Anno 4 - Luglio - Agosto 2014 • Periodico di Cultura e Società
“CAMBIANO”
Il salotto hi-tech di Pininfarina EVELINA FLACHI
Curare i capelli a tavola LAOS
La terra di un milione di elefanti
ARDAVAST SERAPIAN
“Essere Unici”...da settant’anni
MILANO E… I “RITI DELLA PIOGGIA” A cura di PAOLO MINOTTI
a siccità non è un fenomeno solo di questi ultimi anni, causato da inquinamento ed effetto serra; è sempre esistita. In una società in prevalenza rurale, come quella medievale, in cui l’economia si basava quasi esclusivamente sui prodotti della terra, essa era un mostro ancora più temibile, che poteva portare alla morte. Così i milanesi dell’ultimo scorcio del medioevo cercarono metodi per combatterla. In un misto di superstizione, religiosità e paganesimo fiorirono leggende e dicerie sui modi di sfuggire a un’estate senza acqua. La prima, di matrice pagana, consisteva nell’andare sul sagrato della Chiesa di San Giovanni in Conca e accendere grandi falò sotto dei pentoloni d’olio in cui friggere carne, verdure e pesce che poi venivano offerti ai passanti. L’origine risale al martirio di San Giovanni: secondo la leggenda San Giovanni stava per essere gettato dai pagani in un calderone d’olio bollente quando un provvidenziale temporale spense il fuoco salvando il Santo. Della Chiesa restano solo i ruderi visibili in piazza Missori dopo che gli austriaci la sconsacrarono e i francesi la trasformarono in un deposito di carri. Un’altra leggenda riguarda la Basilica di San Calimero, una delle chiese più antiche di Milano: la cui cinquecentesca cripta conserva l’altare-tomba del vescovo San Calimero, e un curiosissimo pozzo costruito sul luogo in cui le sue ossa furono ritrovate immerse nell’acqua. Questo ritrovamento diede vita alla credenza secondo cui il vescovo sarebbe stato martirizzato e il suo cadavere gettato per spregio in un pozzo. La tradizione popolare narra che l’acqua di questo pozzo è “miracolosa” contro la siccità e le malattie e anticamente
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Il pozzo di San Calimero
veniva utilizzata per scongiurarle. In passato, ogni 31 luglio, giorno della festa di San Calimero, si usava far bere agli ammalati l’acqua del pozzo per farli guarire. Nei periodi di grave siccità, durante la messa, l’officiante prelevava una bottiglia di acqua miracolosa dal pozzo e, terminata la funzione, usciva a versarla sul sagrato. Un terzo rito abbastanza noto ha origine al tempo del vescovo Ariberto: in Santa Maria Segreta erano conservati due angeli biondi assolutamente identici. Uno aveva il compito di intercedere per avere bel tempo, l’altro intercedeva per far piovere. Era sufficiente esporli per un breve periodo e si otteneva l’effetto desiderato. Se ciò non accadeva si usava incolpare il sagrestano di aver confuso i due angeli e di aver esposto quello sbagliato. Il Municipio stanziava uno scudo per il parrucchiere di piazza Cordusio, che aveva il compito di pettinare le chiome degli angeli.
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Milano Periodico di Cultura e Società
Anno 4 - No. 6 Luglio/Agosto 2014
IL PERSONAGGIO
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Ardavast Serapian
ARTE E CULTURA
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Teatro alla Scala: Le Comte Ory “Leonardo icon” di Daniel Libeskind Mostre: la Milano di Pasolini La Milanesiana festeggia i suoi 15 anni
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Luglio/Agosto: le mostre
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Moda mare 2014: i must have Moda Uomo: anticipazioni P/E 2014
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Design sartoriale... il bello di arredare! Riva 1920... la cultura e la passione per il legno
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ECO & LUXURY
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Le novità digitali
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Scelti per voi
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In forma durante le vacanze; Un occhio allo sguardo I cibi per la bellezza dei capelli I rimedi dell’Omeopatia In acqua per curare il dolore
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Cibo e sesso: i disturbi del comportamento alimentare
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Un amico della salute: il tè verde
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Un delfino per amico
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Luglio/Agosto: i concerti Settembre in musica: ritorna MITO
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Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria Terme: chiare fresche dolci acque
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Conoscere il Laos
“Cambiano” il salotto hi-tech firmato Pininfarina
MILANO SI RACCONTA
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Collegio san Carlo di Milano Meritalia: happy hour di solidarietà Luci a Milano: 50 frammenti degli anni ‘50 Riflessioni sul Futuro: Lavoro e Sostenibilità Premio Rosa Camuna Salone internazionale della Ricerca, Innovazione e Sicurezza alimentare Brera Expo Wine tour. Le vie del Chianti
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EXPO CHE VERRÀ
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Expo news
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Benessere in cucina con le ricette pop
GOURMET
HI TECH NEWS
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FASHION
HOME DESIGN
Emamo
32 LIBRI COME STAI?
IL SESSUOLOGO L’ERBARIO MAGICO PET THERAPY SPETTACOLO
ANDATA E RITORNO
VIAGGI NEL MONDO
ERRATA CORRIGE: Il servizio fotografico ASM, alle pagine 42-43 del numero di giugno, è stato realizzato da Canio Romaniello
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TV: PAGHI DUE, PRENDI UNO!
In copertina: Fiammetta Cicogna durante la sfilata Pin Up fotografata da Nick Zonna
Luglio/Agosto Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Cinzia Boschiero Evelina Flachi Annamaria Giancaspero Simonetta Guindani Riccardo Lagorio Jaquelin Lendorf Polanco Paolo Mariconti Gloria Mauri Luca Medici Paolo Minotti Angela Minutillo Bertanza Sergio Noviello Milena Polidoro Francesca Ricotti Monica Rota Alberto Zonna Media Partner
Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Carlo Kauffmann Dario Martucci Edizioni Le Roy srl redazione@24orenews.it www.24orenews.it Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagine - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl
Sono un inguaribile “TV dipendente”. Credo che la televisione tutta, nel suo panorama attuale, sia in grado di offrirci sempre qualche cosa di buono da guardare, per scoprire cose o personaggi che non conosciamo, viaggi con itinerari impensabili e persino giochi, fiction, talk spesso fatti bene senza urla né sfacciati pensieri unici. Ho trascurato varietà e talent, snobbati dai critici televisivi e quindi ovviamente apprezzati dai comuni “teledipendenti”. Tutti sanno che la RAI impone un canone di abbonamento che ci hanno spiegato essere una “tassa” e quindi come tale si deve obbligatoriamente pagare. Ovviamente non posso che attenermi alle regole, ma posso avere una risposta ad un cruccio che mi tormenta da sempre? Perché dobbiamo pagare un canone annuale per una offerta televisiva semestrale? La RAI programma le sue tre reti principali con dei palinsesti che presentano novità solo da gennaio a giugno (spesso solo fino al 31maggio) e riempiono i palinsesti degli altri sei mesi con “repliche” di ogni tipo. Spesso la televisione è vista soprattutto da persone “senior” che viaggiano meno dei giovani e spesso vivono sole. Perché devono vedere repliche per sei mesi? Lo trovo un “tradimento” ingiustificato soprattutto verso tutti questi utenti, tra i più “fedeli” pagatori di canone forse terrorizzati dalla possibilità di venire privati della loro straordinaria compagna, la televisione pubblica. Vorrei una risposta dalla RAI, ma so che non ci sarà. Continuerò a pagare la tassa intera per avere un servizio a metà: “paghi due, prendi uno!”. Carlo Kauffmann
Da oggi potrai visionare le nostre gallery con un semplice clik 24oreNews
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ARDAVAST SERAPIAN
“ESSERE UNICI”… DA SETTANT’ANNI
Intervista a cura di CARLO KAUFFMANN
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rdavast Serapian ha celebrato sabato 21 giugno, durante le sfilate di Milano Moda Uomo, i Settant’anni del brand con un volume che ne ripercorre la storia e un esclusivo cocktail party in Terrazza Martini. Il libro “Essere Unici” racconta la
storia della famiglia Serapian, una storia originale e meritevole di studio come esempio di ingegno, passione e amore per il proprio lavoro, che ha portato Stefano Serapian - di origine armena - e Gina Flori, i due coniugi fondatori dell’azienda, a vestire alcune delle icone di moda ed eleganza dagli anni ‘50 ad oggi. Una storia straordinaria continuata dal figlio 24oreNews
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IL PERSONAGGIO Ardavast, per gli Amici “Arda”, che ha portato un piccolo laboratorio artigianale a raggiungere fama e prestigio internazionale grazie alla produzione di borse, valigie, cartelle e abbigliamento di lusso davvero “unici”. I modelli Serapian si intrecciano con l’evoluzione della città di Milano e sono simboli di sperimentazione, intuizione e impegno ma soprattutto avanguardia sin dalla prima metà del Novecento. Il dottor Ardavast Serapian, figlio del fondatore Stefano, Presidente e Amministratore Delegato della maison è in azienda dal 1972, subito dopo essersi laureato in Economia all’Università Bocconi di Milano. Lavora da sempre “a tutto campo”, dalla bottega artigianale alla produzione industriale, dall’ideazione ad ogni fase dei cicli di produzione, distribuzione e sviluppo commerciale di ogni prodotto, in Italia e a livello internazionale. Carlo Kauffmann lo ha intervistato per noi. Dott. Serapian, qual è il segreto del vostro successo? Lavoriamo sempre, lavoriamo bene e facciamo le cose il meglio possibile… è questo il segreto. È contento di aver festeggiato i 70 anni del marchio sulla Terrazza Martini? Sono entusiasta, è stato un traguardo davvero importante, soprattutto di questi tempi in cui molti chiudono. Chi erano i suoi ospiti? Tanti amici e personaggi del mondo della Moda, ma non solo. C’erano Gianmarco Tognazzi, Giulia Bevilacqua, Ellen Hidding e Barbara Snellenburg, solo per citarne alcuni, e tanti giornalisti di varie testate. Chi sono i designer delle linee essenziali e raffinate delle borse e di tutti i vostri prodotti? Nessun designer di fama, quasi tutto viene fatto internamente. Soprattutto le ultime linee, quelle più riuscite, sono state prese da vecchi modelli che abbiamo rimodernato: siamo andati a cercare nel nostro archivio quelle che erano le borse più significative della nostra storia. Ci aiuta sempre la signora Dea Fontana, che oramai è diventata di famiglia, e poi anche noi stessi creiamo i nostri modelli. Ha spesso affermato che la qualità e l’artigianalità vanno sempre preferite alla quantità. Nell’era della globalizzazione, è ancora di questa opinione? Assolutamente sì… La qualità è una cosa essenziale che si sposa male con le grosse quantità… Oltretutto in Italia non siamo più pronti, diciamo così, a soddisfare esigenze di quantità enormi, difatti quando 8
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le quantità cominciano a diventare troppo grandi, la gente si sposta in Cina si sposta in altri Paesi dell’Est europeo e la qualità scende drasticamente. Un giorno Lina Sotis scrisse: “È mutata la moda, sono cambiati gli accessori ma Serapian è rimasto un biglietto da visita per le signore eleganti”. È ancora così? Sì, a questo teniamo molto ed è ciò che cerchiamo di mantenere con le unghie e i denti. È parte del segreto di cui parlavamo all’inizio... Ha festeggiato i 70 anni con il libro dal titolo: “Essere unici”. Un titolo impegnativo… “Unici”, direi, perché in pratica siamo ormai tra i pochissimi (si contano sulle dita di una mano) che riescono ancora a produrre a Milano o addirittura in Italia: quasi tutti hanno spostato le produzioni fuori. “Essere unici” per noi vuol dire riuscire a fare ancora le cose su misura, cioè se una cliente viene con un tessuto particolare perché deve abbinarlo alle proprie scarpe noi le riusciamo a fare le nostre borse. “Essere unici” significa riuscire a soddisfare esigenze che oggi in questo mondo non vengono quasi più considerate. Il volume si potrà trovare in libreria? Sì, entro qualche settimana lo si potrà trovare nelle librerie.
In apertura: Ardavast Serapian; sopra: durante l’evento di presentazione del libro; il libro e alcune borse della collezione
Festeggerà anche nelle altre località dove hanno sede le sue boutique? Certo, lo faremo a Taormina il prossimo sabato e poi ovunque, tutte le nostre boutique avranno questo “incontro con i clienti”. Ha in programma anche linee di nuovi prodotti? Già da qualche tempo facciamo foulard, cravatte sciarpe… probabilmente in futuro faremo delle linee di scarpe, tipico prodotto della pelletteria.
ARTE E CULTURA
LE COMTE ORY di Gioachino Rossini Melodramma giocoso in due atti Direttore Donato Renzetti Regia, scene e costumi Laurent Pelly Dal 4 al 21 Luglio 2014 Durata spettacolo: 2 ore e 50 minuti incluso intervallo
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l 20 agosto 1828, all’Opéra di Parigi, va in scena il nuovo lavoro di Gioachino Rossini: Le Comte Ory. L’opera, su libretto di Eugène Scribe e Charles-Gaspard Delestre-Poirson, è la terza realizzazione pienamente francese del compositore, nonché la penultima prima del Guglielmo Tell e del lungo periodo dedicato alla mondanità e al godimento del proprio successo. Trasferitosi a Parigi nel 1824, Rossini compose, infatti, nella capitale francese solo quattro opere: Voyage à Reims, Siège de Corinthe, Le Comte Ory e il Guglielmo Tell. Vi è un legame molto forte tra la prima e la terza di queste opere. Le Comte Ory, infatti, riprende molti passaggi del Voyage à Reims,
ALTRI APPUNTAMENTI DI LUGLIO 3 3, 5, 8, 11, 14, 16, 18 - ore 20:00 Così fan tutte 3 1, 2, 3, 4 - La Scala in Tournée Kazakistan: Astana Opera House Don Chisciotte Corpo di Ballo del Teatro alla Scala Orchestra The Astana Opera Symphony Orchestra Direttore Marcello Spaccarotella Coreografia Rudolf Nureyev
lavoro composto nel 1825 per l’incoronazione di Carlo X, ma immediatamente ritirato dalla circolazione nonostante la buona ricezione da parte del pubblico. Il riutilizzo della partizione precedente non impedisce, però, la creazione di una grande opera, capace di riproporre pienamente i crismi della poetica rossiniana. Alla stesura del libretto in francese collaborò anche il grande tenore Adolphe Nourrit, per il quale fu scritta la parte del Conte Ory. Che sarebbe poi un Don Giovanni burlone dell’età delle Crociate, un tipo ameno che ama corteggiare dame oneste e pellegrine pie, con inganni, travestimenti, insistenza, ma scarso successo. La partitura è naturalmente raffinatissima, piena di vivacità, ironia e vocalità vertiginose. La Scala ha ingaggiato per il protagonista niente meno che Juan Diego Flórez, il migliore in questo ruolo, insieme ad Aleksandra Kurzak e Stéphane Degout, e offre lo spettacolo di Laurent Pelly, che molto successo ha riscosso col suo Elisir d’amore della Stagione 2009/10. Sul podio la sicurezza di Donato Renzetti.
LE COMTE ORY: APPUNTAMENTI
3 Luglio: 4, 7, 10, 12, 15, 17, 19, 21 - ore 20:00
A destra:l’opera “Leonardo Icon” di Daniel Libeskind nella Piazza Pio XI; Daniel Libeskind spiega alle istituzioni Milanesi la sua opera; Daniel Libeskind, Giorgio Ricchebuono, Andrian Yelemessov; Mons. Buzzi A cura di NICK ZONNA
“LEONARDO ICON” Nel cuore dell’antica DI LIBESKIND Mediolanum
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ilano si è arricchita di un’opera straordinaria, “Leonardo Icon”, ispirata al genio di Leonardo Da Vinci che l’Architetto Daniel Libeskind ha appositamente disegnato per valorizzare una importante traccia della storia e dello sviluppo urbano della nostra città. La piazza che ospita l’opera, Piazza Pio XI (recentemente pedonalizzata ma solo due anni fa era un parcheggio selvaggio), conserva infatti la traccia della città romana, essendo posta proprio all’incrocio tra gli antichi cardo e decumano, le due arterie principali attorno a cui si allargava l’antica Mediolanum. Inoltre, ospitando la Pinacoteca Ambrosiana, la piazza costituisce l’accesso a quella che è la casa di Leonardo, insieme al Castello Sforzesco. L’inaugurazione è avvenuta il 26 maggio: erano presenti, oltre all’autore dell’opera, il Prefetto dell’Ambrosiana Mons. Franco Buzzi, il Prof. Giorgio Ricchebuono, Presidente della Fondazione Cardinale Federico Borromeo, gli assessori comunali Filippo Del Corno (Cultura) e Pierfrancesco Maran (Mobilità) e l’Ambasciatore del Kazakhstan Andrian Yelemessov. L’opera è un tributo agli studi di Leonardo, “nato dall’idea - ha spiegato Libeskind - di dare vita alla complessità della sua mente e delle sue idee: l’unione 12
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tra natura e cultura, arte, scienza e innovazione, una sorta di macchina per l’immaginazione”. Per Achille Colombo Clerici, Presidente di Assoedilizia e dell’Istituto Europa Asia, sulla figura di Leonardo - che rappresenta l’Italia nel mondo - il Paese dovrebbe concentrare la promozione anche ai fini turistici. A Milano esistono probabilmente le uniche due firme di Leonardo. In occasione dei sei mesi dell’Esposizione Universale 2015, l’ Archivio di Stato ha in programma una rassegna dedicata al nostro genio rinascimentale, in alcuni locali dell’antico “Collegiun Helveticum” in via Senato a Milano, attualmente in corso di ristrutturazione. Gioiello della mostra (conservato nella Pinacoteca Ambrosiana) il contratto per la realizzazione della celebre “Vergine delle Rocce” che Leonardo firmò il 25 aprile 1483 davanti al notaio assieme ai committenti, i fratelli Evangelista e Giovanni Ambrogio De Predis. Il documento descrive minuziosamente tempi e modalità di esecuzione dell’opera, compresi i colori e le vesti dei personaggi. La pianta della città di Milano, come disegnata da Leonardo e ripresa da Libeskind nella sua opera, si sovrappone perfettamente alla linea delle mura della città coincidendo con gli attuali cosiddetti bastioni.
ARTE E CULTURA
LA MILANO DI PASOLINI
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a Nebbiosa”, sceneggiatura firmata nel 1959 da Pier Paolo Pasolini ma mai divenuta film, dà il titolo alla suggestiva mostra fotografica promossa dal Comune di Milano e visitabile fino al 14 settembre presso il Museo del Risorgimento. Quel progetto non andò in porto e il testo rimase inedito fino alla sua pubblicazione per Il Saggiatore nel 2013. La mostra è stata divisa in due distinte sezioni: la prima, intitolata ‘Lo sguardo di Pasolini su una Milano ormai scomparsa’, traccia un ipotetico reportage sui possibili spazi del film mai realizzato, attraverso le immagini di una città come la vide e testimoniò Pasolini in quegli anni: la Milano piena di ombre e luci del boom, dei grattacieli e delle nuove periferie, una sorta di con-
traltare meneghino alla Roma di “Accattone”. Scatti d’epoca di maestri come Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Federico Garolla e altri nomi della fotografia italiana d’autore, tratti dall’Archivio Contrasto, ad eccezione delle immagini di Mufoco - Museo Fotografia Contemporanea. La seconda parte della mostra, intitolata ‘Lo sguardo dei milanesi fa rivivere una Milano ormai scomparsa’, aperta al pubblico dal 5 giugno, è un omaggio alla città scomparsa e a tutti coloro che la videro ai tempi di Pasolini e la immortalarono attraverso le proprie immagini fotografiche. A costituire la rassegna sono infatti gli stessi milanesi, invitati da uno speciale “appello” a condividere il ricordo della loro città, partecipando a quella che può definirsi come la prima social
exhibition milanese. I visitatori che porteranno con sé una o più fotografie - scattate a Milano e dintorni tra il 1950 e il 1965 - avranno la possibilità di esporre in mostra, con il loro nome, le migliori. Le 1850 caselle disponibili, una volta riempite con le fotografie selezionate, ricostruiranno così un mosaico ideale della Milano di quegli anni, come la percepirono i suoi abitanti. Il progetto si sviluppa dalla convinzione che le vecchie fotografie, tramandate o custodite nei cassetti, siano la testimonianza di una storia che non è stata raccontata, proprio come La Nebbiosa. Una storia fatta di ricordi e immagini che spesso hanno poco da invidiare a quelle dei grandi fotografi. Informazioni www.civicheraccoltestoriche.mi.it
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ARTE E CULTURA Da sinistra: Filippo Del Corno, Novo Umberto Maerna, Cristina Cappellini, Edoardo Nesi, Jonathan Lethem, Dario Franceschini, Michael Cunningham; sotto: Ornella Vanoni, Pino Roveredo, Roberto Vecchioni e Elisabetta Sgarbi; Gino Paoli e Danilo Rea
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LA MILANESIANA FESTEGGIA I SUOI 15 ANNI A cura di SANDRO NOBILI
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e l’anno scorso era “Il segreto” il fil rouge della kermesse ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, quest’anno il tema portante de La Milanesiana è “La Fortuna”. La 15a esima edizione della manifestazione, inaugurata la Teatro Dal Verme il 23 giugno, accoglierà fino al 10 luglio più di 160 artisti tutti di grande caratura internazionale e provenienti da oltre 32 Nazioni, tra cui molti super premiati come il Premio Nobel per l’economia 2005 Robert Aumann, il Premio Strega 2003 Melania Mazzucco, il Premio Nobel per la letteratura 2000 Gao Xingjian e il Premio Pulitzer 1999 Michael Cunningham. Tra le importanti novità 2014, l’apertura ad altri luoghi della città (oltre ai tre spazi tradizionali del Teatro Dal Verme, dello Spazio Oberdan e della Sala Buzzati) come il Palazzo Edison, la Pinacoteca di Brera, il Piccolo Teatro, lo spazio Teatro No’hma, il Politecnico, l’Università IULM, Palazzo Corio-Casati della Banca Popolare di Milano e la Cavallerizza del FAI. Il programma, suddiviso in tre sezioni, include oltre 40 incontri fra spettacoli teatrali, concerti, mostre, proiezioni e coinvolge anche la città di Torino con tre appuntamenti al Circolo dei Lettori, consolidando l’alleanza culturale di Milano con il capoluogo piemontese. La prima sezione, dal 23 al 26 giugno, con le tradizionali “Serate al Teatro Dal Verme” ha visto ospiti come Dario Franceschini, Ministro dei Beni culturali, Jonathan Lethem, Edoardo Nesi e le voci di Roberto Vecchioni e Gino Paoli e Ute Lemper. La seconda sezione ripropone dal 27 giugno al 2 luglio la formula di “Orariocontinuato”, dedicata alla musica e al viaggio: itinerari e paesaggi di Liguria, Piemonte e Milano commentati da Sabrina Colle, Philippe Daverio, Chiambretti, Aldo Grasso, Antonio Ricci. Infine, l’ultima sezione, “La Rosa monografica”, dal 4 al 10 luglio, sarà con il cinema di Edgar Reitz, di Tinto Brass e con lo spettacolo “Finalmente Truffaut” di Mario Sesti e Valerio Cappelli con Sergio Rubini.
CARTELLONE MOSTRE LUGLIO - AGOSTO PINACOTECA DI BRERA Giovanni Bellini. La nascita della pittura devozionale umanistica Il restauro della celebre Pietà di Giovanni Bellini, appartenente alla Pinacoteca di Brera, è l’occasione per ripercorrere la prima carriera del pittore veneziano, grande protagonista dell’arte rinascimentale italiana, attraverso il particolare angolo di visuale offerto dal suo modo di affrontare il tema del Cristo in pietà, che ricorre con frequenza nella produzione dell’artista e della sua efficientissima bottega. Fino al 13 luglio 2014 FERMO IMMAGINE Museo del manifesto cinematografico Il mondo dei Dinosauri Nel 1914 faceva la sua comparsa il primo dinosauro protagonista della storia del Cinema: una tenera brontosaura a cartoni animati di nome Gertie, protagonista di un breve film firmato dal grande Winsor McCay. Da quel momento le maestose creature preistoriche hanno letteralmente conquistato l’universo della Settima Art, e sono divenute protagoniste di kolossal e cartoon di successo, tra cui Fantasia, Jurassic Park, Godzilla e Toy Story. Più di 100 manifesti cinematografici, locandine, foto di scena originali raccontano questo percorso fantastico in occasione del centesimo anniversario dell’arrivo dei dinosauri al cinema. Fino al 13 Luglio 2014 PALAZZO REALE Mimmo Rotella. Décollages e retro d’affiches La prima puntuale ricognizione sull’attività iniziale di Mimmo Rotella (Catanzaro, 1918 - Milano, 2006), artista noto per l’in16
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venzione del décollage, forma artistica da lui concepita e realizzata a partire dai primi anni ‘50. La mostra si focalizza sul periodo che va dal 1953, anno delle prime sperimentazioni sul manifesto lacerato, fino al 1964 quando Rotella partecipa alla XXXII Biennale di Venezia. In esposizione alcuni dei più noti “manifesti lacerati” realizzati dal maestro, come quelli dedicati all’iconica Marilyn Monroe, oltre a documenti e opere di artisti internazionali che aiutano il visitatore a ricostruire il fervido clima culturale di metà ‘900. Fino al 31 Agosto 2014 MUSEO DEL NOVECENTO Munari politecnico Un omaggio ad uno dei più originali e poliedrici artisti italiani, Bruno Munari (Milano, 19071998), con una mostra dedicata alle sue opere e alle sue originali e sempre attuali teorie. Vero e proprio pioniere in molteplici ambiti della creatività, Munari è ricordato soprattutto per le sue ricerche in ambito di pedagogia infantile, product design e comunicazione grafica, ambiti nei quali ha lasciato un segno profondo. La mostra consente di ammirare l’opera più importante di Munari, la prestigiosa Acona Biconbì (1964-1967), oltre a collage, grafiche e altre opere dell’Arte cinetica. Pioniere nei molteplici ambiti della creatività, Munari continua ad essere ancora oggi un esempio per le generazioni di artisti e designer emergenti. Fino al 7 settembre 2014 PALAZZO MORIGGIA La nebbiosa Lo sguardo di Pier Paolo Pasolini su una Milano ormai scomparsa La mostra prende il titolo dalla
sceneggiatura, scritta da Pier Paolo Pasolini nel 1959, che avrebbe dovuto diventare un film, ambientato a Milano. Quel progetto non andò in porto e il testo rimase inedito fino alla sua pubblicazione per il Saggiatore nel 2013. Oggi l’esposizione di scatti d’epoca di maestri della fotografia italiana traccia un ipotetico reportage sui possibili spazi del film mai realizzato attraverso le immagini di una città, come la vide e testimoniò Pasolini in quegli anni: la Milano piena di ombre e luci del boom, dei grattacieli e delle nuove periferie, una sorta di contraltare meneghino alla Roma di Accattone. Fino al 14 settembre 2014 PALAZZO MORANDO Ritratto di Gruppo/ Conversation Piece Omaggio a Claudia Gian Ferrari Una selezione dalla collezione privata di abiti e accessori provenienti dalla collezione privata di Claudia Gian Ferrari, donata a Palazzo Morando, viene esposta in anteprima per rendere omaggio alla gallerista e storica dell’arte milanese. L’archivio, descritto e valorizzato grazie alla collaborazione con NABA, comprende oltre 200 opere dei più famosi stilisti italiani, tra cui Armani, Valentino, Krizia e Curiel. Cuore pulsante della raccolta è l’ampia sezione di capi realizzati dallo stilista giapponese Issey Miyake, appartenenti alla serie Pleats Please. All’interno della retrospettiva trovano spazio anche numerosi accessori come cappelli, borse, occhiali, coprispalla e scarpe. Accompagna la rassegna un seminario sui temi della cura, studio ed esposizione della moda. Fino al 28 settembre 2014
PALAZZO DELLA RAGIONE Genesi È l’ultimo grande lavoro di Sebastião Salgado. Il Mondo come era, il Mondo come è; la Terra come risorsa da contemplare, conoscere, amare. Oltre 200 fotografie: dalle foreste tropicali dell’Amazzonia, del Congo, dell’Indonesia e della Nuova Guinea ai ghiacciai dell’Antartide, dalla taiga dell’Alaska ai deserti dell’America e dell’Africa fino ad arrivare alle montagne dell’America, del Cile e della Siberia. Un viaggio fotografico nei 5 continenti per documentare, con immagini in un bianco e nero di grande incanto, la rara bellezza del nostro principale patrimonio, unico e prezioso: il nostro pianeta. Fino al 2 novembre 2014 TRIENNALE DESIGN MUSEUM Icone del Design italiano In mostra un nucleo di icone provenienti dalla Collezione Permanente del Museo, arricchito dalle selezioni di Maestri invitati a indicare gli oggetti per loro necessari e imprescindibili della storia del design italiano. Un viaggio alla scoperta degli oggetti che hanno contribuito ad imporre nel mondo l’eccellenza del Made in Italy. Di mese in mese, il percorso è arricchito dalle selezioni di Maestri invitati a indicare gli oggetti per loro necessari e imprescindibili. Luglio-Agosto: Mario Bellini fino al 13/7; Andrea Branzi 15/7 – 31/8. Fino al 22 febbraio 2015
PINACOTECA DI BRERA Via Brera, 28 Orari: mar-dom 08:30-19:15 FERMO IMMAGINE MUSEO DEL MANIFESTO CINEMATOGRAFICO Via Cristoforo Gluck, 45 Orari: mar-dom: 14:00–19:00 PALAZZO REALE Piazza del Duomo, 12 Orari: lun: 14:30-19:30; mar, mer, ven e dom: 09:30-19:30; gio-sab: 09:30-22:30 MUSEO DEL NOVECENTO Via Marconi, 1 Orari: lun 14:30-19:30; mar-dom 9:30-19:30 gio e sab fino alle 22.30 PALAZZO MORIGGIA Via Borgonuovo, 23 Orari: mar-dom: 9:00-13:00/14:00-17:30 PALAZZO MORANDO Sant’Andrea, 6 Orari: mar-dom 9:00-13:00/14:00-17:30 PALAZZO DELLA RAGIONE Piazza dei Mercanti, 1 Orari: lun 14:30-19:30; mar-dom 9:30-19:30 gio e sab fino alle 22.30 TRIENNALE DESIGN MUSEUM Viale Emilio Alemagna, 6 Orari: mar-dom: 10:30-20:30; gio: 10:30-23:00 24oreNews
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Raffaella D’Angelo
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A cura di FRANCESCA RICOTTI
osa metteremo in valigia per le prossime vacanze estive, per “sfilare” sulle più belle spiagge italiane e internazionali? Che si tratti di un intero o di un due pezzi, che sia formato culotte, tanga o perizoma, esiste il costume da bagno per ogni occasione: scegliamolo però con accortezza. Ecco le proposte per il mare di alcuni tra i più prestigiosi brand del settore. Agogoa presenta costumi da bagno pensati per una donna elegante e femminile, moderna e sofisticata, che non si allinea necessariamente ai trend del momento, ma che cerca l’esclusività e la qualità. Lo stile di Emamò è easy glamour e perbene, con un accenno alla sensualità, e predilige stampe vagamente esotiche jungle style unite a pezzi ricamati e romantici. Flavia Padovan rende omaggio alla sua terra d’adozione, il Brasile, allo stile di vita instancabile delle sue immense spiagge, alle donne in cerca di sole durante tutto l’anno. Pin-Up si distingue per il suo stile unico, sofisticato, inimitabile… lo stile per una donna che non passa mai inosservata. La donna Raffaela D’Angelo viaggia nello spazio, sì, ma anche nel tempo, con capi che ripercorrono la storia della moda, iperfemminili e trasgressivi. A tratti è una donna nostalgica, elegante e retrò, a tratti romanticamente nomade con un look di leggera evasione, a tratti regina gipsy. E tu, che donna sei?
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Flavia Padovan
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Flavia Padovan
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TENDENZE MODA MARE 2014
Emamo
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Pin Up
Agogoa
FASHION
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A cura di FRANCESCA RICOTTI
ome si vestirà l’uomo di domani? Quali saranno le tendenze più cool della PE 2015, i must have che non potranno sfuggire a tutti gli amanti del Fashion? Dopo il grande successo del Pitti Uomo, ora è tempo di scoprire che cosa ci hanno riservato i grandi Designer della Moda presentate in anteprima dal 21 al 24 giugno sulle passerelle di Milano Moda Uomo. Giochi di stile ‘mix and match’ caratterizzeranno la moda uomo del prossimo anno: se un tempo era trendy abbinare un blazer a un jeans, oggi si punta ancora più in alto e verso i poli opposti, abbinando smoking a bermuda da mare, felpe con cappuccio a pantaloni sartoriali, il tutto accostato con modelli di scarpe raffinate e formali come le Oxford o addirittura sneakers con suola fluorescente.
Emporio Armani
ANTICIPAZIONI P/E 2015
Dolce & Gabbana
Antonio Marras
FASHION
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Alexander McQueen
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MODA UOMO
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DESIGN SARTORIALE... IL BELLO DI ARREDARE! A cura di JOHN REDDY
ome un abito fatto da un bravo sarto anche la casa può essere fatta su misura, ma l’idea di abbinare il termine sartoriale ad una abitazione non è casuale, infatti la nuova frontiera dell’Interior Design oggi è “confezionare” uno spazio progettato intorno all’uomo. Prima di tutto bisogna capire le esigenze del cliente, i gusti, i colori e i materiali che da sempre sono importanti per la persona che andrà a vivere la casa. È finita l’era dell’Architettura d’interni fatta a immagine e somiglianza del progettista. Va bene consigliare, va bene anche proporre uno stile, ma la vera sfida è capire e creare “un vestito” che calzi a pennello sul cliente. Esistono regole generali che è sempre bene seguire, ma è l’armonia creata intorno alla persona che renderà una casa unica e irripetibile, proprio come chi la abita. Per fare questo bisogna sapere ascoltare e individuare anche le più piccole sfumature. Capire e trasformare un’idea è diventata un’arte, una capacità che pochi hanno, ma è quella che crea la differenza. Il committente chiede, si esprime per concetti a lui familiari, ma è l’Interior Designer che deve avere la capacità di trasformare tutto ciò in una casa bella, funzionale e dalla personalità spiccata, che
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HOME DESIGN
deve accompagnare ogni momento della vita del suo proprietario, proprio come un bel vestito ti segue in ogni tuo movimento. Normalmente si parte dalle “parti fisse” come pavimenti, muri, infissi e porte. Questi elementi sono anche quelli strutturali, elementi essenziali della casa, quelli che una volta fatti non si possono spostare. Si decide il materiale e il colore di base, quello su cui “gira” tutto il progetto. Le fotografie evidenziano un pavimento ceramico effetto parquet rovere grigio. Una posa semplice, “a correre”, che esalta i volumi percorrendo in lungo tutta l’abitazione. Il parquet ceramico è adatto a chi desidera una superficie calda come il legno, ma robusta all’usura, soprattutto indicato a famiglie numerose e con animali. La tonalità grigia fa da base a tutti gli arredi, realizzati in legno laccato bianco lucido (per enfatizzare la diffusione della luce e facilitare la pulizia), ma con inserti laccato opaco grigio e rosso per i dettagli. Proprio i dettagli sono il vero punto di forza di un progetto sartoriale! Il colore rosso è stato utilizzato per ogni elemento d’arredo, quasi a sottolineare la precisa progettualità dell’insieme. Il rosso è un colore deciso, di grande personalità, che sposa in modo perfetto tinte più neutre come il bianco e il grigio. Come in sartoria, la bontà di un prodotto non solo si percepisce in tutto ciò che si vede, ma anche e soprattutto in tutto ciò che resta nascosto. Le cuciture per esempio vengono fatte con macchine da cucire particolari, doppiate e con un filo robusto in contrasto di colore, quasi ad enfatizzare la loro ricercatezza. Tutti i cuscini del divano sono double-face, è il cliente che decide se utilizzare il lato bianco o il lato grigio... mentre i cuscini piccoli restano di colore rosso come anche il “piping” (tipica lavorazione a “coda di topo”
che riporta un tessuto arrotolato che funge da bordura o elemento di finitura, utilizzato anche per i sedili delle automobili) dietro lo schienale del divano, sulle tende, dietro lo schienale delle sedie e come ulteriore bordo di richiamo colore sul tappeto in pura lana vergine. È il dettaglio che fa la differenza e come ogni cosa studiata ad hoc, ha bisogno che il Designer curi ogni dettaglio. A tutto questo si possono aggiungere elementi di contrasto, fondamentali per uscire dalla progettualità così marcata, per esempio l’utilizzo di pareti in eco-pietra o di un bio-camino. È un elemento estetico, ma di grande valore visivo. Inoltre, per mezzo di appositi contenitori posti nelle vicinanze del braciere, è possibile introdurre essenze concentrate per diffondere rassicuranti o rilassanti fragranze nell’ambiente. Una casa che si rispetti deve avere un ambiente cucina adeguato. Piccolo o grande, separato o a vista sulla zona giorno, qualsiasi sia la scelta la zona cucina deve saper accogliere. Ogni spazio viene studiato per poterlo utilizzare nel migliore dei modi, consentendo più ordine e capienza per riporre qualsiasi cosa al posto giusto. Infine l’illuminazione che c’è, ma non si vede (o quasi). LED per consentire un risparmio energetico, ma con molta attenzione alle posizioni dei corpi illuminanti e LED multicolor per creare effetti di luce che accompagnano una serata fra amici o la visione di un film. Il colore diventa elemento di rottura ma, con un clic, la luce si spegne e la casa torna nella sua veste originale. Dunque la risposta giusta per chi desidera arredare una casa e affidarsi a professionisti competenti, che sappiano ascoltare le vostre esigenze, rappresentando bene i vostri gusti e i vostri sogni, ma con consigli mirati e personalizzati... questo è arredare made in Italy oggi! 24oreNews
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HOME DESIGN
RIVA 1920... LA CULTURA E LA PASSIONE PER IL LEGNO A cura di LUCA MEDICI*
l lavoro di giornalista ti consente di avere contatti ravvicinati con tante aziende, ma non tutte vantano tradizione, passione, made in Italy e tanta manualità artigianale... Riva 1920 è stata invece una grande scoperta. Un pomeriggio trascorso nella Brianza operosa mi ha fatto scoprire una realtà decisamente unica grazie ad un cicerone d’eccezione, Maurizio Riva, conosciuto alla Triennale di Milano in occasione della presentazione del libro “Cambio casa, cambio vita!”, scritto dal noto Interior Designer Andrea Castrignano ed edito da Mondadori. Maurizio, 60 anni compiuti da poco, mi ha accolto nella sua azienda a braccia aperte e mi ha fatto toccare con mano la sua vera passione, il legno! Da anni i fratelli Riva lavorano per progettare mobili che sfidino il tempo e rispettino la natura. Producono mobili da tre generazioni, dal lontano 1920. Tutto ha inizio da una piccola bottega artigianale e famigliare, avviata dal
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nonno Nino e portata avanti dal padre Mario, che utilizzava solo legno massello. Nel 1992 Riva si trasforma in azienda e si presenta per la prima volta al Salone Internazionale del Mobile di Milano. Oggi sono Maurizio e Davide a condurre l’Industria. Negli anni comincia anche la collaborazione con diversi designer di fama internazionale, nel rispetto della filosofia aziendale che unisce funzionalità ed estetica delle forme, senza mai dimenticare l’importanza del viver sano e sostenibile. Da questo connubio di falegnameria e genialità sono nati diversi progetti speciali, come il progetto volto al riutilizzo delle ‘Briccole’,
LO SHOWROOM E IL MUSEO
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In senso orario: libreria Crazy; Cambusa Cook Jumbo Cappelletti; sgabello Dadone; tavolo Peak; poltrona Bungalow
protagoniste indiscusse della laguna di Venezia, che guidano le imbarcazioni e segnalano la bassa marea. Unico nel suo genere, grazie all’operosità delle teredini, piccoli molluschi, questo legno vuole essere insieme celebrazione di un materiale di riuso e tributo alla città di Venezia. Altra iniziativa ricca di significato è il progetto “Ground Zero... Ground Heroes” promosso da Riva 1920 per dimostrare solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime dell’11 Settembre 2001. Sono stati realizzati cinque tavoli firmati da importanti designer e poi grazie ad un’asta è stato possibile donare il ricavato alle famiglie dei pompieri
Lo Showroom e il Museo del Legno di Riva 1920 sono ospitati all’interno di una bellissima struttura quasi interamente ricoperta in legno di larice, uno tra i legni più resistenti alle intemperie meteorologiche e allo scorrere del tempo. Lo showroom, situato al pian terreno del Riva Centre, è un ambiente di circa 1200 mq che esalta l’essenza e l’unicità dei prodotti in legno massello. All’interno si possono ammirare numerosi oggetti e diverse opere di design simbolo della varietà di produzione che ogni anno si rinnova. Parte della collezione permanente sono pezzi realizzati con legni di riuso quali il Kauri millenario, le Briccole di Venezia e il Cedro profumato del Libano. Il Museo del Legno, che si trova al piano superiore della struttura, ospita oltre 2000 macchinari ed utensili storici per la lavorazione del legno, una collezione unica nel suo genere in Europa, per la quantità di pezzi presenti, oltre 4.000. L’esposizione, che ha l’obiettivo di riscoprire le origini della tradizione canturina della lavorazione del legno, annovera molti utensili del 1800 provenienti da antiche botteghe artigiane italiane. Nell’ampio salone si trovano pialle, tavoli di lavoro, combinate, pulitrici, seghe a nastro, bindelle: vecchi termini quasi oramai dimenticati che riportano alle origini della lavorazione del legno. La collezione Riva al completo è accessibile al pubblico, aperta a tutti coloro che sono curiosi di conoscere da vicino le tradizioni della lavorazione del legno e che consiglio vivamente di visitare per la sua unicità e completezza. Ho potuto ammirare oggetti che neppure conoscevo... oggetti d’altri tempi!
di New York che hanno perso la vita durante le operazioni di soccorso a Ground Zero. Diversi sono anche i progetti culturali e le iniziative sociali che vedono coinvolta l’Azienda, come i concorsi di idee rivolti ai giovani designer ed architetti e il progetto di recupero del legno delle botti dismesse della Comunità di San Patrignano, riutilizzato e lavorato dagli stessi ragazzi del centro per realizzare nuove opere di design. Pensando al futuro e ai giovani, Riva 1920 inaugura nel 2001 il Museo del Legno, per tramandare e non dimenticare che il legno è una risorsa rinnovabile, ma non infinita: solo un uso consapevole e una corretta politica di integrazione del patrimonio arboreo può garantire in futuro un giusto equilibrio dell’ecosistema. Cultura, design e sensibilità sociale sono divenuti da allora parte fondamentale dell’attività dell’Azienda, la cui storia attraverso ogni prodotto si tramanda di generazione in generazione. “Produrre con onestà per tramandare”: è questo il motto di Riva 1920. *luca@my-home.biz 24oreNews
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ECO & LUXURY
“CAMBIANO” IL SALOTTO HI-TECH FIRMATO PININFARINA A cura di LUCA MEDICI*
Un modo nuovo di intendere il lusso automobilistico, secondo la scuola di pensiero di Pininfarina empre più case automobilistiche si avvicinano al mondo della propulsione elettrica, ma oggi non vi presento un’auto particolarmente nota, ma un modello assolutamente intrigante che coniuga bellezza, sportività e rispetto dell’ambiente. Quest’auto non solo è un bell’oggetto, ma anche un modo nuovo di intendere il lusso automobilistico, secondo la scuola di pensiero di Pininfarina. Nasce come ‘concept car’ nel 2012, elegante e sportiva, raffinata e confortevole. Una seducente combinazione di design puro e d’avanguardia, di ingegneria senza compromessi, con una grande attenzione all’ambiente, sia nella motorizzazione (stiamo parlando di propulsione elettrica) che nella scelta dei materiali. La ‘Cambiano’ è l’espressione della Pininfarina di oggi, racchiudendo in sé le competenze dell’Azienda in termini di stile, progettazione e ricerca nel
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Paolo Pininfarina
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campo della mobilità sostenibile. In un certo senso, la prima vera concept car della Pininfarina. L’elegante automobile rivela il suo carattere fin dal primo sguardo, a cominciare dalla disposizione anticonvenzionale delle porte: dal lato del conducente la vettura si presenta come un coupé sportivo, con una sola porta, mentre il lato del passeggero offre due porte con apertura a libro, senza montante centrale, per facilitare l’accesso e valorizzare al massimo l’abitacolo spazioso e luminoso. Il frontale, dal disegno pulito ed essenziale, reinterpreta un tema tipico di Pininfarina: fari integrati nella calandra e passaggi ruota protuberanti. I fari anteriori con tecnologia LED sono semplici “blocchi” di luce, puri, cristallini. I fanali posteriori e gli indicatori laterali sono come intangibili: solo la luce esiste, apparendo come per magia sulla superficie della carrozzeria. Gli interni combinano il design elegante e moder-
no con il comfort, l’ergonomia e la sostenibilità ambientale, mantenendo lo stesso approccio stilistico dell’esterno. Superfici fluide e sensuali, un ambiente chiaro, essenziale, con zone funzionali ben definite: comandi e superfici interattive orientate verso il conducente, area più confortevole e tattile dedicata ai passeggeri. Una plancia fine e leggera, i sedili anteriori sottili ma avvolgenti, sospesi in un delicato equilibrio tra pieno e vuoto. L’insieme è rivestito con pelli Foglizzo che, su alcuni particolari, sono state personalizzate aggiungendo una speciale punzonatura a punta di diamante. Le pelli utilizzate sulla Cambiano fanno parte della Pininfarina Leather Collection for Foglizzo, la collezione di pelli e nabuk nata dalla collaborazione tra le due aziende torinesi. Il pavimento, perfettamente piatto, così come tutta la parte bassa dell’abitacolo, sono realizzati con legno di riuso. La scelta di questo elemento che ca-
Sono tanti i riconoscimenti ottenuti dalla Cambiano della Pininfarina. L’auto debuttò al Salone di Ginevra 2012 dove venne eletta concept car più bella della kermesse. Quest’anno, alla premiazione svoltasi il 28 maggio all’ex Ansaldo di Milano, la giuria internazionale ha assegnato alla Cambiano la “Menzione d’Onore Compasso d’Oro ADI”. Prima di tale riconoscimento, il prototipo di Pininfarina si era già aggiudicato altri importanti riconoscimenti, come il Premio Interior Design of the Year assegnato nell’ambito degli Automotive Interiors Expo 2012 Awards - e il Premio per l’Innovazione ADI Design Index 2013.
ratterizza l’interno di Cambiano, è dettata dalla scoperta di un materiale meraviglioso, povero e nobile al tempo stesso: il legno delle “briccole”, i pali di quercia europea usati per segnare la navigazione e per l’approdo delle barche all’interno della laguna di Venezia, tutto by Riva1920. Con lo stesso principio sono stati realizzati tramite fresatura a controllo numerico, levigatura finale e oliatura a mano, tutti gli elementi in legno degli interni della Cambiano. Questa auto si distingue anche per una tenuta di strada al limite della fisica in tutte le condizioni stradali e di impiego. Insomma, un’automobile che si può utilizzare a 360°, ma a impatto zero! *www.my-home.biz 24oreNews
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COLLEGIO SAN CARLO DI MILANO TRA GLI ALLIEVI ANCHE UN PAPA
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el centro di Milano, più precisamente in c.so Magenta, di fronte alla basilica di S. Maria delle Grazie, si trova il Collegio San Carlo, istituto fondato nel 1869 nella sede dello storico Palazzo Busca-Arconati-Visconti. Il Collegio accoglie circa 1700 studenti (il prossimo anno 1850), dalla Scuola d’Infanzia ai Licei, passando per la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado, con un corpo docente di oltre 150 insegnanti. Tra i suoi alunni illustri anche un Papa, Pio XI. Tra i suoi docenti lo scrittore Alessandro D’Avenia. L’offerta didattica, innovativa e al contempo radicata nella tradizione culturale classica, si articola in corsi ordinamentali ed interculturali. Tutte le aule didattiche sono dotate di lavagne interattive (LIM) e connessione ad internet. Da casa i genitori possono in qualunque momento vedere i voti e le assenze dei figli, scaricare le lezioni svolte la mattina e, in casi particolari, seguire le lezioni via webcam. Il San Carlo offre anche numerosi servizi aggiuntivi, erogati con strutture moderne e attrezzate: dal 30
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Dall’alto: il Preside Osvaldo Songini con Dario Bordet il nostro Direttore; alcune ragazze durante il saggio; Azzurra Messina con i genitori
centro sportivo, dotato di tre vasche, centro fitness, campo da basket e campo da calcio a 5 sintetico, ai laboratori di chimica-fisica, una sala conferenze, aule computer, spazi gioco e anche una biblioteca cinquecentesca da non molto restaurata. È presente anche una sala cinema da 320 posti per prime visioni, che viene utilizzata anche per gli spettacoli teatrali e musicali degli alunni, che rientrano in un serio progetto didattico. Lo spettacolo messo in scena il 28 maggio, per il saggio di fine anno, dai ragazzi delle seconde medie del Collegio, era tratto da una commedia musicale popolarissima nei paesi anglo-
sassoni: “Fiddler on the roof” (Il violinista sul tetto). È la storia di un padre ebreo, alle prese coi matrimoni delle tre figlie, che non accettano le convenzioni e gli usi tipici della loro tradizione. Il tutto sullo sfondo di una Russia alle soglie della Rivoluzione. Collegio San Carlo Milano - Corso Magenta 71 www.collegiosancarlo.it
MILANO SI RACCONTA A sinistra: musicisti durante lo show; a destra: Francesca Meroni con Ettore Mocchetti; sotto: Paola Neri; Vanna Meroni, Giordana Mill e Francesca Meroni
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HAPPY HOUR DI SOLIDARIETÀ A cura di DARIO MARTUCCI
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ono passate poche settimane dall’inizio delle alluvioni in Serbia, Croazia e Bosnia Erzegovina, tra le più catastrofiche degli ultimi 120 anni, che hanno prodotto danni e devastazioni su gran parte del territorio dei Balcani. Settimane trascorse a gestire le prime fasi dell’emergenza, scandita dalla fornitura degli aiuti primari alla popolazione, assistita dagli operatori e dai Caschi bianchi delle Caritas nazionali, diocesane e 32
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Una serata in Meritalia per sostenere la Serbia colpita dalle alluvioni parrocchiali di Serbia e Bosnia Erzegovina. Il pesante bilancio, non ancora definitivo, dà ora il via alla fase più difficile, quella operativa, in cui si analizzano i bisogni per identificare le priorità e il piano dei futuri interventi. Numerosissime sono state le manifestazioni di vicinanza e solidarietà da parte sia di associazioni umanitarie che di privati cittadini. Anche Milano, da sempre città aperta e generosa, ha voluto dare il suo piccolo ma impor-
tante contributo: due grandi aziende, Meritalia e Zepter, entrambi internazionali, hanno infatti organizzato un evento volto alla raccolta di fondi per le popolazioni serbe colpite dall’alluvione. Centinaia e centinaia di persone tra imprenditori, VIP, celebrities e gente comune sono intervenute in risposta all’appello di solidarietà lanciato da alcune imprenditrici della “Milano che conta”, Francesca e Vanna Meroni, Giordana Mill e Paola Neri, donne cari-
A sinistra dall’alto: Vanna e Francesca Meroni con Joe T Vannelli; sotto: le hostess con articoli di Zepter e Meritalia; Vanna Meroni con Marta Marzotto e Marta Brivio Sforza; in basso: O. Mauro Del Vecchio con Luciano Regolo; Francesca Meroni con amici; Alberto Di Luca e Joe T Vannelli
Sostenere l’iniziativa e aiutare con una donazione è possibile e semplicissimo. Si può infatti contribuire alla raccolta fondi attraverso bonifico bancario intestato a:
EMBASSY OF THE SOVEREIGN ORDER OF MALTA IBAN RS35265100000012534488 RAIFFEISEN BANKA AD specificando nella causale: “Emergenza alluvioni in Serbia” smatiche e non di rado coinvolte in iniziative benefiche. L’evento, un grande happy hour solidale, si è svolto il 19 giugno presso lo showroom Meritalia di via Durini 23: i fondi raccolti durante la serata all’insegna della solidarietà e del divertimento, grazie agli intriganti lounge remix del noto dj e produttore discografico Joe T. Vannelli, saranno interamente devoluti a favore delle popolazioni serbe, in collaborazione con l’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta in Serbia. Media partner dell’iniziativa AD, tra le più accreditate riviste di design e architettura a livello internazionale ed Ettore Mocchetti, storico direttore della testata, ha voluto dare il proprio prezioso contributo al successo della serata schierandosi senza alcuna esitazione in aiuto dei più bisognosi.
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LUCI A MILANO 50 FRAMMENTI DEGLI ANNI ‘50 A cura di SIMONETTA GUINDANI
Nostalgia e ottimismo
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na Milano che guarda al futuro con fiducia, oramai quasi dimenticata, quella che ci racconta in “Luci a Milano” l’ing. Pierfranco Faletti, settantenne imprenditore milanese al suo debutto come scrittore. Mentre la disoccupazione giovanile dilaga, e lo scenario economico del Paese dà ancora segnali poco rassicuranti, Faletti ha voluto ricordarci, attraverso una serie di ‘frammenti’, quella “nuova Italia” proiettata verso il cosiddetto “miracolo economico” che investì la penisola lentamente nel 1951 e, con un balzo, dal 1955 sino al 1970. Milano divenne simbolo e capitale del benessere, punto di interesse per le piazze estere e città dove tentare la fortuna, trovare un lavoro ed un alloggio decoroso e discreto, dove la
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Dall’alto: Daniela Javarone durante il suo intervento; Adriana Mavella, Antonio Pennino, Daniela Javarone, Pierfrancesco Faletti, Giancarlo Mazzuca; Pierfrancesco Faletti firma il suo libro a Silvana Giacobini; Mario Boselli e Kyle Scott
famiglia “miracolata” sanciva l’inizio della società dei consumi e la morte di quella di patrimonio. Si erano infine dimenticati gli anni bui del dopoguerra, quando il Paese era ridotto in brandelli. È pur vero che tanti erano ancora i problemi da affrontare, fra cui la carenza di servizi pubblici, di scuole, di ospedali e di altre infrastrutture civili: ma nel complesso prevaleva un clima di ottimismo. Ma come ritro-
vare oggi quell’ottimismo? L’ingegnere scrittore dà una risposta molto milanese: «Basta scorciatoie. Recuperiamo i valori, lo spirito di sacrificio e la meritocrazia: rimbocchiamoci le maniche e guadagniamoci il pane, come dopo la guerra». Faletti ha presentato questa sua prima opera narrativa il 9 giugno nella storica cornice di Palazzo Visconti, nel cuore della città. Insieme all’autore sono intervenuti il diret-
tore de “Il Giorno” Giancarlo Mazucca, il Comandante Militare dell’Esercito Lombardia Gen. Antonio Pennino, il Presidente della Camera Nazionale della Moda Mario Boselli, la Presidente dell’Associazione Amici della Lirica Daniela Javarone e il Consigliere della Camera di Commercio di Milano Adriana Mavellia. A leggere estratti del libro e a commentarli con la sua verve, l’attore Enrico Beruschi.
RIFLESSIONI SUL FUTURO A cura di ALESSANDRO TRANI
“Riflessioni sul Futuro 2014” riprenderà il 23 settembre in programma: “Di Cultura si vive!?” “La ricerca: saremo più sani e più belli?” “Comunicare: ieri, oggi, domani” “Expo 2015: il Mondo a tavola”
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vengono offerte, e avere fiducia nelle proprie idee, crederci». Michele Giacobazzi, uno dei “giovani imprenditori” presenti, ha parlato delle difficoltà incontrate per creare con altri giovani la WellD, una software house che oggi, dopo un progressivo rodaggio, comincia ad affermarsi ottenendo importanti incarichi di consulenza da grandi Aziende. Fabio Grohovaz, Responsabile del Dottorato di Medicina Molecolare dell’Università Vita-Salute San Raffaele, ha affermato che «i giovani ricercatori italiani che incontri all’estero sono fra i più bravi ed emergono per preparazione e determinazione. Perché questi giovani non tornano in Italia? Forse perché nel nostro Paese è ancora troppo complicato fare ricerca». Al tavolo
Ultime “riflessioni” prima dell’estate
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Sopra: Monica Poggio con Daniele Rosa; a sinistra: Davide Oldani (Evento Lavoro)
LAVORO E SOSTENIBILITÀ 24 orenews.it
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i è conclusa a maggio, a Milano, la prima parte del ciclo “Riflessioni sul Futuro”. Come sempre, i giovani sono stati i veri protagonisti di ogni incontro. Dopo “Design: vestire e arredare oggi”, a cui hanno partecipato volti noti come Elio Fiorucci e Paola Marella, si è svolto l’incontro sul tema “Lavoro: vecchie e nuove professioni. A moderare l’incontro nella bella sala Falck di Assolombarda è stata la giovane Sara Sgarzi, studentessa dell’ultimo anno del Liceo Tecnico San Raffaele. Almir Ambeskovich vice Presidente Giovani di Assolombarda, ha ricordato di essere arrivato a Milano a 14 anni quando a Sarajevo iniziava la guerra. Oggi dopo un duro percorso di studio e di lavoro ha tre Società ed è responsabile dello “sportello per le start-up” in Assolombarda. «a Milano si vive bene, se si vuole si può fare un progetto di lavoro, bisogna imparare a cercare e a servirsi delle opportunità che
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Sopra da sinistra: i 4 relatori con i giovani liceali; Matteo Giardino e Irene Pomero; a sinistra: la “Via Lattea” di Mario Bellini per Meritalia (Evento Sostenibilità)
dei relatori c’era anche lo chef stellato Davide Oldani che, rispondendo alle domande dei giovani, ha raccontato: «ho iniziato imparando in casa: fare da mangiare era bello perché si dovevano utilizzare i prodotti della terra, si dovevano adoperare le mani come fa un qualsiasi artigiano. Poi la dura “università della vita”, prima dal grande maestro Gualtiero Marchesi che mi ha insegnato si a fare cucina ma soprattutto una disciplina di comportamenti indispensabile in cucina. Poi Parigi, Londra, Montecarlo e infine il mio D’O». Monica Poggio, Direttore delle Risorse Umane di Bayer Italia, si è interfacciata con i giovani ricordando loro che «andare all’estero in un mondo sempre più globalizzato non può essere un trauma perché si lasciano familiari, amici, forse qualche comodità. Viaggiare, conoscere il mondo, imparare nuove lingue, studiare e spesso nello stesso tempo dover lavorare, non è facile ma può essere molto gratificante quando si raggiungono i propri obiettivi. Non si può fare solo sognando, ma credendoci sempre anche cambiando più esperienze lavorative». Adriana Santanocito, cofondatrice della giovane realtà Orange Fiber, ha infine spiegato come sia stata la consapevolezza che «non si poteva continuare ad accettare uno spreco di migliaia di tonnellate di agrumi nella nostra Sicilia ( le due giovani imprenditrici sono di Catania) senza provare a pensare cosa farne. Abbiamo così messo a
punto un progetto con il Politecnico di Milano, per trasformare questi scarti in una nuova fibra. Un risultato entusiasmante». “Un Mondo più sostenibile”, ultimo incontro prima della pausa estiva, si è svolto al Politecnico di Milano. Moderatrice la giovane studentessa Irene Pomero, che ha espresso dubbi e riflessioni sul tema della “eco-sostenibilità”. Il giovanissimo Matteo Giardino, torinese, con una grande passione per la chimica, ha presentato il suo progetto di realizzazione di una cella a combustibile microbiologica, con cui ha vinto un premio nel più importante concorso di ricerca scientifica del mondo per le scuole superiori (Intel International Science and Engineering Fair 2014 (ISEF), promosso dalla Society for Science & the Public. La Prof.ssa Manuela Grecchi ha spiegato il progetto ‘Città studi Campus Sostenibile’ del Politecnico in partnership con la Statale di Milano, che punta a fare del quartiere Città Studi di Milano un caso esemplare di vita studentesca a basso impatto ambientale. Luca Stramare di Corepla ha parlato dell’impegno dell’azienda con i Comuni Italiani per l’ottenimento di risultati sempre più importanti nel riciclaggio della plastica che si ottengono grazie anche ad una sempre più corretta raccolta differenziata. Francesca Meroni marketing manager di Meritalia ha infine illustrato, attraverso la proiezione di una serie di immagini, alcune delle più recenti realizzazioni firmate da designer di fama internazionale quali Pesce, Bellini e Iacchetti che da tempo collaborano con l’azienda Meritalia, utilizzando sempre materiali innovativi ed eco-sostenibili.
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MILANO SI RACCONTA na serata di eccellenze quella che si è svolta giovedì 29 maggio a Milano alla prima edizione della nuova Festa della Lombardia, celebrata nel giorno della vittoria della Battaglia di Legnano, che nel 1176 oppose i Comuni della Lega Lombarda all’esercito imperiale di Federico il Barbarossa. Il Carroccio è stato esposto per tutta la giornata in piazza Città della Lombardia: a fare buona guardia, accanto a lui, i gonfaloni delle 8 contrade del Palio di Legnano. In mostra anche i costumi dell’epoca, alcuni dei quali indossati dalle “dame di contrada”. Per un giorno, insomma, la zona di Palazzo Lombardia è diventata una succursale della città di Legnano e anche durante la consegna del premio Rosa Camuna le dame e il supremo magistrato, Alberto Centinaio, sono stati protagonisti.
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PREMIO ROSA CAMUNA «Questo Premio è il giusto riconoscimento alle eccellenze della Lombardia ed è un premio che va ad associazioni, istituzioni, imprese o persone, tutte nostre eccellenze che onorano la Lombardia e caratterizzano le radici e la storia della nostra regione». Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, intervenendo alla cerimonia che da quest’anno riunisce i Premi ‘Lombardia per il Lavoro’, ‘Rosa Camuna’ e il ‘Premio per la pace’. La Lombardia infatti vanta grande bellezza e un patrimonio artistico, enogastronomico e imprenditoriale eccellenti ed invidiabili. Il premio può per questo rappresentare un punto di partenza, per promuovere la grandezza lombarda, valorizzarla e farla co-
noscere al mondo, obiettivo che sta già prendendo forma con Expo 2015. Oltre alle province di Sondrio, Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Cremona, Mantova, Monza e Brianza, Pavia e Varese, a Milano sono stati assegnati i premi ad Alberto Mantovani (in ambito scientifico, in particolare in quello immunologico), Alberto Zanchetti (nello studio delle malattie cardiovascolari), Antonio Colombo (nell’ambito dell’emodinamica e della chirurgia interventistica), Daniela Javarone (per il suo impegno nel sociale), Giuseppe Mancia (per gli studi sull’ipertensione e le patologie cardiovascolari), alla Ditta BCS (che creò la prima motofalciatrice semovente) e alla Fondazione IRCCS Ca’ Granda - Ospedale Maggiore Policlinico.
FESTA DELLA
LOMBARDIA A cura di GLORIA LANGE
Da sinistra in senso orario: Daniela Javarone con Mario Furlan; Roberto Maroni riceve un riconoscimento dal Presidente del Coro Idica; Giancarlo Grasso con Roberto Maroni e Raffaele Cattaneo; l’ingresso all’evento
SALONE INTERNAZIONALE DELLA RICERCA, INNOVAZIONE E SICUREZZA ALIMENTARE
Alfredo Vanotti, Andrea Mascaretti, Sandro Neri, Giovanni Muttillo, Maria Grazia Guida A cura di CINZIA BOSCHIERO
n oltre 600 - tra cittadini, esperti, medici e ricercatori - hanno partecipato alla terza edizione del ‘Salone Internazionale della Ricerca, Innovazione e Sicurezza Alimentare’ organizzato dalla Società Umanitaria con il Patrocinio, tra gli altri, di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Commissione Europea, EFSA, Ministero della Salute e Regione Lombardia. Il Salone ogni anno mette a confronto imprese, università, centri di ricerca, associazioni, fondazioni su vari temi e organizza anche laboratori per scuole. «Con le edizioni del Salone - dice il Presidente della Società Umanitaria Amos Nannini - che prevede una sessione anche il prossimo ottobre, vogliamo dare il nostro contributo all’Expo2015 sviluppando i contenuti del tema nutrire il pianeta, energia per la vita dal punto di vista scientifico-divulgativo». L’Umanitaria, storica istituzione milanese con oltre 120 anni di storia, realizza il Salone a Milano, Roma e Napoli. «Quest’anno - sottolinea il Direttore Generale dell’Umanitaria, Milena Polidoro - è iniziata l’importante collaborazione tra il Salone e il Comitato Scientifico Expo 2015 del Comune di Milano, presieduto dalla Prof.ssa Claudia Sorlini, per organizzare e promuovere convegni, corsi di formazione, eventi di approfondimento e sensibilizzazione». La terza edizione del Salone ha previsto tre convegni a giugno: “Il ciclo della vita: la nutrizione nei mille giorni dello sviluppo”; “Fragilità nutrizionale”, con crediti formativi per medici, infermieri e tecnologi alimentari e “Alimentazione e invecchiamento, il ruolo della dieta mediterranea” organizzato con l’Associazione
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Amos Nannini e Andrea Mascaretti
Salute & Vita. Ogni anno i due cicli del convegno affrontano le seguenti tematiche: “Nutrire il Pianeta”, che comprende argomenti quali produzione e trasformazione alimentare (industria alimentare), grande distribuzione, ristorazione, sicurezza alimentare, cooperazione internazionale, lotta alla fame nel mondo, produzione alimentare sostenibile; “Energie per la Vita” che si dedica a temi quali il rapporto uomo e cibo, cibo e religione (halal, kosher), cibo e sport, cibo e salute, ciclo della vita. «Anche ad ottobre sono previsti convegni, workshop, seminari, laboratori - spiega Andrea Mascaretti, Presidente del Comitato Scientifico del Salone. Desideriamo coinvolgere scuole, centri di ricerca, università, imprese, istituzioni per un confronto diretto che consenta di approfondire tematiche precise al servizio del Ben-Essere e di una scelta alimentare e produttiva consapevole ed ecosostenibile». 24oreNews
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BRERA EXPO WINE TOUR. LE VIE DEL CHIANTI Successo per l’edizione 2014 A cura di MARIE BORDET
A destra: Don Claudio Burgio con Marco Alessandro Bani; sotto: Marco Alessandro Bani, Claudio Colombo Severini e Marco Calenzani; i ragazzi della Comunità Kayrò s
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i è conclusa il 29 maggio a Milano la seconda edizione del “Brera Expo Wine Tour. Le vie del Chianti”, la manifestazione del palinsesto “Expo in città 2014” che per tre giorni ha trasformato le strade di Brera in un inebriante percorso enogastronomico con degustazioni gratuite di vino Chianti e formaggi francesi. Negozi, ristoranti e gallerie d’arte hanno aderito all’iniziativa nata dalla collaborazione dell’Associazione Commercianti di Brera, presieduta da Eleonora Scaramucci, con la comunità per adolescenti Kayròs di don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria, Karim Abdel dell’Accademia di Brera, il Consorzio Vino Chianti e il marchio francese Paysan Breton. Leitmotive della seconda edizione è stato il ruolo del buon cibo in una corretta alimentazione. Gli eventi principali, ospitati nel Flagship store Enel di via Broletto, hanno visto protagonisti d’eccezione come lo chef Claudio Colombo Severini che, in collaborazione con la nutrizionista Daniela Morandi, ha lanciato il nuovo metodo “Nutrigourmet” e Maurizio Ugo Rodriguez, dell’Associazione Italiana di Kinesiologia (AKSI), che ha illu-
strato i benefici della “dieta emozionale”, fondata sul sottile rapporto tra corpo e alimenti. La manifestazione si è rivelata anche un’occasione per scoprire il passato segreto del quartiere più glamour di Milano: tour organizzati dalla storica dell’arte Manuela Alessandra Filippi hanno guidato i visitatori nelle pittoresche strade di Brera ricreando l’atmosfera e la magia di un tempo che appare ormai lontano. Il Flagship store Enel è stata anche l’esclusiva sede dell’evento conclusivo del Brera Expo Wine Tour con il talkshow “Il Gusto della Vita”, condotto da don Claudio Burgio con la regia di Domenico Zingaro. Ospiti della serata, oltre ai ragazzi della Comunità per adolescenti Kayròs, Luca De Gennaro, direttore artistico di MTV e Marco Alessandro Bani, Direttore del Consorzio Vino Chianti, che ha dato appuntamento all’Edizione 2015. L’edizione 2014 ha confermato il successo della manifestazione. Sono stati serviti oltre 2.000 calici di vino accompagnati da circa 3.000 assaggi di baguette e formaggio brie offerti nei negozi di Brera durante gli eventi dedicati alla clientela e nello streetfood truck di Paysan Breton allestito sul sagrato della Chiesa di San Marco.
CHE VERRÀ AL VIA 650 ASSUNZIONI Sul proprio sito, Expo 2015 ha annunciato una partnership con l’azienda di recruiting ManpowerGroup finalizzata al reclutamento, alla selezione, formazione e gestione del personale che sarà impiegato nel periodo della manifestazione. Il piano prevede oltre 653 assunzioni, di cui 300 giovani. L’entrata in servizio del nuovo personale, in base alle mansioni, è prevista tra novembre 2014 e il 15 aprile 2015. Oltre alle 650 assunzioni previste dalla partnership, l’esposizione universale darà lavoro a 4.000 persone selezionate direttamente dai partecipanti e circa 9.000 dagli appaltatori. Informazioni: www.manpowergroup.it.
“ORTI NELLE SCUOLE”
VENDUTI TRE MILIONI BIGLIETTI Il Commissario Unico per l’Esposizione Universale, Giuseppe Sala, ha annunciato nei giorni scorsi che sono già stati venduti tre milioni di biglietti per Expo 2015. A parte i 500mila acquistati dalla Cina gli altri sono in mano dei tour operator interessati all’evento milanese. La vendita ufficiale inizierà a fine giugno presso l’Expo Gate in largo Cairoli o attraverso il sito ufficiale della manifestazione. I biglietti per Expo diventeranno presto anche premi per concorsi come “Boarding to Expo”, legato alle carte d’imbarco che saranno acquistate in diversi aeroporti italiani, o si potranno trovare anche fra gli ormai famosi “Regalissimi” Ferrero.
Il progetto rientra nel percorso didattico ed educativo ideato per i più giovani in vista di Expo Milano 2015 che ha tra i suoi obiettivi proprio quello di sensibilizzare ed educare le generazioni future sul tema della nutrizione e dell’alimentazione. Per riflettere su grandi questioni come gli sprechi alimentari, per incoraggiare sempre più ad una corretta alimentazione e ad una piena conoscenza del valore delle produzioni agricole e alimentari. Il progetto potrà essere seguito e arricchito direttamente dagli istituti scolastici del territorio attraverso un sito web dedicato, di prossima attivazione, all’indirizzo www.ortinellescuole.it
EXPO NEWS
RUSSIA: “I CAMPI DELLA CRESCITA” «La Russia con le sue enormi risorse, può sfamare non soltanto il proprio popolo, ma può contribuire significativamente alla sicurezza alimentare del Pianeta». Lo ha affermato il primo vicepremier russo Igor Shuvalov (Presidente del Comitato organizzatore russo per l’Expo 2015) al Forum di San Pietroburgo presentando il padiglione russo Expo 2015, insieme all’Ambasciatore italiano a Mosca Cesare Maria Ragaglini. «Il nostro padiglione è già pronto - ha spiegato il numero due del governo russo - e noi lavoriamo con gli esperti, i designer, gli architetti. Con tutti coloro che rispondono per la sua preparazione». 24oreNews
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GOURMET
BENESSERE IN CUCINA CON LE RICETTE POP
Davide Oldani con Evelina Flachi
A cura di MOMI SYMON
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ridania, storico marchio italiano dell’industria dello zucchero ha scelto lo Chef stellato Davide Oldani come nuovo Ambassador di Truvia®, il dolcificante di origine naturale a zero calorie estratto dalla Stevia, pianta sudamericana nativa del Paraguay, con un potere dolcificante 200 volte superiore rispetto allo zucchero. Truvia® si distingue per le sue proprietà funzionali: non ha potere calorico; non altera la glicemia ed è adatta ai diabetici; è sicura e ben tollerata a livello gastrointestinale; non favorisce la carie e non dà assuefazione. L’inedito connubio è stato celebrato il 4 giugno a Milano, nell’atmosfera intima ed esclusiva del Lounge Gazebo dello Sheraton Diana Majestic Hotel, con l’Educational Cooking
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Show dal titolo “Q.B. - Quanto Benessere in Cucina”. Presente, oltre allo Chef, la nota nutrizionista Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’Alimentazione che, in apertura, ha tenuto a precisare: «Noi nutrizionisti siamo spesso in difficoltà nel dover affrontare il problema di come tenere sotto controllo l’apporto di zuccheri assunti durante la giornata. Tante persone non intendono rinunciare al gratificante piacere del dolce: eppure tenere sotto controllo gli zuccheri è indice di un approccio positivo nei confronti della propria salute». È da questa idea di benessere in cucina che il noto Chef è partito per creare ricette che amplificano la concezione di una cultura alimentare sana e naturale senza essere punitiva e privativa, in cui Truvia® rappre-
senta una valida alternativa allo zucchero ideale ad esempio per la preparazione di dolci e dessert o per dolcificare bevande fredde o calde. Giornalisti ed altri ospiti presenti all’evento hanno potuto gustare le due esclusive ricette con ingrediente Truvia®, messe a punto dallo Chef Oldani e accompagnate dal commento nutrizionale della Dott.ssa Flachi: “Zafferano e Riso alla Milanese” e “Caffè Bianco Setato, Polvere di Cacao, Gelato all’Eucalipto e Mandorle Tostate”. L’originalità di questi piatti consiste, ha spiegato Oldani, nella valorizzazione dei tre punti fondamentali della filosofia “POP” per la realizzazione delle ricette, sia nei contenuti che nella forma: 1) bisogna valorizzare l’equilibrio dei contrasti, in cucina e nella vita; 2) ogni ingrediente, dal più umile al più ricercato, merita lo stesso rispetto; 3) la priorità, per chi cucina, è l’attenzione al benessere delle persone.
HI TECH NEWS di ALBERTO ZONNA
TECNOLOGIA AL DITO Dopo orologi e braccialetti, la tecnologia smart arriva al dito. Un anello, infatti, può non essere solamente un accessorio, un lusso, un ornamento: può essere anche hi-tech. Lo dimostra Ringly, un anello che ci avvisa delle notifiche ricevute sullo smartphone con una app (disponibile per Android e iOS) e un LED: vibra per segnalare l’arrivo di un messaggio, l’avvicinarsi di un appuntamento o la ricezione di una chiamata. Per rispettare l’estetica, l’anello è stato realizzato in oro 18 carati e pietre come lo zaffiro rosa o lo smeraldo.
SEMPRE PIÙ LEGGERI
NÉ ACQUA NÉ POLVERE Galaxy S5 è la nuova punta di diamante di Samsung, totalmente impermeabile ad acqua e polvere. Design rimodellato, hardware potenziato, fotocamera migliorata: lo schermo è stato leggermente allargato, lo storage interno è disponibile da 16 a 32 GB ed è presente la modalità Ultra Power Saving Mode per avere una giornata extra di stand-by. La fotocamera posteriore è in grado di registrare video in qualità 4K. Infine grazie alla tecnologia 4G LTE il dispositivo garantisce una velocità di navigazione sempre migliore.
I nuovi tablet di casa Samsung dispongono di un peso che va dai 465 grammi ai 294g del modello S8.4 (8,4 pollici). Il retro dispone della stessa rifinitura del Galaxy S5 ed è disponibile in due colori: bianco e titanio. La sensazione di solidità che offre è accompagnata da uno schermo Super AMOLED che offre colori vividi e definiti. Inoltre lo schermo presenta una risoluzione di 16:10, che permette di utilizzare interamente la superficie dello schermo eliminando le fastidiose bande nere.
AL TELEFONO SOTTO LA DOCCIA Se volete ascoltare la musica dal vostro telefono o computer sotto la doccia e magari anche rispondere alle chiamate, potete farlo grazie a Bluetooth dodocool un innovativo speaker portatile a ventosa con piena compatibilità con il mondo Mac ed Apple, oltre che Android e PC e la portata di più di dieci metri. È potente a sufficienza per permettere l’ascolto sotto la doccia ed è in grado di resistere a spruzzi e umidità.
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POLLICE VERDE Può un tablet rendersi utile anche per la cura delle piante? Può l’era delle app trovare ripiego tra terra, rami e foglie? La risposta è sì, grazie a Parrot Flower Power che, basato su un sensore wireless, ci avvisa via smartphone quando la pianta necessita di interventi riguardanti acqua, luce, temperatura o concime. La sincronizzazione con il tablet (mediante apposita app) avviene a pochi metri distanza dal dispositivo. È disponibile in verde, marrone e blu.
Candida Morvillo LE STELLE NON SONO LONTANE (Bompiani) Una giovane ragazza di provincia sogna di fare carriera in TV e non immagina quanti ostacoli debba incontrare. È la descrizione di un Paese poco raccomandabile dove i sogni possono infrangersi contro presunti personaggi di potere che molto spesso non lo sono affatto. Candida Morvillo forte della sua esperienza giornalistica nel mondo del gossip, in questo suo primo romanzo ci racconta con bravura uno spaccato del nostro Paese.
Libri scelti per voi Jon Rance NON SON DEGNO DI TRE (Longanesi) Vi presento Harry Spencer, trentenne professore di storia, amante del cibo spazzatura e dei cocktail dai nomi (e dagli ingredienti) più astrusi, disordinato cronico e terrorizzato dalla prospettiva di diventare adulto. Quando sua moglie Emily gli annuncia che presto arriverà un bambino. Brutalmente sincero, esilarante e commovente, il volume è il diario di viaggio di Harry, un uomo che non si rassegna a ‘diventare grande’.
Selvaggia Lucarelli CHE CI IMPORTA DEL MONDO
Alexander McCall Smith AMORI IN VIAGGIO (Tre60) Amori in viaggio è il racconto di un viaggio in treno di quattro persone. David e Kai la donna che gli sta seduta di fronte, entrambi cinquantenni e due ragazzi ventenni, Andrew e Hugh. Tutti si recano da Edimburgo a Londra un viaggio di circa quattro ore un tempo possibile perché fra i loro nasca un dialogo e quattro perfetti sconosciuti comincino a raccontarsi le loro storie di vita passate e future.
(Rizzoli) Diceva Hemingway “bisogna scrivere solo di ciò che si conosce”. Selvaggia Lucarelli ha seguito quel consiglio e ci regala una storia che si svolge nell’affascinante Milano. Sembra (e forse lo è) il racconto di “parti” da lei interpretate nella sua vita, evidenziando il peso dei pregiudizi che gravano su una bella donna che proprio per questo spesso non è presa sul serio. Un racconto ironico, sarcastico, reale.
Federica Bosco SMS Storie Mostruosamente Sbagliate (Mondadori) Un romanzo divertente questo SMS di Federica Bosco, divertente e amaro come quasi tutte le storie vissute fra single e uomini molto sposati. Brigitta, la protagonista di SMS, vive una assurda relazione con Luca un uomo per lei speciale, sorprendente ma soprattutto sposato. Federica Bosco ci regala un racconto ironico, giocato sulle parole, spesso sulle banali bugie di Luca e su tantissimi sms. 24oreNews
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COME STAI?
LA CHIRURGIA DELLO
SGUARDO TENERSI IN FORMA DURANTE LE VACANZE Arrivano le vacanze e con esse la voglia di fare cose che non facciamo di solito, riposare, mangiare un dolce o bere un Margarita in più. Possiamo farlo? Certo, seguendo però alcuni consigli per evitare di prendere peso e sentirsi poi in colpa. Prima di tutto portate sempre con voi un paio di scarpe da tennis, potrete così pianificare - ovunque vi troviate - la vostra attività fisica, meglio se fatta al mattino. Al mare su percorsi piani e omogenei fate almeno 30’ minuti al giorno di camminata o corsa; se correte sulla spiaggia, essendo più faticoso, 20’ saranno più che sufficienti. Se trovate delle scalinate da poter percorrere in su e in giù, data l’intensità dello sforzo, basteranno 15’, se potete nuotare in piscina fatelo per almeno 20’, sarà un ottimo modo per bruciare calorie. Se avete scelto la montagna, girate i posti intorno a voi, in bici e non sempre in auto. Oggi quasi tutte le strutture alberghiere dispongono di centri fitness, passateci una mezzoretta al giorno, per affrontare la “cena” senza preoccupazioni di linea. Non rinunciate al piacere di un drink alcolico dopocena ma poi, se potete, andate a ballare, sarà una ottima medicina. Mi raccomando iniziate sempre le vostre giornate con una colazione ricca di fibre, yogurt e frutta, stando alla larga da bacon e croissant… e ricordatevi di bere sempre tanta acqua. Buone vacanze!
Dall’alto: Sergio Noviello e Jaquelin Lendorf Polanco
La blefaroplastica è l’intervento chirurgico eseguito per ridurre l’eccesso cutaneo e le borse palpebrali, restituendo armonia e freschezza al volto. Non tutti i pazienti hanno necessità di rimuovere sia la cute sia l’eccesso di grasso (borse). Il risultato di un intervento di chirurgia estetica come la blefaroplastica è determinato da un numero variabile di fattori quali le condizioni degli occhi e del viso, l’entità del tessuto sottocutaneo, la quantità e la qualità delle rughe presenti, la struttura ossea sottostante e le influenze ormonali. L’intervento ambulatoriale si esegue in anestesia locale eventualmente con sedazione. Il paziente deve essere in buone condizioni di salute e non presentare problemi di competenza oculistica. Un attento screening permette di ridurre al minimo le complicanze. Qualche giorno di riposo, qualche ecchimosi e un po’ di gonfiore caratterizzano il periodo postoperatorio. La blefaroplastica viene eseguita mediante la sofisticata tecnica BAT, contenendo appunto gli esiti postoperatori e riducendo i tempi di guarigione. L’intervento può essere combinato con il lifting. Dott. Sergio Noviello Chirurgo estetico specialista in microchirurgia www.milanoestetica.it
Jaquelin Lendorf Polanco Fitness Trainer www.caribesoundfitness.it 24oreNews
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COME STAI?
“PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE”
CIBI PER LA BELLEZZA DEI CAPELLI A cura di EVELINA FLACHI
uomo è ciò che mangia» scriveva oltre un secolo fa Ludwig Feuerbach, un filosofo tedesco. Mi piace “rubare” questa frase, perché può essere uno slogan efficace per mettere in evidenza quanto sia importante nutrirsi bene. E non solo per restare in salute. Quello che mettiamo nel piatto, infatti, può davvero regalarci un aspetto migliore, a iniziare dai capelli: la loro salute e l’alimentazione quotidiana, sono infatti indissolubilmente legate. Costituiti da alcune proteine, principalmente la cheratina, lipidi, minerali, acqua e pigmenti, sono primi a risentire di una dieta povera e sbilanciata. Anche se stress, fumo e inquinamento possono compromettere la loro bellezza, una corretta alimentazione è certamente un buon rimedio naturale per avere capelli sani.
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PIÙ FORTI CON LE VITAMINE Per ridare alla capigliatura nuovo vigore, è necessario privilegiare gli alimenti come lievito di birra, latte, uova, carne e pesce che apportano vitamina B5, indispensabile per il lavoro delle ghiandole surrenali. Queste, infatti, regolano la produzione di cortisolo (il cosiddetto ormone dello stress): quando si ha uno stile di vita ad “alta tensione”, la richiesta di cortisolo supera l’offerta (cioè le ghiandole non riescono a produrne a sufficienza), di conseguenza si crea uno squilibrio che mette ko il benessere psicofisico. Sempre la B5 svolge un’azione fortificante, riduce la formazione delle doppie punte, rende i capelli facilmente pettinabili e rallenta la crescita di quelli bianchi. Un’altra sostanza molto importante è la vitamina E che si trova in quantità in semi e olio di girasole, nocciole, mandorle, cereali integrali, tuorlo d’uovo, fegato di merluzzo, scorza d’arancia, carote, prezzemolo e spinaci. Il suo compito è quello di prevenire la calvizie, anche se non bisogna dimenticare che una leggera perdita di capelli è fisiologica. È buona norma consumare alimenti ricchi di antiossidanti come le verdure a foglia verde, ortaggi e frutti gialli e arancioni e i legumi. Studiosi americani hanno scoperto che il progressivo ingrigimento dei capelli è causato da un aumento di perossido d’idrogeno (in pratica, l’acqua ossigenata) prodotto da una carenza di antiossidanti e da un eccessivo accumulo di radicali liberi che con l’andare del tempo bloccano la produzione di melanina, il pigmento che colora la capigliatura.
Carni bianche Pollo e tacchino sono carni ad alto contenuto di proteine. Un basso livello proteico causa l’indebolimento dei capelli e la loro fragilità, provocando l’opacità del colore. Mangiare carne di pollo può aiutare a prevenire la perdita di colore dei capelli e può aiutare a mantenere i capelli forti. Uova Strapazzate, in camicia, non importa se ogni tanto al tegamino: le uova sono una fonte eccellente di proteine, biotina (nota anche come vitamina B-8) e vitamina B-12. Tutti elementi importanti per mantenere i capelli sani. Latte I latticini e tutti gli alimenti lattiero caseari, come il latte scremato e lo yogurt sono ottime fonti di proteine e calcio, un minerale importante per la crescita dei capelli. Ideale per la dieta è fare uno spuntino a metà mattinata con uno yogurt, possibilmente aggiungendo un paio di cucchiai di semi di lino. Salmone Questo pesce è una vera miniera di sostanze benefiche per la salute, ed è uno dei migliori prodotti alimentari per mantenere i capelli sani. Il salmone come il pesce azzurro è ricco di acidi grassi omega-3 che proteggono il cuoio capelluto dalla disidratazione, in più apporta in quantità la vitamina B-12, ed è ricco di calcio e di selenio, minerale che svolge una efficace azione antiossidante ed antinvecchiamento. Ostriche Le ostriche, conosciute per lo più per il loro potere afrodisiaco, sono anche un nutrimento chiave per i capelli. Sono un’ottima fonte di zinco, un potente anti-ossidante.
Verdure scure Verdure a foglia scura - come spinaci, bietole e broccoli - apportano ferro, calcio e sono ad alto contenuto di vitamina A e C, che sono necessari per la produzione di sebo, essenziale per la naturale crescita dei capelli. Anche le carote sono un’ottima fonte di vitamina A, che aiuta il mantenimento del cuoio capelluto sano e la lucentezza del capello. Fagioli Anche i fagioli sono utili, se non addirittura essenziali, grazie alla ricchezza di proteine necessarie a favorire la crescita dei capelli. Il fagiolo contiene zinco che difende e aiuta i capelli a mantenersi lucidi e brillanti. La carenza di zinco può essere portata anche da zuccheri elevati o da un’elevata assunzione di carboidrati raffinati. Noci Le noci e la frutta secca in genere sono un alimento di grande importanza per il cuoio capelluto, grazie al selenio e ai minerali contenuti. Forniscono un alto livello di acido alfa-linolenico, un acido grasso che aiuta a fortificare il capello. Noci, anacardi, mandorle hanno un alto contenuto di zinco. La mancanza di zinco può anche determinare la caduta dei capelli.
www.evelinaflachi.it TREE OF LIFE Milano, Corso Monforte 40 02 76018385 – 02 29512251 24oreNews
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I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 50
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SPECIALISTA IN PEDIATRIA OMEOPATA UNICISTA Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it
A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA
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ari lettori affezionati, spero che chi mi segue dall’inizio si sia fatta una buona idea di quanto sia valida la medicina omeopatica e in quante particolari situazioni possa essere usata con successo. Questa volta vi parlerò di una intera famiglia, padre, madre e figlia. Maya mi è stata portata a 9 mesi perché si ammalava frequentemente. Con il suo rimedio Phosphorus si ammalava molto meno e qualunque sintomo regrediva rapidamente. A distanza di circa un anno è venuta in visita la madre perché affetta da allergia non stagionale e da fortissime cefalee in concomitanza del periodo premestruale. Il suo rimedio Carcinosinum le ha guarito questi due sintomi molto fastidiosi. A distanza di pochi mesi è arrivato anche il padre per una cefalea importante che lo colpiva soprattutto nei weekend, per un’allergia stagionale alle graminacee e un forte dolore al polso sinistro. Anche a lui ho somministrato Carcinosinum e i suoi sintomi sono completamente regrediti. Debbo aggiungere che ho sempre notato fra i due genitori un affiatamento e un’intesa molto forti. Il padre lavora vicino al mio studio e spesso Maya era accompagnata dalla madre, il padre faceva solo una rapida apparizione, al momento di incontrarsi e di lasciarsi, lo sguardo particolare che accompagnava il
bacio che si scambiavano faceva pensare ad una loro intesa profonda e vivace. Maya è andata benissimo con il suo rimedio fino a 2 anni fa. A 6 anni ha sviluppato improvvisamente una tosse soprattutto notturna causata da un reflusso gastroesofageo e il suo rimedio non le ha giovato. Mi è stata riportata e in base ai suoi sintomi le ho dato un nuovo rimedio, Phosphoricum Acidum, che per 2 anni ha funzionato e in seguito non più. Riconsiderando il caso anche a lei ho somministrato Carcinosinum che l’ha guarita da questo sintomo. Ripensando a queste tre persone mi sono resa conto di quante siano le affinità fisiche somatiche e comportamentali che le connotano. Non si finisce mai di imparare e questo credo sia il dono più bello della vita. Aggiungo la solita postilla: per chi volesse conoscere meglio l’Omeopatia Unicista può leggere il “Piccolo Vademecum di Omeopatia” nella sezione “Salute&Benessere” del sito www.24orenews.it che racconta di come il suo fondatore Samuel Hahnemann nella seconda metà del settecento abbia elaborato i principi di questo eccezionale metodo di cura.
COME STAI?
IN ACQUA
PER CURARE IL DOLORE
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li effetti benefici dell’acqua sullo stato di salute sono noti sin dall’antichità. Nell’antica Roma in città grandi e piccole si trovavano bagni pubblici, o thermae, che in epoca repubblicana erano costituite da una serie di spogliatoi e di locali (frigidaria, tepidaria e calidaria), e da una palestra. Nel periodo imperiale le terme divennero sempre più grandi e lussuose: quelle di Caracalla, ad esempio, comprendevano biblioteche e grandi spazi pubblici coperti, riccamente decorati da statue, mosaici e affreschi. Erano frequentate da ricchi e poveri. Già allora l’acqua era utilizzata per curare disturbi diversi, alleviare i dolori dell’apparato osteo-articolare, favorire la distensione muscolare e mantenere il benessere dell’intero organismo. L’esercizio in acqua, infatti, rappresenta un’esperienza di tipo globale che coinvolge corpo e mente. I benefici più immediati sono legati al fatto che in acqua si scoprono percezioni e motricità differenti a quelle a cui si è abituati durante le attività di ogni giorno. La sensazione più comune è quella di essere come avvolti, con il corpo rilassato e leggero. I meccanismi con cui l’idroterapia agisce sul dolore sono differenti. Viene anzitutto contrastata prepotentemente la forza di gravità: l’immersione fino alla vita provoca la perdita apparente del proprio peso del 50%, che diventa ben del 90% quando l’acqua arriva a coprire le spalle. Questa
A destra una ricostruzione delle Terme di Caracalla
situazione permette alla colonna ed alle articolazioni, alleggerite dal compito di reggere il peso del corpo, di “riposare” e di riassestarsi con benefici immediati. Inoltre la pressione che l’acqua esercita inevitabilmente sull’organismo provoca un massaggio di intensità dif-
Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com
ferenti in grado di migliorare circolazione e tono muscolare, contrastando il dolore proponendo sensazioni alternative. Infine, poiché l’acqua crea resistenza al movimento, durante il bagno la muscolatura viene in modo naturale tonificata e potenziata. Altrettanto importanti e benefici sono gli effetti sul controllo dello stress e nel favorire il riposo notturno. Raggiungere tutti questi risultati, soprattutto nel periodo estivo, è facile: spesso è sufficiente muoversi in acqua dolcemente e lentamente, semplicemente camminando. Vengono in questo modo migliorati anche equilibrio e postura, recuperando schemi di movimento persi o dimenticati a causa del dolore. 24oreNews
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IL SESSUOLOGO
CORPO, SESSO E CIBO I disturbi del comportamento alimentare a relazione che corre tra cibo e sessualità è assai stretta: le regioni cerebrali deputate al comportamento sessuale e all’alimentazione sono sostanzialmente le stesse. L’immagine del proprio corpo ha un impatto notevole sulla libido, in particolare nelle donne. A volte anche lo stato ansia è così alto da impedire il desiderio sessuale. Molti individui sono spesso in lotta tra cibo e immagine corporea: alcuni si sottopongono a diete e a sforzi fisici per mantenere forma e tonicità del corpo. Questa ricerca continua può raggiungere l’esasperazione e sfociare nell’Anoressia, nella Bulimia nervosa e nel Binge eating. Anoressiche e Bulimiche si rapportano in modo differente con il sesso: mentre le prime sono più inclini all’autoerotismo, ed al controllo esasperato, le seconde sperimentano una perdita del controllo alla ricerca immediata della riduzione dell’ansia, nella sessualità come nel cibo. Quando si sviluppano forme di disturbo alimentare, la distorta relazione con il cibo porta con sé anche distorsioni del rapporto con il sesso. Ma Anoressia e Bulimia non sono gli unici disturbi alimentari: ancora più diffuso è il cosiddetto BED (Binge Eating Disorder), un disordine fondato sul mancato controllo degli impulsi che porta ad abbuffarsi senza poi ricorrere all’eliminazione del cibo tramite vomito o lassativi (motivo per cui il peso corporeo tende ad aumentare fino all’obesità). Nei soggetti affetti da BED cibo e sessualità sono strumenti accessori completamente alieni dalle dimensioni del piacere e del desiderio, ed ecco quindi che queste persone tendono ad avere
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una minore frequenza di rapporti sessuali. Quando si sviluppano forme di disturbo alimentare, la distorta relazione con il cibo porta con sé anche distorsioni del rapporto con il sesso. Dagli studi fatti sulla correlazione tra cibo e sesso, si può infatti constatare come le donne con disturbi del comportamento alimentare abbiano più facilmente anche paura del sesso, desiderio sessuale basso se non addirittura avversione per la sessualità, scarsa soddisfazione sessuale e scarso coinvolgimento emotivo durante il rapporto. Il sesso richiede un’apertura (al prossimo, al piacere) che si pone in contrasto con le restrizioni e con l’ansia che accompagnano i disturbi alimentari. Dr.ssa Annamaria Giancaspero Sessuologo clinico Specializzato Trattamento Disturbi Alimentari www.alimentazione-sessualita-milano.it
A.I.S.P.A. Via Marostica, 35 – 20146 - Milano www.aispa.it
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L’ERBARIO MAGICO
IL TÈ VERDE
Secondo vari studi, sempre il composto EGCG contenuto nel tè verde è in grado di svolgere benefiche azioni terapeutiche nella prevenzione del diabete, dell’accumulo di colesterolo nelle arterie e dell’insorgere di malattie cardiovascolari.
UN AMICO DELLA SALUTE A cura di MARIKA DE BONIS
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l tè è una delle bevande più antiche, la più consumata nel mondo, naturalmente dopo l’acqua. In Cina si narra che l’imperatore Shen Nung fu il primo bevitore di té verso il 2700 a.C., dopo aver messo le foglie della pianta dentro una brocca di acqua bollente dando così inizio a questa usanza. Dal secondo secolo d.C. alcuni testi medici cinesi riportano i benefici ottenibili dal té, mentre un monaco giapponese, Eisai, nel 1211 d.C. scrisse un libro intitolato “Mantenere la salute bevendo té” dove scrisse: ‘Il té è una medicina miracolosa per mantenere la salute, ha lo straordinario potere di prolungare la vita’. Ma è il tè verde a poter essere considerato come un vero e proprio medicinale naturale. Esso si ricava dai germogli e dalle foglie giovani della pianta conosciuta come “camellia sinensis”. Scopriamo alcuni dei suoi principali benefici per la salute. Antibatterico naturale. Studi scientifici ne hanno confermato l’azione benefica contro i batteri che possono causare problemi dentali. Bere tè verde potrebbe aiutare
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a prevenire la carie: le sostanze in esso contenute sono in grado di contrastare l’azione di uno dei batteri presenti nel cavo orale, lo Streptococcus mutans. Antiossidanti. Il tè verde è un concentrato naturale di antiossidanti, necessari al nostro organismo per rallentare l’invecchiamento cellulare, favorire la rigenerazione dei tessuti e contrastare i radicali liberi, che possono essere responsabili delle malattie degenerative. Buone notizie per chi ama l’abbronzatura: le catechine, una speciale categoria di potenti flavonoidi antiossidanti sono in grado di proteggere la nostra pelle dagli effetti dannosi dei raggi UV. Le stesse catechine aiutano a regolare la pressione sanguigna e
a migliorare la circolazione riducendo il rischio di ictus. Sovrappeso. Sembra che il tè verde sia un alleato benefico contro i famosi “chili di troppo”. Ricercatori americani (Penn State University Park) hanno infatti scoperto la capacità del tè verde di ridurre l’assorbimento dei grassi, aumentandone il potere di bruciarli e rallentare così il possibile recupero o aumento di peso. Ciò grazie ad un particolare composto chimico, chiamato gallato di epigallocatechina (più noto come EGCG). Ovviamente il tè non è un rimedio alla cattiva alimentazione o la cura contro l’obesità, sta sempre alla nostra coscienza mangiare in modo corretto e fare la giusta attività fisica.
PET THERAPY
UN DELFINO PER AMICO A cura di GLORIA LANGE
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a molti anni nel resto d’Europa e, più recentemente, anche nel nostro Paese, si coinvolgono cani e altri animali in attività di Pet-therapy. Ma non è una moda recente, le sue origini infatti risalgono all’epoca preistorica. Le terapie assistite da animali (TAA) si basano sul rapporto speciale che molte persone riescono a instaurare con gli animali e che permette di veicolare processi terapeutici, educativi, esperienze e momenti ludico - motori. Gli interventi degli animali possono dare benefici durante la riabilitazione di persone affette dal virus dell’HIV, da spina bifida, dal Morbo di Alzheimer, da Sindrome di Down, da autismo e altre patologie. Tra gli animali impiegati nella Pet-Therapy troviamo oltre ai cani, i migliori amici dell’uomo, anche cavalli, gatti, asini, capre, mucche, criceti, conigli, uccelli, pesci e persino delfini. Protagonista dell’iconografia sacra e non sin dall’antichità, accostato da sempre a tutto ciò che è luminoso, delicato, sensibile, solare, il delfino è un animale che può rivelarsi molto utile nei casi di riabilitazione motoria e psichica. Con l’aiuto dei delfini i pazienti sviluppano meglio la parte del cervello deputata alla comunicazione all’area affettiva. La delfinoterapia ha dato riscontri positivi in casi di bambini affetti da disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza, da autismo, Sindrome di Down, problemi di concentrazione o apprendimento. È una terapia utile anche nei casi di riabilitazione motoria: i pazienti che nuotano con i delfini risolvono più velocemente problemi di deambulazione, problemi di coordinazione e armonia del movimento, casi di disagio motorio post operatorio. Il contatto con questi meravigliosi mammiferi stimola nei pazienti la motivazione, l’aumento di fiducia, la capacità motoria e comunicativa, oltre a quella di memorizzare ed elaborare concetti. La scienza ha dimostrato l’effettiva intelligenza sociale dei delfini grazie alla quale la delfinoterapia avviene per mezzo di interazioni giocose, contatto tattile e visivo, efficaci soprattutto con bambini ed anziani. La leggenda collega l’origine dei delfini a una punizione che Dioniso inflisse a un gruppo di pirati: dopo averli lanciati in mare, pensò bene di trasformarli in delfini e, da quel momento, questi animali avrebbero poi sviluppato una forma di melanconico affetto verso noi esseri umani. 24oreNews
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ELIO E LE STORIE TESE
SNOOP DOGG
VASCO ROSSI
CARTELLONE CONCERTI
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WARPAINT Dove: Carroponte Via Granelli 1, Sesto San Giovanni Quando: 29 agosto Il quartetto femminile di Los Angeles in Italia per presentare il secondo attesissimo album. L’omonimo “Warpaint” pubblicato a gennaio è subito entrato nella top ten inglese. MODÀ
VINCENZO VASI
WARPAINT
WILLIAM FITZSIMMONS
VASCO ROSSI Dove: Stadio San Siro Piazzale Angelo Moratti Quando: 4, 5, 9 e 10 luglio, ore 20.45 Vasco torna sul palco con “Vasco Live Kom 011”, tour interrotto l’estate scorsa per problemi di salute con 7 imperdibili date: a Roma il 25-26 e 30 giugno e poi a Milano. Ancora una volta farà sognare tutti suoi fans con le note dei vecchi successi e i brani del nuovo album.
Inizio concerti ore 21.00
LUGLIO AGOSTO
RAPHAEL GUALAZZI
STROMAE Dove: Alcatraz Milano Via Valtellina, 25 Quando: 1 luglio Stromae, pseudonimo di Paul Van Haver è un cantautore belga. La sua produzione musicale è caratterizzata da uno stile che accosta l’hip hop ed il soul alla musica elettronica. VOLBEAT+AIRBOURNE Dove: Ippodromo del Galoppo Via Ippodromo,100 Quando: 2 luglio, ore 19.00 Due gruppi forti, il primo danese e l’altro australiano (con uno stile fortemente ispirato a quello degli AC/DC), che vanno per la maggiore nell’ambito heavy rock negli ultimi anni. ELIO E LE STORIE TESE Dove: Ippodromo del Galoppo Via Ippodromo,100 Quando: 3 luglio Presenti al Festival di Sanremo con i brani “Dannati Forever” e “La Canzone Mononota” inclusi nel nuovo lavoro “L’album Biango” (titolo che omaggia il “White Album” dei Beatles), 15 brani inediti. PERTURBAZIONE Dove: Carroponte Via Granelli 1, Sesto San Giovanni Quando: 6 luglio È uno dei principali gruppi rock italiani: quest’anno a Sanremo hanno presentato i loro due brani “L’unica” e “L’Italia vista dal bar”. JOHN FOGERTY Dove: Ippodromo del Galoppo Via Ippodromo,100 Quando: 7 luglio John Cameron Fogerty è un
cantante statunitense, conosciuto principalmente per essere stato il chitarrista e cantautore del gruppo rock statunitense “Creedence Clearwater Revival”. CAPAREZZA Dove: Ippodromo del Galoppo Via Ippodromo,100 Quando: 11 luglio Michele Salvemini, in arte Caparezza, è un cantautore e rapper italiano. Il suo genere musicale è l’Alternative e Conscious rap. KODALINE Dove: Circolo Magnolia Via Circonvallazione Idroscalo, 41 Quando: 16 luglio I Kodaline sono un quartetto alternative rock di Dublino. Originariamente conosciuta come i “21 Demands”, la band comincia a farsi sentire nel marzo 2007, con il loro singolo di debutto “Give Me a Minute”. RAPHAEL GUALAZZI Dove: Villa Arconati Bollate - Via Fametta, 1 Quando: 16 luglio, ore 21.30 Nel 2011 ha trionfato a Sanremo nella categoria “Giovani” con “Follia D’amore”. Presente a Sanremo di quest’anno coi brani “Sai (Ci basta un Sogno) e “Senza Ritegno”, anteprime del nuovo album “Happy Mistake”. FRANCO BATTIATO Dove: Ippodromo del Galoppo Via Ippodromo,100 Quando: 17 luglio Il Maestro torna con “Apriti Sesamo Live”, tour a supporto del nuovo 28° album d’inediti “Apriti Sesamo”, uscito a ottobre e anticipato dal singolo “Passacaglia”.
ORCHESTRA ARTURO TOSCANINI Dove: Ippodromo del Galoppo Via Ippodromo,100 Quando: 17 luglio La Fondazione Arturo Toscanini, che ha sede a Parma, è una istituzione musicale della Regione Emilia-Romagna, del Comune e della Provincia di Parma ed è stata costituita nel 1994. MODÀ Dove: Stadio San Siro Piazzale Angelo Moratti Quando: 19 luglio, ore 19.00 “Gioia” il titolo del loro 5° album pronto a bissare lo straordinario successo di “Viva i Romantici” (febbraio 2011). DEAR JACK Dove: Stadio Meazza, Piazzale Angelo Moratti Quando: 19 luglio I Dear Jack sono un gruppo musicale pop rock italiano formatosi nel 2012. Sono saliti alla ribalta per aver partecipato alla 13a edizione di Amici di Maria de Filippi, classificandosi al 2° posto. EDITORS Dove: Ippodromo del Galoppo Via Ippodromo,100 Quando: 20 luglio, ore 20.00 Rock band britannica attiva dal 2002 in uscita a luglio col quarto album “The Weight of Your Love” anticipato dal singolo “A Ton of Love”. WILLIAM FITZSIMMONS Dove: Carroponte Via Circonvallazione Idroscalo, 41 Quando: 23 luglio Cantautore statunitense dal fascino travolgente. L’artista dalla barba più sexy d’America suona un folk ricco di ar-
rangiamenti, che spaziano da Iron and Wine, Elliott Smith e Nick Drake. SNOOP DOGG Dove: Ippodromo del Galoppo Via Ippodromo,100 Quando: 30 luglio, ore 21.30 È il gangsta-rapper per antonomasia, ma anche attore (“Starsky & Hutch” il film più importante) e produttore. Dal 1993 di “Doggystyle” al recente 12° album “Reincarnated”, una serie impressionante di collaborazioni, premi e vendite milionarie. SKID ROW Dove: Circolo Magnolia Via Circonvallazione Idroscalo, 41 Quando: 4 agosto, ore 20.30 Gli Skid Row sono un gruppo musicale heavy metal statunitense, formatosi a Toms River, New Jersey nel 1986. VINCENZO VASI Dove: Carroponte Via Circonvallazione Idroscalo, 41 Quando: 7 agosto È uno dei musicisti più eclettici in Italia: compositore polistrumentista versatile e dallo stile surreale – suona basso, theremin, marimba, vibrafono, tastiere e voce. Spazia dalla sperimentazione elettronica sino al pop d’autore. CONVERGE Dove: Circolo Magnolia Via Circonvallazione Idroscalo, 41 Quando: 13 agosto, ore 20.00 Unica data italiana del tour estivo della band post-hardcore, pietra miliare del metalcore, genere nato sul finire degli anni ‘90 e che spopola da oltre due decenni. Saranno in compagnia degli svedesi Martyrdod e dei norvegesi Okkultokrati. 24oreNews
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SETTEMBRE IN MUSICA
RITORNA MITO
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a giovedì 4 a domenica 21 settembre, Milano e Torino torneranno ad essere un unico grande palcoscenico. Il sipario si alzerà su una serie di straordinari spettacoli musicali che offriranno a tutti gli appassionati di musica emozioni imperdibili. L’ottava edizione di ‘MITO Settembre Musica’ presenta anche quest’anno un ricco calendario: 182 appuntamenti, di cui 156 concerti, in 94 spazi teatrali e in tanti altri luoghi cittadini, sale da concerto, chiese, piazze, cortili, musei, palazzi, carceri, stabilimenti industriali. Si esibiranno circa 2200 musicisti, grandi orchestre, complessi da camera e solisti provenienti da 27 Paesi. Il Festival si inaugura giovedì 4 settembre al Teatro Regio di Torino e venerdì 5 al Teatro alla Scala di Milano, con la Budapest Festival Orchestra diretta da Ivan Fischer. Al Regio andranno in scena tre Danze Ungheresi di Johannes Brahms, l’Incompiuta di Schubert, Lieder di Mahler e alcuni valzer di Strauss. Alla Scala di Milano la Terza e la Quarta Sinfonia di Brahms, in un concerto dedicato a Claudio Abbado. In entrambe le città gli appassionati di musica potranno avere il privilegio di ascoltare Martha Argerich nel concerto di Čiajkovskij e Krystian Zimerman con l’Imperatore di Beethoven. La pianista argentina sarà accompagnata dall’orchestra giovanile Neojiba dello stato di Bahia, per la prima volta in Italia. Krystian Zimerman suona invece con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Polacca di Katowice diretta da Alexander Liebreich. L’intero programma di MITO si può consultare sul sito della manifestazione. Torino chiuderà con la celebre cantante israeliana Noa interprete in chiave sinfonica delle canzoni del suo repertorio con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Uno straordinario concerto in occasione della 66° edizione del Prix Italia e nell’ambito della Giornata Internazionale della Pace. A Milano sarà allestita una doppia chiusura: una classica con il concerto dell’Orchestra della Radio Polacca di Katowice con Krystian Zi-
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merman ed una dedicata alla musica leggera dagli anni ‘60 agli anni 2000. Paola Maugeri presenterà una serata speciale nella quale si alterneranno alla consolle Saturnino, Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Andy, Francesco Sarcina e Oskar (Statuto) nella futuristica sede del Mercedes-Benz Center, ad un passo dal sito Expo 2015. Informazioni www.mitosettembremusica.it
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ANDATA E RITORNO
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Marco Gay
SAPERE. FARE. IMPRESA.
Verso un nuovo umanesimo industriale A cura di MONICA ROTA
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l Grand Hotel Miramare ha ospitato il 6 e 7 giugno il 44° Convegno di Santa Margherita Ligure dei Giovani Imprenditori di Confindustria, alla presenza di oltre 700 giovani imprenditori e tanti illustri ospiti. “Sapere. Fare. Impresa.”: un titolo aperto a diverse interpretazioni, come diversi sono stati i temi trattati durante la due giorni ligure: la politica industriale, il lavoro, le riforme e l’Europa. In un contesto socio-economico difficile come quello attuale, i giovani imprenditori cercano di definire un progetto che valorizzi la giovane imprenditoria italiana e la renda motore della crescita del nostro Paese. Seguitissimi in sala e in streaming gli interventi - condotti da Sebastiano Barisoni, Vice Direttore di Radio 24 - del nuovo Presidente dei giovani di Confindustria Marco Gay, che ha dato inizio ai lavori con il suo discorso introduttivo, e dei relatori che hanno reso, come ogni anno, l’incontro annuale un appuntamento fondamentale per il dibattito pubblico: Salim Ismail, Franco Roberti, Roberto Napoletano, Maria Elena Boschi, Giulia Innocenzi, Carlo Ratti, Giuliano
Poletti e Giorgio Squinzi sono solo alcuni dei nomi che hanno animato le due giornate. Nella giornata di sabato 7 giugno sono intervenuti Giuliano Poletti Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e Giorgio Squinzi Presidente Confindustria. «La riforma Fornero sul mercato del lavoro non ha messo a posto le cose», ha sottolineato Squinzi, «Il decreto lavoro è solo un aperitivo. Sì a un contratto indeterminato con giuste flessibilità». E sul confronto tra Governo e parti sociali: «È il momento di prendere delle decisioni […]. Il Paese deve cambiare registro: le riforme vanno fatte ora e subito, non ci sono più paraventi, perché altrimenti la possibilità di far ripartire l’economia e di creare occupazione per i giovani, resterà solo una illusione». Un invito che Poletti ha subito accettato: «Noi siamo pronti. - Nella delega, spiega il ministro del Lavoro - c’è tutto. Dalla riforma dei contratti agli ammortizzatori sociali, dalle politiche attive all’agenzia per il colloca-
mento. Ci siamo presi una bella responsabilità, perché quello che serve non è più un restyling. Dobbiamo innovare», ha detto ricordando lo stop immediato al rito della concertazione, a volte solo un modo per stare tutti intorno a un grande tavolo facendo poi pagare il conto a Pantalone.
Giorgio Squinzi, Giuliano Poletti e Sebastiano Barisone
Marco Gay con Giorgio Squinzi, Giuliano Poletti e i giovani Imprenditori 24oreNews
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CHIARE FRESCHE DOLCI ACQUE A cura di RICCARDO LAGORIO
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estate alle porte richiede le prime fughe dalla canicola verso le località di vacanza. Magari che sappiano garantire un po’ di sollievo dalla calura che ci opprime in città. Così abbiamo selezionato per voi tre itinerari che sono utili per un fine settimana dedicato al benessere e adatti per scoprire nuove terre del nostro Paese. Partendo da nord. Situate nel cuore della città, le Terme di Merano offrono un’oasi di salute e benessere. Nel complesso di quasi 8mila m² di superficie, l’antica tradizione termale e di cura meranese viene ripresa e reinterpretata: dall’offerta benessere per il raggiungimento dell’ideale stato psicofisico al puro relax. Senza dimenticare i trattamenti rinvigorenti a base di mela dell’Alto Adige o di mosto d’uva. L’acqua oligominerale di Monte San Vigilio si contraddistingue per la presenza di radon e viene utilizzata a Merano per scopi terapeutici fin dagli anni Sessanta. Ma per l’autentico relax 25 sono le piscine da 4 a 472 m², 8 le saune su oltre 1.200 m² (di cui 5 nell’area in cui si accede senza indumenti). Sulla Piazza Terme in estate si tengono appuntamenti musicali. (Per saperne di più: www.termemerano.it). La quiete del grande bosco che circonda le Terme di Comano è invece di per sé un’interessante occasione per rigenerare il corpo e lo spirito, ricaricare le energie ed evadere dalla quotidianità. Senza contare sui benefici di un’acqua curativa come quella che sgorga nel piccolo centro trentino. Uniche in Europa a poter vantare una specifica indicazione dermatologica, le acque di Comano risultano ricche di bicarbonato, calcio e magnesio. Così sono particolarmente indicate per le malattie cutanee e per gli inestetismi della
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ANDATA E RITORNO
In senso orario: la piscina di Borgobrufa; veduta panoramica delle Terme di Merano; il parco delle Terme di Torgiano; il borgo; vista notturna delle terme di Merano e l’interno; trattamenti termali rilassanti; la piscina di Borgobrufa
pelle, che vengono curati grazie a dermatologi e tecnologie laser all’avanguardia. Il vicino Grand Hotel (www.ghtcomano.it) permette di portare le terme… in stanza per mezzo di un attrezzatissimo centro benessere e dell’acqua salutare che sgorga nella hall. Il comprensorio è una sconfinata palestra sotto il cielo, ideale per passeggiate, arrampicate ed escursioni in bicicletta. Ma anche di suggestivi itinerari alla scoperta di manieri e di siti archeologici. Per maggiori informazioni: www.visitacomano.it. Per chi ha qualche ora in più da spendere o per coloro che scelgono di trascorrere le proprie vacanze estive nel cuore verde d’Italia, in un ambiente che vede l’acqua (e la salute che ne deriva) privilegiata, suggeriamo invece di recarsi a Torgiano, in località Brufa, su una collina da cui il tramonto su Perugia, Assisi, Spello e Foligno è un idillio di pace. L’armonia e la cordialità umbra coniugate al comfort ed al benessere fanno di Borgobrufa (www.borgobrufa.it) un incantevole luogo di soggiorno nato dall’intuizione di Andrea Sfascia, intraprendente imprenditore agricolo locale. Le 50 camere sono ricavate in casolari che sorgono intorno al vecchio deposito di tabacco, nel totale rispetto dell’originale architettura rurale e dell’ambiente circostante. La cura e l’attenzione verso i prodotti locali (alcuni vini provengono dai terreni di proprietà) rendono la struttura ideale per chi desidera trascorrere un fine settimana o un periodo più lungo gustando i sapori della tradizione umbra. La piscina esterna riscaldata in mezzo agli ulivi è un elemento di grande attrazione, ma è il centro benessere l’autentica punta di diamante del resort. È il centro benessere più grande della regione su 1200 m2, aperto alla fine del 2011 e per il quale personale è stato formato e seguito da Emy Keller, un’autorità in materia. Nei suggestivi ambienti dedicati ai trattamenti si prevede l’utilizzo di prodotti naturali di produzione propria, come olio extravergine di oliva o vino per chi non vuole rinunciare proprio a nulla. 24oreNews
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VIAGGI NEL MONDO
Contatti Associazione Italia-Laos Via dell’Arsenale 42 – Torino Tel. 011 546441 - 334 8000705 www.italia-laos.org
CONOSCERE
IL LAOS A cura di DARIO BORDET
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l Laos rimane ancora oggi un Paese tra i più svantaggiati al mondo: la sua popolazione è in media tra le più povere dei Paesi del Sud Est asiatico. Oggi, per fortuna, le note cruente vicende storiche hanno lasciato il passo a tempi di pace e sviluppo, anche se con cicatrici ancora profonde e ben visibili. L’industria del turismo si sta però sviluppando a ritmi forsennati e oggi milioni di persone sono attirati dalle notevoli bellezze storiche, culturali e naturalistiche che il paese offre. Non molti sanno che a Torino ha sede l’Associazione non-profit Italia-Laos che si propone di realizzare interventi umanitari e scambi culturali e turistici tra Italia e Laos. Siamo andati ad incontrare la Presidente Roberta Siciliano e Roberto Cagnasso (VicePresidente) per conoscere l’Associazione, di cui vi parleremo nel prossimo numero. Adesso però vogliamo condividere con voi di alcune delle meraviglie di questo Paese, tutto da scoprire, che ci hanno raccontato.
LA TERRA DI UN MILIONE DI ELEFANTI Il Laos è il più misterioso e anche il meno conosciuto tra gli stati della penisola indocinese, anche il più autentico e incontaminato, il posto giusto dove cercare la felicità spirituale del Nirvana buddista, come pre62
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dicano i famosi monaci. La storia culturale del Paese, anticamente chiamato Lane Xang, “La terra di un milione di elefanti”, prende forma dalla fusione di tre religioni, ma il buddismo influenza maggiormente la cultura attuale. Un viaggio in Laos offre meravigliose visioni: un paesaggio incantato che va dalle fertili pianure della valle del Mekong ai rilievi impervi dell’Annam, dalle incantevoli Cascate di Tat Sae e Kuang Si alle fitte foreste tropicali definite “cuore verde dell’Asia”. Oltre ad essere una terra di grande bellezza naturalistica, il Laos è custode di un importante patrimonio culturale ricco di antichi templi, palazzi e pagode. Una delle caratteristiche del Laos è la varietà etnica della sua popolazione. Se l’ 80 % dei 6 milioni di laotiani sono di stirpe Thai-Lao, parlano il lao e sono buddisti, nei villaggi tra le montagne del Nord vivono ben 130 gruppi etnici che parlano lingue e dialetti diversi e sono animisti. Queste piccole comunità pacifiche e ospitali vivono in capanne di legno su palafitte praticando un’agricoltura nomade, allevamento e caccia. Questi luoghi sono così remoti e poco conosciuti che solo di recente vi sono state scoperte due specie animali finora ignote: il saola, un’antilope dalle lunga corna e il muntjak, un cervo abbaiatore.