Milano 24orenews settembre 2014

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Anno 4 - Settembre 2014 • Periodico di Cultura e Società

ORTICOLARIO 2014

Le “visioni olfattive” AUGUSTO MAZZOLARI

Anche i bambini amano i profumi PORSCHE 911 CABRIO

Il vento nei capelli

GIORGIO ARMANI Il Re del “nero”



IL MOSTRO DELLA BAGNERA A cura di PAOLO MINOTTI

è stato un tempo in cui anche Milano aveva il suo “Jack lo squartatore”. Intorno alla metà dell’Ottocento infatti la più piccola via della città, in pieno centro, fu teatro degli eccidi di quello che viene considerato tra i primi “Serial Killer” della storia moderna, il “Mostro di Milano”. Antonio Boggia, era questo il suo nome, originario del Comasco, trasferitosi a Milano nel 1818 viveva in via Santa Marta e possedeva un piccolo laboratorio in via Bagnera. Una strada a forma di L tanto stretta da impedire il passaggio delle carrozze e pertanto soprannominata “La stretta Bagnera”. Considerato da chi lo conosceva un “bravo Cristiano timorato di Dio”, Boggia appariva un uomo per bene, amante del lusso e della bella vita: così conquistava la fiducia delle vittime prescelte, tutte con una buona disponibilità economica. Con la scusa di voler mostrare loro la sua collezione di pezzi di antiquariato, il carnefice portava le ignare prede per farle a pezzi nella cantina di via Bagnera (più o meno dove oggi si affacciano le uscite di sicurezza del cinema Eliseo

C’

multisala). Il primo omicida seriale scientificamente documentato in Italia (un primato di Milano alquanto inquietante) - 30 anni prima dei vicoli londinesi di Jack lo squartatore - terrorizzò la città per una decina di anni dal 1849 al 1861. Compì gli omicidi sempre con lo stesso modus operandi, uccidendo le persone a colpi di scure e occultandone i cadaveri, non prima di aver carpito loro la fiducia e averli derubati dei loro beni. Il tutto venne allo scoperto grazie alla denuncia del figlio dell’ultima vittima che, non avendo più notizie di sua madre, si era rivolto alla polizia. Fu perquisito il laboratorio e si scavò nella cantina, dove emersero gli agghiaccianti resti. Al Boggia furono imputati quattro omicidi e un tentato omicidio, più varie truffe. ll 28 novembre 1859 fu emessa la sentenza di morte. La storia finì con l’impiccagione del Mostro della Bagnera, in un prato tra Viale Bligny e Viale Beatrice d’Este. Era il 1861. Questa, probabilmente, fu l’ultima esecuzione di un civile a Milano. Il corpo fu sepolto, mentre la testa fu messa a disposizione dell’Ospedale Maggiore che la richiese perché potesse essere studiata da medici e scienziati. Di questo particolare reperto oggi si sono perse le tracce.


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Milano Periodico di Cultura e Società

Anno 4 - No. 7 Settembre 2014

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Don Antonio Mazzi: “il ragazzo irrequieto”

ARTE E CULTURA

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Settembre: i teatri Settembre alla Scala: Don Chisciotte Scala: la nuova stagione 2014/2015 Segantini. Il ritorno a Milano “Trame” in Triennale

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Settembre: le mostre

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Armani: collezioni uomo/donna A/I 2014-2015

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Porsche 911 Carrera Cabriolet

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Casa Klinger: estetica, arte e bellezza

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Un angolo di Parigi a Milano

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FASHION LUXURY & LUXURY A CASA DI…

Settembre: i concerti

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Le novità digitali

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Profumi e sapori di Costiera

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Durante e dopo le vacanze Tornare in forma dopo le vacanze La bellezza non ha età I rimedi dell’omeopatia: allergica al gatto Bloccare il dolore d’impulso

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Le risposte dell’esperto

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Passiflora L. ovvero il fiore della passione

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Quando Fido si annoia

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Viaggiando oltreconfine tra natura e relax

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Amare il Laos

HOME DESIGN EXPO CHE VERRÀ

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San Pellegrino: acqua ufficiale di Expo 2015

MILANO SI RACCONTA

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Orticolario: visioni olfattive Swimming Cup 2014 all’Aspria Harbour Club di Milano Gli “Angeli d’Italia” Nel regno dei Mazzolari Gli Amici della Lirica e le stelle di Candida Morvillo

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Scelti per voi

LIBRI

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24oreNews

SPETTACOLO

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HI TECH NEWS GOURMET COME STAI?

IL SESSUOLOGO L’ERBARIO MAGICO AMICI A 4 ZAMPE ANDATA E RITORNO VIAGGI NEL MONDO


In copertina: Giorgio Armani

Settembre Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Photo Editor Nick Zonna Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Roberto Bernorio Marika De Bonis Evelina Flachi Riccardo Lagorio Jaquelin Lendorf Polanco Paolo Mariconti Gloria Mauri Luca Medici Paolo Minotti Angela Minutillo Bertanza Sergio Noviello Monica Rota Alberto Zonna Media Partner

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SETTEMBRE… SI RIPARTE! Ecco il nuovo numero di Milano 24orenews. L’immagine sorridente di Giorgio Armani vi anticipa il piacevole “turbinio” dell’imminente settimana della Moda al femminile. Abbiamo fatto vacanze “ridotte” per potervi subito offrire, al vostro ritorno, pagine ancora più ricche di notizie, di curiosità, di incontri con personaggi che segnano la vita della nostra città e spesso anche del nostro Paese. Abbiamo incontrato Don Antonio Mazzi, nella sua comunità “Exodus” al Parco Lambro: l’irrequieto prete, oggi ottantenne, ci ha raccontato tanti aneddoti della sua vita che siamo sicuri troverete interessanti. Siamo stati a casa del Dott. Marco Klinger e di sua moglie Ita, due personaggi straordinari che ci hanno aperto le porte dell’accogliente residenza milanese che rispecchia perfettamente la loro personalità, ma soprattutto il loro amore per la vita. Siamo andati a scoprire l’Arte della profumeria dall’uomo che da tantissimi anni profuma Milano, Augusto Mazzolari, che abbiamo incontrato nella sua splendida “casa dei profumi” in Piazza San Babila. E poi troverete come sempre la vostra preferita tra le rubriche di salute e benessere - estetica e fitness, alimentazione, omeopatia, natura, sessuologia - per concludere con i viaggi alla scoperta di nuovi mondi, nuove sensazioni ed emozioni. Dal 23 settembre ritornano anche gli incontri di “Riflessioni sul futuro” 2014. L’appuntamento è nella Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera, grandi nomi a confronto come sempre con i giovani, sul tema dal titolo “Di cultura si vive!?”. Insomma Milano è pronta a ripartire a pieno ritmo, e voi? Carlo Kauffmann 24oreNews

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Milano

INCONTRA…

RIFLESSIONI

www.milanoincontra.it

SUL FUTURO R

iprende, dopo la pausa estiva, la seconda parte del ciclo “Riflessioni sul Futuro 2014”, iniziativa organizzata per il secondo anno da Milano 24orenews in collaborazione con Bayer Italia e la partecipazione di importanti università milanesi come il Politecnico di Milano, l’Università Bicocca e l’Università Statale (che quest’anno celebra i suoi 90 anni di vita) e con il patrocinio del Comune di Milano. Come nella prima edizione, a far da moderatori degli incontri ed avviare le “riflessioni sul futuro” sono giovani studenti, delle scuole superiori, che oggi più che mai sono alla ricerca di risposte concrete e prospettive future rassicuranti. Dopo aver affrontato i temi del Design, il Lavoro e la Sostenibilità, che hanno visto al tavolo dei relatori notevoli personaggi come Elio Fiorucci, Paola Marella, Arturo Dell’Acqua Bellavitis e lo chef Davide Oldani, per citarne solo alcuni, gli incontri riprenderanno ogni mese a partire dal 23 settembre (presso la Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera) sempre su temi di grande attualità, e vedranno avvicendarsi altri illustri personaggi del mondo imprenditoriale, della Cultura, dell’Arte, della Scienza, dello Spettacolo. Un particolare ringraziamento a Bayer, al Comune di Milano e a tutte le aziende che continuano a credere in questa iniziativa e a sostenerla. Tutti gli incontri, aperti al pubblico, si svolgeranno dalle 18 alle 19:30 con il seguente calendario: 23 settembre 21 ottobre 26 novembre 11 dicembre

“Di Cultura si vive?!” “Comunicare: ieri, oggi, domani” “La Ricerca. Saremo più sani e più belli?” “Expo 2015: il Mondo a tavola”

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IL PERSONAGGIO

DON ANTONIO MAZZI

“IL RAGAZZO IRREQUIETO”

Don Mazzi è il personaggio di questo mese. In tanti lo abbiamo conosciuto grazie alle sue molteplici apparizioni in TV, ma per i nostri lettori abbiamo voluto incontrarlo da vicino, proprio nella sua “casa” nel Parco Lambro Intervista a cura di CARLO KAUFFMANN

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er un’ora ci ha raccontato con semplicità ma grande passione i fatti che hanno segnato la sua vita e indirizzato le sue scelte. La morte del padre, l’infanzia estremamente dura, le difficoltà scolastiche, le vicende tragiche dell’Italia, dall’alluvione del Po alla contestazione, alla lotta alla droga, e gli incontri che hanno cambiato la sua a vita. A 84 anni non ha perso la voglia di “cambiare” ancora questa società e ci ha indicato le sue tre priorità: famiglia, carcere minorile, scuola media.

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Don Mazzi, un “ragazzo” un po’ irrequieto? Molto irrequieto, direi borderline… mia madre, veneta, mi chiamava “bastardo”! Ho perso mio padre da piccolo: eravamo due fratelli, un solo letto per dormire, nonostante mia madre si spezzasse la schiena per lavorare abbiamo patito la fame vera e io, guardando come stavano i nostri cugini che avevano tutto, ho capito che in questa vita vi era qualche cosa di profondamente ingiusto. A scuola ero molto irrequieto ma la maestra capiva il mio stato d’animo e spesso quando mi puniva, mettendomi dietro la lavagna, era per darmi un panino di nascosto. Ci racconta il suo incontro con il Po? Un evento catastrofico, l’alluvione del Po, ha cambiato la mia vita. Erano gli anni ‘50 - ‘60 e il Vescovo di Ferrara chiese aiuto a Don Calabria perché aprisse lì una casa di prima accoglienza per i bambini rimasti soli. Don Calabria mi mandò sul Po e io compresi subito l’entità di quella tragedia e, credetemi, “l’urlo dell’acqua è spaventoso e incute paura molto più del fuoco”. Mi sono trovato con 200 ragazzini che in un attimo avevano perso tutto. Ho detto al Vescovo di Ferrara “voglio fare il prete ma non in parrocchia, voglio stare con chi ha bisogno”… e così è stato. Cominciò una nuova vita… Sì. Sono andato a Primavalle, a Roma, e lì ho vissuto il ‘68 proprio come un prete di frontiera. Nel ‘69 mi hanno chiesto di tornare a Verona per occuparmi di ragazzi affetti da disabilità che allora venivano internati nei manicomi. Ho iniziato a lavorare con Basaglia, con Vittorino Andreoli, per organizzare “piccole comunità” che consentissero una vita più umana a questi disperati. Poi sono arrivato a Milano e qui mi sono fermato, anche perché stava arrivando il “ciclone droga”. Era un gran salto passare dalla disabilità alla droga, voleva dire affrontare mafia, morte, ma bastardo come sono volevo combattere, andare contro il parere di tutti. Con la creazione di un “piccolo esercito” abbiamo illuminato e controllato il parco, e attuato una 10

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grande operazione “pulizia” dove in un giorno raccogliemmo 7 pullman di tossici, molti ancora con le siringhe infilate addosso. Lì è nata la prima “Carovana Exodus”, era il 25 marzo 1984, trent’anni fa! Exodus segnava quindi l’inizio della sua lotta alla droga… Non solo alla tossicodipendenza, perché per arrivarci c’è una serie di cause da capire ed affrontare, il disagio, lo spaccio, la galera, la bulimia, l’anoressia. Ho sempre voluto piccole comunità senza cancelli da chiudere, qui possono venire a dormire, a mangiare, a studiare, a lavorare. Vi dormono non più di 25 ospiti, molti per misure alternative al carcere. Quindi potrebbero scappare? Qui scappano pochissimo, bisogna insegnare che l’unica alternativa per ognuno di questi ragazzi è “imparare l’uso corretto della libertà”. Scappano? Forse, ma poi tornano. Quando vengono a chiedere di entrare, c’è una sorta di selezione? Sì, certo ma al di là dello psicologo in camice bianco, preferisco mangiare con loro e capirne i problemi…

EXODUS: LA RINASCITA DEL PARCO LAMBRO Crediamo di conoscere a fondo il nostro territorio, mentre il paesaggio che ci circonda è uno scrigno ricco di tesori a volte a noi sconosciuti, troppo spesso per pigrizia. È il caso del Parco Lambro, uno dei più grandi della città di Milano. È stato creato a est della città negli anni ‘40 - su progetto di Enrico Casiraghi - come polmone verde sul modello del tipico paesaggio lombardo: dalla collina con le valli e due piccoli laghi, alla pianura intersecata dal fiume e da innumerevoli rogge immissarie ed emissarie; boschi di querce e carpini bianchi, salici lungo le sponde, cascine con prati irrigui e arativi. Purtroppo del parco originale non rimane molto. Durante la guerra molti alberi furono tagliati (per ricavarne legna da ardere) e ripiantati in seguito con una piantumazione non selettiva. Inoltre, a causa del noto inquinamento chimico del fiume, dagli anni ‘70 in poi, i caratteristici laghetti alimentati dalla fitta rete di rogge sono stati prosciugati da anni. A tutto ciò si sommarono gli effetti dell’incuria e dell’abbandono e persino della compromissione dell’ordine pubblico, con prostituzione, spaccio e consumo di droga. Oggi la situazione è cambiata dal punto di vista ambientale, da quello sociale a quello della manutenzione del patrimonio arboreo e delle strutture, grazie all’arrivo nel parco della Comunità Exodus fondata da Don Antonio Mazzi per il recupero dei tossicodipendenti. La storia di questi venticinque anni è raccontata in diversi libri di Don Mazzi: dalle siringhe infilzate nei tronchi di un ferito Parco Lambro degli anni ‘80 alla rinascita e riconquista di questo polmone verde, al recupero della “Capanna dello zio Tom” per farne un centro ricreativo per i giovani. Tutto grazie proprio all’impegno di Exodus. Sede della Fondazione è la Cascina Mulino Torrette in via Marotta, nell’area nord-est del parco, che è stata completamente ristrutturata e di cui esistono ancora le due ruote a pale e le macine del mulino.


IL PERSONAGGIO

Qui c’è Don Mazzi e ma nelle altre 40 strutture che succede? Ci sono tre responsabili per ogni struttura più sette o otto volontari e specialisti, ma non c’è alcun segno di riconoscimento, mangiano tutti insieme, quello che ha ammazzato e lo specialista o il volontario. Don Mazzi e la TV, un rapporto “delicato”? Certo mi ha fatto bene e male, ma gente come noi non può non comunicare pur sapendo che si può anche essere non capiti. Sapevo che mi sarei messo in una situazione delicata, perché non volevo uno spazio nella tv dei preti, volevo la televisione dei laici. Ho avuto uno spazio in un programma di grande ascolto come “Domenica In” in compagnia di Mara Venier. Ho avuto milioni di spettatori e una infinità di critiche. Io non sono un prete da tavole rotonde che poi, come dico sempre, non servono a contrastare i drammi come quelli che affrontiamo tutti i giorni. Io preferisco girare per il Parco Lambro a “raccattare” qualche disgraziato o andare alla Stazione Centrale a parlare con le prostitute per sapere e capire perché lo fanno. Uno dei suoi libri s’intitola “È severamente proibito fare figli”… ma come! Voi dovete capire che io sono veronese, e un proverbio dice “Veronesi tutti matti”. Ho un ampio ramo di pazzia e mi godo la provocazione: mi interessano poco i ragionamenti perché le provocazioni arrivano prima. Avevo già scritto un libro “Pinocchio e i suoi fratelli”, poi “Come rovinare un figlio in dieci mosse” e adesso “È severamente proibito fare figli”: una grande provocazione, perché dove non ci sono figli non c’è speranza. Ma cosa dice ai genitori di oggi Dico che occorre una grande riflessione sull’essere genitori oggi, soprattutto essere padri oggi: questi devono capire che prima di essere imprenditori, dirigenti, sono padri. Abbiamo lasciato l’educare solo alle madri. Adesso è urgente cancellare certi luoghi comuni, oggi che anche le madri lavorano. Occorre che scriva un

nuovo libro dal titolo “È urgente uccidere le madri”. Perché siamo tutti figli delle madri e per la madre un figlio non matura mai, noi abbiamo invece eliminato i padri e, dove non c’è un padre, non c’è futuro. Il padre tira fuori il figlio dalla “pancia della casa”. E riguardo ai giovani? I giovani oggi hanno infinite possibilità, ma prima facciamoli diventare grandi. Devono impegnarsi, se fanno i pizzaioli per tre mesi non succede niente, non possono uscire dalla scuola e pensare di fare subito i banchieri, devono capire che cosa vuol dire portarsi a casa 2-3 euro faticando, non si può lasciargli credere che sono su una “strada asfaltata” perché prima o poi trovano un incidente e sono finiti… si sparano. Don Mazzi, ci dice cosa vorrebbe realizzare ancora? Tre cose. Una famiglia diversa, dove educhino padri e madri. Abolire i carceri minorili, i ragazzi che sbagliano devono pagare ma non in galera, dove solo peggiorano. Rifare la scuola media inferiore. Cinquant’anni fa eravamo bambini fino a 14 anni: oggi da 10 a 14 anni esplode la prima adolescenza, è l’età più delicata e gli insegnanti non sono preparati a questo. E del nostro Papa cosa pensa? Straordinario! Viene dalla grande scuola dei gesuiti ed è riuscito a semplificare le cose più difficili. Quando dice alle suore “non fate le zitelle” è fantastico, l’altro Papa chissà quale giro di parole avrebbe fatto! Papa Francesco non ha niente da perdere, i gesti che fa non sono mai casuali, se apre una porta trova gente dovunque, mangia e dorme con gli altri… È lì che c’è il gesuita. Gli altri possono dire quel che vogliono. Grazie, Don Mazzi la lasciamo ai suoi impegni, con la speranza di poter accompagnare i nostri giovani verso un futuro davvero migliore. 24oreNews

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CARTELLONE TEATRI SETTEMBRE

TEATRO CARCANO COPPIA APERTA, QUASI SPALANCATA di Dario Fo e Franca Rame Dal 22 al 27 settembre 2014 La storia grottesca di due coniugi alle prese con un matrimonio che sta andando allo sfascio e che decidono di sperimentare la formula della “coppia aperta” per risolvere i problemi della loro relazione. Ma la “coppia aperta” in realtà è un’invenzione del marito per giustificare le sue infedeltà di immaturo, vanaglorioso Don Giovanni. Infatti, fino a che di questa libertà ne fruisce il maschio va tutto bene, ma cosa succede quando anche la donna, superate le iniziali ritrosie, decide di prendersi la sua parte di libertà trovandosi un altro, bello, intelligente, docente universitario, ricercatore nucleare, innamorato di lei? Non può mancare il classico colpo di scena … La divertente commedia è una sorta di vaudeville sulla liberalizzazione della vita coniugale degno del miglior Feydeau, al quale l’ironia surreale di Fo sembra ispirarsi. TEATRO FRANCO PARENTI IO, NESSUNO E POLIFEMO Dal 24 al 30 settembre 2014 Inaugura con la prima mondiale della drammaturga e regista palermitana Emma Dante, la 67a edizione del Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico. Il progetto, che narra lo sbarco di Odisseo nella terra degli spaventosi Ciclopi, si rivela l’occasione di uno “spiazzante” incontro con Polifemo. Che, se in un primo momento atterrisce, lentamente si

lascia andare mostrandosi ironico e loquace, un essere pacifico di cui, come dice lui stesso: “le pecore, i montoni, i capretti non s’hanno mai appauràto ‘i me”. Un Polifemo che col tempo, nella solitudine, è diventato pietra, un tutt’uno con la roccia; un’enorme montagna apparentemente senza cuore, ma che intenerisce con i suoi racconti. TEATRO MARTINITT ATLETICO MINACCIA FOOTBALL CLUB Dal 25 settembre al 12 ottobre 2014 Vanni Cascione ha un’unica fede: il calcio. E un unico Dio: Josè Mourinho. Dopo anni ad allenare squadre sgangherate della provincia campana, arriva la grande occasione: guidare l’Atletico Minaccia Football Club! L’impresa non si preannuncia delle più semplici... Se poi si aggiunge addirittura la camorra... TIEFFE TEATRO MENOTTI MILANOIR MILANUIT valigie e canzoni Dal 26 al 28 settembre 2014 Uno spettacolo/racconto che narra la Milano della mala e raccoglie i personaggi in “bianco e nero” che l’hanno vissuta. Scritto e interpretato da Piero Colaprico, giornalista e scrittore di appassionanti gialli, lo spettacolo, in equilibrio tra romanticismo, ricostruzione storica e passione politica, rivela l’epopea di una città che rinasce dopo la guerra. Le bische, le osterie e la nebbia, i gangster gentiluomini e la mafia, ma anche aneddoti, canzoni

e leggende di una Milano che non c’è più. TEATRO NUOVO GHOSTBUSTERS LIVE Dal 28 al 30 settembre 2014 In occasione del trentesimo anniversario dall’uscita nelle sale americane del film originale, Live Theatre porta in scena il musical inedito, uno spettacolo interamente recitato, cantato e suonato dal vivo. Un cast di oltre venti elementi tra attori musicisti e ballerini, armati di zaini protonici, trappole e rilevatori di energia psicocinetica, ci riporteranno nella New York infestata da presenze ectoplasmatiche, per raccontare con fedele precisione la storia degli acchiappafantasmi.

INDIRIZZI TEATRO CARCANO Corso di Porta Romana 63 Orari: lun-sab 20:30 TEATRO FRANCO PARENTI Via Pier Lombardo, 14 Orari: mar-sab 21:00, dom 16:00 TEATRO MARTINITT via Pitteri, 58 Orari: gio-sab 21:00, dom 18:00 TIEFFE TEATRO MENOTTI Via Ciro Menotti, 11 Orari: mar, sab 21:00; dom 16:00 TEATRO NUOVO Piazza San Babila, 1 Orari: dom-mar 21:00

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Settembre alla Scala

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DON

CHISCIOTTE

ome nel caso de “Lo Schiaccianoci”, il famoso ballerino e coreografo Rudolf Nureyev ha reinterpretato e dato nuova vita a questa opera. Pur ispirandosi alla tradizione russo-sovietica ne ha modificato considerevolmente la coreografia, cambiando in parte l’argomento e la messinscena, ripristinando fra l’altro il prologo nella magione di Don Chisciotte. Le prime modifiche nella versione in scena al Bolshoi e per l’Opera di Vienna ottennero un successo clamoroso, e la versione “autentica” delle intenzioni di Nureyev è certamente costituita dal film girato con l’Australian Ballet, film che ha contribuito a far conoscere il balletto. Alla Scala il suo Don Chisciotte arriva nel 1980. Sulla musica immediata di Minkus, le avventure di Don Chisciotte e del fido scudiero Sancho Panza si incrociano, o meglio fanno da pretesto per

una storia d’amore e per una serata di scoppiettante danza. Fra fughe, inganni e travestimenti, la giovane Kitri e il barbiere Basilio coroneranno il loro sogno; Don Chisciotte lotterà con i mulini a vento e danzerà con la sua Dulcinea nel sogno di un giardino incantato. C’è il respiro di un’opera buffa, di una pièce della Commedia dell’Arte in questo balletto senza pensieri, tra folklore spagnolo, danze di gitani e il candore sospeso del regno delle Driadi. Scintillante e pieno di temperamento, Don Chisciotte richiede superba tecnica, nelle variazioni e soprattutto nel gran pas de deux finale che celebra il trionfo dell’amore: una vera prova di bravura per ogni étoile.

DON CHISCIOTTE: APPUNTAMENTI

3 Settembre: 17, 18, 19, 20, 22, 23, 24, 25, 26, 27 - ore 20:00

ALTRI APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE 3

5 - ore 20:00

3 8 - ore 20:00 3 11 - ore 18:00 3 14 - ore 20:00 3 28 - ore 20:00 3 29, 30 ore 20:00 14

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Budapest Festival Orchestra Concerto di inaugurazione “Festival MITO SettembreMusica” VIII edizione Maria Agresta (soprano) Prima delle prime - Don Chisciotte di Rudolf Nureyev Francesca Pedroni: “Nureyev e il fuoco della danza” Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Bryn Terfel (Basso-Baritono) Orchestra e Coro del Teatro alla Scala


ARTE E CULTURA

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arà una maxi stagione, il Teatro alla Scala resterà infatti aperto tutto l’anno in occasione di Expo 2015. Il programma della nuova stagione, risultato della collaborazione tra Stéphane Lissner e il nuovo sovrintendente Alexander Pereira, si comporrà di 24 spettacoli, 17 di opera e 7 di balletto, oltre a concerti, un Festival delle orchestre internazionali ed uno spettacolo per i bambini. Il cartellone 2014-2015 sarà inaugurato il 7 dicembre con il “Fidelio” di Beethoven, opera d’addio di Daniel Barenboim nella veste di Direttore Musicale, mentre la “Turandot” diretta da Riccardo Chailly - Direttore Principale della Scala dal 1° gennaio 2015 - sarà l’opera inaugurale dell’Expo 2015, l’1 maggio. Chailly, che assumerà l’incarico di Direttore Musicale dal 2017, dirigerà il Requiem di Verdi in ottobre, inaugurando in tal modo una nuova tradizione che prevede l’esecuzione del Requiem ogni anno in questo mese. Daniel Barenboim interpreterà anche le Sonate di Schubert durante il ciclo dedicato al compositore austriaco e dirigerà la Nona Sinfonia di Gustav Mahler. Per l’arte del balletto, oltre ai grandi classici in repertorio, vedremo un nuovo Schiaccianoci con la coreografia di Nacho Duato e una nuova Bella addormentata nel bosco di Cajkovskij, con la coreografia di Alexei Ratmansky. Nei sei mesi di Expo, dal primo maggio al 31 ottobre 2015, il tempio del Piermarini sarà aperto ogni sera per offrire spettacoli ai 20 milioni di visitatori attesi in città: si tratta di una sorta di “best of” che includerà le più importanti produzioni realizzate dal Teatro nel corso degli ultimi dieci anni, con un occhio di riguardo a Giuseppe Verdi. Spazio anche a nuove produzioni come “Lucio Silla” di Wolfgang Amadeus Mozart, “Die soldaten” di Bernd Alois Zimmermann, “L’Aida” di Giuseppe Verdi e “L’incoronazione di Poppea” di Claudio Monteverdi. E poi, “Il barbiere di Siviglia” e “Otello” (mancava dalla Scala dal 1870) di Rossini), “L’elisir d’amore” di Donizetti, la Boheme di Puccini (con regia di Franco Zeffirelli). La Scala dedicherà particolare attenzione alle Opere per bambini, con un programma che prevede la rappresentazione di opere famose rivisitate per il pubblico dei piccoli: per la prossima stagione sarà “La Cenerentola” di Rossini. Inoltre, a partire dal 2015 verrà introdotto il programma ‘La Scala Aperta’: 20 spettacoli di Opera e Ballo scelti tra quelli in calendario saranno venduti a metà prezzo, il mese precedente rispetto alla rappresentazione, per avvicinare al teatro coloro che, per condizionamenti anche economici, non hanno mai avuto la possibilità di farlo.

LA NUOVA STAGIONE 2014/2015

Alexander Pereira

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ARTE E CULTURA Primavera sulle Alpi (Raffigurazione della Primavera), 1897; olio su tela, 116 x 227 cm Collezione privata

SEGANTINI. IL RITORNO A MILANO Palazzo Reale celebra la milanesità dell’artista trentino

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rtista di straordinaria notorietà in vita, dimenticato e poi riscoperto dalla critica nostrana e internazionale in varie fasi del ‘900, Giovanni Segantini è il protagonista della grande mostra antologica che Milano ospiterà a Palazzo Reale dal 18 settembre al 18 gennaio 2015, prodotta da Comune di Milano - Cultura, Palazzo Reale, Skira editore e Fondazione Antonio Mazzotta. È curata da AnniePaule Quinsac, autrice del catalogo ragionato, maggior esperta di Segantini, a cui ha dedicato quasi mezzo secolo di studi e otto mostre in tutto il mondo, in collaborazione con Diana Segantini, che del bisnonno si occupa con entusiasmo da alcuni anni. La mostra presenta per la prima volta a Milano 120 opere da importanti musei e collezioni private europee e statunitensi, divise in otto sezioni, ciascuna dedicata ad un aspetto dell’arte di Segantini e rappresentata da alcuni dei maggiori capolavori del grande artista, di cui molti mai esposti in Italia o esposti oltre un secolo fa. Scopo della rassegna è offrire al grande pubblico e agli studiosi la panoramica più completa dell’opera del pittore trentino e farlo così scoprire, o riscoprire, nella sua straordinaria

arte. Si potrà ammirare l’intero arco della produzione di Segantini, a partire dalla sua patria d’adozione, ovvero Milano, fino alla ribalta internazionale delle grandi mostre. Il ritorno a Milano non può prescindere dalla partecipazione delle due più importanti istituzioni che custodiscono le sue opere, la Civica Galleria d’Arte Moderna di Milano ed il Museo Segantini di Saint Moritz. Segantini, uno dei più grandi artisti europei a cavallo tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, ebbe in Milano una vera e propria patria dello spirito, la città di riferimento nella breve e intensa vita dell’artista che, nato ad Arco di Trento nel 1858, muore quarantunenne nel 1899 in Engadina, lontano dall’Italia a cui aveva chiesto per anni, senza successo, il passaporto. La mostra parte dalla celebrazione della sua milanesità: proprio questa sua cittadinanza culturale e spirituale non può che presentarlo come la metafora vivente di una situazione esistenziale di confine tra le eredità e le tradizioni della grande pianura e quelle più segrete e meno conosciute della macroregione alpina. La retrospettiva di Segantini si presenta come uno straordinario preludio all’Esposizione Universale milanese del 2015.

Dopo il temporale, 1883-1884 olio su tela, 180 x 123 cm Collezione privata Ritratto della Signora Torelli, 1885-1886 olio su tela, 99 x 73 x 2 cm Collezione privata


ARTE E CULTURA

Sopra: Andrea Sala, Untitled, 2008 - rame - 191 elementi Dimensione dell’installazione: 135 x 250 cm circa MAXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, Roma Fotografia di Giorgio Benni. Courtesy Federica Schiavo Gallery, Roma; a destra dall’alto: Marisa Merz, Senza Titolo, 1993 - filo di rame, struttura in ferro, argilla cruda - Collezione dell’artista Fotografia di Paolo Pellion, Courtesy Fondazione Merz; Fausto Melotti, Monumento al nulla, 1972 - rame, inox Fondazione Fausto Melotti

“TRAME”… IN TRIENNALE

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l rame è l’interprete principale della originalissima mostra “TRAME - Le forme del rame tra arte contemporanea, design, tecnologia e architettura”, che si terrà presso gli spazi della Triennale dal 16 settembre al 9 novembre 2014. Si tratta del primo evento espositivo che presenta questo materiale in una luce del tutto nuova grazie ad un approccio trasversale. Il titolo, TRAME, richiama infatti un percorso attraverso opere d’arte, oggetti di design e d’architettura, applicazioni tecnico-scientifiche, ove il rame è il filo con18

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duttore che accomuna autori, provenienti da esperienze diverse, che di questo materiale hanno sfruttato le qualità formali, strutturali e plastiche in modo fortemente innovativo. Nella sezione dedicata all’arte contemporanea, circa una trentina di opere segnalano momenti culturali significativi come l'Arte Povera e la Minimal art: ritroviamo artisti come Lucio Fontana, Fausto Melotti, Roni Horn, Cristina Iglesias, Damián Ortega, fino ad arrivare alle ultime generazioni come Andrea Sala, Alicja Kwade, Danh Vo. Nell’ambito del de-

sign il rame ha riscosso un interesse crescente, con risultati sorprendenti e spesso inconsueti. Personalità come Gae Aulenti, Ron Arad, Luigi Caccia Dominioni, Tom Dixon, Gio Ponti/Paolo De Poli, Tobia Scarpa, Oskar Zieta, Giorgio Vigna, si sono cimentate nella progettazione di oggetti d’uso comune attirate dalla lucentezza del rame, ma anche dai suoi processi ossidativi e dalla sua evoluzione tecnologica. In mostra sarà presente una selezione di oltre 100 oggetti - prestati da musei e gallerie europee - a cui saranno affiancati alcuni

capi disegnati dagli stilisti Romeo Gigli e Prada che hanno sperimentato in modo avanguardistico le proprietà del rame. Nella sezione dedicata all’architettura, più ristretta ma ugualmente significativa, sono esposti alcuni modellini di progetti di architetti come Herzog & de Meuron, Renzo Piano, Aldo Rossi, Steven Holl Architects e James Stirling. Il percorso espositivo consente anche di vedere le infinite utilizzazioni del rame nella tecnologia, nei componenti elettronici, nell’informatica, nella medicina, nei trasporti, e nel mondo dell’energia.



CARTELLONE MOSTRE SETTEMBRE TRIENNALE DESIGN MUSEUM TRAME Le forme del rame tra arte contemporanea, design, tecnologia e architettura Il tema della mostra è il rame, declinato nelle sue molteplici forme e applicazioni nell’arte contemporanea, nel design, nell’architettura e nella tecnologia. Il titolo dell’esposizione, TRAME, richiama, infatti, un percorso attraverso opere d’arte, oggetti di design e d’architettura, applicazioni tecnico – scientifiche, documentazione fotografica e video ove il rame è il filo conduttore che accomuna autori, provenienti da esperienze diverse, che di questo materiale hanno sfruttato le qualità formali, strutturali e plastiche in modo fortemente innovativo. Tra gli autori: Lucio Fontana, Fausto Melotti, Gio Ponti, Tobia Scarpa e Renzo Piano. Dal 16 settembre al 9 novembre PALAZZO REALE Marc Chagall Una Retrospettiva 1908-1985 La più grande retrospettiva mai dedicata in Italia a Marc Chagall. Oltre 220 opere, prevalentemente dipinti, guideranno i visitatori da Le petit salon (1908), suo primo quadro, fino alle ultime monumentali opere degli anni ‘80. Il percorso espositivo accosterà spesso per la prima volta opere ancora nelle collezioni degli eredi e talvolta inedite a capolavori provenienti dai maggiori Musei del mondo. Il tema dell’esposizione è centrato su una nuova interpretazione del linguaggio di Chagall, la cui vena poetica si è andata costruendo nel corso del ‘900 attraverso la commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee: dall’ originaria cultura ebraica a quella russa, fino all’incontro con la pittura 20

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francese delle avanguardie. La mostra si articolerà in sezioni: le prime opere realizzate in Russia, il primo soggiorno francese e il successivo rientro in Russia fino al 1921, il secondo periodo del suo esilio, prima in Francia e poi, negli anni ‘40, in America. Con il rientro in Francia e la scelta definitiva di stabilirsi in Costa Azzurra Chagall ritroverà il suo linguaggio poetico più disteso, rasserenato dai colori e dall’atmosfera del Midi. Dal 17 settembre 2014 al 18 gennaio 2015 Giovanni Segantini La mostra presenta per la prima volta a Milano 120 opere del grande artista trentino protagonista dell’arte di fine ‘800, provenienti da importanti musei e collezioni private europee e statunitensi, divise in otto sezioni, ciascuna dedicata ad un aspetto dell’arte di Segantini e rappresentata da alcuni dei maggiori capolavori del grande artista, di cui molti mai esposti in Italia o esposti oltre un secolo fa. Scopo della rassegna è offrire al grande pubblico e agli studiosi la panoramica più completa dell’opera di Segantini e farlo così scoprire, o riscoprire, nella sua straordinaria arte. Dal 18 settembre 2014 al 18 gennaio 2015 PALAZZO DELLA RAGIONE Genesi Gli scatti in bianco e nero di Sebastião Salgado a Palazzo della Ragione. Dopo aver incantato Venezia e Roma, ora Genesi affascina Milano. L’ultimo progetto del fotografo brasiliano Sebastião Salgado è in esposizione a Palazzo della Ragione: oltre duecento scatti in bianco e nero realizzati dall’autore nel suo viaggio

per i cinque continenti. Emozione e raffinatezza nelle immagini in mostra, che ritraggono il Pianeta esaltandone le bellezze non ancora intaccate dall’intervento dell’uomo occidentale. Fino al 2 novembre 2014 FABBRICA DEL VAPORE The Pink Floyd Exhibition La rock band britannica in una mostra che si preannuncia spettacolare alla Fabbrica del Vapore. Immergersi nella musica e nell’arte dei Pink Floyd, dentro uno spazio espositivo di 2500 mq allestito per rendere l’esperienza del tutto coinvolgente. È The Pink Floyd Exhibition - Their Mortal Remains, l’ambizioso progetto espositivo pensato, commissionato e diretto dai membri della rock band britannica: David Gilmour, Roger Waters e Nick Mason insieme alla famiglia di Richard Wright. Alla Fabbrica del Vapore il percorso inizia con il periodo psichedelico dei primi anni, per continuare attraverso immagini popolate dalle rappresentazioni iconiche del gruppo e con le musiche dei concept album degli anni Settanta e oltre. All’allestimento hanno lavorato i componenti dello studio Stufish, i designer dei palchi dei leggendari concerti della band inglese. Dal 19 settembre 2014 al 18 gennaio 2015 CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE PINACOTECA AMBROSIANA Codice Atlantico Sarà visitabile fino al 2 dicembre 2015 la prima mostra tematica sul Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, organizzata dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana e dalla Fondazione Cardinale Federico Borromeo in collaborazio-

ne con il Comune di Milano ed Expo 2015. Sono esposti i fogli della grande opera del Maestro, ovvero 1750 disegni e 100 pagine manoscritte su 1119 fogli raccolti in 12 volumi, che rappresentano la più ampia raccolta di disegni e scritti del genio toscano. Fino al 2 dicembre 2015 GALLERIA VITTORIO EMANUELE II Sale del Re Leonardo3 Il Mondo di Leonardo La più importante mostra interattiva e multidisciplinare dedicata a Leonardo e alle sue macchine ingegnose. La mostra presenta il frutto delle ricerche degli ultimi dieci anni di Mario Taddei ed Edoardo Zanon, e intende porre i riflettori proprio sul lavoro di Leonardo come “ingegnere”, oltre che “artista”, facendo comprendere i suoi scritti, i suoi progetti e gli studi per le macchine, le sue metodologie. Fiore all’occhiello dell’iniziativa è la possibilità di esperienze interattive in 3D per il pubblico di tutte le età. Tra queste le anteprime del Codice Atlantico in edizione completa, con oltre 1100 fogli consultabili digitalmente, la costruzione della Macchina Volante di Milano, della torre più alta del mondo prevista al Castello Sforzesco e la possibilità di dipingere l’Ultima Cena. Fino al 31 ottobre 2015


TRIENNALE DESIGN MUSEUM Viale Emilio Alemagna, 6 Orari: mar-dom: 10:30-20:30; gio: 10:30-23:00 PALAZZO REALE Piazza del Duomo, 12 Orari: lun: 14:30-19:30; mar, mer, ven e dom: 09:30-19:30; gio-sab: 09:30-22:30 PALAZZO DELLA RAGIONE Piazza dei Mercanti, 1 Orari: mar-dom: 10:30-20:30; gio: 10:30-23:00 FABBRICA DEL VAPORE Via Giulio Cesare Procaccini, 4 Orari: mar-mer: 10:00-21:00; gio-dom 10:00-24:00 CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE Piazza Santa Maria delle Grazie, 1 Orari: lun: 9:30–13:00/14:00-18:00; mar-dom: 8:30–19:00. PINACOTECA AMBROSIANA Piazza Pio XI, 2 Orari: mar-dom: 10:00-18:00 GALLERIA VITTORIO EMANUELE II Sale del Re Piazza della Scala Orari: lun-dom: 10:00-23:00 24oreNews

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COLLEZIONI UOMO/DONNA AUTUNNO INVERNO 2014-15

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A cura di NICK ZONNA 22

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Un trionfo di flanella e di tonalità grigie, verde lime e gialli per la donna Giorgio Armani del prossimo inverno. Una donna elegante e chic che veste completi classici da sempre cari alla maison, dove il nero non è il solo grande protagonista. Re Giorgio propone nuove proporzioni, pantaloni dalla linea asciutta, modelli alla caviglia con pieghe, giacche arrotondate e tagli confortevoli e inediti, dati anche dalla trasformazione dei materiali. Coordinati dal sapore maschile, cappotti e abiti da sera svelano piccoli accenni di lime, che sottolineano le forme e la leggiadria dei vestiti Giorgio Armani. Per Lui Armani propone ancora una volta una linea di abbigliamento raffinata ma dal forte fascino contemporaneo. Rivisita cardigan, maglioncini e giacche, combinandoli con pantaloni morbidi in tessuto pregiato e gilet doppiopetto, che disegnano la silhouette maschile. La palette di colori è la tradizionale gamma di colori maschili, nero, grigio, blu, trattati in modo che l’effetto sia come flanellato. Riservati a capi d’abbigliamento che lo permettono, senza dover ricorrere a forzature, come i pullover, le camicie, gilet e i pantaloni, sono i colori di sapore indiano délavé come burgundi, verdi giada, mauve.

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LUXURY & LUXURY Sogno nel cassetto per molti appassionati di motori, sogno irraggiungibile per tanti altri e oggetto di culto fra le sportive aperte... www.

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Matthias Muller

PORSCHE 911 CARRERA CABRIOLET L’ebbrezza del “vento tra i capelli”! A cura di LUCA MEDICI*

arà per il suo design unico, per le sue linee sinuose o semplicemente perché è una Porsche, ma la 911 è una delle mie automobili preferite. È il sogno nel cassetto per molti appassionati di motori, sogno irraggiungibile per tanti altri e oggetto di culto fra le sportive aperte. Questo modello rappresenta il marchio più di ogni altro modello della casa e cattura gli sguardi per la sua bellezza inalterata da decenni. Da quando è nata è stata sempre aggiornata: piccoli gesti che non hanno

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mai alterato il suo bellissimo e perfetto design. Miglioramenti molti - anzi tantissimi - ma lei, la 911, è sempre fedele a se stessa, come una bella Signora che si mantiene bene negli anni, migliorando il suo appeal. Contenuti sempre all’avanguardia, consumi migliorati e una novità che farà felici i suoi fortunati proprietari, un’inedita capote di concezione totalmente nuova, realizzata con una tecnologia innovativa che permette per la prima volta di realizzare la curvatura della capote in telo allo stato chiuso in modo simile a quella del tetto della Coupé. Si apre e si 24oreNews

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LUXURY & LUXURY

911 Carrera Cabrio rappresenta il marchio più di ogni altro modello della casa e cattura gli sguardi per la sua bellezza inalterata da decenni chiude in circa 13 secondi fino alla velocità di 50 km/h. Basta uno sguardo per notare una prima particolarità: il tetto in tela si tende creando una raffinata sagoma ad arco che si sviluppa dal telaio del parabrezza fino al coperchio del vano capote. Non si notano né le centine sotto la tela né altre parti che possano interrompere la continuità di questa linea estetica fluida. Grazie ad un nuovo procedimento persino il lunotto riscaldabile si integra perfettamente nelle superfici del tetto. A tetto chiuso, gli occupanti della vettura godono di un comfort in termini di clima e rumore che si avvicina più che mai a quello della Coupé. Infatti, la superficie inferiore della tela esterna è foderata interamente con un panno isolante. La superficie interna dei segmenti del tetto è rivestita con gli elementi indeformabili del cielino che creano un’atmosfera accogliente all’interno dell’abitacolo. Anche le fasce laterali sono rivestite interamente di tela, tanto da rendere completamente invisibili i componenti tecnici del tetto allo stato chiuso. CLASSE, ELEGANZA E SICUREZZA CON IL MASSIMO DEL CONFORT Il peso dell’auto è stato ridotto e la rigidezza, ora più elevata, non soltanto migliorano la dinamica di marcia e l’efficienza, ma aumentano soprattutto la sicurezza. Il sistema antiribaltamento automatico è stato riprogettato interamente. Nelle situazioni di rischio ribaltamento, due profili situati dietro i sedili posteriori fuoriescono grazie alla spinta generata dall’apposita molla azionata da un sistema pirotecnico. Elementi in acciaio ultraresistente circondano l’abitacolo formando una sorta di gabbia; la loro stabilità intrinseca estremamente elevata contribuisce in modo determinante alla resistenza dell’abitacolo e alla tutela degli occupanti. Grazie alla messa a punto delle caratteristiche di deformazione del cofano del bagagliaio

e dei parafanghi in alluminio nonché delle cerniere in alluminio e acciaio, le strutture realizzate in base al concept della costruzione leggera soddisfano anche i requisiti sempre più severi in materia di tutela dei pedoni. L’allestimento interno delle 911 Carrera Cabriolet si completa con le sellerie sportive: optional i sedili sportivi regolabili elettricamente a 14 vie che prevedono la regolazione sul piano longitudinale, dell’inclinazione e della profondità del cuscino di seduta e del poggiareni a quattro vie. Le sellerie adattative Sport Plus con sistema di regolazione a 18 vie e fasce laterali particolarmente pronunciate, anch’esse disponibili a richiesta, permettono, inoltre, la regolazione delle fasce laterali in linea con la posizione del cuscino di seduta e dello schienale per garantire il supporto laterale ottimale in tutte le situazioni di guida. Entrambe le varianti includono il pacchetto Memory e il dispositivo di regolazione elettrica del piantone dello sterzo. In abbinamento con il sistema opzionale di riscaldamento dei sedili è disponibile per tutte le sellerie sportive anche l’impianto di ventilazione. Se il clima durante il viaggio a tetto aperto non è quello auspicato, gli occupanti della 911 Carrera Cabriolet possono godersi il comfort del climatizzatore automatico bizona previsto di serie. Il filtro a carbone attivo di serie depura l’aria fresca eliminando le particelle e i pollini ed evitando in tal modo che essi penetrino all’interno della vettura attraverso il sistema di ventilazione. Vengono assorbiti anche gli odori. Inoltre, il climatizzatore automatico è provvisto di un sensore della qualità dell’aria che fornisce gli input per la centralina di comando che imposta automaticamente il ricircolo dell’aria interna all’abitacolo se la qualità dell’aria fresca è particolarmente scarsa. *luca@my-home.biz 24oreNews

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A CASA DI…

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CASA KLINGER Estetica, Arte e Bellezza Marco è una persona speciale, realizzata, positiva, con una grande energia che subito ti trasmette quando lo incontri. È appassionato del suo lavoro, ma soprattutto ama la vita, la famiglia, la bellezza in ogni sua espressione, la sua casa, i viaggi. Al primo posto però c’è lei, Ita, la bella moglie Intervista a cura di ALESSANDRO TRANI 28

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In queste pagine le immagini scattate a casa della Famiglia Klinger, in alcune possiamo trovare il padrone di casa Marco Klinger e la sua splendida moglie Ita


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iamo a casa del Prof. Marco Klinger, Responsabile della II Unità Operativa di chirurgia Plastica dell’Istituto Clinico Humanitas di Milano (Rozzano), noto al pubblico televisivo per il programma ‘Plastik Ultrabellezza’. Oggi però non vogliamo parlarvi di estetica e bellezza femminile: abbiamo infatti incontrato Marco e Ita Klinger in uno dei vecchi palazzi in stile Liberty nel centro di Milano, a pochi passi dal Duomo, per conoscerli da vicino e magari scoprire qualche piccolo segreto del loro viver quotidiano. Che rapporto avete con la vostra casa e quanto è importante per voi viverla nel quotidiano? Ita: È fondamentale, è il mio punto di riferimento quotidiano, anche se per lavoro mi muovo tantissimo. La godiamo molto d’inverno. Marco: È stato il punto di riferimento della mia famiglia: le feste dei nonni, le feste di Natale, la domenica. La amo follemente anche se non vi trascorro il tempo che vorrei. La vivo molto d’inverno, il sabato e la domenica, magari quando piove o c’è la neve e fa freddo, allora veramente l’apprezzo tanto. Mi piace alla sera poterci stare un’oretta in pace e guardare la televisione prima di andare a dormire, me la gusto proprio. Amo anche stare con i parenti, gli amici, vedere insieme le partite e le trasferte dell’Inter e qualunque coppa. Che cosa vi ha fatto decidere che sarebbe stata la vostra casa? Ita: Da tempo stavamo cercando una casa… Poi è mancata la nonna di Marco. Lui all’inizio era un po’ restio perché qui aveva troppi ricordi. Marco: Mia madre e i miei zii speravano che restasse in famiglia e così mi hanno incoraggiato a comprarla. Ita. A me sarebbe piaciuta la casa dove avevano vissuto i miei nonni, a Como, una casa di città ma con uno stile un po’ campagnolo. Abitavamo tutti nello stesso edificio e perciò ho tanti ricordi. Ho persino tenuto una porta d’ingresso di quella casa: quando giro la chiave e fa ‘cloc cloc cloc’ torno alta così (indica con la mano l’altezza di un bimbo). La casa era già così ben strutturata o è stata modificata? Marco: Sì, l’abbiamo ristrutturata: idee di suo fratello… lampi di genio di suo papà. Il tocco finale è opera di uno dei più cari amici del mio papà, Alfredo Broggi, un mobiliere di Cantù. Ex giocatore di basket, faceva i mobili agli sceicchi, all’Avv. Agnelli… È stato il mio secondo papà.



A CASA DI…

Ita: Anch’io ho dato il “mio tocco”. Ad esempio ho fatto sostituire i vecchi tubi bianchi a vista, rovinati, con quelli di rame, per dare un look un po’ più moderno. Chi si è occupato degli arredi? Ita: Parte dell’arredamento arriva dai nonni di Marco, qualche pezzo dalla bisnonna. Poi ci sono dei quadri che aveva suo padre. Da parte mia ci sono i quadri di mia madre, da lei dipinti o quelli della Galleria d’Arte che aveva a Forte dei Marmi. Marco: Alcuni pezzi sono arrivati qui passando prima dalla casa della mamma, poi dalla mia casa da scapolo in Corso di Porta Romana. Il resto lo abbiamo scelto insieme. A Nizza acquistammo questo divano (in pelle verde con due poltrone - ndr) di un designer anni ‘70. Poi abbiamo vecchi divani B&B che ormai, rifatti, hanno perso un po’ il fascino originale. E poi ci sono diversi design Meritalia come i divani ‘Michetta’ (design Gaetano Pesce) e la libreria Alda (design Giulio Iacchetti). Tra l’altro Giulio Meroni è stato per me un carissimo amico. Di chi è opera questa particolare disposizione dei quadri? Ita: All’inizio c’è stata un po’ una lotta, perché a me piacciono le “quadrerie”. Marco: Alla fine ho imparato anch’io ad apprezzare queste pareti-quadro, al punto che ho disposto così anche i quadri del mio studio di via Durini. Comunque a volte ci capita di voler cambiare la disposizione di qualche quadro o anche dei mobili in sala: lo facciamo con determinazione e con una certa rapidità. C’è una parte della casa che amate di più vivere? Marco: Io amo molto questa sala. Qui chiacchieriamo, litighiamo, leggiamo un libro, vediamo la TV (lo spazio è molto accogliente, sulla parete una grande libreria bianca con libri e tanti oggetti e foto di famiglia, di fronte un enorme schermo per la TV; comodi divani si adagiano sull’enorme tappeto che copre il parquet che corre in tutta la casa – ndr). Ita: Io amo molto il mio studio, dove svolgo il mio lavoro di stilista. Marco lo ama meno perché è molto disordinato.

Allontaniamoci per un attimo da questa bellissima casa. Amate viaggiare? Ita: Sì. Viaggiamo molto, soprattutto grazie al lavoro di Marco. Infatti, quando è in giro per i suoi congressi qua e là, in Italia e nel Mondo, uniamo lavoro e vacanza per visitare luoghi e Paesi che non conosciamo. Ci siamo innamorati di tanti posti straordinari, ma ci sapremmo anche adattare se, trovandoci ad esempio in un luogo “selvaggio”, fossimo costretti a dormire nella nostra auto su un materassino. Marco: Per le vacanze al mare, le ho regalato dei bellissimi trulli, in Puglia. È bellissimo svegliarsi con il sole e un cielo di un colore azzurro intenso, circondati dal mare, da olivi e alberi di ogni genere. Un luogo magico, quasi un “Giardino dei Finzi-Contini”. Quando però ho bisogno di rilassarmi dopo un anno di lavoro, faticoso pur se pieno di successi e soddisfazione, vado in montagna nella casa della mia famiglia, a Madonna di Campiglio. Una settimana là, nel panorama delle valli, i torrenti e le cime del Brenta, è un’emozione che ti restituisce le energie, ti ricarica. Se doveste partire per un lungo viaggio, quali oggetti portereste via? Ita: I quadri di mia mamma e i miei vestiti. Poi le foto di tutti questi anni e magari una Michetta: adoro quei divani, soprattutto quello rosso. Marco: Amo tutto ma non sono legato alle cose materiali: non potrei però fare a meno dei quadri di mio padre. Non sono legato ai miei vestiti: in vacanza porterei con me solo uno zainetto con dei jeans e una giacca blu, oltre a quanto occorre per correre. Quale è la casa dei vostri sogni, quella che avete sempre desiderato avere? Marco: Abbiamo la fortuna di vivere già la casa dei nostri sogni, questa, poi quella al mare e quelle delle nostre famiglie al lago e in montagna. Hanno tutte un enorme fascino… quando ti trovi là, non vorresti più venir via. 24oreNews

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HOME DESIGN

Un angolo di Parigi a Milano

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tetto Paola Giambelli - dell mio lavoro spesso mi l’omonima dinastia di costrutregala piccoli privilegi tori - l’indirizzo giusto per conche ti portano a conocretizzare l’ambizioso progetto scere realtà fantastiche da tempo accarezzava: la che, dove la cura ripocreazione di un Palazzo e di sta nei dettagli e la un ambiente senza precedenti, passione progettuale diventadove l’ospitalità fosse un vano le vere protagoniste... Palore assoluto e che rappresenlazzo Parigi a Milano è tutto tasse l’eccellenza delle due questo! Recentemente, grazie città simbolo dello stile e ad un invito della cara amica dell’eleganza nel mondo: MiGiornalista Veronica Grimaldi, lano, appunto, e Parigi. L’arho avuto modo di partecipare chitetto Giambelli ha creato alla serata di presentazione volumi assolutamente inediti del magazine “rendez vous en per la città, dando vita a spazi France”. Quale location potegenerosi sia per metratura sia va ospitare tale evento se non per luce naturale. Ed è proprio questo magnifico hotel menequesta immensa e invidiabile ghino? Curato direttamente geometria ad aver convinto il dall’Arch. Paola Giambelli, la nome più prestigioso nel pastruttura si colloca in pieno norama dell’interior design centro cittadino e precisamendell’hotellerie a 5 stelle: Pierte in Corso di Porta Nuova, 1. A cura di LUCA MEDICI* re-Yves Rochon. I dettagli viA due passi dal Quadrilatero cini alla sensibilità aristocradella Moda, Giardini Pubblici Indro Montanelli, Teatro alla Scala, ti accoglie im- tica milanese rendono omaggio al passato patrizio ponente nel cuore di Milano, ma la leggerezza del dell’edificio con l’affermazione solidissima del marbianco e l’eleganza del suo design cancella l’impo- mo, ammorbidita in parte da legni pregiati. Sono una nenza visiva dell’edificio. Palazzo Parigi Hotel & riverenza alla città i colonnati realizzati in marmo Grand Spa occupa un angolo di storia milanese: ex rosa di Baveno, che richiamano il Teatro alla Scala; dimora del 1600 della famiglia Cramer, l’edificio fu il prezioso parquet di Caffé Parigi e del Lounge Bar distrutto dai bombardamenti del ‘43 e successiva- realizzato con 8 essenze diverse di legni, che si ispira mente trasformato, nel 1950, nella moderna sede di al salone realizzato dal maestro ebanista Giuseppe un istituto bancario. Nel 2008 lo stabile, libero da Maggiolini a Villa Reale; la lobby, con il pavimento qualsiasi vincolo delle Belle Arti, suggerì all’archi- in seminato veneziano, è seconda eco di altri preziosi

Incanta con i suoi volumi maestosi e colmi di luce avvolgente, le preziose opere d’arte e gli antichi arredi, i marmi e legni pregiati, il giardino secolare…

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ambienti di Villa Reale, mentre il lucernario che vi giganteggia è forgiato su disegno identico a quelli presenti in Galleria Vittorio Emanuele. Un giocoso bisticcio tra Milano e Parigi caratterizza il décor delle 65 camere, delle 33 suite e degli ambienti comuni. Il Ristorante è un intimo scrigno affacciato sull’invidiabile giardino d’inverno privato. La responsabilità dei vini è affidata con audacia a un giovanissimo palato, Matteo Ghiringhelli, che a soli 27 anni si è già distinto su scala internazionale ed è oggi un nome riconosciuto tra i migliori sommelier d’Europa. La vera novità è il nuovo appartamento 5 stelle deluxe chiamato “Duomo Suite”, in omaggio alla cattedrale che qui entra da indiscussa protagonista. Le guglie più celebri del mondo vegliano solenni a portata di sguardo: addormentarsi osservando la Madonnina illuminata rende la notte speciale e… baciata dalla fortuna. Secondo un antico detto milanese, infatti, affacciare sul simbolo più puro di Milano porta gioia e ricchezza. La Duomo Suite è un unicum a Palazzo Parigi, perché il suo decoro contemporaneo è una scelta originale rispetto agli interni delle altre suite. L’ampia zona living è perfettamente illuminata da luce naturale; è presente una kitchenette accessoriata dal design raffinato e dalla tecnologia contemporanea; la zona notte è dotata di cabina armadio privata; al bagno padronale, in marmo italiano con doppio lavabo, vasca e doccia separate, è abbinato un secondo bagno di servizio. Come potete leggere gli argomenti non mancano, non solo per un elegante soggiorno, ma anche per scoprire uno dei ristoranti migliori della città o per concedersi qualche ora di relax nella SPA, coccolati da mani esperte e avvolti da inebrianti profumi. Un nuovo indirizzo da tenere in agenda dove trascorrere momenti magici in una Milano tutta da scoprire. Vi lascio l’indirizzo: www.palazzoparigi.com

Nell’altra pagina: l’ingresso di Palazzo Parigi; dall’alto: Ballroom terrace-garden; il Caffè Parigi; Ballroom con piano e l’esterno *www.my-home.biz 24oreNews

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CHE VERRÀ

SAN PELLEGRINO ACQUA UFFICIALE DI EXPO 2015 A cura di ALESSANDRO TRANI

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acqua è l’elemento vitale più importante del creato. Da essa tutto nasce, dal grembo alla fonte del nutrimento: alimenta la vita e ne permette lo sviluppo. Essa, poi, lava, purifica e sazia la sete degli uomini. Oltre ad essere risorsa indispensabile per la nostra vita, l’acqua è anche fonte di energia rinnovabile e pulita. In altre parole, quale altro elemento potrà rappresentare in modo migliore il tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”? Con un investimento da 5 milioni di euro per Expo 2015 e 1 milione e 200mila per Padiglione Italia, sarà il gruppo S. Pellegrino a portare a Milano lo storico marchio italiano dalla «stella rossa» come acqua ufficiale sia di Expo 2015 che del Padiglione Italia. S. Pellegrino è finora la sola azienda del settore alimentare ad avere la doppia partnership con l’evento globale che rappresenta un’occasione unica per l’Italia e per tutte le aziende del “Sistema Made in Italy”. A

dare l’annuncio ufficiale, il 26 giugno, presso il prestigioso ristorante Larte di via Manzoni, è stato il Presidente e AD del Gruppo S. Pellegrino Stefano Agostini, affiancato dal Commissario Generale del Padiglione Italia Diana Bracco, dal Commissario Unico Giuseppe Sala e da Piero Galli Direttore Generale Divisione Gestione Evento di Expo 2015. S. Pellegrino sarà presente nel Padiglione Italia con una piazzetta tematica dedicata all’acqua per realizzare progetti educativi e di intrattenimento basati sulla valorizzazione di questa preziosa risorsa naturale, nonché sull’importanza del riciclo delle bottiglie e sullo sviluppo sostenibile. Da gennaio 2015, inoltre, una special edition della bottiglia di S. Pellegrino verrà distribuita in 150 milioni di esemplari e in 80 Paesi. «Vogliamo cogliere appieno questa occasione ha commentato Agostini - per creare delle sinergie con altre realtà eccellenti del nostro Paese e valorizzare agli occhi del mondo il ‘saper fare’ italiano e la nostra inimita-

bile cultura dell’alimentazione e del gusto». «Siamo orgogliosi che S. Pellegrino sia partner di Expo Milano 2015», ha commentato Sala, «È uno dei marchi italiani più apprezzati e conosciuti all’estero». Per Diana Bracco è una grande responsabilità «quella di valorizzare le eccellenze del Paese evidenziandone le radici culturali, ma anche proiettandole nel futuro. Ecco perché la partnership con un marchio storico come S. Pellegrino ci rende particolarmente lieti».

In alto: Piero Galli, Diana Bracco e Stefano Agostini; sopra; il moderatore, Stefano Agostini, Diana Bracco e Giuseppe Sala

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VISIONI OLFATTIVE

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è un viaggio… «DaIl giardino preparare, da vivere,

al 3 al 5 ottobre 2014 si svolgerà a Villa Erba sul Lago di Como, a Cernobbio, Orticolario, l’attesissimo evento dedicato al giardinaggio evoluto, imperdibile appuntamento per migliaia di appassionati di giardinaggio, italiani e stranieri. Questo evento davvero straordinario, giunto alla sesta edizione, si rinnova ogni anno rendendo omaggio alle forme, ai colori, ai profumi delle piante e dei fiori. Il senso conduttore di questa edizione 2014 sarà l’olfatto, il più antico e primordiale tra i sensi, a torto spesso considerato meno importante rispetto agli altri come vista, udito e gusto, dai quali si ottengono informazioni che generalmente riteniamo più importanti e più dirette. Il fiore protagonista di quest’anno sarà l’Aster, la “stella” del giardino. Il nome del genere Aster deriva infatti dal greco antico e significa “fiore a stella”; fu introdotto da Linneo nel 1753 ma tale denominazione era già conosciuta fin dall’antichità. Ne esistono più di 250 specie: in Italia è spesso conosciuto come “Settembrino” per via della fioritura delle specie più popolari che avviene, appunto, in settembre. Nel significato dei fiori l’Aster è simbolo di luce, amore, delicatezza, contentezza e imprevedibilità, ma anche insicurezza nel rapporto d’amore. Per i cinesi significa fedeltà. Una curiosità: il suo nome è identico in tanti Paesi come Italia, Inghilterra, Francia, Spagna, Svezia, Olanda ed altri ancora. Nel cuore del Padiglione Centrale di Villa Erba, contornato da un’installazione di Rattiflora con rose, aster e olea fragrans, verrà allestito “Empathy Garden”, a cura di Federico Giacomarra, evoluzione del progetto St Horto esposto al MoMA di New York e vincitore di diversi premi: orti/giardini come momento di pausa ed espressione creativa, che attraverso la tecnologia e la musica possono creare un’atmosfera di rinnovamento all’interno del paesaggio urbano. Un vero e proprio spazio multi-sensoriale: è attraverso lo sviluppo di un forte legame empatico che possiamo ritrovare il nostro equilibrio con la natura. 36

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da godere intensamente, passo dopo passo… Per scoprire nuove emozioni e riappropriarsi del proprio tempo [...] Orticolario è l’occasione per evolvere le proprie conoscenze sul giardinaggio inteso come attività ma soprattutto come esperienza dei sensi

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Moritz Mantero


IN FIERA

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Moritz Mantero

zioni di giardini: “Rencontre” (Cortile d’onore di Palazzo Cernezzi, Via Vittorio Emanuele II 97, Como); “oxINOXONIxo” (Piazza Grimoldi, Como); “Un sogno verde” (Piazza Cavour, Como); “Perdersi tra le stelle” (Villa Olmo, Via Simone Cantoni 1, Como); “Armonie olfattive” (Riva di Cernobbio, Piazza Risorgimento, Cernobbio). Solo dai titoli dati a queste installazioni dai loro creatori, comprenderete le sorprese che vi aspettano.

I GIARDINI CREATIVI Speciale attrazione di questa edizione saranno i 13 Giardini creativi selezionati attraverso un concorso internazionale, promosso da Orticolario in collaborazione con A.I.A.P.P. e con la media partnership dell’Editore Paysage, armoniosamente inseriti nel Parco di Villa Erba. Si tratterà di spazi originali, vivibili e fruibili, nei quali saranno collocate anche sedute “meditative”. Un modo diverso, artistico e professionale di concepire giardini e spazi verdi, con una particolare attenzione al “Genius loci” di Villa Erba. Questi Giardini concorreranno al Premio “La Foglia d’oro del Lago di Como”, attualmente custodita a Villa Carlotta a Tremezzo (CO). NON SOLO A VILLA ERBA La novità di questa sesta edizione di Orticolario sarà… fuori dai confini di Villa Erba! Dal 26 settembre al 5 ottobre, infatti, Orticolario porterà idee creative per il paesaggio urbano anche a Como e in riva a Cernobbio, con la realizzazione di 5 installa-

UN RICCO PROGRAMMA PER ADULTI E BAMBINI Anche quest’anno Orticolario offrirà un programma per grandi e piccini ricco di incontri, tavole rotonde, laboratori ludico-didattici. Grazie alle Tavole Rotonde Profumate (Aula Magna, Ala Lario), ad esempio, sarà possibile immergersi in un’atmosfera magica, una fantasmagoria di profumi, sapori, colori, multiforme ed irresistibile: dalle erbe aromatiche al caffè, al tabacco, dalla birra agli aromi speziati di un vino o di un cocktail... Un viaggio sensoriale in compagnia di grandi esperti. Nello Spazio Gardenia e nel Gazebo nel Parco, invece, si alterneranno presentazioni di libri inediti, dimostrazioni botaniche e composizioni floreali. Il senso dell’olfatto sarà il tema conduttore anche dei Laboratori per i bambini che si terranno in Ala Regina e che da sempre sono molto attesi dai piccoli futuri giardinieri. Un ultimo consiglio: non perdete l’occasione di andare a vedere nello spazio della Serra Platani di Villa Erba, la mostra di Vittorio Perretto “La vita segreta delle piante”. Un motivo in più per provare la bellezza di una emozione. Informazioni: info@orticolario.it www.orticolario.it Orticolario è anche su Facebook, Twitter, Pinterest, YouTube 24oreNews

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rande spettacolo e tutto esaurito alla prima giornata della Swimming Cup 2014 - Trofeo BPM, svoltasi il 15 luglio nella prestigiosa cornice dell’Aspria Harbour Club di Milano e proseguita il giorno dopo al Palazzo del Nuoto di Torino. Giunta alla ottava edizione, questa gara che anticipa le competizioni estive - richiama nelle due metropoli alcuni dei migliori nuotatori di fama internazionale quali, per citarne qualcuno, Federica Pellegrini, Matteo Rivolta (milanese doc), Samuel Pizzetti, insieme all’ucraino Andriy Govorov, la tedesca Jenni Mensing e il sudafricano d’origini italiane Giulio Zorzi. A dare il via ufficiale alle competizioni, sono stati i ASPRIA HARBOUR CLUB più giovani, che hanno anticipato le L’oasi del benessere “in città” gare dei professionisti con i 100 mt L’Aspria Harbour Club si trova nella zona più ritemprare lo spirito o, semplicemente, rana maschile, seguiti dai 100 mt stile verde di Milano, a due passi dallo stadio di rilassarsi e coccolarsi prima di un’occasione libero, dai 50 mt farfalla e dagli 800 San Siro e a pochi minuti dal centro. È il luogo importante. Le attività sportive come il fitness ideale per chi vuole dedicarsi una pausa di nella palestra hi-tech che si affaccia sul parco, mt stile libero. Finita la serie di gare benessere all’insegna del divertimento e del il nuoto all’aperto nella piscina olimpionica, il maschili, le donne sono partite con i relax pur rimanendo in città. Pensate ad un beach volley, il calcetto, il golf e 16 campi da 200 mt stile libero per finire con i 50 ambiente piacevole e curato, dove praticare i tennis affiancano tutte quelle attività che mt della stessa disciplina. Ha chiuso più disparati sport, fare trattamenti termali e toccano i nostri sensi: dall’incantevole Spa il programma la doppia gara austrapercorsi di bellezza, da soli oppure in dolce esclusiva di 1200 mq che mixa percorsi che liana di 50 mt rana e stile libero. Il compagnia. Tra una piscina idroterapica, una vedono protagonista il calore a un ricco menu doccia sensoriale, un hammam e allenamenti di trattamenti, al foodtasting nel ristorante russo Andrej Grecin ha effettuato la personalizzati, tutto aiuta a dimenticare affacciato sul parco, alla terrazza dove migliore prestazione di tutto il meepreoccupazioni, stress e… centimetri di osservare il tramonto in totale relax ting, grazie alla vittoria sui 100 stile troppo! Nominato il “Miglior Club in Europa” sorseggiando un delizioso cocktail. Inoltre i libero. Federica Pellegrini ha iniziato nel 2011 e frequentato da qualsiasi fascia più piccini possono dare libero sfogo al con un terzo posto nei 50 stile libero. d’età, è anche ideale per eventi e incontri di divertimento all’interno dell’area giochi lavoro. Un club multitasking, in cui poter pensata proprio per loro. Argento invece nei 100 metri farfalla, ritrovare la forma fisica desiderata, Insomma, emozioni da non perdere! dove è stata preceduta da Stefania Pirozzi, che si è imposta anche nei 200 stile libero. Filippo Magnini ha conquistato due argenti, il primo nei 100 stile libero e il secondo nell’Australiana, sui 50 metri sempre stile libero. Nella rana, ottimo il posizionamento di Fabio Scozzoli, appena rientrato da un infortunio, che raggiunge il terzo piazzamento sui 100 e il secondo nell’Australiana, preceduto dal torinese Francesco Di Lecce. Gabriele Detti, il recordman italiano nei 100 farfalla, conferma la sua supremazia sulle lunghe distanze, con il primo posto sugli 800 metri stile libero. Anche il resto del podio è azzurro: secondo Federico Colbertaldo e terzo Federico Brumana.

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SWIMMING CUP 2014

Il grande nuoto a Milano

Info: www.harbourclub.it 38

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A cura di DARIO BORDET


Da sinistra in senso orario: Federica Pellegrini; il podio dei 100 mt delfino femminile; il podio dei 200 mt stile libero maschile; Fabio Scozzoli; alcune immagini del centro sportivo Aspria Harbour Club



UN NUOVO PULMINO PER I CITY ANGELS www.

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GLI ANGELI D’ITALIA

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a storia dei City Angels comincia a Milano nel 1994, anno in cui Mario Furlan decide di fondare l’Associazione con l’intento di assistere gli emarginati e tutelare i cittadini vittime della delinquenza. Dopo la diffidenza iniziale, tramutata a volte in aperta ostilità da parte delle autorità, arriva il riconoscimento delle istituzioni, l’iscrizione all’albo delle Onlus e, nel 1999, la massima onorificenza milanese, l’Ambrogino d’Oro, che verrà attribuita per la seconda volta nel 2008. Nel frattempo nascono nuove sedi in tutta l’Italia, a Roma, Torino, Varese, Parma, Messina: ad oggi le sedi degli Angeli sono 18, tutte unite nella stessa missione umanitaria. Quest’anno è stata anche

inaugurata la prima sede all’estero, a Lugano, in Svizzera. Sono tante le iniziative dell’Associazione, spesso a favore dei senzatetto o di anziani soli e poveri, anche rivolte a sensibilizzare l’opinione pubblica. Nel 2007 a Milano gli Angeli danno vita al primo dormitorio d’emergenza d’Italia: Casa Silvana, in via Esterle (zona Lambrate). Silvana era una senzatetto della Stazione Centrale amica degli Angels, che venne rapita per costringerla a prostituirsi. Violentata, seviziata, venne poi uccisa. Nato come dormitorio per donne e bambini in difficoltà, Casa Silvana è l’unico centro in Italia ad essere aperto tutta la notte, ad accogliere anche coppie e famiglie e ad accettare anche gli animali dei senzatetto.

n Per informazioni: Tel. 0226809435 • www.cityangels.it cityangels@cityangels.it

Il Rotary Club Milano Porta Venezia ha donato un’unità mobile ai City Angels, l’Associazione dei volontari dal basco blu e dalle giubbe rosse fondata vent’anni fa da Mario Furlan. La consegna ufficiale del nuovo pulmino è avvenuta il 21 luglio in Piazza San Fedele, ad un passo dalla Scala, in presenza del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, Mario Furlan e Daniela Javarone, madrina dei City Angels, di alcune autorità del Rotary Club Milano Porta Venezia e Don Davide Milani, portavoce dell’Arcivescovo di Milano Card. Scola. Il pulmino Ford Transit (da nove posti) renderà più efficace il soccorso ai bisognosi che “abitano” in alcune zone problematiche della città. Oltre a portare ogni sera conforto ai senzatetto della città il nuovo mezzo sarà anche utilizzato per trasportare i profughi siriani ed eritrei recentemente arrivati a Milano dal Sud nei centri d’accoglienza degli Angeli.


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NEL REGNO DEI MAZZOLARI

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A cura di DARIO BORDET

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Augusto Mazzolari con i figli Alessandro e Carolina

ugusto Mazzolari impara fin da bambino ad amare il mondo dei profumi e delle essenze. A Milano dove è nato e vive con i suoi genitori, il piccolo Augusto vuole ben presto scoprire cosa si nasconde dietro quella porta sempre chiusa, in fondo al lungo corridoio di casa. Da quella stanza misteriosa dove si chiude ogni giorno il suo papà, escono profumi straordinari, una vera e propria magia che affascina la sensibilità e la fantasia del piccolo Augusto. Ben presto papà gli aprirà quella porta e Augusto assorbirà la passione paterna per iniziare una lunga storia d’amore con il profumo. Inizia a creare i suoi primi profumi MA, Jangada e Monsieur Odar e la prima linea cosmetica International Biosterel nel 1966, con l’apertura della prima boutique. Negli anni ‘70 le sue profumerie in città sono già molte e in meno di dieci anni le sue linee di profumi e di cosmesi diventano un must have. Un risultato che premia la sua passione, la tenacia, la volontà di innovare e la convinzione che a questo traguardo si potesse arrivare solo rispettando la tradizione e la qualità del Made in Italy. Oggi Mazzolari è sinonimo di profumerie di gran classe, dove eleganza e creatività si sommano per offrire

Augusto Mazzolari con Tamara Gee


MILANO SI RACCONTA ad una selezionata clientela le migliori fragranze al mondo. Augusto Mazzolari è leader nel suo settore e l’aver saputo “avvolgere” i suoi tre figli nell’abbraccio intenso del profumo, garantirà all’Azienda di saper affrontare emozioni e nuove sfide alla conquista di traguardi sempre più importanti. Anche i bambini amano i profumi Il nostro Direttore Dario Bordet ha incontrato Augusto Mazzolari nella “stanza dei profumi” della sua bellissima profumeria in Piazza San Babila a Milano. Quando ha inizio la sua esperienza nel mondo delle essenze? Sin da quando ero bambino. In fondo al corridoio di casa, in quella stanza per noi misteriosa, il mio papà creava le varie essenze dei profumi: è lì che nasce la nostra storia. I profumi che mio padre scioglieva si sentivano in tutto il caseggiato: sentendole per tutto il giorno, quelle essenze mi sono entrate nel sangue. Tutto, quindi, nasce a Milano Milano, dove sono nato, è una grande città. Ne sono follemente innamorato: quando vado in vacanza, dopo un po’ ne sento la mancanza. Ho una profonda nostalgia della mia città. Una clientela selezionatissima, con tante celebrità: da Bruno Vespa a Berlusconi, da Isabella Rossellini a Belén Rodriguez… Abbiamo ogni tipo di clientela che arriva sia da Milano che da ogni parte del mondo: imprenditori, politici, celebrità, ma anche persone comuni. Sanno di poter trovare qui la risposta ad ogni desiderio, anche il più esigente, e sempre di elevata qualità. Lei promuove tanti eventi nelle sue profumerie. Si tratta di appuntamenti fissi? Sì, in questo modo intendo avvicinare le nostre mi-

gliori clienti a quelli che reputo i migliori prodotti adatti alle loro esigenze per i massaggi per il viso e il corpo e per il make-up. Dopo tanti anni credo di conoscere bene la nostra clientela e di saper interpretare i loro desideri e queste “operazioni di promozione” rispecchiano la mia attenzione nei loro confronti. Anche per questo sono quasi degli appuntamenti fissi. Quest’ambientazione così suggestiva… definirla “profumeria” è riduttivo A me piace immaginarla come un set da film d’epoca, ma forse è esagerato. È cambiato il pubblico in tutti questi anni? Oggi c’è una clientela più informata, che vuole spendere con attenzione cercando prodotti di grande qualità… è una clientela selettiva e questo direi che è la cosa migliore dei nostri tempi. La sua storia ci insegna che… anche i bambini amano i profumi… Sì. I bambini amano i profumi, le bambine i trucchi… Direi che c’è un buon futuro, almeno per quanto riguarda la profumeria, dovuto proprio ai bambini, perché cresceranno prima o poi! Lei “ha profumato” e continua a “profumare” Milano, i suoi figli la seguiranno? Ne sono certo, tutti e tre i miei figli amano questa attività. Sono il mio futuro, li trova quasi sempre qui con me, ad aiutarmi. La cosa più bella è che sono già molto preparati… Lei ha conosciuto mia figlia Marina, ha sentito come parla del mondo dei profumi e della cosmesi, da vera appassionata! Ringraziamo e salutiamo a malincuore Augusto Mazzolari, la personificazione dell’Arte della profumeria milanese, ma torneremo a trovarlo prestissimo!

L’ARTE DELLA PROFUMERIA MILANESE

Augusto Mazzolari con Belen e Stefano

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Da sinistra in senso orario: Antonino Di Pietro, Diamante D’Alessio, Daniela Javarone, Candida Morvillo, Emanuele Fortunati e Salvo Javarone; Silvana Giacobini, Candida Morvillo con Daniela Javarone; la copertina del libro; l’autrice con Cristiano Malgioglio; Veridiana Mallmann con Mario Furlan e Bob Krieger

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GLI AMICI DELLA LIRICA

E LE STELLE DI CANDIDA MORVILLO A cura di GLORIA LANGE

opo la consueta pausa estiva, riprenderà a pieno ritmo all’inizio di quest’autunno l’attività degli “Amici della Lirica”, l’associazione presieduta dall’instancabile Daniela Javarone, personaggio di spicco del jetset milanese. L’incontro di chiusura si era svolto all’inizio di luglio presso il Ristorante Giannino, il “ristorante dei VIP” oltre che storico punto di ritrovo di Adriano Galliani e della squadra del Milan. Ad attirare a colazione le oltre 150 persone che hanno letteralmente “intasato” il locale, oltre ai tanti VIP presenti, un personaggio d’eccezione: la bella, brava e intelligente giornalista

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Candida Morvillo. Ha presentato il suo primo romanzo dal titolo “Le stelle non sono lontane” - edito da Bompiani - con cui quest’anno ha debuttato come scrittrice. La nota giornalista ha lavorato per “Oggi”, “Vanity Fair”, Novella 2000 (che ha diretto dal 2008 al 2011), ed è stata testimone di un certo costume della società soprattutto in quegli anni in cui il gossip, costellato di belle donne e uomini potenti, è stato più che mai al centro della vita politica del nostro Paese. A commentare il romanzo, prima dell’autrice, sono intervenuti vari personaggi, a cominciare dal Direttore di Io Donna, Diamante D’Alessio, seguita dal noto dermatologo Antonino di Pietro e infine da Salvo

Javarone, Presidente di “Campi Flegrei”. A leggere - anzi recitare - alcuni passi del libro, con sorprendente autorevolezza, è stato Emanuele Fortunati, un promettente giovane attore del Piccolo Teatro. Presenti anche personalità e noti personaggi del mondo dell’imprenditoria, della TV e dello spettacolo tra cui Silvana Giacobini, Evelina Flachi, Katia Noventa, Cristiano Malgioglio e Bob Krieger, per citarne solo alcuni. Il ricavato della vendita del libro e della lotteria a premi, che ha animato la colazione, è stato devoluto in beneficenza a favore dell’associazione di volontariato “City Angels” fondata da Mario Furlan e di cui Daniela Javarone è madrina.


Cristina Caboni IL SENTIERO DEI PROFUMI Garzanti) Questa è la bellissima storia di Elena e Cail. Elena ha perso ogni certezza: solo quando si ritrova a creare i suoi profumi e si fa avvolgere dalle loro essenze, ritrova se stessa e la strada verso il cuore delle persone. Le manca però la creazione di un profumo che le faccia fare pace con il suo passato. Cail è l’unica persona che può entrare nella sua anima, perché sa quanto sia fragile un fiore e come proteggerlo.

Libri scelti per voi Chiara Maci POMODORI VERDI FRITTI E SENTIMENTI AL VAPORE (Rizzoli) Un libro che si lascia leggere con gusto per il suo contenuto simpatico ed ironico. È una lunga serie di ricette adatte a realizzare piatti, proprio per tutti i gusti e per tutti gli umori, che provano nel corso dei giorni, amici, famigliari, figli con i quali condividere molte ricette, fra le tante presentate nel libro. Sullo sfondo di questo racconto ci sono certamente i segni dell’infanzia, degli amori, della vita di Chiara.

Richell Hannah L’AZZURRO DEL CIELO NON RICORDA

Sarah Butler L’AMORE IN UN GIORNO DI PIOGGIA (Garzanti) In questo libro troverete la storia di un incontro fra una figlia (Alice) che non ha mai conosciuto il padre (Daniel) innamorato pazzo della sua mamma, purtroppo morta in un incidente d’auto. Un dolore che distrusse la vita di Daniel. Padre e figlia hanno un carattere fortemente diverso ma, inevitabilmente portati a cercarsi, scoprendo un nuovo modo di volersi bene.

(Garzanti) Un cottage sulle sponde di un lago che si nasconde fra i colori della brughiera inglese, questa la strana eredità che si troverà a ricevere Lila, la trentenne protagonista di questa storia, da uno sconosciuto benefattore. Un posto ideale per nascondere un segreto, una storia emozionante tutta da leggere che ha fatto dire al Daily Telegraph “una storia che vi accompagnerà anche dopo aver chiuso il libro. Sarà impossibile non pensarci”.

Cassandra Rocca UNA NOTTE D’AMORE A NEW YORK (Newton e Compton) Esisterà una regola scritta per trovare l’anima gemella? O è meglio affidarsi al destino? In una New York colorata di rosso, in una sequela di esilaranti disavventure e spassosi malintesi, i due protagonisti si troveranno finalmente senza maschere, faccia a faccia con l’amore che fa battere il cuore. E sarà per sempre. Un libro particolare, bellissimo, divertente, che fa sognare e sospirare. 24oreNews

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CARTELLONE CONCERTI

SETTEMBRE

MARTA SUI TUBI Dove: Carroponte Via Granelli, 1 - Sesto S. Giovanni Quando: 2 settembre La band siciliana si è formata nel 2002. Nasce un percorso musicale dei più interessanti del panorama italiano, tra pezzi inediti e qualche cover di Jeff Buckley, Violent Femmes, Nick Drake, Gomez, Bugo. Il loro folk rock è apprezzato sia dal pubblico che dalla critica, ma anche dai loro colleghi. Lucio Dalla li vuole al suo fianco per alcuni live, Anna Oxa li pretende a Sanremo. I BLONDIE Dove: Circolo Magnolia Via Circonvallaz. Idroscalo, 41 Quando: 3 settembre La bionda Debbie Harry e i suoi storici colleghi Chris Stein e Clem Burke festeggiano i 40 anni di carriera e ben 40 milioni di dischi venduti, presentando dal vivo i vecchi successi e brani tratti dal 10° album “Ghosts of Download/Blondie 4(0) Ever”. Con un repertorio tra pop, disco e new wave, i Blondie hanno scritto pagine importanti della storia del rock, con successi indimenticabili come “Heart of glass”, “Call me” e “Maria”.

SAMUELE BERSANI Dove: Carroponte Via Granelli, 1 - Sesto S. Giovanni Quando: 4 settembre L’artista presenta il suo nuovo album “Nuvola Numero Nove” a distanza di oltre quattro anni da “Manifesto Abusivo”, fatta esclusione per la parentesi sanremese che nel 2012 gli è valsa il secondo premio della critica “Mia Martini” della sua carriera e, contestualmente, per l’uscita dell’antologia “Psyco - 20 anni di canzoni”. EMIS KILLA Dove: Carroponte Via Granelli, 1 - Sesto S. Giovanni Quando: 11 settembre Il giovane rapper di Vimercate (il suo nome è Emiliano Giambelli) che ha collaborato con artisti di punta come i Club

Dogo e Marracash e che riscuote un successo incredibile, soprattutto sul web. Nel nuovo lavoro Mercurio ci sono featuring d’eccezione: JAx, Max Pezzali, Salmo e Skin e il lavoro con G Soave e Duellz, membri della Blocco Recordz, la storica crew di Killa. Quella che spacca. ROBERTO VECCHIONI Dove: Teatro Carcano Corso di Porta Romana, 63 Quando: 19 settembre Il prof che forse tutti vorrebbero racconta il suo rapporto con le nuove generazioni tra considerazioni, canzoni, citazioni e ricordi. Una lezione con tante cose da imparare, come ogni suo testo, da quel ‘Sogna ragazzo sogna’ che rappresenta più di una sola

generazione. All’interno del cartellone di MITO Settembremusica, con la partecipazione di Gabriele Ferraris, la chitarra di Massimo Germini e con Bruno Maria Ferraro. PHARRELL Dove: Assago Mediolanum Forum Via Giuseppe di Vittorio, 6 Quando: 20 settembre Il Dear Gilr Tour arriva a Milano per l’unica data italiana. L’autore di Happy non ne sbaglia mai una, merito della sua energia, della sua frizzante vivacità sul palco, delle idee geniali che diventano album, del suo look sempre originale. Dei suoi mille cappelli, sempre più grandi, colorati, crazy. La sua fama da sciupafemmine è confermata anche dal titolo dell’ultima fatica discografica: G I R L. 24oreNews

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HI TECH NEWS di ALBERTO ZONNA

LE SMART LENS DI GOOGLE Si tratta delle lenti intelligenti che, mediante sensori e microchip, potranno essere utilizzate per controllare la salute dell’occhio. Grazie ad un accordo tra Google e Novartis, le lenti a contatto di Google saranno in grado di monitore costantemente e in modo minimamente invasivo i livelli di zucchero nel sangue, trasmettendo i dati in wireless a un dispositivo portatile. D’altra parte le smart lens potranno fornire alle persone affette da presbiopia una correzione visiva aggiuntiva per aiutare la messa a fuoco di oggetti vicini, con lenti adattabili o intraoculari.

UN OCCHIO A QUATTRO ZAMPE Avete mai pensato di guardare il mondo “con gli occhi” del vostro amico a quatto zampe? Niente di più facile grazie a Sony, che ha creato Action Cam AKA-DM1, una imbracatura regolabile, leggera e comoda, studiata per cani di mediogrande taglia (sopra i 15kg). Essa può essere collegata al guinzaglio in modo da non infastidire il nostro amico più fedele e guardare il mondo attraverso il suo “punto di vista”.

LO SMARTPHONE PIÙ SOTTILE Nato da una collaborazione tra l’azienda cinese Gionee e NGM Italia, e in vendita in Italia da metà luglio, NGM Forward 5.5 è uno smartphone Android di buon livello, fortemente votato all’imaging. Dispone infatti di un grande display Touchscreen da 5 pollici ed una risoluzione di 1920x1080 pixel, fra le più elevate attualmente in circolazione, una fotocamera da ben 13 megapixel che permette di scattare foto di alta qualità (4128x3096 pixel) e di registrare video in fullHD alla risoluzione di 1920x1080 pixel. Lo spessore di appena 5.5mm lo rende tra i più sottili sul mercato.

LO SCHERMO ARROTOLABILE LG svela i display del futuro: il rivoluzionario nuovo schermo arrotolabile (di tipo Oled) da 18 pollici, ha una risoluzione di 1200x810 pixel e, pensate, è riducibile a un tubetto dalle dimensioni di soli 6 cm di diametro. Questo nuovo schermo potrà essere utilizzato non soltanto per dispositivi mobili quali smartphone o tablet, ma anche per televisori o altre tipologie di device. 48

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FACEBOOK RIVOLUZIONA L’E-COMMERCE

Da social network a social commerce? Facebook ha iniziato a testare il nuovo tasto “buy”: cliccando il tasto, da computer o telefonino, l’utente potrà comprare dall’inserzionista senza lasciare il social network. Il pagamento, assicura il colosso del web, sarà sicuro. Nessuna informazione sulle carte di credito che gli utenti condividono con Facebook quando completano una transazione viene condivisa con le imprese che vendono prodotti e, al momento dell’acquisto, gli utenti possono scegliere se salvare o meno i dati per futuri acquisti.


GOURMET

PROFUMI E SAPORI DI COSTIERA

tra limoni, babà e “dolci tentazioni” A cura di SIMONETTA GUINDANI

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ituata a strapiombo sul Golfo di Salerno, la Costiera Amalfitana è nota in tutto il mondo per la sua bellezza ed è un eccezionale esempio di paesaggio mediterraneo. La sua conformazione geologica è caratterizzata da paesi arroccati sulla montagna, case nella roccia, terre fertili, terrazzamenti e profondi valloni che abbracciano spiagge minuscole, e un clima mite tutto l’anno. I limoni aggrappati sui pendii scoscesi sono d’una qualità talmente dolce, poco agra e di sapore rotondo, che viene detta “pane”, in quanto si può gustare tranquillamente a fette, anche come dessert con l’aggiunta di un po’ di zucchero. Uno dei prodotti tipici tra i più noti e apprezzati della Costiera è il celebre “limoncello”, un liquore aromaticissimo, dal colore giallo chiaro e dallo stupendo profumo del limone. Ottenuto da un’antica ricetta tramandata da generazioni, molti produttori locali seguono metodi artigianali e innovativi ma sempre nel rispetto delle più antiche tradizioni: tra questi vi è l’Antica Distilleria Russo, una delle più affermate aziende produttrici di distillati e liquori della tradizione campana, leader sul proprio territorio, in forte espansione in Italia e in molti mercati

esteri. Il “limoncello” è ottenuto esclusivamente per infusione delle sole bucce del pregiato limone della costiera, un aroma inconfondibile che Russo, grazie al suo modernissimo sistema di imbottigliamento e di produzione, fa arrivare “integro” al suo vasto pubblico di consumatori. L’Antica Distilleria Russo è oggi una realtà nota in tutto il sud Italia per l’indiscussa qualità dei suoi prodotti, per le capacità produttive di cui dispone, per aver saputo identificare nel corso degli anni i vitigni autoctoni campani e aver operato successivamente una rigorosa selezione dei migliori produttori. La cura nei trasporti delle vinacce dal produttore alla distilleria assicura la miglior distillazione possibile. Oltre al delizioso limoncello, Russo produce una vasta gamma di altri prodotti. Tante grappe di alta qualità, il “Calanera” - liquore di pura liquerizia, il “Nucil” - liquore al mallo di noci, liquore di finocchietto selvatico, raccolto a mano sulle colline salernitane le creme di melone e fragola e una linea che Russo non poteva chiamare in modo più appropriato: “Dolci tentazioni”. Senza dimenticare i “tradizionali” gustosissimi “babà” al rum e al limoncello. Visitando l’Antica Distilleria Russo si percepiscono i tanti perché di un crescente successo che va portando ovunque le straordinarie emozioni della terra campana. 24oreNews

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COME STAI?

CHIRURGIA ESTETICA SOTTO L’OMBRELLONE Piccolo vademecum degli interventi che si possono eseguire anche in estate

RIPARTIRE SENZA STRESS Le migliori discipline per combatterlo Lo stress, lo sperimentiamo ogni giorno, incide non soltanto sulla qualità della nostra vita, ma anche sulla nostra salute fisica e mentale. Il segreto non è evitare lo stress ma gestirlo. E lo sport può aiutare moltissimo. Il nostro corpo infatti in caso di stress mette in moto un meccanismo di autodifesa e rilascia adrenalina che pero deve essere smaltita anche attraverso una corretta attività fisica. Il lavoro muscolare infatti aiuta a scaricare le tensioni e a smaltire l’adrenalina in eccesso. Fra le discipline che più aiutano in questo senso vale la pena ricordare l’aerobica boxata, un mix di aerobica e pugilato che coinvolge i grandi gruppi muscolari del nostro corpo. Il total body che tonifica rapidamente la muscolatura grazie all’utilizzo dello step, dei bilancieri e dei manubri. Infine il “mio” caribe sound fitness, variante della classica lezione di ginnastica aerobica. I movimenti enfatizzati del bacino e delle spalle sono gli ingredienti base di questa nuova disciplina che servendosi di balli e musiche caraibiche consente un grande scarico di stress divertendosi. Jaquelin Lendorf Polanco Fitness Trainer www.caribesoundfitness.it

Dall’alto: Sergio Noviello e Jaquelin Lendorf Polanco

L’estate è notoriamente il periodo meno indicato per gli interventi di chirurgia e medicina estetica importanti perché cicatrici e pelle ipersensibilizzata, se esposti al sole, sono soggetti al rischio di una iperpigmentazione permanente. Tuttavia ci sono trattamenti che non hanno alcuna controindicazione. Via libera, dunque a ‘laserlipolisi’, una tecnica ambulatoriale in grado di eliminare il grasso superfluo mediante l’utilizzo di energia laser. Semaforo verde anche per botulino, acido ialuronico e filler, perché non lasciano cicatrici, hanno minime controindicazioni e il paziente può riprendere immediatamente tutte le normali attività. Sono impiegati generalmente per la correzione degli inestetismi cutanei della pelle (rughe, solchi, cicatrici) e per aumentare il volume delle labbra o definirne il contorno. In questo periodo si può eseguire anche il trattamento dei capillari, purché non si impieghi il laser che sensibilizza la pelle. E per il rimodellamento della silhouette in estate si può ricorrere al riassorbimento endogeno stimolato (Res), la tecnologia più avanzata nel campo della medicina estetica per il rimodellamento corporeo, la stimolazione della circolazione vascolare e linfatica e la tonificazione muscolare. Dott. Sergio Noviello Chirurgo estetico specialista in microchirurgia www.milanoestetica.it


COME STAI?

TORNARE IN FORMA DOPO LE VACANZE

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ome torna dalle vacanze la maggior parte di noi? Siamo spesso appesantiti da stravizi ed eccessi alimentari! Le golosità possono aver messo a repentaglio la nostra linea ed in questo caso dovremmo pensare ad affrontare un programma di recupero della forma fisica per affrontare bene la prossima stagione! Chi invece ha approfittato della vacanza per migliorare il proprio stile di vita con una sana alimentazione, belle nuotate o passeggiate sotto il sole, può scegliere i cibi che aiutano a mantenere più a lungo l’abbronzatura e la linea. Come possiamo comportarci? Cerchiamo di fare dei pasti il più possibile regolari, senza saltare la colazione anche se andiamo di fretta! Almeno 5 pasti al giorno: 3 principali e 2 mini spuntini! Dopo l’estate è ancora più importante mantenere una buona idratazione iniziando la giornata con uno o due bicchieri

d’acqua semplice o con succo fresco di limone, proseguendo fino a bere durante la giornata almeno due litri tra acqua, tè e tisane. Quali alimenti dobbiamo scegliere? L’alimentazione va personalizzata: oltre alle proteine, ai carboidrati ed ai grassi vegetali, continuiamo a consumare la frutta e verdura che in genere mangiamo più frequentemente quando siamo in vacanza. Un’alimentazione bilanciata deve essere ricca di vitamina C che interviene nei meccanismi di formazione del collagene; fondamentali per l’elasticità dei tessuti sono gli agrumi, i kiwi, le fragole, i frutti di bosco, la verdura a foglia verde, i peperoni ed i pomodori. Ricca di betacarotene, importante nel rinnovamento delle cellule cutanee e nel mantenimento dell’idratazione dei tessuti: melone, albicocche, pesche, zucca e carote (in generale tutta la frutta e verdura gialla e rossa). Ricca di vitamina E (presente negli oli vegetali, nei broccoli, nei porri, nei pomodori, nella TRATTAMENTO SUGGERITO: lattuga), che completa l’azione proper rigenerare la pelle e stimolare collagene tettiva ed antiossidante delle altre elastina fai almeno 1-2 cicli di 6 trattamenti di radiofrequenza per il viso. vitamine e favorisce l’assorbimento Ne basta uno alla settimana. degli Omega 3 (grassi di cui è ricco il pesce). Un’alimentazione variata ed equilibrata, ricca di tutti i nutrienti, di frutta e di verdura fresca può quindi essere un’ottima cura naturale anche per favorire la rigenerazione della pelle e può aiutarci a preservare un bel colorito più a lungo. Cerchiamo, inoltre, di camminare il più possibile per mantenere ben attiva la circolazione e per prevenire i ristagni e la cellulite che la vita sewww.evelinaflachi.it dentaria favorisce. TREE OF LIFE Milano, Corso Monforte 40 02 76018385 – 02 29512251


COME STAI?

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a bellezza non è più una prerogativa della giovinezza; essa è da mantenere con la massima cura, prevenzione e attenzione verso se stessi, utilizzando i prodotti giusti per mantenere la pelle equilibrata e giovane in modo naturale, e questo a ogni età. Certo, parlare di trattamenti antirughe a 20 anni può apparire prematuro. Tuttavia la comparsa delle prime rughe sul viso può avvenire già in giovane età, causata per esempio dall’abbronzatura, naturale o artificiale che sia, senza contare che sul viso si riflettono tutti i nostri stati d’animo: il riso, il pianto, lo stress e le emozioni sono parte integrante della vita ma lasciano il segno sul nostro volto. Anche le più giovani necessitano quindi di un aiuto quotidiano per mantenere l’idratazione della cute, uno dei fattori più importanti per garantire la bellezza della pelle. Per combattere i segni del tempo Vivi Natural Care, azienda leader nella produzione e vendita di cosmetici a base di principi attivi naturali, ha creato un’ampia gamma di prodotti di alta qualità, adatti a ogni tipo di pelle e di età. La sua filosofia è rivolta alla salute e al benessere della persona e si ispira ai segreti della natura, come ad esempio la linea Timeless: una linea anti-age innovativa per contrastare i meccanismi di invecchiamento della pelle. Con lo straordinario Siero Timeless, che contiene estratti di Mora, Ginseng e Centella Asiatica, l’effetto “tensore” è pressoché immediato e rende la pelle più compatta e levigata oltre a mantenere la sua naturale luminosità. La Crema Antiage, sempre della linea Timeless, grazie alla presenza di Soja, Burro di Karité, Mora e Olio di Jojoba, garantisce idratazione per 24 ore ed ha efficacia prolungata nel tempo. La presenza degli anti ossidanti contenuti negli estratti naturali rallenta gli effetti dell’invecchiamento e mantiene lo stato eudermico della pelle.

LA BELLEZZA

NON HA ETÀ A cura di MARIE BORDET

LE CREME DI MISS ITALIA Vivi Natural Care è partner ufficiale della 75a edizione del concorso di bellezza più famoso d’Italia. A bordo del camper Vivi Natural Care “Le creme di Miss Italia” lo staff dell’azienda ha accompagnato le selezioni che hanno condotto le 188 prefinaliste nazionali nella suggestiva location di Jesolo, meta finale del tour. Qui il 14 Settembre avverrà infatti l’elezione della nuova Miss 2014/2015 mentre il camper, trasformato ad uopo per l’evento sarà un vero e proprio “fashion bio point” aperto al pubblico, che avrà l’opportunità di provare gratuitamente le “creme di Miss Italia” delle linee Vivi Natural Care. www.vivinaturalcare.it

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I RIMEDI DELL’OMEOPATIA 54

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SPECIALISTA IN PEDIATRIA OMEOPATA UNICISTA Tel./Fax 02.2131008 angela.minutillo@fastwebnet.it

A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA

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iei carissimi amici lettori, questa volta vi propongo una evoluzione molto interessante di un caso pubblicato quest’anno sul numero di marzo e che vi riassumo in breve. Il soggetto è una signora olandese sposata ad un italiano, con una figlia grande che da poco è andata a lavorare in Islanda. È arrivata da me su indicazione di un’altra paziente che è stata liberata con l’omeopatia da un’asma che da tre anni la costringeva ad assumere una dose giornaliera di cortisone. Marianne era affetta, disturbata e preoccupata da tre sintomi importanti: asma (da moltissimi anni), reflusso gastroesofageo e una fastidiosissima cefalea oftalmica. Con il suo rimedio Kalium Phosphoricum è guarita completamente da questi tre sintomi, ha interrotto la terapia cortisonica dopo tredici anni e ha assunto - e continua ad assumere - soltanto il suo rimedio. Mi ha inviato dal mare una bellissima cartolina esprimendo il suo piacere e la sua gratitudine. Alcuni giorni fa è venuta in visita molto preoccupata, poiché ha ereditato il gatto di sua figlia e lei però è allergica ai gatti. Nonostante il gatto fosse stato relegato in giardino e lei gli si avvicinasse con guanti, camice e mascherina, era riapparsa una leggera asma notturna. Alla ricomparsa del vecchio sintomo seppure molto

attenuato si è aggiunto il disagio, per lei che ama molto i gatti, di non poterlo accarezzare, coccolare e fare entrare in casa. Le ho cambiato il dosaggio del rimedio e non ha più avuto l’asma notturna. Dopo pochi giorni mi ha telefonato: “Dottoressa, sono in giardino seduta sulla sdraio, sto leggendo un libro con il gatto sulle ginocchia e respiro benissimo. “Con i guanti e la mascherina?”, le ho chiesto. “No, senza guanti e senza mascherina – ha risposto - e il gatto entra anche in casa!”. Queste sono le vere ricompense per tanto

studio, applicazione e passione, e tutto ciò si può ottenere solamente con l’Omeopatia Unicista. Chi volesse approfondire la conoscenza di questa Medicina può leggere “Il piccolo Vademecum di Omeopatia” che è in rete nella sezione “Salute e Benessere” del sito www.24orenews.it e scoprire così chi l’ha inventata e quando, quali sono i principi su cui si basa, come si usa e quali sono le derivazioni semplificative, ma mai così efficaci come la originaria Omeopatia Unicista o Costituzionale.


COME STAI?

BLOCCARE IL DOLORE

D’IMPULSO

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n terapia antalgica sono comuni i trattamenti che prevedono l’uso della stimolazione elettrica, in grado di interferire con le vie del dolore annullando il passaggio dell’impulso dalla periferia al sistema nervoso centrale creando uno sbarramento. Infatti stimolando energicamente una parte del corpo se ne può lenire la sofferenza perché stimoli termici, pressori, vibratori o elettrici attivano le fibre che trasportano sensibilità alternative al dolore, inibendone la progressione. Tale meccanismo, assolutamente naturale, era noto anche agli antichi egizi. Scribonio (43 a.C.), discepolo di Ippocrate e medico personale dell’imperatore Claudio, narra che per alleviare il dolore era pratica comune immergersi in una vasca piena di torpedini. Questi grossi pesci hanno ai lati della testa due voluminosi organi elettrici contrattili con funzioni di difesa ed offesa per irrigidire l’avversario. Quando disturbate iniziavano ad emettere scosse elettriche che nell’antichità erano considerate un toccasana per alleviare i dolori provocati da gotta, cefalea e artrite. Il primo apparecchio per l’elettroanalgesia moderna venne messo a punto nel 1919. Sono ora a disposizione moderni apparecchi per la stimolazione elettrica TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation) di scarso ingombro e provvisti di più canali, in grado di modificare con estrema facilità e rapidità i parametri dell’impulso

elettrico a seconda delle esigenze. La tecnica, utilizzabile se le vie del dolore non sono danneggiate, consiste nell’applicare sulla cute per mezzo di placche impulsi elettrici particolari che percorrono i nervi sensoriali chiudendo nel midollo “la porta di ingresso al dolore”. Il funzionamento a batteria degli apparecchi moderni rappresenta un vantaggio anche in termini di comodità, perché permette di utilizzare la stimolazione autonomamente anche fuori casa se-

Paolo Mariconti Specialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del Dolore guarireildolore@gmail.com

condo le prescrizioni del medico. La TENS con frequenze elevate provoca effetti immediati, che scompaiono alla sospensione della stimolazione, mentre utilizzando frequenze più basse l’effetto analgesico si sviluppa più lentamente ma sarà più duraturo perché conseguente alla liberazione di sostanze che interagiscono coi medesimi recettori degli oppiacei. Il flusso di corrente non deve attraversare il torace e non deve essere applicato su occhi, parte anteriore del collo, ferite, zone infette o con disturbi della sensibilità, ed è controindicato in gravidanza e in pazienti portatori di pace – makers. La TENS è spesso parte di una strategia di cura complessa: è compito dello specialista indicare modalità e caratteristiche della stimolazione, anche per non incorrere nell’assuefazione allo stimolo elettrico, con una perdita rapida di efficacia. 24oreNews

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IL SESSUOLOGO

A.I.S.P.A. CONSULENTI AL VOSTRO SERVIZIO Dr. Roberto Bernorio Specialista in ginecologia Psicoterapeuta Sessuologo clinico www.robertobernorio.it

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uanta confusione che avete, cara Cristina, nell’affrontare una tematica molto diffusa tra le coppie, ovvero la dissincronia del desiderio sessuale. Purtroppo, o per fortuna, ognuno di noi ha una propria spinta libidica che si attiva in circostanze diverse; c’è chi si sente più in vena al mattino, chi alla sera, chi in vacanza, chi nei periodi di stress, chi dopo una bella mangiata, chi dopo aver visto un film... Gli esempi sono interminabili e ci fanno comprendere come spesso una coppia, nel suo percorso, debba fare i conti più con le divergenze che non con le convergenze. Certamente nel vostro caso la situazione è particolarmente estremizzata perché da quanto mi dici la divergenza è assoluta. Penso che questo sia dovuto alla vostra inesperienza pregressa che probabilmente ha caricato di aspettative eccessive la vita sessuale dopo il matrimonio. È positivo che cerchiate di venirvi incontro, è drammatico che non ci riusciate vivendo addirittura la cosa come subìta quando l’iniziativa parte dall’altro. L’appetito vien mangiando e questo vale anche per la sessualità. Ovvero, venirsi

Carissimo Dottore, ho un problema: io e mio marito, sposati da 6 mesi, arrivati entrambi vergini al matrimonio, non riusciamo a trovare una sincronia a livello sessuale, nel senso che quando lui è focoso io non lo sono e viceversa; cerchiamo di venirci incontro ma alla fine uno dei due deve subire l’esigenza dell’altro. Come possiamo risolvere la questione? Esistono sostanze stimolanti o al contrario calmanti? Oppure può suggerirci qualche situazione che possa eccitare la fantasia di entrambi? Cordiali saluti. Cristina ‘72

incontro non significa concedersi passivamente all’altro, ma rendersi disponibili a sfruttare l’eccitazione dell’altro per attivare la propria. Non è certo con l’utilizzo di farmaci che potrete raggiungere l’intesa che vi manca. La soddisfazione sessuale va costruita con calma, giorno dopo giorno, evitando di confrontarsi con modelli e stereotipi precostituiti che possono spesso farci svalutare le nostre esperienze positive. Calatevi più nel ruolo dell’esploratore che deve scoprire ciò che gli sta intorno che non in quello del viaggiatore che deve seguire un percorso prestabilito e ricordate che imparare ad eccitarsi del piacere dell’altro non è un limite, ma una virtù. n Sono aperte le iscrizioni ai nuovi corsi 2014-2015 A.I.S.P.A. Via Marostica, 35 20146 - Milano Info: www.aispa.it

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L’ERBARIO MAGICO

PASSIFLORA L. ovvero

IL FIORE DELLA PASSIONE A cura di MARIKA DE BONIS

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riginaria dell’America centro-meridionale, ne esistono più di 500 specie ma l’unica specie coltivata in Italia che sopporta il gelo invernale dei nostri climi è la ‘Passiflora caerulea’. Il nome del genere, adottato da Linneo nel 1753 e che significa “fiore della passione” (dal latino passio=’passione’ e flos=’fiore’), gli fu attribuito dai missionari Gesuiti nel 1610, per la somiglianza di alcune parti della pianta con i simboli religiosi della passione di Cristo: i viticci, la frusta con cui venne flagellato; i tre stili, i chiodi; gli stami, il martello; la raggiera corollina, la corona di spine. La Passiflora veniva utilizzata con scopi terapeutici fin da tempi antichissimi. Ancora oggi è usata soprattutto per la sua attività sedativa come rimedio per l’insonnia dovuta ad affaticamento, allo stress, alla depressione e a eccitazione cerebrale (per esempio in caso di studio intenso). Induce un sonno simile a quello fisiologico, senza causare né stordimento al risveglio, né assuefazione. È utile per controllare disturbi ansiosi, stati di eccitazione nervosa (quali angoscia, palpitazioni, disturbi della menopausa) e, grazie anche alla sua attività sulla muscolatura liscia, riduce gli spasmi gastrici e il colon irritabile di origine

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nervosa. Uno studio clinico effettuato su pazienti con disturbi ansiosi ha dimostrato che la somministrazione per un mese di estratto secco di Passiflora migliora significativamente il punteggio ottenuto nel test di Hamilton (specifico per misurare l’ansia) nel 43% dei soggetti trattati, mentre ciò si verifica solo nel 25% dei pazienti che ricevevano il placebo. D’altra parte, questa pianta è utilizzata nell’industria alimentare e nella cucina tradizionale per conferire sapore ad alcuni alimenti e bevande. I frutti di Passiflora sono molto ricchi di vitamina C e di sali minerali; i fiori molto belli e sgargianti sbocciano in successione per tutta la bella stagione, attirano farfalle e api, e in estate lasciano il posto a piccole bacche di forma ovale, commestibili in alcune specie. Il “frutto della passione” è abbastanza particolare, all’interno della buccia coriacea delle bacche è contenuta una polpa non coesa, morbida, in cui annegano i semi. A differenza di numerosi altri prodotti naturali di erboristeria, la Passiflora si caratterizza per degli effetti davvero molto rapidi, se non addirittura immediati. Trattandosi di un prodotto naturale non comporta controindicazioni, ad ogni modo non va mai utilizzato in modo eccessivo; la consulenza di un nutrizionista, anzi, può certamente essere opportuna.


AMICI A 4 ZAMPE

QUANDO FIDO SI ANNOIA A cura di GLORIA LANGE

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bbene sì, anche i cani si annoiano, soprattutto quando vengono a mancar loro adeguati stimoli mentali. Quando ciò accade, quasi sempre è colpa nostra: mantenerli mentalmente attivi ed esporli costantemente a nuove situazioni è importante tanto quanto portarli a passeggio e far fare loro dell’esercizio fisico. I primi sintomi di tale stato possono essere diversi, come eccessiva sonnolenza, apatia, o la continua ricerca di stimoli da parte nostra, che però non arrivano. La noia nel nostro amico a quattro zampe è facilmente fraintesa o sottovalutata, date le differenze di comportamento tra l’animale e noi esseri umani. Proprio come le persone, i cani si annoiano a causa della routine quotidiana. Mentre le persone che si annoiano possono sedersi passivamente mentre aspettano che qualcosa accada, i cani esprimono la loro irritazione in modi diversi, diventano ansiosi e possono sviluppare comportamenti distruttivi come rosicchiare a destra e manca, scavare (sul letto, per esempio), ululare e abbaiare forte. Di fronte a tali comportamenti aggressivi, molti proprietari temono che il loro cane stia diventando “cattivo” o stia sviluppando problemi comportamentali, quando in realtà queste sue azioni sono solo un appello per avere più attenzione e stimoli. Un cane che mastica le scarpe del suo proprietario, scava le aiuole del cortile o abbaia ad ogni persona che cammina per la casa non è che un cane disperato. Come disperato è il cane lasciato da solo a casa per troppe ore: gratta le porte, rosicchia di tutto, butta in aria la

coperta della sua cesta, strappa i divani e i tappeti... insomma fa in modo che, al rientro dal lavoro, casa nostra sembri un campo da guerra. Dare al nostro più fedele amico attività impegnative e varie è la chiave per ridurre al minimo gli indesiderati comportamenti. Ad esempio i giocattoli per cani o ‘chew toys’ gli danno la possibilità di rosicchiare senza dover distruggere gli oggetti personali. Non dimentichiamo, tuttavia, che la noia si presenterà di nuovo se al nostro cane verrà offerto lo stesso giocattolo ogni giorno, quindi è importante avere a disposizione una varietà di forme e dimensioni. L’atteggiamento del padrone gioca un ruolo fondamentale nel comportamento del suo amico a quattro zampe. Un cane a cui viene dedicata adeguata attenzione e tempo per le passeggiate e l’esercizio fisico sarà un cane felice, e non dovrà rosicchiare i nostri mobili per sconfiggere la noia! 24oreNews

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In questa foto il lago di Achen; a destra: il parco acquatico delle Terme 3000; sotto: l’Hotel Das Kronthaler

VIAGGIANDO OLTRECONFINE TRA NATURA E RELAX A cura di RICCARDO LAGORIO

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e luci delle case si accendono come stelle giù nella valle. Una ad una illuminano le acque del lago e i verdi prati. Avrete da poco staccato la spina, vi sarete rigenerati solcando le acque del lago di Achen su uno dei caratteristici battelli o grazie ad una salutare passeggiata su uno dei numerosi sentieri ben segnalati che attraversano i boschi, alla ricerca di pregiati porcini. Al vostro rientro c’è tempo per una nuotata in una delle due piscine, interna ed esterna, o avrete scelto una delle tante saune: da provare quella al sale dell’Himalaya, ai fiori e quella gigante finlandese che dà sul giardino. Qui al Das Kronthaler (www.daskronthaler.com), una meta da sogno a meno di un’ora di automobile da Innsbruck, ci si sente davvero coccolati: il personale stringe le mani degli ospiti al loro arrivo come se fossero vecchi amici, anticipa le necessità di ciascuno. Hotel da 99 camere, una moderna cappella per piccole cerimonie, sofisticato e al tempo stesso a misura d’uomo, integrato perfettamente nel paesaggio alpino con gli esterni in legno, il Das Kronthaler è la destinazione ideale per chi ama lo sport, il relax e non sa rinunciare al piacere della cucina, salda nelle mani di Michael Oberwalder. Cucina austriaca al passo coi tempi, presentata con la raffinatezza che si addice al luogo, dove spiccano i piatti a base di pesce di lago. Colazione, pranzo, merenda e cena! E se ripeterete in inverno, sappiate da subito che le piste da sci terminano praticamente in camera… Riposo autunnale anche in Alto Adige, una delle regioni europee più all’avanguardia nella ricettività alberghiera. Ma con un occhio rivolto ai più piccoli ed alle famiglie. L’hotel Schneeberg (www.schneeberg.it), in Val Ridanna a pochi minuti da Vipiteno, è infatti pensato per i più piccoli e consente ai genitori di trascorrere vacanze in completo relax. La sua zona benessere di 6mila m2, completa di 16 saune, piscine, idromassaggi interni ed esterni si completa infatti con pedalò nel laghetto artificiale, tende indiane, scivoli d’acqua e tappeti a molla per la gioia dei più piccoli. Senza dimenticare che l’autunno è la stagione ideale per praticare la mountain bike e l’escursionismo assaporando il silenzio del bosco lungo i sentieri


ANDATA E RITORNO

Dall’alto in senso orario: locomotive a vapore sul lago di Achen; Murska Sobota; la piscina dell’Hotel Schneeberg; il prosciutto affumicato della Prekmurje

per raggiungere le malghe ancora soleggiate. A poche centinaia di metri dall’hotel il bel Museo delle miniere è un’opportunità davvero singolare per conoscere il faticoso mestiere dei minatori. Allo Schneeberg hanno capito quanto sia un’importante e preziosa opportunità prendersi una pausa con i propri bambini concedendosi momenti di riposo in tranquillità: l’hotel è unico nel suo genere e anche pioniere della vacanza totalmente ecosostenibile. Per fare funzionare questa gigantesca macchina dell’ospitalità allo Schneeberg hanno infatti realizzato ben due centrali: una per il teleriscaldamento alimentata con trucioli di legno in grado di riscaldare tutto il borgo, e un’altra centrale idroelettrica che offre riscaldamento ed energia elettrica a tutta la valle. Un esempio molto concreto di come un hotel possa andare oltre le mere logiche del profitto. Per chi invece desideri trascorrere un rigenerante periodo in hotel termale, provvisto di centro benessere, una soluzione è l’Hotel Ajda (www.sava-hotels-resorts.com), immerso nel parco delle Terme 3000,

nella regione slovena di Prekmurje (letteralmente: al di là del fiume Mura), ricca di caratteristiche risorse gastronomiche che vale la pena scoprire nelle numerose aziende agricole (olio di semi di zucca: www.kocbek1929.com; vino: www.marof.eu; prosciutto affumicato: www.kodila.si). Coccolati dall’acqua termominerale nera, unica al mondo, si hanno benefici sull’organismo migliorandone la circolazione, alleviandone i dolori e la tensione nervosa. L’acqua delle Terme 3000 è infatti particolarmente efficace contri i disturbi alle articolazioni, utilizzata in concomitanza al peloide, un fango curativo che riduce il gonfiore articolare. Il variopinto mondo dei piaceri acquatici è composto da oltre 25 piscine coperte e scoperte, scivoli, trampolini. Lungo i sentieri della pianura pannonica e delle incantate colline ci si può concedere a salutari scampagnate in bicicletta visitando gli affreschi della medievale chiesa di Selo, con pianta circolare, o la chiesa gotica dedicata a San Martino a Martjanci. E alzare lo sguardo verso i nidi delle cicogne ascoltando il loro distintivo battito di becco. 24oreNews

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VIAGGI NEL MONDO Da sinistra: alcuni bambini giocano su un carretto; il villaggio Ban Houey; Roberta Siciliano; bambini a scuola

AMARE IL LAOS A cura di MONICA ROTA

Contatti Associazione Italia-Laos Via dell’Arsenale 42 – Torino Tel. 011 546441 - 334 8000705 www.italia-laos.org

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ualche anno fa, nel 2009, è nata a Torino l’Associazione no-profit “Italia-Laos”, con lo scopo di promuovere e realizzare interventi a carattere umanitario, ma anche per fare da trait d’union per scambi culturali e turistici tra l’Italia e il Laos. Obiettivo primario è l’adozione di villaggi poverissimi del Laos, attraverso iniziative di raccolta fondi. L’Associazione ha iniziato nel 2010 adottando il villaggio di Ban Houey Thong, a 20 km dalla vecchia capitale Luang Pra Bang. Grazie ai fondi raccolti la vecchia scuola del villaggio è stata restaurata e dotata del minimo indispensabile, banchi, cattedra e materiale scolastico. È attualmente in corso la ristrutturazione della BungKayong Primary School, in un distretto povero di Vientiane. Si sta inoltre lavorando per raccogliere fondi per un progetto più grande, costruire una nuova scuola che potrà accogliere più di 200 studenti laotiani nella provincia di Houa Phan. Essa disporrà di quattro ampie classi più un’aula per i laboratori artistico-manuali ed un’aula per gli insegnanti. Altri progetti mirano a combattere la malnutrizione infantile, migliorare la scolarizzazione e la situazione sanitaria di alcune zone rurali del Laos. Fondatori e anime dell’Associazione sono Roberta Siciliano (Presidente) e Ro62

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berto Cagnasso (Vice Presidente). «L’idea di dare vita ad una organizzazione che potesse contribuire ad un futuro migliore dei tanti piccoli laotiani incontrati nei villaggi più poveri - spiega Roberta Siciliano - è nata dopo innumerevoli viaggi in quel meraviglioso Paese del sud-est asiatico». «I laotiani – continua la Presidente - possono essere fieri del loro Paese visto proprio qualche giorno fa, il 25 luglio, è stato votato il “Miglior Paese al mondo” durante la cerimonia annuale dei World Countries Awards, organizzata per la prima volta in Laos in uno degli hotel più prestigiosi di Vientiane. Le persone laotiane sono state votate “Le più belle del Pianeta”. Una notte da ricordare per il popolo del Laos, che ha preso quasi tutti i premi disponibili». Perché sostenere l’associazione Italia-Laos? • perchè il Laos finora non è stato considerato rispetto ad altri Paesi poveri del mondo; • perché l’Associazione ha una sede in Laos ed è in grado di agire direttamente senza intermediari garantendo quindi che i fondi raccolti arrivino a destinazione senza “dispersioni”; • perchè Italia-Laos ha rapporti di assoluta collaborazione con il Governo locale e tratta direttamente con i capi-villaggio.




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