speciale derby
di Vincenzo Oliva
Una vittoria all’ ultimo
SECONDO
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Ancor prima che in campo, la vittoria della Lazio c’è stata sugli spalti. La Curva Nord, come sempre del resto, ha dimostrato di essere una spanna sopra i dirimpettai giallorossi. Le immagini si commentano da sole: una coreografia a dir poco straordinaria e un tripudio di bandiere, sciarpe e striscioni. Non c’è niente da fare lo stile è stile.
A destra, uno striscione emblematico riecheggia come risposta a qualcuno che, ignorando la storia, aveva espresso parole infelici nei confronti della nostra Olympia. L’Aquila è Roma e chi non 34 | Novembre 2011 Lazialità conosce la simbologia della città, farebbe meglio a tacere.
speciale derby 5’ minuto di gioco: La retroguardia biancoceleste si addormenta lasciando Osvaldo tutto solo davanti a Marchetti, che nulla può fare per evitare il goal dell’italoargentino. Come accade spesso ultimamente, l’approccio alla gara non è stato dei migliori.
In alto e a sinistra due dei momenti decisivi del derby. Al ‘27 clamorosa occasione per la Roma: Josè Angel mette in mezzo, Bojan non ci arriva e Biava salva magistralmente su Osvaldo sul secondo palo a porta praticamente spalancata. È da poco iniziato il secondo tempo, 51’ minuto: break di Cristian Brocchi, che dopo una sgroppata di 30 metri serve Hernanes, che gli restituisce il pallone in area giallorossa. Kjaer trattiene per la maglia Brocchi che cade a terra: è rigore!
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A destra ed in alto, attimo per attimo, la realizzazione del rigore di Hernanes con Stekelenburg che viene battuto sulla sua destra. Per la Lazio il derby inizia adesso.
La tensione tra i tifosi della lazio è altissima, la memoria torna al rigore sbagliato di Floccari. Sul dischetto va Hernanes, il Profeta che, non appena arrivato dal Brasile, aveva promesso un suo goal nel derby. Serve grande freddezza e Hernanes deve dimostrare a tutti di essere la vera guida della Lazio. Prende una breve rincorsa. Solito passettino quasi a voler fermarsi. Tiro. Goal! La Lazio pareggia e lo stadio Olimpico di parte biancoceleste esplode di gioia. Per la lazio le cose si mettono nel migliore dei modi: 11 contro 10 per tutto il secondo tempo.
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Aveva promesso ai tifosi che avrebbe vinto il derby e ce l’ha fatta. Ci è riuscito da protagonista, con una prestazione sontuosa: “Dicevano che il Profeta non sarebbe più tornato...” ha commentato a fine gara non senza una punta di rivincita. Poi ha continuato nel suo stile: “Grazie a Dio, grazie a tutti. Io vi posso solo dire che quando vuoi veramente una cosa, alla fine riesci a ottenerla”. Poi si è guardato attorno e, sentendo ancora tangibile l’entusiasmo dei tifosi, ha commentato: “Una notte così non la dimenticherò mai, è stata liberatoria. La dedica? A tutti, alla squadra e ai tifosi. Reja? Noi siamo sempre stati con lui, c’è un rapporto ottimale ed è un grande allenatore”. Hernanes è riuscito a riaprire una partita che sembrava ancora una volta stregata per la Lazio. L’episodio decisivo lo ha visto protagonista prima inventando l’assist per Brocchi e poi trasformando il penalty dal dischetto. Ormai si è trasformato in un vero specialista della massima punizione: “Li calcio sempre così, rallento la rincorsa e cerco di capire prima dove si butta il portiere. Non ho badato all’emozione, in quel momento pensavo solo a far goal”.
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Minuto 93. Dopo aver mancato almeno sei palle goal, la gente entra in un clima di silenzio surreale. Lo spettro del pareggio inizia ad aleggiare sull’Olimpico. Intanto, in campo, la Lazio tenta l’ultimo assalto. Hernanes vede libero Matuzalem, che di prima intenzione serve in area di rigore Miroslav Klose, scattato sul filo del fuorigioco. Controllo di destro quel tanto che basta per portarsi il pallone in condizioni perfette per essere calciato. Tiro. Goal! Esplode lo stadio. La nostra Lazio ce l’ha fatta! All’ultimo secondo! È un’apoteosi assoluta. Reja schizza dalla panchina e corre impazzito a festeggiare con la squadra. La Roma è stata sconfitta.
speciale derby Seguiamo Klose con lo sguardo. Si gira prima verso il tabellone per vedere il risultato, dopo verso lo stadio, dove una splendida tifosa laziale tira fuori uno striscione preparato, ma a lungo conservato: DERBY IS KLOSE...D.
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Fischio finale. Scene di puro delirio. Un dolce e squisito delirio. I giocatori e i tifosi della Roma impietriti, quelli della Lazio scatenati. Tutti vogliono abbracciare l’eroe del derby, Miroslav “Mito” Klose, che per prima cosa corre sotto la Nord a festeggiare e ringraziare i tifosi per questo successo che rimarrà nella leggenda della Lazio. Esulta finalmente anche Reja, che c’avrà messo tanto per vincere un derby, ma lo ha fatto nel modo più bello che possa esistere. è la festa di Cissè, di Brocchi, di Hernanes, della nostra Olympia, venuta sotto la curva per l’occasione, ma soprattutto è la festa del popolo laziale, un popolo unico e straordinario. Lazialità Novembre 2011 | 41
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