinerari e la possibilità di acquistare pacchetti che prevedono ingresso, transfer, pasto e albergo. Info su: www.progettoscuola.expo2015.org

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ILLY, INNO AL CAFFè L’Azienda triestina, partner ufficiale di EXPO Milano 2015, sta preparando un grande allestimento per il cluster del caffè, portando in questo progetto le conoscenze, l’esperienza e le relazioni maturate in oltre ottant’anni di storia. Ci saranno 39 Paesi produttori e 147 Paesi consumatori perché il caffè è un simbolo universale di italianità e esotismo, è il racconto del nostro stile di vivere. La ricerca dell’eccellenza, la passione, l’innovazione e l’orientamento allo sviluppo sostenibile di illy sono i motori dell’iniziativa.

News ARRIVA LO ‘SCOOTER SHARING’ Dopo lo straordinario successo del ‘Bike Sharing’ e del ‘Car Sharing’, Milano prepara un bando per dare a diverse aziende del mondo degli scooter la possibilità di fornire almeno 1000 motorini entro l’apertura di Expo 2015. Il capoluogo lombardo si deve preparare ad accogliere oltre 20 milioni di persone per i sei mesi dell’Esposizione Univarsale di Milano e la mobilità è una priorità nelle preoccupazioni di tutte le istituzioni cittadine. Questo progetto dello ‘scooter sharing’ sarà sicuramente d’aiuto per agevolare lo spostamento dei visitatori italiani e stranieri.

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MILANO SI RACCONTA www.

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A sinistra: Gherardo Magri CEO di Vaillant; sopra: la fabbrica nel 1874; a destra la pubblicità del primo scaldabagno brevettato

“NEL TEMPO” DI VAILLANT 140 anni di innovazione A cura di MONICA ROTA

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er due giorni, dal 3 al 4 ottobre, Milano ha ospitato un’interessante mostra sulla storia di Vaillant, brand leader nel settore del riscaldamento e del condizionamento domestico, che quest’anno celebra 140 anni di attività. In occasione dell’importante ricorrenza il gruppo tedesco ha dato vita all’evento itinerante ‘Nel tempo. Retrospettive e visioni future’ che sta toccando importanti città nel mondo. Dopo le tappe in Germania,

Regno Unito, Francia, Romania, Russia e Cina, il leprotto di Vaillant ha fatto finalmente tappa in Italia, a Palazzo Giureconsulti di Milano. La mostra è un’affascinante viaggio che ripercorre la storia dell’azienda attraverso suggestivi scatti e immagini pubblicitarie d’epoca: dalla fondazione a opera di Johann Vaillant nel 1874 alla nascita della prima caldaia per il riscaldamento domestico nel 1924, ai prodotti delle più recenti generazioni fino ai nostri

giorni e ai progetti futuri, all’insegna sempre dell’innovazione responsabile. Non solo, nelle stazioni multimediali del Future Studio, predisposte per l’occasione, il visitatore aveva la possibilità di creare la propria “visione del futuro”, in uno stimolante laboratorio interattivo sugli scenari di domani. Da 140 anni Vaillant ascolta i bisogni della

gente cercando di assecondarli nel miglior modo possibile: non ha mai smesso di crescere, di pensare, di creare destinando sempre di più gli investimenti nella produzione di energie rinnovabili. Perché Vaillant da sempre rispetta la Natura… e ‘sa guardare lontano’. Per saperne di più: www.140yearsvaillant.com 24oreNews

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arola d’ordine: “Non mancare”. Classe, Eleganza, Stile, Divertimento e… (perchè no?) un tocco di Glamour: quando Meritalia ti invita ad una serata nel suo straordinario showroom di via Durini 23, nel cuore di Milano, di sicuro sarà un evento esclusivo a cui non vorrai mancare. Non più tardi di qualche settimana fa, l’elegante spazio ha accolto numerosi ospiti eccellenti alla serata organizzata in collaborazione con ‘Interni’, il prestigioso magazine internazionale di Design e Architettura d’interni di Mondadori. Lo scenografico spazio espositivo progettato da Mario Bellini - pluripremiato Architetto e Designer di fama internazionale - ha fatto da sfondo a un susseguirsi di architetti, designer, giornalisti e ospiti d’eccezione che hanno animato l’happening tra cultura e divertimento. Ha “rotto il ghiaccio” il direttore di Interni, Gilda Bojardi, dando il benvenuto agli ospiti e svelando come è nata l’iniziativa in collaborazione con Meritalia. Dopo alcuni minuti la parola è passata a Bellini che non ha esitato a ripre-

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INSIEME PER ‘GUARDARE AL FUTURO’ A cura di ALESSANDRO TRANI

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MERITALIA E INTERNI


MILANO SI RACCONTA

Nella pagina a fianco in basso: Gilda Bojardi, Francesca e Vanna Meroni con Lucia Valerio; in alto: Dario Bordet con Marta Marzotto; In questa pagina in senso orario: Vanna Meroni con Marco e Ita Klinger; Marta Marzotto; Mario Bellini parla delle sue idee e di come sono state sviluppate

sentare i due veri protagonisti della serata: ‘Opera’ e ‘Freud’, rispettivamente tavolo e divano da lui disegnati per Meritalia. Due pezzi di design, dallo stile raffinato ed elegante, destinati a lasciare una traccia significativa nel mondo dell’arredamento e due motivi di orgoglio in più per l’azienda produttrice. Il primo, Opera, più che un tavolo una vera e propria “opera” di ebanisteria realizzata attraverso un gioco di 24 parti e 40 incastri. Un’incredibile struttura in legno massello che si intreccia sotto il piano cristallo e che conferisce al tavolo una doppia vita, sopra e sotto il piano. Il secondo, Freud, è un divano elegante e versatile, dalla struttura importante, quasi rigorosa. All’occorrenza però si trasforma. Con un tocco permette di avere una seduta rilassata e confortevole. Il segreto? Un meccanismo semplice che offre con praticità infinite possibilità di seduta. Non poteva mancare l’intervento di Francesca Meroni, responsabile della comunicazione di Meritalia, che con l’usuale energia ha presentato l’allestimento dello showroom appositamente studiato per la serata. Ha poi sottolineato il lavoro svolto da Meritalia dalle origini ad oggi, evidenziando le caratteristiche dell’azienda e i principali punti di forza nello sviluppo sia della divisione retail che della divisione contract. Un vero e proprio percorso-mostra, quello dell’altra sera, che ha permesso agli invitati di ripercorrere i 27 anni di successo di una tra le aziende leader nel panorama del design italiano. Un evento molto apprezzato e ben riuscito che ha dimostrato, ancora una volta, la voglia di fare e la sinergica ‘visione del futuro’ di due brand d’élite del nostro tempo.

MERITALIA: 27 ANNI DI ECCELLENZA Tradizione Innovazione Futuro

«L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi» Per certi versi pare quasi che Marcel Proust sia stato precursore della filosofia sposata da Meritalia 27 anni fa. Un credo che ha permesso all’azienda tra i leader del settore di crescere in un contesto di Innovazione, Ricerca e Originalità, tra sperimentazioni formali e proposte anticonvenzionali. Nuovi occhi per un design nuovo fatto di caratteri eclettici, colore e gusto per l’osare. Tutti tratti fondamentali che hanno marcato la storia del design firmato Meritalia e che hanno reso i suoi prodotti icone dallo stile unico e riconoscibile.

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Evento COMUNICARE

MILANO SI RACCONTA

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Sopra: l’Accademia di Belle Arti di Brera; Francesca Pisani introduce il tema della Cultura; studentesse del Liceo Gaetana Agnesi di Milano

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Evento CULTURA

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roseguono con successo gli incontri di questa seconda edizione di “Riflessioni sul futuro – Scienza per una vita migliore”, organizzata da Milano 24orenews in partnership con il Gruppo Bayer in Italia, in collaborazione con l’Accademia di Brera e le università Bicocca, Statale, e Politecnico e con i patrocini della Provincia e del Comune di Milano. A tutti loro la nostra sentita gratitudine per il supporto e la preziosa collaborazione. Come sempre i veri protagonisti degli incontri sono i giovani, in questo caso gli studenti del quinto anno del Liceo Gaetana Agnesi di Milano, che hanno dibattuto sui temi della Cultura (Acca-

demia di Brera, 23 settembre) e della Comunicazione (Palazzo Isimbardi, 20 ottobre) con prestigiosi parterre di relatori, conquistando grande interesse del pubblico in sala. Ringraziamo tutti i relatori per i brillanti interventi e la grande disponibilità dimostrata, tutte le realtà che credono in questa nostra iniziativa e i media partner. Il ciclo di incontri proseguirà mercoledì 26 novembre con “La Ricerca: saremo più Sani e più Belli?” - ove si parlerà di Stili di Vita, Bellezza, Salute e Benessere - per concludersi, giovedì 11 dicembre, con “Expo 2015: il Mondo a Tavola”, dedicato all’avvenimento internazionale più importante del prossimo anno.

Dall’alto: Palazzo Isimbardi; Francesca Pisani, Flavio Biondi (IGPdecaux), Valentina De Poli (Disney), Tommaso Valle (McDonald’s) e Elena Palieri (blogger); studentesse del liceo Gaetana Agnesi

Info, Cartella Stampa e foto su: www.milanoincontra.it/press/download

RIFLESSIONI SUL FUTURO “DI CULTURA SI VIVE?!” “COMUNICARE: IERI, OGGI, DOMANI”



LUXURY & LUXURY

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RANGE ROVER EVOQUE SW1 SPECIAL EDITION Un display sul parabrezza A cura di LUCA MEDICI*

ange Rover propone da sempre modelli 4x4 adatti ad ogni tipo di terreno, ma con la Evoque ha esplorato e proposto un nuovo concetto di auto... il fuoristrada adatto alla città. Dimensioni compatte, un design accattivante ed una trazione che non fa rimpiangere i modelli più blasonati della casa. Evoque non è solo un’automobile, è un concetto nuovo di mobilità 4x4, adatto nelle vie del centro fashion di Milano, ma adatta sulla neve come anche sullo sterrato, circondati da comfort e tanta tecnologia. L’Evoque ha conquistato, ad oggi, ben 161 riconoscimenti internazionali e con i suoi 340.000 clienti in tutto il mondo, è diventata il fast-seller Land Rover di tutti i tempi. Oggi vi presento l’ultima evoluzione di questo modello di successo, la Evoque SW1 Special Edition, prima di una serie “Ispirata alla

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Gran Bretagna”, che ha debuttato al Salone dell’Automobile di Parigi. Firmata dal pluripremiato team di progettisti Jaguar Land Rover, che offrirà nuove opportunità di personalizzazione ai clienti Evoque in ogni parte del mondo, propone l’inconfondibile grafica dell’Union Flag ed i suoi colori offrono un tema perfetto ad un grande successo britannico quale è l’Evoque.


Il Design L’ Evoque SW1 Special Edition a colori presenta configurazioni coordinate degli esterni e degli interni. Questo modello, basato sull’allestimento Dynamic, sarà disponibile nei colori Firenze Red, Fuji White, Loire Blue, Santorini Black e Corris Grey, con tetto Fuji White a contrasto e cerchi in lega Fuji White da 20”. L’elegante grafica Union Flag compare sullo spoiler posteriore e sulle calotte bianche degli specchietti. Gli adesivi sulla carrozzeria sono bianchi, tranne che per il colore Fuji White dove diventano rossi. Il tema Union Flag si ripropone all’interno dell’abitacolo, nei rivestimenti dei sedili in pelle Taurus Ebony, negli inserti delle portiere, braccioli e plancia impunturati a contrasto Cirrus. Nei veicoli equipaggiati con la trasmissione automatica a 9 rapporti il selettore del cambio ed i paddle al volante sono anodizzati in rosso, mentre nelle versioni con trasmissione manuale la leva del cambio presenta un esclusivo inserto a tema. Le finiture dei poggiatesta riprendono la grafica a colori dell’Union Flag, ripetuta anche sui tappetini bordati Ebony. Come tocco finale, la versione monocromatica del simbolo appare incisa sulle soglie delle portiere e sulle chiavi del veicolo. Nella Special Edition Monocromatica, l’Evoque SW1 presenta una variante del trattamento stilistico Union Flag, con particolari e grafica in un unico colore. Questo modello, basato sull’allestimento Pure, sarà disponibile nei colori Santorini Black, Fuji White e Corris Grey; questi ultimi due con tetto nero a contrasto. Anche su questo modello cerchi in lega da 20”, rifiniti in bianco lucido e decalcomanie. I rivestimenti interni dei sedili, delle portiere e della plancia sono in colore Ebony. Il selettore rotativo della trasmissione ed i paddle anodizzati in rosso offrono un contrasto cromatico di grande risalto. Head-Up Display Sulla Range Rover Evoque è oggi disponibile l’avanzato Head-Up Display (HUD) a tecnologia laser, un display secondario che proietta le informazioni utili alla guida direttamente sul parabrezza, esattamente nel campo visivo del guidatore. Per la prima volta questo sistema olografico laser garantisce saturazione dei colori, contrasto

e luminosità a un livello superiore rispetto a quello dei sistemi concorrenti, con ingombri e pesi ridottissimi. Inoltre questo innovativo sistema laser è anche molto meno soggetto all’effetto “washout”, dovuto all’abbagliamento della luce solare che penalizza la visione in sistemi inferiori a tecnologia LED. L’HUD, che si aggiunge alla già ricca suite di tecnologie Range Rover Evoque, offre al guidatore una chiara visione della strada e contemporaneamente gli fornisce informazioni rilevanti quali velocità, rapporto della trasmissione, istruzioni del navigatore, riconoscimento dei segnali stradali, velocità predeterminata dal cruise control automatico, etc... Poiché il sistema è completamente configurabile, ogni funzione può essere inserita o esclusa a piacimento; la luminosità è regolabile dal menu a tendina, così come anche la posizione verticale del display. «Il sistema deriva da quello impiegato in campo militare, mai usato fino ad ora nell’industria automobilistica» dichiara Murray Dietsch, Direttore Programmi Land Rover, che aggiunge: «il nostro Brand è impegnato nella prevenzione degli incidenti riducendo le possibili distrazioni del pilota. Il sistema col quale l’HUD presenta le informazioni evita al guidatore la necessità di distogliere lo sguardo dalla strada, costituendo quindi un passo importante nel percorso Land Rover verso il veicolo intelligente del futuro». L’HUD può da oggi essere ordinato sulla Evoque. Grazie al prezzo competitivo, all’efficiente gamma di motori benzina e diesel, al sistema 4x4 ‘On-Demand’ Active Driveline ed alla trasmissione automatica a 9 rapporti ZF, l’Evoque continua a collezionare premi in tutto il mondo. *luca@my-home.biz 24oreNews

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A CASA DI…

Tutti in piazza... SU ANTENNA 3 CON SABRINA MUSIANI A cura di LUCA MEDICI*

C Tutte le domeniche dalle 16.00 alle 19.00 Voci in Piazza è una trasmissione “casareccia” musicale. Il termine Casareccio nasce da una realtà spontanea, un gioco in diretta tra pubblico e presentatrice, una trasmissione dove se si sbaglia qualcosa non serve giustificare l’errore in quanto il pubblico/gli artisti e la presentatrice stessa vogliono mantenere la propria spontaneità e genuinità. Gli artisti cantanti / ballerini che ne fanno parte cambiano di puntata in puntata e si alternano con canzoni e balli tutti accompagnati dall’allegria e dal sorriso del pubblico.

hiamarla tv locale è troppo poco. Antenna 3, negli anni, ha sempre saputo dimostrare come abbia avuto invece un ruolo principale, portando nelle case dei lombardi quell’allegria e quella varietà di trasmissioni che poco ha da invidiare alle reti principali. Questo mese ho voluto intervistare Sabrina Musiani, vulcanica conduttrice, ma non solo, di “Voci in Piazza” e “Canta Lombardia”, due contenitori di musica folcloristica, barzellette e detti popolari (stupendi quelli raccontati in dialetto milanese), band di successo, interviste, tanta voglia di stare con la gente... ma con semplicità. Da circa un mese all’interno di “Canta Lombardia” c’è anche uno spazio per la buona cucina, regionale si intende, con sfumature e varianti direttamente suggerite dai telespettatori. In compagnia di Sabrina troviamo anche il “suo papà mu-

sicale”, Enrico Musiani e Giancarlo Caiani, proprietario del Rasciada Club di Castelsardo (Sardegna), dove il pubblico delle due trasmissioni è abituato ad andare a fare vacanze. Da qualche anno infatti, l’ultima settimana di settembre, lo staff di “Voci in Piazza” fa la chiusura di stagione con serate divertenti, condite di sola buona musica. Adesso però lasciamo spazio all’intervista. Com’è cominciata la tua carriera televisiva? Per anni e anni sono stata ospite in molte trasmissioni locali, questa realtà meravigliosa che amo molto. Ho avuto la fortuna di partecipare a qualche trasmissione RAI e Mediaset cantando qualche mio brano (scaricato da YouTube una miriade di volte dai miei fan che amo molto). Nel 2002 ho iniziato a presentare “Casa Musiani”, in onda in diretta ogni sabato sera su Canale 6, frequenza gestita dalla stessa


Antenna 3, un salottino di intrattenimento musicale alternato a chiacchiere e risate. Poi mi è stata affidata la conduzione di “Voci in Piazza”, ideata per accontentare il nostro pubblico “casereccio”, quelle persone che amano ascoltare musica attuale e “d’annata”. Insieme a me c’è anche la valida presenza di due pilastri della canzone italiana, Giancarlo Caiani, fantastico cantate melodico con una esperienza artistica che parte dagli anni 60 ad oggi ed Enrico Musiani, mio padre artistico, cantante all’italiana con ben 3 dischi d’oro alle spalle. Com’è nata l’idea di creare trasmissioni di successo come “Canta Lombardia” e “Voci in Piazza”? Per quanto riguarda “Voci in Piazza” in realtà è nata dal Direttore di Antenna 3, Fabio Ravezzani, che voleva una trasmissione semplice, diretta, veloce, spiritosa, con tante canzoni e poche chiacchiere… lo abbiamo subito accontentato con una trasmissione giocosa ed educata, con l’umiltà di piacere alla casalinga e a coloro che vogliono passare una piacevole domenica pomeriggio o sera con musica e ballo. Mentre Canta Lombardia è una trasmissione sempre richiesta dal Direttore, nata dal semplice fatto che voleva una trasmissione prettamente lombarda, per mantenere vive le origini e le tradizioni di questa regione. Siete in onda tutte le settimane. Qual è la forza della vostra presenza così costante? Sì, siamo in onda la domenica pomeriggio con “Voci in Piazza” dalle 16:00 alle 19:00 e dalle 20:30 alle 23:00 mentre con “Canta Lombardia” il sabato sera e il lunedì sera dalle 20:30 alle 23:00. La forza sta semplicemente nel-

In apertura: Enrico Musiani e Giancarlo Caiani (colonne portanti di “Voci in Piazza” e “Canta Lombardia”; sopra: Sabrina Musiani

l’essere una famiglia. Chi ci segue da sempre ha avuto modo di affezionarsi a noi, ai visi che vedono costantemente… ti dirò di più, quando manchiamo ci scrivono chiedendoci come mai non siamo andati in onda e se stiamo tutti bene, insomma le famiglie lombarde mi hanno adottata come se fossi una loro nipotina! Fare televisione oggi… Com’è cambiato il pubblico e cosa cerca? Penso che non sia cambiato molto dalla prima televisione al giorno d’oggi, il mitico Mike Bongiorno si

Tutti i sabati dalle 20.30 alle 23.00 Canta Lombardia è un programma basato su un percorso musicale Lombardo che vedrà protagoniste tutte le nostre città, con canti popolari, dialettali, tanto Folklore e cabareth. Conduce Sabrina Musiani detta “Cesira” con la partecipazione di Walter Di Gemma, cantautoreraccontastorie milanese e tanti altri artisti provenienti da tutta la Lombardia .

proponeva all’italiano in maniera molto semplice e diretta, allegro e pronto a sorridere con le sue gaffe… noi stiamo proponendo la buona tv, quella appunto nata con i grandi personaggi che purtroppo vanno scomparendo. Le grandi emittenti ora propongono reality e trasmissioni non sempre dal tono educato. Ho sempre sostenuto il bon ton come arma vincente e credo fermamente che dovremmo educare al bello chi ci segue assiduamente, non dare loro volgarità, mantenendo così una trasmissione pulita. Saluta i nostri lettori, magari suggerendo come partecipare alle vostre trasmissioni… Ringrazio tutti coloro che ci seguono, nonostante il mio essere matta e le mie mille papere (che non vengono mai tagliate!) perché sono loro i veri protagonisti di queste trasmissioni. Senza di loro io non sarei nessuno, così come le nostre trasmissioni che crescono di puntata in puntata. Mi scuso se non riesco ad accontentare tutti quanti, ma gestire canzoni e cantanti non sempre è semplice. Se volete partecipare come pubblico alle nostre trasmissioni basta semplicemente seguirle e chiamare il numero che compare in sovrimpressione, ricordo loro che per partecipare non si paga nulla, basta prenotare e venire con la voglia di ballare e ascoltare buona musica…un abbraccione forte, anzi, più forte ancora… la vostra Sabrina. Come avete visto la “sprintosa” Sabrina ci ha lasciati con un invito, ma vi ricordo che anche noi di “Milano 24orenews” saremo in diretta per voi sabato 8 e domenica 9 novembre... vi aspettiamo a braccia aperte, naturalmente “in piazza”! *luca@my-home.biz 24oreNews

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in ITALIA…

CESARE CREMONINI

CESARE CREMONINI Dove: Bari - Palaflorio Viale Archimede Quando: 9 novembre Del maggio 2013 “La teoria dei colori” (4° album della sua discografia solista), che include i vari singoli “Il comico (sai che risate)”, “Una come te” e “La nuova stella di Broadway”.

SUBSONICA

SUBSONICA Dove: Torino - Palaolimpico Corso Sebastopoli 123 Quando: 13 novembre La band torna con un disco e un tour nei più importanti palasport. Nella loro musica l’elettronica, il dub, la dance e il rock si mixano in un insieme unico e originale.

BIAGIO ANTONACCI

CLAUDIO BAGLIONI

ANASTACIA Dove: Padova - Gran Teatro Geox Via Giuseppe Tassinari, 1 Quando: 1 novembre - ore 21:30 Una voce assolutamente inconfondibile che ti cattura, che ti fa venire i brividi. Dal suo esordio ha pubblicato 5 album e una raccolta, vendendo circa 85 milioni di dischi in tutto il mondo.

BIAGIO ANTONACCI Dove: Rimini - Stadium 105 Piazzale Renzo Pasolini, 1c Quando: 23 novembre A metà aprile dell’altr’anno è uscito l’undicesimo album in studio “Sapessi dire no” lanciato dal singolo “Ti dedico tutto”. CLAUDIO BAGLIONI Dove: Roma - PalaLottomatica Piazzale Pier Luigi Nervi, 1 Quando: 28 novembre Una voce e “Dieci dita”, quelle che scorrono sui tasti del pianoforte e toccano le corde della chitarra e che rappresentano altrettanti modi di raccontare un’avventura fatta di successi straordinari e grande musica.

KASABIAN

ANASTACIA

CARTELLONE CONCERTI


Inizio concerti ore 21.00

NE REPUBLIC

MARINA REI

LENNY KRAVITZ

a MILANO KASABIAN Dove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 1 novembre Band indie-rock britannica con 5 album all’attivo (4 in studio e uno dal vivo), ultimo dei quali “Velociraptor!” (settembre 2011) anticipato dal singolo “Switchblade Smiles”. FRANCO BATTIATO Dove: Teatro Nazionale Via Giordano Rota, 1 Quando: 3 novembre Il Maestro torna con “Apriti Sesamo Live”, tour a supporto del nuovo album d’inediti “Apriti Sesamo” (suo 28°), uscito a ottobre e anticipato dal singolo “Passacaglia”. LADY GAGA Dove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 4 novembre - ore 19:30 Partito lo scorso 4 maggio dal Nord America, dopo aver attraversato Stati Uniti e Canada con decine di tappe tutte sold out, Lady Gaga ha cominciato a girare il mondo col suo quarto tour in carriera a supporto del terzo album di inediti Artpop.

LADY GAGA

FRANCO BATTIATO

NOVEMBRE

MARINA REI Dove: Biko Club Via Ettore Ponti, 40 Quando: 6 novembre In attività dal 1987 con un repertorio dance e lo pseudonimo Jamie Dee, il cambiamento nel 1995 con “Sola” dai ritmi soul-acid-jazz, la consacrazione l’anno dopo a Sanremo con “Al di là di questi anni”. E la svolta, sempre a Sanremo, ma nel 1999, con “Un inverno da baciare”. Il suo album più recente è “La conseguenza naturale dell’errore” (2012), suo 8° album d’inediti. PFM - PREMIATA FORNERIA MARCONI Dove: Gran Teatro Linear4ciak Viale Puglie/Via Tertulliano Quando: 6 novembre La rock band torna con “Stati di Immaginazione” e altri grandi successi. Con loro sul palco Lindsay Kemp (il grande mimo, regista e coreografo famoso per il suo contributo ai tour di David Bowie, Genesis e Kate Bush), Mel Collins (King Crimson), Le Orme, Agorà e I Fiaba. LENNY KRAVITZ Dove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 10 novembre Cantautore, polistrumentista,

produttore discografico ed attore statunitense, è considerato uno degli artisti pop rock di maggior successo della storia della musica, con più di 30 milioni di dischi venduti. Nella sua musica si ispira ad artisti come John Lennon, Jimi Hendrix, Elton John e Prince. PAOLO NUTINI Dove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 15 novembre Nato e cresciuto in Scozia, da papà di origine toscana e mamma inglese, all’ultimo Festival di Sanremo aveva conquistato tutti cantando Scream-Funk My Life Up, ma soprattutto con la sua struggente interpretazione di Caruso di Lucio Dalla. ONE REPUBLIC Dove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 17 novembre - ore 19:30 Quintetto statunitense altrock che s’è fatto conoscere nel 2007 col singolo “Apologize” remixato da Timbaland (oltre 7 milioni di copie vendute nel mondo). A inizio 2013 è uscito il terzo album “Native” con “Feel again”, “If I lose myself” e “Counting Stars” i singoli estratti.

STEFANO BOLLANI Dove: Blue Note Via Pietro Borsieri, 37 Quando: 19 novembre L’eclettico artista milanese proporrà una serata di “piano solo”, il suo terreno preferito che gli dà modo di dar libero sfogo all’improvvisazione interagendo col pubblico. EMMA MARRONE Dove: Mediolanum Forum Assago, Via G. Di Vittorio, 6 Quando: 25 novembre La giovane cantante pugliese in febbraio ha fatto uscire una special edition dell’album d’esordio “A me piace così” (ottobre 2010), aggiungendovi “Arriverà” (meritato 2° posto a Sanremo coi Modà) e i 2 inediti “Io son per te l’amore” e “Per sempre”. PAOLO CONTE Dove: Conservatorio G. Verdi Via Conservatorio, 12 Quando: 27 e 29 novembre L’album più recente risale al 2011, la raccolta “Gong-Ho” con 18 brani del passato (ma con una nuova versione di “Via con me”) e l’inedita “La musica è pagana”. FRANCESCO RENGA Dove: Teatro degli Arcimboldi Viale dell’Innovazione, 20 Quando: 29 novembre L’artista friulano a febbraio 2013 ha pubblicato la sua prima raccolta, “Fermoimmagine”, contenente oltre ai suoi principali successi il brano presentato a Sanremo 2012 (“La tua Bellezza”) e 3 inediti. 24oreNews

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HI TECH NEWS di ALBERTO ZONNA

SWEETIE Internet è uno strumento dalle potenzialità infinite ma può rivelarsi anche decisamente pericoloso, un “luogo” dove ogni giorno si nascondono anche migliaia di pedofili in cerca di una nuova preda. E proprio per contrastare la sempre più dilagante cyber-pedofilia è nata Sweetie (Dolcezza), la riproduzione in 3D, decisamente realistica, di una bambina filippina di 10 anni, creata in laboratorio alcuni anni fa (dall’organizzazione olandese Terre Des Hommes) dopo mesi di lavoro e animata da operatori che la mettono in relazione con gli uomini che la cercano proprio “come se fosse vera”. Nel corso di circa un anno di attività, sono stati circa 1000 gli uomini in 71 paesi che Sweetie è riuscita a scovare, fino alla prima condanna (in Australia) di un pedofilo, pochi giorni fa.

INBOX La nuova posta, appena annunciata dal team Gmail, rivoluzionerà il concetto di posta elettronica? Non sostituisce Gmail ma sarà un’applicazione separata, costruita comunque sopra il servizio di posta elettronica di Google per catalogare i propri messaggi e renderli più semplici da trovare e organizzare. Attualmente Inbox è accessibile solo su invito, nonostante l’app sia facilmente reperibile su Android e iOS. Per utilizzarla è necessario, almeno per ora, un invito speciale: per richiederlo, dovrete inviare una mail all’indirizzo inbox@google.com e una mail di risposta vi confermerà che sarete “in lista”.

LINKEDIN ECONOMIC GRAPH

Trovare un lavoro negli ultimi anni è diventata un’impresa difficile, soprattutto in Italia, ed è questo che spinge molti giovani a trasferirsi all’estero, per trovare un lavoro adatto alle proprie competenze e la propria indipendenza economica. Utile soprattutto per i professionisti e le aziende che cercano dipendenti qualificati, può rivelarsi ‘Economic Graph’, nuovo progetto presentato dal social network LinkedIn, che raccoglie i dati presi da circa 175 milioni di profili della piattaforma creando una mappa, relativa ad USA ed Europa, dei diversi lavori più ricercati nei rispettivi Paesi, spaziando dal campo medico all’ingegneria, ma anche settore energetico, finanza, marketing, computer e tanto altro ancora.

AR-CODE È una piattaforma mobile gratuita basata sull’uso della Realtà Aumentata, la tecnologia che sovrappone contenuti digitali agli oggetti del mondo reale. Cattura i contenuti da qualsiasi genere di supporto stampato o fisico (dalla pagina di un quotidiano alla locandina di un film, da un’insegna a un’etichetta, a un edificio), per farceli vedere direttamente sullo schermo del nostro dispositivo. Scaricata l’applicazione, si inquadra il supporto, si fa il download del contenuto e in pochi secondi si può iniziare a interagire con la varietà di video, suoni, giochi, informazioni che appaiono in realtà aumentata sul nostro device. 36

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Marco Malvaldi IL TELEFONO SENZA FILI (Sellerio) Tornano i quattro vecchietti del Bar Lume da mesi “inoperosi”; dalle loro parti non ammazzano più nessuno e con loro torna la bella e giovane commissaria Alice Martelli che ha un nuovo caso per le mani. Un nuovo giallo di misteri, partite a briscola e comicità. Lo scrittore pisano, ex chimico, strizza l’occhio al costume dei nostri tempi e al mondo del web e dei social.

Libri scelti per voi

Chiara Gamberale ARRIVANO I PAGLIACCI (Mondadori) Allegra Lunare è una ventenne romana che sta traslocando dalla casa in cui ha vissuto fin dalla nascita. Prima di lasciare l’appartamento, decide di scrivere una lettera ai nuovi inquilini, per raccontare la sua storia e quella della sua famiglia, cercando di racchiudere in pochi ricordi i suoi vent’anni e gli eventi che l’hanno portata verso questo cambiamento.

Benedetta Parodi MOLTO BENE (Rizzoli) Velocità, fantasia e praticità sono gli ingredienti più importanti per preparare una buona cena e sono gli elementi fondamentali di questo nuovo libro di Benedetta Parodi, che spiega come si possono creare meraviglie in cucina anche se disponete solo di 15, 30, 45 minuti o poco più. Tutte le ricette sono organizzate in base al tempo di preparazione e troverete sempre quella che vi sarà utile.

Sophia Loren IERI, OGGI, DOMANI, LA MIA VITA (Rizzoli) Sophia Loren “aprendo” la sua autobiografia ha scritto: «Se penso alla mia vita, mi sorprendo che sia tutto vero. Una mattina mi sveglierò e capirò di aver solo sognato. Non è stato facile. È stato bello, è stato duro, ne è valsa la pena. Il successo ha un peso, che bisogna imparare a gestire. Nessuno te lo insegna; la risposta, come sempre, sta dentro di te».

Marco Klinger – Rodolfo Colarizi LA CHIRURGIA PLASTICA IN 600 RISPOSTE (Sperling & Kupfer) Plasmare il corpo per realizzare il proprio ideale di bellezza, cancellando le imperfezioni e i segni dell’età: chi non l’ha mai sognato? Questo è uno dei compiti della chirurgia plastica, complessa specialità medica che si occupa del nostro fisico, sia dal punto di vista estetico che ricostruttivo. Due aspetti che quotidianamente migliorano la qualità della vita delle persone e donano risultati gradevoli e naturali. Chi desidera sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica è spesso incerto e intimidito; molte domande che vorrebbe porre al medico durante il primo appuntamento svaniscono ancor prima di essere formulate. Questo libro risponde ai numerosi quesiti che sono stati posti al Dr. Klinger durante la sua carriera professionale, con un linguaggio comprensibile a tutti. 24oreNews

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COME STAI?

BIOMAXIMA Rigeneriamo la pelle del volto e del corpo

COSA MANGIO DOPO L’ALLENAMENTO? Quando ci alleniamo il nostro corpo perde energie, le fibre muscolari sono le più sollecitate, perdiamo glucosio e tanta acqua, è necessario integrare le riserve perse assumendo carboidrati come cereali, fette biscottate, frutta, pane, come suggerito da molti studi medici. La quota di carboidrati equivale attorno ad 1 gr di carboidrati per kg di peso corporeo; quella di proteine varierà dai 15 ai 30 gr totali a seconda del tipo di sport. Qualche esempio? Per una persona di 70 kg che pratica uno sport aerobico (corsa, nuoto, ciclismo): 70 gr di carboidrati + 15 gr di proteine. Per uno sport misto (calcio, basket, pallavolo, tennis...): 70 gr di carboidrati + 20-25 gr di proteine, mentre per uno anaerobico (pesi, alzate di potenza): 70 gr di carboidrati e 30 gr di proteine. Per quanto riguarda le proteine, che non possono mai mancare, è preferibile consumare carne bianca, meglio se di pollo o tacchino. Bene anche il tonno o il pesce perché hanno pochi grassi e si possono cucinare in maniera leggera. Possiamo una volta alla settimana sostituire questi alimenti con i legumi (ricchi di proteine). Molti chiedono se dopo l’allenamento è possibile fare uno spuntino. La risposta è certamente sì sempre stando attenti a cosa si assume. Bene la frutta secca, noci, nocciole, portano la giusta energia placando il senso di fame (potete prepararvi un mix di frutta secca da contenere in appositi sacchettini in modo da averli pronti dopo l’allenamento). Bene fette biscottate con marmellata o miele, un frutto e uno yogurt. Bene pane bianco e prosciutto magro. Anche se siete molto stanchi evitate di assumere zucchero, meglio una semplice banana! Grazie per avermi seguito, alla prossima. Jaquelin Lendorf Polanco Fitness Trainer www.caribesoundfitness.it www.jackiechannel.tv

Dall’alto: Jaquelin Lendorf Polanco e Sergio Noviello

Un’innovativa strategia per il ringiovanimento della pelle basata su di una biorivitalizzazione cutanea a base di acido jaluronico ad alto peso molecolare, aminoacidi, vitamine e oligoelementi, somministrati insieme mediante sottilissimi aghi con tecnica a micropomfi a differenti livelli di profondità per un’azione tridimensionale. Questo sistema curativo contrasta e previene l’invecchiamento cutaneo ed è caratterizzata da una forte azione idratante, tonificante e ristrutturante, che opera con particolare efficacia sui fibroblasti e sullo stimolo antiossidante contro i radicali liberi. Il trattamento è ambulatoriale. Modesto arrossamento e qualche leggera ecchimosi rappresentano le leggere conseguenze del post trattamento. Basteranno quattro sedute, una ogni trenta giorni, per permettere di ristabilire l’equilibrio della pelle, un maggior grado di compattezza, turgore ed elasticità. Indicata sia per il volto (Biomaxima Face) che per altre zone del corpo (Biomaxima Body) interessate da ipotonicità o rilassamento. Oggi rigenerare volto e corpo è possibile grazie a Biomaxima.

Dott. Sergio Noviello Chirurgo estetico specialista in microchirurgia www.milanoestetica.it 24oreNews

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I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 40

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SPECIALISTA IN PEDIATRIA OMEOPATA UNICISTA Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it

A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA

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iei cari lettori, in questo periodo ho avuto la fortuna di occuparmi di alcuni ragazzi che, oltre ad avere problemi fisici, avevano anche difficoltà caratteriali e di studio. Di alcuni ho già parlato nei miei precedenti articoli e, con mia grande gioia, tutti - ma proprio tutti - sono stati promossi. Alcuni di loro hanno superato l’esame di maturità, compreso un ragazzo che proprio negli ultimi mesi ha contratto una mononucleosi acuta e di lunga durata. La mononucleosi è una malattia che di solito passa inosservata o viene confusa con una faringo-tonsillite, solo in pochissimi casi si manifesta come malattia acuta e lunga che comporta sempre grande stanchezza e apatia, con l’impossibilità di svolgere qualunque tipo di attività fisica e mentale. Oggi vi parlerò di Biagio, un ragazzo di 22 anni al 3° anno di Ingegneria Energetica. Biagio viene da una cittadina pugliese. La sua è una buona e affettuosa famiglia, la sua resa scolastica è sempre stata ottima e il padre lo definisce un bravissimo ragazzo. Dal punto di vista fisico è affetto da alcune allergie e una costipazione cronica. Ama molto

studiare, ha la necessità di approfondire e di conoscere bene qualunque materia ed è abituato ad eccellere negli studi come è avvenuto negli anni del liceo. L’impatto con il Politecnico, però, è stato duro. La frequenza è obbligatoria per lezioni e laboratori, rimane quindi poco tempo per studiare ogni materia d’esame nel modo approfondito che gli era abituale. Al terzo anno non aveva ancora finito gli esami del secondo. Il suo vissuto era di grande scoraggiamento, avendo maturato la convinzione che non sarebbe riuscito negli studi e nella vita professionale, deludendo la sua famiglia. Era sempre molto preoccupato per i suoi sintomi fisici, pensando a gravi malattie. Il suo rimedio, ‘Lycopodium Clavatum’ ha guarito i suoi disturbi fisici e gli ha fatto accettare il suo modo di essere, consentendogli di studiare senza sensi di colpa. Per un laboratorio si è proposto come capogruppo per fare un progetto di statistica, ha avuto come voto 28 conquistando la completa approvazione del suo professore. È molto sereno e prosegue i suoi studi con soddisfazione. Questa è l’Omeopatia Unicista. Ristabilisce la salute fisica e l’armonia interiore. Se siete incuriositi e volete approfondire potete leggere “Il Piccolo Vademecum di Omeopatia” on line nella sezione “Salute e Benessere” del sito www.24orenews.it.


COME STAI?

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er controllare il dolore cronico si usano trattamenti diversi che agiscono in modo complementare. La strategia vincente è infatti quella in grado di integrare le differenti terapie fra loro, per esaltare l’efficacia di ognuna contenendone gli effetti collaterali. Immaginiamo di poter regolare la percezione del dolore come il volume della radio. Con la manopola “stato mentale” possiamo controllarne intensità e qualità. Se il male fosse troppo forte e martellante, per renderlo meno fastidioso si potrebbe cercare di alzare la soglia percettiva modificando i nostri processi mentali. Come accade quando siamo distratti da qualcosa che ci interessa. Ma se la mente è libera di concentrarsi sulle sensazioni fisiche ed il malessere psicologico, il disagio può diventare insopportabile. È ormai noto come fattori culturali ed emotivi modifichino la percezione della sofferenza. Il dolore può quindi essere opportunamente controllato agendo anche su emozioni, motivazioni e aspettative, e quindi le metodiche di intervento psicologico fanno parte di una moderna e corretta strategia di trattamento. La cura psicologica può essere più o meno strutturata: ad alcuni pazienti è

Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

LIBERARE LA MENTE

DAL DOLORE

utile un rapporto solido con il proprio medico, altri invece necessitano di un approccio più specialistico che utilizza le metodiche della psicoterapia. In terapia del dolore lo scopo è concentrare l’attenzione su aspetti di vita gratificanti e lontani dalla sofferenza, controllare ansia, depressione e stress, e modificare i comportamenti e le abitudini sbagliate conseguenti alla persistenza del dolore. In alcuni casi sono utili strategie di tipo immaginativo che permettono di raggiungere il rilassamento fisico e psichico, come il training autogeno. In altre situazioni si ricorre con successo alla terapia cognitivocomportamentale o al biofeedback. Il training autogeno sviluppa le abilità di rilassare i muscoli e la mente. Inizialmente guidato dal terapeuta, il paziente successiva-

mente raggiunge il rilassamento profondo in totale autonomia. Con la terapia cognitivo-comportamentale attraverso il colloquio il terapeuta indaga e mette in discussione le convinzioni e i comportamenti sbagliati del paziente riguardo alla propria sintomatologia. Il biofeedback è invece un processo di apprendimento spontaneo. L’addestramento prevede l’uso di strumenti di registrazione che misurano gli effetti sull’organismo dei processi emotivi attraverso sensori collegati alla cute. Lo strumento ripropone mediante segnali visivi e uditivi l’intensità di parametri come sudorazione, temperatura o tensione muscolare, e il paziente utilizza tali informazioni per modificare in un secondo tempo e in modo autonomo il proprio stato mentale. 24oreNews

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IL SESSUOLOGO

«Il sesso senza amore è un’esperienza vuota, ma fra le esperienze vuote è una delle migliori!»

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arola di Woody Allen. E se antropologicamente la sessualità istintiva, scissa dal sentimento, era prerogativa maschile, mentre la sessualità affettiva era tipicamente femminile, oggi le cose sembrano cambiate. A partire dall’introduzione della pillola contraccettiva, che ha definitivamente separato la sfera della procreazione dalla sessualità, anche le donne hanno cominciato ad avere accesso ad una sessualità ludica, spesso disgiunta dal sentimento. Ecco quindi la comparsa dell’ “amico di letto”, ribattezzato dagli anglosassoni “friendship with benefit”, una figura che sta tra l’amico e l’amante, da chiamare al “bisogno” e con il quale si intrattiene una relazione puramente fisica senza un particolare coinvolgimento emotivo. Appagante? Forse lo sarà per chi non ha ancora trovato la propria isola felice. L’amore sembra rimanere infatti il più potente afrodisiaco per la coppia, e la complicità e l’intesa gli ingredienti principali per una sessualità appagante. Amore da non confondere con dipendenza come spiega Willy Pasini: «La passione amorosa è un sentimento che coinvolge il soggetto senza travolgerlo e libera una tale energia che modifica la quotidianità dell’innamorato. Altra cosa è quando la passione si trasforma in una dipendenza dal partner, qui non c’è più passione ma ossessione che può essere altamente distruttiva». Di questo ma non solo si parlerà nel Convegno dal titolo “Sesso, sensi e sentimenti” organizzato da A.I.S.P.A. (Associazione Italiana di Sessuologia e Psicologia Applicata) che si terrà il prossimo 21 novembre a Milano. L’amore è Dr.ssa Milena Passigato Psicologa - Sessuologa clinica

un freno o un valore aggiunto per la sessualità? È possibile risvegliare i sensi assopiti dopo anni di convivenza? Quanto conta l’olfatto nella scelta del partner? Possono le microespressioni facciali rivelarci l’autenticità dei sentimenti? A queste e ad altre domande si cercherà di dare una risposta attraverso l’esposizione dei più recenti studi scientifici sui temi correlati al rapporto tra sesso, sensi e sentimenti.

SESSO, SENSI E SENTIMENTI Seminario: 21 novembre 2014 | ore 8.30 Sesso, Sensi e Sentimenti A.I.S.P.A. Via Marostica, 35 – Milano Presidente Prof. Willy Pasini Info: www.aispa.it

m.passigato@abcsessuologia.it

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L’ERBARIO MAGICO

CREDENZE POPOLARI Protagonista di una favola dei fratelli Grimm e di diverse storie e credenze popolari, questa pianta sarebbe stata l’unica (secondo una leggenda medioevale) a dare riparo alla Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto e per questo il ginepro fu benedetto dalla Vergine. La tradizione popolare ha sempre attribuito al ginepro il potere di tenere lontane malattie, streghe e spiriti maligni, per questo i suoi rami venivano appesi alle porte delle stalle per preservare la salute del bestiame, venivano posti sul tetto delle case appena costruite e Greci e Romani li bruciavano come fossero incensi per purificare l’aria.

IL GINEPRO

PIANTA “BENEDETTA” A cura di MARIKA DE BONIS

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ianta molto diffusa in Italia, il ginepro è sempre stato considerato dalla medicina popolare un rimedio naturale per la cura di diversi disturbi. Le sue bacche, dette anche galbuli, possono essere consumate quotidianamente in varie forme: infusi o tisane, capsule, lozioni o pomate. L’olio essenziale è perfetto per un massaggio rilassante ed emolliente, soprattutto se unito a quello di mandorle o di jojoba. La rivista medica ‘Pharmacognosy Research’ afferma che le bacche di ginepro sono grandi antiossidanti per il corpo che possono aiutare a contenere i radicali liberi, che sono spesso responsabili di molte malattie. Queste bacche hanno proprietà antibatteriche, antivirali, diuretiche e antisettiche piuttosto potenti e in generale sono considerate molto utili per alleviare condizioni di salute associate a reni, vescica o tratto urinario. In cucina, il ginepro era molto amato già al tempo dell’antica Roma e Apicio lo indicava come spezia indispensabile nella

cucina di un cuoco e ottimo sostituto del pepe. Le bacche del ginepro hanno un sapore acidulo (il nome deriva dalla parola celtica ‘juneprus’ che significa ‘acre’) per questo smorzano bene cibi forti come la selvaggina e i crauti; sono molto apprezzate anche per insaporire preparazioni di patate o pesce al cartoccio. Il ginepro è anche molto utilizzato nella preparazione di alcolici (ad es. l’acquavite) - facendo fermentare il succo delle bacche e quindi distillando - e per fare liquori tramite distillazione dello spirito sulle bacche (gin). Il legno, molto profumato, è frequentemente scelto per affumicare i salumi (è il caso del rinomato speck del Trentino) e posto nei forni a legna per dare aroma al pane durante la cottura. Attenzione! In tutte le sue forme, il ginepro non dovrebbe essere mai assunto in gravidanza e qualora si soffrisse di varie patologie a carico dei reni. Per tutte le informazioni sulle controindicazioni, gli effetti collaterali e le interazioni con i farmaci, è bene consultare il proprio medico.


NON SOLO 4 ZAMPE

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nche se le temperature di questi giorni sono lontane dal farci pensare ad un inverno rigido imminente, è importante ricordarsi che il freddo si nasconde dietro l’angolo e sarà pronto a colpire anche i nostri amici animali. Sì, perché ovviamente anche loro patiscono il “cambio stagione” e come noi, quindi, devono essere protetti al meglio in base alle loro esigenze individuali. Oltre ai più comuni amici a quattro zampe, di cui abbiamo finora ampiamente parlato, molti di noi hanno avuto, almeno una volta, un animaletto da gabbia: dal semplice canarino ai più sofisticati uccelli esotici, come i pappagalli, per non dimenticare i piccoli criceti, porcellini, coniglietti, ecc... Le gabbie con questi piccoli amici sono spesso posizionate all’esterno dell’abitazione, in balcone o in giardino, e pertanto bisogna proteggerle dalle temperature più rigide. Un semplice sistema è quello di utilizzare dei fogli di plexiglass (acquistabili presso un qualsiasi ferramenta o fai da te) da tagliare nelle giuste dimensioni e applicare intorno alla gabbia, su tre lati della stessa e nella sua parte superiore, usando un semplice filo verde da giardinaggio, o spago. In questo modo gli animaletti saranno riparati dalle

A cura di GLORIA MAURI

PREPARIAMOCI ALL’INVERNO correnti d’aria più rigide e potranno meglio sopportare le basse temperature. Che dire, poi, delle tartarughe d’acqua o da terra, oggi molto comuni? Queste tenere creature sono solite andare in letargo da ottobre-novembre fino a primavera: come possiamo aiutarle? Se vivono in casa non preoccupiamoci eccessivamente, perché essendo nate e cresciute in cattività, a seguito delle variazioni di umidità e temperatura cadranno in stati di sonnolenza ed inappetenza simili, ma non paragonabili a quelli del vero letargo. Diversamente dobbiamo comportarci con le testuggini o tartarughe d’acqua che vivono all’aria aperta, nel giardino del condominio o in un piccolo laghetto. Lasciamo che le nostre bestiole tra-

scorrano il periodo del letargo negli spazi da loro scelti, ma siamo vigili per controllarne il peso, la salute e che il luogo sia riparato e sicuro. Possiamo riporre le testuggini in una grossa cassetta (di legno o cartone) riempita parzialmente con terriccio pulito e umido, ricoperto con uno strato di foglie, giornali o trucioli di legno. Per le tartarughe acquatiche un laghetto profondo almeno un metro e un diametro non inferiore a due sarà l’ideale, in modo che l’acqua possa raffreddarsi gradualmente. È importante identificare la razza delle tartarughe per determinare il modo migliore per far passare loro la fredda stagione. Il letargo di questi animali non è strettamente necessario e può rappresentare una minaccia per la loro salute, per cui è bene consultare in ogni caso un veterinario. 24oreNews

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VIAGGI NEL MONDO

RIO DE JANEIRO

A cura di ELENA FOSSATI

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CIDADE MARAVILHOSA

dagiata poco a nord del Tropico del Capricorno nel punto di incontro di tre catene montuose con l’Oceano Atlantico, Rio de Janeiro, la “Cidade Maravilhosa”, porta d’accesso al Brasile è per molti la città più bella e spettacolare del pianeta. Le spiagge di Copacabana e Ipanema, il Cristo Redentor, il Pan di Zucchero, la Floresta Tijuca (la più grande foresta all’interno di un’area urbana) e il celeberrimo Carnevale di Rio, sono solo alcune delle attrazioni turistiche più famose al mondo. Una popolazione di 11 milioni di persone, i carioca vivono tra colline dalle curve inverosimili e acque che si affacciano invadenti nell’entroterra della metropoli. Foreste lussureggianti che ricoprono il territorio al lato delle seicento favelas e delle cime dei grattacieli; lagune che contendono al mare i riflessi del cielo; spiagge oceaniche che disegnano mondi differenti in un universo più vasto; una vita culturale che non ha uguali in nessun’altro luogo del mondo. Un popolo, quello carioca, che si distingue per la sua bellezza e la sua grande voglia di vivere. Inaugurato il 12 ottobre 1931, il Cristo Redentore è una delle massime attrazioni del Brasile intero, visitato ogni anno da milioni di turisti. Con i suoi 38mt di altezza e oltre 1000t di peso, la maestosa statua liberty di Gesù si affaccia dai

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710 metri di altezza della cima del Corcovado (montagna simbolo di Rio de Janeiro). Il panorama che si gode all’ombra della statua è inimmaginabile. Dal 2007 il monumento è entrato nel circolo delle 7 meraviglie del mondo moderno. ll Pan di Zucchero (Pão de Açucar in portoghese) è una montagna dalle linee che emozionano. Le sue pareti di roccia salgono dal terreno, arrivano fino alla cima alta 396 metri slm e riscendono prepotentemente per tuffarsi nel blu del mare di Rio. È il luogo più romantico di Rio de Janeiro: salire con la funivia del Pan di Zucchero (di fabbricazione italiana) è un’esperienza mozzafiato. Ai piedi della montagna si svolgono numerose attività fisiche come il trekking, l’arrampicata e la pesca, senza contare che a Praia Vermelha (davanti all’accesso alla funivia) si possono fare molti sport da spiaggia. Per quanto riguarda la tintarella, i tuffi e gli sport acquatici, a Rio c’è l’imbarazzo della scelta. Decine di spiagge per tutti i gusti: sabbia fina e scogli, spiagge con hotel (Copacabana e Ipanema) e grandi palazzi che affacciano sull’oceano e calette appartate, arenili dalle acque calme e altri dalle onde impetuose, tranquille spiagge per le famiglie e spot per il kitesurf e il surf, spiagge insulari e anche una spiaggia per il naturismo. Vacanze da non perdere.




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