Milano 24orenews Gennaio 2013

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Anno 3 - Gennaio 2013 • Periodico di Cultura e Società

CLAUDIA GERINI

“Illumina” il Torino Film Festival DARIA PESCE

La mia vita «è un cassetto aperto»



EL RATTIN LUCI IN GALLERIA Leggende milanesi a cura di PAOLO PIVETTI

“Tlac!” Uno scatto e via! Sospinto da una potente molla, el rattin (in milanese il topolino) si lanciava con un sibilo nella sua corsa velocissima lungo le pareti dell’Ottagono, al centro della Galleria Vittorio Emanuele. Cos’era el rattin? Era un geniale meccanismo che correva su minuscole rotaie emettendo una fiamma alimentata da un piccolo serbatoio di spirito, e passando accendeva una dopo l’altra le seicento fiammelle dell’illuminazione a gas. La fiamma del velocissimo marchingegno, che era simile a un mini locomotore e correva in alto lungo le pareti che fanno da base alla gran cupola in vetro dell’Ottagono, assumeva, vista da giù, le sembianze

di una lunga, guizzante coda di topo, da cui il nome affettuoso di “rattin”. Il rito si ripeté ogni sera per molti anni, da quel lontano 5 settembre 1867, giorno d’inaugurazione della Galleria Vittorio Emanuele. E ogni sera all’imbrunire una piccola folla di curiosi salutava con un applauso la sibilante corsa del rattin e il brillare festoso di quella corona di luci che s’accendevano. Ma c’è un antefatto a questa storia, ed è la nascita della Galleria. Tutto cominciò negli anni dell’Unità d’Italia. In una Milano in grande espansione e ristrutturazione urbanistica, che si preparava a sfidare i tempi nuovi della modernità, si sentì il bisogno di un collegamento diretto tra il Duomo e la Scala, eliminando il dedalo di antiche viuzze e malsani vicoli che ancora sopravvivevano. Il con-

corso internazionale indetto dal Comune fu vinto da Giuseppe Mengoni, giovane architetto bolognese, con un progetto grandioso che, oltre alla galleria, includeva anche la ristrutturazione di tutta l’area che poi sarebbe diventata l’attuale piazza del Duomo. Pare che il progetto originale prevedesse una Galleria più bassa, e che il volume sia stato aumentato abusivamente, in corso d’opera, dalla società britannica cui erano appaltati i lavori. Di fatto, l’allora sindaco, Antonio Beretta, a seguito di una violenta campagna di stampa alimentata anche dal pauroso deficit del bilancio comunale, a galleria ultimata si dimise. Le vicende umane oggi sono dimenticate; la Galleria nel suo splendore resta, ed è uno dei monumenti più ammirati e fotografati di Milano. 24oreNews

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Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 3 - No. 1 Gennaio 2013

IL PERSONAGGIO

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Daria Pesce: «Vivo in un cassetto aperto»

ARTE E CULTURA

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Teatro alla Scala: Notre-Dame de Paris, Nabucco Falstaff Cartellone teatri Victor Togliani: fantasie in punta di matita L’Arte di Graziano Pastori Cartellone mostre

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Anticipazioni Moda Donna P/E 2013 Milano Moda Uomo A/I 2013-14

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“32 ricette” per un sorriso Scegliamo il “Panino Giusto” Sport Movies & TV 2012 VI Concorso Magda Olivero 37 artisti in mostra al “Bagutta” Bollicine… in galleria Ambrogini d’oro 2012

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Arriva il supermercato del futuro

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Cartellone concerti

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Il mondo del “Jamaica”

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Dalai Editore Libri

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Anno nuovo… influenza nuova I rimedi dell’omeopatia Allergico o intollerante?

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Nocciolo: pianta sacra

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Il salotto in cucina

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“Giallo Milano”: vince la qualità San Valentino sul Lago Maggiore

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“Trenta” e lode al Festival di Torino San Marino: Sofia incanta il Titano

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Alla scoperta dell’Oman

MILANO & FASHION

MILANO SI RACCONTA

6

EXPO CHE VERRÀ SPETTACOLO a ar ujw oF an uli Gi

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LOCALI STORICI MILANO DI CARTA

COME STAI?

GIARDINI MAGICI GOURMET

FILM FESTIVAL

VIAGGI NEL MONDO


In copertina: Claudia Gerini fotografata da Nick Zonna

Gennaio 2013 Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Hanno collaborato Marie Bordet Andrea Colombo Riccardo Lagorio Giuseppina Lisa Manno Cristiano Messina Angela Minutillo Giovanna Moldenhauer Paolo Pivetti Maria Helena Polidoro Simona Tomaselli Rosanna Turconi Pubblicità, Promozione Pubbliche Relazioni Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Andrea Colombo Carlo Kauffmann Edizioni Le Roy srl redazione@24orenews.it www.24orenews.it Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagine - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl Chiuso in Redazione il 10 Gennaio 2013

LA FAVOLA DELLE “VALENTINE” CONTINUA Che meraviglia le Valentine! Forse non tutti sanno che in questo giorno specialissimo, il 14 febbraio, oltre un miliardo di persone si cimentano a scrivere frasi piene di sentimento, di speranze, di nuovi desideri. Un vero universo umano che consente di collocare questa giornata di festa, seconda solo al Santo Natale per invio di biglietti d’auguri. Cartoline e bigliettini romanticissimi dal tema amoroso, spedite dai pretendenti alla dama desiderata, fin dall’epoca vittoriana. Una tradizione anglosassone che risale alla metà del 1800 ma che rivive ogni anno negli innamorati meno giovani e in quelli giovanissimi che, pur avvalendosi anche di strumenti più moderni come sms o e-mail, non disdegnano le antiche usanze. San Valentino è anche occasione di regali, piccoli o grandi, da donare per suggellare una proposta d’amore, oltre ai sempre graditi fiori, cioccolatini e cene romantiche a lume di candela. Questa festa del “cuore” viene anche da più lontano, infatti già nel ‘400 gli innamorati si scambiavano oggetti, vere e proprie creazioni, cuori sagomati, lavori di pizzo, ricami, scritti d’amore, definiti “Valentine”. Tutto ciò che avviene oggi non ha cambiato la tradizione e si può ben dire che la favola romantica delle Valentine continua… anche nel nostro supertecnologico 2013! Carlo Kauffmann 24oreNews

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IL PERSONAGGIO


Daria Pesce

«VIVO IN UN CASSETTO APERTO» Intervista a cura di ALESSANDRO TRANI

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na donna di successo. Una professione scelta non certo tra le più facili. Oltre 40 anni di appassionate battaglie premiate sin dall’inizio da grandi soddisfazioni in Italia e all’estero, un amore per Milano e per l’Italia, ma anche una grande ammirazione per il Portogallo, lo straordinario Paese che le ha chiesto di rappresentarlo in veste di Console Onorario. Stiamo parlando di Daria Pesce, avvocato esperto di diritto penale, tra i difensori ‘storici’ di Mediaset ed ex legale di Nicole Minetti al “processo Ruby” e della CIA nel caso Abu Omar. Come Console onorario della Repubblica del Portogallo (in Lombardia e Trentino-Alto Adige) si occupa di intrattenere i rapporti con le istituzioni pubbliche italiane e portoghesi, favorire le relazioni commerciali, turistiche e imprenditoriali tra i due Paesi, nonché di sviluppare le relazioni culturali e artistiche. Siamo andati ad intervistarla nel suo studio, a due passi dal Tribunale di Milano, per conoscerla più da vicino. Chi è Daria Pesce? Ci parli di sé. Io vivo di battaglie. Ho improntato la mia vita su una battaglia volta al-

la difesa dei diritti altrui, amo la democrazia e la libertà, valori che ho sempre fortemente sostenuto. Così ho trascorso 43 anni di professione, con grande passione per il mio lavoro. Sinceramente, non ho guadagnato cifre folli, perché ritengo che anche la Giustizia debba essere equa nelle spese. Ho anche svolto molte attività di volontariato, attività culturali per il Consolato e tante altre cose che quasi fatico a ricordare… Oggi voglio difendere i miei diritti. Mi sono candidata nelle liste regionali come Consigliere con Gabriele Albertini, in quanto ritengo sia davvero una persona corretta e mi ricordo di lui come uno dei migliori sindaci che Milano abbia mai avuto. Uno dei nostri comuni obbiettivi è far smettere alla gente di “rubare” ai cittadini e di rendere pubbliche tutte le spese sostenute dalla Regione. Insomma, cercherò di fare “un po’ di pulizia”, se mi verrà consentito. Sono una persona libera, ho avuto un figlio da sola, riconoscendolo con il mio nome, una vita professionale soddisfacente fin dall’inizio, dei clienti eccezionali: era diverso anni fa ma io sono una donna battagliera… Avvocato penalista, una scelta non facile… certo non ci è arrivata per caso Pura passione. Mio nonno, mio pa-

dre, nessuno nella mia famiglia era avvocato. Sin da bambina ho imparato diverse lingue e ho cominciato, appena laureata, a lavorare come civilista alla Baker & McKenzie, appassionandomi sempre più (per loro sfortuna!) al diritto penale. Un amore nato sin dai tempi dell’università, un amore corrisposto. Mi piace difendere coloro che subiscono delitti contro la libertà: di parola, di pensiero, di opinione ma anche la libertà sessuale, soprattutto delle donne. Mi capita anche di occuparmi di omicidi, di cose diverse, complicate, intriganti, che portano a contatto con una realtà più vera, spesso più cruda e violenta di quanto uno possa mai immaginare. Certo è che ignorare il “male di vivere” che pervade la nostra esistenza altro non fa che renderlo più forte. Trovo appassionante vivere ogni giorno quei “casi” che la gente è abituata a vedere nei film e nei telegiornali: volente o nolente ti riporta a contatto col mondo reale, il che male non fa. Una donna di successo come lei, approva l’idea che anche nei CDA delle aziende quotate debba esserci la regola del 50% di presenza femminile? Una legge che ritengo assolutamente retrograda e – mi perdoni – 24oreNews

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IL PERSONAGGIO

quasi sessista. Io ho fatto una battaglia contro i parlamentari che l’hanno proposta, una battaglia televisiva dicendo che si trattava di un mera sciocchezza, quasi come dire che le donne devono avere una quota “garantita” dallo Stato perché da sole non sarebbero capaci di arrivare. Ogni donna può affermarsi con disciplina, lavoro e intelligenza: io sono l’esempio storico di una che si è fatta da sola. È Console Onorario del Portogallo in Regione Lombardia e Trentino Alto Adige. Che significato ha per Lei e… come arrivata al Portogallo? L’ex ambasciatore poi diventato viceministro del governo Portoghese mi chiese se volevo diventare Console, sapendo che parlavo bene il portoghese. Io avevo detto di no - come faccio sempre - poi per convincermi mi ha detto che non ci sono moltissimi portoghesi in Italia e quindi il mio impegno non sarebbe stato enorme. Dunque, mi sono innamorata del Portogallo, Paese di una bellezza stupefacente, di una grande discrezione ma di un’altrettanto grande ospitalità. Mi è piaciuto tanto da studiarne la storia, la letteratura… insomma è diventata una grande passione. Dove ha imparato il Porto8

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ghese? In Brasile. Ho vissuto a Rio de Janeiro parte dell’infanzia e della mia adolescenza, dai 7 ai 17 anni: lì ho imparato la lingua e soprattutto la cultura carioca. Spesso mi viene detto che non parlo il “vero” portoghese, poiché l’idioma brasiliano è quasi un dialetto. Comunque, non ho mai avuto alcuna difficoltà con la lingua. Le istituzioni del nostro Paese non valorizzano mai abbastanza il nostro prezioso Patrimonio Culturale. Che cosa ne pensa? Molto spesso le nostre istituzioni capiscono poco di tutto, anche perché c’è una larghissima parte della classe politica che è di livello molto basso. Siamo un Paese meraviglioso con una grande cultura, una vera miniera d’arte e storia, sapori e tradizioni, ma non c’è una tutela adeguata per questo autentico patrimonio. Se voi andate in Portogallo, c’è un amore per la Cosa Pubblica che qui non esiste. Anzi, mi lasci dire che mentre in Portogallo la “cosa pubblica” è considerata come se fosse di tutti e quindi tutelata e rispettata, da noi la “cosa pubblica” è vista come se non fosse di nessuno, e quindi quasi ignorata, o peggio. Ci vorrebbe una nuova Italia? Certo, questo discorso non vale per l’intera penisola, vero è però che necessitiamo di cambiare non solo la politica ma l’intera impostazione mentale di noi tutti. In Portogallo vedete cosa sono i musei: una questione di cultura, del legislatore del parlamentare… e

di tutta la gente… una cosa che da noi non esiste, non c’è, purtroppo, una grande sensibilità per la cultura. Una classe politica scadente non ne capisce il valore economico e non valuta quanta offerta di lavoro soprattutto per i giovani, può venire dal mondo dei beni culturali. Sono i giovani che fanno la nuova Italia, e a loro mi rivolgo: mantenete l’eccellenza italiana che tanto ci invidiano all’estero. Per Lei che viaggia in tanti paesi del Mondo, come viene vista Milano? Milano è vista come una città internazionale, forse l’unica in Italia. Ovviamente, a voler cercare, qualcosa da migliorare lo si trova sempre… Si avvicina il traguardo EXPO 2015 e l’opinione pubblica sembra divisa fra entusiasti e perplessi. Secondo lei? Nessuna perplessità. Credo che sia una grande opportunità, così come credo che Milano sarà perfettamente in grado di gestire la complessità di Expo 2015, inclusa l’accoglienza che sarà determinata del grande afflusso di persone in città e nell’hinterland. Chiaramente, trovo che avere una tale opportunità comporti non solo la possibilità ma il dovere di sfruttarla. Altrimenti rischiamo la solita figura “all’italiana” che tanto ci incollano addosso i nostri vicini europei. Grazie avvocato non le rubiamo altro tempo. Avete visto entrando nel mio studio nella stanza di fronte dietro quella porta scorrevole, il mio team di collaboratori richiede la mia presenza, abbiamo un processo importante alle porte. In sala riunioni si parla di “liste” e di elezioni regionali ed essendo candidata …devo assolutamente partecipare alla riunione. Come vi avevo detto parlando di me… «vivo in un cassetto aperto».



ARTE E CULTURA

NABUCCO NOTRE-DAME DE PARIS Direttore Paul Connelly Coreografia e libretto Roland Petit Dal 10 Febbraio al 5 marzo Produzione Teatro Bol’šoj, Mosca Durata spettacolo: 2 ore inclusi intervalli Esmeralda, Quasimodo, Frollo e Phoebus: quattro grandi personaggi, perni di una vicenda dalle forti tinte drammatiche e passionali. Il Corpo di Ballo ne sottolinea, quasi come un coro antico, le dinamiche. E sullo sfondo, presenza silente ma incombente, testimone e attrice di questo dramma, la cattedrale. Notre-Dame de Paris, ispirato al romanzo di Victor Hugo, musica di Maurice Jarre, le scene di René Allio e i famosissimi costumi di Yves Saint-Laurent, torna alla Scala dopo oltre dieci anni dalle ultime rappresentazioni, a celebrare, ancora una volta, Roland Petit, la sua vena artistica, la capacità evocativa e di sintesi nel far emergere i nuclei essenziali della vicenda. È il trionfo della sua idea di spettacolo come creazione totale: danza, scene, costumi, musica, teatralità.

APPUNTAMENTI FEBBRAIO - MARZO

3 Febbraio: 10 - ore 15.00; 14, 16,19, 21, 23 - ore 20.00 3 Marzo: 1, 5 - ore 20.00

Giuseppe Verdi Direttore Nicola Luisotti Regia Daniele Abbado Dall'1 al 20 Febbraio Nuova produzione Teatro alla Scala Durata spettacolo: 3 ore e 35 minuti inclusi intervalli

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n Verdi frustrato e disperato incontra una sera l'impresario della Scala Bartolomeo Merelli il quale gli consegna il libretto di Temistocle Solera pregandolo e quasi obbligandolo a prenderlo in considerazione. Verdi non vuole leggerlo ma, vista l'insistenza dell'impresario, lo ritira e si reca verso casa. «Mi rincasai e con un gesto quasi violento, gettai il manoscritto sul tavolo, fermandomisi ritto in piedi davanti. Il fascicolo cadendo sul tavolo stesso si era aperto: senza sapere come, i miei occhi fissano la pagina che stava a me innanzi, e mi si affaccia questo verso: “Va, pensiero, sull’ali dorate”». Catturato incomincia a leggere il testo e la sua mente inizia a produrre le melodie che sosterranno il testo dell'opera. Il resto va da sé. «Con questa opera si può dire veramente che ebbe principio la mia carriera artistica», sono le parole che il Maestro scrisse a Giulio Ricordi nel 1879 in una ben nota lettera-autobiografia che contribuì non poco al “mito” del Nabucco (in origine "Nabucodonosor") come “prima” opera del prossimo venturo “vate del Risorgimento”. Con Nabucco, la cui prima ebbe luogo alla Scala il 9 marzo 1842, il talento verdiano si rivelò appieno.

APPUNTAMENTI FEBBRAIO

3 1, 3, 5, 9, 13, 15, 20 - ore 20.00; 17 - ore 15.00


«Tutto nel mondo è burla. L’uom è nato burlone» (Falstaff, Atto III)

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algrado la pancia immensa, la scarsa igiene e la calvizie avanzata, il cavaliere Falstaff ritiene che il suo fascino di soldato-filosofo resista intatto agli attacchi del tempo. E corteggiando due signore - “allegre” secondo Shakespeare, ma in sostanza molto per bene - reca loro un’offesa che verrà vendicata con un paio di brutti scherzi. Falstaff è Giuseppe Verdi l'ultima opera di Giuseppe Verdi. Il libretto di Arrigo Direttore Daniel Harding Boito fu tratto da “Le allegre comari di Windsor” di Regia Robert Carsen Shakespeare, ma alcuni passi furono ricavati anche Dal 2 al 12 Febbraio da “Enrico IV”, il dramma storico nel quale per la Nuova produzione Teatro alla Scala prima volta era apparsa la figura di Sir John Falstaff. Durata spettacolo: 2 ore e 42 La prima ebbe luogo il 9 Febbraio 1893, al Teatro minuti inclusi intervalli alla Scala, con la direzione del maestro Edoardo Mascheroni. Ha aperto le stagioni operistiche del massimo teatro milanese nel 1921, 1936 e nel 1980. Per la commedia “britannica” che tenne compagnia a un Verdi quasi ottantenne si è fatta una scelta molto in linea. Innanzitutto dirige l’opera Daniel Harding, il massimo direttore inglese del momento. Molto “british” anche l’ambientazione - ideata dal geniale Robert Carsen (il regista del recente Don Giovanni) – che si svolge nel mondo della “caccia alla volpe” degli anni cinquanta del Novecento. Per l’obeso cavaliere-millantatore ci sono Bryn Terfel e Ambrogio Maestri, due principi del palcoscenico, le cui argute e irresistibili interpretazioni di Falstaff sono già entrate nella storia.

FALSTAFF

APPUNTAMENTI FEBBRAIO

3 2, 6, 8, 12 - ore 20.00 24oreNews

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CARTELLONE TEATRI TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI SIDDHARTA, THE MUSICAL Liberamente tratto dall’omonimo libro di Herman Hesse e romanzato dalla cantautrice e regista IsaBeau, Siddharta, racconta la continua ricerca verso l’illuminazione da parte di un principe destinato alla sola bellezza che, spogliandosi delle sue vesti, lascia il suo castello dorato per scoprire la vera essenza della vita e le ragioni della sofferenza. Un susseguirsi di quadri ed emozioni forti e coinvolgenti, accompagnato da un intreccio di musiche indiane dell’epoca con le sonorità moderne unite ai suoni di strumenti musicali etnici. Dal 7 al 17 febbraio ALDO GIOVANNI E GIACOMO A sette anni dal successo di Anplagghed, lo spettacolo dal vivo campione assoluto di incassi per la stagione teatrale 2005-06, il trio delle meraviglie torna a esibirsi dal vivo in un nuovo imperdibile show teatrale. La regia del loro attesissimo ritorno è affidata ad Arturo Brachetti, il più grande trasformista del mondo, già curatore di lavori teatrali di successo del trio. Dal 21 febbraio al 17 marzo TEATRO ELFO PUCCINI Sala Shakespeare ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare Romeo e Giulietta, quinto "Shakespeare" dell'Elfo, è il capostipite di una linea artistica abbracciata dalla compagnia che racconta con testi, sia classici che contemporanei, lo scontro/incontro tra vecchie e nuove generazioni. La prima versione, che debuttò nel 2008 nella magica cornice del Teatro Romano di Verona, vede nell'edizione 2013 un cast per lo più rinnovato 12

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da giovani interpreti. Dal 29 gennaio al 24 febbraio Sala Fassbinder LA DONNA CHE SBATTEVA NELLE PORTE di Roddy Doyle con Marina Massironi Dall’omonimo romanzo dell'irlandese Roddy Doyle, il regista Giorgio Gallione ha tratto un intenso monologo per l'attrice nota al grande pubblico per la sua lunga collaborazione artistica con Aldo, Giovanni e Giacomo. Marina qui si confronta con un ruolo drammatico e con un tema tra i più delicati e attuali, gli abusi subiti dalle donne tra le mura domestiche, ma senza rinunciare del tutto alle armi dell'ironia e "disegnando un ritratto di donna difficile da dimenticare". Dal 5 al 24 febbraio TEATRO LITTA L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA di Luigi Pirandello Pubblicata nel 1923, è una commedia in un solo atto presentata inizialmente da Pirandello con il titolo “La morte addosso”. Il protagonista è un uomo dal destino segnato: questa condizione personale, fatale e inaspettata, lo spinge a riflettere sul mistero della vita tentando di penetrarne la sua essenza e il suo mistero. Fino al 10 febbraio TEATRO MANZONI IL GIOCO DELL’AMORE E DEL CASO di Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux con Paolo Briguglia, Antonia Liskova, Francesco Montanari, Fabrizia Sacchi Portato al successo nel 1730 dagli attori della Comédie italienne, è un gioiello della drammaturgia settecentesca che ha in sé il germe della grande tradi-

zione del teatro “all’italiana”. Attraverso uno stile gradevole e raffinato il teatro di Marivaux si sofferma a descrivere le mille sottigliezze dell'amore: al suo sorgere o nelle sue ambigue metamorfosi, nel suo urtarsi con le convenzioni sociali e mondane. Una classica commedia degli equivoci. Fino al 17 febbraio TIEFFE TEATRO MENOTTI OCCIDENTE SOLITARIO Compagnia Gli Ipocriti Ambientato nella cattolicissima Irlanda, è uno spaccato di vita reale inquietante e cinico. In un mondo immerso nella crudeltà, nell’aggressività e nella disperazione, i rapporti tra i personaggi sono portati all’estremo e il dramma diventa una commedia nera, dove il delirio e la stravaganza sono tessuti delicatamente attraverso un umorismo eccentrico e ironico. Al centro della pièce due fratelli in eterno conflitto per la recente morte del padre, nell'impossibilità di vivere senza dispute e aggressioni in un’atmosfera quotidiana fatta di litigi e piccole vendette. Fino al 10 febbraio TEATRO NUOVO MI SCAPPA DA RIDERE con Michelle Hunziker Se esistesse una favola di Michelle Hunziker, comincerebbe con una risata. La brillante e solare show-girl ride e fa ridere nel raccontare la propria 'favola', ironizzando su di sè e sulla sua carriera. Nello spettacolo Michelle si mette in gioco del tutto: in versione intimista, sexy, comica, invecchiata, ritoccata e come da inizio carriera - di schiena. E naturalmente mentre fa tutto questo, come sempre… le scappa da ridere! Dal 6 al 10 febbraio

UNA VITA DA STREGA con Bianca Guaccero e Francesco Venditti L’intreccio è il tipico della commedia degli equivoci a più personaggi, dove lei è una strega caduta dal cielo che deve redimersi da qualche errore del passato, causato dal suo temperamento. Una metafora divertente sul rapporto tra un uomo e una donna, alle prese con la diversità e gli scherzi di uno strano e bizzarro destino. La storia prende spunto da un filone fortunato del rapporto di un uomo normale con una donna un pò speciale: da Mary Poppins a Tutti insieme appassionatamente, Ho sposato una strega e Vita da strega. Dal 12 al 24 febbraio TEATRO SAN BABILA GL’INNAMORATI di Carlo Goldoni con Isa Barzizza, Selvaggia Quattrini, Stefano Artissunch Commedia divertente e romantica che racconta l'amore di due giovani: Eugenia, appartenente alla nobiltà milanese decaduta e Fulgenzio, rappresentante della ricca borghesia. Opera ricca di situazioni tipiche della commedia dell'arte, che critica la società dell'epoca e indaga le sfumature psicologiche tipiche dell'amore. Dal 12 febbraio al 3 marzo TEATRO PICCOLO STREHLER IL PANICO di Rafael Spregelburd La storia di una strana famiglia alle prese con un’eredità chiusa in una cassetta di sicurezza di cui è stata smarrita la chiave, le vicende di un’agente immobiliare che non riesce ad affittare un appartamento infestato dagli spiriti e un ensemble di ballerine che sta provando un nuovo spettacolo diventano una, mille, centomila chiavi che aprono altrettante porte dalle quali spiare l’indecifrabile commedia umana. Fino al 10 febbraio


INDIRIZZI TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI Viale dell’Innovazione, 20 SIDDHARTA, THE MUSICAL Orari: gio-sab 21.00; dom 16.00 ALDO GIOVANNI E GIACOMO Orari febbraio: 21, 23, 25, 26, 27, 28 ore 21.00 TEATRO ELFO PUCCINI Corso Buenos Aires, 33 Sala Shakespeare Orari: mar-sab 20.30; dom 16.30 Sala Fassbinder Orari: mar-sab 21.00; dom 15.30 TEATRO LITTA Corso magenta, 24 Orari: mar-sab 20.30; dom 16.30 TEATRO MANZONI Alessandro Manzoni, 42 Orari: mar-sab 20.45; dom: 15.30 TIEFFE TEATRO MENOTTI Via Ciro Menotti, 11 Orari: 21.00; mer 19.30; dom 17.00 TEATRO NUOVO Piazza San Babila, 1 Orari: mar-sab 20.45; dom 16.00 TEATRO SAN BABILA Corso Venezia 2/A Orari: mar-sab 21.00; sab anche 16.00; dom 15.30 e 19.30 TEATRO PICCOLO STREHLER Largo Greppi, 1 Orari: mar-sab 19.30; mer-ven 20.30; dom 16.00

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ARTE E CULTURA

«La mia immagine per la Milano dell’Expo? Posizionerei dei razzi interstellari sotto il Duomo per farlo decollare, antica astronave che porta Milano nel futuro» (Victor Togliani)

FANTASIE

IN PUNTA DI MATITA A cura di STEVEN THOMAS

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ittore, scultore, scenografo, costumista, musicista, illustratore malato di fumetti di fantascienza, costruttore di astronavi, “seguace” di Stanley Kubrick… Victor Togliani è questo e molto altro ancora, ma prima di tutto figlio d’arte: un nonno marmista e scultore e il padre Mario pittore geniale, che diede il nome allo storico locale “Giamaica” di via Brera a Milano, che tra gli anni ’50 e ‘60 era il rifugio di intellettuali, giornalisti, artisti. L'amore per l'arte come eredità e una passione sfrenata per gli universi che non esistono: viaggiatore che non viaggia, poiché ogni realtà è meno intensa e affascinante del sogno di quella realtà, del suo desiderio. «Per anni – spiega Victor Togliani - mi sono dedicato alle illustrazioni pubblicitarie, sono stato dunque nello stretto "presente" ma poi mi sono svin-

colato. Amavo già la fantascienza e i lavori che offrivano questa contaminazione. Così ho continuato su quella strada». Classe 1951, l’artista vive e lavora a Milano, con la moglie Paola e la figlia Biancanives, in una casa-atelier che è molto più simile a un set di Cinecittà: vi puoi trovare un’astronave che pende dal soffitto realizzata con i pezzi di due televisori e una miriade di modelli di armi spaziali, mini robot e oggetti di scena o il plastico di una visionaria città alla Blade Runner. Ama moltissimo Milano, ma Victor ha nel cuore anche un’altra città: Mantova. Colpa delle radici: suo padre, mantovano, comprò negli anni ‘60 una casetta in uno dei vecchi vicoli di Mantova. «Tutte le estati, da ragazzo, mi ritrovavo a passare molto tempo in città - racconta - e me ne sono innamorato. Conservo ancora quella casa, nel centro storico. E anche un bel pò di amici».


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Elaborazione grafica a cura di Steven Thomas


ARTE E CULTURA

UN MUSEO PER L’AUTO DI NIRVANA Togliani ci conduce dietro le quinte di una vita dominata dalla curiosità e dal bisogno di sfide sempre nuove con la matita in mano: dalla realizzazione di importanti copertine di libri di fantascienza, fantasy e thriller per Mondadori, a quelle di album per Ricordi e Baby Records (da Elton John a Benny Goodman), dalle campagne pubblicitarie ai videoclip per “Rondò Veneziano” e alla collaborazione con Gabriele Salvatores - per il quale ha realizzato i veicoli, le armi e gli oggetti di scena nel celebre film Nirvana (1997) - sino alle scenografie del cartoon Aida degli alberi di Guido Manuli, che molti ritengono abbia ispirato il kolossal americano Avatar di James Cameron, viste le innumerevoli coincidenze. «Quando finimmo le riprese del film Nirvana – ricorda Togliani - proposi alla troupe tecnica di fare una mostra sul film, ma non mi diedero ascolto. Poi arrivò un giornalista che mi chiese di fare una mostra al Castello Sforzesco: portammo nella loggetta tutte le automobili e nel sotterraneo i bozzetti, gli oggetti e altri materiali di scena». A grande richiesta, seguirono tappe in altre città (Lucca, Ferrara…). «Le auto erano state create con materiali deperibili per durare qualche ora, il tempo delle riprese… invece andarono in giro per quasi 3 anni. Avevano bisogno di essere protette, con dei capannoni, ma alla fine ho dovuto demolirle». Tutte tranne una. Alcuni materiali di Nirvana, infatti, erano 16

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stati donati dallo stesso Togliani al Museo Nazionale del Cinema di Torino: l’auto di Solo (il personaggio interpretato da Diego Abatantuono) e la stazione di rifornimento. L’auto, ideata da Victor a partire dallo chassis del maggiolino della Volkswagen, ha il futuribile motore, collocato sul retro della vettura, costituito da televisori, ventole e computer. È una vettura piccola e buffa, e si inserisce di diritto nella tradizione delle funny-car che hanno caratterizzato la storia del cinema. Grazie ad un accordo di collaborazione siglato con il Museo Nazionale del Cinema, il Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” ha esposto i materiali del fantascientifico film, restaurati per l’occasione, a partire dallo scorso 28 dicembre. IN VIAGGIO SENZA VIAGGIARE Per Victor Togliani, i mondi da inventare sono infiniti. Armato di matita e pc ha attraversato i secoli senza temere le insidie di entità aliene o mostri preistorici. Ha creato città avveniristiche e dato forma a universi paralleli. Negli anni le tecniche sono cambiate. «Un tempo facevo i disegni iperrealistici con l'aerografo. Adesso, per descrivere in poche parole il mio lavoro, direi che elaboro immagini fotografiche con il computer, partendo da un tema predefinito. Il concetto si è ribaltato. Prima facevo sembrare un disegno una fotografia mentre ora è l'immagine che appare straordinariamente simile al disegno. Il pc è un importante strumento, comunque è la mente che crea».



ARTE E CULTURA Freddo inverno. 2011. Vinilico su tela. Cm. 120x110

OPERE CHE PARLANO

LE LINGUE DEL MONDO A cura di ANDREA COLOMBO

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na considerazione che il maestro Graziano Pastori fa spesso parlando delle sue straordinarie tele. Pastori nasce a Rho 74 anni fa, si forma artisticamente a Roma presso l’Istituto d’Arte, ha tenuto fino ad oggi decine di mostre personali sia in Italia che all’estero operando prevalentemente negli Stati Uniti. Abbiamo incontrato Pastori nel suo studio e siamo rimasti colpiti dalla forza e dalle mille tonalità di colori che si coglievano guardando le numerose tele che davano una simpatica nota di “disordine” nell’atelier. Visto il nostro stupore, Pastori ci ha subito voluto spiegare che l’arte non è altro che il diario di una generazione che passa durante il tempo che vive. Molti pittori hanno cercato

Ascoltero la tua storia. 2011. Vinilico su tela. Cm. 90x100 18

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di dipingere la società, altri hanno tentato di dipingere l’arte. Il grande momento è venuto quando hanno deciso di dipingere… semplicemente dipingere. «Nei miei ultimi quadri non c’è casualità, ma determinazione del gesto sulla tela. In realtà - ci confessa - dipingi come se ogni pennellata potesse essere l’ultima...». «Sono sempre in qualche punto del quadro, mi muovo nel suo spazio ma sento subito l’esigenza di uscirne se perdo di vista quello che volevo fare». Graziano Pastori fa dell’arte una ragione assoluta di vita. Dall’esperienza figurativa dei primi anni è venuto gradualmente a contatto con l’arte degli action painters e dell’espressionismo astratto, per approdare infine all’interazione tra i materiali più disparati (sabbia, catrame, giornali…). L’artista ci lascia regalandoci

Un’estate fa. 2011. Vinilico su cartone riportato su tela. Cm 70x100


In alto a sinistra: Roma 1964 - Immagine Tempera su tela. Cm. 60x90; sopra: Il potere è volere. 2011. Vinilico su tela. Cm. 100x70; a sinistra: Paesaggio genetico. 2006. Polimaterico su tela. Cm. 80x70

Sotto: Pittura 2011 Vinilico su tela. Cm. 100x90

un pensiero che porteremo con noi, nella cornice dei ricordi di questo piacevolissimo incontro: «tutto quello che possiamo sperare è di mettere ordine in noi stessi. La cosa principale è sapere che in fondo la verità non esiste. Esiste solo l’onestà». Prima di congedarci diamo ancora uno sguardo alle sue opere e capiamo perché sia stato definito un pittore che ha il gusto del bello. Si vede chiaramente che la bellezza con la quale dialoga è quella del colore e del segno. Usciamo dallo studio pensando a come racconteremo ai lettori di questo nostro viaggio nell’affascinante “mondo a colori” di Graziano Pastori: l’unica cosa certa è che chiuderemo il nostro servizio con l’aforismo letto su una parete dello studio “chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere”.


CARTELLONE MOSTRE FEBBRAIO WOW SPAZIO FUMETTO La Fabbrica di Carosello La pubblicità televisiva che unì l’Italia Una mostra-evento dedicata alla storia di Carosello, il mitico programma televisivo che per vent’anni, dal 1957 al 1977, ha tenuto compagnia agli italiani, diventando un vero e proprio fenomeno di costume e quindi specchio animato della società di quegli anni. Un viaggio che si snoda tra ricordi e preziose testimonianze per la prima volta esposte al pubblico in omaggio a quel gruppo di pionieri della comunicazione che fu appunto la “Fabbrica di Carosello”, dai fratelli Pagot (il cui mitico Calimero compie 50 anni) a Bruno Bozzetto, da Paul Campani ad Armando Testa. In mostra pupazzi, modellini, sagome, giochi, dischi, bozzetti, disegni originali, cimeli, giornali dell’epoca, documenti d’archivio, lettere private e naturalmente tanti, tanti caroselli! Dall’8 febbraio al 14 aprile PALAZZO MORANDO Angiolo D’Andrea Disegnatore, illustratore e pittore, Angiolo D’Andrea ha lasciato a Milano numerosi segni del suo passaggio, come i suggestivi e raffinati mosaici del Caffè Camparino in Galleria Vittorio Emanuele, le sontuose decorazioni di Palazzo Berri Meregalli, il palazzo incantato di Via Cappuccini, progettato dall’architetto Giulio Ulisse Arata, e poco fuori città, i delicati affreschi di Villa Erba, sul lago di Como... L'esposizione, a cura di Luciano Caramel, richiama l'attenzione sul valore formale, estetico e poetico dell'opera del pittore, grafico e incisore friulano Angiolo D’Andrea (1880 – 1942), protagonista della vivace stagione artistica milanese dei primi decenni del Novecento. In 20

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mostra circa 150 opere tra dipinti, disegni e decorazioni di architettura, fra cui i cartoni per il mosaico del bar Camparino in Galleria Vittorio Emanuele, che D’Andrea eseguì fra il 1900 e il 1930. La mostra è un progetto di Fondazione Bracco in collaborazione con Comune di Milano e con la partecipazione di Skira Editore. Fino al 17 febbraio

nali: dai vasi a figure rosse etruschi agli amuleti fallici di epoca romana, dai disegni di Piero Fornasetti alle fotografie di Carlo Mollino e di Ettore Sottsass, dal divano Mae West di Salvador Dalí fino al sorprendente e provocatorio “The Great Wall of Vagina” di Jamie McCartney, formato dai calchi dei genitali di 400 donne. Fino al 10 marzo 2013

Giochi da salotto, giochi da osteria nella vita milanese dal 1500 al 1800 Il primo piano di Palazzo Morando ospita la più grande selezione di giochi da tavolo in Italia a cura di Alberto Milano. Circa 150 gli esemplari esposti, fra cui stampe, cartelle e tavolieri in arte povera, matrici da stampa, libri, opuscoli, bandi, attrezzi per il gioco, testimoni delle mode figurative che caratterizzarono i giochi più diffusi a Milano tra il XVI e l'inizio del XIX secolo. La mostra è promossa e realizzata dall’Assessorato Cultura, Moda, Design del Comune di Milano in collaborazione con Edizioni Gabriele Mazzotta. Fino al 3 marzo

PALAZZO REALE Costantino - 313 d.C. Una mostra straordinaria che celebra il 17° centenario dell’emanazione a Milano nel 313 d.C. da parte dei due Augusti Costantino e Licinio - dell’editto di Milano, altresì conosciuto come Editto di Costantino, o “Editto di Tolleranza”. Tale pronunciamento sanciva, per decreto, il diritto di libertà di culto e quindi la liceità del cristianesimo e di ogni altra fede religiosa in tutto l’impero romano. Il percorso espositivo in Palazzo Reale si articola in sei sezioni che approfondiscono con più di 200 preziosi oggetti d’archeologia e d’arte, tematiche storiche, artistiche, politiche e religiose: dalla Milano capitale imperiale, alla conversione di Costantino, ai simboli del suo trionfo. Sono evidenziati i protagonisti dell’epoca, l’esercito e i suoi armamenti, la corte, i preziosi oggetti d’arte e di lusso. Un’importante sezione della mostra è dedicata a Elena, madre di Costantino, imperatrice e santa, per mettere in risalto la singolarità di questa figura femminile all’interno della corte imperiale e della storia della Chiesa. Fino al 17 marzo 2013

TRIENNALE DESIGN MUSEUM Kama Sesso e Design Una grande mostra che analizza il rapporto tra eros e progetto. Fin dal titolo, che rievoca il dio indiano del piacere sessuale, dell'amore carnale e del desiderio, Kama prova a fare i conti con uno dei fantasmi più esasperati, ma al contempo più rimossi, della contemporaneità. Cuore della mostra è una rassegna che rintraccia radici storiche, mitiche e antropologiche per arrivare fino ai giorni nostri, con oltre 200 fra reperti archeologici, disegni, fotografie, oggetti d’uso e opere di artisti e designer internazio-

MUSEO DEL 900 SPAZIO MOSTRE Collezionare il Novecento La donazione Gian Ferrari L’iniziativa rientra nel ciclo di appuntamenti dedicati a importanti

collezioni private dell’arte del Novecento, allestite rievocando la casa del collezionista e ricercando il rapporto tra opera e arredo tipico della dimora privata. In questa prima occasione verrà presentata la donazione di oltre venti opere del ‘900 delle sorelle Gian Ferrari intitolata a Claudia Gian Ferrari. Fino al 17 febbraio 2013 MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA Tecnologie che contano Alan Turing tra macchine e computer Una mostra dedicata alla storia del calcolo automatico e dell’informatica. Vengono presentati i momenti più significativi, i personaggi più rappresentativi, le macchine e le innovazioni tecnologiche più importanti che l’hanno caratterizzata. Il computer è diventato di fatto uno strumento imprescindibile della nostra quotidianità: ad Alan Turing dobbiamo la formalizzazione del principio di funzionamento degli elaboratori moderni e la visionaria previsione di macchine un giorno in grado forse di pensare. Fino al 28 febbraio 2013


WOW SPAZIO FUMETTO Viale Campania, 12 Orari: mar-ven: 15:00-19:00; sab-dom: 15:00-20:00 PALAZZO MORANDO via Sant'Andrea 6 Orari: mar-sab: 09:00-13:00; 14:00-17:30 TRIENNALE DESIGN MUSEUM Viale Emilio Alemagna, 6 Orari: mar-dom: 10:30-20:30; gio-ven: 10:30-23:00 PALAZZO REALE Piazza del Duomo, 12 Orari: lun: 14:30-19:30; mar-mer-ven-dom: 09:30-19:30; gio-sab: 09:30-22:30 MUSEO DEL 900 - SPAZIO MOSTRE Palazzo dell'Arengario Via Marconi, 1 Orari: lun: 14:30-19:30; mar-mer-ven-dom: 09:30-19:30; gio-sab: 09:30-22:30 MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA Via S. Vittore, 21 Orari: mar-ven: 09:30-17:00; sab e fest: 09:30-18:30


Nasce Terzo Piano, nuova linea di abbigliamento che si rivolge ad una donna sicura che ama farsi notare nel segno del gusto. Ideata e prodotta totalmente in Italia la collezione si compone, nella sua prima uscita, di miniabiti e t-shirt in jersey vendibili singolarmente o abbinati a stole in seta e borse in pelle. Protagoniste assolute sono le stampe create in esclusiva per Terzo Piano, quasi sempre piazzate e spesso di ispirazione naturalistica, rinnovate da contaminazioni tipo fiori tappezzeria, geometrie anni ‘70 o motivi di antiche ceramiche. Il brand si propone di fornire continui flash in modo da soddisfare la sua clientela con proposte sempre nuove ed allettanti, in linea con le ultime tendenze moda. Per info: Terzo Piano +39 02 76000617


ANTICIPAZIONI MILANO MODA DONNA

primavera estate 2013

La moda è sempre un passo avanti e dobbiamo cominciare a pensare a cosa sarà trendy l'anno prossimo. Milano è una città legata a doppio filo con la moda: si sono infatti appena spente le luci sulle passerelle al maschile e già fervono i preparativi delle sfilate Autunno Inverno 2013-14 di Milano Moda Donna, che si terrà dal 20 al 26 febbraio. Cresce intanto l’attesa di buyer, giornalisti del settore e degli appassionati del look curiosi di scoprire quali saranno le nuove tendenze della donna che sa distinguersi.


A cura di ROSANNA TURCONI

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Enrico Coveri

Piquadro by Antonio Marras

Dario, Diego e Luca Rossetti

Autunno/Inverno 2013-14


Piquadro by Antonio Marras Enrico Coveri

Missoni

Ermanno Scervino

Giuliano Fujwara

MILANO & FASHION

Sono ancora calde le luci delle sfilate di Milano Moda Uomo Autunno Inverno 2013-14, dopo la pioggia di modelli che dal 12 al 15 gennaio ha inondato le strade della nostra città. I buyer hanno espresso la loro soddisfazione sottolineando di aver visto collezioni “molto belle”. Certo, l’aria di “austerity” si è fatta sentire: c’è stata una certa sobrietà, con una moda meno urlata, un atteggiamento meno stravagante. Sulle passerelle, look eleganti e rigorosi si sono affiancati ad outfit bizzarri e insoliti, a seconda della fantasia e del gusto della maison di scena. L’uomo trendy della prossima stagione è molto pratico, funzionale, quotidiano, normale, senza troppo fashion, né troppo sportswear. Domina, al posto del nero, una palette di colori dai toni classici: cammello, grigio, marroni e blu scuri con dei tocchi di colore un pò spenti ispirati a paesaggi annebbiati: bordeaux, verde pino, salvia, blu-grigio. Il pullover, presente in quasi tutte le collezioni diventa il vero pezzo forte, che cambia a seconda dei colori e dei tessuti. Le sneakers, sparite quasi del tutto, sono sostituite da solide scarpe con suola oversize. Quasi tutte le collezioni propongono tessuti classici: Principe di Galles, tweed sale e pepe, panno, flanelle, pied-de-poule, tartan.

SOBRIETÀ E UN “TOCCO DI AUSTERITY”


MILANO SI RACCONTA

A cura di ALESSANDRO TRANI

32 RICETTE

PER UN SORRISO

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ncontrarsi davanti ad un buon pasto a tavola è da sempre un importante momento sociale di grande convivialità, una occasione per passare piacevolmente del tempo in famiglia, con gli amici o per discutere di affari. Ma il cibo e la cucina talvolta favoriscono un momento di solidarietà, per fare del bene e per donare un sorriso a chi non può sorridere. È il caso di “A tavola con le

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Quattro Stagioni”, il secondo libro della collana "Le ricette del sorriso" scritto da Gloria Brolatti, caporedattore di “Tu Style” e Monica Sartoni Cesari, di “Cucina, No problem”. 32 gustose ricette divise per stagione e portata, per una delle tantissime iniziative a sostegno di Operation Smile Italia Onlus, branca italiana di una fondazione che da trent'anni realizza missioni umanitarie in diversi paesi del mondo

restituendo a migliaia di bambini la gioia di vivere ed aprendo loro una porta verso il futuro, grazie all’opera di medici, infermieri e altri operatori sanitari. Sono oltre 5000 i volontari che finora hanno effettuato gratuitamente più di 200.000 interventi chirurgici per correggere gravi malformazioni facciali come il labbro leporino e la palatoschisi, esiti di ustioni e traumi. Un libro di cibo, amore e amicizia, come l'ha


“A TAVOLA CON LE QUATTRO STAGIONI” È stato presentato alla fine di novembre in via Durini, a Milano, presso lo show room Meritalia, la celebre azienda di arredamento “made in Italy” specializzata nel design di altissimo livello, grazie anche alla collaborazione di stilisti di calibro internazionale come Gaetano Pesce. Presenti molti sostenitori di Operation Smile, la stampa, giornalisti e alcuni volti noti tra cui Santo Versace (Presidente di Operation Smile Italia Onlus), Diego Abatantuono, Vera Castagna, Diego della Palma, Giulia Ligresti ed Evelina Flachi, che ha dato “saggi consigli” per la nostra corretta e sana alimentazione. Alla presentazione è seguito un piccolo rinfresco allietato dai vini Lugano e Amarone di Gerardo Cesari. Un grazie di cuore anche a Meritalia, in particolare a Vanna, Giulio e i loro figli Francesca e Stefano, che hanno generosamente ospitato l’evento.

A sinistra: la copertina del volume, Gloria Brolatti e Vanna Meroni di Meritalia; sopra: Diego Dalla Palma; a destra: Santo Versace con Giulia Ligresti; Gloria Brolatti e Monica Sartori Cesari ; sotto da sinistra; la location della presentazione del libro; Vera Castagna; Gloria Brolatti e Evelina Flachi

definito Gloria Brolatti, realizzato a costo zero, grazie a una fruttuosa raccolta fondi. È disponibile sul sito www.operationsmile.it, su quello dell’editore Morellini e nelle librerie, su ordinazione. Il ricavato delle

vendite andrà a sostegno della Smile House di Milano (presieduta da Santo Versace) e dei bambini in cura presso il centro multispecialistico ospitato presso l'Ospedale San Paolo di Milano. 24oreNews

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SCEGLIAMO IL “PANINO GIUSTO”

usto e design nel cuore di Milano. Il noto brand della ristorazione italiana “Panino Giusto” ha inaugurato, verso la fine dello scorso anno, una nuova location del gusto in Largo Carrobbio. Un nuovo volto più internazionale, una personalità distintiva per ogni locale: a partire da quello di Largo Carrobbio infatti, i nuovi locali di Panino Giusto racconteranno l’essenza e la

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storia del brand in maniera diversa, sempre nel rispetto dell'identità della fortunata catena che continua giorno dopo giorno a conquistare un pubblico vasto e affezionato. L’ambiente è rilassante e accogliente, con raffinati richiami al mondo del design negli elementi d’arredo: lampade, sedute e librerie sono infatti ispirate agli oggetti cult dei più grandi designer milanesi ed italiani degli anni ’70. Un omaggio a Milano, capitale italiana della moda, del design e delle nuove tendenze, che nel 1979 ha visto nascere il primo Panino Giusto, un locale pionieristico in piena sintonia con l’atmosfera frizzante e dinamica della città, un passo avanti a tutti. IL PANINO “BORGHESE” Aperto tutti i giorni dalle 12 all’1 di notte, il locale di Largo Carrobbio è uno spazio piacevole dove assaporare in ogni momento della giornata i panini che hanno fatto la storia di Panino Giusto da oltre 30 anni. I clienti potranno inoltre assaporare piatti caldi, freddi e dolci fatti in casa, per la delizia

di ogni palato. Per inaugurare questo nuovo locale, lo chef Alessandro Borghese, nuovo testimonial di Panino Giusto, ha creato in collaborazione con i Maestri del Panino (gli esperti gastronomici di Panino Giusto) il “Borghese” di Pollo, il primo di una serie limited edition di panini gourmet che si potranno gustare solo da Panino Giusto. Antonio Civita, Amministratore Delegato e azionista di maggioranza ha così commentato la scelta del noto chef televisivo come nuovo volto di Panino Giusto: «Lo chef Alessandro Borghese è un personaggio italiano e allo stesso tempo un cittadino del mondo. Questa duplice anima si sposa perfettamente con la nostra filosofia che da un lato mantiene vivi i valori della storia e dell’italianità e dall’altro dimostra una forte apertura internazionale». «Inoltre - continua Civita - Alessandro è uno chef innovativo e fuori dagli schemi, che però apprezza la semplicità a tavola, la tradizione del nostro paese e gli ingredienti genuini».



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MILANO CAPITALE DELL’IMMAGINE SPORTIVA A cura di DARIO BORDET

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opo il successo a Pechino del “30 World FICTS Challenge – Beijing Worldwide Final of Cinema and Sport Television”, Milano ha festeggiato – lo scorso dicembre - i 30 anni della FICTS attraverso “Sport Movies & Tv 2012 - 30th Milano International FICTS Fest”, Campionato Mondiale del Cinema, della TV e della Cultura sportiva, momento conclusivo del Circuito che si articola in 14 tappe in altrettante sedi distribuite sui 5 Continenti. Tre le location che hanno fatto da cornice al Festival: l’Auditorium del “Palazzo Lombardia”, nuova Sede della Regione Lombardia, che ha ospitato la cerimonia di inaugurazione; lo storico “Palazzo Giureconsulti”, cuore della manifestazione e sede delle proiezioni delle opere in concorso e “Palazzo Cusani”, che ha accolto la cerimonia di premiazione.

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NUMERI DA RECORD Un bilancio lusinghiero per un successo internazionale (di critica e di pubblico) superiore ad ogni aspettativa, e una eccellente qualità delle opere partecipanti provenienti dai 5 continenti: questi gli elementi che hanno caratterizzato questa edizione 2012. Numeri da record: 1000 campioni sullo schermo, 158 proiezioni (provenienti da 54 Nazioni) che hanno illustrato 55 discipline sportive, 30 Premiazioni, 97 Case di Produzione e 62 Network Televisivi per un totale di 130 ore di intrattenimento tra reportage, fiction, documentari, cartoon, spot televisivi ecc… PRESTIGIOSI VOLTI DELLO SPORT, DEL CINEMA E DELLA TV Nel corso delle 5 giornate del Festival sono interve-


Da sinistra in apertura: Franco Ascani con alcuni atleti Olinpici; qui sotto: locandina dell’evento; Max Biagi e Carlos Arthur Nuzman; Antoine de Nacelle De Coubertin ritira la Excellence Guirlande d'Honneur; Franco Ascani, Pierandrea Chevallard e Giampiero Boniperti; Franco Ascani e Ottavio Missoni con alcuni rappresentanti dei paesi Olimpici

nuti ospiti d’eccezione del mondo sportivo, cinematografico, istituzionale e della comunicazione. Tra gli altri: Ottavio Missoni stilista “sportivo”, Giuseppe Righini FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio, Alessandro Nannini ex-pilota di F1, Giampiero Boniperti, il “Capitano” dell’Inter Javier Zanetti, Max Biaggi, alcune medaglie d’oro olimpiche di Londra 2012 e gli assessori del comune di Milano Chiara Bisconti e Franco D’Alfonso. TRE INEDITE MOSTRE In occasione di “Sport Movies & Tv 2012” sono state allestite a Palazzo Giureconsulti tre inedite mostre che hanno visto una notevole affluenza di appassionati e curiosi: “The best of London 2012”, le foto dei momenti più emozionanti e delle performance degli atleti ai Giochi Olimpici di Londra 2012; “30 Film per 30 anni”, i poster dei migliori film sportivi dal 1982 ad oggi e “FICTS 30 e Lode”, 50 pannelli per i 30 anni della Federazione nel mondo.

THE WINNER IS… La Sig.ra Franca e Alessandro Cannavò, vedova e figlio dello storico Direttore della “Gazzetta dello sport”, hanno consegnato il “Premio Candido Cannavò per lo Spirito Olimpico” a Claudio Bonafede regista e Carlo Milazzi produttore del film “Il re di spade – Edoardo Mangiarotti”. Il Premio “Sports Action Infront” è stato assegnato a “Fuorigioco” (Federico Monzani Fimi Produzioni Italia). “Del Piero per sempre, la favola di Pinturicchio” (RAI Radiotelevisione Italiana / Tgr Piemonte – Italia) ha ricevuto il “Gentleman FairPlay Award”. 24oreNews

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VI CONCORSO MAGDA OLIVERO A cura di SERGIO MONDONICO

Sopra da sinistra: Antonio Pennino, Vincenzo Puma; i concorrenti del concorso; i componenti della giuria; sotto: la vincitrice Kiandra Howarth

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rano undici voci tutte straordinarie quelle che lo scorso anno si sono esibite a Milano, nello storico Palazzo Cusani, alla finale della VI edizione del Concorso Magda Olivero, accompagnate da lunghi applausi di un caloroso pubblico. Il concorso 2012 è stato come sempre organizzato dal direttore artistico dell’Associazione Nazionale Lirica Domani, Vincenzo Puma. La prestigiosa Giuria, che ha avuto come presidente onorario il grande soprano Magda Olivero, mito vivente della lirica e fondatrice del Concorso, affiancata dalla signora Cristina Mazzavillani Muti, era composta da Katia Lolova (mezzosoprano), Kuniko Nakagawa (soprano), i tenori Paolo Barbacini e Nicola Martinucci, Daniela Javarone, Francesco Saverio Borrelli, Maurizio Barbacini (direttore d’or-

chestra) e i docenti Edda Ponti e Kazuhiko Umezawa. La giuria ha lavorato per cinque giorni con grande impegno fino ad estrapolare i nomi dei vincitori tra i cento e oltre giovani artisti provenienti da ogni parte del mondo. Ad aggiudicarsi il primo premio di 5.000 euro, votata all'unanimità, è stato il soprano australiano Kiandra Howarth, mentre seconda è arrivata Ji Won Yeo, soprano dalla Corea, che ha vinto 3.000 euro. Al terzo posto, premio di 1.500 euro, il tenore portoghese Carlos Cardoso. Molti altri premi sono stati attribuiti dalla giuria proprio per l’alto livello qualitativo registratosi nel corso delle cinque serate milanesi. L'enorme affluenza di pubblico, che ha caratterizzato la serata conclusiva, ha confermando ancora una volta il già consolidato successo del Concorso. Arrivederci alla settima edizione!


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“IN-FLUSSO” 37 ARTISTI IN MOSTRA AL “BAGUTTA”

A cura di SIMONA TOMASELLI

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ilano sa ancora dare agli artisti la possibilità di farsi conoscere senza impegno oneroso dagli operatori culturali e dal pubblico interessato all’arte e alla cultura. Così lo scultore Gino Masciarelli, dal suo studio storico in via Solferino, ha dato vita al movimento artistico “in-flusso” che ha trovato in Marco Pepori un illuminato neo-mecenate, esponente di una dinastia che lega la sua storia anche alla famosa Trattoria Bagutta, sede del celeberrimo Premio letterario Bagutta. Quindi una riconosciuta istituzione nel panorama artistico letterario italiano di prestigio mondiale. Il Pepori, credendo in questo nuovo progetto culturale di arti visive, ha permesso la realizzazione allestitiva della mostra a tema “Contemporaneità figurativa” che ha coinvolto 37 artisti e si è svolta dal 12/12/12 al 10 gennaio presso il Cenacolo di Bagutta, con grande successo di pubblico e critica. Dal celebre Bagutta sono passati innumerevoli personalità della storia, artisti e intellettuali di ogni genere,

scrittori e personaggi della politica e dell’imprenditoria. Bagutta è un transatlantico di stili di vita internazionale, ecco perché si è deciso di proseguire il percorso anche nelle arti visive e di comunicazione in genere come riportato anche in una

frase di Orio Vergani scritta sui muri del ristorante. Oggi l’obiettivo di “influsso” coincide col concetto di valorizzazione delle arti visive del nostro secolo, dove la comunicazione e le arti espressive hanno iniziato ad evolversi in modo esponenziale. Nasce allora una forte necessità corale di divulgare la bellezza e l’importanza dell’arte nella società, con i suoi valori sempre più richiesti dalla cittadinanza. Questa nuova associazione culturale artistica vuole anche sottolineare nel suo proposito principale la volontà oggettiva di sostenere i più giovani artisti emergenti, provenienti da tutto il mondo, che hanno difficoltà a incanalare le proprie forti energie in una società sempre più complessa e spesso dispersiva. All’interno del movimento è presente una giuria qualificata composta da docenti dell’Accademia di Brera, scrittori e giornalisti del Corriere della Sera e Designer, che consiglia e seleziona i meritevoli, spronandoli a produrre Arte, grande fonte di vita creativa. Per contattare “In-flusso”: e-mail: segreteria@in-flusso.it www.in-flusso.it


San Valentino Cena Antipasti rosso Rollè di bufala con cuorei Cuoricini con salum Primo gne Risotto fragole e Champa Secondo di sesamo, Filetto di manzo in crosta ione con senape di Dig Contorno te Connubio di funghi e pata Dolce con petali di fragole to la co oc ci di te en nd fo re Cuo Bevande a ogni 2 persone qu ac di a un e no vi di Una bottiglia

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iche di sottofondo


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Dall’alto, a sinistra: Margherita Peroni e Mariuccia Ambrosini; a fianco l’Assessore durante il suo intervento; sotto: un altro momento dell’evento

Nel mese di dicembre oltre 20 cantine della Franciacorta hanno riempito di bollicine la Galleria Vittorio Emanuele di Milano. L’idea, nata grazie a Mariuccia Ambrosini, proprietaria insieme al fratello Sergio di Tenuta Ambrosini, una delle cantine aderenti all’iniziativa, è stata realizzata anche grazie all’intervento dell’Associazione Salotto, che coordina le attività commerciali della Galleria che per l’occasione hanno arricchito le loro vetrine con pregiate bottiglie targate Franciacorta. Ormai riconosciuto in tutto il mondo, lo stile Franciacorta è stato gustato dai clienti italiani e stranieri dei sei prestigiosi ristoranti della Galleria (Biffi, Galleria, Bar Sì, Locanda del Gatto Rosso, Savini e Salotto),

che lo hanno abbinato a menu appositamente studiati dai vari chef. Anche il turista internazionale ha potuto così apprezzare quanto il Franciacorta si sposi molto bene con la creatività dei piatti della

BOLLICINE…

tradizione gastronomica milanese. L’evento è stato presentato in anteprima presso l’Urban Center dove il numeroso pubblico presente ha potuto conoscere anche altri prodotti del variegato paniere agroalimentare bresciano: dai salumi della Macelle-

ria Polastri di Capriolo ai formaggi dell’Azienda Agricola Danesi di Ospitaletto, dai grissini di mais Belgrano dell’Azienda Agricola Falappi di Castegnato al caffè di Lucaffè, prestigiosa torrefazione presente anche in diversi mercati esteri. Tra gli

IN GALLERIA A cura di RICCARDO LAGORIO

sponsor, che hanno permesso la migliore realizzazione dell’evento milanese, vogliamo sottolineare la presenza della Banca di Credito Cooperativo di Pompiano e della Franciacorta. Una maniera originale di portare la campagna in città! 24oreNews

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AMBROGINI D’ORO 2012 «UN PREMIO AI CITTADINI CHE FANNO BELLA MILANO» A cura di DARIO BORDET

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Milano il 7 dicembre, giorno dedicato a Sant'Ambrogio, patrono della città, si è svolto come da tradizione il rito della consegna dei cosiddetti “Ambrogini d’oro”, le benemerenze che la città attribuisce ai cittadini più meritevoli. La cerimonia si è tenuta al Teatro Dal Verme: in un teatro gremito di pubblico, associazioni benemerite, professionisti e artisti a vario titolo distintisi, uomini e donne impegnati nel sociale, anche a titolo volontario, hanno ricevuto i riconoscimenti accompagnati da meritati applausi. Sul palco il sindaco Giuliano Pisapia, il Presidente della Commissione delle Civiche Benemerenze e del Consiglio Comunale, Basilio Rizzo, i membri della Commissione e, per la lettura degli attestati, due giovani attori della Scuola di Teatro Paolo Grassi. Il Sindaco ha consegnato 63 Ambrogini, due Medaglie d’Oro alla Memoria, 28 Medaglie d’Oro e 33 Attestati di Civica Benemerenza. «Un premio ai cittadini che fanno bella Milano», ha detto Pisapia nel suo discorso di apertura: «Ricordare che con la nostra la36

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boriosità siamo stati capaci di diventare la capitale morale ed economica del paese, ci riempie non solo di orgoglio ma anche di speranza”, ha poi sottolineato. Omaggio alla memoria per Silvano Cavatorta, autore e critico cinematografico, fondatore del festival Filmmaker e insegnante della Civica Scuola di Cinema, e a Nicolò Savarino, il vigile urbano ucciso il 12 gennaio 2012, mentre era in servizio. Tanti i volti noti che hanno ricevuto dalle mani del primo cittadino la medaglia, fra loro la presidente Rai Anna Maria Tarantola, lo scrittore Raul Montanari,

Gianmario Longoni direttore artistico e anima del Teatro Smeraldo, l’imprenditore Pierluigi Bernasconi, il filosofo Salvatore Veca, l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea Samantha Cristoforetti, il Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano Xian Zhang. Uno degli attestati di benemerenza è andato per “Il giovedì” all’avvocato Augusto Bianchi Rizzi, scrittore e drammaturgo che da oltre vent’anni organizza regolarmente nella propria casa, il giovedì sera, un salotto milanese, vero e proprio cenacolo di rilievo nella cultura milanese. A tutti loro il Sindaco Pisapia ha dedicato le seguenti parole di ringraziamento: «Voi qui siete l’esempio di questa ricostruzione già in atto, Milano è con voi, Milano è con tutti coloro che credono veramente che si può andare avanti senza lasciare mai indietro nessuno. Grazie per la vostra presenza, grazie per la vostra vicinanza. Grazie a tutti per quello che avete fatto per la nostra Milano».


Dall’alto in senso orario: Anna Maria Tarantola; Augusto Bianchi premiato per “Il Giovedì”; Gianmario Longoni; Gabriele Albertini con le alte istituzioni di Finanza, Areonautica e Carabinieri; Samantha Cristoforetti con il Sindaco Pisapia e Basilio Rizzo; la premiazione di Xian Zhang

ADDIO AL PROFESSOR BUSCAGLIA IL GINECOLOGO “AMICO DELLE DONNE” Un Ambrogino d'oro, massima onorificenza del comune di Milano, è stato consegnato anche al Prof. Mauro Alberto Buscaglia, primario di Ostetricia e Ginecologia all’Ospedale San Carlo di Milano, che si è spento il 29 dicembre dopo una lunga malattia, all’età di 66 anni. A lui va il nostro saluto e ringraziamento per il prezioso impegno nella Sanità Pubblica a tutela della salute e dei diritti delle donne e dei bambini.


CHE VERRÀ

ARRIVA IL SUPERMERCATO DEL FUTURO

Giuseppe Sala e Vincenzo Tassinari

È

Coop il “Food Distribution Partner” di Expo Milano 2015. La prima catena italiana della grande distribuzione sarà protagonista, insieme al Massachusetts Institute of Technology (MIT), di una delle aree tematiche più innovative dell’Esposizione Universale. Avrà il compito di co-progettare il Future Food District, il supermercato del futuro. Acquisto tramite portali e videowall, display che tracciano la provenienza di ogni prodotto, schermi tattili e flessibilità nei pagamenti sono alcune delle soluzioni che Coop svilupperà per rendere tecnologica e personalizzata l’esperienza della spesa per i visitatori dell’Expo di Milano. Grazie a questa partnership, del valore di circa 13 milioni di euro cui si aggiunge l’accordo per la vendita del primo milione di biglietti di ingresso all’Esposizione Universale, il super-

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mercato del futuro di Expo Milano 2015 diventerà un modello di sostenibilità sociale e ambientale da replicare in altri contesti. L’obiettivo, fino ad oggi utopistico, è raggiungere l’autosufficienza energetica. «Siamo orgogliosi di partecipare» ha spiegato Vincenzo Tassinari, presidente del Consiglio di Gestione di Coop Italia ufficializzando la partnership con EXPO 2015. «D’altra parte pensiamo che i valori di Coop siano assolutamente coerenti con il tema dell’esposizione ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’. Coop non è un semplice distributore di prodotti a prezzi convenienti, bensì è un modello economico che ha dimostrato – anche in tempi di crisi come gli attuali - quanto sia di vitale importanza saper coniugare le logiche di mercato con la responsabilità sociale. Ora la partecipazione a Expo 2015 ci impegnerà nella progetta-

zione di una nuova visione di supermercato, una scommessa che noi riteniamo necessaria di fronte ai cambiamenti comportamentali che già oggi registriamo fra i nostri soci e consumatori. In questa sfida saremo affiancati dai migliori produttori italiani e svolgeremo una formidabile azione di promozione delle eccellenze italiane in una manifestazione che avrà più di 20 milioni di visitatori da tutto il mondo». Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A, ha dichiarato che Il Future Food District sarà un’area innovativa dedicata ai nuovi consumi alimentari. Il fatto che a collaborare con noi alla progettazione del supermercato del futuro sarà una catena di distribuzione italiana ci rende molto orgogliosi, perché dà la misura del ruolo fondamentale che il nostro Paese gioca a livello internazionale in tema di ‘food’.



CARTELLONE CONCERTI FRANCO BATTIATO

DAVID GUETTA NICCOLÒ FABI

LUCY ROSE PARTON

BILLY COBHAM

SIGUR ROS

JOE BONAMASSA

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DAVID GUETTA Dove: Rho Fiera Milano (Pad. 1 e 3) Strada Statale 33 del Sempione, 28 Quando: 1 febbraio - ore 22.00 Dell'agosto 2011 il suo album più recente, "Nothing but the Beat", autentica fucina di supersingoli: "Where them girls at" (featuring Flo rida e Nicki Minaj), "Little bad girl" (featuring Taio Cruz e Ludacris), "Without you" (featuring Usher), "Titanium" (featuring Sia) e "Turn me on" (featuring Nicki Minaj). FRANCO BATTIATO Dove: Conservatorio Giuseppe Verdi Via Conservatorio,12 Quando: 1 e 2 febbraio Il Maestro torna con "Apriti Sesamo Live", tour a supporto del nuovo album d'inediti "Apriti Sesamo" (suo 28°), uscito il 23 ottobre e anticipato con il brano "Passacaglia" interpretato con Elisabetta Sgarbi. NICCOLÒ FABI Dove: Teatro Dal Verme Via San Giovanni sul Muro, 2 Quando: 4 febbraio Dopo il singolo di lancio "Una buona idea" (settembre), a inizio ottobre è uscito "Ecco", 7° disco di inediti del cantautore romano che presenta l'inizio di "Ecco Tour 2013", che lo vedrà, in una prima fase tra gennaio e febbraio 2013, sui palchi dei migliori teatri italiani. ARISA Dove: Teatro degli Arcimboldi Viale dell’Innovazione, 20 Quando: 4 febbraio Un 2012 molto intenso che l'ha vista partecipare al Festival di Sanremo (2° posto con "La notte"), c'è poi stata

l'uscita del suo 3° album "Amami", s'è poi dedicata alla scrittura del suo 1° romanzo "Il Paradiso non è granché (Storia di un motivetto orecchiabile)", è stata riconfermata giudice a "X-Factor", ha pubblicato il singolo "Meraviglioso amore mio", a novembre è uscito l'album "Amami Tour", e gran finale d'anno con la partecipazione al cinepanettone "Colpi di fulmine" di Christian De Sica. BILLY COBHAM Dove: Blue Note Via Pietro Borsieri, 37 Quando: 7, 8 e 9 febbraio Talentuoso e innovatore batterista oltrechè raffinato compositore panamense dalla carriera ultraquarantennale costellata da una corposa discografia (oltre 40 album) e da innumerevoli collaborazioni (Miles Davis, George Benson, Quincy Jones, James Brown, John McLaughlin, Stanley Clarke, Peter Gabriel e altri). THE JACKSONS Dove: Alcatraz Via Valtellina, 25 Quando: 12 febbraio Jackie, Tito, Jermaine e Marlon Jackson (ma virtualmente ci saranno anche Michael e Randy) di nuovo assieme, sul palco, a riproporre uno straordinario repertorio di R&B, soul, pop, disco e una serie di hit single d'incredibile successo: da "I want you back" ('69) a "ABC" e "I'll be there" ('70), oltre a tantissime altre. SIGUR ROS Dove: Mediolanum Forum Assago Via Giuseppe Di Vittorio, 6 Quando: 19 febbraio Il gruppo post-rock torna in

FEBBRAIO Inizio concerti ore 21.00 Italia con due date annunciate per il 2013 a Jesolo e a Milano. Si son sprecate le etichette per catalogare la musica di questo quartetto islandese in attività dal 1994: dream-pop, space-rock, ambient, art-rock... "Valtari" è il loro album più recente (il 6°) uscito nello scorso anno. STADIO Dove: Teatro nazionale Piazza Piemonte, 12 Quando: 19 febbraio Per la festa dei trent'anni han fatto uscire a ottobre il singolo "I NOSTRI ANNI" duettata con Fabrizio Moro (suo il testo), canzone che anticipa il nuovo album dal vivo "30 I NOSTRI ANNI" che contiene 3 inediti (uno con Luca Carboni). LUCY ROSE PARTON Dove: Circolo Magnolia Via Circonvallazione Idroscalo, 41 Quando: 21 febbraio È l’unico appuntamento italiano del tour 2013 della giovane cantante inglese (classe 1989). Dopo aver contribuito agli album dei Bombay Bicycle Club, ha deciso di intraprendere la carriera solista, pubblicando lo scorso settembre - il suo album di esordio “Like I Used To”, un concentrato di folk rock. I suoi live hanno registrato “sold out” ovunque, i suoi video sono finiti nelle hits di youtube e il suo album è stato acclamato dalla critica inglese come uno dei migliori esordi dell’anno!

MARTHA REEVES AND THE VANDELLAS Dove: Blue Note Via Pietro Borsieri, 37 Quando: 22 e 23 febbraio Una leggenda del soul e del R&B, uno dei punti di forza della mitica etichetta Motown. BAUSTELLE Dove: Teatro degli Arcimboldi Viale dell’Innovazione, 20 Quando: 25 febbraio Gruppo indie-rock toscano (di Montepulciano) in attività dal 1996 col nuovo album "FANTASMA" (il 6°) in uscita a fine gennaio. CANNIBAL CORPSE DEVIL DRIVER Dove: Alcatraz Via Valtellina, 25 Quando: 26 febbraio Li abbiamo visti sul palco di Gods Of Metal 2012 e a grande richiesta le due band americane torneranno insieme in Italia. I Cannibal Corpse, definiti i “Motorhead del death metal” presenteranno, oltre ai grandi classici della loro carriera, i brani del nuovo e micidiale album “Torture”. Mentre i Devildriver, dopo “Beast”, stanno preparando il loro sesto album che uscirà nel prossimo autunno. JOE BONAMASSA Dove: Alcatraz Via Valtellina, 25 Quando: 28 febbraio Talentuoso chitarrista bluesrock statunitense (dotato anche di una particolarissima voce) in attività dal 2000 che nel 2012 ha fatto uscire 2 lavori: il suo 11° album in studio "Driving towards the daylight" (a maggio), e il suo 5° dal vivo "Beacon theatre: live from new york" (a settembre). 24oreNews

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LOCALI STORICI

IL MONDO DEL “JAMAICA” 100 ANNI DI LEGGENDA A MILANO

uanti anni ha veramente il “Jamaica”, il locale che è da sempre nel cuore dello storico quartiere di Brera? Alla fine dello scorso anno si sono spente 100 candeline di compleanno, ma c’è chi sussurra che gli anni sono di più, 102 o 103. Non esistono risposte, per fortuna esiste da un secolo questo incredibile centro di incontro fra artisti, poeti, letterati, semplici studenti, uomini e donne senza età giovani e maturi, uniti in una amalgama speciale, quella voglia di discutere, di sollevare problemi, di criticare mode o costumi. Intorno ai suoi tavoli di ferro al Jamaica sono passati Quasimodo e Hemingway, Piero Manzoni con le sue “feci d’artista”, Bruno Cassinari, Cesare Peverelli, Lucio Fontana con la “follia” dei suoi tagli, Ennio Morlotti, Gianni

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Dova, Roberto Crippa, Dino Buzzati, Ugo Mulas, Allen Ginsberg (il poeta della Beat Generation) e tanti altri registi, attori e scrittori. Sul tavolo del “Jamaica” Luciano Bianciardi iniziò a scrivere il suo romanzo “la vita agra”. Elio Mainini , proprietario del locale, scomparso nel 2001, ereditò da suo padre una vecchia bottiglieria, “Il ponte di Brera”, alla quale cambiò nome appunto in “Jamaica”. Con grande intuizione voleva che i suoi clienti, fra una partita a carte (scopetta soprattutto) un bianchino, un aperitivo, un caffè… si intrattenessero più a lungo a discutere e sognare mari lontani e sconosciuti. Al “Jamaica” tutti potevano parlare di tutto perché come diceva Enrico Baj “non c’erano classi sociali”. Lina Sotis disse di Mainini “generoso e irascibile… è stato uno dei grandi protagonisti di Brera”. Con Elio

bisogna ricordare la sua “mamma Lina”, straordinaria figura di questa leggenda del Jamaica. Spesso a mezzanotte si spostava in cucina per preparare una pasta e fagioli per tutti, anche per quelli presenti senza una lira. Ad aprire la lista dei debitori è stato nel lontano ’22 Benito Mussolini.

Mamma Lina è scomparsa nel 2002. La leggenda del Jamaica continua con Vittoria, moglie di Elio, con la figlia Micaela e la nipote Carolina: stesso impegno, stesso entusiasmo, stessa atmosfera pulsano oggi nel cuore di Brera, in questo laboratorio di umanità, di fantasia, di talento. 24oreNews

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MILANO DI CARTA

“LA CLESSIDRA

DELLA VITA”

A cura di CARLO KAUFFMANN

A sinistra: il libro di Rita Levi Montalcini e Alessandro Dalai con la giornalista Tiziana Ferrario

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uesto titolo di uno degli ultimi libri-intervista della grande Rita Levi Montalcini ci è parso “perfetto” per introdurre questa pagina della Milano di Carta dedicata a Dalai editore, già Baldini, Castoldi, Dalai. Questa è una delle più antiche case editrici, nata nel lontano 1897 grazie ad una decisione presa dai due fondatori Ettore Baldini e Antenore Castoldi e alla immediata adesione di alcuni amici di sempre come il poeta Gian Pietro Lucini. La sede aprì i suoi uffici in Galleria Vittorio Emanuele nel cuore della nostra città. La qualità della sua produzione portò alla pubblicazione di autori come Antonio Fogazzaro, Salvator Gotta e Guido da Verona. Nel 1940 Enrico Castoldi assunse la direzione editoriale subentrando ad Enrico Baldini, cercando di internazionalizzare la produzione con nuove collane, fra le quali una dedicata ai migliori autori ungheresi. L’operazione non decolla e nel 1970 la Baldini e Castoldi subisce un grave rallentamento nella sua attività e vede calare notevolmente le sue vendite, tanto da mettere in dubbio la possibilità di continuare a stare 44

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sul mercato editoriale. Fortunatamente per il patrimonio culturale dell’editoria italiana, la Baldini e Castoldi evita la chiusura e nel 1991 avvia una grande azione di rilancio del marchio, soprattutto grazie all’arrivo di Alessandro Dalai già amministratore delegato di Adelphi, di Electa e di Einaudi, che si assicura la preziosa collaborazione di Oreste Del Buono. Una grande attività ricca di nuove iniziative editoriali, l’arrivo di nuovi importanti autori e la diversificazione dei mercati di vendita riportano in vita il nome della gloriosa casa editrice milanese, tanto che oggi la Dalai Edizioni, questo è il nuovo nome della società, è una delle più importanti case editrici italiane. Autori come Susanna Tamaro, Giorgio Faletti, Aldo Busi, Antonio Pennacchi e molti altri italiani e stranieri, ne testimoniano oggi la sua importante produzione libraria impreziosita dalla presenza delle opere firmate Rita Levi Montalcini. Questa la storia di oltre cent’anni di vita di una casa editrice nata e sempre vissuta nel cuore di Milano. Come in una “clessidra della vita” tutto stava per finire e tutto è iniziato di nuovo.


LIBRI Andrea Camilleri IL TUTTOMIO (Mondadori) Un nuovo romanzo del “padre” del commissario Montalbano, dove non agisce il celebre commissario. La vicenda narrativa prende lo spunto dalla scabrosa storia dei marchesi CasatiStampa che l’autore ricostruisce tra fantasia e realtà. Un romanzo sorprendente che si legge tutto d’ un fiato.

John Grisham L’EX AVVOCATO (Mondadori) “Io non conoscevo il giudice Flogletre, ma so chi l’ha ucciso e perché. Sono un avvocato e ora sono in prigione. È una lunga storia.” Inizia con queste parole l’avvincente legal-thriller di John Grisham, un romanzo avvincente, intrigante, ben scritto e ben costruito che conquisterà il lettore fino all’ultima riga.

Efrem Raimondi e Thoni Torimbert TABULARASA (Mondadori) Un racconto per immagini lungo ventisette anni della vita del grande Vasco. Una straordinaria cavalcata nel Vasco più intimo, nel Vasco icona del rock, nel Vasco più autocritico. Un percorso emotivo e intelligente nella vita di un uomo molto complesso. Tabularasa ci consegna un Vasco Rossi mai visto prima.

Cristina Comencini LUCY (Feltrinelli) Questo racconto riguarda tutti, è la storia dei “nodi” che stringono le nostre vite. Delle tante imposizioni che subiamo nel corso degli anni. Di tutto ciò che ci lasciamo scorrere addosso senza più combattere. Eppure leggendo queste pagine, scopriamo con quanta semplicità i nostri “nodi” si possono sciogliere.

Julie Otsuka QUANDO L’IMPERATORE ERA UN DIO (Bollati-Boringhieri) Questo è il racconto di una vicenda che non troveremo mai nei libri di storia. È la descrizione di un universo popolato dalle migliaia di cittadini di origine giapponese, internati nei campi di lavoro dell’Utah, dopo l’attacco a Pearl Harbour. Un libro toccante scritto da una delle penne più delicate del nostro tempo.

Fabiana Giacomotti LA MILANESE CHIC (Dalai editore) Una passeggiata per Milano alla scoperta di tante curiosità. I negozi dove si vestono persino gli stilisti, le bici in affitto, le camiciaie segrete, i calzolai magici, i maestri di yoga. La ricerca del bar dove si beve il cappuccino perfetto, il ristorante dove bisogna esserci o forse no. Che bello essere una milanese chic!



COME STAI?

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untuale come sempre all’inizio della stagione invernale arriva l’influenza. Una infezione virale che appare tanto diversa dal comune raffreddore per i sintomi che manifesta, febbre (spesso alta) mal di testa, dolori articolari e grande senso di stanchezza. L’influenza si può affrontare anche mettendo in pratica pochi essenziali rimedi naturali. Ai primi sintomi non uscire di casa, ma mettersi a letto al caldo, bere molti liquidi e utilizzare il paracetamolo che è un antidolorifico per alleviare i dolori. Evitare di assumere subito antibiotici come, purtroppo, si fa troppo spesso. È invece importante vaccinarsi contro l’influenza. Ogni anno i ricercatori mettono a punto vaccini specifici per debellare i ceppi influenzali sempre diversi che attaccano il nostro organismo. Se si vogliono ottenere risultati ottimali da questi vaccini è necessario avviare la profilassi al massimo entro la prima settimana dall’inizio dell’inverno, senza aspettare quindi l’arrivo dell’influenza, perché il vaccino agisce non prima di due settimane. Ci sono alcune categorie di persone che dovrebbero ogni anno vaccinarsi contro l’influenza, gli over 65, i malati cronici (soprattutto di cuore o di polmoni) gli ospiti delle Case di Cura, il personale medico e paramedico. I RIMEDI DELLA NONNA Nonostante l’uomo viaggi alla scoperta di altri pianeti migliorando con le sue ricerche e le sue invenzioni anche le condizioni per porre rimedio ai suoi problemi di salute, scopriamo che tante cosiddette “soluzioni della nonna” presentano ancora oggi aspetti assolutamente positivi anche se non risolutivi per l’influenza e i suoi malanni colla-

terali. Per l’influenza è utile bere vino cotto, zucchero, caramello. Per il mal di gola un vero toccasana naturale è rappresentato da gocce di pino, eucalipto, lavanda o camomilla. Per facilitare il respiro la nonna “prescriveva” un suffumigio di eucalipto e salvia, decongestionante per le vie respiratorie. Per la tosse che ti assilla, utilizzare per calmarla, del succo di limone con un cucchiaino di miele. Per tutto il decorso di queste piccole patologie faranno

comunque molto bene il thè verde, le spremute di agrumi, i kiwi. Dovendo stare in casa per alcuni giorni durante il decorso dell’influenza, umidificate adeguatamente i vani dell’abitazione e ricordatevi di bere sempre molta acqua. Provate ad integrare la praticità e l’esperienza delle nonne con i vaccini prodotti grazie alla sperimentazione e alla ricerca della moderna medicina e forse l’influenza sarà sempre meno preoccupante.

ANNO NUOVO…

INFLUENZA

NUOVA


COME STAI?

A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA

SPECIALISTA IN PEDIATRIA OMEOPATA UNICISTA Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it

I RIMEDI DELL’OMEOPATIA

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uesto caso tratta di un argomento un pò insolito, e lo presento volentieri perché mette in evidenza gli illimitati aspetti dell’Omeopatia unicista. Vi scrive un’omeopata convinta, appassionata, sempre un pò stupita e divertita dalle infinite sfaccettature corporee e mentali di noi umani e di come il rimedio omeopatico costituzionale possa intervenire sugli aspetti più sottili degli stessi. Questo non significa che l’omeopatia non sia in grado di intervenire e curare patologie gravi ed importanti e lo sottolineo perché chi non ha avuto modo di approfondire questo argomento afferma con un desiderio di conferma che l’omeopatia va usata solamente per le patologie poco importanti. A tal proposito per un approfondimento sull’Omeopatia Unicista è in rete “Piccolo Vademecum di Omeopatia” nella sezione “Salute & Benessere” del sito www.24orenews.it che concisa-

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mente espone che cos’è, racconta come è stata inventata, cosa può curare e altro ancora. “Causticum”… per un insolito caso Racconterò ora il caso della signora Maria Teresa. Il suo problema principale è iniziato da qualche mese in concomitanza con il climaterio. Questa condizione non le ha procurato grossi fastidi, qualche vampata e poco altro. Il poco altro è insolito. La signora presenta sempre gli stessi sintomi ogni volta che assume bevande alcooliche di qualunque genere. Avverte immediatamente i sintomi e il fastidio di una oculorinite, naso chiuso e sgocciolante e occhi rossi che lacrimano e prudono, il giorno dopo questo sintomo scompare ma avverte una grande spossatezza. Le prescrivo “Causticum”, un composto minerale. La signora Teresa non è assolutamente una bevitrice di vino o altre sostanze alcooliche, ma

all’occasione beve volentieri un bicchiere di vino. Inoltre spesso il rimedio omeopatico viene prescritto in gocce e il solvente è una soluzione di acqua e alcool etilico al 18%. Al primo controllo telefonico la signora mi dice che riesce ad assumere tranquillamente il rimedio in soluzione alcoolica e che ha avuto occasione di bere bevande alcooliche senza la comparsa dei sintomi fastidiosi che l’hanno spinta a ricorrere all’omeopatia. I successivi controlli hanno sempre confermato questa guarigione. Causticun è un rimedio che non esiste in natura, è stato inventato dallo stesso Hahnemann e preparato chimicamente distillando calce spenta, bisolfato di potassio e acqua. Chimicamente viene chiamato idrato di potassio. Gli aspetti mentali dei pazienti che traggono beneficio da questo rimedio sono: una grande sensibilità alla sofferenza altrui e un profondo e fattivo risentimento contro l’ingiustizia.



COME STAI?

Dottor Messina Cristiano www.studimedicivercelli.it

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ALLERGICO O INTOLLERANTE?

a principale domanda che ogni paziente interessato ai test per le intolleranze alimentari fa al medico è quale sia la differenza tra essere intolleranti o allergici. La risposta è che la differenza è la stessa che passa tra l’assunzione di un veleno e l’intossicazione dovuta ad una scorpacciata di un alimento. L’allergia è come l’assunzione di un veleno, dà inevitabilmente disturbi anche se assunto in minima dose, con conseguenze immediate e talvolta drammatiche come può capitare nel caso dello shock anafilattico. L’allergia, una volta che si manifesta, è definitiva, il più delle volte il paziente ne è consapevole ed elimina autonomamente la sostanza incri-

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minata: può parzialmente essere limitata nelle sue manifestazioni dalla vaccinazione desensibilizzante assumibile per via intradermica o ultimamente anche per via orale. L’intolleranza è come una intossicazione, si è mangiato troppo o troppo spesso un alimento e l’organismo ne è rimasto bloccato, come un motore imballato. I disturbi possono essere i più diversi: gonfiore addominale, prurito, stipsi, dissenteria, sonnolenza, insonnia, dispepsia. Variano molto in base all’alimento assunto, alla sua quantità e alla combinazione tra più alimenti a cui si risulta intolleranti. Per risolvere le intolleranze è necessario effettuare un periodo cosiddetto di privazione, tutti gli alimenti a cui si risulta intolleranti vanno eliminati per un periodo di circa 2 mesi,

per poi essere reintrodotti un pò per volta, senza mai esagerare nei quantitativi. Tutto relativamente semplice quando le intolleranze riguardano mele, cioccolato, coniglio, molto più impegnativo quando le intolleranze riguardano prodotti di uso comune come frumento, lievito, latte o formaggi. L’ideale per evitare il crearsi o il ripetersi delle intolleranze sarebbe mettere in atto una dieta il più possibile variata mangiare a rotazione manzo, pesce, coniglio, riso, pasta, maiale, latticini, carne bianca. Chiaramente in una società che si basa ormai sempre più su panini, pranzi veloci, cibo in scatola o cibo congelato, questo appare sempre più difficile ma sarebbe utile riacquisire il culto del cibo di qualità e la giusta tempistica dei pasti.


GIARDINI MAGICI

NOCCIOLO

PIANTA SACRA A cura della dott.ssa GIUSEPPINA LISA MANNO*

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olti giardini se ne adornano anche se pochi conoscono le sue proprietà curative. Infatti dalle sue gemme si estrae un vero e proprio “antibiotico naturale”, utilissimo in questo periodo dell'anno. Il nome botanico del - Corylus Avellana - deriva dal greco“corys” - ovvero casco - poiché questa è appunto la forma della foglia o brattea che racchiude la nocciola. Nel corso dei secoli sono state scoperte alcune interessanti proprietà della pianta: in particolare lʼolio di nocciole è stato usato per le bronchiti e a livello cutaneo per le artralgie. Il Nocciolo, uno degli alberi più comuni nei nostri boschi è un arbusto che può raggiungere alcuni metri di altezza, con numerosi fiori che si dipartono da un ceppo unico. La pianta è tra le sette piante magiche che deve essere presente in un giardino benefico e già gli antichi di varie culture lo utilizzavano e consideravano una pianta sacra. Il ramo del Nocciolo con attorcigliati due serpenti è il simbolo della Medicina. Nel Medio Evo era utilizzato per invocare il Demonio e stringere patti con le forze del male. Un ramo di Nocciolo, reciso da un coltello mai usato, serviva ai maghi per far parlare i morti o per evocare una persona scomparsa. In Germania si raccontava che, adoperando

delle bacchette di Nocciolo, era possibile obbligare le streghe a restituire la fecondità ad animali e piante ai quali l'avevano tolta con i loro sortilegi. PROPRIETÀ ED UTILIZZO La corteccia, astringente e ricca di tannini, venne prescritta come febbrifugo nelle febbri intermittenti, mentre per uso esterno come cicatrizzante di ulcere, piaghe e ferite. Le foglie hanno proprietà depurative a anti diarroiche per uso interno, mentre esternamente vennero usate come astringenti dei dotti sebacei e sudorali, cicatrizzanti e antinfiammatorie. In forma di infuso o decotto a dosi di 15-30 grammi per un litro di acqua, sono un ottimo depurativo e cicatrizzante e danno buoni risultati nelle malattie della pelle. I fiori maschili (amenti) sono sudoriferi, antidiarroici e dimagranti. La medicina popolare usa l'infuso preparato con gli amenti maschili, raccolti al momento della fioritura, che è assai precoce precedendo la comparsa delle foglie, come diaforetico nella cura di affezioni febbrili, dell'apparato respiratorio e come antidiarroico. *BIOLOGA E NATUROPATA • Info: 347.4401763 24oreNews

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UN’ATMOSFERA TUTTA DA GUSTARE

WAY - CHANTAL NUOVI PROGETTI IN CUCINA A cura di GIOVANNA MOLDENHAUER

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o stile contemporaneo delle abitazioni prevede di inserire l’ambiente, dedicato alla preparazione dei cibi, in soluzioni aperte piuttosto che nel locale dedicato. In questi arredamenti open space l’angolo pranzo suggerisce convivialità, condivisione, atmosfera.

Chantal di Febal ha uno stile che fonde, al tempo stesso, tradizione e modernità. La base con la penisola, le colonne dell’armadio a parete e i pensili determinano soluzioni compositive orizzontali e verticali dove la materia e i colori sottolineano forme e compongono volumi. Il noce in versione brandy dei diversi elementi e il laccato bianco lucido conferiscono un aspetto raffinato alla composizione completata dagli elettrodomestici e dalle attrezzature interne. L’armadio a parete, chiuso da ante a soffietto, contiene dal frigorifero alla cantinetta, dal ripostiglio alla lavastoviglie a colonna. La zona living è arredata dagli elementi a giorno, dai pensili e dalle vetrine. È possibile completare la composizione con tavoli, sgabelli e sedie coordinati con gli altri elementi. Il progetto disponibile in diverse materie, finiture e colori è dell’architetto Alfredo Zengiaro.


Way di Snaidero è una cucina che unisce la linearità tipica dell’architettura d’interni moderna, al tempo stesso ricercata ed elegante, alle soluzioni tradizionali della boiserie e della base in legno di rovere nella finitura smoke con evidenti venature. L’aspetto estremamente naturale della finitura e i diversi colori sono ottenuti con uno speciale trattamento che trasforma la tonalità naturale dell’essenza in una colorazione che varia dal nocciola al marrone scuro. I pensili sospesi, le sottili mensole, i capienti armadi ad incasso, completi di elettrodomestici, realizzati nella finitura laccato opaco metallizzato grigio piombo creano un raffinato contrasto. Il piano di lavoro della base è in quarzite. Completa la zona giorno il tavolo, disponibile su misura in lunghezza e con profondità da 70 o 90 cm, che ripropone materie, colori e linee della composizione. By Snaidero design.

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GOURMET

AL CONCORSO “GIALLO MILANO” VINCE LA QUALITÀ A cura di GIOVANNA MOLDENHAUER

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iallo Milano” 2012: un successo superiore alle aspettative, nel segno della qualità. La quinta edizione del concorso che ha visto cimentarsi 43 chef - di altrettanti ristoranti - nella preparazione del “risotto alla milanese”, si è conclusa lo scorso il 21 dicembre al Palazzo del-

la Regione Lombardia, con la premiazione dei vincitori. La vera vincitrice della rassegna è però la ristorazione milanese: infatti, dalla prima selezione di quasi 50 ristoranti hanno avuto accesso alla finale ben 9 concorrenti con valutazioni tra i 95 e 100 centesimi, seguiti da altri 15 con voti compresi tra 87 e 94 centesimi. Un riferimento importante per Giallo Milano, al di là della competizione, è il sostegno dei ristoratori stellati che hanno accettato di partecipare alla promozione del risotto alla milanese e che con la loro presenza hanno aumentato il prestigio e la risonanza della manifestazione. In 5 edizioni di Giallo Milano il livello dei concorrenti è salito in misura esponenDa sinistra: Giovanni Bozzetti, il terzo classificato David Galantini del ristorante “Ambrosiano”, il vincitore Angelo Nasta del ristorante “Il Vico della Torretta”, Dario Guidi secondo classificato della “Antica Osteria Magenes”, Giuseppe Elias e Stefano Bolognini; sopra: Claudio Sadler e Davide Oldani

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A sinistra il vincitore dell’edizione 2012; sotto il secondo classificato e in basso il risotto giallo classificatosi al terzo posto

I RISTORANTI STELLATI

ziale: la qualità raggiunta nell’esecuzione dei risotti e l’attenzione dedicata alla gara confermano che Giallo Milano non è la celebrazione di un piatto storico, né un nostalgico tempio della tradizione, ma l’espressione viva di una ristorazione lombarda in continua evoluzione positiva. Quest’anno la kermesse ha visto la presenza dei prodotti Biologici di Lombardia promossi da Regione Lombardia Agricoltura, coadiuvata da ERSAF, con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e da un altro grande protagonista della tradizione meneghina: Ramazzotti. «Questa iniziativa – ha spiegato l’Assessore al Commercio, Turismo e Servizi di Regione Lombardia Giovanni Bozzetti - unisce l’impegno delle istituzioni, delle associazioni di categoria e dei ristoratori per promuovere la nostra Regione. La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di ristoranti stellati: dobbiamo puntare su questo grande

Anche i ristoranti stellati D’O, Devero Hotel, Il Luogo Di Aimo e Nadia, Innocenti Evasioni, Joia, Osteria Del Pomiroeu, Pierino Penati, Ristorante Cracco, Sadler, Tano Passami L’olio e Unico contribuiscono al successo dell’iniziativa, non partecipando al concorso, ma preparando per la loro clientela, in onore di Giallo Milano, una personale interpretazione del tipico risotto giallo.

patrimonio come elemento di promozione turistica anche in vista di Expo 2015». «Un concorso al quale abbiamo voluto rinnovare la nostra adesione più convinta perché promuove le migliori espressioni della ristorazione milanese unite alla conoscenza di un prodotto agricolo, il riso lombardo, che vede la nostra regione tra i principali produttori a livello nazionale ed europeo e che, in tutte le sua varietà, si distingue per qualità e caratteristiche organolettiche dal riso che è prodotto nel resto del mondo», ha commentato l’Assessore all'Agricoltura della Regione, Giuseppe Elias.

I VINCITORI A Giallo Milano hanno partecipato i ristoranti di Milano e provincia che hanno voluto gareggiare nella preparazione del risotto giallo. Dopo una prima selezione d’ammissione, una giuria di giornalisti gastronomi e bloggers del settore food ha degustato i risotti preparati dagli chef dei ristoranti selezionati, stilando un punteggio dettagliato sui piatti. Il confronto fra le varie valutazioni, espresse con un voto, ha consentito alla giuria, coordinata dal giornalista Alex Guzzi, con la collaborazione straordinaria di Davide Oldani, di selezionare i tre migliori classificati. Al premio della giuria si è affiancato il gradimento del pubblico che nei tre giorni della manifestazione si è recato nei ristoranti che hanno partecipato al concorso per assaggiare il tipico piatto della tradizione milanese. Oltre a ordinare le proprie portate dal menù del ristorante i clienti che si sono fermati per la cena hanno potuto degustare lo spritz preparato con Aperitivo Ramazzotti, un’entrée di risotto realizzato con il riso BIO di Lombardia, un calice di vino rosso delle Cantine Conte Vistarino o dei produttori di vino Biologico di Lombardia e, a conclusione del pasto, un bicchiere di Amaro Ramazzotti. Il confronto fra le varie valutazioni della giuria espresse con un voto in centesimi, ha consentito di selezionare i 3 vincitori: Il Vico Della Torretta (98,75 punti), Antica Osteria Magenes (98,50 punti) e Ristorante Ambrosiano (97,75 punti). Ai premi per il primo, secondo e terzo classificato è stata aggiunta la menzione speciale “L’Innovazione nella Tradizione” per il “Risotto da Passeggio” di Claudio Sadler (Chic’n Quick).

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ANDATA E RITORNO

San Valentino sul Lago Maggiore Il giorno più romantico dell’anno merita una location davvero speciale per festeggiare con chi si ama. Pochi territori come quelli che si adagiano lungo il Lago Maggiore offrono questa opportunità. Antichi borghi, oasi naturali, weekend di benessere, navigazione del lago, stazioni sciistiche… rappresentano un

ventaglio di occasioni così diverse fra loro che per il vostro San Valentino c’è solo l’imbarazzo della scelta. Qualche suggerimento: una passeggiata al piccolo lago d’Orta certamente il più romantico d’Italia e alla sua isola di San Giulio, vi aspettano ristoranti dove cenare a lume di candela, negozi di souvenir dove trovare un

ricordo del vostro San Valentino. E che dire se la scelta cadesse sulle offerte benessere delle molte SPA esistenti lungo il Lago Maggiore. Lago che potreste scegliere di navigare in battello per una super romantica crociera al tramonto! Siamo ancora in inverno e quindi perché non passare il San Valentino

in montagna? Macugnaga vi aspetta con una gradevolissima offerta, “lo skipass per due”: uno paga e uno scia gratis… dopotutto è San Valentino.


FILM FESTIVAL

“TRENTA” E LODE

AL FESTIVAL DI TORINO

e internazionale, grazie all’offerta di cinema il più delle volte indipendente, d’avanguardia, ricco di giovani registi e artisti internazionali. Giunto alla XXX edizione, il festival non è affatto invecchiato né in crisi come il tipico trentenne italico. Anzi, è maturato molto bene e molto in fretta confermandosi un appuntamento imperdibile per la cinematografia nazionale e internazionale. I dati definitivi hanno confermato il successo della edizione 2012 conclusasi (dopo 9 giornate) lo scorso 1 dicembre. Gianni Amelio lascia la direzione del TFF con risultati lusinghieri (+16% gli incassi, +18% i bigliet-

È È stato un traguardo prestigioso per l’ex Cinema Giovani, dal 1998 diventato Torino Film Festival: tre decadi di presenza forte nel panorama cinematografico italiano

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ti, +15% gli accrediti), una crescita su ogni versante. Senza dubbio un’edizione di grande qualità, con la città pacificamente invasa da addetti ai lavori e appassionati che, come sempre, hanno riempito le sale del Massimo, del Reposi, del Lux. Ad inaugurare il festival una madrina d’eccezione, la brava e bellissima Claudia Gerini: tacchi a spillo, lungo abito nero, brillante e con una scollatura da capogiro, anzi con due scollature, una davanti e l’altra dietro. Ha sedotto tutti.

IL FESTIVAL DEI GIOVANI S’inaugurò il 25 settembre del 1982, ideato e diretto da Ansano Giannarelli e Gianni Rondolino: si chiamava “Festival Internazionale Cinema Giovani” e si concentrava soprattutto sulla cultura, le storie e i linguaggi dei giovani. Giovani cineasti e giovani spettatori, in un arco che, a 360 gradi, copriva paesi, identità, idee, stili diversi. Il festival è stato il punto di partenza di moltissimi cineasti, ed è restato un momento di scoperta, riflessione, analisi e curiosità anche quan-

do, dalla XVI edizione, ha cambiato il proprio nome in Torino Film Festival. Da Torino sono passati i primi film di registi del calibro di Jane Campion, Laurent Cantet, Leos Carax, Matteo Garrone, Daniele Vicari, Michael Winterbottom, Takeshi Kitano. E, anche negli ultimi anni, sono continuate le conferme di autori che hanno esordito al Tff e si sono poi affermati nei circuiti internazionali, da Pablo Larrain a Pietro Marcello a Debra Granik. Arrivederci alla trentunesima edizione. (N.Z.)

Nella pagina accanto, da sinistra: Gianni Amelio con Claudia Gerini; Kyle R.Scott con la moglie; Piero Fassino e Ettore Scola; Scott Graham; Paolo Sorrentino, Guido Gabrielli e Mario Balsamo; sotto: Valeria Golino con Cosimo Terlizi; a sinistra Ambra Angiolini

VINCE SHELL DI SCOTT GRAHAM La giuria, composta da Paolo Sorrentino (Presidente, Italia), Karl Baumgartner (Germania), Franco Piersanti (Italia), Constantin Popescu (Romania), Joana Preiss (Francia), ha assegnato i seguenti premi: Premio Miglior Film a “Shell” di Scott Graham Premio speciale della Giuria ex-aequo a “Noi non siamo come James Bond” di Mario Balsamo e a “Pavilion” di Tim Sutton Premio per la Miglior Attrice a Aylin Tezel per il film “Am Himmel Der Tag / Breaking Horizons” di Pola Beck Premio per il Miglior Attore a Huntun Batu, per il film “Tabun Mahabuda / The First Aggregate” di Emyr ap Richard, Darhad Erdenibulag.


SOFIA INCANTA

SAN MARINO FILM FESTIVAL

IL TITANO

Sophia Loren e Roberto Valducci

Il Palazzo del Cinema

n successo annunciato e mantenuto: il grande Cinema è arrivato nella Repubblica di San Marino. Una magica atmosfera da Hollywood ha infatti caratterizzato il “San Marino Film Festival”, la nuova rassegna cinematografica che si è tenuta dal 10 al 15 dicembre scorso presso l’au-

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ditorium del Palace Hotel. Madrina della kermesse, insieme alla grande Sofia Loren, è stata l’attrice Lucia Bosè che ha ricevuto il premio alla carriera e ha presentato, in prima italiana, il suo film “Alfonsina y el mar” di Davide Sordella e Pablo Benedetti. La Bosè, prima Miss Italia del dopoguerra (1947), è stata la musa dei film di Federico Fellini, Michelangelo Antonioni,


FILM FESTIVAL

Nella pagina a fianco, da sinistra: Francesco Bonsembiante; Lucia Bosè; Pippo Mezzapesa; sopra: Pupi Avati

Francesco Rosi, i fratelli Taviani e tanti altri. La prima edizione del Festival è stata dedicata a Tonino Guerra, sceneggiatore e poeta scomparso un anno fa, con una sezione dedicata ai suoi capolavori (tra cui “Matrimonio all’italiana” e “Amarcord”) e l’altra intitolata “Incantati da Tonino”: quattro film di tre maestri del cinema animato russo creati con Guerra. Inaugurazione in grande stile, quindi, che ha visto tra gli altri la presenza del maestro Pupi Avati, Presidente di giuria del Festival. «Pupi Avati è un grande del cinema italiano, direi fra i più “moderni”. Per questo mi è sembrato necessario contattarlo: i giovani registi presenti devono riuscire ad ascoltare i maestri». Chi parla è Romeo Conte, regista e direttore artistico del Festival: una solida esperienza nella direzione di festival del cinema, Conte mastica cinema fin da bambino. «Sono cresciuto a “pane e cinema”: mia madre aveva un chiosco dentro la sala cinematografica del mio paese. Da bambino, portavo le bibite nel cinema. La svolta capitò nel 1997: all’interno di un progetto in cui 5 grandi registi tenevano a battesimo 5 registi esordienti, fui affibbiato al grande Mario Monicelli. Fui onorato da tre giorni di lavoro con lui, da cui scaturì il mio primo lavoro, La crepa». Conte ha portato sul Titano un totale di 70 film, tra "lunghi" e "corti", e tanti altri grandi nomi, tra cui Ivano Marescotti, Simona Izzo, Alvaro Vitali, Marco Paolini, Ennio Fantastichini, Luca Zingaretti. L’evento ha destato l’interesse massiccio della Repubblica intera che per la gara dei lunghi ha messo in palio dei premi in denaro (al “Miglior film” 8.000 euro). (N.Z.)

PREMI E NOMINATION Lungometraggi Miglior film a "Io sono lì" di Antonio Segre (Titano d’oro) Miglior regia a Pippo Mezzapesa per il film "Il Paese delle Spose infelici", Miglior attore a Luca Zingaretti nel film "La kriptonite nella borsa" Miglior attrice a Laura Morante in "Appartamento ad Atene". Cortometraggi Miglior film "La sera prima" di Masimo Fallai. Premio speciale della giuria a Giorgio Colangeli per il film "La sera prima" di Massimo Fallai. Premio Tonino Guerra per la migliore sceneggiatura è andato al film "Alfonsina y el mar" di Davide Sordella e Pablo Benedetti. Sopra dall’alto: Isabella Baudo, Roberto Valducci e Romeo Conte; Davide Sordella e Pablo Benedetti; Lucia Bosè con Teodoro Lonfernini e Denise Bronzetti


VIAGGI NEL MONDO

ALLA SCOPERTA DELL’OMAN A cura di MILENA POLIDORO

hi di noi non ha mai sentito parlare della Regina di Saba, di Simbad il marinaio, della via dell’incenso? Ma quanti sanno che stiamo parlando dell’Oman? Questo paese, situato all’estremo sud ovest della Penisola Arabica e grande il doppio dell’Italia, è ricchissimo di storia e di cultura. Fin dal 5000 a.C. il sud del paese, l’odierno Dhofar, costituiva il fulcro del lucroso commercio dell’incenso; la linfa di queste piante era ritenuta talmente preziosa che, a quanto si narra, la leggendaria Regina di Saba ne fece dono al re Salomone. Grazie al sapiente lavoro di modernizzazione e promozione che il Sultano Qaboos ha svolto negli ultimi decenni, l’Oman è diventata una meta turistica molto alla moda perché giunti a destinazione si può avere di tutto. Oltre 1700 km di spiagge incontaminate che si affacciano sul mare d’Arabia e sullo stretto di Hormuz, lambite da acque color smeraldo. Le coste sono inseguite da isole e isolotti, baie ed insenature ideali per numerosi sport acquatici tra cui immersioni, snorkeling e pesca. Oltre alla regione di Muscat, la capitale, le spiagge più belle si annoverano a nord nel Musandam, e all’estremo sud nella regione del Dhofar, vicino Salalah. Il deserto omanita che ammalia nella sua autenticità, costituito da dune sabbiose e distese rocciose (le hamadas), ricopre l’80% della superficie dell’Oman e racchiude tesori e bellezze straordinarie. I deserti dell’Oman si estendono nella parte interna del paese, arrivando a lambire le coste affacciate sull’Oceano, offrendo spettacolari paesaggi. Si può programmare un’escursione giornaliera nel deserto, anche se per apprezzare appieno il suo fascino è preferibile passare almeno una notte all’ombra delle dune, che raggiungono anche i 100 metri di altezza. Ma l’Oman non offre solo mare e deserto: ma anche numerose riserve naturali dove è possibile ammirare alcune specie animali in via d’estinzione ed essendo tutta la zona nord del paese attraversata da una catena montuosa, si ha la possibilità di cimentarsi con l’arrampicata. Il periodo migliore per visitare l’Oman è compreso tra novembre e marzo.

C Conti Tour ha selezionato un viaggio proposto da Atitur con partenza da Milano il 24 febbraio 2013 per 7 giorni ad un prezzo veramente interessante:

1.590,00 euro Per informazioni: Conti Tour Via Montenapoleone 19 Tel 0276023448 info@contitour.com




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