Milano 24orenews maggio 2017

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BRERA COME MONTMARTRE

Nella Milano a luci rosse PRIVACY, NUOVO REGOLAMENTO UE

Un cambiamento culturale IPC METHOD®

FIDEURAM Risparmiare o investire?

Roberto Borra - Divisional Manager - Fideuram

Anno 7 - Maggio 2017 • Periodico di Cultura e Società

L’avanguardia dell’Estetica



STORIA & LEGGENDA

BRERA COME MONTMARTRE NELLA MILANO A LUCI ROSSE A cura di PAOLO MINOTTI

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l cuore della Milano dell’Ottocento pullulava di luoghi di piacere tra via Brera, via Fiori Chiari e Fiori Oscuri, piazza del Carmine, via Madonnina, via San Carpoforo… Brera come Montmartre era piena di luoghi di perdizione, tra donnine allegre, lupanari, alloggi popolari, artisti bohémien e spazzini indaffarati. A due passi dal Teatro alla Scala, il Casino dei Nobili non era frequentato solo dall’aristocrazia ma anche da personalità di spicco della Milano dell’epoca, poeti, letterati e uomini d’affari al di sopra di ogni sospetto. Il Casino, il San Pedron e il Ciaravall erano sfarzosi luoghi di perdizione e vizio: li frequentavano, tra gli altri, il poeta Carlo Porta e lo scrittore Stendhal, che accusavano Alessandro Manzoni, che invece le evitava, di essere un bigotto. Tuttavia, la loro età d’oro i casini milanesi la vissero fra le due guerre e fino alla legge Merlin, entrata in vigore nel 1958. E Brera era il quartiere più ricercato. Ciascuna casa aveva la sua specialità e il prezzo delle prestazione oscillava fra un minimo

di due e un massimo di 20 lire. In alcune zone, come in via Vittoria Colonna, si poteva arrivare fino a 50 lire, ma con il pranzo incluso. Con un po’ d’immaginazione arriviamo a vedere le lucciole attraversar le strade, correre su per le scale e affacciarsi alle finestre. Finestre scandalose dalle quali mostravano le rotonde grazie per attirar clienti. Per questo via Formentini fino alla fine dell’Ottocento si chiamava Contrada delle Tette! Tra marchette e maitresse ritorna alla luce, come una vecchia pellicola restaurata, un mondo che non esiste più e che forse potrebbe tornare…

«Non più tardi di sessant’anni fa Brera era tutta un pullulare di scope e case chiuse. Strane assonanze se si pensa a come ci appare oggi, ricca, elegante e soprattutto glamour. Brera come Montmartre, disseminata di case a luci rosse, alloggi popolari, attraversata da donnine sempre allegre, artisti bohémien e spazzini disperati» Alessandra Filippi (cittanascostamilano.it)

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Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 7 - N. 5 - Maggio 2017

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PERSONAGGIO

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Roberto Borra: risparmiare o investire

ARTE E CULTURA

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Il Teatro Gerolamo rivive lo scrigno dei sogni Un concerto, una mostra e un libro per ricordare Arturo Toscanini Teatro alla Scala: Don Giovanni; Progetto Händel

BEAUTY & BELL’ESSERE

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I consigli di Marina Mazzolari IPC Method®: l’avanguardia dell’Estetica

DESIGN

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Design Tellers... un nuovo modo per parlare di design! Salone del Mobile 2017: sfiorato il record!

MILANO SI RACCONTA

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Milano da scoprire

RUOTE & MOTORI

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Privacy e protezione dei dati nell’era della trasformazione digitale 24oreNews

Maggio: le mostre Maggio: i teatri Maggio: i concerti

COME STAI?

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Il reumatologo: la fibromialgia Curare il dolore con l’agopuntura I rimedi dell’omeopatia

ERBARIO MAGICO

Audi A5 Sportback 2.000 TDI quattro S tronic sport

IMPRESE & PRIVACY

Malta, un tuffo nella storia tra vicoli e scogliere

SPETTACOLI

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Fideuram presenta l’arte di Graziano Pastori

GIROMILANO

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VIAGGI

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Atropa belladonna: la bella e mortale incantatrice

IL SESSUOLOGO

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L’esperto risponde


LOVE

In copertina: Roberto Borra

Maggio Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Roberto Bernorio Patrizia Colombo Stefano De Angelis Elena Fossati Carlo Kauffmann Paolo Mariconti Marina Mazzolari Luca Medici Angela Minutillo Bertanza Andrea Monepi Media Partner

Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Carlo Kauffmann Anna Nannini Edizioni Le Roy srl - Milano, viale Brianza, 24 telefono: 3774695715 e-mail: redazione@le-roy.it redazione@24orenews.it online: www.24orenews.it Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati - MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

Aprendo “La Lettura” del Corriere della Sera di domenica 16 aprile, mi ha felicemente emozionato quanto affermato dal sociologo Mauro Magatti «se succedono cose che riguardano il futuro dell’Italia, o succedono a Milano o non succedono». Ci sono tanti flash significativi nell’articolo di Elisabetta Soglio che si apriva con la frase che vi ho riportato. Dal ricordo della folla di persone che ha vissuto le giornate dell’ultima edizione del Salone del Mobile, un misto di creatività e design, ma anche di incontri che hanno dato vita a piazze, vie e tanti luoghi della città, quello che ormai è il famoso “Fuorisalone”. Al ricordo del nuovo skyline della città che ormai non ha più nulla da invidiare alle grandi città europee. Ai tanti luoghi simbolo di questa nuova Milano, la Fondazione Prada, le Gallerie d’Italia, il Mudec, il Museo del Novecento, la Triennale, la Borsa che ha aperto le sue porte anche a manifestazioni di moda, alle università, la straordinaria nascita di migliaia di nuove startup tanto che il prestigioso Financial Time, la scorsa estate ha definito Milano il principale hub per l’innovazione. E non poteva mancare il ricordo di Expo 2015, che ha visto l’arrivo di decine di Capi di Stato e di oltre 20 milioni di visitatori, dove tutto proprio tutto dai trasporti alla ricettività alberghiera, alla sicurezza… ha funzionato alla perfezione. Le nuove sfide sono soprattutto sociali, lo sanno bene tutti coloro - e sono migliaia - che operano nel terzo settore; bisogna ridare vita alle periferie, fondamentale obiettivo più volte enunciato dal Sindaco Sala. Consentitemi un minimo di soddisfazione: non è un caso che tutti questi editoriali abbiano un unico titolo “I Love Milano”. Carlo Kauffmann 24oreNews

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IL PERSONAGGIO

RISPARMIARE O INVESTIRE OGGI?

COME EVITARE ERRORI E DORMIRE SONNI TRANQUILLI? Intervista cura di DARIO BORDET

“Risparmiare o investire oggi?” “Dove e come conviene investire?” “Il mattone è ancora un valido investimento?” “Come si possono evitare gli errori che ci fanno perdere denaro?”. Sono alcune delle domande che attanagliano oggi più che mai uomini di affari, grandi, medi e piccoli imprenditori ma anche i piccoli risparmiatori. Ne parliamo con il Dott. Roberto Borra, Divisional Manager - Consulenti Finanziari Fideuram: lo abbiamo incontrato nei panoramici uffici all’8° piano del Palazzo Fideuram in Piazza Erculea 9 a Milano, trasformato in Galleria in occasione di uno degli eventi che Fideuram dedica all’Arte. Cremonese, classe 1954, Borra è responsabile dell’operato di oltre 200 Private Banker, sempre alle prese con la sfida di ottenere il massimo dalla sua squadra ma con l’impegno di fornire ai singoli tutti i mezzi per operare con successo. Insomma, potremmo dire, un ottimo “coach”! el 2016 Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking ha registrato 786 milioni di profitti consolidati (+5%) e una raccolta netta di 8,5 miliardi (+8% rispetto alla già eccellente performance del 2015).

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Il Gruppo Fideuram ha chiuso il 2016 sui massimi storici, in termini di raccolta e di profitti. Qual è la vostra forza? Innanzi tutto la nostra storia, abbiamo più di 50 anni e nel tempo ci siamo fatti conoscere per la nostra serietà professionale, per la nostra capacità di comprendere i bisogni della clientela, in particolar modo della clientela ‘Private’ e, anno dopo anno, siamo cresciuti. Grazie anche alla fusione di quasi due anni fa, oggi il Gruppo Fideuram è la prima realtà in Italia, con una forte presenza anche in Europa. Qual è la vostra mission? La nostra Mission da sempre vede al centro il rispetto del risparmiatore, che vogliamo accompagnare nei suoi obiettivi d’investimento. Oltre a questo, crediamo nella trasparenza nei prodotti e nei costi, in linea con l’imminente avvio della MIFID II, che sarà operativa dall’anno prossimo e che ci vede già adeguati nelle procedure interne. Risparmiare o investire… In tempi di crisi, come quelli che stiamo vivendo, cosa suggerite agli Italiani? Be’, per i grossi investitori in primo luogo dobbiamo


muoverci in base al profilo di rischio di ciascun cliente, lavorare in funzione dei suoi obiettivi, attraverso una pianificazione finanziaria adeguata, in modo da raggiungerli nei tempi prestabiliti. Per i risparmiatori lavoriamo su obiettivi più conservativi perché, ad esempio, per quanto riguarda il welfare in Italia, sappiamo che le aspettative per il futuro pensionistico sono piuttosto magre: pertanto è fondamentale avvicinare la famiglia e il piccolo risparmiatore verso scelte oculate per il futuro. Qual è il vostro approccio nei confronti dei grandi clienti e di quelli minori? La metodologia è la stessa… sono gli strumenti finanziari che sono diversi, perché l’aspetto fondamentale è il rispetto del profilo del rischio cliente, quindi per un cliente con grossi patrimoni ci saranno degli strumenti finanziari più sofisticati, mentre per il piccolo risparmiatore penseremo a strumenti altrettanto validi, ma più adatti, che lo possono accompagnare in modo adeguato. Oggi quali Paesi stanno offrendo buone opportunità di investimento? Innanzi tutto l’Europa, perché sta vivendo un mo-

mento cruciale dopo la Brexit. Forse questa uscita della Gran Bretagna saprà offrire opportunità a tutti gli altri Paesi. Io credo che ci siano tante aziende, anche di medie e piccole dimensioni, che possono avere un grande futuro: per cui è il momento di investire anche nei piani individuali di risparmio (PIR) che sono già partiti con successo grazie alla nuova normativa. Sono degli ottimi strumenti di diversificazione, in grado soprattutto di dare alle nostre imprese quelle risorse finanziarie che sono fondamentali per lo sviluppo e la ricerca. Che dire del mercato Italiano? Noi siamo i più grandi risparmiatori del mondo dopo il Giappone, ma storicamente la quota parte di investimento sull’azionario in Italia è sempre stata contenuta. Grazie ai PIR è ora possibile investire il 70% di quote nelle aziende del nostro paese, mantenendo un 30% di diversificazione del rischio, orientandosi verso investimenti in tutto il mondo. Passiamo al settore immobiliare: il detto «il mattone è la forma di investimento più sicuro» è ancora attuale? Lo era. Oggi l’immobile crea qualche problema, soprattutto perché negli ultimi anni il settore immobiliare è stato penalizzato da imposte crescenti e da una demografia in diminuzione. Grazie, Dott. Borra, per la disponibilità e la sua cortese ospitalità. 24oreNews

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ARTE E CULTURA

TEATRO GEROLAMO

RIVIVE LO SCRIGNO DEI SOGNI

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opo trentatré anni di silenzio Milano riacquista la bellezza e l’unicità di quel piccolo gioiello che è stato il Teatro Gerolamo. Costruito nel 1868 a pochi passi dal luogo dove ebbe sede dal 1806 al 1865 un precedente Teatro Gerolamo, la sala di Piazza Beccaria è una Scala in miniatura realizzata all’epoca per ospitare - unico caso in Europa - spettacoli di marionette, molto in voga a quel tempo. Chiuso una prima volta nel 1957 per le sue condizioni di degrado, fu recuperato all’uso da Paolo Grassi nel 1958 con una recita straordinaria di Eduardo De Filippo. Negli anni il teatro ha ospitato recital, esibizioni di cabaret, spettacoli interpretati da protagonisti importanti della scena nazionale: da Franca Valeri a Paolo Poli, da Enzo Jannacci a Dario Fo e Franca Rame, da Ornella Vanoni a Juliette Gréco. Roberto Bianchin, nuovo direttore artistico che

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arriva dal Teatro La Fenice di Venezia, ama dire che preparerà con i suoi collaboratori un programma da “teatro dell’insolito” che apre al pubblico un vero e proprio “scrigno dei sogni”. Secondo un articolato cartellone in avanzata preparazione, concerti di musica classica, monologhi di prosa, recital di canzoni d’autore, incursioni nel mondo della danza contemporanea, della musica jazz, spettacoli di marionette e dialettali, sono gli eventi che animeranno il nuovo Gerolamo. Si deve ricordare il grande lavoro di restauro che ha riportato alla luce i decori preziosi della sala, il rifacimento di tutte le necessarie strutture sceniche e la realizzazione di nuovi ambienti, ai piani superiori, per presentazioni, dibattiti, incontri e dove ha sede la Biblioteca della Casa Editrice Ceschina e una moderna caffetteria. Al piano sotterraneo si trova uno spazio-galleria dedicato alle mostre d’arte. Situato in pieno centro a Milano, il nuovo Teatro Gerolamo sarà certamente un punto d’incontro della straordinaria vita artistica che sta vivendo la nostra città e noi ne seguirà ogni passo raccontandovi di volta in volta gli artisti che daranno nuova vita a questo prezioso “scrigno” che è il Teatro Gerolamo.



ARTE E CULTURA

UN CONCERTO UNA MOSTRA E UN LIBRO PER RICORDARE

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ARTURO TOSCANINI l 25 marzo di centocinquant’anni fa nasceva Arturo Toscanini, l’uomo che più di ogni altro ha segnato la storia della direzione d’orchestra nel nostro Teatro. Una ricorrenza che la Scala ha voluto celebrare con un concerto straordinario diretto dal Maestro Riccardo Chailly e con la mostra “Arturo Toscanini. La vita e il mito di un maestro immortale”, curata da Harvey Sachs e Franco Pulcini, che il Museo Teatrale alla Scala ospiterà fino al prossimo 4 giugno. La mostra, aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 17.30, è stata realizzata in collaborazione con Rizzoli Libri Illustrati, editore del volume dal medesimo titolo curato dal Prof. Marco Capra. Per tre volte direttore musicale del teatro meneghino, dove si adoperò per riformare il modo di rappresentare l’opera, tornato in Italia dall’esilio statunitense degli anni della seconda guerra mondiale, l’11 maggio del 1946 Toscanini diresse lo storico concerto di riapertura della Scala ricostruita. A lui il teatro milanese deve molto. Nel 1921, impose una completa revisione della Scala. A poco a poco impose un sistema in cui solisti, coro, orchestra, direzione, scene, costumi e luci assumevano tutti la massima importanza; modernizzò e rese internazionale il repertorio, rappresentando per la prima volta a Milano opere e composizioni di Puccini, Mascagni, Wagner, Strauss, Debussy, Sibelius, Giordano, Cilea, Boito, Franchetti. Dopo Toscanini, la figura stessa del direttore d’orchestra è mutata nell’immaginario collettivo e nella sua funzione all’interno del Teatro alla Scala ma anche negli Stati Uniti e nel mondo. La sua opera è anche legata all’introduzione dei repertori sinfonici tedeschi fra il pubblico italiano; infatti, nel 1930, Toscanini fu il primo direttore d’orchestra non di scuola tedesca a dirigere

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al Festival wagneriano di Bayreuth. Il Teatro alla Scala e il suo Museo rendono così omaggio al celebre direttore d’orchestra che ha portato il Teatro a un nuovo grado di eccellenza musicale, secondo i nuovi intendimenti del ‘900, e allo stesso tempo rendere omaggio all’uomo fedele agli ideali democratici di Mazzini e di Garibaldi. Il perfezionismo musicale, la concentrazione sullo spettacolo, l’impegno assoluto nell’esecuzione sono tutti temi legati alla sua figura di artista e organizzatore.


DON PROGETTO GIOVANNI HÄNDEL Wolfgang Amadeus Mozart Direttore Paavo Järvi Regia Robert Carsen Dramma giocoso in due atti Durata spettacolo: 3 ore e 30 minuti incluso intervallo Dal 6 Maggio al 6 giugno 2017

Direttore Riccardo Chailly Musica Georg Friedrich Händel Coreografia Mauro Bigonzetti Costumi Helena de Medeiros Durata spettacolo: 3 ore e 40 minuti incluso intervallo Dal 20 Maggio al 1° giugno 2017

orna in scena lo spettacolo di Robert Carsen con cui il M° Barenboim aprì la stagione il 2011/12 conquistando più di 12 minuti di applausi. Il Maestro estone Paavo Järvi (Direttore Musicale dell’Orchestre de Paris), per la prima volta alla Scala, è un pregevole interprete mozartiano, come più volte dimostrato in concerto alla testa dei Wiener Philharmoniker. Il libertino al tramonto, colto nel momento in cui la sua capacità di sedurre sembra esaurirsi, è impersonato da un carismatico Thomas Hampson in un eccellente cast che include la giovane Hanna-Elisabeth Müller come Donna Anna, il Don Ottavio di Bernard Richter e il Leporello di Luca Pisaroni.

igonzetti torna al suo grande amore per la musica antica e barocca, riportando all’origine le Suites di Händel (spesso eseguite al pianoforte). Protagonista è il clavicembalo, con un respiro che si amplia attraverso altre composizioni cameristiche che si arricchiscono di fiati e archi. Un respiro che verrà forgiato sui ballerini scaligeri e sulle étoiles Roberto Bolle e Svetlana Zakharova, per la quale Bigonzetti creerà per la prima volta i timbri e i cromatismi delle due diverse situazioni musicali, con un comune denominatore: il fascino del teatro, dell’immaginazione e della fantasia del mondo barocco evocato dalle note di Händel.

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DON GIOVANNI: APPUNTAMENTI

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PROGETTO HÄNDEL: APPUNTAMENTI

3 Maggio: 6, 9, 12, 17, 19, 28, 31 - ore 20:00; 3 Maggio: 20, 23, 24, 25, 26, 30 - ore 20:00; 14 - ore 15:00 21 - ore 15:00; 23 - ore 14:30 3 Giugno: 3, 6 - ore 20:00 (SCALAPERTA, biglietto 50%) 3 Giugno: 1 - ore 20:00

ALTRI APPUNTAMENTI DI MAGGIO 3 2, 5 - ore 20:00; 7 - ore 15:00 | Opera: “La gazza ladra” 3 3 - ore 21:00 | Gala internazionale | Serata a favore della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus 3 4, 10, 11, 13 - ore 20:00; 13 - ore 14:30 | Opera: “La Valse / Symphony in C/ Shéhérazade” 3 5, 21 - ore 11:00, 5 - ore 14:30 | Grandi Opere per i bambini: “Il ratto dal serraglio per i bambini” 3 6, 20, 27 - ore 15:00 | Museo mia musa! | Laboratorio esperienziale per bambini dai 6 ai 10 anni 3 7, 14 - ore 10:30 | Buongiorno Museo! | Laboratori Interattivi Didattici per bambini 3 8 - ore 15:00 | Concerto | Fiati della Scala | W. A. Mozart; Charles Gounod 3 8, 13, 16, 18, 22 - ore 20:00 | Concerto | Filarmonica della Scala 3 9 - ore 17:45 | Un Museo da Salotto | Oltre l’opera. Eventi al Museo Teatrale 3 11 - ore 17:00 | Ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’Accademia del Teatro alla Scala ˘ 3 17 - ore 18:00 | Prima delle Prime: “Progetto Händel” | A cura di Leonetta Bentivoglio 3 20 - ore 16:00 | Grandi Voci alla Scala: “Enzo Dara” 3 27 - ore 20:00 | Concerto | Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala 3 29 - ore 18:00 | Prima delle Prime: “La bohème” | A cura di Alberto Cantù 24oreNews

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TRATTAMENTI ANTIETÀ SIERO E CREMA TONIFICANTE PXF Recare Xtreme Formula Recare PXF è una linea di trattamento in cui la Dr.ssa Pessotto Alessandrini ha trasferito sapientemente il “concept” di medicina estetica. Recare PXF è quindi lo “Skin care terapeutico” che interviene per ripristinare lo stato di salute della pelle che manifesta segni d’invecchiamento, mediante “Strumenti attivi” in grado di assicurare risultati di straordinaria rilevanza con un’azione mirata sui segni di stress epidermico.

LIPSTICK Miss Sicily Dolce & Gabbana Un lipstick che offre il colore di un rossetto, la brillantezza di un gloss e l’effetto idratante di un balsamo. Con la sua texture ultra leggera e le sue tonalità brillanti, Miss Sicily si stende facilmete vestendo le labbra con un acceso velo di colore. Disponibile in sedici tonalità seducenti.

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FILLER ANTIRUGHE B-SELFIE Phasetech Indolore senza punture e molto semplice da usare, l’unico filler antirughe fai-date applicabile con la stessa facilità di un cerotto, ideale per trattametti last-minute o da inserire nella beauty routine per avere un risultato efficace e duraturo. Ringiovanire il viso, cancellando le rughe d’espressione e del contorno occhi non è più un miraggio!

Il trattamento antietà per il viso riesce a donare all’epidermide una nuova luce. È importante pensare al benessere della propria pelle non solo per una questione di estetica e bellezza, ma anche per la sua salute generale. Prevenire l’invecchiamento cutaneo è fondamentale per star bene con se stessi. Grazie ai giusti trattamenti aiutiamo la pelle a rigenerarsi, mantenersi idratata e ridurre l’assottigliamento tipico del tempo che avanza. Non c’è un’età specifica per iniziare, io consiglio di intraprendere questo percorso prima della comparsa delle rughe.



BEAUTY & BELL’ESSERE

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IPC METHOD

L’AVANGUARDIA DELL’ESTETICA A cura di ALESSANDRO TRANI

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gni anno la solita storia… Si sta avvicinando la prova costume e tutti sentiamo l’esigenza di rimetterci in forma: cerchiamo la dieta dell’ultimo grido, ritorniamo in palestra o, nel migliore dei casi, a fare jogging all’aperto. Ma molto spesso la forma desiderata fa fatica ad arrivare e, se pur arriva, non dura a lungo. Dimagrire, riprendere i chili, perderli di nuovo e poi ingrassare ancora e di più, un irritante effetto yo-yo. La bella stagione, solare e luminosa, ha anche un altro effetto: evidenzia, soprattutto sul viso, i segni del tempo che passa: un problema oggi non più sentito solo dalle donne di mezza età, ma da sempre più numerose ragazze anche molto giovani e, ormai da vari anni, dagli uomini. Negli ultimi anni, grazie alle innovative tecnologie, il settore dell’estetica ha fatto passi da gigante nell’ambito delle soluzioni

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non invasive finalizzate sia al dimagrimento che al rallentamento dei segni di invecchiamento. Tra le soluzioni più all’avanguardia e hi-tech un posto di rilievo spetta a IPC Method®, un metodo rivoluzionario per risolvere in maniera efficace e duratura i propri problemi di natura estetica, che si tratti di chili in eccesso, cellulite, lassità cutanea o rughe. Il risultato, “un abito cucito su misura”, non richiede grandi sacrifici! «Con il nostro rivoluzionario sistema - sottolinea Daniela Pierotti, ideatrice del progetto - non è ne-

cessario massacrarsi fisicamente né psicologicamente per smaltire gli eccessi, perché IPC Method Body consente di perdere peso (fino a -12 kg di grasso corporeo) in soli tre mesi, senza rinunciare al piacere del cibo». A garanzia del successo di IPC Method® è anche la presenza di uno staff di qualificati nutrizionisti e collaboratori esperti che affianca il cliente durante i percorsi di dimagrimento e/o ringiovanimento cutaneo, sia per ciò che riguarda gli aspetti nutrizionali che per fornire il supporto psicologico necessario.


app.ipcmethod.com www.ipcmethod.com

ESTETICA E INNOVAZIONE Tra gli aspetti innovativi veniamo catturati in particolare dall’Antropometria 3D, avanzatissimo sistema che consente di rilevare la massa corporea attraverso una riproduzione digitale in 3D e fornisce le rilevazioni qualitative e quantitative dei miglioramenti ottenuti, e da IPC Method® App. Si tratta di una sofisticata applicazione che affianca costantemente il cliente nel proprio percorso di dimagrimento o ringiovanimento cutaneo. È un vero è proprio “personal coach virtuale”, sempre a portata di mano, che ricorda i piani alimentari personalizzati e sviluppati da nutrizionisti qualificati, dà consigli quotidiani (sia alimentari che beauty), monitora e riporta i progressi e dei traguardi raggiunti. Il cliente può verificare in tempo reale i propri miglioramenti, ma anche seguire la rubrica di ricette appetitose (ma con il corretto apporto nutrizionale) e video show-cooking di cuochi professionisti, per dimagrire senza dover rinunciare al gusto. Ritornare in forma con IPC Method® Body. Si tratta di un metodo di dimagrimento facile da applicare e da gestire per l’estetista e per il cliente, dai risultati rapidi e sicuri. Consente di perdere fino a 12 chili in soli 3 mesi, senza rinunciare al piacere del cibo, senza attacchi di “fame nervosa” e senza

il rischio di tornare al peso iniziale. Il metodo utilizza un innovativo integratore che riduce notevolmente il carico glicemico. Il nutrizionista definisce per il cliente l’adeguato piano alimentare, bilanciato e interamente personalizzato in base alle sue esigenze specifiche. Per rendere duraturo il risultato, la perdita di peso viene associata a una stabilizzazione del metabolismo. Durante il percorso di dimagrimento, è attivo il monitoraggio costante dei progressi ottenuti, attraverso tecniche strumentali avanzatissime (come l’Antropometria 3D). La fase di dimagrimento è supportata da un prodotto unico per il settore, un integratore ricco di fibre, vitamine, antiossidanti e sali minerali che danno tanta energia e una piacevole sensazione di benessere. Assunto prima dei pasti principali, diminuisce il carico glicemico dei cibi, dà un senso di sazietà e induce l’organismo a bruciare i grassi in eccesso. Ridurre i segni dell’età con IPC Method® Face. Può far “ringiovanire”

fino a cinque anni di meno in sole cinque settimane. È possibile prevenire le rughe, le lassità cutanee e il cedimento tissutale, ottenendo una pelle visibilmente più giovane, con risultati permanenti su viso, contorno occhi e collo. Anche per la salute della nostra pelle è importante seguire adeguate indicazioni per una sana alimentazione, supportata per questi trattamenti da un integratore innovativo e naturale per il benessere della pelle. Il metodo “Face” si basa inoltre su un avanzatissimo sistema diagnostico, lo Skintest 3D, e sull’utilizzo funzionale delle tecnologie Biotermic e Lipoquantic. Biotermic consente, senza alcun effetto collaterale, di innalzare la temperatura dei tessuti trattati fino a 49 gradi centigradi, ottenendo un incredibile effetto lifting con risultati visibili e permanenti nel tempo. Lipoquantic riduce selettivamente le aree lipolitiche e dona una forma piacevole ad addome, cosce e glutei, zone tipicamente interessate da inestetismi di origine adiposa. 24oreNews

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DESIGN

DESIGN TELLERS... un nuovo modo per parlare di design! A cura di JOHN REDDY

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ono arrivati i ragazzi di DesignTellers.it, un blog lanciato durante la settimana del Salone del Mobile 2017 che racconta il design vissuto da chi scrive gli articoli in modo diretto, personalizzato e senza regole. L’idea nasce qualche mese fa, quasi per caso. Il gruppo ha in comune una cosa, tutti lavorano nel settore dell’architettura oppure sono appassionati di web e l’idea di creare un blog, dove ogni membro potesse raccontare il “suo design”, è stata vincente. Sulla homepage troverete dieci icone che identificano dieci persone, compreso il web designer, che formano il gruppo dei design tellers. Ognuno scrive ciò che ama, non ci sono regole fra i tellers, anzi sì, una sola regola, parlare di design a 360°. Un nuovo modo di raccontare questo mondo, vissuto come esperienza di vita, come un racconto personale di passioni e news che ogni singolo tellers vive quotidianamente. Chi racconta una tendenza, chi racconta un’esperienza, chi racconta un oggetto, un mood, un’idea... insomma, mettere online le esperienze vissute in questo fantastico mondo, ma con la voglia di trasmettere un’emozione! Un blog destinato a tutti coloro che amano l’architettura e il design, ma non solo, anche per chi non è un addetto al settore, ma semplicemente vuole leggere qualche curiosità, consiglio o un appuntamento da non perdere. Il gruppo è formato da Architetti, Interior Designer, Web Designer, etc... che settimanalmente arricchiranno il blog di tante novità. DesignTellers.it vuole diventare un appuntamento fisso, un compagno di viaggio per tutti gli amanti del design, ma anche per semplici curiosi. I tellers hanno anche una mail personale per rispondere a tutte le vostre mail! Dunque non vi resta che visitare il sito www.designtellers.it

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A cura di LUCA MEDICI

ra il 24 settembre 1961 quando, nei Padiglioni 28 e 34 della vecchia Fiera Campionaria, si inaugurava la prima edizione del Salone del Mobile. Un evento destinato in pochi anni a diventare il punto di riferimento a livello internazionale del settore Casa-Arredo, confermandosi inoltre un prezioso portavoce della creatività e l’eccellenza del Design italiano nel mondo. L’edizione 2017 del Salone Internazionale del Mobile (per la precisione la n° 56, che ha chiuso i battenti domenica 9 aprile) è stata un’edizione ‘quasi’ da record, con i suoi 343.602 visitatori provenienti da 165 Paesi. Gli espositori sono stati oltre 2.000, di cui un terzo dall’estero, da cui invece proveniva circa il 75% dei buyer. Un trend positivo con un incremento del 10% rispetto al 2015, anno in cui - oltre al Salone - erano presenti le stesse biennali, dedicate alla luce

E SALONE DEL MOBILE SFIORATO IL RECORD! 18

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HOME & DESIGN

(Euroluce) e all’ufficio (Workplace 3.0). È stata una settimana intensa, vivace, ma soprattutto ha stupito l’affluenza di addetti al settore, ma non solo. Infatti con il Fuorisalone e le numerose manifestazioni collegate, il numero stimato di visitatori nel solo fine settimana ha toccato le 40.000 presenze. I numeri parlano chiaro, l’edizione 2017 ha quasi eguagliato l’edizione dei record, quella del 2016 e il binomio quantità e qualità è stato sempre vincente! Con circa 150.000 metri quadri di area espositiva, 1.300 espositori, giovani designer, 5.000 giornalisti in rappresentanza di oltre 800 testate italiane e di oltre 1.200 testate provenienti da 165 Paesi, questo evento non ha eguali al mondo. Nonostante l’assenza delle due esposizioni biennali di cucine e bagni, che partecipano negli anni pari, la design week meneghina si è confermata un momento importante per tutto il mondo del design a livello mondiale.

«Un momento unico, in cui cultura e sistema industriale diventano punto di riferimento internazionale e modello virtuoso di una Italia che funziona», è il commento di Claudio Luti, Presidente del Salone, che ha ricordato la presenza anche di tantissimi ospiti non legati al design ma che «sono venuti qui per vivere l’emozione di questo Salone e della città stessa». Brera, Tortona, Corso Como, Porta Garibaldi, Lambrate... addirittura il Quadrilatero della Moda e la Triennale, gran parte della città si è spartita la folla. Una tale quantità di gente che a tratti ha letteralmente intasato la città, le code fuori dagli eventi sono state numerose, i taxi e i mezzi pubblici presi d’assalto, gli hotel e i ristoranti hanno registrato il tutto esaurito... Anche questo è Salone! Da Federlegno Arredo è arrivata la richiesta di rinnovare nel 2017 il “bonus mobili”, incentivo fiscale del 50% sull’acquisto di nuovi arredi, che ha prodotto una buona ri-

presa del mercato interno (+3,1% nel 2016), ma che per il momento non è stata ancora rinnovata. L’interesse va oltre gli addetti al settore, la curiosità per un evento di questa portata spinge la gente a vedere, informarsi e scoprire nuove tendenze di stile, lo stile dell’abitare. L’immagine seria di Milano, per questa settimana, ha lasciato spazio al movimento, allo stile, alla confusione e sposa l’associazione di città multietnica che piace tanto al mondo del design... un mondo fatto di persone creative, capaci di creare stili che contaminano gli ambienti di tutto il mondo... l’ambiente casa, il nido per eccellenza di ogni essere umano. Un boom di presenze che ha saputo regalare un’atmosfera di ripresa e una ventata di novità assolute per tutti coloro che hanno vissuto questo stimolante tour de force all’insegna del design italiano... in attesa della 57a edizione! www.my-home.biz 24oreNews

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MILANO SI RACCONTA

FIDEURAM PRESENTA

L’ARTE DI GRAZIANO PASTORI A cura di SANDRO NOBILI

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l 30 marzo, nei panoramici uffici milanesi Fideuram di piazza Erculea, all’ottavo piano, è stata inaugurata la mostra “Decollage. Espressionismo astratto gestuale” dell’artista milanese Graziano Pastori. L’esposizione si inserisce nell’ambito delle iniziative del Gruppo Fideuram dedicate all’Arte contemporanea. Classe 1939, il pittore rhodense inizia sin da ragazzino “a pasticciare” con i suoi gessetti colorati finché, 14enne, con la sua prima scatola di colori ad olio dipinge le prime figure e paesaggi su cartoni e piccole tele. Michele e Raffa Festa sono i suoi maestri prima di divenire allievo dello scultore Pietro Giampaoli, incisore della Zecca di Stato e del Vaticano. Infine è a fianco del pittore brianzolo Gino Meloni (noto per i suoi galli) prima di iniziare a girovagare per gallerie e musei d’Europa e d’oltre oceano. Curioso, grande sperimentatore, è sempre stato alla ricerca di nuove tecniche che potessero dare il giusto risalto alla sua espressività, passando dagli olii agli acrilici, ai vinilici, alla commistione degli stessi per il colore e dalle tele alla juta, dai cartoni ai cartoncini e alle carte di vari spessori, dai compensati al li-

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«Opere che parlano le lingue del mondo… poesie colorate che sembrano quasi voler uscire dal confini della tela per assorbire l’ambiente che li accoglie» noleum, per i supporti. Graziano Pastori è un artista poliedrico, silenzioso e generoso. Lavora nel suo studio di Rho dove accoglie con gioia e trasporto chiunque voglia accostarsi non solo alla sua pittura ma all’arte in generale. Dall’esperienza figurativa dei primi anni («una volta che un artista ha esplorato tutto ciò che ruota intorno alla Figura, ‘quel’ mondo non gli basta

più e si cercano universi nuovi», afferma) l’artista meneghino è venuto gradualmente a contatto con l’arte degli action painters e dell’espressionismo astratto, approdando infine all’interazione tra i materiali più disparati (sabbia, catrame, giornali) e lo “spazio arte” fisico proprio del quadro, messa in atto dopo lo studio di moderni maestri quali Mimmo Rotella e


«Il gesto sulla mia tela è l’espressione della mia libertà… libertà dai valori politici, estetici, morali»

Anselm Kiefer. Pastori ha lavorato per molti anni negli USA come direttore commerciale in una multinazionale, senza però mai trascurare la sua innata passione per la pittura. È qui che ha avuto modo di conoscere, tra i tanti personaggi di grande spessore artistico, grandi protagonisti dell’Espressionismo astratto gestuale del calibro di Willem de Kooning, Robert Mo-

therwell, Sam Francis, Joan Mitchell. Pollock è tra gli artisti che maggiormente hanno ispirato la pittura gestuale di Graziano Pastori, carica di colore riccamente modulato dove grandi pennelli creano indelebili “sciabolate” sulla superficie della tela. «Fare arte - spiega - non è copiare ma farne parte. La coscienza, il pensiero, l’arte, tutto esiste e prende forma

se gradatamente rinunciamo al controllo con il mondo oggettivo». Graziano Pastori fa dell’arte una ragione assoluta di vita. È un artista a tutto tondo, un poeta del colore, un maestro senza segreti, un convinto assertore della ricerca emotiva. Un instancabile osservatore dell’universo, che immagina quasi in senso onirico quello che trasporta nei suoi quadri. 24oreNews

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GIROMILANO

MILANO DA SCOPRIRE Milano è sempre così vivace e foriera di idee e iniziative, e “regala” di continuo prezioso materiale a chi come noi è alla continua caccia di novità. Ecco i locali meneghini nuovi e meno nuovi, ma certamente originali e da noi ritenuti interessanti, che siamo lieti di condividere con voi in questo numero

COSMINA SUÇIU SHOWROOM Ha aperto in via Donizetti 36 il primo showroom di questa giovane fashion designer. Per le amanti delle calzature décolleté e affini, una visita è d’obbligo. Troverete una collezione di scarpe frutto di una sintesi tra esperienza francese (la Suciu ha vissuto per anni a Parigi) e creazione made in Italy. Il tacco è protagonista ma chi lo utilizza sa che è necessario il miglior confort della calzatura e Cosmina Sociu si è molto impegnata in questa ricerca con diversi studi anatomici e tanta cura nella scelta delle pelli. ➭ www.cosminasuciu.com

A cura di CARLO KAUFFMANN

ZAINI MILANO Percorrendo Corso Como ci si imbatte in una breve via che incrocia il corso in direzione Piazza Gae Aulenti, via de Cristoforis, dove al civico 5 si trova Zaini Milano. Qui si è accolti dalla specialissima atmosfera che filtra da oltre un secolo di storia Zaini. È molto più di una cioccolateria: qui si fanno colazioni buonissime e ricercate, si trovano le dolcissime idee regalo Zaini e prima di sera si possono gustare aperitivi da super gourmand, a volte con imprevedibili variazioni di aggiunte di cioccolato… Provare per credere! ➭ www.zainimilano.it 22

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DINETTE In linea con i tempi che viviamo, in cui abbiamo spostato la nostra vita sui social, chi ha ideato questa “trattoria di ringhiera” si è ispirato al principio della “condivisione” che, è bene sottolineare, ha origini lontane. Dinette è infatti il ristorante delle mezze porzioni, come una volta, quando era normale portare dal vicino “un assaggio” di quanto cucinato. Il successo di questo ristorante di via Fratelli Bronzetti 11, è l’utilizzo assoluto dei prodotti di stagione, inoltre in Dinette possono entrare anche i nostri amici a quattro zampe! ➭ www.dinette.it


MES DEMOISELLES La maison francese di pret à porter fondata nel 2006 dalla stilista Anita Radovanovic, ha scelto Milano per avviare il suo piano di internazionalizzazione aprendo in via Solferino 9 la sua prima boutique. 80 mq per un concept che ricalca i codici tradizionali del brand, attraverso il dialogo tra i materiali utilizzati: vetro, metallo e legno. Il marchio francese dal mood gipsy e romantico aprirà altri monomarca a Firenze, Roma e Forte dei Marmi e, per quanto riguarda l’Europa, a Ibiza, Londra, Mykonos e Saint Tropez. ➭ www.mesdemoisellesparis.com COVA Dopo tre mesi di lavori la storica pasticceria di via Montenapoleone ha riaperto i battenti. Questa riapertura segna il raggiungimento di un traguardo storico, i 200 anni di vita per questo “salotto” della Milano bene. È stato ampliato lo spazio verso via Sant’Andrea con l’utilizzo esclusivo di 30 mq dell’area della prestigiosa corte voluta a suo tempo dal progettista della Scala, architetto Piermarini. La cucina è stata completamente rinnovata per poter soddisfare, come sempre dal 1817, i gusti della clientela più esigente. ➭ www.covamilano.com

LIBROSTERIA BARAVAJ E BALANDRAN Un’atmosfera piacevole in un ambiente accogliente e vivace è quella che si respira in questa originalissima “LibrOsteria” in Via Cesare Cesariano 7, a pochi passi dall’Arena, nata dall’unione della libreria “Baravai” di Città Studi con l’Osteria Balandran. Banconi e scaffali offrono interessanti proposte di libri usati e quasi introvabili, romanzi, saggi, libri d’arte e tanti volumi per i più piccoli, mentre al punto ristoro guidato da Michele Gargiulo, storico oste del Circolo Arci La Scighera, propone specialità culinarie di vario genere. LAPSUS CAFFÈ LIBRERIA Sara, Alice e Luca, sono i “personaggi” ideatori di questa libreria caffè in via Meda: tutti e tre si sono dovuti reinventare avendo per ragioni diverse perso il proprio lavoro, un esempio di volontà, coraggio e determinazione per i tempi che stiamo vivendo. Lapsus si può ben definire un “errore ben riuscito”. Ai tanti libri che popolano gli scaffali qui si possono gustare caffè, tè, tisane e birre rigorosamente artigianali. ➭ www.lapsusmilano.it

LA TEIERA ECLETTICA Gli amanti del tè sanno bene quanto questa bevanda sia un vero “mondo” tutto da scoprire. In questo originale negozio con annessa sala da tè potrete trovare ben 300 tipi di tè, da quello bianco Yin Zhen tipico della provincia cinese del Fujian a quello indiano, al tè nero delle isole Mauritius dal sapore di malto e vaniglia. E poi tante idee regalo, oggetti per la preparazione, la degustazione e tanti prodotti a base di tè. ➭ www.teieraeclettica.it

PIZZITÀ In piazza Argentina si trova questo piccolo locale dove si possono gustare tante varietà di pizze a taglio con farciture da tutte le regioni d’Italia. Provate a scegliere una Lombardia al gorgonzola, una Campania con pomodoro San Marzano, fiordilatte, olive caiazzane, capperi e alici di Cetara, una Liguria con pesto genovese, fagiolini, patate, mollica di pane tostata, una Emilia Romagna con mortadella e squacquerone, solo per citarne alcune. Non è un caso se nell’insegna del locale compare la scritta “viaggio gourmet italiano”. ➭ www.pizzita.it



RUOTE & MOTORI

AUDI A5 SPORTBACK 2.000 TDI quattro S tronic sport A cura di LUCA MEDICI

a seconda serie di questa originale Audi ripropone una ricetta simile alla precedente versione, linea da coupé, ma con la praticità di una cinque porte. Facciamo parlare i numeri. Il consumo si attesta sui 15,1 km/l (la casa ne dichiara 22,2), le emissioni 175 g/Km (omologate 117), ha una potenza di 190 cv, un motore 1.968 turbodiesel e viene proposta, optional esclusi, a 50.130 euro. Il motore è ben isolato, morbido e molto progressivo e grazie allo sterzo preciso, ma non rapido, riesce sempre a trasmettere un feeling fra ruote e volante. Il cambio non è molto reattivo, ma in “Drive” è gradevole mentre il comfort, soprattutto davanti, regala un silenzio lodevole... dietro filtra qualche rumore di troppo. Le prestazioni sono elevate per un diesel da due litri e l’auto risulta equilibrata, la vita a bordo è piacevole, l’ambiente è curato e rasenta la perfezione, i dettagli, anche quelli più nascosti, sono costruiti con molta cura. La forma particolarmente spiovente del tetto non facilità l’ingresso e l’uscita dei passeggeri della seconda fila e le sospensioni troppo rigide (di questa versione) fanno avvertire qualche

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scossone di troppo agli ospiti che siedono dietro. Questo modello è originale, ha una linea ricercata e ripropone una tecnologia in linea con le altre berline della casa. Se state cercando una valida alternativa alle classiche tre volumi questo modello farà al caso vostro, lo spazio a bordo non manca, il bagagliaio, fornito di portellone elettrico, però ha una cubatura solo discreta. Spesso il design richiede qualche sacrificio, ma stiamo parlando comunque di un modello che regala anche tante soddisfazioni. La lunga lista di optional, che possono portare il prezzo dell’auto anche oltre i 68.000 euro, ha il vantaggio di

poter personalizzare l’auto a piacimento, creando di fatto il modello più adatto alle esigenze di ogni singolo acquirente. La dotazione di sicurezza offre comunque tutto il necessario, sarebbe solo preferibile avere di serie gli airbag laterali posteriori, offerti in opzione, per il resto c’è tutto l’indispensabile, trazione integrale compresa. L’impianto frenante è resistente alla fatica, è potente e riesce a fermare l’auto in spazi sempre contenuti. Insomma, stiamo parlando di un buon prodotto, come ci si aspetta da Audi, che ha abituato i suoi clienti al meglio! www.my-home.biz

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IMPRESE & PRIVACY

PRIVACY E PROTEZIONE DEI DATI NELL’ERA DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE

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li ultimi 20 anni hanno visto un cambiamento sostanziale nel modo in cui le aziende e i consumatori effettuano transazioni e scambi di informazioni su Internet. Oggi in materia di Privacy è in vigore in Italia il D.Lgs. 196/2003, che sostituì la L.675/1996. È una norma nata in tempi nei quali il web ed i rischi ad esso connessi erano ancora poco conosciuti. Allora non si parlava di, Facebook, Whatsapp, Dropbox né di app, cloud di big data… strumenti che hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare e di operare. I provvedimenti allora emessi dal Garante della Privacy non decadranno (a condizione che non siano in contrasto con il GDPR, General Data Protection Regulation). Restano infatti sostanzialmente invariati la definizione di trattamento e dato personale, i Principi relativi al trattamento di dati, la Liceità del trattamento, l’Informativa e il Consenso. IL NUOVO REGOLAMENTO UE SULLA PRIVACY: UN CAMBIAMENTO CULTURALE Per colmare il profondo gap crea26

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tosi nel corso degli ultimi due decenni, il 25 maggio 2016 è entrato in vigore il Regolamento UE n. 2016/679 (in seguito Nuovo Regolamento o GDPR). Da quella data è stato accordato agli Stati UE un tempo 24 mesi per adeguare le proprie normative interne, lasciando tuttavia ai legislatori nazionali la facoltà di introdurre, a seconda delle circostanze, norme nazionali ad hoc. Ciò comporta che i soggetti e le imprese coinvolte avranno tempo fino al 24 maggio 2018 per organizzarsi e adeguarsi alle nuove regole, dopodiché queste diverranno obbligatorie comportando la piena applicabilità in tutta l’Unione Europea di sanzioni amministrative pecuniarie non trascurabili: queste potranno arrivare fino ad un massimo di 20 milioni di Euro o fino al 4% del fatturato mondiale totale

annuo. Il nuovo quadro normativo è tutto incentrato sui doveri e sulla responsabilizzazione (accountability) del titolare del trattamento, rovesciando la prospettiva: la normativa precedente si basava infatti sui diritti dell’interessato. Il testo del GDPR si sviluppa essenzialmente su processi, attività, misure tecniche e organizzative, sanzioni e obblighi rivolti a titolare (e responsabile) del trattamento. Il nuovo Regolamento rappresenta una rivoluzione nella valutazione della sicurezza dei dati: si passa da una logica di “minimo” a una logica di “adeguato” in base ai rischi corsi (e nei casi previsti alla valutazione di impatto). Nel contesto attuale e in quello di un futuro prevedibile non è più sostenibile che sicurezza e tutela dei dati personali siano un affare per pochi perché il loro trattamento coinvolge, di fatto, molti soggetti, grandi e piccoli, in Italia, in Europa e nel mondo. Non c’è una relazione che leghi la dimensione aziendale con la quantità e la criticità dei dati trattati. Si tratta di un cambiamento anche culturale: difendere i dati, significa difen-


dere le persone, l’identità e la libertà delle stesse. ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO Nei miei articoli precedenti ho trattato con un certo approfondimento, tra le novità introdotte dal Nuovo Regolamento, la figura del DPO (Data Protection Officer) e la Formazione obbligatoria, argomenti su cui ritorneremo. In questo numero vi voglio parlare della gestione del rischio relativo alla protezione dei dati personali che, vista la sua centralità, è senza dubbio uno di quelli su cui iniziare a lavorare per primo. Uno dei cambiamenti di rotta più significativi introdotti dal Nuovo Regolamento è la presenza diffusa di forti richiami al concetto di rischio, che vuole estendere la cultura del rischio inteso come driver delle decisioni del management anche nel contesto della protezione dei dati personali. Tra le novità di rilievo vi è l’introduzione dell'obbligo, per il Titolare del trattamento dei dati, di tenere un “registro delle attività di trattamento”, svolte

sotto la propria responsabilità, nonché quello di effettuare una “valutazione di impatto sulla protezione dei dati”. È necessario decidere come si vuole gestire il rischio definendo chi lo deve valutare, il metodo da utilizzare, quando svolgere la valutazione e quali sono le interazioni con le altre tipologie di rischio (prima tra tutte quella molto affine con i rischi relativi alla sicurezza delle informazioni). A fronte di trattamenti che presentino rischi elevati, il Titolare è tenuto a verificare in via preliminare a quali conseguenze un processo andrebbe incontro nel caso in cui venissero violate le misure di protezione dei dati. Qualora all’esito di tale valutazione il Ti-

tolare ritenga che sussista un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche coinvolte, dovrà consultare il Garante della Privacy. Il rischio è un elemento discriminante per il Titolare per decidere se comunicare o meno una violazione dei dati personali agli interessati, per le PMI per il mantenimento di un registro dei trattamenti, per decidere se adottare misure di sicurezza tecniche e organizzative ed effettuare valutazioni d’impatto sulla protezione dei dati e, conseguentemente, consultazioni preventive. Può sembrare che manchi ancora molto tempo per adeguarsi, eppure non è poi così vero.

Andrea Monepi Presidente Monepi & Partners srl Milano - Via Fabio Filzi, 2 Telefono: +39 366 7292119 Email: info@aziendaprotetta.it 24oreNews

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VIAGGI

MALTA

UN TUFFO NELLA STORIA TRA VICOLI E SCOGLIERE

solo un’ora di volo dall’Italia, l’isola di Malta è una splendida meta da visitare durante la tiepida primavera. Una meta vicina, tranquilla, solare, in un Paese che, pur essendo stato da sempre un mix di culture diverse, riesce a trasmettere la sua particolare identità. Qui il servizio pubblico di trasporti è veramente capillare, un bus vi porterà dappertutto, anche negli angoli più remoti dell’isola. La Valletta, città pulsante e sempre in fermento, è la capitale di Malta e il cuore commerciale e amministrativo dell’isola. Edificata a partire dal 1566, fu completata, con i suoi imponenti bastioni, le fortezze e la cattedrale, in appena 15 anni. Sono tantissime le definizioni che sono state attribuite a questa città, tutte riferite alle ricchezze storiche del suo passato. La Valletta è la città “moderna” costruita dai Cavalieri di S. Giovanni, ma è anche un capolavoro barocco. Passata, sotto il controllo dei Fenici, dei Greci, dei Cartaginesi, dei Romani, dei Bizantini, degli Arabi, e infine dell’Ordine dei Cavalieri di S. Giovanni, è sicuramente una delle zone più ricche al mondo di valore storico. La Cattedrale di San Giovanni è veramente notevole, ma il pezzo forte del complesso è l’Oratorio do-

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ve sono custoditi i due famosi dipinti di Caravaggio: “La decollazione di San Giovanni”, veramente imponente e l’unico a riportare la firma dell’autore (F. Michelangelo, dove F sta per fratello, visto che era stato accolto nell’Ordine) e “San Girolamo”. La città ha tutto il sapore di un luogo senza tempo: le strade strette disposte a griglia ospitano alcuni dei più grandi capolavori artistici europei, tra cui antiche chiese, splendidi palazzi e meraviglie dietro ogni angolo: statuette votive, nicchie, fontane e stemmi araldici sui parapetti. Nelle vie secondarie si trovano moltissimi piccoli negozi e caffè pittoreschi, mentre sulle strade principali de La Valletta sono dislocati i punti vendita dei grandi marchi internazionali della moda, della musica, della gioielleria e altro ancora. Legata a numerose leggende popolari locali è la città di Mosta, ove si trova la famosa Rotunda di Mosta, dedicata all’Assunzione, la terza più grande cupola del mondo dopo San Pietro a Roma e St. Paul a Londra. Costruita tra il 1833 e il 1871 sul sito di una chiesa precedente, i progetti furono basati sul Pantheon di Roma. Come curiosità, durante la Seconda Guerra Mondiale vi cadde una bomba all’interno, durante la celebrazione

della Messa, ma non esplose: la bomba è conservata all’interno della chiesa. Un’altra famosa attrazione di Mosta è la Cappella della Speranza, che si trova vicino alla Valle della Speranza. Arroccata in un aristocratico isolamento, Medina, la perla di Malta, antica capitale dell’isola, vale da sola un viaggio a Malta. È uno scrigno di palazzi normanni e mura saracene. Quando si arriva, dopo un’ora di tragitto da La Valletta, immersi tra palme, ulivi e fichi, la prima cosa che colpisce è la tranquillità. Per questo è conosciuta come “Città del Silenzio” il colore caldo della sua pietra, la vista del mare dalle mura, la tranquillità dei suoi vicoli, i suoi eleganti palazzi nobiliari retaggio di fasti passati ne fanno un gioiello da assaLa cucina maltese è un misto di popoli diversi, ma i suoi piatti tradizionali sono il pesce, il coniglio, la pasta e le zuppe. I piatti tradizionali sono le zuppe di pesce a brodetto, verdure miste, la ricotta, i ravioli con ripieno di ricotta. Tra i piatti a base di verdure “la kapunata”, simili alla caponata siciliana, le frittelle di cavolfiore e le patate affogate ai semi di finocchio. Tutte specialità che si possono assaggiare da “Rubino”, ristorante tradizionale maltese nel cuore della città.


porare passeggiando senza meta. La Cattedrale di San Paolo, capolavoro del tardo ‘600, è nella top ten dei monumenti da scoprire. In essa, oltre a camminare su un bellissimo pavimento di pietre tombali incastonate nel marmo, con gli stemmi e le iscrizioni dei vescovi maltesi, si può sostare davanti ad alcune opere dell’artista calabrese Mattia Preti. Proseguendo verso Dingli si giunge sulle scogliere da dove si possono ammirare le famose Dingli Cliff’s, le falesie: un mare indescrivibile, meravigliosamente calmo e blu, niente da invidiare a scogliere più famose, irlandesi o bretoni o altro. Continuando lungo la scogliera, verso sud, imperdibili sono i Templi megalitici di Hagar Qim e Mnajdra. Questi sono costituiti da due siti

Mosta

Valletta

Medina Paola Dingli

preistorici, distanti 500 metri l’uno dall’altro e situati in una posizione davvero suggestiva sul mar Mediterraneo. Patrimonio UNESCO, sono i templi più vecchi al mondo, risalenti al 3600 a.C., ovvero 1200 anni più vecchi delle piramidi in Egitto e 1000 anni più vecchi di Stonehenge in Inghilterra. A Paola meritano una visita anche i Templi di Tarxien, uno degli esempi meglio conservati di “templi megalitici”, consacrati al culto della Dea Madre e risalenti al IV millennio. A Tarxien, gli antichi maltesi veneravano una divinità rappresentata da una “donna grassa”: a giudicare dai resti (costituiti da una gonna a pieghe e due gambe molto robuste) la statua doveva essere alta 2,4 metri. I pannelli informativi in inglese risultano esaustivi e di facile comprensione e la visita si rivelerà ancora più interessante del previsto. Il nostro viaggio per ora si ferma qui, ma presto torneremo in questo incantevole arcipelago con altre interessanti mete. 24oreNews

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MAGGIO

CARTELLONE MOSTRE

CHARLOTTE SALOMON. VITA? O TEATRO? Palazzo Reale Piazza del Duomo 14, Milano Orari: lun 14.30-19.30; mar-mer-ven-dom 09.30-19.30; gio-sab 09.30-22.30 Arriva per la prima volta in Italia l’opera di Charlotte Salomon, giovane artista ebrea berlinese morta ad Auschwitz, che prima di essere deportata riuscì miracolosamente a mettere in salvo il racconto pittorico della sua vita. Promossa e prodotta dal Comune di Milano in collaborazione con il Jewish Historical Museum di Amsterdam, la mostra presenta circa 270 tempere di intensa poeticità, oltre a decine di documenti e fotografie storiche che illustrano la breve esistenza di una donna che ha vissuto la tragica esperienza dei lager nazisti sino al suo epilogo più drammatico. La figura straordinaria di Charlotte è anche la protagonista del romanzo “Charlotte. La morte e la fanciulla”, scritto dal curatore della mostra Bruno Pedretti. Sino al 25 giugno 2017

LA RINASCENTE 100 ANNI (1917-2017) Palazzo Reale / Piazza del Duomo 12, Milano Orari: lun 14.30-19.30; mar-mer-ven-dom 9.30-19.30; gio-sab 9.30-22.30 Una mostra per celebrare i 100 anni trascorsi da quel dì in cui Gabriele D’Annunzio ideò il nome per gli storici grandi magazzini milanesi, rilevante testimonianza dei grandi cambiamenti economici e sociali di cui risentirono tanto la moda quanto il design. La mostra a cura di Sandrina Bandera e Maria Canella presenta una pagina di storia della città, con spaccati sui grandi fenomeni sociali ed economici che accompagnarono la modernizzazione, l’emancipazione della donna, la storia della moda, la storia del design. La rassegna è accompagnata dalla proiezione di film e di testi di poeti e scrittori come D’Annunzio, Quasimodo, Gadda, Zavattini e Calvino. Dal 24 maggio al 24 settembre 2017

NEW YORK NEW YORK - ARTE ITALIANA: LA RISCOPERTA DELL’AMERICA Museo del Novecento / via Marconi 1, Milano Gallerie d’Italia / Piazza della Scala 6, Milano Orari Museo: lun 14.30-19.30; mar-mer-ven-dom 9.30-19.30; gio-sab 09.30-22.30 Orari Gallerie: mar-mer-ven-sab-dom 09.30-19.30; gio 09.30-22.30 Le storie degli artisti italiani che hanno vissuto e lavorato negli USA, e in particolare a New York, o solo immaginato il nuovo mondo, in un percorso che si snoda attraverso 150 opere di grandi maestri dell’arte come Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Emilio Isgrò, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella... Un racconto che parte dal 1928, quando Fortunato Depero si reca negli Stati Uniti, fino al biennio 1967-68, quando Ugo Mulas pubblica il libro “New York: The New Art Scene”, nel quale raccoglie le immagini degli artisti americani di punta dell’epoca. La mostra, a cura di Francesco Tedeschi con Francesca Pola e Federica Boragina, è promossa dal Comune di Milano Cultura, Museo del Novecento e Intesa Sanpaolo - Gallerie d’Italia, in collaborazione con la casa editrice Electa. Sino al 17 settembre 2017 THE BEATS AND THE VANITIES, LARRY FINK Armani Silos / Via Bergognone 40, Milano Orari: mar-mer-gio-ven-sab-dom 09.00-17.30 125 splendidi scatti fotografici originali in bianco e nero tratti da due raccolte distinte, realizzate a quarantacinque anni di distanza l’una dall’altra. Lavori totalmente differenti negli interpreti e nell’atmosfera, storie straordinarie raccolte dietro la macchina fotografica, che per la prima volta vengono presentati l’uno accanto all’altro. The Beats è il racconto visivo giovane e romantico dei protagonisti del movimento di protesta contro la guerra in Vietnam, composto da artisti, scrittori e musicisti. The Vanities, sensuale cronaca fotografica delle feste hollywoodiane che Fink realizza nell’arco di nove anni. L’autore, nato a Brooklyn 76 anni fa, si fa largo tra le star del cinema che popolano i scintillanti Oscar parties, fotografando i gesti minimi, gli sguardi, le occhiate fugaci e i movimenti sottili. Sino al 31 luglio 2017 30

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CARTELLONE TEATRI THE JUNIPER TREE 3 - 21 Maggio 2017: Elfo Puccini - Sala Bausch Magia e realtà, pupazzi e attori in carne ed ossa nello spettacolo si confondono in una favola commovente e, nonostante tutto, piena di speranza. Le musiche avvolgono i personaggi rendendoli spaventosi e commoventi, letti dallo sguardo di un bambino che in realtà è un pupazzo. il ruolo della matrigna a Lorenzo Fontana, legato all’Elfo da diversi anni e il ruolo della figlia Marilena a Maria Caggianelli Villani, neodiplomata alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi.

ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI 6 - 28 Maggio 2017: Piccolo Teatro Grassi La storia di Arlecchino servitore di due padroni, diceva Giorgio Strehler, è “memoria vivente”. Come un inarrestabile fiume in piena, lo spettacolo - con Ferruccio Soleri ed Enrico Bonavera nel ruolo del titolo - fa nascere ogni sera la magia in palcoscenico. Perché “Arlecchino è sempre uguale e sempre diverso”, scriveva il maestro, ed è “libero dal tempo che passa”. Questo spettacolo è un prodigio di energia e vitalità che diverte, appassiona e commuove.

IL SORPASSO 4 - 21 Maggio 2017: Teatro Manzoni A più di 50 anni dall’uscita del famoso film di Dino Risi, approda per la prima volta a teatro uno dei grandi capolavori della commedia italiana. Manifesto dell’Italia del ‘boom’ economico, “Il Sorpasso” è al tempo stesso un grande road movie psicologico, il che lo rende un testo senza tempo. La versione teatrale pone al centro della vicenda il conflitto caratteriale e psicologico tra i due protagonisti, Bruno e Roberto e il loro incontro-scontro: un giocoforza di prevaricazione, rivendicazione, ambizioni, fughe, rinascite, silenzi e violenza.

IL TURISTA 16 - 28 Maggio 2017: Teatro Filodrammatici Una tragicommedia sui buoni e i cattivi, sul desiderio di vivere la vita che si vuole, senza badare alle conseguenze, alle responsabilità… ma è anche uno squarcio spiazzante sul nostro modo di vivere i desideri, il privato e i suoi segreti. Il sorprendente aspetto de ‘’Il Turista’’ è quello di riuscire a mettere in scena la parte peggiore di noi, le nostre peggiori perversioni, le cattiverie taciute e le paure represse, istigando ad un esame di coscienza, senza tragiche parole argute, con una risata.

ELVIS - THE MUSICAL 5 - 14 Maggio 2017: Teatro Nuovo La biografia in musica che racconta l’aspetto umano della più grande icona del rock’n’roll. Dal faticoso lavoro di camionista, passando per la prima incisione discografica dedicata alla madre (“My Happiness”), al successo, alle accuse di razzismo e alla depressione, fino a rimanere in completa solitudine. Una band dal vivo suonerà le melodie mentre 14 performer tra cantanti, ballerini e musicisti si esibiranno interpretando e facendoci rivivere la sua indimenticabile storia.

TALKIN’ GUCCINI DI AMORE, DI MORTE E ALTRE SCHIOCCHEZZE 16 - 28 Maggio 2017: Teatro Menotti Più che uno spettacolo teatrale è un affresco musicale, un’immersione nel mondo del cantautore e scrittore di Pavana, che ha coinvolto diverse generazioni in quasi mezzo secolo di produzioni di successo, un omaggio al poeta Francesco Guccini. E perché perdersi l’occasione di fare un tuffo nostalgico in quegli anni, nelle osterie di fuori porta, quando le notti si consumavano fra bevute e risate, con pochi soldi in tasca e la voglia di stare insieme. TEATRO ELFO PUCCINI Corso Buenos Aires, 33 Orari: mar-sab 19:30; dom 16:00 TEATRO MANZONI Via Alessandro Manzoni, 42 Orari: mar - sab 21:00; dom 15:30 TEATRO NUOVO Corso Matteotti, 20 Orari: mar-sab 21:00; dom 15:30 PICCOLO TEATRO GRASSI Via Rovello, 2 Orari: mar-gio-sab 19:30; mer-ven 20:30; dom 16:00 TEATRO FILODRAMMATICI Via Filodrammatici, 1 Orari: mar-gio-sab 19:30; mer-ven 21:00; dom 16:00 TEATRO MENOTTI Via Ciro Menotti, 11 Orari: mar-sab 21:00; dom 16:00

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CARTELLONE CONCERTI

IL VOLO

MAGGIO LELE

BRIGA

FRANCESCO RENGA LEVANTE

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ABBA DREAM

BRIGA Giovedì 4 - Alcatraz Torna in concerto con il “Talento LiveTour” Mattia Briga, il rapper romano che due anni fa si fece notare nel talent Amici di Maria De Filippi più per il suo carattere che per la sua musica. La sua carriera è però cominciata ancora prima di approdare al talent show di Mediaset, Briga ha infatti cominciato la sua carriera nel 2010, pubblicando il primo album Anamnesi.

IL VOLO Martedì 9 - Mediolanum Forum Dopo le date già annunciate nelle principali città italiane ed europee prosegue a Milano il tour “Notte Magica” dei tre giovani tenori Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. Il loro primo album, uscito a maggio 2011, li consacra nuova meraviglia tra il classico e il pop, tra la melodia a respiro internazionale e la tradizione napoletana, vincendo premi in tutto il mondo.

FRANCESCO RENGA Venerdì 5 - Mediolanum Forum Dopo il successo della prima parte l’artista friulano ritornerà dal vivo con “Scriverò il tuo nome Live nei Palasport”: quasi 40 brani per più di due ore di live in cui l’amato cantautore mette la sua voce al servizio delle parole e delle melodie. Alle sue spalle si alternano immagini di vita, istantanee, lancette che scandiscono il tempo e contributi live.

ABBA DREAM Martedì 9 - Teatro Nazionale CheBanca! Due ore di spettacolo con canzoni eseguite rigorosamente dal vivo e sul palco non solo le novelle Agnetha e Frida, ma anche un vero e proprio coro a supporto. Un viaggio nella musica dance degli anni ‘70, ma non è solo la musica a fare grande lo spettacolo: cambi d’abito, giochi di luce e coreografie Abba-style sapranno emozionare e soprattutto coinvolgere il pubblico in sala.

LELE Domenica 7 - La Salumeria della Musica Ancora un talento di Amici (2016): il 20enne napoletano Raffaele Esposito (in arte Lele), reduce dal successo nella sezione Nuove Proposte al Festival di Sanremo, presenterà per la prima volta dal vivo “Costruire 2.0” (Sony Music Italy), una speciale riedizione (con 5 nuove tracce inedite) dell’album di esordio “Costruire” (maggio 2016) che ha dato inizio al suo percorso di musicista.

LEVANTE Giovedì 11 - Alcatraz (21.30) Dopo il glorioso successo di “Abbi Cura Di Te”, la nuova icona del pop italiano torna con “Nel caos tour” sui palchi più importanti d’Italia per presentare dal vivo il suo 3° album. La rapidissima ascesa della cantautrice siciliana Claudia Lagona (classe 1987) inizia nell’estate 2013 quando col suo singolo d’esordio “Alfonso” domina sia l’airplay radiofonico che le piazze ed i festival di tutta Italia.

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BRYAN FERRY

ORE 21.00

BRYAN FERRY Giovedì 11 - Teatro degli Arcimboldi Uno dei performer inglesi con maggiore stile e classe sarà di ritorno con una straordinaria scaletta che include i grandi successi dei Roxy Music, pezzi del suo repertorio da solista e nuovi brani dal suo album “Avonmore”, acclamato dalla critica. Entusiastiche le recensioni dei suoi tour del 2016, tra cui The Times e Chicago Tribune: “Come sempre, Bryan Ferry è stato impeccabile”. NEK Lunedì 15 - Teatro degli Arcimboldi A 20 anni dal successo di “Laura non c’è”, che lo ha fatto debuttare nel mercato latino consacrandolo come un artista di fama internazionale (10 milioni di dischi venduti nel mondo), Filippo Nek Neviani ha pubblicato il 3 marzo in Spagna, Usa e America Latina il singolo “Unicos” che anticipa la pubblicazione dell’album “Unici” nei Paesi Latini, prevista per giugno. FIORELLA MANNOIA Giovedì 18 e Venerdì 19 - Teatro degli Arcimboldi Dopo il successo della prima parte di “Combattente il tour”, tornano i live di questa straordinaria artista che, con la sua consueta forza interpretativa, regalerà al pubblico le note del suo ultimo album “Combattente”, i suoi grandi successi e le canzoni che hanno costellato il suo repertorio dal vivo, per una scaletta che sarà come sempre ricca di momenti intensi ed emozionanti.

MI AMI FESTIVAL 2017 25, 26 27 - Idroscalo di Milano c/o Circolo Magnolia Il parco dell’Idroscalo di Milano e il Circolo Magnolia saranno invasi da quasi 50 concerti e live painting per più di 20 ore di musica e arte italiana. La prima edizione si è svolta nel 2005 presso il Paolo Pini (ex ospedale psichiatrico), mentre le edizioni successive si sono svolte al Circolo Magnolia presso l’Idroscalo. Il cast è cresciuto di anno in anno. Giovedì 25 - Inizio concerti ore 19.30 Carmen Consoli, The Zen Circus, Il Pan del Diavolo, Pieralberto Valli, Campos Band, Kiol, Dimartino + Fabrizio Cammarata, Lucio Corsi, Eva Pevarello Official, Nicolò Carnesi.

PAOLA TURCI Lunedì 22 - Auditorium La Verdi - Fondazione Cariplo Il grande ritorno di Paola Turci, in tour per presentare live nei teatri italiani il suo nuovo album di inediti “Il secondo cuore”. Grinta, talento e determinazione sono le qualità che hanno sempre contraddistinto la cantautrice romana nei 30 anni di una carriera che si è evoluta brillantemente seguendo diverse fasi artistiche, corrispondenti ognuna a una continua ricerca personale.

Venerdì 26 - Inizio concerti ore 17.00 Baustelle, Giorgio Poi, Mecna, Liberato, Coez, Achille Lauro, Maruego, Davide Shorty, Drink To Me, The RRR Mob, Carl Brave x Franco126, Colombre, Altre di B, Bruno Belissimo, Revo Fever, Dulcamara, Liede 19’40”, Esecutori di Metallo su Carta Ensemble, Dutch Nazari, Inude, Atlantico, Technoir, Lndfk.

LITTLE MIX Martedì 30 - Mediolanum Forum Dal 2011 Perrie Edwards, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock e Jade Thirlwall sono diventate parte di una delle girl band britanniche più famose del globo. Con il loro ultimo album ‘Glory Days’, anticipato dal primo singolo ‘Shout Out To My Ex’, il gruppo ha consolidato il proprio successo in tutto il mondo. Con i loro dischi hanno infranto record imbattutti dai tempi delle Spice Girls.

Sabato 27 - Inizio concerti ore 17.00 Populous, Edda, Pop X, Canova, Gazebo Penguins, The Winstons, ⁄Handlogic, Les Enfants, Gomma, Iiso, Capibara, Demonology Hifi (Max Casacci + Ninja From Subsonica) management del dolore post-operatorio, Spartiti (Jukka Reverberi + Max Collini), Ioshi, Persian Pelican, Birø, Dulcamara, Leute, Montoya, Dizzyride, Go Dugong + Ckrono, Istituto Italiano Di Cumbia All Stars, Christaux, Margherita Vicario. 24oreNews

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IL REUMATOLOGO

Dott. Oscar Massimiliano Epis Direttore S.C. Reumatologia ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

FIBROMIALGIA Salve dottore, ho dolore in tutto il corpo e mi stanco anche per minimi sforzi. Soffro di alterazioni della temperatura corporea e da diversi anni soffro di gastrite, ho spesso mal di testa e vertigini. Sono anni che mi lamento di questi miei disagi, ma nessuno è riuscito a capire se sono correlati o cosa posso fare per stare meglio, Lei cosa mi consiglia? Vivo in Lombardia c’è per caso una associazione a cui posso rivolgermi per avere supporto? [Rosaria Terseto]

Una malattia difficile da diagnosticare e che colpisce più spesso le donne

www.alomar.it Piazza Cardinal Ferrari, 1 3° piano palazzina Direzione Sanitaria Orari: dal Lunedì al Giovedì 9:30-12:00 Tel. 02-58315767 34

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Gent.ma Signora i problemi che Lei ha potrebbero essere tutti sintomi della fibromialgia. Questa patologia è subdola e difficile da diagnosticare. A volte tra i sintomi ci sono anche una sensazione di rigidità generalizzata oppure localizzata al dorso o a livello lombare, soprattutto al risveglio; frequenti risvegli notturni e sonno non ristoratore. A volte si associa il mal di testa o si ha un dolore a livello mascellare o mandibolare e in questi casi la sintomatologia viene confusa con una artrosi o una disfunzione della articolazione temporo-mandibolare. Alcuni pazienti riferiscono sensazioni anomale di freddo o caldo intenso diffuso a tutto il corpo o agli arti, con comparsa di formicolio alle dita. La fibromialgia è una malattia reumatica che solo di recente è stata meglio definita. Colpisce i muscoli causando un aumento di tensione muscolare. Chi ne è affetto si sente sempre stanco e si affatica anche per minimi sforzi, solo recentemente, è stata meglio definita. È dovuta a numerose alterazioni dei neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale. Ne abbiamo parlato al convegno

regionale ALOMAR - Associazione Lombarda Malati Reumatici, svoltosi a Milano per sensibilizzare meglio anche i medici di base oltre che i cittadini. ALOMAR assiste i malati con il volontariato attivo presso i reparti di degenza, predispone incontri informativi medico-pazienti, organizza corsi di formazione per una corretta gestione della malattia nella quotidianità, aiuta ad ottenere una completa esenzione dai ticket, cioè la gratuità della cura, per le malattie reumatiche croniche e invalidanti. La fibromialgia è molto più frequente nel sesso femminile rispetto a quello maschile (da 5 a 20 volte) e l’esordio dei sintomi si verifica più spesso tra i 20 e i 30 anni, ma poiché la progressione è lenta, spesso i pazienti si abituano ai sintomi finché questi diventano difficilmente sopportabili e si rivolgono pertanto al medico in età più avanzata. Per la terapia farmacologica, la grande novità è stata l’introduzione dei farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina; come terapia non farmacologica si consigliano esercizi di rilassamento muscolare profondo.


COME STAI? Dr. Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

CURARE IL DOLORE CON L’AGOPUNTURA

L’

agopuntura è una pratica di origine orientale ispirata all’interpretazione del Tao, secondo cui l’universo è caratterizzato dal continuo alternarsi dei due principi complementari chiamati Yin e Yang. Secondo i principi della filosofia cinese, anche gli organi si integrano nel vasto sistema energetico costituito dai cinque elementi primari legno, fuoco, terra, metallo e acqua, in cui possono essere classificate tutte le cose esistenti. Le origini dell’Agopuntura sono lontane e conducono nel regno dei miti: secondo la leggenda, un guerriero sofferente di un atroce dolore sciatalgico venne colpito durante una battuta di caccia ad un piede da una freccia scagliata per errore da un compagno. Il dolore al momento fu terribile, ma il dolore alla gamba cessò immediatamente, o, con la concezione di male di allora, lo spirito malvagio che torturava i nervi se ne andò. Secondo la medicina tradizionale cinese il dolore è provocato da squilibri energetici all’interno dell’organismo, che il medico deve identificare e correggere. Chiarita la diagnosi, mediante l’agopuntura il paziente viene riportato in uno stato di equilibrio energetico. L’energia scorre in canali particolari, i meridiani, che hanno il compito di far comunicare l’interno con l’esterno del corpo attraverso la barriera cutanea. Il dolore, secondo la concezione cinese, rappresenta il vuoto o l’eccesso di energia, ed è quindi possibile intervenire su di esso ripristinando l’equilibrio sui meridiani. Lungo il loro decorso infatti si trovano punti specifici che possono essere aperti o bloccati mediante l’infissione di aghi per favorire la ripartizione armoniosa dell’energia. Anticamente l’agopuntura era praticata con infissioni nella

cute di schegge di pietra, di osso e di bambù. Oggi si utilizzano aghi metallici in rame, bronzo, ferro, oro, argento e giada. L’incontro fra la medicina tradizionale cinese e le evidenze scientifiche occidentali consiste nel fatto che in un’alta percentuale di casi i punti dell’agopuntura corrispondono a zone cutanee con caratteristiche comuni a quelle dei “trigger points”, circoscritte aree muscolari divenute particolarmente eccitabili a causa del dolore. Noti anche come punti grilletto, sono così definiti perché si comportano proprio come il grilletto di un fucile che spara il dolore in un’area “bersaglio”. Quando stimolati il dolore, si avverte in un’area più vasta rispetto al punto di pressione. Recenti studi neuroradiologici hanno anche dimostrato che l’agopuntura è in grado di modificare l’attività metabolica in specifiche aree cerebrali attivate dal dolore, inattivando i circuiti deputati alla percezione dello stimolo algico. 24oreNews

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I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 36

24oreNews

Angela Minutillo Bertanza Specialista in Pediatria Omeopata Unicista angela.minutillo@fastwebnet.it

ggi vi parlo del rimedio chiamato Belladonna, basato sulla pianta di cui troverete interessanti e curiose informazioni in queste pagine. È un rimedio ad ampia azione adatto per problemi in cui c’è una forte stimolazione del sistema nervoso, malattie con congestione localizzata o generalizzata i cui sintomi compaiono in modo acuto, improvviso e violento, accompagnati dall’arrossamento, da sensazione di calore, bruciore e dolore pulsante, da ipereccitabilità di tutti i sensi, spesso da febbre a volte accompagnata da delirio e allucinazione. È adatto anche per qualsiasi problema, esterno o interno al corpo, che si manifesta con tumefazione (gonfiore) rapida. È un rimedio indicato nei bambini, nelle donne, nei soggetti pletorici, energici, esuberanti e piuttosto eccitabili. I sintomi migliorano in una camera calda, con il riposo, stando in posizione eretta, mentre peggiorano al tatto, con il movimento, con gli urti, con il rumore, stando sdraiati, con le correnti d’aria, scoprendosi il corpo, con la luce, di notte, con il taglio dei capelli. Belladonna è pertanto particolarmente indicato per coloro che sono molto sensibili al freddo, che non sopportano di scoprirsi. Il dolore si manifesta con fitte che vanno dall’alto verso il basso e compaiono dopo aver preso freddo alla testa. Altra caratteristica di Belladonna è che il soggetto non può rimanere coricato sul fianco malato, sulla parte infiammata. Il tipo Belladonna. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne e bambini con carnagione e capelli chiari, occhi azzurri, nervosi con tendenza alle convulsioni. Gli aspetti

O

più caratteristici della sua personalità sono un’intensa carica passionale, l’esuberanza, la bontà d’animo e un buon controllo: è normalmente una persona gradevole e di compagnia. Quando però si ammala si trasforma in una persona eccitabile ed emotivamente labile, impulsiva, aggressiva, che facilmente perde l’autocontrollo. Impiego. Uno degli usi più comuni di questo rimedio è per le affezioni dell’apparato respiratorio; è anche il rimedio delle malattie esantematiche dei bambini, con eruzioni che si diffondono rapidamente. In ragione della similitudine dei sintomi viene impiegato principalmente per le seguenti patologie: faringiti e rinofaringiti, tracheobronchiti e tonsilliti; febbre durante l’influenza, convulsioni infantili da febbre elevata; cefalea vasomotoria violenta, pulsante tipica del medicinale; delirio, allucinazioni, ipersensibilità al rumore e alla luce intensa. È utilizzata anche in caso di patologie croniche nei pazienti che presentano sintomi intensamente dolorosi che compaiono nei periodi di cambio ormonale come durante menarca, menopausa o gravidanza.


ERBARIO MAGICO

ATROPA BELLADONNA

La bella e mortale incantatrice A cura di MARICA DE BONIS

È

una delle erbe officinali più note della medicina tradizionale sia per i suoi effetti curativi che per quelli tossici. Il curioso nome è ispirato alla mitologia greca, Atropos, quella delle tre “fate” del destino - figlie di Zeus e di Ananke - che decideva la durata della vita di ogni uomo, recingendone il filo sul suo telaio. Il nome Belladonna deriverebbe dall’uso come cosmetico da parte delle donne veneziane del Rinascimento, che ne usavano il succo per dare colorito al viso e per rendere le pupille più ampie e lo sguardo più scuro e brillante. Ad essa sono legate diverse leggende. Una di queste racconta che è custodita ogni notte dal diavolo, il quale la lascia solo nella notte di Valpurga (vigilia del 1° maggio) quando si reca al Sabba sulle montagne dell’Harz in Germania. In quella notte, la pianta si trasforma in una bella e mortale incantatrice. La Belladonna ha fiori penduli violacei a forma di campana, e fiorisce in estate; non richiede molte attenzioni e può esser coltivata come pianta ornamentale, ma deve essere rigorosamente fuori dalla portata di bambini ed animali domestici le piccole bacche nere nonostante abbiano un sapore dolciastro e gradevole possono essere letali (ai

tempi dei Romani furono utilizzate come veleno per uccidere le mogli di alcuni imperatori). Proprietà. Molto utilizzata in omeopatia, Belladonna è ottimo coadiuvante naturale nella cura di diverse patologie. I principi attivi della Belladonna sono tre alcaloidi. Il principale è l’atropina, da cui deriva il nome scientifico della pianta, che agisce sul sistema nervoso parasimpatico ed espleta attività sedative ed anestetiche, ma è pericolosissima in quanto è proprio questa la sostanza mortale. Sono diversi i farmaci tradizionali a base di atropina, che vengono quotidianamente utilizzati per varie patologie e problematiche. L’atropina è disponibile all’interno di preparazioni farmaceutiche iniettabili con indicazioni per il trattamento di bradicardia sinusale e per la medicazione

preanestetica per diminuire la salivazione e le eccessive secrezioni del tratto respiratorio. Essa rientra anche nella composizione di colliri che vengono impiegati in esami oculistici, poiché - grazie al blocco da essa esercitato sui recettori muscarinici presenti a livello oculare - è in grado di indurre midriasi e di bloccare il muscolo ciliare impedendo così la messa a fuoco. La scopolamina è un depressivo del sistema nervoso centrale e la si può trovare in specialità medicinali per uso iniettabile o sotto forma di cerotti transdermici per il trattamento di nausea e vomito. Inoltre, è il principio attivo di diversi farmaci impiegati contro gli spasmi del tratto gastrointestinale e del tratto genitourinario (ad es. Buscopan®). La iosciamina è uno stimolante del sistema nervoso centrale.


IL SESSUOLOGO

Dr. Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it

I rapporti di lunga data espongono la coppia alla difficoltà di mantenere viva l’intesa sessuale. La strutturazione di un atteggiamento passivo da parte di uno dei due partner nei confronti del sesso complica notevolmente le cose

A.I.S.P.A. Presidente Prof. Willy Pasini Milano, Via Marostica, 35 Info: www.aispa.it Seminari di aggiornamento (MI): - 5 maggio: Sessualità e disabilità intellettiva - 26 maggio: Tecniche immaginative in sessuologia Corso base di Formazione in Consulenza Sessuale 2017/2018 - Milano: inizio 25 novembre 2017 - Mestre: inizio 11 novembre 2017 38

24oreNews

Caro dottore, ho 38 anni, sposata da 10, con un problema che mi rende triste. Da qualche anno vivo i rapporti sessuali con mio marito con scarsissimo coinvolgimento attivo (per intenderci partecipo attivamente una volta su trenta). Non so neanch’io da cosa derivi questa pigrizia; in compenso non mi sottraggo mai alle sue richieste e anche per questo ho sempre pensato di essere una brava moglie. Da due mesi però lui mi sta manifestando una grande insoddisfazione e addirittura pochi giorni fa l’ho scoperto mentre camminava per strada mano nella mano con un’altra. Abbiamo due figli, ci stimiamo… perché tutto questo? Di chi è la colpa? [Sonia] Cara Sonia, per essere una compagna sessualmente valida, occorre soprattutto essere in grado di mantenere il sesso vitale e stimolante, scoprendo le attività che assicurano a sé e al partner diverse opportunità di piacere. Per una donna non è sufficiente essere accondiscen-

dente alle richieste e ‘regalare’ il proprio corpo passivamente al compagno. Certo per il tuo uomo può essere importante che tu sia quasi sempre consenziente rispetto alle sue richieste, ma di fatto la sua esperienza si riduce né più né meno a quella di ‘masturbarsi’ dentro di te. Inoltre il tuo atteggiamento gli comunica sottilmente il disinteresse verso il suo corpo. È quindi comprensibile che non si senta accettato nella sua totalità; in situazioni di questo tipo le persone tendono a maturare un grosso senso di frustrazione che li porta in un primo tempo a sperimentare un lieve stato depressivo e in un secondo tempo a cercare al di fuori della coppia la riconferma di se stessi dal punto di vista sessuale. Fare l’amore più per dovere che per piacere era la principale regola di una brava moglie 30-40 anni fa; oggigiorno non funziona più allo stesso modo e il medesimo atteggiamento può avere effetti devastanti sulla relazione. Questo non significa che tu debba sempre essere coinvolta al massimo durante i rapporti sessuali; il benessere nasce da un sano equilibrio tra attività e passività ed è questo ciò a cui devi puntare (per intenderci, da 1 volta su 30 a 10-15 volte su trenta). Nella coppia ogni ruolo, se non intercambiabile, diventa rigidamente incollato a uno dei due partner e produce malessere; neanche il sesso sfugge a questa regola. Prova a vincere la pigrizia e a trasformarti da spettatrice a protagonista della tua vita sessuale; le cose miglioreranno sensibilmente.




Anno 4 - Maggio 2017

Giardini Botanici Hanbury - Ventimiglia

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

Personaggio

WILLY PASINI IL PADRE DEI SESSUOLOGI

Scopri l’Italia

A METÀ TRA CIELO E MARE LUNGO LA RIVIERA DEI FIORI

[GOURMET]

VINITALY 2017 UN SUCCESSO INTERNAZIONALE



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Maggio 2017

indice

16

[ PERSONAGGIO] 6

Willy Pasini il “padre” dei sessuologi italiani

[ SCOPRI L’ITALIA]

10 A metà tra cielo e mare lungo la riviera dei fiori

14 Un tuffo nei borghi maremmani tra acque sulfuree, ulivi e streghe

[ SALUTE E BENESSERE]

16 Ritrovare la linea in 5 settimane con “la dieta del 5”

[ GOURMET]

18 Vinitaly 2017 successo sopra ogni aspettiva!

[ LIBRI]

18

20 Stefano Mancuso: Plant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro 21 Le nostre recensioni

[ AGENDA ITALIA]

22 Weekend di primavera

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Caporedattore Riccardo Lagorio Hanno collaborato Francesca Bastoni Valerio Consonnii Francesco Garosci Carlo Kauffmann maggio 2017

Luca Medici Sandro Nobili Milena Passigato Alessia Placchi Monica Rota Media Partner Pubblicità, Promozione & PR Le Roy Advertising - Milano Edizioni Le Roy srl redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC)

Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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[ editor iale ]

Care Lettrici e Cari Lettori,

Cairo, per guidarvi, come

continua il nostro viaggio alla

sempre, ad un sano stile di

scoperta del meraviglioso

vita quotidiano anche

territorio d’Italia, con itinerari

attraverso un’alimentazione

che in questo numero vi

equilibrata, variata ma sempre

guideranno in alcune tipiche

"gustosa". Il nostro mensile si

località e borghi della Liguria

apre con un’ampia intervista

e della Toscana. La puntata di

al Professor Willy Pasini,

questo mese di maggio

considerato il “papà” della

presenta una prima “parte”

sessuologia italiana. Vi invito

della Liguria di Ponente, da

a leggere la bella recensione

Ventimiglia a Sanremo

del nostro Valerio Consonni al

passando da Bordighera,

libro “Plant Revolution” che ci

lanciando un occhio di

porta alla scoperta del mondo

riguardo a quella perla della

delle piante e della loro

Toscana chiamata Maremma.

“intelligenza”. In chiusura, la

Ci sembrava doveroso parlarvi

tradizionale Agenda Italia del

del Vinitaly 2017, la kermesse

mese vi segnala alcuni

veronese dedicata al mondo

appuntamenti da non perdere.

del vino divenuto ormai

Come vedete tanti spunti da

l’evento internazionale più

“gustare” per scoprire ancora

importante del settore. Nella

un pezzetto di questa nostra

rubrica di salute e benessere vi

Italia.

parlerò del mio nuovo libro

Buona lettura a tutti!

“La Dieta del 5”, edito da

maggio 2017

Evelina Flachi

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[ per s onaggio ]

WILLY PASINI

IL “PADRE” DEI SESSUOLOGI ITALIANI

Seguivo un paziente, amante dei cavalli e che passava molto tempo nelle scuderie, che durante un accesso psicotico dichiarò di essersi innamorato di una cavalla. Mi consultai con il primario per capire come poterlo trattare e la sua risposta fu di dargli da mangiare della biada in modo che si accorgesse che non era un cavallo!

Intervista a cura di Milena Passigato

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[ per s ona ggio ]

P

Professore, Psichiatra, Sessuologo, autore di numerosi bestseller… Come è cominciata la sua carriera? In realtà la psichiatria non fu la mia prima scelta. Dopo la laurea in medicina inizialmente mi iscrissi alla specialità di ginecologia per seguire le orme di mio nonno, un grande ginecologo che a Milano fece nascere oltre 50.000 bambini. Durante il primo anno di specialità ebbi il privilegio di poterlo assistere negli interventi chirurgici come suo assistente. Ma presto mi accorsi che quella non era la mia strada. Dovevo alzarmi molto presto la mattina per andare in sala operatoria, alle 7 si iniziava, ma tra stanchezza e pressione bassa facevo veramente una grande fatica, soprattutto quando dovevo procedere coi punti di sutura per chiudere la ferita che non riuscivo mai a fare dritta… al punto da guadagnarmi l’appellativo di “zorro”! Da qui la scelta di spostarmi a psichiatria…

Come è stato il primo impatto con la psichiatria italiana?

Bè, non fu dei migliori. Le racconto un episodio che fu poi decisivo per le mie scelte future. Seguivo un paziente, amante dei cavalli e che passava molto tempo nelle scuderie, che durante un accesso psicotico dichiarò di essersi innamorato di una cavalla. Mi consultai con il primario per capire come poterlo trattare e la sua risposta fu di dargli da mangiare della biada in modo che si accorgesse che non era un cavallo! Dopo questo episodio decisi di andarmene in Svizzera.

E in Svizzera come si è trovato?

Molto bene e a posteriori posso maggio 2017

A sinistra: Willy Pasini con la moglie Ursula; a fianco con le allieve dell’AISPA

dire che è stata una scelta giusta. Andai a Ginevra dove hanno sede molte organizzazioni internazionali e grazie ad una di queste iniziai felicemente la mia carriera. Mi riferisco alla Ford Foundation che stanziò milioni di dollari affinché l’OMS studiasse le resistenze alla contraccezione nei vari Paesi del mondo. Io che collaboravo con l’OMS ebbi la possibilità di fare una grande inchiesta su 3.000 donne di tutto il mondo per sondare quali erano le resistenze psicologiche e sociologiche alla contraccezione e i risultati di questa inchiesta vennero raccolti in una pubblicazione che uscì anche in Italia nel 1964 edita da Feltrinelli. In Italia divenni un pioniere dei centri di planning familiare di stampo socialista, in un periodo in cui la contraccezione veniva fortemente ostacolata dalla Chiesa.

La Ford Foundation le ha dato quindi una bella opportunità… Sì, la posso considerare il mio primo colpo di fortuna. Mi ha permesso di sviluppare la ginecologia psicosomatica e mi ha dato anche la possibilità di viaggiare molto e di acquisire una visione più globale della medicina nel mondo.

Poi ci sono stati altri momenti di svolta nella sua carriera? Assolutamente sì. Un secondo colpo di fortuna fu nel 1970 quando un omosessuale lasciò la sua for-

Sessuologo, Psicologo, il Prof. Willy Pasini è docente di psichiatria e di psicologia medica alla Facoltà di Medicina delle Università Milano e Ginevra, città nella quale vive da tempo con la moglie da cui ha avuto due figli. Ha fondato la Federazione Europea di Sessuologia e l’A.I.S.P.A. (Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata). Dal 1973 ha lavorato come esperto all’ Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO/OMS). Noto al pubblico televisivo (spesso al Maurizio Costanzo Show). È autore di 200 pubblicazioni scientifiche e di numerosi best seller tradotti in dieci lingue, tra cui Intimità (‘90), Il cibo e l’amore (‘94), Il coraggio di cambiare (‘99), Gelosia (2003), Amori infedeli (2009), La seduzione è un’arma divina (2011), Libere e a volte sfrontate (2014), per citarne qualcuno. Si occupa di psichiatria, psicologia medica, ginecologia psicosomatica, sessuologia clinica, malattie psicosomatiche e psicoterapia. tuna all’Università di Ginevra per aiutare le minoranze erotiche e poiché nessuno voleva quel denaro “del diavolo”, nemmeno il Rettore dell’Università, riuscì a farlo avere alla mia Divisione Operativa, ribaltando i termini della questione e proponendo di fare una ricerca ad ampio raggio sulla maggioranza erotica. La cosa andò in porto e da quel momento la mia divenne

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[ personaggio ]

la Divisione di ginecologia psicosomatica e sessuologia. Questo lascito permise a me e ai miei colleghi di viaggiare per conoscere la sessualità nei vari Paesi e di organizzare incontri e conferenze ad alto livello.

Lei è stato tra l’altro uno dei fondatori della Società Europea di Sessuologia… Sì, la fondai nel 1974 e ha avuto molto successo al punto che oggi è composta da 55 società e migliaia di soci.

Sì, nel 1987, con la Shering, ho organizzato a Milano il primo Convegno Italiano di Sessuologia e da lì sono nate le varie scuole di sessuologia attualmente riunite all’interno della FISS (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica). Io sono Presidente di A.I.S.P.A. (Associazione di Psicologia e Sessuologia Applicata) di Milano che attualmente è la più grossa Società di sessuologia a livello italiano.

Qual è stato il libro che l’ha fatta conoscere al grande pubblico?

È stato il primo, “Intimità”, che venne pubblicato da Mondadori nel 1990. Il libro ebbe un grande successo al punto che vennero vendute un milione e mezzo di copie in 10 Paesi. In realtà la mia notorietà è dovuta molto alla televisione: per vari anni, infatti, partecipai come ospite al Maurizio Costanzo Show e poi per un certo periodo condussi insieme ad Enrica Bonaccorti il programma “Non è la Rai”.

Parliamo di lei: le sue passioni più grandi? Amo molto la pittura del Settecen-

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Ph Nick Zonna

E mi risulta che sia stato lei a portare la sessuologia in Italia…

to veneto perché una parte della mia famiglia è di origine veneziana e questo tipo di arte mi collega alle mie radici. Una buona parte dei proventi dei libri, infatti, li ho investiti in 7 importanti tele veneziane. Un’altra grande passione è l’oggettistica in legno e in tutti i miei viaggi ho sempre comprato artigianato tipico locale in legno. Mi piacciono molto anche le pietre preziose perché sono cresciuto con una madre amante dei gioielli che mi portava sempre con lei nelle più belle gioiellerie di Milano e girando il mondo mi è capitato spesso di acquistare alcune belle pietre come un bellissimo smeraldo che trovai in Colombia. Poi un’ultima grande passione sono le cascate che girando il mondo ho sempre cercato di vedere.

So che lei è anche un grande sportivo e il golf è il suo sport preferito, giusto?

Adesso sì, ma quando ero più giovane mi divertivo molto a giocare a tennis e avevo raggiunto anche un buon livello come agonista. Il golf l’ho scoperto da circa 20 anni e ne sono rimasto affascinato: come la pesca al salmone, che praticavo prima, il golf è uno sport in cui non sei mai sicuro e in un mondo in cui quasi tutti i desideri sono realizzabili, il golf rimane una preda irraggiungibile!

Ha scritto anche un libro dal titolo “L’arte del golf”…

Sì, è uscito nel 2014, editore Mondadori: tratta soprattutto gli aspetti psicologici di questo sport. Nel golf il salto di qualità da buon giocatore a campione dipende a volte proprio da fattori psicologici. Grazie Professor Pasini, e complimenti per la sua brillante carriera. Attendiamo il suo prossimo capolavoro! maggio 2017



[ s copr i l’italia ]

A METÀ TRA CIELO E MARE A sinistra: un particolare della riviera dei fiori; nella pagina a fianco in senso orario: Balzi Rossi; i giardini botanici Hanbury e Ventimiglia

LUNGO LA RIVIERA DEI FIORI A cura di di Sandro Nobili

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Un clima mite tutto l’anno, il palmeto più settentrionale del mondo, ville liberty e giardini mozzafiato a picco sul mare; decine di chilometri di strade e sentieri che si adagiano sul mare o risalgono l’entroterra; innumerevoli percorsi che s’insinuano fra boschi, prati, laghetti, fiori, tra bellissimi paesaggi, in uno spettacolo mozzafiato a metà fra cielo e mare. È questo l’incantevole spettacolo che si può godere lungo gli straordinari percorsi della Riviera di Ponente che nelle serate di luna si trasformano in un inebriante mondo di magia.

La Riviera dei Fiori comincia a ovest al confine francese. Prima tappa i Balzi Rossi, dove nelle spettacolari grotte a picco sul mare visse l’Homo Erectus circa 200.000 anni fa, le cui tracce sono conservate nel Museo Preistorico fondato nel 1898 da Sir Thomas Hanbury per raccogliere e custodire reperti archeologici che i proprietari delle grotte andavano via via estraendo fra il 1892 e il 1900. Gli scavi sia da parte italiana che francese hanno portato alla luce utensili e ornamenti oltre a numerosi reperti fossili di animali che vivevano in habitat sia caldi che freddi (elefanti e renne), a testimonianza delle variazioni climatiche che qui si sono succedute. Il nome della

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Taggia Bussana Vecchia Sanremo Ventimiglia Balzi Rossi

Ospedaletti Bordighera

località è dovuto all’arrossamento superficiale della parete rocciosa (nel dialetto di Mentone, Baussi Russi, rocce rosse). Al centro dell’area compresa fra Sanremo e il Principato di Monaco, a soli 8 km di distanza dalla Cote d’Azur, il borgo medioevale di Ventimiglia offre un’ottima occasione per anticipare il weekend in una terra molto ospitale. Questa “porta occidentale d’Italia”, importante fulcro di scambio tra le varie culture nella frontiera del Ponente, è divisa in due parti dal maggio 2017


[ s copr i

l’ita lia ]

I GIARDINI BOTANICI HANBURY

Mortola, un giardino botanico per l’acclimatazione di piante provenienti dalle più diverse zone del mondo, sfruttando la felice posizione della zona e la particolare dolcezza del clima. Grazie alla collaborazione di botanici, agronomi e paesaggisti in gran parte stranieri, fu creato un grandioso insieme unico in Europa dal punto di vista sia botanico, con le 5800 specie di piante ornamentali, officinali e da frutto, che paesaggistico, grazie alla felice armonia compositiva tra edifici, elementi ornamentali e terrazzamenti coltivati.

fiume Roia: una medievale, che sorge su un colle alla sua destra ed una moderna, edificata sulla riva sinistra del fiume. La zona medievale è costruita secondo il tipico assetto urbanistico dei borghi liguri: vicoli stretti e passaggi coperti nell’ambito di un possente recinto di mura. La Cattedrale di Santa Maria Assunta, in stile romanico, il Battistero e il convento delle Canonichesse lateranensi e la Chiesa barocca di Sant’Antonio Abate meritano certamente una visita, così come gli scavi archeologici - con le antiche terme e il Teatro Romano risalente al II secolo d.C., le Mura genovesi del XVI secolo (con le caratteristiche feritoie) e le Porte (Porta Nuova, Porta Nizza, Porta Piemonte, Porta Marina). La città moderna è invece organizzata in tre differenti direzioni: il centro città e il lungomare, verso la Francia e verso il Piemonte. Rinomata per il suo clima, le sue spiagge - ora ciottolose e sabbiose, ora rocciose e frastagliate - e per i suoi siti storici e naturalistici, Ventimiglia ospita immaggio 2017

portanti eventi di richiamo internazionale, quali la Battaglia di Fiori (seconda metà di giugno), l’Agosto Medioevale, il Desbaratu. Anche gli amanti della natura e della storia, oltre a coloro che sono alla ricerca del mare, trovano qui pane per i loro denti. In particolare, da non perdere, nei Giardini Botanici Hanbury è possibile vedere da vicino piante esotiche che provengono da svariate parti del mondo. Bordighera. Una fitta rete di vicoli e piazzette si apre allo sguardo dei visitatori, in quello che è rimasto un borgo praticamente immutato da 100 anni a questa parte. Siamo nella parte antica di Bordighera. Al borgo fortificato, a pianta pentagonale, si accede attraverso tre differenti porte: a sud la secentesca Porta del Capo, a ovest la Porta Sottana e a est la Porta Soprana, rifatta in epoca barocca. La città vecchia vi accoglie con i suoi carrugi e un’alta concentrazione di ottimi ristoranti. La parte moderna è invece lungo la zona pianeggiante che costeggia il mare, tra San-

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[ scopri

l’ita lia ]

A TAVOLA

In senso orario: trofie al pesto; panorama notturno da Bordighera; Ospedaletti; branzino alla ligure. Nella pagina a fianco: il Casinò di Sanremo e uno scorcio di Bussana Vecchia

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La cucina che si gusta nei ristoranti di Sanremo è oggi fortemente improntata sulla ricchezza del pescato del Mediterraneo, dal pregiatissimo gambero rosso di Sanremo ai più graditi pesci del Mar Ligure come il branzino, l’orata, la gallinella, il nasello, il pesce spada, il tonno. Tra i piatti a base di pesce da gustare al ristorante, troviamo il pesce alla ligure - in umido con pinoli, olio d’oliva, olive taggiasche, rosmarino e le patate o con i carciofi freschi, la Buridda preparata con i totani, i polipi e i calamari, e lo Stoccafisso mantecato con patate e condito con olio d’oliva e aglio. La zona di Sanremo propone prodotti enogastronomici che rappresentano al meglio la dieta mediterranea, il pesce, la pasta, la frutta e le verdure fresche, tra cui spicca l’olio extra vergine prodotto qui nella Riviera di Ponente (dalle olive taggiasche) e che ha un gusto dolce, profumato di frutta, con note di mandorla e mela. Tra le ricette tipiche della zona troviamo le verdure ripiene di magro, o associate alle erbe aromatiche per arricchire di profumo e sapore le carni bianche, le insalate fresche, come il Cundiun, la pasta fresca fatta in casa, come i ravioli e le trofie, conditi con il pesto. Da assaggiare, tra i secondi piatti, il coniglio con le olive, preparato in umido e innaffiato con il Vermentino; le torte salate tra cui la Sardenaira, che è l’antica pizza di Sanremo.

t’Ampelio e Vallecrosia. Il lungomare offre un panorama che spazia dalla Costa Azzurra a Sanremo e numerosi ristoranti e locali notturni. Bordighera è chic ed elegante come i turisti inglesi che la colonizzarono a fine ‘800. L’appellativo di ‘reggia delle piante’ coniato dallo scrittore De Amicis spetta però alla dimora di uno dei pigmalioni di Bordighera stessa, l’architetto Charles Garnier, autore del Casinò di Montecarlo e dell’osservatorio di Nizza. Villa Garnier si staglia bianca sull’antica spiaggia dei pescatori dell’Arziglia. Di notevole effetto il parco, che vanta più di 600 specie di piante tra cui olivi, palme dattilifere, fichi e piante grasse. A Bordighera va il primato di avere il palmeto di piante da dattero più a nord del mondo. Dopo Bordighera arriviamo a Ospedaletti, sulla costa tra capo Nero e capo Sant’Ampelio, con il vecchio borgo, il villaggio dei pescatori e un lungomare in pieno movimento. Ospedaletti - primo casinò d’Italia inaugurato nel 1911 a Villa Sultana - è stato meta di giocatori accaniti che, grazie alle vincite al tavolo verde, hanno arricchito di sontuose ville liberty i colli attorno al centro abitato. Agli inizi del ‘900 l’industria turistica, iniziata e potenziata dalla Società Fondiaria Lionese, insieme alla nascita della floricoltura, cambiarono totalmente la vita degli abitanti del luogo. La coltivazione dei limoni e degli ulivi fu per molti anni la loro principale fonte di sostentamento, almeno fino allo sviluppo della floricoltura a carattere industriale. Da qui si può partire per uno degli itinerari che s’inerpicano nelle vallate dell’entroterra. Chi ama la montagna vera e maggio 2017


[ s copr i propria, dopo tanto mare, può cimentarsi in un percorso nella Val di Nervia fino ad Apricale. Tappa d’obbligo è la Città dei Fiori, Sanremo, caratterizzata da lussureggianti giardini, dalle aiuole di mille colori e dalle piante tropicali che crescono rigogliose nei parchi. Sul panorama della perla di Ponente svettano le cupole a cipolla, tipiche dell’architettura religiosa russa, che appartengono alla Chiesa ortodossa del Cristo Salvatore. Dopo aver puntato qualche spicciolo al Casinò, Corso Matteotti ci conduce, tra negozi e bar affollati, fino al teatro Ariston, il tempio della musica leggera italiana e del celeberrimo Festival della Canzone Italiana. Se amate la vita notturna, piazza Bresca fa per voi, con i suoi ristoranti e i locali dove ascoltare buona musica dal vivo. Per una visita tradizionale della città non mancano i luoghi d’interesse, dal Palazzo Borea d’Olmo, all’icona liberty di Sanremo, allo stesso Casinò Municipale, costruito agli inizi del ‘900. C’è poi San Siro, la cattedrale duecentesca più volte rimaneggiata all’interno, ma ancora integra nelle sue forme romano-gotiche all’esterno. Icone di Sanremo sono anche le numerose architetture della Belle Époque che costeggiano il mare o si integrano perfettamente nel centro abitato, come nel caso di Villa Ormond. Il borgo di pescatori, nella parte moderna, si è trasformato in un centro molto raffinato. Il gioiello di Sanremo rimane nella parte più antica, nota come la Pigna, che si presenta come uno scorcio di Medioevo, con le sue case arroccate, con le stradine ripide, i passaggi coperti e le piccole piazze. Qui al contrario della movida della città moderna, si può godere di silenzio e relax grazie all’ombra della struttura medievale, a

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cerchi concentrici, dell’antico borgo. A tre chilometri da Sanremo s’incontra Bussana Vecchia e la comunità di artisti che ci vive. Un paese unico. “Fantasma” perché distrutto da un rovinoso terremoto nel 1887, abbandonato dai suoi abitanti e ricostruito tre chilometri più a valle, per ripopolarsi di artisti e hippies a partire dagli anni ‘70. Da allora la magia di Bussana continua. Gli artisti, in silenzio, continuano a lavorare nelle sue vie e nelle sue piazze fra gli antichi ruderi, e turisti di tutto il mondo arrivano a cercare di capire i segreti di questo paese. Per incontrare gli artisti e gli artigiani che lavorano e vivono nel borgo basta sedersi ai tavoli dell’Osteria degli Artisti, locale storico del borgo, che continua a mantenere la sua funzione di luogo di incontro e di scambio culturale. Da Bussana raggiungiamo Taggia, a 4 km dalla costa. Di origine medioevale, conserva importanti monumenti e vanta un notevole centro storico. Da ricordare il convento di S. Domenico, con chiesa del 1460, con l’interno in stile e preziosi dipinti di Ludovico Brea, pittore del ‘400. Nel convento, centro culturale nei secoli XV-XVI, si possono ammirare il chiostro del ‘400, il refettorio e la sala Capitolare con affreschi del Canavesio (1482). Di notevole importanza il ponte medioevale sul torrente Argentina. Sul fronte gastronomico, sicuramente meritano un assaggio i canestrelli, i biscotti al finocchio e la cosiddetta ‘figassa’, una focaccia spessa condita con pomodori pelati, filetti d’acciuga, olive e aglio. La regina della tavola taggiasca rimane però l’oliva, deliziosa per stuzzichini o ricette elaborate, ottima per la produzione di un olio profumatissimo.

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UN TUFFO NEI BORGHI MAREMMANI TRA ACQUE SULFUREE, ULIVI E STREGHE

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A cura di Monica Rota

Sei borghi per scoprire la Maremma Grossetana: un territorio ricco di fascino, dove natura, storia e leggenda creano una trama unica al mondo che per la bellezza del paesaggio, la bontà e genuinità dei prodotti sta diventando una meta turistica sempre più ambita.

Magliano in Toscana e l’Olivo della Strega. Ma-

gliano in Toscana è un piccolo borgo medioevale fortificato su un colle di ulivi secolari. Entrando in paese da Porta San Giovanni si raggiunge il trecentesco Palazzo di Checco il Bello, che deve questo nome bizzarro a Francesco Salvi, noto per le doti fisiche e la fama di casanova, che lo abitò ai primi del ‘900. Meritano una visita anche la romanica Chiesa di San Giovanni Battista (XIII sec.), il Palazzo dei Priori (1425) e la Chiesa di San Martino (XI sec.). Fuori dalle mura del paese, in un antico uliveto, si trova l’incredibile “Olivo della Strega”, la cui età stimata è di oltre 3.500 anni, il che lo colloca tra i più vecchi olivi conosciuti al mondo, ancor più vecchio di quelli dell’orto del Getsemani. La leggenda più diffusa narra di una strega che ogni venerdì, durante i suoi riti sabbatici, danzava intorno all’albero, costringendo così la pianta a contorcersi fino ad assumere le forme attuali. Scansano, il vino e il museo archeologico. Scansano è ormai famoso per il grande successo del vino rosso del suo territorio, il Morellino. Abitato sin dall’antichità dagli Etruschi e dai Romani, il borgo è ricco di zone archeologiche e castelli. In paese e nei dintorni eno-

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teche e cantine sono sempre aperte per la degustazione di questo vino vivace, dal sapore intenso e dai profumi ricercati, o anche del Vermentino, vino bianco prodotto in zona. Da non perdere una visita al Museo archeologico e della Vite e del Vino che ha sede nel Palazzo Pretorio. Manciano e le Terme di Saturnia. Circondato dai ruderi degli antichi castelli medievali, Manciano è uno dei maggiori centri della Maremma toscana. La zona, nota per le Terme di Saturnia, è caratterizzata dai resti degli insediamenti preistorici e protostorici: Scarceta, la necropoli neolitica delle Calle, e i castellieri di Poggio Pietriccio. Nel centro storico, dove svetta il Cassero Senese (XIV secolo), si riconoscono i resti della cinta muraria che stringeva la Rocca fatta costruire dagli Aldobrandeschi. Le Cascate del Mulino di Saturnia sono uno dei luoghi più suggestivi ed affascinanti della Maremma Toscana, si tratta di un luogo che si è creato

Scansano

Magliano in Toscana

Sovana

Sorano

Pitigliano Manciano

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[ s copr i

Nell’altra pagina: Magliano in Toscana; in questa pagina dall’alto: Scansano; le Terme di Saturnia; Sovana; Sorano e un tradizionale vicolo del centro storico di Pitigliano

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naturalmente, originandosi da una roccia di travertino, scavata dalla cascata di acque solfuree termali. Sono le cosiddette “terme libere di Saturnia”, celebri soprattutto per la loro bellezza: piccole piscine naturali si riempiono continuamente dell’acqua che giunge dall’alta cascata, lontano da rumori, stress e caos quotidiani. Pitigliano, la piccola Gerusalemme. Di sera il paese, allungato su uno sperone di tufo, crea con le sue luci una scenografia davvero particolare. Nel XV secolo Pitigliano fu un rifugio per molti israeliti (dopo l’espulsione dallo Stato della Chiesa) e, per buona convivenza creatasi tra ebrei e cristiani, si meritò l’appellativo di Piccola Gerusalemme: si possono visitare il ghetto, il bagno rituale, la macelleria e la cantina kasher, il forno e un tempio del 1598. Oggi qui sono rimasti pochi ebrei, ma la loro cucina è tutelata dal presidio slow food “La cucina dei Goym nella città del tufo”. Degni di nota gli sfratti, dolcetti di miele e noci, e il raro vino rosso kasher Piccola Gerusalemme, prodotto con la supervisione del rabbino. In una caratteristica sala scavata nel tufo, la trattoria Tufo allegro, offre una cucina genuina con ampia scelta dei vini locali. Sovana, Sorano e le 200 grotte. Sovana è uno dei “cento borghi più belli d’Italia”. Il paese, compreso tra la duecentesca rocca e il duomo, è attraversato da un’unica strada lastricata in terracotta. La Tomba Ildebranda (III-II sec. a.C., scoperta nel 1924), scavata nella roccia, è considerata il più importante monumento della necropoli etrusca di Sovana e dell’intera Etruria. Sempre in zona Sovana, da visitare a piedi o cavallo, ci sono le misteriose vie cave: un percorso davvero interessante e suggestivo. Pochi km più in là trovate Sorano, che ha una bellissima veduta. Il borgo, con case medievali abbarbicate sopra uno sperone di roccia di tufo, è davvero molto bello. La Fortezza degli Orsini, in parte trasformata in hotel, è il punto più alto e panoramico. A soli 5 km da Sorano c’è la frazione San Quirico, dove si trova l’insediamento rupestre di Vitozza, costituito da oltre 200 grotte e ambienti ipogei abitati tra il XVIII e il XII secolo a.C.: è il più vasto complesso del genere in tutta l’Italia Centrale, parte del Parco Archeologico delle Città del Tufo.

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[ s alute & benes s er e ]

RITROVARE LA LINEA IN 5 SETTIMANE CON “LA DIETA DEL 5” In libreria dal 13 aprile, con La Dieta del 5 (Cairo editore) in sole 5 settimane potremo ritrovare la nostra linea ideale e, soprattutto, impareremo a mangiare prendendoci cura di noi stessi. Il nuovo libro di Evelina Flachi è stato presentato a Roma il 19 aprile, in Galleria Alberto Sordi, presso laFeltrinelli Libri e Musica. Erano presenti, insieme con l’autrice, Antonella Clerici, la giornalista Laura Cason e il Vice Direttore Generale di Cairo Libri Marco Garavaglia

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Il percorso ideato da Evelina Flachi, nutrizionista da sempre in prima linea nella battaglia per un’educazione alimentare, è studiato in cinque tappe: depurativa, metabolica, love, total body e mantenimento. Per ridurre il girovita ma anche per normalizzare la

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In alto: Evelina Flachi con Marco Garavaglia e Antonella Clerici; l’autrice durante la presentazione

pressione e il colesterolo, controllare i livelli di insulina che causano il grasso addominale, stimolare il metabolismo e i livelli di energia fisica e mentale. E raggiungere così, mantenendo i risultati nel tempo, non solo il peso forma ma anche quel benessere psicomaggio 2017


[ s a lute

fisico che aggiunge anni alla vita e più vita agli anni. Pensata per perdere i chili superflui in 5 settimane, la Dieta del 5 si basa sugli abbinamenti dei diversi cibi per evitare accumulo di tossine e squilibri nutrizionali. Insegna a mangiare controllando le quantità, ma soprattutto punta sugli alimenti con bassa densità calorica ma che forniscono una percentuale equilibrata di nutrienti - proteine, carboidrati, grassi, fibre, vitamine/ minerali - fondamentali per proteggere l’organismo, eliminando quelli ricchi di calorie “vuote”. Per non rinunciare dunque né al gusto né alla salute, la dottoressa Flachi propone le ricette della nostra tradizione, da realizzare con piccoli accorgimenti (gli ormai celebri “trucchi Flachi”), che ne dimezzano le calorie. Lasagne, carbonara, gnocchi ai formaggi, melanzane alla parmigiana, tutto rigorosamente light. I PIÙ COMUNI ERRORI A TAVOLA* Oggi, nonostante il successo dei programmi televisivi di cucina, si ha sempre meno voglia e tempo per cucinare. Nonostante la passione e il piacere per il buon cibo, l’abilità culinaria delle nuove generazioni lascia spesso a desiderare. Non passa la moda del fast-food, del junk-food, degli happy-hour, dei piatti pronti comprati in rosticceria o al supermercato. La “destrutturazione dei pasti” ha tra l’altro effetti esistenziali che, sui più giovani, non si limita agli aspetti nutrizionali. Secondo una ricerca svolta da un gruppo di psichiatri dell’Università di Alicante, i ragazzi abituati a mangiare insieme ai genitori risultano meno colpiti da problemi quali ansia e depressione. Un buon pasto in famiglia e il rispetto degli orari ai pasti non servirebbe solo al benessere del corpo, ma

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& benes s er e ]

avrebbe una sorta di effetto psicoterapeutico e rinforzerebbe in bambini e ragazzi sicurezza e autostima. Esiste un rapporto di causa-effetto tra modo di alimentarsi e malattie ancora oggi in fase di studio. Da qui la necessità di fare considerazioni personalizzate. In ogni caso con il nostro numero 5 cercheremo di memorizzare e di riassumere i principali meccanismi d’azione che possono influenzare questa relazione tra cibo e salute, ormai validata a livello scientifico, ricordando che: ❶ Non dobbiamo considerare il cibo come terapia in senso assoluto, ma come importante coadiuvante naturale per prevenire comuni problemi di salute e come supporto a eventuali cure farmacologiche molto spesso consigliato dal medico. ❷ Il tubo gastroenterico è esposto a un quotidiano contatto con l’ambiente esterno attraverso i cibi e le bevande. Proprio per questo, oltre alla genetica, possiamo pensare che i tumori allo stomaco, colon e retto appaiano particolarmente correlati al tipo di scelte alimentari. ❸ Nel cibo e nelle bevande sono presenti sostanze che, una volta digerite e assimilate, vanno in circolo e possono agire nel bene come nel male in qualsiasi parte dell’organismo. Si pensi alla vitamina C piuttosto che all’alcol, alle preziose sostanze antiossidanti presenti nella frutta o nella verdura piuttosto che ai conservanti o ai residui di pesticidi eventualmente presenti nei terreni. ❹ Alcune sostanze presenti nei cibi - per esempio fibre e flavonoidi - possono influire sulla produzione e sull’attività di diversi ormoni. E alcuni tipi di tumore - per esempio quello del seno tra le donne, quello della prostata tra gli uomini - trovano uno stimolo o un ostacolo proprio nella variazione di alcuni assetti ormonali. Anche l’eccessiva magrezza e l’obesità sono in grado di alterare queste secrezioni ormonali. ❺ Un ruolo determinante hanno poi gli eccessi e le carenze a cui andiamo incontro se la nostra alimentazione è sbilanciata. Per quantità possiamo andare incontro ai guasti del sovrappeso o della magrezza, per qualità possiamo sviluppare sovradosaggi o deficit di specifici nutrienti. Quindi, quali sono i più comuni errori che dovremmo cercare di evitare quando ci sediamo a tavola. * Tratto dal libro “La Dieta del 5”

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[ gour met ]

VINITALY 2017

SUCCESSO SOPRA OGNI ASPETTATIVA!

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Con un successo superiore ad ogni aspettativa, si è chiusa l’edizione “50+1” della kermesse wine più importante del mondo. A parlare sono i numeri, che hanno registrato 128mila presenze da 142 Paesi del mondo. Dopo il successo dello scorso anno, “Vinitaly and the City” ha riportato la magia del fuori salone nel centro di Verona, raccontando per cinque giorni il vino attraverso musica, arte, design, architettura e moda. Più che soddisfatta tutta l’organizzazione di Veronafiere. L’edizione “50+1”, ha commentato il Presidente Maurizio Danese, rappresenta il primo concreto passo del nuovo percorso di sviluppo che guarda al futuro dei prossimi 50 anni. Questo eccezionale risultato premia la spinta verso una sempre più netta separazione tra il

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A cura di Dario Bordet momento riservato al business in fiera e il fuori salone pensato per i wine lover in città. Proprio Vinitaly and the City quest’anno ha portato nel centro storico di Verona e nel comune di Bardolino oltre 35 mila appassionati. L’obiettivo ora è continuare in questa direzione, forti dei nuovi strumenti messi a disposizione con la trasformazione in società per azioni di Veronafiere e dal piano industriale collegato da 100 milioni di euro, con investimenti mirati sulla filiera wine e sulla digital transformation. I numeri di questa edizione, ha spiegato il Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, testimoniano la crescita del ruolo b2b di Vinitaly a livello internazionale, con buyer sempre più qualificati da tutto il mondo. Basta guardare alla top ten delle presen-

ze degli operatori stranieri che mostrano incrementi da quasi tutte le nazioni: Stati Uniti (+6%), Germania (+3%), Regno Unito (+4%), Cina (+12%), Francia e Canada stabili, Russia (+42%), Giappone (+2%), Paesi del Nord Europa (+2%), Olanda e Belgio (+6%). A questa lista si aggiunge la buona performance del Brasile (+29%), senza dimenticare il debutto assoluto a Vinitaly di Panama e Senegal. Per quanto riguarda invece l’Italia, assistiamo ad un consolidamento degli arrivi da tutte le regioni del Paese. La maggior parte dei commenti, raccolti attraverso quattro chiacchiere al volo con tanti produttori, convergono su una veloce constatazione: “un Vinitaly positivo, in crescita e più concreto dal punto di vista commerciale”. maggio 2017



LIBRI

PLANT REVOLUTION

LE PIANTE HANNO GIÀ INVENTATO IL NOSTRO FUTURO

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«Se vogliamo migliorare la nostra vita non possiamo fare a meno di imparare dalle piante, perché sono la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica» A cura di Valerio Consonni

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Le piante, ‘queste nostre sorelle silenziose’, da lungo tempo sottovalutate eppure mai come ora così moderne, venivano definite da Primo Levi: “Sembrano stupide, ma rubano l’energia al sole, il carbonio all’aria, i sali alla terra, e crescono per mille anni senza filare né tessere né scannarsi a vicenda come noi”. Il Prof. Stefano Mancuso, una tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, ci spiega come per migliorare la nostra vita non possiamo fare a meno di ispirarci alle piante, organismi sociali sofisticati ed evoluti che offrono la soluzione a molti problemi tecnologici. Descrive un vicino e prossimo futuro bio-sostenibile in cui le tecnologie vegetali potranno aiutarci in settori molteplici come quello dell’energia, delle scienze dei materiali, della sicurezza alimentare, delle ricerche spaziali… Da 475 milioni di anni le piante sperimentano strategie evolutive per difendersi, nuove e straordinarie capacità di adattamento in ambienti estremi, mimetizzarsi, comunicare, proteggersi dallo stress, scambiarsi segnali di pericolo per sfuggire ai predatori, bassi consumi di energia e produrre molecole chimiche con cui manipolare il comportamento degli animali (e degli umani). Vere e proprie reti viventi, l’intelligenza della piante (intesa come capacità di interagire

con l’ambiente, di comunicare e risolvere problemi) è decentrata e distribuita in tutto ‘il loro corpo’ e, lungi dall’essere organismi passivi, esse sono al centro di intricate relazioni fra tutti i composti chimici fondamentali. Per migliorare la nostra vita sulla Terra dobbiamo quindi replicare le reti vegetali sotterranee, immaginare società modulari (le piante possiedono una struttura modulare fatta di colonie di unità replicate). In un racconto in cui le piante diventano personaggi veri, scaltri e geniali, Mancuso svela i segreti di un mondo dotato di straordinarie capacità di sopravvivenza: per affrontare le sfide del futuro dobbiamo quindi prendere esempio dalla fotosintesi (risparmio energetico), riprodurre la duttilità del modello vegetale, affidarci agli impulsi elettrici con cui le piante segnalano l’inquinamento, ispirarci al modo in cui si scambiano informazioni... L’organizzazione gerarchica del mondo umano-animale è al tramonto. Organismi sociali sofisticati ed evoluti che offrono la soluzione a molti problemi tecnologici, le piante fanno parte a pieno titolo della comunità dei viventi. Nel 1848 Theodor Fechner, fisico e filosofo, scriveva: “Perché non ci dovrebbero essere, oltre le anime che camminano, gridano, mangiano, anche le anime che silenziosamente fioriscono espandono odori?”. maggio 2017


[ libri ] IL VESTITO DEI LIBRI

Come si vestono i libri? Per la vincitrice del Premio Pulitzer Jhumpa Lahiri scrivere è un sogno, e la copertina del libro rappresenta il risveglio. È il linguaggio visivo che traduce quello delle parole. Rappresenta il testo, ma non è parte di esso. Come una traduzione, può essere fedele, o può tradire. Una personalissima e intima riflessione della scrittrice. Jhumpa Lahiri (Guanda)

MUSSOLINI E I MUSULMANI

Molto spesso quando parliamo di Islam ci riferiamo all’estremismo islamico, a causa dei frequenti attentati dei terroristi dell’Isis. Ma l’Islam non è solo questo, anzi il terrorismo non rappresenta in alcun modo il mondo islamico. Giancarlo Mazzuca, giornalista e scrittore, ci racconta il particolare rapporto che si creò tra l’Italia fascista e alcuni paesi musulmani. Giancarlo Mazzuca, Gianmarco Walch (Vallardi)

PAZZA IDEA

Parigi. Da una colazione di lavoro nasce un’appassionata storia d’amore fra un uomo e una donna. Non ci sono nomi. Entrambi quarantenni, subito si piacciono… ma sono entrambi sposati e hanno figli, perciò fanno un patto: non fare mai l’amore. È la storia di una “pazza idea” che inevitabilmente si trasforma in uno struggente tormento. Caroline Bongrand (Rizzoli)

QUASI NIENTE

LA GIOSTRA DEI CRICETI Questa “giostra” fa girare insieme qualche cosa di tragico e di comico e di noir, ma tutto pare alla fine diventare vera poesia. Questo è il modo straordinario di scrivere di Antonio Manzini, intrecciare le sue storie in un clima assolutamente avvincente tanto da costringerti a non poter perdere una sola pagina del libro che hai fra le mani. Antonio Manzini (Sellerio)

LA RAGAZZA DI PRIMA

Un filo sottile conduce il lettore in un crescendo di suggestioni, paranoie e tensioni scoprendo la storia della protagonista, una ragazza con un trauma alle spalle che si innamora di una casa e dell’uomo che l’ha progettata. J.P. Delaney (è uno pseudonimo dello scrittore) esplora la “strana e profondamente ossessiva” psicologia del minimalismo. Un thriller raffinato e avvincente. J.P. Delaney (Mondadori)

maggio 2017

Un’immersione totale nella cultura montanara, tra aneddoti, riflessioni e personaggi destinati a lasciare il segno. Un libro che attraverso storie, vite e dialoghi propone un’etica del vivere bene, con semplicità, senza mai cadere in alcun moralismo. Storie toccanti mai raccontate, pensieri sempre radicati in una cultura del fare e della concretezza ormai dimenticata.

Mauro Corona, Luigi Maieron (Chiarelettere)

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[ a genda italia ] tante manifestazioni collaterali, eventi, mostre, aperture straordinarie di musei e molto altro.

WEEKEND DI PRIMAVERA

Maggio, un mese da dedicare alle passeggiate all’aria aperta e certamente nella bell’Italia non c’è che l’imbarazzo della scelta delle mete per i nostri weekend. Abbiamo scelto per voi alcune fra le tante opportunità che ci offre il Bel Paese dove, dalle Alpi alla Sicilia, si intrecciano invidiabili bellezze naturali, eventi artistici, folkloristici e golose avventure enogastronomiche

A SPASSO CON LA STORIA (BZ) Apre a Bolzano il nuovo sentiero “Castelronda” che collega Bolzano alla cittadina di Terlano passando per i castelli di Roncolo, Rafenstein, Greifenstein, Helfenberg, Neuhaus. Un lungo sentiero di 15 km comodo e facile da percorrere da maggio a settembre, con una dettagliata segnaletica ricca di indicazioni delle tante cose da vedere nei castelli del percorso. Opere d’arte, affreschi, mura ricche di spalti antichi, storie di leggende legate ai personaggi del tempo e scorci naturali sulla bellissima Valle dell’Adige.

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450° - CREMONA PER MONTEVERDI Il 2017 è un anno speciale per la città di Cremona che festeggia i 450 anni della nascita del grande compositore del ‘500, Claudio Monteverdi, con un calendario ricco di concerti, mostre, convegni, eventi che coinvolgeranno da aprile a dicembre tutta la città. Un maggio ricco di appuntamenti del Festival dedicato al maestro cremonese, una delle rassegne di musica antica più importanti d’Italia. Grande rilievo anche per la crociera musicale lungo le terre amate da Monteverdi: Cremona, Mantova, Venezia che si svolgerà sul Po nei giorni 2 e 3 giugno.

L’INFIORATA DI NOTO (SR) Dal 19 al 21 Maggio 2017 si svolgerà per la 37a volta la straordinaria “infiorata” di Noto. 122 metri di lunghezza e 7 metri di larghezza che consentono di srotolare una coltre spettacolare di fiori lungo la via più barocca, elegante e sofisticata, di questa città siciliana. Anno dopo anno l’infiorata si è ispirata a temi sempre nuovi arricchendo di fascino tutti gli angoli di Noto con magiche composizioni floreali. A fare da cornice all’infiorata, Noto ha preparato

LA FATTORIA DI MAIANO (FI) A soli 2 km da Fiesole (10 da Firenze) si trova questa storica struttura circondata da un ampio giardino con una splendida vista sulle campagne toscane. Qui al ristorante “Lo Spaccio” potrete gustare tutte le specialità toscane; per un soggiorno indimenticabile suggeriamo una passeggiata notturna nel Parco Romantico della Regina. Resterete ammaliati dalla incredibile vista delle luci di Firenze e del brusio degli animali selvatici che popolano il parco e di quelli della Fattoria. Si parte al tramonto, si prosegue per la fattoria didattica e il giardino botanico. Per un weekend memorabile.

SAGRA DELLE FAVE E DEL PECORINO DI NEROLA (RM) 1 Maggio: a circa 55 km da Roma si tiene la sagra dedicata ai due alimenti tipici del primo maggio nel Lazio, fave e pecorino. Durante la sagra verranno proposti anche alcuni piatti tipici della zona, come la pasta alla sabinese. In caso di maltempo la manifestazione è rinviata all’8 maggio. maggio 2017




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