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CON I GASOMETRI PRENDE IL VIA LA RIGENERAZIONE DELLA 'GOCCIA'

Più che di posa della prima pietra è corretto parlare di messa a dimora del primo albero (dedicato a Federico Bucci, prorettore del polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, recentemente scomparso). La cerimonia ha segnato l’avvio dei lavori per il rifacimento dei gasometri della Bovisa e insieme il primo passo verso la realizzazione di uno degli interventi urbani più significativi del futuro di Milano. Il contesto è quello dell’area ‘Bovisa-Goccia-Villapizzone’: 32 ettari – 23,4 di proprietà comunale e 9,1 appartenenti al Politecnico di Milano – del futuro campus dell’università milanese. Il concept, aperto, verde e permeabile, è di Renzo Piano, con un masterplan che prevede la costruzione di venti nuovi edifici di quattro piani, con gli attacchi a terra completamente trasparenti, per una superficie totale di circa 105mila mq.

Render della futura area dei gasometri (courtesy Politecnico di Milano)

I lavori prendono il via con il recupero dei due gasometri, progettati da un team coordinato dall’architetto Paolo Bodega, già progettista del Polo di Lecco, con Milan Ingegneria e Beta Progetti.

Il Gasometro 1 sarà dedicato allo sport: su tre livelli troveranno spazio una piscina, un campo multisport e un’area fitness. Il Gasometro 2 (Innovation Hub), ospiterà un centro dedicato all’innovazione, progettato per accogliere laboratori di ricerca all’avanguardia, e altre strutture destinate alla ricerca e all’insegnamento. In aggiunta, saranno forniti servizi tecnologici essenziali per garantire il funzionamento dei laboratori.

Il piano complessivo prevede di preservare un bosco di 24 ettari oltre il confine con la storica centrale termica integrando tra gli edifici alberi di grandi dimensioni e percorsi pedonali alberati di collegamento tra il campus, le scuole civiche e le stazioni ferroviarie di Bovisa e Villapizzone ■

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